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§ 452-833 Gente di mare § 652. - Circ. 19 aprile 1991 n. 105. Operazione “pensionesubito”: estensione agli iscritti nei fondi speciali di previdenza. 1 PREMESSA Nel corso del 1990 sono state assunte da questa direzione generale una serie di iniziative coerenti con l’indirizzo del decentramento funzionale e del nuovo ruolo della struttura centrale conforme al modello di “centro direzionale”. In tale ottica, si sta procedendo a predisporre le condizioni organizzative ed operative per enucleare dal centro le funzioni produttive tuttora accentrate e canalizzarle verso la periferia in una logica di razionalizzazione dell’assetto strutturale aderente al processo di trasformazione dell’Istituto in azienda di servizi tra le funzioni da trasferire alle S.A.P., preminente rilievo assumono gli adempimenti relativi ai fondi speciali di previdenza, siano essi sostitutivi che integrativi dell’a.g.o., con particolare riferimento ai cicli di lavoro relativi alla trattazione delle domande di pensione. Com’ è noto, per tali domande le attribuzioni delle sedi, allo stato attuale, sono circoscritte alla definizione delle pratiche di reversibilità ed alla stampa e trasmissione all’interessato ed agli uffici pagatori degli elaborati e dei mandati di pagamento delle pensioni nonchè al rinnovo generalizzato degli ordinativi medesimi secondo le scadenze previste dal programma annualmente predisposto. È invece tuttora compito della struttura centrale, nelle sue articolazioni deputate alla gestione dei fondi di previdenza, provvedere alla istruttoria e definizione delle altre tipologie di domande di pensione nonché alla esecuzione di compiti gestionali non rientranti nelle competenze correnti delle S.A.P.. 2. Avvio del processo di decentramento funzionale dei fondi speciali con l’avvio delle fasi preparatorie del processo di decentramento di tutte le funzioni afferenti i fondi speciali di previdenza si tende a creare le condizioni necessarie e sufficienti per unificare presso le S.A.P. i processi produttivi collegati ai predetti fondi con l’obiettivo: A) di rendere progressivamente omogenei i tempi di liquidazione delle domande di pensione dei fondi con quelli generali conseguiti dalle S.A.P. per le domande di pensione di propria competenza; B) di elevare il livello qualitativo del servizio erogato in tale area di attività trasferendo i relativi cicli di lavoro là dove è presente l’interesse dell’avente diritto che si manifesta attraverso la presentazione di specifiche richieste o domande. Viene a recuperarsi, in tal modo, un rapporto più diretto con il cittadino fruitore dei servizi, rapporto per il passato molto frammentario e che certamente non sollecitava il necessario apporto collaborativo indispensabile per accelerare l’iter di definizione delle pratiche. La realizzazione dell’obiettivo del decentramento alle S.A.P. delle funzioni afferenti i fondi di previdenza tuttora accentrate postula una metodologia di intervento molto articolata, attesa la disomogeneità della situazione operativa dei singoli fondi sia con riferimento agli adempimenti correnti sia, soprattutto, con riguardo alla situazione dei conti assicurativi. È di tutta evidenza che il processo di decentramento è pesantemente condizionato dalla disponibilità delle informazioni assicurative e, quindi, dal 2107 grado di completezza degli archivi automatizzati e dalla qualità delle informazioni ivi residenti. Pertanto, le iniziative di questa direzione generale sono state prevalentemente indirizzate a preparare le condizioni di fattibilità della operazione incentrando i propri interventi sugli archivi automatizzati dei conti assicurativi, curandone l’aggiornamento ovvero avviandone la costituzione ex novo. A tale fine, e per accelerare le fasi dell’operazione, è stato costituito presso questa direzione centrale un apposito gruppo di progetto con il compito prevalente di curare la sistemazione degli archivi automatizzati dei conti assicurativi degli iscritti ai fondi speciali di previdenza, compito da portare a termine entro il 31.12.1991 (vedasi al riguardo, quanto precisato nella circ. n. 41 del 15 febbraio 1991, punto 1). Parallelamente vengono sviluppate le attività di analisi, messa a punto e di prova di nuove procedure automatizzate che possano consentire, a regime, alle sedi non solo di gestire i conti assicurativi in parola ma anche di provvedere in forma decentrata alla istruttoria e liquidazione delle domande di pensione presentate dagli iscritti ai fondi nonch è alla stampa degli elaborati ed allo svolgimento degli altri compiti gestionali per pensioni. 