...

Storia di una passione Tutto ebbe inizio negli anni sessanta a Sorso

by user

on
Category: Documents
21

views

Report

Comments

Transcript

Storia di una passione Tutto ebbe inizio negli anni sessanta a Sorso
Storia di una passione
Tutto ebbe inizio negli anni sessanta a
Sorso. All’epoca c’era un grande
fermento musicale e per chi possedeva
un minimo di talento gli era facile
formare un gruppo “lu complesso”.
Non era richiesta una grande
preparazione, bastava conoscere
qualche accordo e via a suonare nelle
sale da ballo. A Sorso c’era il mitico
Otto Colonne poi diventato Trocadero
sempre pieno per il the danzante.Si
iniziava dalle 17,00 si finiva alle 21,00.
Era l’epoca del Beat, dei capelloni,
delle minigonne, dell’evoluzione dei
costumi e delle tante speranze per un
mondo migliore. Appena quindicenne
le prime sigarette di nascosto dai miei,
in seguito con la prima “ Greffa “
allestimmo “ la saletta”.Il locale ci
venne concesso gentilmente dalla zia di
un nostro amico proprietaria di un bel
palazzo in via Pace. La saletta serviva
da ritrovo per conoscere nuove ragazze
ma soprattutto per ascoltare musica su
un giradischi della Reader Digest
Selezione. I dischi erano rigorosamente
di musica rock e rithm’n blues:
Beatles, Rolling Stones, Yardbirds,
Cream, Otis Redding, Celentano,
Equipe 84 e Rokes.
Crescendo aumentava in me la passione
e la voglia di confrontarmi con quelli
che già avevano iniziato a suonare con i
primi gruppi. L’occasione arrivò
quando un giorno Mario Piana,noto
Menichelli,mi chiese se volevo fare un
provino per sostituire il cantante degli
“Elfi” Vittorio Cherchi. Accettai
immediatamente e dopo qualche giorno
ero nel garage di Vincenzo Sechi,
leader e fondatore del gruppo insieme a
Pier Vincenzo Sechi,suo cugino e
grande chitarrista, all’epoca
richiestissimo anche a Sassari e
provincia. Feci subito un provino,
naturalmente accompagnato da loro
cantando un paio di brani di Nicola di
Bari e dei Credence Clearwater
Revival
Registrammo tutto su un registratore
della “Geloso”. Il provino andò bene ed
entrai a far parte degli Elfi. In sala
prove conobbi gli altri componenti:
Mario Rubattu alla chitarra , Paolino
Muzzu al basso, Antonangelo Pinna
alla batteria, Piero Colombino alla
chitarra e naturalmente Vincenzo Sechi
tastiere e chitarra. Entrammo subito in
sintonia e le prime serate furono a
Castelsardo da Baislack, a Sorso al
Trocadero,a Valledoria,ad Ossi, Osilo
etc.. (anni 1970 - 1971 ). Ricordo che
fummo chiamati per una serata al
cinema di Valledoria come gruppo
spalla al concerto di Fausto Leali nella
Pasqua 1971. Loro suonarono con la
nostra strumentazione e naturalmente il
suono che veniva fuori era da
professionisti anche se l’ingrato Fausto
quando prese in mano la chitarra di
Mario Rubattu una “Hofner” esclamò
“che ca..ta”.Lo sentii personalmente
perché in quel momento gli stavo
regolando l‘asta del microfono ma non
dissi niente a Mario per evitare
complicazioni.
In seguito partecipammo ad una
manifestazione di gruppi chiamata
Trampolino d’oro, passammo le
eliminatorie a Porto Torres al campo
sportivo Occone.In quella occasione
Mario Rubattu indisponibile venne
sostituito da Pier Vinzenzo Sechi e la
serata finale con il rientro di Mario la
disputammo ad Alghero al teatro Selva.
Vincitori furono un gruppo di Ozieri.
Un mese dopo partii per fare il servizio
militare di leva ( due anni di Marina ).
Per me era un periodo bellissimo ed
eccezionale perché avevo realizzato il
sogno con la musica e adesso iniziavo a
girare l’Italia e l’estero . Mentre
