1 Cantina Ponte, una cooperativa vinicola tradizionalmente legata al
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1 Cantina Ponte, una cooperativa vinicola tradizionalmente legata al
Cantina Ponte, una cooperativa vinicola tradizionalmente legata al suo contesto territoriale che ha saputo diventare nel tempo motore di iniziative di sviluppo per l’intero distretto vinicolo fino ad affermarsi oggi come una delle più importanti realtà produttive del Nord-Est d’Italia. LA STORIA “La Cantina progetterà i prezzi del vino ed avrà una funzione calmieratrice degli stessi a beneficio di tutti i soci… Inoltre contribuirà ad aumentare il prestigio di tutto il comprensorio agricolo e a far conoscere i vini tipici del Piave”. (Milione Tomaseo, primo presidente della Cantina, settembre 1948) Cantina Ponte nasce nel 1948 dalla volontà di un piccolo gruppo di viticoltori che unirono le loro forze per affrontare la crisi del dopoguerra. L’iniziativa fu accolta molto positivamente e con entusiasmo, tanto che in breve tempo gli iscritti salirono a 116 e in quell’anno si vinificarono ben 5.350 quintali d’uva. Qualche anno più tardi, il 16 Maggio 1955, venne inaugurata la nuova sede: un complesso grandioso e all’avanguardia per quei tempi. Con il passare degli anni la Cantina continuò a svilupparsi tanto da annoverare, già alla fine del 1964, più di 360 soci conferitori. Da allora la cooperativa ha continuato a crescere fino a raggiungere gli attuali 1.300 soci per 2.000 ettari di terreno distribuiti in tutto il Veneto, dal Nord di Venezia fino alle sponde del fiume Piave. I VALORI Cantina Ponte intende essere un punto di riferimento nell’ambito del territorio e del mercato a cui si rivolge e si impegna a giocare un ruolo propositivo in tutti i contesti nei quali opera, tanto sul fronte produttivo, quanto sul piano sociale, ambientale e territoriale. In questo senso il primo asset aziendale di 1 Cantina Ponte è considerato da sempre il suo “capitale umano”: un gruppo di lavoro ampio e variegato fatto di agricoltori, operai, dirigenti, agronomi, enologi, agenti, venditori che fanno dell’azienda una grande famiglia dove l’impegno costante di tutti è fondamentale per rispondere alla sempre crescente fiducia e affezione del pubblico e poter continuare a proporre a migliaia di clienti in tutto il mondo la qualità dei propri vini, divulgando i valori della terra veneta. In Cantina Ponte si cerca dunque sempre di arricchire tanto il lavoro quotidiano quanto il prodotto finale, il vino, di connotazioni di correttezza, rispetto, cura, attenzione, tutela. In questa direzione vanno interpretate tutte le recenti iniziative intraprese dall’azienda: dall’importante accordo siglato nel 2011 con il Teatro La Fenice per la produzione di una linea di vini di alta qualità da promuovere in Italia e nel mondo, all’ormai tradizionale legame della Cantina con la Treviso Marathon – sentitissima e festosa corsa podistica che coinvolge l’intero territorio trevigiano. In questo stesso solco vanno inseriti gli impegni assunti nei confronti dell’ambiente con l’obiettivo di essere promotori di un’agricoltura sempre più sostenibile: l’impianto fotovoltaico per la produzione del 45% dell’intero fabbisogno energetico; l’adesione al progetto Magis con i vigneti di uno dei soci: un progetto importante a livello nazionale, che per la prima volta vede riuniti produttori di vino, comunità scientifica, enologi, associazioni e industria per migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del vino italiano, garantendone sempre la sicurezza e la produttività. Sul fronte più strettamente produttivo l’impegno di Cantina Ponte è quello di garantire qualità senza compromessi, su tutti i livelli di produzione. Obiettivo possibile soprattutto grazie alla cura di tutte le fasi della filiera produttiva, dal vigneto alla bottiglia. Nel corso degli ultimi anni Cantina Ponte si è fatta promotrice di un progetto