dalla Progettazione alla Valutazione per competenze passando per
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dalla Progettazione alla Valutazione per competenze passando per
Istituto Comprensivo “BOVIO-PONTILLO -PASCOLI” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado ad indirizzo musicale Via degli Anemoni – 80033 Cicciano (Na) – Tel. 081 8248687 – Fax 081 8261852 Web site: www.istitutocomprensivodicicciano.gov.it E-mail: [email protected] – Pec: [email protected] -– C. F.: 920445306391 Codice meccanografico NAIC8EX00R PIANO DI MIGLIORAMENTO MIGLIORARE I PROCESSI PER MIGLIORARE GLI ESITI dalla Progettazione alla Valutazione per competenze passando per il Curricolo TRIENNIO 2015-2018 PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO CODICE MECCANOGRAFICO INDIRIZZO MAIL TELEFONO CODICE FISCALE NUMERO CONTO TESORERIA CODICE TESORERIA RESPONSABILE DEL PIANO REFERENTE DEL PIANO PERIODO DI REALIZZAZIONE RISORSE DESTINATE AL PIANO I.C. BOVIO - PONTILLO CASTORIA - PASCOLI Prof.ssa CICCONE EVA NAIC8EX00R VIA DEGLI ANEMONI, 80033, CICCIANO (NA) [email protected] 0818248687 FAX 0818261852 92044530639 318744 425 D. S. Prof.ssa CICCONE EVA Prof.ssa NAPOLITANO ANTONELLA 2015/2018 € 4.000,00 COMPOSIZIONE GRUPPO DI MIGLIORAMENTO COGNOME E NOME CICCONE EVA NAPOLITANO ANTONELLA MENNA ANNA ESPOSITO PASQUALE GIORDANO PASQUALE CICCONE SILVANA SORRIENTO FRANCESCO ANTONIETTA ARVONIO NAPOLITANO MAURIZIO GARGIULO FABIOLA STRIANO LUCIA ARDOLINO VINCENZO ISTITUTO QUALIFICA I.C. B.P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI I.C. B. P. PASCOLI D.S. RUOLO RESPONSABILE DOCENTE- FS 4 PROGETTAZIONE\COORDINAMENTO DOCENTE FS 2 MONITORAGGIO DOCENTE FS 1 MONITORAGGIO DOCENTE- FS 4 MONITORAGGIO DOCENTE FS 3 VALUTAZIONE DOCENTE FS 5 VALUTAZIONE DOCENTE INFANZIA DOCENTE PRIMARIA DOCENTE PRIMARIA DOCENTE SEC. 10 DSGA DOCUMENTAZIONE\ DISSEMINAZIONE ESITI DOCUMENTAZIONE\ DISSEMINAZIONE ESITI DOCUMENTAZIONE\ DISSEMINAZIONE ESITI DOCUMENTAZIONE\ DISSEMINAZIONE ESITI AMMINISTRAZIONE E SERVIZI SECONDA SEZIONE ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE GRUPPO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO I componenti del gruppo di Miglioramento sono stati individuati dal Dirigente Scolastico in base al possesso di competenze professionali richieste dal Piano di Miglioramento e dalle singole azioni in cui esso è articolato, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai Docenti ad impegnarsi all’interno di un processo di innovazione e cambiamento. Si è ritenuto opportuno inserire le funzioni strumentali designate dal Collegio nelle diverse Aree di intervento, stabilendo così un rapporto di stretta connessione tra Piano di Miglioramento e Piano dell’Offerta Formativa (POF), privilegiando il principio dell’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie. RELAZIONE TRA RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PDM La prima fase del procedimento di Valutazione dell’ISTITUTO COMPRENSIVO BOVIO PONTILLO CASTORIA- PASCOLI DI CICCIANO, indicato dall’art.6 del DPR n.80 del 2013, e successive circolari esplicative si è conclusa con la pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione sul portale “Scuola in chiaro” e sul sito web della nostra istituzione scolastica autonoma. All’interno di questo processo di autovalutazione l’analisi SWOTT, come strumento di pianificazione strategica utilizzato, ha permesso di mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza, le opportunità e i vincoli del contesto scolastico. Fondamentali sono stati i momenti dedicati alla ricerca, al confronto, alla condivisione all’interno del GAV dei dati significativi emersi, che sono stati esplicitati, argomentati, ricollegati all’interno di una visione unitaria e sistemica della complessa organizzazione scolastica. Il PIANO di miglioramento, e pertanto le azioni progettuali in esso contenute, sono state elaborate a partire dai risultati del processo di autovalutazione e in particolare dalle priorità e dai traguardi individuati nel RAV, con particolare riferimento agli esiti degli studenti. ESITI DEGLI STUDENTI TRAGUARDI RISULTATI SCOLASTICI COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA