Comments
Description
Transcript
IV - Università Telematica Pegaso
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE IV “LA RICERCA BASATA SULLO STUDIO DEL SINGOLO CASO” PROF. LUCIANO GALLIANI Pedagogia sperimentale Lezione IV Indice 1 La strategia interpretativa dello studio di caso ............................................................................3 2 Le tecniche principali: intervista, colloquio in profondità, pensiero ad alta voce ....................4 3 I tre tipi di intervista: biografica,ermeneutica, di gruppo ..........................................................5 4 Tre esemplificazioni dell’intervista di gruppo: focus group, brainstorming, tecnica Delphi ..6 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 2 vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) Pagina 2 di 6 Pedagogia sperimentale Lezione IV 1 La strategia interpretativa dello studio di caso L’esplorazione e la comprensione dei fenomeni e degli eventi educativi può utilizzare una strategia interpretativa propria delle scienze umane (Wilhelm Dilthey) in cui il ricercatore condivide la stessa natura dei soggetti che studia all’interno di un contesto sociale e di un ambiente definito (Max Weber). Assieme alla ricerca osservativa (sul campo o in un ambiente artificiale, diretta o indiretta, partecipante o non partecipante) di cui abbiamo visto le fasi metodologiche, le tecniche e gli strumenti, un posto sempre più importante ha assunto la ricerca basata sullo studio di caso. Infatti, secondo David Campbell «la conoscenza qualitativa precede ed orienta quella quantitativa». I soggetti (singoli, piccoli gruppi, classi scolastiche, team di lavoro o di studio, comunità locali, ambienti educativi o di lavoro) sono studiati in un arco temporale ben definito nei loro aspetti identitari e nelle relazioni tra loro e con il contesto in cui agiscono (natura idiografica della ricerca). Lo studio tende a comprendere la motivazione alla base del loro agire, ricostruendo storicamente gli eventi e approfondendo ecologicamente i contesti sociali e di vita. (es. abbandono scolastico o universitario). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 3 vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) Pagina 3 di 6 Pedagogia sperimentale Lezione IV 2 Le tecniche principali: intervista, colloquio in profondità, pensiero ad alta voce Gli strumenti e le tecniche utilizzate nello studio di caso sono: 1. L’intervista con basso grado di strutturazione (scaletta non rigida degli argomenti) basata sulla relazione partecipata: intervista biografica, intervista ermeneutica, intervista di gruppo. 2. Il colloquio in profondità (intervista rogersiana: non direttiva, finalità psicoterapeutica) in cui la motivazione all’interazione è intrinseca ai due interlocutori (es. colloquio clinico piagetiano: scopo e ipotesi, situazioni stimolo, dialogo, controllo). 3. Il pensiero ad alta voce o riflessione parlata ha formalizzato la metodologia ispirata a Piaget assegnando un compito/problema, chiedendo di esprimere le opinioni mentali (es. induzione,deduzione, abduzione, valutazione). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 4 vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) Pagina 4 di 6 Pedagogia sperimentale Lezione IV 3 I tre tipi di intervista: biografica,ermeneutica, di gruppo Una breve descrizione dei tre tipi di intervista citati precedentemente è necessaria. 1. L’intervista biografica è finalizzata, attraverso la narrazione, da parte del soggetto, della propria storia di vita, alla comprensione di motivazioni, intenzioni, vissuti, sentimenti, credenze, relazioni gruppali e sociali. Dal racconto del soggetto/i devono emergere chiaramente: l’ambiente di riferimento, la scansione temporale degli eventi,il punto di vista del soggetto nella ricostruzione degli eventi (es. raccontami la tua vicenda scolastica/universitaria/di lavoro). 2. L’intervista ermeneutica è finalizzata, attraverso l’autoriflessione da parte del soggetto sul mondo della vita quotidiana, a far emergere esplicitamente l’universo di credenze, certezze pregiudizi, senso comune, rituali, abitudini, regolarità, consuetudini. E’ quel “sapere di sfondo”, socializzato con il linguaggio della comunità di appartenenza e interiorizzato in norme e valori, sul quale non si esercita più vigilanza cognitiva e critica e che invece va portato fuori dalla condizione di “dato per scontato”, tematizzato e narrato. All’intervistato va instillato il dubbio attraverso una “dialettica dialogica” (sensibilità etica e pedagogica dell’intervistatore) in modo da trasformare le proprie opinioni nel corso dell’intervista stessa. 3. L’intervista di gruppo, a seconda di alcune modalità organizzative (ruolo direttivo o meno dell’intervistatore, interazione alta o bassa tra i partecipanti, ambiente naturale o artificiale) può essere utilizzata per diverse finalità. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 5 vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) Pagina 5 di 6 Pedagogia sperimentale Lezione IV 4 Tre esemplificazioni dell’intervista di gruppo: focus group, brainstorming, tecnica Delphi Le modalità per condurre l’intervista di gruppo possono essere ricondotte a tre tipologie: focus group, brainstorming, tecnica Delphi. 1. Nel focus group il moderatore presenta un tema specifico (es. applicazione agli istituti scolastici delle norme ISO per la certificazione della qualità) a soggetti interessati e competenti (dirigenti, docenti, esperti) per rilevare opinioni (per ricerche, progetti, interventi ecc.). 2. Nel brainstorming l’intervistatore pone un tema su cui i partecipanti sono invitati ad esprimere idee e spunti creativi in piena libertà. La stimolazione del pensiero divergente dovrebbe portare dei suggerimenti alle soluzioni innovative, al problema presentato (es. come migliorare l’offerta formativa della scuola?), soprattutto quando ci si serve di tecniche ausiliarie (es. uso di post-it per diagrammi di affinità, di causa-effetto, di campo di forze). 3. La terza tipologia è quella del gruppo nominale, conosciuta come tecnica Delphi, in cui i soggetti (es. dieci esperti di ICT) scelti dal moderatore (solo lui conosce i nomi) vengono invitati a rispondere ad alcune questioni (es. l’uso delle TIC nella formazione continua) utilizzando la via telematica. Analizzate le risposte vengono confrontati e riassunti gli elementi più significativi, riproposti per un secondo turno di approfondimenti. Nella fase finale i partecipanti vengono a conoscenza delle reciproche identità ed opinioni e i risultati complessivi costituiscono spesso parti di ricerca o report scientifici autonomi. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente 6 vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) Pagina 6 di 6