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Security manager Così cambiano le competenze
Security in azienda Security manager Così cambiano le competenze di Valerio Salvi Informazioni, dati e sistemi delle aziende costituiscono un patrimonio che è necessario presidiare con nuove dinamiche operative. Intervista con Giuseppe Femia, Security Manager Vodafone Italia e Presidente A.I.P.S.A. L a complessità della security oggi, richiede un approccio nuovo e competenze più ampie. Su questo tema molto attuale AIPSA ha recentemente organizzato un interessante convegno a Roma dal titolo “Security 2.0: la tutel@ del patrimonio e del business nell’economi@ digitale”. Con questo convegno AIPSA ha voluto affrontare le diverse tematiche relative a rischi, minacce ma anche alle opportunità che i security manager aziendali devono fronteggiare e presidiare nell’ambito delle nuove complesse dinamiche aziendali legate all’economia digitale. Ancora, il processo di globalizzazione prima e la crisi economica oggi, ha comportato che da un lato il cliente sia diventato sempre più esigente e dall’altro che le aziende siano sempre più focalizzate al “core business”, trasferendo al di fuori del perimetro aziendale tradizionali componenti importanti della “values chain” (es. outsourcing, offshoring). Informazioni, dati, conoscenze, processi e sistemi presenti nelle aziende oggi concorrono a configurare un patrimonio intangibile criti- a&s febbraio 2010 36 Security in azienda co e vitale che è necessario presidiare attentamente con nuove sensibilità e dinamiche operative. Questi nuovi scenari tecnici, economici e di mercato, che configurano un mondo in crescita esponenziale, condizionato dagli incessanti sviluppi tecnologici e dalla globalizzazione, sempre più interconnesso e interdipendente, influenzano fortemente la professione del Security Manager e richiedono un modo nuovo di presidiare rischi e minacce a 360 gradi. Ai rischi tradizionali di sicurezza fisica e logica si intrecciano nuove e forti esigenze di sicurezza, privacy e governance che modificano il perimetro delle attività della security ed ampliano significatamente le responsabilità del security manager. In questo contesto è necessario che il Security Manager abbia una buona conoscenza del business e rappresenti una funzione che è parte integrante del business, che opera in modo trasversale nei processi aziendali e che è percepita come funzione a supporto del busi- ness e della sua continuità, piuttosto che come rallentatore di processi. Come sta cambiando l’approccio alla security? Negli ultimi venti anni abbiamo assistito ad una evoluzione graduale del modello organizzativo ed operativo di security nelle aziende che nel tempo ha visto mutare strategie di riferimento, mission e perimetro di attività e responsabilità della funzione security . Da un modello di security definibile “Castle based” (con un focus basato sul patrimonio tangibile/fisico e sulla sicurezza perimetrale fisica e logica), si è passati ad un modello “Business oriented” (con forte focus sugli intangible assets e sulla continuità del business) per approdare ad modello definibile “Total Risk Governance”. Questo nuovo modello di governance (che possiamo provocatoriamente definire Security 2.0), deve prevedere un nuovo bilanciamento tra attività di prevention e reaction, un giusto mix di competenze e capabilities tra sicurezza fisica, logica e politiche anti-frodi (interne ed esterne) e governance dei rischi a 360 gradi. Le strategie di security devono sempre più essere integrate con i macro-progetti aziendali garantendo il ritorno degli investimenti e instaurando un completo allineamento con gli obiettivi di business sia nel breve/medio che nel lungo periodo. In uno scenario di veloce cambiamento come quello che caratterizza l’economia digitale, la figura del Security Manager deve evolvere per essere capace di individuare, valutare e mitigare i nuovi rischi. Deve comprendere quanto è fondamentale proteggere una mole crescente di asset intangibili (in primis il brand aziendale), in un contesto dove velocità, comunicazione informale tra pari, dialogo tra azienda ed utenti (sul web ma non solo) sono determinanti per il successo del business. L’evoluzione del ruolo del Security Manager deve essere rafforzata mediante un nuovo e più efficace framework di governance della sicurezza, condiviso ed approvato a livello di top management. Il Security Manager deve presidiare rischi e minacce a 360 gradi a&s febbraio 2010 37 Security in azienda nomiche-finanziarie per bilanciare efficacemente i costi-benefici degli investimenti di sicurezza, evidenziando costi della non sicurezza e ritorni degli investimenti. Che approccio ritiene sia giusto seguire, per proteggere le infrastrutture critiche? Se l’11 settembre ha dato una svolta per il ruolo del security manager, la Direttiva Europea sulle Infrastrutture vedrà le aziende gestori di infrastrutture critiche, e quindi il Security Manager, come risorse fondamentali per il Sistema di Sicurezza del Sistema Paese. Con la Direttiva Europea COM 2006 sulle Infrastrutture Critiche, il focus della protezione di queste infrastrutture vedrà gli “asset strategici” come elementi vitali e spina dorsale del Sistema Paese. La direttiva regolerà quindi future e specifiche dinamiche di cooperazione fra aziende considerate “infrastrutture critiche” ed il Sistema Paese, inquadrando rapporti e ralazioni in logiche diverse rispetto a quanto è avvenuto sino ad oggi. L’approccio più giusto da seguire penso sia di