PRIORITA RIDURRE la variabilità dei risultati dei processi di apprendimento tra le classi , nella prospettiva di un miglioramento degli esiti formativi degli alunni POTENZIARE una cultura sistemica della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti - RIPENSARE E ORGANIZZARE il curricolo secondo le otto competenze chiave europee (comunicare, imparare a imparare, risolvere problemi, progettare, acquisire e interpretare l’informazione, costruire nessi e relazioni, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile) in una 1 1 1 organizzazione unitaria la cui declinazione sarà veicolo e strumento per arrivare a tutte le competenze del curricolo, dalle competenze riconducibili ai saperi formali alle competenze metodologiche e metacognitive, a quelle competenze sociali e relazionali. - RAFFORZARE le competenze digitali della professionalità docente e non, intese nella educazione ai media, alla cittadinanza digitale e creatività digitale. 2 - VALORIZZARE la multimedialità nella relazione educativa per 2 superare il gap generazionale nelle modalità di comunicazione e prevenire/recuperare situazioni di insuccesso scolastico che potrebbero sfociare in fenomeni di dispersione e di devianza. - PROMUOVERE una ipotesi di didattica curriculare per competenze 1 RELAZIONE TRA PDM E PTOF Il presente Piano di Miglioramento si colloca in stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi di processo inseriti nel Piano dell’Offerta formativa, essendone parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di Qualità, innovazione e miglioramento alla luce di quanto emerso dal RAV. Dall'analisi del report del GAV si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del Miglioramento al potenziamento della macroarea di processo: Pratiche Educative e Didattiche e nello specifico Subarea1: Curricolo, Progettazione, Valutazione e Subarea2: Ambienti di Apprendimento. La cultura della qualità, muove da un approccio organizzativo sistemico per processi, dove le competenze metodologiche, disciplinari, tecnologiche, relazionali di ricerca e sperimentazione sono indispensabili per conseguire l'efficacia e l'efficienza della proposta formativa offerta. In tale prospettiva, tale progettazione integrata non può prescindere dalla valorizzazione di tutte delle risorse umane presenti, della funzione docente , in particolare, rispetto alla capacità di programmare, di progettare, di valutare secondo criteri autentici e condivisi e dalla valorizzazione della significatività degli ambienti di apprendimento Innalzare la qualità dell’offerta formativa della nostra scuola significa allora ricercare e sperimentare un modello di progettazione integrata per competenze, gestire il controllo in funzione di chiari obiettivi formativi, gestire il controllo delle Unità di Apprendimento, la verifica e la valutazione delle competenze acquisite dagli allievi, delle attività e delle scelte strategiche e organizzative, che garantiscono che ogni singola attività concorra al conseguimento degli obiettivi scelti. Sostenere la diffusione della cultura digitale e il principio di Lifelong Learning, valorizzare la multimedialità nella relazione educativa per superare il gap generazionale nelle modalità di comunicazione, prevenire e recuperare situazioni di insuccesso scolastico che potrebbero sfociare in fenomeni di dispersione e di devianza. QUICK WINS : azioni ad effetto immediato poste in essere nel periodo tra l’autovalutazione e la definizione del piano • • • • • • • Pubblicazione del RAV Disseminazione di informazioni nei riunioni dei Collegi dei docenti e del Consiglio di Istituto delle criticità emerse Discussioni e informazioni nei Dipartimenti disciplinari, nel Consiglio di Intersezione (Scuola dell’Infanzia), nei Consigli di Interclasse (Scuola Primaria) e nei Consigli di Classe (Scuola Secondaria di I Grado) Studio di fattibilità risorse umane, strumentali, finanziarie Indagine bisogni formativi docenti, personale ATA Partecipazione, con esito positivo alla selezione per il finanziamento dei progetti previsti dal DM 435, art. 25 e dall’art. 2, lettera a) del DD 937 del 15.09.2015, finalizzati a promuovere