...

dalla Progettazione alla Valutazione per competenze passando per

by user

on
Category: Documents
23

views

Report

Comments

Transcript

dalla Progettazione alla Valutazione per competenze passando per
Istituto Comprensivo “BOVIO-PONTILLO -PASCOLI”
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado ad indirizzo musicale
Via degli Anemoni – 80033 Cicciano (Na) – Tel. 081 8248687 – Fax 081 8261852
Web site: www.istitutocomprensivodicicciano.gov.it E-mail:
[email protected] –
Pec: [email protected] -– C. F.: 920445306391
Codice meccanografico NAIC8EX00R
PIANO DI MIGLIORAMENTO
MIGLIORARE I PROCESSI PER
MIGLIORARE GLI ESITI
dalla Progettazione alla
Valutazione per competenze
passando per il Curricolo
TRIENNIO 2015-2018
PRIMA SEZIONE
ANAGRAFICA
ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
CODICE MECCANOGRAFICO
INDIRIZZO
MAIL
TELEFONO
CODICE FISCALE
NUMERO CONTO TESORERIA
CODICE TESORERIA
RESPONSABILE DEL PIANO
REFERENTE DEL PIANO
PERIODO DI REALIZZAZIONE
RISORSE DESTINATE AL PIANO
I.C. BOVIO - PONTILLO CASTORIA - PASCOLI
Prof.ssa CICCONE EVA
NAIC8EX00R
VIA DEGLI ANEMONI, 80033, CICCIANO (NA)
[email protected]
0818248687
FAX 0818261852
92044530639
318744
425
D. S. Prof.ssa CICCONE EVA
Prof.ssa NAPOLITANO ANTONELLA
2015/2018
€ 4.000,00
COMPOSIZIONE GRUPPO DI MIGLIORAMENTO
COGNOME E
NOME
CICCONE EVA
NAPOLITANO
ANTONELLA
MENNA ANNA
ESPOSITO
PASQUALE
GIORDANO
PASQUALE
CICCONE
SILVANA
SORRIENTO
FRANCESCO
ANTONIETTA
ARVONIO
NAPOLITANO
MAURIZIO
GARGIULO
FABIOLA
STRIANO LUCIA
ARDOLINO
VINCENZO
ISTITUTO
QUALIFICA
I.C. B.P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
I.C. B. P.
PASCOLI
D.S.
RUOLO
RESPONSABILE
DOCENTE- FS 4
PROGETTAZIONE\COORDINAMENTO
DOCENTE FS 2
MONITORAGGIO
DOCENTE FS 1
MONITORAGGIO
DOCENTE- FS 4
MONITORAGGIO
DOCENTE FS 3
VALUTAZIONE
DOCENTE FS 5
VALUTAZIONE
DOCENTE
INFANZIA
DOCENTE
PRIMARIA
DOCENTE
PRIMARIA
DOCENTE SEC. 10
DSGA
DOCUMENTAZIONE\
DISSEMINAZIONE ESITI
DOCUMENTAZIONE\
DISSEMINAZIONE ESITI
DOCUMENTAZIONE\
DISSEMINAZIONE ESITI
DOCUMENTAZIONE\
DISSEMINAZIONE ESITI
AMMINISTRAZIONE E SERVIZI
SECONDA SEZIONE
ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
GRUPPO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO
I componenti del gruppo di Miglioramento sono stati individuati dal Dirigente Scolastico in
base al possesso di competenze professionali richieste dal Piano di Miglioramento e dalle singole
azioni in cui esso è articolato, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate
dai Docenti ad impegnarsi all’interno di un processo di innovazione e cambiamento.
Si è ritenuto opportuno inserire le funzioni strumentali designate dal Collegio nelle diverse Aree di
intervento, stabilendo così un rapporto di stretta connessione tra Piano di Miglioramento e Piano
dell’Offerta Formativa (POF), privilegiando il principio dell’ottimizzazione delle risorse umane e
finanziarie.
RELAZIONE TRA RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PDM
La prima fase del procedimento di Valutazione dell’ISTITUTO COMPRENSIVO BOVIO
PONTILLO CASTORIA- PASCOLI DI CICCIANO, indicato dall’art.6 del DPR n.80 del 2013, e
successive circolari esplicative si è conclusa con la pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione
sul portale “Scuola in chiaro” e sul sito web della nostra istituzione scolastica autonoma.
All’interno di questo processo di autovalutazione l’analisi SWOTT, come strumento di
pianificazione strategica utilizzato, ha permesso di mettere in evidenza i punti di forza e di
debolezza, le opportunità e i vincoli del contesto scolastico.
