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è ancoRa PoSSIBILE SPERaRE - parrocchia san giovanni battista

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è ancoRa PoSSIBILE SPERaRE - parrocchia san giovanni battista
PASQUA 2016
Anno XCV n. 3
Rassegna religiosa della parrocchia di S. Giovanni Battista - Busto Arsizio - www.bustosgb.it
è ancora POSSIBILE SPERARE ?
Due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus
Rimani con noi
Di fronte alla croce di Cristo e
davanti al dolore del mondo, è
ancora possibile sperare? Eppure nel giorno di Pasqua noi
ritorniamo, nonostante tutto,
a cercare quel misterioso viandante di Emmaus che ci accompagna nella vita e ci risveglia di fronte al dramma delle
nostre responsabilità. Cosa
possiamo fare? Noi così pic-
coli, e spesso così ripiegati su
noi stessi e sulle nostre presunte buone ragioni? Cosa possiamo fare di fronte a tragedie più
grandi di noi? Cosa possiamo
fare di fronte alle infinite forme
di corruzione che ci rovinano
l’anima ? Crediamo, o Signore,
che è ancora possibile sperare.
Senza indugio
Innanzitutto noi possiamo
uscire dalla indifferenza. Pos-
siamo pensare alla maniera
giusta, senza ingenuità ma anche senza troppa sufficienza:
guardiamo la gente che cammina verso legittime speranze
terrene e immagina una meta
che sia il termine della loro
fuga. La violenza è mantenuta
prevalentemente da gradi interessi economici a cui anche noi
in modo diverso partecipiamo.
Forse possiamo fare poco, ma
certamente possiamo pensare
giusto, togliendo ogni illegittimo
sospetto. Il pensiero giusto crea
cultura e pace. Manca ancora
molto per arrivare alla locanda
di Emmaus, nella quale il Cristo Risorto rimane con noi. Incominciamo ad aprire la mente
alle Scritture a non indurire il
cuore intorno ai nostri piccoli
interessi quotidiani. Ripartiamo
da capo, tutti i giorni, senza indugio.
Mons. Severino Pagani
Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro
Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista
1
TEMPI DELLO SPIRITO
LA FEDE DEI CRISTIANI UNISCE LA CITTÀ
Verso una pastorale di comunione tra le parrocchie
La cura pastorale
della città
Le comunità parrocchiali della nostra città, nell’esercizio
della cura pastorale dei fedeli,
ricercano costantemente una
maggiore comunione tra loro.
Questa progressiva e spirituale comunione si esprime nella
unità della preghiera, nella convergenza delle proposte concrete e nella reciproca collaborazione tra sacerdoti e fedeli
laici delle varie parrocchie.
La visita pastorale
del cardinale
siero di Cristo (formazione),
condividere insieme l’esistenza
(comunione), fare la memoria
eucaristica (preghiera); promuovere l’azione missionaria
(missione).
L’incontro con il Vicario
La vista Pastorale è iniziata con
l’incontro del nostra Arcivescovo, il Cardinale Angelo Scola, in cui, in un dialogo costruttivo con i fedeli, ha ricordato
che il compito delle comunità
cristiane è quello di formarsi al
pensiero e ai sentimenti di Cristo.
Per questo è necessario verificare la recezione delle priorità
pastorali a partire dai quattro
pilastri della vita della comunità
cristiana della chiesa primitiva.
La cura pastorale si unifica intorno
a quattro pilastri: educarsi al pen2
Parrocchia di S. Giovanni Battista Canto novo
Un altro incontro interessante è
stato quello con il Vicario Episcopale di Zona Mons. Gian
Paolo Citterio. Erano presenti i
collaboratori più stretti delle diverse parrocchie e in particolari
cloro che esprimo la comunità
educante, soprattutto nella cura
dei ragazzi e nella catechesi. Il
lavoro di comunione ci si cerca
di costruire procede attraverso
le vari commissioni decanali,
che si prendono a cuore i vari
aspetti della vita e della testimonianza cristiana.
