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M° Gianpaolo Schiavo - Conservatorio di Musica N. Piccinni

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M° Gianpaolo Schiavo - Conservatorio di Musica N. Piccinni
Gianpaolo Schiavo
Le ragioni di un impegno
La mia candidatura alla Direzione del Conservatorio di Bari per i prossimi tre anni
UNA PREMESSA
Quando nello scorso mese di marzo il Ministero mi ha chiesto di assumere l’incarico di Commissario presso il
Conservatorio di Bari, la mia decisione non è stata facile.
Certo era gratificante pensare che il mio lungo operato presso il Conservatorio di Monopoli fosse considerato una
garanzia di correttezza ed efficacia ed era molto stimolante la prospettiva di riprendere la stessa responsabilità presso
una Istituzione musicale così prestigiosa e che rappresenta tanta parte importante anche del mio passato professionale.
Ma c’era anche qualche piccolo imbarazzo dovuto alle contingenze non certo serene in cui si era concretizzata la
richiesta del Ministero: situazioni delicate, su cui non intendo dilungarmi, che stavano purtroppo causando violente
lacerazioni e pesanti incertezze all’interno dell’Istituto.
Il primo obiettivo era quindi operare per ritrovare il piacere e l’entusiasmo di lavorare, ciascuno nel proprio ruolo, per
una finalità comune. Certo nel confronto, se necessario anche aspro, sulle idee e tra le diverse opinioni, ma sempre nel
rispetto reciproco e senza soprusi.
Questo è stato il mio fondamentale intento, che ho perseguito con forza e determinazione, ancor prima di mettere mano
alle tante, troppe problematiche, incongruenze, irregolarità che hanno caratterizzato e reso difficili questi mesi di lavoro.
Ho spinto affinché fosse ricostruito il minimo dei rapporti umani, di una convivenza civile che da sola è la base di
qualsiasi contesto, umano, sociale, lavorativo.
Nello stesso tempo mi sono adoperato per riavvicinare il Conservatorio “Piccinni” al contesto del territorio,
riallacciando rapporti corretti con le Istituzioni, cercando disponibilità alla collaborazione per far partecipare
nuovamente l’Istituto alla vita culturale della Città, facendo sentire la voce dei suoi musicisti; e con questo restituirgli
un’immagine positiva, mettendo nuovamente in luce le tante professionalità dei Docenti, le indiscusse potenzialità ed
eccellenze degli studenti, la grande operosità e generosità dell’intero personale.
Per avviare questo processo ho dovuto impegnare gran parte del mio tempo per ristabilire normali e corretti rapporti tra
gli organi e le diverse componenti dell’Istituzione, sia riguardo alla ripresa dell’operatività del Consiglio di
Amministrazione, sia sul fronte di corrette relazioni sindacali, chiudendo vicende complesse e delicate che da mesi
impedivano la regolarità degli iter procedurali e delle aspettative lavorative interne.
Devo dire con molta chiarezza che ogni possibile percorso di rinnovamento parte dal riconoscimento pieno della
funzione docente: niente più degenerazioni nell’interpretazione delle norme, niente più uso strumentale delle regole,
niente più esasperazioni della burocrazia quotidiana, che trasformano un semplice badge in un calvario quotidiano.
Da oggi e per il prossimo futuro c’è da immaginare tanto altro: definire indirizzi, percorsi, strategie, progetti che diano
slancio e nuova linfa alle tante cose che in tanti modi e per tante ragioni sono state ostacolate o addirittura bloccate.
Per questo oggi, attraverso una sana e regolare competizione elettorale, in cui misurare idee e proposte, sento più serene
e forti le ragioni di un impegno nuovo, attraverso la mia candidatura a guidare un percorso fisiologico che chiuda la fase
dell’eccezionalità.
Sento di poter garantire oggi e domani la mia fedeltà ad alcuni principi che mi hanno sempre guidato in passato e anche
in questi pochi mesi: ascoltare tutti, imparare ogni volta qualcosa in più da ciascuno in un confronto umano e
professionale con tutte le persone e con ciascuna componente istituzionale, sempre nel rispetto delle regole, dei ruoli e
delle persone.
