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Risultati Finali e Debiti Formativi

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Risultati Finali e Debiti Formativi
DISTRETTO SCOLASTICO N.9
PROVVEDITORATO AGLI STUDI
PRATO
RILEVAZIONE RISULTATI FINALI SCUOLE SUPERIORI PROVINCIA DI PRATO ANNO
SCOLASTICO 1993/94 - 1994/95 - 1995/96 - 1996/97 - 1997/98 - 1998/99
RILEVAZIONE DEBITI FORMATIVI SCUOLE SUPERIORI PROVINCIA DI PRATO
ANNO SCOLASTICO 1996/97 - 1997/98 - 1998/99
Raccolta dati,
trasposizione multimediale e statistica: Annalisa Bearzi con la
collaborazione di Carmela Turrisi.
Progettazione, coordinamento, analisi dati, osservazioni e riflessioni a cura della
prof.ssa Chiara Recchia consigliera del Distretto.
Il lavoro è stato realizzato con la collaborazione di tutte le segreterie delle scuole superiori
della provincia di Prato.
INDICE
Presentazione………………………………………………………………………………………………...pag. 3
Introduzione
Le materie di studio presenti attualmente nelle scuole superiori di Prato……………….pag.5
Le banche dati delle scuole………………………………………………………..……………………..pag.7
I DEBITI FORMATIVI NEGLI ULTIMI 3 ANNI SCOLASTICI
1996/97-1997/98-1998/99
MATERIE COMUNI
- Dati storici dei debiti nelle materie comuni a tutte le scuole superiori…..…………pag.13
- Dati storici dei debiti nelle materie comuni per tipologia di scuola nel biennio:
Licei istituto magistrale
Istituti tecnici
Istituti professionali……………………………………………………. …………………pag.14
- Dati storici dei debiti con più alta percentuale distinti per tipologia di scuole….pag.17
MATERIE DI INDIRIZZO
- Dati storici dei debiti nelle materie di indirizzo nelle singole scuole nei quattro
anni…………………………………………………………………………………………………….. pag.20
GLI ESITI FINALI NELLE SCUOLE SUPERIORI PRATESI DEL BIENNIO DEGLI
ULTIMI 6 ANNI SCOLASTICI 1993/94-1994/95- 1995/96-1996/97-1997/981998/99
I PRIMI DUE ANNI NELLA SCUOLA SUPERIORE
Dati storici classi prime e seconde distinti per anno scolastico …………………………....pag.28
Confronto fra l’andamento degli esiti finali e quello dei debiti:
nel biennio……………………………………pag.39
I PERCHÉ DEGLI INSUCCESSI…………………………………………………………………………pag.43
ALTRI DATI
Anno scol.co 1996/97:
- Quadro generale dell'andamento dei debiti nelle aree disciplinari comuni a
tutte le scuole……………………………………………………………………………………………pag.45
- Quadro dei debiti nelle singole scuole …………………………………………………………..pag.46
Anno scol.co 1997/98:
- Quadro generale dell'andamento dei debiti nelle aree disciplinari comuni a
tutte le scuole……………………………………………………………………………………………pag.60
- Quadro dei debiti nelle singole scuole …………………………………………………………..pag.61
Anno scol.co 1998/99:
- Quadro generale dell'andamento dei debiti nelle aree disciplinari comuni a
tutte le scuole…………………………………………………………………………………………..pag.77
- Quadro dei debiti nelle singole scuole…………………………………………………………..pag.78
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PRESENTAZIONE
Con la pubblicazione di questo opuscolo, vogliamo concretizzare il lavoro svolto in
questi ultimi anni dalle commissioni Osservatorio e Autonomia del Distretto Scolastico,
grazie all’impegno e alla buona volontà di alcuni consiglieri e della preziosa collaboratrice
amministrativa.
Se un appunto dobbiamo fare è che i dati sono stati a volte reperiti con difficoltà in
quanto manca ancora nelle scuole la preparazione a gestire e conservare questo tipo di
informazioni.
Non abbiamo la pretesa, di dare delle risposte , né tanto meno di indicare delle
soluzioni, ma vogliamo portare all’attenzione di tutti gli addetti al settore i dati raccolti e
in qualche maniera organizzati e strutturati seguendo delle linee di omogeneità per
suscitare un confronto attivo e costruttivo.
Siamo fermamente convinti che, per capire la complicata situazione che sta vivendo
la scuola ormai da molti anni, comprensione resa ancor più indispensabile adesso, dalla
riforma in atto affinché si possano attivare nel suo divenire quegli interventi volti a ridurre
al minimo il disagio scolastico e quindi gli abbandoni, sia necessario confrontarsi su un
insieme di dati oggettivi ed omogenei.
Tutte le ipotesi, le proposte, le soluzioni tratte al di fuori di una approfondita analisi
di dati oggettivi, non può che essere considerata novellistica.
Ci auguriamo che il lavoro svolto, possa veramente essere di supporto e di sostegno
anche per tutti gli educatori, il cui principale obbiettivo sia quello di fornire ai nostri
ragazzi una formazione seria e consistente, bagaglio indispensabile per il loro futuro, ora
che gli orizzonti si sono allargati fino ai confini dell’Europa.
IL PRESIDENTE DEL DISTRETTO SCOLASTICO N°9
ENRICO VESTRI
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INTRODUZIONE
Il presente lavoro, frutto di un’attenzione costante da parte del Consiglio
scolastico distrettuale ai risultati scolastici degli alunni di Prato, si basa sulla convinzione
che
“disagio scolastico” significhi innanzitutto “insuccesso scolastico”
e che gli
abbandoni, le ripetenze, i ritardi, le scelte sbagliate siano gli unici dati che possano
ritenersi “oggettivi” e sui quali fondare ulteriori e più articolate indagini sulle cause e sui
modi per rimuoverle.
Il lavoro si basa anche sulla convinzione che sarebbe necessario avere dati oggettivi sul
livello raggiunto dai “promossi”, che, invece, rimane tutto da verificare, non avendo in
proposito dati di confronto, rilevati con metodi docimologici. Mancano, infatti, indagini
apposite su questo fondamentale elemento; mancano nel nostro territorio come mancano
quasi dappertutto.
A questo proposito è da ricordare cha a Prato, negli anni scolastici 1989/90 fu realizzato
il progetto Prodida, prove per la didattica, che coinvolse quasi tutte le scuole dell’obbligo
e il biennio delle superiori; purtroppo, però, i risultati di quell'indagine sui livelli di
apprendimento nelle competenze di base non costituiscono una banca dati disponibile.
I DATI PRESENTI IN QUESTO VOLUME
L’iter della raccolta dei dati.
Su richiesta del Distretto le scuole hanno fornito i risultati finali nei mesi di giugno-luglio
di ciascun anno. A partire dall’anno scolastico 1997/98 la raccolta è stata proseguita con
la collaborazione del Provveditorato di Prato; è stata necessaria, infatti, una raccolta
diretta dei dati mancanti ad opera della collaboratrice amministrativa del Distretto,
soprattutto per quanto riguarda i debiti formativi che sono stati desunti direttamente dai
tabelloni finali. Permangono, però, alcuni vuoti relativi all’a.s. 1996-97 che hanno
determinato una non completa corrispondenza fra gli esiti finali, completi, e quelli dei
debiti, incompleti. (Vedere nota a pag. 42 )
Quali dati.
Quelli di tutte le scuole superiori della provincia di Prato relativi ai debiti formativi di 3
anni (dal 1996/97 al 1998/99)e agli esiti scolastici di 6 anni (dal 1993/94 al 1998/99).
Analisi dei dati.
Nel lavoro di analisi della documentazione fornitaci dalle scuole, la nostra attenzione si è
focalizzata sui dati del biennio della scuola superiore cioè all’inizio del ciclo di studi non
ancora obbligatorio negli anni cui si riferisce l’indagine; è qui, come tutti sanno, che si
concentrano le percentuali più alte d’insuccesso.
Nota bene:
1- Il numero degli esiti finali si riferisce ai singoli alunni , per cui il totale dei
promossi,
promossi con debito, respinti ,ritirati deve essere uguale al numero degli iscritti; il numero
dei debiti, invece, non può essere uguale al numero degli alunni promossi con debito, dal
momento che un solo studente può essere titolare di più debiti.
2- Nelle tabelle gli esiti sono dati assoluti, mentre i debiti sono dati percentuali.
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LE MATERIE DI STUDIO
96 materie non saranno troppe?
Questo è l’elenco delle materie scolastiche, tutte obbligatorie, presenti nelle scuole
superiori di Prato, prima in ordine alfabetico poi in raggruppamenti di area disciplinare.
Sono 96.
1° Analisi chimica
2° Automazione
3° Biol.ch.sc.terra
4° Biologia
5° Canto corale
6° Chimica
7° Chimica fisica
8° Chimica org.
9° Chimica tessile
10° Computisteria
11° Costruzioni
12° Cult.medico sanit.
13° Diritto
14° Diritto/economia
15° Disciplin.tecniche
16° Disegno
17° Disegno graf
18° Disegno prof.
19° Disegno st.arte
20° Disegno,prog.ord.in
21° Disegno/ed.visiv.
22° Ec.aziendale
23° Ec.tecnica az.turis
24° Econ.contab
25° Economia
26° Ed.civ.giur.econ.
27° Ed.fisica
28° Ed.giuridica ec.
29° Elettronica
30° Elettrotecnica
31° Eln telec.
32° Eln.industriale
33° Elt. Eletr
34° Eserc.pratiche/lab
35° Estimo
36° Filosofia
37° Fisica
38° Francese
39° Geografia
40° Geografia ec.
41° Greco
42° Informatica
43° Inglese
44° Italiano
45° Laboratorio
46° Latino
47° Lettere classiche
48° Lingua straniera
49° Macchine
50° Matem/inform
51° Matematica
52° Meccanica ap
53° Meccanica mac
54° Merceologia
55° Met.op.
56° Moda,disegno,prog
57° Musica
58° Pedagogia/filos
59° Pianif.pub.
60° Plastica
61° Prima lingua
62° Proget.grafica
63° Psicologia
64° Ragioneria
5
65°
66°
67°
68°
69°
70°
71°
72°
73°
74°
75°
76°
77°
78°
79°
80°
81°
82°
83°
84°
85°
86°
87°
88°
89°
90°
91°
92°
93°
94°
95°
96°
Sc.della materia
Sc.della natura
Sc.nat.ch.geo
Sc.terra
Scienze
Seconda lingua
Sistemi el.autom.
Steno datt.
Storia
Storia arte
Storia/geografia
Strumento
Tec.comunic.relaz
Tecn.mecc
Tecni costruzioni
Tecnica
Tecnica fotog.
Tecnica prat.
Tecnica prof
Tecnol.disegno prog
Tecnol.mec
Tecnol.rurale
Tecnolog.disegno
Tecnologia
Tecnologia inf.comu
Tecnologie chimiche
Tecnologie tessili
Tedesco
Telecomunicazioni
Terza lingua
Topografia
Trattamento testi
RAGGRUPPAMENTI PER AREA DISCIPLINARE
ITALIANO
Italiano
MATEMATICA
Matematica
Matem/inform
Fisica
STORIA
Storia
Geografia
Storia/geografia
LINGUA STRANIERA
Lingua straniera
Inglese
Tedesco
Francese
Prima lingua
Seconda lingua
DIRITTO
Diritto
Diritto/economia
Ed.civ.giur.econ.
