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strumenti di finanziamento europei per lo sviluppo
STRUMENTI DI FINANZIAMENTO EUROPEI PER LO SVILUPPO
DI IMPRESE E TERRITORI - PICCOLA GUIDA -
Dicembre 2015
Strumenti di finanziamento europei
PICCOLA GUIDA A CURA DELLA DELEGAZIONE PRESSO L’UNIONE EUROPEA.
HANNO CONTRIBUITO: MARISA AMELI, VERONICA FAVALLI E STELLA SASSI.
CONTATTARE: VERONICA FAVALLI
VERSIONE AGGIORNATA:
DICEMBRE 2015
Dicembre 2015
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Strumenti di finanziamento europei
PREFAZIONE
Confcommercio ha sempre rivolto un’attenzione
particolare ai finanziamenti europei che si sono
succeduti nel tempo: dal 1981 abbiamo contribuito
a cinque programmazioni dei Fondi strutturali e ad
alcuni programmi di finanziamenti diretti. Alcuni
nostri progetti sono stati finanziati, spesso però
sono rimasti confinati a una categoria o a una zona
geografica perché non siamo riusciti a fare sistema e
sono caduti nell’oblio.
A causa di questo motivo abbiamo perso tante opportunità, non possiamo perciò più trascurare
le risorse finanziarie europee messe a disposizione dalla politica di coesione che, già in futuro,
dopo il 2020, andranno progressivamente diminuendo. I finanziamenti europei sono
un’occasione per le nostre imprese che, confrontate con la crisi economica, hanno bisogno di
supporto e di strumenti per affrontare i cambiamenti che le mettono a confronto con la
globalizzazione. Ciò significa investire localmente, consolidarsi e pensare a internazionalizzarsi
integrando, anche e soprattutto, i sistemi digitali (“Go Digital”), mettendo insieme le nostre
risorse.
Per fare progetti dobbiamo abbattere insieme barriere, non solo strutturali, ma anche
psicologiche e culturali che ci impediscono di crescere e di accettare che il mondo si è
“rimpicciolito”. Dobbiamo aiutare le nostre imprese a superare questi ostacoli, dando il dovuto
sostegno, come abbiamo sempre fatto, ma anche innovando il nostro supporto. Per esempio,
attraverso la formazione o addirittura l’assunzione di tecnici dell’europrogettazione, senza
dimenticare la ormai vitale necessità di un maggior utilizzo delle nuove tecnologie digitali.
Chiaramente ciò richiede, da parte del sistema, un adeguato coordinamento e impegno a tutti i
livelli (regionale, nazionale ed europeo).
Oggi, qualunque cosa si voglia fare, spesso si fa ricorso all’utilizzo di una “piattaforma”:
compriamo, vendiamo, condividiamo, diffondiamo, alimentando un mercato globale che, per il
format d’imprese che rappresentiamo, rischia di seppellirci. Pensiamo anche noi ad adoperare
questo strumento, farlo nostro e lavorare sulla moltitudine, sia per il nostro sistema associativo,
sia per le nostre imprese.
Dobbiamo essere determinati e utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione per ripartire e
adeguarci ai modi di consumo che cambiano.
Pertanto, giova ricordare subito che l’Unione europea (Ue) eroga:
A. FONDI DIRETTI: contributi finanziari direttamente erogati dalle Direzioni generali (DG)
della Commissione europea a sostegno di progetti o organizzazioni che portano avanti
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gli interessi dell'Ue, oppure che contribuiscono alla realizzazione di un programma o di
una politica europea (es. ORIZZONTE 2020, COSME, ecc.);
B. FONDI INDIRETTI: finanziamenti per le azioni strutturali finalizzate alla riduzione del
divario economico e strutturale tra le regioni europee. Tali fondi richiedono un iter
complesso che coinvolge regioni, governi nazionali e Commissione europea secondo il
principio della sussidiarietà (es. Programmi operativi regionali (POR) e nazionali (PON));
C. STRUMENTI FINANZIARI: tramite la BEI (Banca europea per gli investimenti) e il FEI1
(Fondo europeo per gli investimenti), nell’ambito dei programmi tematici europei, viene
offerto un concreto sostegno agli imprenditori e alle aziende di qualsiasi dimensione e
settore (tramite prestiti o garanzie), grazie all’intermediazione di istituti finanziari e
bancari locali.
Abbiamo ottenuto risultati, anche importanti, nella programmazione 2007-2013. L’innovazione
nei servizi è stata riconosciuta a livello regolamentare dall’Ue e dalle Amministrazioni nazionali e
regionali con stanziamenti complessivi per l’innovazione, ottenuti nei 7 anni, che superano i 100
milioni di euro.
Gli investimenti sono stati sempre più integrati tra i vari settori del terziario (commercioturismo-servizi) e con una maggiore complementarietà tra investimenti tecnologici e non
tecnologici.
Il sistema è stato sensibilizzato alla politica di coesione europea, sia per quello che rimaneva da
spendere per il 2007-2013, sia per la nuova programmazione 2014-2020, attraverso iniziative
specifiche sul territorio (road show) e incontri puntuali a livello europeo (Istituzioni Ue,
Organizzazioni europee di settore e Organizzazioni nazionali del commercio).
Tale percorso ha portato la tematica alla Conferenza di sistema a Chia (settembre 2012) e
successivamente alla creazione di un gruppo di lavoro ad hoc (Gdl) in Confederazione, formato
dai rappresentanti territoriali (principalmente tutti i funzionari operativi sulla materia) che fanno
rete per confrontarsi sulla programmazione Ue a livello nazionale e regionale.
1
Istituito nel 1994, il FEI concede prestiti alle PMI europee attraverso capitale di rischio e strumenti per la
condivisione dei rischi. I principali azionisti del Fondo sono la Commissione Ue, la Banca europea per gli investimenti
(BEI) e istituti finanziari di tutta Europa. I prodotti del FEI comprendono:
•
capitale di rischio e micro-finanziamenti per le PMI, in particolare per imprese nuove e innovative;
•
garanzie per istituti finanziari, a copertura dei prestiti concessi a PMI;
•
aiuto ai Paesi dell'Ue e a quelli in via di adesione per sviluppare propri mercati di capitale di rischio.
Il FEI è attivo nel territorio dell'Unione, nei Paesi candidati per i quali è già in corso il processo di adesione, nei paesi
dell'European Free Trade Association (EFTA) e nei Paesi limitrofi, nel caso di progetti transfrontalieri.
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Finora la funzione del Gdl è stata quella di creare una rete operativa interna alla Confederazione
per lo scambio di buone pratiche regionali, la circolazione di informazioni tecniche, il confronto
su determinati temi sulla politica di coesione, ecc.
Tutto ciò è sufficiente? Non occorrerebbe forse rafforzarne l’operatività e allargare il Gruppo
alle associazioni di settore che spesso non si sentono coinvolte dalla politica di coesione o che
vorrebbero, con un’idea più ampia, partecipare ai finanziamenti diretti, di cui teniamo poco
conto?
E’ indispensabile lavorare in modo sinergico con gli enti locali e regionali dato che, in passato,
l’Italia ha perso centinaia di milioni di euro per mancanza di capacità progettuale e professionale
sia della nostra amministrazione, che della nostra rete associativa.
Abbiamo già fatto alcuni passi in avanti per aprire il partenariato pubblico/privato con la firma
del protocollo d’intesa tra Confcommercio e Anci per quanto riguarda la rivitalizzazione delle
città.
Per i finanziamenti diretti invece abbiamo una rete di consorelle nei vari paesi Ue che
potenzialmente possono diventare nostri partner.
Abbiamo quindi tutti gli strumenti, ci manca la volontà e soprattutto il coraggio di tuffarsi e di
nuotare, anche contro corrente.
L’obiettivo di questa “piccola guida” è quello di avvicinare l’Ue agli associati e aiutarli ad
orientarsi nella complessa mappatura degli strumenti di finanziamento europei.
Buon lavoro!
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Sommario
Introduzione
pagina 8
Finanziamenti diretti
pagina 11
Finanziamenti indiretti
pagina 21
Strumenti finanziari
pagina 26
ALLEGATI
pagina 37
Fasi dell’europrogettazione
pagina 38
Lista acronimi
pagina 47
Glossario bilingue progetti europei
pagina 48
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Strumenti di finanziamento europei
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Strumenti di finanziamento europei
INTRODUZIONE
Più di 20 milioni di piccole e medie imprese (PMI) rappresentano il 98% delle aziende operanti
nell’Unione europea (Ue). Le PMI2, negli ultimi cinque anni, hanno creato circa l'85% dei nuovi
posti
di
lavoro
che
corrispondono ai due terzi
dell’occupazione del settore
privato dell'Ue. Dopo lo
scoppio della crisi economica
globale
del
2008,
il
trasferimento delle risorse
finanziarie all’economia reale
resta difficile. In particolare, il
credito al settore privato è in
flessione dalla fine del 2011. La
lunga crisi della domanda
interna e la diminuzione del
reddito disponibile hanno
contribuito a determinare una riduzione dei flussi di cassa e un aumento del fabbisogno di
finanziamento del capitale circolante delle imprese, specie del terziario. Inoltre, un inasprimento
eccessivo e generalizzato dei requisiti di capitale e di liquidità per le banche, previsti dalle regole
dell’Autorità europea di vigilanza, si è aggiunto alla crisi degli investimenti finanziari, frenando
ulteriormente l’offerta di credito, con il rischio di ridurre anche l’impatto delle attuali misure
espansive di politica monetaria. Per far ripartire l’economia europea non vi è altra alternativa
che rimettere al centro l’economia reale.
La Commissione europea, perciò, mira a promuovere un'imprenditorialità di successo e a
migliorare il contesto delle attività per le PMI, per consentire loro di realizzare appieno il proprio
potenziale nell'economia globale di oggi. Le PMI sono la spina dorsale dell'economia europea,
una fonte primaria di occupazione, crescita economica, innovazione e integrazione sociale. Gli
sforzi compiuti in Europa per rilanciare l’economia avranno successo solo se alle PMI sarà
attribuita la massima priorità e sarà tenuto conto del fatto che queste imprese sono le più
sensibili ai cambiamenti del contesto economico. Le iniziative imprenditoriali nel mondo dei
servizi sono innanzitutto di imprese che, per avere successo, devono innovarsi per adattarsi e
continuare a competere in un contesto di mercato che cambia velocemente. Per entrare nel
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Definizione di PMI: Raccomandazione 2003/361/CE
Informazioni: http://ec.europa.eu/growth/smes/business-friendly-environment/sme-definition/index_en.htm
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processo d’innovazione, uno dei fattori più importanti risiede nella capacità di accedere al
capitale. Il capitale è, infatti, di vitale importanza per l'avvio e l'espansione di un'impresa, o di un
ente privato, e l'Ue fornisce un supporto consistente in questa direzione.
A livello normativo, l’Ue cerca di creare un ambiente favorevole alle imprese, anche grazie allo
Small Business Act (SBA) del 2008 (elementi del quale sono stati inseriti nella nuova Strategia
per il Mercato Interno), un quadro strategico che mira a creare condizioni favorevoli alla
crescita sostenibile e alla competitività delle PMI e a favorire una loro maggiore considerazione
nell’ambito delle politiche comunitarie e nazionali (principio del “pensare in piccolo innanzitutto”
– SME Test, minori costi per gli adempimenti amministrativi ecc.). Inoltre l’Ue ne promuove
l’imprenditorialità (es. Piano d’azione per l’imprenditorialità), l’internazionalizzazione, la
competitività, l’innovazione e l’accesso ai finanziamenti. L'ammissibilità al sostegno finanziario è
infatti prevista grazie a numerosi programmi e fondi, che sarebbero altrimenti vietati in quanto
aiuti pubblici che minacciano di falsare la concorrenza (i cosiddetti "aiuti di Stato").
La presente guida si associa alle varie iniziative che Confcommercio ha messo in atto per
migliorare la qualità dei suoi servizi alle imprese, come ad esempio le iniziative di supporto
operativo (“Le Bussole”, i “Premi per l’innovazione delle Imprese e del Sistema”, ”l’Agenzia per
le imprese” ecc.). L’obiettivo di questo lavoro è quello di avvicinare l’Ue agli associati, al fine di
aiutarli a orientarsi nella complessa panoramica dei finanziamenti comunitari elaborati per il
periodo di programmazione 2014-2020. La guida fornisce informazioni 3 appositamente
selezionate4, in maniera semplice e chiara, per illustrare le innumerevoli opportunità che l’Ue
può offrire in supporto alle imprese e alle associazioni attive nel settore del commercio, del
turismo e dei servizi. Infine, questo lavoro si prefigge di spronare una più attiva partecipazione ai
programmi comunitari.
L’Europa deve essere una risorsa fondamentale per i cittadini, e lo è. Con la nuova
programmazione 2014-2020 si sono aperte nuove opportunità per le imprese e i territori italiani.
L’Ue mette a disposizione una serie di iniziative, fondi e programmi che hanno la potenzialità di
contribuire allo sviluppo e all’innovazione dei settori di interesse di Confcommercio (commercio
tradizionale, e-commerce, distribuzione organizzata, servizi turistici e alle persone, attività
culturali e formative, servizi alle imprese, alla logistica e ai trasporti). I finanziamenti europei
riguardano un'ampia gamma di programmi che spaziano dallo sviluppo urbano e regionale,
3
Le informazioni del presente documento sono state raccolte sulla base delle pubblicazioni della Commissione
europea, e del lavoro di Confcommercio – Delegazione presso l’Ue. Si ricorda inoltre che le informazioni presenti non
sono complete ma sono da approfondire nei link indicati e nei siti ufficiali.
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In particolare questo documento propone una sintesi dei principali programmi comunitari rivolti alle imprese e ai
settori d’interesse per Confcommercio.
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all’occupazione e all’inclusione sociale, dalla ricerca e innovazione agli aiuti umanitari e
all’assistenza sociale, dalla formazione alla tutela ambientale.
I finanziamenti sono forniti in modi differenti sotto forma di sovvenzioni, prestiti e garanzie a
supporto di progetti specifici. I finanziamenti europei possono essere suddivisi in due categorie a
seconda delle esigenze: diretti e indiretti. I fondi sono gestiti seguendo norme rigorose per
assicurare che il loro utilizzo sia sottoposto a uno stretto controllo e che siano spesi in modo
trasparente, efficace e responsabile. In ultima istanza, la responsabilità politica per il corretto
utilizzo dei finanziamenti dell'Ue ricade sul collegio dei 28 Commissari europei. Tuttavia, poiché
la maggior parte dei finanziamenti è gestita nei Paesi beneficiari, spetta ai governi nazionali
compiere controlli e audit annuali.
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A. FINANZIAMENTI DIRETTI
Nel caso dei finanziamenti a gestione diretta è la Commissione che eroga i fondi e che stabilisce
autonomamente i criteri e i principi di funzionamento dei vari programmi. I finanziamenti sono
erogati sotto forma di “bandi comunitari”. Queste risorse finanziarie sono dunque regolate da
un rapporto diretto tra la Commissione europea e gli utilizzatori finali. L’Ue concede sovvenzioni
in modo diretto a coloro che presentano proposte di progetto conformi agli obiettivi delle
politiche europee, a seconda delle varie aree di interesse (ricerca e sviluppo, educazione,
formazione, ambiente, cultura, turismo, protezione del consumatore e informazione).
Nell’ambito della sua attività e al fine di sostenere lo sviluppo delle politiche comunitarie, la
Commissione europea, tramite le sue Direzioni Generali (DG), ha creato programmi che
coinvolgono direttamente la società civile e il settore privato.
Le procedure per l’aggiudicazione delle risorse dirette sono due:
- appalti pubblici: vengono aggiudicati sulla base di bandi di gara (una procedura nota come
“aggiudicazione di appalti pubblici” o call for tenders). Si tratta di richieste di servizi specifici
come studi, assistenza tecnica e formazione, consulenze, servizi di conferenza, attrezzature
informatiche ecc. messi a gara e aggiudicati secondo le regole di mercato per garantire il buon
funzionamento delle Istituzioni o dei programmi dell’Ue.
- sovvenzioni dirette: vengono assegnate per attuare progetti specifici in seguito alla
pubblicazione di un avviso (denominato “invito a presentare proposte” o call for proposals). In
questo caso la sovvenzione (grant) ha una finalità specifica, descritta nell’invito a presentare
proposte.
 bandi periodici: inviti a presentare proposte in settori definiti, con scadenze predefinite;
 bandi aperti: offerte di finanziamento per progetti inerenti a un’area geografica o a una
tematica di particolare importanza per la Commissione. Sono senza scadenza o
caratterizzati da ampia durata e frequente periodicità.
Nella Call for proposals, al contrario della call for tenders, la Commissione finanzia un progetto in
modo parziale, a copertura di determinate voci di spesa, in proporzione diversa a seconda del
programma e mai sotto forma di copertura totale dei costi progettuali. I costi generalmente
ammissibili al finanziamento possono includere: i costi del personale, il materiale di consumo, i
beni durevoli, i viaggi e i soggiorni, i costi per l’informatica, subappalti, la tutela delle conoscenze,
e le misure volte a dimostrare il potenziale di valorizzazione delle conoscenze, nonché spese
generali.
La sovvenzione, accordata ai partner del progetto, è un contributo a fondo perduto che, salvo
rare eccezioni, non copre l’intero importo del progetto. E’ quindi necessario un cofinanziamento
con risorse proprie del o dei beneficiari, proveniente da fondi nazionali oppure da sponsor
privati. Il cofinanziamento deve essere sempre documentato accuratamente. Il contributo
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comunitario, generalmente, varia da un minimo del 30% a un massimo dell’80% dei costi totali
(ma può raggiungere anche il 100%): di norma i beneficiari sono chiamati a fornire un
cofinanziamento in contanti e non in natura.
ACCESSO AI FINANZIAMENTI: Come partecipare a un programma europeo?
 Come ricercare un bando europeo
I bandi europei sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), che
rappresenta la fonte di documentazione ufficiale dell’Ue. La GUUE è articolata in tre serie: serie
C per le comunicazioni e le informazioni, serie L per la legislazione e serie S per i supplementi. Gli
inviti a presentare proposte sono contenuti nella serie C. E’ opportuno sottolineare l’importanza
della consultazione preventiva della programmazione annuale, al fine di individuare per tempo
l’area tematica più adatta alle proprie competenze ed esigenze in modo tale da iniziare a
predisporre un progetto di massima e cercare i partner di progetto più adatti all’idea
progettuale già da subito. Per cominciare a preparare la proposta, infatti, non è necessario
attendere la pubblicazione del bando. Una volta definita l’idea progettuale e identificata la linea
finanziaria più idonea a sostenerla, è preferibile iniziare subito la preparazione.
L’informazione sui singoli bandi viene ulteriormente diffusa da tutti i centri d’informazione
finanziati dall’Ue nei singoli Stati Membri che fungono da interfaccia tra i cittadini e l’Europa a
livello locale. La rete è chiamata “Europe Direct”.
