Acciaio - Ordine degli Ingegneri della provincia di Lecco
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Acciaio - Ordine degli Ingegneri della provincia di Lecco
I controlli di accettazione dei materiali e componenti strutturali: calcestruzzo, acciaio, acciaio da carpenteria metallica MECI 2015 Lariofiere 11 aprile 2015 Materiali e prodotti per uso strutturale: Acciaio Matteo Colombo Prescrizioni comuni a tutti gli acciai Controlli obbligatori (NTC 2008: Cap. 11) Stabilimento Centri di trasformazione Accettazione Prescrizioni comuni a tutti gli acciai Controlli obbligatori (NTC 2008: Cap. 11) Stabilimento Centri di trasformazione Accettazione Da eseguire su lotto di produzione Lotto di produzione = si riferiscono a produzione continua, ordinata cronologicamente mediante apposizione di contrassegni al prodotto finito (rotolo finito, bobina di trefolo, fascio di barre, ecc.). Un lotto di produzione deve avere valori delle grandezze nominali omogenee (dimensionali, meccaniche, di formazione) e può essere compreso tra 30 e 120 tonnellate. Prescrizioni comuni a tutti gli acciai Controlli obbligatori (NTC 2008: Cap. 11) Stabilimento Centri di trasformazione Accettazione Da eseguire su Forniture Forniture = lotti formati da massimo 90 t, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee. Prescrizioni comuni a tutti gli acciai Controlli obbligatori (NTC 2008: Cap. 11) Stabilimento Centri di trasformazione Accettazione Da eseguire su Lotti di Spedizione Lotti di spedizione = lotti formati da massimo 30 t, spediti in un’unica volta, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee. Controlli di stabilimento e procedure di qualificazione Tutti gli acciai devono essere prodotti con un sistema permanente di controllo interno della produzione in stabilimento che deve assicurare il mantenimento dello stesso livello di affidabilità nella conformità del prodotto finito, indipendentemente dal processo di produzione. Qualora non sia applicabile la marcatura CE, la conformità del controllo di produzione in stabilimento e del prodotto finito è effettuata attraverso la procedura di qualificazione presso il Servizio Tecnico Centrale (caso B) Acciaio per c.a normale e precompresso: CASO B – qualif. Nazionale Acciaio per carpenterie metalliche: CASO A – marcatura CE Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati Ciascun prodotto qualificato deve costantemente essere riconoscibile per quanto concerne le caratteristiche qualitative e riconducibile allo stabilimento di produzione tramite marchiatura indelebile depositata presso il Servizio Tecnico Centrale, dalla quale risulti, in modo inequivocabile, il riferimento all’Azienda produttrice, allo Stabilimento, al tipo di acciaio ed alla sua eventuale saldabilità. La marchiatura deve essere inalterabile nel tempo e senza possibilità di manomissione. Identificazione e rintracciabilità dei prodotti qualificati Tutti i certificati relativi alle prove meccaniche degli acciai, sia in stabilimento che in cantiere o nel luogo di lavorazione, devono riportare l’indicazione del marchio identificativo, rilevato a cura del laboratorio incaricato dei controlli, sui campioni da sottoporre a prove. Ove i campioni fossero sprovvisti di tale marchio, oppure il marchio non dovesse rientrare fra quelli depositati presso il Servizio Tecnico Centrale le certificazioni emesse dal laboratorio non possono assumere valenza ai sensi delle presenti Norme e di ciò ne deve essere fatta esplicita menzione sul certificato stesso. In tal caso il materiale non può essere utilizzato ed il Laboratorio incaricato è tenuto ad informare di ciò il Servizio Tecnico Centrale. Centri di trasformazione I centri di trasformazione sono identificati, ai sensi delle presenti Norme, come “luogo di lavorazione”. I centri di trasformazione sono tenuti a dichiarare al Servizio Tecnico Centrale la loro attività. Ogni centro di trasformazione dovrà inoltre indicare un proprio logo o marchio che identifichi in modo inequivocabile il centro stesso. Il Servizio Tecnico Centrale attesta l’avvenuta presentazione della dichiarazione di cui sopra. La dichiarazione sopra citata deve essere confermata annualmente al Servizio Tecnico Centrale. Centri di trasformazione Attestato di denuncia dell’attività di trasformazione Centri di trasformazione Ogni fornitura in cantiere di elementi