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Sentenza pm Di Giorgio PQM_parte 7
Emergendo teste, da tali dichiarazioni indizi di reato a carico del l’esame è stato sospeso. T Ai sensi dell’articolo 63 Codice di Procedura Penale sospen diamo l’esame e la avverto che nei suoi confronti potranno essere svolte indagi ni per quello che ha dichiarato e può nominare un difensore di fiducia. Si può accom odare. Sulla scorta delle che il Di Giorgio, una attività di di Castelianeta orientato, a emergenze indicate,sembra tra il 27 ed il 29 maggio 2007, controllo delle prime dopo suo comandante della ultime lite con favore, tali accertamenti, Moliterno, abbia svolto indagini eseguite dai CC la stazione, indubbio il Loreto e abbia poi compulsando il il maresciallo Rametta ed il carabiniere De Rosa. Quindi il magistrato, necessità di sostituto anzi con imputato,non tenere separate, procuratore offesa per oggi i della in modo netto, Repubblica fatti del bar Gorgo, aperta professionale, ma, strumentalizzazione indirizzò, solo nel e la non avverti la sua qualità di quella di persona senza alcuno scrupolo ed della proprio propria interesse, posizione i primi accertamenti. Perseguendo il medesimo disegno criminoso e abusando ugualmente della sua particolare, qualità, ma indusse, anche Miraglia come e si è Gagliano visto, a De esporre, Rosa, in in /2 modo / 600 non veritiero, maggio. Uno quanto dagli studiato stessi percepito la inquinamento dei sera mezzi di del 27 prova, sintomatico della necessità di costruire a tavolino una verità storica quadro non corrispondente al indiziario posticcio, vero, ma per corroborare, con un apparentemente granitico, le sue accuse nei confronti di Loreto Rocco. Al tempo stesso, Di Giorgio surrettiziamente l’accusa di senatore ed a lui al aveva tentato diffamazione, nipote t4ongelli di scardinare riferita dall’ex Alessandro, per la esteso la distribuzione dei volantini all’interno del Gorgo. Confermando una abitudine ormai consolidata, aveva sua attività di ricerca e manipolazione delle prove anche nei confronti di soggetti diversi da quelli istituzionali, di cui si era occupato fino a questo punto. Ai fatti del wGorgon avevano assistito diverse persone, meno “avvicinabili”, che, come si è visto, testimoni: secondo valutazioni del magistrato, divideva in due categorie i possibili da una parte, ritorsioni (Pontassuglia, le più o quelli da “aggredire” con minacce di Trovisi) e, dall’altra, i meno determinati,perciò sensibili alle blandizie(Coccioli, Di Fonzo) ed alle promesse di una qualche utilità. Tra questi ultimi rientrava Alberto Stendardi, querelato perché, partecipando all’alterco del 27 maggio, aveva offeso il decoro del Di Giorgio, dicendogli: “Stai ammorbando l’aria”. 601 Nel di successivo proces cc., ce lehratc.si dinanzi al Giudice di. Potenza (dSP i 4/00) Stendardi assumeva la qualitS di urii tenente a Loreto Rocco, Loreto Angelo e Goccioli E’ stato escusso in dibattimento il 7/3/2 013. Ha precisato di passivo Giorgio I’ avv. nella e di essere vicenda stato turbato per penale scaturita il suo dalla Pace imputato, Giovanni coinvolgimento quercia dei Di aver chiesto un appuntamento per un colloquio cori Fasto DICH STENDARDI Non è nessun patto, nella sostanza, io non so fin quando indietro possa andare, Nella sostanza io mi rivolsi all’avvocato Fasto, che comunque conosco dall’infanzia, perché diciamo che la querela per i fatti successi a me sembrava un prezzo troppo alto da pagare per quello che è avvenuto insomma quella sera; diciamo uno sproposito, ecco, a mio vedere. Ecco perché chiesi di., T Ma lei è stato querelato per che cosa? Ecco, perché noi non lo sappiamo. DICH STENDARDI Una frase ingiuriosa che dissi quella sera ad alta voce. T A chi? DICH STENDARDI Non feci i nomi in sostanza, era una frase ad alta voce. T Cioè? PM Cioè? Ci vuole dire la frase? DICH STENDARDI “Hai ammorbato l’aria era la frase. PM Ho capito. Nei confronti di...? DICH STENDARDI Non ho fatto nomi quella sera, era com unque rivolta,.. T Era rivolta a chi questa frase? DICH STENDARDI Devo dirlo per forza adesso? T E beh, perché noi non riusciamo a capire se non... DICH STENDARDI Era rivolta al dottor Di Giorgio. PM Ho capito. T Ecco. Ed è stato querelato per questo? PM E’ stato querelato? DICH STENDARDI Sono stato querelato per questo. T E quindi, cosa è successo? Ecco, per capire un pochettin o * - - - - - - - - - - - - - - - - - 602 di che parliamo. DICH STENDARDI Stavo dicendo che parlai con Fasto per capire la possibilità di evitare insomma quella querela, perché ripeto per i fatti avvenuti quella sera, prendermi una querela per essere stato nel posto sbagliato al momento sbaglia to dopo una serie di vicissitudini, mi sembrava uno sproposito insomma. Omissis T Ma lei perché si è rivolto all’avvocato Fasto? lo questo volevo capire. DICH STENDARDI Perché avevo... E perché volevo farmi togliere la querela in sostanza. T Ed io le ho chiesto prima. Voleva che ritirasse la querela? DICH STENDARDI E si, è chiaro. - - - - Risulta che docume.ntalmente (ci r, il teste, unitamente transazione molto documento, precedenza parte sua, le riguardanti si Di 23/6/2008 Giorgio, nei fasc o) sottoscrisse una il magistrato sopra) Stendardi, durante precisazioni ai de 1 simile a quella intervenuta tra e Goccioli Giovanni (v, Nel atto impegnava rettificando indagini, i quanto forniva una fatti del bar Gorgo. a revocare la dichiarato in serie di Di Giorgio, costituzione da di parte che, come civile spiegata nel processo 14/08 GDP Potenza. Nessun nel dubbio, “caso quindi, Coccioli”, sul rapporto collegava sinallagmatico, azione civile e nuova versione degli avvenimenti occorsi il 27 maggio. Da notare, che contenuto delle lo Stendardi s.i.t dava atto rese ai CC di di voler Potenza nel modificare il dicembre 2007, attestando di aver riferito specificazioni parzialmente false. 603 Come ne r C:LIcl1, un sì te siero conse (f( UI , in caso di cambio coscienza, f una evidente il it. à In dibattimeisto, ha che la sua originaria versione dei fatti era falsa DICH STENDARDI Diciamo che quello che lei chiama patto” preclude il fa.,. implica il fatto che la prima dichiarazione sia rispondente al vero, Non è così. - Gli argomenti indotto sono a esposti dai dichiarare astrusi il teste ragioni che lo avrebbero falso dopo gli avvenimenti dei inconcludenti, e sulle sintomo di una “Gorgo” palese difficoltà di fe n si va T Cioè ma lei sta dicendo... lo vorrei capire. Sta dicendo che con la prima dichiarazione ha dichiarato il falso? DICH STENDARDI Sto dicendo che con la prima dichiarazione.,, T Ha dichiarato... (voci sovrapposte) DICH STENDARDI Più che dichiarare il falso, era una sorta di suggestione, era una proiezione della realtà. T No, un momento... PM No, ma intatti, io vorrei chia... T Che significa “suggestione, la proiezione della realtà”. - - - - - - - PM Io sto dicen... da due ore sto cercando di chiarire, ecco, lui è stato sentito... DICH STENDARDI Mi sono allineato... PM Ha fatto delle dichiarazioni... DICH STENDARDI Mi sono allineato con quello che dicevano gli altri compagni in sostanza, quelli che... PM I compagni chi? DICH STENDARDI Carlo Fico, piuttosto che Edo Sanarico, piuttosto che Giambattista... PM E che cosa ha detto poi di... ecco, cioè...? - - - - - - - 604 DICH STENDARDI Dei volantinaggi, che ho visto un malloppo di volantini in meno ad una persona, ma non era vero. PM A chi, ha visto in mano a chi? I Sta dicendo chiaramente che laprima dichiarazione era falsa e ha voluto, come dire, confortare quello che avevano detto gli altri con una dichiarazione sua falsa.Questo sta dicend o? DICH STENDARDI Questo sto dicendo. I Ah. Va bene. E perché ha dichiarato il falso? DICH STENDARDI Perché c’era il fatto del.,, il problema, mettiamola così, dell’uomo ombra, quindi si era creata una sorta di trincea, non so se... - - - In virtù che lo confronto il di alcune emergenze Stendardi, con tale 14/3/2013, il portate 18/ll/2010,aveva Fico Carlo. i CC prospettazione del dal di teste Nei PM, è risultato partecipato relativo verbale, Potenza davano su alcuni atto dettagli non poi ad un acquisito della nuova insignificanti degli avvennient del 27 maggio. E’ stata ampiamente utilizzabilità le sornmarie di discussa tale atto, informazioni in come rese udienza pure del durante la questione verbale le della contenente indagini dallo Stendardi. Il Tribunale, riguardo, pur ritiene confermando comunque non l’ordinanza attendibile la pronunciata al deposizione del teste. Stendardi, come si modificare la sua è detto, veniva precedente sostanzialmente versione degli indotto a accadimenti, mutandola in senso favorevole al Di Giorgio ed al Mongelli. // // 605 il suo ripensamento non appare libera de beneficio condz zi onamenti, offerto parte civile. al frutto di una Colleqio, e cioè Inoltre, ha proprio alla non va motivato la scelta au..tonoma. e perché revoca della collegata costituzione sottaciuto ctieStendarcii, falsiè presunta delle dìchiarazioni con rapportati ai livello culturale mostrato dal teste. In conclusione, loqico per confronti delle dello di e Stendardi, ed che, dichiarante dovette lo da parte l’ennesima non autoritario precisamente assolutamente sufficienti consumata prova, istituzionale fumosi, sussistono ritenere fronti Taranto argomenti a la studio recarsi per condotta caso, ha Procura del Di Di avuto della Giorgio, sottoscrivere dinanzi irreali di se ordine Giorqio di di originarie elementi del al e nei alterazione come scenario Repubblica nel e di quale il depositare l’atto transattivo del 23 giugno 2008 cui si è accennato T E’ italiano. Chi ha scritto quelle cose che stanno su quel foglio? DICH STENDARDI Su dettatura; su dettatura mia c’era l’avvocato Fasto che trascriveva se non ricordo male. T Quindi l’ha scritto l’avvocato Fasto? DICH STENDARDI Si. T Davanti a lei? DICH STENDARDI Si, e c’era anche un carabiniere. AW SOGGIA C’era anche...? DICH STENDARDI Un carabiniere presente. T Mentre scrivevate quelle cose? DICH STENDARDI Si, PM No, ha dettato lui? Ha dettato lui? AW FASTO C’era un poliziotto, Presidente. E’ questa la verità. C’era un polizio tto presente. Eh, su! - - - - - - - - - - - /7 606 AVV SOGGIA E vabbè, ma deve dirlo il teste, non. T Ce lo deve chiarire. AW SOGGIA Scusate, ma in che luogo...? T Perché non si sa se quell’atto è stato ricevuto, se è stato formato in presenza del poliziotto; noi non losappiamo. AVV SOGGIA In che luogo è successo questo fatto? DICH STENDARDI Nello studio del dottor Di Giorgio. AW SOGGIA Cioè a Taranto? DICH STENDARDI Sì. AVV SOGGIA Quindi Procura della Repubblica, terzo piano? DICH STENDARDI Se non ricordo male sì, AW SOGGIA Palazzo di Giustizia diciamo? DICH STENDARDI Se non ricordo male sì. AVV SOGGIA Quindi, lei è andato al Palazzo di Giustizia, nella stan...? DICH STENDARDI Terzo piano non ricordo. - - - - - - - - in contrario rese dai lmputati senso, testi sono gli apporti escussi stati su probatori richiesta incorisistenti dei delle deposizioni difensori o contraddittori, degli in qualche caso, chiaramente tuorvianti. Addabbo Marco,proprietario del bar Gorgo, non è stato presunto del in grado volantinaggio locale, poiché, di che la aggiungere si sera alcunché sarebbe del sentito il 27/2/2014, 27 in verificato maggio, merito al all’interno si trovava all’ esterno AW CIMADOMO Andiamo un attimo indietro nel tempo. Lei ha avuto contezza diretta di episodi di volantinaggio nel suo bar quella sera? DICH ADDABBO Assolutamente no. Omissis - - D!CH ADDABBO- Allora, io avevo il personale. La mia figura, invece, era quella di stare all’esterno perché comunque il bar si trovava in un posto abitato e quindi ero sempre attento a non fare parcheggiare, perché il bar era sotto dei garage. A non fare parcheggiare le macchine davanti questo ingresso di garage, quindi ero sempre / / // / 607 fuori, all’esterno io. Quindi entravo, uscivo, ma comunque ero sempre lato attività. Quan.to al.le piuttosto apparse minacce ai nipote alquanto distanza dal I’ intera scena suo prof ferite del Di con di e le confuse. osservazione, riferimento ad Loreto prof. Giorgio, incomplete punto dal una sue figlio affermazioni Forse il al a teste imprecisa causa ha o sono della descritto prossimi tI ai canceiletto più volte rr.