Comments
Description
Transcript
steven montgomery
STEVEN MONTGOMERY FORWARD ARCHEOLOGIES | ARCHEOLOGIE DEL DIVENIRE 15 - 30 settembre 2012 | September 15 - 30, 2012 @ Mulino Pestasassi Baccin Cecchetto Stringa, Via Munari 19, Nove (VI) exhibition Project STEVEN MONTGOMERY FORWARD ARCHEOLOGIES | ARCHEOLOGIE DEL DIVENIRE September 15-30, 2012 | 15-30 Settembre, 2012 @ Mulino Pestasassi Baccin-Cecchetto-Stringa, Via A. Munari 19, NOVE (VI) 15ª Festa della Ceramica | Portoni aperti | www.festadellaceramica.it Progetto ideato e curato da Geraldine Zodo Con la collaborazione di Jerome Zodo Contemporary 55DSL Comune di Nove Sindaco Conservatore Presidente Direttore Manuele Bozzetto Katia Brugnolo Andrea Rosso Jerome Zodo Responsabile Amministrativo Direttore Artistico Coordinatore Progetto Assessore al Museo e alla Cultura Responsabile Progetti Espositivi Ettore Dal Santo Claudio Gheller Comune di Nove Museo Civico della Ceramica Famiglia Stringa Rina Tollio, 55DSL Comunicazione e Progettazione Visiva Andrea Rosso, 55DSL Responsabile Amministrativo Ettore Dal Santo Ufficio Stampa Relazioni esterne e fund-raising Ettore Dal Santo Geraldine Zodo Giovanni Pilotto Ettore Dal Santo Segreteria Ufficio Stampa Silvia Lazzarotto Jerome Zodo Contemporary Tanita Marcon Comune di Nove Andrea Rosso Geraldine Zodo Ettore Dal Santo Segreteria Amministratore Delegato Organizzazione e Assistenza Elisa Bittante Sebastiano Zanolli Laura Conconi Giovanni Pilotto Coordinamento e Assistenza Operativa Responsabile Progetti Esterni Camilla Zanon Curci Addetto Stampa Andrea Rosso Geraldine Zodo Assessore Samuele Zanardello Ufficio Stampa e Comunicazione Assicurazione Ufficio Tecnico Comune di Nove Annalisa Turroni Gruppo Somaschini Brianza Assicurazioni Seregno www.brianzaassicurazioni.it AXA Assicurazioni Assicurazione Gruppo Somaschini Brianza Assicurazioni AXA Assicurazioni Servizio Guardiania Civis - Istituto di Vigilanza Testi di Geraldine Zodo Nadir Stringa Si ringraziano la Famiglia Stringa e il Comune di Nove Una produzione: Sponsor tecnici: Con il patrocinio di: Colophon Comune di Nove Colophon.indd 1 11/09/12 11.01 FORWARD ARCHEOLOGIES | ARCHEOLOGIE DEL DIVENIRE La mostra Forward Archeologies | Archeologie del divenire si compone come un duplice percorso espositivo in cui il dialogo sempiterno fra memoria e presente è orientato nella duplicità degli elementi espositivi, dalle fatiscenti ed antiche infrastrutture del sito industriale, all’imponente corpo scultoreo di Test Site (2006-2007) dell’artista americano Steven Montgomery. D’incanto secolare, la splendida cornice del mulino Pestasassi Baccin-Cecchetto-Stringa concede il fascino di un’atmosfera suggestiva: sensibile alla storia dell’antico opificio, l’intervento dell’artista condivide le specificità del luogo, come reliquie di un lontano rituale, fra archeologia industriale e contemporaneità, il gruppo scultoreo rievoca la memoria e lo spirito di una tradizione millenaria. «A noi l’eternità si presenta come un idea che non possiamo comprendere, qualcosa di immenso! Ma perché deve essere proprio qualcosa di immenso? E magari invece di tutta questa immensità, ci sarà una stanzetta, una specie delle stanza da bagno in campagna, annerita dal fumo con le regnatele in tutti gli angoli, e questa sarà l’eternità. A volte mi sembra di vedere qualcosa del genere». (F. DOSTOEVSKIJ, Delitto e Castigo (1866), dialogo di Svidrigailov