Fondamentali sono stati i momenti dedicati alla ricerca, al confronto, alla condivisione all’interno
del GAV dei dati significativi emersi, che sono stati esplicitati, argomentati, ricollegati all’interno di
una visione unitaria e sistemica della complessa organizzazione scolastica.
Il PIANO di miglioramento, e pertanto le azioni progettuali in esso contenute, sono state elaborate a
partire dai risultati del processo di autovalutazione e in particolare dalle priorità e dai traguardi
individuati nel RAV, con particolare riferimento agli esiti degli studenti.
ESITI DEGLI STUDENTI
TRAGUARDI
RISULTATI
SCOLASTICI
COMPETENZE
CHIAVE E DI
CITTADINANZA
PRIORITA
RIDURRE la variabilità dei risultati dei processi di
apprendimento tra le classi , nella prospettiva di un miglioramento
degli esiti formativi degli alunni
POTENZIARE una cultura sistemica della valutazione
finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa,
con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli
studenti
- RIPENSARE E ORGANIZZARE il curricolo secondo le otto
competenze chiave europee (comunicare, imparare a imparare,
risolvere problemi, progettare, acquisire e interpretare
l’informazione, costruire nessi e relazioni, collaborare e
partecipare, agire in modo autonomo e responsabile) in una
1
1
1
organizzazione unitaria la cui declinazione sarà veicolo e
strumento per arrivare a tutte le competenze del curricolo, dalle
competenze riconducibili ai saperi formali alle competenze
metodologiche e metacognitive, a quelle competenze sociali e
relazionali.
- RAFFORZARE le competenze digitali della professionalità
docente e non, intese nella educazione ai media, alla cittadinanza
digitale e creatività digitale.
2
- VALORIZZARE la multimedialità nella relazione educativa per
2
superare il gap generazionale nelle modalità di comunicazione e
prevenire/recuperare situazioni di insuccesso scolastico che
potrebbero sfociare in fenomeni di dispersione e di devianza.
- PROMUOVERE una ipotesi di didattica curriculare per
competenze
1
RELAZIONE TRA PDM E PTOF
Il presente Piano di Miglioramento si colloca in stretta correlazione e coerenza con le
attività, i progetti e gli obiettivi di processo inseriti nel Piano dell’Offerta formativa, essendone
parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per
intraprendere un’azione di Qualità, innovazione e miglioramento alla luce di quanto emerso dal
RAV.
Dall'analisi del report del GAV si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del
Miglioramento al potenziamento della macroarea di processo: Pratiche Educative e Didattiche e
nello specifico Subarea1: Curricolo, Progettazione, Valutazione e Subarea2: Ambienti di
Apprendimento.
La cultura della qualità, muove da un approccio organizzativo sistemico per processi, dove
le competenze metodologiche, disciplinari, tecnologiche, relazionali di ricerca e sperimentazione
sono indispensabili per conseguire l'efficacia e l'efficienza della proposta formativa offerta.
In tale prospettiva, tale progettazione integrata non può prescindere dalla valorizzazione di tutte
delle risorse umane presenti, della funzione docente , in particolare, rispetto alla capacità di
programmare, di progettare, di valutare secondo criteri autentici e condivisi e dalla valorizzazione
della significatività degli ambienti di apprendimento
Innalzare la qualità dell’offerta formativa della nostra scuola significa allora ricercare e
sperimentare un modello di progettazione integrata per competenze, gestire il controllo in funzione
di chiari obiettivi formativi, gestire il controllo delle Unità di Apprendimento, la verifica e la
valutazione delle competenze acquisite dagli allievi, delle attività e delle scelte strategiche e
organizzative, che garantiscono che ogni singola attività concorra al conseguimento degli obiettivi
scelti. Sostenere la diffusione della cultura digitale e il principio di Lifelong Learning, valorizzare la
multimedialità nella relazione educativa per superare il gap generazionale nelle modalità di
comunicazione, prevenire e recuperare situazioni di insuccesso scolastico che potrebbero sfociare in
fenomeni di dispersione e di devianza.
