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O`POI IL SIGI\ORE MI DIEDE DBI FRATELLI.......`O (Test., 14

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O`POI IL SIGI\ORE MI DIEDE DBI FRATELLI.......`O (Test., 14
O'POIIL SIGI\OREMI DIEDE
DBI FRATELLI.......'O
(Test.,14-FF 116)
L'amore trinitario fatto visibite
Il divino "lVoi"
1.1
1.2
"In quei giorni Gesùvenneda Nazaret di Galilea e battezzatonel
Giordano
fu
da Giovanní" (Mc r:9). con la suascesanelle acquedel Giordano,Gesù
segnalòuna rottura radicalecon il suopassato. Non sarebbepiu il falegname
da Nazaret. SecondoSanBonaventura,il nostroDio Trinitaiio è un mistero
di diffusionedi se,umile amore. "Tu sei il Figtio mio prediletto, in te mi
sonocompiaciuto"(Mc1:11). Il totaledonodi se che il Padrefa nel amore
trovò un ugualmentetotaledonodi senellarispostanel Figlio. "(Giovanni)
vide....lospirito discenderesu di (Gesù)comeuna colomba" (Mc. l:10). Lo
Spirito Santoè statodescrittocomeil divino "Noi" che è, non la ,,terzapersona
dellaTrinità", ma piuttostola primapersonaplurale. Nella occasionedel
battesimodi Gesù,questorapportoera evidentea occhio nudo.
Parlandodi Gesu,SanPaoloci dice: "Perchépiacque a Dio difare abitare in
lui ognipienezza" (Col. 1: l9). Bonaventuruòi dice che lo stessoabbraccio
del Padreche awolge il Figlio, raggiungepure noi. Nella *pienezza"del
abbracciodi Gesùal Padre,I'amoretrinitaiio visibilmenteabtracciail mondo.
Marcoci dice"..videaprirsi i cieli..." (Mc. l.l0), i cieli eranolacerati.
L'amoretrinitario eravisibile nel donodi se che Gesufa ai poveri: nel Luca
4:
"Lo spirito del signore è sopradi me.........miha
mandato^per
annunziareai
poveri un lieto messaggio..........OSgi
si è adempiutaquestaScritturachevoi
aveteudito con i vostri orecchi" (Lc 4: 17-21). L'amore trinitario trasforma
i rapportiumani quandoGesùcominciò a formareuna nuova famiglia di
discepoli: "chi è mia madree chí sonoí mieifrateilÌ? poi stendlndo
la
manoverso i suoi discepolidisse; Ecco mia madre ed ecco i mieifratelli
perchéchiunque,folo volontà del Pqdre mio che è nei cieli, questi"è
per me
fratello' sorellae madre'' (Matt. 12: 48- 50). L'autore del Ebrei ci dice:
"(Gesù)non si vergognadi chiamarti (noi)
fratelli,' (Eb. 2: l l). L,amore
trinitario. fatto visibile and manifestoin Gesu,creaun mondo nuovo
di
rapportif ratelli/sorelle.
"Frqncesco,un adoratore della Trinità...."
2.1
ComeGesual suo battesimo,Francesco,
davantial Vescovodi Assisi,ruppe
totalmentecon il suo passato: "Gttardate,non solo do indietro
il suo denaro,.
gli restituiscotutti i miei vestiti. Andrò nudo al signore', (2cyrr,l2).
La
nuditàdi Francescosi riferiscea molto di piu dei sioi vestiti! ,,Andrò
nudo
al Signore" flt)una rottura definitiva con un intero modo di vivere ed essere.
Lui visibilmentee pubblicamente
abbandonòla suaposizionesocialein Assisi.
