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Area 3 - I.C. Don Milani Latina
AL DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI DI LATINA DOTT. SSA ANNA MARIA GARETTINI RELAZIONE FINALE SUL SERVIZIO: SPORTELLO D’ASCOLTO PER GLI STUDENTI “PARLAMI TI ASCOLTO” • (Incarico funzione strumentale al P.O.F. Area 3, ai sensi dell’art. 30 del CCNL del 24/07/03). ANNO SCOLASTICO 2010/2011 DOCENTE: SONIA DI ROSA Io sottoscritta insegnante Sonia Di Rosa, designata nella funzione strumentale dell’area 3 con incarico per “ interventi e servizi per gli studenti”, relativamente al piano di lavoro dello sportello per gli adolescenti “ PARLAMI TI ASCOLTO” relaziono quanto segue: Il servizio attivo da novembre 2010 a giugno 2011 , ha accolto le richieste di colloquio di circa trenta ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Lo sportello di ascolto psicologico, ha rappresentato per il ragazzo/a che ne ha fatto spontaneamente richiesta, un occasione di avvicinamento ad una figura adulta di aiuto, che ha accolto, decodificato e sostenuto i vissuti causa del suo malessere con l’obiettivo di aiutarlo/a a focalizzare soluzioni attuabili. Tale servizio quindi ha offerto una consultazione psicologica breve, che come stabilito nel piano di lavoro (rif. Piano di lavoro presentato ad ottobre u.s.), si è articolato secondo un calendario, con colloqui di trenta minuti a cadenza quindicinale, per un massimo di quattro incontri. Da questa consulenza psicologica breve, sono emerse sia dinamiche emotivo-relazionali transitorie tipiche della complessa fase evolutiva che -1- questi ragazzi vivono, (trasformazioni fisiche, relazioni amicali, difficoltà di comunicazione con la famiglia….), sia problematiche e sintomatologie più complesse (condizioni di separazione/divorzio non adeguatamente gestite dai genitori, forme di prevaricazione da parte di ragazzi più grandi (di solito ripetenti) sui ragazzi del primo anno; ricatti minacce fino alle percosse subite da un ragazzo di una terza classe, da parte di un gruppo di ragazzi del quartiere. Inoltre diversi sono i ragazzi che presentano difficoltà scolastiche non meglio diagnosticate, risultanti correlate a disturbi delle abilità funzionali all’apprendimento, forme di disagio socioaffettivo, disturbi comportamentali……). Nell’approfondire la storia scolastica di questi ragazzi, è emerso che già nella scuola primaria, c’erano degli indicatori di disagio, di fatto correlabili in alcuni casi, alle abilità funzionali all’apprendimento, che nel tempo, non intervenendo precocemente, hanno causato l’insorgenza di disagio socio-affettivo e disturbi del comportamento. Pertanto il progetto sui disturbi specifici dell’apprendimento e disagio promosso dalla S.V. risponde alla necessità a che gli insegnanti, ma anche i famigliari acquisiscano maggiori competenze, al fine di riconoscere i precursori presenti nei bambini con -2- DSA. Alcune di queste situazioni mi sono state direttamente segnalate dagli insegnanti e hanno richiesto da parte mia, un’osservazione ed un ascolto attento del disagio emerso, un confronto costante con alcuni insegnanti al fine di aiutarli nella gestione emotiva del problema, fornendo una chiave di lettura del disagio manifesto. ( Dove si è resa necessaria una condivisione collegiale in sede di consiglio di classe, ho restituito con relazione scritta i colloqui effettuati, con l’analisi del contenuto). Inoltre, nell’ambito degli interventi effettuati, in accordo con il ragazzo/a coinvolto, ho espletato colloqui di restituzione con i genitori, finalizzati alla coscientizzazione del disagio del proprio figlio e ad una ridefinizione delle dinamiche famigliari. Dove ritenuto necessario, in accordo con gli insegnanti, ho orientato i genitori verso i servizi sanitari territoriali per un ulteriore approfondimento clinico. Latina 28/ giugno/2011 Funzione strumentale al POF (area 3) Ins. Sonia Di Rosa -3-