QUICK WINS :
azioni ad effetto immediato poste in essere nel periodo tra l’autovalutazione e la definizione
del piano
•
•
•
•
•
•
•
Pubblicazione del RAV
Disseminazione di informazioni nei riunioni dei Collegi dei docenti e del Consiglio di
Istituto delle criticità emerse
Discussioni e informazioni nei Dipartimenti disciplinari, nel Consiglio di Intersezione
(Scuola dell’Infanzia), nei Consigli di Interclasse (Scuola Primaria) e nei Consigli di Classe
(Scuola Secondaria di I Grado)
Studio di fattibilità risorse umane, strumentali, finanziarie
Indagine bisogni formativi docenti, personale ATA
Partecipazione, con esito positivo alla selezione per il finanziamento dei progetti previsti dal
DM 435, art. 25 e dall’art. 2, lettera a) del DD 937 del 15.09.2015, finalizzati a promuovere
l’implementazione del Sistema Nazionale di Valutazione
Elaborazione Piano e pubblicazione sul sito web dell’Istituto
TERZA SEZIONE
IL PIANO
IDEA GUIDA: LE AZIONI
Dall'analisi del RAV emergono tre piste di lavoro utili ai fini di un ulteriore miglioramento della
qualità dell’istruzione.
La meta verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento viene declinata in obiettivi a
breve termine corrispondente all’anno in corso per gli obiettivi operativi di risultato, e a medio e
lungo termine nell’arco di un triennio per gli obiettivi di processo.
Per i risultati a medio e lungo termine ci si attende il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei
docenti di tutti gli ambiti disciplinari e di tutte le classi e le sezioni che verranno informati dei
processi in atto, dei risultati parziali e finali del Piano di Miglioramento.
Le azioni poste in essere sono messe in relazione con il quadro di riferimento del lavoro che
INDIRE svolge in collaborazione con le scuole delle Avanguardie Educative e con quanto previsto
dalla legge 170/2015 “ La Buona Scuola”.
1. PROGETTARE PER MIGLIORARE: LE COMPETENZE
2. PROGETTARE PER MIGLIORARE: GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
3. PROGETTARE PER MIGLIORAE: LA VALUTAZIONE
Ogni azione del piano è strutturata secondo il ciclo Plan – Do – Check - Act".
Il "PDCA", sarà lo strumento utilizzato per affrontare e migliorare i punti di criticità emersi nel
RAV e sarà alla base del miglioramento continuo.
Il ciclo si compone di 4 parti:
•
•
•
•
PLAN lapianificazione: individuazione del problema, gli obiettivi di processo, azioni, strategie e
fini.
DO l'implementazione: attuazione delle azioni pianificate – formazione - attività di ricerca azione
– sperimentazione.
CHECK la verifica: misurazione e monitoraggio delle azioni intraprese per valutare gli obiettivi
ipotizzati
ACT : riesame e consolidamento dei risultati raggiunti, analisi dei prodotti, pubblicizzazione degli
esiti.
FINALITÀ GENERALI
•
•
•
•
•
Delineare un curricolo per competenze dell’Istituto secondo le otto competenze chiave,
caratterizzato dallo sviluppo di una continuità orizzontale e verticale, dall’attività di
insegnamento-apprendimento basata sull’azione interdisciplinare, dalla progressiva
implicazione di ogni ambito dell’esperienza scolastica, attraverso una visione sistemica
dell’ambiente formativo.
Sviluppare la didattica per competenze, la pratica delle strategie inclusive, anche attraverso
l’utilizzo delle nuove tecnologie, potenziare la sfera dell'autonomia degli studenti, favorire la
realizzazione di un personale progetto di vita.
Sostenere la diffusione della cultura digitale e il principio di Lifelong Learning
Consolidare una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità
dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti
Promuovere la partecipazione di tutto il personale docente e non docente dell’Istituto nel
processo di cambiamento e di innovazione tecnologica, che sottende il piano di miglioramento
OBIETTIVI GENERALI
•
•
•
•
•
•
Ridurre la variabilità dei risultati dei processi di apprendimento tra le classi , nella prospettiva
di un miglioramento degli esiti formativi degli alunni
Ripensare e organizzare il curricolo secondo le otto competenze chiave europee (comunicare,
imparare a imparare, risolvere problemi, progettare, acquisire e interpretare l’informazione,
costruire nessi e relazioni, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile) in
una organizzazione unitaria la cui declinazione sarà veicolo e strumento per arrivare a tutte le
competenze del curricolo, dalle competenze riconducibili ai saperi formali alle competenze
metodologiche e metacognitive, a quelle competenze sociali e relazionali.
Potenziare una cultura sistemica della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità
dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti
Rafforzare le competenze digitali della professionalità docente intese nella educazione ai
media, alla cittadinanza digitale e creatività digitale.