€.nzJ..onato. Ha detto ferma nfott i vicino a che tale anche la struttura, vettura del cir costanza Loreto non Rocco confermata era da alt ti testimoni DICH ADDABBO Allora, l’abitazione del signor Di Giorgio era vicino all’attività mia. Dall’ingresso al cancello del Giudice forse stiamo ad un 30-40 metri. Il litigio è successo nei pressi del cancelletto dell’abitazione del... del Giudice, perché il Giudice comunque stava rientrando a casa, cioè era uscito dall’attivi.., cioè era uscito dal bar e stava rientrando a casa. - DICH ADDABBO- Allora, quando l’episodio... quando il Giudice stava rientrando a casa io vidi.., cioè la macchina del Senatore parcheggiata vicino il cancelletto e comunque poi sentii gridare... AVV CIMADOMO Lei ha avuto modo di verificare se in determinati momenti di questo scambio di... di questa confusione generale il dottor Di Giorgio fosse lontano dal figlio? Quello che ha visto lei, nei momenti in cui lui è stato presente. Non le chiedo, ovviamente, quando lei non c’è. Cioè se lei ha detto: “E’ arrivato”... DICH ADDABBO Il figlio del Giudice, no, non era lo... cioè erano vicini. Cioè, ripeto, io ho visto il Giudice tornare a casa, con il figlio, cioè non... AW CIMADOMO E l’arrivo della macchina del senatore Loreto? DICH ADDABBO La macchina, onestamente, era già là parcheggiata, mi ricordo questa cosa di... sì, che era parcheggiata lato... AW CIMADOMO Quindi quando è arrivato lei il Senatore era in macchina o era fuori dalla macchina? DICH ADDABBO- Allora, quando l’episodio... quando il Giudice stava rientrando a casa io vidi.., cioè la macchina del Senatore parcheggiata vicino il cancelletto e comunque poi sentii gridare... - - - - - /! 608 Le somxnarie infcr..zna.zion.t preliminari (contestate ai riguardo, ree. in dall ‘Add.b udienza dall’ avv. durante le Sogqia) indagini. avevano, , un diverso contenuto DICH ADDABBO Il senatore Loreto. AW SOGGIA Che stava,? DICH ADDABBO Gridando contro il Giudice. AVV SOGGIA Stava fuori dalla macchina, stava..,? DICH ADDABBO- Si, stava fuori dalla macchina. AW SOGGIA Perché lei dice, in questo verbale comunque da lei soffoscritto, che “Ad un certo punto ho visto sopraggiungere un automobile alla cui 1 guida si trovava il signor Rocco Loreto”. DICH ADDABBO Sì. AVV SOGGIA E no, qui ha detto che era fuori e che ha visto sopraggiungere la macchina, cioè non che stava dentro, ha sentito le grida e poi è uscito. - - - - - - - quadro Un di complessiva inattendibilità del teste, i cui ricordi non sono apparsi univoci e chiari. Ad un analogo risultato di seppur parziale inconcludenza probatoria, è giunto il Tribunale, dopo aver esaminato i vebali di relativi 14/08, udienza al processo svoltosi dinanzi al Giudice di Pace di Potenza. Tali stati documenti, acquisiti prodotti al dai difensori fascicolo del del Di dibattimento Giorgio, in sede sono di ammissione dei mezzi di prova. Si tratta delle deposizioni di persone che avevano assistito alla lite del 27 maggio. / 7., 609 / Molte risultavano escusse a sit dal sost. Commissario Lentino a Taranto, il 1/6/2007, pochi minuti dopo il deposito della querela presentata dal Di Giorgio, come si è detto già in altra occasione. Tra queste, rendeva Palazzo Ettore,che, dichiarazioni sentito dal GdP il 5/10/2010, scarsamente utili, perché infarcite di ricordi incompleti o contraddittori. Riusciva, stranamente, pronunciate dall’ex a ricordare senatore, bene le nonostante frasi la offensive wmischian che secondo il teste si era creata, ma su altri dettagli affermava sistematicamente di non ricordare nulla. Le stesse considerazioni valgono per le deposizioni di Brugnola Anita Sara e Brugnola Melania(ud. 5/10/2010). Entrambe proponevano circostanze(frasi ricordi offensive, molto nitidi volantinaggio), su mentre talune su altri aspetti della vicenda mostravano concrete incertezze, specie a seguito di specfiche contestazioni. Le difese deporre degli odierni nuovamente le imputati persone non hanno indicate ritenuto dinanzi a di far questo Collegio e ciò ha impedito una compiuta valutazione della loro effettiva state attendibilità, tutte convocate messa ed in forse escusse, dal fatto all’inizio,con che erano modalità urgenti e non completamente chiare da un funzionario della PG 42 610 di Taranto (tentino) art. di delega della AG competente ?X li cpp e chiaramente a ‘disposizione” del Di Giorgio. Non può poi un privo , altro 1/6/2007 tacersi soggetto a assistito ai inoltre che in dibattimento è stato sentito compreso Taranto fatti e del nella rosa di quelli costui ha negato, “Gorgo”, ma addirittura di non escussi solo, di essere il aver stato effettivamente convocato ed escusso dal Lentino a Taranto, come era invece attestato nel relativo verbale. Ha precisato di aver firmato deposizione a Castellaneta, Il riferimento rrj6Iale il è a tale il documento contenente la sua presso l’abitazione del Di Giorgio. D’Eredità Pietro, comparso dinanzi al 17/3/2014 PM lo vorrei che lei precisasse... È stato presente al bar Gorgo nella notte tra il 26 e il 27 maggio 2007? DICH D’EREDITA’ No, non c’ero. PM Non è mai stato presente. Sa quindi... Quindi non ha assistito agli avvenimenti di quella notte presso il bar Gorgo? DICH D’EREDITA’ No. PM Però c’è un suo verbale sottoscritto sui fatti del bar Gorgo; ci vuole un po’ dire come è che è stato sentito dalla Polizia giudiziaria, dalla Polizia di Stato, come è che ha sottoscritto questo verbale? DICH D’EREDITA’ Ma il primo verbale, cioè quello fatto... PM Ora le faccio vedere perché lei dice: io non ero presente però risulta un verbale di sommarie informazioni in data primo giugno che lei descrive, se le... I difensori questo lo conoscono perché fa parte del 2798 e dice: mi trovavo con altri amici e conoscenti nei pressi del bar Gorgo ubicato di fronte all’abitazione del dottore Di Giorgio e a un certo punto... E descrive come sono andati i fatti e sembra di una persona che ha assistito a tutti gli avvenimenti. Ci vuole invece dire la verità? DICH D’EREDITA’ Praticamente io non c’ero quella sera e fui - - - - - - - - / 611 contattato per.. La descri rione conosciuto, conto di 1atta purché Di dal pid Giorgio, reste voli e prende richiama un riproposto: contatti convince a ren.dere d..ichiarazioni false, con ma. conione Pepe il orma i ben Agose mo, D’Eredità utili per la per e io difesa del magistrato T Da chi fu contattato? Deve spiegare bene i fatti. DICH D’EREDITA’ Dal Pepe, mi chiamò e disse: vieni al bar che ti devo parlare . Andai al bar e mi disse: dobbiamo andare sopra alla casa di Matteo... Che è successo? Niente, dobbiamo andare sopra.. lo ribadii che avevo problemi di lavoro, che ero in difficoltà economiche,,. T Ma quando è andato? Ci deve spiegare bene i fatti, quando è successo questo e a che ora... Se no noi non riusciamo a capire, non abbiamo gli - - atti. PM Andiamo piano: quindi lei non è andato mai il primo giugno alla sezione di P.G. davanti ai... AW FASTO Non deve suggerire, perché dice non è andato... PM È andato il primo giugno...? DICH D’EREDITA’ Non sono andato. PM Allora è sua la firma su questo verbale? DICH D’EREDITA’ Sì, è mia. PM Questa firma sul verbale del primo giugno è sua e ci vuole spiegare allora come... Se la firma è sua lei però dice che non è mai andato il primo giugno del 2007 davanti alla PS e ci vuole spiegare come è andata? DICH D’EREDITA’ Quella firma è stata apposta sulla casa del Matteo Di Giorgio. PM E come è andata allora? DICH D’EREDITA’ Praticamente così, mi contattarono e lì salimmo sopra... T Mi contattarono... Deve mettere un po’ i soggetti perché -ripeto il Tribunale non conosce i fatti; lei li conosce e noi no, quindi se non ci spiega non riusciamo a seguire. PM Da chi è stato contattato? DICH D’EREDITA’ Da Pepe. Arrivato al Gorgo dissi... T Quella sera dei 27 maggio? DICH D’EREDITA’ Non ricordo onestamente che periodo era. PM Lei è amico del Pepe? .. - - - - - - - - - - - - - - - - /. 612 DICH D’EREDITA Si. PM E un suo amico” DICH D EREDITA Si PM L’ha contattato e allora? DICH D EREDITA Disse vieni al Gorgo che ti devo parlare Andai IL. PM Come mai la contattò proprio il Pepe? DICH D EREDITA Perche PM Forse perche il Pepe sapeva dei suoi problemi’? AVV CIMADOMO C’e opposizione forse perc he PM Sapeva della sua vita? Sapeva delle circostanz e della sua vita? AVV PAVESE Presidente c’e opposizione facci amo finire le risposte del teste e poi possiamo argomentare... T Per questo io le dicevo prima che lei ci deve spieg are un po’ bene i fatti altrimenti noi non riusciamo a seguirla. DICH Siccome io ero senza lavoro, cioe praticame nte ero messo male. T Disoccupato? DICH Si ho dei problernr Va bene, lasciamo perd ere quelli e chiesi a lui una mano, non si sa mai per qualche cosa... DICH D’EREDITA’ Sì. PM L’ha contattato e allora? DICH D’EREDITA’ Disse: vieni al Gorgo che ti devo parlare. Andai lì... PM Come mai la contattò proprio il Pepe? DICH D’EREDITA’ Perché... PM Forse perché il Pepe sapeva dei suoi problemi ? AW CIMADOMO C’è opposizione, forse perché... PM Sapeva della sua vita? Sapeva delle circostanz e della sua vita? AW PAVESE Presidente, c’è opposizione, facciamo finire le risposte del teste e poi possiamo argomentare... T Per questo io le dicevo prima che lei ci deve spieg are un po’ bene i fatti altrimenti noi non riusciamo a seguirla. DICH Siccome io ero senza lavoro, cioè praticamente ero messo male... T Disoccupato? DICH Si, ho dei problemi... Va bene, lasciamo perdere quelli e chiesi a lui una mano, non si sa mai per qualche cosa... verbale qui. T Vogliamo fargli vedere se il verbale lo riconosce? Lei riconosce la sua firma? DICH D’EREDITA’ Sì, la firma è mia. T Questo lo abbiamo acquisito, Pubblico Ministero? Non credo che l’abbiamo acquisito. PM lo ho chiesto la produzione a proposito perché riten evo - - - - - - - — — — — - - - - * - - - — — — — — - - 6I3 utile per laccusa perché a parere dell’accusa sono tutti uguali quelli dei testi acquisiti dal Lentino. Non mi pare che abbiamo dato il consenso i difensori e quindi non credo che sia confluito nel fascicolo nel dibattimento. T Devo dare atto di questo verbale. PM Però può darsi che ricordo male però io chiedo l’acquisizione di questo verbale,, T lo devo darne atto, si tratta del verbale che è stato appunto mostrato al teste intestato Procura della Repubblica, Tribunale Ordinario di Taranto sezione RG. Polizia di Stato, verbale di sommarie informazioni rese da D’Eredità Pietro, nato a Castellaneta il 2 ottobre 1979: “L’anno 2007, il primo giugno alle ore 10.00 agli uffici di intestazione davanti a me sottoscritto ufficiale di RG. Danilo Lentino è presente D’Eredità Pietro, il quale riferisce...”..., e c’è il seguito. Quindi è sua la firma in calce a questo verbale? DICH D’EREDITA’- Sì. Omissis PM Però che spiegazione dette il Pepe? Perché doveva firmare questo verbale? Che spiegazioni le dette per farla firmare o per chiederle la firma? DICH D’EREDITA’ Praticamente sempre per quel discorso del..., mi avrebbero dato una mano, speravo per il discorso... T Chi le avrebbe dato la mano? DICH D’EREDITA’ Penso riguardo Matteo in quel caso... T La mano gliel’avrebbe data il Di Giorgio? DICH D’EREDITA’- Penso proprio di sì T In cambio di questo suo intervento? DICH D’EREDITA’ Sì, in cambio di... E praticamente ero nel pallon e però... PM A che serviva questa firma? T Non ho capito la domanda. PM Cioè perché le chiesero di firmare? Le spiegarono a che cosa serviva questo verbale? DICH D’EREDITA’ Sì, per il discorso dei testimoni. PM Dei testimoni che significa? - - - - - - - - - - - - - DICH D’EREDITA’ C’era bisogno... Per testimoniare l’accaduto del Gorgo di quella - sera. PM Quindi le dissero che avevano bisogno di testimoni? - DICH D’EREDITA’ Volevano che fossi da testimone per quella sera. - 614 il. etfettivament€. teste ha deposto ao quello che rcoi.da.va PM E un’altra cosa: lo stamparono e lo compilarono davanti a lei o era già compilato? DICH D’EREDITA’ Questo non ricordo; mi ricordo solo che firmai onestamente, PM Le chiesero anche, le rappresentarono che sarebbe stato chiamato successivamente? DICH D’EREDITA’ Se non ricordo male sì. T Il verbale era già scritto? DICH D’EREDITA’ Non ricordo, solo che me lo diedero... T O ha messo a firma in bianco? DICH D’EREDITA’ No, era scritto, sì. T Era scritto? Quel verbale che le è stato mostrato era scritto? D’EREDITA’ In bianco no, ci mancherebbe! T E che cosa non ricorda allora, se è stato scritto lì o se è stato.. PM lo ho chiesto se era stato stampato in sua presenza o se già era stampato. T Non avevo capito io la domanda. PM lo questo ho chiesto: l’hanno stampato in sua presenza oppure già era predisposto e ha detto che ricorda solo di averlo sottoscritto? DICH D’EREDITA’ Sì. PM Chi era presente a questa sottoscrizione? DICH D’EREDITA’ Solo Pepe e Matteo Di Giorgio. PM Sia Pepe che il dottore Di Giorgio erano presenti. E poi lei che ha aggiunto in quella situazione? Ha chiesto una contropartita ‘ei? DCH D’EREDITA’ Praticamente sì, al momento in cui sono andato via ho chiesto, mi sono rivolto al Pepe, sempre riguardo al lavoro: mi raccomando, sai la mia situazione... Sì, non ti preoccupare. Al che dopo un po’ di tempo sono stato contattato da un istituto di vigilanza ma è andato..., cioè non sono... Ho fatto ilcolloquio..., cioè non sono stato più contaffato. PM Lei poi è stato chiamato anche dinanzi al Giudice di Pace? DICH D’EREDITA’ Sì. PM Fu contattato da qualcuno prima di questa deposizione? DICH D’EREDITA’ Se non ricordo male sì, fui contattato. PM E non si ricorda da chi? DICH D’EREDITA’ No, non mi ricordo onestamente. PM Non se lo ricorda? - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 615 DICH D’EREDITA’ No. PM Le disse anche che cosa doveva dire? DICH D’EREDITA’ Non ricordo, non ricordo. PM Senta, dopo questo... Recentemente poi è stato fermato dal dottore Di Giorgio per strada? DICH D’EREDITA’ Si, PM E vuole... Le ha detto qualcosa? Precisamente è stato fermato il giorno deWinterrogatorio? DICH D’EREDITA’ Fatto qui a Potenza? PM-Sì. DICH D’EREDITA’ Non ricordo se era quel giorno però mi fermò e disse: mi raccomando... Tutto qui. T Mi raccomando che cosa? PM Mi raccomando che significa? T Avrà aggiunto qualche altra cosa, mi raccomando e basta...? DICH D’EREDITA’ Perché praticamente stavano chiamando tutti i testi e.. T E allora? DICH D’EREDITA’ Mi disse: mi raccomando.,., se venivo contattato anche io. PM Disse genericamente mi raccomando? DICH D’EREDITA’ Sì. PM Non le disse altro? DICH D’EREDITA’ Niente, mi... So che stanno contattando, mi raccomando se chiameranno te... E niente. T Niente che significa? PM Ci vuole esplicitare il concetto? DICH D’EREDITA’ Praticamente mi disse: mi raccomando se vieni contattato sai cosa devi dire. - - - - -, - - - - - - - - - * - - - Sono stati pur non processo, dunque riferiti direttamente dimostrano dal teste compresi la elevata fatti nella gravissimi, materia capacità del del Di che se presente Giorgio di costruire le prove a suo favore. La rigorosa richiamo confortano valutazione di altre un delle emergenze giudizio dichiarazioni processuali positivo sulla in ad attuale discorso esse ed il collegate attendibilità del dichiarante. 