l’implementazione del Sistema Nazionale di Valutazione Elaborazione Piano e pubblicazione sul sito web dell’Istituto TERZA SEZIONE IL PIANO IDEA GUIDA: LE AZIONI Dall'analisi del RAV emergono tre piste di lavoro utili ai fini di un ulteriore miglioramento della qualità dell’istruzione. La meta verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento viene declinata in obiettivi a breve termine corrispondente all’anno in corso per gli obiettivi operativi di risultato, e a medio e lungo termine nell’arco di un triennio per gli obiettivi di processo. Per i risultati a medio e lungo termine ci si attende il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei docenti di tutti gli ambiti disciplinari e di tutte le classi e le sezioni che verranno informati dei processi in atto, dei risultati parziali e finali del Piano di Miglioramento. Le azioni poste in essere sono messe in relazione con il quadro di riferimento del lavoro che INDIRE svolge in collaborazione con le scuole delle Avanguardie Educative e con quanto previsto dalla legge 170/2015 “ La Buona Scuola”. 1. PROGETTARE PER MIGLIORARE: LE COMPETENZE 2. PROGETTARE PER MIGLIORARE: GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO 3. PROGETTARE PER MIGLIORAE: LA VALUTAZIONE Ogni azione del piano è strutturata secondo il ciclo Plan – Do – Check - Act". Il "PDCA", sarà lo strumento utilizzato per affrontare e migliorare i punti di criticità emersi nel RAV e sarà alla base del miglioramento continuo. Il ciclo si compone di 4 parti: • • • • PLAN lapianificazione: individuazione del problema, gli obiettivi di processo, azioni, strategie e fini. DO l'implementazione: attuazione delle azioni pianificate – formazione - attività di ricerca azione – sperimentazione. CHECK la verifica: misurazione e monitoraggio delle azioni intraprese per valutare gli obiettivi ipotizzati ACT : riesame e consolidamento dei risultati raggiunti, analisi dei prodotti, pubblicizzazione degli esiti. FINALITÀ GENERALI • • • • • Delineare un curricolo per competenze dell’Istituto secondo le otto competenze chiave, caratterizzato dallo sviluppo di una continuità orizzontale e verticale, dall’attività di insegnamento-apprendimento basata sull’azione interdisciplinare, dalla progressiva implicazione di ogni ambito dell’esperienza scolastica, attraverso una visione sistemica dell’ambiente formativo. Sviluppare la didattica per competenze, la pratica delle strategie inclusive, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, potenziare la sfera dell'autonomia degli studenti, favorire la realizzazione di un personale progetto di vita. Sostenere la diffusione della cultura digitale e il principio di Lifelong Learning Consolidare una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti Promuovere la partecipazione di tutto il personale docente e non docente dell’Istituto nel processo di cambiamento e di innovazione tecnologica, che sottende il piano di miglioramento OBIETTIVI GENERALI • • • • • • Ridurre la variabilità dei risultati dei processi di apprendimento tra le classi , nella prospettiva di un miglioramento degli esiti formativi degli alunni Ripensare e organizzare il curricolo secondo le otto competenze chiave europee (comunicare, imparare a imparare, risolvere problemi, progettare, acquisire e interpretare l’informazione, costruire nessi e relazioni, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile) in una organizzazione unitaria la cui declinazione sarà veicolo e strumento per arrivare a tutte le competenze del curricolo, dalle competenze riconducibili ai saperi formali alle competenze metodologiche e metacognitive, a quelle competenze sociali e relazionali. Potenziare una cultura sistemica della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti Rafforzare le competenze digitali della professionalità docente intese nella educazione ai media, alla cittadinanza digitale e creatività digitale. Valorizzare la multimedialità nella relazione educativa per superare il gap generazionale nelle modalità di comunicazione e prevenire/recuperare situazioni di insuccesso scolastico che potrebbero sfociare in fenomeni di dispersione e di devianza. Promuovere