presaldati, presagomati o preassemblati deve essere accompagnata: a) da dichiarazione, su documento di trasporto, degli estremi dell’attestato di avvenuta dichiarazione di attività, rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale, recante il logo o il marchio del centro di trasformazione; b) dall’attestazione inerente l’esecuzione delle prove di controllo interno fatte eseguire dal Direttore Tecnico del centro di trasformazione, con l’indicazione dei giorni nei quali la fornitura è stata lavorata. Qualora il DL lo richieda, all’attestazione di cui sopra potrà seguire copia dei certificati relativi alle prove effettuate nei giorni in cui la lavorazione è stata effettuata. Il DL è tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le eventuali forniture non conformi, ferme restando le responsabilità del centro di trasformazione. Acciai per strutture metalliche Per la realizzazione di strutture metalliche e di strutture composte si dovranno utilizzare acciai conformi alle norme armonizzate della serie UNI EN 10025 (per i laminati), UNI EN 10210 (per i tubi senza saldatura) e UNI EN 10219-1 (per i tubi saldati), recanti la Marcatura CE (CASO A) Per gli acciai di cui alle norme armonizzate UNI EN 10025, UNI EN 10210 ed UNI EN 10219-1, in assenza di specifici studi statistici di documentata affidabilità, ed in favore di sicurezza, per i valori delle tensioni caratteristiche di snervamento fyk e di rottura ftk da utilizzare nei calcoli si assumono i valori nominali fy= ReH e ft = Rm riportati nelle relative norme di prodotto. Acciai per strutture metalliche Basso contenuto di carbonio RеH è il carico unitario di snervamento minimo dell’acciaio. Rm è la resistenza a trazione (rottura). єu % è l’allungamento a rottura dell’acciaio. E è il modulo di elasticità (o modulo di Young) Energia di rottura KV o resilienza Alto contenuto di carbonio / lavorazioni termiche Acciai per strutture metalliche fyk e ftk NON SONO VALORI CARATTERISTICI NTC 2008 EN 10025-2 Acciai per strutture metalliche fyk e ftk NON SONO VALORI CARATTERISTICI NTC 2008 EN 10025-2 Acciai per strutture metalliche Altre proprietà per acciai strutturali Designazione acciaio da carpenteria Prodotti laminati a caldo S 355 J R + (C) + M EN 10025-2 Acciai non legati Designazione acciaio da carpenteria Prodotti laminati a caldo S 355 J R + (C) + M EN 10025-2 Acciai non legati Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Prodotti laminati a caldo S 355 J R + (C) + M EN 10025-2 Acciai non legati Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Prodotti laminati a caldo S 355 J R + (C) + M EN 10025-2 Acciai non legati Indicazione relativa all’energia di resilienza: J = resilienza minima 24J K = resilienza minima 40J Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Prodotti laminati a caldo S 355 J R + (C) + M Indicazione relativa alla resilienza (temp. di prova) R = temp. di prova 20°°C 0 = temp. di prova 0°°C EN 10025-2 2 = temp. di prova -20°°C Acciai non legati 4 = temp di prova -40°°C Indicazione relativa all’energia di resilienza: J = resilienza minima 24J K = resilienza minima 40J Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Prodotti laminati a caldo S 355 J R + (C) + M Simbolo relativo all’impego strutturale Indicazione relativa alla resilienza (temp. di prova) R = temp. di prova 20°°C 0 = temp. di prova 0°°C EN 10025-2 2 = temp. di prova -20°°C Acciai non legati 4 = temp di prova -40°°C Indicazione relativa all’energia di resilienza: J = resilienza minima 24J K = resilienza minima 40J Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Condizioni di fornitura: Prodotti laminati a caldo S 355 J R + (C) +AR = grezzo di laminazione (As Rolled) +N = laminazione Normalizzata +M +M = laminazione TermoMeccanica +Q = alto limite di snervamento bonificato +W = resist. Migliorata a corrosione Simbolo relativo all’impiego strutturale Indicazione relativa alla resilienza (temp. di prova) R = temp. di prova 20°°C 0 = temp. di prova 0°°C EN 10025-2 2 = temp. di prova -20°°C Acciai non legati 4 = temp di prova -40°°C Indicazione relativa all’energia di resilienza: J = resilienza minima 24J K = resilienza minima 40J Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Profili cavi – da acciai non legati S 275 J R H Indicazione relativa all’energia di resilienza: J = resilienza minima 24J K = resilienza minima 