con Raskol’nikov) Concept Mulino Pestasassi Baccin Cecchetto Stringa. Attivo dal XVIII secolo, il mulino rimane oggi il più antico superstite del suo genere, presente in Europa: una fondamentale testimonianza per la storia della manifattura ceramica e dell’artigianato artistico in generale. Una discreta documentazione ha consentito di analizzare i suoi usi e i vari adattamenti subiti lungo gli oltre due secoli di vita. La data 1638 incisa sul camino esterno corrisponde al termine della costruzione, che anticipa di quasi un secolo la prima affermazione della manifattura ceramica nella zona: si ipotizza pertanto che inizialmente il fabbricato fosse utilizzato per altri scopi. Nel 1791, il Magistrato alle acque della Repubblica Veneziana, diede la concessione all’imprenditore Giovanni Maria Baccin, allora direttore della famosa manifattura Antonibon, di usufruire di una certa quantità d’acqua della roggia Isacchina, estratta dal corso del Brenta (la sorgente nasce dai laghi di Levico e di Caldonazzo, in Provincia di Trento; il fiume sfocia nell’Alto Adriatico, dopo un percorso di 174 km) allo scopo di macinare e polverizzare ciottoli di quarzo e di carbonato di calcio, facilmente reperibili nel greto del fiume, utilizzati per la preparazione della terraglie e per la macinatura delle fritte per le vernici e gli smalti. Nel 1817 la proprietà passò alle famiglie Checchetto, che per tutto l’Ottocento continuarono la produzione di impasti e vernici per la propria manifattura fino al 1929, e per varie fabbriche del territorio novese e vicentino fino agli inizia degli anni Sessanta, per poi essere acquisita nel 1965 dalla famiglia Stringa, attuale proprietaria, che ha curato il restauro e la valorizzazione dell’intero complesso. Grazie al discreto stato di conservazione, l’opificio viene attualmente utilizzato solo a scopo dimostrativo, ed è considerato un punto di riferimento della storia ceramica veneta, un importante monumento di archeologia artigianale e industriale. Dal 27 giugno del 1991 l’intero complesso è sottoposto a tutela monumentale da parte della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Veneto ed è stato dichiarato di interesse particolarmente importante dal Ministero per i Beni Culturali. Nel 2004 il Mulino Pestasassi Baccin Cecchetto Stringa è stato votato tra i primi cinque “Luoghi del Cuore” nel secondo censimento nazionale del FAI, il Fondo Ambientale Italiano. Sede Affinità seduttive in Steven Montgomery Detroit è la più grande città dello stato americano del Michigan e capoluogo della contea del Wayne. Fu fondata alla fine del XVII sec. da un nobile esploratore francese, Antonine Laumet de La Mothe, Signore di Cadillac. La denominazione Detroit deriva dalla lingua francese Rivière du détroit (fiume dello stretto) essa si riferisce allo stretto del fiume Detroit che separa i due grandi laghi di St.Clair e di Erie, delimitando a sua volta il confine geografico fra Stati Uniti d’America e Canada. La città di Detroit è riconosciuta in tutto il mondo come capitale dell’industria automobilistica. Secondo i dati demografici del 2010, Detroit ha una densità di popolazione pari a 713.777 abitanti (4,4 milioni nell’area metropolitana) meno della metà della popolazione enumerata nei registri dei censimenti degli anni cinquanta. La città infatti è alla guida della classifica nazionale del decremento demografico, causato per lo più