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Sentenza pm Di Giorgio PQM_parte 7

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Sentenza pm Di Giorgio PQM_parte 7
Emergendo
teste,
da
tali
dichiarazioni
indizi
di
reato
a
carico
del
l’esame è stato sospeso.
T Ai sensi dell’articolo 63 Codice di Procedura Penale sospen
diamo l’esame e la
avverto che nei suoi confronti potranno essere svolte indagi
ni per quello che ha
dichiarato e può nominare un difensore di fiducia. Si può accom
odare.
Sulla
scorta
delle
che il Di Giorgio,
una
attività di
di
Castelianeta
orientato,
a
emergenze
indicate,sembra
tra il 27 ed il 29 maggio 2007,
controllo delle prime
dopo
suo
comandante della
ultime
lite
con
favore,
tali
accertamenti,
Moliterno,
abbia svolto
indagini eseguite dai CC
la
stazione,
indubbio
il
Loreto
e
abbia
poi
compulsando
il
il maresciallo Rametta ed
il carabiniere De Rosa.
Quindi
il
magistrato,
necessità di
sostituto
anzi
con
imputato,non
tenere separate,
procuratore
offesa per
oggi
i
della
in modo netto,
Repubblica
fatti del bar Gorgo,
aperta
professionale,
ma,
strumentalizzazione
indirizzò,
solo
nel
e
la
non
avverti
la
sua qualità di
quella
di
persona
senza alcuno scrupolo ed
della
proprio
propria
interesse,
posizione
i
primi
accertamenti.
Perseguendo il medesimo disegno criminoso
e abusando ugualmente
della
sua
particolare,
qualità,
ma
indusse,
anche
Miraglia
come
e
si
è
Gagliano
visto,
a
De
esporre,
Rosa,
in
in
/2
modo
/
600
non
veritiero,
maggio.
Uno
quanto dagli
studiato
stessi percepito la
inquinamento
dei
sera
mezzi
di
del
27
prova,
sintomatico della necessità di costruire a tavolino una verità
storica
quadro
non
corrispondente
al
indiziario posticcio,
vero,
ma
per
corroborare,
con un
apparentemente granitico,
le
sue accuse nei confronti di Loreto Rocco.
Al
tempo
stesso,
Di
Giorgio
surrettiziamente
l’accusa di
senatore
ed
a
lui
al
aveva
tentato
diffamazione,
nipote
t4ongelli
di
scardinare
riferita
dall’ex
Alessandro,
per
la
esteso
la
distribuzione dei volantini all’interno del Gorgo.
Confermando una abitudine ormai
consolidata,
aveva
sua attività di ricerca e manipolazione delle prove anche
nei
confronti di soggetti diversi da quelli istituzionali,
di cui
si era occupato fino a questo punto.
Ai fatti del wGorgon avevano assistito diverse persone,
meno
“avvicinabili”,
che,
come si è visto,
testimoni:
secondo
valutazioni
del
magistrato,
divideva in due categorie i possibili
da una parte,
ritorsioni (Pontassuglia,
le
più o
quelli da “aggredire” con minacce di
Trovisi)
e,
dall’altra,
i
meno
determinati,perciò sensibili alle blandizie(Coccioli, Di Fonzo)
ed alle promesse di una qualche utilità.
Tra
questi
ultimi
rientrava
Alberto
Stendardi,
querelato
perché, partecipando all’alterco del 27 maggio, aveva offeso il
decoro del Di Giorgio, dicendogli: “Stai ammorbando l’aria”.
601
Nel
di
successivo proces cc.,
ce lehratc.si dinanzi al Giudice di.
Potenza (dSP i 4/00) Stendardi assumeva la
qualitS di
urii tenente a Loreto Rocco,
Loreto Angelo e Goccioli
E’
stato escusso in dibattimento il 7/3/2
013.
Ha
precisato di
passivo
Giorgio
I’ avv.
nella
e di
essere
vicenda
stato turbato per
penale
scaturita
il
suo
dalla
Pace
imputato,
Giovanni
coinvolgimento
quercia
dei
Di
aver chiesto un appuntamento per un
colloquio cori
Fasto
DICH STENDARDI Non è nessun patto, nella sostanza, io
non so
fin quando indietro possa andare, Nella sostanza io mi
rivolsi all’avvocato Fasto, che comunque conosco
dall’infanzia, perché diciamo che la querela per i fatti
successi a me sembrava un prezzo troppo alto da pagare
per quello che è avvenuto insomma quella sera; diciamo
uno sproposito, ecco, a mio vedere. Ecco perché chiesi
di.,
T Ma lei è stato querelato per che cosa? Ecco, perché noi
non lo sappiamo.
DICH STENDARDI Una frase ingiuriosa che dissi quella sera
ad alta voce.
T A chi?
DICH STENDARDI Non feci i nomi in sostanza, era una frase
ad
alta voce.
T Cioè?
PM Cioè? Ci vuole dire la frase?
DICH STENDARDI “Hai ammorbato l’aria era la frase.
PM Ho capito. Nei confronti di...?
DICH STENDARDI Non ho fatto nomi quella sera, era com
unque
rivolta,..
T Era rivolta a chi questa frase?
DICH STENDARDI Devo dirlo per forza adesso?
T E beh, perché noi non riusciamo a capire se non...
DICH STENDARDI Era rivolta al dottor Di Giorgio.
PM Ho capito.
T Ecco. Ed è stato querelato per questo?
PM E’ stato querelato?
DICH STENDARDI Sono stato querelato per questo.
T E quindi, cosa è successo? Ecco, per capire un pochettin
o
*
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
602
di che parliamo.
DICH STENDARDI Stavo dicendo che parlai con Fasto per capire
la possibilità di evitare insomma quella querela, perché
ripeto per i fatti avvenuti quella sera, prendermi
una querela per essere stato nel posto sbagliato al momento sbaglia
to dopo una serie
di vicissitudini, mi sembrava uno sproposito insomma.
Omissis
T Ma lei perché si è rivolto all’avvocato Fasto? lo questo
volevo capire.
DICH STENDARDI Perché avevo... E perché volevo farmi togliere
la querela in
sostanza.
T Ed io le ho chiesto prima. Voleva che ritirasse la querela?
DICH STENDARDI E si, è chiaro.
-
-
-
-
Risulta
che
docume.ntalmente (ci r,
il
teste,
unitamente
transazione molto
documento,
precedenza
parte
sua,
le
riguardanti
si
Di
23/6/2008
Giorgio,
nei
fasc
o)
sottoscrisse
una
il magistrato
sopra)
Stendardi,
durante
precisazioni
ai
de 1
simile a quella intervenuta tra
e Goccioli Giovanni (v,
Nel
atto
impegnava
rettificando
indagini,
i
quanto
forniva
una
fatti del bar Gorgo.
a
revocare
la
dichiarato
in
serie
di
Di Giorgio,
costituzione
da
di
parte
che,
come
civile spiegata nel processo 14/08 GDP
Potenza.
Nessun
nel
dubbio,
“caso
quindi,
Coccioli”,
sul
rapporto
collegava
sinallagmatico,
azione
civile
e
nuova
versione
degli avvenimenti occorsi il 27 maggio.
Da
notare,
che
contenuto delle
lo
Stendardi
s.i.t
dava
atto
rese ai CC di
di
voler
Potenza nel
modificare
il
dicembre 2007,
attestando di aver riferito specificazioni
parzialmente false.
603
Come
ne r
C:LIcl1,
un
sì te siero
conse (f(
UI
,
in
caso
di
cambio
coscienza,
f
una
evidente
il it. à
In dibattimeisto,
ha
che la sua originaria versione dei
fatti era falsa
DICH STENDARDI Diciamo che quello che lei chiama patto” preclude il fa.,.
implica
il fatto che la prima dichiarazione sia rispondente al vero, Non è così.
-
Gli
argomenti
indotto
sono
a
esposti dai
dichiarare
astrusi
il
teste
ragioni che
lo avrebbero
falso dopo gli avvenimenti dei
inconcludenti,
e
sulle
sintomo di
una
“Gorgo”
palese difficoltà
di fe n si va
T Cioè ma lei sta dicendo... lo vorrei capire. Sta dicendo che con la prima
dichiarazione ha dichiarato il falso?
DICH STENDARDI Sto dicendo che con la prima dichiarazione.,,
T Ha dichiarato... (voci sovrapposte)
DICH STENDARDI Più che dichiarare il falso, era una sorta di
suggestione, era una proiezione della realtà.
T No, un momento...
PM No, ma intatti, io vorrei chia...
T Che significa “suggestione, la proiezione della realtà”.
-
-
-
-
-
-
-
PM Io sto dicen... da due ore sto cercando di chiarire, ecco, lui è stato sentito...
DICH STENDARDI Mi sono allineato...
PM Ha fatto delle dichiarazioni...
DICH STENDARDI Mi sono allineato con quello che dicevano gli
altri compagni in sostanza, quelli che...
PM I compagni chi?
DICH STENDARDI Carlo Fico, piuttosto che Edo Sanarico,
piuttosto che Giambattista...
PM E che cosa ha detto poi di... ecco, cioè...?
-
-
-
-
-
-
-
604
DICH STENDARDI Dei volantinaggi, che ho visto un malloppo di
volantini in meno ad una persona, ma non era vero.
PM A chi, ha visto in mano a chi?
I Sta dicendo chiaramente che laprima dichiarazione era
falsa e ha voluto, come dire, confortare quello che
avevano detto gli altri con una dichiarazione sua falsa.Questo sta dicend
o?
DICH STENDARDI Questo sto dicendo.
I Ah. Va bene. E perché ha dichiarato il falso?
DICH STENDARDI Perché c’era il fatto del.,, il problema,
mettiamola così, dell’uomo ombra, quindi si era creata
una sorta di trincea, non so se...
-
-
-
In
virtù
che
lo
confronto
il
di
alcune
emergenze
Stendardi,
con tale
14/3/2013,
il
portate
18/ll/2010,aveva
Fico Carlo.
i
CC
prospettazione del
dal
di
teste
Nei
PM,
è
risultato
partecipato
relativo verbale,
Potenza
davano
su alcuni
atto
dettagli non
poi
ad
un
acquisito
della
nuova
insignificanti
degli avvennient del 27 maggio.
E’
stata
ampiamente
utilizzabilità
le
sornmarie
di
discussa
tale
atto,
informazioni
in
come
rese
udienza
pure
del
durante
la
questione
verbale
le
della
contenente
indagini
dallo
Stendardi.
Il
Tribunale,
riguardo,
pur
ritiene
confermando
comunque
non
l’ordinanza
attendibile
la
pronunciata
al
deposizione
del
teste.
Stendardi,
come
si
modificare
la
sua
è
detto,
veniva
precedente
sostanzialmente
versione
degli
indotto
a
accadimenti,
mutandola in senso favorevole al Di Giorgio ed
al Mongelli.
//
//
605
il
suo
ripensamento non appare
libera
de
beneficio
condz zi onamenti,
offerto
parte civile.
al
frutto di una
Colleqio,
e
cioè
Inoltre,
ha
proprio
alla
non va
motivato
la
scelta au..tonoma. e
perché
revoca
della
collegata
costituzione
sottaciuto ctieStendarcii,
falsiè
presunta
delle
dìchiarazioni
con
rapportati ai
livello culturale mostrato dal teste.
In
conclusione,
loqico
per
confronti
delle
dello
di
e
Stendardi,
ed
che,
dichiarante
dovette
lo
da
parte
l’ennesima
non
autoritario
precisamente
assolutamente
sufficienti
consumata
prova,
istituzionale
fumosi,
sussistono
ritenere
fronti
Taranto
argomenti
a
la
studio
recarsi
per
condotta
caso,
ha
Procura
del
Di
Di
avuto
della
Giorgio,
sottoscrivere
dinanzi
irreali
di
se
ordine
Giorqio
di
di
originarie
elementi
del
al
e
nei
alterazione
come
scenario
Repubblica
nel
e
di
quale
il
depositare
l’atto transattivo del 23 giugno 2008 cui
si è accennato
T E’ italiano. Chi ha scritto quelle cose che stanno su quel
foglio?
DICH STENDARDI Su dettatura; su dettatura mia c’era
l’avvocato Fasto che trascriveva se non ricordo male.
T Quindi l’ha scritto l’avvocato Fasto?
DICH STENDARDI Si.
T Davanti a lei?
DICH STENDARDI Si, e c’era anche un carabiniere.
AW SOGGIA C’era anche...?
DICH STENDARDI Un carabiniere presente.
T Mentre scrivevate quelle cose?
DICH STENDARDI Si,
PM No, ha dettato lui? Ha dettato lui?
AW FASTO C’era un poliziotto, Presidente. E’ questa la verità. C’era un polizio
tto
presente. Eh, su!
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
/7
606
AVV SOGGIA E vabbè, ma deve dirlo il teste, non.
T Ce lo deve chiarire.
AW SOGGIA Scusate, ma in che luogo...?
T Perché non si sa se quell’atto è stato ricevuto, se è
stato formato in presenza del poliziotto; noi non losappiamo.
AVV SOGGIA In che luogo è successo questo fatto?
DICH STENDARDI Nello studio del dottor Di Giorgio.
AW SOGGIA Cioè a Taranto?
DICH STENDARDI Sì.
AVV SOGGIA Quindi Procura della Repubblica, terzo piano?
DICH STENDARDI Se non ricordo male sì,
AW SOGGIA Palazzo di Giustizia diciamo?
DICH STENDARDI Se non ricordo male sì.
AVV SOGGIA Quindi, lei è andato al Palazzo di Giustizia,
nella stan...?
DICH STENDARDI Terzo piano non ricordo.
-
-
-
-
-
-
-
-
in
contrario
rese
dai
lmputati
senso,
testi
sono
gli
apporti
escussi
stati
su
probatori
richiesta
incorisistenti
dei
delle
deposizioni
difensori
o contraddittori,
degli
in qualche
caso, chiaramente tuorvianti.
Addabbo Marco,proprietario del bar Gorgo,
non
è
stato
presunto
del
in
grado
volantinaggio
locale,
poiché,
di
che
la
aggiungere
si
sera
alcunché
sarebbe
del
sentito il 27/2/2014,
27
in
verificato
maggio,
merito
al
all’interno
si
trovava
all’ esterno
AW CIMADOMO Andiamo un attimo indietro nel tempo. Lei ha avuto contezza
diretta di episodi di volantinaggio nel suo bar quella sera?
DICH ADDABBO Assolutamente no.
Omissis
-
-
D!CH ADDABBO- Allora, io avevo il personale. La mia figura, invece, era quella di
stare all’esterno perché comunque il bar si trovava in un posto abitato e quindi
ero sempre attento a non fare parcheggiare, perché il bar era sotto dei garage. A non
fare parcheggiare le macchine davanti questo ingresso di garage, quindi ero sempre
/
/
//
/
607
fuori, all’esterno io. Quindi entravo, uscivo, ma comunque ero sempre lato attività.
Quan.to
al.le
piuttosto
apparse
minacce
ai
nipote
alquanto
distanza
dal
I’ intera
scena
suo
prof ferite
del
Di
con
di
e
le
confuse.
osservazione,
riferimento
ad
Loreto
prof.
Giorgio,
incomplete
punto
dal
una
sue
figlio
affermazioni
Forse
il
al
a
teste
imprecisa
causa
ha
o
sono
della
descritto
prossimi tI
ai
canceiletto più volte rr.€.nzJ..onato.
Ha
detto
ferma
nfott i
vicino
a
che
tale
anche
la
struttura,
vettura
del
cir costanza
Loreto
non
Rocco
confermata
era
da
alt ti testimoni
DICH ADDABBO Allora, l’abitazione del signor Di Giorgio era vicino all’attività mia.