Consigli pastorali
Il Decano Mons. Severino
Pagani ha incontrato i Consigli Pastorali delle Parrocchie,
riscoprendo con gratitudine
la presenza di una grande ricchezza e di una singolare originalità in ogni comunità . Ogni
Parrocchia si presenta con la
sua storia e con le sue caratteristiche. Le persone collaborano con grande generosità alla
ricerca di un sincero amore per
Gesù e di un autentico spirito
di servizio.
La vista pastorale si concluderà con la Festa Patronale di S.
Giovanni Battista il prossimo
24 giugno. Durante la Celebrazione Eucaristica, Mons.
Citterio indicherà gli obiettivi
principali che dovremo raggiungere, e leggerà il messaggio
che l’Arcivescovo rivolgerà alla
nostra Città
TEMPI DELLO SPIRITO
UN POPOLO IN CAMMINO
Il pellegrinaggio di Busto alla Porta Santa del Santuario di Rho
cronaca
di un incontro
In una grigia domenica di fine
inverno ha avuto luogo il pellegrinaggio della nostra città al
Santuario di Rho per il Giubileo
della misericordia. Provenienti dalle 13 parrocchie cittadine
sono sbarcati da pullman e auto
sul piazzale antistante il Santuario, per mettersi in cammino,
insieme, per un pellegrinaggio
di conversione interiore ed esteriore. I partecipanti, con i cuori
caldi di fede e spinti da un sincero desiderio di perdono si sono
incamminati uniti in una grande
assemblea ecclesiale, preceduta
dai Parroci della città, guidati dal
Decano. Una grande preghiera
corale ha segnato l’inizio del nostro pellegrinaggio: partecipata
e al tempo stesso silenziosa che
ha accompagnato i presenti sui
viali del parco interno alla Casa
degli Oblati. La meditazione in-
Il cristiano
non è mai da solo
Le comunità parrocchiali di
Busto Arsizio hanno raccolto
l’invio a ricevere la misericordia
del Signore, nell’anno del giubileo indetto da Papa Francesco,
partecipando al pellegrinaggio
al Santuario di Rho. Più di mille e duecento persone hanno
varcato con fede la Porta Santa
e hanno riscoperto la gioia di
essere un popolo in cammino,
in penitenza e carità, per essere
pronti un giorno ad incontrare
il Signore. Come ha sottolineato il decano, Mons. Severino
Pagani, durante l’omelia nella
concelebrazione con gli altri
parroci e sacerdoti, “noi siamo
venuti qui per riscoprire con
gratitudine il mistero di comunione che ci unisce e ci purifica.
La comunione della fede, che
accende in noi la grazia della
preghiera; la comunione della
conversione che ci fa gustare la
misericordia di Dio, e la comunione della santità, che ci permette di beneficiare reciprocamente della santa indulgenza
del perdono. Il cristiano non è
mai da solo nel suo camino si
grazia, ma partecipa alla comunione dei santi, vivi e defunti.
L’indulgenza che riceviamo è il
beneficio di questa comunione
della santità, donata dalla Chiesa a tutti i credenti”. La partecipazione dei fedeli ha rinnovato il desiderio di riprendere
il cammino, attraversando le
fatiche della vita e le speranze
che abbiamo nel cuore, in comunione con il mistero della
Pasqua del Signore.
vitava i presenti a riflettere sulla
necessità di chiedere il perdono,
invocando dal Signore la luce del
suo volto.
Giunti all’ingresso della Porta Santa il celebrante ha invitato a farsi
piccoli, per scoprire la gioia della
misericordia di Dio e ha ricordato
che la Porta Santa evoca il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla
grazia. Ha richiamato la responsabilità di ogni credente nell’ attraversare la soglia: confessare che
Cristo è il Signore, rinvigorendo la
fede in lui per vivere la nuova vita
che egli ci ha donato. In chiesa il
silenzio è diventato un ingrediente
prezioso per la nostra sosta per la
celebrazione eucaristica. Dopo l’aspersione iniziale a tutti i presenti
per ricordare il Battesimo ricevuto,
mons. Pagani , nella sua omelia
ha invitato a recepire, nel santuario gremito, lo spirito di comunione
che aleggiava tra i fedeli di tutte
le parrocchie della nostra città: il
battito di un cuor solo, rivolto verso la misericordia del nostro Dio.
(E.M.)
Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista
3
PAROLA E COMUNITA’
Misericordiosi come il padre
La catechesi della comunità
Consigliare i dubbiosi
Perdonare le offese
La prima opera di misericordia si fa carico dell’esperienza
del dubbio, del disorientamento, dell’incertezza ma anche
del desiderio di comprendere e
della ricerca del bene. Essa apre
alla gioia di riconoscere il sentiero della vita.
Qui la misericordia raggiunge il
vertice e diventa lievito che rinnova l’intera società. Il perdono vince la sete di vendetta che
viene dalla paura e dell’orgoglio: è figlio dell’umiltà. La sua
misura, secondo l’insegnamento di Gesù, è quella del non
avere misura (cf. Mt 18,22).
Insegnare agli ignoranti
Nella consueta catechesi annuale
per gli adulti la nostra parrocchia
ha trattato quest’anno il tema della
misericordia, in sintonia con l’anno
giubilare di tutta la Chiesa cattolica.
Nelle catechesi del lunedì sera di Avvento e Quaresima abbiamo studiato
insieme il Vangelo di Luca. Durante a catechesi del mercoledì in Santa
Maria abbiamo meditato sulle Opere di misericordia spirituale.
La nostra meditazione si è concentrata sulle sette opere di misericordia spirituali. Poiché lo spirito dell’uomo si esprime in un
contesto storico che è segnato
dal limite, dalla fragilità e dalla
colpa, l’amore umano assumerà sempre la forma della misericordia.
L’insegnamento risponde al bisogno del sapere che è proprio
di ogni uomo e mette in luce
la dimensione culturale della
misericordia. Da questo insegnamento dipendono in particolare la dignità della persona
nella sua capacità di esprimersi
e la gioia di conoscere il mondo
circostante.
Ammonire i peccatori
Significa anzitutto difendere
dalla potenza mortale del peccato nella vita degli uomini, è
cioè venire in soccorso alla loro
libertà ferita e all’accecamento
della loro coscienza. Significa
poi non condannare il peccatore ma intervenire a suo favore,
coltivando vivo il desiderio della sua salvezza.
Consolare gli afflitti
Quando la misericordia si
prende cura dell’afflizione, cioè
del dolore, diviene consolazione. La promessa dei profeti si
fonde con l’invito: “Come una
madre consola un figlio così io
vi consolerò, in Gerusalemme
sarete consolati” (Is 66,13);
“Consolate, consolate il mio
popolo” (Is 40,1).
Sopportare
moleste
le
persone
In questo modo ci si prende
cura dei limiti della personalità
altrui. Le persone moleste
sono le persone importune,
invadenti, ripetitive, insistenti,
la cui presenza risulta pesante.
Appunto, sopportare vuol
dire reggere il peso degli altri,
del loro carattere e del loro
comportamento con fortezza e
mansuetudine.
Pregare Dio per i vivi e
per i morti.
Il pregare per i vivi e per i
morti: è una sorta di abbraccio
misericordioso che raggiunge
tutto e tutti, oltre ogni confine
dello spazio e del tempo.
4
Parrocchia di S. Giovanni Battista Canto novo
NUOVI ORIZZONTI
i cristiani e il bene comune
Il Vangelo e le istituzioni civili
La responsabilità civile
Riproponiamo parte della nota pastorale di mons. Pagani che ci aiuti
riflettere sulle nostre responsabilità
civili nel confronti del bene comune
della nostra città.
La vivacità spirituale della
Chiesa non si rinchiude soltanto nell’intimo dei cuori, ma
illumina la vita del mondo e le
sue istituzioni. Per questo i cristiani devono partecipare alla
costruzione della libertà e della
democrazia dell’intera popolazione. La Chiesa in quanto tale
non sosterrà mai una parte, ma
vuole decisamente incoraggiare, con la luce del vangelo e con
la forza della testimonianza,
tutti quelle persone che si raccolgano insieme per sostenere,
nelle legittime diversità, la giustizia, il benessere e la pace. Sostiene la dignità di ogni persona
senza nessuna discriminazione,
e il quotidiano esercizio della
libertà democratica. E nessuna
parte, o partito, potrà catturare
integralmente il cristianesimo
esclusivamente in suo favore.