dalla crisi e dal declino industriale locale. Il grande sviluppo economico cominciò a partire dalla fine dell’Ottocento, l’industrializzazione fu favorita dalla vicinanza di floride risorse minerarie di ferro e di carbone. Nel 1903 l’ingegnere industriale Henry Ford (1863 - 1947) fondò la Ford Motor Company, nell’anno seguente, dopo diversi tentativi, costruì la prima autovettura chiamata Model T, progettata insieme a Charles Harolde Wills, József Galamb e Jenő Farkas. Servendosi della tecnica della catena di montaggio, la Model T fu il primo modello automobilistico prodotto su larga scala. L’industria di Ford insieme ai successivi pionieri del settore, come i fratelli Dodge, Fisher e Packard, Walter Chrysler e la General Motors Company rafforzarono l’identità della città di Detroit come l’emblema dell’industria automobilistica americana. Nel desiderio di lodare i successi e celebrare i progressi tecnico scientifici, nel 1930 la Ford Motor Company commissionò al celebre artista messicano Diego Rivera (1886-1957) una serie di affreschi parietali intitolati Detroit Industry. L’opera si compone di 27 pannelli realizzati all’interno della corte del Detroit Institute of Art, fu completata nel 1933, ed è considerata tra i lavori più importanti del pittore muralista sudamericano. Arte & Industria Steven Montgomery nasce a Detroit (U.S.A.) il 10 luglio del 1954. All’età di 16 anni, in occasione di una gita scolastica, vide per la prima volta la grande opera parietale Detroit Industry (1933) del maestro Rivera, l’incontro fu determinante per la sua formazione. A colpirlo oltre alla magnificenza del lavoro, fu l’enorme divario fra l’idealizzazione e il trionfo della forza lavoro di quell’epoca e la condizione sociale ed economica della classe operaia coeva al giovane artista. Dopo aver conseguito gli studi artistici e filosofici, si dedicata in una prima fase all’attività pittorica realizzando diversi e significativi lavori, tuttavia l’incontro e il fascino per la dimensione scultorea sarà decisivo per l’affermazione della sua carriera. Seppur protagonista, la ceramica non sancisce la classificazione del suo lavoro quale ceramista, ma evidenzia solamente le sorprendi capacità della materia di adattarsi alle esigenze e alle fantasie più recondite dell’artista. In tutto l’immaginario estetico di Steven Montgomery prevale il legame indissolubile di ripulsa quanto di affezione alla propria città natia. Nelle sue rappresentazioni scultoree si avverte una certa mitologia decadente del mondo meccanico-industriale, rivelazioni di un profondo senso di inquietudine più prossimo a noi, imminente. L’opera Test Site (2006-2007) si compone di sette elementi realizzati interamente in ceramica, come reliquie di uno scenario post-apocalittico, ogni singolo corpo dell’installazione diviene testimone di un’epoca fortemente vulnerabile, esposta di continuo alle trasformazioni, ai cambiamenti, al declino e all’usura di un tempo sin troppo sovrano. Test Site fu realizzata in seguito al tragico evento dell’undici settembre. I primi elementi a soccombere per il disastro aereo del World Trade Center furono i bulloni di collegamento tra le travi dei pavimenti e le pareti esterne delle torri, causandone il successivo crollo. Steven Montgomery si trasferì a New York nel 1990, dove tutt’oggi vive e lavora. «Ho osservato tutto l’evento dal mio tetto a circa un miglio e mezzo di distanza. Test