Si cammina insieme ripristinando collegialità, moltiplicando spazi e occasioni di confronto, dimenticando veleni e
strumentalizzazioni. Abbiamo tante cose buone da realizzare: quel che segue non è il libro dei sogni, ma un terreno di
confronto con voi tutti.
1
IL PROGRAMMA – A
ADEGUAMENTO AGLI STANDARD QUALITATIVI EUROPEI
Per evitare di compilare un mero elenco delle buone intenzioni, ricordo a me stesso e a voi tutti che il difficile momento che vivono
le Istituzioni AFAM e la musica in generale nel nostro Paese ci impone di accettare alcune sfide di rinnovamento: se le vinceremo
potremo disegnare un futuro di gratificazioni professionali e artistiche.
Il metodo per affrontare le sfide è quello di svolgere le tre attività che l’Ordinamento AFAM ci attribuisce (Didattica, Produzione,
Ricerca), sia potenziandole sia individuando i punti di collegamento tra ciascuna di esse e le altre due.
CINQUE COSE NECESSARIE PER FAR BENE
1. logistica; 2. dotazioni strumentali; 3. servizi; 4. aggiornamento del personale; 5. passaggi normativi necessari
1. LOGISTICA
• estensione della rete WIFI; adeguamento acustico e climatico; realizzazione di postazioni di ascolto e di consultazione per
studenti e docenti; istallazione di apparecchiature a scheda per fotocopie;
• adeguamento e ampliamento delle strutture, con una maggiore attenzione alle esigenze delle attività formative, in
particolare di quelle collettive;
• razionalizzazione degli spazi; assegnazione di aule dedicate alle singole Scuole e/o ai Dipartimenti;
• ideazione di un modello di gestione adeguato all’utilizzo dell’Auditorium (vedi oltre).
La logistica riguarda in primo luogo la qualità della didattica, ma permette anche una semplificazione delle procedure relative alla
formulazione del monte ore, esteso sull’intero anno accademico, e agevola gli spostamenti motivati di lezione, in primo luogo
facilitando l’attività artistica dei colleghi. Su questo punto il mio intento è realizzare maggiore flessibilità nell'organizzazione del
monte ore senza vincoli di presenza settimanale e con la possibilità, compatibilmente con le esigenze dell'istituzione, di prevedere
anche più di 12 ore settimanali di insegnamento.
Sono stati già avviati interventi per la sicurezza (impianto di videosorveglianza e allarme nei vari plessi); è prossimo l’affidamento
del servizio di manutenzione e cura del verde esterno. E’ in stato avanzato la procedura per la realizzazione di un nuovo plesso con
tre aule specifiche per le attività della Scuola di Percussioni. Ciò realizzerà anche un risparmio per la locazione dei locali fatiscenti e
inadeguati attualmente utilizzati.
2. DOTAZIONI STRUMENTALI
• politica di costante acquisto, rinnovo e manutenzione degli strumenti;
• nuove acquisizioni a corredo delle aule didattiche (computer, lavagne elettroniche, impianti di riproduzione e di
registrazione audio-video);
• prestito gratuito agli studenti in particolari situazioni economiche di disagio;
• regolare acquisizione di testi e periodici specialistici per la Biblioteca.
Negli ultimi mesi, a seguito di indicazioni specifiche da me sollecitate a tutti i Docenti, è stata già avviata una prima procedura di
acquisto di nuovi strumenti, che serviranno ad arricchire ulteriormente e “svecchiare” il nostro patrimonio.
3. SERVIZI
• potenziamento ed ammodernamento degli uffici;
• attenzione alla informazione e alla comunicazione interna ed esterna, perché sia tempestiva e capillare attraverso bacheche
fisiche ordinate e specifiche e bacheche informatiche quotidianamente aggiornate;
• informatizzazione sistematica per il disbrigo di tutte le pratiche relative alle carriere degli studenti e alla prenotazione degli
esami;
• potenziamento di tutti i servizi di Biblioteca, attraverso contratti di collaborazione per studenti qualificati e utilizzazione
del personale T.A. con incarichi specifici;
• realizzazione di un vero portale web di standard professionale per tutti i servizi e le comunicazioni.