una ipotesi di didattica curriculare per competenze OBIETTIVI SPECIFICI • • • • Migliorare gli esiti di apprendimento conseguiti dagli studenti dell'Istituto in termini di potenziamento dei risultati e sviluppo di competenze. Valorizzare gli ambienti di apprendimento e l’attenzione alla loro cura (sviluppo del curricolo implicito veicolato dagli spazi e dalla loro significatività e dagli strumenti in esso presenti) costruendo ambienti di apprendimento vettori dei saperi. Costruire forme di progettazione e programmazione condivisa e frutto di un lavoro collaborativo tra docenti di differenti ordini, in particolare tra le classi ponte. Coinvolgere il personale docente e non docente dell’Istituto nel processo di innovazione tecnologica, metodologica e didattica, attraverso la partecipazionecontinua curando la formazione e l’aggiornamento e definendo protocolli per la gestione degli stessi processi. ATTIVITÀ E CONTENUTI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO AZIONE 1 PROGETTARE PER MIGLIORARE: LE COMPETENZE PLAN pianificazione OTTOBRE – NOVEMBRE Studio di fattibilità. Rilevazione bisogni – pianificazione del piano di miglioramento- riunioni gruppo di progetto Questionario propedeutico alla rilevazione bisogni formativi docenti DO implementazione NOVEMBRE -DICEMBRE Scelta di un modello di riferimento di curricolo verticale per competenze Definizione e descrizione degli itinerari educativi e didattici (disciplinari e/o interdisciplinari) da realizzare per il conseguimento delle competenze previste. Selezione delle conoscenze (specifiche disciplinari e/o relative a tematiche e problematiche inter o multidisciplinari) e delle abilità ricollegabili ad ambiti disciplinari ben definiti o ad abilità trasversali alle discipline previste dagli ordinamenti. Previsioni e decisioni anche in merito alla sua valutazione ex ante, in itinere (monitoraggio) ed ex post. Passaggi istituzionali Condivisione all’interno degli organi collegiali GENNAIO - FEBBRAIO Definizione e messa a punto del un curricolo verticale d’istituto per le competenze Attività di formazione sulla DIDATTICA PER COMPETENZE e sulla progettazione delle Unità di apprendimento ( 9ore) Definizione di un modello comune di progettazione disciplinare e di un protocollo per l’inclusione attraverso la rilevazione dei bisogni educativi e formativi, con particolare attenzione ai bisogni educativi speciali MARZO- APRILE Applicazione ed uso life skills Definizione del curricolo dell’istituto per le otto 8 competenze chiave di cittadinanza (D.M. n. 139 del 22/08/2007) Progettazione di unità di apprendimento per competenze chiave: uso del curricolo verticale; diffusione della didattica laboratoriale e strategie inclusive Elaborazione, somministrazione di prove oggettive comuni per valutare le competenze raggiunte. Restituzione dei risultati dai dipartimenti disciplinari e dai coordinatori referenti Valutazione dei risultati, secondo un protocollo per la valutazione degli apprendimenti scolastici condiviso (con relativo utilizzo della rubrica di valutazione) –(AZIONE 3 ) CHEK verifica MAGGIO Premesso che il monitoraggio sarà sistematico e in itinere e sarà relativo a tutte le azioni intraprese al fine di verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, il sistema di monitoraggio che si intende attuare prevederà: Incontri periodici con il gruppo di miglioramento finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento dell’azione 1, analisi e tabulazione dei dati di restituzione dei dipartimenti disciplinari e coordinatori referenti e messa in evidenza delle eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni con rimodellazione degli obiettivi tempi e indicatori. Rilevazione dei livelli in uscita a conclusione dell’anno scolastico Documentazione del processo, raccolta degli esiti ACT riesame e consolidamento GIUGNO Analisi ed esame dei risultati ottenuti secondo indicatori di risultato. Diffusione degli esiti e pubblicizzazione Le riunioni di aggiornamento del G.d.M. per valutare la diffusione del progetto sono previste con cadenza mensile. I monitoraggi delle azioni saranno effettuati periodicamente. AZIONE 2 PROGETTARE