Valorizzare la multimedialità nella relazione educativa per superare il gap generazionale nelle
modalità di comunicazione e prevenire/recuperare situazioni di insuccesso scolastico che
potrebbero sfociare in fenomeni di dispersione e di devianza.
Promuovere una ipotesi di didattica curriculare per competenze
OBIETTIVI SPECIFICI
•
•
•
•
Migliorare gli esiti di apprendimento conseguiti dagli studenti dell'Istituto in termini di
potenziamento dei risultati e sviluppo di competenze.
Valorizzare gli ambienti di apprendimento e l’attenzione alla loro cura (sviluppo del curricolo
implicito veicolato dagli spazi e dalla loro significatività e dagli strumenti in esso presenti)
costruendo ambienti di apprendimento vettori dei saperi.
Costruire forme di progettazione e programmazione condivisa e frutto di un lavoro
collaborativo tra docenti di differenti ordini, in particolare tra le classi ponte.
Coinvolgere il personale docente e non docente dell’Istituto nel processo di innovazione
tecnologica, metodologica e didattica, attraverso la partecipazionecontinua curando la
formazione e l’aggiornamento e definendo protocolli per la gestione degli stessi processi.
ATTIVITÀ E CONTENUTI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
AZIONE 1
PROGETTARE PER MIGLIORARE: LE COMPETENZE
PLAN pianificazione
OTTOBRE – NOVEMBRE
Studio di fattibilità. Rilevazione bisogni – pianificazione del piano di miglioramento- riunioni
gruppo di progetto
Questionario propedeutico alla rilevazione bisogni formativi docenti
DO implementazione
NOVEMBRE -DICEMBRE
Scelta di un modello di riferimento di curricolo verticale per competenze
Definizione e descrizione degli itinerari educativi e didattici (disciplinari e/o interdisciplinari) da
realizzare per il conseguimento delle competenze previste.
Selezione delle conoscenze (specifiche disciplinari e/o relative a tematiche e problematiche inter o
multidisciplinari) e delle abilità ricollegabili ad ambiti disciplinari ben definiti o ad abilità
trasversali alle discipline previste dagli ordinamenti.
Previsioni e decisioni anche in merito alla sua valutazione ex ante, in itinere (monitoraggio) ed ex
post.
Passaggi istituzionali
Condivisione all’interno degli organi collegiali
GENNAIO - FEBBRAIO
Definizione e messa a punto del un curricolo verticale d’istituto per le competenze
Attività di formazione sulla DIDATTICA PER COMPETENZE e sulla progettazione delle Unità
di apprendimento ( 9ore)
Definizione di un modello comune di progettazione disciplinare e di un protocollo per l’inclusione
attraverso la rilevazione dei bisogni educativi e formativi, con particolare attenzione ai bisogni
educativi speciali
MARZO- APRILE
Applicazione ed uso life skills
Definizione del curricolo dell’istituto per le otto 8 competenze chiave di cittadinanza (D.M. n. 139
del 22/08/2007)
Progettazione di unità di apprendimento per competenze chiave: uso del curricolo verticale;
diffusione della didattica laboratoriale e strategie inclusive
Elaborazione, somministrazione di prove oggettive comuni per valutare le competenze raggiunte.
Restituzione dei risultati dai dipartimenti disciplinari e dai coordinatori referenti
Valutazione dei risultati, secondo un protocollo per la valutazione degli apprendimenti scolastici
condiviso (con relativo utilizzo della rubrica di valutazione) –(AZIONE 3 )
CHEK verifica
MAGGIO
Premesso che il monitoraggio sarà sistematico e in itinere e sarà relativo a tutte le azioni intraprese
al fine di verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, il
sistema di monitoraggio che si intende attuare prevederà:
Incontri periodici con il gruppo di miglioramento finalizzati all’aggiornamento sullo stato di
avanzamento dell’azione 1, analisi e tabulazione dei dati di restituzione dei dipartimenti disciplinari
e coordinatori referenti e messa in evidenza delle eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione
delle singole azioni con rimodellazione degli obiettivi tempi e indicatori.
Rilevazione dei livelli in uscita a conclusione dell’anno scolastico
Documentazione del processo, raccolta degli esiti
ACT riesame e consolidamento
GIUGNO
Analisi ed esame dei risultati ottenuti secondo indicatori di risultato. Diffusione degli esiti e
pubblicizzazione
Le riunioni di aggiornamento del G.d.M. per valutare la diffusione del progetto sono previste con
cadenza mensile.
I monitoraggi delle azioni saranno effettuati periodicamente.