Dall’ingresso al cancello del Giudice forse stiamo ad un 30-40 metri. Il litigio è
successo nei pressi del cancelletto dell’abitazione del... del Giudice, perché il Giudice
comunque stava rientrando a casa, cioè era uscito dall’attivi.., cioè era uscito dal bar
e stava rientrando a casa.
-
DICH ADDABBO- Allora, quando l’episodio... quando il Giudice stava rientrando a
casa io vidi.., cioè la macchina del Senatore parcheggiata vicino il cancelletto
e comunque poi sentii gridare...
AVV CIMADOMO Lei ha avuto modo di verificare se in
determinati momenti di questo scambio di... di questa
confusione generale il dottor Di Giorgio fosse lontano
dal figlio? Quello che ha visto lei, nei momenti in cui lui è stato presente. Non le
chiedo, ovviamente, quando lei non c’è. Cioè se lei ha detto: “E’ arrivato”...
DICH ADDABBO Il figlio del Giudice, no, non era lo... cioè erano vicini. Cioè, ripeto,
io ho visto il Giudice tornare a casa, con il figlio, cioè non...
AW CIMADOMO E l’arrivo della macchina del senatore Loreto?
DICH ADDABBO La macchina, onestamente, era già là parcheggiata, mi ricordo
questa cosa di... sì, che era parcheggiata lato...
AW CIMADOMO Quindi quando è arrivato lei il Senatore era in macchina o era
fuori dalla macchina?
DICH ADDABBO- Allora, quando l’episodio... quando il Giudice stava rientrando a
casa io vidi.., cioè la macchina del Senatore parcheggiata vicino il cancelletto
e comunque poi sentii gridare...
-
-
-
-
-
/!
608
Le
somxnarie
infcr..zna.zion.t
preliminari (contestate
ai
riguardo,
ree.
in
dall ‘Add.b
udienza
dall’ avv.
durante
le
Sogqia)
indagini.
avevano,
,
un diverso contenuto
DICH ADDABBO Il senatore Loreto.
AW SOGGIA Che stava,?
DICH ADDABBO Gridando contro il Giudice.
AVV SOGGIA Stava fuori dalla macchina, stava..,?
DICH ADDABBO- Si, stava fuori dalla macchina.
AW SOGGIA Perché lei dice, in questo verbale comunque da
lei soffoscritto, che “Ad un certo punto ho visto sopraggiungere un
automobile alla cui
1
guida si trovava il signor Rocco Loreto”.
DICH ADDABBO Sì.
AVV SOGGIA E no, qui ha detto che era fuori e che ha visto sopraggiungere la
macchina, cioè non che stava dentro, ha sentito le grida e poi è uscito.
-
-
-
-
-
-
-
quadro
Un
di
complessiva
inattendibilità
del
teste,
i
cui
ricordi non sono apparsi univoci e chiari.
Ad
un
analogo
risultato
di
seppur
parziale
inconcludenza
probatoria,
è giunto il Tribunale,
dopo aver esaminato i vebali
di
relativi
14/08,
udienza
al
processo
svoltosi
dinanzi
al
Giudice di Pace di Potenza.
Tali
stati
documenti,
acquisiti
prodotti
al
dai
difensori
fascicolo
del
del
Di
dibattimento
Giorgio,
in
sede
sono
di
ammissione dei mezzi di prova.
Si
tratta
delle
deposizioni
di
persone
che
avevano
assistito
alla lite del 27 maggio.
/
7.,
609
/
Molte risultavano escusse a sit dal sost. Commissario Lentino a
Taranto,
il
1/6/2007,
pochi
minuti
dopo
il
deposito
della
querela presentata dal Di Giorgio, come si è detto già in altra
occasione.
Tra queste,
rendeva
Palazzo Ettore,che,
dichiarazioni
sentito dal GdP il 5/10/2010,
scarsamente utili,
perché
infarcite
di
ricordi incompleti o contraddittori.
Riusciva,
stranamente,
pronunciate
dall’ex
a
ricordare
senatore,
bene
le
nonostante
frasi
la
offensive
wmischian
che
secondo il teste si era creata, ma su altri dettagli affermava
sistematicamente di non ricordare nulla.
Le stesse considerazioni valgono per le deposizioni di Brugnola
Anita Sara e Brugnola Melania(ud. 5/10/2010).
Entrambe
proponevano
circostanze(frasi
ricordi
offensive,
molto
nitidi
volantinaggio),
su
mentre
talune
su
altri
aspetti della vicenda mostravano concrete incertezze, specie a
seguito di specfiche contestazioni.
Le
difese
deporre
degli
odierni
nuovamente
le
imputati
persone
non
hanno
indicate
ritenuto
dinanzi
a
di
far
questo
Collegio e ciò ha impedito una compiuta valutazione della loro
effettiva
state
attendibilità,
tutte
convocate
messa
ed
in
forse
escusse,
dal
fatto
all’inizio,con
che
erano
modalità
urgenti e non completamente chiare da un funzionario della PG
42
610
di
Taranto (tentino)
art.
di
delega
della
AG
competente
?X
li cpp e chiaramente a ‘disposizione” del Di Giorgio.
Non può poi
un
privo
,
altro
1/6/2007
tacersi
soggetto
a
assistito ai
inoltre che in dibattimento è stato sentito
compreso
Taranto
fatti
e
del
nella
rosa
di
quelli
costui
ha
negato,
“Gorgo”,
ma
addirittura di
non
escussi
solo,
di
essere
il
aver
stato
effettivamente convocato ed escusso dal Lentino a Taranto,
come
era invece attestato nel relativo verbale.
Ha
precisato
di
aver
firmato
deposizione a Castellaneta,
Il
riferimento
rrj6Iale
il
è
a
tale
il
documento
contenente
la
sua
presso l’abitazione del Di Giorgio.
D’Eredità
Pietro,
comparso
dinanzi
al
17/3/2014
PM lo vorrei che lei precisasse... È stato presente al bar Gorgo nella notte tra il 26 e
il 27 maggio 2007?
DICH D’EREDITA’ No, non c’ero.
PM Non è mai stato presente. Sa quindi... Quindi non ha assistito agli avvenimenti di
quella notte presso il bar Gorgo?
DICH D’EREDITA’ No.
PM Però c’è un suo verbale sottoscritto sui fatti del bar
Gorgo; ci vuole un po’ dire come è che è stato sentito
dalla Polizia giudiziaria, dalla Polizia di Stato, come è
che ha sottoscritto questo verbale?
DICH D’EREDITA’ Ma il primo verbale, cioè quello fatto...
PM Ora le faccio vedere perché lei dice: io non ero presente
però risulta un verbale di sommarie informazioni in data
primo giugno che lei descrive, se le... I difensori
questo lo conoscono perché fa parte del 2798 e dice: mi
trovavo con altri amici e conoscenti nei pressi del bar
Gorgo ubicato di fronte all’abitazione del dottore Di
Giorgio e a un certo punto... E descrive come sono andati
i fatti e sembra di una persona che ha assistito a tutti
gli avvenimenti. Ci vuole invece dire la verità?
DICH D’EREDITA’ Praticamente io non c’ero quella sera e fui
-
-
-
-
-
-
-
-
/
611
contattato per..
La
descri rione
conosciuto,
conto
di
1atta
purché
Di
dal
pid
Giorgio,
reste
voli e
prende
richiama
un
riproposto:
contatti
convince a ren.dere d..ichiarazioni
false,
con
ma.
conione
Pepe
il
orma i
ben
Agose mo,
D’Eredità
utili per
la
per
e
io
difesa
del magistrato
T Da chi fu contattato? Deve spiegare bene i fatti.
DICH D’EREDITA’ Dal Pepe, mi chiamò e disse: vieni al bar che ti devo parlare
.
Andai al bar e mi disse: dobbiamo andare sopra alla casa di Matteo... Che
è
successo?
Niente, dobbiamo andare sopra.. lo ribadii che avevo problemi di lavoro, che
ero in
difficoltà economiche,,.
T Ma quando è andato? Ci deve spiegare bene i fatti, quando
è successo questo e a che ora... Se no noi non riusciamo a capire, non abbiamo
gli
-
-
atti.
PM Andiamo piano: quindi lei non è andato mai il primo giugno alla sezione
di P.G.
davanti ai...
AW FASTO Non deve suggerire, perché dice non è andato...
PM È andato il primo giugno...?
DICH D’EREDITA’ Non sono andato.
PM Allora è sua la firma su questo verbale?
DICH D’EREDITA’ Sì, è mia.
PM Questa firma sul verbale del primo giugno è sua e ci
vuole spiegare allora come... Se la firma è sua lei però
dice che non è mai andato il primo giugno del 2007
davanti alla PS e ci vuole spiegare come è andata?
DICH D’EREDITA’ Quella firma è stata apposta sulla casa del
Matteo Di Giorgio.
PM E come è andata allora?
DICH D’EREDITA’ Praticamente così, mi contattarono e lì
salimmo sopra...
T Mi contattarono... Deve mettere un po’ i soggetti perché -ripeto il Tribunale non
conosce i fatti; lei li conosce
e noi no, quindi se non ci spiega non riusciamo a
seguire.
PM Da chi è stato contattato?
DICH D’EREDITA’ Da Pepe. Arrivato al Gorgo dissi...
T Quella sera dei 27 maggio?
DICH D’EREDITA’ Non ricordo onestamente che periodo era.
PM Lei è amico del Pepe?
..
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
/.
612
DICH D’EREDITA Si.
PM E un suo amico”
DICH D EREDITA Si
PM L’ha contattato e allora?
DICH D EREDITA Disse vieni al Gorgo che ti devo
parlare
Andai IL.
PM Come mai la contattò proprio il Pepe?
DICH D EREDITA Perche
PM Forse perche il Pepe sapeva dei suoi problemi’?
AVV CIMADOMO C’e opposizione forse perc
he
PM Sapeva della sua vita? Sapeva delle circostanz
e della sua
vita?
AVV PAVESE Presidente c’e opposizione facci
amo finire le
risposte del teste e poi possiamo argomentare...
T Per questo io le dicevo prima che lei ci deve spieg
are un
po’ bene i fatti altrimenti noi non riusciamo a seguirla.
DICH Siccome io ero senza lavoro, cioe praticame
nte ero
messo male.
T Disoccupato?
DICH Si ho dei problernr Va bene, lasciamo perd
ere quelli e chiesi a lui una
mano, non si sa mai per qualche cosa... DICH D’EREDITA’
Sì.
PM L’ha contattato e allora?
DICH D’EREDITA’ Disse: vieni al Gorgo che ti devo
parlare.
Andai lì...
PM Come mai la contattò proprio il Pepe?
DICH D’EREDITA’ Perché...
PM Forse perché il Pepe sapeva dei suoi problemi
?
AW CIMADOMO C’è opposizione, forse perché...
PM Sapeva della sua vita? Sapeva delle circostanz
e della sua
vita?
AW PAVESE Presidente, c’è opposizione, facciamo
finire le
risposte del teste e poi possiamo argomentare...
T Per questo io le dicevo prima che lei ci deve spieg
are un
po’ bene i fatti altrimenti noi non riusciamo a seguirla.
DICH Siccome io ero senza lavoro, cioè praticamente ero
messo male...
T Disoccupato?
DICH Si, ho dei problemi... Va bene, lasciamo perdere
quelli e chiesi a lui una
mano, non si sa mai per qualche cosa... verbale qui.
T Vogliamo fargli vedere se il verbale lo riconosce? Lei
riconosce la sua firma?
DICH D’EREDITA’ Sì, la firma è mia.
T Questo lo abbiamo
acquisito, Pubblico Ministero? Non credo che l’abbiamo
acquisito.
PM lo ho chiesto la produzione a proposito perché riten
evo
-
-
-
-
-
-
-
—
—
—
—
-
-
-
-
*
-
-
-
—
—
—
—
—
-
-
6I3
utile per laccusa perché a parere dell’accusa sono tutti
uguali quelli dei testi acquisiti dal Lentino. Non mi
pare che abbiamo dato il consenso i difensori e quindi
non credo che sia confluito nel fascicolo nel
dibattimento.
T Devo dare atto di questo verbale.
PM Però può darsi che ricordo male però io chiedo
l’acquisizione di questo verbale,,
T lo devo darne atto, si tratta del verbale che è stato
appunto mostrato al teste intestato Procura della
Repubblica, Tribunale Ordinario di Taranto sezione RG.
Polizia di Stato, verbale di sommarie informazioni rese
da D’Eredità Pietro, nato a Castellaneta il 2 ottobre
1979: “L’anno 2007, il primo giugno alle ore 10.00 agli
uffici di intestazione davanti a me sottoscritto
ufficiale di RG. Danilo Lentino è presente D’Eredità
Pietro, il quale riferisce...”..., e c’è il seguito.
Quindi è sua la firma in calce a questo verbale?
DICH D’EREDITA’- Sì.
Omissis
PM Però che spiegazione dette il Pepe? Perché doveva firmare
questo verbale? Che spiegazioni le dette per farla
firmare o per chiederle la firma?
DICH D’EREDITA’ Praticamente sempre per quel discorso
del..., mi avrebbero dato una mano, speravo per il
discorso...
T Chi le avrebbe dato la mano?
DICH D’EREDITA’ Penso riguardo Matteo in quel caso...
T La mano gliel’avrebbe data il Di Giorgio?
DICH D’EREDITA’- Penso proprio di sì
T In cambio di questo suo intervento?
DICH D’EREDITA’ Sì, in cambio di... E praticamente ero nel pallon
e però...
PM A che serviva questa firma?
T Non ho capito la domanda.
PM Cioè perché le chiesero di firmare? Le spiegarono a che
cosa serviva questo verbale?
DICH D’EREDITA’ Sì, per il discorso dei testimoni.
PM Dei testimoni che significa?
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
DICH D’EREDITA’ C’era bisogno... Per testimoniare l’accaduto del Gorgo
di quella
-
sera.
PM Quindi le dissero che avevano bisogno di testimoni?
-
DICH D’EREDITA’ Volevano che fossi da testimone per quella sera.
-
614
il.
etfettivament€.
teste
ha
deposto
ao
quello
che
rcoi.da.va
PM E un’altra cosa: lo stamparono e lo compilarono davanti a
lei o era già compilato?
DICH D’EREDITA’ Questo non ricordo; mi ricordo solo che
firmai onestamente,
PM Le chiesero anche, le rappresentarono che sarebbe stato
chiamato successivamente?
DICH D’EREDITA’ Se non ricordo male sì.
T Il verbale era già scritto?
DICH D’EREDITA’ Non ricordo, solo che me lo diedero...
T O ha messo a firma in bianco?
DICH D’EREDITA’ No, era scritto, sì.
T Era scritto? Quel verbale che le è stato mostrato era scritto?
D’EREDITA’ In bianco no, ci mancherebbe!
T E che cosa non ricorda allora, se è stato scritto lì o se è stato..
PM lo ho chiesto se era stato stampato in sua presenza o se già era
stampato.
T Non avevo capito io la domanda.
PM lo questo ho chiesto: l’hanno stampato in sua presenza oppure già
era
predisposto e ha detto che ricorda solo di averlo sottoscritto?
DICH D’EREDITA’ Sì.
PM Chi era presente a questa sottoscrizione?
DICH D’EREDITA’ Solo Pepe e Matteo Di Giorgio.
PM Sia Pepe che il dottore Di Giorgio erano presenti. E poi
lei che ha aggiunto in quella situazione? Ha chiesto una
contropartita ‘ei?
DCH D’EREDITA’ Praticamente sì, al momento in cui sono
andato via ho chiesto, mi sono rivolto al Pepe, sempre
riguardo al lavoro: mi raccomando, sai la mia
situazione... Sì, non ti preoccupare. Al che dopo un po’
di tempo sono stato contattato da un istituto di
vigilanza ma è andato..., cioè non sono... Ho fatto ilcolloquio..., cioè non sono
stato
più contaffato.
PM Lei poi è stato chiamato anche dinanzi al Giudice di
Pace?