PER MIGLIORARE: GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO PLAN pianificazione OTTOBRE – NOVEMBRE Studio di fattibilità. Rilevazione bisogni – pianificazione del piano di miglioramento- riunioni gruppo di progetto Questionario propedeutico alla rilevazione bisogni formativi docenti DO implementazione NOVEMBRE -DICEMBRE Scelta di un modello organizzativo di riferimento che ridefinisca l’aula come uno spazio fisico e mentale dove gli studenti siano sempre di più soggetti positivi della propria formazione, dove il “fare” garantisca una migliore sedimentazione delle conoscenze oltre che l’acquisizione di abilità e competenze. Predisposizione delle condizioni organizzative di esercizio del lavoro d’aula (es. spazi, tempi, regole, attori). Definizione e descrizione degli itinerari educativi e didattici, disciplinari e/o interdisciplinari, da realizzare per il conseguimento delle competenze previste. Selezione delle conoscenze specifiche disciplinari e/o relative a tematiche e problematiche inter o multidisciplinari e delle abilità ricollegabili ad ambiti disciplinari ben definiti o ad abilità trasversali alle discipline previste dagli ordinamenti. Prevedere e decidere anche in merito alla sua valutazione ex ante in itinere, monitoraggio, ed ex post. Passaggi istituzionali Condivisione all’interno degli organi collegiali GENNAIO – FEBBRAIO Attività di formazione sulla DIDATTICA MULTIMEDIALE A SUPPORTO DEI PROCESSI educativi e sugli Strumenti e tecniche per la creazione di “Learning Objects”( 9 ore) Definizione di un modello comune di progettazione trasversale e interdisciplinare che preveda Impiego della Lim per una didattica incusiva in grado di favorire l’integrazione e la partecipazione attiva di tutti gli studenti Progettazione di unità di apprendimento digitali MARZO- APRILE Applicazione ed uso life skills Realizzazione ed uso dei uso dei Learning Objects; diffusione della didattica laboratoriale e strategie inclusive. Elaborazione, somministrazione di prove oggettive comuni per valutare le competenze raggiunte. Restituzione dei risultati dai dipartimenti disciplinari e dai coordinatori referenti Valutazione dei risultati, secondo un protocollo per la valutazione degli apprendimenti scolastici condiviso (con relativo utilizzo della rubrica di valutazione - AZIONE 3 ) CHEK verifica MAGGIO Premesso che il monitoraggio sarà sistematico e in itinere e sarà relativo a tutte le azioni intraprese al fine di verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, il sistema di monitoraggio che si intende attuare prevederà: Incontri periodici con il gruppo di miglioramento finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento dell’azione 2, analisi e tabulazione dei dati di restituzione dei dipartimenti disciplinari e coordinatori referenti e messa in evidenza delle eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni con rimodellazione degli obiettivi tempi e indicatori. Rilevazione dei livelli in uscita a conclusione dell’anno scolastico Documentazione del processo, raccolta degli esiti ACT riesame e consolidamento GIUGNO Analisi ed esame dei risultati ottenuti secondo indicatori di risultato. Diffusione degli esiti e pubblicizzazione Le riunioni di aggiornamento del G.d.M. per valutare la diffusione del progetto sono previste con cadenza mensile. I monitoraggi delle azioni saranno effettuati periodicamente. AZIONE 3 PROGETTARE PER MIGLIORARE: LA VALUTAZIONE PLAN pianificazione OTTOBRE – NOVEMBRE Studio di fattibilità. Rilevazione bisogni – pianificazione del piano di miglioramento- riunioni gruppo di progetto DO implementazione NOVEMBRE -DICEMBRE - GENNAIO – Scelta di criteri di riferimento e linee di indirizzo comuni ai tre ordini di scuola che, a partire dalla progettazione curriculare a ritroso, guidino nella elaborazione di uno strumento di valutazione autentica: la rubrica di valutazione. Selezione delle prestazioni scelte intermini di competenze e strutturazione di indicatori e descrittori tali da determinare scale di punteggi prefissati e “ancore” per valutare la qualità dei prodotti e delle prestazioni avvenute in un determinato ambito disciplinare o campo di esperienza