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La Mela, salutare tentazione 365 giorni l`anno
ANNO IX | NUMERO 5 SETTEMBRE-OTTOBRE 2014 Rivista di orientamento nel food service Consorzio di Tutela Melannurca Campana IGP Melannurca Campana IGP: Nobile come le sue origini Associazione Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole L’unica mela DOP d’Italia tra produttori ed eventi a tema Arte Italiana nel Mondo La mela fra cibo e simbolo La Mela, salutare tentazione 365 giorni l’anno Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea Ecocal www.agr.unipg.it/ecocal COLOPHON ANNO IX NUMERO 5 SETTEMBRE OTTOBRE 2014 Nr. iscrizione 45/2006 R.P. Tribunale di Perugia 01/08/06 ISSN2239-4176 In questo numero www.rivistaorizzonte.com Editore Innovazione Srl Via Garibaldi, 93 06063 Magione (PG) Tel. 075 8472263 Fax 075 8478170 Ufficio Pubblicità [email protected] 7 Direttore Responsabile Elena Capuccella 12 Redazione [email protected] Collaboratori Cristina Panico Floriana Pucci Edizioni Frate Indovino Consorzio di Tutela Melannurca Campana IGP Associazione Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole Franco Ivan Nucciarelli - Arte Italiana nel Mondo Associazione Pink Lady Europe Augusto Tocci Stefano Muratori - Boschetti Alimentare Spa Elisa Maestrini Paolo Braconi Roberto Lodovici - AIS Umbria Alessia Uccellini Riccardo Vitiani Fabio Martini Matteo Senise Alexander De Nigris Istituto Italiano Design Ronny Albucci - Chef Academy Massimo Valeri Alessandro Sorci Verecondo Susta Progetto grafico e impaginazione Iktome ADV Via Alessi 28 - Perugia Stampa Pacini Editore Spa Via della Gherardesca 1 - Pisa 4 ORIZZONTE Editoriale Spazio alle Regioni Elena Capuccella 37 La Mela in tavola Le ricette degli Chef 42 Il Lazio 44 Le Marche 48 La Toscana 50L’Umbria 52 L’Emilia Romagna 54L’Abruzzo News dalle Regioni 8 11 La Mela nel web e in libreria Redazione 14 16 21 22 24 26 29 31 33 35 Calendario Curarsi a tavola con il Calendario di Frate Indovino Focus Melannurca: nobile come le sue origini Consorzio di Tutela Melannurca Campana IGP L’unica mela DOP d’Italia tra produttori ed eventi a tema Associazione Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole La mela fra cibo e simbolo Franco Ivan Nucciarelli Arte Italiana nel Mondo La Miss del frutteto: Pink Lady! Case History Le mele fanno davvero così bene? Augusto Tocci Confetture e mercato Ho.Re.Ca Intervista a Stefano Muratori Boschetti Alimentare SpA La mela: un alleato per la salute Elisa Maestrini Caio Mazio, lo spezzatino e la mela di Spagna Paolo Braconi Vino e mele? No, grazie... o forse sì Roberto Lodovici Associazione Italiana Sommelier Me-la mangio... la mela e i suoi simboli Alessia Uccellini 59 Marketing La mela e la frutta in cucina Alexander De Nigris Design 63 Dalle mele al banchetto contemporaneo Istituto Italiano Design 64 64 Formazione Nuovo anno accademico alle porte Istituto Italiano Design Made in Chef Academy Chef Academy Parola agli esperti 68 FISCO & PREVIDENZA Il calendario del contribuente Massimo Valeri Decreto competitività: bonus investimenti Massimo Valeri 69LEGGE Fermo amministrativo dei veicoli: illegittimo su beni strumentali dell’impresa e altre condizioni Alessandro Sorci 69FINANZA L’estate 2014 dei mercati finanziari Verecondo Susta Un TOCCO dI SAPORE In PIÙ nUOVO Con gli Oli e gli Aceti Premium dell’assortimento WIBERG avrete un prezioso alleato in cucina. Ideali per la rifinitura, il condimento e la preparazione, queste pregiate specialità rendono un’invitante insalata un’esperienza di gusto esclusiva, e non è tutto. Chi è alla ricerca di un‘esperienza culinaria particolare, rimarrà piacevolmente colpito dall‘assortimento di condimenti WIBERG. Abbinati all‘esotico frutto della passione, ai gustosi mirtilli rossi o agli agrumi aromatici, questi aceti creativi riescono a esaltare ogni sapore! www.wiberg.eu PIÙ GUSTO. PIÙ PIACERE. Editoriale “Puoi contare quanti semi ci sono in una mela, non quante mele ci Ken Kesey sono in un seme.” IL PROSSIMO NUMERO SARÀ DEDICATO AL GAMBERO Elena Capuccella Direttore T utti siamo cresciuti con il famoso proverbio “una mela al giorno toglie il medico di torno”, ma perché questo detto popolare non è poi così sbagliato? Immaginate se la mela non fosse mai esistita: Newton non avrebbe scoperto la forza di gravità interpretando il modo in cui questo frutto cadde dall’albero sotto cui stava riposando e la strega di Biancaneve avrebbe dovuto escogitare un altro perfido piano... chi può dirlo? Dal sapore particolarmente gradevole, la mela, oltre ad avere un forte valore simbolico, gode anche di grande fama, tramandata sia dalla tradizione biblica che dalla mitologia. Nella mitologia Greca, Gaia, la Madre Terra, regalò a Zeus ed Hera un albero carico di mele d’oro nel giorno del loro matrimonio. Le Mele d’Oro di quell’albero divennero il centro di tante famose storie d’amore, tentazione e corruzione, passando dal rapimento di Elena di Troia, fino al racconto della sconfitta e conseguente matrimonio di Atlanta. E, come si sa, la Storia non cambia: sia che si parli di Adamo, Iduna, delle Esperidi o di Avalon, l’idea che l’uomo ha del paradiso è rappresentata da un giardino in cui abbondano gli alberi da frutto con la loro irresistibile sensualità e la conseguente, calamitata seduzione. Per quanto ci è dato sapere i nostri antenati sono sempre stati innamorati della frutta, in particolare delle mele che venivano considerate il miglior frutto che la terra potesse regalare e per questo assai ricercate: alberi di mele presero sin da allora il posto che gli spettava nei giardini dei potenti e delle personalità di tutto il mondo. Sono molte le storie, leggende e simbologie che si intrecciano attorno alla mela, a partire da Adamo ed Eva a Paride e alla bella Elena. Ma, al di là delle leggende, la mela è un vero e proprio farmaco naturale ed un valido alleato nella prevenzione di patologie e disturbi. Frutto di forma e colore vari, la coltivazione del melo (Pyrus malus o Malus communis), che appartiene alla famiglia delle Rosacee, risale all’età della pietra e le varietà di mele oggi commercializzate sono più di mille. Si trovano in commercio durante tutto l’anno e per circa l’85% del loro peso le mele sono costituite da acqua. La restante parte è composta soprattutto da carboidrati e da vitamine, tra cui la vitamina A, E, C. Tutta la frutta, si sa, fa bene alla salute. Certa frutta però fa meglio di altra! Ma quali sono veramente le proprietà benefiche delle mele? Proteggono le ossa, aiutano l’asma, prevengono l’alzheimer, abbassano il colesterolo, aiutano a prevenire il cancro ai polmoni, al seno, al fegato e al colon, svolgono azione regolatrice sui livelli di diabete e vengono usate nelle diete dimagranti perchè aiutano a perdere peso e sono tra i frutti più utilizzati in cosmesi naturale. Inoltre in cucina le ricette con le mele valorizzano la nostra gastronomia con la loro infinita varietà dal momento che con questo saporito frutto è davvero possibile preparare un pranzo completo dall’antipasto al dolce: dalla classica torta di mele a dolci tipici come lo strudel, le frittelle, le marmellate e le macedonie ma ultimamente sta prendendo piede anche l’utilizzo della mela nelle pietanze salate come insalate miste, ripieni di pasta fresca, risotti, minestre, zuppe. Viene spesso impiegata anche in ricette con carne a base di curry, come pollo e maiale, ed è spesso accostata al fegato. Come vedete, nessun frutto è così sfaccettato come la mela, un frutto rotondo ma... dai numerosi lati! Rivista di orientamento nel food service 7 NEWS DALLE REGIONI News dalle Regioni LAZIO 1-28 Set Notizie ed eventi da Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Abruzzo. TOSCANA 12 Ott EATALY Roma, il cibo Passioni d’autunno è come un film… Roma Nel tempio della gastronomia che Oscar Farinetti ha voluto anche a Roma, negli spazi del Terminal dell’omonima Stazione Ostiense, arriva il cinema, in una rassegna gastronomica dedicata alla Settima Arte, con ricette e menu ispirati ai grandi film di sempre. Il cibo è come un film, è un viaggio che attraversa la storia del cinema dagli anni ‘60 ad oggi. Ogni settimana, dal 1 al 28 di Settembre, un decennio di pellicole indimenticabili farà da sfondo alle proposte culinarie di stand e ristoranti ‘made in EATALY’. Si parte dalla Hollywood sul Tevere degli anni ‘50 e ‘60 per attraversare gli inquieti anni ‘70, i rampanti ‘80 fino alle suggestioni visionarie della fantascienza. Le delizie degli ‘alti cibi’ non sono i soli accenti del firmamento cinematografico. Molte le iniziative che faranno da contorno alla kermesse culinaria, tra cui una galleria di scatti dedicati a Nino Manfredi a 10 anni dalla sua scomparsa e un’area dedicata alla moda e al design di accessori per raccontare mezzo secolo di cinema. La mostra evocherà i vari decenni in cui la moda si è indissolubilmente legata ai protagonisti dello star system: non una rievocazione storica ma un’interpretazione da parte dei più innovativi designer italiani. Stilisti e creativi green e artigiani del fatto a mano si alterneranno ogni settimana per mostrare l’eccellenza dello stile nazionale. Il 28 settembre alle 18:00, un finale stellare con il green carpet della moda: gli abiti in mostra prenderanno vita sulla passerella verde di Eataly. 8 ORIZZONTE Vergaio (PO) Una giornata dedicata alla cioccolata, alle caldarroste del Monte Amiata, primizia del periodo e al vino, delizioso abbinamento, curato dalle fattorie vitivinicole di eccellenza del territorio. La mostra mercato “Passioni d’autunno” è un appuntamento da non perdere, che vedrà protagonisti i migliori produttori artigianali nazionali. Non mancheranno certo i Maestri Cioccolatai della Toscana, regione che si distingue da tempo proprio per la creatività, l’artigianalità, la ricerca e l’alta qualità nella produzione di cioccolato. Anche quest’anno durante tutta la giornata saranno presenti gli studenti della scuola alberghiera Datini di Prato, che illustreranno al pubblico i risultati dell’attività didattica svolta durante le lezioni e, per incuriosire e richiamare il pubblico, organizzeranno con i docenti delle prelibatezze da offrire ai visitatori della manifestazione. Dopo il successo delle passate edizioni si conferma anche quest’anno l’abbinamento del cioccolato con i marroni dell’Amiata, una vera e propria primizia di stagione, che verrà presentata in tante ghiotte versioni: glassata al cioccolato, abbinata ai migliori vini della zona, oppure le tradizionali “bruciate” con la preparazione dal vivo, di fronte al pubblico, di grande effetto scenico. MARCHE 12-14 Set La tradizione marinara rivive al Festival del Brodetto Fano Lido (PU) Un’importante Festival dedicato ad un grande piatto della tradizione marinara: il brodetto! Torna a Fano, dal 12 al 14 settembre 2014, il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce con un programma ricco di appuntamenti: cooking show, musica, convegni, lezioni di cucina, degustazioni, corsi, presentazioni e giochi. Segnaliamo tra i vari appuntamenti: venerdì 12 settembre alle 20.00 al Palabrodetto la Gara Internazionale di Brodetto spettacolare sfida ai fornelli tra Italia (Errico Recanati, 1 stella Michelin), Albania (Bledar Kola) e Croazia (Damir Modrušan); sabato 13 settembre alle 18.30 presentazione libro “Sommelier… ma non troppo”, il libro per capire il vino senza troppi giri di bicchiere! di Fede e Tinto, autori e conduttori del programma di Rai Radio2 Decanter Edizioni Rai Eri. Nella giornata del sabato, inoltre, la manifestazione sarà arricchita dall’iniziativa Fano da scoprire, una passeggiata lungo le vie del centro alla ricerca delle radici storiche e culturali della città. Un delizioso festival tutto da scoprire su: www.festivalbrodetto.it MARCHE 19-21 Set Pane Nostrum XIII Edizione Senigallia (AN) Uno degli eventi più interessanti e fragranti di fine estate che vede protagonista il pane, si terrà a Senigallia dal 19 al 21 settembre 2014. Con Pane Nostrum, giunto alle 13° edizione, le piazze di Senigallia si riempiranno degli antichi profumi. Sarà possibile degustare moltissimi tipi di pane provenienti da tutte le regioni d’Italia e da tanti paesi diversi. Saranno tante le attività organizzate nei 4 giorni, e anche quest’anno torneranno i mastri fornai che insegneranno nei corsi gratuiti l’antica tradizione di fare il pane. Il pane è l’alimento più semplice che esista ma forse quello con più tradizione e valori. Pane Nostrum sarà un profumato viaggio di quattro giorni che riporterà il pane alla centralità anche come fatto culturale comunitario. Anche questa edizione focalizzerà sempre di più l’attenzione su buona agricoltura, economia sostenibile, produzione di qualità, consapevolezza di ciò che portiamo sulle nostre tavole per una alimentazione sana e responsabile. Per info e programma: www.panenostrum.com UMBRIA 17-26 Ott Trasimedia: nuovi linguaggi e tecnologie per valorizzare il territorio Panicale (PG) “Trasimedia - La creatività digitale al servizio del lago” è il tema dell’incontro realizzato presso la Tenuta Lamborghini a Panicale mercoledì 3 settembre 2014 in concomitanza con la World Lake Conference. «La crescente domanda di valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale trova sempre più risposte nella capacità di raccontare luoghi, paesaggi, storie e protagonisti attraverso l’uso di nuovi linguaggi e nuove tecnologie» è quanto sostiene Ugo Mancusi coordinatore del progetto Trasimedia. La giornata, organizzata dal GAL Trasimeno Orvietano e da Ideanimation Next, ha visto il coinvolgimento di esponenti del mondo politico e sociale del territorio, e aziende pubbliche e private, quali l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani, le Proloco del Trasimeno, il Consorzio Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno, il Rotary Club Perugia Trasimeno, che attraverso la presentazione di progetti multimediali stimoleranno il dibattito sulle potenzialità della multimedialità al servizio del Trasimeno. «Trasimedia, - afferma Francesca Caproni Direttrice del GAL Trasimeno Orvietano - nasce con l’intento di valorizzare e rilanciare il lago, il suo territorio e i suoi aspetti socio-culturali, tramite l’utilizzo di nuovi strumenti di comunicazione e sarà l’occasione per presentare una rivista multimediale interamente dedicata al Trasimeno». Per ulteriori info relative la progetto www.trasimedia.it Rivista di orientamento nel food service 9 NEWS DALLE REGIONI UMBRIA 27-28 Set Herbae Volant Fructus Manent IV Edizione Montelabate (PG) Le erbe aromatiche ed officinali e la frutta antica tornano alla ribalta grazie alla VI edizione di Herbae Volant, Fructus Manent, che sabato 27 (dalle 15 alle 20) e domenica 28 (dalle 10 alle 19,30) settembre animerà l’Abbazia Santa Maria di Valdiponte, in località Montelabate, nel comune di Perugia. L’evento, realizzato dal GAL Media Valle del Tevere a cura dell’associazione erbEventi, prevede una serie di attività dedicate al mondo delle erbe e della frutta e al loro impiego, in un contesto architettonico e ambientale suggestivo e non molto conosciuto. Accanto ad una mostra mercato di prodotti fitoterapici, vivaistici, enogastronomici e di artigianato naturale del territorio dell’Umbria, l’antico complesso benedettino ospiterà una mostra pomologica curata dalla Fondazione Archeologia Arborea, laboratori didattici per bambini sulle spezie, workshop sulla storia del sapone, educational dedicati al miele ed al suo mondo, un’area gourmet gestita da Slow Food Umbria e uno spettacolo teatrale itinerante. Durante la manifestazione l’Abbazia, grazie alla disponibilità della Fondazione Gerolamo Gaslini proprietaria dell’azienda agricola nella quale sorge, sarà accessibile al pubblico, attraverso viste guidate. L’ingresso e tutte le attività sono gratuite. Per info e programma: www.facebook.com/herbaevolantfructusmanent. EMILIA ROMAGNA 6 Set Street Dinner sotto le stelle Ferrara Il gusto della sorpresa, una serata social, un grande evento che prende forma sulla strada. Sabato 6 settembre 2014 le vie e le piazze di Ferrara si aprono alla 5a edizione di “Street Dinner”, l’esclusivo appuntamento gastronomico itinerante, che vede i commensali accompagnati da una sorta di concierge virtuale alla ricerca del luogo in cui saranno imban- 10 ORIZZONTE diti i tavoli sotto le stelle. Solo all’ultimo momento, infatti, tramite sms e Twitter sarà svelato il suggestivo scenario del centro storico estense in cui si potrà prender parte al picnic chic, brindare per l’aperitivo e poi partire alla ricerca della cena open air rigorosamente a base di prodotti di qualità e ricette preparate con le eccellenze del territorio ferrarese. Una divertente avventura gastronomica a tappe, coronata poi fino a mezzanotte da musica, animazione e visite inattese. Il consorzio Visit Ferrara - che abbraccia più di 60 operatori del turismo di tutta la provincia ferrarase - sponsorizza “Street Dinner #5”, che è organizzata dalla Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara e dall’Agenzia Viaggi Link Tours. I posti per la manifestazione, che oltre ai sapori lascia esplorare con gusto gli angoli e i monumenti della città estense, sono limitati e si possono prenotare solo online su www.visitferrara.it e su www.streetdinner.it. Sul portale del consorzio Visit Ferrara è possibile acquistare il pacchetto “Street Dinner” comprensivo della cena e lo “Street Dinner Weekend” che include, oltre all’evento, anche il pernottamento in hotel a 3 stelle. EMILIA ROMAGNA 9-12 Ott A Bologna “Chi la fa l’affetta” Bologna Dal 9 al 12 ottobre il Consorzio Mortadella Bologna riparte con il grande evento autunnale dedicato al prodotto simbolo della tradizione felsinea: la profumata, buonissima e golosa mortadella! Stand di degustazione e vendita, laboratori di cucina, incontri di approfondimento, ma anche giochi, spettacoli e iniziative collaterali in ristoranti, musei e botteghe del gusto tingeranno di rosa la città. Al grido “Chi la fa l’affetta!”, Bologna, patria della Mortadella IGP per 4 giorni, ospita nel suo cuore di suggestivi portici un calendario di eventi per cultori del palato e non solo. Accanto agli stand di degustazione e vendita saranno, infatti, organizzate tavole rotonde e incontri di approfondimento, laboratori di degustazione e di cucina tenuti da esperti e rinomati chef, giochi e intrattenimenti a tema dedicati a tutta la famiglia, e ancora numerose iniziative che allargheranno alla città di Bologna il circuito della manifestazione: fra questi il coinvolgimento fattivo di ristoranti e botteghe del gusto, di locali aperitivo, di musei e dell’intero tessuto commerciale. Tutto questo, e molto altro ancora, è MortadellaBò, iniziativa