Ed.civica
DISEGNO
Disegno
Storia arte
Disegno/ storia arte
Disegno/ed.visiva
SCIENZE
Scienze
Sc.della materia
Sc.della natura
Sc.terra
Sc.nat.ch.geo.
Bio.ch.sc.terra
ED.FISICA
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Si è tentato di fare una suddivisione in materie di base “comuni” a tutti gli istituti e a
tutte le classi, e in materie “d’indirizzo” caratteristiche di un certo tipo di studi, alcune già
presenti nel biennio e altre presenti a partire dal triennio.
Si tratta di un tentativo che comporta più dubbi che certezze. A molte domande non si
può rispondere se non dopo una riflessione comune da parte delle persone più
interessate, ovvero i docenti. Se, infatti, è abbastanza semplice indicare in Italiano,
Matematica, Storia, Lingua straniera, Educazione fisica , le materie comuni di base, lo
stesso non vale per Geografia, Diritto Economia, Scienze, Disegno, Storia dell’Arte, Fisica,
Chimica che pure sono presenti in molti ma non in tutti gli istituti e non in tutti gli anni
di corso.
Ma anche le materie comuni, quanto sono comuni? Fino a che punto lo sono
davvero nei programmi, negli obiettivi? E inoltre, quali differenze e quali intersezioni ci
sono tra Biologia, Chimica, Scienze della Terra, Scienze della Natura, Scienze Naturali,
Chimica, Geografia? E tra Scienza della Materia e Scienze ? Potrebbe trattarsi solo di una
differenza nominalistica? E in quale misura sono intercambiabili? L’aggregazione di 2
discipline in 1 sembra in alcuni casi già nei fatti, nonostante la differenza dei nomi, ma è
un’aggregazione tutta da verificare; rimane l’esigenza di chiarezza ulteriore che viene
dalla comparazione dei programmi al di là della nomenclatura delle materie. Si può
intervenire per modificare e razionalizzare?
Una piccola nota su Lingua straniera, Prima lingua, Seconda lingua: a quale lingua
corrispondono? Dai documenti presi in esame, che sono quelli pubblicati al termine degli
anni scolastici, non è possibile ricavarlo, perché l’unica lingua che viene specificata (anche
se non sempre) è l’Inglese.
Naturalmente l’argomento delle materie di studio si presta a ulteriori osservazioni e
chiunque può farle sulla base della propria specifica professionalità. Basti pensare che in
questo momento l’argomento è al centro dei lavori della Commissione del MPI sulla
Riforma dei Cicli e, quindi, dei curricoli.
Ma agli alunni e alle famiglie, che non possono sempre avere gli strumenti per
comprendere tali realtà scolastiche e che pure vogliono avere gli strumenti per la scelta
degli studi e per seguire gli studi dei figli con un minimo di consapevolezza, davvero non
può bastare il nome della materia e il numero delle ore di lezione settimanali. C’è bisogno
di “esplicitare la progettazione curricolare ed extracurricolare” nel P.O.F. come è previsto
dal Regolamento dell’Autonomia delle scuole.
E ciò vale anche per chiunque voglia dare uno sguardo d’insieme sul sistema
scolastico pratese, su quel che viene insegnato , a chi viene insegnato; se a tutti o solo in
un corso di studi specifico, e con quali esiti.
BANCHE DATI DELLE SCUOLE
Parole mancanti…
Nelle scuole è disponibile una banca dati relativa solo all’anno in corso.
Le parole chiave della statistica, per esempio “ coorte”, “dati di stok”, “dati di flusso”;
sono parole attualmente non usate nel lessico scolastico, in quanto manca la prassi dell’
elaborazione degli “oggetti” ai quali esse si riferiscono.
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…e parole ambigue
Ritirati: i diversi significati -e quindi il diverso peso nei dati finali- dati a questo termine
nelle segreterie delle scuole, hanno determinato un ampio margine di ambiguità sul
significato dei dati che ad esso si riferiscono.
Secondo i regolamenti scolastici finora in vigore, ritirato è l’alunno che entro il 15 marzo
smette di frequentare le lezioni, ovvero non risulta presente a scuola nemmeno 1 volta
dal 15 marzo fino alla fine dell’anno scolastico, che lo abbia comunicato o no alla scuola.
In genere, invece, viene considerato ritirato l’alunno che cambia scuola, durante o al
termine dell’anno scolastico, che sia stato promosso o sia stato respinto.
La nuova legge sull’obbligo formativo farà piazza pulita di questa ambiguità, dal
momento che prescrive alle scuole e ai centri per l’impiego un sistema di scambio
d’informazioni sul percorso scolastico di ciascun ragazzo/a , tale da impedire che si
perdano di vista sia i ragazzi respinti e reiscritti in altra scuola sia quelli addirittura
espulsi dal sistema scolastico. (lavoro? disoccupato?)
A chiarimento di quanto detto sulle banche dati scolastiche, si riporta il contributo di
Michele Pellerey in "Valutazione e qualità degli studi", a cura di Benedetto Vertecchi, ed.
Tecnodid 1989. Lo scritto di Pellerey , oltre ad essere di agevole lettura, è anche utile al
confronto tra quanto era solo una prospettiva di politica scolastica nel 1989, quanto è
stato realizzato negli 11 anni trascorsi e quanto rimane ancora da realizzare.
IPOTESI PER LA COSTRUZIONE DI UN ARCHIVIO NAZIONALE SCOLASTICO
Di Michele Pellerey
1. Introduzione:perché un archivio nazionale scolastico.
Il termine "archivio" evoca in molti l'immagine di scaffali polverosi ove si
accumulano pratiche, incartamenti, dossier, per lo più inutili, qualche volta dannosi.
Quest'immagine è talora rinforzata dall'esperienza di faticose e interminabili ricerche,
magari nel contesto di una ricostruzione di carriera; oppure di pericolosi errori contenuti
negli archivi del Pubblico Registro Automobilistico o in quello dell'Automobil Club
Italiano. Lo sviluppo dell'automazione ha reso, infatti, ancor più delicata la presenza di
questi archivi. Essi passano ora sotto il nome di basi di dati o di banche di informazioni,
sono certo più agili e gestibili, ma possono essere anche più facilmente visitati da occhi
indiscreti, divenendo possibile strumento di potere e di persecuzione; o anche divenire
deposito di inesattezze ed errori, difficilmente correggibili nel tempo.
Eppure la nostra società è centrata ormai sul ruolo fondamentale dell'informazione
intesa nella sua accezione più vasta. Nessun giudizio e decisione possono esser più presi
senza un'adeguata base informativa affidabile, completa, valida e pertinente. E d'altra
parte la densità e frequenza di decisioni a lungo, medio e breve termine tende a
estendersi e complicarsi con la progressiva complessificazione della vita e la richiesta di
autonomia proveniente dai vari livelli e settori del sistema produttivo di beni e servizi
italiano. Quanto accennato vale, ovviamente, anche per il servizio scolastico, soprattutto
se esso vuole qualificarsi in modo sempre più serio,efficiente ed efficace nel promuovere
la crescita culturale, sociale, personale e professionale dei singoli. Una valutazione
continua del sistema formativo scolastico italiano dovrà poter disporre di risorse
adeguate in questa direzione.
Certamente la disponibilità di una base informativa automatizzata non potrà da
sola risolvere i problemi connessi con la valutazione dell'efficienza e dell'efficacia del
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sistema scolastico italiano, ma essa, se ben progettata e gestita condizione necessaria,
anche se non sufficiente, per poter leggere, interpretare, valutare e prendere le
conseguenti decisioni, come potremo constatare sempre meglio nello svolgersi del
discorso.
Oggi, in realtà, a parte alcune ricerche ed esplorazioni occasionali o relative a una
piccola parte del territorio italiano, l'unica base informativa utile a valutazioni e decisioni
in questo settore e disponibile facilmente sono i volumi pubblicati dall'ISTAT.
L'ISTAT pubblica ogni anno un Annuario Statistico dell'Istruzione in 2 voll. Nel
primo volume vengono presentati i dati analitici nazionali, regionali e provinciali, nel
secondo vengono riportati i dati comunali. Le informazioni contenute nell'annuario
intendono offrire un quadro statistico completo ed aggiornato della situazione scolastica
del Paese, attraverso dati sui vari rami d'insegnamento esaminati sotto i più interessanti
aspetti dell'ordinamento degli studi e dei risultati conseguiti dagli iscritti.
Le principali informazioni riportate sull'Annuario Statistico dell'Istruzione sono le
seguenti:
- Unità scolastiche, aule ordinarie e speciali, classi, alunni M e F, ripetenti M e F,
insegnanti M e F per ciascuna specie di scuola, e per tipo di gestione (statali, gestite
da enti pubblici, gestite da privati);
- Classi e alunni per anno di corso;
- Personale direttivo e insegnante per qualifica e per materia di insegnamento;
- Alunni per lingua straniera studiata e relativi insegnanti;
- Scuole per tipo di edificio e turni scolastici;
- Alunni delle scuole primarie e secondarie secondo l'età, per tipo di scuola, sesso e
anno di corso;
-Studenti che hanno interrotto la frequenza scolastica, secondo i gradi dell'istruzione;
- Risultati degli esami di licenza e maturità;
- Dati finanziari;
- Dati retrospettivi e confronti internazionali.
Altre pubblicazioni dell'ISTAT hanno carattere pluriennale o occasionale. E' il caso
della 2° Rilevazione Nazionale sullo stato dell'edilizia scolastica, effettuata in data
8.11.1976, i cui risultati sono contenuti in 4 tomi.
Si tratta, come si vede, di informazioni a carattere quantitativo, che riguardano
principalmente la composizione del sistema scolastico nelle sue risorse strutturali, il
personale disponibile, la popolazione scolastica presente, le promozioni e le bocciature,
in parte gli abbandoni e le evasioni scolastiche. Mancano completamente adeguate
informazioni sui risultati scolastici dal punto di vista delle conoscenze e delle capacità
apprese e dei percorsi e meccanismi che li hanno prodotti: programmazione didattica,
organizzazione del lavoro, metodologie sviluppate, mezzi e strumenti utilizzati, risorse
disponibili. Senza di queste, però, non è possibile superare l'attuale stato di incertezza e
di disagio nei riguardi della produttività della scuola in termini qualitativi.
E' evidente quindi, anche solo a partire da queste immediate constatazioni, la
necessità di costituire e rendere disponibile una base di informazioni adeguatamente
strutturata e funzionale ai processi valutativi e decisionali che debbano essere realizzati
ai vari livelli. Possiamo quindi entrare nel merito del problema, riconoscendone già fin
dall'inizio una notevole rilevanza.
2. Precisazioni sul concetto e sulle funzioni di un archivio nazionale scolastico.
E' evidente che la progettazione e la costituzione di un archivio nazionale scolastico
è condizionata da un insieme di altre decisioni.