2.2
Francescorispondeal Padrecon il dono di se nel amore: "Da adessoin poí
dirò liberamente,'Padrenostro che sei nei cieli"' (}CVII,l2). Nella sua
Letteraal Ordine,Francescorendechiaro il suo desideriodi imitare Gesunella
totalità del suo dono di se al Padre:
"l'{ulla di voi tratteneteper voi, ffinche tutti e per intero vi accolga
Colui che tutto a voí si offre" (LOrd.29)
2 . 3 ComeGesù,l'abbracciodi Francescoal Padrecomprendeanchei suoi fratelli e
sorelle. La possiamovederequestonel suo Testamentodove Francesco
unisceI'abbracciodel vangeloe I'abbracciodelle fraternità:
"E quando il Signoremi ebbedonatodeifratelli, nessunomi mostrava
che cosadovessifare, me lo stessoAltissimomi rivelò che avrei dovuto
vivere conformementeal Santo Vongelo" (Test.l4)
2.4 Bonaventuradescriveil momentoquandoFrancescoportò I'unità a questo
abbracciodelle fraternitàed il Vangelo. Accompagnatoda Bernardo,
Francescoentrònella Chiesadi SanNicola e aprì il libro dei Vangelitre volte,
incontrandoi testi: "Se vuoi essereperfetto, va, vendi tutto quello che hai e
dàllo ai poveri......Nonportare nienteper il tuo viaggio.....Sequalcunovuol
venire dietro a me, rinneghí se stesso,prenda la sua croce ogni giorno e mi
seguo." Questitesti costituironoil modello per una fraternitàdi testimonidei
Vangeli. Bonaventurasottolineail profondo significatotrinitario di questo
momenttliniziandol'esperienzaconle parole: "Francesco,un adoratoredella
Trinità..." (LMg 3).
L'Amore Trinitario Trasforma il Mondo
Umiltà: La rívelazione che Dio fa di se stesso
3.1
L'esperienzatrinitariadi Francescodiventaancorapiu chiaraquandoegli
sceglieI'umiltà comepietraangolaredellavita evangelicadei Francescani,
"Voglio chiamarequestafraternitàI'Ordine dei Frati Minori" (lC XV, 38).
Francescoha sceltoI'umiltà comeprincipalecaratteristica
della sua
confraternitaperchéI'umiltà caralterizzalarivelazioneche Dio fa di se stesso:
"il quale (Gesù Cristo), pur essendodi natura divina, non consideròun
tesoro geloso la sua uguaglianzacon Dio; ma spogliò se stesso,
assumendola condizionedi servoe divenendosimile agli uomini" (Fil.
2:6-7\.
Francescovide con grandechiarezzaspiritualeche la Festadell'Annunciazione
non è primariamenteuna festadella BeataVergine Maria e che I'Incarnazione
non è primariamente una festadi Gesù,ma tutte e due celebranol'umile amore
di Dio nostroPadre.
"L'Altissimo Padreannunciochequestosuo Verbo...sarebbe
venutodal
cielo,I'annunciòper mezzodel suoarcangeloGabrielealla santae
gloriosaVergine Maria, dalla qualericevettelu curne dellu nostra
fragile umanitù." (2LtF, 4)
Lo svuotamentoche Dio fa di se stesso(kenosis)raggiungeil suo compimento
nellacroce:
" ..'umiliò se stessofacendosiobbediente
fino alla morte - e alla mortedi
"
(Fil.2:
croce.
8)
PerFrancesco,abbracciando
la croce, Gesùdiventaspecchiodell'amoredel
Padreche donase stesso:
"E la volontà di suo Padrefu tale che il suo figlio benedettoe glorioso,
dato e nato per noi. offrissese stesso,cruentamentecome sacrificioe
comevittima sull'altaredellacroce', (Lfl: FF lg4)
Lo studiosofrancescano,
Elia Delio, osservache'ol'umiltànon è una qualitàdi
Dio, è I'essenzastessadi Dio comeamore." Francescocafiuraquesto
concettonelleLodi di Dio Altissimo, esclamando
"Tu sei I'Umiltà,, (prsG,4)
L'umiltà forma la fratella nza
4 . 1 Nostro Dio Trinitario è, per natura,relazionale. Ispirandosida san
Bonaventura,laTrinitàè statadescrittacome"unajibera comunionedi
personesenzadominazionee senzasubordinazione".L'umiltà aprei cuori
umani alla esperienzadi un rapportoe al esperienzadiDio. Francescocercò
di fare della sua fraternitàuno specchioterrenodella rapportoTrinitario, ,.una
libera cotnunionedi personesenzadominazionee senzasubordina
zione,,
.
