...

U.O.C. CENTRO PER LO SHOCK E TRAUMA

by user

on
Category: Documents
55

views

Report

Comments

Transcript

U.O.C. CENTRO PER LO SHOCK E TRAUMA
AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI
Piazza Carlo Forlanini,1 – 00151 Roma
DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE
U.O.C. CENTRO PER LO SHOCK E TRAUMA
Ospedale SAN CAMILLO
Padiglione Piastra, piano Terra
Telefono 06 58703146
Il Direttore ad interim è il Dott. Orsetti
l’Equipe medica è composta da:
Remo
Dott. Ajmone-Cat Claudio
Dott.sa Nocilli Ludovica
Dott.sa Brocco Donatella
Dott.sa Ranaldi Giulia
Dott.sa Ciarlone Alessia
Dott. Riccioni Luigi
Dott. Cingolani Emiliano
Dott.sa Rogante Silvia
Dott. Freni Cosimo
Dott.sa Sangiovanni Milena
Dott.sa Gentile Teresa
Dott. Savignano Salvatore
Dott.sa Latini Tiziana
Dott. Sicilia Federico
Dott.sa Locchi Carla
Dott.sa Siddi Chiara
Dott.sa Luddi Lisanna
Dott. Tesei Ivo
Dott. Mastrojanni Gianmattia
Dott.sa Trombetta Simonetta
Dott.sa Miraglia Giuliana
Dott.sa Valerio Teresa
Dr. Nardi Giuseppe
Il Coordinatore Infermieristico (Caposala) è Leonetti
l’Equipe Infermieristica è composta da:
Rita
Sig.ra Adamus Anita
Sig.ra Federici Tamara
Sig.ra Agresti Carolina
Sig. Guglielmo Antonio
Sig.ra Amantini Isabella
Sig.ra Laurenti Annalisa
Sig. Bello Ciro
Sig. Marrotta Massimo
Sig.ra Belmonte Maria Carmela
Sig. Picarazzi Andrea
Sig.ra Bottoni Claudia
Sig. Pucci Antonello
Sig. Capitani Roberto
Sig.ra Puhalovic Rita
Sig.ra Capparossa Edy
Sig.ra Ramunno Maria Grazia
Sig.ra Cappelletti Cristina
Sig.ra Riboni Rita
Sig.ra Centracchio Nadia
Sig.ra Roberti Piera
Sig.ra Coppadoro Patrizia
Sig.ra Tamilia Alessandra
Sig.ra Coppari Piera
Sig.ra Taurchini Silvia
Sig.ra Crocenzi Daniela
Sig.ra Todaro Francesca
Sig.ra De Marzi Daniela
Sig.ra Trapassi Simona
Sig. De Paola Giovanni
Sig.ra Valenti Paola
Sig. Elia Michele
Gentili Signori,
Con questa lettera, che Vi preghiamo di leggere attentamente, cercheremo di fornirVi alcune
informazioni relative al tipo di assistenza e alle cure che vengono impiegate nel nostro Reparto di
Terapia Intensiva. Sono informazioni che a volte è difficile trasmettere con la dovuta chiarezza
durante i colloqui quotidiani a causa della ristrettezza del tempo e della necessità di concentrare
l’attenzione sulla salute del Vostro congiunto.
Attraverso questo scritto ci auguriamo di rendere più facilmente comprensibili anche le
notizie cliniche relative ai Vostri congiunti e di contribuire a creare un clima di fiducia e reciproca
collaborazione. Questo aspetto è molto importante: infatti i pazienti che vengono ricoverati in
Rianimazione sono in genere in condizioni cliniche molto gravi, e per offrire loro il massimo delle
possibilità di guarigione è essenziale uno sforzo congiunto tra i curanti e i familiari.
Noi operatori, infermieri e medici, del Centro di Rianimazione del S.Camillo, Vi
esprimiamo innanzitutto la nostra solidarietà e comprensione per il difficilissimo momento che state
vivendo: avere un familiare sospeso tra la vita e la morte è un’esperienza terribile che riempie di
ansia e di angoscia.
