...

il possesso

by user

on
Category: Documents
73

views

Report

Comments

Transcript

il possesso
RICCARDO MAZZON
IL POSSESSO
USUCAPIONE, AZIONI DI REINTEGRAZIONE E
DI MANUTENZIONE, DENUNCIA DI NUOVA
OPERA E DI DANNO TEMUTO
CEDAM
CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI
2011
INDICE SOMMARIO
Prefazione
Elenco delle principali abbreviazioni
Pag. VII
»
LI
PARTE PRIMA
IL POSSESSO
Capitolo primo
TRA POSSESSO E DETENZIONE:
L'ANIMUS POSSIDENDI
1. Definizione e struttura del possesso: corpus possessionis e animus possidendi
Pag.
1.1. Segue: un esempio singolare ed emblematico: il possesso da parte
dello Stato della fauna selvatica
»
1.2. Segue: il possesso è una situazione di fatto non negoziabile
disgiuntamente dal diritto reale cui si riferisce
»
2. Uanimus possidendi, in particolare
»
2.1. Segue: esempi di esclusione giurisprudenziale ddl'animus possidendi -1;'animus possidendi quale stato di fatto (e non di diritto) -...
»
3. La conservazione del possesso mediante la conservazione del solo
animus possidendi
»
3.1. Segue: il ed. possesso mediato
»
4. Uanimus possidendi quale discrimen tra possesso e detenzione
»
5. Il trasferimento deW animus e la conservazione della mera detenzione
(ed. constitutum possessorium)
»
6. Il mutamento della detenzione in possesso attraverso l'acquisizione
dell'animus possidendi (eA. traditio brevi manu)
»
3
5
5
6
7
8
10
11
13
15
Capitolo secondo
INTER VERSIO POSSESSIONE E PRESUNZIONI
IURISTANTUM
1. La ed. presunzione Juris tantum di possesso esistente in capo a chi
esercita il potere sulla cosa
Pag2. L'importanza del titolo che ha consentito il conseguimento del corpus
possessionis nell'attribuzione della qualifica di possessore o mero
18
X
Indice sommario
detentorc: la promessa di vendita con consegna del bene antecedente
alla stipula del definitivo
Pag.
2.1. Segue: la convenzione negoziale interpartes stipulata
»
2.2. Segue: il contratto di comodato
»
2.3. Segue: il mandato
»
2.4. Segue: l'assegnazione di alloggio
»
2.5. Segue: il contratto di donazione
»
2.6. Segue: ulteriore casistica-contratto d'affitto e patto commissorio-....
»
3. L'in terversio possessionis ovvero il mutamento da detenzione in possesso per causa proveniente da un terzo ovvero in forza di opposizione »
3.1. Segue: titolo mutato per causa proveniente da un terzo
»
3.2. Segue: titolo mutato in forza di opposizione posta in essere dal
detentorc contro il possessore
»
3.2.1. Segue: casistica giurisprudenziale
»
4. La presunzione di possesso intermedio
»
5. La (non) presunzione di possesso anteriore
»
19
21
22
24
24
25
25
26
27
29
31
34
35
Capitolo terzo
ATTI COMPIUTI CON ALTRUI TOLLERANZA
1. L'acquisto del possesso non può trovare fondamento in atti compiuti
con l'altrui tolleranza
Pag.
1.1. Segue: gli atti di tolleranza rilevano solo come ragione ostativa
dell'acquisto del possesso ma non incidono su di un possesso già
costituito - il caso del cancello installato successivamente all'inizio dell'esercizio di servitù di passaggio »
1.2. Segue: ulteriore casistica giurisprudenziale
»
2. L'onere della prova che gli atti fondanti il presunto acquisto del
possesso siano stati compiuti con l'altrui tolleranza è in capo a chi
contesta il possesso preteso
»
2.1. Segue: il differente regime relativo all'onere probatorio esistente
nelle azioni petitorie (rispetto a quelle possessorie)
»
3. Come si riconoscono i cc.dd. atti di tolleranza?
»
3.1. Segue: la valutazione comparata dei (due) requisiti (transitorietà/
saltuarietà e origine da rapporto di buon vicinato/amicizia/familiarità) caratterizzanti gli atti di tolleranza
»
3.1.1. Segue: alcuni esempi concreti - la costruzione e il godimento
di un'opera che insista in modo stabile sul suolo
»
3.1.2. Segue: la "diversa" prospettiva dell'immanenza di una
sempre consentita prohibitio
»
3.1.3. Segue: insufficiente ai fini della prova del possesso la
disponibilità delle chiavi dell'immobile da parte del fratello della proprietaria e il suo utilizzo di uno dei locali
quale ricovero di cose proprie
»
3.1.4. Segue: il requisito relativo all'origine del corpus possessionis
prevale su quello (sostanziale) della transitorietà/saltuarietà? il vincolo di stretta parentela intercorrente tra i soggetti medesimi consente di configurare la sussistenza della tolleranza
anche in mancanza delle caratteristiche della breve durata e
della limitata incidenza del godimento assentito »
3.1.5. Segue: ancora sul requisito relativo all'origine del corpus possessionis — la diversa pregnanza del rapporto di
38
39
42
44
45
49
50
50
53
54
58
Indice sommario
XI
parentela rispetto a quello di mera amicizia o buon vicinato (nei secondi di per sé labili e mutevoli è più difficile il mantenimento della tolleranza per un lungo arco di
tempo) Pag. 59
3.1.5.1 Segue: ancora sul requisito relativo al]'origine del
corpus possessionis - la diversa pregnanza del rapporto di società rispetto a quello di mera amicizia
o buon vicinato »
60
3.2. Segue: casistica giurisprudenziale - incorporazione nella proprietà
esclusiva di un singolo condomino con conseguente sottrazione in
modo definitivo di un bene all'effettivo titolare »
64
3.2.1. Segue: tolleranza e compossesso (il godimento esclusivo
della cosa comune da parte di uno dei compossessori si
presume conseguenza di un atteggiamento di mera tolleranza da parte degli altri compossessori)
»
65
3.2.2. Segue: la tolleranza di cui all'articolo 1144 del codice
civile prescinde da qualsiasi accordo
»
67
3.2.2.1 Segue: l'accordo che pone fine ad un contrasto
tra le parti, in particolare
»
70
3.2.3. Segue: la tolleranza può anche essere prolungata nel tempo se
il proprietario non ha interesse ad opporsi all'uso tollerato
»
70
3.2.4. Segue: mera tolleranza da parte della Pubblica Amministrazione successiva all'adozione ed esecuzione del provvedimento di occupazione d'urgenza
»
74
3.2.5. Segue: l'identificazione della tolleranza implica un apprezzamento di fatto insindacabile in cassazione
»
74
4. Una tipica fattispecie nella quale spesso rileva la tolleranza: la servitù
di passaggio
»
74
4.1. Segue: l'applicazione dei principi generali che regolano l'istituto ...
»
75
4.2. Segue: l'attenuata valenza della sporadicità dell'esercizio del diritto
di transito
»
76
4.3. Segue: casistica giurisprudenziale - disponibilità di un telecomando per l'apertura del cancello e impossibilità di transitare
con l'autovettura attraverso altro accesso alla propria proprietà
quali indizi che escludono la mera tolleranza »
79
4.3.1. Segue: quando il possesso della servitù di passaggio avviene
nonostante l'opposizione del proprietario del fondo servente non è ontologicamente configurabile un atteggiamento di tolleranza
»
82
Capitolo quarto
ACCESSIONE E SUCCESSIONE NEL POSSESSO
1. Accessione e successione nel possesso: nozione, distinzione e previsione normativa
2. La successione nel possesso: il possesso continua nell'erede con
effetto dall'apertura della successione senza la necessità di materiale
apprensione dei beni ereditari
2.1. Segue: le caratteristiche del possesso che continua nell'erede sono
le medesime del possesso già esistente in capo al "de cuius»
2.2. Segue: l'erede deve dimostrare il precedente possesso esistente in
capo al "de cuius" nonché la propria qualità di erede
Pag.
89
»
89
»
90
»
90
XII
Indice sommario
2.2.1. Segue: inidoneità delle sole cartelle esattoriali intestate al "de
cuius" e concernenti il pagamento di un tributo immobiliare
sul bene in contestazione al fine della prova del precedente
possesso esistente in capo al "de cuius" medesimo
2.3. Segue: alla morte del possessore l'erede è legittimato a promuovere le azioni di reintegrazione e di manutenzione
2.3.1. Segue: le azioni di reintegrazione e di manutenzione possono essere esperite dall'erede dell'usufruttuario anche nei
confronti di chi sia divenuto pieno proprietario (già nudo
proprietario) proprio a seguito del decesso del de cuius ....
2.3.2. Segue: le azioni possessorie possono essere proposte
dal chiamato all'eredità (senza la necessità di materiale
apprensione) anche prima dell'accettazione
2.3.3. Segue: applicazioni giurisprudenziali relative all'esercizio
di azioni possessorie da parte dell'erede
2.4. Segue: il problema della pluralità di eredi
2.5. Segue: l'accettazione dell'eredità quale condizione necessaria
affinchè possa applicarsi la successione nel possesso
2.5.1. Segue: gli articoli 460 e 1146 del codice civile hanno finalità e presupposti diversi
2.6. Segue: casistica giurisprudenziale - la morte del conduttore
d'immobile 2.6.1. Segue: il regime successorio dei masi chiusi si distingue da
quello ordinario solo in virtù della tutela dell'indivisibilità
dell'unità immobiliare
2.6.2. Segue: l'articolo 1146 comma 1 del codice civile si riferisce
soltanto al successore a titolo universale mentre per i successori a titolo particolare opera il diverso istituto dell'accessione nel possesso di cui al comma 2 del predetto articolo ....
2.6.3. Segue: casistica residuale
3. L'accessione nel possesso: affinchè il successore a titolo particolare
possa unire al proprio il possesso del dante causa è necessario che
il trasferimento trovi la propria giustificazione in un titolo (astrattamente) idoneo a trasferire la proprietà o altro diritto reale sul bene
3.1. Segue: il titolo può essere solo astrattamente idoneo a trasferire la
proprietà (o altro diritto reale) e può dunque essere viziato
3.1.1. Segue: quale titolo? Trasferimento inter vivos e trasferimento mortis causa
3.1.2. Segue: l'accessione opera nei limiti del titolo traslativo e
non oltre
3.1.3. Segue: cosa succede se il titolo d'acquisto è dichiarato
risolto?
3.2. Segue: la necessità che il successore a titolo particolare stabilisca
un vero e proprio rapporto di fatto con la cosa
3.2.1. Segue: è legittima l'azione di reintegrazione nel possesso
in conseguenza dell'accessio possessionis solo quando si sia
stabilito un rapporto di fatto tra la cosa ed il successore a
titolo particolare
3.2.2. Segue: i negozi traslativi della proprietà o di altro diritto
reale limitato non possono avere ad oggetto il trasferimento del solo possesso
Pag.
92
»
95
»
97
»
98
»
»
99
99
»
101
»
103
»
104
»
105
»
»
105
105
»
107
»
112
»
114
»
114
»
117
»
117
»
118
»
119
Indice sommario
3.3. Segue: l'ulteriore requisito dell'identità di contenuto e di tipo tra
il possesso esercitato dal successore a titolo particolare e quello a
suo tempo esercitato dal dante causa
3.4. Segue: gli effetti pratici dell'accessione coinvolgono l'usucapione
in generale così come i requisiti temporali per l'esercizio delle
azioni possessorie
3.5. Segue: le applicazioni pratiche del principio - il problema
delle province in cui vige il sistema tavolare: rilevabilità d'ufficio dell'eccezione relativa all'inapplicabilità nel regime tavolare
dell'istituto della accessio possessionis 3.5.1. Segue: nelle province in cui vige il sistema tavolare il principio dell'accessione del possesso non opera nel caso di
omissione dell'intavolazione del diritto acquistato per atto
tra vivi dal successore a titolo particolare
3.5.1.1. Segue: l'accessione nel possesso quando si tratta
di servitù (in ambito di province in cui vige il
sistema tavolare)
3.5.12. Segue: il carattere accessorio del diritto di
servitù
3.5.2. Segue: il compossessore prò indiviso di un immobile che
poi consegua il possesso esclusivo di una porzione di esso
in esito a divisione può invocare anche il precedente compossesso
3.5.3. Segue: il legatario (che acquista il legato senza bisogno di
accettazione) dipende dall'erede per conseguire il possesso del bene legato
3.5.4. Segue: il successore a titolo particolare che invochi l'acquisto per usucapione del diritto di servitù può unire al
proprio possesso quello del suo dante causa
3.5.5. Segue: l'istituto dell'accessione nel possesso rende eseguibile anche nei confronti del subentrante a titolo particolare
l'eventuale provvedimento giudiziale di reintegrazione nel
possesso medesimo
XIII
Pag. 120
»
121
»
121
»
122
»
122
»
124
»
127
»
127
»
128
»
128
Capitolo quinto
IL C.D. POSSESSO DI BUONA FEDE
1. La buona fede quale ignoranza di ledere l'altrui diritto
1.1. Segue: il carattere eminentemente psicologico (o soggettivo) del
possesso di buona fede
2. L'ignoranza di ledere l'altrui diritto non deve dipendere da colpa
grave del possessore
2.1. Segue: non applicabilità del principio in ambito d'indebito
2.2. Segue: quando la colpa è grave?
2.3. Segue: elementi particolarmente rilevanti - esistenza di un precedente giudicato, visura alla conservatoria, trascrizione della
domanda 2.4. Segue: casistica giurisprudenziale - opere d'arte, autovetture,
immobili, pagamenti indebiti, titoli al portatore 3. La presunzione "yuris tantuni" di buona fede
Pag. 130
»
131
»
»
»
131
131
132
»
134
» 135
» 137
XTV
Indice sommario
3.1. Segue: la portata generale del principio della presunzione di
buona fede
3.1.1. Segue: non applicabilità del principio della presunzione di
buona fede in caso di accessione invertita
3.2. Segue: la prova contraria idonea a vincere la presunzione di
buona fede
3.2.1. Segue: gli accertamenti catastali o in conservatoria
3.3. Segue: la buona fede nel possesso è presunta solo quando si tratti
di giustificarne gli effetti non quando si controverta sulla legittimità del comportamento acquisitivo del possesso
4. La buona fede è sufficiente sussista al tempo dell'acquisto del possesso ..
5. Casistica giurisprudenziale: tele rubate, mobili iscritto in pubblici registri, beni d'interesse storico, beni comuni, cose date in pegno
5.1. Segue: titoli di credito
5.2. Segue: terzo costruttore su suolo altrui, possesso di cosa mobile
sottoposta ad esecuzione o di bene acquistato in forza di contratto poi dichiarato nullo, aggiudicatario di immobile in sede di
asta fallimentare, prova della buona fede emersa solo nel corso
dell'istruttoria processuale
Pag. 138
»
141
»
»
142
143
»
»
144
146
»
»
146
148
»