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Esse possono essere riassunte in modo sintetico affermando che la costituzione di
un sistema regolativo accanto all'organizzazione di un sistema scolastico risulta
strutturalmente indispensabile se si vuole tenere sotto controllo il sistema stesso e
intervenire tempestivamente e con cognizione di causa sia per favorirne il funzionamento regolare, sia per correggerne eventuali distorsioni, sia per trasformarlo quando esso
si manifesti inadeguato rispetto a nuove esigenze o attese sociali. Questa regolazione
va intesa sia nel senso di governo del macrosistema scolastico, a livello più generale e
istituzionale, sia in quello di gestione del microsistema didattico, quello che coinvolge
più direttamente i singoli insegnanti. Un tale sistema di valutazione continua implica
quindi un meccanismo che con continuità, sistematicità e affidabilità
fornisca
informazioni sullo stato del sistema formativo, i suoi sviluppi, le sue lacune, le sue
disfunzioni, ecc., ai due livelli sopra segnalati.
La prima questione che ci si può porre allora, nel precisare il concetto e le funzioni
di un archivio nazionale scolastico, è di natura definitoria. Come può essere
concettualizzato in questo,contesto e nei suoi tratti essenziali un archivio nazionale
scolastico? Esso si presenta, a mio avviso, sostanzialmente come supporto e strumento
per la raccolta, codificazione, conservazione, elaborazione e distribuzione delle
informazioni rilevanti per la scuola e il suo funzionamento e come mezzo fondamentale
di conoscenza dei dati più significativi necessari, come più volte sottolineato, per dare
validità ai processi valutativi e decisionali a livello centrale, regionale, provinciale ,
distrettuale e locale.
Esso dovrebbe configurarsi, in particolare, come un archivio specializzato nel
conservare e trattare i dati provenienti dal servizio di valutazione nazionale; quindi
funzionale al significato e al ruolo che a questo servizio verrà dato, ma
temporaneamente compatibile e interconnesso con altri archivi di dati; necessari questi
ultimi per le integrazioni, i confronti e le interpretazioni correlate. In prospettiva, però,
esso dovrebbe diventare, almeno per una sua parte consistente, una vera e propria
banca dati sulla scuola sia dal punto di vista quantitativo che, soprattutto, qualitativo:
vero strumento di lavoro dell'amministrazione, degli organi di governo della scuola ai
vari livelli, dei ricercatori, ecc.
E' evidente come questa impostazione esiga la strutturazione di un sistema
informativo automatico, una vera e propria base di dati informatica, alla quale si possa
accedere per via telematica e che, quindi, si configuri sia logicamente che
tecnologicamente in tale senso. E' noto infatti che esistono esigenze non sempre
semplici da risolvere nella progettazione e gestione di una base di dati come quella qui
considerata, in quanto essa, in prospettiva, verrebbe a raccogliere una quantità
notevolissima di dati di natura talora assai diversa, da conservare in modo ordinato e
disaggregato, o disaggregabile, in modo da poterli elaborare e rielaborare con
metodologie e con finalità diversificate. Occorre, inoltre, enunciare subito un'altra
caratteristica funzionale di tale archivio: rendere possibile una rapida e consistente
determinazione del campione necessario per avere indicazioni valide, pertinenti e
affidabili circa i risultati scolastici ai vari livelli (locale, distrettuale, provinciale, regionale,
nazionale). Questa caratteristica rinforza la necessità di poterlo raccordare,
possibilmente per via telematica, con il sistema informativo dell'ISTAT e dei Ministero
della Pubblica Istruzione. Sarà infatti necessario poter manipolare i dati relativi alla
distribuzione delle scuole delle classi e degli alunni su tutto il territorio nazionale, e, ove
richiesto, regionalmente, per province e distretti .
La complessità di un archivio del tipo sopra delineato evidenzia due esigenze
aggiuntive. La prima riguarda l'esigenza di una sua articolazione in sotto archivi
funzionali alle diverse esigenze e/o relativi ai diversi tipi di dati. La seconda esigenza
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concerne l'utilizzazione, o la predisposizione, di un adeguato sistema di interrogazione
per la consultazione o l'acquisizione dei dati o delle elaborazioni che risultano necessarie
o convenienti per l'utente.
3. 1 contenuti e gli usi dell'archivio nazionale scolastico.
Altri contributi raccolti in questo volume mettono in rilievo un insieme di variabili
fondamentali da tenere sotto controllo, nonché le forme, i metodi e gli strumenti per
rilevarle con fedeltà, validità e affidabilità. Tuttavia occorre un lavoro accurato di
progettazione, affinché i dati raccolti possano in seguito essere agilmente trattati sia in
prospettiva diacronica, sia sincronica, sia comparativa; cioè possano essere elaborati sia
storicamente, sia geograficamente, sia comparativamente per discipline, per anni
scolastici, per tipi di scuole, ecc. Certamente occorrerà partire da un vero e proprio
modello del sistema scolastico che anche sul piano formale evidenzi le relazioni esistenti
tra le differenti variabili individuate. Senza di esso è impossibile utilizzare in modo
congruo t'archivio di cui trattiamo, come tuttavia, come accennato, occorrerà evitare
che l'insieme dei dati raccolti rimanga vincolato a un unico modello di elaborazione. Di
conseguenza la caratteristica propria di un archivio di questo tipo dovrà essere quella di
rendere l'insieme dei dati e la sua organizzazione al massimo indipendente dal tipo di
procedure che si vorranno mettere in atto per elaborarli in vista delle risoluzioni dei
differenti problemi informativi affrontati. Esiste quindi, come già ricordato, un doppio
problema: uno logico ed uno tecnologico. Il problema logico concerne la struttura da
dare ai dati dal punto di vista della loro organizzazione interna; il problema tecnologico
riguarda la trasportabilità di tali dati da un sistema tecnolocrico informativo all'altro,
tenuto conto del loro alto grado di evoluzione nel tempo, e la elaborabilità secondo
procedure aventi obiettivi e modalità anche assai differenziati.
Attualmente esiste un sistema informativo centrale della scuola affidato in gestione
all'ITALSIEL. Esso presenta alcune limitazioni caratteristiche, che lo rendono poco
funzionale ad essere utilizzato fuori dai servizi per cui è stato concepito: la gestione del
personale della scuola, la ricostruzione delle carriere, i riscatti, lo stato matricolare, il
trattamento di quiescenza, le graduatorie, i trasferimenti, in parte gli stipendi. Esso è
Provveditorati agli Studi, dalle Direzioni Generali
accessibile on line dai vari
dell'istruzione secondaria di secondo grado e dall'Ispettorato per le pensioni. Il Ministero
della Pubblica Istruzione sta riprogettando tale sistema per renderlo più funzionale e
distribuito considerando tre livelli fondamentali di utilizzo: quello locale della singola
scuola; quello territoriale dei Provveditorati e delle Sovrintendenze; quello nazionale
delle Direzioni generali e degli Ispettorati. Tale sistema dovrà presentarsi più aperto, nel
senso di collegabilità con altre fonti di dati, e storicizzabile, cosa oggi del tutto
inadeguata in quanto, ad esempio, ogni anno vengono riammessi tutti i dati relativi ai
singoli docenti.
In sintesi: emerge la rilevanza non solo della progettazione di questo sistema
informativo o archivio automatico, funzionale al servizio di valutazione nazionale, ma
anche della sua collegabilità e interattività, se desiderata, cosa che penso in gran parte
necessaria,con il sistema informativo centrale del Ministero della Pubblica Istruzione,
con quello dell'ISTAT, con quello della Biblioteca Pedagogica e, probabilmente, con le
varie banche dati e programmi che si stanno costituendo presso alcuni Centri di
elaborazione dati come il CILEA.
Accanto ai dati sopra ricordati probabilmente occorrerà accostare anche i dati
provenienti da opportune ricerche valutative organizzate dal Servizio valutativo
nazionale oppure da altre realtà, come quella del Centro di Verifica dell'Apprendimento
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Scolastico
di Ferrara o quelle attivate dal Censis. Ogni ricerca certamente parte dalla
concettualizzazione di un problema specifico, cioè dall'emergere allo stato di
consapevolezza di una tensione o discrepanza tra una situazione di fatto e una ritenuta
più soddisfacente. Il quadro di riferimento della ricerca valutativa sembra d'altronde
omogeneo con le finalità e le modalità di esercizio di un servizio nazionale scolastico.
Va segnalato, infine, un dato ufficiale, ma difficilmente reperibile: l'adozione dei libri
di testo. E' chiaro che le case editrici non amano diffondere informazioni sulle vendite
dei libri di testo che esse immettono sul mercato scolastico, ma l'adozione dei libri di
testo da parte dei docenti delle singole classi è una decisione regolata da una normativa
specifica e risulta essere di natura pubblica. Questo tipo di dati sarebbe di grande utilità
in un archivio nazionale scolastico e potrebbe essere fonte di non poche analisi,
elaborazioni e confronti.
(4-…)
Conclusioni.
Da quanto sopra ricordato e dalle osservazioni avanzate nel secondo paragrafo
derivano alcune conclusioni orientative.
In primo luogo occorre notare che un archivio, soprattutto se automatizzato, sarà
di poco aiuto alle risoluzioni dei problemi della scuola italiana, se esso raccoglierà,
rappresenterà e conserverà informazioni raccolte in modo episodico e aggregate in
modo casuale, senza che alla base esista un disegno complessivo del suo ruolo e del
suo funzionamento, Questo d'altronde non potrà derivare se non da un'adeguata
progettazione e strutturazione del Servizio dì valutazione nazionale.
E qui ci si imbatte in due ordini di questioni, la cui chiarificazione condiziona in
maniera determinante tutto il quadro di riferimento.
La prima riguarda un'adeguata chiarificazione della problematica che si vuole
affrontare, in altre parole la scelta e l'attribuzione di valore alle variabili critiche che si
vogliono considerare e alle relazioni che le legano.
La seconda concerne una maggiore chiarezza nella definizione dei traguardi che ai
vari livelli la comunità nazionale pensa si debbano esigere come prova di un
soddisfacente funzionamento del sistema formativo. Attualmente la cosa lascia molto a
desiderare e di conseguenza sarà molto difficile esprimere ogni giudizio seriamente
fondato sulla efficienza ed efficacia di un apparato tanto vasto e complicato.
Due ultime osservazioni.
La prima riguarda il rapporto che si deve attivare tra il servizio di valutazione e i
sistemi gestionali e amministrativi della scuola.
Questo rapporto potrà essere realizzato se, come sembra, verrà attuato il progetto
di adeguamento dei sistema informativo del Ministero della Pubblica Istruzione, sistema
che dovrebbe raggiungere sia la amministrazione centrale, che quella regionale,
provinciale e locale.
La seconda concerne il sistema scolastico nel suo insieme. Se ci si avvia, come
sembra, a una maggiore autonomia della scuola, da un punto di vista gestionale,
amministrativo, didattico e organizzativo, un controllo continuo e sistematico dei risultati
di questa trasformazione dovrà essere necessariamente attivato e posto alla base dì
ogni possibile giudizio e decisione. A questo fine dovrà essere disponibile a tutti i livelli
l'insieme dei dati necessari, dati che debbono poter fluire in modo continuo, aggiornato,
fedele e valido. E questa rimane comunque la principale finalità nella prefigurazione e
costituzione di un archivio nazionale scolastico.