che si conferma unica nel suo genere. Per aggiornamenti sugli eventi in programma è possibile ABRUZZO 5-7 Set consultare il sito www.mortadellabo.it LA MELA nel web ______ www.unamelaalgiorno.com Chieti Si chiama “Zero Glutine” la Fiera che si svolgerà il 5, 6 e 7 settembre 2014 nei locali dell’ex Foro Boario, in Via Pomilio 1 a Chieti Scalo. Una prima edizione particolarmente attesa, questa, che si rivolge tanto alle istituzioni e alle aziende produttrici quanto ai ristoratori e alla crescente galassia degli operatori del comparto alimentare e dietologico del “senza glutine”, oltre, naturalmente, a tutte le persone affette da celiachia, l’intolleranza permanente al glutine: una malattia strisciante che colpisce una fetta sempre più consistente della popolazione italiana. Un appuntamento per scoprire soluzioni alternative, ma non per questo meno saporite al glutine da portare in tavola quotidianamente, ma anche da servire nei circuiti della ristorazione. La kermesse sarà organizzata dalla Confcommercio di Chieti, che rappresenta oltre cinquemila soci. Fine ultimo della manifestazione è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze, anche sociali, di questa malattia. LA MELA in libreria Un portale ricco di informazioni, video e curiosità dedicati al mondo delle mele. Dalle ricette che esplorano le possibilità dolci e salate dell’ingegnoso frutto passando per l’ampia sezione dedicata alle curiosità per scoprire i tanti e insospettabili nessi che la mela intrattiene con i molteplici aspetti della nostra cultura. Interessante anche la sezione “varietà e cultivar” con una ricca e documentata galleria di varianti illustrate in base alle loro caratteristiche e alle origini storiche e geografiche. ______ www.melaannurca.it Sito dedicato alla Mela Annurca, un prodotto ortofrutticolo a Indicazione Geografica Protetta, tipico delle terre campane. Conosciuta come la regina delle mele, ha un colore rosso uniforme ed è l’unica mela con origini meridionali. Di dimensioni ridotte rispetto alle altre tipologie, l’Annurca è celebre per la sua polpa croccante e soda, molto succosa e dal sapore piacevolmente acidulo ed aromatico, è molto profumata e considerata un frutto molto gustoso. Una specialità tutta da scoprire attraverso ricette, indicazioni e descrizioni. ______ www.riza.it/dieta-e-salute/ cibo/2436/mela-il-frutto-dellasalute.html Pagina di approfondimento dedicata alla mela e alle sue interessanti e preziose proprietà “curative” all’interno del sito della rivista Riza Psicosomatica. Qui troverete tutte le indicazioni relative alle proprietà nutrizionali della mela con indicazioni specifiche rispetto al potenziale salutistico di ogni varietà. ______ IL LIBRO DELLE MELE. Vita, miracoli e ricette GIULIANA LOMAZZI PONTE ALLE GRAZIE, 2009 Frutto ma anche simbolo, grande protagonista di miti e fiabe, la mela raccolta e mangiata da sempre accompagna, con oltre mille esemplari, la vita dell’uomo. Attraverso le pagine spigliate e divertenti di questo volume diventa semplice ripercorrere la storia vera e leggendaria di questo frutto della conoscenza. Un vero e proprio trattato sul pomo per eccellenza che viaggia nella geografia e nella storia del frutto e delle sue varietà, nella biologia e nella chimica, nella linguistica - nomi, proverbi e modi di dire - senza dimenticare la scoperta dei derivati, dall’aceto al sidro, dal calvados alla mostarda. Il libro è pieno di sorprese, per la cucina e non solo, con oltre 100 ricette dall’antipasto al dolce, dall’aceto ai cocktail, e con tutti gli impieghi della mela per la salute e la bellezza. E se il lettore, una volta informato su come scegliere le mele al supermercato, desiderasse andare personalmente a caccia di pomi, troverà le indicazioni per viaggi, strade, fiere e feste, e persino musei dedicati all’ambito frutto. ______ MELE E TORTE DI MELE. Ricette per il benessere e la salute, storia, mito e curiosità del frutto dell’Eden LORENA FIORINI NEWTON COMPTON, 2012 Dolce, acerba, croccante, farinosa. Rossa, verde, gialla, dalle tante sfumature: colori e sapori che ci accompagnano da sempre, sono quelli della mela! Frutto della nostra storia e della nostra cultura, oltre che Ingrediente prezioso per la salute e la bellezza del nostro corpo. Lorena Fiorini, con la sua consueta attenzione e dedizione, ci racconta un universo di prelibatezze che ruotano intorno al pomo più amato dal palato. Un viaggio attraverso le mille proprietà benefiche del frutto e le tante possibili specialità da portare in tavola. Budini, torte, gelati, crostate, composte, dolcetti per rendere ogni giornata sana e gustosa. Rivista di orientamento nel food service 11 CALENDARIO CURARSI A TAVOLA Il Calendario di Frate Indovino 1L S. Egidio ab. 2M S. Elpidio ab. 3M S. Gregorio Magno p. 4G Traslazione di S. Rosa 5V B.Teresa di Calcutta vr. 6S S. Umberto ab. 7D S. GRATO di Aosta v. 8L Natività B. V. Maria 9M S. Tiburzio m. L a mela è il più antico dei frutti, già presente con Adamo ed Eva. Anche se a lungo è stata considerata semplicemente un alimento da consumare come frutto, in tempi più recenti le sue qualità sono state rivalutate, ed entra oggi a pieno diritto come ingrediente importante in molte preparazioni culinarie da servire come contorno, come secondo piatto o come dolce. Nella ricetta che vi proponiamo la mela si sposa perfettamente con le farine di grano tenero 36 sett. 1 L ............................ Telefono: 075.5069369 2 M ............................ 10 M S. Nicola da Tolentino 11 G Ss. Proto e Giacinto mm. 11 G ............................ 12 V SS. Nome di Maria 12 V ............................ 13 S S. Giovanni Crisostomo 13 S ............................ 14 D ESALTAZIONE D. S. CROCE 14 D ............................ 15 L B.V. Maria Addolorata 15 L 16 M Ss. Cornelio e Cipriano 17 M Stimmate di S. Francesco 18 G S. Giuseppe da Cop. fr. 19 V S. Gennaro v. m. 20 S S. Francesco M. da C. fr. 21 D S. MATTEO ap. 22 L S. IGNAZIO da Santhià fr. 23 M S. Pio da Pietrelcina 24 M S. Pacifico fr. 25 G S. Nicola di Flüe 26 V Ss. Cosma e Damiano 27 S S. Vincenzo de’ Paoli 28 D S. SALONIO v. 29 L Ss. Mic. Gab. e Raf. Arc. 30 M S. Girolamo dott. ORIZZONTE www.frateindovino.eu La girandola delle insonnie 3 M ............................ In Palestina si racconta che una notte il re David non 4 G preoccupata, ............................ riusciva a prendere sonno. La moglie, gli chiese che cosa avesse e David le confessò che 5 vicino V ............................ il giorno dopo doveva saldare al suo Jacob un consistente debito; ma i soldi non li6aveva. La moglie S ............................ allora saltò giù dal letto, si affacciò al balcone e chiamò: «Jacob! Jacob!». Dall’altra parte della strada: 7 D ............................ «Che vuoi?». «David mi manda a dirti che non ha solsett. 8 L ............................ di e domani non può saldarti il debito». La donna37rientrò, si rimise a letto e disse a David: «Adesso puoi 9 M ............................ dormire. Ora tocca a Jacob stare sveglio». 10 M ............................ 12 e di grano saraceno per la preparazione di frittelle salate che sono un gustoso secondo, magari arricchite da un accompagnamento di marmellata di mirtilli rossi o di frutti di bosco per completare il piatto. La farina di grano saraceno non contiene glutine, per cui, eliminando la farina di grano tenero o sostituendola con farina di riso o con farina di ceci si ottiene un piatto originale, saporito, ideale per quanti soffrono di celiachia e non possono mangiare alimenti contenenti glutine. 38 sett. ............................ DETTO DEL MESE: Poco cibo e niente affanno 16 M ............................ sanità di corpo fanno. 17 M ............................ VIGNA E CANTINA. Mentre se18 G ............................ guite il processo di maturazione dell’uva, mettete a punto tutto ciò che19 serve alla vendemV ............................ mia, alla pigiatura dell’uva e alla sistemazione dei mosti. S ............................ Alcune raccomandazioni: eliminate 20 grappoli malati o le parti di essi colpite da muffe. Curate un’assoluta pulizia. 21 D Per ............................ Eliminate dalla cantina ogni cattivo odore. notizie più complete e dettagliate consultate il nostro libro Vigna, Vino 39 sett. 22 L ............................ e Cantina alle pagine 221 - 271. Giorni adatti per i travasi: dal 9 al 23 del mese. 23 M ............................ 24 M ............................ 25 G ............................ L’abilità degli opinionisti sarà l’abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, 26 V ............................ il prossimo mese e l’anno prossimo. Salvo essere così abili, più tardi, da spiegare perché27 non accaduto. E, Sè............................ magari, citeranno il noto detto secondo cui “le previ28 D ............................ sioni sono difficili, in particolare quando si riferiscono dei al futuro”. Sarà sempre più sciatto il linguaggio 40 sett. 29 L ............................ giornali, dov’è quasi scomparsa la “ricchezza della vivere la propunteggiatura”. Ci sono due modi 30per M ............................ pria vita. Uno è quello di pensare che non esistono miracoli e l’altro è quello di pensare che ogni cosa è un miracolo (Albert Einstein). Aveva dimenticato che, un lontano mattino di settembre, lui stesso era sceso giù da quel filo, e da lì aveva iniziato a tessere la sua tela. Ora, invece, si trovava a giacere sulle foglie della siepe spinosa, imprigionato nella sua stessa rete divenuta ormai un piccolo, umido cencio. Era bastato un solo istante per distruggere una magnifica opera e soltanto perché non era riuscito a capire l’importanza di quel “filo dall’alto”. (Da una novella di Johannes Jørgensen) IL FILO DALL’ALTO Pensiero Spirituale Quando ci accingiamo a fare qualcosa di importante non assumiamo un atteggiamento severo e cupo. Mettiamo, con un filo di sorriso, un po’ di luce anche nelle cose serie. Per i venditori di fumo, viste le proporzioni che va assumendo la categoria, dovrebbe essere obbligatoria l’assicurazione contro le scottature. Volete sperimentare la sensazione del vuoto assoluto? Provate ad entrare nella testa di qualche star. AGOSTO 2014 L M M G V S D 4 5 6 7 1 8 2 9 3 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 OTTOBRE 2014 L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Preparazione Mescolare il latte tiepido con i due tipi di farina e il sale. Aggiungere le uova e sbatterle in modo delicato. Sbucciare le mele, togliere il torsolo, tagliarle a fette sottili e mescolarle alla pastella. In un tegame sciogliere due noci di burro, versarvi la pastella e cuocerla lentamente da entrambe le parti fino a che sia dorata. Toglierla dal fuoco e strapparla a piccoli pezzetti che vanno serviti con una impolverata di zucchero. Frittelle spezzate di mele e grano saraceno Ingredienti mezzo litro di latte tiepido 6 cucchiai di farina di grano saraceno 1 cucchiaio di farina di frumento 2 uova 3 mele burro zucchero 1 presa di sale 1 M ............................ Telefono: 075.5069369 2 G ............................ 1M S.Teresa del Bambin Gesù 2G Ss. Angeli Custodi 3V S. Edmondo di Scozia 4S S. Francesco d’Assisi 5D S. PLACIDO 6L S. BRUNO ab. 7M B.V.Maria del Rosario 8M S. Pelagia vr. m. 8 M ............................ 9G S. Dionigi v. e C. mm. 9 G ............................ 10 V S. Daniele Comboni v. 10 V ............................ 11 S B. Giovanni XXIII p. 11 S ............................ 12 D S. SERAFINO da M. fr. 12 D ............................ 13 L S. Romolo v. 13 L 14 M S. Callisto I p. m. 14 M ............................ DETTO DEL MESE: A chi affoga non servono consigli. 15 M S.Teresa d’Avila vr. dott. 16 G S. Margherita M. A. vr 17 V S. Ignazio di Antiochia 18 S S. Luca ev. 19 D S. PIETRO d’Alcantara fr. 20 L S. Maria Bertilla vr. 15 M ............................ ECLISSI: prevista per il giorno 8 Eclissi totale 16 di G Luna visibile da ............................ Asia, Australia, America e Oceano Pacifico. La durata V ............................ sarà di 3 ore e 20 minuti; la fase di 17 totalità avverrà alle h. 12.26 e terminerà alle h. 13.26 (ora italiana). Inve18 S ............................ ce il giorno 23 si prevede una Eclissi parziale di Sole visibile da America Settentrionale19 e Oceano Pacifico D ............................ Settentrionale. La fase di massimo oscuramento si ve43 sett. rificherà alle h. 23.46 (ora italiana).20 L ............................ 21 M S. Pietro Yu Tae-ch’ol m. 21 M ............................ 22 M B. Giovanni Paolo II p. 23 G S. Giovanni da Cap. fr. 24 V S. Antonio Maria v. 25 S Ss. Crisanto e Daria mm. 26 D S. FOLCO v. 27 L S. Evaristo p. 22 M ............................ PASSIFLORA (Passiflora incarnata) - La Passiflora è un arbusto rampicante, originario dell’America Latina, 23 G ............................ appartenente alla famiglia delle Passifloracee. Questo 24 V ............................ vegetale è conosciuto anche popolarmente come sedativo, ansiolitico e antispasmodico. Se usato in associazio25 S ............................ ne con la valeriana, attenua i sintomi dell’insonnia, senza determinare l’insorgere di effetti26 collaterali. Notevole D ............................ è anche l’azione antispasmodica della pianta. 44 sett. 27 L ............................ 28 M Ss. Simone e Giuda app. 29 M S. Onorato v. 30 G S. Gerardo v. 31 V S. Quintino m. www.frateindovino.eu L’eterno secondo 3 V ............................ In un paese del Sud una donna apostrofa con vio............................ lenza il marito dicendogli che è 4 unScretino, il più grande cretino che abbia mai incontrato: «Sei tal5 D gara ............................ mente cretino che se si facesse una per soli cretini tu al massimo arriveresti secondo». «E per41 sett. 6 L ............................ ché secondo?», chiede l’uomo. La risposta è immediata: «Perché sei cretino». 7 M ............................ 42 sett. ............................ 28 M ............................ Banche, assicurazioni e fornitori di energia e di teleco29 M ............................ municazioni ci faranno sottoscrivere contratti incomprensibili. Poi ci faranno credere che nostra! 30 èGcolpa ............................ C’è chi si lamenterà delle pene d’amore. EvidentemenVha ............................ te non ha mai avuto i calcoli renali o31 non mai sofferto di ernia al disco! Il portatore guardò il recipiente, lo accarezzò amabilmente e gli rispose: «Al nostro prossimo viaggio, lungo il tragitto, guarda dalla tua parte della strada». «E cosa vedrò...», chiese il vaso. «Vedrai che meravigliosa scia di fiori sono nati lungo la via, grazie all’acqua che non sei riuscito a trattenere a causa della tua imperfezione». IL VASO INCRINATO Pensiero Spirituale Qualcuno ha formulato questa preghiera: «O Dio, negami pure il necessario, ma non farmi mancare il superfluo». Chi si è espresso in modo tanto paradossale, forse non ha pensato che con queste parole ha dato forma al desiderio inespresso di tanti uomini e donne del nostro tempo. Tante persone hanno paura del futuro, ma in realtà è il futuro che dovrebbe aver paura di loro. Progressi in agricoltura: nel 1950 con l’equivalente di un quintale di grano si comprava un gran bel paio di scarpe; oggigiorno con l’equivalente di un quintale di grano, ci paghi sì e no la risolatura! SETTEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014 L M M G V S D L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 29 23 30 24 25 26 27 28 3 4 5 6 7 1 8 2 9 10 11 12 13 14 15 16 Rivista di orientamento nel food service 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 13 FOCUS Consorzio di Tutela Melannurca Campana IGP Melannurca: nobile come le sue origini L’ Indicazione Geografica Protetta “Melannurca Campana” si riferisce ad una delle varietà italiane di melo più conosciute e più apprezzate in assoluto dai consumatori: l’Annurca. Definita la “regina delle mele”, infatti, l’Annurca è da sempre conosciuta soprattutto per la spiccata qualità dei suoi frutti, dalla polpa croccante, compatta, bianca, gradevolmente acidula e succosa, con aroma caratteristico e profumo finissimo, una vera delizia per gli intenditori. La “Melannurca Campana” IGP è presente in Campania da almeno due millenni. La sua raffigurazione nei dipinti rinvenuti negli scavi di Ercolano e in particolare nella Casa dei Cervi testimonia l’antichissimo legame dell’Annurca con il mondo romano e la Campania felix in particolare. Luogo di origine sarebbe l’agro puteolano, come si desume dal Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Proprio per la provenienza da Pozzuoli, dove è presente il lago di Averno, sede degli Inferi, Plinio la chiama “Mala Orcula” in quanto prodotta intorno all’Orco (gli Inferi). Anche Gian Battista della Porta, nel 1583, nel suo Pomarium, nel descrivere le mele che si producono a Pozzuoli cita testualmente: “…le mele che da Varrone, Columella e Macrobio sono dette orbiculate, provenienti da Pozzuoli, hanno la buccia rossa, da sembrare macchiate nel sangue e sono dolci di sapore, volgarmente sono chiamate Orcole…”. Tradizionalmente coltivata nell’area flegrea e vesuviana, spesso in aziende di piccola dimensione e talora in promiscuità con ortaggi ed altri fruttiferi, la “Melannurca Campana” IGP si è andata diffondendo nel secolo scorso prima nelle aree aversana, maddalonese e beneventana, poi via via nel nocerino, nell’irno, nei picentini e infine in tutta l’area dell’alto casertano. Proprio qui, già da alcuni decenni, con la regressione delle superfici agricole dell’area napoletana a causa della conurbazione delle zone costiere, ha trovato il territorio ove essa è più intensamente coltivata. Il frutto è medio-piccolo, di forma appiattita-rotondeggiante, leggermente asimmetrica, con picciolo corto e debole. La buccia, liscia, cerosa, mediamente rugginosa nella cavità peduncolare, è di colore giallo-verde, con striature di rosso su circa il 60-70% della superficie a completa maturazione, 14 ORIZZONTE percentuale di sovraccolore che raggiunge l’80-90% dopo il periodo di arrossamento a terra. La “Melannurca Campana” IGP rivendica da sempre virtù salutari: altamente nutritiva per l’alto contenuto in vitamine (B1, B2, PP e C) e minerali (potassio, ferro, fosforo, manganese), ricca di fibre, regola le funzioni intestinali, è diuretica, particolarmente adatta ai bambini ed agli anziani, è indicata spesso nelle diete ai malati e in particolare ai diabetici. Anche per l’eccezionale rapporto acidi/zuccheri, le sue qualità organolettiche non trovano riscontro in altre varietà di mele. Uno degli elementi di