 Chi può partecipare
Qualsiasi soggetto giuridico può presentare una proposta di progetto. La valutazione e il
controllo sulla gestione dei progetti sono di competenza delle diverse DG della Commissione
europea responsabili delle singole linee finanziarie.
A seconda del tipo e della finalità del programma di riferimento, i beneficiari (soggetti legittimati
a presentare proposte) possono essere organizzazioni non governative e stakeholder della
società civile (imprese, enti pubblici, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università
ecc.), gruppi informali o singole persone fisiche. Generalmente i soggetti che intendono
presentare proposte devono soddisfare i requisiti di ammissibilità legale, capacità tecnica e
finanziaria descritti dal bando.
Di seguito una suddivisione dei beneficiari potenziali a seconda della categoria di appartenenza:
PMI
Possono ottenere finanziamenti tramite sostegno diretto, mentre altri finanziamenti sono
disponibili attraverso programmi gestiti a livello nazionale (es. POR e PON).
Organizzazioni non governative e della società civile
Possono ottenere finanziamenti, a condizione che operino nei settori di attività dell'Ue senza fini
di lucro.
Giovani
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Per questa categoria esistono due tipi principali di finanziamenti:
- Istruzione e formazione - opportunità di studio, assistenza per gli allievi dell'ultimo anno delle
superiori e formazione professionale in un altro Paese.
- Gioventù - cofinanziamento di progetti per incoraggiare la partecipazione dei giovani ai
programmi europei, al volontariato europeo e per creare un clima più multiculturale.
Ricercatori
La ricerca e l’innovazione è uno dei principi cardine della nuova programmazione. In questo caso
i finanziamenti sono erogati sotto forma di convenzioni per cofinanziare diversi tipi di progetti di
ricerca.
Agricoltori e imprese rurali
In generale, quasi tutti gli agricoltori dell’Ue hanno diritto a pagamenti diretti di sostegno al
reddito, rientranti nell’ambito della politica agricola comune (PAC). Per esempio, circa un terzo
di questi finanziamenti sono erogati in cambio di pratiche agricole ecologiche (conservazione dei
prati permanenti, diversificazione delle colture, impiego di metodi agricoli rispettosi
dell’ambiente ecc.).
 Caratteristiche di base di un progetto europeo
Per partecipare a un programma europeo è necessario presentare un progetto per il quale è
indispensabile:
 Avere un’idea che risolva un problema concreto;
 Creare una partnership europea: salvo eccezioni, i progetti devono avere una
dimensione transnazionale, ovvero essere presentati da un partenariato/consorzio con
almeno un altro partner europeo5, costruito da un proponente, che sarà il coordinatore
del progetto;
 La pianificazione dei risultati, del management e la prevenzione dei rischi;
 L’apporto di un “valore aggiunto” 6 europeo in termini economici e di mercato,
attraverso una collaborazione multilaterale. Non è appunto possibile presentare
progetti che abbiano un impatto esclusivamente nazionale, regionale o locale (come
verrà sottolineato in seguito, a questo fine vi concorrono i “fondi strutturali”);
 Un effetto moltiplicatore: i progetti devono presentare metodologie innovative e
riproducibili in altri Paesi europei e/o in altri settori o materie. Fondamentale quindi la
comunicazione, la diffusione e la prosecuzione una volta che il progetto si è concluso;
 La sostenibilità: il progetto deve avere la capacità di produrre benefici nel lungo
termine. I finanziamenti devono essere sostenibili.
5
Solo in alcuni casi è possibile partecipare come azienda/ente singolo (es. SME instrument di COSME). Nb. Dove
trovare informazioni e proposte di partnership? LInkedIn, siti ufficiali dell’Ue, Infodays.
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Manifesta capacità di contribuire in maniera significativa al raggiungimento dell’obiettivo di interesse generale
europeo, nell’ambito del settore di riferimento di ciascun programma comunitario.
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 Presentazione della domanda di finanziamento
Nella scelta del canale di finanziamento da attivare bisogna individuare, tra i vari programmi,
quello che è più idoneo alle attività che si intendono intraprendere (sotto il profilo degli obiettivi
perseguiti, dei soggetti eleggibili, della tipologia di azioni ammissibili, ecc.).
Dopo aver dato “forma” all’idea progettuale, bisogna esaminare gli inviti a presentare proposte
(pubblicati regolarmente dalla DG competente) che aprono la possibilità di presentare la
domanda di finanziamento.
Ogni invito è corredato da importanti documenti:
1. Call for proposals announcement
2. Guide for applicants/guidelines - linee guida contrattuali e finanziarie. Fornisce indicazioni
dettagliate per gestire il rapporto con la Commissione e i partner. Indica nello specifico gli
obiettivi, le priorità e i temi, la dotazione di bilancio disponibile, le regole di ammissibilità e i
criteri di selezione, la procedura per inviare la richiesta nonché le modalità rendicontazione
delle spese;
3. Application form (e.g. 2 steps) - modulo di richiesta sovvenzione
– Part A – Proposal Summary
– Part B – Full application form
– Budget form (costs & revenues)
– Logical framework
– Annexes (Financial identification form, Legal entity form)
Tutti i documenti vanno letti attentamente per trovare le risposte ai numerosi quesiti che
potrebbero sorgere ed evitare errori che rischierebbero di compromettere il successo del
progetto. Durante la stesura di un’idea progettuale è utile consultare i database dei progetti che
sono stati approvati precedentemente sulla stessa linea di bilancio o sullo stesso programma
d’azione della Commissione europea. Questo accorgimento può essere molto efficace per
individuare le azioni giudicate valide e rispondenti alle esigenze dell’Ue, evitare duplicazioni (che
in quanto tali non sarebbero finanziate) e individuare eventuali partner che abbiano già
sviluppato una considerevole esperienza nel settore e nella progettazione europea.
Sempre più spesso la presentazione della proposta di progetto si effettua via Internet. Per
questo è anche consigliabile non attendere gli ultimi giorni prima della scadenza, quando il
sistema è spesso sovraccarico.
Dopo la pubblicazione dell’invito, la richiesta, scritta in lingua inglese, deve essere inviata
direttamente alla Commissione.
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Strumenti di finanziamento europei
PROGRAMMI TEMATICI
I programmi comunitari, o programmi tematici dell’Ue, forniscono fondi che vengono gestiti ed
erogati direttamente dall’Ue e vengono stanziati in base a obiettivi prefissati per il periodo di
riferimento. I programmi dispongono finanziamenti pluriennali inerenti ai diversi settori d’
intervento dell’Ue e finanziati dal suo budget generale. I programmi tematici vengono gestiti
direttamente dalle diverse DG. Ogni programma ha degli obiettivi precisi, un budget e una
durata.
La Commissione ha studiato e lanciato una serie di programmi europei dedicati alla ricerca, allo
sviluppo, all’innovazione e alla crescita delle imprese e una serie di strumenti finanziari
innovativi per incoraggiare gli operatori finanziari a fornire finanziamenti nell’ambito degli
obiettivi dei suddetti programmi.
Programmi per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione delle imprese
- Ottavo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo (ORIZZONTE 2020)
Il nuovo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo europeo (ORIZZONTE 2020) – The EU
Framework Programme for Research and Innovation (HORIZON 2020) 2014-2020, con un budget
di 80 miliardi di euro, si propone come obiettivo il raggiungimento di livelli di eccellenza per la
ricerca europea (diretta e indiretta), sia nel campo delle nuove frontiere della tecnologia, sia in
quello dell’innovazione di prodotti orientati al mercato, in modo da incrementare la
competitività delle imprese europee nei mercati internazionali. ORIZZONTE 2020 prevede
finanziamenti per la ricerca e l’innovazione in ambito leadership industriale, sfida energetica e
ambientale. Tra i settori di azione di ORIZZONTE 2020, è previsto un pacchetto di finanziamento,
di circa 3 miliardi di euro, indirizzato esclusivamente alle PMI denominato “Strumento PMI”. Lo
strumento aiuta le imprese a sviluppare e commercializzare idee innovative per prodotti, servizi
o processi che sono pronti ad affrontare la concorrenza del mercato globale. L’obiettivo è quello
di colmare il divario tra ricerca e mercato. Il supporto alle PMI (in fase di start-up o di sviluppo) è
garantito al fine di sostenere l’impresa passo per passo, in funzione della maturità del progetto.
Il sostegno finanziario per singolo progetto varia tra i 50.000 e i 2,5 milioni di euro.
 Per partecipare al programma ORIZZONTE 2020 occorre ricercare la call for proposal più
in linea con la propria idea progettuale. Il portale del programma mette a disposizione
un “filtro” apposito per selezionare le call for proposals “HORIZON 2020” in base alle
proprie esigenze.
- Programma per la competitività delle imprese e delle PMI (COSME)
Il nuovo programma per la competitività delle imprese e delle PMI europee – Europe’s
programme for small and medium-sized enterprises.2014-2020, con un budget di 2,5 miliardi di
euro, è volto a stimolare la creazione di nuove imprese e lo sviluppo della cultura
imprenditoriale di giovani e non (per esempio in ambito formativo con Erasmus per giovani
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Strumenti di finanziamento europei
imprenditori7); migliorare la competitività delle PMI sul mercato europeo e internazionale;
incentivare l’accesso ai finanziamenti e al mercato. Supporto alle reti europee d’imprese (es.
cluster settoriali, Rete Europea delle Imprese – Enterprise Europe Network - EEN),
all'internazionalizzazione delle PMI, alla riduzione degli oneri amministrativi. COSME si rivolge ai
settori industriali, manifatturiero e dei servizi, soprattutto quello turistico. Da notare che, come
ORIZZONTE 2020, COSME è gestito dalla Commissione, ma i bandi sono più piccoli.
 Per partecipare: call for proposals “COSME”.
- Programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE)
Il nuovo programma per l’ambiente e l’azione per il clima – European Union's funding
instrument for the environment 2014-2020, con un budget di 3,45 miliardi di euro, è il nuovo
programma a sostegno dei progetti europei dedicati al settore ambientale. Oltre agli enti
pubblici e alle ONG, anche il settore privato, e in particolare le PMI, giocano un ruolo importante
per il raggiungimento dei suoi obiettivi. LIFE intende promuovere la salvaguardia dell’ambiente e
del clima attraverso l’integrazione delle politiche ambientali con altre politiche e azioni degli
Stati membri. Tra le azioni di LIFE vi è la promozione dello sviluppo di soluzioni locali e del
settore pubblico e di tecnologie su scala ridotta incentrate sulle PMI, per aiutarle a migliorare i
loro risultati in materia ambientale e climatica, in particolare attraverso l’attuazione di
metodologie e tecnologie a basso carbonio su scala ridotta.
 Per partecipare: call for proposals “LIFE”.
- Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI)
Il nuovo programma per l’occupazione e l’innovazione sociale – EU Programme for Employment
and Social Innovation 2014-2020, con un budget totale di 920 milioni di euro, è stato ideato al
fine di affrontare problemi sociali, quali l’invecchiamento della popolazione, l’elevata
disoccupazione, la povertà e l’esclusione sociale. EaSI integra ed estende la copertura di tre
strumenti già esistenti: Progress (Programme for Employment and Social Solidarity) –
programma per la modernizzazione delle politiche occupazionali e sociali – EURES (European
Employment Services) – per la realizzazione di un mercato del lavoro europeo funzionante – e
l’asse Microfinance and Social Entrepreneurship (MF/SE) – per il supporto agli enti per il
microcredito e alle istituzioni di assistenza finanziaria ai gruppi vulnerabili e alle micro-imprese.
Il nuovo programma intende fare in modo che siano disponibili più prestiti di modesta entità al
fine di sostenere il lavoro autonomo, lo sviluppo delle imprese e garantire che i lavoratori
possano spostarsi da un Paese all'altro e gli imprenditori assumere personale da tutti i Paesi
europei. Tra i beneficiari del programma vi sono le piccole imprese e le imprese sociali che
potranno beneficiare di aiuti per l'assunzione di giovani e accedere più facilmente a
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Programma di scambio transfrontaliero che offre ai nuovi imprenditori – o aspiranti tali – l’opportunità di imparare i
segreti del mestiere da professionisti già affermati che gestiscono piccole o medie imprese in un altro paese
partecipante al programma.
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Strumenti di finanziamento europei
finanziamenti per sviluppare, consolidare e ampliare le loro attività. Si sottolinea, a proposito,
che un numero significativo di nuovi posti di lavoro europei è generato da imprese di recente
costituzione e che quasi l'85% di questi provengono da microimprese. L'Ue è però lontana dallo
sfruttare tutto questo potenziale. Il programma si propone quindi di incentivare lo sviluppo di
una cultura imprenditoriale e stimolare la creazione di nuove imprese, anche micro.
 Per partecipare: call for proposals “EaSI”.
- Meccanismo per collegare l’Europa (MCE)
Il Meccanismo per collegare l’Europa (MCE) - Connecting Europe Facility (CEF) 2014-2020 è lo
strumento dell’Ue destinato a migliorare le reti infrastrutturali europee di trasporto, energia e
digitali. In particolare, è stato definito per realizzare nuove infrastrutture, per ridurre le distanze
nei settori trasporti, energia e telecomunicazioni e per attirare investimenti nel settore privato
delle infrastrutture. Gli investimenti mirati alle infrastrutture chiave contribuiranno alla
creazione di posti di lavoro e miglioreranno la competitività dell’Europa. Il programma prevede,
come vedremo in seguito, una nuova sinergia pubblico-privato attraverso strumenti finanziari di
condivisione del rischio, con l’obiettivo di colmare alcune lacune di finanziamento negli
investimenti in infrastrutture strategiche e aumentare la competitività delle imprese europee
attraverso una facilitazione degli scambi e una riduzione degli oneri amministrativi. Il CEF – che
si aggiunge alle reti transeuropee dei trasporti TEN-T – avrà un bilancio complessivo di circa
33,24 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, dei quali: 26,25 miliardi di euro saranno
utilizzati nel settore dei trasporti per migliorare i collegamenti transfrontalieri ed eliminare le
strozzature; 5,85 miliardi di euro per modernizzare ed espandere le infrastrutture energetiche e
aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti; 1,14 miliardi di euro per le telecomunicazioni
e lo sviluppo di reti a banda larga e dei servizi digitali.
 Per partecipare: call for proposals “CEF programme”.
Programmi per la sicurezza e cittadinanza europea
Questo gruppo di programmi europei si riferisce a diverse politiche dell’Ue con il comune
obiettivo di rafforzare la “cittadinanza europea” creando uno spazio europeo comune di libertà,
giustizia e sicurezza. In tal quadro si colloca il Fondo per l’Asilo e l’Immigrazione (FAMI) per la
gestione efficiente dei flussi migratori nell’Ue e i programmi “Giustizia” e “Diritti e
cittadinanza”, volti a favorire la realizzazione di un vero e proprio spazio comune di norme,
diritti e giustizia, dove i diritti dei cittadini e delle imprese siano realmente garantiti e tutelati in
maniera trasversale.
- Fondo per l’Asilo, la Migrazione e l’Integrazione (FAMI)
Il nuovo Fondo per l’Asilo, la Migrazione e l’Integrazione (FAMI) - Asylum, Migration and
Integration Fund (AMIF) 2014-2020, gestito dalla DG Migrazione e Affari Interni con un budget di
2,78 miliardi di euro, punta a sostenere interventi mirati per la gestione dei flussi migratori. Il
programma sostiene azioni volte ad affrontare tutti gli aspetti dell’immigrazione (richieste di
asilo, migrazione legale, integrazione, soggiorno regolare nell’Ue, rimpatrio degli irregolari, ecc.).
In un unico programma sono ora concentrati i precedenti Fondo Europeo per l’Integrazione dei
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Strumenti di finanziamento europei
cittadini di Paesi terzi, Fondo Europeo per i rifugiati, Fondo Europeo per i Rimpatri. L’obiettivo
del FAMI è quello di contribuire al rafforzamento e allo sviluppo della politica comune di asilo,
alla protezione sussidiaria, alla protezione temporanea e della politica comune
dell’immigrazione, nel pieno rispetto dei diritti e dei principi riconosciuti dalla Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea. Al momento, 315 milioni di euro sono stati messi a
disposizione dell’Italia per i settori chiave d’intervento per il periodo 2014-2020: - formazione
linguistica, - qualificazione del sistema scolastico, - sostegno all’occupazione, - integrazione dei
titolari di protezione internazionale, - mediazione sociale e interculturale nel settore dei servizi
sociali, sanitari, amministrativi e alloggiativi, - informazione, capacity building, contrasto alle
discriminazioni. Possono partecipare al programma, e richiedere finanziamenti, gli enti e le
istituzioni pubbliche, le organizzazioni internazionali e regionali, gli organismi non governativi.
 Per partecipare: call for proposals “FAMI”.
- Programma “Europa Creativa”
Il programma Europa Creativa – Creative Europe 2014-2020 è un programma quadro da 1,46
miliardi di euro dedicato al settore culturale cinematografico, artistico e creativo, composto da
due sottoprogrammi (Sottoprogramma Cultura e Sottoprogramma MEDIA) e da una sezione
transettoriale (Fondo di garanzia per il settore culturale e creativo + data support + piloting).
Come vedremo, il Fondo di garanzia da 121 milioni, creato per agevolare l’accesso ai
finanziamenti da parte dei settori culturali e creativi, partirà nel 2016. Uno degli obiettivi di
Europa Creativa è il sostegno alle imprese attive nei settori culturali e creativi che in Europa
rappresentano il 4,5% del PIL europeo e occupano circa il 3,8% della forza lavoro dell’Ue. In
particolare, il sostegno consentirà alle imprese di questi settori di sormontare numerose sfide,
quali la frammentazione del mercato e le difficoltà di accesso ai finanziamenti, oltre che a
contribuire a migliorare le strategie operative agevolando la condivisione di know-how ed
esperienze. La Commissione prevede che, tra il 2014 e il 2020, almeno 8.000 organizzazioni
culturali e 300.000 artisti, professionisti della cultura e le loro opere, riceveranno un sostegno
per varcare i confini dei loro Paesi e acquisire le capacità per accedere a mercati internazionali e
svilupparsi. Il programma sosterrà anche la traduzione di più di 5.500 libri e altre opere
letterarie.
 Per partecipare: call for proposals “Europa Creativa”.
- Programma per la tutela dei consumatori
Per il benessere dei cittadini europei e il buon funzionamento del mercato unico, è previsto un
nuovo programma per la tutela dei consumatori 2014-2020 che intende promuovere la
sicurezza tramite efficaci misure di controllo e sorveglianza, garantire la disponibilità di prodotti
sicuri, un mercato unico efficiente, fornire maggiori garanzie per l’acquisto di beni e servizi
oltrefrontiera e online, supportare le organizzazioni dei consumatori ecc. In corrispondenza degli
obiettivi specifici, il programma potrà finanziare, tra le altre cose, azioni congiunte e accordi di
partenariato tra soggetti pubblici e enti non-profit privati per la creazione di reti europee, al fine
di fornire informazioni e assistenza ai consumatori. La dotazione finanziaria ammonta a 188,8
milioni di euro.