Non è la cattura ideologia, ma
la testimonianza del bene che
deve attirare i cristiani.
Riconosciamo con umiltà di
trovarci inadeguati e poveri di
risorse e di valori, di fronte a
questo compito e in mezzo ad
un grande cambiamento sociale, economico e culturale.
Esprimiamo anche la certezza e il desiderio che possano
emerge in futuro persone e
contesti educativi in grado di
favorire confronti e dibattiti,
in cui esercitare e far crescere
una nuova sensibilità in favore di una carità politica animata
dalla forza sociale del vangelo.
Per fare politica, ci vogliono
uomini e donne libere e amanti del bene; per fare i partiti ci
vogliono le idee e le competenze; per governare una città ci
vuole una analisi seria delle sue
necessità, e un progetto realistico da attuare senza demagogia.
E’ un compito urgente, difficile e necessario: un confronto
sui contenuti, un’analisi il più
possibile condivisa della situazione attuale della città e un
progetto preciso e credibile sarebbero nei prossimi mesi un
dono per tutti. Come cristiani
e come cittadini ci sentiamo in
ritardo, ma abbiamo fiducia. E’
un cammino che deve partire
da lontano, che esige preghiera,
formazione, competenza, virtù
morale, perseveranza; esige disinteresse e amore, come quello di Gesù. Esprimiamo stima,
rispetto e gratitudine verso chi
ha il coraggio e l’umiltà di intraprendere questa missione.
Sulla gestione politica, la Chiesa non deve dire di più e non
può dire di meno. La Chiesa indica i valori, i cristiani scelgono
le persone.
Commissione
socio-politica
La riflessione sulla realtà pastorale della città fa emergere la necessità di risvegliare a motivo della
fede una nuova sensibilità per il
bene comune attraverso l’azione
sociale e politica dei cristiani. Per
questo, nell’ambito del decanato si è formata una commissione
socio-politica e culturale che mantenga vivo tra i fedele la passione
per la qualità della convivenza civile nella verità e nella pace. I valori del vangelo possano raggiungere il vissuto reale delle persone
e la credibilità delle istituzioni.
Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista
5
NUOVI ORIZZONTI
la famiglia trasmette la fede
Evoluzione della fede e senso di appartenenza alla comunità
UNA RELIGIOSITÀ
INVISIBILE E INDIVIDUALE
Una
recente
statistica
(Raphaël Zanotti, La Stampa,
29 febbraio 2016) certifica
che in Italia nel http://inread-experience.teads.tv/2006
una persona su tre, esattamente il 33,4%, dichiarava di
frequentare luoghi di culto
almeno una volta alla settimana. La percentuale, però,
oggi è scesa al 29%. E il calo
è stato costante negli anni.
Al contrario le persone che
dichiaravano di non frequentare mai luoghi di culto sono
passate dal 17,2 al 21,4%. In
pratica oltre una ogni cinque.
Il crollo della frequentazione
dei luoghi di culto ha colpito ogni fascia d’età. Quella in
cui si perde la fede per eccellenza resta tra i 20 e i 24 anni.
Ma il confronto con il 2006
ci dice che la fascia d’età più
disillusa è quella tra i 55 e i 59
6
Parrocchia di S. Giovanni Battista Canto novo
anni che nell’ultimo decennio ha perso il 30% dei frequentatori di luoghi di culto.
Fascia che potrebbe essere
estesa ai 60-64enni, dove il
calo è stato del 25%. Il sociologo Franco Garelli, uno
dei massimi esperti dell’argomento, spiega: «Questo
fenomeno può essere dettato in parte da persone che
oggi si costruiscono una seconda vita alternativa. I figli
sono grandi, la carriera è agli
sgoccioli, le nuove abitudini
allontanano dalla pratica religiosa ».
Ma sono le nuove generazioni che offrono gli spunti più
interessanti. È probabile che
da adulti saranno meno vicini alla fede di quanto lo sono
gli adulti di oggi. Se è vero
che i bambini sono ancora i
frequentatori più assidui dei
luoghi di culto, le famiglie
sembrano sempre meno in-
clini a far rispettare loro impegni religiosi assidui. .