garantire la corretta implementazione di quanto previsto dalla normativa europea che si aggiunge ai Piani di Business Continuity Management che le aziende hanno implementato al loro interno (Business Continuity Plan, Crisis Management Plan, Piani di Disaster Recovery Plan, Contingency Plan, ecc.). Giuseppe Femia, Security Manager Vodafone Italia e Presidente A.I.P.S.A. Quale ritiene siano le principali competenze che deve sviluppare oggi il security manager? In questo nuovo contesto cambiano molti paradigmi della strategia, operatività, responsabilità e ruolo del responsabile della security ma cambiano anche i modelli organizzazativi di sicurezza. Le competenze da sviluppare sono quelle che consentono il più efficace presidio e gestione a 360 gradi di rischi e minacce, proteggere un patrimonio sempre più intangibile, critico e vitale e contrastare nuove forme di cybercrime (Risk management, Crisis Management, Business Continuity, Intelligence, Fraud management, Business Security, ecc.). È fondamentale la capacità di conoscere le strategie di business da declinare in strategie di security, capacità di gestire il cambiamento veloce, di leggere indicatori prima di altri. È importante sviluppare competenze specifiche che aiutino a pianificare all’interno dell’organizzazione aziendale attività di marketing e comunicazione della security, mediante utilizzo delle nuove tecnologie e strumenti disponibili. È vitale, infine, sviluppare competenze eco- Quali iniziative di AIPSA nel corso del 2010, per promuovere la cultura di una sicurezza sempre più integrata? Per promuovere una cultura di sicurezza sempre più efficace ed integrata, affermare il successo della funzione security all’interno dell’organizzazione aziendale e per valorizzare il ruolo professionale dei security manager, AIPSA ha definito 10 priorità strategiche del Security Manager, che abbiamo riassunto in un box. Innanzitutto per noi il 2010 sarà un anno davvero significativo. Venti anni di storia a maggio 2010 è una tappa importante. Vogliamo dedicare tutto l’anno ad eventi e convegni volti a diffondere la cultura della sicurezza e a consolidare la funzione di securiy nelle aziende. Investiremo su Comunicazione e a&s febbraio 2010 38 Security in azienda Cultura. Possiamo già anticipare che a gennaio abbiamo pianificato con la collaborazione di Federmanagement una ricerca volta a mappare la percezione della security nelle altre funzioni aziendali. Il nostro impegno poi sarà dedicato fortemente alla Formazione. Abbiamo accolto con piacere l’iniziativa di numerosi Security Manager, dirigenti aziendali, imprenditori e docenti universitari di contribuire all’apertura all’Aquila dal 19 aprile 2010 una Scuola Internazionale di Etica e Sicurezza tripla A (Alimentare, Ambientale e Aziendale). Il 12 dicembre 2009 in Piazza Fontana è stato dato il via formalmente a questo importante cantiere già attivo da oltre 5 mesi per costruire percorsi formativi utili alla gestione dei rischi e delle crisi e alla sicurezza di tutto il Pianeta. Ho rappresentato AIPSA insieme a 12 soci che si sono già attivati per costruire il pro- getto definitivo che verrà presentato anche a Verona il 12 marzo 2010. Il nostro obiettivo è quello di poter continuare a garantire occupazione e la nascita di nuovi professionisti oltre che l’aggiornamento continuo della nostra famiglia professionali con percorsi a loro specificatamente dedicati soprattutto alla luce del progetto di aggiornamento della Norma in sede UNI. Siamo davvero soddisfatti di nuovi percorsi di crescita proprio nell’anno in cui andremo a festeggiare il nostro ventennale. È ancora possibile dare il proprio contributo per idee e proposte ma soprattutto per coinvolgere gli iscritti a questi corsi che certamente entreranno nella storia della formazione manageriale mondiale. www.aipsa.eu Manager giche del Security te ra st tà ri io pr Le 10 ione azienputazione di funz re la re ida ol ns co à. 1. Confermare e tica e dell’integrit lla legalità, dell’e adi cogliengr 0 36 a dale a presidio de y” rit cu ienda una “Total Se ent, com2. Maturare in az nti (risk managem ge er em tà ni rtu e, fraud managedo nuove oppo rastrutture critich inf t, en em ag an inpliance m mpre più e meglio etica/integrità). ibile, innovativa, se ss fle ment, legge 231/ e ion nz fu e confermarsi com 3. Svilupparsi e s e della security” pporto al busines e a “creare il valor su di lor va il ene” er tegrata e gg te “pro ne degli investim curity e valore: da te la razionalizzazio ian ed m ria 4. Coniugare se zia an dali. patti della crisi fin e nei bilanci azien ra5. Presidiare im cimento dai vertici os mplessità e sburoc on co ric lla o de lor e e ion za uz rid n co e ti di sicurez ion az ov acia, efficienza e inn l respon6. Coniugare effic processi). e e ur ed oc pr , contributi alla socia e es m ici ol co (p le ne cia so zio za cio tiz ili nel bilan tività consuntivab n 7. Sviluppare at coerentemente co e con le istituzioni, e es Pa sibility. a m ste Si le sinergie con il e. 8. Massimizzare rastrutture critich e e la conosceneuropee sulle inf e ando la percezion tiv ior igl m , da nuove diret ien az y in zione” interne. lorizzare la securit keting e comunica ar “m di formahe 9. municare e va ific ec in sicurezza, piani con attività sp rity per chi opera cu lla forza della sicurezza se de di to e ial en m er re ag ofessionali, inc rmazione man fo pr ie re igl iva m nt fa ce In se . er 10 ersificati per le div tivi strutturati e div rsità. con e nelle Unive y mazione di securit a&s febbraio 2010 39