tipicità che certamente caratterizzano la “Melannurca Campana” IGP è l’arrossamento a terra delle mele nei cosiddetti “melai”. Essi sono costituiti da piccoli appezzamenti di terreno, sistemati adeguatamente in modo da evitare ristagni idrici, di larghezza non superiore a 1,50 metri su cui sono stesi strati di materiale soffice vario: un tempo si utilizzava la canapa, oggi sostituita da aghi di pino, trucioli di legna o altro materiale vegetale. Per la protezione dall’eccessivo irraggiamento solare i melai sono protetti da dispositivi di varia natura. Durante la permanenza nei melai i frutti sono disposti su file esponendo alla luce la parte meno arrossata, vengono poi periodicamente rigirati ed accuratamente scelti, scartando quelli intaccati o marciti. È proprio questa pratica, volta a completare la maturazione dei frutti adottando metodi tradizionali e procedure effettuate tutte a mano, ad esaltare le caratteristiche qualitative della “Melannurca Campana” IGP, conferendogli quei valori di tipicità che nessun’altra mela può vantare. Il Consorzio di Tutela Melannurca Campana IGP, costituito nel 2005, è stato riconosciuto dal MIPAAF con DM 18 aprile 2007 (pubblicato sulla G.U. n. 100 del 2.05.2007) in base all’art. 14 della legge 526/99 per la tutela, vigilanza e valorizzazione del prodotto. Ad oggi hanno aderito al Consorzio numerosi imprenditori agricoli e confezionatori, rappresentanti la maggior parte del prodotto controllato e certificato e tutti iscritti all’Is.Me.Cert., l’ente di certificazione autorizzato dal Ministero ad effettuare i controlli ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’uso della denominazione. È riservato al Consorzio l’autorizzazione all’uso delle etichette per le aziende confezionatrici. Visita il sito ufficiale del Consorzio: www.melannurca.it P 55 FOCUS Associazione Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole L’unica mela DOP d’Italia tra produttori ed eventi a tema U na magia di luoghi, profumi, sapori: tutto questo sono le Valli del Noce in Trentino Alto Adige, due vallate confinanti e accomunate dalla dolcezza del paesaggio e dalla ricchezza di laghi e torrenti, ma anche dalla varietà di produzioni agroalimentari ed enogastronomiche di eccellenza, che trovano su questi territori il loro habitat perfetto. La produzione più famosa e rinomata è sicuramente la mela, frutto simbolo del territorio e che trova in Val di Non e in bassa Val di Sole il luogo perfetto per la sua coltivazione. In questo angolo di Trentino nord occidentale si estende un grande frutteto di circa 7.000 ettari, dove oltre 4.000 agricoltori producono l’unica mela DOP d’Italia. Le condizioni climatiche, l’esposizione del territorio e il terreno sono tutti elementi che influiscono positivamente sul gusto di questo frutto, che si caratterizza per la sua croccantezza e fragranza. In particolare, la luminosità che caratterizza il territorio, con più di duemila ore di sole in un anno, permette a questi frutti di giungere ad una maturazione perfetta, dando loro una ricchezza di sapori particolare. Le varietà principalmente coltivate sono cinque: durante i mesi di settembre ed ottobre vengono raccolte le freschissime Gala, seguite dalle 3 varietà D.O.P. – la Renetta Canada, ricca di antiossidanti, dal sapore particolarmente aromatico, e insuperabile se consumata cotta, la splendida Red Delicious, la mela rossa di montagna dal sapore dolce e delicato, e l’inconfondibile Golden Delicious, che ha trovato nelle Valli del Noce il suo territorio di massima vocazione – per poi terminare, quando le cime più alte delle montagne circostanti sono già imbiancate dalla prima neve, con le dolcissime Fuji. Quasi la totalità di queste mele, che rappresentano circa il 18% della produzione nazionale, vengono commercializzate con il prestigioso marchio “Melinda”. In alcune aree di alta collina vengono coltivati patriarchi secolari di vecchie varietà di mele (Napoleone, R. Champagne, Bella di Bosco, Palmandor, Gravenstein, Limonzino, Fragoni, Rosa di Caldaro, Mantovano piatto, Rosmarina Bianca e Rossa, Belfiore di Ronzone) che costituiscono un prezioso patrimonio storico e culturale della frutticoltura nonesa. 16 ORIZZONTE La mela è un importantissimo alleato per la salute: contiene infatti diverse sostanze antiossidanti, che prevengono l’azione dei radicali liberi, oltre a numerose vitamine. Elemento fondamentale della tradizione gastronomica locale, le mele sono utilizzate per preparare gustosi piatti e dolci tipici, fra cui il più conosciuto è sicuramente lo strudel. Grazie al loro aroma e profumo, le mele possono essere impiegate per ottenere numerosi prodotti trasformati, come ad esempio succhi, aceti, confetture e distillati. Un prodotto particolarmente interessante è il sidro di mela, ottenuto dalla fermentazione del succo di spremitura delle mele. Bevanda leggermente frizzante con un moderato grado alcolico, veniva tradizionalmente prodotto in casa dai contadini dell’alta Val di Non che non avevano a disposizione l’uva, vista l’altitudine del territorio. La Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole è un’associazione che lavora ogni giorno per far conoscere le realtà produttive e per renderle fruibili al turista e al visitatore curioso di scoprire e conoscere le famiglie che ogni giorno lavorano per produrre mele, ma anche ortaggi, formaggi ed insaccati, micro produzioni di vino e prodotti trasformati che con i loro profumi e sapori raccontano il territorio e le sue peculiarità. Ogni anno, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Val di Non, organizza Pomaria, la spettacolare festa di fine raccolto a cui partecipano le oltre 5.000 famiglie contadine della valle. L’11 e 12 ottobre prossimi si terrà la decima edizione di questo appuntamento fisso che vede protagoniste la Val di Non e la Val di Sole, le Strade del Vino e dei Sapori del Trentino, alla scoperta della magia di luoghi antichi testimoni di storia e tradizione, dei profumi e dei colori dell’autunno, dell’arte e della storia, della cultura popolare con la musica, le fiabe e i giochi per divertirsi insieme ai più piccoli. Pomaria si svolge nella cornice dello splendido centro rinascimentale di Casez, nel comune di Sanzeno (TN) con le vie del borgo animate da mostre pomologiche, laboratori teatralizzati, mercatini, degustazioni e molto altro, il tutto per far vivere ai numerosi visitatori un’esperienza unica e vera. E per passare un fine settimana nella valle delle mele, vi consigliamo di visitare uno degli Agriturismi ambasciatori di Melinda, testimonial della cultura dell’accoglienza nelle aziende agricole produttrici di mele a marchio Melinda che offrono all’ospite una vera e propria esperienza di ospitalità rurale. Info: www.stradadellamela.it - www.pomaria.it LA NOSTRA PASSIONE ISPIRA LA TUA ECCELLENZA. Infinite idee di prodotto per stimolare la tua creatività. Per sostenere la tua idea di ristorazione, Pizzoli ha creato un’intera linea di prodotti surgelati dedicata ai professionisti della cucina: Pizzoli Professional, una gamma completa, dalle patate alle verdure pastellate, che unisce gusto, qualità e versatilità di utilizzo, nata dall’esperienza e dalla competenza di un’azienda italiana che opera nel settore sin dal 1926. www.pizzoli.it/professional P 41 Fig.5 Fig.1 Fig.2 Fig.3 Fig.4 Arte Italiana nel Mondo La mela fra cibo e simbolo L a ricorrente presenza della mela in pittura non è difficile da spiegare vista la diffusione, l’aspetto gradevole, l’innegabile utilità nell’alimentazione e i valori simbolici, che spesso è chiamata a rappresentare. Cibo abituale fin da tempi remoti, logicamente compare anche nei dipinti, soprattutto nelle nature morte, già note alla pittura greca e romana. Fra Tardo Antico ed Alto Medio Evo, quando i soggetti della pittura diventano quasi esclusivamente religiosi, la frutta in generale e così le mele scompaiono, per poi riemergere quando fra Basso Medio Evo e Alto Rinascimento l’arte torna a interessarsi a soggetti profani. Se per le nature morte vere e proprie, ossia pensate come soggetto autonomo di un dipinto, toccherà aspettare il Cinquecento avanzato (fig.1), la mela compare nelle primissime raffigurazioni di tavole imbandite già secoli prima. In alcuni cicli di affreschi poi, a sottolineare che il fondamento della ricchezza del padrone di casa è la proprietà terriera, la mela, accanto ad altri frutti, fa bella mostra di sé nei palazzi nobiliari. Si tratta di un frutto molto apprezzato nell’alimentazione, viste anche le sue non comuni capacità di durata: molte qualità di mele, definite appunto serbevoli, si conservano intatte per mesi e offrono cibo prezioso nelle stagioni in cui la frutta è rara o assente. Data la consistenza, molte qualità di mele possono essere inviate anche a grandi distanze, prova ne sia il commercio che dalla Val di Non, già nei secoli passati, le faceva arrivare addirittura in Russia. La mela gode di grande stima anche nella medicina popolare, come attestano i proverbi “la mela è la spazzola dello stomaco” e “una mela al giorno leva il medico di torno”. Questo complesso di valori positivi ha finito per associare alla mela funzioni simboliche nei contesti storici e culturali più disparati. Sebbene la Bibbia non fornisca indicazioni precise all’identificazione del frutto proibito, la soluzione iconografica corrente nella scena della tentazione di Adamo ed Eva è una mela (fig.2). È il bersaglio grazie al quale Guglielmo Tell può dimostrare la sua eccezionale mira, ma anche il premio che Paride conse- FRANCO IVAN NUCCIARELLI Direttore Scientifico e Autore Associazione Arte Italiana nel Mondo www.arteitaliananelmondo.org gna alla più bella delle dee, nella famosa contesa fra Giunone, Minerva e Venere. Nella celeberrima statua che raffigura Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice, Antonio Canova mette in mano alla principessa proprio una mela (fig.3). Sempre come simbolo di vittoria compare in mano al personaggio non immediatamente identificato, ma quasi certamente l’erede al ducato di Urbino nel ritratto raffaellesco (fig.4). Un singolarissimo valore simbolico della mela lo mostra un quadro moderno. È l’Uomo con mela del pittore surrealista belga René Magritte (fig.5). Siamo di fronte a un caso limite, prova ne sia che una spiegazione generalmente condivisa non è stata ancora trovata. L’uomo è presentato in atteggiamento e abbigliamento del tutto allineati alle convenzioni borghesi: in piedi in posizione rigorosamente frontale con le braccia allungate lungo il busto, perfettamente immobile. Indossa una lunga giacca nera, una camicia bianca perfettamente stirata, una cravatta rossa annodata a regola d’arte e una protocollare bombetta. Anche lo sfondo è del tutto normale: il muretto di conci regolari di pietra è un classico parapetto che in tantissimi luoghi divide il marciapiede dalla spiaggia; nello sfondo c’è un mare calmo, come l’uomo, perfettamente immobile. L’assurdità è la mela sul volto, ancora attaccata a un frammento di ramo, appena colto come dimostra la freschezza delle foglie. Difficile dire quale sia il reale messaggio. Magritte aderiva al Surrealismo, il movimento nato sotto l’influsso dell’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud, l’ultranoto padre della psicanalisi. Mentre Freud però analizzava i sogni per ricavarne indicazioni sulla psicologia e sul comportamento umano, Magritte invece dubitava che esistesse una realtà completamente spiegabile in modo razionale e sosteneva che il mistero accompagnava anche le situazioni più normali, anzi banali: un chiaro segno della perdita di gran parte dei punti di riferimento della società tradizionale da parte del mondo contemporaneo, in cui una delle icone più note è proprio un’enigmatica mela, evidentemente morsicata, quella di Apple. Fig.1 Milano, Pinacoteca Ambrosiana: Caravaggio, Canestro di frutta Fig.2 Madrid, Museo del Prado: Albrecht Dürer, Adamo ed Eva Fig.3 Roma, Villa Borghese: Antonio Canova, Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice Fig.4 Firenze, Galleria degli Uffizi: Raffaello, Ritratto di giovane con mela (Francesco Maria della Rovere?) Fig.5 Collezione Privata: René Magritte, Uomo con mela Rivista di orientamento nel food service 21 FOCUS Case History La Miss del frutteto: Pink Lady! S embra uscita dal mondo di Barbie, singolare e profumatissima, non passa di certo inosservata la Pink Lady, varietà di mela il cui nome è un omaggio al colore femminile per eccellenza e in particolare al nome di un esotico cocktail che figura tra le pagine di The Cruel Sea di Nicholas Monsarrat (1951), romanzo preferito di John Cripps, l’inventore del seducente pomo! Questa varietà infatti nasce da un sapiente connubio realizzato nel ‘73 da questo agronomo australiano, incrociando Golden Delicious con Lady Williams. Da allora una lunga serie di ricerche si sono susseguite per migliorare questo pomo votato alla perfezione, i cui risultati arrivarono in Europa attraverso Star Fruits, unione di vivaisti del Sud Est della Francia, impegnati a individuare le migliori tipologie vegetali per favorirne la diffusione. Mentre da un lato Star Fruits ottiene i diritti della specie varietale nel nostro continente, l’Associazione Pink Lady Europe gestisce la licenza dei diritti di distribuzione e commercializzazione dei frutti attraverso distributori autorizzati e selezionati, 14 in Europa di cui 5 in Italia. La varietà approda in Italia circa dieci anni fa trovando soprattutto in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto, le condizioni ideali del suolo e del clima per la produzione. Inutile dire che come ogni forma di singolare rarità anche la Pink Lady è oggetto di emulazioni e falsi per conto di aziende non autorizzate. Proprio a tutela di queste contraffazioni e a garanzia del consumatore si è apposto un bollino di controllo su ogni Pink Lady autentica che riporta all’interno di un cuore rosso il nome in bianco della varietà e il numero progressivo. Come la mela di Biancaneve anche la Pink esprime la sua seduzione fatale sin dal primo morso! Zuccherina e acidula, profumata e croccante non deve solo al suo sapore lo scettro del frutteto ma anche all’avventura di attenzioni e premure che contraddistinguono la sua coltivazione. Tutto inizia dall’impianto: l’arboricoltore pianta i suoi alberi da metà novembre a metà marzo, secondo la regione, nel periodo d’interruzione della vegetazione. Da qui si deve attendere da 3 a 4 anni perché i frutteti riprendano a produrre. Nel corso dell’inverno avviene il processo di potatura, una fase molto delicata, utile a selezionare i rami migliori esponendoli al tempo stesso alla massima insolazione. Solo tra marzo e 22 ORIZZONTE www.pinkladyeurope.com aprile è possibile assistere ad uno dei primi spettacoli dell’ambita Pink: la fioritura, che tramuta gli alberi in soffici nuvole bianche e profumate. Anche qui il produttore interviene a suon di cesoie, diradando i fiori e selezionando solo quelli meglio esposti alla luce, a questo punto spetta alle api il compito di impollinare i fiori e dare vita così ai frutti. La fruttificazione è oggetto di un’ulteriore scrematura quando i frutti cominciano a crescere e a svilupparsi e il produttore effettua un diradamento qualitativo togliendo le mele deformate o danneggiate per consentire alle altre di espandersi. Per tutto questo periodo il produttore regola un’irrigazione goccia a goccia, in grado di fornire agli alberi la quantità d’acqua e di nutrimento strettamente necessaria (senza sprechi), permettendo ad ogni mela di crescere e di sviluppare il suo sapore, i suoi profumi e la sua speciale consistenza fragrante. Notti autunnali fredde e un clima mite durante il giorno sono la ricetta migliore per ottenere a qualche settimana dal raccolto, il caratteristico colore roseo favorito dagli sbalzi di temperatura. A fine ottobre arriva il momento del raccolto. Le mele hanno raggiunto il corretto grado di maturazione, il giusto tasso zuccherino ma chiedono ancora un trattamento speciale. La raccolta avviene a mano rotando il frutto leggermente di modo che si stacchi da solo senza danneggiare il peduncolo. Gesti lenti e accurati, questi frutti sembrano preziosi cristalli per la cura con cui vengono appoggiati nelle casse evitando ammaccature che ne compromettano la superficie perfetta. Le mele sono quindi trasportate dal frutteto alle stazioni frutticole, dove sono immagazzinate nelle condizioni ideali perché conservino tutta la loro qualità gustativa. Verranno ulteriormente vagliate e selezionate sulle linee d’imballaggio della stazione frutticola, in base al loro aspetto esteriore (dimensioni, colorazione), grazie all’osservazione attenta e alla mano vigile delle imballatrici. Sono infine sistemate delicatamente nei cartoni e nei vassoi per essere successivamente spedite nei negozi. Di selezione in selezione la vita della mela Pink ricorda quella di una vera e propria miss, una scalata verso il podio del mercato scandita da attenzioni e premure per offrire al consumatore finale un frutto “perfetto” che se addentato può ricordare il sapore della felicità. NATURA SOTTOVUOTO NOVITÀ soluzionegroup.com LA NUOVA GENERAZIONE DELLE VERDURE Un processo innovativo ed esclusivo che rispetta al massimo le naturali proprietà organolettiche delle verdure. ✔ subito pronte all’uso ✔ nessun bisogno di sgocciolare ✔ consistenza, colore e gusto naturali ✔ praticità di stoccaggio FOCUS L’ESPERTO Le mele fanno davvero così bene? “U na mela al giorno toglie il dottore di torno” recita un vecchio adagio dei tempi passati quando le mele erano veramente una medicina miracolosa. Tutt’ora questa verità è ritenuta valida dalla scienza americana ma a chi scrive e non solo sorge il dubbio se le mele di oggi trattate con miriadi di pesticidi siano veramente il toccasana per la nostra salute. Rifacendosi comunque al passato conviene passare in rassegna cosa diceva la medicina e cosa ne pensavano quei medici famosi che sono riusciti spesso a curare la gente anche con povere cose. Le mele sono medicinali, essendo rinfrescanti e lassative. Usando il loro decotto nell’acqua, si ha una bevanda gradevole, gustosa molto utile nelle malattie acute e infiammatorie, che calma il calore della febbre e la sete, diminuisce l’irritazione e agisce beneficamente sul fegato, sui reni e sulla vescica, favorendo le loro funzioni. Si usano comunemente nelle infiammazioni degli intestini, bollite per 10 minuti, con l’aggiunta di un po’ di liquirizia. Sono anche pettorali, calmano la tosse e facilitano l’espettorazione del catarro. Il dottor Cazin faceva preparare, per questo scopo una specie di marmellata fatta di parti uguali di miele e di mele. Cotte, le mele sono di facilissima