150
Capitolo sesto
LA RESTITUZIONE DEI FRUTTI DA PARTE DEL
POSSESSORE
1. L'obbligo di restituire i frutti: normativa di riferimento
2. L'obbligo di restituire i frutti è debito di valore o debito di valuta? ....
3. Il possessore di buona fede (a differenza di chi possiede in mala fede)
non deve restituire i frutti separati (se naturali) e maturati (se civili)
sino al giorno in cui è proposta domanda giudiziale di restituzione dei
medesimi
3.1. Segue: casistica giurisprudenziale - cedole incassate in virtù di
contratto nullo 3.2. Segue: il possesso ottenuto tramite contratto (anche preliminare)
di compravendita successivamente dichiarato nullo o comunque
risolto
4. Dopo la domanda giudiziale diretta alla restituzione dei frutti il possessore (anche se originariamente in buona fede) risponde tanto dei
frutti percepiti quanto dei frutti che avrebbe potuto percepire usando
la diligenza del buon padre di famiglia
4.1. Segue: l'applicazione della regola ai casi di ripetizione d'indebito
4.2. Segue: non applicabilità del principio nel caso si verta in fattispecie di detenzione (sia pure qualificata) e non di possesso
5. Il possessore che deve restituire i frutti ha diritto al rimborso delle
spese occorse per la produzione ed il raccolto dei medesimi
6. Casistica giurisprudenziale residuale: scioglimento della comunione
legale, occupazione abusiva, assegnazione di terre di riforma fondiaria, compensazione giudiziale
6.1. Segue: comunione e successione, trasferimento coatto di quota
d'immobile, rapporto restituzione frutti, indennizzo da miglioramenti, sentenza non definitiva, gestione dei beni ereditari
Pag. 154
» 154
»
155
»
156
»
156
»
158
»
158
»
160
»
160
»
161
»
163
Indice sommario
XV
Capitolo settimo
ADDIZIONI, RIPARAZIONI E MIGLIORAMENTI
1. Riparazioni straordinarie: il rimborso delle spese spetta anche al possessore di mala fede
2. Riparazioni ordinarie: le spese sono dovute solo se il possessore è
tenuto alla restituzione dei frutti e limitatamente al tempo per il quale
la restituzione è dovuta
3. Miglioramenti: se sussistono al tempo della restituzione anche il possessore di mala fede ha diritto all'indennità
3.1. Segue: per il possessore di buona fede l'indennità è pari all'aumento di valore conseguito dalla cosa per effetto dei miglioramenti
3.2. Segue: per il possessore in mala fede l'indennità è pari alla minor
somma tra l'aumento di valore conseguito dalla cosa per effetto
dei miglioramenti e l'importo della spesa dal possessore sostenuta per quest'ultimi
3.3. Segue: l'opera abusiva non costituisce miglioramento suscettibile
d'indennizzo
3.3.1. Segue: l'opera abusiva sanabile e l'azione di arricchimento
senza causa
3.4. Segue: decorrenza della prescrizione
4. Addizioni: il proprietario deve ritenerle e può scegliere di farle togliere
a spese del possessore solo in alcuni casi eccezionali
4.1. Segue: quando il proprietario può scegliere di far togliere le addizioni a spese del possessore?
5. Il pagamento delle indennità può avvenire ratealmente
6. Riparazioni, miglioramenti, addizioni: l'articolo 1150 del codice civile
è norma eccezionale e non si applica al mero detentorc
7. L'applicazione dell'articolo 1150 del codice civile nei rapporti tra
coniugi
7.1. La non applicabilità dell'articolo 1150 del codice civile in ambito
di comunione ereditaria
8. Applicazioni giurisprudenziali: casistica residuale sostanziale
8.1. Segue: casistica residuale processuale
Pag. 166
»
166
»
167
»
167
»
168
»
168
»
»
169
170
»
170
»
»
171
172
»
173
»
174
»
»
»
175
177
180
Capitolo ottavo
IL DIRITTO DI RITENZIONE
1. Le condizioni necessarie affinchè possa esser esercitato il diritto di
ritenzione
2. Eccezionaiità dell'istituto del diritto di ritenzione previsto dall'articolo 1152 del codice civile
2.1. Segue: applicazioni giurisprudenziali - affitto d'azienda, assegnazione di alloggio di cooperativa edilizia, fallimento, contratto d'appalto, detenzione, enfiteusi di beni civici, azioni in personam
2.2. Segue: il diritto di ritenzione contemplato a favore dell'affittuario di fondo rustico - analogie 3. La domanda per il riconoscimento del diritto di ritenzione è domanda
nuova e se non proposta in primo grado è inammissibile in grado di
appello
Pag. 183
»
184
»
185
»
186
»
188
XVI
Indice sommario
PARTE SECONDA
L'ACQUISTO DELLA PROPRIETÀ TRAMITE
IL POSSESSO
Capitolo nono
ACQUISTO DELLA PROPRIETÀ DI BENI MOBILI
MEDIANTE POSSESSO IN BUONA FEDE
1. I requisiti del ed. "possesso vale titolo": acquisto a non domino, possesso in buona fede e titolo astrattamente idoneo
Pag. 193
1.1. Segue: la proprietà viene acquistata libera da diritti altrui eventualmente esistenti sulla cosa (sempre che essi non risultino dal
titolo)
» 195
1.2. Segue: la regola vale anche per l'acquisto dei diritti reali di usufrutto, uso e pegno
» 195
1.3. Segue: l'acquirente che conosca l'illegittima provenienza
» 196
1.4. Segue: il possesso in buona fede quale tutela contro la pluralità
di alienazioni riguardanti lo stesso bene - tra più acquirenti dello
stesso bene il preferito non è chi abbia acquistato per primo ma chi
abbia conseguito il possesso in buona fede del bene de quo » 196
2. Le universalità di mobili ed i beni mobili iscritti in pubblici registri
non possono essere acquistati attraverso il possesso in buona fede ed
il titolo astrattamente idoneo al passaggio di proprietà
» 197
2.1. L'acquisto dei beni mobili soggetti ad iscrizione nei pubblici
registri ma di fatto non iscritti o non validamente iscritti
» 198
2.1.1. Segue: il principio è applicabile anche nei casi sia coinvolta un'impresa dichiara fallita
» 199
2.1.2. Segue: il regime delle macchine operatrici
» 200
2.1.3. Segue: la mancanza dei documenti necessari all'utilizzazione del bene mobile soggetto ad iscrizione ma non
iscritto può influire sulla buona fede dell'acquirente?
» 200
2.2. Segue: le universalità di mobili - l'azienda in particolare » 201
3. Le applicazioni giurisprudenziali del principio in ambito penale
» 202
4. Casistica giurisprudenziale: i singoli libri appartenenti ad una biblioteca demaniale non sono soggetti alla tutela dell'acquisto dei beni
mobili di cui all'articolo 1153 stesso codice
» 204
4.1. Segue: acquisto dei beni mobili presenti in un locale acquistato
"compresi annessi e connessi"
» 204
4.2. Segue: la quota di una società di persone non è "bene mobile"
suscettibile d'esser acquisita ex articolo 1153 del codice civile ..
» 204
4.3. Segue: l'articolo 25 del decreto legislativo 19 marzo 1996 n. 198
non è di ostacolo alla astratta possibilità di opporre al sequestro
chiesto dal titolare del brevetto la regola "possesso vale titolo"
di cui all'articolo 1153 del codice civile
» 205
4.4. Segue: l'acquisto a "non domino" da parte del concedente in
leasing finanziario
» 206
4.5. Segue: per i beni protetti da privative industriali le norme generali sulla circolazione dei beni mobili hanno un'applicazione
puramente residuale
» 206
4.6. Segue: la regola "possesso vale titolo" si applica anche agli animali....
» 207
4.7. Segue: la disposizione dell'articolo 1153 del codice civile
non opera con riguardo a cose di interesse artistico e storico
Indice sommario
appartenenti ad enti o istituti legalmente riconosciuti diversi
dallo Stato o da altri enti o istituti pubblici
4.8. Segue: quando il venditore non dimostri di avere ignorato
senza colpa la provenienza delittuosa della cosa compravenduta
il compratore in buona fede può opporre il proprio acquisto
fondato sulla regola "possesso vale titolo" ma anche chiedere la
risoluzione del contratto in base agli ordinari principi in materia
di inadempimento
4.9. Segue: il principio "possesso vale titolo" può essere utilizzato in
sede di opposizione di terzo avverso l'esecuzione mobiliare
4.10. Segue: se il genitore ha alienato beni del figlio minore senza
comunicare la sua qualità di rappresentante legale l'acquirente
che sia in buona fede ne acquista la proprietà
4.11. Segue: il diritto di elaborazione in forma cinematografica di
un'opera letteraria
5. Il possesso in buona fede dei titoli di credito
5.1. Segue: il possesso deve essere esercitato in conformità delle
norme che disciplinano la circolazione dei titoli di credito
5.1.1. Segue: le norme che disciplinano la circolazione dei titoli
di credito nominativi, in particolare
5.2. Segue: casistica giurisprudenziale - la doverosa cautela necessaria all'identificazione del presentatore del titolo 5.2.1. Segue: l'acquirente di buona fede può esperire l'azione di
rivendicazione contro l'ammortante
5.2.2. Segue: irrilevanza della falsità (o dell'illegittimità) di una
firma di girata
5.2.3. Segue: se chi acquista tramite stanza di compensazione ha
ricevuto il titolo in buona fede e nel rispetto delle norme
che ne regolano la circolazione si giova degli effetti dell'articolo 1994 del codice civile
5.2.4. Segue: la banca che acquisti in buona fede azioni dal comodatario che ne appaia proprietario non è tenuta a restituire
al vero proprietario i titoÙ né a risarcirgli i danni
5.2.5. Segue: la mancanza di data nella girata di titolo nominativo non comporta la nullità della girata medesima
XVII
Pag. 207
»
208
»
208
»
209
»
»
209
210
»
210
»
212
»
213
»
214
»
215
»
215
»
215
»
216
Capitolo decimo
L'USUCAPIONE
1. L'usucapione e la funzione dell'istituto in oggetto
Pag. 223
2. Il ed. possesso ad usucapionenr. pacifico, pubblico, continuo e non
interrotto
» 224
2.1. Segue: indifferenza tra possesso in buona fede e possesso di mala
fede
» 225
3. Il possesso acquistato in modo violento giova esclusivamente dal
momento nel quale la violenza è cessata
» 225
4. Il possesso acquistato in modo clandestino giova esclusivamente dal
momento nel quale la clandestinità è cessata
» 226
4.1. Segue: quando il possesso può dirsi pubblico?
» 227
4.2. Segue: casistica giurisprudenziale - titoli di credito e beni immobili acquistati dallo Stato a titolo di eredità » 227
5. Il requisito della continuità del possesso riguarda non il comportamento del proprietario ma esclusivamente quello del possessore
» 228
XVIII
Indice sommario
5.1. Segue: la continuità del possesso va valutata in riferimento alla
natura del bene posseduto ed in relazione alle concrete e specifiche possibilità di godimento del medesimo
Pag. 228
5.2. Segue: il difetto di continuità - rilevabilità d'ufficio e rinuncia al
diritto di usucapire » 229
6. L'interruzione del possesso: non è consentito attribuire efficacia interruttiva ad atti diversi da quelli tipici stabiliti dalle norme positive
» 230
6.1. Segue: il limite della compatibilita nel richiamo operato dall'articolo 1165 del codice civile
» 231
6.2. Segue: atti che non interrompono il possesso — domanda ex articolo 2932 del codice civile, atti dispositivi del diritto dominicale,
procedura di espropriazione per pubblica utilità » 231
6.2.1. Segue: domanda ex articolo 938 del codice civile, comparsa
di risposta con cui il convenuto nel giudizio possessorio contesti l'altrui possesso, mera diffida e mera messa in mora
» 233
6.2.2. Segue: la convinzione di conservare la proprietà di un bene, le
ordinanze di sgombero, la trascrizione del pignoramento
» 234
6.2.3. Segue: atto diretto al mero rigetto della domanda attorea
ovvero alla determinazione dell'oggetto della lite, costituzione di ipoteca, atti interruttivi dell'usucapione compiuti
nei confronti di altro compossessore
» 235
6.3. Segue: atti interruttivi del possesso — generalità » 237
6.3.1. Segue: l'azione di rivendica
» 237
6.3.2. Segue: l'azione possessoria
» 238
6.3.3. Segue: ricorso per cassazione
» 239
6.3.4. Segue: l'azione di riduzione
» 239
6.3.5. Segue: è l'azione giurisdizionale che interrompe il possesso
ad usucapionem non la trascrizione della domanda
» 239
6.3.6. Segue: la perdita del possesso quale causa interruttiva
dell'usucapione
» 240
6.3.7. Segue: il riconoscimento del diritto del proprietario
» 241
6.3.7.1. Segue: il riconoscimento (anche tacito) del diritto
del proprietario deve provenire dal possessore o
da un suo rappresentante ma può essere diretto
anche verso terzi estranei
» 241
6.3.7.2. Segue: non è sufficiente la consapevolezza del
possessore circa la spettanza ad altri del diritto
da lui esercitato come proprio ma si richiede che
questi esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare
» 242
6.3.7.3. Segue: gli atti di riconoscimento del diritto altrui
interruttivi del termine utile per l'usucapione
possono essere provati anche per testimoni
» 243
6.4. Segue: la trascrivibilità delle domande che interrompono l'usucapione di beni immobili
» 243
6.5. Segue: qual è l'incidenza delle trattative volte all'acquisto del
bene ed intercorse tra proprietario e possessore che tale bene
intenda usucapire?
» 243
6.6. Segue: le cause d'interruzione richiamate dall'articolo 1165 del
codice civile non si applicano al possesso ad interdicta
» 244
6.7. Segue: in caso di estinzione del processo resta fermo l'effetto
interruttivo prodotto dagli atti introduttivi del processo medesimo
» 245
Indice sommario
XIX
6.8. Segue: un caso particolare riguardante le risultanze di un procedimento instaurato con denuncia di nuova opera al quale era
estraneo il possessore usucapiente
Pag. 245
7. Sospensione dei termini utili per conseguire l'usucapione
» 246
7.1. Segue: sono applicabili le cause di sospensione previste dall'articolo 2942 n. 1 del codice civile a chi acquista "a non domino" un
bene di un minore?
» 247
8. Possesso "ad usucapione»! ": animus possidendiquale intenzione di
comportarsi come proprietario
» 247
8.1. Segue: Yanimus possidendi %\ presume ed è diverso daU'animus
usucapendi (la cui sussistenza non è necessaria)
» 248
8.2. Segue: possesso ad usucapionem quale esercizio di potere corrispondente a quello del proprietario o del titolare di un diritto
reale
» 249
8.3. Segue: casistica giurisprudenziale - non v'è consapevolezza di
possedere alla stregua di un proprietario in chi invita il legittimo
titolare del diritto reale ad un sopralluogo disposto dalla pubblica amministrazione sul fondo » 250
8.3.1. Segue: nel caso di due appartamenti contigui posti in
comunicazione tra di loro il godimento promiscuo del
complesso immobiliare non è idoneo a concretizzare un
possesso " ad usucapionem "
» 251
8.3.2. Segue: domanda di usucapione proposta da un condominio ed avente per oggetto il terreno residuato dalla costruzione dell'immobile
» 251
8.3.3. Segue: ai fini dell'acquisto della proprietà per usucapione
rileva Y" animus possidenti" e non il titolo
» 251
8.3.4. Segue: possesso mediato del bene immobile ed esercizio
consapevole di una signoria di fatto sulla cosa
» 252
8.3.5. Segue: possesso del bene acquisito a seguito di atto traslativo della proprietà successivamente dichiarato nullo
» 252
8.3.6. Segue: l'oggetto di un contratto di compravendita non può
essere il trasferimento del possesso di un immobile
» 252
8.4. Segue: possesso, detenzione e tolleranza - è solo in capo al (vero)
possessore che può maturare un'eventuale usucapione avente
per oggetto il bene posseduto » 253
8.4.1. Segue: l'effetto della ed. tolleranza - rinvio » 253
8.4.2. Segue: la detenzione - convenzione con effetti reali e convenzione con effetti obbligatoli » 254
8.4.2.1. Segue: il contratto preliminare di vendita, in particolare
» 255
8.4.2.2. Segue: ulteriori rapporti configuranti mera detenzione
» 255
8.4.3. Segue: casistica giurisprudenziale - non può usucapire chi
ha iniziato ad avere la detenzione e non il possesso » 256
8.4.3.1. Segue: non costituisce ipotesi di evizione il caso
in cui l'appartenenza a terzi del bene in contestazione derivi da usucapione perfezionatosi in
tempo successivo al contratto di compravendita
del bene stesso
» 256
8.4.3.2. Segue: chi usucapisca la proprietà della cosa
locata non succede nel rapporto di locazione e
non può pertanto esperire azione di sfratto
» 257
XX
Indice sommario
8.4.33. Segue: non usucapisce il bene chi lo detiene in
nome e per conto del proprietario
8.4.4. Segue: il mutamento della detenzione in possesso ai fini
dell'usucapione
8.4.4.1. Segue: non è necessaria alcuna opposizione del
detentorc qualora il mutamento del titolo provenga direttamente dal possessore
8.4.4.2. Segue: la necessità di specifico atto di interversio possessionis quanto all'immissione anticipata
nel godimento del bene a favore del promittente
acquirente
8.4.4.3. Segue: la morte del comodante non comporta
per il comodatario l'automatico mutamento della
detenzione in possesso
8.4.4.4. Segue: interversione in ambito locatizio
8.5. Segue: ulteriore casistica giurisprudenziale - ai fini del possesso
necessario al conseguimento dell'usucapione può esser considerata utilmente anche la signoria esercitata su un fabbricato in
corso di costruzione 8.5.1. Segue: quando a fronte del godimento di un bene si elargiscono somme di denaro il giudice di merito deve accertare a che titolo avvenga l'esborso
8.5.2. Segue: il possesso ad usucapionem di un lastrico solare ....
8.5.3. Segue: il minore può possedere ai fini dell'usucapione? ....
8.5.4. Segue: non è giuridicamente concepibile un possesso
esercitato da società di fatto distinto dal possesso esercitato dai soci
8.5.5. Segue: il socio di una società di persone può usucapire
l'altrui quota di comproprietà relativa ad immobile conferito in società?