DICH D’EREDITA’ Sì.
PM Fu contattato da qualcuno prima di questa deposizione?
DICH D’EREDITA’ Se non ricordo male sì, fui contattato.
PM E non si ricorda da chi?
DICH D’EREDITA’ No, non mi ricordo onestamente.
PM Non se lo ricorda?
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
615
DICH D’EREDITA’ No.
PM Le disse anche che cosa doveva dire?
DICH D’EREDITA’ Non ricordo, non ricordo.
PM Senta, dopo questo... Recentemente poi è stato fermato dal dottore Di Giorgio
per strada?
DICH D’EREDITA’ Si,
PM E vuole... Le ha detto qualcosa? Precisamente è stato
fermato il giorno deWinterrogatorio?
DICH D’EREDITA’ Fatto qui a Potenza?
PM-Sì.
DICH D’EREDITA’ Non ricordo se era quel giorno però mi fermò
e disse: mi raccomando... Tutto qui.
T Mi raccomando che cosa?
PM Mi raccomando che significa?
T Avrà aggiunto qualche altra cosa, mi raccomando e basta...?
DICH D’EREDITA’ Perché praticamente stavano chiamando tutti
i testi e..
T E allora?
DICH D’EREDITA’ Mi disse: mi raccomando.,., se venivo
contattato anche io.
PM Disse genericamente mi raccomando?
DICH D’EREDITA’ Sì.
PM Non le disse altro?
DICH D’EREDITA’ Niente, mi... So che stanno contattando, mi
raccomando se chiameranno te... E niente.
T Niente che significa?
PM Ci vuole esplicitare il concetto?
DICH D’EREDITA’ Praticamente mi disse: mi raccomando se vieni contattato sai
cosa devi dire.
-
-
-
-
-,
-
-
-
-
-
-
-
-
-
*
-
-
-
Sono
stati
pur
non
processo,
dunque
riferiti
direttamente
dimostrano
dal
teste
compresi
la
elevata
fatti
nella
gravissimi,
materia
capacità
del
del
Di
che
se
presente
Giorgio
di
costruire le prove a suo favore.
La
rigorosa
richiamo
confortano
valutazione
di
altre
un
delle
emergenze
giudizio
dichiarazioni
processuali
positivo
sulla
in
ad
attuale
discorso
esse
ed
il
collegate
attendibilità
del dichiarante.
616
Occorre ricordare che il Di Giorgio presentava una querela
il
1/6/2007,
•
nelle prime ore del mattino,
presso
la
Sezione
PG
della Polizia di Taranto. Il sost. Commissario Danilo Lentin
o,
immediatamente
persone
che
•
convocazione
y
già
negli
dopo,
si
avrebbe
erano
presentate
telefonica.
Uffici
escusso
della
Alcune,
a
a
s.i.t
lui
una
forse
probabilmente,
Polizia.
si
Risulta pure
che
serie
dopo
di
una
trovavano
i
verbali
redatti dal Lentino erano tutti praticamente uguali.
Sulla scorta di queste considerazioni, sembra verosimile che il
contenuto
delle
verbalizzazioni
sia
stato
preconfezionato
a
Taranto o a casa del Di Giorgio e poi sottoposto alla firma dei
dichiaranti.
non
è
Il
stato
equivocità.
resoconto della
convincente,
vicenda
stante
la
proposto dal Lentino
sua
incongruenza
I fatti di due anni dopo ossia quelli concernenti
la denunzia presentata da Coccioli il 28/9/2009,
dalle
ed
conversazioni
telefoniche
captate
Wdocuzylentatifl
e
commentate
sopra,provano che Lentino Danilo era un uomo di fiducia del Di
Giorgio,pronto a eseguire gli ordini del magistrato anche in
situazioni sicuramente contrarie alle legge.
La genuinità della deposizione dibattimentale del D’Eredità non
è poi messa in dubbio dal fatto che quando venne convocato per
sottoscrivere
il
verbale
della
sua
deposizione
nessuno
gli
avrebbe chiesto le generalità
/
617
AVV CIMADOMO Una prima domanda: lei in occasione dell’incontro che
dice di
avere avuto con il signor Pepe Agostino le ha dato la sua generalità, la sua
esidenza?
Le ha detto dove viveva, quando è nato?
DICH D’EREDITA’ No.
—
—
Non
è
infatti.
“cost.r uz iene
comportato
i.rrazionale
del le
una
prove”
ritenere
di
preventiva
cui
che
l’attività
st i arno
acquisizione
dei
per lande
dati
di
di
abbia
ciascun
ca ndi.dato teste.
Ugualmente,
non
scalfisce
la motivazione
in ordine alla decisione di dichiarare
Giorgio,
la
documentata
lavoro.
dal la
Il
dimostra
proprio
in
che
esibito
il
qualche
seguiti
da
della
fasi
del
dalla
teste
era
modo
stabile
di
il
sua
attestazione
documento,
occupazione
periodi,
valutazione
un
fornita
dal
D’ Eredità
falso a favore del
situazione
lavorativa,
competente
Ufficio
difesa
Di
del
precario,
e
non
del
Giorgio,
aveva
lavorava
inoccupazione:
Di
per
una
brevi
tentava pertanto di
acquisire una sistemazione lavorativa maggiormente affidabile,
Sempre
Gorgo,
con
riferimento
sono
all’udienza
stati
del
contraddittorio,
per
verità
una
dìsinteressato
alla
lite
sentiti
6/2/2014,
i
hanno
intervenuta
fratelli
ricostruzione
dei
ripensamento
a
apparentemente legittime,
fatti,
deposto
tentando di
frutto
fronte
al
Sansevrino,
congiuntamente
con palesi incongruenze,
dinanzi
di
delle
bar
che,
in modo
spacciare
un
loro
non
pressioni,
esercitate su di loro dal Di Giorgio.
618
Occc..rr•e
premettere,
di
deci ne
istituti
le.
che,
decenti
di
e
di
solidar ietà,
prime
in
Preside,
cui
due
firme
scolastici
il
prof.
le
accuse
2.. 7
del
zo
Loreto
sottoscrivevano
disapprovando
magistrato Di Giorgio(v.
Le
fatti
i
operatori
istruzione
funzioni
dopo
molte
servizio
neqii
Rocce
una
rzvulte
maggio,
esercitava
dichiarazione
al
dirigente
di
dai
documento acquisito il 6/2/2014)
apposte
sul
documento
erano
quelle
dei
fìatelli Sanseverino,
Va
aggiunto
della
che,
menzionata
ciascun
contenute nei
tutela
settembre 2009,
dichiarazione
sottoscrittore della
qualificando
a
nel
del
come
“temerarie”
di
stessa
e
Di Giorgio,
solidarietà,
una
lettera,
“gratuite”
inviava
con
alcune
civili
suo
a
nome,
invitava
ciascuno
la
a
quale,
affermazioni
documento e preannunciando azioni
buon
notizia
avuta
e penali
confermare
o
meno i giudizi espressi a favore del Loreto.
Questi,
secondo il
una raccolta di
teste Sanseverino Giovanni,aveva sollecitato
firme a suo favore
DICH SANSEVRINO G. E ATA. Disse fumate prima voi, non dite
che ve l’ho dato io, filmate prima voi, se no dicono voi
andate alla ricerca delle firme e siete i primi a non
firmare. E firmammo io, mio fratello e Guglielmo Massimo.
Anzi, persino c’è mia madre che ha firmato e delle mie
zie che lavoravano all’istituto Mauro Perrone. Lasciammo
la casa del senatore Loreto e iniziammo la raccolta delle
firme e ci girammo tutte le scuole giustamente...
T E avete raccolto queste firme.
DICH SANSEVRINO G. Abbiamo raccolto le firme.
T Va bene:
-
-
-
/
—
/
/
619
/
DICH SANSEVRINO G. Non solo noi pre chiedo scusa,
Presidente non solo noi tre, e con noi ha collaborato
anche la professoressa Vita Surico, l’assistente tecnico
Basilio Solazzo, il professor Castrìa Gianfranco, perché
nella scuola ci sono docenti o assistenti amministrativi
o DSGA che, mio fratello Guglielmo non potevano
avvicinare, quindi hanno provveduto a fare questo altre
persone.
T Insomma c’è stata una raccolta di firme
DICH SANSEVRINO G. Di solidarietà.
-
Il
documE..nt.o
teste,
cile
di
lo
soli.dari.et.. i.
ha
è
riconosciuto
stato
sottoposto
nonostante
circa sei metri di distanza dall’ avv.
egli
in
udienza
si
trovasse
al
a
Fasto che glielo mostrava
AVV FASTO O meglio, cioè o meglio, che questa dichiarazione
andava rettificata perché era imprecisa? Innanzitutto un
punto fermo: questa... innanzitutto gliela mostro in
visione, è questa qui?
DÌCH SANSEVRINO G. E’ quella.
AVV FASTO La può vedere?
DICH SANSEVRINO G. E’ quella, sì.
T Ma come fa a dirlo se a quella distanza non si legge?
DICH SANSEVRINO G. Perché mi fece anche una fotocopia prima.
Eh, signor Presidente. La verità.
T Cioè, mi spieghi, è talmente in carattere piccolo, come ha fatto a disti,.. a vederlo
a 6 metri?
DICH SANSEVRINO G. Ah, vabbe’, sì, sì. Sì, è questo. E’ quella
-
-
-
-
*
-,
-
Nel
seguito
acrobatico,
dichiarazione
della
ha
escussione,
tentato
di
superficialmente,
di
Sansevrino,
spiegare
solidarietà
ma
in ogni
caso,
era
che
in
modo
il
contenuto
della
stato
compreso
solo
non era poi
stata condivisa
la decisione del Loreto di aliegarla ad una querela.
una
sovraesposizione
dei
alquanto
sottoscrittori,
non
In pratica
concordata
e
620
arcana
ai
possibi li
consequenze
neqative,
alla
luca
della
reazione. avuta dal Di Giorgio
AV\J FASTO Ecco, prima., quindi ha detto che ve l’ha data
Loreto, Prima che voi passaste dai vostri colleghi,
personale...
DICH SANSEVRINO G. Sì.
AVV FASTO
voi l’avete letta prima di firmarla?
DICH SANSEVRINO G. Si, noi,., cioè si è letta ma era a
fine.., a fine di solidarietà, non sapevamo che poi la
mettesse a querela in una... in un procedimento contro il
dottor Di Giorgio. Se è solidarietà, io non avrei fatto
firmare mia madre,
AW FASTO Ho scapito.
DICH SANSEVRINO G. O non avrei firmato io.
-
..
-
..
-
-
Cm is si s
DICH SANSEVRINO G. Perché un giorno, verso settembre 2009, mi è arrivata una
raccomandata come... dal dottor Di Giorgio che mi diceva, mi accusava giustamente,
volevaspiegazioni in merito al perché hai sottoscritto questa
dichiarazione di solidarietà. E mi poneva dei quesiti,
delle domande da.., come semplice cittadino, non come
Pubblico Ministero o magistrato. E io ho risposto con
un’altra raccomandata a quelle domande.
A\/V FASTO Posso...? Gliela mostro in visione, Presidente,
così..,
DICH SANSEVRINO G. E lì abbiamo appreso... e li ho appreso
che stava allegata ad una querela, se no non sapevamo niente di niente.
-
-
Incalzato
dai
dichiarazione
Giorgio,
aveva
PM,
di
il
teste
solidarietà,
creato
“un
finiva
per
ammettere
usata
dal
Loreto
problema”
con
costui,
che
la
contro
Di
problema
che
non era stato messo in conto al momento della sottoscrizione
PM Ecco, l’utilizzo. Allora lei aveva escluso che dovesse
essere utilizzato processualmente?
DICH SANSEVRINO G. Sì. lo e tutte le persone.
PM Glielo aveva detto Rocco Loreto?
DICH SANSEVRINO G. Eh?
-
-
-
621
PM
-
Quando ha sottoscritto aveva fatto questa,
DICH SANSEVRINO G. Sì, (sovrapposizione di voci).
PM
-
Cioè lei si presume che quando ha sottoscritto ha
conci iviso,
DICH SANSEVRINO G. Ho condiviso se veniva usato dagli organi
scolastici, ma non che venisse..,
PM No, mi scusi...
DICH SANSEVRINO G.
una querela contro un soggetto,...
PM Mi scusi...
DICH SANSEVRINO G.
.un terzo soggetto.
PM Mi scusi, ma la verità non è che cambia a seconda dell’uso che viene
fatto.
T Eh, io questo stavo cercando di capire.
PM Se è vero, è vero,
T Se una cosa è vera.,.
DICH SANSEVRINO G. Sì, la solidarietà è vera, però non sa...
noi, noi che abbiamo sottoscritto...
T Ma com’è allora che ha fatto una marcia indietro?
DICH SANSEVRINO G. Signor Presidente, noi, se abbiamo
sottoscritto la sohdarietà, non sapevamo che veniva
utilizzata contro il dottor Di Giorgio.
PM Ma non ho capito, ma...
DICH SANSEVRINO G. Cioè..,
-
-
-..
-
-
.
.
-
-
-
-
-
-
-
Sono apparse reticenti e confuse le giustifica
zioni addotte dai
teste
in
merito
alla
ritrattazione
fatta
a
seguito
della
lettera del Di Giorgio
DICH SANSEVRINO G. Però... ma poi, una volta che ti arriva
una raccomandata che dice che è stata allegata a una
querela perché...
T Vi siete preoccupati?
DICH SANSEVRINO G. E no, ma quello io siccome non conosco...
PM Allora sì è preoccupato?
DICH SANSEVRINO G. ...io non conosco il dottor Di Giorgio,
sono stato candidato nel senatore...
T Ma che è un magistrato lo sa?
DICH SANSEVRINO G. Eh?
T Lo sapeva che è un magistrato?
DICH SANSEVRINO G. Nel paese sì.
T Lo sapeva.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
622
DICH SANSEVRINO G. Però..
I Vi siete preoccupati, dico, dopo quella lettera...?
DICH SANSEVRINO G. E certo, perché se uno poi se lo
ritrova..
T E di che cosa?
DICH SANSEVRINO G.
allegato a una querela e noi invece
l’abbiamo sottoscritta per solidarietà, per fine
scolastici,..
T Sì, ma se era la verità, qual era...
DICH SANSEVRINO G. La verità.
T ...la sua preoccupazione?
DICH SANSEVRINO G. E ma perché giustamente... chiedo scusa,
non solo noi, perché anche altre persone, quando hanno
ricevuto questa raccomandata, andavano dal senatore a
scuola e il senatore diceva: “Andate dai fratelli Sansevrino che loro l’hanno,,, ve
l’hanno fatto firmare”.
T E beh, e allora?
DICH SANSEVRINO G. E quindi noi dovevamo rispondere. Perché noi ci siamo
bruciati nel paese.
-
-
-
-
-
-
..
Una
espressione di
solidarietà a
Rocce Loreto diventata motivo
di disapprovazione collettiva nel paese di Castellaneta
PUBBLICO MINISTERO
PM Ma dire la verità perché uno si brucia, mi scusi?
DICH SANSEVRINO G. Perché si brucia. Perché,..
PM Perché?
DICH SANSEVRINO G.
.la gente adesso che sta affrontando la
causa civile...
PM Dire la verità non si brucia.
DICH SANSEVRINO G.
.non si vuole (incomprensibile perché
lontano dal microfono) la causa civile.
PM Ma sono quanti? (sovrapposizione di voci).
DICH SANSEVRINO G. E danno la colpa a noi.
PM 109 stanno affrontando una causa civile?
DICH SANSEVRINO G. E danno la colpa a noi, quando noi non
l’abbiamo messa a querela (sovrapposizione di voci). PM Invece gli altri 30 hanno
ritrattato?
DICH SANSEVRINO G. E sì.
PM Ho capito. 30 hanno ritrattato?