3. Sviluppo del processo di decentramento funzionale dei fondi speciali i tempi ancora necessari per il completamento della intera operazione di sviluppo delle fasi del processo di decentramento in parola, non appaiono peraltro conciliabili con l’ esigenza di migliorare urgentemente, anche in questa area di attività, il rapporto con i soggetti interessati e di soddisfarne in modo più adeguato la domanda di servizi, tenuto anche conto dei notevoli progressi nel frattempo conseguiti dall’Istituto nel campo delle prime liquidazioni delle pensioni per gli assicurati nel regime generale. Coerentemente con tale esigenza, si è ritenuto di estendere con effetto immediato agli assicurati nelle varie gestioni dei fondi speciali l’iter procedurale tipico della “pensionesubito”, Istituto ormai ampiamente collaudato sull’intero territorio nazionale e che incontra crescente successo di adesione ed incondizionato favore da parte degli aventi diritto. Tale estensione trova fondamento nello stato di avanzata realizzazione del progetto di automazione degli archivi delle posizioni assicurative degli iscritti ai vari fondi, nonchè nell’esigenza di iniziare, sia pure con la necessaria gradualità, una attività formativa specifica che appare uno dei cardini su cui poggia il successo della intera operazione. 4. Lineamenti generali della procedura. L’estensione ai lavoratori iscritti ai fondi speciali dell’operazione “pensionesubito” presenta alcuni aspetti differenziali rispetto al modello finora attuato, aspetti connessi sia alle diversità esistenti a livello di singoli fondi, sia alle caratteristiche di gradualità con le quali sarà sviluppata l’azione di decentramento di questa branca di attività verso le sedi di produzione. Sotto il primo profilo, va evidenziato in linea generale che la direzione generale provvederà all’estrazione dei dati anagrafici e dell’indirizzo degli assicurati che compiranno l’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia nel secondo semestre 1991 dai rispettivi archivi contributivi, per 2108 Capitolo X poi effettuare il caricamento degli archivi “pensionesubito” delle S.A.P.. Tale operazione avverrà nel modo seguente: A) per i lavoratori iscritti nei fondi di previdenza elettrici e telefonici i nominativi dei pensionandi saranno estratti dal “data base” fs, la cui struttura, consistenza e procedura di consultazione sono state illustrate alle sedi con circolare n. 25 del 26 gennaio 1990; b) per i lavoratori iscritti nei fondi di previdenza gasisti, ed esattoriali, i nominativi saranno estratti dal data base o1/m, con procedimenti del tutto identici a quelli previsti per i lavoratori dipendenti comuni; ciò in quanto a favore dei lavoratori di che trattasi, iscritti a fondi integrativi dell’A.G.O., vengono versati i contributi dovuti attraverso le procedure che prevedono la presentazione del modello 01/m; c) per i lavoratori iscritti nel fondo di previdenza dazieri, che è sostitutivo dell’A.G.O., i nominativi saranno estratti egualmente dal “data base” 01/m; d) per i lavoratori iscritti nel fondo di previdenza per gli autoferrotranvieri, i nominativi dei pensionandi saranno estratti da un archivio magnetico residente temporaneamente su pc, in attesa che i relativi periodi di contribuzione, attualmente in fase di acquisizione a cura dell’apposito gruppo di progetto centrale, siano trasferiti nel “data base” fs in linea con le S.A.P.; e) per i lavoratori iscritti nel fondo volo i nominativi dei pensionandi saranno trasmessi alle S.A.P. per l’immissione nell’archivio locale di gestione “pensionesubito” sulla scorta delle comunicazioni di preavviso di cessazione dell’attività lavorativa che i lavoratori stessi inviano con congruo anticipo alle aziende datrici di lavoro; secondo intese raggiunte , tali comunicazione di preavviso saranno segnalate dalle aziende a questa direzione generale. Per quel che concerne invece gli aspetti differenziali nei quali è articolata l’operazione nei confronti dei lavoratori iscritti ai fondi speciali, va preliminarmente detto che il relativo sviluppo è previsto in un momento iniziale su tre fasi distinte: 4.1. Fase di contatto e di intervista del lavoratore interessato che risponde alla lettera di invito inoltratagli dalla S.A.P., avente finalità fondamentalmente istruttorie e di chiarificazione e/o ricostruzione della carriera lavorativa dell’iscritto: questa fase sarà a carico delle S.A.P.. 4.2. Fase destinata alla correzione, implementazione, normalizzazione dei dati contributivi negli archivi magnetici centrali dei lavoratori di che trattasi, finalizzata a conseguire la piena disponibilità della posizione assicurativa dell’iscritto nel momento in cui questi perviene alla cessazione dell’attività lavorativa e chiede il pensionamento: questa fase, attivata attraverso le informazioni acquisite al momento delle interviste, sarà svolta a carico del gruppo di progetto centrale di cui si è detto avanti. 4.3. Fase destinata all’accertamento del diritto e alla determinazione delle componenti di calcolo, finalizzata all’attivazione delle procedure di liquidazione e di emissione dei titoli di pagamento sulla base dei programmi attualmente operanti presso i servizi della direzione generale: questa fase, attivata a seguito della presentazione in sede della domanda di pensione corredata dalla dichiarazione aziendale § 452-833 e della documentazione per il diritto al trattamento di famiglia, sarà svolta dal gruppo di progetto presso la direzione generale. Dalla visione globale di queste tre fasi resta delineato il disegno definitivo del decentramento alle S.A.P. della liquidazione delle pensioni dei fondi speciali. Difatti, dopo i primi risultati dell’iniziativa, la fase n. 1, che resterà a carico delle sedi, sarà ampliata per ricomprendere nell’operazione anche i lavoratori che intendono cessare dal servizio con diritto alla pensione di anzianità. In prosieguo di tempo, e cioè quando la struttura centrale avrà portato a termine il lavoro di costituzione, ovvero di implementazione e correzione degli archivi contributivi degli iscritti ai fondi speciali, la gestione degli archivi stessi sarà decentrata alle S.A.P. che in tal modo potranno assumere a loro carico lo svolgimento della fase n. 2, legandola ai risultati delle informazioni conseguite durante la fase precedente. Infine, una volta realizzate dal centro le nuove procedure di calcolo passante, potrà essere decentrata alle S.A.P. anche la fase n. 3 che consentirà loro di operare in piena autonomia: dalla liquidazione alla emissione e gestione dei titoli di pagamento. 5. Regole procedurali dell’operazione fatta questa premessa, si espongono in linea di maggior dettaglio i compiti delle S.A.P. e del gruppo centrale di progetto. 5.1. Compiti delle S.A.P.. Le S.A.P., sulla scorta delle istruzioni operative contenute in apposito manuale, provvederanno a spedire agli iscritti ai vari fondi, i cui dati anagrafici sono caricati nell’archivio locale “pensionesubito”, la lettera tipo con allegato un questionario diverso a seconda del fondo di appartenenza, inteso a raccogliere le informazioni afferenti ai periodi di iscrizione e agli eventuali riscatti. Allo scopo di condurre l’intervista con il lavoratore interessato, le S.A.P. saranno dotate di un manuale nel quale sono riepilogate, in modo succinto, le normative concernenti ciascun fondo. In occasione della presentazione dell’interessato in sede per l’intervista, provvederà ad attivare le previste transazioni per la redazione dell’estratto contributivo da archivio magnetico centrale, ovvero locale per le posizioni degli iscritti al fondo trasporti che in un primo momento verranno caricate