di miglioramento della produzione in vigna attraverso un capillare lavoro di informazione e di coinvolgimento nei confronti dei soci viticoltori, che ha permesso una scelta sempre più accurata dei terreni e delle uve. La qualità ricercata a partire dall’attenta e scrupolosa selezione delle uve sul campo, continua poi attraverso le tecnologie di vinificazione più all’avanguardia e rispettose del prodotto, grazie all’uso di macchinari altamente innovativi. Tutte le lavorazioni in cantina avvengono sotto lo stretto controllo di un team di esperti enologi e enotecnici che seguono con cura tutte le fasi della filiera, supportati da un efficiente laboratorio interno che permette di monitorare il vino in ogni fase della sua evoluzione. L’impegno alla trasparenza verso il consumatore si esplica anche attraverso il conseguimento di importanti certificazioni nazionali ed internazionali: • Uni-ISO 9001:2000 a garanzia di qualità di tutto il processo produttivo e di imbottigliamento; • BRC (British Retail Consortium) e IFS (International Food Standard) standard sviluppati dalla GDO europea per qualificare i propri fornitori secondo i requisiti di qualità, sicurezza e conformità alle norme che regolano il settore agro-alimentare; • Certificazioni della produzione biologica. 2 IL TERRITORIO E I VIGNETI I 2.000 ettari vitati si estendono in un vasto territorio dal nord di Venezia fino alle pendici del Montello, la particolare collina di conglomerati alluvionali dalla tipica colorazione rossa a sud del fiume Piave, abbracciando paesi e piccoli centri rurali dove è ancora oggi molto sentita la cultura del territorio e delle tradizioni locali. Un tempo queste terre appartenevano alla Repubblica Serenissima di Venezia e nei paesaggi - in cui i vigneti si alternano a boschi e ad altre coltivazioni e sono punteggiati di tranquille cittadine ed antichi borghi - riecheggiando ancora interessanti suggestioni del passato. I terreni, particolarmente eterogenei, ospitano sia le tenaci argille che le leggere sabbie delle “Grave” del fiume Piave, determinando standard pedologici ottimali. Anche il clima è particolarmente favorevole, caratterizzato da ideali escursioni termiche e giusta piovosità tipica di un’area che si posiziona tra il mare della riviera adriatica e le colline e montagne delle Prealpi della zona di Conegliano. 3 LA STRUTTURA PRODUTTIVA La Cantina, inizialmente costituita da quello che ora è il complesso centrale - una costruzione a 3 arcate che ospitava vinificatori, presse, vasche per lo stoccaggio e impianto di imbottigliamento - è stata ampliata negli anni per rispondere alle esigenze dettate dalla continua espansione dell’attività. L’imbottigliamento si è trasferito in una sede adiacente ma autonoma ed è stata acquistata una batteria di vinificatori e di vasche di stoccaggio esterne. Recentemente è stato installato un nuovo impianto per la pigiatura e allestita una nuova sala presse. Attualmente la struttura di Cantina Ponte si avvale di quattro punti di raccolta e vinificazione, tutti completi di un ampio negozio dove è possibile acquistare l’intera gamma dei vini prodotti: la Cantina di Villorba (Treviso), la Cantina Basso Piave ad Eraclea (Venezia), la Cantina di Caposile (Venezia) ed infine la sede storica di Ponte di Piave (Treviso) dove è presente anche l’impianto d’imbottigliamento. Qui il tetto è stato interamente rinnovato nel 2011 per installare 7.300 mq di pannelli fotovoltaici che, con una produzione di circa 516 kw/h, coprono ben il 45% del fabbisogno energetico aziendale. Le cantine conducono vinificazioni sia in bianco che in rosso che in rosato, i profumi dei vini vengono preservati grazie a fermentazioni a temperature controllate. Il rinnovato impianto di pigiatura permette un miglior sfruttamento delle uve e contribuisce ad ottenere un prodotto finito più raffinato. Dopo la vinificazione, una piccola selezione del vino viene affinata in