Due passaggimolto significativi sottolineanoquestopunto. Francescoindica
che lo Spirito Santoè il modello di autoritànella sua fraternità,affermando:,.lo
Spirito Santoè il ministro generaledi questoOrdine". Nel Capitolo 2 del Rb,
egli afferma: "TerminatoI'annodellaprovasianoricevuti all'òbbedienza.. .',
( R b ,I I , 1 l ) .
4.2 Lo spirito Santo- il legamedi unità fra padree Figlio - ci inducein un
rapporto. Lo Spirito Santoporto la creazionenel rapportodella Trinità: ,,la
terraera informee deserta.. ..to spirito di Dio aleggiavasulle acque"(Gn I :2)
"Dio.....soffiò nelle suenarici un alito di vita e l'uomo divenneun .rr.r.
vivente" (Gn2:7). Lo SpiritoSantostabilìquel specialelegamefamiliaretra
I'umanitàe la Trinità nell'Incamazione:"Lo Spirito Santosienderàsu di te, su
te stenderàla suaombrala potenzadell'Altissimo.. ..Colui chenascerà
sarà.....chiamato
Figlio di Dio" (Lk 1:35). euestostessoSpiritoSantol'alleanzatra Padree Figlio - Francesconomina "il ministro generaledel
nostroOrdine". Francescoindica che il suo Ordine saràuna fraternitàsenza
dominazionesottolineandoil ruolo primario dell'autoritàdel Ordine,cioè di
attirarei fratelli e sorellenella comunione.
4 . 3 "Lo Spirito Santoè il ministrogeneraledi questoOrdine" inteqpreta
e dà
coloreal passaggiodelle Regole: "TerminatoI'anno dellaprouusianoricevuti
all'obbedienza..."(LR, II, 1l). La costituzionedei cappuccinilo chiama
"obbedienzacaritativa"che è descrittacome"una caratteristicadistintivadella
nostrafraternitàper mezzodi cui i fratelri servonoI'un l,altro,, (g4.2). Tale
"obbedienza"ci attiranellacomunione.Di nuovo,cito dalle stesse
Costituzioni: "Docile allo SpiritoSanto(e) in una fraternacondivisionedella
vita, cerchiamoed esaudiamola volontà di Dio in ogni eventoed azione',
(155.3). L'obbedienzacaritativacostruisceuna comunionedi fratelli ,,senza
subordinazioni" . San B onaventurautilizza il termine circ umcessi o per
descriverequestadimensionedellacomunionedellaTrinità.
Questoindica
un ineffabileintimità di r ita nella Trinità. Le personedivine "si muovono
intorno I'una all'altro" in una comunionedi amòre. E questacollaborazione
di doni mutuamenterispettosache obbedienza caritativui.r.u ti costruirefra i
frati per il servizio della fraternità,della Chiesae del mondo.
euesto era il
pensieropredominante
nella mentedi SanFrancesco:"Chiunquèinvidieràsuo
fratello per il beneche il Signoredice e fa in lui, commette peccatodi
bestemmia,
poichéinvidia lo stessoAltissimoil qualedice e fa ogni bene,,
(Adm VIII, 3). "Beato quel servoil qualenon si inorgogliscedeI benecheil
Signoredice e opera peî mezzodi lui, piu di quello rhé dire e opera permezzo
di altri" (Adm XVII,I).