 Per partecipare: call for proposals “Programma per la tutela dei consumatori”.
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Strumenti di finanziamento europei
- ERASMUS+
Il nuovo programma dell’Ue per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport 2014-2020,
con un budget di 14,7 miliardi di euro, combina tutti i precedenti regimi di finanziamento
dell’Ue nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport8. Il programma
riguarda i seguenti ambiti: a) l'istruzione e la formazione a tutti i livelli: in una prospettiva di
apprendimento permanente, comprese l'istruzione scolastica (Comenius), l'istruzione superiore
(Erasmus), l'istruzione superiore internazionale (Erasmus Mundus), l'istruzione e la formazione
professionale (Leonardo da Vinci) e l'apprendimento degli adulti (Grundtvig); b) la gioventù:
(Gioventù in azione – Youth on the move), in particolare nel contesto dell'apprendimento non
formale e informale; c) lo sport: in particolare quello praticato a livello amatoriale.
Erasmus + prevede inoltre una serie di progetti direttamente indirizzati alla formazione
professionale (VET – Vocational Education and Training). In questo senso, il programma aiuta gli
istituti di istruzione e formazione professionale a realizzare partnership strategiche con altre
organizzazioni e imprese, per stringere legami più forti con il mondo del lavoro. Questo
comporta la possibilità per studenti e tirocinanti di fare un'esperienza formativa e/o lavorativa
all'estero in un'impresa, in un altro contesto lavorativo (ente pubblico, ONG, ecc.) o in una
scuola professionale, con periodi di apprendimento in azienda. Il programma finanzia la
formazione attraverso scambi di buone pratiche e idee innovative, l’elaborazione e la
realizzazione di nuovi materiali per l'istruzione e la formazione professionale, la collaborazione
tra istituti di istruzione e formazione professionale e il mondo delle imprese. Erasmus+ è quindi
un’opportunità anche per imprese o organizzazioni private che, ospitando studenti o neolaureati
nelle loro sedi, possono risparmiare sul personale e sulla formazione di nuovo personale,
contribuire alla progettazione e alla realizzazione di programmi di studio che soddisfino le
esigenze del mercato del lavoro e migliorino le competenze professionali degli individui e il loro
inserimento nel mondo del lavoro; permettere la condivisione mirata dei risultati con
responsabili politici, imprese e consulenti che operano nel campo dell'istruzione e formazione
professionale. Possono presentare progetti le seguenti organizzazioni: scuole professionali e
istituti o enti erogatori d’istruzione e formazione professionale; imprese, parti sociali e agli altri
rappresentanti del mondo del lavoro, comprese le camere di commercio e altre organizzazioni
professionali; qualsiasi organizzazione attiva nel campo dell'istruzione e formazione
professionale; le organizzazioni responsabili dell'elaborazione delle politiche e che partecipano
al processo decisionale in questo campo.
 Per partecipare: call for proposals “Erasmus+”.
8
Programma LLP di apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig), Gioventù in
azione (Youth on the Move) e cinque programmi di cooperazione internazionale (Erasmus Mundus, Tempus, Alfa,
Edulink).
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Strumenti di finanziamento europei
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PROGRAMMI TEMATICI - RIEPILOGO
AREA TEMATICA
Programmi per la ricerca, lo
sviluppo e l’innovazione delle
imprese
Programmi per la sicurezza e
cittadinanza europea
NOME DEL PROGRAMMA
- Ottavo programma quadro per la
ricerca e lo sviluppo (ORIZZONTE
2020)
- Programma per la competitività
delle imprese e delle PMI
(COSME)
- Programma per l’ambiente e
l’azione per il clima (LIFE)
- Programma per l’occupazione e
l’innovazione sociale (EaSI)
- Meccanismo per collegare
l’Europa (MCE)
- Fondo per l’Asilo, la migrazione e
l’Integrazione (FAMI)
- Programma “Europa Creativa”
- Programma per la tutela dei
consumatori
- ERASMUS+
PORTALE BANDI
call for proposals “HORIZON 2020”.
call for proposals “COSME”.
call for proposals “LIFE”.
call for proposals “EaSI”.
call for proposals “CEF programme”.
call for proposals “FAMI”.
call for proposals “Europa Creativa”.
call for proposals “Programma per la
tutela dei consumatori”.
call for proposals “Erasmus+”.
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Strumenti di finanziamento europei
B. FINANZIAMENTI INDIRETTI
Oltre il 76% del bilancio dell'Ue è gestito in collaborazione con le amministrazioni nazionali e
regionali con un sistema di "gestione concorrente". In base ai Regolamenti 9, al gruppo dei
“finanziamenti indiretti” appartengono cinque grandi fondi chiamati “Fondi Strutturali e di
Investimento europei - Fondi SIE (European Structural and Investment Funds - ESIF)” e il
“Fondo di Coesione”. Questi strumenti di finanziamento attuano la politica di coesione
dell’Unione europea10, nonché contribuiscono complessivamente a mettere in atto la Strategia
Europa 2020.
L’obiettivo principale di questi fondi è quello di ridurre le disparità economiche, sociali e
territoriali tra le varie regioni europee. Le regioni più povere ricevono la maggior parte dei
finanziamenti, anche se tutte possono usufruire di finanziamenti tramite i diversi meccanismi a
disposizione. La politica regionale dell’Ue, in particolare, è finanziata da tre principali fondi che
possono intervenire nell’ambito di uno o più obiettivi di detta politica:
-
Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – ridurre lo scarto esistente fra i vari
livelli di sviluppo delle regioni europee;
Il Fondo sociale europeo (FSE) – inclusione sociale e buon governo;
Il Fondo di coesione (FC)11 – convergenza economica delle regioni meno sviluppate;
Questi, insieme al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e al Fondo Europeo
per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), rappresentano la gran parte dei finanziamenti
comunitari e la maggior parte del totale della spesa dell'Ue.
La politica di coesione continua ad essere la principale fonte di finanziamento pubblico europeo
nel contesto del Quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Nel complesso la Politica di
Coesione riformata comprende il 32,5% del bilancio Ue e permetterà di mobilitare in tutti gli
Stati Membri, fino a 366,8 miliardi di euro (a prezzi giugno 2014), equivalenti a 325.1 miliardi (in
9
Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, serie L.347, del 20 Dicembre 2013 sono pubblicati i Regolamenti sui
Fondi strutturali e di investimento per il periodo di programmazione 2014-2020. La struttura legislativa comprende:
I.
II.
III.
Regolamento generale che definisce le norme comuni e i principi generali dei Fondi;
Regolamenti specifici dedicati ai singoli fondi (FESR, FSE, FC, FEASR, FEAMP);
Regolamenti relativi all’obiettivo di cooperazione territoriale europea e al Gruppo europeo di cooperazione
territoriale (GECT).
10
La politica di coesione economica e sociale, nota anche come politica regionale dell’Ue, così come descritta
dall’Atto Unico del 1986, mira a “ridurre il divario fra le diverse regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite”. Il
trattato di Lisbona del 2009 introduce una terza dimensione e parla di “politica di coesione economica, sociale e
territoriale”. Ciò significa che la politica di coesione deve anche andare in direzione di uno sviluppo territoriale più
equilibrato e sostenibile.
11
L’Italia non rientra tra i beneficiari di questo fondo. Qui potete trovare una lista completa dei Programmi operativi
approvati per l’Italia.
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Strumenti di finanziamento europei
prezzi del 2013). Per lo sviluppo delle Regioni, delle città e dell’economia reale italiana verranno
destinati 64 miliardi di euro. Il pacchetto legislativo è funzionale al raggiungimento degli
obiettivi “Europa 2020” di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.12 A tal fine è stato definito
un “quadro strategico comune” per assicurare un migliore coordinamento tra i fondi. Tenendo
conto del contributo nazionale degli Stati Membri e dell’effetto leva degli strumenti finanziari,
l’impatto complessivo dovrebbe superare i 500 miliardi di euro. Gli obiettivi da raggiungere
riguardano la crescita e l’occupazione, così come saranno affrontate le problematiche inerenti al
cambiamento climatico, la dipendenza energetica e l’esclusione sociale. La riforma prevede una
serie di condizioni nuove per i finanziamenti e pone l’accento sulla misurazione dei risultati.
Nei finanziamenti indiretti il budget viene speso attraverso un sistema di “responsabilità
condivisa” tra la Commissione europea da una parte, e le autorità degli Stati membri dall’altra.13
Il rapporto con il beneficiario finale, pertanto, è mediato dalle autorità nazionali, regionali o
locali che hanno il compito di programmare gli interventi, emanare i bandi e gestire le risorse
comunitarie. I programmi sono in pratica gestiti dalle autorità nazionali e locali ma finanziati
dalla Commissione europea.
La programmazione 2014-2020 prevede un utilizzo strategico e sinergico tra programmi a
gestione diretta e programmi implementati da autorità nazionali e regionali. Una parte di questi
fondi, a seconda delle scelte di ogni entità regionale, sarà allocata al fine di creare strumenti
finanziari. Le autorità regionali hanno dunque due possibilità: la costruzione di strumenti exnovo (i quali però devono essere sottoposti a una valutazione d’impatto ex-ante da parte delle
12
In dettaglio, gli obiettivi tematici della “Strategia Europa 2020” sono 11:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
Promuovere la competitività̀ delle PMI;
Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2;
Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;
Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
Promuovere sistemi di trasporto sostenibili;
Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà̀;
Investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente;
Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere una PA efficiente.
13
L’iter è il seguente: La Commissione europea definisce le linee guida generali e le macro-priorità; Ogni Stato
elabora un documento strategico nazionale che rispecchia le indicazioni della Commissione (QSN - Quadro Strategico
Nazionale); le regioni elaborano un programma operativo regionale (POR); le regioni pubblicano periodicamente dei
bandi (regionali).
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Strumenti di finanziamento europei
Istituzioni europee) o l’utilizzo di strumenti “off-the-shelf”. Questi ultimi sono strumenti
finanziari “standard” e sono usufruibili più rapidamente e facilmente perché già approvati.
Tali strumenti sono essenzialmente di cinque tipi:
1) Prestiti partecipativi per PMI (Risk Sharing Loan);
2) Garanzie per le PMI (Capped guarantee);
3) Prestiti per energie rinnovabili ed efficienza energetica (Renovation Loan);
4) Fondi per gli investimenti per PMI e start-up (“Iniziativa per le PMI”);
5) Fondi per lo sviluppo urbano (in futuro).
Agenda urbana europea
L'Ue si trova continuamente a dover rispondere a sfide in relazione all'economia, al clima,
all'ambiente, nonché alla società in generale. La maggior parte di tali sfide presenta una forte
connotazione urbana. Dati statistici europei indicano che il 72% della popolazione europea vive
in città e si prevede che la quota della popolazione urbana continuerà a crescere fino a
raggiungere l’80% entro il 2050. Più dei due terzi di tutte le politiche europee interessano in
modo più o meno diretto le città, ma i risultati sono ancora scarsi soprattutto a causa del mal
coordinamento e recepimento nazionale. Le città sono quindi sede di sfide ma anche
opportunità economiche e servizi diretti al cittadino e generano oltre due terzi del PIL dell’Ue. Le
città tornano al centro della vita economica e sociale e il terziario di mercato si colloca in questo
contesto come fattore propulsivo della riqualificazione della vita urbana e del territorio a essa
connesso. La centralità delle città è sottolineata anche dalla programmazione europea, che
raccomanda che almeno il 5% del FESR debba essere indirizzato a piani di sviluppo urbano.
Nell’ambito della politica di coesione 2014-2020, il Consiglio dell’Ue ha messo a punto due
specifici strumenti dedicati allo sviluppo del territorio urbano: l’Investimento Territoriale
Integrato (ITI) e lo Sviluppo Locale di tipo Partecipativo (CLLD).
Per rispondere a queste esigenze, la Commissione europea intende far adottare, entro il primo
semestre del 2016, un’”Agenda urbana europea”. Un programma politico che individua tre
obiettivi strategici o "Azioni innovative” da raggiungere per il rilancio della crescita
socioeconomica, della competitività, dell’innovazione e della coesione sociale: 1. Smart – città
intelligenti nel campo dell'energia e dei trasporti; 2. Green – infrastrutture urbane verdi e
sostenibili; 3. Inclusive – città aperte e inclusive per migliorare la qualità sociale ed economica
della vita cittadina. In questo modo si intende riconoscere pienamente il ruolo che le città
giocano nel tradurre gli obiettivi della politica nazionale ed europea in azioni concrete. Se si
vedrà l’implementazione di tale Agenda, lo sviluppo sostenibile delle città dovrà essere integrato
alle politiche nazionali di ogni singolo Paese. In base all'Art. 8 ("Azioni innovative nell'area dello
sviluppo urbano sostenibile") del Regolamento sul Fondo europeo per lo sviluppo regionale
(FESR) 1301/2013, dai primi mesi del 2016 saranno pubblicati i primi bandi relativi alle Azioni
innovative. Verranno stanziati circa 370 milioni di euro fino al 2020 e ogni bando annuale avrà
una portata di circa 50 milioni per un totale di 5 milioni a progetto (con contributo del FESR).
Potranno parteciparvi autorità urbane con più di 50.000 abitanti e sono incoraggiati i
partenariati pubblico-privati.
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Strumenti di finanziamento europei
ALTRI FINANZIAMENTI INDIRETTI
Rientrano nella categoria dei fondi indiretti anche i finanziamenti indiretti tramite
intermediazione, gestiti attraverso intermediari finanziari e bancari quali banche, istituzioni
creditizie, fondi d’investimento ecc. con lo scopo di incrementare il volume di credito a
disposizione delle PMI e incoraggiare gli intermediari stessi a sviluppare l’accesso al credito per
le PMI. Queste linee di finanziamento sono pertanto accessibili attraverso diversi attori
intermediari: Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI),
e Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), nonché altri attori finanziari formali
(Operatori Venture Capital) ed informali (Business Angels).
 La Banca europea per gli investimenti (BEI) elargisce prestiti tramite intermediari bancari su
tutto il territorio europeo destinati a progetti di sostegno alla crescita e all’occupazione delle
PMI, offrendo un’ampia gamma di prodotti finanziari a tassi agevolati e servizi di consulenza.
I prestiti della BEI possono inoltre aiutare a fornire una base stabile di capitale operativo alle
PMI: infatti anche i prestiti erogati per finanziare le passività associate al ciclo economico
delle PMI, che rispecchiano le esigenze finanziarie a lungo termine di tale tipologia di impresa,
possono essere idonei al finanziamento della BEI. La durata dei prestiti sarà compresa tra i 2
e i 12 anni, con un tetto massimo pari a 12,5 milioni di euro cadauno. La BEI finanzia progetti
a lungo termine e i prestiti sono concessi in funzione della realizzazione di altri mezzi di
finanziamento. Infine non vi sono particolari limitazioni settoriali (ad eccezione di settori
eticamente sensibili, ad esempio giochi e scommesse).
 Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) ha come obiettivo quello di sostenere la nascita,
la crescita e lo sviluppo delle PMI, in particolare quelle innovative sul piano tecnologico. Il
fondo opera attraverso una rete d’intermediari in tutti i Paesi Ue. L’attività del FEI si avvale di
due strumenti: capitale di rischio e garanzia.
 Nello scorso periodo di programmazione 2007-2013, la Commissione europea (DG REGIO),
in collaborazione con la BEI e altri istituti finanziari, aveva sviluppato quattro iniziative
congiunte al fine di migliorare l'efficienza della politica di coesione e renderla più sostenibile.
Due di esse riguardavano la promozione di strumenti d’ingegneria finanziaria (JEREMIE e
JESSICA), e due di strumenti di assistenza tecnica (JASPERS e JASMINE). Nel presente periodo
di programmazione 2014-2020, tali strumentii sono ancora attivi ma l’approccio è cambiato.
Le iniziative JEREMIE, JESSICA e JASMINE sono state inglobate in altri programmi e sono state
racchiuse nella cosiddetta “piattaforma di assistenza tecnica agli strumenti finanziari” della
politica di coesione (“fi-compass”)14. Tramite questo portale, la Commissione europea infatti
14
La piattaforma della Commissione offre assistenza orizzontale tramite:
 servizi di consulenza sugli strumenti finanziari sotto ESIF e EASI (micro-finanzia);
 fornita dalla CE in partnership con la BEI;
(footnote continued)
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Strumenti di finanziamento europei
fornisce assistenza tecnica e organizza, tra le altre cose, numerosi eventi di approfondimento
con esperti e rappresentanti delle Istituzioni, in tutta Europa. La piattaforma è composta da
due filoni:
- il filone orizzontale, attuato dalla BEI, si concentra sui servizi di consulenza e di
orientamento applicabili a tutti i tipi di strumenti finanziari (ad esempio, scambio di buone
pratiche, indicazioni su temi comuni, come le valutazioni ex ante, appalti pubblici, aiuti statali,
ecc.);
- il filone multi-regionale risponde alle proposte delle parti interessate dai Fondi SIE,
supportando quindi le autorità di gestione15 in un numero minimo di Paesi europei (ad
esempio, sostegno alle iniziative transfrontaliere finalizzate al raggiungimento di economie di
scala e d’integrazione).
Nel dettaglio, lo strumento JASMINE (Joint Action to Support Micro-finance Institutions in
Europe), l’ex “Azione congiunta per il sostegno degli istituti di micro-credito non bancario in
Europa”, è stato ripreso nell’ambito del programma EASI – Asse Microfinanza e
imprenditorialità sociale. JASMINE ora si chiama Fi-compass EASI Technical Assistance e mira
a sviluppare l’offerta di microcredito mediante due azioni principali: 1. l’erogazione di
assistenza tecnica agli istituti di microfinanza; 2. il finanziamento delle attività di istituti
finanziari non bancari. Come ribadito, lo scopo di EASI è, infatti, quello di migliorare l’accesso
ai finanziamenti di piccole aziende, di disoccupati e di persone non occupate che desiderano
avviare un’attività autonoma, ma non possono accedere ai servizi bancari tradizionali.
