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MUOIONO TRE SOCIETÀ OGNI SETTE GIORNI
LATINA 8 Mercoledì 1 Agosto 2012 ECONOMIA PONTINA IN AFFANNO: SETTE MES LA MAPPA DELLA CRISI GALASSIA MIDAL AZIENDE AZIENDE AZIENDE 84 12 3 dichiarate fallite in provincia di Latina dall'inizio dell'anno fallite ogni mese che falliscono ogni settimana MIDAL SPA IMMOBILIARE PANTAMIDAL SRL MIDALMARKETING SRL NOAL SRL SI.CO. SRL IPERMERCATO VIP SRL PANTA MARKET SRL ESSECI SRL DI.AL. LATINA SRL DI.AL. TIVO SRL DIV.A.C. SRL 20 GENNAIO 19 APRILE 17 MAGGIO 17 MAGGIO 17 MAGGIO 17 MAGGIO 5 GIUGNO 5 GIUGNO 5 GIUGNO 5 GIUGNO 5 GIUGNO ADF ALIMENTARI DIVISIONE FROSINONE SRL D.A.R. SRL RIZ ONE SRL C.V.S. SRL CO.AL. CONSERVAZIONE ALIMENTARI SPA GULLIVER MARKET SRL SCI CECIN SRL GUSTOBAR SRL MAMMA FRANCESCA SRL 5 GIUGNO 5 GIUGNO 5 GIUGNO 5 GIUGNO 21 GIUGNO 21 GIUGNO 21 GIUGNO 21 GIUGNO 21 GIUGNO Giudici e curatori fallimentari al lavoro senza sosta dall’inizio dell’anno: nessun settore risparm «Muoiono» tre società ogni sette gior Pesa il crac della «Midal». Difficili anche le situazioni della «Tacconi», dell’«Evotape», dell’«Agw» e dell’« gni settimana che passa in provincia di Latina vengono dichiarate fallite tre società. Nessun settore sembra risparmiato dalla crisi, che ha investito l’economia su scala globale e che pesa sempre più tra Aprilia e il Garigliano: dall’alimentare all’intrattenimento, dall’immobiliare al metalmeccanico le aziende chiudono i battenti. Questo quel che sta accadendo dall’inizio del 2012, che ha caratterizzato i primi sette mesi dell’anno e che non accenna a cambiare. La sezione fallimentare del Tribunale di Latina, i giudici e i curatori, stanno lavorando senza soste. I creditori bussano alla porta del palazzo di giustizia e difficilmente si riescono a trovare soluzioni diverse da quelle di una sentenza di fallimento, essendo gli imprenditori in enorme affanno. Il mese peggiore si è rivelato quello di giugno, con ben 29 crac, seguito da aprile con 16 e maggio con 13. Il fallimento più pesante è stato indubbiamente quello della «Midal spa», ex colosso della distribuzione alimentare a cui è stata staccata la spina il 20 gennaio scorso e che ha trascinato nel baratro altre 19 società controllate: una ad aprile, quattro a maggio e quattordici a giugno. Una serie di fallimenti a catena O /OGz30Nn6T/U68OHG4gmz+d0ww4jdn4u1z6OXZ1nimQ= L’INCHIESTA Colosso alimentare, ipotizzato un «buco» da duecento milioni uecento milioni di euro. Questo il «buco» nei conti della «Midal» stimato dagli inquirenti, impegnati a far luce sul crac, secondo la Procura frutto di bancarotta e non solo. Oltre dieci gli indagati nell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Raffaella Falcione, che sta ricostruendo una serie di passaggi di denaro e affari tra l’Italia, il Lussemburgo, la Gran Bretagna e la Repubblica Dominicana. Paolo Barberini, ex amministratore delegato della spa, ha chiesto una perizia contabile tramite incidente probatorio, ma i tempi non saranno brevi. L’avvocato Renato Archidiacono dovrà infatti notificare la richiesta a tutti gli indagati e ai rispettivi difensori e soltanto dopo prenderà una decisione il giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio. In vista, inoltre, gli interrogatori dei principali indagati, che il sostituto