Site è stata realizzata come un monumento, omaggio a tutti coloro a cui è richiesto di sopportare pesi e responsabilità al di là dell’immaginabile». statement Steven Montgomery was born in 1954, Detroit, USA Lives and works in New York City. Education 1978 Master of Fine Arts, Tyler School of Art, Temple University, Philadelphia, PA 1976 Bachelor of Philosophy, Grand Valley State College, Allendale, MI Selected public collections The Metropolitan Museum of Art, New York, NY Smithsonian Institutions, American Museum of Art, Renwick Gallery, Washington DC Museum of Art and Design, New York, NY Everson Museum of Art, Syracuse, NY Daum Museum of Contemporary Art, Sedalia, MO Racine Museum of Art, Racine, WI Mint Museum of Art, Charlotte, NC Long House Reserve, East Hampton, NY Stevens Institute of Technology, Hoboken, NJ The Museum of Shigaraki Ceramics Art Center and Cultural Park, Shigaraki, Japan National Museum of History, Taipei, Taiwan Icheon World Ceramic Center, Icheon, South Korea Taipei County Yingge Museum, Taipei, Taiwan Corcoran Gallery of Art, Washington, DC Art Musem of San Francisco, de Young, San Francisco, CA Newark Museum of Art, Newark, NJ Flint Institute of Arts, Flint, MI Keramic Museum Westerwald, Westerwald, Germany Selected solo exhibition 2012 Past Forward, Mulino Pestasassi, Nove, Italy Home Made/Weapons Grade, Thomas Hunter Projects, Hunter College, New York, NY bio 2011 Cobalt, And Other Elements, OK Harris Gallery, New York, NY Cobalt, And Other Elements, Lon Hamaekers Gallery, Water Mill, NY Re-Entrance, New York Foundation for the Arts Gallery, Brooklyn, New York 2009 Fire, Icheon World Ceramic Center, Icheon, South Korea 2008 Broken, OK Harris Gallery, New York, NY 2006 Daum Museum of Contemporary Art, Sedalia, MO OK Harris Gallery, New York, NY Tong-In Gallery, Seoul, South Korea 2004 Artifacts, OK Harris Gallery, New York, NY 2003 Damaged Mimesis, Newcomb Art Gallery, Tulane University, LA 2001 OK Harris Gallery, New York, NY 2000 Long House Reserve, East Hampton, NY 1999 Dorothy Weiss Gallery, San Francisco, CA 1998 OK Harris Gallery, New York, NY Everson Museum of Art, Syracuse, NY 1996 OK Harris Gallery, New York, NY 1991 Garth Clark Gallery, New York, NY bio Selected group exhibition 2011 Failing Grace, Jerome Zodo Contemporary, Milan, Italy 2010 Interactions, NCECA, Philadelphia, PA 2009 Selections from OK Harris, Flint Institute of Art, Flint, Michigan 2008 Permanently MAD: Revealing The Collection, Museum of Arts and Design, NY The American Vision: A History through Art, Corcoran Gallery of Art, Washington, DC 2007 Here’s The Thing/ The Single Object As Still Life, Katonah Museum of Art, Katonah, NY 2006 NCECA Invitational, College of Lewis and Clark, Portland , OR 2004 Kaoshuing Museum of Fine Arts, Taipei, Taiwan, Republic of China Taipei County Yingge Museum, Taipei, Taiwan, Republic of China 2003 Twenty Fifth Anniversary, The Drawing Center, New York, NY Icheon World Ceramic Center, Icheon, South Korea Facets, Macalester Gallery, Macalester College, Minneapolis, MN Subject: Object, O.K. Harris Works of Art, New York, NY 2001 USA Clay, Renwick Gallery, National Museum of American Art, Smithsonian Institution, Washington, DC 2000 Expanded Visions, Ceramic Art in the 1970s–80s from the Collection of Daniel Jacobs and Derek Mason, Bayly Art Museum, University of Virginia, Richmond, VA 1998–1999 bio Clay into