40J Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Profili cavi – da acciai non legati S 275 J R H Indicazione relativa alla resilienza (temp. di prova) R = temp. di prova 20°°C 0 = temp. di prova 0°°C 2 = temp. di prova -20°°C Indicazione relativa all’energia di resilienza: J = resilienza minima 24J K = resilienza minima 40J Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Profili cavi – da acciai non legati S 275 J R H Utilizzo per profili cavi Indicazione relativa alla resilienza (temp. di prova) R = temp. di prova 20°°C 0 = temp. di prova 0°°C 2 = temp. di prova -20°°C Indicazione relativa all’energia di resilienza: J = resilienza minima 24J K = resilienza minima 40J Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Profili cavi – da acciai a grano fine S 460 N L H Indica lo stato di partenza del materiale Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Profili cavi – da acciai a grano fine S 460 N L H Indicazione relativa alla resilienza (temp. di prova) L = temp. di prova -50°°C Indica lo stato di partenza del materiale Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Designazione acciaio da carpenteria Profili cavi – da acciai a grano fine S 460 N L H Utilizzo per profili cavi Indicazione relativa alla resilienza (temp. di prova) L = temp. di prova -50°°C Indica lo stato di partenza del materiale Valore minimo dello sforzo di snervamento [MPa] Gruppo di acciaio: S = acciaio da costruzione Specifiche per acciaio da carpenteria in zona sismica Per le zone dissipative si applicano le seguenti regole addizionali: - per gli acciai da carpenteria il rapporto fra i valori caratteristici della tensione di rottura ftk (nominale) e la tensione di snervamento fyk (nominale) deve essere maggiore di 1,20 e l’allungamento a rottura A5, misurato su provino standard, deve essere non inferiore al 20%; - la tensione di snervamento massima fy,max deve risultare fy,max ≤1,2 fyk; - i collegamenti bullonati devono essere realizzati con bulloni ad alta resistenza di classe 8.8 o 10.9. Centri di trasformazione per acciaio da carpenteria Si definiscono Centri di trasformazione, nell’ambito degli acciai per carpenteria metallica, i centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo, i centri di prelavorazione di componenti strutturali, le officine di produzione di carpenterie metalliche, le officine di produzione di elementi strutturali di serie e le officine per la produzione di bulloni e chiodi. Documenti necessari Fornitura in cantiere, dall’acciaieria di carpenteria metallica. (Prodotti marcati CE) • DDT (destinatario, data di spedizione, tipologia del prodotto, classe dell’acciaio e colata) • Certificato di Controllo Mod. 3.1 (riportante i dati di marcatura, le colate spedite con caratteristiche chimiche e meccaniche sui prelievi interni) Su richiesta: • Dichiarazione di conformità alla direttiva prodotti da costruzione (timbrata in originale, con data di spedizione e destinatario ) • Certificato del sistema di controllo di produzione Certificato di controllo 3.1 – EN 10204 Documento emesso dal fabbricante in cui questi dichiara che i prodotti forniti sono conformi ai requisiti dell'ordine e nel quale fornisce risultati di prova. L'unità di prova e le prove da eseguire sono definite dalla specifica di prodotto, dal regolamento ufficiale e dalle regole corrispondenti e/o dall'ordine. Il documento è validato dal rappresentante del fabbricante autorizzato per il controllo, indipendente dal reparto di fabbricazione. Deve essere possibile per il fabbricante trasferire sul certificato di controllo 3.1 risultati di prova pertinenti ottenuti dal controllo specifico sui prodotti primari o in entrata che utilizza, a condizione che il fabbricante applichi procedure di rintracciabilità e possa fornire i documenti di controllo corrispondenti richiesti. Documenti necessari Fornitura in cantiere, dal centro di trasformazione di carpenteria metallica. • DDT riportante gli estremi dell’attestato rilasciato dal STC. (viene fornita, in genere, anche la copia dell’attestato di qualificazione rilasciato dal STC) • Dichiarazione di aver eseguito le prove interne con l’indicazione dei giorni in cui è stata effettuata la lavorazione dell’acciaio fornito. • Generalmente per la rintracciabilità, vengono forniti anche i certificati dell’acciaieria. ( non sono obbligatori) • Il collaudatore deve riportare