AZIONE 2
PROGETTARE PER MIGLIORARE: GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
PLAN pianificazione
OTTOBRE – NOVEMBRE
Studio di fattibilità. Rilevazione bisogni – pianificazione del piano di miglioramento- riunioni
gruppo di progetto
Questionario propedeutico alla rilevazione bisogni formativi docenti
DO implementazione
NOVEMBRE -DICEMBRE
Scelta di un modello organizzativo di riferimento che ridefinisca l’aula come uno spazio fisico e
mentale dove gli studenti siano sempre di più soggetti positivi della propria formazione, dove il
“fare” garantisca una migliore sedimentazione delle conoscenze oltre che l’acquisizione di abilità e
competenze.
Predisposizione delle condizioni organizzative di esercizio del lavoro d’aula (es. spazi, tempi,
regole, attori).
Definizione e descrizione degli itinerari educativi e didattici, disciplinari e/o interdisciplinari, da
realizzare per il conseguimento delle competenze previste.
Selezione delle conoscenze specifiche disciplinari e/o relative a tematiche e problematiche inter o
multidisciplinari e delle abilità ricollegabili ad ambiti disciplinari ben definiti o ad abilità trasversali
alle discipline previste dagli ordinamenti.
Prevedere e decidere anche in merito alla sua valutazione ex ante in itinere, monitoraggio, ed ex
post.
Passaggi istituzionali
Condivisione all’interno degli organi collegiali
GENNAIO – FEBBRAIO Attività di formazione sulla DIDATTICA MULTIMEDIALE A SUPPORTO DEI PROCESSI
educativi e sugli Strumenti e tecniche per la creazione di “Learning Objects”( 9 ore)
Definizione di un modello comune di progettazione trasversale e interdisciplinare che preveda
Impiego della Lim per una didattica incusiva in grado di favorire l’integrazione e la partecipazione
attiva di tutti gli studenti
Progettazione di unità di apprendimento digitali
MARZO- APRILE
Applicazione ed uso life skills
Realizzazione ed uso dei uso dei Learning Objects; diffusione della didattica laboratoriale e
strategie inclusive.
Elaborazione, somministrazione di prove oggettive comuni per valutare le competenze raggiunte.
Restituzione dei risultati dai dipartimenti disciplinari e dai coordinatori referenti
Valutazione dei risultati, secondo un protocollo per la valutazione degli apprendimenti scolastici
condiviso (con relativo utilizzo della rubrica di valutazione - AZIONE 3 )
CHEK verifica
MAGGIO
Premesso che il monitoraggio sarà sistematico e in itinere e sarà relativo a tutte le azioni intraprese
al fine di verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, il
sistema di monitoraggio che si intende attuare prevederà:
Incontri periodici con il gruppo di miglioramento finalizzati all’aggiornamento sullo stato di
avanzamento dell’azione 2, analisi e tabulazione dei dati di restituzione dei dipartimenti disciplinari
e coordinatori referenti e messa in evidenza delle eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione
delle singole azioni con rimodellazione degli obiettivi tempi e indicatori.
Rilevazione dei livelli in uscita a conclusione dell’anno scolastico
Documentazione del processo, raccolta degli esiti
ACT riesame e consolidamento
GIUGNO
Analisi ed esame dei risultati ottenuti secondo indicatori di risultato. Diffusione degli esiti e
pubblicizzazione
Le riunioni di aggiornamento del G.d.M. per valutare la diffusione del progetto sono previste con
cadenza mensile.
I monitoraggi delle azioni saranno effettuati periodicamente.
AZIONE 3
PROGETTARE PER MIGLIORARE: LA VALUTAZIONE
PLAN pianificazione
OTTOBRE – NOVEMBRE
Studio di fattibilità. Rilevazione bisogni – pianificazione del piano di miglioramento- riunioni
gruppo di progetto
DO implementazione
NOVEMBRE -DICEMBRE - GENNAIO –
Scelta di criteri di riferimento e linee di indirizzo comuni ai tre ordini di scuola che, a partire dalla
progettazione curriculare a ritroso, guidino nella elaborazione di uno strumento di valutazione
autentica: la rubrica di valutazione.
Selezione delle prestazioni scelte intermini di competenze e strutturazione di indicatori e descrittori
tali da determinare scale di punteggi prefissati e “ancore” per valutare la qualità dei prodotti e delle
prestazioni avvenute in un determinato ambito disciplinare o campo di esperienza
Previsioni e decisioni anche in merito alla continuità orizzontale, alla sua valutazione ex ante in
itinere, monitoraggio, ed ex post.