Previsioni e decisioni anche in merito alla continuità orizzontale, alla sua valutazione ex ante in itinere, monitoraggio, ed ex post. Passaggi istituzionali Condivisione all’interno degli organi collegiali FEBBRAIO – MARZO - APRILE Applicazione ed uso life skills Uso e sperimentazione della rubrica di valutazione Restituzione mensile dei risultati dai dipartimenti disciplinari e dai coordinatori referenti. Analisi e tabulazione dati monitoraggio Valutazione dei risultati CHEK verifica MAGGIO Premesso che il monitoraggio sarà sistematico e in itinere e sarà relativo a tutte le azioni intraprese al fine di verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, il sistema di monitoraggio che si intende attuare prevederà: Incontri periodici con il gruppo di miglioramento finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento dell’azione 3 , analisi e tabulazione dei dati di restituzione dei dipartimenti disciplinari e coordinatori referenti e messa in evidenza delle eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni con rimodellazione degli obiettivi tempi e indicatori. Rilevazione dei livelli in uscita a conclusione dell’anno scolastico Documentazione del processo, raccolta degli esiti ACT riesame e consolidamento GIUGNO Analisi ed esame dei risultati ottenuti secondo indicatori di risultato. Diffusione degli esiti e pubblicizzazione Le riunioni di aggiornamento del G.d.M. per valutare la diffusione del progetto sono previste con cadenza mensile. I monitoraggi delle azioni saranno effettuati periodicamente. OBIETTIVI DI PROCESSO- RISULTATI ATTESI a breve, medio e lungo termine OBIETTIVO DI PROCESSO - Definire il curricolo come il compendio della progettazione e della pianificazione dell’intera offerta formativa della scuola - Adottare sistematicamente un modello di progettazione disciplinare per competenze che consideri il curricolo come faro orientatore nella definizione dei traguardi di competenze, delle finalità, dei risultati di apprendimento attesi, strategie, mezzi, tempi, strumenti, risorse interne e criteri di valutazione. RISULTATI ATTESI DOCENTI - 100% adozione sistematica del modello di progettazione disciplinare - 100% adozione rigorosa e sistematica degli strumenti didattico-metodologici deliberati dal C.d.D all’interno dei 3 ordini di scuola -Adottare sistematicamente rubriche come strumento di valutazione autentica degli alunni in un ambiente di apprendimento significativo - 100% adozione sistematica della rubrica di valutazione - Usare in modo cosciente e maturo i contenuti informatici e i circuiti multimediali come strumento di lavoro per la creazione di percorsi didatticoformativi personalizzati -Valorizzare la multimedialità nella relazione educativa per superare il gap generazionale nelle modalità di comunicazione e prevenire/recuperare situazioni di insuccesso scolastico che potrebbero sfociare in fenomeni di dispersione e di devianza -Adottare nella pratica quotidiana approcci didattici innovativi attraverso l’accesso alla nuove tecnologie della didattica mediante la creazione di Learning Object per una didattica inclsiva Rispetto ai risultati dello studio di fattibilità: - 50% di aumento dell’ uso della LIM in classe 70% di aumento dell’uso del registro elettronico e degli strumenti a supporto del docente - 10% di aumento del miglioramento del rapporto docente/ alunno - 10% di diminuzione dei conflitti Rispetto ai risultati dello studio di fattibilità: - 40% di aumento della creazione ed uso dei Learning Object per una didattica inclusiva RISULTATI ATTESI STUDENTI Rispetto ai dati degli anni precedenti ci si attende alla fine dell’attuazione del Piano: - 30% di aumento di utilizzo degli strumenti informatici come mediatori dell’apprendimento - 10% di aumento della omogeneità dei risultati in termini di competenze acquisite nelle classi parallele dei diversi ordini di scuola -10% di aumento dei risultati delle prove standardizzate nazionali INVALSI -10% di diminuzione dei debiti formativi -30% di aumento di studenti coinvolti direttamente nella verifica del livello di apprendimento proprio e dei compagni -50% di diminuzione di fenomeni di distorsione