"Beatoil servochenon si ritienemigiiore,quandoè
onoratoe esaltatodagli uomini, di quandoè ritenutovile e ...pli...
disprezzato; poiché I'uomo quantovale davantia Dio tanto uul. . non più"
(Adm XX, l-2). In un sermoneper la Pentecoste,sant'Antonioricorda che
lo
SpiritoSantoè discesosugli apostolie sui discepolisottoforma di linguedi
fuoco. Il dice chenella Chiesaprimitiva questelinguedi fuoco si sonoriunite
per formareun fiume di fuoco cheha incendiatoil mondo. L'obbedienza
caritativarispettatutti le doni della fraternità.
QuandoI'obbedienza caritativa
guidai doni della fraternitàin vista dellacrescitadellacomunione,tali doni
si
unisconoper divenire un ''fiume di fuoco" che porta al mondo la verità del
Vangelo.
L'umiltà costruiscela comunionenel mondo
5.1
Il geniospiritualedi Francescoè manifèstonel modo in cui egli personifico
I'umiltà compassionevole
del Incarnazionee la Crocee trasmetterlocomeuna
caratteristicaad ognunodei suoi fratelli e, particolarmente,comeuna
dimensionefondamentaledella suaconfratemitastessa. L'umiltà caratterizza
lativelazione di se di Dio all'umanità. Francescoha fatto dell'umiltà del
Incamazionee la Croce Ia caratteristica
principaledelle azionereciproch
e trala
suaconfratemitaed il mondo. Tre grandiprincipi avrebbero guidàti i Frati
Minori e il loro ministerodi minoranzanelmondo: la rinunciàdi quelpotere
che domina- I'abbracciodi umile servizio- I'identi ficazionecon coloro che
sonorespinti ai margini della societàprepotente.
5.2
Francescofeceuna richiestainflessibileche i fratelli abbandonassero
quel
potereche domina e controlla. La suainsistenzache i fratelli abbandónarono
il poteredispoticoè altrettantorisoluto quantola suainsistenzache
abbandonarono
la ticchezza: " .. .tutti i frati non abbianoin questoalcunpotere
o dominio, soprattuttofra di loro" (ER V,12). "Tutti i frati,ìn qualunqué
luogo si trovino per servirepressoaltri o per lavorare,non facciànone gt
amministratoriné i cancellieri......masianominori e sottomessia tutti coloro
chesonoin quellastessacasa"(ER VII, 1-3). "I frati poi chevannofra gli
infedeli......nonfaccianoliti o dispute,ma sianotogg"iti ad ogni creature
umanaper amoredi Dio.. .. (ER XVI, 6). ComeGesuprima di lui, Francesco
riconobbeche il potereche controllae dominaè incompàtiUit.con la
compassione. L'abandonodi un similepotereè una óondizione
indispensabile
per essereredentip.. u.oi..
5.3
Nessunaltra immaginedi Gesùriempì Francescocon più entusiasmoquanto
I'immaginedel maestroche lavavai piedi dei suoi discepoli. L'adottò come
suo modello di autoritàe servizioper la suaconfratemiti:
"Quelli che sonocostituitiin autoritàsopragli altri, tantosi glorinodel
loro ufflrcioprelatiziocome se fosseroincaricatidi lavare t
fteat aei
quanto
e
piu
si
turbano
per
fratelli|
essertolto loro la caricachese fosse
loro tolto il serviziodi lavarei piedi, tantopiù ammassanoun tesoro
fraudolento apericolo delle loro anime" (Adm IV, 2-3).
5.4
Francescosi mise in rapportoal mondo comeuno che aveya"nessunposto,,
nellasocietàdominantedel suotempo. Insistetteche questodovesseessereil
punto cardinaledei suoi fratelli: "E devonoesserelieti quandovivono tra
personedi poco conto e disprezzate,trapoveri e deboli, ira infermi e lebbrosi
e
tra i mendicantilungo la strada"(ER, IX,3) L'abbracciodi Francescodella
povertàevangelicaerauna sceltadi una rapportosocialepiu che un opzione
per una purità ascetica. Incitandoi suoi fratelli di portarevesti umili,
osserva:
"Quelli che indossanoabiti preziosie vivono in mezzoalle delizie.