digestione per i convalescenti e per le persone deboli; cotte nel vino e sparse di zucchero sono anche ricostituenti. Il dottor Roques consigliava agli ipocondriaci e ai sofferenti di stitichezza o di emorroidi di mangiare la sera la polpa delle mele con burro e miele, assicurando un blando effetto lassativo al mattino seguente. Secondo Dupuy la mela cruda o il suo sugo che se ne trae per pressione è, dopo il limone, il miglior disinfettante per la bocca e il miglior preservativo delle affezioni della gola. Per Chomel inoltre la mela bollita in acqua di rose o nel latte dà un collirio molto buono per calmare l’infiammazione degli occhi. Dalla mela si ottiene il sidro, molto usato nei luoghi dove manca il vino che si prepara in modo semplice; si tengono 24 ORIZZONTE AUGUSTO TOCCI Esperto di agricoltura e selvicoltura, cura la rubrica “Lo Gnomo Contadino” a “La Prova del Cuoco”, Rai1 www.selviturismo.it ammucchiate per un certo tempo le mele, affinchè possano subire la fermentazione, si riducono poi in pasta usando dei cilindri scanalati. Il sugo che si ottiene si pone nei barili perché subisca la successiva fermentazione, dopodiché il sidro è pronto. Questa è una bevanda molto igienica e si è constatato che il suo uso preserva dalla renella e previene le forme reumatiche; è molto rinfrescante e particolarmente diuretico. Con le mele mature una volta si preparava anche lo sciroppo mettendo in un recipiente 3-4 frutti senza scorza tagliati a piccoli pezzi con un litro d’acqua, qualche giuggiola e un po’ di uva secca. Dopo una ebollizione di circa un’ora si passava tutto al setaccio (attraverso pannolino) si aggiungevano 150 gr di zucchero e si riponeva nuovamente sul fuoco per far assumere la consistenza di sciroppo. Questo prodotto era eccezionale contro i raffreddori di petto e la tosse convulsa. La lista dei rimedi che si possono ottenere con le mele potrebbe continuare a lungo, così per la presenza della pectina che contengono e che coagula l’eccesso di sugo gastrico, così da essere vantaggiose nella pirosi o acidità eccessiva di stomaco. Per il loro elevato contenuto di fosforo sono ottime per chi lavora con la mente e per il ferro che contengono sono un eccezionale ricostituente per gli anemici. Quando infine erano molto diffuse la scabbia e la tigna, la cura prescritta erano le mele tagliate a metà, vuotate del nucleo contenente i semi, riempite di zolfo e richiuse per poi cuocerle inforno prima di ridurre il tutto in una poltiglia che veniva sfregata sulla parte malata a mo di unguento. Secondo De La Roche con questo sistema i risultati sono sempre stati eccellenti. Per concludere forse converrebbe riprendere in considerazione quelle piante di melo che furono abbandonate anni or sono, rimetterle in condizioni di produrre giusti quantitativi di frutti, evitare i trattamenti chimici e accontentarsi di mangiare le mele anche se non troppo belle e vistose e, se attaccate da qualche parassita, asportare la parte malata e addentare con voracità quella buona. ‘‘Haute Patisserie’’ Gusto e Innovazione nella nuova Carta di pasticceria surgelata Cacao Barry Inspirons vos créations www.cacao-barry.com BARRY CALLEBAUT ITALIA - Viale Milano Fiori - Strada 1 - Palazzo E/2 - 20090 Assago (Mi) -TEL +39 02 575 144 87 - FAX +39 02 575 183 51 FOCUS L’INTERVISTA Confetture e mercato Ho.Re.Ca Intervista a cura di Floriana Pucci Risponde Stefano Muratori Direttore Commerciale Boschetti Alimentare SpA C ome si muove il mercato delle confetture nel mondo dell’Ho.re.Ca? “Il mercato dell’Ho.re.Ca è molto frammentato e richiede un ventaglio di prodotti diversi per qualità e prezzo. Il mercato delle confetture si è evoluto nell’area del biologico e c’è ancora una richiesta di prodotto salutistico, attento alla salute ma che non vuole rinunciare al gusto. In un prossimo futuro si intravvede anche uno sviluppo in prodotti base frutta per una prima colazione più completa”. Negli ultimi anni stiamo assistendo a uno spostamento dei consumi dal segmento tradizionale a quello light e biologico che sembra interessare in modo particolare proprio il mercato dei prodotti da prima colazione. Secondo lei siamo di fronte ad un trend o ad una moda? In che modo al vostra azienda ha interpretato questo mutamento di mercato? “È una tendenza consolidata e che proseguirà perché non dobbiamo dimenticare che il consumo pro-capite di confetture in Italia è ancora contenuto rispetto ad altri paesi, come ad esempio la Germania e che crescerà con una maggiore cultura nell’alimentazione e un’attenzione alla prima colazione. Da alcuni anni la tendenza è verso un consumo individuale e di prodotto di qualità. Lo dimostra infatti l’affermazione della confettura biologica. La ditta Boschetti ad oggi ha concentrato le sue forze in altri segmenti di mercato, le specialità, anche se non tarderanno dei nuovi sviluppi”. 26 ORIZZONTE www.boschetti.biz Quanto contano qualità e rispetto ambientale nel processo di produzione in questo mercato? E quali sono le misure che l’azienda Boschetti ha preso per garantire la consumatore il rispetto di tali parametri? “Fondamentale è l’aspetto qualitativo. L’attenta scelta delle materie prime ed i controlli lungo tutto il processo produttivo garantiscono al consumatore un prodotto di ottima qualità”. Secondo lei che importanza riveste la strategia di packaging in questo mercato? “Il consumatore continua ad evolversi e quindi è sempre più attento ed informato sul prodotto che consuma. L’interpretazione del cambiamento offre delle opportunità di sviluppo ed il packaging è un elemento molto importante della crescita e per offrire nuove grammature”. Come sono cambiate domanda ed offerta nel mercato delle confetture e dei prodotti spalmabili negli ultimi anni? E quali sono a suo avviso i margini e le potenzialità di sviluppo per il futuro? “Il mercato delle confetture ha un grande competitor che è la confettura fatta in casa: l’opportunità di poter comprare confetture bio ed ad alta percentuale di frutta e con meno zucchero ha cercato di dare una risposta a questa richiesta del consumatore. La confettura è un prodotto maturo, ma proprio per questo ci sono sia dei margini di sviluppo strategico di prodotto che di volumi, la sfida sarà interpretare le nuove esigenze della generazione a venire”. In ogni fetta una storia buonissima www.clai.it NUTRIZIONE La mela: un alleato per la salute A cura di ELISA MAESTRINI Dietista, specialista in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione umana O ggi in commercio si distinguono numerosissime varietà di mele, con caratteristiche organolettiche diverse, ma con proprietà nutrizionali molto simili. La mela è un frutto ricco di acqua (circa 85%) con proprietà dissetanti e diuretiche. Il suo contenuto in proteine (circa 0,2 g ogni 100 g) e grassi (circa 0,1 g ogni 100 g) è irrilevante mentre possiede in media il 10-11% di zuccheri semplici. Fornisce piccole quantità di vitamina C (5-8 mg ogni 100 g) e provitamina A, mentre è più alto il contenuto di alcuni sali minerali come il potassio (105 mg ogni 100 g nella Mela Renetta). Il valore energetico non è molto elevato (circa 40 kcal ogni 100 g), quindi in una mela di medie dimensioni l’apporto energetico si aggira tra le 60-80 kcal. Questo frutto è ricco di fibra alimentare (1,5-2 gr ogni 100 gr), in particolare di pectina e di fitosteroli che hanno un’azione benefica sull’apparato gastrointestinale in quanto permettono di migliorare il transito intestinale e di ridurre i valori del colesterolo nel sangue. In generale la mela è un frutto digeribile e ben tollerato da tutti e si può utilizzare grattugiata anche per lo svezzamento. TABELLA 1 - COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DELLA MELA DELIZIOSA (PER 100 G DI ALIMENTO) Composizione chimica e valore energetico per 100 g di parte edibile ACQUA (g) 86,8 FIBRA (g) 1,5 PROTEINE (g) 0,2 ENERGIA (Kcal) 43 LIPIDI (g) 0,1 VITAMINA C (mg) 7 CARBOIDRATI DISPONIBILI (g) 11,1 TABELLA 2 - COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DELLA MELA GOLDEN (PER 100 G DI ALIMENTO) Composizione chimica e valore energetico per 100 g di parte edibile ACQUA (g) 86,9 FIBRA (g) 1,7 PROTEINE (g) 0,4 ENERGIA (Kcal) 43 LIPIDI (g) 0,1 VITAMINA C (mg) 5 CARBOIDRATI DISPONIBILI (g) 10,7 TABELLA 3 - COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DELLA MELA RENETTA (PER 100 G DI ALIMENTO) Composizione chimica e valore energetico per 100 g di parte edibile ACQUA (g) 87,6 FIBRA (g) 1,7 PROTEINE (g) 0,3 ENERGIA (Kcal) 40 LIPIDI (g) 0,1 POTASSIO (mg) 105 CARBOIDRATI DISPONIBILI (g) 10 VITAMINA C (mg) 8 TABELLE DI COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI - INRAN (ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA PER GLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE) Rivista di orientamento nel food service 29 STORIA DELL’ALIMENTAZIONE Caio Mazio, lo spezzatino e la mela di Spagna PAOLO BRACONI Docente del corso di laurea ECOCAL (Economia e Cultura dell’Alimentazione) Università di Perugia L a frutta ha avuto una grande importanza nell’alimentazione umana, disponibile com’è in natura, senza troppa fatica, già “cotta” dal sole e dunque pronta all’uso senza tanta tecnologia o altro dispendio energetico oltre la raccolta e il consumo. Forse proprio per tale originaria e naturale disponibilità immaginiamo il Paradiso Terrestre come un luogo ricco di alberi da frutto e non certo come il Paese di Bengodi, dove le vigne si legano con salsicce e i ravioli rotolano giù da montagne di parmigiano. Sta di fatto che la perdita del Paradiso formalmente si deve al furto di un frutto proibito e si configura come primo peccato (anche) di gola. Certamente possiamo immaginare il pomo di Adamo ed Eva necessariamente come una mela selvatica, immune da ogni manipolazione di un’umanità ancora inesistente, ma dobbiamo ammettere che l’addomesticamento delle specie vegetali, frutta compresa, nei millenni che separano il Peccato Originale dall’età romana, aveva fatto passi da gigante. La continua ricerca di miglioramento delle specie utili attraverso selezioni, incroci e innesti aveva generato una varietà di frutti veramente notevole e oggi in gran parte scomparsa. Infatti le fonti dell’epoca ci testimoniano almeno 32 varietà di mele i cui nomi spesso ricordano quelli dei loro “inventori”. È il caso ad esempio della mela Maziana (malum matianum) selezionata da un Caio Mazio che sappiamo anche autore di libri di cucina e omonimo di un amico di Cesare e di Cicerone. Dell’opera letteraria di Mazio non sappiamo altro, ma il ricettario di Apicio tramanda un piatto a suo nome, il minutal matianum (spezzatino alla Mazio), a base di spalla cotta di maiale, spezie e condimenti vari, con l’aggiunta, a mezza cottura, di fette di mela, ovviamente di mela Maziana. Sembra dunque chiaro che cucinare carni di maiale con le mele era pratica antica e, almeno nel caso della ricetta del suo spezzatino, Caio Mazio utilizzava una varietà di mela da lui stesso selezionata. Mentre non sappiamo molto sulla fortuna del minutal matianum, che alcuni vorrebbero nobile precursore del germanico maiale con le mele; intuiamo di certo che la mela Maziana deve avere avuto grande fortuna in terra iberica, dal momento che è passata ad indicare, trasformandosi in manzana, la mela in lingua spagnola. Rivista di orientamento nel food service 31 ENOGASTRONOMIA Vino e mele? No, grazie...o forse sì ROBERTO LODOVICI Sommelier AIS Umbria N o, grazie? E perché mai. Forse perché si pensa alla mela solo come frutto da fine pasto che, come tale e secondo uno dei principi di abbinamento cibo-vino, rientra fra quelli “impossibili”, come agrumi, sottaceti, pietanze in agro-dolce, carciofi e, udite udite, uva da tavola! Tutto ciò é corretto se si pensa, per esempio, alla mela annurca dal caratteristico sapore acidulo, ma in cucina le tante varietà di mele trovano impiego sia in preparazioni salate sia soprattutto dolci. Nel Nord Europa una salsa di mele accompagna le grasse preparazioni a base di maiale che solo un fresco Riesling renano o un profumato Gewürztraminer ne possono smorzare la morbida tendenza dolce. Torniamo ora alle nostre tavole e dedichiamoci alle mille preparazioni dolci delle nostre nonne. La classica mela al forno, la torta o la crostata di mele possono trovare un giusto accompagnamento con un Albana di Romagna dolce o con un Moscadello di Montalcino vendemmia tardiva, mentre le frittelle di mele cosparse di zucchero vanigliato offrono lo spunto per una coppa di Asti Spumante (coppa piuttosto che flûte per l’aromaticità del vino) che si accordi con la dolcezza della pastella e che nello stesso tempo esalti con le sue bollicine la croccantezza della frittura. Quando le mele sono l’ingrediente principale di dolci al cucchiaio, quali charlotte, bavaresi, soufflé, crêpes dalla decisa e preponderante dolcezza, non c’é che un Passito di Pantelleria che possa tener loro testa, così come un Aleatico di Puglia dolce naturale o un Elba Aleatico Passito. Se poi nel dolce a cucchiaio entra anche del cioccolato, s’impone un Aleatico di Gradoli liquoroso. Dalle mele si ottiene anche una bevanda di bassa gradazione alcolica, la Sidra, originaria dei Paesi Baschi il cui metodo di mescita é a dir poco originale e spettacolare: tenendo la bottiglia in posizione molto alta sopra la testa, con gesto fluido ma deciso si versa, cioè “si lancia” dalla bottiglia, verso un bicchiere tenuto con l’altra mano molto in basso, un getto di liquido che prima di riempire il bicchiere ne colpisca il bordo. Ciò richiede grande esperienza per centrare il bicchiere e riempirlo senza mancare il bersaglio, ma la perfezione é di pochi e i pavimenti delle sidrerie, alla fine della serata, sono a dir poco “da navigare”. Con questa particolare tecnica di mescita si ottiene che il liquido, cozzando contro il bordo del bicchiere, si “rompa” e si ossigeni liberando anidride carbonica diventando frizzante. Ottimo come aperitivo e accompagnamento alle fantasiose e gustosissime tapas spagnole. Olé. Rivista di orientamento nel food service 33 IT Z5650 CE Via Campagne, 10 - 31024 Tempio di Ormelle (TV) - P.IVA 02472170261 - Tel. 0422 401551 - 0422 745753 Fax 0422 347724 - [email protected] FOCUS Me-la mangio... la mela e i suoi simboli A cura di ALESSIA UCCELLINI Ristorante “Fiorentino” - Sansepolcro (AR) ”I l genere umano è l’unico in grado di distinguere la differenza fra l’acqua e l’acqua santa”. Così esordì a lezione del master “Le rotte del gusto” il professor Piero Ricci. Mentre tutti gli altri animali si nutrono per istinto e necessità, la razza umana oltre ad elaborare il cibo lo riempie anche di simboli. Prendiamo come esempio una semplice mela. Quando ancora non si conoscevano le doti vitaminiche e nutritive della mela si diceva: ”Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Lo diceva anche la mia nonna Ida, e con la storia di questa mela che mangiava a pranzo e cena è arrivata alla veneranda età di 95 anni. La stessa cosa non potrebbe dire Biancaneve che mangiando la mela “avvelenata” dall’invidia della sua matrigna era destinata al sonno eterno in giovane età. Per sua fortuna arriva il principe azzurro che la salva, spezzando l’incantesimo con l’amore. Un’altra mela poco raccomandabile è il pomo della discordia lanciato da Eris dea della discordia sopra una tavola apparecchiata per il matrimonio di Peleo con Teti. Sopra la mela incise la frase “alla più bella” che scatenò la disputa fra Era moglie di Zeus e regina degli dei, Afrodite dea della bellezza e Atena dea della sapienza. Paride giudice della competizione, da vero uomo, scelse Afrodite inimicandosi le altre due e scatenando la guerra contro la sua natia città di Troia... 10 anni di guerra per una mela... per non pensare poi a Ulisse che per quella stessa mela vagò nel Mediterraneo per altri 10 anni prima di approdare a Itaca e riabbracciare la sua Penelope. “Amor cortese” rappresenta la mela nel periodo medioevale e Piero della Francesca precursore del Rinascimento dipinge mele nel festone sopra a Sigismondo Malatesta e San Sigismondo nel tempio Malatestiano a Rimini, come simbolo www.ristorantefiorentino.it dell’amore passionale che legò Sigismondo Malatesta a Isotta degli Atti sua terza moglie. Un uomo con la balestra, immagine consueta nella mia Sansepolcro città del Palio della Balestra. Meno consueto un bambino con una mela in testa che fa da bersaglio all’uomo che imbraccia la balestra ed è suo padre. L’uomo, costretto alla prova, prende la mira e trafigge la mela. Costui è Guglielmo Tell che condusse la Svizzera alle battaglie di liberazione e da quel momento eroe nazionale. La nostra mela è anche laureata in fisica... cadendo fortuitamente in testa a Isaac Newton fu artefice della definizione della forza di gravità. Emigrare dal proprio paese per andare verso l’ignoto è sempre un atto di coraggio, portarsi in tasca i semi di un cibo conosciuto è sicuramente di conforto. Furono proprio gli alberi di mele piantati dagli emigranti inglesi che fondarono New York che diedero il soprannome alla città, la “Grande Mela”. La Mela poi ha fatto molta strada ed è diventata la proprietaria della casa discografica dei Beatles e della Apple computer. Ciò non ci stupisce perchè era già partita da protagonista agli albori della storia nel Paradiso Terrestre quando Adamo, per ascoltare Eva tentata dal serpente, raccolse il frutto proibito che non poteva essere altro che la nostra mela... tutti fuori dall’Eden e destinati ad una vita caduca... tutto questo solo per una MELA! Noi divoratori di simboli! P 64 Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Spazio alle Regioni Abruzzo Lazio Umbria Dal Ristorante Locanda Casa Mia di Spello (PG) la ricetta dello Chef Riccardo Vitiani Una panoramica sulle migliori strutture ricettive del territorio e le gustose ricette degli chef Umbria ARANCINI DI RISO ALL’ERBORINATO PICCANTE CON POMATA DI MELETTE ROSSE DEI MONTI SIBILLINI E PATATA VITELOTTE Ingredienti: PER GLI ARANCINI: 250 g di riso vialone nano 80 g di formaggio erborinato piccante burro q.b. 1/2 cipolla rossa di Cannara 1/2 l di brodo vegetale 2 uova 50 g di farina “0” 200 g di pane grattugiato sale q.b. PER LA POMATA DI MELETTE ROSSE DEI MONTI SIBILLINI: 200 g melette rosse dei Monti Sibillini 100 g di latte 50 g di patate gialle lesse 10 g di burro sale q.b. PER LE PATATE VITELOTTE 200 g di patate vitelotte 50 g di olio extravergine di oliva sale q.b. Per gli arancini: tostare il riso con il burro e la cipolla, aggiungere il brodo caldo e lasciar bollire fino a cottura. Unire il formaggio erborinato e lasciare freddare per circa 30 minuti. A questo punto formare delle sfere, passarle nella farina, poi nelle uova sbattute in precedenza e in