Art: Selections from the Contemporary Ceramics Collection of The Metropolitan Museum of Art, The Metropolitan Museum of Art, New York, ny1998 Realists, Nancy Margolis Gallery, New York. 1998 San Francisco International Art Exposition, Dorothy Weiss Gallery, San Francisco, CA 1997 Forms, Transformations, Queens Borough Public Library Gallery Dorothy Weiss Gallery, San Francisco, CA 1996 Design Brooklyn, Rotunda Gallery, Brooklyn, NY 1994 Late 20th-Century Ceramics from the Everson Collection, National Museum of History, Taipei, Taiwan Dada Ball, Webster Hall, New York, ny (curated by Garth Clark and Mark Del Vecchio). Drawings ’94, Sheraton Art Center, Kutztown University. Kutztown, PA 1993 Invitational, OK Harris Gallery, New York, NY 1992 New Abstraction, Trenkmann Gallery, New York, NY The Eccentric Teapot (curated by Garth Clark), The Museum of Shigaraki Ceramics Art Center and Cultural Park, Shigaraki, Japan; Seibu Gallery, Tokyo, Japan 1990 Organic Abstraction, Garth Clark Gallery. New York, NY The 20th Ceramic National Exhibition: Clay, Color, Content, Purchase Award, Everson Museum of Art, Syracuse, NY The Manhattan Project, ARTACT Gallery, Miami, FI 1988 Selections 41, The Drawing Center, New York, NY 1986 Drawings, Gallery Casas Toledo Oosterom, New York, NY Reconstruction: Six Young New York Sculptors, Carlson Gallery, University of Bridgeport, Bridgeport, CT The Conspicuous Consumption Show, ABC NO RIO Gallery, New York, NY Beyond Clay, Queens College Gallery, New York, NY bio 1984 A Passionate Vision: Selections from the Collection of Daniel Jacobs, Decordova Museum, Lincoln, MA Contemporary Sculpture at Chesterwood, Stockbridge, MA Art and Ego, New York Academy of Arts Building, New York, NY New York City Artists, Hartwick College, Oneonta, NY 1983 New York Artists Who Teach, City Gallery, New York, NY Contemporary Ceramics; Selections from The Collection of Daniel Jacobs,Hecksher Museum, Huntington, NY 1982 The New Fauves, Hadler-Rodriquez Gallery, Houston, TX 1981 The Monumental Art Show, Gowanus Memorial Art Yard, Brooklyn, NY ONWARDISLAND, Public Sculpture at Ward’s Island, New York, NY Philadelphia Clay: 1980, Tyler School of Art, Temple University, Philadelphia, PA 1978 Young Americans, Tucson Museum of Art, Tucson, az; Museum of Contemporary Crafts, New York Awards 2012 Smithsonian Artists Research Fellowship 2009 New York Foundation for the Arts, Artists Fellowship 2008 Merit Award, Ceramic Biennale, Taipei County Yingge Museum, Taipei, Taiwan 2004 Gold Prize, Ceramic Sculpture, Taipei County Yingge Museum, Taipei, Taiwan 2003 Gold Prize, Ceramic Sculpture, Icheon World Ceramic Center, Icheon, South Korea New York Foundation for the Arts, Artists Fellowship bio 1998 The Pollock Krasner Foundation Inc. 1991 The 20th Ceramic National Exhibition, Everson Museum of Art, Syracuse, NY Purchase Award 1990 New York Foundation for the Arts, Artists Fellowship Bibliography Modern, Phillips de Pury & Co, New York, May 25, 2011, p. 118 – 119 The Aesthetics of Mechanical Ruin, Arthur C. Danto, calogue essay, Steven Montgomery: Daum Museum of Contemporary Art, p. 4 – 9, 2008 Broken, Steven Montgomery, CeramicArt and Perception, n. 72, p. 41 – 46, 2008 “Summer Invitational”, OK Harris Gallery, Valerie Gladstone, Art News, October 2007, p. 216 “Steven Montgomery” interviewed by 8–13. Wolfram Ladda, Neue Keramic,January/February 2005, pp. “Steven