616 Occorre ricordare che il Di Giorgio presentava una querela il 1/6/2007, • nelle prime ore del mattino, presso la Sezione PG della Polizia di Taranto. Il sost. Commissario Danilo Lentin o, immediatamente persone che • convocazione y già negli dopo, si avrebbe erano presentate telefonica. Uffici escusso della Alcune, a a s.i.t lui una forse probabilmente, Polizia. si Risulta pure che serie dopo di una trovavano i verbali redatti dal Lentino erano tutti praticamente uguali. Sulla scorta di queste considerazioni, sembra verosimile che il contenuto delle verbalizzazioni sia stato preconfezionato a Taranto o a casa del Di Giorgio e poi sottoposto alla firma dei dichiaranti. non è Il stato equivocità. resoconto della convincente, vicenda stante la proposto dal Lentino sua incongruenza I fatti di due anni dopo ossia quelli concernenti la denunzia presentata da Coccioli il 28/9/2009, dalle ed conversazioni telefoniche captate Wdocuzylentatifl e commentate sopra,provano che Lentino Danilo era un uomo di fiducia del Di Giorgio,pronto a eseguire gli ordini del magistrato anche in situazioni sicuramente contrarie alle legge. La genuinità della deposizione dibattimentale del D’Eredità non è poi messa in dubbio dal fatto che quando venne convocato per sottoscrivere il verbale della sua deposizione nessuno gli avrebbe chiesto le generalità / 617 AVV CIMADOMO Una prima domanda: lei in occasione dell’incontro che dice di avere avuto con il signor Pepe Agostino le ha dato la sua generalità, la sua esidenza? Le ha detto dove viveva, quando è nato? DICH D’EREDITA’ No. — — Non è infatti. “cost.r uz iene comportato i.rrazionale del le una prove” ritenere di preventiva cui che l’attività st i arno acquisizione dei per lande dati di di abbia ciascun ca ndi.dato teste. Ugualmente, non scalfisce la motivazione in ordine alla decisione di dichiarare Giorgio, la documentata lavoro. dal la Il dimostra proprio in che esibito il qualche seguiti da della fasi del dalla teste era modo stabile di il sua attestazione documento, occupazione periodi, valutazione un fornita dal D’ Eredità falso a favore del situazione lavorativa, competente Ufficio difesa Di del precario, e non del Giorgio, aveva lavorava inoccupazione: Di per una brevi tentava pertanto di acquisire una sistemazione lavorativa maggiormente affidabile, Sempre Gorgo, con riferimento sono all’udienza stati del contraddittorio, per verità una dìsinteressato alla lite sentiti 6/2/2014, i hanno intervenuta fratelli ricostruzione dei ripensamento a apparentemente legittime, fatti, deposto tentando di frutto fronte al Sansevrino, congiuntamente con palesi incongruenze, dinanzi di delle bar che, in modo spacciare un loro non pressioni, esercitate su di loro dal Di Giorgio. 618 Occc..rr•e premettere, di deci ne istituti le. che, decenti di e di solidar ietà, prime in Preside, cui due firme scolastici il prof. le accuse 2.. 7 del zo Loreto sottoscrivevano disapprovando magistrato Di Giorgio(v. Le fatti i operatori istruzione funzioni dopo molte servizio neqii Rocce una rzvulte maggio, esercitava dichiarazione al dirigente di dai documento acquisito il 6/2/2014) apposte sul documento erano quelle dei fìatelli Sanseverino, Va aggiunto della che, menzionata ciascun contenute nei tutela settembre 2009, dichiarazione sottoscrittore della qualificando a nel del come “temerarie” di stessa e Di Giorgio, solidarietà, una lettera, “gratuite” inviava con alcune civili suo a nome, invitava ciascuno la a quale, affermazioni documento e preannunciando azioni buon notizia avuta e penali confermare o meno i giudizi espressi a favore del Loreto. Questi, secondo il una raccolta di teste Sanseverino Giovanni,aveva sollecitato firme a suo favore DICH SANSEVRINO G. E ATA. Disse fumate prima voi, non dite che ve l’ho dato io, filmate prima voi, se no dicono voi andate alla ricerca delle firme e siete i primi a non firmare. E firmammo io, mio fratello e Guglielmo Massimo. Anzi, persino c’è mia madre che ha firmato e delle mie zie che lavoravano all’istituto Mauro Perrone. Lasciammo la casa del senatore Loreto e iniziammo la raccolta delle firme e ci girammo tutte le scuole giustamente... T E avete raccolto queste firme. DICH SANSEVRINO G. Abbiamo raccolto le firme. T Va bene: - - - / — / / 619 / DICH SANSEVRINO G. Non solo noi pre chiedo scusa, Presidente non solo noi tre, e con noi ha collaborato anche la professoressa Vita Surico, l’assistente tecnico Basilio Solazzo, il professor Castrìa Gianfranco, perché nella scuola ci sono docenti o assistenti amministrativi o DSGA che, mio fratello Guglielmo non potevano avvicinare, quindi hanno provveduto a fare questo altre persone. T Insomma c’è stata una raccolta di firme DICH SANSEVRINO G. Di solidarietà. - Il documE..nt.o teste, cile di lo soli.dari.et.. i. ha è riconosciuto stato sottoposto nonostante circa sei metri di distanza dall’ avv. egli in udienza si trovasse al a Fasto che glielo mostrava AVV FASTO O meglio, cioè o meglio, che questa dichiarazione andava rettificata perché era imprecisa? Innanzitutto un punto fermo: questa... innanzitutto gliela mostro in visione, è questa qui? DÌCH SANSEVRINO G. E’ quella. AVV FASTO La può vedere? DICH SANSEVRINO G. E’ quella, sì. T Ma come fa a dirlo se a quella distanza non si legge? DICH SANSEVRINO G. Perché mi fece anche una fotocopia prima. Eh, signor Presidente. La verità. T Cioè, mi spieghi, è talmente in carattere piccolo, come ha fatto a disti,.. a vederlo a 6 metri? DICH SANSEVRINO G. Ah, vabbe’, sì, sì. Sì, è questo. E’ quella - - - - * -, - Nel seguito acrobatico, dichiarazione della ha escussione, tentato di superficialmente, di Sansevrino, spiegare solidarietà ma in ogni caso, era che in modo il contenuto della stato compreso solo non era poi stata condivisa la decisione del Loreto di aliegarla ad una querela. una sovraesposizione dei alquanto sottoscrittori, non In pratica concordata e 620 arcana ai possibi li consequenze neqative, alla luca della reazione. avuta dal Di Giorgio AV\J FASTO Ecco, prima., quindi ha detto che ve l’ha data Loreto, Prima che voi passaste dai vostri colleghi, personale... DICH SANSEVRINO G. Sì. AVV FASTO voi l’avete letta prima di firmarla? DICH SANSEVRINO G. Si, noi,., cioè si è letta ma era a fine.., a fine di solidarietà, non sapevamo che poi la mettesse a querela in una... in un procedimento contro il dottor Di Giorgio. Se è solidarietà, io non avrei fatto firmare mia madre, AW FASTO Ho scapito. DICH SANSEVRINO G. O non avrei firmato io. - .. - .. - - Cm is si s DICH SANSEVRINO G. Perché un giorno, verso settembre 2009, mi è arrivata una raccomandata come... dal dottor Di Giorgio che mi diceva, mi accusava giustamente, volevaspiegazioni in merito al perché hai sottoscritto questa dichiarazione di solidarietà. E mi poneva dei quesiti, delle domande da.., come semplice cittadino, non come Pubblico Ministero o magistrato. E io ho risposto con un’altra raccomandata a quelle domande. A\/V FASTO Posso...? Gliela mostro in visione, Presidente, così.., DICH SANSEVRINO G. E lì abbiamo appreso... e li ho appreso che stava allegata ad una querela, se no non sapevamo niente di niente. - - Incalzato dai dichiarazione Giorgio, aveva PM, di il teste solidarietà, creato “un finiva per ammettere usata dal Loreto problema” con costui, che la contro Di problema che non era stato messo in conto al momento della sottoscrizione PM Ecco, l’utilizzo. Allora lei aveva escluso che dovesse essere utilizzato processualmente? DICH SANSEVRINO G. Sì. lo e tutte le persone. PM Glielo aveva detto Rocco Loreto? DICH SANSEVRINO G. Eh? - - - 621 PM - Quando ha sottoscritto aveva fatto questa, DICH SANSEVRINO G. Sì, (sovrapposizione di voci). PM - Cioè lei si presume che quando ha sottoscritto ha conci iviso, DICH SANSEVRINO G. Ho condiviso se veniva usato dagli organi scolastici, ma non che venisse.., PM No, mi scusi... DICH SANSEVRINO G. una querela contro un soggetto,... PM Mi scusi... DICH SANSEVRINO G. .un terzo soggetto. PM Mi scusi, ma la verità non è che cambia a seconda dell’uso che viene fatto. T Eh, io questo stavo cercando di capire. PM Se è vero, è vero, T Se una cosa è vera.,. DICH SANSEVRINO G. Sì, la solidarietà è vera, però non sa... noi, noi che abbiamo sottoscritto... T Ma com’è allora che ha fatto una marcia indietro? DICH SANSEVRINO G. Signor Presidente, noi, se abbiamo sottoscritto la sohdarietà, non sapevamo che veniva utilizzata contro il dottor Di Giorgio. PM Ma non ho capito, ma... DICH SANSEVRINO G. Cioè.., - - -.. - - . . - - - - - - - Sono apparse reticenti e confuse le giustifica zioni addotte dai teste in merito alla ritrattazione fatta a seguito della lettera del Di Giorgio DICH SANSEVRINO G. Però... ma poi, una volta che ti arriva una raccomandata che dice che è stata allegata a una querela perché... T Vi siete preoccupati? DICH SANSEVRINO G. E no, ma quello io siccome non conosco... PM Allora sì è preoccupato? DICH SANSEVRINO G. ...io non conosco il dottor Di Giorgio, sono stato candidato nel senatore... T Ma che è un magistrato lo sa? DICH SANSEVRINO G. Eh? T Lo sapeva che è un magistrato? DICH SANSEVRINO G. Nel paese sì. T Lo sapeva. - - - - - - - - - 622 DICH SANSEVRINO G. Però.. I Vi siete preoccupati, dico, dopo quella lettera...? DICH SANSEVRINO G. E certo, perché se uno poi se lo ritrova.. T E di che cosa? DICH SANSEVRINO G. allegato a una querela e noi invece l’abbiamo sottoscritta per solidarietà, per fine scolastici,.. T Sì, ma se era la verità, qual era... DICH SANSEVRINO G. La verità. T ...la sua preoccupazione? DICH SANSEVRINO G. E ma perché giustamente... chiedo scusa, non solo noi, perché anche altre persone, quando hanno ricevuto questa raccomandata, andavano dal senatore a scuola e il senatore diceva: “Andate dai fratelli Sansevrino che loro l’hanno,,, ve l’hanno fatto firmare”. T E beh, e allora? DICH SANSEVRINO G. E quindi noi dovevamo rispondere. Perché noi ci siamo bruciati nel paese. - - - - - - .. Una espressione di solidarietà a Rocce Loreto diventata motivo di disapprovazione collettiva nel paese di Castellaneta PUBBLICO MINISTERO PM Ma dire la verità perché uno si brucia, mi scusi? DICH SANSEVRINO G. Perché si brucia. Perché,.. PM Perché? DICH SANSEVRINO G. .la gente adesso che sta affrontando la causa civile... PM Dire la verità non si brucia. DICH SANSEVRINO G. .non si vuole (incomprensibile perché lontano dal microfono) la causa civile. PM Ma sono quanti? (sovrapposizione di voci). DICH SANSEVRINO G. E danno la colpa a noi. PM 109 stanno affrontando una causa civile? DICH SANSEVRINO G. E danno la colpa a noi, quando noi non l’abbiamo messa a querela (sovrapposizione di voci). PM Invece gli altri 30 hanno ritrattato? DICH SANSEVRINO G. E sì. PM Ho capito. 