DICH SANSEVRINO G. Ma gli altri non sanno di quello che
giustamente sarà la causa civile. Perché alcuni vengono
-
-
-
.
-
.
..
-
-
-
-
-
-
-
-
623
poi a chiedere a noi ormai, perché il senatore adesso è
in pensione come preside. Quindi noi continuiamo.. Mio
fratello soffre ancora nella scuola il fatto di queste
firme, il fatto di questa cosa che è stata messa aquerela, il fatto di questo. E
normalmente se uno...
ormai noi siamo bruciati. A me, se io voglio andare a
lavorare, sono bruciato (sovrapposizione di voci).
T Ma perché? Siete stato minacciato? Che cosa è successo?
PM Ma che sta dicendo?
DICH SANSEVRINO G. Perché la gente ci viene a minacciare che abbiamo...
T Ma di chi?
DICH SANSEVRINO G.
fatto sottoscrivere...
PM Non riesco a capire.
-
-
-
..
-
Non s embra dubbio,
che
i
firmatari (o
solidarietà
il
nonostante la reiterata reticenza dei teste,
loro
alcuni
abbiano
sostegno
traspare
lo
essi)
della
dichiarazione
ricevuto pressioni minacciose
al
Preside
“stile
Di
come
era
strumentalizzando,
qualità,
di
Loreto.
Anche
Giorgio”:
sua
in
per
ritirare
questo
il
di
caso,
magistrato,
consuetudine,
la
propria
riusciva ad incutere il timore di ritorsioni in coloro
che lo osteggiavano o appoggiavano il suo nemico storico.
Già
il
tenore
ud.6/2/2014)
esser
non
ed
si
contenuto
delle
lettera(v.
nel
fascicolo—
travalicano i confini del suo legittimo diritto di
informato
solo
il
su
fatti
rivolge
potenzialmente
in
prima
dannosi:
persona
agli
Di
Giorgio,
interessati,
spendendo implicitamente la sua posizione professionale,
ma non
si accontenta di chiedere la conferma della sottoscrizione.
Premettendo un giudizio di
annuncia
con
forza
temerarietà di
azioni,
anche
quanto
penali,
se
sottoscritto,
i
firmatari
7/.
/7
624
contiunueranno
favore
del
forse,
è
il
possibili
condividerE,
Loreto.
501 icir i età :
Pri modo
caso
ei
d i..
ha
civile
che
assai
i.ffer.maziorii
di
esplicito per
far
trenta
solidarietà
il
Di
a
que ha
preoccucat.i
ben
loro
le
ripensare
infatti,
:onsequenze,
ritireranno
giudizio
a
Giorqio
dai
t.ra
e
non
sostegno
capire
che,
dichiarazione
tono
usato
docent i
ed
verranno
promuoverà
e
a
di
dalle
ausiliari
citati
contro
oli
nel
altri
109 sost.enitori “caparbi” dei Preside,
Nonostante una pluralità di domande molto chiare,
continuato
a
negare
di
aver
ritrattato
per
Sansevrino ha
paura,
tra
un
profluvio di contorsioni verbali
T Vorrei capire, lei perché poi ha ritrattato? Per paura
deNe conseguenze a seguito di quella lettera che ha
avuto dal dottor Di Giorgio, sì o no?
DICH SANSEVRINO G. No, perché io.
T-No.
DICH SANSEVRINO G. lo ho ritrattato perché il fine era...
non era quel fine che si è ritrovato lì.
T Senta...
DICH SANSEVRINO G. E perché non so...
T Ma almeno mi vuole rispondere o non mi vuole rispondere? Che significa ‘io ho
ritrattato perché non era quello il fine”?DICH SANSEVRINO G. Perché per me non
era più quello che
avevo sottoscritto, non era più perché..
T Non era più quello che aveva sottoscritto.
DICH SANSEVRINO G. La sottoscrizione di solidarietà in quelmomento, Presidente,
quella sottoscrizione è stata
firmata anche da personale ATA e docente e non sanno che
cos’è un consiglio, uno scrutinio.
T Non sanno neppure che co&è un consiglio, addirittura?
DICH SANSEVRINO G. Se lei va...
T Cioè gente che lavora nella scuola non sa che cos’è un consiglio di istituto, non
sanno che cos’è uno scrutinio?
DICH SANSEVRINO G. Allora, vi voglio precisare una cosa,
-
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-
signor Presidente. La scuola e questo (o può dire il
senatore Loreto, non lo dico io la scuola, il personale
ATA, personale ATA non partecipa ai consigli, agli
scrutini.
T Ma hanno capito che non partecipa, ma lavora nella scuola
?
DICH SANSEVRINQ G. Sì.
T Si sa che cosa si fa in una scuola?
-
-.
-
Orni ss i s
DICH SANSEVRINO G. Ok, però la questione che noi siamo
andati a raccogliere le firme era per solidarietà,
T Questo l’ho capito. lo voglio sapere...
DICH SANSEVRINO G. Quindi alcuni hanno firmato anche senza
leggere. Hanno firmato così, perché si trattava del
senatore Loreto.
T Ok, va bene.
DICH SANSEVRINO G. Perché era cosi.
T Però io vorrei capire la sua posizione.
DICH SANSEVRINO G. Sì.
T Cioè ha firmato quelle cose, ha detto che erano vere
quello che ha firmato.
D!CH SANSEVRINO G. E si, giustamente.
T Quindi sapeva di quelle lì. Visto che erano vere, lo sapeva, no?
DICH SANSEVRINO G. Sì.
I Perché poi ha detto: “Non è vero”?
DICH SANSEVRINO G. Non è vero?
T-Eh.
DICH SANSEVRINO G. Perché giustamente...
I Giustamente me (o devo chiarire lei, ingiustamente non l’ho capito
io.
DICH SANSEVRINO G. Perché...
T Perché?
DICH SANSEVRINO G.
il fine dell’allega... e quella è la
mia risposta.
T Ma chiedo scusa, ma se una cosa è vera è vera, non è una
questione di fine.
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-
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-
..
.
-
E’
che
stato poi
costui
chiarito,
non
aveva
nonostante la netta reticenza del teste,
il
timore
qualunque procedimento giudiziario,
di
essere
coinvolto
in
un
ma in quello in cui avrebbe
dovuto testimoniare contro il magistrato
PUBBLICO MINISTERO
PM Scusatemi, eh, Ma poi un’altra cosa. Lei dice fine della
solidarietà, però poi non le dava fastidio che questa sua
risposta confluisse in un altro processo? Lei dice non
voglio essere coinvolto in questioni giudiziarie,
d’accordo. Però lei nella risposta cita proprio il
procedimento 2798/07. Ora io vorrei capire, primo, chi
gliera detto il numero del procedimento? Ah, ecco, dalla
richiesta del dottor Di Giorgio. Sì. No, pensavo che era
soltanto quello del Giudice di Pace. Ecco, lei sa che
esiste il procedimento e che dovevano confluire queste
risposte in un procedimento.
AVV FASTO No, questa è una sua valutazione.
PM-No,
DICH SANSEVRINO G. Come mi è arrivata (sovrapposizione di
voci).
AVV FASTO La risposta è in relazione a quel procedimento
come è stato scritto sulla lettera, Che cosa sia avvenuto
dopo, dottoressa, (sovrapposizione di voci>.
DICH SANSEVRINO G. Non lo so.
PM No, qual è roggetto. Procedimento penale numero...
AW FASTO E’ chiaro, che sta qua in questo proce...
-
.-
-
-
Cm issis
PM Perché io la sua ovviamente (incomprensibile perché
lontano dal microfono>. Ecco, questa è a lettera che lei
ha avuto, e lei risponde con lettera raccomandata
indicando il numero del procedimento. Allora io le chiedo
una cosa. Primo: pure questo sapeva che confluiva in un
procedimento? Quindi perché, se a lei dà tanto fastidio
essere coinvolto nei processi penali, poi...?
AVV FASTO Scusi, da dove emerge che Io sapeva che confluiva
in questo procedimento?
DICH SANSEVRINO G. E perché scrive nella risposta procedimento penale
2798/07.
Omissis
-
-
-
PRESIDENTE
T Lei ha citato nella risposta un certo procedimento penale.
DICH SANSEVRINO G. Sì.
T Ha capito che...
DICH SANSEVRINO G. (sovrapposizione di voci).
T
.quella lettera faceva riferimento ad un procedimento penale o no?
DICH SANSEVRINO G. Ho scritto.., ho risposto.., sì, ad un
procedimento penale (sovrapposizione di voci).
-
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-
-
-
.
.
-
T Quindi che c’era un procedimento penale collegato a quella
lettera lo sapeva?
DICH SANSEVRINO G. No, in base alla raccomandata che ho
ricevuto, ho risposto.
T Ecco, in base a quello che c’era scritto nella
raccomandata, lei sapeva che c’era un procedimento
penale? Visto che era citato in una raccomandata, sapeva
che...?
DICH SANSEVRINO G. Ero,., l’ho saputo quando è arrivata la
raccomandata,
T Ma nella... eh, ho capito, e questo sto dicendo. Avendo
ricevuto la raccomandata in cui è citato un procedimento
penale, ha capito che era citato un procedimento penale
là o no?
DICH SANSEVRINO G. Sì.
T Benissimo. Allora il Pubblico Ministero le ha chiesto:
come mai lei prima ha detto: “Io non volevo essere
coinvolto”, eccetera, eccetera, poi, di fronte a un’altra
lettera in cui si parla espressamente di un procedimento
penale, ha deciso invece di essere coinvolto?
PM Non solo, ma se riteneva che doveva rettificarsi...
T Però facciamolo rispondere. Facciamolo rispondere.
PM Sì, perché non presentarsi davanti al Giudice e dare una
risposta ad un privato?
-
-
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-
-
Seguono evidenti contraddizioni
PM Ho capito. E poi lei le dava fastidio di,., il processo penale, però poi sapeva che
andava a confluire in un altro procedimento penale?
DICH SANSEVRINO G. No, di questo non sapevo niente, lo a quello, su quello che
mi era arrivato ho risposto. Mica io so se è un procedimento penale o non è un
procedimento penale.
PRESIDENTE
T Ma se questa cosa era citata nella lettera del dottor Di
Giorgio...
DICH SANSEVRINO G. E sì.
PM No, lei l’ha citato nell’oggetto della sua risposta.
T
io le ho chiesto lo sapeva che c’era?
DICH SANSEVRINO G. (sovrapposizione di voci) raccomandata...
T L’ha letto?
DICH SANSEVRINO G.
l’ho (sovrapposizione di voci).
T Oh, l’ha letto che c’era un procedimento penale?
DICH SANSEVRINO G. Sì.
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-
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.
. .
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-
. .
.
-
-
628
T Benissimo,
DICH SANSEVRINO G. Pendente al Tribunale di Potenza.
T Quindi la lettera faceva riferimento ad un procedimento
penate.
DICH SANSEVRINO G. E ho risposto in base...
T La sua risposta quindi era una risposta a una lettera che
si riferiva ad un procedimento penale.
DICH SANSEVRINO G. Penale,
T Quindi poteva andare a finire in qualche modo in questo procedimento penale, o
no?
DICH SANSEVRINO G. Sì. Sì.
T E non ha avuto nessuna preoccupazione?
DICH SANSEVRINO G. Ormai, stavamo,,,
T Come “ormai”?
DICH SANSEVRINO G. Cioè fatta la sottoscrizione, risposta,,,
T E no, perché prima ha detto: “lo ho ritrattato, però
perché lo scopo.. non volevo essere.,,” ha detto
questo o no? “non volevo essere coinvolto,,,”,
DICH SANSEVRINO G. Non ho detto che non volevo,., ho detto che io giustamente
la sottoscrizione non sapevo il fine che avesse, e basta,
-
-
-
-
-
Concludendo,
ormai
affermazioni,
Sansevrino assumeva che
alle
strette
a
seguito
delle
sue
stesse
T Erano vere. Quindi le cose che lei ha sottoscritto per la solidarietà del senatore
Loreto erano vere?
DICH SANSEVRINO G. Era vera la mia firma. Che poi fossero i consigli o le cose,
non lo so. Sto rispondendo che io non sono stato docente d& Mauro Perrone prima
del 2008-2009. Questo io posso dire di certo. Prima non posso.
-
-
Sansevrino Lorenzo,
ha riferito di
escusso alla stessa udienza,
aver sottoscritto la dichiarazione di solidarietS in favore del
Loreto “per paura”.
Dalla
descrizione
senatore prima
di
dell’incontro
raccogliere
le
che
si
tenne
a
sottoscrizioni(v.
casa
dell’ex
deposizione
Sansevr ±no
Giovanni)
n..on
traspare
a..lcun
fatto
una pressione esercitata dai Loreto suqli ospiti.
Si
tratta
teste,
r itra tia
dunque
p€.r
una
di
o on
svelare
ricostruzione
ragioni
le
sintomat ico
intervenzti
mendace,
reali
dì
della
vo iuta
dai
successiva
i un e
T No, io solo questo volevo chiedere: lei ha firmato pure
quella dichiarazione di soli...?
DICH SANSEVRINO L. Sì.
T L’ha poi ritrattata?
DICH SANSEVRINO L. Si.
I Come mai?
DICH SANSEVRINO L. E perché io non c’ero all’episodio
accaduto il 26 di.,,
T Eh, ma nella dichiarazione di solidarietà c’erano scritte
queste cose sui consigli d’istituto, queste cose qui?
DICH SANSEVRINO L. Sì, sì, è vero che ho firmato, ma io ho firmato per paura.
T Per paura?
DICH SANSEVRINO L. Si. Perché, siccome conoscevo l’ambiente
della scuola, allora...
T E cioè, mi faccia capire. Cos’è, un ambiente violento,
pericoloso?
DICH SANSEVRINO L. No, violento no, però magari, che no so,
qualcosa...
T E no, ci dica, ci dica.
DICH SANSEVRINO L. E che vi devo dire.
T E cosa deve dire?
DICH SANSEVRINO L. Avevo paura e...
T Paura di che?
DICH SANSEVRINO L. Paura magari.., che ne so, di.,.
T E non.. lo deve sapere lei paura di che.
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Addirittura
dal
Preside
il
teste
Loreto,
accennava
ma
non
ad
sapeva
un
clima
indicare
di
terrore
fatti
creato
specifici,
dimostrativi di una patologia disciplinare
630
DICH SANSEVRINO L. Di una qualsiasi...
PM Da parte di chi?
DICH SANSEVR1NO L. Del preside.
T E che cosa poteva fare il preside nei suoi confronti? la
licenziava?
DICH SANSEVRINO L. Magari succedeva qualcosa, una riservata,
queste cose qua. Avevo paura, sì.
T Aveva paura. Perché era successo già qualcosa di questo?
DICH SANSEVRINO L. No, no, grazie a Dio sono stato sempre
una persona...
T No, dico era successo ad altri? Perché lei aveva paura,
dico? Queste cose erano capitate in passato ad altri
docenti?
DICH SANSEVRINO L. Sì, qualcuno era capitato.
T E mi vuoi fare il nome?
DICH SANSEVRINO L. Ce n’erano tanti.
Eh a maggior ragione se ce n’erano tanti mi dica tanti
nomi.
DICH SANSEVRINO L. E... era capita... ora non... sono un
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p0’...
T Ma ha detto che ce n’erano tanti.
DICH SANSEVRINO L. Qualcuno.,.
T Cioè c’era un clima di terrore diffuso?
DICH SANSEVRINO L. No, non c’era un clima di terrore
(sovrapposizione di voci).
T E se ce n’erano tanti.
DICH SANSEVRINO L. Chi andava poi contro diciamo...
T Ma mi faccia qualche nome.
PM No, ma mi scusi, posso fare qualche domanda?
T Però perché non lo facciamo rispondere? Così, giusto per
capire...
PM No, no. Vabbe’.
T ..questa situazione di terrore che...