12
DEBITI FORMATIVI NEL TRIENNIO 1996/971997/98- 1998/99
CLASSI 1^, 2^, 3^, 4^.
Nella elaborazione dei dati è stata data la precedenza ai debiti nelle materie comuni,
poi a quelli nelle materie di indirizzo con percentuali almeno del 2%.
Per gli anni 1994-95 e 1995-96 i dati sui debiti sono incompleti, perché non ne è
rimasta memoria all’interno di alcune scuole.
MATERIE COMUNI AI DIVERSI ISTITUTI
1996/97
ITALIANO
MATEMATICA
STORIA
LINGUA STRANIERA
ED.FISICA
1997/98
1998/99
456
7,1%
408
6,10%
377
5,71%
1201
18,7%
1229
18,5%
1137
17,2%
225
3,5%
180
6,10%
185
2,80%
1009
15,7%
773
11,6%
803
12,2%
9
0,1%
16
0,20%
19
0,29%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV° I DEBITI NELLE MATERIE COMUNI AI
DIVERSI ISTITUTI
20,0%
18,0%
16,0%
14,0%
ITALIANO
12,0%
MATEMATICA
10,0%
STORIA
8,0%
LINGUA
STRANIERA
ED.FISICA
6,0%
4,0%
2,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
13
1996/97
%
1997/98
%
1998/99
%
ITALIANO
33
5,7%
32
5,1%
37
5,3%
MATEMATICA
112
19,3%
121
19,2%
88
12,6%
STORIA
10
1,7%
6
1,0%
24
3,4%
LINGUA STRANIERA
67
11,5%
52
8,3%
51
7,3%
ED.FISICA
0
0,0%
0
0,0%
0
0,0%
D A T I S T O R IC I D E B IT I C L A S S I P R IM E L IC E I E M A G IS T R A L E
2 5 ,0 %
2 0 ,0 %
1 5 ,0 %
1 0 ,0 %
5 ,0 %
0 ,0 %
1 9 9 6 /9 7
1 9 9 7 /9 8
IT A L IA N O
M A T E M A T IC A
S T O R IA
1997/98
1 9 9 8 /9 9
L IN G U A S T R A N IE R A
%
1998/99
E D . F IS IC A
1996/97
%
%
ITALIANO
55
10,1%
13
2,1%
36
6,1%
MATEMATICA
124
22,9%
117
18,8%
104
17,5%
STORIA
13
2,4%
6
1,0%
4
0,7%
LINGUA STRANIERA
67
12,4%
48
7,7%
40
6,7%
ED.FISICA
0
0,0%
2
0,3%
6
1,0%
D A T I S T O R IC I D E B IT I F O R M A T IV I C L A S S I S E C O N D E L IC E I E M A G IS T R A L E
2 5 ,0 %
2 0 ,0 %
1 5 ,0 %
1 0 ,0 %
5 ,0 %
0 ,0 %
1 9 9 6 /9 7
1 9 9 7 /9 8
IT AL IAN O
M AT E M AT IC A
S T O R IA
14
1 9 9 8 /9 9
L IN G U A S T R AN IE R A
E D .F IS IC A
1996/97
%
1997/98
%
1998/99
%
ITALIANO
51
5,5%
71
7,9%
37
4,5%
MATEMATICA
139
15,0%
164
18,3%
133
16,0%
STORIA
38
4,1%
28
3,1%
26
3,1%
LINGUA STRANIERA
117
12,6%
135
15,1%
120
14,5%
0
0,0%
0
0,0%
0
0,0%
ED.FISICA
D A T I S T O R IC I D E B IT I F O R M A T IV I C L A S S I P R IM E IS T IT U T I T E C N IC I
2 0 ,0 %
1 8 ,0 %
1 6 ,0 %
1 4 ,0 %
1 2 ,0 %
1 0 ,0 %
8 ,0 %
6 ,0 %
4 ,0 %
2 ,0 %
0 ,0 %
1 9 9 6 /9 7
1 9 9 7 /9 8
IT A L IA N O
M A T E M A T IC A
1996/97
1 9 9 8 /9 9
S T O R IA
%
L IN G U A S T R A N IE R A
1997/98
%
E D .F IS IC A
1998/99
%
ITALIANO
40
5,6%
41
5,6%
37
5,2%
MATEMATICA
156
21,8%
126
17,4%
145
20,5%
STORIA
15
2,1%
14
1,9%
16
2,3%
LINGUA STRANIERA
146
20,4%
138
19,0%
130
18,3%
1
0,1%
0
0,0%
0
0,0%
ED.FISICA
DATI STOR ICI DEBITI CLASSI SECONDE ISTITUTI TEC NICI
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
1996/97
1997/98
ITALIANO
MAT EMAT ICA
STO RIA
15
1998/99
LINGUA ST RANIERA
ED.FISICA
%
1997/98
%
1998/99
%
ITALIANO
1996/97
29
4,9%
22
3,8%
46
8,3%
MATEMATICA
111
18,6%
92
15,9%
110
20,0%
STORIA
29
4,9%
25
4,3%
35
6,4%
LINGUA STRANIERA
87
14,6%
51
8,8%
88
16,0%
ED.FISICA
6
1,0%
8
1,4%
4
0,7%
D A T I S T O R IC I D E B IT I F O R M A T IV I C L A S S I P R IM E IS T IT U T I P R O F E S S IO N A L I
2 5 ,0 %
2 0 ,0 %
1 5 ,0 %
1 0 ,0 %
5 ,0 %
0 ,0 %
1 99 6/97
1 99 7/98
ITA LIA N O
M A TE M A TIC A
1 99 8/99
S TO R IA
L IN G U A S TR A N IE R A
E D .F IS IC A
1996/97
%
1997/98
%
1998/99
%
ITALIANO
25
6,0%
32
6,8%
35
7,7%
MATEMATICA
114
27,4%
104
22,0%
91
19,9%
STORIA
11
2,6%
26
5,5%
27
5,9%
LINGUA
STRANIERA
ED.FISICA
93
22,4%
45
9,5%
58
12,7%
1
0,2%
1
0,2%
5
1,1%
D ATI STOR IC I D EB ITI FOR MATIVI C LAS SI S EC ON D E IS TITU TI PR OFES S ION ALI
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
1996/97
1997/98
ITA LIA NO
M A TE M ATICA
S TORIA
16
1998/99
LINGUA S TRA NIE RA
E D.FIS ICA
MATERIE COMUNI
Dati complessivi:
- La materia regina del debito formativo è la matematica, seguita dalla lingua
straniera e quindi, con percentuali molto inferiori, dall’italiano: in questo non ci si
discosta dal dato complessivo nazionale.
- Basse le percentuali di debito in Storia.
- L’Educazione fisica ha percentuali trascurabili di debito.
- Nei 3 anni presi in considerazione la percentuale diminuisce in misura non
considerevole.
Classi prime per tipologia di scuola:
- Viene ribadita la “graduatoria” delle discipline: prima la matematica seguita dalla
lingua straniera e, a distanza, dall’italiano; a maggiore distanza c’è la storia con
più elevate percentuali nei professionali e nei licei.
- In questi ultimi si registra una tendenza alla diminuzione fatta eccezione per la
Storia.
Classi seconde per tipologia di scuola
- Nei tecnici le percentuali della matematica e della lingua straniera si avvicinano
fino a scambiarsi la posizione nell’anno 1997-98.
- L’aumento delle percentuali di debito vale anche per i professionali, per i licei e il
magistrale rispetto alle classi prime, ma con una tendenza a diminuire nei tre
anni presi in considerazione.
(vedere il confronto con gli esiti finali nelle pagine successive)
DEBITI FORMATIVI CON PIU' ALTA PERCENTUALE
MATEMATICA
ITALIANO
INGLESE
FISICA
STORIA
MATEM/INFORM
SECONDA LINGUA
DIRITTO/ECONOMIA
PRIMA LINGUA
LINGUA STRANIERA
16,00%
DATI STORICI DEBITI FORMATIVI CON PIU' ALTA PERCENTUALE
1996/97
1997/98
935
14,54%
916
13,80%
456
7,09%
408
6,10%
339
5,27%
338
5,10%
204
3,17%
226
6,10%
225
3,50%
180
6,10%
266
4,14%
313
4,70%
264
4,11%
205
3,10%
263
4,09%
164
2,50%
146
2,27%
118
1,80%
209
3,25%
66
1,00%
1998/99
923
377
367
131
185
214
174
168
143
73
13,90%
5,71%
5,56%
1,99%
2,80%
3,24%
2,64%
2,55%
2,17%
1,11%
T RIENNIO 1996-1999 CLASSI I°-II°-III°-IV° I DEBIT I CON PIU' ALT A
PERCENT UALE
MATEMATICA
14,00%
ITALIANO
12,00%
INGLESE
FISICA
10,00%
STORIA
8,00%
MATEM/INFORM
SECONDA LINGUA
6,00%
DIRITTO/ECONOMIA
4,00%
PRIMA LINGUA
2,00%
LINGUA STRANIERA
0,00%
1996/97
1997/98
1998/99
DEBITI FORMATIVI CON PIU’ ALTA PERCENTUALE PER TIPOLOGIE DI SCUOLA
17
DATI STORICI DEBITI FORMATIVI CON PIU' ALTA PERCENTUALE
1996/97
1997/98
1998/99
MATEMATICA
14,5%
17,2%
13,1%
ITALIANO
6,1%
3,6%
4,7%
INGLESE
4,1%
2,7%
2,3%
FISICA
2,5%
2,6%
1,6%
STORIA
2,3%
1,2%
1,9%
MATEM/INFORMATICA
3,5%
1,7%
2,0%
SECONDA LINGUA
3,5%
1,2%
0,6%
DIRITTO/ECONOMIA
0,0%
0,0%
0,2%
PRIMA LINGUA
1,9%
0,8%
1,1%
LINGUA STRANIERA
3,1%
1,8%
1,6%
TR IE N N IO 1996/99 D E B ITI C O N P IU ' ALTA P E R C E N TU ALE N EL LE C L ASS I D E I LIC E I E
MAG IST R ALE
20,0%
18,0%
MATE MATIC A
16,0%
ITAL IAN O
14,0%
IN G L E S E
12,0%
FIS IC A
10,0%
S TO R IA
8,0%
MATE M/IN FOR MATI
CA
S E C ON D A L IN GU A
6,0%
D IR ITTO/E C ON O MI
A
P R IMA L IN G U A
4,0%
2,0%
L IN GU A
S TR AN IE R A
0,0%
1 9 9 6 /9 7
1 9 9 7 /9 8
MATEMATICA
ITALIANO
INGLESE
FISICA
STORIA
MATEM/INFORMATICA
SECONDA LINGUA
DIRITTO/ECONOMIA
PRIMA LINGUA
LINGUA STRANIERA
1 9 9 8 /9 9
DATI STORICI DEBITI FORMATIVI CON PIU' ALTA PERCENTUALE
1996/97
1997/98
1998/99
15,7%
14,7%
15,0%
7,9%
8,1%
5,6%
4,4%
5,5%
4,6%
3,1%
3,2%
1,6%
3,5%
2,9%
2,5%
2,7%
3,2%
2,8%
6,3%
6,1%
5,6%
2,7%
2,4%
2,5%
3,5%
3,4%
4,1%
0,8%
0,0%
0,5%
T RIENNIO 1996/99 DEBIT I CON PIU' ALT A PERCENT UALE NELLE CLASSI
DEGLI IST IT UT I T ECNICI
MATEMATICA
18,0%
ITALIANO
16,0%
INGLESE
FISICA
14,0%
STORIA
12,0%
MATEM/INFORMATICA
10,0%
SECONDA LINGUA
8,0%
DIRITTO/ECONOMIA
6,0%
PRIMA LINGUA
LINGUA STRANIERA
4,0%
2,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
18
DATI STORICI DEBITI FORMATIVI CON PIU' ALTA PERCENTUALE
1996/97
1997/98
1998/99
MATEMATICA
11,8%
5,7%
13,9%
ITALIANO
6,9%
6,4%
8,0%
INGLESE
9,1%
8,4%
13,8%
FISICA
4,4%
5,2%
3,7%
STORIA
5,4%
5,6%
5,2%
MATEM/INFORMATICA
8,4%
13,3%
6,6%
SECONDA LINGUA
0,0%
0,0%
0,0%
DIRITTO/ECONOMIA
14,0%
7,0%
7,0%
PRIMA LINGUA
9,1%
0,0%
0,0%
TRIENNIO 1996/99 DEBITI CON PIU' ALTA PERCENTUALE NELLE CLASSI DEGLI ISTITUTI
PROFESSIONALI
16,0%
14,0%
MATEMATICA
12,0%
ITALIANO
INGLESE
10,0%
FISICA
STORIA
8,0%
MATEM/INFORMATICA
SECONDA LINGUA
6,0%
DIRITTO/ECONOMIA
PRIMA LINGUA
4,0%
LINGUA STRANIERA
2,0%
0,0%
1996/97
LINGUA STRANIERA
1997/98
1998/99
1,6%
1,7%
Dati complessivi:
- Colpisce la tenuta del debito nei 3 anni con non consistenti diminuzioni nelle
materie, che sono numerose e diverse fra loro.