JASPERS continua a fornire supporto per assistere e consigliare i Paesi beneficiari e/o fornire
competenze indipendenti nella preparazione di grandi progetti, soprattutto infrastrutturali,
che riceveranno il sostegno dei Fondi SIE. JEREMIE (Joint European Resources for Micro to
Medium Enterprises), l’ex “Risorse europee congiunte per le micro e medie imprese” è stato
soppresso mentre JESSICA (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas),
l’ex “Sostegno europeo congiunto per gli investimenti sostenibili nelle aree urbane”, è stato
rimpiazzato da uno Strumento finanziario per lo sviluppo territoriale e urbano appositamente
studiato. Tale strumento, che rientra nel quadro dei Fondi SIE, intende promuovere
investimenti sostenibili nelle aree urbane europee e portare crescita e occupazione,
coniugando i contributi finanziari dei Programmi Operativi Regionali (POR) con altre forme di
finanziamento pubbliche e private. Lo strumento offre alle autorità di gestione dei
programmi dei fondi strutturali la possibilità di usufruire di esperti esterni e aiuta a investire


disegnata per supportare le autorità di gestione e altre parti interessate;
fornisce know-how pratico e strumenti di apprendimento sugli strumenti finanziari;
 organizza eventi nazionali (presentazione casi di studio, discussione delle domande tecniche, hands-onworkshops).
15
Autorità pubblica o organismo pubblico o privato nazionale, regionale o locale che gestisce il programma operativo.
La lista per l’Italia è disponibile qui.
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Strumenti di finanziamento europei
almeno il 5% delle risorse FESR - destinato alle specificità territoriali - in “azioni integrate”
gestite dalle città. Questi fondi possono assumere la forma di prestiti riciclabili, garanzie e
partecipazioni da investire in diversi progetti di recupero urbano: riqualificazione delle aree
dismesse, promozione dell’efficienza energetica, finanziamento di progetti di edilizia
popolare. Lo strumento si sviluppa su tre livelli: Ue, nazionale/regionale, nazionale/locale.
Si segnala infine che la Commissione europea (DG REGIO) sta studiando un apposito “Fondo
europeo per lo sviluppo urbano”, che dovrebbe partire nei primi mesi del 2016. Ulteriori
approfondimenti verranno pubblicati dalla Delegazione Confcommercio - ufficio di Bruxelles,
non appena disponibili.
C. STRUMENTI FINANZIARI
La disponibilità di crediti per le imprese non finanziarie nella zona euro ha raggiunto il suo nadir
all'inizio della stretta creditizia del 2008, come risulta dalle ultime cifre della Banca centrale
europea (BCE) che sottolinea come il rifiuto al finanziamento in Europa si attesti al 13% (senza
contare l’8% delle imprese che non chiedono prestiti per timore di un rifiuto). Le PMI sono
colpite in modo particolarmente duro da questa contrazione e non possono investire o
estendere le loro attività fino a quando le condizioni creditizie rimarranno così difficili.
L’intervento dell’Ue è quindi necessario per colmare questo “fallimento di mercato”.
Nell’ambito della programmazione finanziaria pluriennale (QFP) 2014-2020, assumono
particolare rilevanza i nuovi e innovativi strumenti finanziari introdotti nell’ambito dei
programmi tematici europei. Tali sono stati elaborati per raggiungere gli obiettivi politici che la
Commissione si è data per questa programmazione. La Commissione intende così offrire
un’alternativa al finanziamento tradizionale mediante sovvenzioni e per sopperire alle carenze
che si registrano nell’area dei finanziamenti destinati agli investimenti strategici. Il ruolo di
questi strumenti, tra le altre cose, sarà quello di agevolare e facilitare l’accesso al credito delle
PMI.
Si ricorda che gli strumenti finanziari, previsti dai POR, PON e dai principali programmi
comunitari, non sostituiscono i finanziamenti bancari tradizionali ma sono complementari e
forniscono principalmente un sostegno rimborsabile a progetti, che variano a seconda degli
obiettivi del programma, attraverso capitale di rischio o garanzie a intermediari che, a loro volta,
forniscono un prestito a un ampio numero di beneficiari finali che hanno difficoltà ad accedere
al finanziamento (ad esempio le PMI). Gli strumenti finanziari dei programmi tematici europei, di
seguito brevemente riportati, saranno gestititi dalla Banca Centrale per gli Investimenti (BEI) e
dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) con il quale la Commissione europea ha stipulato
degli accordi specifici al riguardo. Si ricorda che la BEI e il FEI forniscono alle PMI i prestiti e le
garanzie in via indiretta, attraverso degli intermediari finanziari appositamente selezionati.
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Strumenti di finanziamento europei
- Ottavo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo (ORIZZONTE 2020)
Nell’ambito delle azioni di ORIZZONTE 2020, la Commissione europea, insieme alla BEI e al FEI –
Gruppo BEI – mette a disposizione diversi strumenti integrati e complementari di finanziamento
e servizi di consulenza, che coprono l'intera catena del valore, della ricerca e dell'innovazione
(R&I) per un totale di 2,7 miliardi di euro.
Questi strumenti si dividono in due gruppi:
1. Meccanismo di concessione prestiti (Debt facility): vengono rilasciati prestiti direttamente a
singoli beneficiari per investimenti nel campo della ricerca e dell'innovazione (R&I); garanzie a
intermediari finanziari che effettuano prestiti a beneficiari; combinazioni di prestiti e garanzie, e
garanzie o controgaranzie per meccanismi nazionali e regionali di finanziamento del debito.
2. Meccanismo di capitale (Equity facility): attraverso intermediari finanziari appositamente
selezionati (istituti bancari, fondi d’investimento, fondi di venture capital, ecc.)16, viene messo a
disposizione capitale di rischio e/o capitale mezzanino a singole imprese per investimenti in fase
di avviamento (start-up e early stage) ed espansione.
ORIZZONTE 2020, inoltre, prevede un apposito pacchetto di strumenti di agevolazione al credito
denominato “InnovFin” che prevede due strumenti di garanzia e diversi strumenti di prestito
diretto gestiti dalla BEI (già disponibili, le imprese possono contattare BEI per la negoziazione):
1. InnovFin Grandi Progetti – InnoFin Large Projects
Strumento di debito diretto, che raccoglie l’eredità della RSFF per prestiti (senior, subordinati o
mezzanini) a lungo termine per un valore compreso tra i 25 e i 300 milioni di euro. Lo strumento
è pensato per grandi progetti di R&I, promossi da grandi imprese, università, organizzazioni di
ricerca pubbliche, infrastrutture di ricerca, partenariati pubblico-privati, ecc. La negoziazione
delle condizioni è diretta, ma l’obiettivo è che il prestito non superi il 50% dell’importo totale
dell’investimento per cui è richiesto;
2. InnovFin Finanziamenti per la Crescita Mid-Cap – InnoFin Mid-Cap Growth Finance
Strumento di debito gestito direttamente dalla BEI e dedicato alle mid-caps17 innovative per
prestiti da 7,5 a 25 milioni di euro che coprano attività di investimento in ricerca ed innovazione.
Lo strumento (prestiti senior, subordinati o mezzanini) è già attivo e sono stati firmati i primi
accordi: a questo proposito è stato segnalato che, per la prima volta, la BEI ha attivato, solo per
questo strumento, una procedura semplificata per velocizzare i tempi di concessione;
3. InnovFin Garanzia Mid-Cap – InnovFin Mid-Cap Guarantee
Strumento di garanzia e contro-garanzia rivolto a intermediari finanziari appositamente
selezionati (copertura fino al 50% su un portafoglio massimo di 400 milioni di euro) per prestiti
diretti da 7,5 a 50 milioni di euro a mid-caps (meno di 3000 impiegati nel gruppo). I prestiti
16
Gli intermediari finanziari possono candidarsi in qualsiasi momento per diventare EIF’s partners sotto lo strumento
InnovFin e aprire così “portafogli di garanzia”.
17
Imprese di media capitalizzazione che hanno tra i 250 e i 3.000 dipendenti.
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Strumenti di finanziamento europei
28
diretti che usufruiranno della garanzia dovranno essere rimborsati da 2 entro a un massimo di 7
anni. E’ un tipo di prodotto nuovo per coprire meglio le esigenze del mercato, sebbene sia stato
costruito anche partendo dall’esperienza della Risk Sharing Finance Facility (RSFF). Lo
strumento è gestito dalla BEI e il bando per la selezione degli intermediari finanziari è stato di
recente pubblicato e scadrà il 31 dicembre 2020.
4. InnovFin Garanzia PMI – InnovFin SME Guarantee
E’ lo sviluppo dell’iniziativa pilota Risk Sharing Instrument (RSI) avviata nel periodo di
programmazione precedente, che ha avuto successo. Lo strumento, intende fornire garanzie a
istituti finanziari appositamente selezionati (fino al 50%) e controgaranzie per prestiti dal valore
compreso tra i 25.000 e 7,5 milioni di euro. L’obiettivo è quello di incoraggiare gli intermediari
finanziari a erogare strumenti di debito a PMI e mid-caps di piccole dimensioni (fino a 499
dipendenti) che operano in un settore considerato rischioso. I diversi strumenti di debito che
usufruiranno della garanzia dovranno essere rimborsati entro un massimo di 10 anni. Lo
strumento è gestito dal FEI, il bando è aperto sino al 31 dicembre del 2020. Gli intermediari
saranno individuati sulla base del principio “first come first served”;
5. InnovFin Capitale di rischio PMI – InnovFin SME Venture Capital
Sempre nell’ambito di ORIZZONTE 2020, si focalizza su investimenti con capitale di rischio e
intermediari finanziari quali, per esempio, business angels.
6. InnovFin Consulenza – InnovFin EU Finance for Innovators
Serie di strumenti integrati e complementari di finanziamento e servizi di consulenza offerti dal
Gruppo BEI, che coprono l'intera catena del valore della ricerca e dell'innovazione (R&S) al fine
di sostenere gli investimenti, sia privati che pubblici, nei settori di interesse di ORIZZONTE 2020.
NOME DELLO
STRUMENTO
InnovFin Grandi
Progetti
BENEFICIARI
TIPOLOGIA
GESTITO
DA
BEI
INTERMEDIARI
FINANZIARI
No
OPEN CALL
Grandi aziende; università e
organizzazioni pubbliche di ricerca;
infrastrutture di R&I; partnership
pubbliche e private; veicoli o
progetti con uno scopo particolare.
Presti e garanzie per
prestiti da 25 mln. a
300 mln.
InnovFin
Finanziamenti per
la crescita MidCap
Mid-cap (< 3000 dipendenti)
Da 7.5 mln. a 25 mln.
in prestiti diretti
senior a lungo
termine, subordinati o
mezzanini.
BEI
No
Contattare BEI
InnovFin Garanzia
Mid-Cap
Mid-cap (< 3000 dipendenti)
Garanzie e ControGaranzie
BEI
Si
Si
InnovFin Garanzia
PMI
InnovFin Capitale
di rischio PMI
InnovFin
Consulenza
PMI e piccole mid-cap
(< 500 dipendenti)
PMI e piccole mid-cap
(< 500 dipendenti)
Piccole e grandi imprese.
Garanzie e ControGaranzie
Capitale di rischio
FEI
Si
Si
FEI
Si
In arrivo
Servizi di consulenza
finanziaria
BEI
No
Contattare BEI
Contattare BEI
- Programma per la competitività delle PMI (COSME)
Al fine di migliorare l'accesso delle PMI (in particolare giovani e micro) ai finanziamenti sotto
forma di capitale proprio e di debito, COSME prevede due importanti strumenti finanziari che
Dicembre 2015
Strumenti di finanziamento europei
assorbono il 60% (circa 1,4 miliardi di euro) del suo budget totale. Questi, in particolare, si
concentrano sul finanziamento delle imprese orientate alla crescita che mirano ad espandersi
all'estero, sul finanziamento di attività transfrontaliere e sullo sviluppo di un mercato
transfrontaliero dei finanziamenti alle PMI:
1. Strumento di capitale proprio per la crescita – The Equity Facility for Growth (EFG)
L'EFG si concentra su fondi che forniscono capitale di rischio e finanziamenti mezzanini, prestiti
subordinati e prestiti partecipativi, a imprese in fase di crescita ed espansione, in particolare
quelle operanti a livello transfrontaliero, e dà la possibilità di investire in nuove imprese nella
prima fase di sviluppo insieme allo strumento di capitale proprio nell’ambito del programma
ORIZZONTE 2020.
2. Strumento di garanzia dei prestiti – The Loan Guarantee Facility (LGF)
L’LGF è gestito direttamente dal FEI e da altri organismi cui è affidata l'attuazione a nome della
Commissione europea. Lo strumento fornisce controgaranzie e altri accordi di condivisione dei
rischi per i sistemi di garanzia; garanzie dirette e altri accordi di condivisione dei rischi per altri
intermediari finanziari che soddisfano i criteri di ammissibilità. L'LGF sostiene due azioni:
• il finanziamento mediante prestiti o leasing, inclusi il prestito subordinato e il prestito
partecipativo che riduce le particolari difficoltà che le PMI incontrano nell'ottenere crediti,
perché gli investimenti sono percepiti come più rischiosi o perché le imprese non dispongono di
garanzie sufficienti;
• la cartolarizzazione dei portafogli di crediti concessi che mobilita risorse supplementari per il
finanziamento delle PMI mediante il prestito, nel quadro di adeguati accordi di condivisione del
rischio con le Istituzioni in questione.
Lo strumento di garanzia dei prestiti LGF ha l’obiettivo di rafforzare la capacità finanziaria e di
investimento del settore privato per garantire crescita, creazione di lavoro o innovazione,
sostenendo le start-up, le PMI, la microfinanza, il trasferimento di conoscenze e gli investimenti
nella proprietà intellettuale.
La durata degli strumenti è compresa tra i 12 mesi e i 10 anni. Il tetto massimo sulle garanzie è
di 150.000 euro, senza distinzioni settoriali per le imprese.
- Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI)
Al fine di semplificare il supporto dell’Ue al settore dell’innovazione sociale, il nuovo programma
EaSI estende il sostegno allo sviluppo del mercato degli investimenti nel settore sociale per
facilitare l’accesso dei finanziamenti alle piccole imprese e imprese sociali. Grazie allo
Strumento Finanziario di Garanzia EaSI – EaSI Guarantee Financial Instrument sarà più facile
accedere a finanziamenti per sviluppare, consolidare e ampliare le attività di chi lavora nel
sociale. In particolare, il nuovo strumento garantirà prestiti di modesta entità (di importo
inferiore ai 25.000 euro), oltre che alle imprese sociali, anche a micro-imprese, persone
disoccupate o con un'occupazione precaria.
Del budget complessivo destinato al programma, il 21% è destinato all’Asse “Micro-finanza ed
imprenditorialità sociale”, per un importo complessivo di circa 193 milioni di euro, di cui 96
milioni costituiscono la Garanzia EaSI a copertura del rischio di credito. Inoltre, una parte del
budget servirà ad accrescere la capacity building delle istituzioni e degli enti coinvolti nel
programma, ma anche per attività di mentoring e training a favore di imprenditori al fine di
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Strumenti di finanziamento europei
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mantenere la qualità del portafoglio. La gestione è congiunta: la Commissione stipula accordi
con istituzioni finanziarie internazionali, quali la BEI e il FEI, e queste ultime, selezionano gli
intermediari finanziari18.
- Programma “Europa Creativa”
Anche il Programma quadro "Europa creativa" comprende un nuovo strumento finanziario per
migliorare l'accesso al credito delle PMI e delle organizzazioni operanti nei settori culturali e
creativi. In particolare, “Europa Creativa” comprende una sezione transettoriale che si articola
in due parti:
 finanziamenti a sostegno di studi, analisi e un’efficace raccolta dati allo scopo di
migliorare la base dati per la definizione delle politiche. Lo strumento finanziario intende
tenere conto delle numerose barriere che le PMI culturali e creative devono affrontare
nell’accedere ai finanziamenti.
 meccanismo di garanzia finanziaria gestito dal FEI e volto a facilitare l'accesso dei piccoli
operatori al credito bancario.
Il nuovo Strumento di garanzia per il settore culturale e creativo – Cultural and Creative Sector
Guarantee Facility (CCS GF) è l’unico tra gli strumenti finanziari previsti nella nuova
programmazione ad avere un focus esclusivo sul settore creativo e culturale dedicato alle micro,
piccole e medie imprese. L’obiettivo dello strumento è aumentare la capacità di finanziamento
del settore creativo e culturale e renderlo più competitivo, anche creando consapevolezza nei
confronti delle istituzioni finanziarie sulle tipicità di questo settore. Lo strumento mette a
disposizione un budget pari a 121 milioni di euro per il periodo 2016-2020, di cui massimo il 10%
sarà dedicato ad attività di capacity building per gli istituti finanziari. Si tratterà di uno
strumento “market driven” quindi non sarà offerto a tutti i Paesi. CCS GF sarà gestito dal FEI e il
bando è atteso per l’inizio del 2016.
Per quanto riguarda l’aspetto operativo, lo strumento sarà una garanzia first loss (o
controgaranzia), per condividere con l’istituto finanziario selezionato il rischio del credito fino al
70% delle perdite sul valore della singola operazione, ma con un limite del 25% del valore del
portafoglio totale. L’effetto moltiplicatore atteso dalla Commissione europea è di 5,7 volte il
valore della garanzia, per un beneficio totale di circa 700 milioni di euro di prestiti alle imprese
del settore creativo e culturale. I prestiti concessi (dovrà trattarsi sempre di nuove operazioni)
dagli istituti potranno avere un valore massimo di 2 milioni (ma è atteso un valore medio di circa
200.000 euro) e potranno essere rimborsati in massimo 10 anni. Non potrà essere richiesto
alcun collaterale personale all’imprenditore e il prestito potrà essere richiesto per diverse
tipologie d’intervento (trasferimenti di business, investimenti produttivi, ecc.). Per quanto
riguarda, invece, le azioni di capacity building, esse comporteranno attività di assistenza tecnica,
creazione di consapevolezza e conoscenza del settore a favore degli intermediari finanziari per
aiutarli a meglio valutare i rischi associati ai progetti delle PMI e micro imprese del settore.
18
Per Italia la microfinanza sarà erogata da PerMicro, primo operatore nazionale dl microcredito.
Dicembre 2015
Strumenti di finanziamento europei
- Meccanismo per collegare l’Europa (MCE)
Tra il 2014 e il 2020, il Programma MCE sarà uno strumento fondamentale volto a migliorare le
reti di trasporto, di energia e di tecnologia digitali. Per facilitare il finanziamento e aumentare la
qualità del credito per gli investimenti promossi dal meccanismo, la Commissione ha adottato le
condizioni dell’iniziativa Project Bond nel quadro di “Europa 2020” (prestiti obbligazionari per il
finanziamento di progetti). Quest’iniziativa, attiva dal 2013, diventa uno degli strumenti di
condivisione dei rischi al quale il meccanismo potrà attingere per attrarre finanziamenti privati
per i progetti. La Commissione europea opererà in stretta collaborazione con la BEI al fine di
sfruttare appieno l’interesse degli investitori del mercato dei capitali per le opportunità
d’investimento a lungo termine a reddito stabile nei settori interessati dal MCE. In definitiva, il
supporto finanziario per MCE si sviluppa in due forme: 1. Concessioni, investimenti non
rimborsabili dal budget europeo; 2. Contribuzioni con strumenti finanziari innovativi, sviluppati
assieme a istituzioni finanziarie europee e internazionali, in primis la BEI. Si ricorda infine che i
beneficiari possono essere tutti i soggetti pubblici e privati, incluse le imprese.