Su mia sollecitazione il CdA ha provveduto ad ampliare le coperture assicurative a favore del personale e degli studenti, oltre che a
tutela del patrimonio materiale. E’ stata inoltre rinnovata a migliori condizioni la convenzione con l’AMTAB in favore di studenti,
docenti e personale per raggiungere il Conservatorio.
4. AGGIORNAMENTO E VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE T.A.
• valorizzazione delle professionalità del personale T.A., con l’attivazione di incarichi incentivati di maggiore impegno per
ambiti operativi più specifici e pertinenti alle nuove esigenze dell’Istituto;
• predisposizione di corsi di formazione e aggiornamento, utilizzando finalmente fondi previsti ad hoc dal MIUR al fine di
ampliare le competenze del nostro Personale.
In quest’ultimo anno la conversione di due posti di coadiutore in organico ha aumentato l’organico degli Assistenti amministrativi.
5. PASSAGGI NORMATIVI NECESSARI
• revisione generale dello Statuto di Autonomia;
• regolamento Generale del Conservatorio;
• regolamenti di funzionamento, di attribuzione degli incarichi aggiuntivi e delle docenze;
• regolamentazione dell’uso del badge, proseguendo il confronto già avviato con le Organizzazioni Sindacali e con la RSU.
2
IL PROGRAMMA - B
REALIZZARE I NOSTRI COMPITI
1. DIDATTICA; 2. RICERCA; 3. PRODUZIONE
DIDATTICA
chiarezza, semplificazione, tempestività; praticabilità delle procedure per i docenti, per gli studenti e per gli uffici
POTENZIAMENTO DEI CORSI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO
• chiarezza nei requisiti di ammissione nel rispetto delle disposizioni legislative;
• efficiente organizzazione e regolarità dei corsi;
• riformulazione dei programmi di studio, nel rispetto delle nuove norme e del principio di armonizzazione dei
corsi;
• revisione del carico orario per i corsi di II livello, in attesa del relativo Decreto Ministeriale;
• nuovi percorsi formativi già previsti dall’ordinamento e non ancora attivati nel nostro Conservatorio;
• estensione delle Convenzioni con i Licei Musicali per la definizione di percorsi didattici coerenti al
raggiungimento dei requisiti minimi richiesti per l’accesso ai nostri Corsi Accademici;
• attivazione di Corsi Propedeutici all’ingresso ai Livelli Accademici, similmente a quelli proposti
dall’Università.
Sulla base di quanto espresso dal Collegio dei Professori nell’aprile 2013, ho provveduto a sottoporre al Consiglio
Accademico le determinazioni relative a: ripristino delle norme relative all’orario del vecchio ordinamento; nessuna
autorizzazione necessaria per l’avvio dei corsi; libertà di programmare le lezioni in giorni diversi all’interno del monte
ore senza che siano considerati spostamenti.
QUALIFICAZIONE DEI CORSI PRE-ACCADEMICI
• incentivazione degli accordi di rete e dei Protocolli di intesa con le scuole della Città e della Provincia;
• ridefinizione del percorso didattico, anche sulla scorta delle esperienze positive del vecchio ordinamento.
Sono disponibili per la consultazione i documenti finora redatti in accordo con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del
Comune di Bari e con l’Ufficio Scolastico Regionale.
MASTER DI PRIMO E SECONDO LIVELLO
• realizzazione di master in ambiti disciplinari emergenti e professionalizzanti, anche in collaborazione con
Università ed Enti operanti nei settori artistici e dello spettacolo;
• principio guida: capacità dello specifico percorso formativo di realizzare concrete opportunità di collegamento
con strutture e professioni;
• progetti e modalità operative ispirati alle esperienze migliori finora realizzate, a partire da un’analisi obiettiva di
quelle del passato.
ORGANI COLLEGIALI
• valorizzazione delle strutture didattiche: Dipartimenti, Consigli di Scuola, Consigli di Corso, Settori disciplinari
trasversali;
• valorizzazione della Consulta degli Studenti, per un corretto funzionamento e una rappresentatività autentica.