30 hanno ritrattato? DICH SANSEVRINO G. Ma gli altri non sanno di quello che giustamente sarà la causa civile. Perché alcuni vengono - - - . - . .. - - - - - - - - 623 poi a chiedere a noi ormai, perché il senatore adesso è in pensione come preside. Quindi noi continuiamo.. Mio fratello soffre ancora nella scuola il fatto di queste firme, il fatto di questa cosa che è stata messa aquerela, il fatto di questo. E normalmente se uno... ormai noi siamo bruciati. A me, se io voglio andare a lavorare, sono bruciato (sovrapposizione di voci). T Ma perché? Siete stato minacciato? Che cosa è successo? PM Ma che sta dicendo? DICH SANSEVRINO G. Perché la gente ci viene a minacciare che abbiamo... T Ma di chi? DICH SANSEVRINO G. fatto sottoscrivere... PM Non riesco a capire. - - - .. - Non s embra dubbio, che i firmatari (o solidarietà il nonostante la reiterata reticenza dei teste, loro alcuni abbiano sostegno traspare lo essi) della dichiarazione ricevuto pressioni minacciose al Preside “stile Di come era strumentalizzando, qualità, di Loreto. Anche Giorgio”: sua in per ritirare questo il di caso, magistrato, consuetudine, la propria riusciva ad incutere il timore di ritorsioni in coloro che lo osteggiavano o appoggiavano il suo nemico storico. Già il tenore ud.6/2/2014) esser non ed si contenuto delle lettera(v. nel fascicolo— travalicano i confini del suo legittimo diritto di informato solo il su fatti rivolge potenzialmente in prima dannosi: persona agli Di Giorgio, interessati, spendendo implicitamente la sua posizione professionale, ma non si accontenta di chiedere la conferma della sottoscrizione. Premettendo un giudizio di annuncia con forza temerarietà di azioni, anche quanto penali, se sottoscritto, i firmatari 7/. /7 624 contiunueranno favore del forse, è il possibili condividerE, Loreto. 501 icir i età : Pri modo caso ei d i.. ha civile che assai i.ffer.maziorii di esplicito per far trenta solidarietà il Di a que ha preoccucat.i ben loro le ripensare infatti, :onsequenze, ritireranno giudizio a Giorqio dai t.ra e non sostegno capire che, dichiarazione tono usato docent i ed verranno promuoverà e a di dalle ausiliari citati contro oli nel altri 109 sost.enitori “caparbi” dei Preside, Nonostante una pluralità di domande molto chiare, continuato a negare di aver ritrattato per Sansevrino ha paura, tra un profluvio di contorsioni verbali T Vorrei capire, lei perché poi ha ritrattato? Per paura deNe conseguenze a seguito di quella lettera che ha avuto dal dottor Di Giorgio, sì o no? DICH SANSEVRINO G. No, perché io. T-No. DICH SANSEVRINO G. lo ho ritrattato perché il fine era... non era quel fine che si è ritrovato lì. T Senta... DICH SANSEVRINO G. E perché non so... T Ma almeno mi vuole rispondere o non mi vuole rispondere? Che significa ‘io ho ritrattato perché non era quello il fine”?DICH SANSEVRINO G. Perché per me non era più quello che avevo sottoscritto, non era più perché.. T Non era più quello che aveva sottoscritto. DICH SANSEVRINO G. La sottoscrizione di solidarietà in quelmomento, Presidente, quella sottoscrizione è stata firmata anche da personale ATA e docente e non sanno che cos’è un consiglio, uno scrutinio. T Non sanno neppure che co&è un consiglio, addirittura? DICH SANSEVRINO G. Se lei va... T Cioè gente che lavora nella scuola non sa che cos’è un consiglio di istituto, non sanno che cos’è uno scrutinio? DICH SANSEVRINO G. Allora, vi voglio precisare una cosa, - - - - - - - - - - - - signor Presidente. La scuola e questo (o può dire il senatore Loreto, non lo dico io la scuola, il personale ATA, personale ATA non partecipa ai consigli, agli scrutini. T Ma hanno capito che non partecipa, ma lavora nella scuola ? DICH SANSEVRINQ G. Sì. T Si sa che cosa si fa in una scuola? - -. - Orni ss i s DICH SANSEVRINO G. Ok, però la questione che noi siamo andati a raccogliere le firme era per solidarietà, T Questo l’ho capito. lo voglio sapere... DICH SANSEVRINO G. Quindi alcuni hanno firmato anche senza leggere. Hanno firmato così, perché si trattava del senatore Loreto. T Ok, va bene. DICH SANSEVRINO G. Perché era cosi. T Però io vorrei capire la sua posizione. DICH SANSEVRINO G. Sì. T Cioè ha firmato quelle cose, ha detto che erano vere quello che ha firmato. D!CH SANSEVRINO G. E si, giustamente. T Quindi sapeva di quelle lì. Visto che erano vere, lo sapeva, no? DICH SANSEVRINO G. Sì. I Perché poi ha detto: “Non è vero”? DICH SANSEVRINO G. Non è vero? T-Eh. DICH SANSEVRINO G. Perché giustamente... I Giustamente me (o devo chiarire lei, ingiustamente non l’ho capito io. DICH SANSEVRINO G. Perché... T Perché? DICH SANSEVRINO G. il fine dell’allega... e quella è la mia risposta. T Ma chiedo scusa, ma se una cosa è vera è vera, non è una questione di fine. - - - - - - - - - - - - - .. . - E’ che stato poi costui chiarito, non aveva nonostante la netta reticenza del teste, il timore qualunque procedimento giudiziario, di essere coinvolto in un ma in quello in cui avrebbe dovuto testimoniare contro il magistrato PUBBLICO MINISTERO PM Scusatemi, eh, Ma poi un’altra cosa. Lei dice fine della solidarietà, però poi non le dava fastidio che questa sua risposta confluisse in un altro processo? Lei dice non voglio essere coinvolto in questioni giudiziarie, d’accordo. Però lei nella risposta cita proprio il procedimento 2798/07. Ora io vorrei capire, primo, chi gliera detto il numero del procedimento? Ah, ecco, dalla richiesta del dottor Di Giorgio. Sì. No, pensavo che era soltanto quello del Giudice di Pace. Ecco, lei sa che esiste il procedimento e che dovevano confluire queste risposte in un procedimento. AVV FASTO No, questa è una sua valutazione. PM-No, DICH SANSEVRINO G. Come mi è arrivata (sovrapposizione di voci). AVV FASTO La risposta è in relazione a quel procedimento come è stato scritto sulla lettera, Che cosa sia avvenuto dopo, dottoressa, (sovrapposizione di voci>. DICH SANSEVRINO G. Non lo so. PM No, qual è roggetto. Procedimento penale numero... AW FASTO E’ chiaro, che sta qua in questo proce... - .- - - Cm issis PM Perché io la sua ovviamente (incomprensibile perché lontano dal microfono>. Ecco, questa è a lettera che lei ha avuto, e lei risponde con lettera raccomandata indicando il numero del procedimento. Allora io le chiedo una cosa. Primo: pure questo sapeva che confluiva in un procedimento? Quindi perché, se a lei dà tanto fastidio essere coinvolto nei processi penali, poi...? AVV FASTO Scusi, da dove emerge che Io sapeva che confluiva in questo procedimento? DICH SANSEVRINO G. E perché scrive nella risposta procedimento penale 2798/07. Omissis - - - PRESIDENTE T Lei ha citato nella risposta un certo procedimento penale. DICH SANSEVRINO G. Sì. T Ha capito che... DICH SANSEVRINO G. (sovrapposizione di voci). T .quella lettera faceva riferimento ad un procedimento penale o no? DICH SANSEVRINO G. Ho scritto.., ho risposto.., sì, ad un procedimento penale (sovrapposizione di voci). - - - - - . . - T Quindi che c’era un procedimento penale collegato a quella lettera lo sapeva? DICH SANSEVRINO G. No, in base alla raccomandata che ho ricevuto, ho risposto. T Ecco, in base a quello che c’era scritto nella raccomandata, lei sapeva che c’era un procedimento penale? Visto che era citato in una raccomandata, sapeva che...? DICH SANSEVRINO G. Ero,., l’ho saputo quando è arrivata la raccomandata, T Ma nella... eh, ho capito, e questo sto dicendo. Avendo ricevuto la raccomandata in cui è citato un procedimento penale, ha capito che era citato un procedimento penale là o no? DICH SANSEVRINO G. Sì. T Benissimo. Allora il Pubblico Ministero le ha chiesto: come mai lei prima ha detto: “Io non volevo essere coinvolto”, eccetera, eccetera, poi, di fronte a un’altra lettera in cui si parla espressamente di un procedimento penale, ha deciso invece di essere coinvolto? PM Non solo, ma se riteneva che doveva rettificarsi... T Però facciamolo rispondere. Facciamolo rispondere. PM Sì, perché non presentarsi davanti al Giudice e dare una risposta ad un privato? - - - - - Seguono evidenti contraddizioni PM Ho capito. E poi lei le dava fastidio di,., il processo penale, però poi sapeva che andava a confluire in un altro procedimento penale? DICH SANSEVRINO G. No, di questo non sapevo niente, lo a quello, su quello che mi era arrivato ho risposto. Mica io so se è un procedimento penale o non è un procedimento penale. PRESIDENTE T Ma se questa cosa era citata nella lettera del dottor Di Giorgio... DICH SANSEVRINO G. E sì. PM No, lei l’ha citato nell’oggetto della sua risposta. T io le ho chiesto lo sapeva che c’era? DICH SANSEVRINO G. (sovrapposizione di voci) raccomandata... T L’ha letto? DICH SANSEVRINO G. l’ho (sovrapposizione di voci). T Oh, l’ha letto che c’era un procedimento penale? DICH SANSEVRINO G. Sì. - - - - - - . . . - - - . . . - - 628 T Benissimo, DICH SANSEVRINO G. Pendente al Tribunale di Potenza. T Quindi la lettera faceva riferimento ad un procedimento penate. DICH SANSEVRINO G. E ho risposto in base... T La sua risposta quindi era una risposta a una lettera che si riferiva ad un procedimento penale. DICH SANSEVRINO G. Penale, T Quindi poteva andare a finire in qualche modo in questo procedimento penale, o no? DICH SANSEVRINO G. Sì. Sì. T E non ha avuto nessuna preoccupazione? DICH SANSEVRINO G. Ormai, stavamo,,, T Come “ormai”? DICH SANSEVRINO G. Cioè fatta la sottoscrizione, risposta,,, T E no, perché prima ha detto: “lo ho ritrattato, però perché lo scopo.. non volevo essere.,,” ha detto questo o no? “non volevo essere coinvolto,,,”, DICH SANSEVRINO G. Non ho detto che non volevo,., ho detto che io giustamente la sottoscrizione non sapevo il fine che avesse, e basta, - - - - - Concludendo, ormai affermazioni, Sansevrino assumeva che alle strette a seguito delle sue stesse T Erano vere. Quindi le cose che lei ha sottoscritto per la solidarietà del senatore Loreto erano vere? DICH SANSEVRINO G. Era vera la mia firma. Che poi fossero i consigli o le cose, non lo so. Sto rispondendo che io non sono stato docente d& Mauro Perrone prima del 2008-2009. Questo io posso dire di certo. Prima non posso. - - Sansevrino Lorenzo, ha riferito di escusso alla stessa udienza, aver sottoscritto la dichiarazione di solidarietS in favore del Loreto “per paura”. Dalla descrizione senatore prima di dell’incontro raccogliere le che si tenne a sottoscrizioni(v. casa dell’ex deposizione Sansevr ±no Giovanni) n..on traspare a..lcun fatto una pressione esercitata dai Loreto suqli ospiti. Si tratta teste, r itra tia dunque p€.r una di o on svelare ricostruzione ragioni le sintomat ico intervenzti mendace, reali dì della vo iuta dai successiva i un e T No, io solo questo volevo chiedere: lei ha firmato pure quella dichiarazione di soli...? DICH SANSEVRINO L. Sì. T L’ha poi ritrattata? DICH SANSEVRINO L. Si. I Come mai? DICH SANSEVRINO L. E perché io non c’ero all’episodio accaduto il 26 di.,, T Eh, ma nella dichiarazione di solidarietà c’erano scritte queste cose sui consigli d’istituto, queste cose qui? DICH SANSEVRINO L. Sì, sì, è vero che ho firmato, ma io ho firmato per paura. T Per paura? DICH SANSEVRINO L. Si. Perché, siccome conoscevo l’ambiente della scuola, allora... T E cioè, mi faccia capire. Cos’è, un ambiente violento, pericoloso? DICH SANSEVRINO L. No, violento no, però magari, che no so, qualcosa... T E no, ci dica, ci dica. DICH SANSEVRINO L. E che vi devo dire. T E cosa deve dire? DICH SANSEVRINO L. Avevo paura e... T Paura di che? DICH SANSEVRINO L. Paura magari.., che ne so, di.,. T E non.. lo deve sapere lei paura di che. - - - - - - - - - - - - - - Addirittura dal Preside il teste Loreto, accennava ma non ad sapeva un clima indicare di terrore fatti creato specifici, dimostrativi di una patologia disciplinare 630 DICH SANSEVRINO L. Di una qualsiasi... PM Da parte di chi? DICH SANSEVR1NO L. Del preside. T E che cosa poteva fare il preside nei suoi confronti? la licenziava? DICH SANSEVRINO L. Magari succedeva qualcosa, una riservata, queste cose qua. Avevo paura, sì. T Aveva paura. Perché era successo già qualcosa di questo? DICH SANSEVRINO L. No, no, grazie a Dio sono stato sempre una persona... T No, dico era successo ad altri? Perché lei aveva paura, dico? Queste cose erano capitate in passato ad altri docenti? DICH SANSEVRINO L. Sì, qualcuno era capitato. T E mi vuoi fare il nome? DICH SANSEVRINO L. Ce n’erano tanti. Eh a maggior ragione se ce n’erano tanti mi dica tanti nomi. DICH SANSEVRINO L. E... era capita... ora non... sono un - - - - - - - - p0’... T Ma ha detto che ce n’erano tanti. DICH SANSEVRINO L. Qualcuno.,. T Cioè c’era un clima di terrore diffuso? DICH SANSEVRINO L. No, non c’era un clima di terrore (sovrapposizione di voci). T E se ce n’erano tanti. DICH SANSEVRINO L. Chi andava poi contro diciamo... T Ma mi faccia qualche nome. PM No, ma mi scusi, posso fare qualche domanda? T Però perché non lo facciamo rispondere? Così, giusto per capire... PM No, no. Vabbe’. T ..questa situazione di terrore che... DICH SANSEVRINO L. Qualcuno... T C’erano tanti. DICH SANSEVRINO L. Mastrangelo (sovrapposizione di voci). T E che cosa era successo al professor Mastrangelo? DICH SANSEVRINO L. Ha avuto dei problemi nei... con il preside. T Ha avuto dei problemi? DICH SANSEVRINO L. La vita non era tanto facile, questo è. T La vita dove non era tanto facile? DICH SANSEVRINO L. Nell’istituto, nel... anche per me è stata... diciamo dopo l’avvenimento... T E che cosa accadeva? DICH SANSEVRINO L. E’ accaduto che magari.., a iniziare dal - - - - - - .