Montgomery” interviewed by Ronald A. Kuchta, Kerameiki Techni,December 2004, pp. 59–68. Cover Photograph, Neue Keramic, March/April 2004. “Review of Exhibitions: Steven Montgomery at OK Harris,” Jonathan Goodman, Art in America, September 2004, p. 134. “Reviews: New York; Steven Montgomery, OK Harris,” Cynthia Nadelman,ARTnews, June 2004, p. 114. “Big Apple Clay; Is There a New York School of Ceramics?” John Perreault, American Ceramics, (Vol. 14., No.2), 2003, p. 16–17, 19 (cover photograph), 2003. bio “Interview: Steven Montgomery,” Pravine Sathe, New York Arts Magazine,June 2004, p. 65–66. Post Modern Ceramics, by Mark Del Vecchio, Thames & Hudson, 2002, p. 176, 184, 208. The Artful Teapot, by Garth Clark, Watson Guptill, 2002, p. 97, 99, 239. Oversea Contemporary Ceramic Art Classics, by Bai Ming, p. 56–61. “Fantasy Machines from Technology’s Dark Side,” by Rita Reif, The New York Times, Art/Architecture, Sunday December 6, 1998. “Steven Montgomery” by Mark Daniel Cohen, Review Magazine, pp. 14–16,December 1998. “Steven Montgomery,” Ceramics Monthly (cover story) p. 38–39, March 2000. “From the Studio” by Rose C. S. Slivka, The East Hampton Star, Sec. 3, p. 5,August 3, 2000. “Steven Montgomery’s Entropic Machines” by Robert C. Morgan, American Ceramics, February 1997. “Montgomery’s Machines” by Sherry Chayat, Syracuse Herald American, June 6, 1998. “The 20th Ceramic National” by Robert Ellison, American Craft, July 1990. The Eccentric Teapot, by Garth Clark, Abbeville Press, 1989. “Steven Montgomery” by Mark Shannon, American Ceramics, March 1986. “Play, Passion Revealed in Ceramics” by Robert Taylor, Boston Globe, April 23, 1984. “Stalking the Wild Sculpture” by Kay Larson and Carrie Rickie, The Village Voice,June 14, 1980. “Wards Island” by John Perreault, Soho News, June 14, 1980 “Vasilike Ware: An Early Bronze Age Pottery Style” in Crete Chapter 2, by Dr. P Bentacour, S. Montgomery, Publisher PA Forlag Lund, Sweden. “Young Americans,” Ceramics Monthly, September 1979. bio Sede Espositiva - ingresso Test Site, Bullone Strutturale con Anima Scavata, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 58,5 x 157,5 x 68,6 cm Bullone Strutturale con Anima Scavata (Dettaglio) #1, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 30,5 x 30,5 x 15 cm Test Site, Frammenti di Vite, 2007, ceramica dipinta e smaltata, 20,3 x 76,2 x76,2 cm Test Site, Bullone Strutturale con Anima Scavata, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 58,5 x 157,5 x 68,6 cm Bullone Strutturale con Anima Scavata (Dettaglio) #1, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 30,5 x 30,5 x 15 cm Test Site, Frammenti di Vite, 2007, ceramica dipinta e smaltata, 20,3 x 76,2 x76,2 cm Test Site, Bullone Strutturale con Anima Scavata, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 58,5 x 157,5 x 68,6 cm Bullone Strutturale con Anima Scavata (Dettaglio) #1, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 30,5 x 30,5 x 15 cm Test Site, Frammenti di Vite, 2007, ceramica dipinta e smaltata, 20,3 x 76,2 x76,2 cm Test Site, Bullone Strutturale con Anima Scavata, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 58,5 x 157,5 x 68,6 cm Bullone Strutturale con Anima Scavata (Dettaglio) #1, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 30,5 x 30,5 x 15 cm Test Site, Frammenti di Vite, 2007, ceramica dipinta e smaltata, 20,3 x 76,2 x76,2 cm Test