E’ stato già emanato e sarà presto pienamente operativo il Regolamento delle Strutture Didattiche, di Produzione
Artistica e di Ricerca, strumento naturale e imprescindibile perché i Docenti possano realmente e compiutamente
svolgere il proprio ruolo in relazione alle attività dell’Istituzione.
STRUMENTI NECESSARI PER FAVORIRE LA QUALITÀ DELLA DIDATTICA
• redazione della Guida dello Studente, anche on line e in inglese, per il tutoraggio e l’orientamento;
• ausili didattici per gli studenti: risorse fisiche (biblioteche, strutture informatiche), tutor, assistenti e altre figure
di supporto; questi devono risultare facilmente accessibili agli studenti, essere progettati in base alle loro
esigenze ed essere eventualmente modificabili su loro segnalazione;
• monitoraggio, verifica e ottimizzazione periodici dell’efficacia dei servizi di sostegno offerti agli studenti;
• potenziamento di tutti i servizi in favore degli studenti specie per quelli che hanno particolari esigenze di
incentivo (borse di studio, sussidi per merito e reddito, contributi per la mobilità internazionale, convenzioni per
acquisti materiali, libri, dischi e strumentazioni didattiche, ingressi agevolati a stagioni ed eventi artisticomusicali, buoni pasto e/o convenzioni per studenti pendolari, anche attraverso la partecipazione ai bandi
ADISU).
• collaborazione pianistica nelle classi di strumenti ad arco e corda, a fiato, percussioni e Arte Scenica,
realizzabile anche attraverso contratti di collaborazione e borse di studio.
3
MOBILITÀ E RAPPORTI INTERNAZIONALI (DOCENTI E STUDENTI)
I progetti Erasmus e Leonardo sono un capitolo fondamentale sul quale il Conservatorio di Bari sconta un grave
ritardo. Il Conservatorio di Bari non ha mai partecipato ad incontri internazionali sulla mobilità: quello è il momento
decisivo per lo scambio di informazioni sulle rispettive Istituzioni, e si creano i legami di collaborazione proficui, e che
traducono la 'stretta di mano' in reali mobilità e scambi. Non deve più accadere che debbano essere restituite
all’Agenzia Erasmus importanti risorse economiche a causa dell’incapacità di progettare seriamente.
Sulla base di un’esperienza passata, posso prevedere che nei prossimi tre anni è possibile realizzare almeno 100 progetti
di mobilità internazionale per docenti e studenti, investendo non meno di 300.000 euro di risorse aggiuntive (fondi
diretti, cofinanziamento ministeriale e interno). L’auspicio non è velleitario, considerando l’attuale posizione del
Conservatorio di Bari nella classifica nazionale dei Conservatori pubblicata sul sito del Progetto Erasmus.
E’ importante comprendere inoltre che questi numeri si traducono direttamente in opportunità di studio, lavoro e
sbocchi professionali: gli studenti costruiscono la loro rete di contatti professionali grazie ad Erasmus, e i docenti
coinvolti utilizzano la mobilità per promuovere l’Istituzione di provenienza e la propria esperienza nel mercato del
lavoro europeo.
Altra opportunità, sempre nel campo della formazione in mobilità internazionale, è rappresentata dal Progetto Leonardo,
che mette ulteriori risorse a disposizione per i neo diplomati e neolaureati al fine di usufruire di una esperienza di
tirocinio all' estero, presso istituzioni quali orchestre, teatri, accademie di musica, studi di registrazione ed altro.
Per ottenere simili risultati questi sono i punti su cui porre attenzione:
• vanno individuate le risorse umane capaci di monitorare le esigenze di studenti e docenti, con puntuali
aggiornamenti su richieste e opportunità che pervengono periodicamente all'ufficio Erasmus. Gli stessi studenti
vanno coinvolti nel processo di diffusione delle informazioni e monitoraggio dei loro colleghi più interessati;
• la tempistica del calendario Erasmus è stringente e decisiva per la riuscita delle Convenzioni;
• monitoraggio continuo delle risorse disponibili, per accedere ogni anno a quelle inutilizzate negli anni
precedenti;
• interazioni tra coordinatore Erasmus e tutors (preferibilmente studenti) e tra coordinatore e unità
amministrativa;
• partecipazione costante agli incontri operativi sia da parte del coordinatore sia da parte degli uffici
amministrativi, soprattutto sulla rendicontazione Erasmus;
• una delle grandi fragilità da superare è la scarsa competenza delle lingue straniere nella compagine studentesca:
occorre affrontare con attenzione tutte le possibili iniziative che tendano a migliorare le competenze linguistiche
tra il Personale docente, T.A. e studenti.