- - - - . - - - - - - - - - - - (1 segretario che mi trattava male, in effetti fra un po’ ci sarà.,, non so se posso... T E che c’entrava il segretario con il preside? DICH SANSEVRINO L. Perché erano vicini al segre... chi andava contro il preside... T Ah, era una.., ho capito. Trasversale? DICH SANSEVRINO L. Si. T Ho capito. Mastrangelo, poi? DICH SANSEVRINO L. Ce n’erano degli a... ora non è che mi ricordo.,. - - Nel la prosieguo, frate.l lo, ora versione dei e raccolte si è allineata a quella del con le medesime contraddizioni e incoerenze, Passa odo Angelo deposizione all ‘esame fatti delle resa Pierfra ncesco, sono tutte prove dall ‘cx va orali, senatore annotato convergenti, confermative e che univoche, dai le deila suoi figli testim.on.. ianze dettagliate e prie di incongruenze. Pur originando politiche falsità o da persone legate ai genericamente personali, intrinseca o estrinseca: denuncianti da relazioni non presentano profili appaiono quindi utili ai di fini della decisione. De Palmis Arturo(ud. 21/2/2013) ebbe ad assistere da vicino all’alterco tra il magistrato e l’ex senatore DICH DE PALMIS Poi piano piano ci siamo inoltrati per la strada e mentre stavo per andare dalla parte del bar perché stavo sull’altro marciapiede, ho visto arrivare una macchina che prima si blocca e esce fuori Loreto mettendosi a gridare verso una persona che in un primo... PM Verso una persona chi? DICH DE PALMIS In un primo momento non l’ho riconosciuto ma era il Di Giorgio. PM Cioè urlava contro Di Giorgio? - - - - 632 DICH DE PALMIS Sì. PM E che diceva? DICH DE PALMIS Diceva un po’ di parole... PM Dica liberamente. DPCH DE PALMIS Non mi ricordo adesso: pezzo di merda, una cosa del genere, più di una volta. PM Poi? DICH DE PALMIS Adesso non ricordo: tu sei Giudice, queste cose sono..., non devi prendere parte, tutte quelle cose.. Tra l’altro più di una volta gli ho messo la mano vicino alla bocca perché diceva queste parole. PM E di fronte a queste parole il dottore Di Giorgio che faceva? DICH DE PALMIS Imperterrito lui era lì che ascoltava e anzi mi è sembrato che poi alla fine disse una cosa come: ma lei chi è, cosa vuole? PM Poi che è successo? DICH DE PALMIS Niente, poi l’ho preso di forza e l’abbiamo portato vicino alla macchina,,, PM L’ho preso di forza chi? DICH DE PALMIS L’ho tirato io. PM-A chi? DICH DE PALMIS Al senatore PM A Loreto? DICH DE PALMIS Sì. PM Poi? DICH DE PALMIS Anche perché si era abbastanza incazzato e quindi l’abbiamo allontanato e portato vicino alla macchina. PM E poi? DICH DE PALMIS Non so cosa vuole sapere. PM Che cosa altro ricorda? E’ arrivato qualcuno vicino a Loreto? Che hanno fatto? Se ci descrive qualcosa d’altro... Sono arrivati i Carabinieri poi dopo? DICH DE PALMIS No, prima ancora è successo un’altra cosa. E’ passato un ragazzo dal lato del bar e il figlio se non mi sbaglio, se non erro disse: quello è quello che faceva il volantinaggio. PM Il figlio di chi? DICH DE PALMIS Il figlio di Loreto che stava vicino alla macchina, e questo ragazzo si avvicinò e disse: sì, sono io, sono.,., non mi ricordo che disse, sono Alessandro... Disse nome e cognome... PM E’ per caso Alessandro Mongelli? DICH DE PALMIS Alessandro ricordo ma Mongelli non lo ricordo. Comunque disse: sono..., che devi fare qualche cosa? E lui disse: anche tu sarai denunciato, non ti preoccupare, anche tu sarai denunciato. PM Quando disse queste cose c’era presente anche il figlio - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - /7 del Di Giorgio? DICH DE PALMIS No. A parte il fatto che non lo conoscoDE PALMIS fatto che non lo conosco neanche ma non c’era nessuno. PM Cioè il Di Giorgio era solo in questo frangente o no? DICH DE PALMIS Di Giorgio era ancora lì fino a quando non arrivarono i Carabinieri. PM Ma era solo o c’era qualcun altro? DICH DE PALMIS Insieme a lui non ricordo, non credo, era lì. - - No. A parte il - - - teste Il ha non avuto esitazioni neppure nell’indicare la pos.izione del Di Giorgio PM Ci dice quando è successo questo l’esatta posizione sia di Di Giorgio che... Lei non l’ha visto il figlio del dottore Di Giorgio? DICH DE PALMIS No, non lo conosco. PM E in quel frangente era solo.., Le ripeto: ci interessa sapere se il figlio che lei non conosce..., se comunquec’era un ragazzo o no vicino al dottore Di Giorgio. DICH DE PALMIS C’erano dei ragazzi ma stavano vicino al cancello, molto lontano e questo qui infatti passando andò vicino ai Carabinieri dove c’era anche il Di Giorgio. PM Ma quindi lei è sicuro che Loreto quando ha detto la frase ti denuncerò ce l’aveva con Alessandro? DICH DE PALMIS Sì, anche perché era l’unico che stava lì. PM Era conosciuto o si era qualificato lui stesso? DICH DE PALMIS Questo ragazzo? PM-Sì. DICH DE PALMIS Ha detto: che vuoi fare? PM Sono Alessandro e poi ha detto un cognome e che cosa vuoi- Sono Alessandro e poi ha detto un cognome e che cosa vuoi fare? DICH DE PALMIS Sì. PM E il Loreto ha detto: ti denuncerò? DICH DE PALMIS Sì, anche per te..., non ti preoccupare che c’è anche per te, ti denuncerò. PM Il punto dove si trovava Di Giorgio era distante da dove è il cancelletto famoso o cancello? Omissis AW CIMADOMO Prima chiediamogli di descrivere i luoghi e poi individuiamo quale è il cancello famoso. - - - - - - - - - - - - - - - 634 PM Avvocato Cimadomo, poco fa il teste ha detto il cancello, era più distante il cancello ed allora volevo sapere se ci precisa questo cancello quanto era distante dal posto dove si trovava il dottore Di Giorgio. DICH DE PALMIS 15-20 metri. PM Quindi una distanza abbastanza notevole? DICH DE PALMIS 11 Di Giorgio mi ha detto la lontananza di Di Giorgio dal cancello? PM No, da dove si trovava Di Giorgio... Anzi da dove si trovava questo tale Alessandro e il cancello dove lei ha detto che c’erano dei ragazzi è distante? DICH DE PALMIS Sì, 20 metri; dalla macchina in poche parole fino a là, sì c’erano 15-20 metri. - Ha rife.r ito con precisione anche sui movimen ti del D’Alessandro AVV SOGGIA Se ricorda non credo che l’abbia detto al PM della presenza dell’Avvocato D’Alessandro? DICH DE PALMIS Sì. Quando arrivarono i Carabinieri Di Giorgio si avvicinò ai Carabinieri e parlarono, non so che dissero, dopo di che si avvicinò anche D’Alessandro, AVV SOGGIA Dopo di che D’Alessandro si i allontanò? DICH DE PALMIS Sì, si allontanò ed entrò nel bar credo e dopo un po’ uscì da dentro il bar, cioè dalla parte opposta del cancello. Cioè sempre nel bar però da dietro, - - - - - - Alla stessa udienza è stato sentito Fico Carlo, Rocco da collateralitè politica. assistito al volantinaggio ed legato a Loreto Il teste ha affermato di aver alla lite avvenuta fuori del “Gorgo” DICH FICO Sì, sono arrivato lì intorno alle 22 con 2 amici che si chiamano Alberto Stendardi e Alfredo Sanarico e quindi noi siamo arrivati lì per passare la serata semplicemente. Circa un’ora dopo è arrivato il dottore Di Giorgio con l’Avvocato D’Alessandro, il nipote ed altra gente e... - / 635 PM Ha riconosciuto qualche altro? DICH FICO Ho riconosciuto l’ex sindaco D’Alessandro e il nipote di Di Giorgio che si chiama Mongelli Alessandro. PM Poi chi altro? DICH FICO Poi ricordo anche che c’era una persona che si chiama Rossi di cognome. PM E poi? DICH FICO Non ricordo più niente. PM Si ricorda anche Pepe e il figlio? DICH FICO Sì, Pepe e il figlio del Giudice, PM Poi? DICH FICO lo ho visto che Mongelli aveva in mano dei fogli di questo spessore e che li distribuiva anche in base a indicazioni dello zio. PM Dello zio, del Di Giorgio? - - - - - - - - - - DICH FICO Sì. Persone ho visto soltanto.., PM Gli indicava le persone a cui darli? DICH FICO Sì, questo ho visto. La consegna vera e propria l’ho vista soltanto in uno, in un caso, per una persona che però non conoscevo. Mentre altre 2 persone credo, sempre che non conoscevo ce l’avevano già in mano però io non conoscevo quale era il contenuto di questi fogli. Dopo è successo che mi sono avvicinato al bar per prendere una cosa da bere e in quello stesso momento Mongellì era a fianco a me e inavvertitamente ha aperto i fogli perché ce li aveva chiusi, piegati e mi sono reso conto (ce l’ho fatta a leggere) che si trattava di unvolantino che riportava più o meno le stesse informazioni che erano state affisse e coperte dai vigili il pomeriggio prima o la sera prima, non ricordo. PM Quelle sulle pompe funebri? DICH FICO Sì, quello dell’investimento in Canada per delle pompe funebri di lusso, una cosa del genere. A quel punto io l’ho detto ai miei amici, chi era seduto a fianco a me e Stendardi ha mandato un messaggio a Coccioli che non era presente, nel quale diceva: mentre tu dormi l’uomo ombra è qui che fa campagna elettorale. Questo è il senso però le parole precise non le ricordo. - - - - Omissis Va evidenziata avvenimenti, le la attenzione persone, i del teste movimenti di nel descrivere ciascuna ed il gli loro atteggiamento. 636 Ri [e r e ri 1 e e i i J irna eIie ei Re i i e: i e, epee i e e i e i qu e il a con pe ti e e i one di i ei cost o i i le i su e :- li Le 1 un i p; sii c O a e i PM Senta, ma quando ha visto il contenuto, l’immagine sui volantini lei ha visto che continuava a distribuirli? DICH FICO No, dopo di che no, questa è stata una cosa soltanto iniziale e poi è finita presto anche perché io quando ho detto che c’erano questi volantini.. A fiancoal nostro tavolo c’era anche il figlio piccolo di Loreto, Pierfrancesco, e lui ha detto: va bene, vado a chiamare i Carabinieri perché so che c’è una pattuglia qui vicino (credo stessero facendo l’alcoltest) e nel frattempo lui è andato dalla pattuglia per avvertirli e dirgli di venire, anche se poi non sono arrivati, cioè quella pattuglia è rimasta lì a compiere il proprio lavoro. Quindi sono uscito per fumare, Di Giorgio con il figlio hanno salutato Pepe e si sono incamminati verso casa che è di fronte, un po’ più in basso.. una cinquantina di metri, anche meno. Una volta attraversata la strada quindi è arrivata la macchina di Rocco Loreto che se non ricordo male era una berlina scura, forse una Mercedes e c’era lui e il figlio grande Angelo Loreto. Lui è uscito dalla macchina e quando Di Giorgio ha capito che si trattava di Loreto si è fermato e ha fatto un paio di passi verso la macchina e Loreto gli è andato incontro gridandogli io ricordo per 3 volte pezzo di merda. A quel punto queste parole hanno anche attirato l’attenzione delle persone che erano presenti nel bar e in particolare modo di Albertino Stendardi e Nino Coccioli che sono subito andati vicini e si è avvicinato anche De Palmis che però non era nel bar ma stava per arrivare, si è trovato lì per un caso del tutto fortuito. E io ricordo anche proprio questo particolare che De Palmis gli metteva la mano sulla bocca mentre Di Giorgionon ha detto niente inizialmente e poi io ricordo che ha fatto una domanda del tipo: ma lei che vuole da me, questo era il senso della cosa. Non c’è stato contatto fisico e nel frattempo Loreto ha cominciato rivolto verso le persone che erano sulla terrazza a dire: voi non vi rendete conto, questa persona sta limitando il processo democratico perché un Giudice non solo dovrebbe essere ma anche apparire imparziale. - - , - - - - e r i pete Si D’Alessandr o.E’ ia descr i zione dei movimenti fatt i da i pure detta.ia.o il, ricordo relativo a Coccioli PM Poi a questo punto il Di Giorgio che ha fatto? Si è rivolto a D’Alessandro? DICH FICO No, non ricordo questo. PM Si ricorda se ha detto qualcosa al D’Alessandro? DICH FICO Io ricordo che poco dopo si è avvicinato, ha detto qualcosa (però io non so cosa gli ha detto> e D’Alessandro è andato all’interno del bar. - - - Io non l’ho più visto D’Alessandro. Poi c’erano DICH FICO vicino a me anche Stendardi e Coccioli che parlavano e Coccioli diceva: ma chi è questo Mongelli perché probabilmente non lo conosceva e Mongelli ha detto: sono io, sono Alessandro Mongelli, quale è il problema? Questo era il senso della frase che ha detto. PM Perché Stendardi ha fatto riferimento a Mongelli? DICH FICO Perché nel bar loro si erano parlati e quindi Stendardi gli aveva detto: guarda che questo sta facendo volantinaggio, ha i volantini in mano però Coccioli non lo conosceva personalmente e ha detto: ma chi è? E poi si è presentato lui stesso dicendo: sono io, quale è il problema. Dopo siamo andati tutti in caserma... - - La descrizione della posizione assunta da Pasquale Di Giorgio è stata puntuale DICH FICO Lui subito dopo... Io ricordo che proprio dovuto aquesta frase di Mongelli gli ha detto: tu, ragazzino passerai per le mie mani, ti denuncerò o qualcosa del genere perché dava per scontato che lui stesse facendo volantinaggio, anche perché... PM Ma lei è sicuro che ha rivolto a Mongelli queste frasi? DICH FICO Sì, di questo sono assolutamente certo perché Mongelli era dalla parte del bar. PM In questo frangente Di Giorgio e il figlio dove si trovavano? - - - - 638 DICH FICO Il figlio è sempre stato fermo, cioè ha attraversato la strada, si è incamminato verso il cancelletto ed è rimasto fermo lì dove,,, PM Lei ora parlo di cancelletto e ci dica se c’è un cancelleffo o un cancello? DICH FICO Sì, ci sono tutti e 2: il cancelletto è quello dell’abitazione di Di Giorgio che è sulla parte opposta delta strada mentre il cancello è un cancello carrabite grande per le macchine che vanno nei sotterranei, nei garage e che sta dalla parte della porta del bar, quindi sono 2 parti opposte. PM E il figlio dove si trovava? DICH FICO Sulla parte opposta, il cancelletto. - - - - Omissis PM Quindi a che distanza si trovava? Tra il figlio di DiGiorgio e Di Giorgio... DICH FICO Una decina di metri. PM Lo spazio di un marciapiede e mezza strada, quanto è suppergiù? DICH FICO La carreggiata di una strada sarà 5 metri però in obliquo perché era più giù il figlio. PM Quindi c’era una distanza dì quanto suppergiù? DICH FICO Tra Di Giorgio e il figlio? PM-Si. DICH FICO Mediamente di 5 o 6 metri, anche di più. Perché io l’ho già detto l’altra volta: Pasquale Di Giorgio era fermo ed è sempre rimasto fermo però tutti gli altri si sono mossi parecchie volte, non è che bisogna immaginarli fermi sempre sullo stesso punto. Ed è anche complicato dire esattamente in quel momento... PM Ma Loreto poteva dire qualcosa aI figlio del dottore Di Giorgio? DICH FICO Era dalla parte opposta. PM Quindi non poteva dire nulla? DICH FICO No, io di questo sono certo, non era rivolta a Pasquale Di Giorgio questa frase. - - - - - - - - - - - La credibilità detto, anche dei dalla teste è mancanza provata di oltre perduranti che da legami di quanto già interesse economico e personale con l’ambiente di Castellaneta. 