Passaggi istituzionali
Condivisione all’interno degli organi collegiali
FEBBRAIO – MARZO - APRILE
Applicazione ed uso life skills
Uso e sperimentazione della rubrica di valutazione
Restituzione mensile dei risultati dai dipartimenti disciplinari e dai coordinatori referenti.
Analisi e tabulazione dati monitoraggio
Valutazione dei risultati
CHEK verifica
MAGGIO
Premesso che il monitoraggio sarà sistematico e in itinere e sarà relativo a tutte le azioni intraprese
al fine di verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, il
sistema di monitoraggio che si intende attuare prevederà:
Incontri periodici con il gruppo di miglioramento finalizzati all’aggiornamento sullo stato di
avanzamento dell’azione 3 , analisi e tabulazione dei dati di restituzione dei dipartimenti disciplinari
e coordinatori referenti e messa in evidenza delle eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione
delle singole azioni con rimodellazione degli obiettivi tempi e indicatori.
Rilevazione dei livelli in uscita a conclusione dell’anno scolastico
Documentazione del processo, raccolta degli esiti
ACT riesame e consolidamento
GIUGNO
Analisi ed esame dei risultati ottenuti secondo indicatori di risultato. Diffusione degli esiti e
pubblicizzazione
Le riunioni di aggiornamento del G.d.M. per valutare la diffusione del progetto sono previste con
cadenza mensile.
I monitoraggi delle azioni saranno effettuati periodicamente.
OBIETTIVI DI PROCESSO- RISULTATI ATTESI
a breve, medio e lungo termine
OBIETTIVO DI PROCESSO
- Definire il curricolo come
il compendio della progettazione
e della pianificazione dell’intera
offerta formativa della scuola
- Adottare sistematicamente un
modello di progettazione
disciplinare per competenze che
consideri il curricolo come faro
orientatore nella definizione dei
traguardi di competenze, delle
finalità, dei risultati di
apprendimento attesi, strategie,
mezzi, tempi, strumenti, risorse
interne e criteri di valutazione.
RISULTATI ATTESI
DOCENTI
- 100% adozione sistematica
del modello di progettazione
disciplinare
- 100% adozione rigorosa e
sistematica degli strumenti
didattico-metodologici
deliberati dal C.d.D all’interno
dei 3 ordini di scuola
-Adottare sistematicamente
rubriche come strumento di
valutazione autentica degli
alunni in un ambiente di
apprendimento significativo
- 100% adozione sistematica
della rubrica di valutazione
- Usare in modo cosciente e
maturo i contenuti informatici e i
circuiti multimediali come
strumento di lavoro per la
creazione di percorsi didatticoformativi personalizzati
-Valorizzare la multimedialità
nella relazione educativa per
superare il gap generazionale
nelle modalità di comunicazione
e prevenire/recuperare situazioni
di insuccesso scolastico che
potrebbero sfociare in fenomeni
di dispersione e di devianza
-Adottare nella pratica
quotidiana approcci didattici
innovativi attraverso l’accesso
alla nuove tecnologie della
didattica mediante la creazione
di Learning Object per una
didattica inclsiva
Rispetto ai risultati dello
studio di fattibilità:
- 50% di aumento dell’ uso
della LIM in classe
70% di aumento dell’uso del
registro elettronico e degli
strumenti a supporto del
docente
- 10% di aumento del
miglioramento del rapporto
docente/ alunno
- 10% di diminuzione dei
conflitti
Rispetto ai risultati dello
studio di fattibilità:
- 40% di aumento della
creazione ed uso dei Learning
Object per una didattica
inclusiva
RISULTATI ATTESI
STUDENTI
Rispetto ai dati degli anni
precedenti ci si attende alla fine
dell’attuazione del Piano:
- 30% di aumento di utilizzo
degli strumenti informatici come
mediatori dell’apprendimento
- 10% di aumento della
omogeneità dei risultati in termini
di competenze acquisite nelle
classi parallele dei diversi ordini
di scuola
-10% di aumento dei risultati delle
prove standardizzate nazionali
INVALSI
-10% di diminuzione dei debiti
formativi
-30% di aumento di studenti
coinvolti direttamente nella
verifica del livello di
apprendimento proprio e dei
compagni
-50% di diminuzione di fenomeni
di distorsione della valutazione
Rispetto ai risultati dello studio di
fattibilità:
-30% di aumento del benessere
psicologico e sociale degli alunni
- 30% di aumento del
miglioramento del rapporto
alunno/ alunno
-30% di aumento dell’autostima
-10% di riduzione della assenze
scolastiche
Rispetto ai risultati dello studio di
fattibilità:
-10% di miglioramento dall’ansia
scolastica
-20% di aumento della
motivazione allo studio
-20% di aumento delle
competenze di base
-20% di aumento dell’interesse ai
contenuti disciplinari
-Estendere la formazione sulla
cultura digitale e Lifelong
Learning
-Considerare la formazione
come crescita professionale
- N. delle richieste di adesione
ali percorsi formativi
- N di ore di formazione
realizzate
- 30% di aumento delle
certificazioni rilasciate
- N. questionari di
customersatisfaction positivi
METODOLOGIA DI LAVORO
La metodologia“catalizzatore” del cambiamento finalizzata al processo di miglioramento continuo
che sottende al piano e a cui si riferisce il paradigma PDCA è quella della ricerca-azione.