Non possiamo purtroppo offrirVi certezze, ma desideriamo assicurarVi che faremo tutto il
possibile per guarire il Vostro caro e alleviarne le sofferenze.
Informazioni e consenso.
Le condizioni critiche in cui si trovano i nostri malati ci impongono manovre chirurgiche e
uso di tecniche non prive di rischi, che spesso si svolgono in assoluta emergenza. Ogni volta che le
condizioni lo consentono, Vi informeremo preventivamente delle nuove necessità terapeutiche
intervenute (interventi chirurgici, ecc.) richiedendo il Vostro consenso verbale e scritto.
Alcune procedure come l’intubazione della trachea, il posizionamento di drenaggi, la tracheotomia,
il monitoraggio della pressione intracranica e le trasfusioni (che vi descriveremo più avanti in
questa lettera) possono rendersi necessarie come interventi salva-vita o utili per migliorano le
probabilità di sopravvivenza e la rapidità del recupero. Pertanto, l’esecuzione di queste manovre,
quando indicate, rientra nei protocolli terapeutici di Reparto. Per questi interventi Vi chiederemo
un consenso formale preventivo già al momento del ricovero in modo tale da non ritardarne
l’eventuale esecuzione in caso di necessità.
Nei pazienti critici si verificano tuttavia frequentemente situazioni in cui alcune manovre
terapeutiche e interventi chirurgici assumono carattere di necessità non dilazionabile e che pertanto
non ci permettono di chiedere il consenso in tempo utile; cercheremo peraltro di essere puntuali
nell’informarVi di quanto stiamo facendo, dei progressi o dei peggioramenti delle condizioni del
Vostro parente, ricercando approvazione e collaborazione. E’ infatti Vostro diritto essere
correttamente informati sulle condizioni del paziente e noi saremo sinceri nel descriverle senza
reticenze, perché la chiara comprensione della situazione da parte Vostra è importantissima.
Ciascuno di noi è a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento
.
Orari d’accesso al Centro di Rianimazione
Il colloquio con i parenti avviene alle ore 15:00 tutti i giorni, prima della visita ai pazienti.
Le informazioni vi saranno fornite da un medico che direttamente cura il Vostro congiunto. Dato il
numero dei pazienti ricoverati in Reparto, i tempi del colloquio saranno necessariamente contenuti,
ma faremo ogni sforzo per fornirVi le informazioni richieste in modo soddisfacente. Qualora ne
riconosceste la necessità il responsabile del Reparto sarà a Vostra disposizione previo appuntamento
da richiedere in segreteria.
Ogni giorno dalle 16:00 alle 17:00 si può accedere attraverso l”ingresso parenti” a una
vetrata da cui sono visibili i ricoverati. Non è opportuno condurre bambini al di sotto di 12 anni ed
è ovviamente vietato effettuare riprese o fotografie.
Il nostro è un Reparto di Emergenza, pertanto è possibile (e purtroppo piuttosto frequente)
che si verifichino situazioni tali da impedire il rispetto degli orari previsti per l’ingresso dei
familiari. Siamo coscienti del disagio che questi ritardi possono comportare, ma il corretto e
completo trattamento dei pazienti che presentano situazioni critiche deve essere al centro
della nostra attenzione. Ci scusiamo anticipatamente degli eventuali ritardi e vi preghiamo di
tener conto del fatto che non dipendono da mancanza di attenzione nei vostri riguardi, ma da
reali condizioni di necessità.
Durante l’orario di visita due persone per ogni ricoverato, opportunamente vestite,
potranno entrare nel Reparto e avvicinarsi al letto del proprio caro per 20 minuti circa.
Raccomandiamo a tutte le persone che entrano in Reparto di:
z Lavarsi accuratamente le mani prima di entrare in modo tale da proteggere il paziente
dai germi esterni che le mani potrebbero veicolare.
z Lavarsi accuratamente le mani all'uscita in modo tale da limitare il rischio di “portare
fuori” i germi che crescono in ambiente ospedaliero. Questa misura è a tutela anche dei
propri famigliari.