ultimo fare rotolare gli arancini nel pane grattato. Scaldare l’olio di semi a 180° e friggere gli arancini. Per la pomata di melette rosse dei monti Sibillini: in un pentolino portare ad ebollizione le melette (già mondate e sbucciate in precedenza) con il latte e un pizzico di sale. Aggiungere le patate gialle precedentemente lessate, il burro e setacciare tutto fino ad ottenere la consistenza di una pomata. Per le vitelotte: lessare le patate in abbondante acqua per circa 20 minuti. Farle freddare, pelarle e passarle al setaccio e aggiungere olio extravergine di oliva e sale. Assemblare il piatto e... buon appetito. Rivista di orientamento nel food service 37 SPAZIO REGIONI Marche Dallo Chalet La Scogliera di San Benedetto del Tronto (AN) la ricetta dello Chef Fabio Martini Marche STRUDEL DI MELE Ingredienti per l’impasto: 1 pizzico di sale 1 uovo medio-grande 125 g di farina tipo 00 25-30 ml di acqua tiepida 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva Ingredienti per il ripieno: 750 g di mele 60 g di zucchero semolato 1 cucchiaino di cannella in polvere 25 gr di pinoli 50 gr di uvetta 2 cucchiai di rum scorza di 1 limone 100 g di burro 75 g di pangrattato Procedimento: Per la preparazione dello strudel, iniziare dall’impasto: in una ciotola versare la farina setacciata e il sale; poi l’uovo, l’acqua e l’olio. Cominciare ad impastare energicamente quanto basta per rendere la pasta consistente. Ungere leggermente il piano di lavoro e impastare brevemente fino ad ottenere una consistenza liscia ed elastica. Appena finito, formare una palla, ungerla con dell’olio, coprirla con della pellicola trasparente e lasciarla riposare per mezz’ora al fresco. Intanto mettere a bagno l’uvetta nel rum, o se si preferisce, in acqua tiepida; in una padella sciogliere 50 grammi di burro e quando sfrigola tostare il pangrattato. Mescolare con un cucchiaio di legno perchè non si bruci e lasciarlo dorare qualche minuto, poi spegnere il fuoco e lasciare intiepidire. Quindi sbucciare le mele, togliendo il torsolo e tagliandole in quattro spicchi e poi a fettine sottili; versare le mele in una Abruzzo Abruzzo Da Villa Reale Resort di Corropoli (TE) la ricetta dello Chef Matteo Senise Ingredienti: 2 fette di tonno rosso siciliano 1 mela verde 10 cucchiaini di olio extravergine di oliva succo di ½ lime buccia di lime grattugiata sale e pepe q.b. Procedimento: Battere e tritare la carne di tonno rosso cruda a parte. Creare una marinatura con l’olio, il succo di lime, la buccia di lime 38 ORIZZONTE TARTARE DI TONNO ROSSO CON MELA AROMATIZZATA AL LIME ciotola capiente e aggiungere lo zucchero, i pinoli, la scorza di limone grattugiata, un pizzico di cannella e l’uvetta ben scolata e strizzata: gli ingredienti devono rilasciare i loro profumi, ma non devono macerare a lungo perchè lo zucchero non rilasci troppa acqua. Mettere a fondere il burro in un pentolino a fuoco dolce. Poi riprendere il panetto di pasta e stenderlo su un canovaccio leggermente infarinato, formando un rettangolo di circa 35x45. Spennellare la superficie, tranne i bordi, con poco burro fuso e cospargere con il pangrattato tostato; questo strato servirà per assorbire i succhi che le mele rilasceranno in cottura. Adagiare sopra di esso il composto con le mele; arrotolare lo strudel dalla parte più lunga, facendo attenzione a non rompere la pasta (ci si può aiutare con il canovaccio sul quale è posizionato); sigillarlo bene anche sui lati, affinché il contenuto non esca durante la cottura. Poi porre lo strudel su di una teglia rivestita con carta da forno, con la chiusura rivolta verso il basso e, prima di infornarlo, spennellarlo con il burro fuso. Cuocere lo strudel in forno statico preriscaldato a 200° per circa 40 minuti (se ventilato a 180° per 30 minuti). A cottura ultimata, cospargere lo strudel con zucchero al velo e servirlo tiepido e tagliato a fette. grattugiata. Tagliare a dadini la mela, unirla mela alla marinatura e lasciarla insaporire qualche minuto. Aggiungere la carne battuta e lasciare insaporire. Impiattare e servire la tartare. SPAZIO REGIONI Lazio Una location da sogno sulle sponde del lago di Bolsena Hotel Holiday L’ hotel Holiday, calato in un’oasi di pace e tranquillità, è situato nella zona più incantevole di Bolsena, direttamente sulle rive dell’omonimo lago, dove è garantita la massima tranquillità e relax per il completo benessere degli ospiti. Ex villa privata, è una splendida dimora acquisita nel 2001 dalla famiglia Masi che ha scelto di dedicarsi con grande entusiasmo a questo progetto di trasformazione in struttura ricettiva, proseguendo la passione per questo lavoro. La villa è stata set di alcuni film, primo tra i quali “Violenza sul Lago” girato nel 1954, che vedeva protagonista una giovanissima Virna Lisi. La cucina è curata personalmente dai titolari e oltre ad offrire specialità di mare e piatti di alta scuola internazionale, va alla scoperta delle antiche ricette locali basate in particolare sul pesce di lago (coregone, anguilla ecc.) e sugli ortaggi prodotti dai terreni vulcanici di Bolsena. L’ottimo servizio e la cordialità dello staff allietano la vacanza in questa incantevole struttura, che offre un’atmosfera calda ed elegante grazie anche alla meravigliosa piscina e parco privato, ideali per matrimoni e cerimonie di ogni tipo. Viale Diaz 38 01023 Bolsena (VT) Tel. 0761 796900 www.hotelholidaybolsena.it Speciale IL LAGO DI BOLSENA E LE SUE PROPOSTE TURISTICHE Il Lago di Bolsena è il 5° d’Italia, il più grande d’Europa tra i laghi di origine vulcanica; circa 350.000 anni fa gli ultimi assestamenti del territorio hanno fatto sorgere due splendide isole: la Martana e la Bisentina, mete di illustri personaggi quali Giovanni de’ Medici (Leone X), il Cardinal Tiberio Crispo, Pio II e Paolo III. Ma Bolsena e il suo Lago non sono solo questo: dal Medioevo e dal Rinascimento provengono le tradizioni più popolari più radicate nel folkore bolsenese. Come ad esempio il Miracolo del Corpus Domini (1263) 42 ORIZZONTE ricordato ogni anno con una solenne processione e strade ornate da meravigliose infiorate artistiche e la festa di Santa Cristina, martire cristiana e patrona di Bolsena, in onore della quale è sorta l’omonima Basilica. La Direzione sarà in grado di informare i propri Clienti, in relazione al periodo di soggiorno, delle principali manifestazioni che si svolgono nella zona, come ad esempio sagre tipiche, serate musicali e culturali, itinerari gastronomici e dello shopping, iniziative religiose. Lazio Un’antica Osteria in un autentico borgo medievale Trattoria Da Saviglia Via Cavour 12 01028 Orte (VT) Tel. 0761 402963 T rattoria Da Saviglia è un ristorante situato ad Orte, a cavallo tra Umbria e Lazio che riesce a conciliare alla perfezione le due tradizioni gastronomiche delle suddette regioni. Posizionato nel centro storico dell’omonima cittadina, a pochi metri dalla piazza centrale, la trattoria è un posto eccezionale, tipico e rustico, dove immergersi e rilassarsi nell’atmosfera affascinante del borgo medievale al quale appartiene. L’offerta culinaria è impostata sulla migliore tradizione enogastronomica del territorio e basata su una proposta semplice e una cucina di forte stampo casalingo. GLI INGREDIENTI SEMPLICI DEL CONVIVIO Se si è amanti delle ricette locali e dei posti dove poter assaporare dei piatti che somigliano molto a quelli che un tempo venivano preparati dalle nonne, la Trattoria Da Saviglia è il posto giusto. Qui infatti viene riposta la stessa attenzione nella preparazione delle ricette e nella scelta degli ingredienti genuini e freschi che fanno la differenza. Nel menu, i primi piatti sono fortemente legati alla tradizione, Speciale come i locali “ visciarelli” al sugo piccante o la pasta casereccia con funghi e salsiccia; a seguire saporiti arrosti di agnello o faraona, piuttosto che una ricca proposta di piatti alla griglia. Prerogativa della cucina è, oltre al servizio curato dallo staff sempre simpatico e cordiale, quella di far sentire i clienti a proprio agio, mangiando bene, perché l’ospitalità è di casa alla Trattoria Da Saviglia. Rivista di orientamento nel food service 43 SPAZIO REGIONI Marche Vacanza all’insegna del relax affacciati sul mare Hotel Haiti Viale Alfredo Scipioni 68 63074 S. Benedetto del Tronto (AP) Tel. 0735 81635 www.haiti.it Speciale L’ Hotel Haiti è un confortevole hotel, situato sul lungomare di San Benedetto del Tronto. Grazie alla volontà di scommettere sul futuro, Basilio Piunti nel 1957 trasforma la propria abitazione, a due passi dal mare, in una struttura alberghiera su uno dei lungomari più belli d’Italia. A seguito di diverse ristrutturazioni, l’hotel è al giorno d’oggi una struttura moderna a conduzione familiare, con una splendida posizione e con la spiaggia attrezzata ad uso dei clienti; le camere sono molto pulite e confortevoli, la cucina è fresca e curata con particolare attenzione ai gusti della propria clientela. All’interno della struttura non manca nessuno dei moderni comfort (wi-fi gra- SERVIZI ESCLUSIVI E OFFERTE SPECIALI La spiaggia privata dell’Hotel Haiti è situata proprio di fronte, in prima fila, basta attraversare il suggestivo lungomare di San Benedetto. Insieme allo staff dell’animazione, grandi e piccini possono svolgervi numerose attività, ludiche e sportive, come giochi di squadra e acquagym. È possibile acquistare diversi pacchetti: 44 ORIZZONTE tuita, sale da pranzo con aria condizionata, parcheggio auto privato, spiaggia privata dotata di tutti i servizi) che contribuiscono a rendere la vacanza all’Hotel Haiti piacevole e rilassante. La colazione dell’Hotel è offerta in ricchi buffet e ogni giorno sia a pranzo che a cena viene proposto un menu diverso, a scelta tra due primi e due secondi, uno a base di carne e uno a base di pesce, dalla cucina che offre piatti tipici locali quali: frittura di pesce, olive all’ascolana, brodetto alla sanbenedettese, dama bianca, bauletti. Soggiorno ideale per chi vuole trascorrere una vacanza all’insegna del riposo e del relax, consigliato soprattutto per famiglie con bambini. il pacchetto UNO comprende una camera con vista mare e un’ora di pedalò al giorno, il pacchetto DUE comprende lettino in spiaggia, ombrellone in prima fila, cabina privata, pedalò e frigo bar, entrambi con un conveniente sconto sul prezzo giornaliero. L a Capannina, lo storico stabilimento balneare, punto d’attrazione della suggestiva baia di Portonovo, ha da poco cambiato gestione, dopo aver completato il lifting a cucina, bar e ristorante. Un locale conosciuto e apprezzato, frequentato da tanti anconetani, da turisti di ogni nazionalità e vip, che hanno trovato a Portonovo, un luogo ideale per trascorrere momenti di relax al sole e non solo. Tipico ristorante e pizzeria in riva al mare, La Capannina è una location veramente caratteristica che offre una splendida vista frontemare e un servizio di qualità con personale qualificato e sempre disponibile. Marche Un radicale intervento di rinnovamento è stato effettuato per la zona spiaggia, che prevede ora anche il servizio di “fast lunch”, ordinazioni effettuate comodamente dal proprio ombrellone consumando in spiaggia, con proposta di menù giornaliero e servizio per la ristorazione serale, impostato su ricette regionali, adeguatamente rivisitate con piatti curati nella presentazione, oltre a ricchi aperitivi al tramonto. Tutto profuma di fresco in questo splendido ristorante sulla spiaggia, dall’arredamento essenziale e marinaro allo stile del menu, ispirato alla tradizione: è appena iniziato il “new deal” della Capannina. Innovazioni di qualità in un locale di grande tradizione Ristorante La Capannina Località Portonovo (AN) Tel. 071 801562 www.lacapanninadiportonovo.it ASTICE CON MELE E FOIE GRAS La Ricetta Ingredienti: 1 mela Fuji 100 g di foie gras un astice insalata lollo olio extravergine di oliva sale e pepe Procedimento: Cuocere il foie gras sottovuoto, aggiungerlo all’astice cotto precedentemente nel latte, decorticato e saltato con rum e fettine di mela disidratata al forno. Guarnire il piatto con salsa di mele e foie a grass a specchio, insalata lollo e condire con olio, sale e pepe. Rivista di orientamento nel food service 45 PErChè SIAmO l’unico molino che macina 10000 q.li al giorno in 5 sezioni differenti con una macinazione lenta e lunga, mantenendo così intatta l’integrità degli amidi senza stressare il chicco. Abbiamo anche specializzato le sezioni per i grani più duri e le sezioni per i grani più teneri che maciniamo singolarmente per rispettare l’unicità di ogni prodotto. PErChè SIAmO l’unico molino che dispone di 3 tecnici - dimostratori che fanno parte del nostro team. Sono risorse interne della famiglia “le 5 Stagioni” che, affiancati a collaboratori esterni, hanno contribuito negli anni ad arricchire il nostro patrimonio di conoscenze così da poterlo trasmettere al cliente. PErChè SIAmO stati il primo molino italiano ad aver ideato una linea di farine dedicata al mondo della pizza, l’unico che produce nei propri stabilimenti un lievito madre essiccato in polvere specifico per pizza. PErChè SIAmO l’unico molino che da sempre investe in Ricerca e Sviluppo creando nuovi prodotti che hanno segnato il mondo della pizza. PEr IL rESTO SIAmO COmE GLI ALTrI ... POrTE APErTE PEr FArVI TOCCArE CON mANO LA NOSTrA rEALTA'. SEGUI “LE 5 STAGIONI” SU FACEBOOK Le 5 Stagioni- Via Monte Nero, 111 35010 Curtarolo (PD) Tel. +39 049.9624611 Fax +39 049.9624627 mail:[email protected] www.le5stagioni.it SPAZIO REGIONI Toscana Da Michele: nella casa della cucina Toscana A i piedi delle mura dell’urbe senese un posticino speciale attende gli amanti della cucina toscana: il Ristorante Da Michele. Qui nell’ampia sala o nelle giornate migliori nella fresca veranda circondata dal giardino è possibile gustare la cucina toscana e le tante specialità del territorio senese: dagli immancabili pici alle carni. Il ristorante offre menù di terra ma anche di mare con pesce sempre fresco e una croccante pizza che merita di essere assaggiata. Qui a fare da padroni sono i sapori restituiti nella loro totale genuinità: la focaccia fatta in casa ser- vita con premura calda a corredo degli squisiti salumi toscani: prosciutto, salame toscano, lardo, ma anche culatello. Deliziosi anche i primi che, oltre ai pici, includono ravioloni e altre paste fatte in casa con sughi freschi di carne e di funghi, altra prelibatezza del luogo. Gli ingredienti freschi, la cucina semplice e al tempo stesso magistrale, si intrecciano all’ospitalità calda, generosa e affabile che troverete in questo luogo per rendere la visita al Ristorante un’esperienza da ripetere per il piacere dei sensi e per il piacere dello spirito! Ristorante Da Michele Strada Massetana 64/68 53100 Siena Tel. 0577 286110 www.ristorantedamichele.it Speciale Il nome del ristorante parla chiaro: “Da Michele” si mangia a casa sua, ed è proprio Michele Vitale lo chef autore delle prelibatezze che escono dalla cucina per deliziare il palato degli ospiti. Autore dei piatti, ma anche di quell’impronta cordiale e calda che caratterizza il locale e lo rende sin da subito accogliente e ospitale. Michele Vitale è chef e sommelier e il suo amore per la cucina e i piaceri della tavola è una storia di vecchia data: sin da bambino, infatti, rimane 48 ORIZZONTE LO CHEF MICHELE: AUTORE DI UNA CUCINA DI VALORE affascinato dal mondo di aromi che si sprigiona nella cucina del ristorante dove lavora il nonno. Questa passione è poi coltivata con professionalità attraverso un percorso di studi mirato che lo porta da adulto a stringere frequenti collaborazioni con i maggiori chef nazionali ed internazionali e a frequentare corsi di specializzazione sulle tecniche più attuali di cottura e di preparazione dei cibi per accrescere e raffinare le proprie competenze. A conferma del percorso intrapreso anche importanti riconoscimenti, tra cui il ruolo di presidente dell’Associazione Cuochi Senesi (Federazione Italiana Cuochi) che Michele ricopre dal 2007. Ad oggi la ricetta sovrana con cui lo chef conquista i propri ospiti è un piatto che non può essere emulato nell’originalità dei suoi ingredienti e nella cura della preparazione: la sua inconfondibile spontaneità e la tipica accoglienza toscana. Toscana Il gusto e l’atmosfera del mercato rionale D ove un tempo c’erano banchi di verdure e cassette di frutta, dove l’odore del pescato si mescolava alle grida dei venditori oggi è un nuovo luogo del gusto, eclettico, stile Covent Garden, dove il cibo è un’esperienza più complessa che va oltre l’assaggio. Nella struttura di ferro, ghisa e vetro progettata 140 anni fa da Giuseppe Mengoni rivive al primo piano un nuovo spazio gourmet intrigante, mondano e dal fascino cosmopolita. In questa cornice vive il ristorante Tosca che propone, in linea con la filosofia del posto, una cucina di genuina estrazione tosca- na, affiancata da piatti creativi originali e da provare! Tutte le portate in menu sono realizzate esclusivamente con i prodotti delle botteghe del Mercato. Una filiera più che corta, controllata e garantita, che fa da sigillo alla bontà. Le portate sono semplici e saporite, come da tradizione: dalla pappa al pomodoro alle tagliatelle al sugo, passando per i salumi toscani, la ribollita, i crostini di fegato, i cannelloni, la carne di Chianina e di Sambucana. Si finisce in dolcezza con i dolci di David Bedu, si brinda col Chianti Classico, si chiude col Caffè Italiano della caffetteria del Mercato. IL PROGETTO: UN MERCATO CHE RIVIVE IN CHIAVE MODERNA Il mercato centrale è un luogo diverso, paragonabile al grande mercato rionale di Barcellona ma diverso perché tutto made in Italy e integralmente pensato per restituire centralità agli artigiani del gusto, con l’apertura di 12 botteghe che, oltre a vendere, raccontano una storia. La selezione dei 12 operatori è stata rigorosa e i requisiti richiesti non hanno riguardato soltanto la qualità dei prodotti ma anche le persone, l’esperienza, la passione, la cultura umana. E, dunque, girare tra i banchi delle botteghe significa osservare il lavoro degli artigiani (la mozzarella, il pane e la pasta, per dire, vengono preparati in diretta), chiedere e apprendere notizie, degustare prima dell’acquisto e perfino consumare sul posto i loro piatti. Ambiente vivace, frizzante, fatto di chiacchiere, scambi e incontri, ma soprattutto di conoscenza e contatto umano. All’interno, oltre alle botteghe anche una interessante Scuola di Cucina, succursale dell’Istituto Lorenzo de’ Medici, Mercato Centrale Firenze Piazza del Mercato Centrale 50123 Firenze Tel. 055 2399798 www.mercatocentrale.it Speciale presente da oltre 40 anni nel quartiere. Chi vuole imparare le nozioni base del bere