tramite le sedi regionali a mezzo appositi dischetti. L’estratto contributivo, da stampare possibilmente in duplice copia, dovrà essere oggetto di esame congiunto con il lavoratore interessato, il quale dovrà essere invitato a rilevare ogni imprecisione o carenza, anche sulla scorta delle informazioni rilasciate sul questionario. Particolare attenzione dovrà essere posta nei casi in cui il lavoratore è transitato da una azienda all’altra, perchè i periodi pregressi potrebbero essere non ancora registrati sul conto individuale. Al termine dell’intervista, l’estratto dovrà essere consegnato all’interessato che avrà così modo di effettuarne l’approfondimento con documentazione eventualmente in suo possesso, a meno che esso non sia manifestamente carente; in tale caso dovranno essere immediatamente annotate sul que- § 452-833 Gente di mare stionario le necessarie informazioni a fine di normalizzazione della posizione contributiva ed attivata la procedura di cui si dirà appresso. Data la particolare articolazione dell’operazione, che come dianzi precisato è imperniata su un livello di responsabilità locale e uno centrale, l’intervista dovrà tendere, oltre che alla normalizzazione del conto assicurativo, anche alla tempestiva acquisizione dei documenti indispensabili per la liquidazione della pensione, quali lo stato di famiglia, la dichiarazione per le detrazioni fiscali, i questionari per l’attribuzione del trattamento di famiglia, la dichiarazione aziendale contenente la data di esonero e le retribuzioni dell’ultimo periodo di attività, semprechè l’interessato abbia manifestato l’intendimento di cessare dal servizio attivo dalla data del compimento dell’età pensionabile. Si ritiene opportuno precisare che la dichiarazione aziendale di che trattasi assume per ciascuno dei fondi interessati la denominazione che segue: fondo elettrici: mod. El/8; fondo telefonici: dichiarazione di cessazione dal servizio fondo gasisti: mod. 8 gas; modd. 01/m sost. * fondo esattoriali: dichiarazione di mod. Es 15 e es 3: modd. 01/m sost; fondo dazieri: mod. Dz/dm 01 sost.; modd. 01/m sost; fondo trasporti: mod. Et 02/p (et36); fondo volo: dichiarazione aziendale relativa agli emolumenti. Dovrà essere rappresentata al pensionando l’esigenza di sensibilizzare con congruo anticipo l’azienda datrice di lavoro a predisporre la dichiarazione aziendale e a rilasciarla completa al momento della cessazione dal servizio, perchè l’acquisizione nel fascicolo di tale documento costituisce il momento da cui concretamente partono le procedure di liquidazione della pensione. In questo momento, infatti, non dovrebbero più sussistere negli archivi magnetici situazioni anomale tali da non permettere l’immediato utilizzo della posizione contributiva a fine pensionistico. Ove nel corso dell’intervista, o anche a seguito di ripresentazione del lavoratore in sede, siano rilevate carenze o imperfezioni nell’estratto contributivo, tali situazioni dovranno essere segnalate senza alcun indugio alla struttura centrale cui fa carico la gestione degli archivi magnetici: la segnalazione dovrà avere luogo a mezzo telefax con l’invio del questionario compilato in ogni dettaglio. Al momento della cessazione dal servizio l’interessato dovrà essere invitato ad accedere nuovamente presso l’ufficio che ha già eseguito l’intervista per presentare la domanda di pensione con allegati i documenti di rito e, beninteso, la dichiarazione aziendale di cessazione debitamente compilata. A questo punto alla S.A.P. non resta che controllare il fascicolo sotto l’aspetto anagrafico e fiscale, accertare il diritto al trattamento di famiglia e procedere alla compilazione di un apposito prospetto di cui sarà fornito un esemplare. Tale prospetto, unitamente alla dichiarazione aziendale, dovrà essere trasmesso con ogni urgenza alla struttura centrale incaricata della liquidazione. La trasmissione dovrà avere luogo esclusiva- 2109 mente via telefax, e gli originali restare raccolti negli atti del fascicolo di istruttoria. Per riepilogare, i momenti cruciali dell’operazione consistono, oltre che nel contatto della sede con il pensionando, nei contatti fra la sede e la struttura centrale di progetto. Questi contatti, di norma, dovranno essere stabiliti due volte: una prima volta nel momento in cui, a seguito dell’intervista, affiorano situazioni anomale negli archivi contributivi sulle quali è compito della struttura di intervenire prontamente; una seconda volta allorchè, cessato l’interessato dal servizio, debbano essere attivate le procedure centrali di liquidazione delle pensioni. 