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Alla scoperta degli Etruschi - Storia e Memoria di Bologna

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Alla scoperta degli Etruschi - Storia e Memoria di Bologna
Testi di Federica Guidi - Museo Civico Archeologico di Bologna
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Via del Museo, 2 - Monterenzio
www.storia-culture-civilta.unibo.it/it
Qui è possibile trovare le consistenti testimonianze dell’abitato e
della necropoli di Monte Bibele, uno dei cardini per lo studio della
presenza Celtica in Italia e del rapporto tra queste popolazioni
e gli etruschi locali. Proprio in questo piccolo insediamento
di altura infatti la componente etrusca si mescola a quella
d’oltralpe, a seguito delle grandi invasioni degli inizi del IV secolo
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8.Museo Archeologico Luigi Fantini di Monterenzio e parco archeologico di Monte Bibele
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Lasciando Bologna in direzione
sud occidentale, le prime alture
dell’Appennino ospitano a
Marzabotto un museo e un’area
archeologica di primaria
importanza per lo studio della
civiltà etrusca. Dalla fine del
VI alla metà del IV secolo a.C.
sul Piano di Misano, la
soprastante altura di Misanello,
si sviluppò una vera e propria
città, con regolare impianto
urbanistico,
caratterizzata
da aree abitative produttive e
cultuali, con due necropoli circostanti.
L’area archeologica è visitabile e offre l’occasione di passeggiare
ripercorrendo le antiche strade di una città etrusca costruita
e pianificata secondo i canoni dell’urbanistica greca, a
testimonianza dello stretto rapporto tra due civiltà solo
geograficamente lontane.
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Stazione
Centrale
viale P. Pietr
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via G. Matteotti
Principali siti e musei sulla civiltà etrusca del nord:
Reggio Emilia - www.musei.re.it/collezioni/
Ferrara e Spina- www.archeoferrara.beniculturali.it
Verucchio - www.archeobo.arti.beniculturali.it/verucchio/
Mantova - www.museoarcheologicomantova.beniculturali.it/
Via Porrettana Sud, 13 - Marzabotto
www.archeobo.arti.beniculturali.it/Marzabotto
Museo Archeologico. Vaso con cavaliere che sormonta un animale fantastico (720-680 a.C.)
7. Museo Nazionale Etrusco
Pompeo Aria e area
archeologica
Grafiche E. Gaspari - Cadriano di G. (BO) / stampa novembre 2014
a.C., che portarono i Celti nella penisola italiana, in particolare a
Bologna e nel territorio circostante. Meravigliosi corredi funerari di
guerrieri celti, con tanto di elmi, spade e giavellotti testimoniano
dell’avvenuto incontro tra popoli diversi, che condivisero lo spazio
abitativo e funerario per oltre due secoli fino a che, agli inizi del
II secolo a.C., l’avanzata dei romani non cambiò per sempre gli
equilibri e il popolamento di tutta l’area del bolognese. A circa
10 km dal Museo Fantini è visitabile l’area archeologica di Monte
Bibele, che unisce una bellissima passeggiata tra i boschi la visita a
un sito archeologico davvero particolare e affascinante.
bolognese in località Villanova, nel comune di Castenaso, è
nato il MUV - Museo della civiltà Villanoviana. Mentre i materiali
degli scavi ottocenteschi sono conservati al museo di Bologna,
il MUV ospita i reperti provenienti dalla necropoli villanoviana
del VII sec. a.C. di Marano di Castenaso, di recente scoperta. I
materiali più caratterizzanti dell’esposizione sono le stele del
sepolcreto: fra tutte spicca la cosiddetta “Stele delle Spade”,
caratterizzata da una complessa decorazione a bassorilievo.
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Della lunga storia etrusca della città, sviluppatasi tra IX e
IV secolo a.C., rimangono testimonianze importanti: ma
bisogna saper cercare a fondo per scoprire - soprattutto
all’interno dei musei della città e della provincia - tracce della
prima Bologna, signora di genti dell’Etruria Padana.
Via dell’Archiginnasio, 2
www.comune.bologna.it/museoarcheologico/
Il Museo Civico Archeologico è il punto di riferimento per tutti
coloro che desiderano conoscere le più antiche origini etrusche
della città. Nel grande salone
posto al primo piano dell’antico
edificio, risalente al XV secolo,
è possibile ripercorrere attraverso
gli oggetti archeologici la storia di
Bologna etrusca, dagli albori nel IX
secolo a.C. fino all’arrivo del Celti nel
IV secolo a.C.. Lasciatevi catturare
dal fascino dei preziosi oggetti deposti
nelle tombe come segno di importanza
e di identificazione sociale del defunto,
Cratere
scoprite come e perché oltre 14.000
attico
oggetti di bronzo hanno trovato posto
dentro un grande vaso di ceramica, il dolio
di San Francesco. Raffinati vasi greci – che gli etruschi di Felsina
importavano in grande quantità - vi aspettano per farvi scoprire
nelle loro raffigurazioni racconti di dei ed eroi. Le stele di arenaria
– monumenti di forma unica nel mondo etrusco - sono pronte a
impressionarvi con i loro demoni alati, le sfingi e i mostri marini.
bronzo, chiaramente riconducibile all’età etrusca. Da questa
prima scoperta si generarono numerose campagne di scavo che
portarono alla luce oltre 230 tombe, databili tra la metà del VI e
gli inizi del IV secolo a. C., i cui corredi sono conservati al Museo
Civico Archeologico. Nel grande prato che si apre a monte del
laghetto posto nel centro del parco, rimane ancora un imponente
sarcofago in pietra, databile al V secolo a.C., traccia indelebile
dell’antico sepolcreto etrusco.