- La percentuale del debito in Italiano supera quella dell’Inglese, in quanto in
questo caso i debiti nelle lingue straniere sono distinti; ma se si sommano i debiti
di tutte le lingue straniere si ha il dato generale che vede il debito in Lingua
straniera al secondo posto dopo quello in Matematica e l’Italiano in terza
posizione.
- I debiti in Matematica-Informatica sono significativamente più bassi rispetto a
quelli di Matematica.
Dati per tipologia di scuola:
- Viene confermata la tenuta dei debiti nelle varie discipline, come pure la
significativa differenza fra Matematica e Matematica-Informatica.
- Le differenze nell’ entità dei debiti fra la Matematica, l’Italiano e la Lingua
straniera non valgono per gli Istituti professionali, dove i valori sono molto
consistenti per quasi tutte le discipline.
- Nei tecnici, nei licei e nell’istituto magistrale l’Italiano tende a far registrare
maggiori debiti della Lingua straniera.
Quali le cause dei debiti? Quali le interazioni tra i diversi debiti? Dipendono da
carenze di base? O dipendono dai nuovi argomenti? O le difficoltà dei due tipi si
sommano? Quanto incide la scelta sbagliata del corso di studi superiore? Nelle
singole scuole, cioè, colpisce di più la carenza di prerequisiti nelle materie comuni di
base o colpiscono di più le difficoltà nelle nuove materie d’indirizzo?
19
I DEBITI NELLE MATERIE D’INDIRIZZO CON PERCENTUALI
SUPERIORI AL 2%
LICEO CLASSICO "CICOGNINI"
1996/97
1997/98
GRECO
17,1%
18,2%
1998/99
19,7%
LATINO
16,0%
9,7%
14,9%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV°
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO LICEO CL."CICOGNINI"
25,0%
20,0%
15,0%
GRECO
LATINO
10,0%
5,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
CONVITTO "CICOGNINI" LICEO SCIENTIFICO
1996/97
1997/98
1998/99
DISEGNO
19,2%
20,1%
20,4%
LATINO
15,4%
20,6%
17,8%
FISICA
8,2%
9,3%
0,0%
SCIENZE
2,4%
2,5%
23,0%
FILISOFIA
4,8%
0,50%
2,60%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I°- II°- III°- IV°
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO CONVITTO "CICOGNINI"
25,0%
20,0%
DISEGNO
15,0%
LATINO
10,0%
FISICA
SCIENZE
5,0%
0,0%
1996/97
FILISOFIA
1997/98
1998/99
20
CONVITTO "CICOGNINI" LICEI CLASSICI
1996/97
1997/98
LETTERE CLASSICHE
14,4%
10,5%
1998/99
7,0%
GRECO
13,9%
14,7%
10,5%
LATINO
7,8%
11,9%
10,5%
SCIENZE
5,0%
0,7%
7,0%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I°- II°- III°- IV°
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO LICEI CLASSICI CONVITTO "CICOGNINI"
16,0%
14,0%
LETTERE
CLASSICHE
12,0%
GRECO
10,0%
8,0%
LATINO
6,0%
SCIENZE
4,0%
2,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
ISTITUTO MAGISTRALE "RODARI"
1997/98
1998/99
DIRITTO
4,9%
4,3%
LATINO
10,7%
20,6%
SCIENZE
6,8%
5,7%
SC TERRA
5,8%
1,0%
DISEGNO
3,9%
1,0%
ED.FISICA
1,0%
2,9%
GEOGRAFIA
0,5%
2,4%
T R IE N N IO 1 9 9 6 - 1 9 9 9 C L A S S I I° - II° - III° - IV °
I D E B IT I N E L L E M A T E R IE D I IN D IR IZ Z O IS T IT U T O M A G IS T R A L E
" R O D A R I"
2 5 ,0 %
2 0 ,0 %
D IR IT T O
L AT IN O
1 5 ,0 %
S C IE N Z E
SC TER R A
D IS E G N O
1 0 ,0 %
E D .F IS IC A
G E O G R AF IA
5 ,0 %
0 ,0 %
1 9 9 7 /9 8
1 9 9 8 /9 9
21
LICEO "COPERNICO"
1996/97
1997/98
1998/99
LATINO
9,6%
14,0%
11,1%
SC.NAT.CH.GEO.
5,0%
3,4%
3,8%
FISICA
2,1%
2,7%
2,1%
STORIA ARTE
0,0%
0,4%
2,0%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV°
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO LICEO "COPERNICO"
16,0%
14,0%
12,0%
10,0%
LATINO
8,0%
SC.NAT.C
H.GEO.
6,0%
FISICA
4,0%
STORIA
ARTE
2,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
LICEO "LIVI"
1996/97
1997/98
1998/99
LATINO
23,9%
22,1%
18,6%
FISICA
4,0%
2,2%
2,8%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV °
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO LICEO "LIV I"
30,0%
25,0%
20,0%
LATINO
15,0%
FISICA
10,0%
5,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
22
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE "DAGOMARI"
1996/97
1997/98
1998/99
ECONOMIA AZ.
9,2%
10,0%
13,0%
TECNICA
5,5%
1,3%
1,3%
INFORMATICA
4,9%
5,9%
4,8%
DIRITTO EC.
4,0%
3,9%
4,7%
DIRITTO
3,6%
1,3%
2,3%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV°
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO IST.TEC."DAGOMARI"
14,0%
ECONOMIA
AZ.
12,0%
TECNICA
10,0%
INFORMATICA
8,0%
DIRITTO EC.
6,0%
DIRITTO
4,0%
2,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE "KEYNES"
1996/97
1997/98
1998/99
SCIENZE MATERIA
6,9%
1,4%
1,4%
DIRITTO/ECONOMIA
4,1%
2,6%
1,8%
SCIENZE DELLA NATURA
3,6%
0,5%
0,6%
EC.AZIENDALE
3,6%
2,0%
2,8%
RAGIONERIA
2,4%
3,6%
2,4%
T R IE N N IO 1 9 9 6 - 1 9 9 9 C L A S S I I° - II° - III° - IV ° I D E B IT I N E L L E M A T E R IE
D I IN D IR IZ Z O IS T .T E C .C O M ." K E Y N E S "
8 ,0 %
7 ,0 %
S C IE N ZE
M A T E R IA
6 ,0 %
D IR IT T O /E C O
N O M IA
5 ,0 %
S C IE N ZE
D E LLA
NATUR A
E C .A ZIE N D A L
E
4 ,0 %
3 ,0 %
2 ,0 %
R A G IO N E R IA
1 ,0 %
0 ,0 %
1 9 9 6 /9 7
1 9 9 7 /9 8
1 9 9 8 /9 9
23
CHIMICA
COSTRUZIONI
TEC.COSTRUZ.
TOPOGRAFIA
FISICA
DISEGNO
ESTIMO
ECON.CONTAB.
SCIENZE
DIRITTO
12,0%
ISTITUTO GEOMETRI "GRAMSCI"
1996/97
1997/98
11,1%
7,0%
7,1%
9,8%
1,8%
2,8%
6,7%
8,4%
5,1%
9,1%
4,7%
3,7%
3,0%
4,9%
3,6%
0,7%
2,4%
1,9%
0,0%
4,2%
1998/99
10,0%
4,4%
7,6%
3,8%
3,2%
2,4%
5,0%
2,9%
2,9%
4,7%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV°
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO ISTITUTO "GRAMSCI"
10,0%
CHIMICA
COSTRUZIONI
8,0%
TEC.COSTRUZ.
TOPOGRAFIA
6,0%
FISICA
DISEGNO
ESTIMO
4,0%
ECON.CONTAB.
SCIENZE
DIRITTO
2,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
ISTITUTO TECNICO "T.BUZZI"
FISICA
CHIMICA
TECNOLG.DIS.
DIRITTO EC.
1996/97
7,0%
4,3%
5,4%
2,0%
1997/98
5,6%
3,9%
0,8%
2,4%
1998/99
3,5%
4,2%
1,3%
2,1%
TR IEN N IO 1996 - 1999 C LA SS I I° - II° - III° - IV °
I D EB IT I N EL LE M A TE R IE D I IN D IR IZZO IS T.TEC . "B U ZZI"
8,0%
7,0%
6,0%
5,0%
F ISIC A
4,0%
CHIMICA
T ECNO LG .D IS.
3,0%
DIR IT T O EC.
2,0%
1,0%
0,0%
19 96 /97
19 97 /98
19 98 /99
24
IST.PROF. "DATINI"
1996/97
1997/98
DIRITTO EC.
16,7%
8,5%
1998/99
8,1%
ECON. AZ.
15,2%
9,7%
10,1%
SCIENZE TERRA
6,0%
5,4%
2,9%
STORIA ARTE
2,1%
1,9%
2,8%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV°
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO ISTITUTO PROF.LE "DATINI"
18,0%
16,0%
14,0%
DIRITTO EC.
12,0%
ECON. AZ.
10,0%
SCIENZE TERRA
8,0%
STORIA ARTE
6,0%
4,0%
2,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
I.P.S.I.A. "MARCONI"
1996/97
1997/98
1998/99
FISICA
14,8%
20,0%
12,9%
DIRITTO ECONOMIA
7,5%
2,7%
5,8%
TECN.PRATICHE
3,1%
2,7%
4,5%
TECN.PROF.