5.2. Compiti della struttura centrale da quanto finora detto, si delineano già chiaramente i compiti affidati alla struttura centrale, che è peraltro utile riepilogare. Come detto in premessa, la struttura di progetto costituita con ordine di servizio n. 651 del 6 agosto 1990, ha il compito prevalente di realizzare la normalizzazione degli archivi magnetici centrali già esistenti e la costituzione di quelli ancora basati su supporti cartacei. Tale è la situazione che caratterizza gli archivi relativi ai lavoratori autoferrotranvieri, gasisti, esattoriali, dazieri. Nel quadro di tale impegno, la struttura sta già procedendo al caricamento dei dati generali, alla registrazione di periodi di riconoscimento e riscatto, alla eliminazione di duplicazioni e alla effettuazione di altri interventi per una frangia di lavoratori compresi nella fascia di nati fra il 1930 e il 1940. Non si può però escludere che necessarie normalizzazioni sfuggano all’azione sistematica anche per mancanza di informazioni di guida, e restino ancora da compiere al momento in cui l’iscritto, opportunamente invitato, aderisca all’operazione “pensionesubito”. In questo caso, è del più grande interesse per il successo dell’operazione usufruire della collaborazione dell’interessato che al momento dell’intervista, o anche successivamente, potrà fornire elementi ed informazioni di prima mano per la sistemazione del suo conto. Del tutto utile, poi, risulterà l’attenta azione della S.A.P. che, in presenza di pendenze concernenti domande di ricongiunzione o riscatto, dovrà prontamente verificare se ha già adempiuto o meno all’invio dei dati contributivi. Sarà quindi compito della struttura portare a compimento fasi di lavoro eventualmente già in corso e a questo fine sarà decisiva la tempestività con cui la S.A.P. attiverà quel primo collegamento di cui si è detto in precedenza. A valle di tale azione non è escluso che all’interessato possa essere trasmesso, direttamente da parte della struttura, un estratto conto aggiornato. La struttura, inoltre, è chiamata a svolgere i suoi compiti in dipendenza del secondo contatto con la S.A.P., e cioè quando l’iscritto cessa l’attività lavorativa ed inoltra la domanda di pensione corredata di dichiarazione aziendale. Nello svolgimento di questa fase, che dianzi è stata classificata come fase n. 3, la struttura provvede ad accertare il requisito di contribuzione per il 2110 Capitolo X diritto e a controllare la validità dei dati retributivi riepilogati nella dichiarazione aziendale. Ove il diritto sussista, la struttura provvederà a completare con i dati contributivi e retributivi il prospetto trasmesso via telefax dalla S.A.P. non senza averne prima verificato la congruità globale. A questo punto non resta che attivare le procedure centrali di calcolo delle pensioni, attualmente operanti, previa acquisizione a terminale dei dati previsti secondo le regole esistenti per ciascun fondo di appartenenza dell’iscritto. Com’ è noto, a valle di tali procedure è prevista l’emissione di “output” di controllo per il livello centrale, con possibilità di ricicli e controllo di qualità, mentre per il livello locale è prevista l’emissione dei documenti costitutivi delle pensioni e i titoli di pagamento. Allo scopo di garantire l’unitarietà del processo decisionale di liquidazione della pensione, si dispone che il controllo e la gestione degli elaborati di che trattasi facciano carico all’isola “pensionesubito” che vi provvederà utilizzando i fascicoli costituiti al momento dell’intervita. 