639 Fico i infct si ai 1 ontanato era trovato lavoro in G.erman.ia.. comunque nel la “avvicinato” pr... esente sua processo, versione Dopo i. suo zio, da che ave va dalla fatti cittadina in discorso, ocr era aver stato Granito Francesco, coirnpu ato fargli, modIficare tentato d.i de i fatti. AW PACE Una sola domanda le volevo fare: lei successivamente a quanto ha riferito per caso ha avuto un incontro con Granito che è anche imputato che è suo zio e loggetto di questo incontro quale era? DICI-I FICO Si, lui mi ha,.. Io sono stato assunto nel 2009 da una azienda tedesca, una multinazionale e quindi ho dovuto fare un periodo di pratica in Germania, sono tornato a settembre (sono partito a luglio e sono tornato a settembre) e lui mi ha chiamato dicendo: passa (lui ha una tipografia) dalla tipografia perché ti voglio parlare e perché... AW PACE Lui chi? DICH FICO Mio zio. AVV PACE Che sarebbe? - - - - DICH FICO Francesco Granito perché questa storia..., perchédevi rischiare di potere perdere il lavoro, di avere problemi sul lavoro, cerca un po’ di ammorbidire ciò che dici, al che io ci sono andato; abbiamo avuto una discussione perché io dicevo: io ho detto ciò che ho visto, non vedo quale pericolo io possa correre per questa cosa. E lui mi ha detto: sì ma guarda gli altri non si sono esposti come ti sei esposto tu. Alla fine io mi sono arrabbiato e sono andato via. E poi quando sono tornato a casa e ho raccontato la cosa a mio padre lui ha detto: no, torna e fatti avere... Parlaci meglio e vedi se ha da darti qualcosa, perché lui aveva detto: ho delle carte, le vuoi? E io in un primo momento avevo rifiutato. Quando sono tornato sono tornato con mia madre anche per avere qualcuno che potesse sentire cosa succedeva. E lui ha detto: guarda, ti devo dare queste carte e mi ha dato la mia prima deposizione con dei segni sopra e ci sono dei segni di evidenziatore verde su alcune parti, c’è scritto falso in qualche parte e poi c’è scritto da una - 640 parte non cerano i Carabinieri mi sembra di leggere e poi mi ha dato le due testimonianze prime di Angelo Loreto e Carmela Loreto e poi mi ha dato la ritrattazione di Albertino Stendardi e di Nino Coccioli, lo non sapevo che avessero ritrattato perché poi io sono uscito fuori Castellaneta, sono stato un lungo tempo fuori e quindi non sapevo come stesse andando avanti la questione. lo a quel punto ho insistito, abbiamo anche alzato la voce eho detto: tu mi devi dire chi te le ha date queste carte e lui mi ha scritto su un foglio un cognome Scarano.Quando io ho tentato di prendere questo foglio lui rha accartocciato e l’ha buttato via e non ha voluto darmelo. AVV PACE Quindi in conclusione che cosa le chiedeva suo zio di tare? DICH FlCO Mi chiedeva di ammorbidire un po’ la situazione perché era preoccupato per me praticamente, per questa situazione. - - Il tale Scarano, latore indiretto delle “raccomandazioni”, identi.ficato in Rino Scarano dal padre del Bonaventura, questo persona per è la processo che conto (capo aveva del colloquio stessa Di 4 persona della avvicinato Giorgio, ossia originariamente rubrica). Giovanni come Fico, si Goccioli trae Pontassuglia-Dartizio-Coccioli, da un di Scarano imputata pure E’ la poi in stessa evidentemente passaggio del si è cui diffusamente parlato in precedenza. E’ utile riportare lo stralcìo di interesse Coccioli — Ma mò a me mi ha... cioè è venuto un altro personaggio che mi voleva.., ha detto che mi vuole parlare di nuovo. Dartizio Coccioli Dartizio Coccioli I)artizio Chi è? - — — — E Loreto sa tutto, eh! Chi è questo? È venuto Rino Scarano. Rino Scarano? Chi è Rino Scarano? 641 (occioli Sca sano del Di — Un amico suo. bonaventura Gicrgio, come sembra esseie Pepe. Agostino dunque Ma un quei fiduciario altro che conta mettere in e videnza è la coerenza del r ichiamo fatto da .1 teste Fico, Questi ha pure volarìt.i naggio sopraggiunto è il chiarito la ragione sostanzialmente gruppo dei cessato sostenitori per la quando dei quale il bar era nel candidato sindaco Loreto Rocco AVV CIMADOMO Quindi non ha indicato a più persone ma uno solo? DICH FICO Però voglio chiarire anche un altro aspetto: una volta che noi siamo arrivati e che quindi ognuno presiedeva i posti non è che fosse molto semplice e quindi anche una indicazione (io magari ne ho viste altre) poi non sono andate a compimento perché noi comunque stavamo là... C’erano due parti che si... AVV CIMADOMO Mi spieghi lei: il dottore Di Giorgio diceva a suo nipote..., che faceva, gesticolava? DICH FICO Sì, gesticolava, indicava... Io la prima volta che ho visto che ha indicato poi è andato a segno, il volantino è arrivato. AW CIMADOMO Dopo di che il Mongelli che faceva? Il dottore Di Giorgio faceva consiglia: questo, quello e quell’altro? DICH FICO Si, ho visto un po’ di volte che ha fatto così e il primo è andato a segno, quindi il volantino è stato consegnato e le altre... - - - - Secondo una logica semplice, i volantinì venivano distribuiti in modo riservato e solo a simpatizzanti del centro—destra, che il magistrato indicava al nipote di volta in volta. Sulla stessa linea, sono state testimoniali di Loreto Carmela, raccolte le dichiarazioni nipote di Loreto Rocco. 642 Ii 7,’ 7/20 3, d.escritto, a vena va sua. escunso volta, il Coppolecchia Marcei lo, volanti.i..aggio con che ha dovi...zie di parLic:oiari credibili DICH COPPOLECCHIA Allora, io come ho già detto ero al Gorgo, verso più o meno la mezzanotte, con amici. Durante la serata notavo del volantinaggio da parte di Mongelli Alessandro, che si muoveva da un tavolo all’altro con dei volantini che successivamente mi mostrava Pierfrancesco Loreto, dove era raffigurata una foto con un cimitero e che raffigurava.., con la scritta *LoretoI, quindi insinuava il fatto che questa onoranza funebre in Canada era di proprietà di Loreto, quindi un volantino diciamo diffamatorio, Omissis DICH COPPOLECCHIA lo ho notato, dicevo prima, Mongelli Alessandro che distribuiva con dei cenni da parte di Di Giorgio a dei tavoli questo volantino. Successivamente... PM No, ma aveva anche... cioè lo distribuiva che, diciamo, li teneva in mano al...? DICH COPPOLECCHIA Sì, li aveva in mano e li distribuiva. PM Ma ne aveva uno o di più? DICH COPPOLECCHIA Qualcuno di più, non era uno, erano diversi. PM Il Mongelli, ecco, li distribuiva autonomamente o su indicazione di qualcuno? DICH COPPOLECCHIA Su indicazioni di Di Giorgio, naturalmente con dei gesti visivi, non indicando proprio completamente, semplicemente con dei gesti visivi. PM Cioè Di Giorgio che faceva, gli indicava le persone a cui dare il volantino? DICH COPPOLECCHIA E sì, perché naturalmente i volantini non erano rivolti a chi magari era in quel momento del centrosinistra, perché erano periodi di elezioni, quindi non andava al tavolo di chi era del centrosinistra, ma solo a persone diverse, PM E Di Giorgio era presente al bar, nel Gorgo? DICH COPPOLECCHIA Sì sì, era presente nel Gorgo. - - - — - - - - - - - - - - - 643 teste sulla presenza di Mongelli Alessandro Le affermazioni dei Pasquale edi L)i Giorgio sono state univoche e circostanziate, sntomatiche di una indubbia genuinità della deposizione DICH COPPOLECCHIA Subito dopo sì, dopo un po’ sono arrivati anche i Carabinieri. PM Ed allora che succedeva? DICH COPPOLECCHIA lo li sinceramente ricordo solamente... PM Ecco, si ricorda la presenza di Mongelli in quel frattempo? DICH COPPOLECCHIA lo mi ricordo che un paio di volte passava.,, passeggiava diciamo Mongelli con,.. diciamo un po’ a mo’ di sfottò e lì il senatore Loreto diceva: “Ragazzino, ti denuncerò,,. passerai tra le mie mani, ti denuncerò”. PM Ho capito. DICH COPPOLECCHIA Riferito a Mongelli Alessandro. PM E in questo frangente era presente anche Di Giorgio? DICH COPPOLECCHIA Era presente anche Di Giorgio. PM Anche Di Giorgio. E ha visto anche il figlio di Di Giorgio in quel frangente? DICH COPPOLECCHIA Il figlio Di Giorgio c’era, però era lontano, era sul marciapiede opposto a quello del bar vicino ad cancelletto più o meno. PM Quindi “ragazzino, passerai tra le mie mani”, era rivolto sicuramente a Mongelli o poteva essere rivolto anche...? AVV FASTO Facciamoglielo dire prima, chiedo... Cioè è quanto meno suggestiva insomma. PM Va bene, allora cambio domanda. AW FASTO Eh, magari. PM E’ sicuro che il “ragazzino, passerai tra le mie mani” era rivolto al Mongelli? DICH COPPOLECCHIA Sì. - - - - - - - - - - - - - - - - - Omissis PM Questa frase che lei ha detto poco “ragazzino, passerai tra le mie mani”...? DICH COPPOLECCHIA Era rivolto a.. PM Era.. a chi o almeno ha sicurezza su questo, a chi era rivolto? DICH COPPOLECCHIA Ad Alessandro Mongelli. PM Ad Alessandro Mongelli. Può essere che il figlio di Di Giorgio si trovava nelle vicinanze e poteva essere - - - - - 644 rivolto a lui? DICH COPPOLECCHIA E no, no. PM Quindi che distanza c’era, diciamo, tra...? DICH COPPOLECCHIA Dalla macchina... PM Che il Loreto.,. DICH COPPOLECCHIA .a questo cancelletto, quello che ho detto prima? PM Eh. DICH COPPOLECCHIA 7 metri, 8 metri, ora non so dire con precisione, però era comunque distante, quindi era, sono sicuro che... PM Quindi, se ho ben capito, il figlio di Di Giorgio stava davanti al cancelletto? DICH COPPOLECCHIA Sì, PM Benissimo, Invece, dove è avvenuta questa scena? DICH COPPOLECCHIA Proprio davanti al bar. PM Ho capìto. E il Di Giorgio dov’era? Davanti al bar o davanti al cancelletto? DICH COPPOLECCHIA No no, davanti al bar con Loreto. PM Davanti al bar. Va bene. Ecco, poi che è accaduto dopo questo...? Dopo questo fatto di Mongelli, no?, ha riferito.,, ecco, Di Giorgio ha avuto contatti con qualcuno? - -. - . - - - - - - Anche Coppolecchia comportamento descritto al dei aveva candidato notato qualcosa sindaco di D’Alessandro strano e lo nei ha Collegio con puntualità DICH COPPOLECCHIA Con,.. c’era solo,., era presente anche il... l’allora candidato sindaco Italo D’Alessandro, che parlavano tra di loro, però dopo è andato subito via, è entrato nel bar e qualche istante dopo notavo che era nella verandina, perché là c’è una parte al chiuso e poi all’aperto, quindi vedevo Italo D’Alessandro entrare nel bar e dopo qualche minuto uscire dalla verandina, però tutto qui. PM Dalla verandina o da un terrazzo? DICH COPPOLECCHIA Terrazzo, terrazzo, PM Ah, quindi, diciamo, è un terrazzo... è scoperto? DICH COPPOLECCHIA E’ scoperto, è scoperto. PM Ho capito. E poi... e poi è rimasto sul terrazzo o è tornato sul posto D’Alessandro? DICH COPPOLECCHIA No, è rimasto sul terrazzo. - - - - - - - 4/ / 645 Traendo le somme da tutto quanto esposto, può dirsi raggiunta la alla ordine in sia tranquillizzante e piena prova sussistenza dei fatti contestati ai due capi di imputazione fin qui oggettiva riferibilità loro sulla sia esaminati, e soggettiva a Di Giorgio Matteo e Mongelli Alessandro. ascritto 1, sub delitto al Quanto Giorgio, Di solo al va aggiunto che l’affermazione non veritiera, secondo cui il prof. aveva Loreto Rocco dell’Istituto in Pasquale minacciato valenza diffamatoria, professionale dell’ex comportamento di evidente una ha Preside, era Loreto cui alunno Giorgio, Di perché lesiva del decoro e della lealtà cui senatore, abuso chiaro attribuito veniva di confronti nei un minore un soggetto alla sua potestà di Dirigente scolastico. Non neppure dubbio è giacchè, tenuto conto delle dall’imputato, perseguito scopo lo sue ambizioni politiche, seppure indirettamente coltivate attraverso la candidatura dell’amico D’Alessandro,intendeva mirare alla disfatta dell’avversario di centro—sinistra. Ne è prova la scelta temporale, visto che la notizia relativa alla presunta di carattere Giorno(cfr. resa ad aggressione urgenza, subita mentre dal figlio l’intervista non al aveva Corriere alcun del copia del quotidiano in atti)venne strategicamente urne aperte,dunque prima della conclusione delle votazioni. 