Sulle piste merende, aperitivi e pranzi diventano gourmet, tra eventi
by user
Comments
Transcript
Sulle piste merende, aperitivi e pranzi diventano gourmet, tra eventi
sciare PER LE FESTE gourmet Neve Alta Badia: durante tutta la stagione si può gustare lo slope food: in 14 rifugi aperitivo a base di stuzzichini ideati da chef stellati con i migliori vini altoatesini Sulle piste merende, aperitivi e pranzi diventano gourmet, tra eventi, rassegne, baite alpin-chic e, naturalmente, ristoranti in hotel con vista. Ecco una mappa dove la neve è più golosa di Elena Pizzetti Slope Food in Alta Badia Si apre il 15 dicembre la stagione dell’alta gastronomia in pista in Alta Val Badia con il Gourmet Skisafari per concludersi il 30 marzo con il Wine Skisafari Alto Adige. Leit Motiv lo slope food, l’aperitivo in pista: in 14 rifugi si possono gustare, durante tutta la stagione, stuzzichini ideati da 14 chef stellati (equamente suddivisi tra uomini e donne). Di casa Norbert Niederkofler del St. Hubertus (2 stelle Michelin), Arturo Spicocchi, La Stüa de Michil (1 stella) e Matteo Metullio, La Siriola. E poi bistellati tra i quali, solo per citarne due, Emanuele Scarello, Agli Amici di Godia (UD) e Nino Di Costanzo, Il Mosaico di Ischia. Per le donne si spazia dall’estero all’Italia: da Lanshu Chen, del ristorante Le Moût di Taichung in Taiwan, a Léa Linster di Frisange, Lussemburgo, alla bistellata Valeria Piccini, Da Caino di Montemerano in Toscana. Alle creazioni degli chef vengono abbinati i migliori vini dell’Alto Adige nelle baite Club Moritzino, Bamby, I Tablà, Bioch, Las Vegas, Ciampai solo per citarne alcune (costo 12 euro). E se ci si appassiona, la Slope Food Card ne assicura tre al prezzo di 30 euro. Il 15 dicembre grande ouverture con il Gourmet Skisafari: degustazioni sci ai piedi in diverse baite con la possibilità di incontrare sei degli chef protagonisti. Dal 19 al 24 gennaio è invece di scena la Chef’s Cup Südtirol, rassegna con i migliori chef del mondo che si sfidano anche sulle piste (chefscup. it). Tra le altre iniziative: la Colazione altoatesina tra le vette con salita in gatto delle nevi e lo Skitour Santa Croce Rifugi & Sapori Antichi che coinvolge 8 rifugi specializzati in piatti ladini (info: altabadia.org). Altri tocchi glamour in Alto Adige In Val Gardena molto glamour l’aperitivo o la cena a base di pesce freschissimo al rifugio Emilio Comici (2.200 m), collegato direttamente alla Sellaronda, noto per le Special Nights: serate a tema che si concludono con lunghe discese in slittino o con gli sci a lume di torcia (rifugiocomici.com). 300 etichette provenienti da tutto il mondo e 20 tra champagne e spumanti alla baita Sofie (seceda.com/ita/) sul Seceda, che offre aperitivi a base di gamberoni alla griglia e speck altoatesino. Se si punta al bio sono acquistati direttamente dai contadini locali i prodotti offerti alla baita Jora Mountain Dining nell’area sciistica Dolomiti – Alta Pusteria dal giovane chef Markus 48 In Val Sarentina lo chef Heinrich Schneider propone cucina di terra esaltata da sapori di erbe selvatiche Holzer (jora.it). Dalle baite gourmet al ristorante stellato più “alto” d’Italia a quota 1.622 m del Luxury (e panoramico) Gourmet Resort Auener dello chef Heinrich Schneider e della sommelière Gisela: solo otto camere e due suite in Val Sarentino (auenerhof. it). Tra i punti forti: una cucina di terra esaltata dalle erbe selvatiche raccolte direttamente dallo chef e vini di nicchia (4 portate da 69 euro). Da provare: il controfiletto di manzo “Grauvieh” stagionato dry aged, aromatiz- Bio Hotel Hermitage: a Madonna di Campiglio cucina stellata alla zato al fumo di torba nera di Salorno, crema di semi di girasole e, come dolci, il gelato di betulla con miele di bosco del maso Egger, caramello di fagioli neri, croccante di pelle di latte e crema speziata. Stube Hermitage condotta dallo chef Nicola Laera Panorami con gusto in Trentino Non è proprio ski in e ski out, ma ha la vista sul Brenta più bella di tutta Madonna di Campiglio. Il Bio Hotel Hermitage si trova davvero in una posizione privilegiata in quanto a panorama. E anche la cucina non scherza grazie alla stellata Stube Hermitage condotta dallo chef Nicola Laera. Una cucina che parla del territorio, senza per questo rimanere imprigionata nella retorica della tradizione. Piatto forte: i Canederli pressati al formaggio grigio di Sesto di Pusteria su insalatina di cavolo cappuccio e formaggio di malga Ricavato in un’antica baiata sulle piste di Pila, «La