Siamo lontani dalle percentuali della Svezia (90% si dichiara religioso e 3% praticante), ma la tendenza è ad
avere una religiosità sempre
più ritagliata sul personale e
che non segue i precetti che
non ritiene necessari.
LA FEDE DEGLI ADULTI
È ANCORA FECONDA?
Il futuro della fede in Italia, in un
contesto di secolarizzazione, sarà
sempre più legato alla ricerca della
essenzialità e alla capacità dei genitori di trasmettere la fede ai propri
figli. Anche le comunità cristiane dovranno concentrarsi sulla forza del
Vangelo e sulla quotidiana testimonianza della carità, più che in mille
altre iniziative.
Generalmente, rispetto a quanto
si è portati a pensare, il problema
non è innanzitutto quello della fede
dei ragazzi o dei giovani. La questione fondamentale è quella della
fede degli adulti. Per diversi motivo oggi gli adulti attraversano una
profonda crisi sul senso della loro
fede e talvolta provano anche una
seria difficoltà a rappacificarsi con
il senso della vita. La sorgente della
gioia per molti di loro risiede per lo
più solo nel rapporto affettivo con i
loro figli o ancor più con loro nipoti,
soprattutto durante la loro fanciullezza. I ragazzi crescendo emigrano
affettivamente anche loro verso altri
interessi.
Se i genitori sono generalmente credenti ma non disposti ad investire
tempo per la fede dei figli difficilmente la fede viene trasmessa. Più
facilmente viene persa. Il culto pubblico diventa sostanzialmente un fenomeno culturale, se pur prezioso.
La difficoltà è obiettiva: i tempi, il
lavoro, la stanchezza, la scarso comunicazione profonda di coppia, il
pratico abbandono della preghiera,
e molte altre cause rendono questi
procedimenti esistenziali molti nuovi
e sofferti.
IL MISTERO DELLA PASQUA
camminava con loro
La celebrazione dei sacramenti
Confessioni in Basilica San Giovanni
nella Settimana Santa
Lunedì - Mercoledì
07.30-10.00 e 17.00-19.00
Giovedì Santo
07.30-10.00 e 16.00-19.00
Venerdì Santo
07.30-11.30 e 16.00-19.00
Sabato Santo
07.30-11.30 e 15.00-19.00
Domenica di Pasqua
prima e dopo la celebrazione delle messe
Celebrazioni liturgiche
Domenica
Orario festivo delle Messe
delle Palme
09.45 Processione con gli ulivi
partendo dal Santuario
Giovedì Santo 09.00 Celebrazione delle lodi in Basilica
15.30 Messa alla “Provvidenza”
17.00 Messa in Coena Domini
per i ragazzi in Basilica
21.00 Messa in Coena Domini in Basilica
Venerdì Santo 09.00 Celebrazione delle lodi in Basilica
15.00 Celebrazione della Passione
in Basilica
15.30 Celebrazione della Passione
presso “La Provvidenza”
21.00 Via Crucis in città
partendo da S. Michele
Sabato Santo 09.00 Celebrazione delle Lodi in Basilica
21.00 Veglia Pasquale in Basilica
Pasqua di
Risurrezione
Orario festivo delle Messe
Giorno
dell’ Angelo
Orario festivo delle Messe
20.00 Sospesa la Messa in Basilica
Nei giorni del Venerdì e del Sabato Santo nel Battistero è
allestito il Getzemani - altare della riposizione - In cui è
possibile raccogliersi per l’Adorazione dell’Eucaristia.
PASQUA DEI RAGAZZI
Sabato 19 marzo - Confessioni in Basilica
ore 15.30
per i ragazzi di 4-5 elementare
Domenica 20 marzo - Festa delle Palme
ore 09.30
Ritrovo in Piazza Santa Maria
ore 09.45
Inizio processione degli ulivi
ore 10.00
Santa messa in Basilica
Giovedi’ 24 marzo - Giovedì Santo
ore 17.00
Messa IN COENA DOMINI e celebrazione della lavanda dei piedi
Venerdi’ 25 marzo - Venerdì Santo
ore 10.30 Ritrovo nella chiesa di S. Maria e
via crucis per le vie del centro.
ore 12.30
Pranzo povero in oratorio (offerta libera)
ore 15.00
Celebrazione della Passione del Signore
in Basilica
ore 19.00
Cena povera in oratorio fino alle 21.00 (offerta libera)
ore 21.00
Via Crucis per le vie del centro
Sabato 26 marzo - Sabato Santo
ore 9.30
Ritrovo in oratorio in bicicletta
per giro dei sepolcri
Domenica 27 marzo - Pasqua di Risurrezione
ore 10.00 S. Messa di Risurrezione.