Ci scusiamo di dover limitare a due sole persone i permessi di ingresso. Questa limitazione, che
sappiamo essere fonte di dolore per i familiari, è però necessaria come misura di protezione per i
pazienti. Vi chiediamo di rispettarla e di evitare di chiedere di “fare a turno”.
Purtroppo durante l’orario di visita alcuni tipi di trattamento devono essere sospesi o
rimandati e il periodo della visita deve pertanto essere contenuto.
Molti pazienti non sono in grado di capire dove si trovino e cosa gli stia accadendo, perché
in coma, altri – pur comprendendo – non possono parlare perché “intubati” (un tubo viene
posizionato nelle vie aeree per consentire la respirazione con l’ausilio di una macchina).
Molte apparecchiature sono utilizzate per la sorveglianza e la cura dei nostri pazienti e, se
essi non sono perfettamente coscienti, potrebbero strapparsele arrecandosi gravi danni: è per questo
motivo che alcuni di essi hanno delle fasce legate intorno ai polsi che ne limitano i movimenti. Non
appena i pazienti riprendono coscienza di sé, e cessa il rischio che si provochino lesioni, gli arti
vengono liberati
Vi preghiamo di non telefonare e di non far telefonare ad altri per avere notizie al di fuori
dell’orario previsto. Comprendiamo la Vostra ansia, ma è necessario non distogliere i medici e il
personale dai compiti di assistenza. Inoltre il personale non è autorizzato a fornire informazioni a
chi chiama telefonicamente, al fine di tutelare la riservatezza dei dati del paziente. Nel caso in cui il
quadro clinico si modifichi in modo importante o si rendano necessari interventi chirurgici urgenti,
saremo noi a contattarVi. A questo scopo Vi preghiamo di lasciarci uno o più recapiti telefonici
specificando i limiti orari della Vostra reperibilità e completando la scheda allegata.
Tracheotomia
La maggioranza dei nostri pazienti respira con l’aiuto di una macchina. In questo caso l’aria
viene “soffiata” nei polmoni attraverso un tubo posizionato generalmente in bocca o nel naso e che
passa attraverso le corde vocali (è per questo che anche i pazienti svegli non possono parlare). La
presenza del tubo limita la possibilità di pulizia e igiene della bocca e può essere fonte di infezione.
Inoltre rende più difficile far riprendere al paziente l’attività respiratoria spontanea. Per questo
motivo quando è prevedibile che un paziente necessiti di ventilazione artificiale per un periodo
protratto è consigliabile effettuare una tracheotomia. Numerosi studi hanno dimostrato che il
ricorso precoce alla tracheotomia riduce molte delle complicanze legate alla permanenza protratta
del tubo in bocca e nelle prime vie aeree e si associa ad una maggior facilità nella ripresa della
respirazione spontanea.
La tracheotomia è un intervento temporaneo che permette di introdurre il tubo che aiuta a
respirare attraverso un’incisione a livello del collo e di liberare al tempo stesso la bocca e il naso.
Una volta che il paziente sia in grado di respirare autonomamente la tracheotomia può essere
rapidamente chiusa.
L’esecuzione di una tracheotomia può essere richiesta in condizioni di assoluta emergenza
come manovra “salva-vita”, ma il più delle volte è un intervento programmabile per della cui
esecuzione sarete preventivamente informati. Come tutti gli interventi chirurgici, anche la
tracheotomia non è priva di rischi, anche se eseguita in mani esperte: tuttavia comporta vantaggi
clinici così rilevanti da farla considerare indispensabile quando è previsto un periodo di ventilazione
artificiale superiore a 7-10 giorni. E’ importante che teniate conto che quando la tracheotomia è
indicata il fatto di non eseguirla per mancato o ritardato consenso aumenta i rischi di infezione e
peggiora la prognosi.
Necessità di trasfusioni – Donazione di sangue
Molti dei nostri pazienti sono vittime di incidenti e hanno perso sangue, altri hanno
emorragie o sono stati operati e necessitano di trasfusioni. Per i pazienti più gravi sono necessari
grandi quantità di sangue e di derivati del sangue, senza i quali non vi sarebbe possibilità di cura e
di sopravvivenza.