della valutazione Rispetto ai risultati dello studio di fattibilità: -30% di aumento del benessere psicologico e sociale degli alunni - 30% di aumento del miglioramento del rapporto alunno/ alunno -30% di aumento dell’autostima -10% di riduzione della assenze scolastiche Rispetto ai risultati dello studio di fattibilità: -10% di miglioramento dall’ansia scolastica -20% di aumento della motivazione allo studio -20% di aumento delle competenze di base -20% di aumento dell’interesse ai contenuti disciplinari -Estendere la formazione sulla cultura digitale e Lifelong Learning -Considerare la formazione come crescita professionale - N. delle richieste di adesione ali percorsi formativi - N di ore di formazione realizzate - 30% di aumento delle certificazioni rilasciate - N. questionari di customersatisfaction positivi METODOLOGIA DI LAVORO La metodologia“catalizzatore” del cambiamento finalizzata al processo di miglioramento continuo che sottende al piano e a cui si riferisce il paradigma PDCA è quella della ricerca-azione. PIANIFICARE – AGIRE – OSSERVARE per poi RIPIANIFICARE - AGIRE – OSSERVARE, quindi riflettere di nuovo. Il momento della VALUTAZIONE dopo ciascuna di esse permetterà di passare alla fase successiva o reiterare il percorso. La scientificità della azioni sarà basate sul: coinvolgimento dell’intero gruppo GAV di lavoro che condivide la progettualità e di tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate completezza di analisi della realtà scolastica coinvolta legame dei risultati educativi al contesto miglioramento del servizio educativo agli alunni. La metodologia partecipata permetterà il pieno coinvolgimento di tutti gli “attori”, quindi ciascun docente assumerà il ruolo di attore-ricercatore all’interno del processo migliorativo e le maggiori consapevolezze acquisite durante la ricerca-azione gli permetteranno di agire in prospettiva del cambiamento. RISORSE UMANE Sono coinvolti: Nella progettazione :il D.S. , i docenti del Gruppo di Valutazione, i docenti del Gruppo di Miglioramento, il DSGA, personale ATA, 2 formatori esterni. Nella realizzazione: Tutta la comunità scolastica RISORSE STRUMENTALI Aule-Laboratori informatico e multimediale delle discipline, Tablet, Lavagne Interattive Multimediali con videoproiettore, impianto di amplificazione, radiomicrofono, connessione di rete, sala stampa e eventuali spazi attrezzati funzionali al raggiungimento degli obiettivi prefissati. RISORSE DIDATTICHE Tutoring in presenza Dispense, spiegazioni, verifiche, schede didattiche semplificate, test, giochi, contenuti digitali, video digitali Ei-Bookscaricabil. Misure compensative Simulatore online per esercitazioni Strumenti di valutazione per il monitoraggio continuo. MODALITA’ PROGETTO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL Il monitoraggio sarà sistematico e in itinere e sarà relativo a tutte le azioni intraprese al fine di verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale ritaratura in corso d’opera. Il sistema di monitoraggio che si intende attuare prevederà incontri periodici della referente di progetto e della responsabile del monitoraggio con i responsabili di dipartimento, coordinatori ed eventuali altri docenti impegnati nelle attività del progetto, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto, sul rispetto dei tempi e sulla definizione puntuale delle fasi successive. Durante gli incontri verranno evidenziate le criticità emerse e l’eventuale individuazione di azioni correttive. La strutturata attività di monitoraggio si baserà su: - Analisi e tabulazione dei dati di restituzione dei dipartimenti disciplinari e coordinatori referenti - Analisi delle progettazioni disciplinari - Esame dei risultati delle prove di valutazione comuni - Risultati delle prove standardizzate nazionali; - Rilevazione del livello di soddisfazione di alunni e docenti destinatari dell'intervento; - Rilevazione dei livelli in uscita a conclusione dell’anno scolastico La valutazione del processo di miglioramento accompagna in itinere l’implementazione del progetto stesso ed è correlata agli obiettivi di processo La valutazione, infatti, ha come finalità l’accertamento