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MODULO 1 – CONCETTI DI BASE DELLA QUALITÀ E DI
MODULO 1 – CONCETTI DI BASE DELLA QUALITÀ E DI SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 1.1 Concetti generali introduttivi 1.1.1 Il concetto qualità 1.1.1.1 Comprendere come l’evoluzione della qualità avviene in funzione delle esigenze del mercato e della società La storia della qualità è vecchia quanto la storia dell'uomo, perché essa è legata ad una prerogativa tipica dell'uomo e cioè quella di potere scegliere tra opzioni differenti. In assenza di costrizioni fisiche o ideologiche l'uomo tende a scegliere l'opzione che gli procura il massimo vantaggio al minore costo. Non siamo molto lontani da una delle tante definizioni della qualità e cioè da quella che definisce la qualità di un prodotto o servizio come il massimo rapporto tra valore e costo. I principi della qualità sono quindi connaturarti con la natura stessa dell'uomo; ma le scelte che l'uomo effettua sono strettamente collegate anche al contesto nel quale egli opera; come conseguenza, anche il concetto di qualità è strettamente collegato al contesto economico, sociale e culturale che lo circonda, perché è questo contesto che ne condiziona le scelte. Il concetto di qualità ha infatti subito diverse evoluzioni nel tempo in base al contesto storico, economico, alle esigenze del mercato e della società, alle aspettative delle persone ed in relazione modo di vivere, alle diverse relazioni tra clienti e fornitori, tra consumatori e aziende produttrici di beni e servizi. Le testimonianze più evidenti e documentate della relazione esistente tra il concetto di qualità risalgono alla notte dei tempi, ma assumono rilevanza storica nel medioevo con il fiorire dell'artigianato. Le testimonianze più evidenti e documentate della relazione esistente tra il concetto di qualità e la sua evoluzione storica risalgono alla notte dei tempi. Già ai tempi dei Babilonesi, nella città di Babilonia risiedeva l’imperatore che governava un territorio assai vasto, dove vivevano diversi popoli. L’imperatore Hammurabi, per dare unità e ordine al suo impero, ordinò di incidere su grandi pietre cuneiformi le leggi e così comparve l primo codice di leggi scritte, il codice di Hammurabi, ora custodito al museo del Louvre a Parigi. Fu una decisione per la qualità: il compito di giudicare spettava al re, che però non poteva occuparsi di tutte le questioni e pertanto demandava i suoi funzionari che, in mancanza di leggi scritte, potevano decidere secondo le proprie simpatie e non secondo evidenze oggettive1. Anche ai tempi degli Egizi gli operai, per costruire le piramidi, scalpellavano massi di pietra ed altre persone, con strumenti di misura, verificavano la correttezza delle dimensioni (e 1 Quando furono scritte le leggi divennero oggettive e valide per tutti e anche i giudici dovettero rispettarle. 1 pertanto la qualità del loro operato)2. La qualità è insita nell’uomo ed è nata con lui: si pensi al baratto quando la qualità dei beni era comunque valutata per avere una transazione equa. L’evoluzione del concetto di qualità, assume grande rilevanza storica nel medioevo con il fiorire dell'artigianato. L’artigianato: Questo periodo, durato con diverse caratteristiche fino all'inizio dell'era industriale, è contraddistinto da un modesto reddito pro capite e quindi da una domanda limitata dalle modeste capacità di spesa da parte delle persone e del mercato. A questa scarsa domanda fa fronte una offerta pure limitata, ma comunque spesso di elevata qualità. Le scarse possibilità economiche dei compratori richiedono infatti che i prodotti conservino a lunga le loro caratteristiche (una sorta di affidabilità ante litteram) 3. La responsabilità del produttore riguarda l'intero ciclo produttivo, dal rapporto iniziale con il cliente, alla ideazione e progettazione del prodotto, alla sua realizzazione, fino alla sua consegna e manutenzione. Attorno a questi principi nasce una organizzazione del lavoro estremamente formalizzata e rigorosa. Gli artigiani sono raggruppati in corporazioni che da un lato ne tutelano gli interessi, ma dall'altro impongono requisiti molto severi all'entrata di nuovi addetti 4 e regole molto severe ai componenti. La qualità è responsabilità del titolare della bottega e la qualità del prodotto si identifica con la qualità del produttore. In questo periodo la qualità è percepita come un vero valore. La produzione di serie: Alla la fine del milleottocento, con la nascita dell’era industriale e l'avvento della produzione di serie, segna il tramonto dell’era dell’artigianato e della visione della qualità ad essa connessa. La produzione dei beni aumenta notevolmente, rendendo disponibili prodotti a prezzi più contenuti. Il potere di acquisto medio aumenta, innescando una reazione a catena: aumentano i consumi e aumenta la produzione per farvi fronte; aumenta il reddito medio e aumentano i consumi. Sul piano dell'organizzazione produttiva avviene un cambiamento rivoluzionario con l’avvio della produzione di serie e la conseguente parcellizzazione dell'attività e cioè con lo spezzettamento della attività produttiva in operazioni elementari tra loro apparentemente scollegate, al fine di aumentare l'efficienza5. La qualità perde completamente il suo ruolo precedente perché manca una visione ed una responsabilità unitaria del prodotto. Qualità diventa la mera l' attività di separazione delle parti che rispondono ai requisiti da quelle che non vi rispondono. All’inizio del secolo regna il taylorismo6 che si proponeva di organizzare il modello lavorativo secondo le fasi di analisi delle caratteristiche della mansione da svolgere, di creazione del prototipo del lavoratore adatto a quel tipo di mansione ed infine di selezionare il lavoratore ideale, al fine di formarlo e introdurlo nell’azienda: un lavoratore adatto al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Questo avveniva negli anni 2 Tale situazione è stata documentata in diversi geroglifici. Ai nostri bisnonni, durante la civiltà contadina, un cappotto era considerato di qualità solo se durava nel tempo (anche i fortunati potevano permettersi un cappotto solo per tutta la vita). Pertanto il requisito più importante era la capacità, da parte del tessuto, di riparare dal freddo per almeno 30-40 anni, e non logorarsi a causa dell’uso ripetuto. 4 Si pensi agli apprendisti 5 L'efficienza può anche essere definita come l'ammontare dello sforzo da impiegare per portare a termine un compito. Il rapporto tra output (risultato) ottenuto e risorse impiegate (ad esempio numero di pezzi prodotti per unità di personale utilizzata). 6 Frederick Winslow Taylor (1856-19159) fu un ingegnere ed imprenditore statunitense. 3 Modulo 1 EQDL start 2 immediatamente successivi alla rivoluzione industriale, quando il fermento tecnologico e la nascente richiesta di prodotti da parte del mercato era alta e c'era il rischio di non riuscire ad organizzare nella maniera adeguata, ed in particolare produttiva, il processo produttivo delle nuove industrie7. Il fucus era sulla produzione8. La responsabilità della qualità è relegata ai controlli ed è responsabilità di operatori di basso livello, che si limitano a valutare la rispondenza a requisiti fissati dal produttore. Non esiste una responsabilità aziendale della qualità dell'intero prodotto. Nasce il controllo della qualità che ha l’obiettivo di separate i prodotti rispondenti alle specifiche da quelli che non lo sono. Qualità significava rispondenza ai requisiti fissati dal produttore (tipicamente il mero funzionamento essenziale) ed era considerata un costo purtroppo inevitabile, costo indotto dalle ispezioni per controllare e separare le parti che rispondono ai requisiti da quelle che non vi rispondono; il focus era incentrato sulle Ispezioni ed il Collaudo Finale. La statistica applicata alla attività industriale: Tra gli anni 20 e 40 la produzione bellica domina l'attività industriale; la domanda è quindi crescente, ma destinata in gran parte all’uso bellico. Ci si rende conto che i costi ed i tempi dei controlli sono troppo elevati e che non aggiungono valore al prodotto. Si chiede aiuto alla matematica per ridurne i costi ed i tempi. Nascono le carte di controllo e in generale la statistica industriale che consente di ottenere livelli di qualità noti e predefiniti a costi decisamente inferiori. La Qualità riguarda tutte le lavorazioni, ma la qualità è sempre limitata alle attività produttive ed è un compito comunque e sempre delegato a personale di basso livello. L’assicurazione qualità: Nel secondo dopoguerra una nuova svolta è rappresentata dal sorgere delle grandi realizzazioni nei settori aerospaziale, nucleare, petrolifero e militare. Nasce in questa epoca (anche grazie alle esperienze industriali maturate nel Giappone della ricostruzione postbellica) un nuovo modo di fare qualità che risponde alle esigenze di “fare bene da subito” che sono inseparabili da questo tipo di grandi realizzazioni prototipiche. Pensando al caso dell’aerospazio, è chiaro che nel lanciare una navicella spaziale non ci sarà una seconda occasione, e si deve avere l’assicurazione che, nel momento decisivo, tutto funzioni come previsto. È in questo contesto che nasce il concetto di “assicurazione di qualità” e cioè l’idea che si deve “agire prima” perché tutto possa andare come previsto “dopo”. Questa idea trova grande diffusione anche nel mondo industriale nel momento in cui, anche grazie all’espansione economica in atto in quegli anni, ci si rende conto che non è più possibile, anche nella produzione di massa, sopportare i costi che derivano da un modo di produrre potente, ma estremamente rigido ed incapace di seguire l’evoluzione sempre più veloce di un mercato che vuole prodotti sempre più diversificati ed a basso costo9. Pertanto si anticipano i controlli per evitare di aggiungere valore a parti che potrebbero essere difettose e non conformi. 7 La prima introduzione su vasta scala dei metodi tayloristici fu attuata dalla Ford, che nel 1908 realizzò la catena di montaggio per avviare la creazione del modello T, l'automobile destinata a conquistare il mercato con i suoi prezzi particolarmente competitivi. 8 Infatti la situazione del mercato cambia con la rivoluzione industriale e lo sviluppo delle macchine e dei metodi produttivi Tayloristici, in cui sia chi produce (l’operaio) che chi riceve il prodotto (il cliente) perdono la possibilità di esprimersi riguardo alla qualità del prodotto, che viene decisa solo dalla ditta produttrice che l’ha stabilita in funzione delle proprie capacità tecnologiche, della produttività e dei profitti previsti a priori. È questo il momento dello sviluppo della produzione di massa e della catena di montaggio, che rimane ancora oggi il modello più noto al grande pubblico. In questo modello produttivo il controllo di qualità viene affidato esclusivamente all’effettuazione di misure (anche a campione) sul prodotto stesso (controllo di prodotto). 9 Anche grazie alle esperienze industriali maturate nel Giappone della ricostruzione postbellica. Modulo 1 EQDL start 3 Inoltre, già dagli anni 1950 -1960, la qualità entra nella progettazione (controllo della qualità evoluto) anche per garantire la funzionalità e la conservazione delle caratteristiche dei prodotti nel tempo e l’affidabilità10, e dal 1960, con l’assicurazione ed il controllo della qualità, la qualità comincia a coinvolgere tutte le attività aziendali, pur restando un fatto prevalentemente tecnico e orientato al prodotto. Evoluzione della qualità, le norme sui sistemi qualità e sui sistemi di gestione per la qualità: Negli anni 80 l'offerta di prodotti supera la domanda. Si realizzano grosse concentrazioni produttive e quindi i prodotti sono meno differenziati sul piano tecnico. Per potere vincere la concorrenza è necessario conoscere ad anticipare le esigenze dei clienti. I livelli di difettosità devono essere praticamente zero. Sul piano tecnico la qualità interessa tutte le attività aziendali. Il ruolo della funzione qualità è articolato in una attività di garanzia ed in una attività di controllo; per dare concreta attuazione a questi concetti è necessario che le organizzazioni si dotino di strutture organizzative adeguate, che le attività operative vengano svolte secondo procedure precise e formali, che esistano risorse adeguate come numero e come competenza, in altre parole è necessario che le organizzazioni si dotino di un sistema adeguato per raggiungere i loro obiettivi di qualità. Nasce il concetto di Sistema Qualità. Infatti per poter ottenere risultati di qualità (in termini economici e per soddisfare i clienti) è necessario gestire un insieme di attività coordinate e inter-connesse (cioè disporre di un SISTEMA DI GESTIONE), dove la qualità è il risultato degli sforzi di tutte le funzioni aziendali. La formula QRISULTATO = Q1 x Q2 X Q3 X.....QN dove Q1= Qualità del MKT, Q2 = Qualità della progettazione, Q3 = Qualità della fabbricazione, …, QN = Qualità dello smaltimento (Qx può assumente valori tra 0 e 1) riassume bene la situazione: è sufficiente che uno dei fattori sia zero, per annullare lo sforzo di tutti gli altri11. Dagli anni 1980 la qualità comincia a diventare strumento strategico di profitto economico per le aziende, coinvolge tutte le funzioni ed i processi aziendali e di conseguenza la responsabilità della qualità è dell’alta direzione. Agli inizi degli anni 80 vengono emesse in Inghilterra ed in Canada le prime norme sui modelli di sistema qualità che prendono lo spunto da analoghe norme esistenti nei settori militare e nucleare. La International Standard Organisation (ISO) costituisce il Comitato tecnico 176 con l’obiettivo di emettere norme internazionali sui sistemi qualità. Nel 1987 vengono pubblicate le norme della famiglia ISO 9000 che hanno un immediato successo; vengono in pochissimo tempo tradotte ed adottate da numerosi paesi tra i quali l'Italia che le riemette in italiano nel 1988. Le norme ISO vengono periodicamente revisionate dall’ente emittente per adeguarle alla evoluzione del contesto nel quale operano. Una prima revisione è stata effettuata nel 1994. In tale data la ISO ha deciso anche di effettuare una revisione completa delle norme; a questa revisione è stato dato il nome significativo di “vision 2000”. Queste norme della state emesse alla fine del 2000 e riviste nel 2008 e ne hanno trasformato anche l’obiettivo che è ora quello di definire 10 11 Si definisce affidabilità la capacità di rispettare le specifiche di funzionamento nel tempo. All’interno del sistema ogni funzione deve attuare i controlli relativi alla propria attività. Modulo 1 EQDL start 4 requisiti del sistema di gestione per la qualità. Dagli anni 90 al 2000, in epoca di mercati globali, la qualità guarda all’intero Sistema di gestione aziendale12 in modo da rendere le imprese più competitive rispetto alle aziende concorrenti. Viene introdotta la gestione della qualità totale (Total Quality Management TQM) con l’allargamento dei concetti di assicurazione e di efficacia, all’obiettivo di garantire la soddisfazione dei clienti13. Nel prosieguo, anche in relazione alla famiglia di norme Vision 2000, la qualità pone l’accento a pilastri quali: la soddisfazione dei clienti14 e delle parti interessate, il miglioramento continuo, la visione aziendale per processi, il coinvolgimento di tutta l’organizzazione e di tutto il personale a qualsiasi livello, per i risultati d’impresa. Non solo la conformità ai requisiti del prodotto/servizio ma anche e soprattutto la soddisfazione del cliente. La sicurezza, l’ambiente e la responsabilità sociale; La storia della qualità non è ancora finita. Gli anni dell’inizio del millennio hanno segnato l'inizio di un nuovo capitolo nello sviluppo dei principi della qualità che abbraccia anche la sicurezza e l'ambiente allargando quindi il dominio della qualità dalla categoria esclusivamente tecnica, a quella sociale, includendo nella qualità anche lo smaltimento del prodotto alla fine della sua vita utile. Un ultimo aspetto da ricordare riguarda il ruolo sociale della qualità. La globalizzazione dei mercati fa’ emergere la necessità di una etica dei rapporti tra organizzazioni e individui (dipendenti, clienti, azionisti e collettività) che va’ oltre il codice civile e penale. Nasce il concetto di responsabilità sociale dell’impresa che non dovrebbe essere guidata unicamente dalle regole del profitto, ma dovrebbe considerare anche gli individui ed i loro diritti, non limitati a quelli sanciti dal codice civile e penale. Nasce la responsabilità sociale d’impresa (RSI). L’evoluzione dei concetti della qualità ci insegna che chi offre un bene od un servizio deve quindi cercare innanzi tutto, come strategia per conquistare il mercato, la soddisfazione del cliente e deve impegnarsi al massimo per conservare a lungo tale soddisfazione sia per evitare che il cliente insoddisfatto possa rivolgersi alla concorrenza (se questa esiste) che per evitarne le lamentele, i contenziosi, le richieste di indennizzo o più in generale per rispondere alle sempre più crescenti, pressanti esigenze. Aumentare l’efficienza e l’efficacia delle proprie azioni, analizzare e confrontare continuamente rischi e benefici in ogni attività economica e sociale, aumentare profitti e quote di mercato, la propria soddisfazione, e nello stesso tempo dovere sempre di più tener conto anche di quella degli altri, contemperare sviluppo e armonia, crescita tecnologica e rispetto dell’uomo e dell’ambiente, sono solo alcune delle sfide che oggi l’operatore economico, quello sociale e più in generale l’intera società civile devono affrontare in una situazione generale di profondo cambiamento di atteggiamenti e valori, di strategie, di modelli e di tecniche di riferimento. 