8.5.6. Segue: il proprietario che recinti il proprio fondo dimenticandone una porzione utilizzata invece dal proprietario
del fondo confinante perde il possesso della suddetta
porzione di fondo
8.5.7. Segue: costruzione con materiali propri ma insistente su
fondo altrui
8.5.8. Segue: non possono essere acquistati per usucapione
diritti relativi a un'area accessibile a tutti e suscettibile di
utilizzazione indiscriminata
8.5.9. Segue: la parte che rinunci a far valere l'acquisto per usucapione maturato non rinuncia ad un diritto di proprietà
ma solo ad avvalersi della tutela giuridica apprestata
dall'ordinamento
8.5.10. Segue: la limitata capacità delle associazioni non riconosciute di essere titolari di un patrimonio non esclude la possibilità di acquisti a titolo originario come l'usucapione ...
8.5.11. Segue: usucapione e contratto di compravendita
8.5.12. Segue: usucapione e beni ereditari - rinvio 8.5.13. Segue: l'acquisto per usucapione richiede il possesso
effettivo ma non anche il possesso esclusivo con la conseguenza che il compossesso può incidere solo sulla misura
dell'acquisto
Pag. 257
»
257
»
258
»
259
»
»
260
260
»
260
»
»
»
261
261
261
»
262
»
262
»
262
»
263
»
263
»
264
»
»
»
264
264
265
»
266
Indice sommario
8.6. Segue: se la successione nella titolarità di un bene è avvenuta
quando il dante causa ne ha già goduto per il tempo necessario
ad usucapirlo non rileva Yanimus del successore
9. L'onere della prova: generalità
9.1. Segue: tipologie probatorie proponibili in astratto - la prova
degli estremi integrativi di un possesso " ad usucapionem" può
essere testimoniale
9.1.1. Segue: il comportamento processuale della parte può
costituire unica e sufficiente fonte di prova?
9.1.2. Segue: il giuramento decisorio deve essere deferito su fatti
specifici e non certo avere per oggetto apprezzamenti
9.1.3. Segue: non può ritenersi prova sufficiente di un possesso
utile ad usucapire la mera produzione di un titolo di
acquisto del bene
9.1.4. Segue: le cautele da utilizzare in caso di presunzione
9.1.5. Segue: i presupposti dell'acquisto per usucapione possono trovare riscontro nella confessione del convenuto ...
9.1.6. Segue: la contumacia del convenuto
9.2. Segue: concrete fattispecie probatorie - la coltivazione del terreno e il taglio delle piante 9.2.1. Segue: se il locatore rinuncia a percepire il canone
non per questo il conduttore inizia un possesso "ad usucapionem"
9.2.2. Segue: la convenzione con la quale un soggetto riceva da
un altro il godimento di un bene è fatto storico dal quale
può stabilirsi la reale volontà delle parti circa il trasferimento o meno del possesso
9.2.3. Segue: l'intestazione catastale di un immobile non comporta che l'intestatario abbia effettivamente esercitato su
di esso un potere di fatto
9.2.4. Segue: è "nuova" la prova diretta a dimostrare l'avvenuto
riconoscimento del diritto reale da parte del possessore ....
9.2.5. Segue: l'articolo 1143 del codice civile è applicabile in
ambito d'usucapione?
9.2.6. Segue: la concessione edilizia non è idonea a comprimere
diritti dei terzi né la data di rilascio può dar prova inconfutabile dell'inizio dei lavori e della loro ultimazione
9.2.7. Segue: non rappresenta fatto idoneo a manifestare inequivocabilmente la volontà di tenere il bene come proprio la costruzione di una gradinata di accesso ad un
bene proprio
9.2.8. Segue: il mero fatto di aver concesso in locazione a terzi un
fabbricato non può esser ritenuto un arto di dominio
9.2.9. Segue: la trasformazione della detenzione in possesso
utile "ad usucapionem" deve essere provato con il compimento di idonee attività materiali in opposizione al
proprietario
9.3. Segue: la prova concernente Yanimus, in particolare
9.4. Segue: anche nel giudizio di rivendicazione se il possesso è contestato l'onere della prova è maggiormente difficoltoso
9.5. Segue: l'onere probatorio posto a carico dell'attore è attenuato
dalla proposizione da parte del convenuto di una domanda o di
una eccezione riconvenzionale di usucapione?
XXI
Pag. 266
» 266
»
267
»
268
»
268
»
»
269
269
»
»
270
271
»
271
»
272
»
272
»
273
»
273
»
273
»
274
»
274
»
274
»
»
275
275
»
277
»
278
XXII
Indice sommario
9.6. Segue: il riferimento concreto alla specifica natura del bene
Pag. 279
9.7. Segue: il diverso onere probatorio esistente per l'attore a seconda
possieda o meno la cosa oggetto del preteso diritto reale
» 280
9.8. Segue: le prove acquisite nel giudizio possessorio non possono
essere utilizzate nel giudizio petitorio
» 281
10. La durata del possesso quale elemento essenziale al compimento
dell'usucapione
» 281
10.1. Segue: chi agisce per l'accertamento della proprietà su di
un bene a titolo originario ha l'onere di dimostrare anche la
durata del possesso medesimo per il periodo prescritto dalla
legge
» 282
10.2. Segue: la questione della durata del possesso quale presupposto dell'usucapione è rilevabile d'ufficio
» 282
10.3. Segue: non può proporre opposizione di terzo chi esponga di
essere nel possesso del bene immobile da soli otto anni
» 283
10.4. Segue: l'istituto dell'immemorabile non è più applicabile ai
rapporti privatistici in quanto abrogato dal codice civile del
1865 e non richiamato in vigore dall'attuale codice civile
» 284
10.5. Segue: qualora il possesso abbia avuto inizio in epoca anteriore all'entrata in vigore del codice civile del 1942 occorre
avere riguardo non al termine trentennale stabilito dal codice
abrogato ma a quello ventennale di cui al codice vigente
» 284
10.6. Segue: l'apertura della successione quale dies a quo rilevante
per l'usucapione
» 285
11. Il bene oggetto dell'acquisto per usucapione: un bene annoverato tra
i beni demaniali può essere usucapito solo se sia intervenuta la sua
sdemanializzazione (anche tacita)
» 285
11.1. Segue: l'erronea convinzione che il possessore del bene abbia
circa la demanialità del medesimo
» 287
11.1.1. Segue: la presunzione di demanialità stabilita dall'articolo 22 della legge n. 2248 del 1865, ali. F ha carattere
relativo ed è destinata a cadere di fronte all'esistenza
di elementi probatori idonei a dimostrare il carattere
privato degli spazi contesi
» 287
11.1.2. Segue: il patrimonio indisponibile degli enti pubblici,
gli usi civici, i beni caratterizzati da concessioni traslative o dall'esser destinati ad un pubblico servizio
» 288
11.2. Segue: casistica giurisprudenziale — l'usucapione di una grotta
sotterranea » 289
11.2.1. Segue: l'usucapione delle pertinenze
» 290
11.2.2. Segue: l'eccezione di usucapione sollevata da parte del
convenuto con l'azione del regolamento di confini non
è ammissibile nel caso in cui l'incertezza del confine
abbia carattere oggettivo
» 290
11.2.3. Segue: possono essere astrattamente oggetto di acquisto per usucapione i relitti di terreni espropriati ma
mai utilizzati per le ragioni per le quali furono espropriati
» 291
11.2.4. Segue: anche in ambito di edilizia economico-popolare
valgono le regole generali dell'istituto
» 291
11.2.5. Segue: la non usucapibilità dei terreni acquisiti al
patrimonio degli enti di sviluppo e destinati al servizio
pubblico di ridistribuzione della proprietà terriera
» 292
Indice sommario
11.2.6. Segue: la proprietà delle aree interne o circostanti ai
fabbricati di nuova costruzione su cui gravi il vincolo
pubblicistico di destinazione a parcheggio può essere
acquistata per usucapione
11.2.7. Segue: possono essere usucapiti i beni immobili oggetto
di espropriazione
11.2.8. Segue: la pubblica amministrazione può usucapire
il bene privato del quale abbia disposto per oltre un
ventennio
11.2.9. Segue: anche nei confronti di beni immobili di interesse storico-artistico soggetti a vincolo di inalienabilità il termine di prescrizione acquisitiva a favore
dell'acquirente è quello ventennale
11.2.10. Segue: l'acquisto per usucapione della proprietà di
una superficie posta alla sommità di un edificio giustifica la sopraelevazione da parte dell'usucapiente
11.2.11. Segue: l'occupazione temporanea di un bene immobile per la esecuzione di progetti di sistemazione di
bacini montani seguita dalla materiale apprensione
del fondo comporta la privazione del possesso del
bene
11.2.12. Segue: la circostanza che un terreno sia stato incluso
in area di bonifica non è d'ostacolo all'usucapione del
medesimo
11.2.13. Segue: la quota di una società di persone non può
essere usucapita
11.2.14. Segue: il provvedimento amministrativo con cui vengano concesse in uso temporaneo alle vittime di calamità
naturali baracche installate su terreni privati occupati in
via d'urgenza impedisce l'acquisto del diritto di proprietà per usucapione
11.2.15. Segue: anche la "ditta" è suscettibile d'esser usucapita
12. Problematiche processuali: identificazione della domanda e rispetto
dell'articolo 112 del codice di procedura civile
12.1. Segue: anche se è richiesta l'usucapione decennale il giudice
può pronunciare quella ventennale
12.1.1. Segue: non è domanda nuova mutare la richiesta di
usucapione "decennale" in "ventennale" e viceversa ...
12.2. Segue: l'eccezione di usucapione non è più proponibile in
appello a seguito della modifica del secondo comma dell'articolo 345 del codice di procedura civile apportata dalla legge
353/90
12.3. Segue: sospensione del processo - non va sospeso il procedimento con il quale il locatore abbia agito per ottenere il rilascio dell'immobile se il conduttore abbia a sua volta promosso
giudizio tendente all'accertamento dell'acquisto a suo favore
della proprietà dell'immobile per usucapione 12.4. Segue: incompatibilità tra giudizio di usucapione e giudizio
divisorio aventi per oggetto lo stesso bene
12.5. Segue: non è necessario che sia compiuta a favore del convenuto l'usucapione perché questi possa opporre al chiamato
all'eredità la prescrizione del diritto di accettazione
XXIII
Pag. 294
»
294
»
295
»
296
»
296
»
296
»
297
»
297
»
297
»
298
»
298
»
300
»
300
»
301
»
302
»
303
»
304
XXIV
Indice sommario
12.6. Segue: cosa succede quando l'azione di accertamento dell'acquisto per usucapione della proprietà di un bene sia stata proposta in via riconvenzionale ma l'attore risulti nel processo
non essere il proprietario di quel bene?
Pag. 304
12.7. Segue: proponibilità della domanda di usucapione nei confronti della curatela fallimentare
» 305
12.8. Segue: la parte convenuta in un giudizio di carattere reale
può paralizzare l'azione anche attraverso una mera eccezione
riconvenzionale di usucapione
» 305
12.9. Segue: l'azione di riduzione delle donazioni lesive della legittima non può essere paralizzata dall'eccezione di maturata
usucapione
» 305
12.10. Segue: l'appello diretto contro la pronuncia con cui è stata
disattesa la domanda di usucapione si estende automaticamente al capo della sentenza che abbia riconosciuto la proprietà della controparte
» 306
12.10.1. Segue: l'eccezione di usucapione sollevata in primo
grado non riproposta daU'appellato non è rilevabile
d'ufficio dal giudice del gravame
» 306
12.11. Segue: nel giudizio di rinvio non può essere dedotta per la
prima volta l'eccezione di usucapione
» 307
12.12. Segue: il giudizio di opposizione di terzo che affermi d'aver
usucapito
» 307
12.12.1. Segue: l'opposizione all'esecuzione di terzo che affermi
d'aver usucapito
» 308
12.13. Segue: usucapione e litisconsorzio passivo (non attivo) necessario
» 309
12.14. Segue: l'interesse ad agire di un soggetto che chiede di essere
dichiarato proprietario a titolo di usucapione presuppone la
contestazione da parte di un terzo?
» 311
13. Non è censurabile in sede di legittimità l'apprezzamento del giudice
di merito che accerti se ricorrano o meno gli estremi del possesso
idoneo ad usucapire
» 311
14. La sentenza che pronuncia l'avvenuta usucapione ha carattere dichiarativo (non costituivo) e gli effetti della usucapione retroagiscono al
momento dell'iniziale esercizio della relazione di fatto instaurata con
il bene conteso
» 312
14.1. Segue: conseguenze — il bene del quale l'alienante dichiari di
essere proprietario per compiuta usucapione può essere ceduto
prima dell'eventuale accertamento giurisdizionale » 313
14.2. Segue: conseguenze - l'accertamento della avvenuta usucapione
esclude il presupposto del risarcimento da illecito togliendo ab
origine il connotato di illiceità al comportamento di chi abbia
usucapito» 313
15. Problematiche legate al rapporto tra coniugi: gli acquisti per usucapione effettuati da uno solo dei coniugi durante il matrimonio in
vigenza del regime patrimoniale della comunione legale entrano a far
parte della comunione medesima
» 314
15.1. Segue: la famiglia impersonalmente considerata non è autonomo soggetto giuridico e non può usucapire collettivamente
ed indistintamente
» 315
16. L'usucapione non muta né sana l'originaria abusività edilizia dei
manufatti
» 316
Indice sommario
17. Trascrizione: il conflitto fra l'acquirente a titolo derivativo e quello per
usucapione è sempre risolto a favore del secondo indipendentemente
dalla data di trascrizione della sentenza che accerti l'usucapione
17.1. Segue: non applicabilità del principio all'ipotesi in cui chi
assume di aver acquistato per usucapione un fondo confinante
pretenda di esercitare la prelazione in occasione della vendita
del fondo finitimo
18. Usucapione e sistema tavolare: il valore costitutivo dell'iscrizione
non si estende agli acquisti per usucapione
18.1. Segue: annotazione della domanda e inidoneità dell'intavolazione ad interrompere il decorso del tempo utile all'usucapione
18.2. Segue: conseguenze - rilevanti le prove testimoniali volte a
dimostrare la malafede di chi ha intavolato il suo acquisto malgrado la conoscenza/conoscibilità della compiuta usucapione
a favore di terzi 18.3. Segue: il particolare regime giuridico è conforme alla Costituzione
18.4. Segue: è ammissibile l'acquisto per usucapione di un bene
facente parte di un maso chiuso
19. Non sussiste incompatibilità tra l'azione di regolamento di confini
e l'eccezione di usucapione del terreno (con la quale si fa valere
una situazione sopravvenuta) né quest'ultima vale a snaturare la
prima
19.1. Segue: l'eccezione di usucapione del terreno secondo la disciplina dell'articolo 345 del codice di procedura civile nella
formulazione anteriore alla riforma introdotta con la legge 26
novembre 1990 n. 353 non è ammissibile tutte le volte in cui
l'incertezza del confine abbia carattere oggettivo
19.2. Segue: il fatto che il convenuto abbia prestato il proprio
assenso alla misurazione dei terreni da parte di un consulente
tecnico non gli preclude la possibilità di eccepire l'avvenuta
usucapione
20. Imposta di registro e tassazione del bene usucapito: la determinazione del valore dell'immobile va effettuata con riferimento al
momento del passaggio in giudicato della sentenza di accertamento
dell'usucapione
XXV
Pag. 316
»
318
»
318
»
320
»
321
»
321
»
322
»
323
»
324
»
325
»
325
Capitolo undicesimo
L'USUCAPIONE DEI DIRITTI REALI SU
COSA ALTRUI
1. Le servitù non apparenti non possono essere acquistate per usucapione
1.1. Segue: l'esistenza fisica delle opere che assicura l'apparenza
nonché l'ulteriore requisito della destinazione delle stesse
costituiscono giudizio di merito incensurabile in sede di legittimità
1.2. Segue: il requisito dell'apparenza consiste nella presenza di
opere permanenti e visibili obiettivamente destinate all'esercizio della servitù vantata
1.2.1. Segue: il tracciato nelle servitù di passaggio, in particolare
Pag. 329
»
330
»
330
»
331
XXVI
Indice sommario
1.3.