DICH SANSEVRINO L. Qualcuno...
T C’erano tanti.
DICH SANSEVRINO L. Mastrangelo (sovrapposizione di voci).
T E che cosa era successo al professor Mastrangelo?
DICH SANSEVRINO L. Ha avuto dei problemi nei... con il
preside.
T Ha avuto dei problemi?
DICH SANSEVRINO L. La vita non era tanto facile, questo è.
T La vita dove non era tanto facile?
DICH SANSEVRINO L. Nell’istituto, nel... anche per me è
stata... diciamo dopo l’avvenimento...
T E che cosa accadeva?
DICH SANSEVRINO L. E’ accaduto che magari.., a iniziare dal
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.-
-
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.
-
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(1
segretario che mi trattava male, in effetti fra un po’ ci
sarà.,, non so se posso...
T E che c’entrava il segretario con il preside?
DICH SANSEVRINO L. Perché erano vicini al segre... chi andava contro il preside...
T Ah, era una.., ho capito. Trasversale?
DICH SANSEVRINO L. Si.
T Ho capito. Mastrangelo, poi?
DICH SANSEVRINO L. Ce n’erano degli a... ora non è che mi ricordo.,.
-
-
Nel
la
prosieguo,
frate.l lo,
ora
versione
dei
e
raccolte
si
è
allineata
a
quella
del
con le medesime contraddizioni e incoerenze,
Passa odo
Angelo
deposizione
all ‘esame
fatti
delle
resa
Pierfra ncesco,
sono tutte
prove
dall ‘cx
va
orali,
senatore
annotato
convergenti,
confermative
e
che
univoche,
dai
le
deila
suoi
figli
testim.on.. ianze
dettagliate e prie
di incongruenze.
Pur
originando
politiche
falsità
o
da
persone
legate
ai
genericamente personali,
intrinseca o estrinseca:
denuncianti
da
relazioni
non presentano profili
appaiono quindi utili
ai
di
fini
della decisione.
De
Palmis
Arturo(ud.
21/2/2013)
ebbe
ad
assistere
da
vicino
all’alterco tra il magistrato e l’ex senatore
DICH DE PALMIS Poi piano piano ci siamo inoltrati per la strada e mentre stavo per
andare dalla parte del bar
perché stavo sull’altro marciapiede, ho visto arrivare
una macchina che prima si blocca e esce fuori Loreto
mettendosi a gridare verso una persona che in un primo...
PM Verso una persona chi?
DICH DE PALMIS In un primo momento non l’ho riconosciuto ma
era il Di Giorgio.
PM Cioè urlava contro Di Giorgio?
-
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632
DICH DE PALMIS Sì.
PM E che diceva?
DICH DE PALMIS Diceva un po’ di parole... PM Dica liberamente.
DPCH DE PALMIS Non mi ricordo adesso: pezzo di merda, una
cosa del genere, più di una volta.
PM Poi?
DICH DE PALMIS Adesso non ricordo: tu sei Giudice, queste
cose sono..., non devi prendere parte, tutte quelle
cose.. Tra l’altro più di una volta gli ho messo la mano vicino alla bocca perché
diceva queste parole.
PM E di fronte a queste parole il dottore Di Giorgio che
faceva?
DICH DE PALMIS Imperterrito lui era lì che ascoltava e anzi
mi è sembrato che poi alla fine disse una cosa come: ma
lei chi è, cosa vuole?
PM Poi che è successo?
DICH DE PALMIS Niente, poi l’ho preso di forza e l’abbiamo
portato vicino alla macchina,,,
PM L’ho preso di forza chi?
DICH DE PALMIS L’ho tirato io.
PM-A chi?
DICH DE PALMIS Al senatore
PM A Loreto?
DICH DE PALMIS Sì.
PM Poi?
DICH DE PALMIS Anche perché si era abbastanza incazzato e
quindi l’abbiamo allontanato e portato vicino alla
macchina.
PM E poi?
DICH DE PALMIS Non so cosa vuole sapere.
PM Che cosa altro ricorda? E’ arrivato qualcuno vicino a Loreto? Che hanno fatto?
Se ci descrive qualcosa d’altro... Sono arrivati i Carabinieri poi dopo?
DICH DE PALMIS No, prima ancora è successo un’altra cosa. E’
passato un ragazzo dal lato del bar e il figlio se non mi sbaglio, se non erro disse:
quello è quello che faceva il volantinaggio.
PM Il figlio di chi?
DICH DE PALMIS Il figlio di Loreto che stava vicino alla
macchina, e questo ragazzo si avvicinò e disse: sì, sono
io, sono.,., non mi ricordo che disse, sono Alessandro...
Disse nome e cognome...
PM E’ per caso Alessandro Mongelli?
DICH DE PALMIS Alessandro ricordo ma Mongelli non lo
ricordo. Comunque disse: sono..., che devi fare qualche
cosa? E lui disse: anche tu sarai denunciato, non ti
preoccupare, anche tu sarai denunciato.
PM Quando disse queste cose c’era presente anche il figlio
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-
/7
del Di Giorgio?
DICH DE PALMIS No. A parte il fatto che non lo conoscoDE PALMIS
fatto che non lo conosco
neanche ma non c’era nessuno.
PM Cioè il Di Giorgio era solo in questo frangente o no?
DICH DE PALMIS Di Giorgio era ancora lì fino a quando non
arrivarono i Carabinieri.
PM Ma era solo o c’era qualcun altro?
DICH DE PALMIS Insieme a lui non ricordo, non credo, era lì.
-
-
No. A parte il
-
-
-
teste
Il
ha
non
avuto
esitazioni
neppure
nell’indicare
la
pos.izione del Di Giorgio
PM Ci dice quando è successo questo l’esatta posizione sia
di Di Giorgio che... Lei non l’ha visto il figlio del
dottore Di Giorgio?
DICH DE PALMIS No, non lo conosco.
PM E in quel frangente era solo.., Le ripeto: ci interessa
sapere se il figlio che lei non conosce..., se comunquec’era un ragazzo o no vicino al
dottore Di Giorgio.
DICH DE PALMIS C’erano dei ragazzi ma stavano vicino al
cancello, molto lontano e questo qui infatti passando
andò vicino ai Carabinieri dove c’era anche il Di
Giorgio.
PM Ma quindi lei è sicuro che Loreto quando ha detto la
frase ti denuncerò ce l’aveva con Alessandro?
DICH DE PALMIS Sì, anche perché era l’unico che stava lì.
PM Era conosciuto o si era qualificato lui stesso?
DICH DE PALMIS Questo ragazzo?
PM-Sì.
DICH DE PALMIS Ha detto: che vuoi fare?
PM Sono Alessandro e poi ha detto un cognome e che cosa vuoi- Sono Alessandro
e poi ha detto un cognome e che cosa vuoi fare?
DICH DE PALMIS Sì.
PM E il Loreto ha detto: ti denuncerò?
DICH DE PALMIS Sì, anche per te..., non ti preoccupare che
c’è anche per te, ti denuncerò.
PM Il punto dove si trovava Di Giorgio era distante da dove
è il cancelletto famoso o cancello?
Omissis
AW CIMADOMO Prima chiediamogli di descrivere i luoghi e poi
individuiamo quale è il cancello famoso.
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634
PM Avvocato Cimadomo, poco fa il teste ha detto il cancello, era più distante il
cancello ed allora volevo sapere se
ci precisa questo cancello quanto era distante dal posto
dove si trovava il dottore Di Giorgio.
DICH DE PALMIS 15-20 metri.
PM Quindi una distanza abbastanza notevole?
DICH DE PALMIS 11 Di Giorgio mi ha detto la lontananza di Di
Giorgio dal cancello?
PM No, da dove si trovava Di Giorgio... Anzi da dove si trovava questo tale
Alessandro e il cancello dove lei ha
detto che c’erano dei ragazzi è distante?
DICH DE PALMIS Sì, 20 metri; dalla macchina in poche parole fino a là, sì c’erano
15-20 metri.
-
Ha rife.r ito con precisione anche sui movimen ti del D’Alessandro
AVV SOGGIA Se ricorda non credo che l’abbia detto al PM
della presenza dell’Avvocato D’Alessandro?
DICH DE PALMIS Sì. Quando arrivarono i Carabinieri Di
Giorgio si avvicinò ai Carabinieri e parlarono, non so
che dissero, dopo di che si avvicinò anche D’Alessandro,
AVV SOGGIA Dopo di che D’Alessandro si i allontanò?
DICH DE PALMIS Sì, si allontanò ed entrò nel bar credo e
dopo un po’ uscì da dentro il bar, cioè dalla parte
opposta del cancello. Cioè sempre nel bar però da dietro,
-
-
-
-
-
-
Alla stessa udienza è stato sentito Fico Carlo,
Rocco da collateralitè politica.
assistito
al
volantinaggio
ed
legato a Loreto
Il teste ha affermato di aver
alla
lite
avvenuta
fuori
del
“Gorgo”
DICH FICO Sì, sono arrivato lì intorno alle 22 con 2 amici
che si chiamano Alberto Stendardi e Alfredo Sanarico e
quindi noi siamo arrivati lì per passare la serata
semplicemente. Circa un’ora dopo è arrivato il dottore Di
Giorgio con l’Avvocato D’Alessandro, il nipote ed altra
gente e...
-
/
635
PM Ha riconosciuto qualche altro? DICH FICO Ho riconosciuto l’ex sindaco
D’Alessandro e il
nipote di Di Giorgio che si chiama Mongelli Alessandro.
PM Poi chi altro?
DICH FICO Poi ricordo anche che c’era una persona che si
chiama Rossi di cognome.
PM E poi?
DICH FICO Non ricordo più niente.
PM Si ricorda anche Pepe e il figlio?
DICH FICO Sì, Pepe e il figlio del Giudice,
PM Poi?
DICH FICO lo ho visto che Mongelli aveva in mano dei fogli
di questo spessore e che li distribuiva anche in base a indicazioni dello zio.
PM Dello zio, del Di Giorgio?
-
-
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-
-
-
-
-
-
-
DICH FICO Sì. Persone ho visto soltanto..,
PM Gli indicava le persone a cui darli?
DICH FICO Sì, questo ho visto. La consegna vera e propria
l’ho vista soltanto in uno, in un caso, per una persona
che però non conoscevo. Mentre altre 2 persone credo,
sempre che non conoscevo ce l’avevano già in mano però io
non conoscevo quale era il contenuto di questi fogli.
Dopo è successo che mi sono avvicinato al bar per
prendere una cosa da bere e in quello stesso momento
Mongellì era a fianco a me e inavvertitamente ha aperto i
fogli perché ce li aveva chiusi, piegati e mi sono reso
conto (ce l’ho fatta a leggere) che si trattava di unvolantino che riportava più o meno
le stesse informazioni
che erano state affisse e coperte dai vigili il
pomeriggio prima o la sera prima, non ricordo.
PM Quelle sulle pompe funebri?
DICH FICO Sì, quello dell’investimento in Canada per delle
pompe funebri di lusso, una cosa del genere. A quel punto
io l’ho detto ai miei amici, chi era seduto a fianco a me
e Stendardi ha mandato un messaggio a Coccioli che non
era presente, nel quale diceva: mentre tu dormi l’uomo
ombra è qui che fa campagna elettorale. Questo è il senso
però le parole precise non le ricordo.
-
-
-
-
Omissis
Va
evidenziata
avvenimenti,
le
la
attenzione
persone,
i
del
teste
movimenti
di
nel
descrivere
ciascuna
ed
il
gli
loro
atteggiamento.
636
Ri [e r e ri 1 e e i
i J irna
eIie
ei
Re
i i e: i e,
epee i e e i e
i
qu e il a
con
pe ti e e i one
di
i ei
cost o i
i le i
su
e :-
li
Le 1 un i
p; sii c O a e i
PM Senta, ma quando ha visto il contenuto, l’immagine sui
volantini lei ha visto che continuava a distribuirli?
DICH FICO No, dopo di che no, questa è stata una cosa
soltanto iniziale e poi è finita presto anche perché io
quando ho detto che c’erano questi volantini.. A fiancoal nostro tavolo c’era anche il
figlio piccolo di Loreto,
Pierfrancesco, e lui ha detto: va bene, vado a chiamare i
Carabinieri perché so che c’è una pattuglia qui vicino
(credo stessero facendo l’alcoltest) e nel frattempo lui
è andato dalla pattuglia per avvertirli e dirgli di
venire, anche se poi non sono arrivati, cioè quella
pattuglia è rimasta lì a compiere il proprio lavoro.
Quindi sono uscito per fumare, Di Giorgio con il figlio
hanno salutato Pepe e si sono incamminati verso casa che
è di fronte, un po’ più in basso.. una cinquantina di
metri, anche meno. Una volta attraversata la strada
quindi è arrivata la macchina di Rocco Loreto che se non
ricordo male era una berlina scura, forse una Mercedes e
c’era lui e il figlio grande Angelo Loreto. Lui è uscito
dalla macchina e quando Di Giorgio ha capito che si
trattava di Loreto si è fermato e ha fatto un paio di
passi verso la macchina e Loreto gli è andato incontro
gridandogli io ricordo per 3 volte pezzo di merda. A
quel punto queste parole hanno anche attirato
l’attenzione delle persone che erano presenti nel bar e
in particolare modo di Albertino Stendardi e Nino
Coccioli che sono subito andati vicini e si è avvicinato
anche De Palmis che però non era nel bar ma stava per
arrivare, si è trovato lì per un caso del tutto fortuito.
E io ricordo anche proprio questo particolare che De
Palmis gli metteva la mano sulla bocca mentre Di Giorgionon ha detto niente
inizialmente e poi io ricordo che ha
fatto una domanda del tipo: ma lei che vuole da me,
questo era il senso della cosa. Non c’è stato contatto
fisico e nel frattempo Loreto ha cominciato rivolto
verso le persone che erano sulla terrazza a dire: voi
non vi rendete conto, questa persona sta limitando il
processo democratico perché un Giudice non solo dovrebbe
essere ma anche apparire imparziale.
-
-
,
-
-
-
-
e
r i pete
Si
D’Alessandr o.E’
ia
descr i zione
dei
movimenti
fatt i
da i
pure detta.ia.o il, ricordo relativo a Coccioli
PM Poi a questo punto il Di Giorgio che ha fatto? Si è
rivolto a D’Alessandro?
DICH FICO No, non ricordo questo.
PM Si ricorda se ha detto qualcosa al D’Alessandro?
DICH FICO Io ricordo che poco dopo si è avvicinato, ha detto
qualcosa (però io non so cosa gli ha detto> e
D’Alessandro è andato all’interno del bar.
-
-
-
Io non l’ho più visto D’Alessandro. Poi c’erano
DICH FICO
vicino a me anche Stendardi e Coccioli che parlavano e
Coccioli diceva: ma chi è questo Mongelli perché
probabilmente non lo conosceva e Mongelli ha detto: sono io, sono Alessandro
Mongelli, quale è il problema? Questo
era il senso della frase che ha detto.
PM Perché Stendardi ha fatto riferimento a Mongelli?
DICH FICO Perché nel bar loro si erano parlati e quindi
Stendardi gli aveva detto: guarda che questo sta facendo
volantinaggio, ha i volantini in mano però Coccioli non
lo conosceva personalmente e ha detto: ma chi è? E poi si è presentato lui stesso
dicendo: sono io, quale è il
problema. Dopo siamo andati tutti in caserma...
-
-
La descrizione della posizione assunta da
Pasquale Di Giorgio è
stata puntuale
DICH FICO Lui subito dopo... Io ricordo che proprio dovuto aquesta frase di Mongelli
gli ha detto: tu, ragazzino
passerai per le mie mani, ti denuncerò o qualcosa del
genere perché dava per scontato che lui stesse facendo
volantinaggio, anche perché...
PM Ma lei è sicuro che ha rivolto a Mongelli queste frasi?