12 Non solo ai processi produttivi ma le analisi vengono estese anche per esempio ai processi amministrativi e non solo tecnici. Il controllo di tutte le attività necessarie alla realizzazione di un prodotto o all’erogazione di un servizio, in modo che esse siano da un lato conformi agli obiettivi ed alle esigenze di chi di tale prodotto o servizio dovrà fruire (efficacia), dall’altro siano svolte in modo ottimale rispetto a quanto previsto (efficienza), deve essere esteso a tutte le attività che concorrono per ottenere un determinato obiettivo. 13 E di tutte le parti interessate come gli utenti dei servizi o la collettività. 14 Essenziale diviene l’analisi della customer satisfaction Modulo 1 EQDL start 5 Le nuove esigenze impongono alti livelli di know-how tecnico ed organizzativo, capacità di anticipazione ed innovazione, flessibilità e rapidità nelle azioni, ma soprattutto alti livelli dell’efficienza delle azioni svolte e di uso delle risorse (ridurre al minimo gli errori, i ripensamenti e le modifiche, i tempi di sviluppo, gli sprechi e le perdite non solo economiche ma anche quelle che si misurano come mancato sfruttamento delle opportunità). “Qualità” quindi in questo ambito assume valore sia in termini di contenuti di un prodotto o di un servizio che come capacità di un’organizzazione, delle persone, dell’intero sistema di essere in grado di realizzare quel prodotto o di erogare quel servizio ‘al meglio”, cioè rispondere in modo ottimale (efficace ed efficiente) alle esigenze stabilite. In tabella, sinteticamente, si riassume l’evoluzione della qualità Anni Sviluppo delle Aree Coinvolte Metodologie della qualità 1900 - 1930 Ispezione Collaudo finale 1930 - 1940 Controllo produzione, Produzione Carte di controllo, Controllo della qualità 1930 - 1950 Controllo statistico di Produzione qualità 1950 - 1960 Affidabilità Progetto Manutenibilità, Controllo della qualità evoluto 1960 - 1970 Controllo totale della Altre funzioni qualità 1970 - 1985 Assicurazione della Organizzazione qualità dell’azienda 1980 – 2000 Sistemi dinamici di Gestione dell’azienda qualità, Qualità Totale 1990 – 2000 Sistemi di gestione Tutti i processi qualità, aziendali, Cliente miglioramento continuo, customer satisfaction 2000 - 2010 sicurezza, l’ambiente Tutti i processi e responsabilità aziendali, partner e sociale, campagne società, Nazioni nazionali per la qualità Modulo 1 EQDL start 6 TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Quale, tra le affermazioni che seguono relative al concetto di qualità, è la più corretta? a) Il termine qualità significa alte prestazioni. b) Il termine qualità significa bontà del prodotto. c) La qualità riguarda unicamente i prodotti. d) Qualità significa soprattutto capacità di soddisfare le esigenze dei clienti. e) Qualità significa rispetto rigoroso delle norme relative. Risposta corretta d) 2. Da chi è determinata, in pratica, la qualità di un prodotto o servizio erogata in regime monopolistico? a) Dai clienti. b) Dal management dell’organizzazione monopolistica erogatrice. c) Dalle organizzazioni di categoria. d) Dal responsabile della qualità dell’organizzazione erogatrice. e) Dal personale dell’organizzazione erogatrice. Risposta corretta b) 3. I concetti di Assicurazione della qualità (A.Q.) traggono origine da …. ( completare la frase) a) nell’artigianato dalla necessità di comprendere a pieno le esigenze dei clienti. b) nella produzione di serie dalla necessità di realizzare grandi quantità di prodotti a basso costo ed elevata qualità. c) dalla necessità di fare “bene subito”, legata alla realizzazione delle grandi opere. d) dalla necessità di rassicurare i clienti della rispondenza dei prodotti forniti a tutti i requisiti di legge. e) dalle esigenze legali, derivanti dai contratti assicurativi. Risposta corretta c) 1.1.1.2 Conoscere le possibili definizioni del termine qualità (qualità in termini assoluti, qualità come attributo, qualità percepita, qualità attesa) Qualità è, nel linguaggio comune, un termine che tutti usano per indicare, in sintesi e senza necessità di specifiche valutazioni numeriche, un livello elevato o di eccellenza, di soddisfazione per uno o più degli aspetti che in qualche modo riguardano le nostre esigenze del vivere e dell’operare. Frasi come: “…un servizio di qualità…”, “…un prodotto Modulo 1 EQDL start 7 di qualità…” o anche “qualità del nostro rapporto”, “qualità della vita” utilizzano appunto il termine come sinonimo di eccellenza, massimo risultato, delizia, completa rispondenza a delle aspettative di livello elevato, spesso tuttavia non direttamente associabili ad una misura o valutazione. In questo caso una prima, generale definizione potrebbe essere: “espressione di forma assoluta che indica un valore di massima positività”. L’evoluzione e il progresso tecnologico hanno tuttavia sempre di più diversificato le esigenze e le aspettative così che, relativamente ad aspetti più specifici di un bene o di un servizio, ciò che può essere un attributo di qualità per una persona può non esserlo per un’altra. In questo caso il termine ‘qualità’ viene associato alla capacità di soddisfare una determinata caratteristica considerata prioritaria e alla quale si assegna un determinato valore di aspettativa. La definizione che ne può derivare è basata quindi sul valore che si attribuisce alle caratteristiche di un bene o di un servizio. In ambito tecnico però è necessario individuare una definizione di qualità che si presti a valutazioni quantitative e svincolate, il più possibile, da elementi soggettivi. In questo caso la definizione più corretta è quella fornita dalla norma UNI EN ISO 9000: 2005 che recita testualmente: Qualità: Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti.15 o, in termini meno esatti ma più comprensibili, si potrebbe definire “la misura in cui un prodotto servizio soddisfa i requisiti”. Il vero problema è poi quello di chiarire chi ha definito i requisiti e in quale misura essi soddisfano le esigenze dei clienti16. Un concetto particolarmente importante, legato proprio alla capacità di individuare le esigenze dei clienti è quello di “qualità attesa” che rappresenta il parametro di cui le organizzazioni vanno in cerca con le proprie attività di ricerca di mercato; la qualità attesa è la qualità che il cliente desidererebbe trovare nei prodotti o servizi che gli vengono offerti17. Un altro importante concetto relativo alla qualità è quello di “qualità percepita” che rappresenta la valutazione che il cliente ha della qualità del prodotto o servizio ricevuto ed è quella che determina la soddisfazione del cliente18. La qualità percepita è ciò di cui il cliente ha consapevolezza, in termini di soddisfazione dei propri bisogni ed aspettative. Quest’ultima definizione anche se è meno misurabile e oggettiva è però estremamente importante perché rappresenta la percezione che il cliente ha del prodotto e quindi la sua propensione all’acquisto. 15 Secondo la norma UNI EN ISO 9000: 2005 (al punto 3.5.1), Caratteristica: elemento distintivo; una caratteristica può essere intrinseca o assegnata, qualitativo o quantitativa; Esistono vari tipi di caratteristiche quali fisiche, sensoriali, comportamentali, temporali, ergonomiche, funzionali. Al punto 3.1.2 della Norma viene definito il Requisito come “esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita o cogente”. Pertanto la Qualità può essere definita come Il grado con cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa le esigenze espresse, implicite, cogenti. 16 Come abbiamo visto, nel linguaggio comune si usa la parola qualità nel significato di eccellenza; ad esempio un albergo a 5 stelle è considerato di qualità superiore ad una pensione famigliare. In realtà, in base alla definizione della norma, entrambi erogano un servizio di qualità, nel momento in cui soddisfano ampiamente le esigenze (espresse o implicite) della loro clientela. Un albergo a 5 stelle, che non rispetta quanto promesso ai clienti, è di qualità ‘inferiore’ ad una buona pensione familiare, che promette molto meno ma mantiene quanto promesso (anche se quanto promesso e mantenuto dalla pensione è meno di quanto realmente mantenuto dall’albergo). Idem per la Cinquecento o la Ferrari (se una delle caratteristiche considerate è il prezzo ed uno dei requisiti del cliente è il prezzo non distante dai 10.000 Euro). 17 Qualità attesa come l’insieme delle caratteristiche che il cliente si aspetta di trovare nel prodotto o nel servizio; Cio' che il cliente si attende in termini di soddisfazione dei propri bisogni ed aspettative in relazione ad un determinato prodotto o servizio. 18 Qualità percepita dal cliente finale in termini di soddisfazione della propria qualità attesa. Modulo 1 EQDL start 8 TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Quale, tra le affermazioni che seguono relative al concetto di qualità, è la più corretta? f) Il termine qualità significa alte prestazioni. g) Il termine qualità significa bontà del prodotto. h) La qualità riguarda unicamente i prodotti. i) Qualità significa soprattutto capacità di soddisfare le esigenze dei clienti. j) Qualità significa rispetto rigoroso delle norme ISO 9001. Risposta corretta d) 2. Esistono diversi termini associati al termine qualità, che vengono utilizzati in specifiche situazioni o con significati specifici; quale è, tra quelli che seguono quello che meglio descrive la qualità che il cliente desidererebbe trovare nei prodotti o servizi che gli vengono offerti? a) Assicurazione qualità. b) Qualità percepita. c) Controllo qualità. d) Qualità reale. e) Qualità attesa. Risposta corretta e) 3. Quale è la definizione di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005 : a) un insieme di caratteristiche misurabili in termini assoluti b) il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti specificati. c) il grado in cui un insieme di caratteristiche viene percepito dal cliente. d) l'insieme delle caratteristiche del prodotto/servizio conformi ai requisiti stabiliti dall'organizzazione e) Il livello di prestazioni atteso dal cliente. Risposta corretta b) 1.1.1.3 Conoscere la differenza tra qualità del prodotto e qualità del sistema Il concetto di qualità così come descritto nei punti precedenti è facilmente associabile ai prodotti ed ai servizi. La qualità di un prodotto19 è associata alle sue caratteristiche, così come vengono percepite dall’utente: aspetto, prestazioni, durata, affidabilità, dimensioni, 19 Secondo la norma UNI EN ISO 9000 per Prodotto si intende il risultato di un Processo. Esistono quattro categorie di prodotti: servizi, software, hardware, materiali da processo continuo. Processo: l’insieme delle attività correlate o interagenti che trasformano gli elementi in ingresso in elementi in uscita. Modulo 1 EQDL start 9 ergonomia, ecc … Ognuna di tali caratteristiche dipende dalle scelte progettuali che sono state fatte e che ne hanno definito le specifiche tecniche (colori, materiali, forme, funzionalità, ecc.). La rispondenza del prodotto alle specifiche tecniche definisce la sua qualità tecnica. Leggendo tali specifiche è quindi possibile prevedere la qualità teorica di un prodotto. È ciò che fa comunemente l’appassionato di auto che dai dati riguardanti la cilindrata, la potenza, la coppia, il tipo di telaio, il tipo di pneumatici o lo schema delle sospensioni ecc., è in grado di rendersi conto abbastanza completamente di quale sarà la qualità del mezzo, a condizione ovviamente che il produttore abbia rispettato le specifiche. In definitiva la qualità di un prodotto è pertanto il grado in cui l’insieme delle caratteristiche degli elementi in uscita da un processo soddisfa delle esigenze/aspettative20. Meno consueto è pensare al termine qualità associato ad un intero sistema. Si ricorda che il termine sistema21 individua un insieme di attività o processi, tra di loro collegati e dipendenti che hanno lo scopo di raggiungere un obiettivo prefissato e comune. .Anche per i sistemi, come per i prodotti,si può parlare di qualità Per qualità di sistema si intende quindi la qualità dell’insieme delle attività messe in atto affinché il prodotto o il servizio, obiettivo del sistema, venga realizzato, ed è legata anch’essa al modo in cui il sistema stesso è progettato ed attuato. Più precisamente per qualità di sistema si intende il grado in cui un insieme correlato di processi soddisfa nel suo insieme delle esigenze/aspettative22. In un moderno sistema “di buona qualità” esisterà una direzione capace di prendere le decisioni giuste in termini di gestione del personale e delle risorse in genere, capace di comunicare con i dipendenti e capace di attuare sistematiche azioni di correzione ed aggiustamento delle proprie decisioni.. In un moderno sistema di buona qualità ci saranno processi di progettazione e produzione o di erogazione dei servizi efficaci e la cui efficacia sia dimostrabile in modo oggettivo grazie ad una attenta e studiata azione di monitoraggio. Tali processi poi saranno orientati al raggiungimento di risultati che siano in grado di soddisfare il cliente. Nel paragrafo successivo sono elencati i principi che stanno alla base di un “sistema” di qualità, e nel modulo 2 verrà illustrato un modello ottimale di sistema per la gestione della qualità, cioè la norma UNI EN ISO 9001. Per concludere si potrebbe dire che un prodotto di buona qualità potrebbe essere generato (anche se raramente) da un sistema di bassa qualità (come capita per esempio quando i buoni risultati si ottengono solo grazie all’azione o al genio di singoli individui, scarsamente supportati dall’ambiente in cui lavorano, cioè dal sistema, appunto), mentre è difficile che un prodotto di bassa qualità sia generato da un sistema di buona qualità, dove si lavora bene, con obiettivi chiari (il desiderio del cliente, preventivamente accertato) e stando costantemente attenti al loro effettivo raggiungimento. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 20 Qualità di Prodotto come il grado in cui le caratteristiche del prodotto soddisfano ai requisiti Secondo la norma il sistema è un insieme di elementi correlati ed interagenti 22 Qualità di Sistema come la capacità di un insieme di elementi tra loro correlati o interagenti di rispondere ai suoi requisiti 21 Modulo 1 EQDL start 10 1. La qualità del prodotto: a) è correlata alla qualità del sistema organizzativo. b) è unicamente il risultato della utilizzazione di materie prime di buona qualità. c) è unicamente il risultato di buone prassi. d) è generalmente la sola a determinare la soddiafazione del cliente. e) è generalmente la sola a determinare il successo del’organizzazione. Risposta corretta a) 2. Quali sono le cose più importanti da considerare per implementare un Sistema di Gestione per la Qualità: a) la politica per la qualità, gli obiettivi per la qualità, la pianificazione della qualità, il controllo della qualità ed il miglioramento continuo b) la qualità del prodotto, gli obiettivi per la qualità, l'assicurazione qualità ed il miglioramento della qualità. c) la politica per la qualità, la documentazione del SGQ ed il piano delle verifiche ispettive d) il Manuale Qualità, le procedure, le istruzioni operative, i documenti del SGQ e le Registrazioni e) il Manuale Qualità, gli obiettivi per la qualità, la pianificazione della qualità ed il budget per la qualità. Risposta corretta a) Ho un dubbio su questa domanda: gli argomenti non sono ancora stati trattati (l’implementazine del SGA). Sarebbe forse meglio inserire una sulla qualità dei Sistemi 1.1.2 Le definizioni fondamentali secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005. Gli otto principi della qualità 1.1.2.1 Conoscere i concetti e le definizioni fondamentali relative a un Sistema di Gestione per la Qualità. Prima di prendere in esame i principi di un sistema di gestione per la qualità, è necessario comprendere bene che cosa si intende per “sistema di gestione per la qualità”; per fare questo prenderemo in esame i singoli termini che compongono il titolo. Il termine “sistema” individua un insieme di attività tra loro collegate che mirano a raggiungere un obiettivo preciso. Si tratta quindi di un temine dal significato molto ampio che si adatta alle tipologia più varia di attività: possiamo quindi parlare di sistema economico, di sistema industriale, di sistema scolastico, di sistema di governo per la qualità ecc. Il termine “gestione” è la traduzione del termine inglese “management” che forse sarebbe stato più chiaro tradurre con “direzione o governo”; poiché però è stato tradotto ufficialmente con “gestione”, utilizzeremo questo termine, ricordandone il significato molto ampio da assegnare a questo termine. Il “Sistema di Gestione per la Qualità” identifica quindi l’insieme delle attività necessarie per il governo della qualità o, per usare le parole della norma UNI EN ISO 9000:2005, un “insieme di attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione in materia di qualità” (qui sono insicuro se modificare in … ) “insieme di attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione con riferimento alla qualità”. Guidare e tenere sotto controllo una organizzazione in materia di qualità significa avere Modulo 1 EQDL start 11 chiari gli obiettivi ed i metodi per raggiungerli e cioè significa “definire la politica e gli obiettivi per la qualità, la pianificazione, il controllo, l’assicurazione ed il miglioramento continuo della qualità” 23. Questa definizione non deve far pensare ad una serie di prescrizione meramente formali, espresse dai vertici aziendali senza alcuna concreta possibilità di applicazione. Si tratta invece della più vitale metodologia e cultura organizzativa e gestionale che le organizzazioni moderne devono attuare per conquistare e consolidare una posizione competitiva vantaggiosa. Per terminare si riportano le principali definizioni relative al concetto di sistema di gestione per la qualità, fornite dalla norma UNI EN ISO 900:2005. Sistema – Insieme di elementi tra di loro correlati o interagenti. Sistema di Gestione – Sistema per stabilire politiche politica e obiettivi e per conseguire tali obiettivi. Sistema di Gestione per la Qualità – Sistema di gestione per guidare e tenere sotto controllo una organizzazione con riferimento alla qualità. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa significa, secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005, "gestione per la qualità"? a) E' quella parte della qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfatti. b) E' quella parte della qualità mirata a soddisfare i requisiti per la qualità c) E' l'insieme dell'organizzazione, delle responsabilità, delle procedure, dei procedimenti e delle risorse messi in atto per la conduzione aziendale della qualità. d) E' il modo di controllare la qualità. e) E' un modo per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione, con riferimento alla qualità. Risposta corretta e) 23 Per Politica per la Qualità si intende gli orientamenti (ed obiettivi) ed indirizzi generali di un organizzazione, relativi alla qualità, espressi in modo formale dall’alta direzione aziendale Per Obiettivo per la Qualità: qualcosa a cui si aspira o a cui si mira, relativo alla qualità La Pianificazione della qualità mira a stabilire gli obiettivi per la qualità ed a specificare i processi operativi e le relative risorse necessarie per conseguire tali obiettivi. Il Controllo della qualità mira a soddisfare i requisiti per la qualità. L’Assicurazione della qualità mira a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfatti. La Pianificazione, il Controllo e l’Assicurazione della qualità sono parte della gestione per la qualità. Modulo 1 EQDL start 12 2. Che è un "Sistema di Gestione per la Qualità", secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005? a) L'insieme delle caratteristiche necessarie per soddisfare esigenze espresse ed implicite. b) L'insieme delle attività svolte dall'alta direzione. c) E' un sinonimo di Sistema Qualità. d) Indica le attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione in materia di qualità. e) Indica la struttura organizzativa, i processi e le procedure necessarie per tenere sotto controllo il processo della qualità. Risposta corretta d) 1.1.2.2 Comprendere gli otto principi della qualità come enunciati dalla UNI EN ISO 9000:2005. I principi sono la base sulla quale si costruisce una scienza o una organizzazione. A partire dalla emissione della famiglia di norme ISO 9000, la ISO ha anteposto ai requisiti specifici di ogni norma, i principi sui quali essa si basa. La ragione principale di questa decisione è che ogni norma, per quanto completa, non fornisce requisiti specifici per tutte le situazioni che si possono verificare in pratica. I principi si applicano quindi come guida per le decisioni che possono rendersi necessarie in caso di situazioni impreviste. I principi non sono quindi requisiti. I principi di base della norma UNI EN ISO 9001:2008 sono i seguenti: 1. Organizzazione orientata al cliente. In un mercato libero il successo di una organizzazione dipende dalla sua capacità di soddisfare le esigenze dei propri clienti. L’espressione “soddisfare le esigenze dei propri clienti” ha un significato molto ampio e non significa solo rispettare le specifiche definite dal cliente o dal fornitore, ma richiede di trasferire le sue esigenze esplicite ed implicite nei propri indirizzi generali e nelle proprie politiche e soprattutto trasformarle nei requisiti ai quali devono rispondere i prodotti e servizi forniti. Una organizzazione veramente orientata al cliente deve avere la piena consapevolezza delle loro esigenze presenti e future e cercare di soddisfarle e di superare le loro stesse aspettative. ESEMPI APPLICATIVI: Identificare i clienti ed individuare le loro effettive esigenze Definire i requisiti dei prodotti ad essi destinati e sensibilizzare tutta l’organizzazione affinché si senta coinvolta nel loro soddisfacimento Mantenere relazioni costanti e franche con i clienti Monitorare il grado di soddisfazione dei clienti ed agire per migliorarlo 2. Leadership. Tra le varie definizioni del termine “leadership”, la norma UNI EN ISO 9000 definisce la leadership come la capacità di coinvolgere e guidare le persone nel conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione. Il leader deve perciò essere capace di comunicare in modo convincente, serio e credibile cioè senza demagogia e false promesse; deve essere capace di proporre e stimolare la creatività e la responsabilità dei collaboratori; deve essere capace di indicare comportamenti e di Modulo 1 EQDL start 13 modificarli, soprattutto con l’esempio e la coerenza dei comportamenti personali; deve essere capace di riconoscere i meriti di ciascuno, ma anche il ruolo del gruppo del raggiungimento del successo. Ruolo fondamentale è stabilire unità di intenti e di indirizzo nell'organizzazione. Per mezzo di questi strumenti e abilità il leader riesce a determinare il cambiamento ed il raggiungimento degli obiettivi. ESEMPI APPLICATIVI: stabilire una chiara visione del futuro dell’organizzazione dirigere dando l’esempio stabilire obiettivi condivisi e stimolanti realizzare le condizioni per favorire la creatività ed il contributo dei singoli, eliminando eventuali timori promuovere, incoraggiare e riconoscere i loro contributi 3. Coinvolgimento del personale. Le risorse umane sono l’elemento determinante per il successo di qualsiasi organizzazione; in modo diretto nel caso di attività artigianali o di servizi, in modo indiretto nel casi di attività più automatizzate. Ancora più insostituibile è il ruolo che giocano le persone nella innovazione e nel miglioramento che sono le tipiche attività che possono essere fatte solo dagli uomini. Non è il casuale il fatto che il fattore umano viene identificato con il termine “risorse umane “ per sottolineare che il fattore umano è una risorsa e come tale deve essere curata, migliorata ed accresciuta come e meglio di qualsiasi altro investimento. La norma ricorda in modo esplicito che le persone, a tutti i livelli, costituiscono l’essenza dell’organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento permette di mettere le loro abilità al servizio dell’organizzazione. ESEMPI APPLICATIVI: colloquiare apertamente con i dipendenti per raccogliere pareri e suggerimenti coinvolgere il personale sulle tematiche della qualità responsabilizzandolo nella messa a punto e nel miglioramento dei processi arricchire le mansioni per rendere il lavoro gratificante concedere riconoscimenti ed incentivi 4. Approccio basato sui processi. L’approccio basato sui processi è uno dei punti più qualificanti della norma UNI EN ISO 9001; ad esso è dedicata buona parte del modulo 3 della EQDL, quindi in questo paragrafo ci si limiterà a spiegare che cosa si intende per approccio per processi, rinviando al paragrafo citato per gli approfondimenti. Anzitutto ricordiamo che un processo è un insieme di attività tra loro interconnesse che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita, aggiungendo valore, al fine di raggiungere un risultato prefissato. La chiarezza dell’obiettivo da raggiungere è l’elemento qualificante di un processo. Si tratta come si vede di una definizione molto ampia e generale che assume una connotazione più specifica quando si passa al concetto di “approccio per processi”. Pensare una organizzazione in un’ottica di approccio per processi significa rivoluzionare il modo di vedere l’organizzazione. Modulo 1 EQDL start 14 Nelle grandi aziende, l’organizzazione più comunemente utilizzata è quella detta “per funzione” che si basa sulla riunione nella stessa unità operativa delle persone che svolgono la stessa funzione al fine di ottimizzare l’efficienza; ad esempio la progettazione, la fabbricazione, le vendite, l’assistenza , ciascuna con responsabili specializzati e aventi obiettivi specifici. L’organizzazione per funzioni presenta l’inconveniente che l’organizzazione finisce con perdere di vista l’obiettivo finale e lavorare per il successo della propria organizzazione e non per il cliente finale. Nell’approccio per processi, l’organizzazione è pensata come una rete di processi tra loro collegati e interagenti che attraversano trasversalmente le vecchie funzioni e che creano un filo diretto tra i fornitori ed il prodotto finale destinato al cliente. In questo modo si eliminano o riducono le barriere che nascono soprattutto alle interfacce tra differenti funzioni. ESEMPI APPLICATIVI: definire i processi aziendali che determinano la qualità dei prodotti definire uscite, ingressi, fattori chiave e responsabili di ciascun processo Individuare i processi di successo determinare e rendere disponibili le risorse necessarie definire indicatori di efficacia ed efficienza 5. Approccio sistemico alla gestione. L’organizzazione è una struttura complessa al cui interno operano numerose forze tra loro collegate e che si influenzano reciprocamente. Il livello di complessità è tanto più elevato tanto più grandi sono le sue dimensioni e più complesso è l’obiettivo da raggiungere. E più la complessità è elevata, più elevato è il rischio di lentezza della risposta alle esigenze dei clienti e di inefficienze e di ritardi . Per governare (gestire) nel modo migliore una organizzazione è necessario organizzarla come un insieme di processi per ciascuno dei quali è identificato l’obiettivo singolo ed il ruolo per il raggiungimento dell’obiettivo globale. Una organizzazione efficace ed efficiente è quella che identifica, capisce e governa un sistema di processi interconnessi per perseguire determinati obiettivi. 6. Miglioramento continuo – La capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti è una delle chiavi del successo di una organizzazione. Ma le esigenze e le aspettative dei clienti, in un mercato aperto, sono in continua evoluzione e quello che soddisfaceva i clienti ieri non li soddisfa più oggi perché la concorrenza offre qualcosa di meglio. Una organizzazione che vuole restare sul mercato deve quindi porsi come obiettivo permanente il miglioramento continuo. Ogni processo dell’organizzazione dovrebbe porsi regolarmente degli obiettivi di miglioramento. Il miglioramento continuo è uno dei principi più importanti della norma e una delle regole di vita più importanti per tutti perché significa di non adagiarsi mai sullo stato raggiunto, ma di mirare sempre a migliorare24. 7. Decisioni basate su dati di fatto – Una delle pratiche più diffuse e costose dell’attività umana consiste nel prendere decisioni basata sulle emozioni e sulle sensazioni. Questa abitudine riguarda i 24 Proprio per questo il miglioramento continuo deve essere l’obiettivo permanente dell’organizzazione Modulo 1 EQDL start 15 comportamenti delle persone comuni, degli uomini politici e molto spesso anche dei responsabili di organizzazioni importanti. Occorrerebbe invece ricordare che le decisioni che forniscono i risultati più validi ai costi più bassi richiedono l’analisi di dati e informazioni reali e attendibili. Ciò significa che è necessario implementare sistemi di raccolta di dati oggettivi e dimostrabili (attività costosa ed impegnativa), dentro e fuori dell’organizzazione. Tali dati possono riguardare le prestazioni aziendali (vendite, prodotti non conformi, sprechi, costi, assenze del personale, ecc.) così come il mercato (quote di mercato guadagnate o perse, situazione della concorrenza, desideri dei potenziali clienti, ecc.). 8. Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori. Un fornitore competente e corretto è un collaboratore che opera all’esterno dell’organizzazione; spesso egli è molto più competente del cliente e può suggerire soluzioni vantaggiose per entrambi. Per questa ragione un rapporto di reciproco beneficio fra l’organizzazione e i propri fornitori migliora la capacità di entrambi a creare valore. Il fornitore non deve essere considerato come un soggetto da “spremere” finché è possibile, ma un collaboratore prezioso per il raggiungimento dei propri obiettivi. Naturalmente queste considerazioni sono valide in modo particolare per le forniture importanti e che portano un notevole valore aggiunto per l’organizzazione. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa significa “organizzazione orientata al cliente” secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005? a) Una organizzazione che soddisfa tutte le richieste dei clienti. b) Una organizzazione per la quale il cliente ha sempre ragione. c) Una organizzazione che pratica sconti elevati. d) Una organizzazione che comprende le esigenze presenti e future dei clienti, ne rispettare i requisiti e mira a superare le loro stesse aspettative. e) Una organizzazione che privilegia le attività commerciali rispetto a quelle tecniche. Risposta corretta d) 2. a) b) c) d) e) Che cosa significa “leader” secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005? Il direttore generale Il padrone. Il maggiore azionista. La persona più autorevole. Un capo che stabilisce unità di intenti, indirizzi e l’ambiente interno dell’organizzazione Modulo 1 EQDL start 16 Risposta corretta e) 3. Che si intende per “approccio basato sui processi” secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005? a) Un approccio organizzativo che privilegio il rispetto delle gerarchie aziendali. b) Un approccio organizzativo che privilegia una visione ancorata alle azioni ed ai risultati delle singole funzioni aziendali. c) Un approccio organizzativo che privilegia l’intero insieme delle azioni che determinano un dato risultato d) Un approccio organizzativo che privilegia i risultati economici. e) Un approccio organizzativo che ignora le gerarchie aziendali Risposta corretta c) 4. Che cosa significa avere rapporti di reciproco beneficio con i fornitori, secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005? a) Che occorre pagare bene i fornitori perché forniscano prodotti di qualità b) Che iI fornitore deve essere considerato un collaboratore prezioso per il raggiungimento dei propri obiettivi. c) Che i fornitori migliori sono quelli pagati meglio. d) Che i fornitori vanno controllati e monitorati con continuità se si desidera ricevere prodotti di qualità. e) Che tutti i fornitori devono essere certificati secondo la norma UNI EN ISI 9001:2008. Risposta corretta b) 1.1.3 Significato di valutazione, autovalutazione e assessment 1.1.3.1 Conoscere il significato dei termini valutazione, autovalutazione e assessment. Una delle più importanti regole per il successo di qualsiasi attività è il controllo periodico dello stato di avanzamento dell’attività e la valutazione dello stato a fronte dei piani iniziali, per attuare le eventuali azioni correttive nel caso di scostamenti. La valutazione è quindi uno degli strumenti principali per il successo di qualsiasi iniziativa. Vediamo nel dettaglio il significato dell’attività di valutazione. Valutazione – La valutazione consiste in un riesame complessivo e sistematico delle attività e dei risultati dell’organizzazione a fronte di un piano o di un modello stabilito (per esempio quello indicato nella norma UNI EN ISO 9001:2008, o dall’EFQM). La valutazione è condotta da personale indipendente dall’attività sotto esame, che al termine della valutazione emetterà un rapporto nel quale saranno indicati i punti rispetto ai quali si sono riscontrati eventuali scostamenti tra quanto indicato nel piano o nel modello di riferimento e quanto messo in atto dall’organizzazione (non conformità)25. La valutazione può essere 25 È il confronto tra quanto pianificato e quanto attuato; lo scopo è quello di stabilire in quale misura i risultati previsti sono stati raggiunti, per potere prendere decisioni basate su dati (non su sensazioni) che garantiscano il raggiungimento dei risultati desiderati. La valutazione è un confronto tra la situazione reale e quella di riferimento e quindi è necessario definire la situazione di riferimento. Modulo 1 EQDL start 17 condotta anche a scopo di certificazione (vedi paragrafo 1.4.2.2), nel qual caso la presenza di non conformità può impedire il rilascio (o provocare il ritiro, se posseduta in precedenza) della certificazione di qualità all’organizzazione. Autovalutazione - L’autovalutazione, come già la valutazione, consiste in un riesame complessivo e sistematico delle attività e dei risultati dell’organizzazione a fronte di un modello stabilito, condotto però dall’organizzazione stessa su di sé. L’autovalutazione, se condotta in modo accurato e con convinzione, può fornire un quadro complessivo delle prestazioni dell’organizzazione e del grado di maturità del suo sistema di gestione per la qualità. Tale metodologia può anche aiutare ad individuare aree dell’organizzazione che richiedono miglioramenti e a stabilire le priorità di intervento. Per quest’ultimo scopo è necessario stabilire la scala di importanza delle diverse prestazioni aziendali e provvedere all’individuazione di indicatori quantitativi di performance (in relazione ai Modelli di eccellenza, vengono stabiliti, anche per le diverse aree aziendali, dei parametri oggettivi con cui misurarsi, in modo da potersi confrontare con aziende analoghe)26. L’Autovalutazione può essere applicata a tutta l'organizzazione o solo ad una sua parte, consente di individuare le priorità per le azioni di miglioramento, deve essere completata nei tempi previsti e pianificati, e può essere effettuata da risorse interne. Assessment – Vocabolo originale in lingua inglese del termine italiano autovalutazione TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. In che cosa consiste il processo di valutazione? a) Nell’ individuare in quale misura i risultati di un processo o i requisiti di un sistema sono conformi ai requisiti di riferimento. b) Nel classificare i processi o prodotti secondo il loro valore. c) Nella misura della validità di un processo. d) Nella valutazione del merito associato ad una attività o processo. e) Nel determinare se una attività o un processo sono accettabili. Soluzione corretta a) 2. Quali ritenete siano gli obiettivi principali dell’autovalutazione? a) Partecipare ai premi sulla qualità. b) La certificazione presso enti pubblici. Spesso le aziende hanno l’esigenza di confrontarsi con i propri principali concorrenti e con i leader del mercato allo scopo di migliorare la propria posizione. 26 Modulo 1 EQDL start 18 c) La soddisfare esigenze dei clienti d) Individuare le aree prioritarie per il miglioramento e) Migliorare la qualità dei prodotti Risposta corretta d) 1.1.4 Elementi base di gestione aziendale 1.1.4.1 Conoscere le definizioni fondamentali relative ad una organizzazione (management, leadership, pianificazione, vision, mission, politica aziendale). Una organizzazione è un insieme di persone che si propongono di raggiungere uno o più obiettivi comuni27. L’aspetto umano e quello di condivisione degli obiettivi sono le componenti fondamentali delle organizzazioni. Prendiamo quindi in esame i termini più importanti che li riguardano. Management - Il termine management indica l’insieme dei soggetti che esercitano attività di guida, governo e controllo all’interno di un’azienda; lo stesso termine28 viene utilizzato anche per indicare l’attività mediante la quale coloro che hanno la responsabilità totale e parziale della direzione dell’azienda svolgono il proprio lavoro. Il management serve ogni qual volta due o più persone, in qualsiasi tipo di attività organizzata, interagiscono per raggiungere uno scopo comune. Per manager si intende quindi una persona che fa’ parte del gruppo di persone che guida e controlla l’attività di un gruppo di persone che operano per raggiungere un obiettivo comune. I manager diventano, perciò, i soggetti decisori che stabiliscono le regole da seguire per effettuare le azioni giornaliere e per conseguire gli obiettivi prefissati. Il Management ha il compito di determinare e gestire le risorse, le attività, gli obiettivi ed assegnare le responsabilità dell’Organizzazione. Inoltre deve assicurarsi che le azioni pianificate siano eseguite come previsto. Leadership – Si già visto questo termine tra i principi alla base delle norme della famiglia UNI EN ISO 9000 con il significato di persona capace di influenzare, orientare, guidare le attività individuali e di gruppo verso la definizione di obiettivi ed il loro conseguimento29. Un Leader è capace non solo di organizzare e gestire le risorse umane e materiali o i vari progetti in corso nell’organizzazione, ma è anche in grado di infondere coraggio e di sviluppare al massimo le professionalità delle persone che lavorano con lui. Il leader quindi non è solo capace di fare ma anche di stimolare i collaboratori a dare il meglio di se stessi. Pianificazione – La pianificazione è un processo con il quale una organizzazione stabilisce uno stato futuro della stessa, ritenuto desiderabile (obiettivo), e si individuano le azioni e le risorse necessarie per conseguirlo (piano) 30. La pianificazione può interessare Secondo al Norma l’organizzazione è un insieme di presone e di mezzi, con definite responsabilità, autorità ed interrelazioni. 28 La Norma definisce la Gestione come attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione. 29 Compito dei leader è stabilire unità di intenti e di indirizzo, creare e mantenere un ambiente interno che coinvolga pienamente il personale nel perseguire gli obiettivi dell'organizzazione. 27 30 La Pianificazione è il processo di definizione della attività e delle risorse necessarie a conseguire gli obiettivi (nella qualità la pianificazione è effettuata in base agli obiettivi generali fissati nella Politica per la qualità). Modulo 1 EQDL start 19 sistemi di differenti dimensioni, da un intero sistema economico ad una semplice attività operativa. La pianificazione aziendale è una particolare processo attraverso il quale l’organizzazione definisce i suoi obiettivi e le azioni per raggiungerli. Gli obiettivi 31 sono a loro volta i risultati futuri, misurabili, che si prevede di conseguire entro un determinato tempo. Politica aziendale per la qualità – Secondo la definizione della UNI EN ISO 9000:2005: “Obiettivi ed indirizzi generali di un’organizzazione, relativi alla qualità, espressi in modo formale dall’alta direzione”32. La politica per la qualità ha come scopo principale quello di stabilire i comportamenti che tutti in azienda devono tenere nel definire gli obiettivi ai vari livelli, nell’effettuare le scelte e nel governare i vari processi. Mission – Letteralmente, la missione dell’organizzazione. Descrizione del fine che l’organizzazione intende conseguire e del modo in cui intende realizzarlo. Essa rappresenta il percorso ideale a cui l’organizzazione aspira per garantirsi la sopravvivenza sul mercato nel tempo. Tale percorso, oltre ad essere un insieme di principi e di regole di comportamento, sempre più spesso diventa un mezzo informativo e di condivisione delle idee all’interno dell’organizzazione stessa. Vision – Definizione esplicita dei valori di fondo intorno ai quali ruota l’esistenza stessa, lo scopo dell’azienda. La vision deve oltrepassare le considerazioni di carattere economico per arrivare ad interpretare la filosofia alla base dell’agire dell’organizzazione. È nella vision aziendale che il cliente spesso si riconosce, prima ancora di fare delle valutazioni oggettive sul tipo e la qualità dei prodotti che essa mette sul mercato. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa è la”politica della qualità” di una organizzazione, secondo la norma UNI EN ISO 9001.2005? a) La capacità di individuare i clienti reali e potenziali e le risorse necessarie per soddisfarli. b) Gli obiettivi ed indirizzi generali, relativi alla qualità, espressi in modo formale dall’alta direzione. c) La capacità di guidare al meglio attività e sistemi. d) La capacità di intrattenere rapporti e alleanze con i clienti ed i fornitori al fine di conseguire risultati utili per l’organizzazione . e) Il concetto convenzionale di politica applicato alle organizzazioni produttive. Risposta corretta b) 2. Quali sono le funzioni più importanti del “management” di una organizzazione? 31 Obiettivo per la qualità: qualcosa a cui si aspira o a cui si mira, relativo alla qualità Gli orientamenti e gli indirizzi generali di un'organizzazione relativi alla qualità, espressi in modo formale dalla direzione. 32 Modulo 1 EQDL start 20 a) Guidare personalmente o per delega tutte le attività. b) Analizzare i dati e gli scostamenti e attuare le azioni correttive. c) Monitorare i processi d) Individuare gli obiettivi, assegnare le risorse, definire i processi , assegnare le responsabilità, verificare gli scostamenti e pianificare le azioni correttive. e) Governare le risorse umane. Risposta corretta d) 1.2 Sviluppo dei concetti e degli approcci 1.2.1 Lo sviluppo degli approcci dei sistemi di gestione qualità 1.2.1.1 Conoscere gli elementi che governano lo sviluppo degli approcci (domanda, offerta). Nella tabella che segue sono riportati nella prima colonna i possibili obiettivi di una organizzazione; nella colonna 2 l’approccio produttivo più idoneo a raggiungere l’obiettivo; nella colonna 3 la metodologia utilizzata per ottenere risultati di qualità e infine nell’ultima colonna i limiti dell’approccio preso in esame.. Obiettivo Approccio produttivo Soddisfazione di un cliente di nicchia Massima produttività Produzione artigianale Confidenza del raggiungimento di quanto prescritto o richiesto Produzione prototipica (militare, spaziale nucleare) Produzione di massa Metodologia di Limiti dell’approccio preso in controllo della esame qualità Collaudo finale Rispondere efficientemente ad un mercato in espansione e competitivo Controllo Rispondere efficientemente ad un qualità di mercato competitivo. Rispondere prodotto alle esigenze di un singolo cliente Assicurazione Rispondere in termini di efficienza, Qualità oltre che di efficacia. Porsi in un mercato concorrenziale. Tabella 1.1 Elementi che governano lo sviluppo degli approcci Come si vede non esiste un approccio valido ottimo per tutte le situazioni e obiettivi, ma ogni approccio può essere il più idoneo a raggiungere specifici obiettivi. L’esigenza di essere competitivi sui mercati internazionali ha favorito lo sviluppo della Qualità Totale (si pensi ai mercati di beni a largo consumo “business to consumer” B2C), mentre l’esigenza di garantire la soddisfazione dei requisiti per la qualità, nelle diverse fasi dell'attività dell'organizzazione, ha favorito ed è una delle funzioni principali del controllo qualità. Modulo 1 EQDL start 21 TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Quale ritenete che sia l’approccio produttivo ed il metodi di verifica della qualità più idoneo per un sarto con una impresa famigliare? a) Produzione artigianale + collaudo finale b) Produzione prototipica + collaudo finale c) Produzione di serie + controllo della qualità d) Produzione di serie + assicurazione della qualità e) Produzione artigianale + controllo della qualità Risposta corretta a) 2. Quali sono i limiti più significativi dell’approccio produttivo artigianale? a) La capacità di rispondere alle esigenze del cliente. b) La limitata capacità produttiva. c) L’efficacia del collaudo finale. d) La capacità di soddisfare le esigenze di un cliente di nicchia. e) La capacità di consegnare il prodotto Risposta corretta b) 1.2.2 La famiglia delle norme UNI EN ISO 9000:2000 1.2.2.1 Conoscere lo scopo e i contenuti di massima delle tre norme della famiglia ISO 9000 Con il termine “famiglia delle norma ISO 9000” si intendono tre norme e precisamente: UNI EN ISO 9000:2005 - Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e terminologia: questa norma contiene le informazioni fondamentali per capire come la norma stessa è organizzata, quali sono gli argomenti di cui si occupa (il sistema di gestione della qualità ISO 9000, appunto), che significato dare alla terminologia utilizzata nella norma. UNI EN ISO 9001:2008 – Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti: questa norma fornisce i requisiti ai quali una organizzazione deve attenersi per risultare conforme allo standard ISO 9000 ed essere in grado quindi di dimostrare la propria efficacia nel conseguire gli obiettivi che essa si pone e nel migliorarli. Il rispetto di tali indicazioni può derivare da una autonoma scelta aziendale così come risultare da una richiesta esterna all’azienda come condizione contrattuale. La rispondenza del sistema di gestione per la qualità alle indicazioni fornite in questa parte della norma può essere certificata da appositi organismi ed utilizzata quindi per aumentare la propria competitività sul mercato. Si osservi la parola chiave: requisiti di qualità, da intendersi come le esigenze od aspettative del cliente che possono essere espresse, implicite od obbligatorie. UNI EN ISO 9004:2000 – Sistemi di gestione per la qualità – Linee guida per il miglioramento delle prestazioni: Questa parte della norma va oltre i requisiti di Modulo 1 EQDL start 22 conformità, per spingere l’organizzazione a conseguire l’efficacia e l’efficienza del SGQ, il miglioramento delle prestazioni generali e, conseguentemente, incontrare le esigenze di tutti i possibili portatori di interessi (stakeholder) nonché avviare il cammino verso risultati competitivi e qualitativi “eccellenti” (relativamente a prodotto e sistema). Non è utilizzata per la certificazione. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Quale è lo scopo della norma ISO 9004:2000? a) Fornire una linea guida per il miglioramento delle prestazioni. b) Fornire elementi per la certificazione delle organizzazioni operanti nel settore dei servizi. c) Fornire i requisiti per la certificazione della Qualità Totale d) Fornire un guida per la realizzazione del Sistema Qualità. e) Fornire una linea guida per la scelta della norma per la certificazione. Risposta corretta a) 2. Che cosa rappresenta la norma UNI-EN-ISO 9001:2000? a) Modello di Assicurazione della Qualità. b) Requisiti necessari per rispettare tutte le esigenze dei clienti. c) Requisiti specifici di Sistema Qualità da applicare al settore dei servizi. d) Una norma sul Sistema per la Qualità. e) Principi generali sulla qualità e sui Sistemi qualità Risposta corretta a) 3. Che cosa tratta la norma UNI EN ISO 9000:2005? a) I requisiti di un sistema di gestione per la qualità. b) I requisiti per realizzare la Qualità Totale. c) E’ un modello di Sistema Qualità nei servizi. d) Regole generali per attuare la qualità dei prodotti e dei servizi. e) Fondamenti dei Sistemi di Gestione per la Qualità e la relativa terminologia. Risposta corretta e) 1.2.3 La qualità totale e i modelli per l’eccellenza 1.2.3.1 Conoscere gli elementi fondamentali di una gestione di una organizzazione orientata all’eccellenza Nel modello rappresentato nella norma UNI EN ISO 9001:2008 l’obiettivo è l’ottenimento dell’efficacia nel raggiungere gli obiettivi che l’organizzazione si è posta, partendo dalle richieste del cliente. Nei modelli che si ispirano alla cosiddetta “eccellenza” il ventaglio dei clienti da soddisfare si amplia, ed anche la denominazione cambia, e vede diventare il Modulo 1 EQDL start 23 “cliente”, ereditato dai modelli di gestione per la qualità storici, lo “stakeholder”, o in italiano, “parte interessata”. In un modello di eccellenza, le esigenze del personale interno, degli azionisti e più in generale dell’ambiente e della società assumono analoga rilevanza rispetto a quella classica del cliente “che compra”. Un altro aspetto che nei modelli di eccellenza risulta evoluto rispetto all’approccio più classico di sistemi di gestione come la UNI EN ISO 9001:2008 è quello che attribuisce agli effettivi risultati aziendali (fatturato, quota di mercato, dividendi pagati) ed alla soddisfazione del personale interno, alla integrazione nel sociale, ecc., una importanza pari a quella di aspetti più classici come l’efficacia dei processi o la gestione delle risorse. Possiamo quindi dire che i modelli per l’eccellenza non si limitano ad ottimizzare l’efficacia e cioè il raggiungimento degli obiettivi, ma anche l’efficienza e cioè si interessano anche delle risorse impegnate per raggiungerli; in altre parole un sistema di gestione sarà migliore se raggiunge gli stessi obiettivi con minori risorse. I modelli di Eccellenza si basano su autovalutazioni per individuare i punti di forza e di debolezza. Esistono vari modelli di sistemi di gestione orientati al’eccellenza, ci si limiterà a citare i più noti: - la norma UNI EN ISO 9004:2000; - Il premio per la qualità Malcom Baldrige; - Il modello EFQM. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Individuate tra quelli che seguono l’elemento meglio che caratterizza un Sistema di Gestione per la Qualità Totale. a) L’attuazione della Assicurazione della qualità. b) L’ attuazione dell’approccio per processi. c) La realizzazione di verifiche ispettive di prima parte. d) Il miglioramento dell’efficacia e del’efficienza dell’organizzazione. e) La valutazione della soddisfazione dei clienti. Risposta corretta d) 2. In un sistema di Gestione per la Qualità Totale i clienti da soddisfare sono: a) i clienti più importanti; b) Tutte le “parti interessate”. c) I clienti che pagano meglio. d) Tutti i clienti diretti e indiretti. e) I grandi committenti. Risposta corretta b) Modulo 1 EQDL start 24 1.3 Gli altri sistemi di gestione 1.3.1 I sistemi di gestione ambientale, sicurezza e della responsabilità sociale. Si ricorda che il termine sistema di gestione si applica a diverse tipologie di sistemi; particolare attenzione e interesse meritano i sistemi di gestione che riguardano l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, la sicurezza e salute sul posto di lavoro e la responsabilità sociale di impresa. Analogamente ai sistemi di gestione per la qualità anche questi sistemi di gestione sono stati studiati ed i risultati sono stati utilizzati per costituire dei “modelli” di riferimento per aiutare le organizzazioni ad attuare sistemi adeguati. 1.3.1.1 Conoscere lo scopo di un sistema di gestione ambientale (UNI EN ISO 14001). All’interno della famiglia di norme ISO 14000, troviamo la norma UNI EN ISO 14001 riguarda i rapporti tra le organizzazioni ed il territorio, ed in particolare l’impatto ambientale che le attività delle organizzazioni hanno sul territorio, come, per esempio, il comportamento da tenere in presenza di processi che producano emissioni più o meno inquinanti. Lo scopo della norma è quello di specificare i requisiti di un sistema di gestione ambientale che consenta a una organizzazione di formulare una politica ambientale e di darsi degli obiettivi in tema di interazioni con l’ambiente coerenti con i vigenti vincoli legislativi. Il Sistema di gestione ambientale è una parte di un sistema di gestione generale, per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale. Inoltre, come già incontrato per la qualità, il sistema di gestione ambientale, è contraddistinto dalla struttura organizzativa, le attività di pianificazione, i processi, le procedure e le prassi, le risorse. 1.3.1.2 Conoscere lo scopo di un sistema di gestione della sicurezza (OHSAS 18001) La norma OHSAS 18001 ha come scopo la messa a punto di sistemi di gestione in grado assicurare la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro. Per la conformità a tale norma sono richiesti all’organizzazione: l’elaborazione di una politica di sicurezza adeguata ai rischi, l’analisi dei rischi, la pianificazione, la definizione degli obiettivi e la stesura di un programma per la riduzione degli incidenti sul lavoro nell’azienda, l’integrazione dei requisiti nei processi aziendali, l’auditing interno e la valutazione periodica del sistema da parte dell’alta direzione. 1.3.1.3 Conoscere lo scopo di un sistema di gestione della responsabilità sociale (SA 8000) Alle imprese viene sempre di più richiesto dall’opinione pubblica internazionale di assumersi le proprie “responsabilità sociali” in primo luogo nei confronti dei propri dipendenti, ma anche rispetto all’intera società. Come esempio di comportamenti normalmente considerati inaccettabili ci sono il lavoro minorile, la riduzione in schiavitù, le condizioni di lavoro lesive della salute e della dignità dei lavoratori. La normativa SA 8000 specifica i requisiti di responsabilità sociale che permettono di sviluppare, mantenere e rafforzare politiche e procedure per gestire le situazioni che ricadono sotto il controllo dell’organizzazione, dimostrare alle parti interessate che le politiche, le procedure e le prassi sono conformi ai requisiti della presente normativa. I requisiti della suddetta Modulo 1 EQDL start 25 normativa devono essere applicati universalmente in relazione alla collocazione geografica, al settore industriale e alla dimensioni dell’azienda (prescrive, per esempio, che si debbano anche rispettare i principi contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di discriminazione). TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1 Che argomenti tratta la norma UNI EN ISO 14000? a) I sistemi di gestione per la qualità. b) I sistemi di gestione integrati. c) I sistemi di gestione per la sicurezza dei lavoratori d) I sistemi di gestione per la salute e la salubrità dell’aria e) L’impatto ambientale che le attività delle organizzazioni hanno sul territorio Riposta corretta e) 2 Che argomenti tratta la norma UNI EN ISO OHSAS 18001? a) I sistemi di gestione per la qualità. b) I sistemi di gestione per la salute e la salubrità dell’aria c) I sistemi di gestione per la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro d) L’assicurazione della qualità nei prodotti e nei servizi. e) I sistemi di gestione per la soddisfazione dei clienti Risposta corretta c) 1.3.2 I sistemi integrati 1.3.2.1 Comprendere il significato e il valore di un sistema integrato (qualità, sicurezza, ambiente, etica, business) L’esistenza di spinte sempre maggiori a conformarsi a modelli standard nei settori della gestione della qualità, della sicurezza, della corretta gestione dei rapporti con l’ambiente e con il sociale spingono le organizzazioni a dotarsi di sistemi di gestione che integrano i sistemi i sistemi citati in un unico sistema integrato che li comprende tutti. Un sistema di gestione integrato è un sistema di gestione che permette all’organizzazione di perseguire i propri scopi operando in modo conforme a diversi modelli, le cui indicazioni sono state armonizzate in un insieme di regole che le rispetta tutte. Costruire un sistema di questo tipo non è facile, anche se esiste una certa uniformità dei vari modelli dal punto di vista dei requisiti richiesti all’organizzazione. L’importanza di riuscire in questa sfida comunque è fondamentale, poiché sempre di più si chiederà alle organizzazioni di essere “trasparenti” rispetto al proprio modo di operare, da tutti i punti di vista (qualità, affari, sicurezza, ambiente, sociale). Questa trasparenza sarà fondamentale per la solidità dell’immagine aziendale. Allo stesso tempo lo sviluppo di un sistema integrato permette, a Modulo 1 EQDL start 26 fronte di un certo sforzo iniziale, di razionalizzare molto la gestione delle attività, evitando sovrapposizioni di procedure e competenze. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa si intende per Sistema di gestione integrato? a) un sistema di gestione che integra i requisiti di diversi sistemi di gestione. b) Un sistema di gestione che rispetta le norme UNO EN ISO 9001.2008 c) Un sistema di gestione che rispetta le norme UNI EN ISO 14001 d) U n sistema che rispetta tutte le norme esistenti sui sistemi di gestione. e) Qualsiasi sistema di gestione che rispetti norme ISO. Risposta corretta a) 1.4 Normazione, certificazione, accreditamento 1.4.1 Il quadro normativo Per normazione si intende l’attività che trova soluzioni ottimali a problemi che si ripetono nel campo della scienza, della tecnica, e dell’economia. Essa tende a trovare il grado ottimale di ordine in un dato contesto. Si esplica normalmente con l’elaborazione e pubblicazione delle norme. 1.4.1.1 Conoscere il significato del termine norma Norma – Documento prodotto mediante consenso, (cioè non in modo autoritario) ed approvato da un organismo riconosciuto (organismo di normazione), che fornisce per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto. In buona sostanza le norme sono documenti pubblici, realizzati da organismi regionali, nazionali o internazionali, con la collaborazione e l’approvazione di esperti rappresentanti di tutte le parti interessate, che hanno come obiettivo il vantaggio dell’intera comunità. 1.4.1.2 Conoscere la differenza tra norma volontaria e norma cogente Norma volontaria – Una norma volontaria è una norma che una organizzazione è libera di adottare o di non adottare al proprio interno. La norma UNI EN ISO 9001:2008 è un esempio di norma volontaria perché l’organizzazione può rifiutare di adottarla, anche se in sede contrattuale è possibile che il cliente ne richieda l’applicazione come condizione vincolante alla stipula del contratto33. La norma ISO 9001:2008 e’ un documento internazionale che specifica i requisiti che deve possedere una organizzazione che desidera: soddisfare i requisiti dei clienti (e di quelli obbligatori) ed accrescerne la loro soddisfazione, migliorando con continuità; dimostrare la sua capacità di fornire con regolarità prodotti/servizi che soddisfino le esigenze dei clienti. La norma ISO 9001:2008 descrive un MODELLO DI SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ in grado di soddisfare i requisiti dei clienti e di accrescere la loro soddisfazione attraverso il miglioramento continuo. 33 Modulo 1 EQDL start 27 Norma cogente – Una norma cogente è una norma che l’organizzazione è obbligata (cogente = obbligatorio) ad adottare poiché tale norma è emessa da un organismo che può sanzionare legalmente e penalmente l’organizzazione in caso di rifiuto di osservazione della norma stessa. Casi tipici di norme cogenti sono le leggi emesse dallo Stato. 1.4.1.3 Conoscere il quadro degli enti coinvolti nell’attività normativa Le organizzazioni che si occupano della redazione ed emissione delle norme operano a livello nazionale, a livello europeo ed a livello internazionale. Ci si limiterà ad indicare gli organismi che operano a livello italiano, europeo e mondiale in tutti i campi ad eccezione dell’elettrotecnica e delle telecomunicazioni: Italia UNI Ente Italiano di unificazione Europa. CEN European Commettee for Standardisation Mondo ISO International Standard Organisation In generale gli enti titolati alla emissione di una norma sono gli organismi ufficialmente riconosciuti nel loro ambito relativo. QUI SCRIVEREI 4 parole per spiegare quando sono nati e come sono organizzati gli enti sopra riportati Inoltre aggiungerei che sono composti da Produttori, consumatori, Università e ricerca, rappresentanti dei sindacati dei consumatori. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa si intende con il termine “normazione”. a) La stesura di procedure aziendali. b) La ricerca di soluzioni ottimali e condivise a problemi che si ripetono. c) La scienza che studia le norma. d) La stesura di leggi valide a livello internazionale. e) La stesure di regole per la protezione dei prodotti nazionali. Soluzione corretta b) 2. Che cosa si intende per”norma cogente”? a) Una norma vincolante per le organizzazioni che la accettano. b) Una norma fortemente raccomandata. Modulo 1 EQDL start 28 c) Una norma vincolante nell’ambito dei paesi della Unione Europea. d) Un norma il cui rispetto è obbligatorio. e) Ogni norma emessa dalla International Standard organisation. Risposta corretta d) 3. Quale è la sigla dell’organizzazione che si occupa di normazione in Italia? a) ISO b) CEN c) CENELEC d) UNI e) CEI Risposta corretta d) 1.4.2 La certificazione 1.4.2.1 Comprendere il significato del termine certificazione La Certificazione è il processo con cui una terza parte indipendente dà assicurazione formale che un prodotto, processo o servizio è conforme a requisiti specificati (ISO 17000). L’organizzazione che fornisce l’assicurazione non è né il soggetto sottoposto a certificazione (detto anche “parte prima”: per esempio una organizzazione che realizza prodotti), né il soggetto a cui si intende dimostrare la conformità ai requisiti (detto anche “parte seconda”: per esempio il cliente), ma un altro soggetto ancora (detto anche parte terza: ad esempio un organismo di certificazione) che non ha interessi diretti. Gi organismi di certificazione per essere credibili devono dimostrare di possedere i requisiti di imparzialità, competenza, apertura, riservatezza e corretta gestione dei reclami . La certificazione rappresenta quindi un attestato emesso da un ente appositamente preposto e indipendente, che permette di stabilire le caratteristiche di una entità (un sistema, un prodotto o una persona) in modo dimostrabile. La Certificazione di Conformità è l’atto mediante il quale un ente indipendente dichiara che un determinato prodotto o servizio è conforme ad una specifica norma. Gi organismi di certificazione per essere credibili devono dimostrare di possedere i requisiti di imparzialità, competenza, apertura, riservatezza, e risposta ai reclami 1.4.2.2 Comprendere il significato di certificazione di sistema La certificazione di sistema consiste nella verifica e attestazione, da parte di un ente terzo indipendente e accreditato, detto organismo di certificazione, della conformità di un sistema ai requisiti previsti dalla normativa di riferimento. Un esempio di certificazione di sistema è quello delle aziende che adottano come modello per il proprio sistema di gestione per la qualità la norma UNI EN ISO 9001:2008 e poi chiedono ad un ente di certificazione di attestare (certificare) l’effettivo raggiungimento della conformità a tale norma. 1.4.2.3 Comprendere il significato di certificazione di prodotto La certificazione di prodotto è intesa ad assicurare, con un adeguato livello di confidenza, la conformità di un prodotto (o servizio) ai requisiti stabiliti da regole tecniche (certificazione volontaria o cogente) tramite procedimenti specifici (schemi di Modulo 1 EQDL start 29 certificazione). La certificazione di prodotto attesta la conformità delle caratteristiche dei prodotti di quell'organizzazione a fronte di determinati requisiti specificati. È una operazione essenzialmente tecnica, che richiede personale fortemente specializzato e adeguate dotazioni strumentali. La certificazione di prodotto è basata sulle prove di tipo, sull’accettazione del sistema di controllo della qualità del produttore e sulla sorveglianza della produzione attuata sia attraverso prove di controllo su esemplari prelevati in fabbrica e/o sul mercato, sia attraverso la periodica verifica del sistema di controllo della qualità del produttore. Come esempio la marcatura CE di conformità indica che il prodotto soddisfa i requisiti essenziali previsti dalle Direttive Comunitarie e che il fabbricante ha soddisfatto tutti i requisiti di valutazione della conformità. 1.4.2.4 Comprendere il significato di certificazione di persone La certificazione del personale è intesa ad assicurare, con un adeguato grado di confidenza, che una persona possiede le conoscenze, esperienza e capacità per effettuare una determinata attività. L’esempio tipico di certificazione delle persone è la certificazione degli auditor dei sistemi di gestione; per acquisire questa certificazione occorre possedere un adeguato titolo di studio, avere lavorato per un tempo adeguato in particolare nel settore della qualità, avere effettuato specifici corsi di formazione avere effettuati audit ed infine avere superato un esame specifico. Alcune attività non hanno la possibilità di essere controllate da altri operatori o dispositivi automatici durante la loro esecuzione; risulta pertanto di primaria importanza la fiducia sulle capacità dell’operatore che le esegue; un esempio tipico di questi tipo di certificazione è quello degli operatori della saldatura manuale. Poiché nelle persone la capacità di compiere determinate operazioni non è solo funzione del grado di addestramento ricevuto ma anche della assiduità con cui esse vengono compiute, per mantenere la qualifica/certificazione in un certo settore è spesso necessario dimostrare di aver esercitato tale attività con continuità, oppure è necessario sostenere di nuovo una verifica delle proprie capacità. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa significa il termine “certificazione”? a) Una attestazione scritta rilasciata da una autorità governativa. b) L’attestazione del superamento di una prova od esame. c) Un documento che consente il libero transito nella Unione Europea. d) L’attestazione rilasciata da un organismo indipendente del possesso di requisiti specificati. e) L’attestazione del rispetto di norme ISO. Risposta corretta d) 2. Che cosa significa il termine “certificazione di sistema”? a) L’attestazione che una organizzazione rispetta la norma ISO 9000. b) L’attestazione che l’organizzazione può operare liberamente nell’ambito della Unione Europea. Modulo 1 EQDL start 30 c) L’attestazione rilasciata da un organismo indipendente che il sistema di gestione di una organizzazione è conforme a requisiti specificati. d) Una certificazione estesa in modo sistematico a tutti i prodotti dell’organizzazione. e) Una certificazione relativa alla organizzazione e non ai prodotti. Risposta corretta c) 3. Che cosa significa il termine “certificazione di persone” a) L’attestazione che una persona è iscritta ad un ordine professionale. b) L’attestazione che una persona possiede titoli di studio aventi validità legale. c) Una attestazione che una persona è in grado di operare sulle norme. d) L’attestazione di libera circolazione nell’ambito della Unione Europea. e) L’attestazione che una persona possiede i requisiti previsti da un apposito regolamento. Risposta corretta e) 1.4.3. L’accreditamento 1.4.3.1 Comprendere lo scopo generale dell’accreditamento Si è già visto che gli organismi di certificazione, per essere credibili, devono soddisfare requisiti stringenti. Sorge quindi il problema di accertare il possesso di questi requisiti. A questo provvede l’attività di accreditamento che ha lo scopo di dare “credibilità” agli organismi di certificazione. L’accreditamento è una scelta volontaria degli organismi di certificazione/ispezione e dei laboratori di prova o taratura, che intendono così assicurare i loro clienti della correttezza, trasparenza e professionalità della loro attività. L'accreditamento da parte del SINCERT (Sistema Nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione e Ispezione) di un Organismo di Certificazione è volontario ed è una garanzia della imparzialità, competenza e trasparenza degli organismi accreditati. Con l’accreditamento, un organismo riconosciuto attesta formalmente la competenza di un organismo o di una persona a svolgere funzioni specifiche . Apposite norme ISO ( serie ISO 17000) definiscono i requisiti che devono soddisfare gli organismi di certificazione per essere accreditati. L’accreditamento è quindi il riconoscimento formale, rilasciato da specifici organismi di accreditamento, dell'idoneità ad operare di un organismo di certificazione di prodotto, di sistemi di gestione per la qualità o del personale o un laboratorio ad effettuare determinati tipi di prove (accreditamento di laboratori di prova). L’accreditamento acquista così il carattere di “certificazione dei certificatori”. La credibilità degli organismi di accreditamento è garantita dalla partecipazione agli organi direttivi degli stessi delle istituzioni e dal controllo eseguito a livello internazionale (valutazioni tra pari). 1.4.3.2 Comprendere l’accreditamento dei laboratori e degli organismi Particolare interesse riveste l’accreditamento dei laboratori di prova al fine di permettere la libera circolazione di merci e prodotti sul territorio della Unione Europea, senza la necessità di controlli ripetitivi da parte delle autorità dei vari Paesi. Elemento importante di questa impostazione è la garanzia fornita agli utenti della competenza e imparzialità degli organismi di certificazione/ispezione, dei laboratori di prova e dei laboratori di taratura o centri di taratura nell'effettuazione delle attività di propria competenza. Questa garanzia è Modulo 1 EQDL start 31 fornita dall’accreditamento degli organismi di prova da parte di organismi di accreditamento, riconosciuti a livello internazionale. Secondo la norma ISO 17000 l’accreditamento è un’attestazione con cui una parte terza riconosce la competenza di un organismo a svolgere valutazioni di conformità. Gli Enti coinvolti nel processo di accreditamento e certificazione in Italia In Italia si è cominciato ad affrontare il problema della Certificazione in campo volontario alla fine degli anni ’80, con un’azione svolta principalmente dall’UNI CEI relativamente alla Certificazione degli Organismi di Certificazione di Sistemi, Prodotti e Personale e Accreditamento dei Laboratori, alla quale ha partecipato attivamente anche il CNR, e con un Sistema Nazionale di Taratura, SIT. L'accreditamento di un Laboratorio non è generico, ma è strettamente connesso con il tipo di verifiche e prove da eseguire. E’ un riconoscimento formale, che ne attesta l’idoneità ad effettuare determinate prove. Il Sistema Qualità che si è creato in Italia in questi ultimi anni si può schematizzare in tre diversi livelli mostrati nella figura che segue: SINCERT (*) SIT (*) SINAL (*) Sistema Nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione e Ispezione Servizio Italiano di Taratura Sistema Nazionale per l’Accreditamento di Laboratori ORGANISMI DI ACCREDITAMENTO (*) Unificati in ACCREDIA unificazione ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE AZIONE: CERTIFICAZIONE SOCIETÀ, IMPRESE, ENTI PUBBLICI, STUDI PROFESSIONALI, ECC. Figura 1.1 Italia Gli Enti coinvolti nel processo di accreditamento e certificazione in Pertanto il SINCERT (Sistema Nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione e Ispezione) è un organismo di accreditamento degli Organismi di Certificazione. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Modulo 1 EQDL start 32 Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa si intende con il termine “accreditamento”? a) L’attestazione rilasciata da un organismo competente che una organizzazione o persona è competente a rilasciare attestati di conformità. b) L’attestazione che autorizza prodotti o servizi a circolare liberamente nell’ambito degli stati della Unione Europea. c) L’attestazione prodotti o servizi rispettano le norme ISO 9000. d) La verifica del rispetto di norme specifiche. e) La verifica del controllo effettuato dalle autorità competenti. Risposta corretta a) 2 – Che cosa si intende con “accreditamento”? a) Dichiarazione rilasciata da una parte terza che attesta la competenza di un organismo di certificazione a rilasciare dichiarazioni di conformità. b) L’attività che ha lo scopo di garantire la qualità di un prodotto o di un servizio. c) La verifica compiuta da una parte terza della correttezza dei processi dell’organizzazione. d) Attestato di una parte terza che garantisce la conformità di un prodotto, servizio o sistema a requisiti prefissati. e) Dichiarazione formale che attesta che un organismo di certificazione rispetta i requisiti di legge Risposta corretta a) 3. Che cosa è l’accreditamento dei laboratori di prova? a) La garanzia che il laboratorio possiede apparecchiature adeguate alle misure da effettuare. b) L’attestazione della competenza e idoneità di un laboratorio a svolgere specifiche prove. c) La verifica delle caratteristiche di prodotti. d) Una sorta di collaudo finale svolto per conto dei clienti. e) La verifica del rispetto delle norme UNI pertinenti Risposta corretta b) 1.5. Soddisfazione del cliente Le organizzazioni esistono perché vi sono “clienti” che hanno esigenze ed il loro successo dipende dalla capacità di soddisfarle. La soddisfazione dei clienti dipende a sua volta dalla qualità dei prodotti/servizi forniti. Il primo degli otto principi che stanno alla base delle norme ISO 9000 ribadisce questi concetti quando ricorda che le organizzazioni devono essere orientate ai clienti, e dovrebbero quindi capirne le esigenze presenti e future, rispettare i loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative. La stessa Norma ISO 9001: 2008 riporta il concetto nello “Scopo” della Norma stessa, al Capitolo 1, affermando che la Norma stabilisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità quando un’organizzazione “desidera accrescere la soddisfazione dei clienti tramite l’applicazione efficace del sistema”. Qualità e soddisfazione dei clienti sono quindi due concetti strettamente collegati. Modulo 1 EQDL start 33 Questo modulo è quindi interamente dedicato alla soddisfazione del cliente, che spesso troviamo scritta in inglese “customer satisfaction”. 1.5.1. Definizioni e generalità La Norma ISO 9000:2005 fornisce un’ampia elencazione di termini utilizzati nel mondo della “qualità” con le relative definizioni ed esemplificazioni. Alcuni di questi termini (i più ricorrenti e più attinenti alla soddisfazione dei clienti) sono riportati di seguito. 1.5.1.1 Comprendere il significato del termine “cliente” e del termine “soddisfazione del Cliente”, così come indicati nella norma ISO 9000:2005 Si definisce Cliente un’organizzazione o una persona che riceve un Prodotto. (ISO 9000:2005) Il termine cliente è quindi molto generale e comprende diverse categorie di persone o organizzazioni; quando si desidera individuare categorie specifiche di clienti si utilizzano termini specifici come ad esempio: Committente: persona o organizzazione che commissiona un prodotto. Consumatore: Persona o organizzazione che consuma un prodotto. Utente: Persona o organizzazione che utilizza un servizio. Rivenditore: Organizzazione che riceve un prodotto con l’obiettivo di rivenderlo Dettagliante: Persona o organizzazione che riceve un prodotto con l’obiettivo di rivenderlo ad un utilizzatore finale. Portatore di interessi ( stackholder): Persona o gruppo di persone interessata alla fornitura/erogazione , anche se in modo indiretto e non in una veste specifica. Il cliente dell’Organizzazione è chi non solo ha effettuato l’acquisto, ma ha avuto l’esperienza di consumatore ed utente. Spesso i clienti ai quali un’organizzazione vende prodotti sono solo il primo anello di una catena (Figura 6.1) che vede coinvolte altre organizzazioni, prima di arrivare all’ultimo anello della catena, generalmente costituito dagli utilizzatori finali dei prodotti. Modulo 1 EQDL start 34 PRODUTTORE DI MATERIE PRIME 1° TRASFORMATORE 2° TRASFORMATORE ORGANIZZAZIONE GROSSISTA TRASPORTATORI DETTAGLIANT E UTILIZZATOR E Figura 6.1 Catena della fornitura Modulo 1 EQDL start 35 Ogni organizzazione dovrebbe tenere conto anche delle esigenze e delle aspettative di tutti i clienti intermedi e soprattutto degli utilizzatori finali per soddisfarne le esigenze. Un altro concetto molto importante è quello della soddisfazione del cliente che è la percezione del cliente su quanto i suoi requisiti siano stati soddisfatti. Si introduce quindi, e giustamente, il concetto di “percezione” che tiene conto non solo della qualità oggettiva del prodotto, ma anche di tutte le componenti spesso intangibili che determinano la percezione che il cliente ha della qualità della fornitura. Questo fatto rende necessario per l’organizzazione valutare o misurare la soddisfazione del cliente attraverso indagini dirette con i clienti stessi, e non solo limitandosi alla verifica del rispetto delle specifiche. Soddisfazione del Cliente è la sua opinione circa lo scarto, negativo o positivo, tra la percezione del prodotto/servizio (acquistato, consumato od utilizzato) e le sue aspettative34. E’ opportuno ricordare che i reclami non sono da considerare una indagine diretta perché l’assenza di reclami del cliente non implica necessariamente che il cliente sia soddisfatto; come noto, infatti, sono pochi i clienti che, pur essendo poco o per nulla soddisfatti, hanno la voglia o il tempo di compilare moduli o telefonare o inviare lettere, ecc. per segnalare la loro scarsa soddisfazione o per sporgere un vero e proprio reclamo. Ciò accade, normalmente, solo per prodotti e servizi per i quali esiste una garanzia da far valere. Va inoltre considerato che, anche quando i requisiti del cliente sono stati concordati con il cliente stesso e sono stati soddisfatti, ciò non implica necessariamente che il cliente sia rimasto del tutto soddisfatto. Non possiamo cioè “dedurre” che il cliente sia soddisfatto solo dalla certezza di aver ottemperato a tutti i requisiti contrattuali. Resta un alone di incertezza determinato proprio dalla “percezione” soggettiva del cliente, che sfugge alla nostra capacità di previsione, ma che è possibile invece determinare attraverso indagini dirette. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Quale è la definizione di cliente, secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005? a) Utilizzatore finale di un prodotto. b) Organizzazione che riceve un prodotto con l’obiettivo di rivenderlo. c) Persona o organizzazione che consuma un prodotto. d) Organizzazione o persona che riceve un prodotto. e) Organizzazione o persona che commissiona un prodotto. Risposta corretta d) 2. Da che cosa è determinata principalmente la soddisfazione del cliente? a) Dalla capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite. b) Dalla qualità del prodotto fornito. c) Dalla percezione che il cliente ha di quanto i suoi requisiti sono stati soddisfatti. d) Dalla completezza e tempestività della consegna. e) Dalla cortesia e dal rapporto umano del venditore. Risposta corretta c) 34 Soddisfatto se le sue aspettative sono stato raggiunto, Insoddisfatto se le sue aspettative sono state disattese, Deliziato se le sue aspettative sono state superate Modulo 1 EQDL start 36 1.5.1.2 Conoscere il concetto di cliente esterno e interno; comprenderne la relazione con la soddisfazione del cliente In una rete di processi i responsabili dei processi identificati all’interno dell’organizzazione sono considerati “clienti interni” l’uno dell’altro (ogni processo a valle di un altro è un cliente interno, ogni processo a monte è un fornitore interno, come illustrato nella Figura 6.2). Resta evidente, tuttavia, che l’interesse dell’intera organizzazione e quindi l’interesse comune di ogni singolo processo/cliente interno è la soddisfazione del cliente esterno. Deve essere chiaro che la priorità è questa e quindi gli interessi e le esigenze confinate all’interno di un processo o di un gruppo, devono essere funzione della Processo 2 Processo 3 3 Processo 4 Processo Processo 5 1 CLIENTE ESTERNO Processo 6 Processo 7 soddisfazione dei clienti esterni. Figura 6.2 Esemplificazione schematica di una rete di processi all’interno di un’organizzazione 1.5.1.3 Saper distinguere tra clienti diretti e indiretti Gli esempi di “clienti” menzionati nel paragrafo precedente comprendono committenti, enti appaltanti, consumatori, utenti o utilizzatori finali, dettaglianti, beneficiari o acquirenti di prodotti. In tal modo sono inclusi, giustamente, tutti gli enti a valle di un’organizzazione. Tuttavia, può essere utile distinguere i clienti “diretti” dai clienti “indiretti”. I primi sono coloro che riconoscono un compenso per le prestazioni dell’organizzazione, e rappresentano, generalmente, il primo ente a valle dell’organizzazione. Gli indiretti sono gli anelli successivi nella catena della fornitura. Nella catena della fornitura vista in Figura 6.1 (a volte chiamata “filiera”) ci siamo posizionati a metà, abbiamo quindi stabilito di chiamare Organizzazione l’anello dal quale osservare l’intera filiera e quindi, da quel punto di vista, il cliente diretto dell’organizzazione è il Grossista. I clienti indiretti sono il dettagliante e il consumatore finale. E’ evidente che se spostiamo il punto da cui osservare la catena al primo anello, il produttore di materie prime, tutte le altre organizzazioni sono clienti, di cui il primo trasformatore è il cliente diretto e tutti gli altri sono clienti indiretti. Vi sono dei casi in cui la “qualità della filiera” e, in definitiva, la soddisfazione del consumatore o utente finale, dipende dalla capacità di ogni anello di generare la Modulo 1 EQDL start 37 soddisfazione del successivo, ma ve ne sono altri in cui non è necessariamente così. Infatti, proprio nell’esempio di Figura 6.1, le esigenze e gli interessi del Grossista riguardano maggiormente aspetti come la corrispondenza tra quanto ordinato e quanto consegnato, la puntualità, gli imballaggi e le condizioni di trasporto, ed altri aspetti logistici e amministrativi, che non le caratteristiche intrinseche dei prodotti, che saranno invece la più importante, se non l’unica, esigenza del consumatore o utente finale. È quindi necessario che ogni organizzazione conosca e definisca le esigenze di tutti i clienti, diretti e indiretti, e cerchi di soddisfarle. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. L’organizzazione che trasporta i prodotti al cliente è un cliente interno o esterno rispetto a produttore? a) Sempre diretto. b) Sempre indiretto. c) Dipende dal tipo di prodotto. d) Interno se il reparto trasporti fa’ parte della organizzazione produttrice, altrimenti esterno. e) L’organizzazione non è mai un cliente. Risposta corretta d) 2.Rispetto ad una organizzazione che produce automobili, l’utente finale è un cliente diretto o indiretto? a) Sempre diretto. b) Diretto se acquista da un concessionario autorizzato. c) Diretto se acquista l’auto nuova. d) Indiretto se acquista l’auto usata. e) Indiretto. Risposta corretta e) 1.5.1.4 Saper distinguere tra “potenziale di un cliente” e “cliente potenziale” Definiamo cliente potenziale di un’organizzazione una persona o un’altra organizzazione che non ha mai ricevuto/acquistato/provato/utilizzato/consumato i prodotti di quell’organizzazione. Definiamo invece potenziale di un cliente la capacità d'acquisto di un cliente già acquisito o abituale, il cui completo sfruttamento dipende dalla capacità dell’organizzazione di soddisfarne in modo completo le esigenze ed aspettative. Per riallacciarsi al concetto di customer satisfaction è evidente che essa non è in grado di catturare i clienti potenziali (se non indirettamente, attraverso il passaparola) in quanto il cliente potenziale non ha mai utilizzato direttamente il prodotto, ma certamente può catturare una parte aggiuntiva del potenziale di un cliente già acquisito, se non la totalità di tale potenziale. Modulo 1 EQDL start 38 1.5.1.5 Conoscere il concetto di requisito e tipi di requisiti esistenti, così come vengono classificati nella Norma ISO 9000:2005 Un requisito è un’esigenza o un’aspettativa che può essere espressa, implicita o cogente. I requisiti dei prodotti, per esempio, possono essere specificati sia dai clienti, sia dall'organizzazione stessa (come anticipazione e previsione dei requisiti del cliente), oppure possono essere dettate da disposizioni obbligatorie. I requisiti dei prodotti ed, in alcuni casi, dei processi associati, possono essere contenuti, per esempio, in specifiche tecniche, norme di prodotto, norme di processo, accordi contrattuali ed in leggi o altre norme cogenti. La soddisfazione di tutti questi requisiti rappresenta una condizione necessaria per raggiungere la soddisfazione del cliente, ma non è scontato che sia sufficiente. In tal modo, infatti, è stato fatto tutto quello che si doveva fare, ma non è detto che questo sia sufficiente a soddisfare il cliente. Per requisito implicito si intende ciò che il Cliente si aspetta (esigenza o aspettativa) implicitamente (è prassi comune o uso) dal servizio/prodotto (merce imballata correttamente, cambio di un auto funzionate, auto che non vibra e cigola, Computer che non si pianta periodicamente). Per Migliorare la Customer Satisfaction Non solo vanno soddisfatti tutti i requisiti ma anche le aspettative del cliente. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. a) Come si può definire un”cliente potenziale” di una organizzazione? a) Un cliente che potrebbe fornire un fatturato elevato. b) Un cliente che non ha mai acquistato prodotti dell’organizzazione. c) Un cliente che potrebbe acquistare altri prodotti oltre a quelli che già acquista. d) Un cliente importante. e) Un cliente che potrebbe, tramite il passaparola, acquisite nuovi clienti. Risposta corretta b). b) Come si può definire un “potenziale di un cliente “ di un organizzazione? a) Un cliente che potrebbe acquistare prodotti dell’organizzazione. b) Un cliente che non ha mai acquistato prodotti da quella organizzazione. c) La potenzialità di acquisto di un cliente già acquisito. d) La potenzialità di acquisto di un cliente potenziale. e) Il potere di acquisto di un cliente. Risposta corretta c) Modulo 1 EQDL start 39 1.5.2 Orientamento al cliente (esigenze ed aspettative del cliente) 1.5.2.1. Saper mettere in relazione il concetto di rispetto dei requisiti con i concetti di insoddisfazione, indifferenza e soddisfazione La conformità ai requisiti (di un prodotto e di un servizio) è una condizione importante, ma alle volte non sufficiente per determinare la soddisfazione del cliente 35; questa infatti dipende non solo dalla capacità di rispettare le specifiche, ma anche dalle attese dei clienti e dalla loro percezione della qualità della fornitura36. La figura 6.3 mostra la relazione esistente tra il livello di soddisfazione dei clienti e il grado di conformità ai requisiti impliciti (o di base) ed espressi che un’organizzazione riesce a realizzare. La figura rivela che il rispetto dei requisiti di base (impliciti) non genera da sola soddisfazione (curva rossa). Il rispetto dei requisiti espressi genera un livello di soddisfazione proporzionale alla conformità (retta verde). Solo il soddisfacimento delle aspettative latenti genera soddisfazione ed è fonte di conquista. Valgono quindi le seguenti eguaglianze: non rispetto dei requisiti . =insoddisfazione, rispetto dei requisiti = indifferenza, superamento dei requisiti = soddisfazione Requisiti espressi Conformità ai requisiti Requisiti impliciti Requisiti e aspettative latenti insoddisfazione Figura 6.3 requisiti 35 36 indifferenza soddisfazione Relazione tra livello di soddisfazione ottenibile e grado di conformità ai Il rispetto dei requisiti non genera emozioni particolari. Osserviamo inoltre che i requisiti cogenti possono non essere noti al cliente. Modulo 1 EQDL start 40 1.5.2.2. Comprendere le differenze tra qualità attesa, qualità progettata, qualità erogata e qualità percepita La Figura 6.4 illustra un metodo molto usato per evidenziare le differenze che ci possono essere tra la qualità attesa dal cliente (servizio atteso), la qualità percepita dal cliente (percezioni sul servizio), la qualità effettivamente erogata (prestazioni effettive dell’organizzazione), e la qualità progettata (Specifiche di qualità del servizio). Molto importante è la valutazione delle differenze tra questi diversi aspetti della qualità che definiremo “scarti”. Di particolare interesse è lo scarto tra quanto l’organizzazione avrebbe voluto progettare (Percezioni da parte del management delle aspettative del cliente) e quanto effettivamente progettato (scarto 2 della figura); lo scarto tra le prestazioni effettiva e le specifiche del servizio (scarto 3 della figura) e lo scarto tra il servizio atteso dai clienti e la percezione che di esso hanno i clienti (scarto 5 della figura). Questi “scarti” possono sommarsi fino a creare una differenza drammatica (Scarto 1) che si tradurrà certamente in scarsa soddisfazione del cliente. L'ideale sarebbe far coincidere la qualità percepita con quella attesa dal Cliente, attraverso la qualità erogata dall’Organizzazione. Comunicazioni passa-parola Esigenze personali Esperienza passata SERVIZIO ATTESO dal Cliente Scarto 5 Percezioni sul servizio VOSTRE PRESTAZIONI EFFETTIVE Scarto 1 Scarto 4 Scarto 3 Comunicazioni esterne dall’azienda verso i clienti Specifiche di qualità del servizio Scarto 2 Percezioni da parte dei dirigenti delle aspettative dei clienti Figura 6.4 Differenze tra i vari tipi di qualità e loro scarti TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. Modulo 1 EQDL start 41 1. Che cosa si intende per scarto tra la percezione dell’organizzazione delle aspettative del cliente e le specifiche di un prodotto o servizio? a) Non esiste uno scarto sostanziale tra le due definizioni b) Si intende la differenza tra ciò che l’organizzazione pensa siano i desideri del cliente e le sue attese reali. c) Si intende la differenza tra la percezione che l’organizzazione ha delle aspettative del cliente e la capacità di tradurle in specifiche di prodotto/servizio. d) Si intende la differenza tra la percezione dell’organizzazione e le attese dei clienti. e) Si la differenza tra le attese del cliente e la sua percezione del rispetto delle specifiche. Risposta corretta c) 2. Da quali elementi dipende la “qualità attesa” da parte dei clienti? a) Dalla pubblicità. b) Dal prezzo pagato. c) Dal rispetto delle specifiche del prodotto. d) Dalle esperienze passate, dalle esigenze personali, dalla comunicazione. e) Dalle specifiche e dalla pubblicità. Risposta corretta d) 1.5.2.3. Comprendere il concetto di fidelizzazione La fidelizzazione è l'insieme delle azioni di marketing volte al mantenimento della clientela esistente, e rappresenta la prima linea di difesa di ogni organizzazione. Il miglior modo per aumentare la "fidelizzazione" consiste nel realizzare un elevato grado di soddisfazione che si traduce in un elevato tasso di fedeltà. Per ottenere la fidelizzazione dei clienti è necessario conoscerli, capire e prevedere i loro bisogni, capire i tempi e rispondere alle loro comunicazioni. La fidelizzazione del Cliente è l'insieme delle operazioni finalizzate a conservare i clienti acquisiti mediante il raggiungimento della loro massima soddisfazione. Dal momento che ogni organizzazione privata trova grandi benefici dalla certezza di poter contare su uno “zoccolo duro” di clienti che generano fatturati e profitti altrettanto sicuri, la fidelizzazione rappresenta l’obiettivo immediatamente successivo a quello della conquista di un nuovo cliente. Il passo successivo ancora è quello di sfruttare appieno il potenziale del cliente, cosa fattibile solo dopo averlo fidelizzato. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa è la fidelizzazione dei clienti? a) b) c) d) E’ l'insieme delle attività che hanno lo scopo di a conservare i clienti acquisiti. E’ un’operazione di marketing volta a gestire il parco clienti in chiave dinamica Consiste nel raggiungere un elevato turn-over all’interno della clientela L’aumento sistematico del parco clienti. Modulo 1 EQDL start 42 e) L’insieme delle attività che hanno lo scopo di attirare i clienti della concorrenza. Risposta corretta a) 2. Che cosa è necessario fare per “fidelizzare” un cliente. a) Organizzare concorsi a premi. b) Effettuare sconti e prestiti e promozioni c) Garantire credito ai compratori d) Capire e prevedere i bisogni ed i tempi dei clienti e) Garantire un buon servizio Risposta corretta d) 1.5.3. Studio del mercato Questo tema riguarda principalmente le organizzazioni che operano nel mass market (mercato di beni e servizi di largo consumo). Per le altre organizzazioni (viste nel paragrafo 6.1.2.5) lo studio del mercato si può ridurre ad indagini di settore, spesso effettuate da associazioni di categoria, che offrono le necessarie indicazioni. 