Site, Bullone Strutturale con Anima Scavata, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 58,5 x 157,5 x 68,6 cm Bullone Strutturale con Anima Scavata (Dettaglio) #1, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 30,5 x 30,5 x 15 cm Test Site, Frammenti di Vite, 2007, ceramica dipinta e smaltata, 20,3 x 76,2 x76,2 cm Chiave Rossa #1, 2011, Chiave Rossa #2, 2011, ceramica dipinta e smaltata, ceramica dipinta e smaltata, 45,7 30,5 x x 10,2 10,2 x x 12,7 20,3 cm cm Chiave Rossa #1, 2011, Chiave Rossa #2, 2011, ceramica dipinta e smaltata, ceramica dipinta e smaltata, 45,7 30,5 x x 10,2 10,2 x x 12,7 20,3 cm cm Chiave Rossa #1, 2011, Chiave Rossa #2, 2011, ceramica dipinta e smaltata, ceramica dipinta e smaltata, 45,7 30,5 x x 10,2 10,2 x x 12,7 20,3 cm cm Chiave Rossa #1, 2011, Chiave Rossa #2, 2011, ceramica dipinta e smaltata, ceramica dipinta e smaltata, 45,7 30,5 x x 10,2 10,2 x x 12,7 20,3 cm cm Chiave Rossa #1, 2011, Chiave Rossa #2, 2011, ceramica dipinta e smaltata, ceramica dipinta e smaltata, 45,7 30,5 x x 10,2 10,2 x x 12,7 20,3 cm cm Test Site, 12” Nut (Vite), 2007, ceramica dipinta e smaltata, 61 x 68,6 x 20,3 cm Test Site, Bullone Strutturale, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 45,7 x 67 x48 cm Test Site, 12” Nut (Vite), 2007, ceramica dipinta e smaltata, 61 x 68,6 x 20,3 cm Test Site, Bullone Strutturale, 2006, ceramica dipinta e smaltata, 45,7 x 67 x48 cm Test Site, 12” Nut (Vite), 2007, ceramica dipinta e smaltata, 61 x 68,6 x 20,3 cm Test Site, 12” Nut (Vite), 2007, ceramica dipinta e smaltata, 61 x 68,6 x 20,3 cm Test Site, 12” Nut (Vite), 2007, ceramica dipinta e smaltata, 61 x 68,6 x 20,3 cm Test Site, 12” Nut (Vite), 2007, ceramica dipinta e smaltata, 61 x 68,6 x 20,3 cm Test Site, 12” Nut (Vite), 2007, ceramica dipinta e smaltata, 61 x 68,6 x 20,3 cm Test Site, Structural Bolt 68,6 x 142,2 x 73,8 cm with Core Failure, Fragmentation, 2006, painted and glazed ceramic, Test Site, Structural Bolt with Core Failure, Fragmentation, 2006, painted and glazed ceramic, 68,6 x 142,2 x 73,8 cm INVITO - FLYER Comunicazione visiva a cura di Andrea Rosso Banners Comunicazione visiva a cura di Andrea Rosso Il progetto della galleria Jerome Zodo Contemporary nasce nel gennaio 2010 in Milano con nella volontà di porre sotto i rifettori un’arte che potesse suscitare particolari emozioni e risvegliare gli animi, i cui contenuti, alternativi o difcili, potessero proporre la visione e il ripensamento della società contemporanea. Nel desiderio di creare un organo capace di continua trasformazione e insieme luogo d’interazione ed interscambio con la realtà esterna, la galleria Jerome Zodo Contemporary vuole essere uno strumento di comunicazione, concepito spazio e ambiente vivente, investito dalle relazioni e dagli scambi di uomini e persone, di oggetti e pensieri, espressione di un linguaggio eterogeneo in cui poter organizzare, rappresentare e comunicare il contemporaneo. La galleria Jerome Zodo Contemporary promuove da maggio del 2010 un nuovo programma curatoriale dal titolo Fclassmate, strutturato in serate live performance dedicate all’universo femminile. Approfttando dei tempi di disinstallazione e di allestimento fra una mostra e l’altra, la galleria invita giovani artiste italiane ed internazionali a usare il proprio spazio per la sperimentazione delle pratiche performative. Nel maggio del 2011 è stato inoltre inaugurato