della validità dei metodi e dei percorsi utilizzati al fine di attivare un eventuali processo di miglioramento. Tenendo presenti gli obiettivi prefissati, essa si effettuerà in tre principali momenti: iniziale, intermedio e finale. In particolare la valutazione iniziale ha una funzione diagnostica, in quanto consente di raccogliere informazioni, dati, elementi utili, per conoscere la situazione di partenza e di effettuare uno studio di fattibilità circa le reali possibilità di direalizare le azioni previste. La valutazione in itinere consiste nell’accertamento continuo delle singole parti in cui si articola il piano. Essa svolge una funzione orientativa e regolativa in quanto prevede una serie di decisioni relative al lavoro di regolazione dei procedimenti, dei metodi intrapresi, così da favorire l’adozione di eventuali correttivi alla metodologia utilizzata. La valutazione finale o sommativa si prefigge di valutare la stima dell’impatto cioè degli effetti prodotti sulla base degli indicatori di processo e di risultato prodotti. INDICATORI PROGETTO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL Compito del GAV e del gruppo di progetto sarà la valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV. La valutazione sarà periodica, con frequenza bimestrale e alla fine della prima annualità e permetterà di capire se la pianificazione è stata efficace. Essa si baserà sull’analisi dell’avanzamento degli indicatori di realizzazione e sull’impatto di contesto. Tale processo si ripeterà negli anni successivi INDICATORI DI REALIZZAZIONE • • • • • CURRICOLO verticale per competenze in dimensione europea MODELLO di progettazione disciplinare per competenze ispirato al curricolo RUBRICA di valutazione CERTIFICAZIONE delle competenze informatiche digitali per il personale docente CREAZIONE di Learning Object per una didattica inclusiva La mappa del processo di miglioramento e pertanto il modello del funzionamento dell’intera organizzazione scolastica che ne deriva sarà documentato in modo che diventi patrimonio dell’intera comunità scolastica e del territorio anche nella prospettiva di buona pratiche e nell’ottica della cultura del miglioramento. Pertanto i risultati del PdM e i suoi contenuti saranno diffusi e presentati agli stakeholders. La misurazione della diffusione degli esiti del progetto terrà conto sia degli indicatori quantitativi che qualitativi. Indicatori quantitativi: - Numero di brochure/opuscoli del PTOF consegnati alle famiglie - Numero di utenti che hanno visionato il documento sul sito dell’Istituto, mediante la lettura di un opportuno contatore automatico dei contatti. Le rilevazioni si effettuerano dopo l’adeguamento del POF e delle relative attività da parte dell’Istituto. MODALITÀ E STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE E DIFFUSIONE DEL PROGETTO MATERIALI PRODOTTI E RELATIVA FRUIBILITA’ MODELLO di progettazione disciplinare CURRICOLO verticale RUBRICA di valutazione CREAZIONE di Learning Object RISORSE didattiche digitali PUBBLICIZZAZIONE degli esiti MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE E DIFFUSIONE Pubblicazione di un Report finale Inserimento nel PTOF Realizzazione di brochure/opuscoli- locandine per le famiglie, gli enti locali, le scuole in regime di continuità orizzontale e verticale Diffusione attraverso il sito web della scuola per le stakeholders Diffusione attraverso scuola in chiaro Utilizzo del portale INFOSCHOOL “ SCUOLATTIVA” per una comunicazione efficace scuola-territorio PIANO FINANZIARIO FIGURE PROFESSIONALI TIPOLOGIA ATTIVITA’ DOCENTI Monitoraggio e valutazione DI ORE AGGIUNTIV E PRESUNTE 10 COSTO FONTE FINANZIARIA 413,20 FONDI AZIONE MIGLIORAMENTO + FONDI SCUOLA PER LA FORMAZIONE Implementazione e riunioni 65 1.509,46 Tutoraggio e supporto alle azioni 30 696.68 PERSONALE ATA ALTRE FIGURE FORMAZIONE 18 900,00 SPESE PER SENSIBILIZZAZIONE MATERIALI PUBBLICITA’ 480,66 TOTALE 4.000,00 Collab. Scol. In servizio su orario ordinario pomeridiano FONDI SCUOLA PER LA FORMAZIONE DOTAZIONE FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Eva Ciccone (FIRMA AUTOGRAFA SOSTITUITA A MEZZO STAMPA AI SENSI DEL D.LGS. N. 39/1993)