bene si affida invece all’Enoscuola, diretta dal sommelier Luca Gardini. Una riqualificazione innovativa che mantiene la destinazione d’uso ma rivoluziona lo stile della proposta per fare di un luogo un’emozione. Rivista di orientamento nel food service 49 SPAZIO REGIONI Umbria Un assaggio di Eden in Umbria Relais Villa Monte Solare Via Montali 7 06068 Tavernelle di Panicale (PG) Tel. 075 832376 www.villamontesolare.com Speciale L’obiettivo del ristorante Villa di Monte Solare, ci spiega il titolare Franco Vitali, è offrire il massimo della produzione locale, che è costellata di eccellenze in questa lingua di terra al confine tra Umbria e Toscana. Si è scelto di privilegiare l’intimità, la qualità del servizio e il relax degli ospiti con un ristorante che accoglie fino a 40 commensali. La cantina conta 120 etichette selezionate tra le migliori proposte dell’Umbria e delle zone limitrofe che è possibile scoprire 50 ORIZZONTE R elais Villa Monte Solare è un piccolo assaggio dell’Eden in Umbria. La Villa, di chiara impronta settecentesca, nei secoli è stata una prestigiosa residenza nobiliare oltre che un importante centro di attività agricole. Oggi del grande passato restano tracce di stile che trasformano l’atmosfera di questo luogo in qualcosa di unico ed esclusivo: i grandi camini, le decorazioni murali, il pavimento in cotto antico e l’arredamento d’epoca. Oltre alla residenza, corpo principale della struttura, il relais è impreziosito dalla presenza degli annessi: “La Limonaia” del 1750 che attualmente ospita la Spa & Beauty Farm “Le Muse” e quattro camere superior con terrazza privata; la “Casa Gelsi”, edificio del 1639 circondato da gelsi secolari dove si trovano cinque suite ed una graziosa ed accogliente sala colazioni; “L’Olivaia”, antico frantoio e, separata da un caratteristico vicolo, “Gli Olivi”, una deliziosa costruzione in pietra, circondata da olivi secolari, vere sculture viventi. L’intera proprietà di 80 ettari contempla anche due piscine esterne con vista mozzafiato sulla natura e sulle colline umbre, ed il campo da tennis. In questo paradiso non poteva mancare la cucina con le sue irresistibili tentazioni. E infatti qui trova spazio il Ristorante Dolium di Villa Monte Solare, con una cucina concentrata sul tradizionale connubio culinario umbro-toscano, realizzata con ingredienti biologici e naturali. Una proposta di ricette, anche rivisitate con fantasia e creatività da un eccellente team di cuochi tutto umbro. UNA CUCINA CHE RACCONTA IL TERRITORIO affiancati da un servizio sommelier. La cucina capitanata dallo chef Matteo Ragni è costituita da un brillante team di giovani chef umbri. Creatività, talento e qualità sono gli ingredienti base di una proposta versatile e raffinata. Il Relais offre ai suoi ospiti un menù diversificato dove i tre piatti del giorno cambiano tutti i giorni del mese. Per citare solo qualche assaggio delle possibilità à la carte spiccano tra gli antipasti: una raffinata selezione di profumati salumi locali, una selezione di pecorini stagionati e speziati accompagnati da mostarde e miele, un filetto di persico del Trasimeno, una deliziosa crema di pecorino. Imperdibili anche le altre portate: dalle tagliatelle fatte a mano, alla trota salmonata, dal medaglione di cinta senese alla suprema di faraona, fino ai dolci: flan, tiramisù, macedonia con infuso di liquirizia. Un viaggio da sogno nella migliore tradizione del territorio! Umbria Un’osteria vera per sentirsi trattati da Re N el cuore di Gubbio a pochi passi da Piazza Bosone vive un’osteria di nome e di fatto: l’Osteria dei Re. Non aspettatevi piatti da nouvelle cuisine varcando la soglia di questo locale raccolto, che va cercato per essere trovato, ma siate certi che secondo una logica di genuinità e legame alla tradizione locale verrete trattati come dei re! Un connubio perfetto tra tradizione gastronomica e tradizione culturale e artistica della bellissima città eugubina è ciò che attende gli ospiti dell’osteria. Il locale, arredato in stile, contribuisce a ricreare l’atmosfera magica delle vecchie osterie di una volta. I cibi serviti in tavola fanno il resto, tutti naturali, attentamente selezionati e di altissima qualità nella loro particolarità, contribuiscono a delineare la filosofia del locale: semplice, appetitosa e soprattutto autentica. Trattandosi poi di un’osteria tutto ruota intorno al “buon bere”. La cantina ricca e diversificata offre un’ampia scelta di vini regionali e nazionali delle migliori etichette: vini rossi, bianchi, ma anche vini passiti e vini aromatici. Una menzione speciale meritano i distillati e liquori, vere prelibatezze provenienti dal sapere del luogo come l’Iguvium amaro prodotto a Gubbio e realizzato a partire da un infuso di erbe e il Monte Ingino liquore distillato di erbe aromatizzato allo zafferano. Per soddisfare ogni palato interessante e notevole è la collezione di birre d’abbazia belghe che vanno ad impreziosire la già fornita cantina intercettando i gusti dei più raffinati cultori del malto. LA CUCINA DA RE CHE ATTINGE DALLE RADICI DELLA TRADIZIONE EUGUBINA L’Osteria dei Re è il luogo giusto dove assaggiare i veri piatti della tradizione eugubina, cucinati da mani esperte, utilizzando ingredienti locali. Uno dei piatti più celebri dell’osteria è il Piattone del Re: la ciotolina di cotiche e fagioli, il brustengo con il prosciutto ed il formaggio al tartufo, la crescia con la frittatina rognosa, le patate arrosto, i fagioli all’eugubina, tutto preparato con ingredienti freschi e cucinati al momento. L’attenzione rivolta alla freschezza dell’ingrediente e alla corrispondenza con la tradizione si rispecchia nella scelta dell’oste di far Osteria dei Re Via Camillo Benso Conte di Cavour 15 06024 Gubbio (PG) Tel. 075 9222504 www.osteriadeire.com Speciale rivivere accanto al menù tradizionale anche alcuni piatti della cucina tipica locale, vere leccornie esclusive come la trippa, cucinata solitamente il martedì e il baccalà in umido e alla ceraiola che è possibile assaggiare il venerdì. Succulenta anche l’offerta delle carni ottime da fare alla griglia e per i veri appassionati di cucina imperdibile è la selvaggina. Nel periodo venatorio cioe’ da Settembre a Marzo si organizzano pranzi o cene su prenotazione a base di selvaggina dove è possibile mangiare: lepre, capriolo e cinghiale. Rivista di orientamento nel food service 51 SPAZIO REGIONI Emilia Romagna Un’oasi di pace e benessere nelle fonti termali Hotel Balneum Via Lungo Savio 15-17 47021 Bagno di Romagna (FC) Tel. 0543 911085 www.hotelbalneum.it L Speciale IL MATRIMONIO, EVENTO UNICO ALL’HOTEL BALNEUM ocation da sempre appartenuta alla famiglia dei proprietari, l’Hotel Balneum, continua, da generazioni, con grande passione ed entusiasmo, a proporre in un ambiente intimo e ricercato momenti di irripetibile armonia, quasi come sentendosi a casa propria. Tosco Romagnolo, a Bagno di Romagna, dove risiede l’Hotel Balneum, è un antico e piccolo borgo con una prodigiosa fonte termale a 45° che da più di duemila anni regala salute, bellezza e vitalità grazie alla capacità di coniugare le esigenze salutistiche e di relax degli ospiti con quelle dell’ospitalità e della buona tavola. Per assaporare la tradizione culinaria locale, l’hotel Balneum propone uno spazio suggestivo dove si mescola classico e contemporaneo, offrendo un perfetto mix con la semplicità di una attenta carta dei vini a completare il Per vivere l’emozione di un evento unico, indimenticabile fatto di armonia e di dolci dettagli, l’Hotel Balneum mette a disposizione tutta la sua professionalità ed esperienza al servizio degli sposi attraverso un percorso nel quale passo dopo passo si seguono i preparativi. Nel suggestivo salone si svolge la regia di un giorno affascinante 52 ORIZZONTE piacere di questa esperienza non solo gastronomica. Affacciato sul parco, il ristorante dell’albergo offre un servizio sia alla carta che a buffet, sempre ricco e fantasioso con prodotti di terra e di mare; i gustosi primi piatti, le grigliate, le tempure, la selezione di formaggi e per la sera il tutto incorniciato da luci soffuse per creare un’atmosfera calda e suggestiva. e magico grazie anche alla morbidezza delle candide tovaglie, il delicato decoro dei piatti in porcellana e dei calici di cristallo. Ricco e fantasioso in banchetto nuziale, esaltazione di profumi e sapori della generosa terra, per un giorno indimenticabile. L’ Albergo Ristorante Il Cacciatore, situato ad Acquapartita, una piccola frazione del Comune di Bagno di Romagna, a soli pochi chilometri dalle famose Terme, si affaccia sul piccolo lago Acquapartita, uno specchio d’acqua, tranquillo e incantevole, ricco di verde e centro di pesca della zona. L’Hotel Cacciatore è sinonimo di ospitalità, cortesia e pace, l’ideale per una vacanza sana e in tutto relax. Per chi non volesse pernottare, ma solo gustare le bontà tipiche dell’Appennino tosco-emiliano, l’albergo offre un’osteria che sa stuzzicare ogni palato accom- pagnando ogni pietanza con ottimi vini alla carta. La cucina è tradizionale ed offre le specialità della casa, tutte preparate utilizzando ingredienti freschissimi e di altissima qualità, provenienti dalla tradizione culinaria dell’Appennino toscoemiliano, come funghi porcini, tartufi, cinghiale e deliziosi primi piatti rigorosamente ”fatti a mano”. Inoltre nel paesino di Acquapartita, durante la stagione estiva, si svolgono numerose feste popolari per intrattenere gioiosamente i turisti. Emilia Romagna Vacanze di relax con i tipici sapori toscoemiliani Albergo Ristorante Cacciatore Fraz. Acquapartita 125 47021 Bagno Di Romagna (FC) Tel. 0543 903401 www.albergocacciatore.it UN MENÙ RICCO DI TANTE PORTATE DELIZIOSE MA ANCHE DI PIZZE SFIZIOSE DI OGNI TIPO Speciale Le pizze sono tutte cotte nel forno a legna, tecnica di cottura originale e che vuole essere mantenuta fino in fondo. Tutte le pizze sono caratterizzate da un impasto morbido e fragrante, e poi dalla salsa di pomodoro e dal formaggio, vera mozzarella, che completa il tutto, per dar vita alla classica margherita. Ma dal menù del ristorante si può scegliere tra una lunga lista di gusti, alternative e personalizzazioni, per fare della pizza una vera opera d’arte. Rivista di orientamento nel food service 53 SPAZIO REGIONI Abruzzo Ospitalità di spessore per sentirsi a casa Hotel Clipper Via Quinto 5 64021 Giulianova (TE) Tel. 085 8028579 www.hotelclipper.com Speciale U n albergo tre stelle lusso, completamente ristrutturato affacciato sul lungomare di Giulianova lido in una zona tranquilla e residenziale, immersa nel verde e vicinissima al centro città, con alle spalle il meraviglioso panorama offerto da verdi colline e dal Gran Sasso d’Italia. Questa cartolina arriva direttamente dall’Hotel Clipper, struttura a gestione diretta e davvero a misura di cliente. I clienti sono infatti al centro di un servizio affabile, presente e confortevole, curato in ogni suo aspetto da un personale preparato ed appassionato al proprio lavoro. A rendere la permanenza indimenticabile è l’equipe dell’hotel che con spirito complice e premuroso mani- LA PREMURA E L’ATTENZIONE AL CLIENTE SOPRATTUTTO A TAVOLA L’attenzione al servizio si vede soprattutto in cucina! Il ristorante dell’hotel Clipper è in questo un interprete orgoglioso della tradizione abruzzese ed italiana che rivivono in molti piatti del menù, dalla pasta fatta in casa alle portate con pesce di mare e con gli altri ingredienti del territorio. Il menù è vario e diverso con ricchissimi buffet di verdure a pranzo e a cena, pesce tutti i giorni e piatti per i più piccoli e per celiaci. Una marcia in più che si vede sin dalla prima colazione a buffet con proposte dolci e salate: ciambelle, biscotti, crostate, cornetti, torte fresche di giornata. Si prosegue 54 ORIZZONTE festa nei confronti della clientela una vocazione di ascolto davvero speciale. Dall’organizzazione di serate evento, all’animazione per bambini, alle serate al bar fino ai tanti semplici ma continuativi e importanti gesti che rendono il soggiorno un’esperienza confortevole e rilassante, tutto contribuisce a creare un clima unico e piacevole. Tutto per offrire un soggiorno confortevole e rilassante ma soprattutto un “servizio di qualità al giusto prezzo”, che matura da una conduzione familiare di trentennale esperienza. In questa cornice raffinata e cordiale la struttura ha il pregio di offrire differenti soluzioni di alloggio per vacanze e soggiorni, dalle camere agli appartamenti di diversa metratura. poi con le tante specialità di pesce: bavette al tonno, zuppa di cozze e fagioli senza dimenticare le linguine ai frutti di mare, il risotto alle seppie, le tripoline al salmone, i maltagliati ai frutti di mare la sostanziosa pasta e ceci del marinaio e i grandi classici risotto ai frutti di mare e spaghetti allo scoglio. Anche sul versante dei secondi l’offerta è succulenta: frittura mista, zuppa di pesce, seppie con piselli, san pietro al forno con patate, tonnetto alla griglia, coda di rospo al forno, e tanti altri piatti frutto di una preparazione attenta e rigorosa. I n una struttura completamente rinnovata e riqualificata l’Hotel Venezia offre ai suoi ospiti il comfort, il relax e un servizio di ospitalità efficiente e affidabile, per rendere ogni soggiorno un piacere unico. Assieme alle camere dotate di ogni comodità con balconi affacciati sul lido di Tortoreto, l’Hotel offre un ricco ventaglio di servizi aggiunti: un’ampia sala ristorante, un bar dove è possibile allungare le serate o trattenersi per una pausa rinfrescante durante il giorno, ma anche fare dei gustosi aperitivi con cocktail freschi e originali, parcheggio e garage privato. Per coccolare ulteriormente i propri ospiti l’hotel mette loro a disposizione una bellissima spiaggia privata, gestita e curata personalmente dai proprietari, perciò sempre pulita e tranquilla, adatta anche ai piccoli visitatori e ideale per chi vuole trascorrere le vacanze all’insegna del relax. Un’atmosfera rilassata e distesa quella messa a disposizione degli ospiti dal Signor Tony, padrone di casa, dalla cordialità ineccepibile capace di captare ogni esigenza del cliente e di corrisponderla in modo puntuale e accogliente sempre con il sorriso stampato in viso. La gestione familiare dal 1987 è ormai per clienti affezionati e per clienti nuovi una comprovata garanzia di qualità e sicurezza! LA CUCINA ABRUZZESE SUL PODIO DEI SAPORI Il ristorante è il fiore all’occhiello dell’Hotel Venezia. Qui la cura, la freschezza e l’autentica qualità del servizio sono palesi sin dal primo momento della giornata con una colazione abbondante, con proposte dolci e salate e cappuccini e caffè espressi preparati direttamente al momento. I cuochi, molto vicini alla tradizione culinaria del territorio e alla ricca varietà dei prodotti locali, si dilettano con estro e competenza nella preparazione di piatti sempre freschi utilizzando prodotti genuini e a km0. La cucina attinge sia al mare che alla terra con un occhio di riguardo per la tradizione: il pesce imperatore della tavola qui si esprime in tutta la sua bontà tanto nei primi piatti che nelle seconde portate; ma si possono gustare anche molti piatti a base di carne: cannelloni, lasagne, arrosti realizzati con carni di allevamenti locali. Ma la vera perla della cucina sono gli spaghetti alla chitarra, un must tutto abruzzese per una pasta Abruzzo Accoglienza di qualità sempre con il sorriso Hotel Venezia Via Alcide de Gasperi 35 64018 Tortoreto (TE) Tel. 0861 786143 www.hvenezia.com Speciale all’uovo lunga come i taglierini, ma con formato quadrato e uno spessore decisamente maggiore che ne cambia completamente la consistenza e il rapporto con il sugo di condimento. Da assaggiare senza riserve, magari concludendo il pasto con una sempre gradita fetta di dolce della casa che, come rivela Tony, è di semplice bontà casereccia basato sul binomio intramontabile tra crema e cioccolata. Rivista di orientamento nel food service 55 STANCO DEI SOLITI CUBETTI? DA OGGI LA TUA FANTASIA NON HA PIÙ LIMITI Modalità di preparazione: LE 4 REGOLE DA SEGUIRE PER UN RISULTATO ECCEZIONALE! Grandi Panieri presenta la linea di verdure surgelate “Foglia a Foglia”. Agrifood Abruzzo-Covalpa è stata la prima azienda italiana a produrre con questo innovativo metodo, che permette di mantenere intatte le foglie delle verdure e preservare le qualità del prodotto fresco. Foglia a Foglia garantisce alta qualità delle materie prime e provenienza 100% italiana, certificata da una filiera chiusa e controllata. La gamma comprendee un assortimento assortim mento m ento completo: SPINACI BIETE ERBETTE BIETE A COSTE CICORIA CIME DI RAPA/FRIARIELLI 1 FAI RINVENIRE VERZA I risultati migliori per conservare tutta la qualità di Foglia a Foglia si ottengono scongelando le porzioni, prima di prepararle e condirle nel modo desiderato. In alternativa, è possibile prepararle con cottura a vapore (6 minuti), a microonde (2 minuti a 750W), o in padella (4 minuti per lato). 2 CONDISCI Perfora leggermente la porzione in modo che il condimento penetri all’interno; spennella con un’emulsione di olio, limone e sale o con un condimento a piacere. 3 GUARNISCI Crea un contorno fantasioso guarnendo la porzione con gli ingredienti che preferisci. 