PIANIFICARE – AGIRE – OSSERVARE per poi RIPIANIFICARE - AGIRE – OSSERVARE,
quindi riflettere di nuovo.
Il momento della VALUTAZIONE dopo ciascuna di esse permetterà di passare alla fase successiva
o reiterare il percorso.
La scientificità della azioni sarà basate sul:
coinvolgimento dell’intero gruppo GAV di lavoro che condivide la progettualità e di tutta la
comunità scolastica nelle azioni pianificate
completezza di analisi della realtà scolastica coinvolta
legame dei risultati educativi al contesto
miglioramento del servizio educativo agli alunni.
La metodologia partecipata permetterà il pieno coinvolgimento di tutti gli “attori”, quindi ciascun
docente assumerà il ruolo di attore-ricercatore all’interno del processo migliorativo e le maggiori
consapevolezze acquisite durante la ricerca-azione gli permetteranno di agire in prospettiva del
cambiamento.
RISORSE UMANE
Sono coinvolti:
Nella progettazione :il D.S. , i docenti del Gruppo di Valutazione, i docenti del Gruppo di
Miglioramento, il DSGA, personale ATA, 2 formatori esterni.
Nella realizzazione: Tutta la comunità scolastica
RISORSE STRUMENTALI
Aule-Laboratori informatico e multimediale delle discipline, Tablet, Lavagne Interattive
Multimediali con videoproiettore, impianto di amplificazione, radiomicrofono, connessione di rete,
sala stampa e eventuali spazi attrezzati funzionali al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
RISORSE DIDATTICHE
Tutoring in presenza
Dispense, spiegazioni, verifiche, schede didattiche semplificate, test, giochi, contenuti digitali,
video digitali
Ei-Bookscaricabil.
Misure compensative
Simulatore online per esercitazioni
Strumenti di valutazione per il monitoraggio continuo.
MODALITA’
PROGETTO
DI
MONITORAGGIO
E
VALUTAZIONE
DEL
Il monitoraggio sarà sistematico e in itinere e sarà relativo a tutte le azioni intraprese al fine di
verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale ritaratura in corso d’opera.
Il sistema di monitoraggio che si intende attuare prevederà incontri periodici della referente di
progetto e della responsabile del monitoraggio con i responsabili di dipartimento, coordinatori ed
eventuali altri docenti impegnati nelle attività del progetto, finalizzati all’aggiornamento sullo stato
di avanzamento del progetto, sul rispetto dei tempi e sulla definizione puntuale delle fasi successive.
Durante gli incontri verranno evidenziate le criticità emerse e l’eventuale individuazione di azioni
correttive.
La strutturata attività di monitoraggio si baserà su:
- Analisi e tabulazione dei dati di restituzione dei dipartimenti disciplinari e coordinatori referenti
- Analisi delle progettazioni disciplinari
- Esame dei risultati delle prove di valutazione comuni
- Risultati delle prove standardizzate nazionali;
- Rilevazione del livello di soddisfazione di alunni e docenti destinatari dell'intervento;
- Rilevazione dei livelli in uscita a conclusione dell’anno scolastico
La valutazione del processo di miglioramento accompagna in itinere l’implementazione del
progetto stesso ed è correlata agli obiettivi di processo
La valutazione, infatti, ha come finalità l’accertamento della validità dei metodi e dei percorsi
utilizzati al fine di attivare un eventuali processo di miglioramento.
Tenendo presenti gli obiettivi prefissati, essa si effettuerà in tre principali momenti: iniziale,
intermedio e finale.
