Organizzazione e interfaccia clinica del laboratorio di
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Organizzazione e interfaccia clinica del laboratorio di
L’interfaccia clinicaclinica-laboratorio Tolmezzo 12.12.2012 P. Cappelletti 14.11.2005 Quesito medico Fiorenza Pesente Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Gemona/Tolmezzo RICHIESTA DEL CLINICO Deve riportare sempre • il quesito diagnostico • o il sospetto clinico • o le notizie cliniche Requisiti per il corretto utilizzo dei test anticorpali • Clinica del paziente (notizie cliniche fornite dal curante) • Scelta dei test e dei metodi analitici • Scelta dei cut-off e dei livelli decisionali Fase preanalitica Organizzazione e interfaccia clinica del laboratorio di autoimmunologia Risposta medica Interfaccia clinica-laboratorio Scelta del test Preparazione del paziente Prelievo raccolta Validazione Interpretazione Risultato Analisi Referto Fase postanalitica Fase analitica Flusso delle informazioni Flusso dei materiali L’interfaccia laboratorio-clinica è il luogo dove avviene lo scambio di informazioni (richiesta del clinico e risposta del laboratorio) La richiesta del test di laboratorio può variare in rapporto a: • Situazione clinica del paziente • Diagnosi differenziale, esclusione di malattia • Competenze specifiche del medico MALATTIE REUMATICHE AUTOIMMUNI Principale test di screening: ANA ANA ad alto titolo e persistenti nel tempo sono caratteristiche di molte malattie reumatiche (LES, SS, malattia mista del connettivo) ANA a basso titolo possono essere presenti in pazienti affetti da patologie non autoimmuni e pz sani (neoplasie solide, leucemie linfomi, infezioni virali, IRC/IRA, donne >40aa ed età avanzata) Titoli fino a 1:160 sono stati ritrovati nel 5% di soggetti sani Nel nostro laboratorio consideriamo il titolo ≥1:160 come livello decisionale COSA SI FA QUANDO GLI ANA SONO POSITIVI? I TEST DI 2° LIVELLO Quando è utile ripetere un test ANA? In presenza di un titolo ANA <1:160 la ricerca sistematica degli anti-ENA e degli anti-dsDNA non dovrebbe essere effettuata. Utile nella fase diagnostica (iniziale negatività o positività a basso titolo) La decisione di eseguire un test di 2° livello in presenza di positività ANA a basso titolo deve essere basata su un consistente sospetto di malattia autoimmune sistemica. Utile quando c’è modifica del quadro clinico da sospettare una evoluzione della malattia o la comparsa di altra malattia autoimmune Un test di 2° livello va eseguito anche in caso di negatività degli ANA se esiste sospetto clinico di sindrome di Sjögren o di polimiosite. Notizie cliniche Quando è utile chiedere la ripetizione di un test anti-DNA? Quando è utile richiedere la ripetizione di un test anti-ENA Gli anti-ENA, una volta presenti, tendono a rimanere presenti e non scompaiono nelle fasi di remissione della malattia. Il livello degli anticorpi anti-dsDNA correla con l'andamento clinico e la loro determinazione è obbligatoria nel monitoraggio dei pazienti con LES. Tuttavia, trattandosi di un test multiparametrico, in casi selezionati (quando si modifica il quadro clinico) può essere indicato ripeterne la ricerca per la possibile associazione di più malattie autoimmuni. La frequenza dei controlli varia da 1 ogni 6 mesi per le forme inattive a 1 ogni 6 settimane per le forme attive o per i LES con nefropatia. Se gli anti-ENA rimangono assenti, ma gli anti-ANA sono presenti sempre ad alto titolo, ripetere gli antiENA perché si possono positivizzare durante il decorso clinico Scelta dei test nella MC L’interfaccia clinicaclinica-laboratorio P. Cappelletti 14.11.2005 Test principale: anti-tTG IgA Quesito medico Se età età inferiore a 5 anni: • dosaggio degli anticorpi antianti-tTG IgA e antianti-peptidi gliadinici deamidati IgA e IgG Fase preanalitica Se deficit di IgA: IgA: • dosaggio della tTg IgG e/o degli anticorpi antianti-peptidi gliadinici deamidati IgG Risposta medica Interfaccia clinica-laboratorio tTg IgA positivi o borderline RICERCA ANTICORPI ANTI-ENDOMISIO Scelta del test Preparazione del paziente Prelievo raccolta Validazione Interpretazione Risultato Analisi Referto Fase postanalitica Fase analitica Flusso delle informazioni Flusso dei materiali L’interfaccia laboratorio-clinica è il luogo dove avviene lo scambio di informazioni (richiesta del clinico e risposta del laboratorio) IL REFERTO INTERPRETATIVO quando e come ANA Si deve indicare: • Deve spiegare il risultato dei test anticorpali • Quando si utilizzano due metodi (conferma del risultato) o due o più test (reflex) • Se siamo in presenza di