DICH FICO Sì, di questo sono assolutamente certo perché
Mongelli era dalla parte del bar.
PM In questo frangente Di Giorgio e il figlio dove si
trovavano?
-
-
-
-
638
DICH FICO Il figlio è sempre stato fermo, cioè ha
attraversato la strada, si è incamminato verso il
cancelletto ed è rimasto fermo lì dove,,, PM Lei ora parlo di cancelletto e ci dica se
c’è un
cancelleffo o un cancello?
DICH FICO Sì, ci sono tutti e 2: il cancelletto è quello
dell’abitazione di Di Giorgio che è sulla parte opposta
delta strada mentre il cancello è un cancello carrabite
grande per le macchine che vanno nei sotterranei, nei
garage e che sta dalla parte della porta del bar, quindi
sono 2 parti opposte.
PM E il figlio dove si trovava?
DICH FICO Sulla parte opposta, il cancelletto.
-
-
-
-
Omissis
PM Quindi a che distanza si trovava? Tra il figlio di DiGiorgio e Di Giorgio...
DICH FICO Una decina di metri.
PM Lo spazio di un marciapiede e mezza strada, quanto è
suppergiù?
DICH FICO La carreggiata di una strada sarà 5 metri però in
obliquo perché era più giù il figlio.
PM Quindi c’era una distanza dì quanto suppergiù?
DICH FICO Tra Di Giorgio e il figlio?
PM-Si.
DICH FICO Mediamente di 5 o 6 metri, anche di più. Perché io
l’ho già detto l’altra volta: Pasquale Di Giorgio era
fermo ed è sempre rimasto fermo però tutti gli altri si
sono mossi parecchie volte, non è che bisogna immaginarli
fermi sempre sullo stesso punto. Ed è anche complicato
dire esattamente in quel momento...
PM Ma Loreto poteva dire qualcosa aI figlio del dottore Di Giorgio?
DICH FICO Era dalla parte opposta.
PM Quindi non poteva dire nulla?
DICH FICO No, io di questo sono certo, non era rivolta a
Pasquale Di Giorgio questa frase.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
La
credibilità
detto,
anche
dei
dalla
teste
è
mancanza
provata
di
oltre
perduranti
che
da
legami
di
quanto
già
interesse
economico e personale con l’ambiente di Castellaneta.
639
Fico
i
infct
si
ai 1 ontanato
era
trovato lavoro in G.erman.ia..
comunque
nel
la
“avvicinato”
pr... esente
sua
processo,
versione
Dopo i.
suo zio,
da
che
ave va
dalla
fatti
cittadina
in discorso,
ocr
era
aver
stato
Granito Francesco,
coirnpu ato
fargli,
modIficare
tentato
d.i
de i fatti.
AW PACE Una sola domanda le volevo fare: lei
successivamente a quanto ha riferito per caso ha avuto un
incontro con Granito che è anche imputato che è suo zio e
loggetto di questo incontro quale era?
DICI-I FICO Si, lui mi ha,.. Io sono stato assunto nel 2009 da
una azienda tedesca, una multinazionale e quindi ho
dovuto fare un periodo di pratica in Germania, sono
tornato a settembre (sono partito a luglio e sono tornato
a settembre) e lui mi ha chiamato dicendo: passa (lui ha
una tipografia) dalla tipografia perché ti voglio parlare
e perché...
AW PACE Lui chi?
DICH FICO Mio zio.
AVV PACE Che sarebbe?
-
-
-
-
DICH FICO Francesco Granito perché questa storia..., perchédevi rischiare di
potere perdere il lavoro, di avere
problemi sul lavoro, cerca un po’ di ammorbidire ciò che
dici, al che io ci sono andato; abbiamo avuto una
discussione perché io dicevo: io ho detto ciò che ho
visto, non vedo quale pericolo io possa correre per
questa cosa. E lui mi ha detto: sì ma guarda gli altri
non si sono esposti come ti sei esposto tu. Alla fine io
mi sono arrabbiato e sono andato via. E poi quando sono
tornato a casa e ho raccontato la cosa a mio padre lui ha
detto: no, torna e fatti avere... Parlaci meglio e vedi
se ha da darti qualcosa, perché lui aveva detto: ho delle
carte, le vuoi? E io in un primo momento avevo rifiutato. Quando sono tornato sono
tornato con mia madre anche per
avere qualcuno che potesse sentire cosa succedeva. E lui
ha detto: guarda, ti devo dare queste carte e mi ha dato
la mia prima deposizione con dei segni sopra e ci sono
dei segni di evidenziatore verde su alcune parti, c’è
scritto falso in qualche parte e poi c’è scritto da una
-
640
parte non cerano i Carabinieri mi sembra di leggere e
poi mi ha dato le due testimonianze prime di Angelo
Loreto e Carmela Loreto e poi mi ha dato la ritrattazione
di Albertino Stendardi e di Nino Coccioli, lo non sapevo
che avessero ritrattato perché poi io sono uscito fuori
Castellaneta, sono stato un lungo tempo fuori e quindi
non sapevo come stesse andando avanti la questione. lo a
quel punto ho insistito, abbiamo anche alzato la voce eho detto: tu mi devi dire chi te
le ha date queste carte
e lui mi ha scritto su un foglio un cognome Scarano.Quando io ho tentato di prendere
questo foglio lui rha accartocciato e l’ha buttato via e non ha voluto darmelo.
AVV PACE Quindi in conclusione che cosa le chiedeva suo zio
di tare?
DICH FlCO Mi chiedeva di ammorbidire un po’ la situazione perché era preoccupato
per me praticamente, per questa situazione.
-
-
Il
tale
Scarano,
latore
indiretto delle “raccomandazioni”,
identi.ficato in Rino Scarano dal padre del
Bonaventura,
questo
persona
per
è
la
processo
che
conto
(capo
aveva
del
colloquio
stessa
Di
4
persona
della
avvicinato
Giorgio,
ossia
originariamente
rubrica).
Giovanni
come
Fico,
si
Goccioli
trae
Pontassuglia-Dartizio-Coccioli,
da
un
di
Scarano
imputata
pure
E’
la
poi
in
stessa
evidentemente
passaggio
del
si
è
cui
diffusamente parlato in precedenza.
E’
utile riportare lo stralcìo di interesse
Coccioli
—
Ma mò a me mi ha... cioè è venuto un altro personaggio che mi voleva.., ha
detto che mi vuole parlare di nuovo.
Dartizio
Coccioli
Dartizio
Coccioli
I)artizio
Chi è?
-
—
—
—
E Loreto sa tutto, eh!
Chi è questo?
È venuto Rino Scarano.
Rino Scarano? Chi è Rino Scarano?
641
(occioli
Sca sano
del
Di
—
Un amico suo.
bonaventura
Gicrgio,
come
sembra
esseie
Pepe.
Agostino
dunque
Ma
un
quei
fiduciario
altro
che
conta
mettere
in e videnza è la coerenza del r ichiamo fatto da .1 teste Fico,
Questi
ha
pure
volarìt.i naggio
sopraggiunto
è
il
chiarito
la
ragione
sostanzialmente
gruppo
dei
cessato
sostenitori
per
la
quando
dei
quale
il
bar
era
nel
candidato
sindaco
Loreto Rocco
AVV CIMADOMO Quindi non ha indicato a più persone ma uno solo?
DICH FICO Però voglio chiarire anche un altro aspetto: una volta che noi siamo
arrivati e che quindi ognuno presiedeva i posti non è che fosse molto semplice e
quindi anche una indicazione (io magari ne ho viste altre) poi non sono andate a
compimento perché noi comunque stavamo là... C’erano due parti che si...
AVV CIMADOMO Mi spieghi lei: il dottore Di Giorgio diceva a
suo nipote..., che faceva, gesticolava?
DICH FICO Sì, gesticolava, indicava... Io la prima volta che ho visto che ha indicato
poi è andato a segno, il volantino è arrivato.
AW CIMADOMO Dopo di che il Mongelli che faceva? Il dottore
Di Giorgio faceva consiglia: questo, quello e
quell’altro?
DICH FICO Si, ho visto un po’ di volte che ha fatto così e
il primo è andato a segno, quindi il volantino è stato consegnato e le altre...
-
-
-
-
Secondo
una
logica
semplice,
i
volantinì
venivano
distribuiti
in modo riservato e solo a simpatizzanti del centro—destra,
che
il magistrato indicava al nipote di volta in volta.
Sulla
stessa
linea,
sono
state
testimoniali di Loreto Carmela,
raccolte
le
dichiarazioni
nipote di Loreto Rocco.
642
Ii
7,’ 7/20 3,
d.escritto,
a
vena va
sua.
escunso
volta,
il
Coppolecchia
Marcei lo,
volanti.i..aggio
con
che
ha
dovi...zie
di
parLic:oiari credibili
DICH COPPOLECCHIA Allora, io come ho già detto ero al Gorgo, verso più o
meno la mezzanotte, con amici. Durante
la serata notavo del volantinaggio da parte di Mongelli
Alessandro, che si muoveva da un tavolo all’altro con dei
volantini che successivamente mi mostrava Pierfrancesco
Loreto, dove era raffigurata una foto con un cimitero e
che raffigurava.., con la scritta *LoretoI, quindi
insinuava il fatto che questa onoranza funebre in Canada era di proprietà di Loreto,
quindi un volantino diciamo diffamatorio,
Omissis
DICH COPPOLECCHIA lo ho notato, dicevo prima, Mongelli
Alessandro che distribuiva con dei cenni da parte di Di
Giorgio a dei tavoli questo volantino. Successivamente...
PM No, ma aveva anche... cioè lo distribuiva che, diciamo,
li teneva in mano al...?
DICH COPPOLECCHIA Sì, li aveva in mano e li distribuiva.
PM Ma ne aveva uno o di più?
DICH COPPOLECCHIA Qualcuno di più, non era uno, erano
diversi.
PM Il Mongelli, ecco, li distribuiva autonomamente o su
indicazione di qualcuno?
DICH COPPOLECCHIA Su indicazioni di Di Giorgio, naturalmente
con dei gesti visivi, non indicando proprio
completamente, semplicemente con dei gesti visivi.
PM Cioè Di Giorgio che faceva, gli indicava le persone a cui
dare il volantino?
DICH COPPOLECCHIA E sì, perché naturalmente i volantini non
erano rivolti a chi magari era in quel momento del
centrosinistra, perché erano periodi di elezioni, quindi
non andava al tavolo di chi era del centrosinistra, ma
solo a persone diverse,
PM E Di Giorgio era presente al bar, nel Gorgo?
DICH COPPOLECCHIA Sì sì, era presente nel Gorgo.
-
-
-
—
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
643
teste sulla presenza di Mongelli Alessandro
Le affermazioni dei
Pasquale
edi
L)i
Giorgio sono
state univoche
e
circostanziate,
sntomatiche di una indubbia genuinità della deposizione
DICH COPPOLECCHIA Subito dopo sì, dopo un po’ sono arrivati
anche i Carabinieri.
PM Ed allora che succedeva?
DICH COPPOLECCHIA lo li sinceramente ricordo solamente...
PM Ecco, si ricorda la presenza di Mongelli in quel
frattempo?
DICH COPPOLECCHIA lo mi ricordo che un paio di volte
passava.,, passeggiava diciamo Mongelli con,.. diciamo un
po’ a mo’ di sfottò e lì il senatore Loreto diceva:
“Ragazzino, ti denuncerò,,. passerai tra le mie mani, ti
denuncerò”.
PM Ho capito.
DICH COPPOLECCHIA Riferito a Mongelli Alessandro.
PM E in questo frangente era presente anche Di Giorgio?
DICH COPPOLECCHIA Era presente anche Di Giorgio.
PM Anche Di Giorgio. E ha visto anche il figlio di Di
Giorgio in quel frangente?
DICH COPPOLECCHIA Il figlio Di Giorgio c’era, però era
lontano, era sul marciapiede opposto a quello del bar
vicino ad cancelletto più o meno.
PM Quindi “ragazzino, passerai tra le mie mani”, era rivolto
sicuramente a Mongelli o poteva essere rivolto anche...?
AVV FASTO Facciamoglielo dire prima, chiedo... Cioè è quanto
meno suggestiva insomma.
PM Va bene, allora cambio domanda. AW FASTO Eh, magari.
PM E’ sicuro che il “ragazzino, passerai tra le mie mani”
era rivolto al Mongelli?
DICH COPPOLECCHIA Sì.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Omissis
PM Questa frase che lei ha detto poco “ragazzino, passerai
tra le mie mani”...?
DICH COPPOLECCHIA Era rivolto a..
PM Era.. a chi o almeno ha sicurezza su questo, a chi era
rivolto? DICH COPPOLECCHIA Ad Alessandro Mongelli.
PM Ad Alessandro Mongelli. Può essere che il figlio di Di
Giorgio si trovava nelle vicinanze e poteva essere
-
-
-
-
-
644
rivolto a lui?
DICH COPPOLECCHIA E no, no.
PM Quindi che distanza c’era, diciamo, tra...?
DICH COPPOLECCHIA Dalla macchina...
PM Che il Loreto.,.
DICH COPPOLECCHIA
.a questo cancelletto, quello che ho detto prima?
PM Eh.
DICH COPPOLECCHIA 7 metri, 8 metri, ora non so dire con
precisione, però era comunque distante, quindi era, sono
sicuro che...
PM Quindi, se ho ben capito, il figlio di Di Giorgio stava
davanti al cancelletto?
DICH COPPOLECCHIA Sì,
PM Benissimo, Invece, dove è avvenuta questa scena?
DICH COPPOLECCHIA Proprio davanti al bar.
PM Ho capìto. E il Di Giorgio dov’era? Davanti al bar o
davanti al cancelletto?
DICH COPPOLECCHIA No no, davanti al bar con Loreto.
PM Davanti al bar. Va bene. Ecco, poi che è accaduto dopo
questo...? Dopo questo fatto di Mongelli, no?, ha
riferito.,, ecco, Di Giorgio ha avuto contatti con
qualcuno?
-
-.
-
.
-
-
-
-
-
-
Anche
Coppolecchia
comportamento
descritto al
dei
aveva
candidato
notato
qualcosa
sindaco
di
D’Alessandro
strano
e
lo
nei
ha
Collegio con puntualità
DICH COPPOLECCHIA Con,.. c’era solo,., era presente anche
il... l’allora candidato sindaco Italo D’Alessandro, che
parlavano tra di loro, però dopo è andato subito via, è
entrato nel bar e qualche istante dopo notavo che era
nella verandina, perché là c’è una parte al chiuso e poi
all’aperto, quindi vedevo Italo D’Alessandro entrare nel
bar e dopo qualche minuto uscire dalla verandina, però
tutto qui.
PM Dalla verandina o da un terrazzo?
DICH COPPOLECCHIA Terrazzo, terrazzo,
PM Ah, quindi, diciamo, è un terrazzo... è scoperto?
DICH COPPOLECCHIA E’ scoperto, è scoperto.
PM Ho capito. E poi... e poi è rimasto sul terrazzo o è
tornato sul posto D’Alessandro?
DICH COPPOLECCHIA No, è rimasto sul terrazzo.
-
-
-
-
-
-
-
4/
/
645
Traendo le somme da tutto quanto esposto, può dirsi raggiunta
la
alla
ordine
in
sia
tranquillizzante
e
piena
prova
sussistenza dei fatti contestati ai due capi di imputazione fin
qui
oggettiva
riferibilità
loro
sulla
sia
esaminati,
e
soggettiva a Di Giorgio Matteo e Mongelli Alessandro.
ascritto
1,
sub
delitto
al
Quanto
Giorgio,
Di
solo
al
va
aggiunto che l’affermazione non veritiera, secondo cui il prof.
aveva
Loreto
Rocco
dell’Istituto
in
Pasquale
minacciato
valenza diffamatoria,
professionale
dell’ex
comportamento
di
evidente
una
ha
Preside,
era
Loreto
cui
alunno
Giorgio,
Di
perché lesiva del decoro e della lealtà
cui
senatore,
abuso
chiaro
attribuito
veniva
di
confronti
nei
un
minore
un
soggetto alla sua potestà di Dirigente scolastico.