646 Non va taciuta inoltre la gravità del fatto, sia per pregiudizio politico e morale arrecato ala persona offesa, il sia per l’ennesima strumentalizzazione della qualità di magistrato posta in essere nell’occasione. Di Giorgio profittò della sua notorietà e del credito guadagnato presso i mass media locali per ottenere e far pubblicare immediatamente una intervista il cui contenuto clamore destava suscitato procuratore pubblico intorno della alla repubblica, e interesse sua soltanto persona, non anche per il un sostituto la oggettiva per importanza dei fatti. Considerazioni analoghe possono formularsi circa il delitto di diffamazione contestato, in concorso, al capo 2. Ribadita la consumazione entrambi gli imputati, delle condotte per diffamatorie basta aggiungere che il contenuto dei volantini distribuiti era oggettivamente offensivo del decoro e della reputazione di Loreto Rocco in quanto, dalla verità piano storica, probatorio, realizzato contesto esternata, di in peraltro non stampa ma accertata, dell’investimento Canada, in attività l’insinuazione adombrata appropriazione, da parte utilizzato per scopi in del privati. indipendentemente né sarebbe che funerarie, subdola, modo Loreto di malizioso, sul stato emergeva non dal chiaramente di denaro pubblico, Un preciso monito competizione elettorale in corso, emersa una poi legato alla che aveva il chiaro intento 47 cli curecli tare la deli.a persona. trascorsa attivi tli tolitica e ia of.fesa drssuadere e Liira stessa ele.ttori.avorevoli gli all’ex senatore, Paragrafo 11: Granito Francesco Saverio e Schiralli Nicola. Capo 3 della rubrica. Gli imputati del reato Anqelo, sono di ai diffamazione quale, cittadine chiamati di a a a mezzo di Castellaneta, rispondere,in mezzo stampa volantini veniva concorso in danno distribuiti riferita e di Mongelli Alessandro, in nei pressi del bar Gorgo. Va le detto che, pur ponderose Loreto per le vie di di suo figlio occasione accaduti il 27/5/2007, subito di loro, condotta una violenza e minaccia nei confronti del Di Giorgio, Pasquaie tra emergenze dei fatti processuali, non hanno offerto spunti probatori sufficientemente concreti ed univoci a sostegno di tale accusa. E’ indiscussa, affermazioni elementi come già recate dai convergenti detto, la volantini completi e portata in diffamatoria questione, in grado di ma delle mancano riferire le condotte contestate agli imputati Granito e Schiralli. Il primo, si è titolare di una detto, commentando verosimile posizione di tipografia, la si deposizione “contiguità collocava, di Fico amichevole” per quanto Carlo, in rispetto al una Di 648 GIorgio, appC)rto ma cIò non pc i it ico è a lndlcat:Lvo, favore del occasione delle elez ioni comunali A riscontro elemento di questa ci 7eriore, modo gruppo cei.t.o, di dl un suo cent rodestra, in dei 2007. ipote si, specie i.n non riguardo è portat o stato la alcun riconduci.bil ltd del testo stampato alla attività aziendale dei Granito. Le difese nor.. relazione eseguito dj dal hanno acconse.ntìto servlz io reda0ta maresciallo alla in acquisizione cccas ione Sanseverino della dl Polizia della sequestro Locale di Caste i lane i. a Ud. 17/3/2014 Teste Sansever mo PM Si ricorda se ha allegato alla relazione di servizio il volantino? DICH SANSEVERINO Certo. PM Ma siccome,,. Quindi non si ricorda se... Questo ha la stessa sigla che lei dice, non se la ricorda? DICH SANSEVERINO Ha struttura diversa e è mal copiato. PM Comunque chiedo il consenso a produrre sia la relazione che il volantino. AVV FASTO Volantino si relazione no. - - .- - - - Ugualmente, volantino fermato in dai manca la sequestro VVVV di prova univoca sia proprio è lo Castellaneta consegnare ai passanti un volantino. che il distributore Schiralli. mentre Questi era del veniva intento a Una copia di tale stampato stata mostrata in udienza al teste precitato, ma questi non è stato di grado di riconoscerla 649 PM Si ricorda a chi ha sequestrato e se questo era il volantino? DICH SANSEVERINO Lo schema del volantino non lo ricordo, ricordo che l’ho sequestrato,. PM Non ricorda se era questo? DJCH SANSEVERINO Il volantino, essendo una fotocopia malfatta non riesco a decifrarla. Per quanto riguarda il contenuto, parte del contenuto l’ho già messo nella mia segnalazione. PM Allora la segnalazione lei se la ricorda? DICH SANSEVERINO Sì, PM Lei se lo ncorda anche che ha dato atto di avere sospeso il volantinaggio contenente la sigla SIP, i partiti della coalizione per D’Alessandro Sindaco? DICH SANSEVERINO Sì, PM Si ricorda anche a chi li ha sequestrati? DICH SANSEVERINO Balordo, Schiralli Nicola, è un balordo assistito dall’assistente sociale. - - - - - Il dalla risolto non dubbio, dibattimentale, istruzione l’individuazione che volantino del riguarda precisamente Schiralli stava distribuendo ed anche la stamperia che lo aveva prodotto. In tale contesto imputati insufficienza di essere devono assolti quadro del con la probatorio, di formula gli cui all’articolo 530 cpv cpp. Paragrafo 12. Fatta ecczione contestato caso, Conclusioni al il per capo alla condotta B delito della relativa testè rubrica, esaminato e limitatamente, all’anno 2008, per la per quello in questo quale, come 650 per ogni manca la prova dell’elemento materiale, si è detto, deve essere riconosciuta la penale responsabilità degli imputati, secondo accusatorio nell’editto compreso reato altro le rispettive posizioni, e pronunciata condanna alla pena equa, quantificata sulla scorta delle valutazioni che seguono. susistono Non presupposti i fatto di per la ritenere continuazione tra la concussione di cui al capo A ed i reati sub B e C. Il primo venne consumato in un contesto di rivalsa personale ai danni di Rocco ed Loreto un’ottica in di accreditamento politico che darà risultati positivi negli anni successivi. Gli due altri si delitti un in collocavano cronologicamente periodo lontano dal primo, senza alcun elemento di comunione. Inoltre, finalità i reati sub B e C venivano commessi, sottomettere Pontassuglia politiche.In entrambi ed, il punirlo per economiche esclusivamente Vito però e l’unicità il primo, per secondo, per le sue sottostante del scelte disegno criminoso perseguito è dimostrata dalla strategia utilizzata: coartare la volontà della persona offesa, Di Battista Marcello, che poteva disporre sia della utilità costituita dal soggiorno gratuito presso la struttura turistica “Il Catalano”, poter contrattuale da esercitare, in modo sia del punitivo, nei confronti del Pontassuglia. 651 / Allo stesso unitario, modo, si inseriscono costituito dalla in un necessità l’avversario politico Loreto Rocco, soggettivo contesto sconfiggere di se possibile, privandolo, anche della sua dignità professionale,i reati sub G ,capo 1 e capo 2 della rubrica. Essi devono perciò essere unificati, per il solo Di Giorgio, ex articolo 81 cpv cp. Risalta senza sottostante, dubbio per anche Coccioli l’identita Giovanni, del alla disegno criminoso dei consumazione delitti allo stesso ascritti sub G e H. Il prevenuto fu partecipe essenziale dell’accordo corruttivo ideato e coordinato dal Di Giorgio, nell’ambito di un rapporto sinallagmatico in virtù del quale Coccioli prese le distanze dal suo partito e dall’ex senatore Loreto, per abbracciare una diversa causa, in un’ottica utilitaristica che gli era apparsa economicamente vantaggiosa, anche se moralmente discutibile. In cambio della sottoposto a vedevano fece collaborazione indagini di Margherita, in aiuto ed impegnato anche contrapposto, portatore figlia sua appunto, precisi di a Rocco interessi cui gli al in processi che lo Coccioli si Loreto, economici era magistrato, stato suoi e della promesso il soddisfacimento. La quantificazione delle pene da infliggere per i singoli reati non può prescindre, per tutti, dalla gravità e reiterazione 652 delle condotte, sintomatiche in generale di un disprezzo per le regole del comune vivere civile. Per Matteo, avuto giudizio deve Giorgio Di il magistrato, riguardo essere alla sua di qualità severo. particolarmente Alla base di tutti i comportamenti che gli sono stati riferiti, emerge un culturale atteggiamento alla proteso illegalità, costituita a sistema di vita. Il lungo arco temporale esaminato dal processo ha in messo evidenza una generica di mancanza senso dello Stato e delle Istituzioni, che, pure, il Di Giorgio aveva il dovere di rappresentare con prestigio e trasparenza. Sono emersi ripetuti atteggiamenti di protervia istituzionale, contigui a gravi che funzioni delle di mercificazione fatti hanno certamente offuscato in misura significativa l’immagine di autorevolezza figura Non magistrato. del penalmente indipendenza ed rilevanti, che si pure è si che deve solo trattato la accompagnare intravedono di evidenze quelle oltre oggetto di contestazione, ma di una consuetudine di arbitrio, arroganza e prevaricazione che si manifestava ugualmente, si è visto, cittadini verso comuni e appartenenti che aveva un alle forze orizzonte come dell’ordine unico, fatto e di utilità e appropriazione del potere. Le condotte concussive appaiono particolarmente gravi. Con il primo gruppo(capo A), caratterizzato da un dolo costante e particolarmente intenso, l’imputato aggrediva il bene i 653 primario della libertà personale e ne faceva merce di scambio con Trovisi dal dimissioni alle Domenico costringere per giudiziarie, funzioni sue delle abuso di comunale Consiglio Castellaneta. I fatti sub B e C evidenziano motivi a delinquere Marcello Di Battista, la parte offesa, specificamente odiosi: venne intimorito e sottomesso con la minaccia di poter subire una ingiusta ed grave il 8), caso(capo primo gratuita vacanza estiva secondo caso(capo sé e utilizzando C), propria la ottenere, nel da una famiglia. Nel costituito guadagno modesto per per economica, perdita veniva analoghe, minacce perseguito uno scopo ritorsivo ai danni di Pontassuglia Vito, suo diretti persecutori fatto nemico, acerrimo a danneggiarlo piano sul di tempo, nel oggetto, atti lavorativo, sociale e morale ed a sottoporlo ad una devastante pressione psicologica. Gli ulteriori delitti ascritti al Di Giorgio sono rivelatori delle sue combattere che sfrenate ambizioni politiche, una guerra senza al quartiere lo portavano suo a avversario storico, l’ex senatore Rocco Loreto. Parallelamente, disvelano la non comune capacità dell’imputato di influire su un notevole numero di persone, per canalizzare le loro azioni secondo la sua volontà. Anche in distorcere questi i casi, suoi l’imputato poteri non istituzionali si a faceva scrupolo vantaggio del di suo 6! c..Loppar:te narc... isismo sottrarsi per o politico alle .ind.aqini che lo rigua rdavano, La Di Giorgio al evata capacità a d.elinquere del abituale spregiudicatezza sua della non solo cittadini come ma comuni, quella dei sua della sottometteva istituzioi-iale, irmragine dell’ordine, abusava cui con traspare dalla e comunità intere Carabinieri di qualità e terrori zzava delle Castellaneta forze o il gruppo della PG presso la Procura di Taranto. della a.usterità Un esempio di conversione gravemente patologica funzione della come giudiziaria dimostrano, Fonzo Giuseppe e in strucento i incidentalmente, Di Battista Marcello di arbitrio giud.izl e espressi paura, da Di in alcune conversazioni registrate (colloquio Di Fonzo—Vitale) lo gli dissi quel giorno: Non temo Peppino — dissi — quella persona, cioè tipo Scarcia, quelle cose là, per quanto temo una persona di quelle, perché questo è sempre un Magistrato”. Tonino Peppino — - E’ chiaro. “Ma sai come ti può rovinare un cristiano di quelli?” Omissis Peppino — Per esempio cioè la frase che lui a me mi... cioè io sono veramente modo tutelare, che se stato... perseguitato anche da chi magari mi doveva anche... in un qual me la metti tu e lo dici tu mi... mi.. .mi costringi a fare la denuncia, dicendomi che la bustina sento perso, perché quando stiamo tutti e due, io a chi devo sentire? Io già in quel momento mi /,. L— / 655 f non sono... tengo già pure chi.,. è la legge che mi dice determinate cose fuori legge, cioè che cioè legali (colloquio PontassugliaDi Battista) Di Battista -— Allora, lui