risultati contraddittori • In presenza di un dato anticorpale inatteso • Devono essere indicate le ulteriori procedure per la diagnosi o per il follow up del paziente ANA Se IFI (metodo di riferimento): Il risultato (presenti/assenti) Il pattern di fluorescenza Il titolo ANA E’ importante definire il pattern di fluorescenza? Ritenuto di scarsa utilità pratica da molti medici Alcuni pattern ANA in IFI importanti per la diagnosi Il pattern è molto utile per il laboratorio perché può condizionare la scelta di test di secondo livello ANA Fluorescenza centromerica Anticorpi anti-centromero (specificità CENP-B) si associano alla forma cutanea limitata di sclerodermia, di cui possono precedere anche di molti anni le manifestazioni cliniche. Tuttavia, titoli fino a 1:160 possono essere presenti anche in soggetti apparentemente sani. Il metodo usato < 1:40 – 1:80 “Positività Positività di 1:401:40-1:80 sono da considerare a basso titolo, con basso valore predittivo per malattia reumatica autoimmune. autoimmune. Si consiglia di monitorare il paziente.” paziente.” ≥ 1:160 “Positività Positività uguali o maggiori di 1:160 hanno valore predittivo del 95% per malattia reumatica autoimmune (una volta esclusa un’ un’infezione virale in atto).” atto).” ANA Fluorescenza dei filamenti citoscheletrici (ac. antiVimentina) Anticorpi anti-vimentina possono essere presenti in numerose malattie infiammatorie croniche, epatopatie e artrite reumatoide. Il significato non è noto. ANA ANA Fluorescenza dell’apparato del Golgi La presenza di ac. anti-apparato del Golgi è di incerto significato clinico. Ad alto titolo (>1:320) si associano prevalentemente a malattie autoimmuni sistemiche (LES, SS) e, a basso titolo, a infezioni virali, in particolare da EBV, CMV, HIV e rubeovirus. ENA Fluorescenza DFS70 Anticorpi anti-DFS70 non sono indicativi di malattia autoimmune, ma possono essere presenti in molte forme allergiche, virali, neoplastiche o nei soggetti sani. ENA RNP A basso titolo Ad alto titolo Positività anti-U1RNP ad alto titolo costituiscono criterio diagnostico di connettivite mista. A titolo mediobasso si associano a LES ENA PCNA Gli anticorpi anti-PCNA (proliferating cell nuclear antigen) sono caratteristici del LES e di raro riscontro in altre malattie autoimmuni ENA Sm La presenza di anticorpi anti-Sm è criterio diagnostico di LES (99% di specificità) Scl70 La presenza di anticorpi diretti verso l’antigene topoisomerasi I (Scl70) è caratteristica della forma cutanea diffusa di sclerosi sistemica ENA TESSUTI Jo-1 Anticorpi anti-M2 Piruvato deidrogenasi Gli anticorpi anti-Jo-1 sono specifici per polimiosite APCA - AFI La contemporanea presenza di anticopri anticellule parietali e anti-fattore intrinseco ha una specificità del 96% per gastrite autoimmune tipo A e/o anemia perniciosa ANCA- MPO/PR3 • La presenza di anticorpi antimieloperossidasi ha una specificità del 90% per vasculiti sistemiche • La presenza di anticorpi anti-proteinasi 3 ha una specificità del 90% per granulomatosi di Wegener La presenza di anticorpi anti-mitocondri con specificità per l’antigene M2-piruvato deidrogenasi, è indicativa di cirrosi biliare primitiva CUTE • La positività ad alto titolo degli anticorpi anti-sostanza intercellulare è caratteristica del pemfigo; a basso titolo, degli anticorpi pemphigus-like. • La positività degli anticorpi anti-membrana basale è caratteristica (anche se non esclusiva) del pemfigoide bolloso (70% dei casi) e della epidermolisi bollosa (20%) tTG+ EMAIl riscontro di positività per anticorpi anti-tTG e negatività per EMA, non fornisce un quadro sierologico chiaro per malattia celiaca. Si consiglia pertanto di ripetere l’esame tra uno o due mesi e, in caso di persistenza di positività degli anticorpi antitTG, si consiglia approfondimento diagnostico mediante ricerca degli alleli HLA DQ2 e DQ8, la cui presenza è strettamente correlata alla malattia celiaca aCL + beta2 + La contemporanea positività per anticorpi anticardiolipina e anti-beta 2GPI è relativamente specifica per la diagnosi di sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi (APS). Tuttavia, la positività transitoria di entrambi gli anticorpi è stata occasionalmente osservata in soggetti con malattie infettive. Si raccomanda di ripetere i test per conferma tra 12 settimane. GRAZIE PER L’ATTENZIONE BUON NATALE Referto interpretativo E’ l’atto conclusivo del percorso diagnostico di laboratorio. E’ di grande utilità per il medico Evita ulteriori esami e visite mediche inutili Qualifica il laboratorio Però: non tutti i test necessitano di commento interpretativo.