La Commissione Europea ha già dato precise indicazioni affinché il progetto Erasmus in futuro sia costitutivo del
percorso di studi e non più semplice opportunità in più a disposizione dello studente. Da questa indicazione politica si
può intuire quanto strategico sia il progetto per garantire la qualità degli studi dei nostri allievi.
Oltre Erasmus e Leonardo occorre occuparsi di altri versanti della internazionalizzazione:
• valorizzazione dei rapporti professionali internazionali di molti docenti;
• ideazione di progetti speciali inerenti la cooperazione internazionale con l’area del Mediterraneo;
• avviamento di rapporti con istituzioni delle aree di frontiera con tradizioni di interscambio culturale e
multietnico;
• intensificazione delle iniziative di accoglienza di studenti provenienti dalla Cina attraverso il Programma
Turandot, promosso dal MIUR in coordinamento con le Rappresentanze Diplomatiche.
4
DALLA DIDATTICA ALLA PRODUZIONE
condivisione, collegialità, valorizzazione delle competenze
COSTITUZIONE DI ORGANISMI VOCALI E STRUMENTALI STABILI
• Orchestra Sinfonica, Ensemble da Camera, Big Band, Gruppi jazzistici, Complesso Bandistico, Coro, Coro di
voci bianche, Ensemble vocali, formati da docenti, studenti ed ex studenti, qualificanti per la formazione e utili
alla produzione e alla promozione all’esterno dell’Istituto;
• creazione di figure fondamentali quali i preparatori delle singole sezioni orchestrali e corali;
• individuazione, tra le professionalità interne, di figure di coordinamento delle attività dei grandi organici;
• regolamentazione di carichi di lavoro, obblighi, forme di incentivazione, riconoscimenti, anche in favore degli
studenti.
CREAZIONE DI FIGURE FUNZIONALI ALLA PRODUZIONE E ALLA PROMOZIONE DELLE
ATTIVITA’
• creazione dell’Ufficio Stampa;
• creazione di un Ufficio Marketing e Promozione;
• referenti per la collaborazione stabile con l’Università degli Studi di Bari e con l’Accademia di Belle Arti di
Bari;
• responsabili per i rapporti con Enti Pubblici e Istituzioni del territorio;
E’ in atto la revisione della Convenzione con l’Università degli Studi di Bari.
E’ in fase di rinnovo e ampliamento la Convenzione con la Fondazione Petruzzelli (in particolare per realizzare in
Conservatorio regolari incontri di importanti solisti, registi, scenografi e direttori presenti nel cartellone del Teatro). In
pochi mesi sono state ricucite relazioni e riavviate collaborazioni concrete nell’ambito di attività culturali comuni e
gettate le basi per prossimi importanti attività comuni: una tra le altre il coinvolgimento degli studenti nel progetto La
Puglia suona bene.
VALORIZZAZIONE DEGLI STUDENTI E DELLE ECCELLENZE
• incremento delle occasioni di crescita attraverso Master Class di qualità;
• audizioni interne al fine di favorire partecipazione a concorsi nazionali e internazionali, rassegne interne ed
esterne, master, corsi di perfezionamento sia interni che esterni.
In quest’ottica abbiamo aderito all’Associazione per lo Sviluppo e la Promozione dell’Alta Formazione Artistica e
Musicale – Orchestra Nazionale dei Conservatori e già alcuni studenti partecipano a questa formazione.
Sono già in atto rapporti di collaborazione con importanti istituzioni musicali della Città (Orchestra Sinfonica della
Provincia di Bari, Camerata Musicale Barese e altre).
5
PRODUZIONE E RICERCA
accogliere la sfida dei nuovi compiti
Le attività di produzione e di ricerca, ferma restando la specificità di ciascuna, sono strettamente connesse in campo
musicale. E, pur essendo la ricerca un compito relativamente nuovo tra quelli assegnati ai Conservatori italiani, essa
rappresenta un’occasione per recuperare competenze e riconnetterle in modo nuovo nell’insieme della professionalità
del docente.