Falcione appare intenzionata ad ascoltare. D che indubbiamente pesa sul bilancio generale. Se si esclude, però, la vicenda «Midal», il quadro pontino è ugualmente preoccupante: escludendo la spa e le altre aziende del gruppo le sentenze di fallimento sono state infatti comunque ben 69, nove al mese, due ogni settimana. I centri più colpiti, oltre al capoluogo pontino, sede della maggior parte delle società che hanno chiuso la loro storia in un’aula di tribunale, sono Terracina, Aprilia, Sezze e Cisterna. Tra i fallimenti diversi anche quelli che hanno riguardato società di vendita auto, produttrici di alimenti e di vendita di prodotti agricoli. E se il fallimento più pesante è stato quello della «Midal», quello simbolo della battaglia sindacale in terra pontina è stato sicuramente quello della «Tacconi Sud srl» a febbraio, seguito da quello della «Evotape» di SS. Cosma e Damiano ad aprile, dove nonostante la lotta intrapresa dai lavoratori allo stabilimento di produzione di imballaggi sono stati apposti i sigilli. Difficile e combattuta è stata poi la battaglia in Tribunale per la «Alfer» e la «Agw», due aziende del gruppo Veneruso, produttrici di interni per aerei e treni, dichiarate fallite. Per i lavoratori di tali società, però, fortunatamente a giugno è stata siglata un’intesa tra i sindacati e la «Aviointeriors spa», che prevede il riassorbimento nella società per azioni di 227 operai. Ora, quando avranno ultimato tutti i controlli i curatori fallimentari, un’altra dura battaglia è prevista per i creditori delle aziende fallite, che dovranno cercare di recuperare qualcosa. Sette mesi terribili. Clemente Pistilli LATINA Mercoledì 1 Agosto 2012 SI DI FALLIMENTI miato rni «Alfer» /OGz30Nn6T/U68OHG4gmz3ctcW804eRKy2x0TFIQU5I= AZIENDE FALLITE MESE Rane srl Gennaio Sirius srl Venettacci Tour srl Midal spa V12 di Saccoccio Gerardo Febbraio Pro.Me.Tek Siem srl Sky Group srl Futurnautica di Coccoluto Stefano & C. snc Nuova Chi srl Tacconi Sud srl Auto Fashion srl Dvd Italia di Galati Fiocco sas di Simone Coletta Marzo Sky Way Insurance Services srl De Felice Francesco Co.Fra. srl Pamela sas di Lancellotti Antonio Orion 95 srl Vetro Plast Industria srl Idea Ceramica srl Ecobagno srl Aprile Evotape Di Vanni Cosmo Etr srl Cargo Home srl Gal Cine srl Caratelli Acciaio Inox srl Nippon Car srl Ecocar srl già Bollanti Veicoli sanitari Padovano Ortofrutticoli srl Movimento Merci srl Masterfer srl Legnopiù srl Pianeta Cavallo International srl Alfer sarl Immobiliare Pantamidal srl Giemme srl Maggio Agw sarl già Aviointeriors srl Zannella Punto Ceramiche srl Oscar Pesca srl Fmr srl Primavera srl Sarti d'Italia srl Progetto Futuro società coop.va arl Midalmarketing srl Noal srl Ipermercato vip srl Si.Co. srl Paninvest Di.Al Latina srl Giugno Esseci srl Gaeta Medfish srl Tecno Fag srl Pantamarket srl Div.a.c. srl Riz One srl Di.Al. Tivo srl C.V.S. srl Adf Alimentari divisione Frosinone srl D.A.R. srl Latina Olive srl Trans&Porti srl Primavera immobiliare srl Perfin srl Via Roma sas di Telone Daniele & C. L'Arte del Pane srl MR Piscine srl Evoluzione Verde di Ferracci Alessandro Agritec srl Gustobar srl Co.Al. Conservazione Alimentari spa Sci Cecin srl Mamma Francesca srl C.N.T. srl Cecos srl Gulliver Market srl Casablanca srl Eurofrutta srl Callori