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Diritto ereditario: Rinuncia all`eredità
8 VARIA LA PAGINA • 22 AGOSTO 2012 Siria La Catena della Solidarietà lancia un appello In Siria, la situazione umanitaria si è fatta col tempo sempre più grave. Migliaia di persone fuggono quotidianamente in seguito agli scontri armati. Passano il confine siriano e nei paesi confinanti ricevono aiuti d’urgenza da parte delle organizzazioni umanitarie. Per questo, la Catena della Solidarietà rinnova il suo appello alle donazioni. Grazie alle donazioni che La Catena accetta già dal marzo scorso, si sono potuti realizzare progetti di aiuto per i profughi. Poiché l’aiuto umanitario a favore delle vittime del conflitto siriano è difficilmente praticabile sul posto, le azioni di soccorso si concentrano sull’organizzazione di campi di accoglienza, sulla distribuzione ai profughi siriani di beni di prima necessità, sull’aiuto psicosociale e medico, in Libano e in Giordania. In questi paesi, le organizzazioni umanitarie partner della Catena della Solidarietà hanno già avviato in marzo i loro primi progetti di aiuti urgenti e li stanno incrementando. La Catena sostiene i progetti presentati da Cari- tas, Handicap International e Terre des Hommes – Aiuto all’infanzia. Caritas aiuta essenzialmente famiglie con bambini, che sono fuggiti portando con sé ben poche cose. Le famiglie ricevono articoli per l’igiene personale, articoli per i bambini, vestiti, cibo e assistenza nella ricerca di un alloggio, oltre che aiuti finanziari per pagare le spese di cura. Handicap International opera nei centri di raccolta dei profughi e negli ospedali in Libano e in Giordania a favore dei profughi feriti, handicappati o anziani e donne sole. Terre des Hommes – Aiuto all’infanzia offre ai bambini traumatizzati accolti in Giordania un aiuto psicosociale e collabora con le organizzazioni del posto alla creazione di zone di sicurezza per i bambini. Altre organizzazioni umanitarie stanno studiando progetti di aiuto, anche in considerazione di un possibile accesso diretto in Siria. Le donazioni possono essere effettuate sul conto postale della Catena della Solidarietà 10-15000-6, con l’annotazione “Siria”. Rubrica a cura dell'Avvocato Dominique Calcò Labbruzzo I lettori possono rivolgere le loro domande per iscritto o telefonicamente (in basso i recapiti) Diritto ereditario: Rinuncia all'eredità Il Signor De Marchi muore nella città di Zurigo lasciando come eredi unici tre figli: Marco, Maria e Carla, che non ha avuto più contatto con il padre da 15 anni. 1. Il figlio Marco decide di rinunciare all'eredità, come pure i suoi figli; 2. La figlia Maria, sapendo che il padre aveva molti debiti, decide di rinunciare all'eredità, ma prima preleva dalla cassaforte una collezione di francobolli e risponde ad alcune lettere degli inquilini del padre; 3. La figlia Carla non si fa sentire a proposito dell'eredità in quanto presume che il padre avesse molti debiti; Marco, Maria ed i nipoti mi chiedono come possono rinunciare all'eredità e vogliono sapere se Carla ha accettato o meno l‘eredità. Termini per la rinuncia Gli eredi legittimi possono rinunciare alla successione loro devoluta. Il termine è di tre mesi e decorre dal momento in cui essi hanno avuto conoscenza della morte del loro autore, a meno che provino di avere conosciuto più tardi l'apertura della successione. Se per rinuncia degli eredi la successione è devoluta ad altri eredi che prima non vi avevano diritto, il termine decorre a loro favore dal momento in cui essi hanno conosciuto la rinuncia dei primi. Ne consegue che Marco può rinunciare all‘eredità entro tre mesi dal momento in cui ha saputo della morte del padre, mentre i figli di Marco possono rinunciare all‘eredità entro tre mesi dal momento in cui hanno saputo della rinuncia del padre Marco. Forma della rinuncia ed autorità competente La rinuncia può essere fatta a voce o per scritto, purché sia senza condizioni né riserve, e deve pervenire all'autorità competente, che la iscrive in uno speciale registro. Autorità competente a ricevere le dichiarazioni di rinuncia è per esempio nella città di Zurigo la 5. Abteilung, Einzelgericht für Erbschaftssachen und freiwillige Gerichtsbarkeit. Quindi consiglio a Marco ed ai nipoti di inviare la dichiarazione di rinuncia per raccomandata. Decadenza dal diritto di rinunciare Tuttavia, un erede che prima dello spirare del termine per la rinuncia si sia ingerito negli affari della successione o abbia compiuto atti non richiesti dalla semplice amministrazione e continuazione degli affari in corso, non può più rinunciare all'eredità, poiché il suo comportamento equivale all'accettazione dell'eredità. Ne consegue che la figlia Maria ha accettato l'eredità, essendosi intromessa negli affari dell'eredità, scrivendo lettere agli inquilini ed avendo sottratto la collezione di francobolli. Maria non può pertanto più rinunciare all‘eredità. Presunzione della rinuncia Qualora l'eredità sia oberata di debiti, gli eredi non devono formulare alcuna dichiarazione di rinuncia esplicita, in quanto la ripudiazione di un'eredità viene presunta allorché l'insolvenza del defunto all'apertura della successione fosse notoria o risultasse da atti ufficiali, come, per esempio, da attestati di carenza beni. Ne consegue che, se l'insolenza del padre di Carla era notoria o documentata, Carla non deve dichiarare alcuna rinuncia, in quanto la legge l'esonera da questo obbligo. Il 26 agosto l'avv. Dominique Calcò Labbruzzo parteciperà alla trasmissione di Radio Lora alle ore 10:00 e affronterà il tema del divorzio PER LE VOSTRE DOMANDE, SCRIVETE O TELEFONATEMI: Avv. Dipl.-Jur. Dominique Calcò Labbruzzo Art & Law by Calcò - Löwenstr. 20, 8001 Zurigo Te. 078-876 82 43 Mail:<[email protected]