1.5.3.1. Conoscere il concetto di benchmarking Il benchmarking è “il processo sistematico di confronto tra prodotti, servizi, prassi e caratteristiche di più entità organizzative, per consentire ad un’impresa di capire e gestire i fattori che determinano prestazioni superiori”. (E’ una tecnica di analisi di mercato che serve anche per misurare la soddisfazione dei clienti, per migliorare le proprie prestazioni, confrontandosi con i migliori concorrenti). Come già si è visto nei punti precedenti, il confronto con “il primo della classe” (best in class) è percorribile utilizzando una o più delle tecniche sopra descritte. Naturalmente non va dimenticato che il benchmark di riferimento inteso come il market-leader non necessariamente è il migliore in termini di qualità di prodotti/servizi e quindi di soddisfazione del cliente. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Che cosa si intende con il termine “benchmarking a) Studiare le esigenze del mercato (marketing) b) Valutare la soddisfazione del cliente c) Conoscere i gusti e le preferenze dei consumatori d) Valutare il mercato potenziale e) Confrontarsi con i migliori concorrenti Risposta corretta e) Modulo 1 EQDL start 43 1.5.4. Processi e strumenti di misura della Soddisfazione del cliente Da quanto detto finora si può facilmente dedurre che la misura della soddisfazione del cliente rappresenta una necessità e un’opportunità allo stesso tempo. Infatti, essa compare anche come requisito specifico nella Norma ISO 9001:2008 ed è l’elemento principale per la valutazione complessiva delle prestazioni e dell’efficacia del Sistema di Gestione per la Qualità di un’organizzazione. Questo tema riguarda dunque il processo di misurazione della soddisfazione del cliente e gli strumenti più frequentemente usati. 1.5.4.1. Conoscere i principali metodi e strumenti per la misura diretta della Soddisfazione del cliente La soddisfazione del cliente può essere misurata in modo diretto oppure in modo indiretto. La misura diretta richiede il contatto diretto con i singoli clienti o con un loro campione significativo, ed è ovviamente il metodo di misura più importante perché, oltre a ridurre il rischio di errori, consente di approfondire i temi e le motivazioni riguardanti vari aspetti del prodotto o del servizio e quindi è in grado di indirizzare i processi di miglioramento degli stessi. Il contatto diretto, in generale non riguarda la totalità dei clienti, che richiederebbe un impegno economico eccessivo, ma deve comunque essere sufficientemente numeroso (campione significativo), da consentire di ottenere indicazioni attendibili ed estendibili alla totalità dei clienti. Le misurazioni dirette prevedono la comunicazione con il cliente attraverso uno o più degli strumenti, come ad esempio: questionari postali; questionari via e-mail; Siti Web Gruppi di discussione37 interviste telefoniche; interviste “faccia a faccia”; linea Verde. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. 1. Quel è, tra quelli che seguono, uno strumento di misura diretto della soddisfazione dei clienti? a) Un questionario postale. b) La valutazione dell’andamento del fatturato per tipo di prodotto. c) Analisi dei siti del web relativi alla concorrenza d) La valutazione del numero dei reclami e) L’andamento del consumo delle parti di ricambio Risposta corretta a) 37 Hanno minori informazioni individuali, ma consentono di far emergere elementi di consenso e meno sul prodotto/servizio (in particolare emergono pareri comuni espressi da segmenti omogenei di utenti) Modulo 1 EQDL start 44 2. Se per la misura diretta della soddisfazione del cliente si utilizza un questionari, quale è il numero di clienti da coinvolgere? a) Almeno 100 clienti b) La totalità dei clienti reali c) I clienti reali e quelli potenzia. d) Almeno il 50% dei clienti. e) Ad un numero di clienti statisticamente rappresentativo della totalità dei clienti Risposta corretta e) 1.5.4.2. Conoscere i principali metodi e strumenti per la misura indiretta della Soddisfazione del cliente Le misure indirette invece richiedono la valutazione di variabili e di rapporti indiretti che ci possono ragionevolmente indicare se esiste o non esiste un certo grado di soddisfazione. Le misure indirette possono essere utilizzate da sole oppure affiancare i risultati delle misurazioni dirette per fornire una conferma o comunque dare un quadro più completo della posizione dell’organizzazione e dei suoi prodotti nel mercato. Va detto, infine che vi sono anche casi in cui, per svariati motivi legati alla peculiarità del mercato di riferimento o alla tipologia di clientela, gli strumenti diretti si rivelano inefficaci, e non resta che accontentarsi di quelli indiretti. Indicatori indiretti di soddisfazione dei clienti possono essere: - Il confronto tra il numero di clienti che hanno riacquistato da un anno all’altro (indice di fedeltà o di fidelizzazione o “tasso di retention”); - Longevità dei clienti (durata del rapporto di fornitura); - L’aumento o la riduzione del numero di ordini (o meglio del valore) dello stesso cliente da un anno all’altro; - La penetrazione del mercato di riferimento (aumento o riduzione della “market share” o quota di mercato); - Numero di chiamate dei clienti per informazioni o assistenza; - L’erosione di quote di mercato ai concorrenti; - Dati esterni sull’immagine aziendale e sui prodotti (pubblicazioni); - Numero e tipologia di riconoscimenti ricevuti dal fornitore; - Difettosità dei prodotti e numero di interventi di assistenza in garanzia. - Consumo delle parti di ricambio. Va ricordato che l’assenza di reclami non solo non costituisce un metodo indiretto per dedurre la soddisfazione, ma la loro presenza non costituisce neppure un indice adeguato dell’insoddisfazione totale, in quanto essi, soprattutto nei mercati di beni di largo consumo, costituiscono solo la punta di un iceberg, che sotto il pelo dell’acqua nasconde la maggior parte dell’insoddisfazione (inespressa ma esistente) della clientela. TEST DI AUTOVALUTAZIONE SULL’ARGOMENTO. (Una sola risposta corretta per ogni quiz) Dopo avere risposto ai quiz, confronta i risultati con le risposte corrette fornite alla fine del testo a partire da pagina xx Se qualche risposta differisce da quella indicata come corretta, approfondisci l’argomento prima di passare all’argomento successivo. Modulo 1 EQDL start 45 1. Quale è, tra quelle che seguono, una misura indiretta di soddisfazione del cliente? a) La quantità di parti di ricambio utilizzata in un anno. b) I questionari postali. c) Le interviste telefoniche. d) I questionari allegato ai prodotti venduti. e) Il passaparola. Risposta corretta a) 2. I questionari compilati per via informatica sono da considerare metodi di misura diretta o indiretta della soddisfazione dei clienti? f) Sono una misura indiretta. g) Sono parzialmente indiretti, perché non si parla con il cliente. h) I questionari via web non sono indagini di soddisfazione del cliente. i) I questionari compilati in via informatica sono da considerare una misura diretta quando sono indirizzati a clienti. j) Sono una misura indiretta se non sono inviati a clienti. Risposta corretta e) Modulo 1 EQDL start 46 Indice MODULO 1 – CONCETTI DI BASE DELLA QUALITÀ E DI SODDISFAZIONE DEL CLIENTE ............................................................................................................................................. 1 1.1 Concetti generali introduttivi .................................................................................................. 1 1.1.1 Il concetto qualità ............................................................................................................ 1 1.1.1.1 Comprendere come l’evoluzione della qualità avviene in funzione delle esigenze del mercato e della società ................................................................................. 1 1.1.1.2 Conoscere le possibili definizioni del termine qualità (qualità in termini assoluti, qualità come attributo, qualità percepita, qualità attesa) ................................. 7 1.1.1.3 Conoscere la differenza tra qualità del prodotto e qualità del sistema............ 9 1.1.2 Le definizioni fondamentali secondo la norma UNI EN ISO 9000:2005. Gli otto principi della qualità................................................................................................................. 11 1.1.2.1 Conoscere i concetti e le definizioni fondamentali relative a un Sistema di Gestione per la Qualità. ...................................................................................................... 11 1.1.2.2 Comprendere gli otto principi della qualità come enunciati dalla UNI EN ISO 9000:2005..................................................................................................................... 13 1.1.3 Significato di valutazione, autovalutazione e assessment ...................................... 17 1.1.3.1 Conoscere il significato dei termini valutazione, autovalutazione e assessment. ......................................................................................................................... 17 1.1.4 Elementi base di gestione aziendale .......................................................................... 19 1.1.4.1 Conoscere le definizioni fondamentali relative ad una organizzazione (management, leadership, pianificazione, vision, mission, politica aziendale). ........ 19 1.2 Sviluppo dei concetti e degli approcci ............................................................................... 21 1.2.1 Lo sviluppo degli approcci dei sistemi di gestione qualità ...................................... 21 1.2.1.1 Conoscere gli elementi che governano lo sviluppo degli approcci (domanda, offerta). .................................................................................................................................. 21 1.2.2 La famiglia delle norme UNI EN ISO 9000:2000...................................................... 22 1.2.2.1 Conoscere lo scopo e i contenuti di massima delle tre norme della famiglia ISO 9000 ............................................................................................................................... 22 1.2.3 La qualità totale e i modelli per l’eccellenza .............................................................. 23 1.2.3.1 Conoscere gli elementi fondamentali di una gestione di una organizzazione orientata all’eccellenza ....................................................................................................... 23 1.3 Gli altri sistemi di gestione................................................................................................... 25 1.3.1 I sistemi di gestione ambientale, sicurezza e della responsabilità sociale. ......... 25 1.3.1.1 Conoscere lo scopo di un sistema di gestione ambientale (UNI EN ISO 14001). .................................................................................................................................. 25 1.3.1.2 Conoscere lo scopo di un sistema di gestione della sicurezza (OHSAS 18001) ................................................................................................................................... 25 1.3.1.3 Conoscere lo scopo di un sistema di gestione della responsabilità sociale (SA 8000).............................................................................................................................. 25 1.3.2 I sistemi integrati ............................................................................................................ 26 1.3.2.1 Comprendere il significato e il valore di un sistema integrato (qualità, sicurezza, ambiente, etica, business) .............................................................................. 26 1.4 Normazione, certificazione, accreditamento .................................................................... 27 1.4.1 Il quadro normativo ....................................................................................................... 27 1.4.1.1 Conoscere il significato del termine norma ........................................................ 27 1.4.1.2 Conoscere la differenza tra norma volontaria e norma cogente .................... 27 Modulo 1 EQDL start 47 1.4.1.3 Conoscere il quadro degli enti coinvolti nell’attività normativa ..................... 28 1.4.2 La certificazione ............................................................................................................. 29 1.4.2.1 Comprendere il significato del termine certificazione ....................................... 29 1.4.2.2 Comprendere il significato di certificazione di sistema .................................... 29 1.4.2.3 Comprendere il significato di certificazione di prodotto ................................... 29 1.4.2.4 Comprendere il significato di certificazione di persone .................................... 30 1.4.3. L’accreditamento ......................................................................................................... 31 1.4.3.1 Comprendere lo scopo generale dell’accreditamento...................................... 31 1.4.3.2 Comprendere l’accreditamento dei laboratori e degli organismi .................... 31 1.5. Soddisfazione del cliente ............................................................................................... 33 1.5.1. Definizioni e generalità ........................................................................................... 34 1.5.1.1 Comprendere il significato del termine “cliente” e del termine “soddisfazione del Cliente”, così come indicati nella norma ISO 9000:2005 ............ 34 1.5.1.2 Conoscere il concetto di cliente esterno e interno; comprenderne la relazione con la soddisfazione del cliente ....................................................................... 37 1.5.1.3 Saper distinguere tra clienti diretti e indiretti ................................................... 37 1.5.1.4 Saper distinguere tra “potenziale di un cliente” e “cliente potenziale” ........ 38 1.5.1.5 Conoscere il concetto di requisito e tipi di requisiti esistenti, così come vengono classificati nella Norma ISO 9000:2005 .......................................................... 39 1.5.2 Orientamento al cliente (esigenze ed aspettative del cliente).......................... 40 1.5.2.1. Saper mettere in relazione il concetto di rispetto dei requisiti con i concetti di insoddisfazione, indifferenza e soddisfazione ............................................. 40 1.5.2.2. Comprendere le differenze tra qualità attesa, qualità progettata, qualità erogata e qualità percepita ................................................................................................ 41 1.5.2.3. Comprendere il concetto di fidelizzazione ................................................... 42 1.5.3. Studio del mercato .................................................................................................. 43 1.5.3.1. Conoscere il concetto di benchmarking ....................................................... 43 1.5.4. Processi e strumenti di misura della Soddisfazione del cliente ....................... 44 1.5.4.1. Conoscere i principali metodi e strumenti per la misura diretta della Soddisfazione del cliente ................................................................................................... 44 1.5.4.2. Conoscere i principali metodi e strumenti per la misura indiretta della Soddisfazione del cliente ................................................................................................... 45 Modulo 1 EQDL start 48