1,6%
2,1%
4,2%
DISCIPLINE TECN.
3,4%
1,2%
3,2%
BIOL.CH.SC.TERRA
4,2%
1,5%
0,6%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV °
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO IPSIA "MARCONI"
25,0%
FISICA
20,0%
DIRITTO ECO NO MIA
TECN.PRATICHE
15,0%
TECN.PRO F.
DISCIPLINE TECN.
10,0%
BIO L.CH.SC.TERRA
5,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
25
FISICA
DISEGNO
PLASTICA
SCIENZE
FISICA
STORIA ARTE
ISTITUTO D'ARTE
1997/98
16,7%
8,3%
4,2%
33,3%
16,7%
29,2%
1998/99
10,0%
11,3%
6,3%
0,0%
10,0%
0,0%
T R IE N N IO 1 9 9 6 - 1 9 9 9 C L A S S I I° - II° - III° - IV °
I D E B IT I N E L L E M A T E R IE D I IN D IR IZ Z O IS T IT U T O D 'A R T E
3 5 ,0 %
3 0 ,0 %
2 5 ,0 %
F IS IC A
D IS E G N O
2 0 ,0 %
P L A S T IC A
S C IE N Z E
1 5 ,0 %
F IS IC A
S T O R IA A R T E
1 0 ,0 %
5 ,0 %
0 ,0 %
1 9 9 7 /9 8
1 9 9 8 /9 9
LICEO L.R."S.NICCOLO"
1996/97
1997/98
1998/99
LATINO
22,8%
9,0%
8,6%
FILOSOFIA
1,1%
4,0%
0,0%
TRIENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV °
I DEBITI NELLE MATERIE DI INDIRIZZO LICEO L.R."S.NICCOLO"
25,0%
20,0%
15,0%
LATINO
FILOSOFIA
10,0%
5,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
26
ISTITUTO L.R. T.C. "NICASTRO"
1996/97
1997/98
RAGIONERIA
11,4%
12,1%
1998/99
9,8%
DIRITTO
7,1%
1,5%
8,2%
DIRITTO EC.
1,4%
0,0%
8,2%
ECONOMIA AZ.
2,9%
9,1%
0,0%
TR IENNIO 1996 - 1999 CLASSI I° - II° - III° - IV °
I DEB ITI NELLE M ATERIE DI IN DIRIZZO I.T.C.L.R . "N ICASTRO "
14,0%
RA G IO NE RIA
12,0%
DIRITTO
10,0%
8,0%
DIRITTO E C.
6,0%
E CO NO M IA A Z.
4,0%
2,0%
0,0%
1996/97
1997/98
1998/99
Nelle singole scuole:
Il primo dato è il numero delle materie con debito al di sopra del 2%:
- nei Licei, al Datini e al Buzzi le materie con debito vanno da 2 a 4, mentre sono
più numerose negli altri istituti in tutti e 3 gli anni. Solo due eccezioni: il Nicastro
con 4 materie e il Liceo Scientifico Cicognini con 5 materie.
In secondo luogo si osserva in alcuni casi un andamento tale da connotarsi come
tendenza:
- alla riduzione del debito (S.Niccolò, Datini, Keynes, Istituto d’Arte)
- alla tenuta del debito (Copernico, Livi, Liceo Classico Cicognini, Rodari, Marconi,
Dagomari)
- al Buzzi ed al Marconi il debito diminuisce solo in alcune materie.
In altri casi l’andamento è irregolare e non è possibile notare tendenze sicuramente
delineate.
27
GLI ESITI FINALI DEGLI ULTIMI 6 ANNI
SCOLASTICI 1993/94 - 1998/99
ESITI FINALI COMPLESSIVI DEL BIENNIO
DATI STORICI CLASSI PRIME SCUOLE SUPERIORI DI PRATO
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
ISCRITTI
2298
2290
2258
2223
PROMOSSI
1044
1690
1679
1634
CON DEBITO
683
675
822
789
FORMATIVO
RITIRATI
102
166
136
132
RESPINTI
469
434
443
457
1997/98
2101
1570
745
1998/99
2081
1519
642
116
415
124
438
D AT I S T O R IC I C L AS S I P R IM E S C U O L E S U P E R IO R I D I P R AT O
2500
2000
1500
1000
500
0
1993/94
1994/95
1995/96
IS CRITTI
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
1996/97
P RO M O S S I
1997/98
CO N DE B ITO F O RM A TIV O
RITIRA TI
DATI STORICI CLASSI SECONDE SCUOLE SUPERIORI DI PRATO
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
1838
1857
1856
2169
957
1596
1581
1603
647
700
737
811
43
191
58
203
30
245
130
436
1998/99
RE S P INTI
1997/98
1822
1523
681
64
235
D A T I S T O R IC I C L A S S I S E C O N D E S C U O L E S U P E R IO R I D I P R AT O
2500
2000
1500
1000
500
0
1993 /94
1994 /95
IS C R IT T I
PR OMOSSI
1995 /96
C O N D E B IT O F O R M A T IV O
28
1996 /97
R IT IR A T I
1997 /98
R E S P IN T I
DATI STORICI CLASSI PRIME LICEI E ISTITUTO MAGISTRALE
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
1997/98
805
788
700
652
629
471
663
610
572
537
222
245
201
209
211
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
18
94
44
81
25
65
9
71
18
74
1998/99
701
604
199
25
72
DATI STORICI CL.PRIME LICEI E IST.MAGISTRALE STAT. E NON
850
800
750
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
1993/94
1994/95
ISCRITTI
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
1995/96
PROMOSSI
1996/97
CON DEBITO FORMATIVO
1997/98
RITIRATI
RESPINTI
DATI STORICI CLASSI SECONDE LICEI E ISTITUTO MAGISTRALE
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
1997/98
759
762
684
621
624
472
684
641
558
562
232
276
213
239
218
6
49
28
50
2
41
7
56
1998/99
10
52
1998/99
595
526
216
28
41
DATI STORICI CLASSI SECONDE LICEI E IST.MAGISTRALE STATALI E NON
850
800
750
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
1993/94
1994/95
ISCRITTI
1995/96
PROMOSSI
1996/97
CON DEBITO FORMATIVO
29
1997/98
RITIRATI
RESPINTI
1998/99
DATI STORICI CLASSI PRIME ISTITUTI TECNICI
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
944
908
933
926
374
641
626
632
292
281
458
332
38
52
53
43
240
215
254
251
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
1997/98
894
627
317
41
226
1998/99
829
559
235
43
227
D AT I S T O R IC I C L AS S I P R IM E IS T IT U T I T ECN IC I S T AT . E NO N
1000
950
900
850
800
750
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
1993/94
1994/95
ISCRITTI
1995/96
PROMOSSI
1996/97
CON DEBITO FORMA TIV O
DATI STORICI CLASSI SECONDE ISTITUTI TECNICI
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
702
718
721
926
337
600
571
632
259
285
391
332
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
18
88
17
101
15
135
43
251
1997/98
RITIRA TI
1998/99
RESPINTI
1997/98
726
601
262
1998/99
708
582
269
23
102
16
110
DATI STORICI CLASSI SECONDE ISTITUTI TECNICI STAT. E NON
1000
950
900
850
800
750
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
1993/94
1994/95
ISCRITTI
PROMOSSI
1995/96
1996/97
CON DEBITO FORMATIVO
30
RITIRATI
1997/98
RESPINTI
1998/99
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
DATI STORICI CLASSI PRIME ISTITUTI PROFESSIONALI
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
549
594
625
645
199
386
443
430
169
149
163
248
46
135
70
138
58
124
1997/98
578
406
217
1998/99
551
356
208
57
115
56
139
80
135
D ATI STO R ICI CLASSI PR IM E ISTITU TI PR O F ESSIO NALI
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
1 9 9 3 /9 4
1 9 9 4 /9 5
IS C R ITTI
1 9 9 5 /9 6
P R OMO S S I
1 9 9 6 /9 7
C O N D E B ITO FOR MATIVO
1 9 9 7 /9 8
R ITIR ATI
1 9 9 8 /9 9
R E S P IN TI
DATI STORICI CLASSI SECONDE ISTITUTI PROFESSIONALI
1993/94
1994/95
1995/96
1996/97
1997/98
ISCRITTI
377
377
451
622
472
PROMOSSI
148
312
369
413
360
CON DEBITO FORMATIVO
156
139
133
240
201
RITIRATI
19
13
13
80
31
RESPINTI
54
52
69
129
81
1998/99
457
336
195
39
82
DATI STORICI CLASSI SECONDE ISTITUTI PROFESSIONALI
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
1993/94
1994/95
ISCRITTI
1995/96
PROMOSSI
1996/97
CON DEBITO FORMATIVO
31
1997/98
RITIRATI
RESPINTI
1998/99
Dai grafici risultano evidenti i seguenti dati:
- la percentuale dei promossi è aumentata nel 1994-95 e si è mantenuta poi stabile
per 2 anni consecutivi, mentre si nota una diminuzione leggera ma progressiva
negli ultimi 2 anni scolastici
- la percentuale dei debiti dopo lievi oscillazioni è tornata sui valori del 1994-95
- la percentuale dei respinti, e in minor misura quella dei ritirati, è in aumento
sebbene con valori non omogenei nei diversi anni.
Osservazioni: a chi lavora nella scuola da almeno 10 anni non può sfuggire che il
fenomeno dell’impennata dei promossi dall’anno scolastico 1994-95 sia da attribuire
all’abolizione degli esami di riparazione di settembre e all’ afflusso nella scuola superiore,
a partire dagli anni seguenti, dei finanziamenti per i cosiddetti IDEI, ovvero interventi
didattici educativi integrativi, che sono stati utilizzati nella quasi totalità dei casi per gli
interventi di recupero delle carenze disciplinari.
32
ESITI FINALI NELLE CLASSI PRIME E SECONDE
PER TIPOLOGIE DI SCUOLA
Se si prendono in considerazione analiticamente gli esiti finali del biennio,
distinguendo gli esiti delle prime da quelli delle seconde classi, e raggruppandoli per
tipologia di scuola, si evidenziano i seguenti dati:
- nei licei e nell’istituto magistrale si registrano sempre esiti più positivi che nei
tecnici e nei professionali
- gli esiti finali dei tecnici sono molto spesso meno positivi di quelli dei professionali
- viene confermata la prevalenza della selezione nelle classi prime rispetto alle
classi seconde
- le somme dei promossi con debito e dei respinti (senza contare, quindi, i ritirati)
danno la misura di quanto i docenti giudichino soddisfacente la preparazione
complessiva degli alunni, più di quanto dicano le alte percentuali dei promossi: la
somma dei promossi con debito e dei respinti, infatti, è costantemente superiore
alla metà del totale degli alunni negli istituti tecnici e quasi sempre lo è nei
professionali; mentre nei licei e nell’istituto magistrale è sempre inferiore alla
metà degli iscritti.
Osservazioni.