Partendo da questi due assunti occorre radicarli nelle pratiche e nelle procedure, in primo luogo investendo nella piena
responsabilità dei singoli e degli organi istituzionali.
L’Istituto nella sua interezza deve potersi identificare con i risultati artistici e scientifici prodotti al suo interno, dando
luogo a una stagione di concerti, a conferenze pubbliche, a seminari e attività aperte: un vero e proprio cartellone di
iniziative aperte al pubblico, non solo all’interno del Conservatorio ma anche in luoghi importanti della vita culturale
della Città, in partenariato con Università e altre Istituzioni pubbliche e private.
Il campo è definito da:
• competenze e interessi dei singoli docenti, anche oltre le loro specifiche funzioni didattiche; la ricerca è libera
per definizione e spesso si occupa di ambiti non ancora istituzionalizzati e che ancora più spesso non hanno un
corrispondente esatto nella strutturazione dei percorsi didattici, dunque occorre rendere fluido e aperto il
confronto tra le diverse competenze e proposte;
• attività e proposte dei Dipartimenti, sedi naturali di confronto, dove i singoli interessi di ricerca possono
diventare progetti concreti connessi in vario modo con la produzione artistica e scientifica;
• il Progetto di Istituto non deve essere un mero contenitore di proposte isolate, ma armonizzare interessi specifici
con una idea di ampio respiro di produzione e ricerca;
• visibilità pubblica delle attività: documentazione fotografica e audiovisiva, rassegna stampa e creazione di un
archivio informativo e documentale sulle attività;
• redazione dei Quaderni del Conservatorio che raccolgano i principali eventi didattico-artistici realizzati fino ad
oggi, con relative recensioni di stampa e riscontri da parte di musicisti di chiara fama, con i quali ripristinare la
nobile tradizione del passato;
• promozione e scambio di iniziative artistiche e di ricerca con altre Istituzioni nazionali e internazionali e
progetti europei.
Per realizzare tutto ciò sarà essenziale definire rapidamente:
• regole chiare per la destinazione di parte del monte-ore alle attività di ricerca dei Docenti;
• meccanismi regolari per il costante arricchimento del patrimonio librario e fonografico della Biblioteca;
• regole condivise per l’utilizzo dei fondi destinati alla ricerca.
Obiettivi concreti per il prossimo triennio sono:
• creazione di una collana editoriale propria del Conservatorio, che possa raccogliere i contributi di ricerca frutto
del lavoro dei suoi Docenti e di attività formative condivise tra docenti e studenti;
• collaborazione con qualificate case editrici operanti sul territorio.
6
DUE QUESTIONI CHE SEGNERANNO IL FUTURO DEL CONSERVATORIO “PICCINNI”
Per il rilievo strategico che rivestono lascio per ultime le seguenti due questioni: il nostro patrimonio immobiliare e
quello finanziario; il loro utilizzo per i fini pubblici ai quali sono destinati sarà decisivo per la qualità della vita futura
del nostro Conservatorio. Sono due questioni che nel recente passato non hanno fornito un’immagine pubblica positiva
del nostro ruolo nella vita culturale della Città, per ragioni più o meno complesse che occorre dipanare e chiarire prima
di tutto all’interno della nostra comunità. Un passaggio ineludibile perché il Conservatorio possa offrire alla Città una
propria immagine positiva e propositiva.
AUDITORIUM “NINO ROTA”
Questo è un capitolo di fondamentale importanza, decisivo per la vita musicale della Città e per il ruolo centrale che il
Conservatorio svolgerà in essa. Una ritrovata sintonia con tutte le Istituzioni culturali pubbliche e private del territorio,
nel rispetto delle diverse funzioni, costituirà sia una risorsa finanziaria aggiuntiva per il Conservatorio sia una
valorizzazione della sua specificità.