Segue: il requisito dell'obiettiva destinazione all'esercizio della
servitù vantata
1.3.1. Segue: casistica giurisprudenziale - presenza di qualche
tubo con copertura di terra posto nell'alveo di un fosso
divisorio di due fondi contigui tale da consentire il passaggio tra di essi 1.3.2. Segue: messa a disposizione da parte del vicino della
chiave di un portone apposto nell'androne del fabbricato di sua proprietà
1.3.3. Segue: sentiero costituente passaggio da un fondo ad
un altro fondo del medesimo proprietario per l'acquisto
per usucapione della servitù di transito attraverso di esso
a favore di un terzo fondo appartenente ad un altro
soggetto
1.3.4. Segue: mera esistenza di una strada con ogni altra sua visibile componente
1.3.5. Segue: pavimentazione fra la porta d'ingresso del preteso
fondo dominante ed il preteso fondo servente
1.3.6. Segue: mera circostanza che il cortile inserito fra due fabbricati presenti una pavimentazione con selciato
1.4. Segue: l'elemento psicologico del possesso nel diritto reale di
servitù
1.5. Segue: le opere destinate all'esercizio della servitù devono essere
strumentalmente utilizzate per tutto il tempo prescritto dalla
legge per usucapire il diritto vantato
1.6. Segue: l'esistenza di opere visibili e permanenti è richiesta per
l'usucapione ma non per ottenere la mera reintegra del possesso
1.7. Segue: la rimozione delle opere che rendono apparente una servitù senza pregiudicarne od ostacolarne l'esercizio non danno
luogo ad uno spoglio
1.8. Segue: se la servitù è apparente può essere usucapita anche se
"discontinua"
2. La ed. servitù discontinua può essere oggetto d'usucapione in quanto
l'esercizio saltuario del diritto non è di ostacolo a configurarne il possesso ma l'intermittenza dell'utilizzo del diritto vantato dev'essere
ricollegabile ad esigenze del fondo
3. La servitù di passaggio, in particolare: il contenuto è determinato dal
possesso concreto effettivamente esercitato
3.1. Segue: per l'accertamento del diritto sul fondo servente nel caso
di esistenza di un fondo intermedio non occorre alcuna specifica
prova circa la titolarità di quest'ultimo
3.2. Segue: ai fini dell'acquisto per usucapione del diritto di servitù il
titolo necessario ex secondo comma dell'articolo 1146 del codice
civile non può essere costituito semplicemente dal contratto di
vendita del fondo (preteso) dominante
3.3. Segue: chiesto l'accertamento dell'avvenuto acquisto per usucapione di una striscia di terreno costituisce domanda nuova quella
diretta all'usucapione di una servitù di passaggio
3.4. Segue: è il giudice che qualifica una strutturale saltuarietà di atti
che vengano invocati come esercizio di fatto della servitù quali
atti di mera tolleranza
3.5. Segue: in tema di possesso "adusucapionem" di una servitù prediale di passaggio non è necessario che il possesso del passaggio
sia esercitato in modo esclusivo
Pag. 332
»
332
»
333
»
334
»
334
»
334
»
335
»
335
»
336
»
336
»
337
»
337
»
338
»
339
»
340
»
340
»
341
»
341
»
341
Indice sommario
3.6. Segue: l'obbligo del giudice di determinare il contenuto della
servitù unicamente in rapporto alla precisa attività svolta dal
possessore (tantum praescriptum quantum possessum)
3.7. Segue: se la servitù di passaggio insiste su un fondo in comunione
sussiste litisconsorzio necessario nei confronti dei partecipanti
alla comunione
3.8. Segue: la servitù di passaggio costituita per usucapione ha natura
di servitù volontaria e non di servitù di passaggio coattivo
3.9. Segue: il passaggio effettuato sul fondo del vicino a titolo di
concessione precaria e retribuita esclude la sussistenza di un
possesso " ad usucapionem'
3.10. Segue: gli acquirenti delle singole unità immobiliari facenti
parte di un condominio non possono unire il proprio possesso a quello esercitato per le esigenze del cantiere durante la
realizzazione del fabbricato dall'impresa costruttrice
3.11. Segue: l'eccezione di usucapione di una servitù prediale apparente può essere posta dal giudice a fondamento della propria
decisione pur in assenza di una formale eccezione
3.12. Segue: l'elemento psicologico del possesso ad usucapionem
della servitù di passaggio va desunto dalle concrete circostanze
nelle quali il possesso si è estrinsecato
3.13. Segue: la ricorrenza di un possesso utile all'acquisto di un
diritto di servitù su fondo altrui non esclude l'usucapione della
piena proprietà del fondo medesimo
3.14. Segue: non comporta acquisto per usucapione del diritto di
servitù di pubblico passaggio un transito pur compiuto da una
pluralità indeterminata di persone ma che comporti il superamento di ostacoli specifici frapposti dal proprietario del
fondo
3.15. Segue: l'esercizio del possesso della servitù da parte del proprietario del fondo dominante si somma all'esercizio che successivamente ne faccia il detentorc suo affittuario
3.16. Segue: la ed. "usucapio libertatis" del fondo servente
3.17. Segue: chi deduca e dimostri una relazione di asservimento fra
fondi contigui idonea all'acquisto per usucapione di un corrispondente diritto di servitù non è tenuto a provare anche
l'inesistenza delle condizioni negative
La servitù di veduta, in particolare
4.1. Segue: applicabilità del principi generali
4.2. Segue: l'accertamento delle caratteristiche dell'apertura di un
edificio può avvenire attraverso l'esame della planimetria catastale
4.3. Segue: la demanialità di un fondo che impedisce il possesso "ad
usucapionem" di servitù di veduta da parte del vicino può essere
opposta solo dalla pubblica amministrazione
La servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione
(o piantagione) a distanza inferiore a quella legale
5.1. Segue: il dies a quo
5.2. Segue: è inammissibile l'acquisto per usucapione di una servitù
avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza
inferiore a quella fissata da norme inderogabili
5.3. Segue: casistica giurisprudenziale - locatario di un cortile che
abbia eseguito illegittimamente nello stesso costruzioni senza
consenso del locatore -
XXVII
Pag. 342
»
342
»
343
»
343
»
343
»
344
»
344
»
345
»
345
» 346
» 346
»
»
»
346
347
348
»
349
»
349
»
»
350
350
»
351
»
351
XXVIII
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
Indice sommario
5.3.1. Segue: la privazione in danno di altri condomini del godimento di una porzione di un bene comune per effetto
della costruzione di un'opera che su di esso si protende ... Pag. 352
5.3.2. Segue: nell'ipotesi di alienazione di un immobile realizzato a distanza inferiore a quella legale il successore a
titolo particolare può unire al proprio possesso quello del
suo dante causa
» 352
5.3.3. Segue: la domanda riconvenzionale di usucapione anche
se inammissibile vale come eccezione e il giudice non può
esimersi dal prenderla in considerazione
» 353
5.3.4. Segue: fatti salvi gli effetti dell'intervenuta usucapione
il proprietario del preteso fondo servente può in ogni
momento chiedere che venga accertata l'inesistenza di una
servitù contraria al rispetto delle distanze legali
» 353
5.3.5. la domanda diretta all'accertamento dell'obbligo del
rispetto delle distanze legali nelle costruzioni non rientra tra quelle soggette all'onere della trascrizione essendo
diretta ad interrompere il corso dell'usucapione della servitù derivante dalla violazione delle limitazioni legali
» 354
La servitù di elettrodotto, in particolare
» 354
La servitù di acquedotto, in particolare
» 355
Servitù di uso pubblico: possono costituirsi per usucapione anche se
manchino opere visibili e permanenti per l'esercizio di esse
» 356
8.1. Segue: l'individuazione e i limiti di utilizzo del locus servitutis ..
» 357
È consentita l'usucapione della servitù di luce ma non di luce "irregolare"
» 357
La servitù di mantenere i rami degli alberi protesi verso il fondo del
vicino non può essere oggetto d'usucapione
» 359
La rinuncia tacita a far valere l'acquisto per usucapione di un diritto
reale su un bene immobile non richiede la necessità della forma
scritta "adsubstantiam "
» 359
L'usucapione del diritto di enfiteusi
» 359
L'usucapione dei diritti reali d'uso ed abitazione
» 360
L'usucapione del diritto di custodire in un sepolcro familiare i resti
mortali di congiunti (ed. "diritto al sepolcro")
» 361
L'usucapione del diritto di stillicidio
» 361
L'usucapione del diritto di servitù di parcheggio
» 361
L'usucapione del diritto di servitù di riscaldamento
» 362
L'usucapione del diritto di servitù di passaggio di conduttura
» 362
\Jinterversiopossessionis di cui all'articolo 1164 del codice civile
» 363
19.1. Segue: l'articolo 1164 del codice civile non è applicabile al
caso in cui sin dall'origine il possesso si sia estrinsecato in
un'attività corrispondente ad un diritto di proprietà o di comproprietà
» 365
Capitolo dodicesimo
L'USUCAPIONE DELLE COMPROPRIETÀ IMMOBILIARI
1. Il comproprietario può usucapire la quota degli altri comproprietari?
1.1. Segue: la non necessità di un atto di interversione e la sostituzione del godimento " uticondominus" con il godimento "animo
domini"
Pag. 368
»
369
Indice sommario
1.2. Segue: intento di esclusività che si concretizzi in un'attività
apertamente contrastante ed incompatibile con il compossesso
degli altri comproprietari
1.3. Segue: onere probatorio a carico di chi vanti l'usucapione
1.4. Segue: casistica giurisprudenziale - il proprietario dell'attico
che utilizza il terrazzo di copertura in modo più intenso o
diverso da quello praticato dagli altri condomini 1.4.1. Segue: il comproprietario che sostenga in via esclusiva i
costi per gli atti di ristrutturazione dei beni ed il rifacimento dell'impianto idraulico resosi necessari dopo un
incendio
1.4.2. Segue: passaggio dei comproprietari sull'aia che s'intende
usucapire
1.4.3. Segue: usucapione di una quota di bene immobile a favore
degli altri comunisti
1.4.4. Segue: gli atti di gestione familiarmente tollerati non possono dar luogo a un'estensione del potere di fatto sulla
cosa nella sfera di altro compossessore
2. L'usucapione del coerede contro gli altri coeredi
2.1. Segue: lo svolgimento di trattative con gli altri coeredi per la vendita da parte di costoro dei diritti loro spettanti sulla comune
eredità non è incompatibile con il possesso esclusivo del coerede
possessore che non abbia ancora maturato l'usucapione
2.2. Segue: casistica giurisprudenziale - il coerede che utilizzi ed
amministri un bene ereditario si presume {iuris tantum) agisca in
tale qualità 2.2.1. Segue: scoperta di testamento che modifica le quote attribuite agli eredi legittimi
2.2.2. Segue: comunione ereditaria tra genitore e figli
2.2.3. Segue: assunzione da parte di un coerede di tutti gli oneri
ordinali e straordinari di miglioria
3. La possibilità di usucapire una comproprietà prò indiviso
3.1. Segue: muri di confine e compossesso familiare
4. Aspetti processuali: l'erede testamentario convenuto con l'azione di
riduzione non ha la possibilità di opporre l'usucapione dei beni ereditali con riferimento al possesso esercitato prima della proposizione
dell'azione medesima
4.1. Segue: litisconsorzio necessario?
4.1.1. Segue: litisconsorzio in appello
4.1.2. Segue: non ricorre un'ipotesi di litisconsorzio necessario
nel caso di domanda di usucapione proposta nei confronti
di alcuni soltanto dei comproprietari limitatamente alle
relative quote
4.2. Segue: l'azione con la quale il condomino di un edificio chiede
la rimozione di opere che altro condomino abbia effettuato sulla
cosa comune non è suscettibile di prescrizione salvi gli effetti di
eventuale usucapione in favore di quest'ultimo
4.3. Segue: i coeredi sono legittimati ad esercitare le azioni possessorie
a tutela dei beni ereditali sino a quando uno dei compossessori
compia atti diretti all'apprensione ed occupazione esclusiva del
bene idonei a mutare l'originario titolo comune del possesso
4.4. Segue: la legittimazione dell'amministratore condominiale
4.5. Segue: giudizio divisorio ed eccezione riconvenzionale d'usucapione in appello
XXIX
Pag. 369
» 372
»
3 72
»
373
»
373
»
373
»
»
374
374
»
375
»
376
»
»
376
376
»
»
»
377
377
378
»
»
»
379
379
380
»
380
»
380
»
»
381
381
»
382
XXX
Indice sommario
4.6. Segue: la notificazione dell'atto introduttivo d'un giudizio di cognizione nei confronti di alcuni dei compossessori non vale ad interrompere l'usucapione nei confronti degli altri compossessori
4.7. Segue: il condomino che resiste alla domanda con cui gli altri
condomini reclamino una porzione d'edificio condominiale pattiziamente destinata all'uso comune ma in concreto incorporata
nell'appartamento del primo può eccepire d'aver usucapito detta
porzione
4.8. Segue: la proposizione di domande ed eccezioni in giudizio non
richiede l'uso di formule sacramentali
5. Casistica residuale: il compossessore "prò indiviso" di un immobile
che poi consegua il possesso esclusivo di una porzione di esso può
invocare ai fini dell'usucapione anche il precedente compossesso
5.1. Segue: ai fini dell'usucapione di un bene già in possesso del "de
cuius" lo stato di compossesso nascente a favore dei suoi coeredi
non impedisce la "successio possessionis" con effetti limitati ai
terzi
5.2. Segue: la presunzione di comunione del muro divisorio ha carattere relativo e restano salvi gli eventuali effetti dell'usucapione ...
5.3. Segue: il condomino che ha sopraelevato in violazione dell'obbligo di cui al comma 3 dell'articolo 1127 del codice civile può
acquistare per usucapione il diritto a mantenere la costruzione
così come l'ha realizzata
5.4. Segue: la comunione di una strada può cessare per usucapione
ma non per "non" uso
5.5. Segue: la presunzione legale di comunione pro-indiviso delle
parti del fabbricato destinate all'uso comune può essere superata
quando la loro proprietà esclusiva risulti acquisita per usucapione
Pag. 382
»
382
»
383
»
383
»
384
»
384
»
385
»
385
»
386
Capitolo tredicesimo
L'USUCAPIONE DEI BENI MOBILI, DELLE
UNIVERSALITÀ E DEI BENI MOBILI ISCRITTI
IN PUBBLICI REGISTRI
1. L'esclusione dell'applicabilità dell'articolo 1153 del codice civile ai beni
mobili iscritti in pubblici registri e alle universalità (di beni mobili) ....