1- Le alte percentuali di promossi dopo l’anno scolastico 1994-95, ovvero dopo
l’abolizione degli esami di riparazione a settembre, non devono trarre in inganno
circa il reale miglioramento della preparazione degli alunni. Si è visto, infatti, che
solo in una tipologia di scuola il numero dei promossi senza debito è superiore
alla metà degli iscritti. Si tratta della tipologia dei licei e dell’istituto magistrale,
nei quali si orienta la maggior parte degli alunni promossi con il giudizio di ottimo
e di distinto dalle scuole medie. Viene, di conseguenza, da chiedersi se i migliori
risultati che si registrano in queste scuole siano da attribuire non tanto alle scuole
stesse quanto agli alunni che la frequentano; lo stesso si può dire, rovesciando i
termini del discorso, delle altre tipologie di scuola.
2- Le somme dei respinti nelle classi prime e di quelli nelle classi seconde danno la
misura, abbastanza reale, della dispersione scolastica nel biennio delle scuole
superiori, relativa agli anni presi in considerazione. Quanti degli alunni respinti in
prima sono riusciti poi a superare le loro difficoltà scolastiche nella stessa scuola o
in un’altra? E quanti di quelli respinti in seconda? Senza la possibilità di passare in
corso d’anno scolastico da una scuola all’altra, o da un sistema all’altro
(dall’istruzione alla formazione o all’apprendistato e viceversa), molti hanno
rinunciato, o in prima o in seconda, altri hanno comunque avuto ritardi più o
meno gravi nel loro iter scolastico, altri ancora hanno scoperto di avere sbagliato
scuola ma hanno preferito continuare nella strada intrapresa per non perdere
anni preziosi.
3- Per avere un esempio di quanto incida la dispersione su una leva di iscritti, si
vedano i dati elaborati dall’ufficio statistica del Comune di Prato relativi ai
diplomati nell’anno scolastico 1998-99, resi noti in un corso di formazione per
docenti referenti dell’Osservatorio sul disagio: degli iscritti in prima nel 1994-95 si
sono diplomati il 64,7%. Il resto è dispersione scolastica.
33
LICEI
MAGISTRALI
STATALI E
NON
805
ISCRITTI
CLASSI PRIME A.S. 1993/94
%
ISTITUTI
%
TECNICI
STATALI E
NON
944
ISTITUTI
PROFESSIONALI
%
TOTALI
1044
549
2298
PROMOSSI
471
59%
374
40%
199
36%
RIMANDATI
222
28%
292
31%
169
31%
683
RITIRATI
18
2%
38
4%
46
8%
102
RESPINTI
94
12%
240
25%
135
25%
469
RISULTATI FINALI CLASSI PRIME A.S. 1993/94
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
ISCRITTI
PROMOSS I
RIMANDA TI
LICEI MA GISTRALI S TATALI E NON
ISCRITTI
PROMOSSI
RIMANDATI
RITIRATI
RESPINTI
LICEI
%
MAGISTRALI STATALI
E NON
759
472
62%
232
31%
6
1%
49
6%
RITIRATI
ISTITUTI TECNICI STATA LI E NON
CLASSI SECONDE
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
702
337
259
18
88
A.S. 1993/94
%
RE SP INTI
ISTITUTI P ROFE SS IONALI
ISTITUTI
PROFESSIONALI
377
148
156
19
54
48%
37%
3%
13%
%
TOTALI
39%
41%
5%
14%
1838
957
647
43
191
R IS U L T A T I F IN A L I C L A S S I S E C O N D E A .S . 1 9 9 3 /9 4
800
750
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
IS C R IT T I
L IC E I
PR O MO SSI
M A G IS T R A L I S T A T A L I E N O N
R IM A N D A T I
IS TITU TI
TE C N IC I S TA TA L I E N O N
34
R IT IR A T I
R E S P INT I
IS TITU TI
P R O F E S S IO N A L I
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
CLASSI PRIME
A.S.1994/95
ISTITUTI TECNICI
%
STATALI E NON
LICEI
MAGISTRALI
STATALI E NON
788
663
245
%
84%
31%
908
641
281
71%
31%
44
81
6%
10%
52
215
6%
24%
ISTITUTI
PROFESSIONALI
%
TOTALI
594
386
149
65%
25%
2290
1690
675
70
138
12%
23%
166
434
RISULTATI FINALI CLASSI PRIME A.S. 1994/95
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
ISCRITTI
LICEI
PROMOSSI
MAGISTRALI STATALI E NON
LICEI MAGISTRALI
STATALI E NON
762
684
276
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
CON DEBITO
FORMATIVO
28
50
RITIRATI
ISTITUTI TECNICI STATALI E NON
RESPINTI
ISTITUTI PROFESSIONALI
CLASSI SECONDE
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
718
90%
600
36%
285
A.S.1994/95
ISTITUTI
PROFESSIONALI
377
84%
312
40%
139
%
TOTALI
83%
37%
1857
1596
700
4%
7%
2%
14%
3%
14%
58
203
%
17
101
%
13
52
RISULTATI FINALI CLASSI SECONDE A.S. 1994/95
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
ISCRITTI
PROMOSSI
LICEI MAGISTRALI STATALI E NON
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
ISTITUTI TECNICI STATALI E NON
35
RESPINTI
ISTITUTI PROFESSIONALI
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
LICEI
MAGISTRALI
STATALI E NON
700
610
201
25
65
CLASSI PRIME
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
%
933
626
458
53
254
87%
29%
4%
9%
A.S. 1995/96
ISTITUTI
PROFESSIONALI
%
625
443
163
58
124
67%
49%
6%
27%
%
TOTALI
71%
26%
9%
20%
2258
1679
822
136
443
RIS UL T AT I F INAL I C L AS S I P RIM E A.S . 1 9 9 5/96
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
IS CRITTI
LICE I
P ROM OS S I
M A GIS TRA LI S TA TA LI E NON
LICEI MAGISTRALI
STATALI E NON
684
641
213
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
2
41
CON DE B ITO
FORM A TIV O
IS TITUTI
RITIRA TI
TE CNICI S TA TA LI E NON
CLASSI SECONDE
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
721
94%
571
31%
391
79%
54%
0,3%
6%
2%
19%
%
15
135
%
IS TITUTI
RE S P INTI
P ROFE S S IONA LI
A.S. 1995/96
ISTITUTI
% TOTALI
PROFESSIONALI
451
1856
369
82% 1581
133
29%
737
13
69
3%
15%
RISULT AT I FINALI CLASSI SECONDE A.S. 1995/96
800
700
600
500
400
300
200
100
0
ISCRITTI
PROMOSSI
LICEI MAGISTRALI STATALI E NON
CON DEBITO FORMATIVO
RITIRATI
ISTITUTI TECNICI STATALI E NON
36
RESPINTI
ISTITUTI PROFESSIONALI
30
245
LICEI MAGISTRALI
STATALI E NON
652
572
209
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
CLASSI PRIME A.S. 1996/97
%
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
926
88%
632
32%
332
9
71
2%
34%
43
251
%
%
TOTALI
68%
36%
ISTITUTI
PROFESSIONALI
645
430
248
67%
38%
2223
1634
789
5%
27%
80
135
12%
21%
132
457
RISULTATI FINALI CLASSI PRIME A.S. 1996/97
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
ISCRITTI
PROM OSSI
LICEI MAGISTRALI STATALI E NON
LICEI
MAGISTRALI
STATALI E NON
621
558
239
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
CON DEBITO
FORMATIVO
ISTITUTI TECNICI STATALI E NON
RITIRATI
RESPINTI
ISTITUTI PROFESSIONALI
CLASSI SECONDE A.S. 1996/97
%
ISTITUTI TECNICI
%
STATALI E NON
ISTITUTI
PROFESSIONALI
%
TOTALI
90%
38%
926
632
332
68%
36%
622
413
240
66%
39%
2169
1603
811
1%
9%
43
251
5%
27%
80
129
13%
21%
130
436
7
56
RISULT AT I FINALI C LASSI SEC OND E A.S. 19 96/97
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
IS CRITTI
LICE I
P ROMOS S I
MA GIS TRA LI STA TA LI E NON
CON DE B ITO
FORM ATIV O
RITIRA TI
IS TITUTI TECNICI S TA TA LI E NON
37
RE SP INTI
IS TITUTI P ROFE S S IONA LI
LICEI
MAGISTRALI
STATALI E NON
629
537
211
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
CLASSI PRIME A.S. 1997/98
%
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
18
74
%
ISTITUTI
PROFESSIONALI
%
TOTAL
I
85%
34%
894
627
317
70%
35%
578
406
217
70%
38%
2101
1570
745
3%
12%
41
226
5%
25%
57
115
10%
20%
116
415
R IS U L T A T I F IN A L I C L A S S I P R IM E A .S . 1 9 9 7 /9 8
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
IS C R ITTI
LIC E I
P RO M O S S I
C O N D E B ITO
F O R M A TIV O
M A G IS TR A LI S TA TA LI E N O N
IS TITU TI
TE C N IC I S TA TA LI E N O N
CLASSI SECONDE A.S. 1997/98
LICEI MAGISTRALI
%
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
STATALI E NON
624
726
562
90%
601
218
35%
262
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
10
52
2%
8%
R ITIR A TI
23
102
IS TITU TI
%
R E S P IN TI
P R O F E S S IO N A LI
%
TOTALI
83%
36%
ISTITUTI
PROFESSIONALI
472
360
201
76%
43%
1822
1523
681
3%
14%
31
81
7%
17%
64
235
R IS U L T A T I F IN A L I C L A S S I S E C O N D E A .S . 1 9 9 7 /9 8
800
700
600
500
400
300
200
100
0
IS C R ITTI
L IC E I
P RO M O S S I
M A G IS TR A L I S TA TA L I E N O N
C O N D E B ITO
F O R M A TIV O
IS TITU TI
R ITIR A TI
TE C N IC I S TA TA L I E N O N
38
IS TITU TI
R E S P IN TI
P R O F E S S IO N A L I
LICEI MAGISTRALI
STATALI E NON
701
604
199
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
CLASSI PRIME A.S. 1998/99
%
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
829
86%
559
28%
235
25
72
4%
10%
43
227
%
67%
28%
ISTITUTI
PROFESSIONALI
551
356
208
5%
27%
56
139
%
TOT.
2081
65% 1519
38% 642
10%
25%
124
438
RISULT ATI FINALI CLASSI PRIME A.S. 1998/99
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
ISCRITTI
PROMOS SI
LICE I MAGISTRALI STA TALI E NON
CON DEBITO FORMATIV O
ISTITUTI TE CNICI S TATA LI E NON
CLASSI SECONDE A.S. 1998/99
LICEI MAGISTRALI
%
ISTITUTI TECNICI
STATALI E NON
STATALI E NON
595
708
526
88%
582
216
36%
269
ISCRITTI
PROMOSSI
CON DEBITO
FORMATIVO
RITIRATI
RESPINTI
28
41
5%
7%
16
110
RITIRATI
RE SP INTI
ISTITUTI P ROFES SIONA LI
%
82%
38%
ISTITUTI
PROFESSIONALI
457
336
195
2%
16%
39
82
%
1760
74% 1444
43% 680
9%
18%
R ISU LTATI FIN ALI CLASSI SEC ON D E A.S. 1998/99
800
700
600
500
400
300
200
100
0
ISC R ITTI
PR OMOSSI
L IC EI MAGISTR ALI STATAL I E N ON
C ON D EBITO FOR MATIVO
ISTITU TI TEC N IC I STATALI E N ON
39
R ITIR ATI
ISTITU TI PR OFESSION AL I
TOT.