STRUMENTI A SOSTEGNO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Uno dei maggiori successi dell’Ue è stato la creazione di un enorme mercato unico di più di 450
milioni di consumatori. Al di là dell’Europa, l’attuale ondata di globalizzazione, caratterizzata da
drastiche riduzioni degli ostacoli al commercio e dei costi di trasporto, di comunicazione e di
informazione, ha aperto enormi opportunità. Tuttavia, per le PMI le frontiere nazionali
rappresentano ancora un ostacolo significativo all’ampliamento delle loro attività in quanto esse
dipendono ancora in gran parte, o esclusivamente, dai rispettivi mercati nazionali. Gli attuali
calcoli indicano che solamente un quinto delle PMI europee esporta e solo il 3% ha filiali,
succursali o imprese miste all’estero. Circostanza ancora più preoccupante è che un’importante
percentuale delle PMI europee non pensa neppure all’internazionalizzazione, malgrado il fatto
che sono già esposte a un’intensa concorrenza internazionale, anche all’interno dei mercati
nazionali. Studi della Commissione europea hanno già dimostrato il rapporto diretto tra
l’internazionalizzazione e l’aumento della redditività delle PMI. L’internazionalizzazione
proattiva rafforza infatti la crescita, aumenta la competitività e sostiene la capacità delle
imprese di sopravvivere nel lungo periodo. Malgrado i vantaggi, andare all’estero costituisce
ancora un passo non facile per la maggior parte delle piccole imprese che semplicemente non
dispongono delle risorse e dei contatti che potrebbero informarle sull’esistenza di adeguate
opportunità di affari, di possibili soci o di potenziali aperture sui mercati esteri. Inoltre,
l’investimento finanziario necessario per lanciarsi nell’arena internazionale può essere un
ostacolo significativo per molte PMI. Il carattere dinamico degli ostacoli comporta peraltro che
le difficoltà aumenteranno con il grado d’internazionalizzazione dell’impresa. Per superare
questo insieme di problemi, l’Ue ha sviluppato numerosi programmi di appoggio
all’internazionalizzazione delle PMI.
Dicembre 2015
31
Strumenti di finanziamento europei
La priorità della Commissione è quella di garantire che le imprese possano contare su un
ambiente favorevole a rendere il massimo da attività transfrontaliere, sia all'interno del mercato
unico che al di fuori di esso. Sono state create per questo motivo apposite reti di sostegno:
1. Your Europe Business Portal
Una guida pratica per fare affari in Europa. Il portale online fornisce agli imprenditori
informazioni e servizi interattivi che li aiutano a espandere il proprio business all'estero;
2. Enterprise Europe Network (EEN)
Un portale online e sportelli in tutti i Paesi Ue che aiutano gli imprenditori a superare gli ostacoli
giuridici e a trovare potenziali partner commerciali in tutta Europa;
3. Sme Internationalisation Portal
Un portale online per l’internazionalizzazione delle PMI che fornisce informazioni sui mercati
esteri e aiuta le imprese europee a internazionalizzare le loro attività.
Si segnala infine che la Commissione europea (DG Mercato interno, industria, imprenditoria e
PMI – DG GROW) sta preparando per il prossimo anno una nuova serie di “Missioni per lo
sviluppo (M4G)” che probabilmente si chiameranno “business missions” e rientreranno
nell’ambito del programma COSME. Queste saranno delegazioni di imprenditori accompagnati
dalla Commissaria europea responsabile per il Mercato Interno, l'Industria, l'Imprenditoria e le
PMI, in Paesi esteri al fine di promuovere l’internazionalizzazione, i rapporti commerciali e
rafforzare la “diplomazia economica europea” 19 unendo la dimensione politica a quella
economica. E’ infine in fase di allestimento un portale sul sito della DG GROW che raccoglierà in
un’unica sede tutti gli strumenti a disposizione delle PMI che vogliono “internazionalizzarsi”.
19
La diplomazia economica europea si occupa di anticipare e influenzare i risultati dei futuri regimi di politica
economica di altri Paesi. Negli ultimi anni questa attività si è concentrata sul sud-est asiatico, Stati Uniti ma anche
Turchia e Marocco. La diplomazia economica è un’attività diplomatica delicata che richiede una comprensione del
funzionamento delle forze di mercato in diversi Paesi in un contesto economico globale dinamico e in continua
evoluzione. Ma anche necessaria: un processo di impegno politico continuo attraverso il settore economico, è in
grado di aiutare le aziende europee ad aprirsi a nuovi mercati e a portare avanti i propri interessi economici con più
sicurezza (derivata dalla consapevolezza dei punti di forza, delle limitazioni e delle minacce di un paese extra-Ue) e le
opportunità di investimento e quindi crescita per tutta l’area euro.
Dicembre 2015
32
Strumenti di finanziamento europei
FOCUS: Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS)
Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) costituisce il nucleo del "Piano di
investimenti per l'Europa", meglio noto come Piano Juncker, pubblicato lo scorso 26 novembre
2014. Il Piano è stato ideato per rilanciare la crescita economica e gli investimenti senza
ricorrere a nuovo debito pubblico. Si tratta di un piano da 315 miliardi di euro generati da un
capitale iniziale di 21 miliardi che sarà messo a garanzia di finanziamenti per un periodo di tre
anni. L'effetto moltiplicatore delle garanzie dovrebbe consentire di raggiungere l'ammontare di
prestiti dichiarato.
Anche se i riflettori sono accesi sul FEIS, il Piano poggia in realtà su tre pilastri a cui la
Commissione europea attribuisce uguale importanza:
1) la creazione del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS);
2) la creazione di una riserva di progetti credibile e di un programma di assistenza per veicolare i
progetti d’investimento dove sono maggiormente necessari;
3) la definizione di un programma per rendere l'Europa più attraente per gli investitori e per
rimuovere le strettoie regolamentari.
L’intervento dell’Ue si giustifica dal fatto che attualmente c’è la necessità di sbloccare l’ enorme
liquidità in mano agli investitori. Il Fondo avrà una grande capacità di protezione dal rischio: il
suo obiettivo sarà consentire ai privati di partecipare a operazioni che, altrimenti, sarebbero
risultate finanziariamente insostenibili. Il FEIS sarà una garanzia a favore della BEI per
permetterle di assumere più rischio in una serie di settori indentificati nel Regolamento del FEIS
e attrarre di conseguenza gli investitori sui progetti d’investimento. Il FEIS ha un budget
(capacità di assorbimento del rischio) pari a 21 miliardi di euro. Di questi, 16 miliardi, sono la
copertura garantita dall’UE, e 5 miliardi di euro sono forniti direttamente dalla BEI.
Il FEIS prevede due “finestre”:
1) Finestra “infrastrutture e innovazione”: La BEI potrà assumere più rischi rispetto alle sue
operazioni ordinarie (può arrivare fino ad un rischio di tipo “equity”) nell’ambito delle macroaree individuate nel Regolamento EFSI;
2) Finestra dedicata alle PMI: sarà gestita dal FEI e potranno essere erogati fondi sotto forma di
venture capital, garanzie a portafogli alle PMI (anche tramite intermediari finanziari), e anche
alle mid-caps. Ciò che cambia rispetto alle operazioni consuete del FEI è il volume degli
strumenti offerti (agendo attraverso Innovfin e COSME).
In media, si prevede che la BEI interverrà a copertura di circa il 20% del costo totale del progetto
(fino ad un tetto massimo del 50%).
Dicembre 2015
33
Strumenti di finanziamento europei
I progetti verranno scelti sulla base di una serie di criteri, come per esempio:
1) Criteri di eleggibilità: settori predefiniti d’intervento20.
2) Criterio dell’addizionalità: progetti aventi rischio più elevato del consueto (rientrare
nelle cosiddette “special activities” della BEI) che andranno a coprire situazioni
d’investimento sub-ottimali (“market failures”).
In merito alla dimensione dei progetti, il Gruppo BEI interverrà per progetti aventi valore
superiore ai 25 milioni di euro, con la possibilità di mettere i progetti più piccoli in un unico
framework nonché agire attraverso intermediari finanziari (i quali non dovrebbero rispettare
questi vincoli di dimensioni minime delle singole operazioni). Saranno ammessi anche progetti
transfrontalieri. Sarà possibile investire sia in singoli progetti sia attraverso le cosiddette
“piattaforme d’investimento” che potranno assumere diverse forme giuridiche, per esempio
includere un certo numero di progetti d’investimento con focus tematico o geografico.
Un ruolo molto importante sarà giocato dalle banche di promozione nazionale (NPBs), alcune
delle quali21 hanno annunciato di voler investire in progetti d’investimenti per un valore totale di
34 miliardi di euro.
Da notare che, con riferimento al Patto di Stabilità e Crescita, si è deciso che i contributi degli
Stati membri (e delle banche di promozione nazionale) al Fondo o alle piattaforme
d’investimento saranno considerati “one-off” e non verranno computati nell’ambito del Patto.
Il FEIS e i fondi di coesione, anche se funzionano in maniera differente, potranno essere
combinati a livello di progettazione: gli investimenti sostenuti dallo schema di garanzie EFSI
dovranno andare di pari passo con i POR e PON. Anche se il Fondo strategico di investimenti e i
fondi di coesione funzionano in maniera differente, possono essere infatti combinati a livello di
progettazione: gli investimenti sostenuti dallo schema di garanzie EFSI dovranno andare di pari
passo con i POR e PON. Un esempio arriva proprio dal PON Infrastrutture e Reti. Il grosso degli
1,8 miliardi del programma sarà speso per le infrastrutture ferroviarie (Napoli-Bari e PalermoMessina-Catania) e per i porti. Attorno a questi grandi progetti, il FEIS potrà intervenire con
collegamenti infrastrutturali collaterali, che potranno massimizzare l’effetto degli investimenti
principali. Per le grandi infrastrutture dei corridoi europei, poi, il FEIS contribuirà al budget
dedicato alle TEN-T nell’ambito del MCE.
I progetti che verranno finanziati dovranno:
 avere un alto valore economico e sociale;
 attrarre capitale privato;
20
Infrastrutture digitali e non, trasporti, energia; istruzione, salute e R&S; ambiente, sviluppo urbano e sociale,
sostegno finanziario PMI (<250 impiegati).
21
Ad oggi (dicembre 2015) quelle di Germania, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Polonia, Slovacchia e Bulgaria,
Inghilterra.
Dicembre 2015
34
Strumenti di finanziamento europei



essere fattibili e eco sostenibili;
essere rispettosi delle regole sugli aiuti di stato;
perseguire gli obiettivi dell’Ue.
In relazione alla governance sono previsti 3 livelli:
- FEIS Steering Board: composto da 4 membri nominati da Commissione europea e BEI che
definirà il ruolo di definire l’orientamento strategico del FEIS, le politiche operative, le regole per
le operazioni con le piattaforme d’investimento e le banche di promozione nazionale;
- Investment Committee: composto da 8 esperti indipendenti dal settore pubblico e privato che
decideranno sull’assegnazione dei progetti della garanzia del FEIS;
- Managing Director del FEIS (più il suo Vice).
In merito al secondo pilastro, ovvero sostenere progetti concreti, è in fase di creazione un
portale web che verrà reso operativo entro fine anno con la funzione di attrarre investitori, e
dove i project promoters, sia pubblici che privati, potranno inserire i loro progetti. Il portale avrà
fini unicamente di visibilità e facilitazione, permettendo ricerche tematiche e geografiche. A
breve, dovrebbe inoltre essere messo a punto uno “scoreboard” (dalla Commissione europea,
tramite atto delegato) che dovrebbe “guidare” il lavoro dell’Investment Committee. Verrà infine
creato un “advisory hub” di assistenza tecnica che sarà gratuito per gli enti pubblici e a
pagamento per gli enti privati. L’hub si avvarrà del raggruppamento di strumenti di assistenza
tecnica già esistenti, centralizzando la gestione delle domande di assistenza per una maggiore
efficienza.
Dicembre 2015
35
Strumenti di finanziamento europei
“(…) si dovranno utilizzare al meglio i fondi Ue sfruttando le opportunità date dalle politiche di
sostegno alla innovazione nei servizi. Con la nuova programmazione dei fondi comunitari
2014-2020, che ammonta a 64 miliardi di euro per l’Italia, si aprono nuove opportunità per le
nostre imprese. La sfida sarà quella di innalzare il livello qualitativo degli interventi, puntando
su investimenti capaci di rendere il sistema dei servizi sempre più competitivo ed innovativo
attraverso l’adozione delle nuove tecnologie, di nuovi modelli di business sempre più vicini alle
moderne esigenze di famiglie ed imprese, di innovativi sistemi organizzativi dell’impresa. Se la
Confederazione saprà agire, tanti potranno essere gli spazi di azione e di investimento nei
nostri settori, dalla distribuzione commerciale al turismo, dai servizi alle imprese, ai servizi alle
persone e le città vi giocheranno un ruolo chiave.”
Programma di Consiliatura 2015-2020:
“Una nuova presenza per promuovere lo sviluppo”
Dicembre 2015
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Strumenti di finanziamento europei
ALLEGATI
alla
Piccola guida - STRUMENTI DI FINANZIAMENTO EUROPEI PER LO
SVILUPPO DI IMPRESE E TERRITORI
Dicembre 2015
37
Strumenti di finanziamento europei
LE FASI DELL’EUROPROGETTAZIONE
1. L’ideazione del progetto
Per creare un progetto di successo occorre:

Individuare con chiarezza il settore e il programma in cui inserire il progetto;

Consultare la programmazione annuale22 per individuare per tempo l’area tematica più
adatta alle proprie esigenze, predisporre un progetto di massima e iniziare a cercare i
potenziali partner. Per cominciare a preparare la proposta, infatti, non è necessario
attendere la pubblicazione dell’invito. Una volta definita l’idea progettuale e
identificata la linea finanziaria più idonea a sostenerla, è preferibile iniziare subito la
preparazione per non trovarsi con i tempi stretti una volta che il bando è online. In
questo senso, l’ufficio di Bruxelles di Confcommercio sarà d’aiuto nell’identificazione
degli interlocutori a livello europeo, di eventuali partner e nel verificarne la fattibilità.

Verificare la sussistenza dei requisiti richiesti dal programma;

Elaborare un’idea progettuale originale, innovativa e a valore aggiunto;

Discutere l’idea progettuale con i funzionari della Commissione non solo per avere una
sorta di pre-valutazione che aiuterà a correggere eventuali errori o anomalie del
progetto, ma anche per valutare se l’idea concettuale del progetto non sia già stata
presentata in passato.

Tenere conto della dimensione europea del progetto e del requisito della
transnazionalità - creazione di consorzi formati da almeno due partner europei. I
partner non possono essere solo un indirizzo o un nome, ma devono essere strutture
che lavorano fisicamente al progetto. E’ preferibile, poi, scegliere partner affidabili e
con esperienze già acquisite;
22
Il Work Programme (WP) annuale: spiega il contesto di riferimento e le linee guida generali entro le quali si
inserisce il programma per l’anno in corso (I. Priorità; II. Condizioni generali di partecipazione – Paesi beneficiari,
progetti e attività ammissibili, criteri di selezione ed esclusione III. Condizioni specifiche di partecipazione - criteri di
ammissibilità e aggiudicazione), le date di pubblicazione dei bandi, gli obiettivi, i criteri di finanziamento, la
composizione del partenariato e le scadenze;
Dicembre 2015
38
Strumenti di finanziamento europei

Seguire alla lettera le indicazioni contenute negli inviti a presentare proposte. In
generale, a seconda del programma, i termini di scadenza per la presentazione di
proposte di progetto sono di tre mesi ma possono variare dalle sei settimane ai quattro
mesi. A tal fine è opportuno visionare preventivamente le aree tematiche dei
programmi oggetto d’inviti a presentare proposte;

Garantire una gestione professionale del progetto, definendo in modo chiaro i ruoli del
coordinatore e il contributo di ogni singolo partner;

Indicare chiaramente l’obiettivo generale e strategico del progetto, l'eseguibilità e il
significato economico dello stesso. I vademecum e le linee guida che sono pubblicate
con l’invito a presentare proposte contengono tutte le informazioni utili ai soggetti
interessati alla presentazione di un progetto. E’ fondamentale leggere attentamente tali
documenti e rispettarne alla lettera le indicazioni;

Usare la lingua inglese nella stesura del progetto, per garantirne una maggiore
comprensione e apprezzamento;23

Predisporre un piano finanziario chiaro ed equilibrato, perché ogni spesa ammissibile
dovrà essere adeguatamente documentata;
23
Sono ammissibili tutte le lingue ufficiali dell’Ue. Tuttavia, per facilitare la valutazione della domanda, una
traduzione in inglese o francese dei documenti rilevanti per la valutazione del progetto deve essere presentata.
Dicembre 2015
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Strumenti di finanziamento europei
2. I soggetti ammissibili
Per ottenere una sovvenzione - che comporta una serie di diritti e doveri - è importante che il
candidato goda di uno statuto giuridico adeguato e possa fornire garanzie circa la redditività
finanziaria delle sue attività, la sua integrità professionale e la capacita di portare a termine
l'azione oggetto di sovvenzione. La Commissione valuta, generalmente, i seguenti tre aspetti
fondamentali:
I. L’ammissibilità legale del richiedente
Le persone giuridiche devono essere legalmente costituite e registrate. Per dimostrare ciò, le
organizzazioni richiedenti devono indicare nella domanda di sovvenzione la ragione sociale
(denominazione legale completa), il numero di registro (se del caso), lo statuto giuridico
(associazione, società commerciale, università, ecc.) e la partita I.V.A. Va altresì allegata copia
dello statuto o dell'atto costitutivo ed eventualmente il certificato d’iscrizione ai registri specifici.
II. La capacita finanziaria
L'organizzazione richiedente deve essere in grado di finanziare le sue stesse attività. Lo stesso
dicasi per gli altri co-finanziatori. L'organizzazione richiedente deve inoltre disporre di entrate
stabili e sufficienti da permetterle di proseguire le sue attività durante l'azione e, eventualmente,
co-finanziarla. Per dimostrare ciò, l'organizzazione dovrà accludere alle domande di sovvenzione
il rendiconto finanziario dell'ultimo esercizio o il bilancio annuale nel caso di enti pubblici. Potrà
essere richiesta anche una relazione di verifica effettuata negli ultimi due esercizi da un
organismo di audit accreditato. L'organizzazione richiedente dovrà altresì accludere alla
domanda la lettera formale con cui ciascun co-finanziatore s’impegna a fornire il rispettivo
contributo, come indicato nella domanda di sovvenzione. Una volta selezionato, il beneficiario
dovrà impegnarsi formalmente a provvedere alla propria quota di finanziamento e sopperire a
qualunque altra spesa non coperta dalla sovvenzione comunitaria, nel caso venisse meno il
contributo di un co-finanziatore.