Costruzioni Luglio Autotrasporti di Callori Claudio sas Edilizia Pontina 2005 Dea Food srl Edil Costruzioni 2001 sas di Cipolla Benito Edilcommerciale Ferraccio srl 9 La singolare storia dell’industria tessile Tacconi Sud, la rinascita dopo 550 giorni di presidio permanente di fabbrica Una azienda diventata,attraverso la battaglia portata avanti dalle 29 operaie,il simbolo della determinazione e della tenacia delle donne di Latina a Tacconi Sud, con la sua singolare storia, rappresenta un esempio unico nello scenario industriale pontino. L’ex azienda tessile di borgo Grappa ha registrato, in meno di tre anni, la cessazione di attività (dicembre 2010), il fallimento (febbraio 2012) e un accordo per la rinascita (luglio 2012). Un percorso esemplare e insolito reso possibile anche grazie alla determinazione delle maestranze, 29 operaie tutte donne, che si sono «aggrappate» al lavoro con le unghie. Le lavoratrici, infatti, nel gennaio 2011, hanno intrapreso un presidio di fabbrica permanente che le ha viste resistere in fabbrica per 550 giorni. Come si ricorderà la dichiarazione di fallimento della Tacconi Sud è arrivata il 20 febbraio 2012, a oltre un anno dalla cessazione di attività. Per l’azienda, la 13esima fallita nella provincia di Latina dall’inizio del 2012, è stata aperta una procedura fallimentare e il curatore fallimentare Salvatore Percuoco è stato nominato con l’incarico di verificare le attività e le passività dell’industria tessile. La prima udienda per il fallimento è fissata per il 4 ottobre. Al fallimento della Tacconi Sud ha fatto seguito un bando per fitto di impresa volto a stabile il nome dell’imprenditore che si sarebbe fatto carico del progetto di reindustrializzazione della struttura. Durante il mese di luglio il curatore fallimentare della Tacconi, l’imprenditore Lindo Lapegna presidente di Comp.Tech. Europe srl, il segretario Femca Cisl Roberto Cecere e la Rsu dello stabilimento hanno firmato l’accordo sindacale che sancisce l’ingresso del nuovo imprenditore e la ripresa dell’attività lavorativa. Alla Tacconi, dunque, è subentrata la società Comp.Tech. Europe srl: un’azienda che si occupa di progettazione, realizzazione e commercializzazione di interni per il settore aeronautico, navale e ferroviario e che può contare su una importante commessa triennale con Trenitalia. L’accordo, prevede il riassorbimento di 3/5 operaie a tempo indeterminato entro fine anno mentre per le altre entro il periodo di vigenza degli ammortizzatori sociali. L Marica Pucinischi IL PARTICOLARE Da Gaeta al capoluogo: addio a realtà imprenditoriali storiche idal», «Tacconi», «Evotape» sono i fallimenti più noti di questi primi sette mesi dell’anno, ma nel 2012 a sparire sono state anche altre aziende «storiche» del territorio pontino. Il 5 giugno è stato dichiarato dal Tribunale il fallimento della «Gaeta Medfish srl», società di marecoltura, ovvero di allevamento di pesce, che dal Golfo si era imposta nel panorama nazionale. Una crisi che aveva visto impegnati sia il Comune che la Provincia, senza però ottenere particolari risultati. Il 21 giugno la spina è stata invece staccata alla «Casablanca srl», la società che gestiva a Latina il noto omonimo ristorante, uno dei più conosciuti e fino a qualche tempo fa gettonati del capoluogo pontino. «M