Il sangue che utilizziamo è sottoposto a controlli rigorosi: i rischi di contrarre infezioni con
una trasfusione o che si verifichino reazioni di incompatibilità vengono in questo modo limitati il
più possibile, ma non sono – né possono essere – nulli. Per questo motivo la politica del Reparto è
quella di limitare il più possibile le trasfusioni anche attraverso l’utilizzo di farmaci che favoriscono
la produzione di globuli rossi da parte dei pazienti stessi. Ciò nonostante in molte situazioni di
emergenza o in presenza di grave anemia, non vi sono alternative e il ricorso alla trasfusione di
sangue e dei suoi derivati è indispensabile per la salvezza dei pazienti.
Vi è purtroppo meno sangue disponibile di quello che servirebbe e le difficoltà per garantire
le trasfusioni necessarie sono molte: alcuni interventi devono essere rimandati per mancanza di
sangue. Ai familiari dei nostri pazienti, che siano in condizioni di salute tali da poterlo fare,
chiediamo di donare il sangue. Il sangue donato viene spesso utilizzato per il proprio congiunto (se
compatibile) e comunque la donazione a favore di un paziente permette a questo di ottenere sangue
più rapidamente in caso di necessità.
La donazione di sangue è un gesto di solidarietà nei confronti del nostro prossimo… se il
vostro congiunto ha potuto esser trasfuso in emergenza è perché qualcuno aveva donato il suo
sangue…
Complicanze infettive
I pazienti ricoverati in Rianimazione sono ad alto rischio di infezioni perché gli strumenti (tubi,
cateteri, ventilatori) necessari ala loro stessa sopravvivenza bloccano le barriere di difesa naturali.
Il Reparto pone in atto numerose misure per limitare le infezioni: tra queste una sorveglianza
continua attraverso prelievi microbiologici. L’identificazione di un germe (ad esempio dalle urine o
dai bronchi) non significa di per sé infezione (si tratta spesso di germi “colonizzanti”) Un
trattamento antibiotico è necessario solo quando è in atto un vero processo infettivo.
La presenza e il contatto con i familiari (in numero limitato) non rappresentano abitualmente un
rischio per i pazienti, a meno che i visitatori non abbiano patologie infettive trasmissibili per via
aerea (come l’influenza). Se avete disturbi respiratori, chiedete consigli al medico di guardia prima
di entrare. Il medico vi dirà se la visita è opportuna.
In qualche raro caso un paziente puo’ essere portatore di germi resistenti o pericolosi. In queste
circostanze i contatti non sono indicati e vanno evitati almeno fino a che la terapia antibiotica non
abbia agito. Sarà compito del medico avvertire i familiari della necessità di evitare contatti o di
utilizzare precauzioni aggiuntive.
Guarigione, stabilizzazione, trasferimento
La guarigione può avvenire in tempi brevi ma più frequentemente i miglioramenti sono lenti
e graduali; pertanto, dopo la fase acuta, per questi pazienti stabilizzati, che necessitano di cure
particolari, può essere opportuno il trasferimento presso una terapia sub-intensiva o presso altri
reparti di rianimazione. Prima di trasferire un paziente dalla Rianimazione ad altri Reparti,
avvertiamo telefonicamente i familiari. Anche per questo motivo è importante che ci lasciate un
vostro recapito telefonico completando la scheda allegata alla lettera (pag. 7).
Visita Ambulatoriale
La qualità della vita del vostro congiunto, il suo stato di salute psico-fisico, il suo eventuale
bisogno di ulteriori supporti, dopo la dimissione potranno essere valutati tramite visita medica
presso l’apposito ambulatorio operante sempre presso l’ospedale S.Camillo.
Tale attività – svolta a turno dagli stessi medici che avete avuto modo di conoscere durante
il ricovero del vostro congiunto – è mirata a garantire a quest’ultimo ogni ulteriore assistenza
clinica specialistica ed a voi un supporto utile ad affrontare il peso di una eventuale gestione
domiciliare del vostro caro ove necessaria.
Per quanto ci riguarda, le informazioni che a noi potranno derivare da queste visite mediche
costituiscono un prezioso patrimonio da finalizzare al miglioramento costante della qualità del
nostro lavoro.