Non
neppure
dubbio
è
giacchè,
tenuto conto delle
dall’imputato,
perseguito
scopo
lo
sue ambizioni politiche,
seppure
indirettamente coltivate attraverso la candidatura dell’amico
D’Alessandro,intendeva mirare alla disfatta dell’avversario di
centro—sinistra.
Ne è prova la scelta temporale, visto che la notizia relativa
alla
presunta
di
carattere
Giorno(cfr.
resa
ad
aggressione
urgenza,
subita
mentre
dal
figlio
l’intervista
non
al
aveva
Corriere
alcun
del
copia del quotidiano in atti)venne strategicamente
urne
aperte,dunque
prima
della
conclusione
delle
votazioni.
646
Non
va
taciuta
inoltre
la
gravità
del
fatto,
sia
per
pregiudizio politico e morale arrecato ala persona offesa,
il
sia
per l’ennesima strumentalizzazione della qualità di magistrato
posta in essere nell’occasione.
Di Giorgio profittò della sua
notorietà e del credito guadagnato presso i mass media locali
per ottenere e far pubblicare immediatamente una intervista il
cui
contenuto
clamore
destava
suscitato
procuratore
pubblico
intorno
della
alla
repubblica,
e
interesse
sua
soltanto
persona,
non
anche
per
il
un
sostituto
la
oggettiva
per
importanza dei fatti.
Considerazioni analoghe possono formularsi circa il delitto di
diffamazione contestato, in concorso, al capo 2.
Ribadita
la
consumazione
entrambi gli
imputati,
delle
condotte
per
diffamatorie
basta aggiungere che il contenuto dei
volantini distribuiti era oggettivamente offensivo del decoro e
della reputazione di Loreto Rocco in quanto,
dalla
verità
piano
storica,
probatorio,
realizzato
contesto
esternata,
di
in
peraltro non
stampa
ma
accertata,
dell’investimento
Canada,
in
attività
l’insinuazione
adombrata
appropriazione,
da
parte
utilizzato per
scopi
in
del
privati.
indipendentemente
né
sarebbe
che
funerarie,
subdola,
modo
Loreto di
malizioso,
sul
stato
emergeva
non
dal
chiaramente
di
denaro pubblico,
Un preciso monito
competizione elettorale in corso,
emersa
una
poi
legato alla
che aveva il chiaro intento
47
cli
curecli tare la
deli.a
persona.
trascorsa attivi tli tolitica e ia
of.fesa
drssuadere
e
Liira stessa
ele.ttori.avorevoli
gli
all’ex senatore,
Paragrafo
11:
Granito
Francesco
Saverio
e
Schiralli
Nicola.
Capo 3 della rubrica.
Gli
imputati
del
reato
Anqelo,
sono
di
ai
diffamazione
quale,
cittadine
chiamati
di
a
a
a
mezzo
di
Castellaneta,
rispondere,in
mezzo
stampa
volantini
veniva
concorso
in
danno
distribuiti
riferita
e
di
Mongelli
Alessandro,
in
nei pressi del bar Gorgo.
Va
le
detto
che,
pur
ponderose
Loreto
per
le
vie
di
di suo figlio
occasione
accaduti il 27/5/2007,
subito
di
loro,
condotta
una
violenza e minaccia nei confronti del Di Giorgio,
Pasquaie
tra
emergenze
dei
fatti
processuali,
non hanno offerto spunti probatori sufficientemente concreti ed
univoci a sostegno di tale accusa.
E’
indiscussa,
affermazioni
elementi
come
già
recate
dai
convergenti
detto,
la
volantini
completi
e
portata
in
diffamatoria
questione,
in
grado
di
ma
delle
mancano
riferire
le
condotte contestate agli imputati Granito e Schiralli.
Il
primo,
si
è
titolare di una
detto,
commentando
verosimile posizione
di
tipografia,
la
si
deposizione
“contiguità
collocava,
di
Fico
amichevole”
per quanto
Carlo,
in
rispetto al
una
Di
648
GIorgio,
appC)rto
ma
cIò
non
pc i it ico
è
a
lndlcat:Lvo,
favore
del
occasione delle elez ioni comunali
A
riscontro
elemento
di
questa
ci 7eriore,
modo
gruppo
cei.t.o,
di
dl
un
suo
cent rodestra,
in
dei 2007.
ipote si,
specie
i.n
non
riguardo
è
portat o
stato
la
alcun
riconduci.bil ltd
del
testo stampato alla attività aziendale dei Granito.
Le
difese
nor..
relazione
eseguito
dj
dal
hanno
acconse.ntìto
servlz io
reda0ta
maresciallo
alla
in
acquisizione
cccas ione
Sanseverino
della
dl
Polizia
della
sequestro
Locale
di
Caste i lane i. a
Ud. 17/3/2014
Teste Sansever mo
PM Si ricorda se ha allegato alla relazione di servizio il volantino?
DICH SANSEVERINO Certo.
PM Ma siccome,,. Quindi non si ricorda se... Questo ha la
stessa sigla che lei dice, non se la ricorda?
DICH SANSEVERINO Ha struttura diversa e è mal copiato.
PM Comunque chiedo il consenso a produrre sia la relazione
che il volantino.
AVV FASTO Volantino si relazione no.
-
-
.-
-
-
-
Ugualmente,
volantino
fermato
in
dai
manca
la
sequestro
VVVV
di
prova
univoca
sia proprio
è
lo
Castellaneta
consegnare ai passanti un volantino.
che
il
distributore
Schiralli.
mentre
Questi
era
del
veniva
intento
a
Una copia di tale stampato
stata mostrata in udienza al teste precitato,
ma questi non è
stato di grado di riconoscerla
649
PM Si ricorda a chi ha sequestrato e se questo era il
volantino?
DICH SANSEVERINO Lo schema del volantino non lo ricordo,
ricordo che l’ho sequestrato,.
PM Non ricorda se era questo?
DJCH SANSEVERINO Il volantino, essendo una fotocopia
malfatta non riesco a decifrarla. Per quanto riguarda il
contenuto, parte del contenuto l’ho già messo nella mia
segnalazione.
PM Allora la segnalazione lei se la ricorda?
DICH SANSEVERINO Sì, PM Lei se lo ncorda anche che ha dato atto di avere
sospeso
il volantinaggio contenente la sigla SIP, i partiti della
coalizione per D’Alessandro Sindaco?
DICH SANSEVERINO Sì,
PM Si ricorda anche a chi li ha sequestrati?
DICH SANSEVERINO Balordo, Schiralli Nicola, è un balordo
assistito dall’assistente sociale.
-
-
-
-
-
Il
dalla
risolto
non
dubbio,
dibattimentale,
istruzione
l’individuazione
che
volantino
del
riguarda
precisamente
Schiralli
stava distribuendo ed anche la stamperia che
lo aveva
prodotto.
In
tale
contesto
imputati
insufficienza
di
essere
devono
assolti
quadro
del
con
la
probatorio,
di
formula
gli
cui
all’articolo 530 cpv cpp.
Paragrafo 12.
Fatta
ecczione
contestato
caso,
Conclusioni
al
il
per
capo
alla condotta
B
delito
della
relativa
testè
rubrica,
esaminato
e
limitatamente,
all’anno 2008,
per
la
per
quello
in
questo
quale,
come
650
per ogni
manca la prova dell’elemento materiale,
si è detto,
deve
essere
riconosciuta la penale responsabilità degli imputati,
secondo
accusatorio
nell’editto
compreso
reato
altro
le rispettive posizioni, e pronunciata condanna alla pena equa,
quantificata sulla scorta delle valutazioni che seguono.
susistono
Non
presupposti
i
fatto
di
per
la
ritenere
continuazione tra la concussione di cui al capo A ed i reati
sub B e C.
Il primo venne consumato in un contesto di rivalsa personale ai
danni
di
Rocco
ed
Loreto
un’ottica
in
di
accreditamento
politico che darà risultati positivi negli anni successivi.
Gli
due
altri
si
delitti
un
in
collocavano cronologicamente
periodo lontano dal primo, senza alcun elemento di comunione.
Inoltre,
finalità
i
reati sub B e C venivano commessi,
sottomettere
Pontassuglia
politiche.In
entrambi
ed,
il
punirlo
per
economiche
esclusivamente
Vito
però
e
l’unicità
il primo,
per
secondo,
per
le
sue
sottostante del
scelte
disegno
criminoso perseguito è dimostrata dalla strategia utilizzata:
coartare la volontà della persona offesa, Di Battista Marcello,
che poteva disporre sia della utilità costituita dal soggiorno
gratuito presso la struttura turistica “Il Catalano”,
poter
contrattuale
da
esercitare,
in
modo
sia del
punitivo,
nei
confronti del Pontassuglia.
651
/
Allo
stesso
unitario,
modo,
si
inseriscono
costituito
dalla
in
un
necessità
l’avversario politico Loreto Rocco,
soggettivo
contesto
sconfiggere
di
se possibile,
privandolo,
anche della sua dignità professionale,i reati sub G ,capo 1 e
capo 2 della rubrica. Essi devono perciò essere unificati, per
il solo Di Giorgio, ex articolo 81 cpv cp.
Risalta
senza
sottostante,
dubbio
per
anche
Coccioli
l’identita
Giovanni,
del
alla
disegno
criminoso
dei
consumazione
delitti allo stesso ascritti sub G e H.
Il
prevenuto
fu partecipe
essenziale
dell’accordo
corruttivo
ideato e coordinato dal Di Giorgio, nell’ambito di un rapporto
sinallagmatico in virtù del quale Coccioli prese le distanze
dal suo partito e dall’ex senatore Loreto, per abbracciare una
diversa causa,
in un’ottica utilitaristica che gli era apparsa
economicamente vantaggiosa, anche se moralmente discutibile.
In
cambio
della
sottoposto a
vedevano
fece
collaborazione
indagini
di
Margherita,
in
aiuto
ed impegnato anche
contrapposto,
portatore
figlia
sua
appunto,
precisi
di
a
Rocco
interessi
cui
gli
al
in processi che
lo
Coccioli
si
Loreto,
economici
era
magistrato,
stato
suoi
e
della
promesso
il
soddisfacimento.
La quantificazione delle pene da infliggere per i singoli reati
non può
prescindre,
per
tutti,
dalla
gravità e
reiterazione
652
delle condotte, sintomatiche in generale di un disprezzo per le
regole del comune vivere civile.
Per
Matteo,
avuto
giudizio
deve
Giorgio
Di
il
magistrato,
riguardo
essere
alla
sua
di
qualità
severo.
particolarmente
Alla base di tutti i comportamenti che gli sono stati riferiti,
emerge
un
culturale
atteggiamento
alla
proteso
illegalità,
costituita a sistema di vita. Il lungo arco temporale esaminato
dal
processo
ha
in
messo
evidenza
una
generica
di
mancanza
senso dello Stato e delle Istituzioni, che, pure, il Di Giorgio
aveva il dovere di rappresentare con prestigio e trasparenza.
Sono emersi ripetuti atteggiamenti di protervia istituzionale,
contigui
a
gravi
che
funzioni
delle
di mercificazione
fatti
hanno certamente offuscato in misura significativa l’immagine
di
autorevolezza
figura
Non
magistrato.
del
penalmente
indipendenza
ed
rilevanti,
che
si
pure
è
si
che
deve
solo
trattato
la
accompagnare
intravedono
di
evidenze
quelle
oltre
oggetto di contestazione, ma di una consuetudine di arbitrio,
arroganza e prevaricazione che si manifestava ugualmente,
si
è
visto,
cittadini
verso
comuni
e
appartenenti
che
aveva
un
alle
forze
orizzonte
come
dell’ordine
unico,
fatto
e
di
utilità e appropriazione del potere.
Le condotte concussive appaiono particolarmente gravi.
Con il primo gruppo(capo A), caratterizzato da un dolo costante
e
particolarmente
intenso,
l’imputato
aggrediva
il
bene
i
653
primario della libertà personale e ne faceva merce di scambio
con
Trovisi
dal
dimissioni
alle
Domenico
costringere
per
giudiziarie,
funzioni
sue
delle
abuso
di
comunale
Consiglio
Castellaneta. I fatti sub B e C evidenziano motivi a delinquere
Marcello Di Battista,
la parte offesa,
specificamente odiosi:
venne intimorito e sottomesso con la minaccia di poter subire
una
ingiusta
ed
grave
il
8),
caso(capo
primo
gratuita
vacanza
estiva
secondo
caso(capo
sé
e
utilizzando
C),
propria
la
ottenere,
nel
da
una
famiglia.
Nel
costituito
guadagno
modesto
per
per
economica,
perdita
veniva
analoghe,
minacce
perseguito uno scopo ritorsivo ai danni di Pontassuglia Vito,
suo
diretti
persecutori
fatto
nemico,
acerrimo
a
danneggiarlo
piano
sul
di
tempo,
nel
oggetto,
atti
lavorativo,
sociale e morale ed a sottoporlo ad una devastante pressione
psicologica.
Gli ulteriori delitti ascritti al Di Giorgio sono rivelatori
delle
sue
combattere
che
sfrenate ambizioni politiche,
una
guerra
senza
al
quartiere
lo portavano
suo
a
avversario
storico, l’ex senatore Rocco Loreto.
Parallelamente, disvelano la non comune capacità dell’imputato
di influire su un notevole numero di persone, per canalizzare
le loro azioni secondo la sua volontà.
Anche
in
distorcere
questi
i
casi,
suoi
l’imputato
poteri
non
istituzionali
si
a
faceva
scrupolo
vantaggio
del
di
suo
6!
c..Loppar:te
narc... isismo
sottrarsi
per
o
politico
alle
.ind.aqini
che lo rigua rdavano,
La
Di Giorgio
al evata capacità a d.elinquere del
abituale
spregiudicatezza
sua
della
non
solo
cittadini
come
ma
comuni,
quella
dei
sua
della
sottometteva
istituzioi-iale,
irmragine
dell’ordine,
abusava
cui
con
traspare dalla
e
comunità
intere
Carabinieri
di
qualità
e
terrori zzava
delle
Castellaneta
forze
o
il
gruppo della PG presso la Procura di Taranto.
della a.usterità
Un esempio di conversione gravemente patologica
funzione
della
come
giudiziaria
dimostrano,
Fonzo
Giuseppe
e
in
strucento
i
incidentalmente,
Di
Battista Marcello
di
arbitrio
giud.izl
e
espressi
paura,
da
Di
in alcune conversazioni
registrate
(colloquio Di Fonzo—Vitale)
lo gli dissi quel giorno: Non temo
Peppino
—
dissi
—
quella persona, cioè tipo Scarcia,
quelle cose là, per quanto temo una persona di quelle, perché questo è sempre
un Magistrato”.
Tonino
Peppino
—
-
E’ chiaro.
“Ma sai come ti può rovinare un cristiano di quelli?”
Omissis
Peppino
—
Per esempio cioè la frase che lui a me mi... cioè io sono veramente
modo tutelare, che se
stato... perseguitato anche da chi magari mi doveva anche... in un qual
me la metti tu e lo dici
tu mi... mi.. .mi costringi a fare la denuncia, dicendomi che la bustina
sento perso, perché
quando stiamo tutti e due, io a chi devo sentire? Io già in quel momento mi
/,.
L—
/
655
f
non sono...
tengo già pure chi.,. è la legge che mi dice determinate cose fuori legge, cioè che
cioè legali
(colloquio PontassugliaDi Battista)
Di Battista
-—
Allora, lui è una potenza...
Poniassuglia
Lui chi? Di chiamo stiamo parlando? Matteo l)i Giorgio, vai.