In particolare la valutazione iniziale ha una funzione diagnostica, in quanto consente di raccogliere
informazioni, dati, elementi utili, per conoscere la situazione di partenza e di effettuare uno studio
di fattibilità circa le reali possibilità di direalizare le azioni previste.
La valutazione in itinere consiste nell’accertamento continuo delle singole parti in cui si articola il
piano. Essa svolge una funzione orientativa e regolativa in quanto prevede una serie di decisioni
relative al lavoro di regolazione dei procedimenti, dei metodi intrapresi, così da favorire l’adozione
di eventuali correttivi alla metodologia utilizzata.
La valutazione finale o sommativa si prefigge di valutare la stima dell’impatto cioè degli effetti
prodotti sulla base degli indicatori di processo e di risultato prodotti.
INDICATORI
PROGETTO
DI
MONITORAGGIO
E
VALUTAZIONE
DEL
Compito del GAV e del gruppo di progetto sarà la valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli
indicatori relativi ai traguardi del RAV.
La valutazione sarà periodica, con frequenza bimestrale e alla fine della prima annualità e
permetterà di capire se la pianificazione è stata efficace.
Essa si baserà sull’analisi dell’avanzamento degli indicatori di realizzazione e sull’impatto di
contesto.
Tale processo si ripeterà negli anni successivi
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
•
•
•
•
•
CURRICOLO verticale per competenze in dimensione europea
MODELLO di progettazione disciplinare per competenze ispirato al curricolo
RUBRICA di valutazione
CERTIFICAZIONE delle competenze informatiche digitali per il personale docente
CREAZIONE di Learning Object per una didattica inclusiva
La mappa del processo di miglioramento e pertanto il modello del funzionamento dell’intera
organizzazione scolastica che ne deriva sarà documentato in modo che diventi patrimonio
dell’intera comunità scolastica e del territorio anche nella prospettiva di buona pratiche e nell’ottica
della cultura del miglioramento.
Pertanto i risultati del PdM e i suoi contenuti saranno diffusi e presentati agli stakeholders.
La misurazione della diffusione degli esiti del progetto terrà conto sia degli indicatori quantitativi
che qualitativi.
Indicatori quantitativi:
- Numero di brochure/opuscoli del PTOF consegnati alle famiglie
- Numero di utenti che hanno visionato il documento sul sito dell’Istituto, mediante la lettura di un
opportuno contatore automatico dei contatti.
Le rilevazioni si effettuerano dopo l’adeguamento del POF e delle relative attività da parte
dell’Istituto.
MODALITÀ E STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE E DIFFUSIONE
DEL PROGETTO
MATERIALI PRODOTTI E RELATIVA
FRUIBILITA’
MODELLO di progettazione disciplinare
CURRICOLO verticale
RUBRICA di valutazione
CREAZIONE di Learning Object
RISORSE didattiche digitali
PUBBLICIZZAZIONE degli esiti
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE E
DIFFUSIONE
Pubblicazione di un Report finale
Inserimento nel PTOF
Realizzazione di brochure/opuscoli- locandine per
le famiglie, gli enti locali, le scuole in regime di
continuità orizzontale e verticale
Diffusione attraverso il sito web della scuola per le
stakeholders
Diffusione attraverso scuola in chiaro
Utilizzo
del
portale
INFOSCHOOL
“
SCUOLATTIVA” per una comunicazione efficace
scuola-territorio
PIANO FINANZIARIO
FIGURE
PROFESSIONALI
TIPOLOGIA
ATTIVITA’
DOCENTI
Monitoraggio e
valutazione
DI ORE
AGGIUNTIV
E PRESUNTE
10
COSTO
FONTE
FINANZIARIA
413,20
FONDI AZIONE
MIGLIORAMENTO
+ FONDI SCUOLA
PER LA
FORMAZIONE
Implementazione e
riunioni
65
1.509,46
Tutoraggio e supporto
alle azioni
30
696.68
PERSONALE
ATA
ALTRE FIGURE
FORMAZIONE
18
900,00
SPESE
PER SENSIBILIZZAZIONE
MATERIALI
PUBBLICITA’
480,66
TOTALE
4.000,00
Collab. Scol. In
servizio su orario
ordinario pomeridiano
FONDI SCUOLA
PER LA
FORMAZIONE
DOTAZIONE
FUNZIONAMENTO
AMMINISTRATIVO
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Eva Ciccone
(FIRMA AUTOGRAFA SOSTITUITA
A MEZZO STAMPA AI SENSI DEL
D.LGS. N. 39/1993)
Fly UP