il nuovo programma curatoriale dedicato al solo spazio della Project Room. Il nuovo progetto è rivolto alla scena emergente e/o inedita contemporanea, giovani artisti italiani ed internazionali, in alternanza a video proiezioni di performance e documentari artistici, si dividono la stanza della galleria; da garage normalmente adibito all’asilo delle autovetture a nucleo espositivo e sala proiezione. Jerome Zodo Contemporary 55DSL è un brand italiano da sempre vicino alla creatività e al design che collabora con artisti, promettenti o affermati, provenienti da tutto il mondo. Creata nel 1994 come spin-off sperimentale di Diesel, oggi 55DSL è un’azienda di moda indipendente che fa parte del gruppo Only The Brave (Diesel), con un’identità provocatoria e un’attitudine giovane e fresca. 55DSL è instancabilmente attratta dalla ricerca di collaborazioni con artisti e aziende di diverso genere, e non poteva certo non supportare la mostra di Steven Montgomery. 55DSL Jerome Zodo Contemporary Via Lambro 7, 20129 Milano - Italia t. +39.0220241935 f. +39.0220241935 [email protected] www.jerome-zodo.com 55DSL s.r.l. Via dell’Industria 4 36042 Breganze (VI) Main Sponsor Cantina B. Bartolomeo da Breganze Scarl Via Roma 99 - Breganze (Vicenza) Ph. +39 0445 873112 - Fax +39 0445 874516 E-mail: [email protected] Deroma Via Pasubio, 17 36034 Malo (Vicenza) ITALY Phone +39 0445 595311 Fax +39 0445 595322 Vivai Dalle Rive via Vivaro, 35 36030 Zugliano Vicenza [email protected] Sponsors Tecnici COMUNE DI NOVE Piazza Giuseppe de Fabris, 5 Nove, Province of Vicenza, Italy t. 0424 829807 Museo Civico della Ceramica Piazza De Fabris 5 Telefono 0424 829807 - Fax 0424 828300 [email protected] Patrocini Gruppo Somaschini - Brianza Assicurazione Corso Matteotti 66 20831 Seregno (MB) Tel. 0362 24.10.36 - 0362 22.94.03 Fax 0362 22 63 46 E-mail: [email protected] AXA ART Via Lazzaro Palazzi, 2 20124 Milan, Italy t. 02 888 9651 ASSICURAZIONE Selezione rassegna stampa Selezione rassegna stampa Selezione rassegna stampa Selezione rassegna stampa Selezione rassegna stampa - VISITATORI STIMATI IN TOTALE NELLE GIORNATE DAL 15/23 SETTEMBRE 2012: 2000 ca. - VISITATORI STIMATI LA SERA DELL’INAUGURAZIONE - SABATO 15 SETTEMBRE 2012, DALLE ORE 19.00 ALLE 21.00 300 ca. - VISITATORI CONTATI NEI GIORNI 15/16 SETTEMBRE 2012 1500 VISITATORI - Profilo Quantitativo Si stima che il 60% dei visitatori proviene dalla regione Veneto, in particolare residenti nelle province di Nove, Bassano Del Grappa, Vicenza e Padova. Si stima che il 30% dei visitatori proviene dalla regioni del Nord Italia. Si stima che l’ 8% dei visitatori proviene dall’Italia Si stima che il 2% dei visitatori sia internazionale. La fasce d’età registrata degli utenti visitatori: da 4 a 70 o + anni. VISITATORI - Profilo Qualitativo - AUMENTARE QUANTITATIVAMENTE IL TARGET DI RIFERIMENTO DELLA FESTA DELLA CERAMICA - AUMENTARE QUALITATIVAMENTE LA FASCIA D’INTERESSE DEL TARGET DI RIFERIMENTO DELLA FESTA DELLA CERAMICA - AUMENTARE QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE L’INTERESSE LOCALE E LIMITROFE VERSO L’ARTE DELLA CERAMICA E DELL’ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE IN GENERALE. - AUMENTARE QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE L’INTERESSE VERSO LE CITTA’ DI NOVE E LE SUE ATTIVITA’ CULTURALI - COLLABORAZIONE FRA PUBBLICO E PRIVATO IN AMIBITO CULTURALE OBBIETTIVI W Grazie a tutti...