III. La capacita tecnica
L'organizzazione richiedente deve avere la capacita operativa (tecnica e di gestione) necessaria
ad attuare l'azione sovvenzionata. In particolare i responsabili del progetto/azione devono
possedere qualifiche ed esperienze professionali adeguate. Per dimostrare di possedere la
capacita tecnica richiesta, l'organizzazione dovrà accludere alla domanda il curriculum vitae di
ciascun membro del personale che parteciperà all'azione, oppure fornire dettagli sull'eventuale
partecipazione, presente o passata, ad azioni finanziate dalla Commissione e qualunque altra
informazione rilevante (attività per conto di altre organizzazioni internazionali o Stati membri
dell'Unione europea).
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Strumenti di finanziamento europei
3. La ricerca del partner
I finanziamenti si basano - salvo sporadiche eccezioni - sul requisito della transnazionalità.
Per essere transnazionale un progetto deve avere per obiettivo lo scambio di esperienze,
oppure il trasferimento di buone prassi da un'organizzazione all'altra, oppure la cooperazione
nella progettazione e nell'attuazione di azioni. Pertanto, dopo aver valutato positivamente
l'opportunità di chiedere una sovvenzione comunitaria, occorre pensare all'individuazione dei
partner.
Vi è la possibilità di rintracciare e contattare partner in altri Stati:
 In rete;
 Attraverso contatti professionali o informali;
 Attraverso le giornate informative organizzate dalle DG competenti della
Commissione;
 Attraverso il supporto di società di consulenza.
Nello specifico:
 In rete esistono numerosi siti volti a facilitare l'incontro tra la domanda e l'offerta in
termini di ricerca di partenariato. In alcuni di questi è possibile registrarsi ed avere
notizie ogni qual volta i criteri impostati rispecchiano quelli di altri possibili partner.
 Contatti professionali: il modo migliore per cercare partner è di conoscerli attraverso i
rapporti di lavoro. Spesso nell'ambito professionale si conoscono già altri enti che hanno
interessi simili ai propri e che possono quindi essere contattati direttamente.
 Contatti informali: possono rappresentare una valida fonte per la ricerca di possibili
partner, la conoscenza - per motivi diversi (viaggi, convegni, ecc.) - di persone di altri
paesi che svolgono lavori simili o connessi col proprio.
 Information Day: trattasi di giornate appositamente organizzate dalla Commissione nel
corso delle quali sono spiegati dettagliatamente gli aspetti operativi dei vari programmi.
Questi incontri rappresentano momenti di aggregazione di numerosi soggetti con
interessi simili e costituiscono un'occasione per conoscere altri soggetti con obiettivi
comuni ai quali si potrà eventualmente proporre un partenariato.
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Strumenti di finanziamento europei
4. La preparazione del progetto
L'idea progettuale deve basarsi sui seguenti presupposti:
- Deve possedere un elevato livello d’innovazione rispetto a quanto già finanziato;
- Deve poter ottenere risultati sia a livello nazionale, sia a livello europeo.
Occorre altresì raccogliere le opportune informazioni sia sui progetti che sono già stati finanziati
dalla Commissione europea, sia su coloro i quali già lavorano alla tematica dell'idea progettuale
prevista.
Una volta definiti codesti criteri, è necessario collocare l'idea formalizzata nel giusto canale di
finanziamento, identificando il programma di sovvenzione comunitario più idoneo.
Occorre, inoltre, prestare particolare attenzione all'arco temporale di durata degli inviti, perché
dal momento della loro apertura ci sono spesso pochi mesi (o settimane) per preparare una
proposta. E’ dunque importante assicurarsi di possedere tutti i documenti che aiuteranno nella
redazione del progetto.
Nella fattispecie:
I. Il programma di lavoro
Il documento descrive dettagliatamente gli obiettivi del programma e traccia gli ambiti di lavoro
per il quale è possibile chiedere finanziamenti. Il programma di lavoro deve essere letto con
meticolosa attenzione, per assicurarsi che gli estremi progettuali che sono alla base della
proposta coincidano con gli obiettivi e gli ambiti di lavoro prefissati. In parole povere, è
fondamentale capire se l'idea s’inserisce nel programma di lavoro e il progetto abbia concrete
possibilità di essere selezionato.
II. La Guida per i proponenti
Per ogni programma specifico sono pubblicate delle guide che contengono le istruzioni per gli
inviti a presentare proposte; le istruzioni spiegano minuziosamente come strutturare una
proposta, quali sono le spese ammissibili, quale è il livello di finanziamento e quali moduli
dovranno essere impiegati per la sua presentazione.
III. Il manuale per il giudicante o la procedura di valutazione
Le proposte sono giudicate da esperti esterni, retribuiti dalla Commissione per la loro
valutazione, secondo uno specifico bando. La Commissione prepara un manuale per gli esperti e
pretende che siano applicati i parametri in esso descritti.
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Strumenti di finanziamento europei
5. La stesura del progetto
Prima di stilare una proposta, il proponente deve valutare l'impegno necessario, tenendo conto:
- Del numero di proposte in competizione tra loro che sono inoltrate per lo stesso argomento;
- Dell'impegno finanziario da sostenere e della valutazione del ritorno dell'investimento;
- Dei tempi per creare un partenariato e dei tempi di attesa per iniziare;
- Dell’impiego di due o tre persone qualificate che abbiano cognizioni tecniche e finanziarie di
redazione di proposte europee;
- Del non riconoscimento delle spese sostenute se il progetto non è accettato.
Dopo queste riflessioni è necessario coinvolgere un coordinatore con provata esperienza di
scrittura di progetti europei per evitare di perdere tempo e risorse. Occorre inoltre essere capaci
di distinguere ed interpretare i bandi, essere flessibili e sapere bilanciare la proposta specifica
alle esigenze dettate dalla Commissione. Una richiesta di sovvenzione può essere redatta in
modo formalmente perfetto, ma se non risponde esattamente ai requisiti del bando, non
reggerà davanti ad altre proposte più ritagliate.
La persona che coordina la proposta dovrebbe anche avere cognizione dei Trattati e delle
politiche dell'Unione europea (essere in grado di riprodurre il cosiddetto linguaggio europeo)
e parlare/scrivere bene l'inglese.
La preparazione degli aspetti finanziari di una proposta è cruciale. Quando le proposte sono
valutate, è dato grande peso alla redazione del bilancio e agli aspetti ad esso connessi. Colui il
quale redige un progetto deve di conseguenza avere cognizioni finanziarie ed esperienze nel
settore.
Va rilevato che il bilancio farà parte integrante della proposta e dell'eventuale contratto con la
Commissione e che le cifre in esso riportate diventeranno contrattuali; ciò significa che si
dovranno portare a termine i lavori descritti, pena la restituzione dei fondi già percepiti.
Il bilancio deve essere stilato avendo riguardo all'attribuzione delle risorse necessarie per
portare a termine il lavoro e dunque la persona incaricata deve essere in grado di determinare
precisamente e dettagliatamente tutti i costi che si devono affrontare nel corso del progetto
(costi di personale, attrezzature, ecc.).
La parte illustrativa del progetto e la descrizione dei lavori necessari per il buon esito dello
stesso devono essere esposti nei dettagli ed è fondamentale che il redattore conosca bene la
materia tecnica del progetto.
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Strumenti di finanziamento europei
6. Il processo di valutazione della proposta
Il processo di valutazione della proposta prevede:
- Trasparenza e imparzialità. La valutazione delle proposte è basata sulla trasparenza e sulla
parità di trattamento. La procedura di valutazione ed i criteri di valutazione sono descritti nel già
citato “Manuale di valutazione”.
- Comitati di Esperti. La Commissione si avvale di comitati di esperti esterni indipendenti
costituiti in modo da disporre di un'ampia gamma di competenze, a prescindere da
considerazioni di tipo linguistico o geografico (per la selezione degli esperti sono periodicamente
pubblicati inviti a presentare candidature). Qualche volta la selezione è effettuata senza fare
ricorso agli esperti. E’ importante che sia rispettato l'anonimato dei proponenti e dei valutatori,
sia per evitare conflitti d'interesse, sia per garantire che gli esperti operino in modo imparziale.
- Criteri di aggiudicazione. Le proposte sono valutate in base ai cinque criteri nominati in
precedenza, come stabilito dal programma di lavoro cui l'invito fa riferimento. I criteri e la
ponderazione attribuita a ciascuno di essi sono riportati nel “Manuale di valutazione”. Nel
processo di valutazione si tiene conto anche degli aspetti etici.
- Iter. Gli esperti esaminano le proposte individualmente e in seguito si riuniscono per stabilire
una graduatoria. Essi possono in questa fase raccomandare che determinate proposte siano
integrate in progetti più ampi o riunite in “raggruppamenti” (clusters). La Commissione, in fase
di valutazione, potrà suggerire modifiche o raggruppamenti con altre proposte.
- Graduatoria. Una volta completata la valutazione, la Commissione compila una graduatoria
delle proposte, tenendo conto degli interessi della Comunità. La graduatoria è stilata in base alle
disponibilità di bilancio (indicate nell'invito a presentare proposte) e tenendo eventualmente
conto del fatto che alcune proposte sono in genere ritirate e/o che all'atto della conclusione dei
contratti si realizzano spesso dei risparmi rispetto alle cifre preventivate.
- Proposte non accolte. Le proposte pervenute fuori dai termini, o che non soddisfano i requisiti,
quelle che presentano un livello qualitativo insufficiente o per le quali non esistono adeguati
finanziamenti, saranno dichiarate “non accolte” dalla Commissione. Al proponente interessato
sarà comunicato l'esito negativo della valutazione e le motivazioni principali di questa decisione.
- Progetti accettati. Nel caso in cui una proposta finisca tra quelle definite finanziabili, il soggetto
proponente è informato del fatto che la sua proposta di finanziamento e accettabile, benché ciò
non costituisca ancora assunzione di un impegno da parte della Commissione, cosa che avverrà
solo dopo il controllo finanziario formale.
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Strumenti di finanziamento europei
7. La negoziazione e la preparazione del contratto
Una breve relazione della Commissione sulla procedura di valutazione è trasmessa a tutti i
proponenti tramite il coordinatore; sono spesso richieste ulteriori informazioni di carattere
amministrativo e finanziario al fine di valutare la fattibilità del progetto proposto.
I proponenti dovranno dimostrare di disporre di tutte le risorse umane, le infrastrutture e le
risorse finanziarie per portare a termine il progetto. Dopo la valutazione di tali risorse, e per
salvaguardare i propri interessi, la Commissione potrà richiedere garanzie bancarie o di altro
genere.
Le proposte scartate in questa fase (ad esempio per mancanza di fondi) saranno dichiarate “non
accolte” dalla Commissione. Al proponente interessato sarà comunicato l'esito negativo della
valutazione e le motivazioni principali di questa decisione.
Una volta conclusa tale fase negoziale, la Commissione proporrà dei contratti per l'avvio dei
lavori in base ad un calendario che tiene conto delle esigenze del programma specifico. I
contratti sono caratterizzati da condizioni particolari, appositamente studiate per il tipo di
azione e di attività cui fa riferimento. L'obbligo principale imposto ai partecipanti e di portare a
termine il progetto entro un tempo prestabilito e di fare in modo che i risultati che ne derivano
siano utilizzati e divulgati. A fronte di ciò, la Commissione s’impegna ad offrire un contributo
finanziario per la realizzazione del progetto, rimborsando una percentuale dei costi del progetto
stesso. Diritti ed obblighi possono variare a seconda del tipo di azione e del ruolo ricoperto dal
partecipante.
8. La gestione del progetto
Una volta ottenuta l'approvazione del progetto, i partecipanti affidano ad uno dei contraenti
principali la funzione di coordinamento. Tale coordinamento può essere affidato a più soggetti
ed essere suddiviso in finanziario, tecnico o scientifico ma solitamente (con l'eccezione di
progetti molto grandi) deve far riferimento ad un unico responsabile coordinatore che
s’interfacci con la Commissione.
Il coordinatore è responsabile del progetto: egli raccoglie, integra e presenta gli elementi utili in
base al contratto e distribuisce i finanziamenti ricevuti dalla Commissione. I costi sostenuti dal
coordinatore nello svolgimento di tali compiti possono essere rimborsati, quali costi diretti o
indiretti.
Possono essere create apposite strutture o comitati per la gestione del progetto. Esiste ad
esempio la possibilità che sia costituito un comitato scientifico e un comitato di controllo. Questi
dovrebbero risolvere incognite o dispute sulle procedure da usare o sulle risorse da destinare a
tutte quelle attività che non sono governate dall'allegato tecnico del progetto o dai contratti in
essere.
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Strumenti di finanziamento europei
Uno degli obblighi immediati del coordinatore è di assicurarsi che tutti i partecipanti siano
legalmente vincolati al contratto che il consorzio ha sottoscritto con la Commissione. Questo
aspetto è importante per stabilire sotto il profilo legale la posizione dell'associato rispetto allo
sfruttamento dei risultati e la proprietà intellettuale di partenza, nonché gli obblighi degli
associati in caso di inadempienza.
9. Le azioni di lobbying
Si segnala, infine, la possibilità di avviare azioni di lobbying in difesa del progetto presentato.
Questa può consistere:
- Nell’invio di lettere da parte di politici locali o delegati nazionali che illustrano l’importanza del
progetto e la sua natura;
- Nell’invio di lettere alla Commissione europea da parte delle associazioni nazionali che si
occupano delle tematiche relative alla proposta.
La finalità principale del lobbying è di far conoscere il nome e il contenuto del progetto
presentato: trattasi di un aspetto non irrilevante perché se il progetto supera l’esame del panel
di esperti, dovrà, in seguito, passare per la fase successiva che è quella nella quale i funzionari
della Commissione possono “appoggiare” o meno il progetto in esame. Se conoscono il suo
nome e la sua importanza è probabile che possa essere sostenuto e scelto tra gli altri progetti
che sembrano simili e che hanno ottenuto punteggi analoghi.
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Strumenti di finanziamento europei
LISTA ACRONIMI
AdG
AdP
AF
AO
BCC
BEI
CdS
CE
Autorità di Gestione
Accordo di Programma
Accordo di Finanziamento
Accordo Operativo
Banche di Credito Cooperativo
Banca Europea per gli Investimenti
Comitato di Sorveglianza
Commissione Europea
CEB
COCOF
D.L.
D.lgs
Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa
Coordination Committee of the Funds
Decreto Legge
Decreto Legislativo
D.M.
DG
EE.LL.
Decreto Ministeriale
Direzione Generale
Enti Locali
FC
FEAMP
FEASR
FEI
FESR
FP
FSE
FSU
JEREMIE
L.R.
Fondo di Coesione
Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale
Fondo Europeo per gli Investimenti
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
Fondo di Partecipazione
Fondo Sociale Europeo
Fondo di Sviluppo Urbano
Joint European Resources for Micro to Medium
Enterprises
Joint European Support for Sustainable Investment in
City Areas
Legge Regionale
MISE
PISU
PMI
PO
PON
POR
PPP
QSC
RDC
SF
Ministero dello Sviluppo Economico
Piano Integrato per lo Sviluppo Urbano Sostenibile
Piccole e Medie Imprese
Programma Operativo
Programma Operativo Nazionale
Programma Operativo Regionale
Partenariato Pubblico-Privato
Quadro Strategico Comune
Regolamento “disposizioni comuni”
Strumento Finanziario (2014-2020)
SIE
SIF
UE
Fondi Strutturali e di Investimento Europei
Strumento di Ingegneria Finanziaria (2007-2013)
Unione Europea. Attenzione: la “Comunità Europea
(EC)” non esiste più formalmente dal 2009.
JESSICA
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GLOSSARIO BILINGUE SUI PROGETTI EUROPEI. Definizioni generali valide globalmente per i programmi europei.
48
EN
Managing Authority
IT
Autorità di gestione
Definizione
L’Autorità di Gestione è responsabile della gestione e attuazione del Programma Operativo Regionale.
Final beneficiary
Beneficiario finale
Counterbond
Controgaranzia
Equity
Equity
Mezzanine financing
Debito mezzanino
Final recipient
Destinatario finale
EC
EIB
EEAS
CE
BEI
SEAE
Ai sensi dell’articolo 2 comma 4 del Regolamento CE 1083 dell’11 luglio 2006, “un operatore, organismo o
impresa – pubblico o privato – responsabile dell’avvio o dell’avvio e dell’attuazione di operazioni. Per le
operazioni che rientrano nel campo di applicazione dell’art. 44 del Reg. 1083 è lo strumento di ingegneria
finanziaria stesso che attua l’operazione. Nel caso in cui le operazioni siano organizzate attraverso un Fondo
di Partecipazione, nella misura in cui il fondo stesso è responsabile dell’avvio o dell’avvio e dell’attuazione
delle operazioni, il Fondo di Partecipazione è il beneficiario”.
Garanzia prestata da un Fondo a favore dei Confidi o di altri fondi di garanzia, gestiti da intermediari finanziari
iscritti nell’elenco generale di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1.9.93, n. 385.
L’equity è il capitale di una società di progetto che viene solitamente fornito dai promotori del progetto
stesso, ma anche dai contraenti che costruiranno e gestiranno il progetto e dalle istituzioni finanziarie. Gran
parte dell’equity (spesso denominata quasi-equity) può essere costituita da debito subordinato degli azionisti,
per motivi di vantaggio fiscale o contabile. In un progetto di PPP, siccome i detentori di patrimonio netto sono
coloro che si assumono i rischi principali, questi ultimi cercheranno di ottenere un ritorno maggiore sui loro
finanziamenti.
Il debito mezzanino è un debito subordinato, nel rimborso, al debito privilegiato (senior) e si inserisce in una
posizione “mediana”, al di sopra dell’equity sia per le distribuzioni di flussi di cassa (vale a dire priorità nelle
entrate e nelle uscite di cassa di un progetto) che per la liquidazione del partner privato. Dato che la cattiva
performance del privato incide sul rimborso del debito mezzanino e tenuto conto della priorità goduta dal
debito senior, il ritorno sul debito mezzanino è generalmente maggiore rispetto a quello sul debito senior.