. ...stanno
nei palazzidei re" (Rnb II, 15).
L'umiltà: Trasformando|amore in un mondo secolarizzato
6 . 1 Il mondo secolaúzzatonel qualenoi viviamo credeche la propria
tecnologia
contengain setutto cio che è necessario
per il progresro.lu liberazione
dell'umanità. Proclamache la.propriatecnoiogù,prodotto
del genioumano,
contienetutto ciò che è necessarioper un vita uÀunu completa.
Noi siamo
onnipotente,
non abbiamobisognodi Dio. c'è un elementodi verità
nell'onnipotenza
9:ll" tecnologiaperchéovviamenteci sonograndi capacità,
ma la tecnologiafallisce di fronte all'avariziae alla prepotenladell,uomo
. La
tecnologiapuò moltiplicarei pani e i pescima non puoìo..ure
il cuoredel
ragazzocheha resopossibileil miracolooffrendotutto quello
che aveva(cf.
Gv 6:9)! Il nostromondo secolarizzato
è un mondo di ilienazlone,violenza,
isolamentoe rapporti distrutti.
6.2 Mentre ci riuniamo per commemoraresolennementel'ottavo
secolodella
nascitadel movimentofrancescano,
siamodi frontealle sceltemolto similea
quelledei primi seguacidi Francescosubitodopo la sua
morte. Raccontando
questelotte,lo storicoe studiosofrancescanoLàzaro
Iriarte scrisse:
o'Umanamente
parlando"il principiodi minoritàè statoper l,Ordinela
partemeno graditadell'ereditàlasciata(da Francesco)
e la prima ad
esseredimenticata.. ..Tuttala complessa
problematicache si
sviluppo.. ...attornoalla povertà.. ...dipesàdull'i.pegno impossibile
da
partedei figli di Francescodi 'esserepoveri' senzauu.r.
il
coraggiodi
continuaread .essereminori,".
"Di che cosastavatediscutendolungo lavia?" (Mc 9,33).
Lazarolriarte
affermache subito dopo la morte dilrancer.o, ìu primitiva
fraternità
francescanasi comportoesattamente
comegli Apóstoli. Incapacidi pensarea
un cambiamentosenzaquel potereche domina,essicercarono
di abbracciarela
povertàdi Francesco,quietamenteignorandola minorità.
Cosa cheLazaro
dichiaral"'impegno impossibile...di ,.rr.re poveri, senzaaver
il coraggiodi
'essere
minori"'. Di conseguenza,lapovertà,
cheFrancescointendevache
proteggesse
la minorità,divennelottaper il poteree il controllo. Come
gli
Apostoli e i nostri fratelli prima di noi, anchènoi francescani
post-moderni
incontriamolotte simile. Immersinelle nostreculture secolarizzate,
restiamo
confusidalla minorità proclamatanel nome che portiarno
orgogio*-.n,.t
La minorità francescanaproclamache i rapporti,riscattati
tràmite il potere
dell'AmoreTrinitario,sonouna dimensionéessenziale
per costruireun mondo
di giustizia,equitàe pace. L'Amore Trinitarioesploderà
nel mondotramite
noi comeesplosein Francescoe in Gesuprima di iui.
Tuttavia.come
Francescoe come Gesùprima di lui, noi dobbiamoabbracciareI'esigenzedi un
amoreumile, cioè la rinunciadi quelpotereche domina- I'abbracciodel
servizioumile - I'identiftcazionecon coloro che sonorespinti ai margini della
societàprepotente.