E’ a questo fine che vi chiediamo il consenso a permetterci di telefonarvi per fissare un
appuntamento per effettuare la suddetta visita ambulatoriale a distanza di uno, sei e dodici mesi
dalla dimissione dall’ospedale e a partecipare ad una semplice intervista telefonica.
Anche in questo caso il vostro consenso può essere rilasciato completando la scheda allegata
alla lettera (pag. 7).
Disposizioni legislative in materia di accertamento di morte e donazione di organi e tessuti
E’ un argomento scarsamente conosciuto e difficile da comprendere, soprattutto se
affrontato nel momento del dolore per la perdita di una persona cara: ci è sembrato giusto, anche se
può apparire indelicato, fornire un’informazione il più possibile esauriente, anche su questa
evenienza.
Alcuni pazienti, con lesioni cerebrali gravissime, vanno incontro alla perdita completa e
irreversibile di tutte le funzioni del cervello: l’elettroencefalogramma risulta “piatto”, e cessa la
attività respiratoria spontanea. E’ questo lo “stato di morte cerebrale” che si verifica soltanto nei
centri di rianimazione dove, nel tentativo di salvare la vita delle persone, si sostiene con mezzi
artificiali la respirazione, l’attività cardiaca e la circolazione del sangue.
Per questo motivo è stata approvata una legge (n°578 del 29/12/93 e DL attuativo n°582 del
22/08/94) che identifica la morte, in accordo con tutta la Comunità Scientifica nazionale e
internazionale, con la “cessazione irreversibile di tutte le funzioni encefaliche” prevedendo per “i
soggetti affetti da lesioni encefaliche irreversibili sottoposti a misure rianimatorie”, la nomina di
una commissione composta da un Rianimatore, un Neurologo e un Medico Legale, che accerta
l’avvenuto decesso applicando metodiche estremamente rigorose.
Al termine di un periodo di osservazione, che nell’adulto dura sei ore, durante le quali
vengono ripetute prove cliniche e strumentali per verificare con assoluta certezza l’irreversibilità
della morte cerebrale, la Commissione redige il certificato di morte. La sospensione delle misure
rianimatorie pone fine a una situazione innaturale, senza ritorno, frutto delle moderne tecnologie
applicate alla medicina che, a questo punto, avrebbe come unico risultato prolungare lo strazio dei
parenti e – al tempo stesso – negare ad altri il diritto di essere curati in un centro di rianimazione.
Per i “soggetti la cui morte sia stata accertata” secondo le modalità sopra descritte, è prevista
la possibilità di donare gli organi al fine di trapianto.
Gli operatori di questo reparto sono fortemente impegnati nella promozione della donazione
degli organi proprio perché, vivendo ogni giorno tra le sofferenze, comprendono le aspettative di
tantissimi pazienti che solo grazie ai trapianti d’organo possono avere una speranza di vita.
La donazione è un atto altruistico, nobile, che non può cambiare la realtà della perdita del
proprio familiare, ma può dare un senso, un significato, alla morte del proprio caro, sempre così
inutile e ingiusta.
Aiutateci a garantire la buona qualità dell’assistenza:
I pazienti che vengono ricoverati in Rianimazione sono raramente in grado di parlare con i medici e
gli infermieri. Molte informazioni cliniche fondamentali possono sfuggire (allergie a farmaci,
terapie in atto, precedenti interventi, ….) E’ molto importante che ci forniate tutte le informazioni
sanitarie in vostro possesso, in modo tale da permetterci di avere un quadro preciso della situazione
di partenza. Potrebbe essere auspicabile un contatto con il medico di famiglia, del quale Vi
preghiamo di fornire il nominativo e un recapito. Vi preghiamo di compilare la scheda allegata
(informazioni e consenso), fornendo tutti i dati che possano essere utili.
Gli infermieri e i medici di questo Reparto faranno ogni sforzo per curare i vostri congiunti con il
massimo impegno e professionalità. Riteniamo importantissimo che tra i curanti e i familiari si
instauri un clima di collaborazione e fiducia in modo tale da creare le condizioni per far fronte
insieme alle difficoltà cliniche e psicologiche che un ricovero in Rianimazione comporta.