svolgevo il servizio militare, gli Elfi si
sciolsero, Mario Rubattu insieme ai
nuovi arrivati Gianni Rizzi e suo
fratello Sergio formarono “L’Altra
Versione”. Il gruppo era composto da
Mario Rubattu alla chitarra, Gianni
Rizzi alle tastiere Sergio Rizzi al basso
Antonangelo Pinna alla batteria io
Giovannino Cocco cantante. Con
l’ingresso dei Rizzi il gruppo sali di
livello.Suonammo in varie sale da ballo
del nord Sardegna.Io,ancora militare,
appena potevo mi univo a loro.
Prima di congedarmi suonammo in una
discoteca della Maddalena (aprile '73)
Fu dopo questa serata che Mario
Rubattu ,per motivi legati allo studio,
lasciò il gruppo e gli subentrò Pier
Vincenzo Sechi. Quel periodo fu molto
interessante , nell’estate 74 fummo
ingaggiati per suonare ad una
manifestazione canora che si svolgeva
al cinema Giordo a Portotorres dove
accompagnammo i vari cantanti.
Partecipai anchio come concorrente.
Un mese dopo fummo invitati per la
prima festa di San Cristoforo a Sorso e
con l’esperienza acquisita proponemmo
un concorso canoro. Parteciparono tra
gli altri alcuni ragazzi di Sorso che poi
continuarono a suonare e con alcuni di
essi ci siamo ritrovati in altri gruppi. Il
quell’occasione oltre a cantare il
repertorio del gruppo mi improvvisai,
prima e ultima volta, presentatore. La
serata fu un successo e subito dopo ci
invitò a suonare al camping Cristina il
direttore, all’epoca sconosciuto, DJ
Federico l’Olandese Volante che
incontrai un anno dopo quando ormai
era diventato famoso con un suo
programma a Radio Montecarlo. La
giornata fu indimenticabile,passammo
un paio di ore in un vero pub. In quella
stessa estate suonammo per due serate
consecutive a Nulvi a “Sa Essida de
Sos Candhaleris”festa molto importante
che si svolge a ferragosto. Finita
l’estate Sergio Rizzi per motivi di
studio lasciò il gruppo e venne
sostituito da Mario Piana. Intanto
l’ambiente musicale era in evoluzione,
la strumentazione che andava negli
anni sessanta non era più adeguata
perciò decidemmo di comprare un
nuovo mixer ( 400 watt) e il tanto
desiderato amplificatore rotante Leslie
che Gianni Rizzi sognava. Il tutto ci
venne finanziato da un noto
imprenditore di Sorso che risarcimmo
completamente.Con Gianni partimmo
per Bologna dove acquistammo la
strumentazione di seconda mano e
decidemmo di cambiare nome della
band in Farmacia Notturna.
Facemmo diverse serata all’Hotel
Toluca tra le quali un capodanno e
serate di carnevale per il Rotary Club.
Quest’ultima esperienza duro' una
stagione.Un anno dopo,all’età di 26
anni ancora da compiere mi sposai.
All’epoca si faceva cosi, quando finivi
il servizio militare dovevi subito
pensare a sistemarti. Cominciò tutta
un’altra vita ,piena di tanti progetti e
soprattutto di tanti problemi che
inevitabilmente devi affrontare quando
sei inesperto ma la passione per la
musica rimase invariata. Dopo oltre 25
anni con Mario Rubattu ci siamo
incontrati per caso.Dopo il solito ciao,
mi propose di riprendere a cantare .
Dopo una settimana eravamo in sala
prova con i vecchi amici Gianni, Sergio
e Antonangelo.
Ritrovarsi dopo 25 anni portò un nuovo
entusiasmo e voglia di suonare.Qualche
mese dopo si presentò l'occasione di
suonare in palco. Franco Dedola noto
mister Anima ,con l’associazione
culturale Quadrifoglio nel 2003,
organizzò alla Billellera 'Quei favolosi
anni 60'.
La serata fu di quelle indimenticabili
perché ci ritrovammo con tutti gli altri
gruppi che a Sorso avevano fatto la
storia di quei meravigliosi anni.Il
pubblico era di quelli delle grandi
occasioni e noi suonammo brani che ci