Per tutta la settimana i catechismi
saranno sospesi.
Pasto Povero
Venerdì Santo 25 marzo 2016
Presso l’Oratorio S. Luigi (Va Miani 3) si serve un Pranzo
povero (ministra e un pane, oppure pasta bianca) dalle
ore 12.00 alle 14.00 e dalle ore 19.00 alle 21.00. Il
contributo di OFFERTA LIBERA viene destinato al progetto
“Quaresima di fraternità” sostenuto dal Decanato.
Informazioni presso la Segreteria dell’Oratorio.
Visita ai sepolcri
Sabato 26 marzo 2016
Visiteremo in bicicletta i Sepolcri di Gesù delle parrocchie
centrali di Busto, fermandoci in soste di preghiera (S.
Giovanni, san Michele, Sacro cuore). Parte dell’oratorio s.
Luigialle ore 09.30. E’ consigliabile l’uso del caschetto ed è
utile portare i lucchetti per chiudere le biciclette.
Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista
7
CANTO NOVO
FESTA DELLA FAMIGLIA
Laboratorio di
CANTO CORALE
Anniversari di matrimonio
per bambini e ragazzi
tra i 7 e i 14 anni
Il corso, gratuito, è basato sulla tecnica di
imitazione e sul metodo diretto, il più stimolante
ed efficace.
Le lezioni sono articolate in momenti di:
apprendimento della teoria della musica,
tecnica vocale,
esperimenti di polifonia.
IL LABORATORIO SARA’ TENUTO
DAL M° ISAIA RAVELLI
Sabato
dalle 16.30 alle 17.30
Presso la Chiesa di S. Antonio,
Piazza Santa Maria, 8 - Busto Arsizio
Per informazioni
chiamare: 3408109340
o scrivere a: [email protected]
ORARIO SANTE MESSE
Feriali
S.Maria: 07.00; Basilica: 08.00; 09.00; 18.30
Mercoledì
S.Maria 07.00; 08.00; 09.00; 18.30
Sabato
Santa Maria: 07.00; 08.00; 09.00
Basilica: 18.30 (Messa Vigiliare)
Festive
Basilica: 08.30 – 10.00 – 11.30 – 18.00 – 20.00;
La Provvidenza: 09.30; Santa Maria 11.00
Nel periodo estivo (15 giugno - 31 agosto) è sospesa nei giorni feriali la S. Messa delle ore 08.00
Ringraziamo per la sua generosità
ZAGATO LINO
FLORICOLTURA
PIANTE E FIORI
che con la sua arte abbellisce
le nostre chiese
e le nostre celebrazioni
SEGRETERIA PARROCCHIALE
Mattino: ore 09.00-11.30 da lunedì a sabato - Pomeriggio: ore 15.00-18.00 il mercoledì e il sabato
Mons. Prevosto riceve il Martedì dalle 17.00 - 19.00 e il Sabato dalle 9:30 alle 12:00
Telefono 0331.638 232 - Fax 0331.638 145 E-mail: [email protected]; Sito Internet: www.bustosgb.it
Mons. Severino Pagani: 0331.638232 - Don Giovanni Patella: 0331.631040 - Don Gabriele Milani: 0331.677121 - Don Francesco Casati: 0331.320101
Mons. Antonio Borsani: 0331.630412 - Diacono Francesco Nicastro: 3357726001 - Segreteria: 0331.638232 - Sacrestia S.Giovanni: 0331.627103
8
Sede della Direzione: Via Tettamanti 4, Busto Arsizio - Direttore responsabile: Emanuela Bonecchi
Registrazione Tribunale di Busto Arsizio N. 7/67 - Fotocomposizione interna - Stampa: Grafiche Casbot - Samarate - VA
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