R ESPIN TI
83
233
CONFRONTO FRA GLI ESITI FINALI DEL BIENNIO NELLE 3
TIPOLOGIE DI SCUOLA
Se si prendono in esame i risultati finali delle diverse tipologie di scuola si nota
che:
- è comune a tutte le scuole l’aumento della percentuale dei promossi nel 1994-95
e la sostanziale tenuta di esso negli anni successivi, sebbene con variazioni
percentuali;
- i Licei, l’Istituto Magistrale e l’Istituto d’Arte mantengono stabili le percentuali dei
promossi con debito e dei respinti, mentre vedono aumentare nella classe
seconda quella dei ritirati;
- gli Istituti Tecnici vedono diminuire la percentuale dei promossi con debito e
aumentare quella dei respinti negli ultimi due anni scolastici, mentre mantengono
sostanzialmente stabili i ritirati;
- negli Istituti Professionali si nota una propensione alla diminuzione della
percentuale dei promossi e all’aumento di quella dei respinti; anche qui i ritirati
sono sostanzialmente stabili.
CONFRONTO TRA L’ANDAMENTO NEGLI ANNI DEI DEBITI
FORMATIVI E QUELLO DEGLI ESITI FINALI NEL BIENNIO
PER TIPOLOGIA DI SCUOLA
RIFERIMENTI GRAFICI a pag. 16-17-18/31-32-33
Purtroppo non è possibile confrontare l’andamento degli esiti finali con quello dei
debiti formativi fin dal 1994-95, anno dell’abolizione degli esami di riparazione a
settembre, in quanto i dati a disposizione sono lacunosi. Le lacune sulla “memoria” dei
debiti in alcune scuole stanno a testimoniare il momento di difficoltà attraversato alla fine
di quell’anno scolastico a causa della mancanza di chiarezza sul che fare dei debiti, che in
alcuni casi non sono stati neppure registrati.
Il confronto è stato fatto fra gli andamenti nel biennio negli ultimi 3 anni (96/97, 97/98,
98/99), dal quale risulta una leggera tendenza alla diminuzione del numero dei promossi
e dei promossi con debito, unita al leggero aumento dei respinti nelle prime e dei ritirati
nelle seconde. Contemporaneamente diminuiscono in molte scuole i debiti, soprattutto in
Matematica e in Lingua straniera, ma anche in Italiano e Storia, mentre i debiti nelle
materie d’indirizzo hanno un andamento molto diversificato nei singoli istituti.
Fermo restando che l’aumento della percentuale dei promossi registrato nell’anno di
abolizione degli esami di riparazione si è sostanzialmente mantenuto fino al 1998-99, si
notano alcune differenze di tendenza fra le tipologie di scuola che si possono sintetizzare
nel modo seguente: nei licei e nell’istituto magistrale si registra un bilancio positivo fra
esiti scolastici e debiti formativi (aumento dei promossi e diminuzione dei debiti), mentre
il bilancio è negativo negli altri istituti (aumento dei respinti e aumento dei debiti). In
particolare:
40
Classi prime. Licei e Istituto magistrale.
- leggero aumento della percentuale dei promossi, tenuta delle altre percentuali;
- contemporanea diminuzione delle percentuali dei debiti in Matematica e in Lingua
straniera, unita a una lieve diminuzione in Italiano e Storia.
Classi seconde. Licei e Istituto magistrale.
- qualche diminuzione della percentuale dei promossi, mentre i respinti e i ritirati
confluiscono sullo stesso valore nell’anno 1998-99;
- contemporanea diminuzione dei debiti in tutte le materie comuni.
Classi prime. Istituti tecnici.
- diminuiscono in percentuale i promossi e i promossi con debito, mentre
aumentano i respinti;
- contemporaneamente aumentano i debiti formativi nelle materie comuni;
Classi seconde. Istituti tecnici.
- si registrano le stesse tendenze delle classi prime ma con valori più bassi;
- contemporaneamente diminuisce il debito, specialmente in Matematica e in
Lingua straniera.
Classi prime. Istituti professionali.
- diminuiscono in percentuale i promossi e i promossi con debito, mentre
aumentano i respinti;
- contemporaneamente aumentano i debiti formativi nelle materie comuni;
Classi seconde . Istituti professionali.
- si registra una tendenza alla diminuzione delle percentuali dei promossi e dei
promossi con debito, una stabilità della percentuale dei respinti e un aumento dei
ritirati;
- contemporaneamente diminuiscono nei tre anni le percentuali dei debiti in
Matematica e in Lingua straniera e aumentano di poco nelle altre materie comuni;
Nota.
Non c’è coincidenza fra il totale degli alunni relativo ai debiti e quello relativo agli
esiti; la discordanza è più rilevata nell’anno scolastico 1996-97 in dipendenza dei seguenti
fattori: mancano i dati sui debiti formativi del Liceo classico Cicognini, dell’Istituto
Magistrale Rodari e dell’Istituto d’Arte di Montemurlo. Inoltre, la considerazione e
gestione dei dati dei “ritirati” non è univoca nelle varie scuole, per i motivi esposti in
precedenza.
41
OSSERVAZIONI SUI DATI 1998-99 DELL’OSSERVATORIO
SCOLASTICO SUL DISAGIO (pubblicazione n.2)
Prima osservazione.
Nelle note che accompagnavano la scheda da utilizzare per la rilevazione si
raccomandava di rilevare le forme di disagio che avevano “incidenza sull’andamento
scolastico”. Ebbene, qual è il dato costante in tutte le elaborazioni? Sia nei dati distribuiti
per area sia in quelli distribuiti per scuola e per anno di corso, c’è una stretta
correlazione
tra
“competenze nei saperi di base” e “difficile attenzione e
concentrazione”, pur in presenza di “motivazione ad apprendere”, “autonomia funzionale
e organizzativa” e “relazionalità e comunicazione”; questi tre ultimi indicatori, infatti,
presentano valori di disagio molto meno marcati rispetto ai primi due. E’ poi di totale
evidenza come detto tipo di disagio si manifesti potenziato di 4 o 5 volte negli alunni
ripetenti rispetto a quelli non ripetenti (vedi pag. 50), a dimostrazione ulteriore che a
scuola, naturalmente, è negli esiti scolastici che si manifestano prioritariamente i
problemi e che dalla didattica e dalla sua organizzazione possono scaturire le relative
soluzioni.
Seconda osservazione.
Pag. 42: il disagio si addensa nella fascia che va dalla 3^elementare alla 3^ media,
che sembrano essere per la popolazione scolastica pratese gli anni più critici, anche
rispetto al 1^ anno di scuola superiore. Ma bisogna tener conto del fatto che
all’Osservatorio non sono pervenuti i dati degli Istituti Datini e Marconi, i due istituti
professionali della città dove, notoriamente, affluisce la maggior parte degli alunni
licenziati dalla scuola media con il giudizio di “sufficiente”.
42
I PERCHE’ DEGLI INSUCCESSI
“ …Sono andato in tantissime scuole, ho visto esperienze bellissime fatte da un
insegnante, ma quando ripassavo l’anno dopo, se quell’insegnante non c’era più, mi
accorgevo che di tutto il lavoro fatto non era rimasto nulla.”
Howard Gardner
Quanti libri, quanti seminari, quanti corsi di formazione, quante indagini, quante
ricerche ci sono sull’argomento? Innumerevoli.
Anche le leggi di riforma, per lungo tempo invocate, sono state elaborate,
presentate, approvate ed emanate con i rispettivi finanziamenti. Con l’autonomia
scolastica e con la riforma del Ministero si è detto stop alla burocrazia.
Da oggi in poi, quale alibi si potrà concedere alla Scuola che continuerà a registrare
notevoli quantità di insuccesso scolastico?
Ora, ai molteplici perché dell’insuccesso non rimane che rispondere con i fatti, cioè
con azioni didattiche e organizzative intenzionali, autocontrollate nei processi,
autovalutate negli esiti e autocorrette quando è necessario. E’ quanto in molti hanno
fatto ma, come dice Gardner, il loro lavoro non è diventato patrimonio comune della
comunità scolastica. Gli insegnanti hanno la libertà d’insegnamento ma non
hanno la libertà di organizzare il proprio insegnamento; questo è un grosso
ostacolo al miglioramento delle pratiche didattiche che si basano non solo sulla lezione
del singolo insegnante nella propria classe ai propri alunni, ma anche sulla pratica della
collegialità, ovvero sulla possibilità di imparare dalle proprie e anche dalle altrui
esperienze.
Prof.ssa Chiara Recchia
Consigliere distretto n°9
Designata dal Comune di Prato
43
ALTRI DATI
44
ANNO SCOL.CO 1996/97 DEBITI RILEVATI SCUOLA PER SCUOLA
AREE DISCIPLINARI COMUNI
TOT. DEBITI TOTALE
FORMATIVI ALUNNI
matematica
935
6437
italiano
456
6437
inglese
339
6437
matem/inform
266
6437
seconda lingua
264
6437
diritto/economia
263
6437
storia
225
6437
lingua straniera
209
6437
fisica
204
6437
prima lingua
146
6437
disegno
84
6437
sc.terra
66
6437
sc.della materia
60
6437
sc.nat.ch.geo
47
6437
diritto
42
6437
terza lingua
37
6437
sc.della natura
35
6437
scienze
29
6437
storia arte
28
6437
geografia
20
6437
biol.ch.sc.terra
16
6437
tedesco
14
6437
ed.civica
10
6437
ed.fisica
9
6437
storia/geografia
7
6437
ed.civ.giur.econ.
1
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AREE DISCIPLINARI COMUNI a.s. 1996/97
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ed.civ.giur.econ.
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storia/geografia
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ed.fisica
0,1%
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0,2%
tedesco
0,2%
biol.ch.sc.terra
0,2%
geografia
0,3%
storia arte
0,4%
scienze
0,5%
sc.della natura
0,5%
terza lingua
0,6%
diritto
0,7%
sc.nat.ch.geo
0,7%
sc.della materia
sc.terra
disegno
0,9%
1,0%
1,3%
2,3%
prima lingua
3,2%
fisica
3,2%
lingua straniera
3,5%
storia
diritto/economia
4,1%
seconda lingua
4,1%
matem/inf orm
4,1%
5,3%
inglese
7,1%
italiano
matematica
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14,5%
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LICEO CLASSICO "F. CICOGNINI"
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I.GEOMETRI "A.GRAMSCI"
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I.T.I. "BUZZI"
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IND.ELETTRONICA TELECOMUNICAZIONI
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I.T.P."MARCONI"
OP. ELETTRONICO
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AREE DISCIPLINARI COMUNI
TOT.
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IND.ELETTRONICA TELECOMUNICAZIONI
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LICEO L.R."S.NICCOLO'" INDAGINE PER CLASSI A.S. 1997/98
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ANNO SCOL.CO 1998/99 DEBITI RILEVATI SCUOLA PER SCUOLA
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storia
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lingua straniera
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disegno
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francese
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geografia
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tedesco
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sc.terra
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storia arte
diritto
disegno
0,7%
0,8%
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lingua straniera
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fisica
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seconda lingua
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I.L.R. "NICASTRO"
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trattamento testi
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ragioneria
tecnica
economia
merceologia
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