Il termine destinatario finale si riferisce alle imprese, ai partenariati pubblico-privati, ai progetti e a qualsiasi
persona fisica o giuridica che ricevono investimenti rimborsabili (ad esempio attraverso partecipazioni,
prestiti, garanzie e altre forme di investimenti rimborsabili attuate attraverso transazioni simili, ad eccezione
delle sovvenzioni) da un’operazione che attua uno degli strumenti di ingegneria finanziaria di cui al primo
comma, lettere (a), (b) e (c) dell'articolo 44 del Regolamento CE 1083 dell’11 luglio 2006 e agli Articoli da 43 a
46 del Regolamento CE 1828 dell’8 dicembre 2006
Commissione Europea
Banca Europea degli Investimenti
Servizio Europeo per l’Azione Esterna. E’ un servizio dell'UE responsabile per gli affari esteri dell'UE. Creato
dal Trattato di Lisbona, è entrato in funzione dal 1º dicembre 2010. Ha sede a Bruxelles, in Belgio. Sostiene
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Deadline
Call for
projects/proposals
Project
Scadenza
Invito a presentare
progetti/proposte
Progetto
Grant
Sovvenzione
Operational grant
Sub-granting
Sovvenzione di
funzionamento
Sub-concessione
Guidelines for grant
applicants
Linee guida per i
candidati
Application form
Two-stage call
Candidatura
Invito in due fasi
Call for Tender
Grant
Bando di gara
Sovvenzione
Subsidising or
Contracting
Ente sussidiante o
Autorità appaltante
l'attività dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e risponde a lui. Di
fatto il Servizio costituisce il ministero degli esteri dell'Unione europea e ne gestisce la politica estera e
l'attività diplomatica. Il Servizio ha natura burocratica e diplomatica e non ha autonomia politica: le decisioni
sulla politica estera e di sicurezza vengono prese dal Consiglio dei ministri degli esteri dell'Unione, presieduto
dall'Alto rappresentante.
Data ultima alla quale il formulario di candidatura deve essere inviato per essere considerato eleggibile.
Procedura che invita a presentare idee progettuali con l'obiettivo di ricevere una sovvenzione dell'Unione
europea.
Progetto per il quale i servizi / forniture / lavori devono essere presentati (s) o fornito (s) in base al contratto e
il progetto per il quale la sovvenzione è concessa.
Contributo finanziario diretto a carico del bilancio comunitario accordato per finanziare un’azione destinata a
promuovere la realizzazione di un obiettivo proprio della politica dell’Unione europea; oppure il
funzionamento di un organismo che persegue uno scopo di interesse generale europeo o un obiettivo che si
iscrive nel quadro della politica dell’Ue. Non prevede un profitto per il beneficiario.
Sostegno finanziario al funzionamento di un ente (per un periodo pari a un esercizio contabile) al fine di
svolgere una serie di attività fondamentali aventi un fine di interesse generale europeo.
Redistribuzione della sovvenzione, da parte del suo beneficiario, a un terzo beneficiario sotto forma di
sostegno finanziario oppure contributo finanziario indiretto (sub-concessione) e non commerciale per
implementare un'attività da parte di un terzo beneficiario.
Documento che spiega lo scopo di un invito a presentare proposte per la concessione di sovvenzioni. Esso
definisce in particolare le norme in materia di ammissibilità dei richiedenti, i tipi di azioni e dei costi che
possono essere finanziate ed i criteri di valutazione (selezione e di assegnazione). Inoltre, fornisce
informazioni utili per quanto riguarda il modulo di domanda da compilare, parti e accessori, nonché le
procedure ei requisiti per la domanda.
Domanda da sottoporre ad approvazione.
Invito a presentare progetti consistente in due valutazioni. Sulla base di una prima valutazione, i partecipanti
di successo sono invitati a presentare un dossier completo (tramite un bando di gara).
Gare d'appalto per i contratti pubblici per beni o servizi.
Contributo finanziario diretto da parte del bilancio comunitario per il finanziamento di progetti o azioni atte a
raggiungere un obiettivo politico europeo (sovvenzione di progetto) oppure per il funzionamento di un
organismo che persegue l'interesse generale europeo e l'attuazione di una politica europea (sovvenzioni di
funzionamento)
In generale, la Commissione europea, ma la gestione del contributo può essere:
- condivisa con gli Stati Membri dell'UE per i fondi strutturali e di investimenti;
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authority
Invitation to tender
National contact
point
(Grant) Program
Basic act
Work programme or
Action program
(external aid)
ESIF (European
Structural and
Investment Funds)
Sollecitazione
Punto di contatto
nazionale
Programme (de
subvention)
Atto giuridico di
base
Programma di
lavoro o programma
d'azione (aiuti
esterni)
FEIS (Fondi
strutturali e
d’investimento
europei)
Transeuropean
network
Rete transeuropea
ECAS (European
Commission
Authentication
Service)
PIC (Personal
identification code)
ECAS (Servizio di
autenticazione della
Commissione
Europea)
CIP (Codice di
identificazione
personale)
Criteri di eleggibilità
Eligibility criteria
- delegata a un esecutivo o a un'agenzia nazionale o a una organizzazione internazionale.
Lettera inviata ai candidati selezionati in una procedura ristretta o procedura negoziata concorrenziale
invitandoli a fare un'offerta.
Persona o organizzazione responsabile di fornire informazioni e consigli per partecipare ai programmi
europei.
Programma che determina gli obiettivi e la scala di assistenza sotto forma di sovvenzioni per azioni al fine di
promuovere il raggiungimento delle priorità politiche dell'Unione europea.
Atto giuridico adottato dalle istituzioni dell'UE sotto forma di regolamento, di una direttiva o una decisione
che stabilisce le regole generali e gli obiettivi di un programma europeo.
Programma d'azione (annuale o pluriennale) che definisce i piani della Commissione per i successivi dodici
mesi.
I 5 seguenti fondi disciplinati da un unico insieme di norme:
- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR);
- Fondo Sociale Europeo (FES);
- Fondo di Coesione (FS);
- Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
- Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).
Reti infrastrutturali di interconnessione a livello europeo nel settore dei trasporti (TEN-T) (compresi i nodi
urbani), l'energia (TEN-E) e delle telecomunicazioni. I "progetti di interesse comune" di queste reti sono di
grandi dimensioni e sono finanziati dal Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility in
inglese) e la BEI.
Sistema di autenticazione della Commissione europea. Permette di connettersi a tutta una serie di siti web e
servizi online gestiti dalla Commissione, inoltre semplifica e assicura coerenza tra i diversi servizi: ci si
connette con un indirizzo e-mail e si ottiene un account ECAS
Se si desidera partecipare a una proposta di progetto, l'organizzazione deve essere registrata sul sito della
Commissione appunto tramite il CIP, un codice di 9 cifre che poi sarà utilizzato per tutta la corrispondenza con
la Commissione. Il registro contiene tutti i beneficiari che partecipano ai programmi europei.
I criteri di ammissibilità riguardano principalmente: il tipo di progetto e attività (tra cui, la durata, le
organizzazioni partecipanti, ecc.), il gruppo target (ad esempio, lo stato e il numero di partecipanti coinvolti) e i
requisiti di presentazione di una richiesta di sovvenzione per un progetto (ad esempio scadenza presentazione,
modulo di domanda debitamente compilato).
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Exclusion criteria
Criteri di esclusione
Selection criteria
Criteri di selezione
Financial capacity
Capacità finanziaria
Operational capacity Capacità operativa
Europass
Europass
Award criteria
Criterio di
attribuzione
Non retroactivity
Double financing
Non retroattività
Principio del
finanziamento noncumulativo
Non profit
No-profit
Cofinancing
Cofinanziamento
Project
Activity
Innovation
Progetto
Attività
Innovazione
Secondo l’articolo 106 e 107 del Regolamento finanziario i candidati sono esclusi dalla partecipazione ai
programmi europei se si trovano in una delle seguenti situazioni:
- Sono in bancarotta o soggette a procedure concorsuali, di liquidazione, di regolamento giudiziario o
concordato preventivo, hanno attività commerciali sospese o in ogni altra situazione analoga;
- Sono persone con loro poteri di rappresentanza, di decisione o di controllo oggetto di una condanna con
sentenza di un'autorità competente di uno Stato membro;
- Non rispettano i loro obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali;
- Sono in una situazione di conflitto di interessi.
Principi che consentono all'autorità selettiva di valutare la capacità finanziaria e operativa del richiedente.
Il richiedente deve avere fonti stabili e sufficienti di finanziamento per mantenere la sua attività durante il
periodo di attuazione del progetto o esercizio sovvenzionato e partecipare al suo finanziamento. Gli enti
pubblici non sono interessati da questa verifica della capacità finanziaria.
Il candidato possiede le qualifiche e le competenze professionali richieste per realizzare il progetto proposto. I
candidati devono produrre una dichiarazione giurata attestante la loro capacità operativa di eseguire il
progetto. Inoltre, se richiesto dal modulo di domanda, i candidati sono invitati a inviare il curriculum vitae dei
principali soggetti coinvolti nel progetto, al fine di dimostrare la loro esperienza professionale.
Modello di CV europeo da utilizzare per le candidature ai programmi europei.
I criteri di aggiudicazione consentono all'autorità di sovvenzionare in base alla qualità delle proposte di
progetto presentate nell'ambito del programma europeo o l'invito a presentare proposte. Le sovvenzioni sono
concesse a progetti che meglio rispondono a tali criteri qualitativi, nell'ambito del bilancio disponibile.
Le sovvenzioni dell'UE non possono essere concesse retroattivamente per progetti già completati.
Ogni progetto finanziato a livello europeo è in grado di ricevere una sola sovvenzione a carico del bilancio
comunitario. I medesimi costi non possono essere mai finanziati due volte. Per evitare il rischio di doppio
finanziamento, il richiedente deve indicare, nella relativa sezione del modulo di domanda, tutte le fonti e gli
importi ricevuti.
Una sovvenzione europea non deve avere lo scopo o l'effetto di produrre un profitto nell'ambito del progetto
da parte del beneficiario.
Una sovvenzione europea è un incentivo alla realizzazione di progetti che non sarebbero possibili senza il
sostegno finanziario dell'UE. Cofinanziamento implica che la sovvenzione UE non può finanziare l'integralità
dei costi di progetto e che deve pertanto essere integrata da altre fonti di cofinanziamento.
Insieme coerente di attività organizzate per raggiungere obiettivi e risultati specifici.
Set di compiti svolti nell'ambito di un progetto.
Il processo e i risultati che consentono allo sviluppo di nuove idee per soddisfare le esigenze e le richieste
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economiche e sociali e generano nuovi prodotti, servizi o modelli di organizzazione che sono introdotti con
successo in un mercato esistente o che creano nuovi mercati per dare valore alla società
Lo sviluppo di nuovi progetti, servizi e modelli di indirizzi sociali questioni migliori.
Persona fisica o giuridica che presenta domanda di sovvenzione. I candidati possono presentare la loro
richiesta, individualmente o per conto di un consorzio di partner. In questo caso, il candidato assume anche la
funzione di coordinatore.
Quando viene approvato il progetto, il candidato diventa beneficiario di una sovvenzione europea. Il
beneficiario firma un accordo di sovvenzione con - o viene informato della decisione di concessione - da parte
dell'organo che ha selezionato il progetto. Se la domanda è stata presentata per conto di un consorzio, questi
ultimi diventano i partner co-beneficiari della sovvenzione.
Persona che beneficerà nel lungo termine di un progetto a livello della società o di un settore
Social innovation
Applicant
Innovazione sociale
Candidato
Beneficiary
Beneficiario
Final beneficiary
Beneficiario finale
Target group
I gruppi / entità che saranno affetti direttamente dal progetto
Coordinator
Gruppo di
riferimento
Coordinatore
Partner
(organisation)
Consortium
(Organizzazione)
Partner
Consorzio
Collaborazione di un’organizzazione a un progetto.
Partnership
Public-private
partnership
Partenariato
Partenariato
Pubblico-Privato
(PPP)
Persona che richiede una sovvenzione europea per conto di un consorzio di organizzazioni partner.
Gruppo di due o più organizzazioni partecipanti che collaborano nella preparazione, attuazione e monitoraggio
di un progetto o attività di un progetto. Un consorzio può essere nazionale (organizzazioni situate nello stesso
Paese) o transnazionali (organizzazioni partecipanti provenienti da diversi Paesi). Può essere un
raggruppamento permanente con personalità giuridica o un raggruppamento informale creato con una gara o
un invito specifico a presentare proposte. Tutti i membri del consorzio (cioè il capofila e tutti gli altri membri)
sono solidalmente responsabili nei confronti dell'ente appaltante.
Accordo tra un gruppo di organizzazioni partecipanti nei diversi Paesi di svolgere attività europee congiunte.
Ai sensi della Comunicazione della Commissione Europea COM (COM(2009)615, 19.11.2009), I PPP
rappresentano forme di cooperazione tra le autorità pubbliche e il settore privato finalizzate a modernizzare la
creazione di infrastrutture e la fornitura di servizi pubblici strategici. In alcuni casi i PPP comprendono
finanziamento, progettazione, costruzione, ristrutturazione e gestione o manutenzione di un’infrastruttura,
mentre altre volte riguardano la fornitura di un servizio generalmente garantito dalle istituzioni pubbliche. I
PPP dovrebbero essere incentrati principalmente sulla promozione dell’efficienza nei servizi pubblici tramite la
condivisione dei rischi e lo sfruttamento delle competenze del settore privato, ma possono anche alleggerire la
pressione immediata sulle finanze pubbliche offrendo una fonte di capitale aggiuntiva. A sua volta, la
partecipazione del settore pubblico ad un progetto può offrire garanzie importanti agli investitori privati, in
particolare per quanto riguarda la stabilità dei flussi di cassa a lungo termine provenienti dalle finanze
pubbliche, e può apportare ad un progetto importanti vantaggi di ordine sociale o ambientale.
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MS (Member States
form the EU)
Paesi Membri dell’UE Austria (1995), Belgio (1958), Bulgaria (2007), Cipro (2004), Croazia (2013), Repubblica ceca (2004), Danimarca
(1973), Estonia (2004), Finlandia (1995), Francia (1958), Germania (1958), Grecia (1981), Ungheria (2004),
Irlanda (1973), Italia (1958), Lettonia (2004), Lituania (2004), Lussemburgo (1958), Malta (2004), Paesi Bassi
(1958), Polonia (2004), Portogallo (1986), Romania (2007), Slovacchia (2004), Slovenia (2004), Spagna (1986)
Svezia (1995), Regno Unito (1973).
European Economic Spazio Economico
Lo Spazio economico europeo (SEE) nacque il 1º gennaio 1994 in seguito a un accordo (firmato il 2 maggio
Area (EEA)
Europeo (SEE)
1992) tra l'Associazione Europea di Libero Scambio (AELS) e l'Unione europea con lo scopo di permettere ai
paesi AELS di partecipare al Mercato Europeo Comune senza dover essere membri dell'Unione. Con un
referendum la Svizzera decise di non prendere parte al SEE, ma il paese è comunque legato all'Unione europea
con un altro tipo di accordo, l'accordo bilaterale Svizzera-UE. I membri attuali sono 31: tre dei quattro paesi
aderenti all'Associazione Europea di Libero Scambio (AELS) (Islanda, Liechtenstein e Norvegia, senza la
Svizzera) e i 28 paesi membri dell'Unione europea.
Western Balkans
Balcani
Albania, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Kosovo.
Candidates Countries Paesi candidati
Albania, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Islanda, Montenegro, Serbia, Turchia.
Potential candidate
countries
Neighbouring
countries
Oriental Partnership
Southern
Mediterranean
Neighbours
ACP Countries
(Africa, Caribbean,
Pacific)
Paesi potenzialmente Bosnia-Erzegovina, Kosovo.
candidati
Paesi limitrofi
Paesi partecipanti alla Politica Europea di Vicinato che si applica ad alcuni dei Paesi che confinano con l’UE per
mare o per terra. Questi sono: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova, Ucraina, , Algeria, Egitto,
Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia.
Partenariato
Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova, Ucraina.
orientale (Europa
dell'Est)
Medio Oriente e
Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia.
Nord Africa
Paesi ACP (Africa,
Caraibi, Pacifico)
Gruppo dei Paesi ACP (sigla di Africa, Caraibi e Pacifico) è formato dai Paesi in via di sviluppo che partecipano
al sistema di partenariato e cooperazione con l'UE istituito dalla Convenzione di Lomé del 1975 e confermato
dalla Convenzione di Cotonou del 2000. Sono 48 Paesi dell'Africa subsahariana, 16 dei Caraibi e 15 del Pacifico.
Oltre alla loro partecipazione allo stesso sistema di partenariato, i paesi ACP sono uniti da istituzioni comuni e
da un segretariato permanente.
Africa: Angola (1984), Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde (1979), Ciad, Comore
(1979), Congo, Costa d'Avorio, Eritrea (1995), Etiopia, Gabon, Ghana, Gambia, Gibuti (1979), Guinea, Guinea
issau, Guinea Equatoriale (1990), Kenia, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mauritius,
Mozambico (1984), Namibia (1995), Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del
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OCT (Overseas
countries and
territories)
List of ODA (Official
Development
Assistance)
Recipients
Least Developed
Countries (LDC)
Congo, Repubblica del Sudafrica (1995), Rwanda, Sao Tome e Principe (1979), Senegal, Seychelles (1979),
Sierra Leone, Somalia, Sudan, Swaziland, Tanzania, Togo, Uganda, Zambia, Zimbabwe (1984).
Caraibi: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Dominica, Repubblica dominicana, Grenada, Guyana,
Haiti, Giamaica, Saint Lucia, Saint Vincent, Saint Kitts e Nevis, Suriname, Trinidad e Tobago
Pacifico: Isole Cook, Timor Est, Fiji, Kiribati, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Niue, Palau, Papua Nuova
Guinea, Isole Salomone, Tonga, Tuvalu, Vanuatu, Samoa Occidentali + paesi e territori d'oltremare (vedi sotto).
PTOM (Paesi e
Sono le dipendenze e i territori d'oltremare degli Stati Membri dell'UE.
territori d’oltremare) Polinesia francese, Nuova Caledonia e dipendenze, Wallis e Futuna, Terre australi e antartiche francesi, SaintPierre e Miquelon, Antille Olandesi, Aruba, Groenlandia, Anguilla, Isole Cayman, Isole Falkland, Isole Sandwich
e dipendenze, Isole Turks e Caicos, Isole Vergini britanniche, Montserrat, Pitcairn, Sant'Elena e dipendenze,
Territorio antartico britannico, Territorio britannico dell'Oceano Indiano.
Lista dei beneficiari
Paesi e territori nella lista dei beneficiari degli aiuti pubblici allo sviluppo pubblicati dal Comitato per gli Aiuto
ODA (Definizione di
allo Sviluppo (Development Assistance Committee (DAC)) dell'OCSE (OECD-CAS)
Assistenza Ufficiale
1) Paesi meno sviluppati (vedi sotto)
allo Sviluppo)
2) Paesi a basso reddito: Kenya, Corea del Nord, Tagikistan, Zimbabwe
3) Paesi e territori a reddito medio - basso: Armenia, Bolivia, Camerun, Capo Verde, Repubblica del Congo,
Costa d'Avorio, Egitto, El Salvador, Georgia, Ghana, Guatemala, Guyana, Honduras, India, Indonesia, Kosovo,
Micronesia, Kirghizistan, Moldavia, Mongolia, Marocco, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Papua Nuova Guinea,
Paraguay, Filippine, Samoa, Sri Lanka, Swaziland, la Siria, Tokelau, Tonga, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan,
Vietnam, Gaza e Cisgiordania.