nel collaudo anche gli estremi del Centro di Trasformazione. Documenti necessari Fornitura in cantiere, dal commerciante • DDT (con data di spedizione, tipo di acciaio, colate e destinatario) • Copia dei documenti forniti dai produttori di acciaio completati con il riferimento al DDT Il D.L. è tenuto a verificare ed a rifiutare le forniture non conformi Acciai da carpenteria Controlli obbligatori (NTC 2008: Cap. 11) Stabilimento Centri di trasformazione Accettazione I controlli in cantiere, demandati al Direttore dei Lavori, sono obbligatori e devono essere eseguiti secondo le medesime indicazioni di cui al recedente § 11.3.3.5.3, effettuando un prelievo di almeno 3 saggi per ogni lotto di spedizione, di massimo 30 t. Acciai da carpenteria Controlli obbligatori (NTC 2008: Cap. 11) Stabilimento Centri Prova diditrazione suAccettazione campione trasformazione estratto per determinazione di: f :tensione di rottura I controlli in cantiere, demandati alptDirettore dei Lavori, sono obbligatori e f : tensione di snervamento devono essere eseguiti secondo lepymedesime indicazioni di cui al fp(1) : tensione di def. totaleper ogni recedente § 11.3.3.5.3, effettuando un prelievo all’1% di almeno 3 saggi lotto di spedizione, di massimo 30fp(0.1) t. : limite elastico allo 0.1% Acciai da carpenteria Controlli obbligatori (NTC 2008: Cap. 11) Stabilimento Centri di trasformazione Accettazione Qualora la fornitura, di elementi lavorati, provenga da un Centro di trasformazione, il Direttore dei Lavori, dopo essersi accertato preliminarmente che il suddetto Centro di trasformazione sia in possesso di tutti i requisiti previsti al § 11.3.1.7, può recarsi presso il medesimo Centro di trasformazione ed effettuare in stabilimento tutti i controlli di cui sopra. Estrazione campioni in accordo a EN ISO 377 PROCESSI DI SALDATURA La saldatura degli acciai dovrà avvenire con uno dei procedimenti all’arco elettrico codificati secondo la norma UNI EN ISO 4063:2001. E’ ammesso l’uso di procedimenti diversi purchè sostenuti da adeguata documentazione teorica e sperimentale. Tutti i procedimenti di saldatura dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN ISO 15614-1:2005 Il costruttore deve essere certificato secondo la norma EN ISO 3834 Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici Qualificazione dei saldatori: EN 287-1:2004 UNI EN 1418:1999 PROCESSI DI SALDATURA Sono richieste caratteristiche di duttilità, snervamento, resistenza e tenacità in zona fusa e in zona termica alterata non inferiori a quelle del materiale base. Le saldature saranno sottoposte a controlli non distruttivi finali per accertare la corrispondenza ai livelli di qualità stabiliti dal progettista sulla base delle norme applicate per la progettazione. PROCESSI DI SALDATURA L’entità e il tipo di tali controlli, distruttivi e non distruttivi, in aggiunta a quello visivo al 100%, saranno definiti dal Collaudatore e dal Direttore Lavori • per i cordoni ad angolo o giunti a parziale penetrazione si useranno metodi di superficie (ad es. liquidi penetranti o polveri magnetiche), • per i giunti a piena penetrazione, oltre a quanto sopra previsto, si useranno metodi volumetrici e cioè raggi X o gamma o ultrasuoni per i giunti testa a testa e solo ultrasuoni per i giunti a T a piena penetrazione. PROCESSI DI SALDATURA Per le modalità di esecuzione dei controlli ed i livelli di accettabilità si potrà fare utile riferimento alle prescrizioni delle norme EN 5817 ed EN 12062 LIVELLI DI QUALITA’ PER LE IMPERFEZIONI EN ISO 5817: Saldatura – Giunti saldati per fusione in acciaio, nickel, titanio e loro leghe (escluso il fascio elettronico) – Livelli di qualità per le imperfezioni Tali norme sono Riferimenti per la stesura di codici di applicazione • Si applicano alle saldature con spessori maggiori di 0.5 mm • Si applica a giunti saldati per fusione • Vengono forniti tre livelli di qualità delle imperfezioni delle saldature • Non rappresentano norme di accettabilità in quanto non si tiene conto dell’applicazione cui il manufatto è destinato LIVELLI DI QUALITA’ PER LE IMPERFEZIONI: EN ISO 5817 LIVELLI DI QUALITA’ PER LE IMPERFEZIONI: EN ISO 5817 LIVELLI DI QUALITA’ PER LE IMPERFEZIONI: EN ISO 5817 LIVELLI DI QUALITA’ PER LE IMPERFEZIONI: EN ISO 5817 LIVELLI DI QUALITA’ PER LE IMPERFEZIONI EN 12062: Regole generali per l’applicazione dei