Conclusione
7.1
Nei tre Vangeli sinottici.il ministeropubblicodi Gesùè precedutodai stessi
due eventi: il battesimodi Gesuper mano di Giovanni Battistanel fiume
Giordanae le tentazionidi Gesùnel deserto. Il Vangelo secondoMarco
dedicasolamentetre frase alle tentazionidi Gesuma sonogravidedi
significato. Nei primi due fraseMarco dichiarache lo Spirito condusseGesù
nel desertodove Lui affrontò tentazionisimile al suaumanità. Matteo invece
accrescele tentazioni:
avidità, il desideriodi possedere: "Sesei Figlio di Dío, di' che questí
sassidiventinopqne" (Mt 4:3);
setedi poteree controllo: "Tutte questecoseio ti darò se,prostrandoti,
mi adorerai" (Mt -l:9);
"Tutto ruota intorno a ME": "Sesei Figlío di Dio, gettati giù...Ai suoi
angeli darà ordini a tuo riguardo... " (Mt. 4:6)
Gesurispondead ogni tentazioneriaffermandoil dono totale di se al Padre:
"tYondi solopane vivrà I'uomo ma di ogni parola che escedalla bocca
di Dio...Non tentareil SignoreDio tuo....Adorail SignoreDio tuo e a
lui solo rendi culto " (Mt. 4: 4,7, l0).
Matteo conclude: "Allora il diqvolo lo lasciò ed eccoangeli gli si accostarono
e lo servivqno"(Mt 4:13). Gli studiosidelle SacreScrittureci diconoche
questafraseriferisce al Giardino di Edennel capitolo2 dei Genesi. Lungi da
svilire Gesunella suaumanità,le tentazioniLo nobilitarono,portandoa un
totalepaceed armoniatra Gesùe la creazione.
7.2
In modo analogo,BonaventuravedeFrancesconobilitato e trasformatoper via
dell'amoreumile e compassionevole.BonaventuradipingeFrancescocome
un immagineed iconadell'umanitàredenta:
"...I'uomo angelicoFrancesco
discesedal monte; e portavain sé
I'effigie del Crocifisso,raffiguratanon su tavoledi pietrao di legnodalla
mano di un artefice,ma disegnatanella suacarnedal dito del Dio
vivente."
7 . 3 La Regolanon bollata 1221discendedalla Regolaapprovataverbalmentedal
PapaInnocenzoIII nel 1209. Contieneun magnifico inno Trinitario che
pervadetutto il Capitolo XXIII e metteal fuoco I'intera Regola:
'o...amiamo,onoriamo,
adoriamo,serviamo,lodiamoe benediciamo,
glorifichiamo ed esaltiamo,magnifichiamoe ringraziamoI'altissimo e
sommoeternoDio. Trino e uno, Padree Figlio e Spirito Santo,Creatore
di tutte le cose,Salvatoredi chi operae credein Lui, di chi amaLui; il
quale,senzainizio e senzafine, immutabile,invisibile,inenarrabile,
ineffabile,incomprensibile
e in investigabile,benedetto,degnodi lode,
glorioso,sopraesaltato,
sublime,eccelso,soave,amabile,dilettevolee
tutto sempree sopratutte le coseè desiderabile
nei secolidei secoli.
Amen." (Rnb XXIII, 32 32, FF 72).
Mentrecommemoriamosolennemente
l'ottavo secolodellanascitadel
movimentofrancescano,possala nostravivere entusiasticamente
quella
Regoladi Vita fare nascerein noi I'Amore Trinitario.
Possaognunadella
nostrefraternitàfrancescanediffuse nel mondo rappresentareun segnoed un
faro della poteredell'Amore Trinitario di trasformarei rapporti umani. Possa
ognunadelle nostrafraternitàfrancescanediventareil TestamentoVivente di
Francesco
nel mondo.
" " 8 quando il Signoremi ebbedonatodeífratelli, nessunomi mostrava
che cosadovessifare, me lo stessoAltissimo mi rivelò che avrei dovuto
vivere conformementeal Santo Vangelo" (Test.14)
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