2. L'usucapione dei beni mobili e degli altri diritti reali di godimento sui
beni medesimi
2.1. Segue: l'applicabilità delle suddette regole anche ai titoli di credito
3. L'usucapione delle universalità di mobili e dei diritti reali di godimento sopra le medesime
4. L'usucapione dei beni mobili iscritti in pubblici registri e dei diritti
reali di godimento relativi ai beni medesimi
Pag. 387
»
388
»
390
»
391
»
391
Capitolo quattordicesimo
L'USUCAPIONE IMMOBILIARE ABBREVIATA
1. Usucapione immobiliare abbreviata: requisiti e perfetta coincidenza
tra immobile posseduto e immobile acquistato in buona fede "a non
domino"
Pag. 394
Indice sommario
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
1.1. Segue: l'accertamento della coincidenza tra immobile posseduto
e immobile acquistato in buona fede "a non domino" si risolve in
un'indagine di fatto incensurabile in sede di legittimità se congniamente e correttamente motivata
Il titolo (astrattamente) idoneo a determinare il trasferimento del
diritto reale: l'acquisito del diritto si sarebbe senz'altro verificato se
l'alienante ne fosse stato titolare
2.1. Segue: l'esempio del diritto di servitù - all'atto astrattamente idoneo (e concretamente inidoneo) deve aver partecipato il preteso
proprietario del fondo servente 2.1.1. Segue: insufficienza di un mero contratto di vendita del
fondo preteso dominante nel quale sia contenuta una
generica clausola che trasferisca una servitù (inesistente)
che a tale fondo inerisce
2.2. Segue: l'accettazione dell'eredità non concreta il requisito del
titolo proveniente a non domino idoneo in astratto al trasferimento della proprietà
2.3. Segue: decreto d'espropriazione, demanialità del bene, beni immobili non appartenenti al de cuius al momento della successione
La sussistenza del requisito della buona fede e le indagini atte ad individuare l'appartenenza del bene a chi se ne affermi proprietario
3.1. Segue: è considerata cautela elementare in vista dell'acquisto di
un bene immobile l'effettuazione da parte dell'acquirente delle
visure catastali ed ipotecarie
3.2. Segue: la buona fede si presume, va valutata in relazione al titolo e
verificata al momento della conclusione del contratto o in quello
successivo dell'immissione nel possesso
3.3. Segue: la preventiva trascrizione della domanda di esecuzione in
forma specifica dell'obbligo di concludere un contratto di compravendita immobiliare costituisce elemento idoneo ad escludere la
buona fede del terzo successivo acquirente dello stesso bene
Rapporti processuali tra usucapione ordinaria e abbreviata: non incorre
nel vizio di extrapetizione il giudice adito con la domanda diretta all'acquisto per usucapione abbreviata che accolga la domanda di usucapione ordinaria
4.1. Segue: l'usucapione abbreviata deve essere specificamente invocata e la sua deduzione non può considerarsi compresa in quella
concernente l'usucapione ordinaria
Il principio dell'accessione del possesso è applicabile all'usucapione
decennale
Anche l'ente pubblico può usufruire dell'istituto dell'usucapione
abbreviata
Non è legittimato a proporre l'opposizione di terzo chi avendo nel
corso del giudizio acquistato l'immobile a non domino è soggetto
all'efficacia diretta della sentenza essendo al riguardo irrilevante che
l'acquisto si sia perfezionato successivamente alla definizione del giudizio con il decorso del termine per l'usucapione breve
La proposizione in appello dell'usucapione abbreviata non comporta
mutamento dell'originaria domanda di rivendica
Casistica giurisprudenziale: immobile acquisito con usucapione ventennale nel periodo intercorrente tra formazione del titolo ed inizio
del possesso
XXXI
Pag. 395
»
396
»
397
»
398
»
398
»
399
»
400
»
400
»
402
»
402
»
403
»
403
»
404
»
405
»
405
»
406
»
406
XXXII
Indice sommario
9.1. Segue: prelazione di immobile vincolato ai sensi della legge 1 giugno 1939 n. 1089 e usucapione decennale
9.2. Segue: qualora in primo grado si sia fatta valere l'usucapione
abbreviata è ammissibile in grado di appello invocare l'acquisto
di buona fede da soggetto privo di poteri rappresentativi
9.3. Segue: il notaio deve segnalare quando non risultino trascrizioni
a favore del dante causa utili a verificare l'eventuale maturazione
dei presupposti voluti dall'articolo 1159 del codice civile
Pag. 407
»
407
»
407
Capitolo quindicesimo
L'USUCAPIONE SPECIALE PER LA PICCOLA
PROPRIETÀ RURALE
1. L'ambito d'operatività della ed. "usucapione speciale" prevista
dall'articolo 1159 bis del codice civile
1.1. Segue: la concreta identificazione dei comuni definiti "montani"
1.2. Segue: la concreta identificazione della e d . "piccola proprietà
rurale"
1.3. Segue: la destinazione in concreto del fondo all'attività
agraria
2. La procedura specifica per il riconoscimento della proprietà basata
sull'usucapione speciale ex articolo 1159 bis del codice civile: il
ricorso al Tribunale
2.1. Segue: pubblicazioni e notificazioni della richiesta di riconoscimento
2.2. Segue: le opposizioni e i provvedimenti del Tribunale
2.3. Segue: valenza dei provvedimenti adottati dal Tribunale
2.4. Segue: le agevolazioni fiscali
3. L'onere probatorio: è a carico di chi chiede il
riconoscimento
4. Valenza al fine dell'usucapione de qua del periodo di possesso eventualmente decorso anteriormente all'entrata in vigore della legge 10
maggio 1976, n. 346
5. La deduzione secondo cui il fondo è privo dei caratteri necessari
previsti dall'articolo 1159 bis del codice civile non rientra fra le eccezioni riservate alla parte
6. Non incorre in vizio di extrapetizione il giudice che accolga la
domanda di usucapione ordinaria anche se l'attore abbia inizialmente richiesto il riconoscimento dell'usucapione speciale
7. La disciplina dettata dell'articolo 1159 bis del codice civile non è
applicabile ai diritti reali
8. L'assegnatario di terreni della riforma fondiaria non può usucapire
per effetto della relazione di fatto originata dalla assegnazione
9. Il patrimonio indisponibile non può esser oggetto di usucapione speciale ex articolo 1159 bis del codice civile
10. L'usucapione abbreviata per la piccola proprietà rurale non è applicabile limitatamente ai fabbricati
11. I mutamenti di destinazione (da agricola ad edilizia) del terreno non
rilevano se l'usucapione speciale si è già compiuta
12. Rapporti tra 1° e 2° comma dell'articolo 1159 bis del codice
civile
13. Casistica residuale: relazioni dell'istituto avuto riguardo all'accordo
divisorio
Pag. 410
»
410
»
411
»
411
»
412
»
»
»
»
»
413
414
416
416
417
»
418
»
420
»
421
»
421
»
422
»
422
»
422
»
423
»
423
»
423
Indice sommario
XXXIII
Capitolo sedicesimo
APPLICABILITÀ ALL'USUCAPIONE DELLE
NORME GENERALI RELATIVE A PRESCRIZIONE,
SOSPENSIONE ED INTERRUZIONE
1. L'applicabilità all'istituto dell'usucapione delle norme generali sulla
prescrizione, sulla sospensione e sull'interruzione: rinvio
Pag. 425
PARTE TERZA
LA TUTELA DEL POSSESSO
Capitolo diciassettesimo
MEDIAZIONE CIVILE: INCIDENZA SULLA
TUTELA DEL POSSESSO
1. Il previo esperimento obbligatorio della procedura di mediazione
riguardante i diritti reali: l'articolo 5 del decreto legislativo n. 28 del
4 marzo 2010
1.1. Segue: le esclusioni rilevanti nell'ambito possessorio - procedimenti possessori, opposizioni all'esecuzione forzata e azione
civile nel processo penale 1.2. Segue: il dovere dell'avvocato di avvertire la parte della necessità
di esperire il procedimento di mediazione
2. L'esperimento obbligatorio del procedimento di mediazione quale
condizione di procedibilità della domanda giudiziale
3. Lo svolgimento della mediazione non preclude in ogni caso la concessione dei provvedimenti urgenti e cautelari né la trascrizione della
domanda giudiziale - ulteriori eccezioni 4. La possibilità che il procedimento di mediazione sia previsto nel
contratto o nello statuto (ovvero nell'atto costitutivo) di un ente
5. Gli effetti della domanda di mediazione sulla prescrizione e sulla
decadenza
6. Le definizioni stabilite dal decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010
e finalizzate ad una sua corretta interpretazione
7. Le regole generali sottese al procedimento di mediazione
8. La domanda idonea ad instaurare il procedimento di mediazione ....
9. La durata del procedimento di mediazione
10. Lo svolgimento del procedimento di mediazione
10.1. Segue: dovere di riservatezza, inutilizzabilità delle dichiarazioni ed informazioni acquisite nel corso del procedimento di
mediazione, segreto
10.2. Segue: la proposta di conciliazione
10.3. Segue, l'effettiva conciliazione e la mancata conciliazione
10.4. Segue: l'omologa del verbale di accordo e la sua esecutività ....
11. li obblighi incombenti sul mediatore
12. Il registro degli organismi di mediazione e il regolamento interno di
ciascun organismo - il registro dei cc.dd. formatori 13. Le agevolazioni fiscali dirette ad incentivare l'utilizzo del procedimento di mediazione
Pag. 430
»
431
»
431
»
432
»
432
»
433
»
433
»
»
»
»
»
434
434
435
435
435
»
»
»
»
»
436
436
437
438
438
»
439
»
441
XXXIV
Indice sommario
Capitolo diciottesimo
L'AZIONE DI REINTEGRAZIONE
1. L'azione di reintegrazione: generalità, finalità perseguite e legittimati
passivi
1.1. Segue: le finalità "politiche" e le origini dell'istituto: ne dves ad
arma ruant
1.2. Segue: i legittimati passivi, in particolare - gli articoli 1169 del
codice civile e 111 del codice di procedura civile 1.2.1. Segue: autori materiali e autori morali dell'intervenuto
spoglio
1.2.2. Segue: lo "spoliator " che abbia perso il possesso prima
della proposizione del ricorso
1.2.3. Segue: la legittimazione passiva va determinata in relazione al momento della proposizione della domanda
1.2.4. Segue: casistica giurisprudenziale - soggetti passivamente
legittimati1.2.4.1. Segue: casistica giurisprudenziale - soggetti non
passivamente legittimati 1.3. Segue: pluralità di legittimati passivi e litisconsorzio
1.3.1. Segue: il caso in cui la reintegrazione o la manutenzione
del possesso comportino la necessità del ripristino dello
stato dei luoghi mediante la demolizione di un'opera di
proprietà o nel possesso di più persone
1.3.2. Segue: un caso concreto nel quale la reintegrazione o la
manutenzione del possesso non comporta alcuna demolizione - rimozione o apertura di cancelletto —
1.3.3. Segue: non è necessariamente configurabile nel successivo
giudizio petitorio un'ipotesi di litisconsorzio nei confronti
di tutti i soggetti destinatati del provvedimento di reintegra emesso nel pregresso giudizio possessorio
2. Lo spoglio: i requisiti della violenza o della clandestinità
2.1. Segue: la violenza ricorre quando l'alterazione dello stato di possesso avviene contro la volontà del possessore il cui silenzio non
configura acquiescenza
2.2. Segue: la clandestinità si riferisce allo stato di ignoranza di chi
subisce lo spoglio ma non deve essere determinata da negligenza
del possessore
2.3. Segue: non ogni modifica apportata da un terzo alla situazione
oggettiva in cui si sostanzia il possesso costituisce spoglio o turbativa — la compromissione giuridicamente apprezzabile 2.3.1. Segue: il carattere non necessariamente permanente ed
irreversibile ma comunque duraturo
2.3.2. Segue: la possibilità di reagire immediatamente per la
tutela dei propri diritti reali
2.4. Segue: non necessità che l'autore dello spoglio s'impossessi della
cosa
2.5. Segue: la necessità che intercorra nesso causale tra trasformazioni della realtà e perdita (o turbativa) del possesso
2.6. Segue: casistica giurisprudenziale - fattispecie configuranti spoglio 2.6.1. Segue: fattispecie non configuranti spoglio
2.6.2. Segue: spoglio e servitù
Pag. 449
»
449
»
450
»
451
»
453
»
454
»
454
»
»
455
456
»
457
»
458
»
»
458
459
»
460
»
460
»
461
»
462
»
462
»
463
»
463
»
»
»
463
467
469
Indice sommario
2.6.3. Segue: l'articolo 1066 del codice civile non interferisce
sulla tutela possessoria
2.6.3.1. Segue: la servitù di passaggio, in particolare
2.6.3.2. Segue: non configura spoglio la semplice delimitazione dell'area dove viene esercitata la servitù
di passaggio
2.6.3.3. Segue: spoglio e servitù di veduta
2.6.4. Segue: spoglio e contratto di locazione - spossessamene
effettuato dal locatore 2.6.4.1. Segue: spossessamene effettuato dal conduttore ....
2.6.5. Segue: spoglio e contratto preliminare d'acquisto
2.6.6. Segue: spoglio e contratto d'appalto
2.6.7. Segue: problematiche connesse alla consegna di chiavi o
telecomandi relativi a serrature
2.6.7.1. Segue: non sempre è sufficiente consegnare chiavi
o telecomandi per evitare lo spoglio!
2.6.8. Segue: può configurare spoglio la sottrazione di azioni
dematerializzate?
2.6.9. Segue: può sussistere spoglio effettuato attraverso l'esecuzione di provvedimento giudiziario?
2.6.9.1. Segue: il ed. spoglio a mezzo ufficiale giudiziario....
2.6.10. Segue: casistica residuale - il privilegio (e il relativo diritto
di ritenzione) sul bene mobile non rivive nell'ipotesi in
cui i beni gravati vengano riconsegnati dal committente al
creditore ai fini dell'esecuzione di altre prestazioni
2.6.10.1. Segue: è inammissibile la domanda di reintegrazione avente ad oggetto somme di denaro
3. Il ed. "animus spoliandi ": coscienza e volontà dell'agente di compiere il fatto materiale della privazione del possesso e consapevolezza
di agire contro la volontà del possessore
3.1. Segue: onere probatorio e presunzioni
3.2. Segue: irrilevanza delle convinzioni dello spoliator di agire secondo
diritto ovvero in assenza di dolo o colpa
3.3. Segue: non necessità di dolo specifico, intento riprovevole o
volontà di arrecare pregiudizio
3.4. Segue: irrilevanza della presenza di atto amministrativo astrattamente legittimante
3.5. Segue: come incidono dolo e colpa ncWanimus spoliandi ?
3.5.1. Segue: la necessità di tener conto dell'errore quale causa
soggettiva di esclusione dell'illecito
3.6. Segue: casistica giurisprudenziale - Y animus spoliandi può essere
ravvisato in chi dimostri di voler profittare della lesione subita
dal possessore e dipendente in modo diretto da cause naturali ...