Di Battista
Lui è una potenza... è un pazzo.
Pontassuglia
Si, è un pazzo, hai capito bene, è un pazzo.
I)i Battista
E dei pazzi bisogna avere molta paura.
Pontassuglia
-
Hai ragione.
Omiss s
Però il problema è un altro, che siccome questa testa di cazzo è vice
1)1 Battista
Procuratore. vice Coordinatore della DIA...
Pontassuglia
—
No, non è vera questa cosa,
Di Battista
I vice Coordinatore della DIA... è intoccabile.
Pontassuglia
Non è... no, io non ci credo a questa cosa...
Di Battista
—
E’ intoccabile. Ti sto dicendo io che quello è intoccabile, quello ti può
mettere dentro a vita e non gli puoi fare niente una volta che esci se non
ucciderlo. Allora qua! è la paura, cioè tu... quello se vuole.., oh, Italo!
Va
in
evidenziata
relazione
Repubblica
di
inoltre
alle
la pericolositì mostrata dal
investigazioni
Potenza
dopo
le
svolte
denunzie
Giorgio
Procura
dalla
di
Di
Loreto
della
e
Rocco
di
Pontassuglia Vito.
Con
attivitì
una
maestria,
prova,
favore.
riusciva
sistematica,
ad
pianificata
intercettare
e
e
manipolare
costruendo addirittura ex novo elementi
Colpisce in particolare
il
lavoro di
con
coordinata
le
fonti
probatori
squadra che
a
il
di
suo
Di
656
ibili testimoni:
Giorgio aveva organizzato per contattare i poss
i di volta in volta
D’Alessandro, Pepe, Vitale venivano reclutat
e.
per cercare, ascoltare, convincere, dissuader
In questo coacervo di
abusi,
inseriscono,
si
valenza spesso priva di penale rilevanza,
di
l’utilizzazione
favori,
le
incombenze,
di
pretese
della
il frenetico scambio
ubbidienza
piccole
eseguire
per
PG
seppur con una
silenziosa
che
sono
preliminari a condotte costituenti reato.
riservatezza e
Esse indicano la totale assenza di senso della
del
il
per
rispetto
prestigio
delle
funzioni
eserciate
dall’ imputato.
Le considerazioni
Collegio,
fin qui esposte giustificano,
a parere del
minimo di
l’irrogazione di pene superiori al limite
reclusione per il
legge e, specificamente,quella di anni sei di
delitto sub A(p.b.
continuazione,
anni cinque,art.
317
56,
artt.
cp),
reclusione per i delitti sub B e C,
cpv
cp(p.b.
anni
quatro
aumentata
317 cp,
aumentata per la
ulteriori
anni
sei
di
unificati ex articolo 81
per
la
continuazione)
ed
sub G, capo 1 e capo
ancora anni tre di reclusione per i reati
ue, aumentata per la
2 della rubrica(p.b. art. 319 cp, anni cinq
e processuali come
continuazione), oltre al pagamento delle spes
per legge.
D’Alessandro
Italo
e
Pepe
Agostino
devono
essere
condannati
tre di reclusione,
ciascuno alla pena che stimasi equa di anni
657
9
.
e
due
anni
(p b.
SEi,
mesi
cont inu azlone)
la
per
aumentata
olt.re al pagamento delle spese px.ocessuali.
derivanti
dalla
entro
un
preordinazione
meditata
di
quadro
cui
la
regia,
aoparteneva al Di Giorgio.
ha
Agostino
di
in un contesto non certo di isolata illiceità,
come si è visto,
Pepe
conseguimento
il
Sindaco per
pubblici
poteri
dei
utilizzazione
di
carica
sua
utilità private,
ma
alla
propensione
accentuata
un a
di
rivelatrici
sono
primo
al
ascritte
o ondotte
I.m
un
avuto
essenziale
subalternità
di
ruolo
nella produzione delle condotte descritte sub G.
Le
vari,tra
non
di
funzioni
sue
cui
Perrone
indifferente
capacita
condivisione degli scopi
Perrone
Francesco
reclusione,
Valgono
per
condannato,
essere
la
sua
la
sua
piena
per
concorso
nel
alla pena che stimasi equa dì anni due di
oltre al pagamento delle spese processuali.
lo
medesime
le
stesso
Italo
sulla
dell’interesse
privato
a
delicate
funzioni
di
per
provano
e
delinquere
a
D’Alessandro
delle
magistrato,
dal
volte
specifico,a
illeciti perseguiti dal predetto.
deve
medesimo reato sub G,
nello
personaggi
e
Giorgio
Di
tra
D’Alessandro,
e
direttamente
avvicinabili
non
raccordo
favorire Goccioli
considerazioni
pubblico,
comandante
e
dei
l’amico
per
disinvolta
sovrapposizione
quello
Giovanni
proposte
oltre
all’abuso
VVVV di
Castellaneta
fraterno,
Di Giorgio,
658
in
ali
‘
costituito e mantenuto nel
con dolo dunquE... costante.
tempo,
Come
oatto criminoso
un
esecuzione di
non
D’Alessandro,
il
per
px.odotto
hanno
contest atì..
un
da
deri.vatoa
amplificazione
17 mila abitanti.
non
de lla
benefici
il
concedere
per
cond izioni
le
e
ridotto
storico
contesto
consapevole quale quello di una cittadina di
Sussistono
veros•i.mile
la
con
ali’ esterno,
comportamenti
i
ammini.st razione che
immaqane della pubblica
lesione
la
trascurarsi
deve
menzione e della sospensione condizio.nale della pena.
Goccioli
sei
Giovanni
G
e
H,
che,
sottostante,
si
dolo che
intensità del
possono
essere
81 cpv cp)
.
del
identità
unificate
spese
dei le
sulla
contestate
ricava dalle condotte
evidente
la
s’tante
mesi
e
due
essenzialmente
poggia
sanzione
della
congruit
anni.
di
pagamento
anni due aumentata cx art
processuali (p. h.
La
ai
oltre
reclusione ,
di
pena
alla
condannato
va
sotto
disegno
sub
criminoso
vincolo
della
profittò
della
il
continuazione.
Con
lungimirante
situazione
creatasi
costituita
dalla
dell’esercizio
all’interno
regolarizzazione
da
questo
seguito
trarne
amministrativa
Margherita
a
per
Giorgio—Loreto,
utilità
perseveranza,
del
attuare
imputato
dello
principalmente
illegittima
commerciale
campo
la
il
Di
riprovevole
regolarizzazione
gestito
sportivo
mediante
giudiziario
scontro
di
dalla
figlia
Castellaneta,
pactum
sceleris
659
D’Alessandro
Perrone,
con
concluso
è
si
come
Giorgio,
Di
e
visto.
Con
insospettabile
malizia,per
centellinava
captate,
conversazioni
quanto
la
da
ricava
si
alcune
a
collaborazione
sua
aveva
già
civile
nel
di Potenza,
processo in corso dinanzi al Giudice di Pace
più
favore
Di
del
ottenuto
della
revoca
la
cui,nell’aprile
da
Giorgio,
costituzione
di
2008,
parte
volte richiamato sopra.
a perdurante azione
La sua controprestazione era costituita dall
favoreggiatrice
alle
sottrarsi
bar
grazie
consapevolezza
il
Di
Giorgio
dai
responsabilità penali derivanti
Spiccano
Gorgo.
quale
alla
della
la
del
costanza
delle
gravità
e
dolo
condotte
mirava
a
del
fatti
piena
la
del
distorsive
corretto funzionamento della giustizia.
Mongelli
Alessandro,
quanto
all’unico
delitto
contestatogli,
otto di reclusione e
deve essere condannato alla pena di mesi
euro 800,00 di multa,
esecutore,
sua
soggetto alla autorità morale dello zio,
giovane
concessione
in considerazione del suo ruolo di mero
età,
al
dodici ed euro
circostanza
predetto
900,
delle
quest’ultima
attenuanti
che
e della
giustifica
generiche(p.b.
ridotta per le generiche).
la
mesi
Sussistono le
a non menzione e della
condizioni per concedere il benefici dell
sospensione condizionale della pena.
I
660
condanna alla
Nei confronti di Vitale Antonio va pronunciata la
delle spese
pena di anni due di reclusione, oltre al pagamento
processuali, in ordine al reato sub E’.
rilevante
La condotta allo stesso ascritta appare connotata da
gravità
la
per
organizzazione
attenta
dei
mezzi
usati
per
eppe e per
carpire e registrare le confidenze di Di Fonzo Gius
amento e
aver profittato, con astuzia, dello stato di disorient
di
del predetto,
difficoltà
pressato psicologicamente
dovere giuridico di fornire ai CC di Potenza
conoscenza
sua
il
ed
timore
inserirsi
di
fra
il
le informazioni a
in
querelle
una
giudiziaria a lui estranea.
precedenti
Le modalità soggettive ed oggettive della condotta,i
penali,
la
verosimile
vista
intento
di
accreditarsi
presso
contra
il
Di
legem,
il
Giorgio
in
giustificano
illeciti
vantaggi
futuri
di
dell’agire
consapevolezza
piena
la
quantificazione della pena irrogata.
Alle
inflitte,
condanne
D’Alessandro Italo,
seguono
Giorgio
Di
per
Matteo,
Pepe Agostino e Coccioli Giovanni le pene
accessorie di cui al dispositivo che segue.
Vanno
infine
le domande
accolte
risarcitorie
formulate dalle
Giorgio Matteo e
costituite parti civili nei confronti di Di
Coccioli Giovanni.
I
delitti
cagionato
cui
le
stesse
pregiudizi
si
riferiscono
patrimoniali
e
non
hanno
palesemente
patrimoniali
di
661
indubbia
rilevanza,
dei
riduzione
paterna
nel
che
per
percepiti
compensi
oltre
vigilanza,
costituiti,
da
una
attività
di
Pontassuglia,
il
sua
nella
alle
conseguente
d’animo
Rocco e Loreto Angelo,
vessazioni sopportate. Quanto a Loreto
il
risarcibile
danno
professionale di
sofferenza
collegato
va
entrambi,
conseguente
notizie infamanti,
lesione
all’immagine
disagio o alla vera e propria
al
alla
alla
diffusione
di
stampa
mezzo
a
anzi
relative all’alterco del 27 maggio din
al bar Gorgo.
La
liquidazione
elementi
di
del
in
risarcimento,
assenza
quantificazione ora disponibili,
va
precisi
di
riservata al
competente giudice civile.
essere condannati, in
I due imputati in discorso devono inoltre
solido,
al
pagamento
delle
spese
di
costituzione
e
difesa,
li aventi diritto.
liquidate come in dispositivo, a favore deg
In
applicazione
trasmettere al
dell’articolo
207
cpp,
il
Tribunale
deve
vamente
PM gli atti relativi ai testi nominati
confronti degli stessi
indicati di seguito, essendo emersi nei
imonianza.
indizi di reità per il reato di falsa test
P.Q.M.
le,visti gli artt
Il Tribunale in composizione collegia
533 e
o colpevole del reato a
535 cpp dichiara Di Giorgio Matteo Paol
lo condanna alla pena di
lui ascritto al capo A della rubrica e
662
anni
di
sei
reclusione,
oltre
pagamento
al
spese
delle
processuali;
evole dei reati di
dichiara inoltre Di Giorgio Matteo Paolo colp
capo A la condotta
cui ai capi 8 e C della rubrica, esclusa dal
concussiva
contestata
per
l’anno
2008
sotto il vincolo della continuazione,
anni
sei
di
reclusione,
oltre
al
e,
unificati
i
reati
lo condanna alla pena di
delle
spese
Paolo,D’Alessandro
Italo,
pagamento
processuali;
dichiara
Perrone
ancora
Di
Giorgio
Matteo
colpevoli
Francesco,Pepe Agostino e Coccioli Giovanni
capi G, H, capo i e
dei reati loro rispettivamente ascritti ai
capo 2 della rubrica,
previa riqualificazione del delitto di
cp e con esclusione
cui al capo G ai sensi dell’articolo 319
i per i quali questo
dal capo 1 delle condotte relative ai fatt
non luogo a procedere
Tribunale ha già pronunciato sentenza di
tali delitti sotto il
in data 3 ottobre 2012 e, così unificati
vincolo della continuazione,
limitatamente a Di Giorgio Matteo
Coccioli Giovanni per
Paolo per i capi G, capo 1 e capo 2 e per
Giorgio Matteo Paolo,
i capi G e H, per l’effetto, condanna di
D’Alessandro
tre di
Italo e Pepe Agostino alla pena di anni
reclusione ciascuno,
e
oltre al pagamento in solido delle spes
processuali;
663
condanna
inoltre
anni
di
Francesco alla pena
Perrone
due di
due e mesi sei
reclusione e Coccioli Giovanni alla pena di anni
essuali;
di reclusione, oltre al pagamento delle spese proc
gli
visti
artt.
533
cpp
535
e
dichiara Mongelli
Alessandro
ca e, concesse
colevole del reato di cui al capo 2 della rubri
di mesi otto di
le attenuanti generiche, lo condanna alla pena
e non menzione
reclusione ed euro 300,00 di multa; pena sospesa
per
Perrone Francesco e Mongelli Alessandro;
nio colpevole
visti gli artt. 533 e 535 cpp dichiara Vitale Anto
condanna alla
del reato dui cui al capo F della rubrica e lo
delle spese
pena di anni due di reclusione, oltre al pagamento
processuali.
Visti
gli
artt.
e
32
bis
317
cp dichiara
Di
Giorgio Matteo
in stato di
Paolo interdetto in perpetuo dai pubblici uffici ed
interdizione
legale per
la durata
della pena
inflitta per
i
reati di cui ai capi A,B,C;
visto
l’art.
29
cp
Coccioli
dichiara
Giovanni,
D’Alessandro
la durata di anni
Italo e Pepe Agostino interdetti dai P.U. per
cinque.
Visti
gli
artt.
538
e
cpp
segg.
condanna
Di
Giorgio Matteo
in separata sede
Paolo al risarcimento del danno da liquidarsi
Loreto Pierfrancesco
in favore di Pontassuglia Vito Fortunato,
e
Loreto
Angelo
risarcimento
del
e
condanna
danno,
da
inoltre
liquidarsi
Coccioli
in
Giovanni
al
sede,
in
separata
664
favore di Loreto Rocco, nonché i predetti in solido al rimborso
delle
spese
sostenute
dalle
per
civili
parti
costituzione
che liquida in complessivi euro 12.384,00,
difesa,
e
oltre euro
4000,00 per spese di trasferta.
Visto l’art.
di
al
cui
530 cpp assolve Di Giorgio Matteo Paolo dal reato
capo
B,
limitatamente
alla
condotta
concussiva
contestata per l’anno 2008, perché il fatto non sussiste;
visto
l’art.
530
cpv
assolve
cpp
inoltre
Francesco
Granito
Saverio e Schiralli Nicola dal reato loro ascritto al capo 3
della rubrica per non aver commesso il fatto.
Visto l’art. 207 cpp ordina la trasmissione al PM in sede degli
atti processuali relativi ai testi seguenti, quanto al reato di
falsa testimonianza:
Lentino
Andrea,
Danilo,Di
Battista
Miraglia Antonio,
Marcello,
Alfredo,
Giovanni,
Sanseverino
Moliterno Onofrio, Argentino Pietro,
Rametta
Giuseppe, Catania
De
Pietro,
Rosa
Giusti Michelangelo,D’Alò Pasquale,
Capodiferro Angelo,Sanseverino
Petrucci Aldo,
Tria
Giuseppe,
Melchiorre
Antonino,Percoco
Cellainmare
Giuseppe,
Antonio,
Lorenzo,
Perrone
Fonzo
Di
Vito
e
Trovisi Domenico. Motivazione entro gg 90.
Deciso a Potenza il 30/4/2014
Il Presidentj/estensore
jbitosi
7
Dr. Al
665
Fly UP