4 SERVI Ecco un suggerimento di come puoi servire un contorno di sicuro successo: Spinaci Foglia a Foglia e pomodori glassati al forno (15 minuti a 120°C) con crema di formaggio aromatizzata al timo e salsa al formaggio sul piatto. AGRIFOOD ABRUZZO S.r.l. Sede: Via San Bernardino, 196 - 25018 Montichiari (BS) - Tel. 030 99 815 30 Fax 030 99 815 20 – email: [email protected] - www.agrifood.it - Stabilimento: Borgo Strada 14 - 67043 Celano (AQ) MARKETING La mela e la frutta in cucina Un tocco creativo in più per piatti intriganti e salutari S imbolo della città di New York; vera e propria illuminazione per Isaac Newton che scoprì la legge di gravitazione universale; emblema della discordia per Paride e frutto della tentazione per Adamo ed Eva, ma anche casa discografica inglese fondata dai Beatles nel 1968; simbolo dell’azienda Apple Inc. (il cui nome significa, appunto, mela). La mela sembra essere ovunque e da sempre nella storia dell’uomo. La mela, frutto di origine asiatica, reperibile tutto l’anno nonostante la sua maturazione naturale vada da agosto ad ottobre, ha un significativo potere antiossidante e contiene svariate vitamine, dalla provitamina A alla B1, B2, B6 e contiene anche niacina, acido folico, flavonoidi, e carotenoidi. Proprio per tali requisiti è considerata il frutto della salute! Il suo uso è destinato sia al consumo alimentare che a quello cosmetico; con la mela possiamo produrre succhi di frutta, sidri, alcol, addensanti ed astringenti, nella cucina come ingrediente lo possiamo accompagnare con verdure ed insalate ed anche con antipasti primi e secondi di carne e pesce, formaggi ecc. secondo la nostra fantasia, può essere consumata sia cruda che cotta. Per la precisione esistono almeno 7000 varietà differenti per colore gusto e consistenza: Annurca, Bianca neve, Campanina, Elstar, Fuji, Golden Delicious, Jonagold, Pink lady, Renetta, Seuka, Royal Gala e tante altre con caratteristiche di sapore, profumo e consistenza del tutto specifiche. La mela, ma anche tutta la frutta in generale, è un elemento principe nella preparazione di svariate ricette dolci e salate. ALEXANDER DE NIGRIS Chef di cucina consulenzaristorazione.it L’uso spazia dall’effetto decorativo, sempre interessante e di grande appeal, all’ingrediente principale e fondamentale della ricetta. L’utilizzo della frutta in cucine dolci o salate è una tradizione culinaria consolidata da tempo che richiede solo qualche piccolo accorgimento. Dal punto di vista organolettico e sensoriale l’impiego della mela, e della frutta in genere nei piatti, necessita del rispetto di alcuni canoni per non compromettere l’intera esecuzione della ricetta (occorre infatti molta attenzione all’equilibrio della stessa). È importante rispettare l’acidità della frutta che si usa così come il suo colore e la sua consistenza, in sintesi l’acidità potrebbe coprire il gusto di un piatto o il colore potrebbe diventare opaco a causa dell’ossidazione mentre la frutta potrebbe acquisire una consistenza sbagliata per via della tipologia di taglio adottata e di una errata manipolazione. A parte queste piccole premure la presenza della mela o della frutta in genere può impreziosire il sapore di un piatto rendendolo più intrigante e a volte anche più esotico. Inoltre, tra i vantaggi, l’uso della frutta in una ricetta con un elevato food cost, come ad esempio tartar di tonno, cruditè di mare, ovuli in carpaccio ecc., è di arricchimento per il piatto riducendo parte dell’ingrediente principale in modo da diminuire e ottimizzare il costo della portata (del resto qualsiasi frutta, anche la più ricercata, non andrà mai ad incidere sul food cost perché è sufficiente qualche etto di prodotto). Potremmo pertanto sostenere che la frutta nella ristorazione porta con sé una serie di interessanti vantaggi, pratici e sensoriali che con qualche attenzione a taglio, manipolazione e conservazione, possono essere sfruttati appieno dando ottimi risultati. Rivista di orientamento nel food service 59 Design Dalle mele al banchetto contemporaneo A cura di Floriana Pucci S in dall’inizio la curiosità è mela e poiché dove c’è una mela spesso c’è anche una donna, per proprietà transitiva, è pure una prerogativa femminile. Molto prima di Eva, che non seppe resistere alla tentazione della conoscenza, tre mele d’oro furono fonte di distrazione per la bella Atalanta e salvarono la vita del suo futuro sposo, Melanione. E forse ancora prima, in una tranquilla giornata di festa animata dal tintinnare dei calici e dal profumo inebriante di raffinate pietanze, un’altra mela dorata rotolò sulla tavola imbandita scatenando la guerra di Troia. Senza allontanarci troppo da questa cornice di corrispondenze, la mela di questo numero ci conduce ad un’altra tavola imbandita: un banchetto contemporaneo allestito dalla curiosità di una designer appassionata di ceramica, Elisabetta Furin. Non ho resistito e come richiesto dalla situazione, in preda alla curiosità, ho deciso di farmi raccontare proprio da lei il nesso tra curiosità, design, e ceramica. Il progetto di cui stiamo parlando si chiama “Ceramica made in Umbria” ti va di raccontarmi come nasce e in cosa consiste? “Questo progetto nasce dal desiderio della Regione Umbria di rilanciare il settore della ceramica, che nel nostro territorio rappresenta una tradizione culturale ed artistica di grande pregio, apprezzata in tutto il mondo. Dopo un periodo di grande richiesta del mercato, soprattutto da parte di quello estero, negli ultimi dieci anni l’interesse per la maiolica artistica ha subito una battuta d’arresto. L’obiettivo della Regione attraverso questo progetto è quello di dare una nuova immagine della ceramica, che valorizzi il prezioso contenuto culturale di questa tradizione artistica, ma che intercetti i gusti e le esigenze del mercato attuale. Il progetto “Ceramica Made in Umbria” tra i suoi contributi operativi ha previsto la realizzazione di una collezione composta da quarantacinque articoli, tra oggetti e arredi. Un progetto unico nel suo genere, che ha saputo mettere in collaborazione ventuno tra le migliori aziende delle più importanti città umbre della ceramica”. Tutto ruota intorno all’idea del banchetto contemporaneo, perché il banchetto? E perché il concetto del contemporaneo? “Il banchetto è un’espressione caratteristica della cultura classica ed è un elemento centrale della vita degli Etruschi; era l’occasione privilegiata per celebrare il buon bere, il buon mangiare e le diverse arti come la musica e la poesia, ma soprattutto era un rito sociale, che arrivava fino ad essere la rappresentazione della vita dopo la morte. Gli attuali scenari appaiono molto cambiati, ma è possibile trovare ancora un legame con questo passato: alcune tendenze in crescente aumento, come eventi di catering, di banqueting, di aperitivi e di degustazioni, sono oggi occasione di convivialità condivisa nei quali è possibile ritrovare la stessa attitudine umana alla socialità, abbinata al consumo del cibo e delle bevande. La collezione “Ceramica Made in Umbria” reinterpreta la tradizione maiolica alla luce di una sensibilità estetica contemporanea. La collezione comprende articoli per la tavola, complementi d’arredo e per il gift, ma anche arredamento da esterni e da interni. Questi prodotti cercano di rispondere alle esigenze di quei contesti riconducibili al concetto di “banchetto contemporaneo”, legati sia ad una dimensione pubblica, come quella della ristorazione e dell’ospitalità, che ad una dimensione domestica privata, per una quotidianità d’eccellenza”. Perché la ceramica? “In Umbria abbiamo una tradizione artistica secolare: a partire dalla ceramica arcaica medioevale, la maiolica raggiunge il suo massimo splendore durante il Rinascimento, grazie al contributo di Perugino, Pintoricchio e Raffaello che a quel tempo lavoravano in queste terre. La ceramica è la materia “plastica” per eccellenza che non esaurisce le sue potenzialità, ma anche oggi si presta ad essere interpretata secondo lo spirito del tempo”. Quali sono le caratteristiche salienti della tua collezione? “Oltre ad un ritorno alle origini funzionali degli oggetti in maiolica, ritengo che quello che più caratterizzi la collezione sia interpretare il concetto di decoro non più come disegno unicamente descritto dal pennello sulla superficie ceramica, ma come rilievo tridimensionale che plasma la stessa materia. Le cromie quindi non riempiono più l’intera area degli oggetti, ma lasciano spazio allo smalto bianco e al colore che, sublimato in pochi intensi tocchi di pennello caratteristici delle prove campione, dialoga con la texture decorativa per effetti unici su ogni pezzo. Si ottiene così un alleggerimento dell’aspetto estetico e un’ottimizzazione dei costi e dei tempi di produzione. Altro elemento caratterizzante è il dialogo della ceramica con il cashmere: due materiali dalle caratteristiche sensoriali opposte che uniti creano insolite suggestioni percettive e si valorizzano a vicenda”. Da designer, quanto conta la curiosità nel progetto di design? “Dal mio punto di vista ogni progetto scaturisce da un lavoro di ricerca. Come ci insegna Bruno Munari, un concept veramente innovativo, un’idea efficace, non compare dal nulla svegliandosi la mattina. La capacità del designer sta nel rispondere ad un bisogno, tenendo in considerazione tutti i vincoli del progetto, ma operando con uno spirito curioso, con uno sguardo laterale che, come lo definisce Edward de Bono, conduce il prodotto ad arricchirsi di contenuti inaspettati e che identifica la vera essenza della creatività”. La collezione sta per partire in direzione Milano dove sarà esposta all’HOMI dal 13 al 16 settembre 2014; tutte le informazioni per l’acquisto di ogni prodotto sono disponibili sul sito web dedicato. Elisabetta Furin è una designer e docente dell’Istituto Italiano design. Di lei mi piace aggiungere che conferma il parallelismo insolito tra mele e curiosità. Alla domanda qual è il tuo frutto preferito senza esitazione replica: “Adoro le mele, anzi la varietà delle Pink Lady, croccanti, saporite profumate!”. Mi svela che ha una tecnica infallibile per acquistare le mele al supermercato, le palleggia qualche istante prestando attenzione al suono che producono, il suono secco e pieno al tempo stesso è il segnale che quella mela fa proprio al suo caso! Stranezze? No, semplicemente cose da designer. E non stupitevi se c’è di mezzo una mela e una donna, del resto sembra che tutto sia iniziato da questo binomio! Sito ufficiale del progetto: www.ceramicamadeinumbria.it Elisabetta Furin, designer: elisabettafurin.it FORMAZIONE FORMAZIONE Istituto Italiano design Nuovo anno accademico alle porte L’ Istituto Italiano design è fra i principali istituti di livello Universitario e post-diploma, nel panorama della formazione italiana internazionale ed europea, attivo negli ambiti creativi del design, della moda, dell’arredamento, del web e della comunicazione visiva. La scuola è da sempre un crocevia di attività, un luogo di incontro, di scambio di idee e di confronto fra le diverse esperienze professionali che lavora all’attivazione di contatti e collaborazioni con aziende e industrie e dedica una costante attenzione all’innovazione, alla ricerca e alla sperimentazione. L’obiettivo della formazione è trasmettere agli studenti un metodo operativo in grado di rispondere alle esigenze del cliente e del mercato, stimolando una formazione culturale e critica necessaria ad interpretare il gusto del tempo e ad anticiparne le tendenze. L’offerta didattica è distribuita in quattro aree: Interior design, Industrial design, Fashion design e Communication design (Graphic-web, fotografia ecc). Tutti i corsi dell’IId sono riconosciuti dalla legge 845/78 e sono validi nell’Unione Europea. I CORSI INTERIOR DESIGN Durata 3 anni L’Interior design è la progettazione applicata allo spazio, assumendo l’involucro come punto di partenza per lavorare al suo interno, prevedendo sistemi di allestimento e di arredo e prestando attenzione a tutta quella gamma di componenti come luce, colore, texture, condizioni di comfort ambientale, che definiscono l’identità dello spazio e generano forme di relazione specifiche con gli utenti. Le applicazioni della progettazione di interni sono molteplici: spazi abitativi domestici, ad uso privato e collettivo; spazi del lavoro; spazi pubblici: musei, banche, uffici pubblici, ospedali, scuole e gli stessi interni urbani, i luoghi del consumo, ossia spazi da progettare in quanto luoghi per relazioni e scambi emotivi tra l’impresa e il pubblico di riferimento (Retail Design). INDUSTRIAL DESIGN Durata 3 anni L’Industrial Design è la progettazione riferita ai prodotti per il sistema industriale. Progettare un prodotto (un bene di consumo, uno strumento, un bene durevole, un’automobile o un elemento d’arredo) significa concepire e articolare tutte quelle caratteristiche funzionali, fisiche, tecniche, estetico-formali e comunicative che ne determinano gli aspetti qualitativi in relazione all’uso e alle possibilità tecnologiche e produttive. Le opportunità professionali in cui si declinano le competenze fornite dal corso riguardano: l’ambito della produzione tecnica per la progettazione di prodotti industriali, tecnico assistente per lo sviluppo di prodotto fisico e virtuale; ambito della progettazione disegnatore progettista tecnico, disegnatore progettista CAD; assistente nella ricerca di materiali e componenti tecnici; assistente di progetto nello sviluppo di soluzioni concettuali; assistente di progetto nella progettazione esecutiva. COMMUNICATION DESIGN Durata 2 anni + 1 specializzazione Il corso tratta la comunicazione a 360°, formando dei professionisti che saranno in grado di pensare in maniera creativa e comunicare in maniera efficace, attraverso una gestione competente dei segni e dei loro significati, delle tecniche di composizione delle principali strategie di marketing utilizzate per la produzione e circolazione del messaggio e una conoscenza approfondita delle tecnologie mediali. Gli ambiti trattati dal corso comprendono, tra gli altri, la grafica per il web, la grafica editoriale, il packaging, l’editoria Multimediale, l’immagine coordinata, sempre affrontati in maniera organica e promuovendo la cultura del progetto. I campi di applicazione professionale delle competenze acquisite sono: grafica editoriale; immagine coordinata d’impresa; packaging e comunicazione del prodotto; progettazione dell’audiovisivo e dei prodotti interattivi; editoria televisiva, audiovisiva e multimediale; web design. FASHION DESIGN Durata 2 anni+1 specializzazione Il corso è rivolto alla formazione di “progettisti” della moda, ovvero designer che, forti della tradizione artigianale italiana, sanno creare prodotti in sintonia con il sistema dell’industria della moda, le sue visioni, le sue necessità e i suoi vincoli. Gli ambiti operativi in cui può declinarsi l’attività del fashion designer sono: attività all’interno di studi professionali, di strutture aziendali del settore moda (abbigliamento, maglieria, accessori, gioielli e sportswear) e delle relative filiere produttive; attività inerenti l’area di produzione: Tecnico assistente per lo sviluppo modelli; Tecnico dell’abbigliamento e della moda); attività inerente l’area Creazione Assistente operativo ufficio stile; Disegnatore progettista CAD; Ricercatore di tessuti; Ricercatore di materiali; Tecnico ufficio stile; Womenswear designer, Menswear designer, Textile designer, Jewelry designer, Knitwear designer, Designer di accessori, Sportswear designer); il Commerciale/Distribuzione (Visual merchandiser; Assistent Store Manager); attività inerenti l’area Comunicazione e Web tecnico per allestimento stand fiere; assistente fotografia; fashion blogger, fashion web manager curator, fashion editor, fashion content manager. L’anno accademico sta per iniziare! Se sogni di lavorare nell’ambito del design, della moda, della grafica o dell’arredamento non perdere tempo. Se credi che creare è dare forma al proprio destino richiedi informazioni sulle attività, sui corsi a calendario e quelli specialistici. ISTITUTO ITALIANO DESIGN PERUGIA Corsi post diploma di livello universitario 64 ORIZZONTE Prenota un colloquio informativo gratuito T. 075 5734647 (Lun-Ven 10-13/15.30-18) [email protected] www.istitutoitalianodesign.it FORMAZIONE Made in Chef Academy Studenti Americani in arrivo a Terni grazie alla collaborazione tra la Chef Academy ed una delle più qualificate ambasciatrici della cucina italiana negli Stati Uniti, Maria Liberati P ochi sanno che decine di studenti da tutto il mondo frequentano la Chef Academy di Terni. Questi studenti vengono formati e professionalizzati al massimo livello e successivamente tornano nei propri paesi di provenienza portando con loro un bagaglio culturale enogastronomico legato all’Umbria. Questi professionisti aprono o lavorano in ristoranti, pizzerie e pasticcerie. Nel 2014 è stato raggiunto l’obiettivo di accogliere studenti da tutti i continenti. La Chef Academy realizzerà a Terni dei corsi settimanali improntati sulla cucina italiana rivolti al mercato americano e internazionale con la collaborazione e la partecipazione attiva di una delle più famose Celebrity Chef degli Stati Uniti: Maria Liberati. Durante questi corsi settimanali gli studenti potranno anche fare degustazioni di prodotti artigianali presso aziende locali ed escursioni nella bellissima Umbria. La base dei programmi sarà ovviamente Terni dove si trova la Chef Academy. Un’occasione in più per far conoscere l’Italia, e l’Umbria in particolare, nonché tutte le sue peculiarità enogastronomiche. I partecipanti al “week program”, avranno il piacere di vivere un’autentica esperienza culinaria italiana, visiteranno le bellezze dell’Umbria ed avranno la straordinaria opportunità di fare una full immersion nella vera cucina italiana professionale e di alto livello, seguendo i corsi alla Chef Academy. Oltre alle lezioni pratiche sono previste ovviamente diverse escursioni ed interventi di produttori locali interessati a promuovere a livello internazionale i propri prodotti. I programmi settimanali sono stati progettati in collaborazione con la guest star americana Maria Liberati, vincitrice di numerosi premi e autrice di libri. Maria è oramai riconosciuta come una delle Celebrity Chef più importanti d’America. La Chef Liberati, di origine ovviamente italiana, scrive libri sulla cucina italiana che negli Stati Uniti sono stati venduti in milioni di copie. Il più celebre dei suoi libri è “The Basic Art of Piazza Clai, 19 05100 - Terni Tel. 0744 432965 [email protected] www.chefacademy.it 65 ORIZZONTE Italian Cooking”. Maria divide il suo tempo tra il suo ufficio e la residenza negli Stati Uniti e l’Italia, dove scrive i suoi libri e i programmi di specialità culinarie e di vino e cibo oltre ai reportage di viaggio, alcuni in Italia e nei più magnifici castelli e vigneti d’Europa. La collaborazione con Maria Liberati è nata in seguito ad una visita dell’autrice alla Chef Academy di Terni. L’autrice, rimasta colpita dalla professionalità raggiunta dagli studenti di corsi Cuoco e Pasticcere ha deciso di progettare insieme alla Chef Academy un corso che permettesse ai suoi numerosi fan americani, nonché agli internazionali fan della cucina italiana, di impararne praticamente i segreti. Maria Liberati e la Chef Academy hanno ideato i programmi settimanali che verranno divulgati negli Stati Uniti per invogliare tutti gli appassionati che vorranno vivere una esperienza autentica italiana in un contesto unico, circondati dai migliori Chef Italiani che insegnano presso la Chef Academy di Terni. PAROLA AGLI ESPERTI Il calendario del contribuente a cura di Massimo Valeri FISCO & PREVIDENZA SETTEMBRE 2014 Martedì 16 Settembre 2014 IRPEF RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI, SUI REDDITI DI LAVORO AUTONOMO Versamento delle ritenute relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e sui redditi di lavoro autonomo, corrisposti nel mese di Agosto 2014. IVA - CONTRIBUENTI MENSILI Termine per procedere alla liquidazione nonché al versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese di Agosto 2014. CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese di Agosto 2014. IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese di Agosto 2014. Venerdì 19 Settembre 2014 MODELLO 770/ 2014 ORDINARIO/SEMPLIFICATO (proroga) Termine entro il quale effettuare l’invio all’Amministrazione Finanziaria della dichiarazione dei sostituti d’imposta. Martedì 30 Settembre 2014 DICHIARAZIONE UNIFICATA (redditi-IVA) Trasmissione telematica della dichiarazione unificata per il periodo d’imposta precedente per le persone fisiche, società di persone e società di capitali con esercizio coincidente con l’anno solare. DICHIARAZIONE IRAP Termine per la presentazione in via telematica della dichiarazione IRAP in forma autonoma. DICHIARAZIONE ANNUALE IVA Termine per la presentazione in via telematica della dichiarazione annuale IVA da parte dei contribuenti che non presentano la dichiarazione annuale unificata. OTTOBRE 2014 Giovedì 16 Ottobre 2014 TASI Versamento acconto 2014 per gli immobili siti in Comuni che hanno pubblicato sul sito MEF le delibere delle aliquote/detrazioni dopo il 31 maggio ed entro il 18 settembre 2014. IRPEF RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI E SUI REDDITI DI LAVORO AUTONOMO Versamento delle ritenute relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e sui redditi di lavoro autonomo, corrisposti nel mese di Settembre 2014. IVA - CONTRIBUENTI MENSILI Termine per procedere alla liquidazione nonché al versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese di Settembre 2014. CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese di Settembre 2014. IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese di Settembre 2014. Giovedì 30 Ottobre 2014 BENI D’IMPRESA CONCESSI IN GODIMENTO A SOCI/ FAMILIARI Comunicazione all’Anagrafe tributaria dei dati relativi ai beni concessi in godimento a soci e familiari. FINANZIAMENTI CONCESSI DA SOCI/FAMILIARI Comunicazione all’Anagrafe tributaria dei dati relativi ai soci o familiari che hanno concesso all’impresa finanziamenti o capitalizzazioni. Venerdì 31 Ottobre 2014 IVA RIMBORSO/COMPENSAZIONE TRIMESTRALE Termine per la richiesta di rimborso/compensazione dell’IVA a credito del trimestre precedente (LuglioSettembre 2014). 