6. Criteri organizzativi afferenti all’isola “pensione subito” attesa l’esperienza acquisita dalle S.A.P. e dai centri operativi nell’ambito dell’operazione “pensionesubito” le cui fasi tecnico-operative, ampiamente conosciute e collaudate, presentano molti punti di contatto e di affinità con quella sopra descritta, si dispone che l’attività procedurale che fa capo alle S.A.P. ed ai c.o., nell’ambito della nuova operazione di “pensionesubito” relativa agli iscritti ai fondi speciali, sia curata dal medesimo gruppo di lavoro (ovvero isola di produzione) cui è stato affidato il ciclo di lavoro “pensionesubito” per gli iscritti al regime generale. Tale opzione organizzativa, oltrechè fondata sulle sostanziale identità delle finalità delle iniziative in parola e sull’utilizzo di tecniche di approccio con gli interessati e di fasi procedurali praticamente analoghe, è stata anche suggerita da considerazioni di opportunità, atteso il limitato numero , in questa fase di avvio, dei soggetti presumibilmente interessati dall’operazione, circostanza che sconsiglia soluzioni organizzative alternative. 7. Configurazione ed utilizzo della modulistica com’ è detto in precedenza, la prima fase dell’operazione “pensionesubito” nei fondi speciali di previdenza dedicata al contatto ed al colloquio intervista con il pensionando riveste caratteristiche sostanzialmente analoghe a quelle dell’iniziativa già da tempo in atto su tutto il territorio nazionale per i lavoratori comuni. In coerenza con gli obiettivi strategici di riuscita dell’intera operazione, anche per l’estensione di “pensionesubito” agli iscritti dei fondi speciali di previdenza è stata disegnata una modulistica idonea a qualificare il servizio offerto dall’Istituto sia sotto il profilo contenutistico che sotto quello dell’immagine. Una volta caricati sugli archivi di “pensionesubito” i nominativi dei lavoratori che compiono l’età per il pensionamento di vecchiaia nel corso del secondo semestre ’91, agli interessati dovranno essere inviati: una lettera-tipo a firma del direttore generale; un cartoncino personalizzato a firma autografa del direttore della S.A.P. o del centro operativo con- § 452-833 tenente l’invito a fissare un appuntamento al numero telefonico riservato a “pensionesubito”; un questionario riguardante la vita lavorativa e contributiva del pensionando; una busta con l’indirizzo della sede competente e con affrancatura a carico dell’Istituto, per l’invio all’INPS, da parte del lavoratore, di eventuali documenti; un elenco degli enti di patronato operanti nella provincia con i relativi indirizzi, allo scopo di agevolare una eventuale scelta da parte del lavoratore, qualora egli intende avvalersi, per la compilazione del questionario e per i rapporti con l’Istituto, dell’assistenza offerta dagli enti stessi. Tutta la predetta documentazione andrà spedita con la busta a sacchetto già in uso per “pensionesubito”, sulla quale dovranno essere apposte le targhette con i nominativi e gli indirizzi dei destinatari, stampate dall’apposito programma automatizzato. Anche per i cartoncini-invito e per le buste affrancate a carico dell’Istituto potranno essere utilizzati gli stampati già in dotazione. Le peculiarità dell’operazione nell’ambito dei fondi speciali di previdenza hanno invece reso necessaria la predisposizione di una specifica lettera-tipo diretta al pensionando, con la quale vengono spiegati gli scopi dell’iniziativa ed il tipo di collaborazione richiesto per poter soddisfare senza ritardi le attese di coloro che presentano domanda di pensione. La prima fase della procedura che si sta avviando differisce da quella in atto per i lavoratori comuni per il fatto che all’interessato non viene inviato l’estratto conto assicurativo, n è il modulo di domanda di pensione, in quanto il colloquio con l’operatore dell’INPS è principalmente finalizzato ad acquisire tutti gli elementi istruttori utili per disporre di una visione completa della carriera assicurativa dell’iscritto. Il testo della lettera a firma del direttore generale è stato in conseguenza modificato (all. n. 1) lasciando peraltro inalterate le caratteristiche tipiche della modulistica di