riportarono a quegli anni: Creedence,
Premiata Forneria Marconi,Le Orme.
Dopo la serata alla Billellera, Gianni
Rizzi mi propose di far parte di un
nuovo gruppo con Gavino Luiu,Carlo
Lanza,Giuseppe Fiori,Sergio Rizzi e
Claudio Como per suonare brani di
Clapton ,Paolo Conte ,Vinicio
Capossela etc… facemmo diverse
serate.
Nel frattempo venne a mancare
Giampiero Pazzola e Mario Rubattu
venne coinvolto da Pier Vincenzo
Sechi, Salvatore Cagnoni, Salvatore
Soliveras, Salvatore Ruggiu e
Antonangelo Pinna per suonare al
Memorial dell'amico scomparso.
Giampiero Pazzola, artista eclettico e
bravo musicista componente del
gruppo i Paggi era amato da tutti e
ognuno partecipo volentieri all'evento.
Finita questa parentesi ci accorgemmo
che il gruppo funzionava anche a
livello di amicizia e decidemmo di
proseguire dandogli un nome. BBB che
significa Boothangharo Big Band
trovo' l'approvazione di tutti.
Antonangelo Pinna abbandono' per
motivi di lavoro gli subentrò Gianni
Cocco che in seguito venne sostituito a
sua volta da Claudio Como.
Scopo della riunione era suonare,stare
assieme in amicizia ed allegria.
Condizione categorica era quella di non
eliminare nessuno.Questo per non
incorrere in vecchi errori che creavano
inimicizie.
Nel frattempo arrivò Mario Polo e
subito dopo Tore Soliveras e Gianni
Cocco (batterista) lasciarono il gruppo
per i soliti motivi personali.Con Mario
Polo arrivò anche il nuovo batterista
Claudio Como e un rinnovato
entusiasmo contagiò tutta la band
cambiando repertorio.Per sostituire
Tore Soliveras chiamammo uno dei
personaggi più importanti della scena
musicale degli anni sessanta a Sorso,
quello che aveva insegnato a tutti quelli
della mia generazione e non, le basi e i
primi accordi per iniziare a suonare:
Vincenzo Sechi. Lui accettò volentieri
di suonare le tastiere e subito dopo
suonammo alla festa degli Angeli a
Sorso.Di questa serata abbiamo un bel
filmato fatto dalla nostra amica Maria
Grazia Franca e che ho pubblicato su
youtube. Nell’altalena del chi va e chi
viene abbandonò Salvatore Cagnoni,
Salvatore Ruggiu.Vincenzo Sechi passò
a suonare il basso, per un breve periodo
alle tastiere si cimentò il buon
Antonello Canu.Dopo qualche mese
anche questi e Vicenzo Sechi
lasciarono il gruppo e ritorno Salvatore
Soliveras che si dedico al basso.Intanto
il gruppo acquisi una certa dimensione
musicale fatta di scelte raffinate,
eseguendo brani di nicchia e non più i
soliti già ascoltati e scontati, riuscendo
a fare anche dei buoni arrangiamenti. A
tutto questo mancava quel qualcosa che
tutti noi sapevamo, un vero tastierista.
Per suonare il pianoforte e l’organo
Hammond venne chiamato Gianni
Rizzi. A convincerlo ci pensò Mario
Rubattu e Gianni accettò volentieri.A
questo punto la formazione era cosi
composta : Pier Vincenzo Sechi, Tore
Soliveras, Mario Polo, Claudio
Como,Giann Rizzi ,Mario Rubattu e da
me Giovannino Cocco.Suonammo in
serate di beneficenza a Sedini, a Bulzi
delle quali ho pubblicato i filmati su
youtube, a Laerru e Ittireddu. Il
ritrovato entusiasmo di colpo fini forse
per l’età che avanzava? La maggior
parte di noi aveva superato
abbondantemente i sessanta, oppure
quel non so che di misterioso che ti
prende quando si raggiunge il massimo
e che subito dopo ti porta al declino?
Non lo so, ognuno ha ripreso la propria
strada, l’amicizia naturalmente e
rimasta, io nel frattempo ho comprato
un piano elettrico e con quattro accordi
me la suono e me la canto e spero che
questa bellissima passione mi
accompagni per tanto tempo ancora.
Fly UP