4) Paesi e territori a reddito medio - alto: Albania, Algeria, Antigua & Barbuda, Argentina, Azerbaijan,
Bielorussia, il Belize, la Bosnia-Erzegovina, Brasile, Botswana, Cile, Cina, Colombia, Fiji, Isole Cook, Costa Rica,
Cuba, Dominica, Repubblica Dominicana, Ecuador, ex Repubblica di Macedonia, Gabon, Grenada, l'Iran, l'Iraq,
la Giamaica, Giordania, Kazakistan, Libano, Libia, Malesia, Maldive, Mauritius, Messico, Montenegro,
Montserrat, Namibia, Nauru, Niue, Palau, Panama, Perù, Serbia, Seychelles, Sant'Elena, Saint Kitts e Nevis,
Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname, Sud Africa, Turchia, Tailandia, Tunisia, il Turkmenistan,
l'Uruguay, Venezuela, Wallis & Futuna, Iles Marshall.
Paesi meno avanzati Il termine fu coniato dall' ONU nel 1971 per distinguere "tra i Paesi in via di sviluppo - PVS - quelli più poveri ed
(PMA)
economicamente più deboli, con gravi problemi economici, istituzionali e di risorse umane, nonché gravati
spesso da handicap geografici e da disastri naturali o umani.
Afghanistan, Angola, Bangladesh, Bénin, Bhoutan, Burkina Faso, Burundi, Cambodge, République
Centrafricaine, Tchad, Comores, République Démocratique du Congo, Djibouti, Guinée équatoriale, Erythrée,
Ethiopie, Gambie, Guinée, Guinée Bissau, Haïti, Kiribati, Laos, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali,
Mauritanie, Mozambique, Birmanie, Népal, Niger, Rwanda, Samoa, Sao Tome & Principe, Sénégal, Sierra
Leone, Iles Solomon, Somalie, Soudan, Sud-Soudan, Tanzanie, Timor-Leste, Togo, Tuvalu, Uganda, Vanuatu,
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Yémen, Zambie.
Highly Indebted Poor Paesi poveri molto
Bolivie, Cameroun, République du Congo, Côte d’Ivoire, Ghana, Guyana, Honduras, Nicaragua.
Countries (HIPC)
indebitati
G20 members
Paesi membri del G20 Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud,
Messico, Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Europea.
OECD members
Membri OCSE
Paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) - Germania, Austria,
Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo,
Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Slovacchia, Slovenia, Svezia. - Australia, Canada, Cile, Islanda,
Israele, Giappone, Corea del Sud, Messico, Nuova Zelanda, Svizzera, Stati Uniti d'America.
Programme
Paesi del programma I Paesi dell'UE e al di fuori dell'UE che hanno acconsentito a partecipare a pieno titolo a un programma
Countries
europeo.
Partner countries
Paesi associati
I Paesi che non partecipano pienamente al programma europeo in questione, ma che a volte vengono
coinvolti (come partner o candidati) ad alcune delle sue azioni.
Legal entity
Entità
Una persona giuridica, in diritto, indica, in base al diritto nazionale, un ente al quale l'ordinamento giuridico
legale/giuridica
attribuisce la capacità giuridica facendone così un soggetto di diritto. In generale la capacità giuridica
riconosciuta alla persona giuridica (personalità giuridica) è meno estesa di quella riconosciuta all'essere umano
in quanto soggetto di diritto, ossia alla persona fisica, poiché la persona giuridica non può essere parte di quei
rapporti giuridici che, per loro natura, possono intercorrere solo tra persone fisiche (l'esempio tipico è
rappresentato dai rapporti familiari). Per inviare un progetto europeo, bisogna sempre allegare un modulo
"soggetto giuridico" sia come individuo che come persona privata o come un ente pubblico (vedi sotto).
Legal representative Rappresentanza
Persona fisica legittimata da una persona giuridica ad assumere impegni giuridici in suo nome.
legale
LEAR (Legal Entity
Entità legale
Persona designata della gestione da parte del rappresentante legale dell'organizzazione/soggetto partecipante
Appointed
nominata
ad un programma europeo. LEAR è responsabile di fornire informazioni aggiornate alla Commissione europea
Representative)
rappresentante
in materia di dati legali e finanziari dell'organizzazione / entità.
Private entity
Ente di diritto privato Negli ordinamenti statali tra le persone giuridiche private si annoverano le associazioni e le fondazioni
(private law body)
riconosciute nonché le società per azioni e le altre società commerciali dotate di personalità giuridica e
sottoposte al diritto privato.
Public body
Ente di diritto
Sono persone giuridiche di diritto pubblico gli enti che possono avere caratteri propri delle corporazioni (come
pubblico
lo stato e le sue ramificazioni come ad esempio gli enti territoriali) oppure delle fondazioni. Si annoverano in
questa categoria: le autorità locali, regionali o statali; le associazioni costituite da un certo numero di autorità
o enti pubblici, per esempio l’INPS.
Public Authority
Autorità
E’ l'autorità che ha il mandato legale per governare, amministrare una parte o un aspetto della vita pubblica,
pubblica/enti
come ad esempio tutti i rami del potere esecutivo di uno Stato.
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pubblici
Bodie governed by
public law
Organismo di diritto
pubblico
Local authority
Autorità locale
Civil Society
Organisations (CSO)
Organizzazioni della
società civile (OSC)
Enterprise
Impresa
Company
Società
SME (Small and
PMI (Piccola e Media
Medium Entreprises) Impresa)
Secondo la definizione fornita dall'articolo 2 (2), della Direttiva 2004/3 del 28 gennaio 2003, sull'accesso del
pubblico all'informazione ambientale, l’UE definisce una autorità pubblica:
"A) il governo o ogni altra amministrazione pubblica (PA), compresi gli organi consultivi pubblici, a livello
nazionale, regionale o locale;
b) qualsiasi persona fisica o giuridica che esercita, in base al diritto nazionale, funzioni amministrative
pubbliche, ivi compresi compiti, attività o servizi specifici al cittadino, come ad esempio il garante della
privacy.
c) qualsiasi persona fisica o giuridica avente responsabilità o funzioni pubbliche o che fornisca servizi pubblici,
in relazione con l'ambiente sotto il controllo di un organismo o di una persona che rientra (e) in a) o b ). "
Ai sensi della Direttiva 2014/24 / UE, un organismo di diritto pubblico è qualsiasi persona giuridica avente
tutte le caratteristiche seguenti (articolo 2 (4).):
a) che è stato creato appositamente per soddisfare le esigenze di interesse generale aventi carattere non
industriale o commerciale;
b) che ha personalità giuridica;
c) che è finanziato principalmente dalle autorità dello Stato, regionali o locali o da altri organismi pubblici o la
sua gestione è soggetta al controllo di tali autorità o organismi, la sua amministrazione, di direzione o membri
del consiglio di sorveglianza di cui più della metà sono nominati dalle autorità dello Stato, regionali o locali o
altri enti pubblici. Soggetti a cui la legge riconosce la personalità giuridica pubblica sono per esempio le
associazioni, le unioni e i consorzi tra gli Enti Locali, le agenzie regionali o locali per il risparmio energetico
nonché gli Istituti universitari e gli istituti di ricerca compresi i loro consorzi.
Istituzioni pubbliche con personalità giuridica, parte della struttura dello Stato, che si trova ad un livello
inferiore rispetto al governo centrale, e sono responsabili davanti ai cittadini. L'AL è tipicamente costituito da
un organo deliberativo o politico (Consiglio o Assemblea) e un organo esecutivo (il sindaco o altri dirigenti
esecutivi), direttamente o indirettamente, eletti o selezionati a livello locale. Autorità locali sono tutti i livelli
sub-nazionali di governo, come i comuni, le comunità, i distretti, contee, province, regioni, ecc.
Nell'ambito dello strumento per la cooperazione e lo sviluppo (ICD), le OSC sono gli attori non statali senza
scopo di lucro operativi su modo indipendente e verificabile, come per esempio le organizzazioni non
governative (ONG).
Qualsiasi azienda impegnata in attività economiche di qualsiasi dimensione, forma giuridica e settore
economico.
Persone giuridiche di diritto civile o commerciale, comprese le società cooperative, ad eccezione di quelle che
sono senza scopo di lucro.
Le aziende (vedi definizione di cui sopra) che occupano meno di 250 persone e il cui fatturato annuo non
supera 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non è superiore a 43 milioni di euro.
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Social business
Impresa sociale
Start- up capital
Capitale di
avviamento
Established
Stabilito
Participants
Partecipanti
Contractor
Affiliated entity
Appaltatore
Entità affiliata
Project manager
Azienda di qualsiasi forma giuridica non quotata in un mercato regolamentato ai sensi dell'art. 4, par. 1, punto
14 della Direttiva 2004/39 / CE e che indica:
1) L'obiettivo principale, secondo il suo statuto o altro documento di governo della società, per la produzione
di impatto sociale positivo e misurabile, piuttosto che generare profitti per i suoi proprietari, soci o partner,
quindi lei:
a) fornisce servizi o prodotti innovativi che generano un beneficio sociale e / o
b) utilizza un metodo innovativo di produzione di beni o servizi o la realizzazione del suo obiettivo sociale;
2) reinveste i propri profitti, in primo luogo a raggiungere il suo obiettivo primario e ha posto in procedure e
regole predefinite per tutte le situazioni in cui i profitti sono distribuiti ad azionisti e soci;
3) è gestita in modo imprenditoriale, responsabile e trasparente, in particolare coinvolgendo dipendenti,
clienti e / o soggetti interessati dalle sue attività.
Finanziamento concesso a imprese che non hanno ancora venduto il proprio prodotto o servizio a livello
commerciale e non stanno ancora generando profitto, per lo sviluppo del prodotto e la sua
commercializzazione iniziale.
Corpo o organizzazione che soddisfa determinate condizioni nazionali (registrazione, dichiarazione,
pubblicazione, etc.) che gli/le permettono di essere riconosciuto/a da parte dell'autorità nazionale.
Le persone che partecipano pienamente a un progetto che, in alcuni casi, ricevono parte della sovvenzione
europea per coprire i costi di partecipazione (di viaggio e di soggiorno, in particolare).
Una persona fisica o giuridica che si è aggiudicata un appalto pubblico.
Qualsiasi soggetto giuridico che è:
- sotto controllo diretto o indiretto di un partecipante ad un programma europeo;
- sotto lo stesso controllo diretto o indiretto cui il partecipante;
- controlla direttamente o indirettamente il partecipante.
Responsabile del monitoraggio dell'attuazione di un progetto per conto del committente.
Responsabile di
progetto
Financial engineering Strumenti di
Gli strumenti di ingegneria finanziaria sono tutti gli strumenti contemplati dall’art. 44 del Regolamento (CE)
instruments 2007ingegneria finanziaria 1083/2006, nel periodo di programmazione 2007-2013, e cioè:
2013
2007-2013
- Strumenti di ingegneria finanziaria per le imprese, in primo luogo piccole e medie imprese, quali Fondi di
Venture Capital, Fondi di Garanzia e Fondi per l’accesso al credito;
- Fondi per lo sviluppo urbano, ossia fondi che investono in partenariati tra settore pubblico e privato e altri
progetti inclusi in un piano integrato per lo sviluppo urbano sostenibile;
- Fondi o altri programmi di incentivazione che forniscono prestiti, garanzie per investimenti rimborsabili o
strumenti equivalenti, per l’efficienza energetica e l’utilizzo di energie rinnovabili negli edifici, compresi gli
alloggi esistenti.
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Expert
Esperto
Grant agreement
Convenzione di
sovvenzione
Cofinancing rate
Tasso di
cofinanziamento
Costi eleggibili
Eligible costs
Persona fisica impiegata, tramite un qualsiasi mezzo legale, da un appaltatore a fornire le competenze
necessarie per la corretta esecuzione di un contratto o di un progetto.
Accordo tra i beneficiari di una sovvenzione che fissa le condizioni per il sostegno alle azioni supportate dal
progetto: per ciascuna operazione è descritto il metodo per la determinazione del costo dell'operazione e le
modalità di pagamento del contributo.
La quota massima del contributo dell'UE del totale dei costi ammissibili.
I costi effettivamente sostenuti dal beneficiario di una sovvenzione che soddisfano i seguenti criteri:
- Sono sostenuti nel corso della durata del progetto, con l'eccezione dei costi relativi alle relazioni finali e i
certificati di audit;
- Sono inclusi nel bilancio complessivo stimato del progetto;
- Sono necessari per la realizzazione del progetto;
- Sono identificabili e verificabili;
- Sono conformi con tasse applicabili e legislazione sociale;
- Sono ragionevoli, giustificati e conformi al principio di sana gestione finanziaria;
Direct eligible costs
Costi diretti eleggibili Costi aventi un rapporto diretto con l’oggetto dell’azione.
Equipment
Attrezzatura
Macchinari, apparecchi, componenti e tutti gli elementi che devono essere forniti per lo svolgimento delle
opere o attività previste dal progetto.
Supplies
Forniture
Tutta le merce che il contraente deve fornire all'amministrazione aggiudicatrice.
Indirect eligible costs Costi eleggibili
Per alcuni tipi di progetti, una somma forfettaria di solito superiore al 7% dei costi diretti ammissibili del
indiretti
progetto è ammissibile tra i costi indiretti. Essa rappresenta le spese generali amministrative del beneficiario
(elettricità, internet, spese di alloggio, spese di personale permanente, ecc.) che sono correlati al progetto. I
costi indiretti non possono includere costi registrati sotto un'altra linea di bilancio. I costi indiretti non sono
ammissibili se il beneficiario riceva già una sovvenzione di funzionamento dal bilancio europeo.
Contributions in kind Contributo in natura Contributi al progetto sotto forma di esecuzione di lavori o fornitura di beni, servizi, terreni e fabbricati che
non sono stati oggetto di alcun pagamento in contanti evidenziato da fatture o altri documenti di valore
probatorio equivalente.
Real costs
Costi reali rimborsati Sovvenzioni e contributi tarati sulla base dei costi ammissibili effettivamente sostenuti.
reimbursement
Simplified cost
Opzioni di costo
Le opzioni di costo semplificate possono assumere la forma di costi unitari, somme forfettarie o tassi
options
semplificate
forfettari. Queste opzioni sono determinate durante la fase di contrattazione e mirano a semplificare la
gestione della sovvenzione.
Lump sum
Somma forfettaria
Sovvenzione calcolata sulla base di un importo fisso.
European Structural RDC - Regolamento
Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 , recante
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and Investment
Funds General
Regulation 20142020
Generale sui Fondi
Strutturali e di
Investimento europei
2014-2020
Micro-credit
Microcredito
Unit costs
Flat-rate financing
Costi unitari
Finanziamento a
tasso forfettario
Ricavo
Revenue
VAT
IVA (Imposta sul
valore aggiunto)
InforEur
Prize
(Innovative) financial
instruments
InfoEur
Prix
Strumenti finanziari
innovativi
Financial instruments Strumenti finanziari
disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di
coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la
pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di
coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006
del Consiglio
Piccoli prestiti, solitamente fino a 25.000 euro, concessi sia da istituzioni specializzate in microcredito sia da
altri intermediari finanziari. Nell’ambito di questa Nota lo scopo del microcredito è collegato alle attività
economiche
Sovvenzione calcolata sulla base di un importo per unità (ad esempio, orario di lavoro per il personale).
Finanziamento determinato applicando una percentuale di una o più categorie di costi definite.
Flussi finanziari in entrata per beni o servizi forniti dal progetto, come ad esempio gli oneri direttamente a
carico degli utenti per l'utilizzo dell'infrastruttura, la vendita o la locazione di terreni o fabbricati, o pagamenti.
Il risparmio nei costi operativi generati dal progetto sono trattati come reddito netto.
Imposta indiretta che colpisce, ad ogni fase del ciclo produttivo e distributivo, il valore aggiunto cioè il margine
realizzato in ogni stadio di commercializzazione. L’Iva è un’imposta generale gravante sui consumi, e si applica
alle cessioni di beni ed alle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato in modo professionale,
nonché alle importazioni da chiunque effettuate. Il costo dell’imposta incide in modo definitivo, in via
generale, esclusivamente i consumatori finali.
Sito necessario per la conversione in euro di costi in altre valute
Contributo finanziario rilasciato a titolo di ricompensa per un concorso
Le nuove misure di sostegno finanziario adottate dall'UE e finanziate in modo complementare sul bilancio per
raggiungere uno o più obiettivi specifici dell'Unione. Questi strumenti possono assumere la forma di equity,
quasi-equity, prestiti o garanzie o altri strumenti di condivisione del rischio, e possono, all'occorrenza, essere
associati a sovvenzioni.
A seguito della Proposta modificata di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio recante
“disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di
coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la
pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale,
sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione”, che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del
Consiglio, gli Strumenti di Ingegneria Finanziaria si identificano nel quadro della futura programmazione 20142020 come Strumenti Finanziari istituiti a livello dell’Unione ovvero della regione, come definiti e normati
dalle disposizioni di cui al Titolo IV (artt. da 32 a 40) della citata proposta di regolamento.
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Loan
Prestito
Guarantee
Garanzia
Equity investment
Participations
acquises
Publicity
Pubblicità
Communication
Dissemination
Venture capital
Comunicazione
Diffusione
Capitale di rischio
Un accordo per quale il mutuante fornisce il mutuatario una somma concordata di denaro per il periodo
concordato. Il debitore è tenuto a rimborsare tale somma entro il periodo concordato.
Un impegno scritto ad assumersi la responsabilità per tutto o parte del debito o obbligo di un'altra persona o
la performance di successo dei propri obblighi da parte del terzo, in caso di evento che attiva la garanzia,
come ad esempio un default su un prestito.
Una disposizione di capitale a una società, investito, direttamente o indirettamente, in cambio di proprietà
totale o parziale di esso. In questo caso gli investitori azionari possono avere un certo controllo sulla gestione
della società e la condivisione i profitti delle imprese.
Oltre ai requisiti per la visibilità del progetto e la diffusione e valorizzazione dei risultati (che sono i criteri di
aggiudicazione), vi è un requisito minimo di divulgazione per ogni progetto sovvenzionato. I beneficiari devono
menzionare chiaramente il contributo dell'Unione europea in ogni pubblicazione o comunicazione in qualsiasi
forma o con qualsiasi mezzo di sorta, anche su Internet, o in occasione di attività per le quali la sovvenzione
viene utilizzata. Tali indicazioni devono essere conformi alle disposizioni della convenzione di sovvenzione o
decisione. Se queste disposizioni non sono pienamente rispettate la sovvenzione viene ridotta.
Promozione del progetto e dei suoi risultati.
La comunicazione pubblica sui risultati del progetto.
Apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare seed capital, start-up capital ed
expansion capital in imprese non quotate.
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Fly UP