cui trattasi, costituite da una gradevole linea grafica, dal colore verde e da un linguaggio piano e colloquiale. Della lettera in parola è in corso la stampa accentrata a cura di questa direzione generale che curerà l’invio di un congruo numero di esemplari alle sedi regionali per la successiva distribuzione alle strutture sul territorio. Per quanto concerne, invece, i questionari precedentemente richiamati, si fa presente che gli stessi predisposti separatamente per ciascun fondo in relazione alle specificità normative costituiscono una guida per l’operatore dell’isola di “pensionesubito” nello svolgimento del colloquio intervista e vengono inviati al pensionando al fine di porlo tempestivamente in grado di reperire gli eventuali documenti utili per implementare la propria posizione contributiva. Stante il non eccessivo numero degli iscritti a ciascun fondo speciale che possono essere interessati all’operazione, non è apparso economico procedere alla stampa dei questionari in parola che inviati a parte alle sedi regionali dovranno essere riprodotti in loco a cura di queste ultime in un quantitativo presumibilmente sufficiente a far fronte alle esigenze delle S.A.P.. Si fa, a tal proposito, presente che l’imprescin- § 452-833 Gente di mare dibile obiettivo dell’operazione “pensionesubito” di fornire un servizio attestato sui più elevati livelli qualitativi impone che la riproduzione dei questionari venga effettuata con gli strumenti interni ritenuti più idonei ad ottenere risultati soddisfacenti sotto il profilo della leggibilità e comprensione del testo e della gradevole presentazione. La carta da utilizzare allo scopo dovrà essere di adeguata qualità e recare in altro, riprodotto in nero, il logo dell’Istituto. Sarà ovviamente cura della sede di Bolzano cui pure vengono inviati i questionari di procedere alla relativa riproduzione nel testo bilingue con le caratteristiche sopra illustrate. 8. Compiti dei responsabili dei rapporti con l’utenza nel sottolineare ancora una volta che, anche nell’ambito dei fondi speciali di previdenza, elemento qualificante dell’operazione “pensionesubito” è rappresentato dalla capacità di attivare, da parte di tutti gli operatori, comportamenti pienamente rispondenti alle attese dei cittadini, si richiama l’attenzione dei responsabili dei rapporti con l’utenza e delle relazioni esterne sulla necessità di seguire con estrema attenzione tutte le fasi del ciclo di lavoro allo scopo di intervenire con quelle proposte e quei suggerimenti atti a garantire in ogni caso la validità dei risultati. Andrà altresì avviata, da parte dei responsabili dei rapporti con l’utenza delle sedi provinciali, una capillare attività di informazione e divulgazione, su- 2111 gli organi di comunicazione locali, circa l’estensione dell’operazione “pensionesubito” anche nei confronti degli iscritti ai fondi speciali di previdenza. 9. Rapporti con gli enti di patronato anche in questa fase di estensione della procedura agli iscritti dei fondi speciali di previdenza andrà riservata agli enti di patronato quella particolare attenzione e valorizzazione del loro ruolo istituzionale “pensionesubito”. Già nella predisposizione della lettera con la quale l’Istituto prende contatto con gli assicurati viene ricordata la facoltà loro riconosciuta di avvalersi della collaborazione di un ente di patronato per la compilazione del questionario e per il successivo svolgimento della pratica. Si richiamano quindi integralmente le istruzioni fornite con circolare n. 156 dell’11 luglio 1990 “operazione pensionesubito rapporti con gli enti di patronato” in merito alla esigenza di porre in atto un fattivo rapporto di collaborazione e di coinvolgimento degli enti stessi sugli obiettivi dell’operazione e in merito alla necessità che il responsabile dei rapporti con l’utenza e delle relazioni esterne organizzi incontri presso tutte le S.A.P. per illustrare sia i criteri e le modalità procedurali dell’iniziativa in discorso, sia gli interventi previsti a livello locale per un’adeguata opera di informazione da svolgersi nei confronti dei cittadini.