barriques di rovere francese, le basi spumanti vengono conservate sulle fecce fini in vasche di acciaio termo condizionate, mentre i vini correnti sono conservati in vasche di cemento. L’impianto di imbottigliamento produce annualmente circa 13.000.000 di bottiglie, la cui maggioranza è ormai costituita da vini spumanti e frizzanti. La capacità produttiva dell’impianto è di circa 9-10.000 bottiglie all’ora. 4 I VINI Cantina Ponte è tra i maggiori produttori del Veneto di Prosecco DOC, ma non manca l’attenzione per i molti interessanti vitigni autoctoni di tradizione come il Verduzzo e il Raboso: l’esperienza e la capillarità sull’intero territorio consentono di produrre e proporre vini apprezzabili per la marcata tipicità e la forte identità territoriale. I Prosecco La proposta di Prosecco Spumante è per Cantina Ponte un vero punto di forza. Questo straordinario e apprezzatissimo vino viene declinato in un ampio ventaglio di proposte e di formati, sempre prodotti con uve selezionate e provenienti dalle zone più vocate della provincia di Treviso: dal Doc Extra Dry, al Millesimato Doc Extra Dry, ai Docg Conegliano Valdobbiadene Extra Dry e Brut. I Campe Dhei Il concetto ispiratore di questi vini che rappresentano la linea di punta dell’azienda, è ben sintetizzato nel loro nome: campedei come “piccoli campi” nel dialetto locale, ma anche come campi degli dei. Ovvero l’eccellenza nella semplicità per questi vini che nascono da un’accurata selezione delle migliori uve coltivate in terreni scelti per la loro particolare conformazione pedomorfologica. La linea Campe Dhei si compone di cinque referenze tipiche del territorio del basso Piave: Raboso, vitigno difficile da domare ma capace di colpire con il suo carattere ruvido e spavaldo, Manzoni, incrocio di Riesling Renano e Pinot Bianco creato dal professor Luigi Manzoni presso la Scuola Enologica di Conegliano, Pinot Grigio, grande vino della tradizione veneta, fresco e profumato , Spumante Bianco San Vincenzo, selezione di uve sapientemente amalgamate dedicata al santo protettore delle vigne e dei vignaioli, e Prosecco, ambasciatore nel mondo della piacevolezza ed eleganza made in Italy. I Giò Giò come gioiosi, giovani, giocosi. Una grafica spiritosa e moderna nella sua essenzialità, un lettering nuovo ed informale, un claim celebre - “Nunc est bibendum”, tratto dalle Odi di Orazio - che incoraggia all’esultanza, al momento allegro e piacevole della festa. I nuovissimi vini Giò sono sei, tre bianchi e tre rossi, tutti grande espressione del territorio veneto: Pinot Grigio, Chardonnay, Verduzzo, Merlot, Cabernet e Rosso. Sono vini d’annata, non impegnativi ma di grande qualità, adatti ad essere consumati in molteplici occasioni. La loro versatilità e piacevolezza li rende 5 particolarmente adatti al momento dell’aperitivo, a contesti informali e ad un pubblico giovane che ama divertirsi senza per questo rinunciare a un buon bicchiere di qualità. La Fenice La linea dedicata al Teatro La Fenice è composta da una prestigiosa selezione di vini di eccellente qualità, (Prosecco Doc Millesimato Extra Dry, Rosato Spumante Extra Dry, Pinot Grigio Doc Venezia e ora il Rosso, ultimo nato), una selezione che vuole sintetizzare in sé il legame tra cultura e territorio, coniugando i valori e la storia che contraddistinguono il teatro di Venezia e la migliore tradizione vinicola veneta. I vini La Fenice, per i quali è stato studiato un packaging esclusivo e raffinato ispirato al leggendario teatro, sono tutti espressione di una accuratissima selezione di uve provenienti dai territori di maggior vocazione del Veneto e celebrano la rinomata Doc Prosecco e la Doc Venezia. Queste bottiglie sono prodotte per il Teatro La Fenice di Venezia in base ad un accordo di licensing e parte del ricavato contribuirà a sostenere economicamente le attività del Teatro per favorire lo sviluppo e la divulgazione della cultura italiana nel Mondo. 6