è una potenza... Poniassuglia Lui chi? Di chiamo stiamo parlando? Matteo l)i Giorgio, vai. Di Battista Lui è una potenza... è un pazzo. Pontassuglia Si, è un pazzo, hai capito bene, è un pazzo. I)i Battista E dei pazzi bisogna avere molta paura. Pontassuglia - Hai ragione. Omiss s Però il problema è un altro, che siccome questa testa di cazzo è vice 1)1 Battista Procuratore. vice Coordinatore della DIA... Pontassuglia — No, non è vera questa cosa, Di Battista I vice Coordinatore della DIA... è intoccabile. Pontassuglia Non è... no, io non ci credo a questa cosa... Di Battista — E’ intoccabile. Ti sto dicendo io che quello è intoccabile, quello ti può mettere dentro a vita e non gli puoi fare niente una volta che esci se non ucciderlo. Allora qua! è la paura, cioè tu... quello se vuole.., oh, Italo! Va in evidenziata relazione Repubblica di inoltre alle la pericolositì mostrata dal investigazioni Potenza dopo le svolte denunzie Giorgio Procura dalla di Di Loreto della e Rocco di Pontassuglia Vito. Con attivitì una maestria, prova, favore. riusciva sistematica, ad pianificata intercettare e e manipolare costruendo addirittura ex novo elementi Colpisce in particolare il lavoro di con coordinata le fonti probatori squadra che a il di suo Di 656 ibili testimoni: Giorgio aveva organizzato per contattare i poss i di volta in volta D’Alessandro, Pepe, Vitale venivano reclutat e. per cercare, ascoltare, convincere, dissuader In questo coacervo di abusi, inseriscono, si valenza spesso priva di penale rilevanza, di l’utilizzazione favori, le incombenze, di pretese della il frenetico scambio ubbidienza piccole eseguire per PG seppur con una silenziosa che sono preliminari a condotte costituenti reato. riservatezza e Esse indicano la totale assenza di senso della del il per rispetto prestigio delle funzioni eserciate dall’ imputato. Le considerazioni Collegio, fin qui esposte giustificano, a parere del minimo di l’irrogazione di pene superiori al limite reclusione per il legge e, specificamente,quella di anni sei di delitto sub A(p.b. continuazione, anni cinque,art. 317 56, artt. cp), reclusione per i delitti sub B e C, cpv cp(p.b. anni quatro aumentata 317 cp, aumentata per la ulteriori anni sei di unificati ex articolo 81 per la continuazione) ed sub G, capo 1 e capo ancora anni tre di reclusione per i reati ue, aumentata per la 2 della rubrica(p.b. art. 319 cp, anni cinq e processuali come continuazione), oltre al pagamento delle spes per legge. D’Alessandro Italo e Pepe Agostino devono essere condannati tre di reclusione, ciascuno alla pena che stimasi equa di anni 657 9 . e due anni (p b. SEi, mesi cont inu azlone) la per aumentata olt.re al pagamento delle spese px.ocessuali. derivanti dalla entro un preordinazione meditata di quadro cui la regia, aoparteneva al Di Giorgio. ha Agostino di in un contesto non certo di isolata illiceità, come si è visto, Pepe conseguimento il Sindaco per pubblici poteri dei utilizzazione di carica sua utilità private, ma alla propensione accentuata un a di rivelatrici sono primo al ascritte o ondotte I.m un avuto essenziale subalternità di ruolo nella produzione delle condotte descritte sub G. Le vari,tra non di funzioni sue cui Perrone indifferente capacita condivisione degli scopi Perrone Francesco reclusione, Valgono per condannato, essere la sua la sua piena per concorso nel alla pena che stimasi equa dì anni due di oltre al pagamento delle spese processuali. lo medesime le stesso Italo sulla dell’interesse privato a delicate funzioni di per provano e delinquere a D’Alessandro delle magistrato, dal volte specifico,a illeciti perseguiti dal predetto. deve medesimo reato sub G, nello personaggi e Giorgio Di tra D’Alessandro, e direttamente avvicinabili non raccordo favorire Goccioli considerazioni pubblico, comandante e dei l’amico per disinvolta sovrapposizione quello Giovanni proposte oltre all’abuso VVVV di Castellaneta fraterno, Di Giorgio, 658 in ali ‘ costituito e mantenuto nel con dolo dunquE... costante. tempo, Come oatto criminoso un esecuzione di non D’Alessandro, il per px.odotto hanno contest atì.. un da deri.vatoa amplificazione 17 mila abitanti. non de lla benefici il concedere per cond izioni le e ridotto storico contesto consapevole quale quello di una cittadina di Sussistono veros•i.mile la con ali’ esterno, comportamenti i ammini.st razione che immaqane della pubblica lesione la trascurarsi deve menzione e della sospensione condizio.nale della pena. Goccioli sei Giovanni G e H, che, sottostante, si dolo che intensità del possono essere 81 cpv cp) . del identità unificate spese dei le sulla contestate ricava dalle condotte evidente la s’tante mesi e due essenzialmente poggia sanzione della congruit anni. di pagamento anni due aumentata cx art processuali (p. h. La ai oltre reclusione , di pena alla condannato va sotto disegno sub criminoso vincolo della profittò della il continuazione. Con lungimirante situazione creatasi costituita dalla dell’esercizio all’interno regolarizzazione da questo seguito trarne amministrativa Margherita a per Giorgio—Loreto, utilità perseveranza, del attuare imputato dello principalmente illegittima commerciale campo la il Di riprovevole regolarizzazione gestito sportivo mediante giudiziario scontro di dalla figlia Castellaneta, pactum sceleris 659 D’Alessandro Perrone, con concluso è si come Giorgio, Di e visto. Con insospettabile malizia,per centellinava captate, conversazioni quanto la da ricava si alcune a collaborazione sua aveva già civile nel di Potenza, processo in corso dinanzi al Giudice di Pace più favore Di del ottenuto della revoca la cui,nell’aprile da Giorgio, costituzione di 2008, parte volte richiamato sopra. a perdurante azione La sua controprestazione era costituita dall favoreggiatrice alle sottrarsi bar grazie consapevolezza il Di Giorgio dai responsabilità penali derivanti Spiccano Gorgo. quale alla della la del costanza delle gravità e dolo condotte mirava a del fatti piena la del distorsive corretto funzionamento della giustizia. Mongelli Alessandro, quanto all’unico delitto contestatogli, otto di reclusione e deve essere condannato alla pena di mesi euro 800,00 di multa, esecutore, sua soggetto alla autorità morale dello zio, giovane concessione in considerazione del suo ruolo di mero età, al dodici ed euro circostanza predetto 900, delle quest’ultima attenuanti che e della giustifica generiche(p.b. ridotta per le generiche). la mesi Sussistono le a non menzione e della condizioni per concedere il benefici dell sospensione condizionale della pena. I 660 condanna alla Nei confronti di Vitale Antonio va pronunciata la delle spese pena di anni due di reclusione, oltre al pagamento processuali, in ordine al reato sub E’. rilevante La condotta allo stesso ascritta appare connotata da gravità la per organizzazione attenta dei mezzi usati per eppe e per carpire e registrare le confidenze di Di Fonzo Gius amento e aver profittato, con astuzia, dello stato di disorient di del predetto, difficoltà pressato psicologicamente dovere giuridico di fornire ai CC di Potenza conoscenza sua il ed timore inserirsi di fra il le informazioni a in querelle una giudiziaria a lui estranea. precedenti Le modalità soggettive ed oggettive della condotta,i penali, la verosimile vista intento di accreditarsi presso contra il Di legem, il Giorgio in giustificano illeciti vantaggi futuri di dell’agire consapevolezza piena la quantificazione della pena irrogata. Alle inflitte, condanne D’Alessandro Italo, seguono Giorgio Di per Matteo, Pepe Agostino e Coccioli Giovanni le pene accessorie di cui al dispositivo che segue. Vanno infine le domande accolte risarcitorie formulate dalle Giorgio Matteo e costituite parti civili nei confronti di Di Coccioli Giovanni. I delitti cagionato cui le stesse pregiudizi si riferiscono patrimoniali e non hanno palesemente patrimoniali di 661 indubbia rilevanza, dei riduzione paterna nel che per percepiti compensi oltre vigilanza, costituiti, da una attività di Pontassuglia, il sua nella alle conseguente d’animo Rocco e Loreto Angelo, vessazioni sopportate. Quanto a Loreto il risarcibile danno professionale di sofferenza collegato va entrambi, conseguente notizie infamanti, lesione all’immagine disagio o alla vera e propria al alla alla diffusione di stampa mezzo a anzi relative all’alterco del 27 maggio din al bar Gorgo. La liquidazione elementi di del in risarcimento, assenza quantificazione ora disponibili, va precisi di riservata al competente giudice civile. essere condannati, in I due imputati in discorso devono inoltre solido, al pagamento delle spese di costituzione e difesa, li aventi diritto. liquidate come in dispositivo, a favore deg In applicazione trasmettere al dell’articolo 207 cpp, il Tribunale deve vamente PM gli atti relativi ai testi nominati confronti degli stessi indicati di seguito, essendo emersi nei imonianza. indizi di reità per il reato di falsa test P.Q.M. le,visti gli artt Il Tribunale in composizione collegia 533 e o colpevole del reato a 535 cpp dichiara Di Giorgio Matteo Paol lo condanna alla pena di lui ascritto al capo A della rubrica e 662 anni di sei reclusione, oltre pagamento al spese delle processuali; evole dei reati di dichiara inoltre Di Giorgio Matteo Paolo colp capo A la condotta cui ai capi 8 e C della rubrica, esclusa dal concussiva contestata per l’anno 2008 sotto il vincolo della continuazione, anni sei di reclusione, oltre al e, unificati i reati lo condanna alla pena di delle spese Paolo,D’Alessandro Italo, pagamento processuali; dichiara Perrone ancora Di Giorgio Matteo colpevoli Francesco,Pepe Agostino e Coccioli Giovanni capi G, H, capo i e dei reati loro rispettivamente ascritti ai capo 2 della rubrica, previa riqualificazione del delitto di cp e con esclusione cui al capo G ai sensi dell’articolo 319 i per i quali questo dal capo 1 delle condotte relative ai fatt non luogo a procedere Tribunale ha già pronunciato sentenza di tali delitti sotto il in data 3 ottobre 2012 e, così unificati vincolo della continuazione, limitatamente a Di Giorgio Matteo Coccioli Giovanni per Paolo per i capi G, capo 1 e capo 2 e per Giorgio Matteo Paolo, i capi G e H, per l’effetto, condanna di D’Alessandro tre di Italo e Pepe Agostino alla pena di anni reclusione ciascuno, e oltre al pagamento in solido delle spes processuali; 663 condanna inoltre anni di Francesco alla pena Perrone due di due e mesi sei reclusione e Coccioli Giovanni alla pena di anni essuali; di reclusione, oltre al pagamento delle spese proc gli visti artt. 533 cpp 535 e dichiara Mongelli Alessandro ca e, concesse colevole del reato di cui al capo 2 della rubri di mesi otto di le attenuanti generiche, lo condanna alla pena e non menzione reclusione ed euro 300,00 di multa; pena sospesa per Perrone Francesco e Mongelli Alessandro; nio colpevole visti gli artt. 533 e 535 cpp dichiara Vitale Anto condanna alla del reato dui cui al capo F della rubrica e lo delle spese pena di anni due di reclusione, oltre al pagamento processuali. Visti gli artt. e 32 bis 317 cp dichiara Di Giorgio Matteo in stato di Paolo interdetto in perpetuo dai pubblici uffici ed interdizione legale per la durata della pena inflitta per i reati di cui ai capi A,B,C; visto l’art. 29 cp Coccioli dichiara Giovanni, D’Alessandro la durata di anni Italo e Pepe Agostino interdetti dai P.U. per cinque. Visti gli artt. 538 e cpp segg. condanna Di Giorgio Matteo in separata sede Paolo al risarcimento del danno da liquidarsi Loreto Pierfrancesco in favore di Pontassuglia Vito Fortunato, e Loreto Angelo risarcimento del e condanna danno, da inoltre liquidarsi Coccioli in Giovanni al sede, in separata 664 favore di Loreto Rocco, nonché i predetti in solido al rimborso delle spese sostenute dalle per civili parti costituzione che liquida in complessivi euro 12.384,00, difesa, e oltre euro 4000,00 per spese di trasferta. Visto l’art. di al cui 530 cpp assolve Di Giorgio Matteo Paolo dal reato capo B, limitatamente alla condotta concussiva contestata per l’anno 2008, perché il fatto non sussiste; visto l’art. 530 cpv assolve cpp inoltre Francesco Granito Saverio e Schiralli Nicola dal reato loro ascritto al capo 3 della rubrica per non aver commesso il fatto. Visto l’art. 207 cpp ordina la trasmissione al PM in sede degli atti processuali relativi ai testi seguenti, quanto al reato di falsa testimonianza: Lentino Andrea, Danilo,Di Battista Miraglia Antonio, Marcello, Alfredo, Giovanni, Sanseverino Moliterno Onofrio, Argentino Pietro, Rametta Giuseppe, Catania De Pietro, Rosa Giusti Michelangelo,D’Alò Pasquale, Capodiferro Angelo,Sanseverino Petrucci Aldo, Tria Giuseppe, Melchiorre Antonino,Percoco Cellainmare Giuseppe, Antonio, Lorenzo, Perrone Fonzo Di Vito e Trovisi Domenico. Motivazione entro gg 90. Deciso a Potenza il 30/4/2014 Il Presidentj/estensore jbitosi 7 Dr. Al 665