Vi saranno offerte tutte le informazioni che riterrete opportuno avere, non esitate a chiedere
chiarimenti se pensate di non aver compreso. Il responsabile (Dr. Giuseppe Nardi) e la caposala
(Sig.ra Patrizia Longo) sono a vostra disposizione, previo appuntamento, per eventuali ulteriori
chiarimenti.
Per permetterci di verificare la percezione che avete di noi e del nostro operato, vi preghiamo di
compilare il modulo anonimo di valutazione della qualità percepita che troverete sul tavolo
all’interno dell’area visite. Le vostre osservazioni saranno tenute nella massima considerazione e
saranno oggetto di incontri tra gli operatori volti al miglioramento della qualità del servizio prestato.
___________________________________
Ringraziandovi sin d’ora per la collaborazione, Vi preghiamo di aiutarci a migliorare il nostro
lavoro rispondendo in forma anonima al questionario che potete trovare nella stanza di attesa o
richiedere direttamente al personale: le vostre impressioni saranno preziose e tenute in assoluta
considerazione!
gli infermieri e i medici del Reparto di Rianimazione
Preghiamo di ri-consegnare questa scheda al Medico del Reparto compilata e firmata
INFORMAZIONI sul PAZIENTE e CONSENSO
PAZIENTE…………………………………………………………………………………………..………..
Numeri telefonici da contattare in caso di necessità (indicare eventualmente la priorità da seguire)
Sig. / Sig.ra
Grado di parentela
Tel 1
Tel 2
Note e eventuali richieste:
…………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………..
STORIA CLINICA E TERAPIE IN ATTO
Patologie note
Ricoveri precedenti (data e luogo se noto)
INFORMAZIONI SULLE TERAPIE IN ATTO A DOMICILIO
Farmaco
Dosaggio
Durata terapia
NOTE
ALLERGIE O INTOLLERANZE
Farmaco
Dosaggio
NOTE
Durata terapia
VISITA AMBULATORIALE e INTERVISTA TELEFONICA
Ad 1 mese
Acconsento
Non acconsento
A 6 mesi
Acconsento
Non acconsento
A 12 mesi
Acconsento
Non acconsento
Intervista telefonica
Acconsento
Non acconsento
Ho avuto modo di leggere attentamente la lettera informativa allegata a questa scheda nella quale viene
ricordato che la degenza in Rianimazione prevede l’esecuzione di un gran numero di interventi e procedure
necessarie al trattamento intensivo al quale è sottoposto il mio congiunto, con l’obiettivo di offrire al
trattamento stesso la massima probabilità di successo.
Ho compreso che molte di queste manovre, quando indicate, possono rendersi necessarie in urgenza. I
medici del Reparto faranno tutto il possibile per avvertirmi della necessità di procedere ad interventi
chirurgici e manovre terapeutiche e per fornirmi tempestivamente eventuali chiarimenti a riguardo. Nel caso
in cui il mio congiunto non fosse in grado di fornire di persona il consenso informato, do il mio assenso
preventivo all’esecuzione delle seguenti manovre terapeutiche qualora se ne verificasse la necessità:
intubazione tracheale, ventilazione artificiale, posizionamento di cateteri venosi e arteriosi, drenaggio del
torace, emotrasfusioni, emodialisi e ultrafiltrazione, monitoraggio della pressione intracranica.
Do inoltre il mio assenso all’esecuzione di una tracheostomia, nel caso la gravità del quadro clinico faccia
prevedere la necessità di una ventilazione artificiale prolungata per più di 7 giorni. Sono stato informato che
in queste circostanze la tracheotomia è necessaria per ridurre i rischi legati all’intubazione prolungata.
Do infine il mio consenso a ricevere una telefonata per fissare un appuntamento per la visita ambulatoriale ed
effettuare un’intervista telefonica.
Sig./Sig.ra………………………….... Firma............................................................
Eventuali osservazioni: (utilizzare anche lo spazio di seguito, grazie)
Fly UP