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Col tramonto dei celeri giorni
Mons. Raffaele Casimiri Col tramonto dei celeri giorni canto mariano raccolto ed elaborato per coro femminile da Dino Stella Testo Parafrasi 1. Col tramonto dei celeri giorni queta l'inno dei cantici a Te, nè de' fiori ogni istante t'adorni che ti colse, o Regina, la fé. 1. Col tramontare dei fugaci giorni si placa l'inneggiare di canti in tua lode, nè più ti ornano ogni momento i fiori che la nostra fede, o Regina, ha colto per Te. Ma nell'alma più vivo ci resta il pensier di tua dolce beltà, e nel cuor nuovi affetti ridesta il tuo nome che spira bontà. Ma più vivo resta nell'anima il ricordo della tua dolce bellezza, e nel cuore risveglia nuovi affetti il tuo nome che infonde bontà. 2. Quanti flutti di dubbio nell'alma disperdesti con aura d'amor; quanto, o Madre, infondesti di calma, nelle amare tempeste del cor. 2. Quante ondate di dubbio nell'anima hai dissolto con il tuo soffio d'amore; quanta calma hai infuso, o Madre, nelle terribili tempeste del cuore. Al tuo vivo ricordo più grata nostra vita s'informi a virtù, e al cader della mesta giornata, vieni, o Madre, col mite Gesù. Grata ancor più al tuo vivo ricordo la nostra vita assuma indirizzi di virtù; e al finir della tribolata nostra vita vienici incontro, o Madre, col tuo dolce Gesù. Canto Mariano entrato nel repertorio a S. Ubaldo di Velo d' Astico (VI) negli anni 1940, insegnato a noi ragazzi da quel sensibile musicista che fu don Giuseppe Bassetto, discepolo di Mons. Ernesto dalla Libera. Con tutta probabilità nel 1947, alla sua partenza per altra destinazione, la partitura se ne andò con lui, ma il canto continuò a essere eseguito a S. Ubaldo dai ragazzi al fioretto di Maggio, accompagnato da me" ad orecchio " all' harmonium. Erano rimasti per i ragazzi solo i minuscoli foglietti del testo che avevo trascritto su "carta riso". Ho sempre pensato che il canto fosse da attribuire a Padre Settimio Zimarino, l'umile francescano abruzzese che dai tempi di don Bassetto aveva arricchito larga parte del nostro vasto repertorio mariano. Ma le ricerche fatte in Abruzzo e a Vasto (Chieti) presso i suoi nipoti, fecero solo crescere i molti dubbi su tale attribuzione. Salvata comunque la melodia nel mio ricordo pur lontano, e il testo nei foglietti d'un tempo, all'inizio del 2000 cercai di farne una ricostruzione, presentandola poi per coro femminile ai concerti organizzati dall'ASAC Veneto nella Basilica di Monte Berico. Soltanto all'inizio del 2012, grazie ad internet (che non ne riporta la partitura ma solo cattive esecuzioni) ho scoperto che il canto era attribuito al celebre musicista Mons.Raffaele Casimiri. Lì ho potuto comunque constatare che la melodia da me ricordata era autentica e l'interpretazione armonica appropriata. Del testo ho conosciuto più tardi l'autore, P.Giustino Bracci. Veramente bello, ma il significato non sempre appare chiaro: spero che la versione riportata possa essere nella sostanza condivisa. © dino stella -16 agosto 2001 - 16 agosto 2012 Col tramonto Raffaele Casimiri (1880-1943) elaborazione corale D.Stella Calmo ( q.= 44 ) j ripetere dim.do #### 9 . j j œ Œ œ j Ó # œ . & 8 œ œ œœ œ œ œœ . œœ œœ œ œœ œœ .. œ œ œ . œ œ œ œ œ œ œ . œœj œœ œœ œ œ . œ J œ. œ œ œ œ œ œ. Œ J œ œ. J P œ. œ œ œ. œ. œ. œ. œ. ? #### 9 ∑ . . ∑ Œ Œ J 8 œ. # #### 3 & # 8 œ P Col 7 #### 3 & # 8 œ P 7 S. Ms. #### 3 V # 8 7 C. Col j 9 œ 8 œ. tra - mon - to j 9 œ 8 œ. tra - Col 10 & #### tra -mon -to j # œ . œ œ œj œj œj œ #### #### l'in - no dei can - ti - ci a # œ. dor - œ. ni œ j œ œ. #### œ V # œ œ J & dei , # dor - 13 dor - ni ni œ che j œj œj œj œ œ. dei can -ti - ci a Te. j j j œ œ œ œj œ . 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