controlli non distruttivi alle saldature • Fornisce una guida per la redazione della documentazione (Procedure, piano di controllo, resoconto finale) • Consiglia quali metodi sono applicabili sulla base del materiale e dello spessore e del tipo di giunto (testa a testa - a T) • Fornisce una correlazione tra criteri di accettabilità (indicate dalle norme di metodo) e UNI EN ISO 5817 LIVELLI DI QUALITA’ PER LE IMPERFEZIONI EN 12062: Regole generali per l’applicazione dei controlli non distruttivi alle saldature Imperfezioni superficiali LIVELLI DI QUALITA’ PER LE IMPERFEZIONI EN 12062: Regole generali per l’applicazione dei controlli non distruttivi alle saldature Imperfezioni interne METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI VT : ispezione visiva METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI Difetti superficiali PT : liquidi penetranti METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI PT : liquidi penetranti METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI PT : liquidi penetranti Limitazioni: • Non rileva discontinuità sotto pelle o chiuse in superficie, così come non rileva corrosioni e difetti troppo aperti; • Non è normalmente applicabile all’esame di superfici troppo rugose o porose, la sensibilità del metodo è infatti condizionata dal grado di finitura superficiale; • Si presta all’automazione solo per quanto riguarda la parte esecutiva, mentre l’interpretazione dei risultati deve essere fatta dal personale; • L’esame è di solito limitato a zone facilmente accessibili; • Si registrano elevati costi della depurazione degli ambienti dove vengono effettuati i test. METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI MT : particelle magnetiche La tecnica di controllo è molto sensibile, semplice ed economica e può rilevare difetti anche su pezzi ricoperti da sottili strati protettivi (ad esempio vernici), seppur con lieve riduzione di sensibilità. METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI MT : particelle magnetiche Limitazioni: • Applicabilità ai soli materiali ferromagnetici; • Scarsa sensibilità per i difetti rotondeggianti; • E’ possibile introdurre processi di automazione solo per la parte esecutiva; • L’interpretazione dei risultati presenta sempre un certo margine di soggettività; • L’esame è normalmente limitato a zone facilmente accessibili; • Smagnetizzare fino a valori residui molto bassi può essere difficoltoso. METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI RT : radiografie • Nelle tecniche radiografiche una superficie è interessata da un flusso di energia mediante radiazioni di natura elettromagnetica, più comunemente usata quella proveniente da un tubo a raggi X. • Parte dell’energia è assorbita dai constituenti nel materiale al suo passaggio attraverso lo spessore della parte. • L’energia trasmessa va ad impressionare una lastra fotografica posta direttamente al di sotto della superficie opposta. • I difetti producono una variazione dell’energia trasmessa che fornisce immagini di ombra sulla pellicola. METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI RT : radiografie Limitazioni: • Se le discontinuità sono localizzate in strutture o componenti non accessibili, potrebbe essere difficile poter posizionare correttamente la sorgente di raggi X; • I difetti bidimensionali come le cricche possono non essere rilevati se il loro orientamento rispetto all’asse del cono radiante è inclinato. • Non possono essere esaminati componenti di grandi dimensioni, a causa delle limitate dimensioni delle pellicole radiografiche. • Il massimo spessore di acciaio esaminabile con radiografia è dell’ordine di 400-500 mm, (ottenuto impiegando acceleratori lineari ad alta energia). • L’utilizzazione di questo metodo richiede il rispetto delle leggi di radioprotezione con conseguente aumento dei costi. METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI UT : Ultrasuoni METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI UT : Ultrasuoni • Questo metodo di controllo utilizza onde sonore (energia acustica) ad alta frequenza, ovvero superiore alla soglia dell’udibile: tra 0.5 e 25 MHz. • Le onde sonore vengono introdotte nel materiale da esaminare, allo scopo di evidenziare difetti interni e subsuperficiali. • Nell’applicazione più consueta viene emesso un impulso ultrasonoro che, propagandosi nel