L’intera questione si articola nei seguenti punti fondamentali:
• stato dei lavori: la parte strutturale è quasi del tutto completata, con la sola eccezione della controsoffittatura
che comporta un attento intervento di carattere acustico; seguiranno i lavori di completamento degli impianti,
servizi, arredo e suppellettili; per la ricollocazione del grande organo i tempi previsti sono più lunghi e sarà
necessario seguirli attentamente nei prossimi mesi;
• tempi della riapertura: dopo il grave rallentamento verificatosi fino a marzo 2013, i lavori sono ripresi
alacremente tanto da consentire ad oggi una previsione ragionevole, supportata dalle valutazioni dei tecnici, per
una riapertura parziale entro la fine dell’anno solare;
• modalità di utilizzo da parte del Conservatorio: sarà la casa delle orchestre, dei cori e di tutte le grandi
formazioni del Conservatorio, tanto per le prove quanto per le esibizioni pubbliche (stagione di concerti e
saggi); tutti gli spazi fruibili e idonei saranno messi a servizio quotidianamente della didattica e della
produzione;
• modalità di gestione futura: sarà necessario concordare un modello di gestione tra le diverse componenti del
Conservatorio ed eventualmente i rappresentanti delle Istituzioni pubbliche che hanno contribuito alla
ristrutturazione dell’Auditorium, mettendo bene in chiaro le prerogative di ciascuno e le finalità comuni. E’ mia
intenzione far sì che sia realizzato un punto di ristoro all’altezza delle esigenze quotidiane di tutto il personale e
degli studenti, specialmente quelli pendolari e fuori sede: si tratta di un aspetto fondamentale della qualità del
vivere e del condividere una Scuola come la nostra.
FONDAZIONE “GIOVANNI PAOLO II”
Le polemiche e le diffidenze degli anni scorsi si superano solo in un modo: mettendo in chiaro lo stato attuale delle cose
e prospettando il futuro con trasparenza.
Dal momento del mio insediamento quale Commissario Straordinario ho comunicato al Presidente della Fondazione,
avvocato Loiodice, che non avrei partecipato ad alcuna riunione del Consiglio di Amministrazione finché non avessi
potuto verificare nelle carte la situazione formale e sostanziale nella quale aveva operato la Fondazione stessa fino a
quel momento.
Con il Presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio, dott. Centrone, e con i suoi attuali componenti,
siamo in sintonia per procedere alla puntuale disamina di ogni aspetto giuridico e procedurale al fine di dipanare dubbi e
sospetti che in questi anni hanno prodotto cattiva informazione e gravissimi danni all’immagine del Conservatorio,
investito oltre cinque anni fa della responsabilità di utilizzare al meglio un ingente patrimonio finanziario.
All’inizio di settembre ho acquisito la disponibilità dell’avvocato Loiodice a prendere parte ad una riunione
monotematica del Collegio dei Professori sull’intera vicenda, al fine di conoscere ogni utile opinione e valutazione sulla
natura e sulle prospettive operative della Fondazione Giovanni Paolo II.
Sarà necessario definire con chiarezza quali siano le progettualità del Conservatorio in funzione delle quali risulti utile o
indispensabile l’ausilio della Fondazione.
Solo dopo questi indispensabili passaggi potremo avviare un confronto sul merito dei progetti, che sono sicuro
potrebbero essere tanti e di straordinaria portata, realizzabili per il futuro del Conservatorio “Piccinni” e della vita
musicale del territorio, mettendo finalmente a buon frutto le risorse ricevute nel lontano 2008.
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Vorrei chiudere queste pagine stringendo simbolicamente la mano a ciascuno dei colleghi che
presto sceglieranno il loro Direttore. Tutte le intenzioni qui esposte non potranno realizzarsi senza
il contributo e il sostegno fattivo di ognuno e di tutti, mossi da un unico, condiviso spirito di
appartenenza. Solo così, con il coinvolgimento attivo e concreto dell’intera collettività,
proseguendo un rapporto improntato alla massima franchezza e trasparenza, continuando a
recepire i vostri suggerimenti e le vostre indicazioni di priorità, si potranno raggiungere i traguardi
prefigurati. E’ questa la mia convinzione profonda: al di là di ruoli e deleghe, ciascuno deve
sentirsi attore protagonista della crescita della nostra Comunità, mai escluso o marginale.
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