3.6.1. Segue: in caso di violazione di norme sulle distanze legali
solo la consapevolezza della violazione della norma implica
la coscienza dell'aggressione all'altrui sfera di possesso
3.6.2. Segue: l'acquiescenza tacita al sofferto spoglio non può
consistere in un mero atteggiamento passivo
3.6.3. Segue: la deliberazione condominiale non esclude Yanimus spoliandi
3.6.4. Segue: l'attuazione di operazioni peritali non configura
spoglio per carenza delYan/mus spo/iandr
XXXV
Pag. 470
» 470
»
»
472
473
»
»
»
»
473
475
476
477
»
477
»
478
»
479
»
»
479
480
»
482
» 483
»
»
483
484
»
485
»
486
»
»
486
487
»
488
»
488
»
488
»
489
»
489
»
489
XXXVI
Indice sommario
3.6.5. Segue: v'è animus spoliandi nei comportamento del soccidante che da una diversa destinazione al terreno conferito
per la soccida
3.6.6. Segue: manca Yanimus spoliandi in chi occupi un terreno non adibito ad alcun uso e non più protetto da
recinzione
3.6.7. Segue: animus spoliandi e occupazione d'azienda
3.6.8. Segue: il principio di legittima autotutela opera solo nell'immediatezza di un illecito attacco al proprio possesso
4. La differenza esistente tra spoglio vero e proprio e mera turbativa: va
ricercata non nei comportamenti ma negli effetti
4.1. Segue: l'importanza del tempo nell'identificazione dello spoglio ....
4.2. Segue: l'aspetto invasivo dello spoglio con necessità di intervento
ripristinatore
4.3. Segue: la domanda di reintegrazione contiene anche quella di
manutenzione
4.4. Segue: le azioni possessorie di reintegrazione e di manutenzione
possono essere proposte simultaneamente
5. I legittimati attivi all'esercizio dell'azione di reintegrazione: possessore e detentorc ed. qualificato
5.1. Segue: nonostante la possibile esistenza di più legittimati attivi in
sede possessoria non è rawisabile alcuna situazione di litisconsorzio attivo necessario
5.2. Segue: la legittimazione attiva del detentorc ed. qualificato, in
particolare
5.2.1. Segue: il rapporto tra possessore e detenere qualificato
5.2.2. Segue: il necessario accertamento del rapporto obbligatorio e la verifica che l'attività rientri nell'ambito della
detenzione consentita da quel rapporto
5.2.3. Segue: i requisiti fondanti la legittimazione attiva devono
sussistere al momento dello spoglio
5.2.4. Segue: il regime probatorio nel procedimento possessorio
instaurato dal detenere qualificato
52.4.1. Segue: la prova dell'esistenza deltitolopuò essere fornita con ogni mezzo (anche attraverso presunzioni)
5.2.5. Segue: titoli concreti legittimanti la detenzione - l'appalto,
in particolare 5.2.5.1. Segue: l'appalto di servizi
5.2.5.2. Segue: il contratto di locazione
5.2.5.3. Segue: il contratto di comodato
5.2.5.4. Segue: fornitura di gas, uso di locale di caldaia
condominiale, mezzadria, trust, rapporto agrario
(fondo rustico), sublocazione, associazioni partitiche (cedd. scissionisti)
5.2.5.5. Segue: pascipascolo, deposito di legna, luogo di
affissione relativo alle rappresentanze sindacali
aziendali, contratto di alloggio
5.2.5.6. Segue: casistica residuale - compravendita, rapporti
di ospitalità o servizio, residence, contratto preliminare, concessione precaria di immobile 6. Il termine annuale entro il quale l'azione di reintegrazione può essere
esercitata
Pag. 490
»
»
490
490
»
491
»
»
491
492
»
493
»
493
»
494
»
494
»
495
»
»
496
496
»
497
»
499
»
499
»
500
»
»
»
»
501
503
503
504
»
506
»
509
511
»
513
Indice sommario
XXXVII
6.1. Segue: l'inosservanza del termine annuale entro il quale l'azione
di reintegrazione può essere esercitata deve essere eccepita
dall'interessato
Pag. 513
6.2. Segue: l'applicabilità dell'articolo 2966 del codice civile - il riconoscimento da parte dell'autore dello spoglio impedisce la decadenza annuale
» 514
6.3. Segue: la ripartizione dell'onere della prova
» 514
6.4. Segue: il termine del quo ha natura sostanziale e non è soggetto
alla sospensione nel periodo feriale
» 515
6.5. Segue: il termine de quo va determinato con riferimento alla data
di deposito del ricorso
» 515
6.6. Segue: in applicazione dei principi deH'accessio possessionis
l'estremo della tempestiva proposizione dell'azione di spoglio
entro l'anno va accertato tenendo presente il possesso del dante
causa
» 516
6.7. Segue: la proposizione dell'azione di reintegrazione nel possesso avviata molto tempo dopo il decorso dell'anno può considerarsi temeraria
» 516
6.8. Segue: come si calcola la decorrenza del termine se gli atti di
spoglio sono più d'uno?
» 517
6.8.1. Segue: plurimi atti di spoglio tra loro strettamente collegati e connessi
» 518
6.8.1.1. Segue: esemplificazioni giurisprudenziali
» 518
La situazione tutelata dall'azione di reintegrazione: necessità di un
rapporto di fatto fra il possessore (o il detenere) e il bene e insufficienza di un mero diritto di credito
» 519
7.1. Segue: la tutela si estende al non uso?
» 520
7.1.1. Segue: possesso "solo animo"
» 520
7.1.2. Segue: forme di godimento limitato e saltuario
» 521
7.2. Segue: sufficienza di un possesso qualsiasi anche illegittimo,
abusivo o in mala fede
» 522
7.3. Segue: irrilevanza della situazione di diritto
» 523
7.4. Segue: il possesso necessario onde ottenere tutela in sede di
azione di reintegrazione è diverso dal possesso ad usucapionem
» 524
7.5. Segue: l'esercizio del possesso che dipende da tolleranza-rinvio ..
» 525
7.6. Segue: è irrilevante conoscere chi abbia posseduto in epoca
anteriore al momento dello spoglio
» 525
7.7. Segue: le particolarità che rivestono il possesso relativo alle servitù di passaggio - irrilevanza della necessarietà del passaggio
esercitato
» 526
7.7.1. Segue: necessità che il ricorrente fornisca la prova di
avere svolto un'attività corrispondente all'esercizio di
una ben determinata servitù di passo
» 526
7.7.2. Segue: non necessità che esistano opere visibili e permanenti destinate ali 'esercizio del passaggio
» 527
7.7.3. Segue: è irrilevante che il proprietario del fondo servente
ignori l'esercizio del passaggio altrui
» 527
7.7.4. Segue: non rileva che l'immutazione si risolva in maggiore comodità per il proprietario del fondo dominante .
» 528
7.7.5. Segue: demanialità del fondo in cui insiste il passaggio e
compatibilita tra servitù pubblica e servitù privata
» 528
7.8. Segue: la tutela del possesso nelle servitù di veduta
» 529
7.9. Segue: casistica residuale - la tutela possessoria compete anche a
chi eserciti il possesso corrispondente alla nuda proprietà » 530
XXXVIII
Indice sommario
7.9.1. Segue:anche il mandatario può essere legittimato a proporre l'azione di reintegrazione
7.9.2. Segue: la tutela del possesso del tetto e del lastrico solare
di un edificio
7.10. Segue: la prova del possesso legittimante l'azione di reintegrazione
7.10.1.Segue: la prova per testimoni potrà riguardare solo l'attività attraverso la quale il possesso si manifesta
7.10.2.Segue: la prova presuntiva
7.10.3.Segue: nel procedimento possessorio la prova documentale ha funzione meramente integrativa
7.10.3.1. Segue: il titolo "ad coJorandum", in particolare
7.10.4. Segue: casistica giurisprudenziale. La prova del possesso di una servitù di passaggio non può essere desunta
esclusivamente dall'esercizio del passaggio medesimo ...
7.10.4.1. Segue: applicazioni del secondo comma
dell'articolo 2697 del codice civile
7.11. Segue: la rinuncia al possesso non richiede forma scritta
7.12. Segue: il requisito della ultrannalità del possesso condiziona
soltanto la proposizione dell'azione di manutenzione e non è
invece necessario per la proposizione dell'azione di reintegra..
7.12.1. Segue: la facoltà di accesso al fondo altrui, che l'articolo 843 del codice civile riconosce al vicino, si inquadra nella categoria delle obbligazioni ob rem o propter
rem, con la conseguenza che non ne è ammessa la
tutela possessoria con l'azione di reintegrazione
8. L'eccezione "fecit sedjure fecit"
9. L'oggetto dello spoglio: l'azione di reintegrazione non può essere
proposta per l'inesistenza del suo oggetto se quest'ultimo è venuto
completamente a mancare
9.1. Segue: l'onerosità della rimessione in pristino non ^2X2ÌÌVZ.Z2L
l'azione di reintegrazione
9.1.2. Segue: esempi giurisprudenziali - stabile interamente
demolito e poi ricostruito - completo riempimento di
una fossa con correlativo spianamento del suolo 9.1.2.1. Segue: nel possesso di servitù resta sempre
proponibile l'azione di reintegrazione perché
il ripristino delle opere rimosse o distrutte
rimette il possessore nella preesistente situazione di fatto
9.1.3. Segue: deve escludersi che in sede possessoria si possa
ottenere più di quanto risulti giuridicamente ottenibile
nel procedimento petitorio - in base a un provvedimento possessorio non si possano costruire o demolire immobili a prescindere dai permessi dell'autorità
amministrativa9.2. Segue: bene sottoposto a sequestro giudiziario o sequestro
penale
9.3. Segue: la tutela del parcheggio - "nuovo" diritto reale d'uso "ope
legis"? - rinvio 9.4. Segue: il diritto al sepolcro
9.5. Segue: la somministrazione di energia elettrica
9.6. Segue: le problematiche connesse all'utilizzo dell'acqua
Pag. 530
»
531
»
531
»
»
532
533
» 534
» 534
»
536
»
»
537
537
»
538
»
»
538
539
»
540
»
541
»
541
»
542
»
543
»
543
» 544
» 545
» 545
» 547
Indice sommario
9.7.
9.8.
Segue: la tutela possessoria delle aperture lucifere
Segue: la tutela possessoria dell'azienda
9.8.1. Segue: bande di frequenza utilizzate per trasmissioni
radiotelevisive
9.8.1.1. Segue: effettiva estrinsecazione del diritto e
misura (temporale e spaziale) del preuso
9.8.2. Segue: la fase di sperimentazione degli impianti
9.8.3. Segue: casistica residuale - sequestro penale d'impianto,
competenza e installazione d'antenna
9.9. Segue: software
9.10. Segue: servitù di manovra
9.11. Segue: la tutela possessoria delle cose fuori commercio
9.11.1. Segue: non v'è alcuna limitazione nel riconoscere
l'azione di reintegrazione nei rapporti fra privati
riguardo a beni demaniali
9.11.2. Segue: la questione in ordine alla natura demaniale o
meno del bene in materia di azioni possessorie è del
tutto inlnfluente sul "thema deddendum"
9.11.3. Segue: la natura demaniale del bene non influisce sulla
giurisdizione
9.11.4. Segue: inammissibile la domanda di tutela cautelare
atipica con riguardo ai beni demaniali
9.11.5. Segue: il diritto del soggetto privato di adire il giudice
ordinario nei confronti di altro privato per chiedere
la tutela del proprio possesso su di un bene demaniale o assimilato trova limite nel divieto imposto al
medesimo giudice di interferire sull'atto amministrativo
9.11.6. Segue: casistica giurisprudenziale - frontisti e strade
vicinali9.11.6.1. Segue acque e cedd. "terreni diriformefondiarie"....
9.11.62. Segue: codice della navigazione e porti turistici....
10. Azione di reintegrazione e compossesso
10.1. Segue: casistica giurisprudenziale - sepolcro, veicolo, muro a
confine, società
10.1.1. Segue: la vendita di un bene da parte del comproprietario-compossessore non è sufficiente ad integrare gli
estremi dello spoglio in danno degli altri compossessori ove non segua l'immissione di fatto dell'acquirente nel possesso del bene a lui venduto
10.1.2. Segue: la recinzione di un fondo da parte di taluni dei
compossessori attuata in modo tale da consentire agli
altri compossessori il libero accesso al fondo medesimo e quindi il libero esercizio del loro compossesso
non costituisce spoglio
10.1.3. Segue: casistica residuale
11. Azione di reintegrazione e successione ereditaria
11.1. Segue: i coeredi, in particolare
11.1.1. Segue: casistica giurisprudenziale - legittimazione
all'azione de quo a ciascun coerede singolarmente,
perdita del compossesso di un bene ereditario da parte
di un coerede non detenere 11.1.2. Segue: casistica residuale
XXXIX
Pag. 549
» 551
»
552
»
»
553
554
»
»
»
»
555
555
556
556
»
557
»
559
»
559
»
560
»
560
» 561
» 562
» 563
» 564
»
565
»
566
»
»
»
»
566
566
567
568
»
»
569
569
XL
Indice sommario
12. Azione di reintegrazione e condominio: la legittimazione attiva
dell'amministratore
12.1. Segue: la legittimazione attiva di ciascun condomino
12.2. Segue: la legittimazione passiva dell'amministratore
12.2.1. Segue: il condominio quale autore morale dello spoglio
12.3. Segue: casistica giurisprudenziale - delibera assembleare,
costruzione che viola le distanze, uso uti condominusl uti dominus, chiusura a muratura di spazio assegnato a parcheggio - ...
12.3.1. Segue: apposizione di vetrina su muro perimetrale, chiusura cancelli d'accesso con consegna del congegno di
apertura, impedimento all'utilizzazione del muro perimetrale, trasformazione di finestra in porta, apertura
praticata per accedere all'androne condominiale
12.3.2. Segue: sottrazione di parti comuni alla specifica funzione condominiale, lastrici solari, scale e pianerottoli,
muri divisori, concrete modalità di godimento della
cosa comune, canne fumarie, contatori d'energia elettrica, terrazzi a piano attico, cortili interni, travi e muri
a confine
13. Azione di reintegrazione e rapporti coniugali: il possesso o la detenzione qualificata della casa coniugale
13.1. Segue: gli effetti della separazione tra coniugi
13.2. Segue: casistica giurisprudenziale - seconda casa, abbandono
momentaneo, contratto di locazione 14. Azione di reintegrazione e convivenza "more uxorio"
15. Correlazioni tra ricorso e provvedimento che decide la reintegrazione: non è generico ordinare semplicemente il ripristino della
situazione esistente
15.1. Segue: l'ordine di demolizione
15.2. Segue: la sentenza che fissa i limiti del ripristino genericamente
richiesto
15.3. Segue: l'accoglimento della domanda non può ritenersi pregiudicato dalla circostanza che il luogo di esercizio del possesso sia
risultato parzialmente diverso da quello indicato dall'attore ....
15.4. Segue: il giudice può accogliere il ricorso quando, affermato il
proprio possesso, il ricorrente si riveli, invece, un mero detene r e , seppur qualificato?
15.5. Segue: casistica giurisprudenziale in ordine agli effetti della
pronuncia che accolga il ricorso per reintegrazione - non abilita l'acquirente dell'immobile interessato dalla pronuncia a
promuovere nei confronti del venditore una delle azioni previste dall'articolo 1489 del codice civile 15.5.1. Segue: il giudicato formatosi a seguito del giudizio
possessorio non può essere invocato per escludere
l'insorgere di una nuova situazione possessoria
15.5.2. Segue: i presupposti per la richiesta di sequestro giudiziario di un bene possono sussistere ancorché sia stato
già emesso un provvedimento esecutivo di reintegra
nel possesso della "res contesa"
15.5.3. Segue: è ancora proponibile la querela quando chi
avrebbe avuto diritto a presentarla ha già proposto
azione di reintegra?
Pag.
»
»
»
570
570
571
572
»
573
»
574
»
576
»
»
579
580
»
»
581
581
»
»
584
584
»
584
»
585
»
585
»
586
»
587
»
587
»
587
Indice sommario
15.6. Segue: la pronunzia possessoria di reintegrazione impone allo
spoliator anche il divieto di compiere nuovi atti che siano idonei a perpetuare la situazione illegittima da lui creata
15.7. Segue: lo spoglio costituisce atto illecito che obbliga al risarcimento del danno
15.7.1. Segue: l'azione per il risarcimento del danno (quando
il danno consista nella sola lesione) del possesso ha
natura possessoria e quindi soggiace alle regole dettate
per quella tutela anche in ordine al termine di decadenza per proporla
15.7.2. Segue: anche qualora la reintegrazione del possesso
sia impossibile lo spogliato può ottenere la condanna
dell'autore dello spoglio al risarcimento del danno
15.7.2.1. Segue: la successiva richiesta di risarcimento dei danni in forma generica proposta
a seguito della sopravvenuta indisponibilità
del bene non costituisce domanda nuova
perché inclusa nella originaria domanda
di reintegrazione in forma specifica del
possesso
15.7.3. Segue: la condanna generica non trova ostacolo nella
circostanza che lo spoglio abbia avuto breve durata ....