particolare da controllare, viene in parte riflesso dalle eventuali discontinuità presenti, in parte assorbito, in parte attraversa • In questa maniera l’impulso viene quindi rilevato e convertito in segnale elettrico tale da essere rappresentato sullo schermo di un oscilloscopio. METODI PER RICERCA IMPERFEZIONI UT : Ultrasuoni Limitazioni: • Difficoltà nel controllo di pezzi a geometria complessa; • Difficoltà nel controllare i materiali ad alta attenuazione acustica (legno, calcestruzzo e materiali ferrosi e non ferrosi a grano grosso) o ad alta temperatura; • Sensibilità d’esame condizionata dallo stato superficiale del pezzo; • Relativa difficoltà nell’interpretazione dei segnali che richiede una prolungata esperienza del personale. ALCUNE DELLE PRINCIPALI NORME RIPORTATE NEL DM 14/01/2008 • UNI EN ISO 15614-1:2008 (QUALIFICA PROCEDURA) “Specificazione e qualificazione delle procedure di saldatura per materiali metallici – Prove di qualificazione della procedura di saldatura - Parte 1: Saldatura ad arco e a gas degli acciai e saldatura ad arco del nichel e leghe di nichel” • UNI EN 287-1:2007 (PATENTINI) “Prove di qualificazione dei saldatori Saldatura per fusione - Parte 1: Acciai” • UNI EN ISO 5817:2008 (LIVELLI DI QUALITA’) “Saldatura - Giunti saldati per fusione di acciaio, nichel, titanio e loro leghe (esclusa la saldatura a fascio di energia) - Livelli di qualità delle imperfezioni” • UNI EN ISO 3834:2006 (QUALITA’ NELLA SALDATURA) “Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici - Parti da 1 a 5” ALTRE NORME • UNI EN 1011:2005 (SALDATURA) “Saldatura - Raccomandazioni per la saldatura di materiali metallici - Parti da 1 a 3”; • UNI EN 9692-1:2005 (LEMBI) “Saldatura e procedimenti connessi Raccomandazioni per la preparazione dei giunti - Parte 1: Saldatura manuale adarco con elettrodi rivestiti, saldatura ad arco con elettrodo fusibile sotto protezione di gas, saldatura a gas, saldatura TIG e saldatura mediante fascio degli acciai”; • UNI EN 473:2008 (QUALIFICA PERSONALE) “Prove non distruttive Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive. Principi generali”. ALTRE NORME • UNI EN 14731:2007 (COORDINATORE DELLA SALDATURA) “Coordinatore delle attività di saldatura – Compiti e responsabilità.” Senza dimenticare la norma alfabeto: • UNI EN 22553 (DISEGNI) “Giunti saldati e brasati. Rappresentazione simbolica delle saldature sui disegni”. REQUISITI TECNICO CONTRATTUALI I requisiti tecnico contrattuali possono essere definiti quasi interamente all’interno del disegno. In ogni modo questi requisiti riguardano principalmente:* • Normative di riferimento utilizzate; • Procedure di saldatura, di controlli non distruttivi e di eventuali trattamenti termici da utilizzare; • Tipo di materiale da utilizzare; • Procedimento di saldatura da utilizzare e qualifiche dello stesso; • Preparazione dei lembi da saldare; • Livello di qualità richiesto; • Modalità di trattamento delle non conformità. (*) Attenzione praticamente tutti i requisiti sono resi obbligatori dall’applicazione del DM 14/01/2008 Punti fondamentali relativi a strattura saldata: 1. Il progettista deve definire le specifiche necessarie per la saldatura; 2. I materiali costituenti la saldatura devono essere qualificati; 3. La procedura di saldatura deve esistere ed essere qualificata; 4. Il personale che salda deve essere qualificato (patentato); 5. Al termine delle saldatura, prima del montaggio devono essere portati a termine dei controlli (collaudi) sui particolari saldati. Solo in questo modo si è sicuri di avere una struttura sicura Check list controllo carpenterie metalliche 1) DDT n. …….. del …………. Fornitore ………………….. 2) I materiali arrivati sono dotati di Marcatura CE • Materiali base • Bulloneria 3) Sono presenti i Certificati 3.1 del materiale di base? 4) Sul DDT sono riportati gli estremi dell’Attestato denuncia attività dell’officina? Check list controllo carpenterie metalliche 5) E’ stato consegnato un dossier sulle saldature contenente almeno i seguenti documenti? • Procedure di saldatura qualificate • Patentini dei saldatori/operatori di saldatura • Elenco saldatrici/macchine per saldatura • Copia certificazione EN ISO 3834 • Certificazioni CE del materiale di apporto • Qualifica degli operatori addetti alle prove non distruttive • Risultati delle prove non distruttive Grazie per l’attenzione!