A pochi passi dal sarcofago, vicino alle vecchie serre comunali, i
Giardini Margherita riservano una curiosa sorpresa agli amanti del
mondo antico: è possibile infatti ammirare la perfetta riproduzione
di una capanna villanoviana, vale a dire il tipo di abitazione in
uso nella fase più antica (età villanoviana) della frequentazione
etrusca di Bologna. Ricostruita in scala 1:1 sulla base delle tracce
individuate durante gli scavi archeologici, la capanna utilizza
gli stessi materiali dell’epoca etrusca (legno, argilla e canne) e
riproduce fedelmente forma e struttura delle antiche abitazioni.
5. Certosa di Bologna
Via della Certosa, 18
www.storiaememoriadibologna.it/certosa
In uno dei cimiteri monumentali più interessanti dell’Italia
settentrionale, le tracce degli etruschi sono
celate dalle memorie più recenti della città
di Bologna. Qui nel 1869, durante i lavori di
sistemazione dell’ottocentesco Chiostro
Delle Madonne, furono rinvenuti i resti
di un vaso etrusco in bronzo. L’ingegner
Antonio Zannoni, incaricato di seguire
i lavori, si convinse della necessità di
esplorare a fondo tutta la zona: iniziò così
il primo scavo sistematico di una necropoli
etrusca a Bologna e l’inizio di una grande
stagione di esplorazioni archeologiche a
occidente della città. Zannoni portò alla
luce 417 tombe databili tra la fine del VI
secolo e gli inizi del IV secolo a.C. Questo
padre dell’archeologia bolognese riposa
qui, così come Giovanni Gozzadini, l’altro grande protagonista degli
scavi cittadini, oltre che di Villanova di Castenaso e di Marzabotto.
Stele in arenaria
1. Museo Civico Archeologico
2. Palazzo Pepoli.
Museo della Storia di Bologna
Via Castiglione 8
www.genusbononiae.it
A pochi passi dal Museo Civico Archeologico, il Museo della Storia
di Bologna è la prosecuzione ideale della visita alla scoperta degli
Etruschi in città. Questo museo – inaugurato nel 2012 - offre la
possibilità di percorrere le vie della storia più antica di Bologna
con l’ausilio di apparati multimediali e ricostruzioni efficaci, che
coniugano le testimonianze antiche con le più moderne tecnologie.
Nel cartoon 3D con la voce e le musiche di Lucio Dalla, il personaggio
che racconta la storia di Bologna è l’etrusco Apa. Si trova qui la
ricostruzione di un tratto della via sepolcrale che dalla periferia
occidentale della città etrusca portava nel cuore dell’abitato.
Completano la visita alcuni corredi funerari con ricchi reperti.
3. Giardini Margherita
Porte Santo Stefano e Castiglione, Vie Santa Chiara e Sabbioni
I Giardini Margherita si estendono ai piedi delle colline per oltre 26
ettari e dal 1879 sono il cuore verde della città. Nel 1876, durante
i lavori di creazione del parco, fu rinvenuto un contenitore di
Giardini Margherita. Capanna villanoviana
Certosa. Corredo funerario e ricostruzione di una tomba
4. La Corte 9
Via Bentivogli 34/36
Avventurandosi nella prima periferia cittadina, in mezzo ai
condomìni della zona chiamata “Cirenaica”, la Corte 9 di via
Bentivogli vi porterà alla scoperta di un’altra tessera della
storia etrusca di Bologna. Proprio qui, scavi condotti nel 1913
portarono alla luce una necropoli di IX-VIII secolo a.C., che ha
restituito oltre 800 tombe, i cui materiali sono oggi al Museo
Civico Archeologico. Le copie di alcuni corredi e grandi pannelli
con un racconto a disegni ripercorrono idealmente la storia della
comunità etrusca stanziatasi oltre 2800 anni fa nell’attuale
Cirenaica.
6. MUV - Museo della civiltà
Villanoviana
Via Bruno Tosarelli, 191 - Castenaso
www.comune.castenaso.bo.it
La scoperta degli etruschi ci porta ora fuori città. E’ qui che,
grazie alle ricerche del conte Gozzadini, dal 1853 furono scoperti
i primi resti di quella che fu definita “civiltà villanoviana”, che
oggi sappiamo essere la fase iniziale della cultura etrusca. Per
ricordare questo importante avvenimento e per valorizzare al
meglio passate e presenti ricerche archeologiche nel territorio
Fly UP