15.7.4. Segue: la finalità di far accertare l'esistenza del fatto
illecito e di ottenere condanna al risarcimento giustifica sempre la permanenza della legittimazione passiva del convenuto
15.7.5. Segue: nei confronti del terzo che ha spogliato del possesso ha effettuato sul fondo opere con materiali propri
lo spogliato può chiedere contemporaneamente la reintegrazione nel possesso e la rimozione delle opere
15.8. Segue: non è sufficiente la reintegrazione nel possesso perché
sussista l'effettiva cessazione della materia del contendere
15.9. Segue: è esperibile l'azione di reintegrazione nei confronti
della pubxblica amministrazione che si sia impossessata di
fondi altrui in carenza di potere
15.10. Segue: la circostanza che lo spoliator abbia agito in virtù di un
provvedimento amministrativo non incide sulla giurisdizione
del giudice ordinario
15.11. Segue: l'accertamento dello spoglio è giudizio che attiene al
merito e si sottrae al sindacato di legittimità se sorretto da
motivazione esente da vizi logici od errori giuridici
XLI
Pag. 588
»
588
»
589
»
590
»
591
»
591
»
592
»
5 92
»
593
»
594
»
595
»
596
Capitolo diciannovesimo
L'AZIONE DI MANUTENZIONE
1. Oggetto e finalità dell'azione di manutenzione
Pag. 599
2. Il termine entro il quale l'azione di manutenzione può essere proposta: decorrenza, rilevabilità e onere probatorio
» 600
2.1. Segue: nel caso di pluralità di atti di turbativa del possesso succedutisi nel tempo il termine annuale decorre dal primo di essi? ....
» 602
2.1.1. Segue: esempio relativo a lavori di cantiere (e di demolizione) e lavori di ricostruzione veri e propri
» 602
2.1.2. Segue: ulteriore casistica giurisprudenziale
» 603
XLII
Indice sommario
3. L'azione di manutenzione è proponibile solo se il possesso da tutelare
dura da oltre un anno ed è continuo, ininterrotto, non violento né
clandestino
3.1. Segue: il requisito del possesso ultrannuale, in particolare
4. L'azione di manutenzione è proponibile solo dal possessore e non dal
detenere
4.1. Segue: contenuto e prova del possesso - rinvio 4.1.1. Segue: la tutela concessa al compossessore - rinvio 4.1.2. Segue: casistica giurisprudenziale
4.2. Segue: conduttore, affittuario di fondo rustico, colono, assegnatario di alloggio economico e popolare, espropriato
4.3. Segue: non è contraria ai dettami della costituzione l'esclusione del detentorc dal novero dei legittimati attivi all'azione di
manutenzione
4.3.1. Segue: le diverse tutele concesse al detentorc dall'ordinamento giuridico contro molestie e turbative
5. La ed. azione di manutenzione recuperatoria ex ultimo comma
dell'articolo 1170 del codice civile
5.1. Segue: anche la ed. azione di manutenzione recuperatoria soggiace al termine annuale di decadenza
6. La molestia che legittima l'azione di manutenzione: deve possedere
un congruo ed apprezzabile contenuto di disturbo
6.1. Segue: non necessità di attività materiali
6.1.1. Segue: non necessità, in caso di molestia verbale, che il
fatto configuri reato di minaccia
6.2. Segue: molestia di fatto e molestia di diritto
6.3. Segue: attualità della molestia
6.4. Segue: esemplificazioni giurisprudenziali - comodato, raccolta
di frutti, apertura di varco su recinzione 7. Il requisito psicologico richiesto ai fini della configurabilità della turbativa: la volontarietà del fatto posto in essere con la consapevolezza
della sua valenza di molestia possessoria
7.1. Segue: dolo, colpa o animus turbando
7.2. Segue: caratteristiche del requisito psicologico richiesto - si
presume, non è escluso dal diverso fine perseguito dell'agente
né dalla convinzione di quest'ultimo di esercitare un proprio
diritto 7.2.1. Segue: deve essere dimostrato da chi propone la
domanda, è escluso dal consenso alla molestia nonché
quando l'autore della molestia abbia agito nell'esercizio
di una propria situazione di possesso
7.2.2. Segue: casistica giurisprudenziale
8. Fattispecie concrete nelle quali la giurisprudenza ha ravvisato sussistere molestia: - animali, mezzi meccanici, condutture idrauliche,
parti comuni, varco nella recinzione, minacce, attività edilizia 8.1. Segue: tiranti, deposito materiale, serratura, apertura cancello,
rami, illuminazione, spazio aereo, muro di cinta
8.2. Segue: destinazione e facciata d'immobile, parcheggio, servitù,
decoro dello stabile comune, impianto di riscaldamento, parcheggio, gas, acque e liquami
8.3. Segue: manifestazione orale, cose comuni, conduttura, installazione cancello
Pag. 604
» 605
»
»
»
»
606
607
608
609
»
611
»
612
»
612
»
613
»
614
»
»
614
615
»
»
»
615
616
616
»
617
»
»
618
618
»
619
»
»
620
621
»
622
»
624
»
626
»
628
Indice sommario
XLIII
9. Fattispecie concrete nelle quali la giurisprudenza non ha ravvisato
sussistere molestia: - cancello, agente di polizia, fondo agricolo,
ascensore, inquinamento, destinazione unità immobiliare, cava,
vicino, spazio aereo, impianto sportivo Pag. 629
10. La proposizione simultanea dell'azione di manutenzione e di quella
di reintegrazione
» 632
11. Azione di manutenzione e distanze nelle costruzioni
» 632
11.1. Segue: esemplificazioni giurisprudenziali: trasformazione del
tetto in terrazzo, collocazione di condotta per il gas, pretesa
del vicino ad aprire vedute, ampliamento e sopraelevazione
di edificio
» 633
11.1.1. Segue: distanze dal confine, costruzione rispettosa
delle normative sulle distanze, canna fumaria, norme
regolamentari
» 635
11.2. Segue: non c'è priorità per il leso tra esercizio dell'azione petitoria, esercizio dell'azione di manutenzione o proposizione della
enunzia di nuova opera
» 635
11.3. Segue: rapporto tra azione di manutenzione ed azione petitoria ..
» 636
11.4. Segue: l'esercizio del potere di ordinare la demolizione di
costruzioni eseguite a distanza dal ciglio stradale minore a
quella prescritta
» 637
12. Azione di manutenzione e diritti reali di servitù: le ed. servitù
negative
» 637
12.1. Segue: casistica giurisprudenziale - articolo 1066 del codice
civile, servitù di passaggio, servitù "non aedificandi " » 638
13. Azione di manutenzione e diritto di veduta
» 639
13.1. Segue: casistica giurisprudenziale - accesso al lastrico
solare, allargamento di veduta, apprezzabile accrescimento
dell'altrui concreta possibilità di "inspicere" e "prospicere" su
un terreno contiguo all'abitazione ed adibito prevalentemente
allo svolgimento dell'attività familiare » 640
13.2. Segue: casi nei quali l'applicazione dell'azione de qua è
stata negata - fruizione di finestra lucifera, rinuncia alla tutela,
mera possibilità di guardare dal proprio edificio nel sottostante
cortile
» 641
14. Azione di manutenzione ed immissioni
» 642
15. L'azione di manutenzione ex articolo 1145 del codice civile rinvio » 642
16. La pronuncia giudiziale avente per contenuto l'ordine di cessare turbative e molestie all'esercizio del diritto proietta la propria efficacia
in futuro
» 643
17. Giurisdizione:
rinvio
» 644
18. Casistica residuale: molestia di fatto determinata da crescita incontrollata di siepe a confine
» 644
18.1. Segue: la domanda di risarcimento dei danni conseguenti
a molestie possessorie può esperirsi anche autonomamente
rispetto all'azione di manutenzione
» 645
18.2. Segue: i componenti di una comunità possono esperire l'azione
di manutenzione
» 645
18.3. Segue: l'emittente televisiva può esperire l'azione di manutenzione..
» 646
XLIV
Indice sommario
Capitolo ventesimo
ASPETTI PROCESSUALI RELATIVI ALLE
AZIONI POSSESSORIE
1. Cognizione dell'azione possessoria esperita dal privato contro la pubblica amministrazione in conseguenza di un'attività materiale posta in
essere da quest'ultima: la breve vigenza del regime introdotto dall'articolo 7 della legge n. 205 del 2000
Pag. 654
1.1. Segue: la sentenza della Corte Costituzionale n. 281 del 2004 e la
conseguente pacifica giurisdizione del giudice ordinario
» 655
1.1.1. Segue: casistica giurisprudenziale esplicitamente facente
riferimento alla pronuncia della Corte Costituzionale
n. 281 del 2004
» 656
1.2. Segue: le azioni possessorie sono esperibili davanti al giudice
ordinario nei confronti della pubblica amministrazione non
soltanto quando il comportamento della medesima consista in
una mera attività materiale per non essere collegato a un formale
provvedimento amministrativo emesso nell'ambito e nell'esercizio di poteri autoritativi e discrezionali ad essa spettanti ma
anche quando si fondi su atti privi di rilevanza esterna
» 657
1.2.1. Segue: le azioni possessorie sono esperibili davanti al
giudice ordinario nei confronti della pubblica amministrazione anche quando il provvedimento amministrativo
risulti adottato in stato d'evidente carenza d'attribuzione
di funzioni di modo che l'atto ha l'apparenza ma non la
sostanza del provvedimento idoneo a produrre l'effetto di
degradazione del diritto soggettivo
» 659
1.2.2. Segue: le azioni possessorie sono esperibili davanti al giudice ordinario anche nei confronti di chi agisca per conto
della pubblica amministrazione
» 659
1.2.3. Segue: casistica giurisprudenziale - casi nei quali è stata
rilevata la giurisdizione del giudice ordinario —
» 660
1.3. Segue: ove risulti che oggetto della tutela invocata non è una
situazione possessoria ma il controllo di legittimità dell'esercizio del potere va dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice
ordinario (competente essendo il-giudice amministrativo)
» 670
1.3.1. Segue: ove risulti che oggetto della tutela invocata non è
una situazione possessoria ma il controllo di legittimità
dell'esercizio del potere va dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice ordinario anche se l'attività è posta in
essere da un privato che agisca in nome e per conto della
pubblica amministrazione
» 671
1.3.2. Segue: casistica giurisprudenziale - casi nei quali s'è rilevata carenza di giurisdizione del giudice ordinario » 672
1.4. Segue: quando può essere proposto il regolamento preventivo di
giurisdizione?
» 675
1.5. Segue: il secondo comma dell'articolo 823 del codice civile e
la possibilità per la pubblica amministrazione di ricorrere
all'ordinaria tutela possessoria
» 677
1.6. Segue: il potere discrezionale dell'autorità ecclesiastica in
materia d'uso di banco da parte del fedele all'interno della chiesa
cattolica
» 678
1.7. Segue: la ed. autotutela possessoria "jurispublid"
» 679
Indice sommario
1.8. Segue: l'immunità giurisdizionale in relazione alle basi militari di
Stato straniero
1.9. Segue: casistica giurisprudenziale rilevante - l'ordinanza che in
sede di reclamo rigetti la richiesta di interdetto possessorio per
motivi attinenti la giurisdizione esclude la proponibilità del regolamento preventivo di giurisdizione 1.9.1. Segue: l'azione risarcitoria relativa alla fattispecie qualificabile come occupazione usurpativa (ovvero come
manipolazione del fondo di proprietà privata in assenza
di dichiarazione di pubblica utilità) rientra nella giurisdizione del giudice ordinario
2. Il ricorso introduttivo e il suo deposito presso la cancelleria del giudice competente: Tribunale in veste monocratica con competenza
esclusiva
2.1. Segue: la competenza territoriale - giudice del luogo nel quale è
avvenuto il fatto 2.1.1. Segue: qualora il fatto denunciato si sia verificato nell'ambito di due diversi mandamenti la competenza territoriale
deve essere in concreto riconosciuta in favore del magistrato cui la parte istante si sia rivolta
2.2. Segue: le sezioni specializzate agrarie non sono competenti
quanto alle azioni possessorie
2.3. Segue: le cause possessorie sono compromettibili in arbitri con
l'unica limitazione dell'impossibilità di conferimento agli stessi
dei provvedimenti interdittori attinenti alla reintegrazione ed alla
manutenzione
2.4. Segue: azioni possessorie e Tribunale fallimentare
2.5. Segue: il regolamento di competenza
2.6. Segue: casistica residuale - originaria invocazione di denuncia di
nuova opera e successivo risalto esclusivo alla manutenzione nel
possesso del bene 2.6.1. Segue: tutela possessoria invocata tra privati in ordine
all'utilizzazione di un'acqua pubblica
3. La domanda relativa al possesso concernente fatti che siano avvenuti
durante la pendenza di un giudizio petitorio
3.1. Segue: quando si tratta effettivamente di giudizio petitorio rilevante ai fini della competenza sulla domanda possessoria?
3.2. Segue: il principio non configura un'ipotesi di litispendenza e
neppure di continenza (né tra le cause è rawisabile un vincolo
di subordinazione o di garanzia o di pregiudizialità) ma piuttosto
un vincolo di connessione impropria
3.3. Segue: il ricorso possessorio deve essere proposto nella pendenza
del giudizio petitorio e per fatti avvenuti in pendenza del giudizio medesimo
3.4. Segue: la norma non può implicare il sacrificio del doppio grado
di giurisdizione onde il giudice non può declinare la propria
competenza a favore del giudice del petitorio quando questo
penda in grado di appello
3.5. Segue: l'identità soggettiva delle parti sussiste per il solo fatto
che tutte le parti del giudizio possessorio siano presenti in quello
petitorio
3.6. Segue: il principio de quo non può essere invocato ai fini dell'ammissibilità di domande di carattere petitorio in un giudizio avente
"ab origine" natura possessoria
XLV
Pag. 680
»
681
»
681
»
681
»
683
»
684
»
684
»
»
686
686
687
»
689
»
690
»
690
»
691
»
693
»
693
»
695
»
696
»
697
XLVI
Indice sommario
3.7. Segue: domanda petitoria e domanda possessoria possono essere
presentate congiuntamente avanti il magistrato competente per il
petitorio
Pag. 698
3.8. Segue: la rimessione del giudizio possessorio al giudice del
procedimento petitorio non può esser disposta dal giudice di
secondo grado
» 698
3.9. Segue: regolamento di competenza
» 698
3.10. Segue: casistica residuale
» 700
4. Le due fasi del giudizio possessorio dopo l'entrata in vigore della legge
14 maggio 2005, n. 80: la fase sommaria e l'eventuale fase di merito a
cognizione piena
» 701
4.1. Segue: l'ordinanza che conclude la fase cautelare deve regolare le
spese legali
» 702
4.2. Segue: può il Tribunale decidere la fase sommaria con sentenza
(con concentrazione delle due fasi)?