68 ORIZZONTE Decreto competitività: bonus investimenti Nuova opportunità per le imprese Massimo Valeri - Commercialista L‘ [email protected] art. 18 del Decreto Competitività (D.L. 91/2014 convertito in legge in data 11/08/2014 L. 116) prevede una nuova agevolazione per le imprese che intendono investire in beni strumentali da inserire nel processo produttivo. I destinatari dell’agevolazione sono: titolari di reddito d’impresa (ditte individuali, società di persone e di capitali, cooperative e stabili organizzazioni). Oggetto dell’“agevolazione: acquisto (proprietà o leasing) di beni strumentali compresi nella divisione 28 della tabella ATECO, ovvero macchinari e apparecchiature che intervengono meccanicamente o termicamente sui materiali e sui processi di lavorazione. Per usufruire dell’agevolazione: • deve trattarsi di beni nuovi, cioè mai utilizzati da altri soggetti; • i suddetti investimenti devono essere destinati a “a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato”. Non sono agevolabili gli investimenti di importo inferiore ad euro 10.000,00. Il credito d’imposta per gli investimenti nei suddetti beni è concesso per gli investimenti effettuati dal 25.06.2014 (data di entrata in vigore del D.L. 91/2014) fino al 30 giugno 2015. Il credito d’imposta attribuito è pari al 15% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali compresi nella suddetta tabella realizzati nei cinque periodi di imposta precedenti, con facoltà di escludere dal calcolo della media il periodo in cui l’investimento è stato maggiore. Per le imprese costituite da meno di cinque anni, la media degli investimenti in beni strumentali nuovi compresi nella divisione 28 della tabella ATECO da considerare è quella risultante dagli investimenti realizzati nei periodi d’imposta precedenti al 2014 o a quello successivo, con facoltà di escludere dal calcolo della media il periodo in cui l’investimento è stato maggiore. Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione nel modello F24 senza applicazione di limiti di importo. L’utilizzo in compensazione può avvenire a partire dal secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui è stato effettuato l’investimento. Il credito d’imposta va ripartito nonché utilizzato in tre quote annuali di pari importo e indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta nei quali il credito è utilizzato. Pertanto il credito d’imposta maturato nel 2014, per gli investimenti effettuati nel periodo 25.06.2014-31.12.2014, potrà essere utilizzato in tre rate di pari importo negli anni 2016, 2017 e 2018, mentre quello 2015, negli anni 2017-2018-2019. Per evitare condotte antielusive, nella concessione del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi ex art. 18, D.L. 91/2014, il Legislatore ha puntualmente definito le cause di decadenza dall’agevolazione prevedendo che il credito d’imposta è revocato: • se l’imprenditore cede a terzi o destina i beni oggetto degli investimenti a finalità estranee all’esercizio di impresa prima del secondo periodo di imposta successivo all’acquisto; • se i beni oggetto degli investimenti sono trasferiti, entro il termine di cui all’articolo 43, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, n strutture produttive situate al di fuori dello Stato, anche appartenenti al soggetto beneficiario dell’agevolazione. Il rispetto della suddetta condizione implica che: - i beni acquistati tra il 25.06.2014 e il 31.12.2014, non vengano ceduti fino al 31.12.2015; - i beni acquistati tra il 01.01.2015 e il 30.06.2015, non vengano ceduti fino al 31.12.2016. LEGGE Fermo amministrativo dei veicoli: illegittimo su beni strumentali dell’impresa e altre condizioni Alessandro Sorci - STUDIO INTEGRA Commercialisti Avvocati Consulenti del Lavoro www.integraassociati.it I l fermo dei beni mobili dei veicoli non può essere disposto, per effetto delle novità apportate dal DL 69/2013, su beni strumentali all’e- sercizio dell’attività e/o della professione. Inoltre, la liceità del fermo è subordinata ad una serie di requisiti di carattere, principalmente, procedurale: - il decorso di sessanta giorni dalla notifica della cartella di pagamento o di novanta giorni dall’accertamento “esecutivo” senza che il contribuente abbia adempiuto; - la previa e regolare notifica della cartella di pagamento o dell’accertamento “esecutivo”; - la comunicazione preventiva circa l’intenzione di adottare il fermo; - la presenza di una motivazione; - l’indicazione del responsabile del procedimento; - la sottoscrizione del funzionario competente. Il veicolo potrebbe essere strumentale all’attività d’impresa (si pensi, ad esempio, al fermo di un escavatore per una ditta edile o di un’autovettura per un agente di commercio). In questa ipotesi, grazie alle modifiche apportate dal DL 69/2013 all’art. 86 del DPR 602/73, il fermo del veicolo è inibito se il debitore o il coobbligato dimostrano, entro trenta giorni dalla notifica della comunicazione preventiva, “che il bene mobile è strumentale all’esercizio dell’attività di impresa o della professione”. L’adozione del fermo è inibita qualora il contribuente abbia ottenuto la rateazione delle somme iscritte a ruolo. L’emanazione del fermo postula il semplice decorso di sessanta giorni dalla notifica della cartella di pagamento o di novanta giorni dalla notifica dell’accertamento “esecutivo”: pertanto, la sua adozione è rimessa alla discrezionalità di Equitalia, che potrebbe anche “bloccare” tutti i veicoli in possesso del contribuente per importi di modesto valore. In tal caso, però il contribuente può ricorrere al Giudice per chiedere la riduzione del fermo e/o il suo annullamento per eccesso di potere. Nell’ipotesi in cui il veicolo sia in comproprietà, in giurisprudenza è stato sostenuto che il provvedimento è illegittimo nei confronti del comproprietario estraneo al rapporto tributario. Pertanto, esso deve ritenersi inefficace nei suoi confronti. L’Agente della Riscossione non è legittimato a disporre il fermo, ad esempio, dell’auto di un amministratore di società a garanzia di crediti tributari facenti capo all’ente da questi amministrato, stante la separazione patrimoniale sussistente tra i due soggetti. Ciò specie per le società di capitali, dotate di autonomia patrimoniale perfetta. ECONOMIA L’estate 2014 dei mercati finanziari Verecondo Susta - Consulente finanziario e Private Banker Banca Fideuram SpA D opo la pausa estiva abbiamo ripreso da pochi giorni le attività lavorative, nonostante, quella di quest’anno sia stata una delle peggiori estati da molti anni, soprattutto al Centro Nord Italia, con continue piogge e le temperature al di sotto della media stagionale. Il tempo di questa estate è stato un anomalia senza precedenti? Per nulla. I dati meteo ricordano brutte estati anche in passato. Come osservano gli esperti, ci sono state estati peggiori; per esempio durante gran parte degli anni Settanta: estati non solo piovose, con un livello di precipitazioni paragonabile a quello attuale, ma anche fredde. In particolare nel 1972, 1976, 1978 e 1980. Allora addirittura una parte della comunità scientifica pensava erroneamente che si andasse verso una nuova glaciazione. Le prime ondate di calore durature risalgono agli anni 1982 e 1983. Il perché di quest’estate piovosa va ricercata negli otto mesi precedenti. Tutta colpa dell’inverno o meglio della cosiddetta “configurazione metereologica anomala” come la chiamano gli esperti che si è creata sull’Atlantico tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Anche sui mercati finanziari l’estate è stata piuttosto anomala, dopo un inverno e una primavera strani. L’anno era cominciato con le previsioni di inizio della “normalizzazione” della politica monetaria e di attese di risalita dei tassi obbligazionari, invece complice anche il maltempo dei primi mesi dell’anno in America i tassi sono scesi continuamente. Siamo entrati nel periodo estivo con i mercati Europei in decisa flessione dopo l’inizio delle sanzioni nei confronti della [email protected] Russia e con dati negativi sul PIL del secondo trimestre in Germania, Francia e Italia. Draghi dopo questi dati ha lanciato un messaggio forte e chiaro sulle intenzioni della BCE ad utilizzare qualunque strumento disponibile per frenare la spirale deflazionistica e far riprendere il ciclo dell’economia reale. L’erogazione del credito bancario al settore privato è condizione essenziale per la ripresa economica. Da Settembre le Banche avranno accesso a 400 milioni di euro di convenientissimi prestiti per quattro anni dalla BCE e questi dovranno finire in modo obbligato alle imprese e alle famiglie per rivitalizzare l’economia reale. In America ci sono prospettive di accelerazione del ciclo economico e la stagione degli utili aziendali ha mostrato dai in rialzo. L’occupazione è in ripresa ma mostra una qualità diversa rispetto al passato tutto questo ha rafforzato la convinzione nella FED e nella BCE che le politiche monetarie rimarranno espansive e sosterranno la crescita economica mondiale. Gli indici americani sono ai loro massimi storici e il loro rialzo è uno dei più longevi degli ultimi 35 anni. Da ora in avanti il loro rialzo non potrà più essere sostenuto dalle politiche monetarie ma dovrà essere sostenuto dalla forza degli utili societari e dalla crescita economica. I tassi sono ai livelli così bassi in Europa da tempo immemorabile. La debolezza dell’euro ha riacceso prospettive più positive sulla ripresa dell’economia Europea, Russia e altre situazioni Geopolitiche permettendo. In sostanza c’è la ragionevole speranza di tenere anche nella zona Euro L’ombrello dentro allo zaino. Rivista di orientamento nel food service 69 INSERZIONISTI Gli INSERZIONISTI In questo numerodi questo numero AgugiAro e FignA Molini SpA itAlBovini Srl www.ergon.it - [email protected] Acqua Minerale San Benedetto Spa Treviso Collecchio Friesland Campina Italy Srl Scorzè (VE) - Tel. 800 544555 (Pr) Tel. 0422.401551 Via Piave, 12 Tel. 0521.301701 www.sanbenedetto.it 37060 Nogarole Rocca (Vr) [email protected] Fax 0422.347724 Fax 0521.301777 Tel. 045 6395234 - Fax 045 6395253 Agrifood Abruzzo Srl [email protected] www.agugiarofigna.com Fresystem spa Via S. Bernardino, 196 BiAnconi SpA Via Riviera idi Chiaia, 215 25018 Montichiari (BS) veco – luigi BAcchi 80121 Napoli (Na) Tel. 030 9981530 - Fax 030 9981520 Giano dell’Umbria (Pg) Collestrada (Pg) Tel. 081 400816 - Fax 081 419059 www.agrifood.it - Tel. [email protected] 0742.847145 Tel. 075.394046 www.fresystem.com - [email protected] Azienda Agricola Minelli Fax 0742.99346 Guglielmo Spa Fax 075.5990399 Via F.lli Cairoli - Zona ind.le sud Via Nazionale 06023 Gualdowww.bianconi1947.it Tadino (PG) www.luigibacchi.it 88069 Copanello (Cz) Tel. 075 9108159 Bonduelle itAliA Srl Tel. 0961 911063 Fax 075 9108159 pc Service Srl San Paolo d’Argon (Bg) www.caffeguglielmo.it [email protected] Perugia Tel. 035.4252411 [email protected] www.birraflea.com www.bonduelle-foodservice.it Hero Italia Tel. Srl 075.5005589 Agugiaro & Figna Molino Spa Via Leoni, 4Fax 075.5018005 Strada dei Notari, ceSAre25r27 egnoli & Figlio Srl 37121 www.pcserviceumbria.it Verona (Vr) 43044 Collecchio (Pr) Bologna Tel. 045 8060943 - Fax 045 8060900 Tel. 0521 301701 - Fax 0521 301777 Tel. 051.222483 www.hero.it www.agugiarofigna.com pizzoli SpA Fax 051.269938 I.l.c.o. Srl [email protected] Budrio (Bo) Strada Onanese, km 4.300 Asiago Food Spa www.regnoli.it Tel. 051.6924511 01021 Acquapendente (Vt) Via S. Maria, 7 c gM Srl Fax 051.6920293 Tel. 0763 711133 - Fax 0763 711155 35030 Veggiano (Pd) (Mc) www.ilcosrl.it www.pizzoli.it - [email protected] Tel. 049 5082260 Pollenza - Fax 049 5082270 0733.201025 Innovazione Srl www.asiagofood.itTel. - [email protected] induStrie AliMentAri Srl Via r G.iunione Garibaldi, 93 Barry Callebaut Fax AG 0733.201016 06063 Magione (PG) Westpark Pfingstweidstrasse 60 Avegno (Ge) www.cgmsurgelati.it Tel. 075 8472263 - Fax 075 8478170 8005 Zurich Switzerland Tel. 0185.79043 onServe itAliA Tel. +41c43 204 04 04 Soc.coop.AgricolA innovazione2006.com Fax 0185.799025 [email protected] Lazzaro Fax +41 43 S. 204 04 00 di Savena (Bo) www.lariunione.it Itaco www.barry-callebaut.com Tel. 051.6228311 Str. L. Ariosto, 39 Bernardini Gastone Srl Fax 051.6228312 SAlA 06063 Magione (PG) Via di Lavoria, 83/85 www.conserveitalia.it San Giustino Tel. 075 8472548 - Fax 075(Pg) 8478051 56040 Cenaia (Pi) www.itaco-horeca.it Tel. 050 644100 deltA project group Tel. 075.8583753 [email protected] www.bernardinigastone.it Fax 075.8583415 Assisi (Pg) Italbovini Srl Bresaole Pini Srl www.salasedie.it Tel. e Fax 075.8042624 Via Campagne, 10 Via Centrale, 1 - 23034 Grosotto (So) [email protected] 31024 Tempio di Ormelle (TV) Tel. 0342 887350 SiFA Srl Tel. 0422 401551 Fax 0422 347724 [email protected] deMetrA Srl www.italbovini.it -Perugia [email protected] Bianconi Spa Talamona (so) Tel. 075.5051028 L’Ascolana Srl Piazza del Mercato Tel. 0342.674011 Zona Industriale II Fase 06030 Bastardo di Giano dell’Umbria (Pg) Fax Campolungo 075.5006862 63100 Ascoli Piceno Tel. 0742 99423Fax - Fax0342.674030 0742 99742 www.sifa.it Tel. 0736 403437 Fax 0736 226540 www.bianconispa.it - [email protected] www.demetrafood.it www.lascolana.com Bigini & Partners togni SpA FreSySteM SpA Pizzoli Spa Str. Corcianese, 218 Serra San Quirico (An) Caivano (Na) Via Zenzalino Nord, 1 06132 Perugia 081.400816 40054 BudrioTel. (Bo)0731.8191 Tel. 075 8680043Tel. - Fax 075 7823403 Fax 0731.880035 Tel. 051 6924511 - Fax 051 6920293 www.biginiepartners.it Fax 081.419059 www.pizzoli.it www.togni.it [email protected] www.fresystem.com Pucci Ufficio Srl Bonduelle Italia Srl rieSlAnd Via A.Barteri, 8 trinità SpA Via QuintinoFSella, 1 cAMpinA itAly Srl Agrate Brianza (Mb) 06100 Perugia 20121 Milano (Mi) Vallese(Pg) di Oppeano (Vr) Tel. 075 505921 - Fax 075 5059250 Tel. 035 4252411 - Fax 035 952880 Tel. 039.6072500 Tel. 045.6984075 www.pucciufficio.com www.bonduelle.com Fax 039.6072509 Fax 045.6984109 [email protected] Clai soc. coop. agricola Srl www.debic.com www.trinitaspa.it Riunione Industrie Alimentari Srl Via Gambellara, 62/A Via Marconi, 2 - 16030 Avegno (Ge) 40020 Sasso Morelli Imola B (Bo) ForMec iFFi SpA t ruck line 799025 Tel. 0185 79043 - Fax 0185 Tel. 0542 55711 Fax 0542 55777 (Lo) San-Rocco al Porto www.lariunione.it Perugia www.clai.it - [email protected] Tel. 0377.45401 [email protected] Demetra Srl Tel. 075.5055931 Trinità Salumi Via Roma, 41/B Fax 0377.569331 FaxSpa 075.5057146 www.formec.it Via R. Maffei, 195 23018 Talamona (So) [email protected] 37050 Vallese di Oppeano (Vr) Tel. 0342 674011 gelAti Stocchi Srl Tel. 045 6984075 Fax 0342 674030 uMBrASAluMi Srl Arezzo Fax 045 6984109 www.demetrasrl.it - [email protected] Ponte- [email protected] Felcino (Pg) www.trinitaspa.it Due Tigli Spa Tel. 0575.984033 Tel.S.r.l. 075.6910485 Urbani Tartufi 0575.984143 Via Seganti, 73P Fax - 47100 Forlì (Fo) SS. Valnerina Km. 31 + 250 Fax 075.5919273 Tel. 0543 473300 www.gelatistocchi.com 06040 Sant’Anatolia di Narco (PG) Fax 0543 473273 www.umbrasalumi.it g uglielMo SpA Tel. 0743 613171 - Fax 0743 613035 www.duetigli.com v ittoriA A SSicurAzioni SpA Copanello (Cz) www.urbanitartufi.it Ecosuntek Spa Magione (Pg) [email protected] Via Madre Teresa Tel. di Calcutta snc 0961.911063 Vittoria Assicurazioni Spa 06023 Gualdo Tadino (PG) Tel. e Fax 075.841693 Fax 0961.911143 Marchesi Rag. Moreno, Agente Generale Tel. 075 9141817 - Fax 075 8501777 www.vittoriaassicurazioni.com www.caffeguglielmo.it Via Sacco e Vanzetti, 13 www.ecosuntek.com - [email protected] WiBerg i.l.c.o. Srl 06063 Magione (Pg) Elle Esse Snc Tel. e fax 075 841693 (Austria) Via Faustana, 44 Salisburgo Acquapendente (Vt) www.vittoriaassicurazioni.com 06032 Borgo Trevi (Pg) Tel. +43.(0)662.63820 Tel. 0763.711133 [email protected] Tel. 0742 381678 - Fax 0742 78333 Fax +43.(0)662.6382810 Fax 0763.711155 Wiberg Gmbh www.elleesse.it - [email protected] www.wiberg.eu Salisburgo (Austria) Ergon Informaticawww.ilcosrl.it Srl Tel. +43 0 662 63820 Via Per Salvatronda, 21 Fax +43 0 662 6382810 31033 Castelfranco Veneto (TV) www.wiberg.eu Tel. 0423 4247 - Fax 0423 424880 Scarica l’App DEBIC TOP COLLECTION per Android e iPhone La nuova raccolta punti Debic. La qualità è servita, la fedeltà è premiata. TOP Collection è la grande raccolta punti che premia la tua fedeltà ai migliori prodotti Debic. 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