» 704
4.3. Segue: l'eventuale fase di merito a cognizione piena — non necessità di una nuova costituzione delle parti
» 704
5. La disciplina delle due fasi del giudizio possessorio antecedente
all'entrata in vigore della legge 14 maggio 2005, n. 80: cenni e questioni particolarmente rilevanti
» 705
6. La possibilità da parte del giudice adito di provvedere con decreto
inaudita altera parte
» 708
7. L'instaurazione del giudizio possessorio e la non perentorietà del termine assegnato dal giudice per la vocatio injus
» 708
8. L'articolo 125 del codice di procedura civile non trova applicazione
nei procedimenti possessori instaurati con ricorso
» 709
9. Sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale: l'eccezione al principio generale opera soltanto con riguardo alla fase a
carattere sommario
» 710
10. L'istruttoria: l'informalità della fase sommaria
» 711
10.1.Segue: il disconoscimento di scrittura in ambito di fase
sommaria
» 711
10.2. Segue: l'audizione dei e d . informatori, in particolare
» 711
10.3. Segue: il valore delle prove assunte nella fase sommaria
nell'(eventuale) fase di merito possessorio
» 712
10.4. Segue: il divieto di produzione nel procedimento per cassazione
di documenti non prodotti nei precedenti gradi del processo
non si estende agli atti relativi a questioni che possono essere
proposte in ogni grado del giudizio e che sono rilevabili d'ufficio
» 713
11. Rapporto tra il giudizio possessorio e quello petitorio
» 714
11.1. Segue: il provvedimento possessorio perde immediatamente
efficacia quando con sentenza sia stato dichiarato inesistente
il diritto a cautela del quale tale provvedimento era stato rilasciato
» 714
11.2. Segue: nel giudizio petitorio non possono essere invocati
(quanto ad argomentazioni e circostanze da essi risultanti) i
provvedimenti emessi in sede possessoria né possono essere ivi
richiamate le prove acquisite nel giudizio possessorio
» 715
11.2.1. Segue: l'acquiescenza che la parte abbia eventualmente prestata ad un provvedimento possessorio di
reintegrazione contro di essa pronunciato non spiega
alcuna influenza sul successivo giudizio petitorio
» 716
Indice sommario
11.3. Segue: non va disposta la sospensione del giudizio possessorio
in attesa dell'esito definitivo del giudizio petitorio non essendo
rawisabile alcun vincolo di subordinazione o di garanzia o di
pregiudizialità
11.4. Segue: il giudice non può emettere un provvedimento possessorio se è stato adito con ricorso ex articolo 700 del codice di
procedura civile
11.5. Segue: ove l'attore si dichiari titolare di un diritto reale ma
invochi semplicemente il ristabilimento di una situazione di
fatto deve riconoscersi la natura possessoria dell'azione
11.6. Segue: applicazioni giurisprudenziali - azione di rilascio, uso
d'acqua e usucapione decennale 12. Quando il convenuto nel giudizio possessorio può proporre autonomo giudizio petitorio?
12.1. Segue: l'intervento della Corte Costituzionale n. 25 del 3
febbraio 1992
12.2. Segue: l'azione petitoria (anche se irrituale) sul piano sostanziale avrà comunque l'effetto di interrompere l'usucapione
12.2.1. Segue: il divieto di agire in via petitoria non implica il
venir meno della competenza giurisdizionale ma si traduce in una temporanea impossibilità di esercitarla in
mancanza di una condizione di proponibilità (condizione che potrà anche utilmente sopravvenire in corso
di causa)
12.3. Segue: il convenuto nel giudizio possessorio può far valere in
via d'eccezione ragioni petitorie?
12.3.1. Segue: la tesi possibilista
12.3.2. Segue: le perplessità manifestate dalla Suprema Corte ....
12.3.3. Segue: la possibilità per il convenuto di promuovere
il giudizio petitorio in via cautelare (articolo 700 del
codice di procedura civile)
12.4. Segue: il divieto di cumulo del giudizio petitorio con il giudizio
possessorio opera nei soli confronti del convenuto e non certo
dell'attore
12.4.1. Segue: corollari - contestuale proposizione (e pendenza) dei due giudizi 12.4.2. Segue: l'azione petitoria non può essere proposta
all'interno del giudizio possessorio già pendente (salvo
accettazione del contradditene da parte del convenuto)
12.5. Segue: il carattere soggettivo del divieto (di proporre giudizio
petitorio sino a quando non sia stata eseguita la decisione
conseguente a giudizio possessorio)
12.6. Segue: il divieto per il convenuto in giudizio possessorio di
proporre domanda di natura petitoria produce effetti già dal
momento del deposito del
ricorso
12.7. Segue: la norma che sancisce il divieto per il convenuto di proporre il giudizio petitorio è disponibile e la sua violazione può
essere rilevata dal giudice indipendentemente dall'eccezione
della parte interessata
12.8. Segue: effetti della sostanziale cessazione del contendere nel
giudizio possessorio per aver il convenuto spontaneamente
reintegrato l'attore
XLVII
Pag. 717
»
717
»
717
»
718
»
719
»
720
»
721
»
721
»
»
722
723
724
»
725
»
726
»
727
»
727
»
728
»
729
»
730
»
730
XLVIII
Indice sommario
12.9. Segue: il divieto opera anche all'interno del giudizio di opposizione all'esecuzione del provvedimento possessorio
12.10. Segue: petitorio è il giudizio concernente la proprietà o
altro diritto reale sulla cosa della quale si contende in sede
possessoria
12.10.1. Segue: il divieto non rileva quando i due giudizi non
riguardano la stessa questione
12.11. Segue: casistica giurisprudenziale residuale - giudizio petitorio
instaurato con "' negatoria servitutis"
12.11.1. Segue: sequestro giudiziario
12.11.2. Segue: Tribunale regionale delle acque pubbliche
12.11.3. Segue: l'inosservanza da parte del giudice del merito
dell'articolo 705 del codice di procedura civile integra
un errore " in procedendo"
12.11.4. Segue: regolamento di confini
12.11.5. Segue: possessorio e petitorio quando il convenuto
nel giudizio possessorio dopo la pronuncia del provvedimento di reintegra assuma iniziative volte a creare
ulteriori ostacoli alla sua esecuzione
13. Revoca o modifica del provvedimento cautelare quando non sia stato
proposto reclamo: in pendenza del giudizio di merito possessorio
13.1. Segue: quando il giudizio di merito possessorio non sia iniziato
o sia stato dichiarato estinto
14. Con il provvedimento di accoglimento o di conferma ovvero con
il provvedimento di modifica il giudice può imporre all'istante una
cauzione per l'eventuale risarcimento dei danni
15. L'attuazione del provvedimento possessorio: differenza con l'esecuzione dell'eventuale sentenza che concluda il ed. merito possessorio.
15.1. Segue: non è necessaria la notifica del precetto essendo sufficiente la notifica del provvedimento in forma esecutiva
15.2. Segue: l'eventuale opposizione all'attuazione del provvedimento possessorio deve avvenire nell'ambito del medesimo
procedimento instaurato per l'attuazione stessa
15.3. Segue: casistica giurisprudenziale
16. Il reclamo contro l'ordinanza con la quale è stato concesso o negato
il provvedimento possessorio
17. L'appello nei confronti della sentenza che conclude la seconda fase
(ed. merito possessorio)
18. Quando si ha "mutatio libelli "?
19. Ipotesi di concentrazione tra le due "fasi" del procedimento
possessorio
20. Non è ammissibile il ricorso straordinario per Cassazione avverso
l'ordinanza adottata dal Tribunale in sede di reclamo avente a
oggetto provvedimenti di natura cautelare o possessoria trattandosi
di decisioni inidonee a conseguire efficacia di giudicato
21. Il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del
giudice
22. Efficacia del giudicato formatosi sulla domanda possessoria: in relazione ad un giudizio avente ad oggetto l'usucapione
22.1. Segue: giudicato possessorio intervenuto nei confronti del
locatore e sua inefficacia nei confronti del locatore
22.2. Segue: la sentenza che dispone la reintegra nel possesso
di un diritto di passaggio costituisce titolo esecutivo per
Pag. 730
»
731
»
732
» 732
» 733
» 733
» 733
» 734
»
734
»
734
»
735
»
735
»
736
»
737
»
»
737
739
»
741
»
»
742
745
»
746
»
747
»
749
»
750
»
750
Indice sommario
l'eliminazione di tutti gli impedimenti anche successivi all'avvenuta reintegrazione che impediscano il libero esercizio del
possesso
22.3. Segue: la sentenza che dispone la reintegra nel possesso di un
diritto di passaggio fa stato ed è efficace come titolo esecutivo
anche nei confronti di chi acquista il possesso del fondo servente dalla parte condannata dopo la pronuncia della sentenza
stessa
22.4. Segue: casistica residuale
23. La difesa del terzo contro la minacciata attuazione di un provvedimento cautelare
24. Casistica residuale: la legittimazione alla richiesta di riesame del
decreto di sequestro probatorio spetta non soltanto al proprietario ed ai titolari di un diritto reale di godimento o di garanzia sulle
cose in sequestro ma anche alla persona che ne abbia il possesso o la
detenzione
24.1. Segue: ammissibile l'esercizio congiunto di un'azione individuale a tutela di interessi privati e di un'azione popolare a
tutela di interessi pubblici
24.2. Segue: querela, litispendenza, cessazione della materia del
contendere, tipicità dell'azione, unico processo con più cause
autonome ed indipendenti
XLIX
Pag. 751
»
»
751
752
»
752
»
754
»
755
»
755
Capitolo ventunesimo
LA DENUNCIA DI NUOVA OPERA
1. Denuncia di nuova opera: può essere proposta dal titolare di un
diritto reale di godimento ovvero dal possessore
2. La denuncia di nuova opera rimane oggettivamente identica tanto
sia esperita a tutela della proprietà (o di altro diritto reale di godimento) quanto del possesso
3. Il danno il cui timore legittima la denunzia di nuova opera può essere
anche un danno futuro
4. La denunzia di nuova opera può essere presentata purché l'opera
non sia terminata e non sia trascorso un anno dal suo inizio
4.1. Segue: il difetto dei requisiti della mancata ultimazione
dell'opera e del mancato decorso di un anno dall'inizio dei
lavori osta all'adozione di provvedimenti prowisori e urgenti
nella fase preliminare di natura cautelare ma non interferisce
sulla successiva fase di merito
5. La decisione dell'autorità giudiziaria: vietare la continuazione
dell'opera ovvero autorizzarla (in entrambi i casi facoltizzata ad ordinare opportune cautele)
6. La legittimazione passiva tanto dell'autore materiale dell'opera
quanto del proprietario va riconosciuta soltanto nella fase cautelare.
7. Azione di denunzia di nuova opera e azione di spoglio
8. Azione di nuova opera e azione di danno temuto
9. La denuncia di nuova opera rivolta in via urgente alla sospensione
immediata dei lavori e al ripristino della situazione antecedente alla
lesione del diritto reale di cui si invoca la tutela possessoria o petitoria non può essere oggetto della cognizione arbitrale
10. Può esercitarsi la denuncia di nuova opera nei confronti della pubblica amministrazione?
Pag. 758
»
758
»
760
»
761
»
762
»
764
»
»
»
765
766
766
»
767
»
767
L
Indice sommario
11. Casistica giurisprudenziale relativa al condominio
12. Nelle ipotesi di compossesso è configurabile una lesione ex articolo
1171 del codice civile solo quando l'atto compiuto dal compossessore abbia travalicato i limiti del suo compossesso
13. Denuncia di nuova opera e disciplina delle distanze
14. Il diritto alla salute non è tutelabile con la denuncia di nuova opera..
15. La sospensione dei termini processuali nel periodo feriale
16. Può una richiesta ex articolo 700 del codice di procedura civile esser
considerata "denuncia di nuova opera"?
17. Casistica giurisprudenziale residuale: lastrico solare, usucapione,
violazxione dell'ordine del giudice, ripristino status quo, demanio,
nuovo pozzo, volontaria interruzione dei lavori
Pag. 768
»
»
»
»
770
770
770
771
»
771
»
772
Capitolo ventiduesimo
LA DENUNCIA DI DANNO TEMUTO
1. La denuncia di danno temuto: i presupposti e il provvedimento
richiesto per ovviare al pericolo
Pag.
2. La domanda formulata con il ricorso va qualificata in considerazione
della situazione giuridica fatta valere in giudizio e delle finalità perseguite dagli istanti
»
3. La legittimazione passiva
»
3.1. Segue: la prova della qualifica implicante legittimazione passiva. »
4. La denuncia di danno temuto non è soggetta a un particolare termine di decadenza o prescrizione
»
5. Distinzione con la denuncia di nuova opera
»
6. Distinzione con l'azione di manutenzione
»
7. La condizione dell'azione di danno temuto può anche riconoscersi
nel ragionevole pericolo che il danno si verifichi
»
8. La tutela del solo diritto alla salute è di per sé estranea all'azione di
danno temuto
»
9. Il danno temuto nella comproprietà e nel condominio
»
9.1. Segue: casistica relativa al condominio, in particolare
»
10. Casistica giurisprudenziale: cinta muraria e torre medioevale, detriti,
fondi a dislivello, cava, ordine giudiziale di sospensione, tempo
necessario alla tutela cautelare, sponda di fiume, alloggio Iacp, strada
pubblica, vegetazione
»
775
777
778
779
779
779
780
780
781
781
782
783
Capitolo ventitreesimo
ASPETTI PROCESSUALI RELATIVI ALLE AZIONI
NUNCIATORIE
1. La giurisdizione del giudice ordinario - rinvio
1.1. Segue: casistica giurisprudenziale ove è stata riconosciuta la
giurisdizione ordinaria
1.2. Segue: casistica giurisprudenziale ove non è stata riconosciuta
la giurisdizione ordinaria
1.3. Segue: regolamento di giurisdizione - rinvio 2. La competenza della fase cautelare: rinvio
2.1. Segue: denunce proposte quando pende già azione per il
merito
Pag. 788
»
789
»
»
»
794
795
796
»
797
Indice sommario
2.2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Segue: la possibilità di riproporre la domanda quando il giudice dichiari la propria incompetenza e la proponibilità (residuale) del regolamento di competenza
L'introduzione del comma 6 dell'articolo 669 octies del codice di
procedura civile da parte della legge n. 80 del 14 maggio 2005 e la
conseguente non necessità della ed. seconda fase
3.1. Segue: la disciplina delle spese introdotta dall'articolo 50 della
legge n. 69 del 18 giugno 2009
La (oramai facoltativa) ed. seconda fase
4.1. Segue: i principi (ancora) applicabili alla seconda fase
4.1.1. Segue: il rispetto del termine imposto dal secondo
comma dell'articolo 669 octies del codice di procedura
civile (60 giorni) e la notifica presso il difensore costituito nella fase cautelare
4.1.1.1. Segue: l'eventuale atto introduttivo notificato senza il rispetto del termine imposto dal
secondo comma dell'articolo 669 octies del
codice di procedura civile (60 giorni) va notificato alla parte personalmente e introduce un
autonomo giudizio
4.1.2. Segue: giudizio possessorio o giudizio petitorio?
4.1.3. Segue: entro i sessanta giorni deve essere iniziato un
vero e proprio giudizio di merito - necessità di una
"nuova domanda"? - nessuna preclusione in ordine ai
requisiti che condizionano la proponibilità dell'azione
in sede cautelare - nella seconda fase possono essere
proposte tutte le possibili domande attinenti al merito
anche se nuove (compresa la chiamata in garanzia - il
convenuto ha l'onere di riproporre in sede di merito
la domanda riconvenzionale già proposta nella prima
fase?4.1.4. Segue: ulteriori canoni interpretativi dettati dalla giurisprudenza prima dell'entrata in vigore della legge n. 80
del 14 maggio 2005 - non necessità di citare tutti coloro
che abbiano preso parte alla fase sommaria - spese processuali - informazioni fornite dai testi nella fase cautelare - interpretazione della denuncia come richiesta
di risarcimento del danno in forma specifica - nuove
prove e nuovi testi - domande incluse - fondamento
della decisione della fase di merito - vizi di notificazione
- danni - notifica al contumace Reclamo
Il ricorso straordinario per Cassazione
L'attuazione del provvedimento - rinvio La sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale:
rinvio
Casistica giurisprudenziale: la tutela dei diritti del proprietario di
un'immobile a causa delle infiltrazioni di acqua nel proprio appartamento provenienti dal sovrastante terrazzo
9.1. Segue: qualora il ripristino della situazione di fatto anteriore
debba essere attuato mediante la demolizione di un'opera
appartenente a più proprietari l'azione deve essere diretta contro tutti i comproprietari
LI
Pag. 798
»
800
»
»
»
802
803
804
»
804
»
»
805
805
»
807
»
»
»
»
809
812
814
814
»
815
»
816
»
816
LII
Indice sommario
9.2.
9.3.
9.4.
Segue: la denuncia di nuova opera non rende inammissibile la
querela ex articolo 12 del codice di procedura penale
Segue: l'intervento adesivo autonomo del condomino
Segue: casistica residuale
Indice bibliografico
Indice della giurisprudenza
Indice analitico
Pag. 817
» 817
» 818
Pag. 819
» 827
» 867
Fly UP