Société Anonyme de Consommation» propone glamour e prelibatezze (stubehermitage.it). E dalle atmosfere glamour di Madonna di Campiglio si passa alla cucina bio del rifugio Friedrich August tra le Dolomiti della Val di Fassa e della Val Gardena (friedrichaugust.com): al Col Rodella direttamente sulle piste, è anche Azienda Agricola (si allevano bovini scozzesi, gli Highlander, e i famosi bovini del Tibet, gli Yak). Si scia ai piedi del Sassolungo e si gustano ottime tagliate, goulash con canederli, salumi e formaggi fatti in casa assolutamente bio e, come dolce, il “kaiserschmarren”, tipica frittata maltagliata con salsa al mirtillo rosso. Al cospetto del Monte Bianco Raggiungibile “sci ai piedi”, lo Château Branlant a Courmayeur è una baita che propone serate enogastronomiche a tema tutti i venerdì, corsi di cu- 49 cina e la merenda Sinoira con prodotti e vini della Val d’Aosta (chateaubranlant.com). Un altro punto d’incontro molto glamour, ricavato in un’antica baiata, si trova nel cuore delle piste di Pila: si chiama La Société Anonyme de Consommation e, tra le tante prelibatezze, propone gnocchi di castagne con fondutina al Bleu d’Aoste, budino di zucchine con fiori e crema di pecorino, e una carta dei dolci sontuosa dove spicca La bavarese al the verde, coulis di more e friabili allo zenzero (ristorantesociete.it). La sera, per un tocco di grande raffinatezza, solo quattro tavoli ma stellati a Cogne, coccolati dallo chef Fabio Iacovone e dal maître fromager Roberto presso Le Petit Restaurant dell’Hotel Bellevue & Spa, con una grotta-cantina dove vengono stagionati grandi formaggi e un orto-giardino dal quale vengono raccolte verdura ed erbe che esaltano i sapori (hotelbellevue.it). Gusto in vetta tra Tirolo e Svizzera Emozioni gastronomiche a 3.048 m a sciare PER LE FESTE Saint Moritz: in alto il Tschuggen Grand Hotel progettato da Carlo Rampazzi. A destra il ristorante del Carlton Hotel, «Da Vittorio-St. Moritz» firmato dai fratelli Enrico e Roberto Cerea Sölden in Tirolo, nel nuovissimo IceQ, direttamente sull’area sciistica del Gaislachkogl tra design, vetro, acciaio e terrazze panoramiche. Il menu è all’insegna della migliore alpine cuisine accompagnato da ottimi vini (pranzo da 35 euro, cena da 60). Speciale la cantina dove si affina “Pino 3000“, una speciale cuvée di pinot nero creata dall’unione di tre vitigni italiani, austriaci e tedeschi (soelden.com). Passando in Svizzera, in Vallese, nel cuore del comprensorio dell’Aletsch Arena, raggiungibile sci ai piedi, il ristorante Chüestall Blausee a Riederalp, stile alpine-chic tra legno, pietra e caminetti, propone il martedì e giovedì serate dedicate alla raclette con fiaccolata finale. Tra le specialità da non perdere la minestra di zucca e i dolci fatti in casa, come la torta di noci e quella al cioccolato fondente (chuestall- blausee.ch). A Crans Montana cucina alpina di alta qualità direttamente in pista firmata da Thierry Verdonck, accompagnata da una ricca carta di vini (in Vallese si coltivano i vigneti più alti d’Europa con circa 60 vitigni di prestigio), al Restaurant d’altitude de Chetzeron (2.212 m) creato dove prima c’era il capolinea di una telecabina (www.chetzeron.ch) con terrazza che fa del cibo un’esperienza meditativa. E sempre sulle piste, la Cabane des Violettes (2.208 m) è un rifugio del Club Alpino Svizzero a 2.208 m, trasformato in tempio gastronomico grazie alla guida alpi- na Pierre Olivier Bagnoud e allo chef Franck Reynaud che propone prodotti vallesani doc, dalla carme salata allo zafferano (che, come i vigneti, ha il record di essere quello coltivato più a nord d’Europa grazie al clima mite: cabanedesviolettes.ch). Ristoranti elvetici da non perdere Cucina di stagione creativa a Crans Montana dallo chef Pierre Crépaud, «Discovery of the Year» nel 2009 secondo la guida Gault Millau che gli ha assegnato 15 punti su 20: nel ristorante high-tech LeMontBlanc, affacciato sulla Valle del Rodano (lecrans. com/#/montblanc/), un’esperienza da non perdere è la Table de Pierre, direttamente in cucina, dove si vede lo chef all’opera. A Saint Moritz talen- Il ristorante high-tech LeMontBlanc, affacciato sulla Valle del Rodano 50 to italiano al Carlton Hotel con il ristorante “Da Vittorio - St. Moritz» (17 Punti Gault Millau) firmato dai fratelli Enrico e Roberto Cerea, titolari del ristorante «Da Vittorio» (3 stelle Michelin) a Brusaporto (BG). Consigliati gli scamponi al vapore, i paccheri alla Vittorio o il gran fritto misto (carlton-stmoritz.ch). Altro protagonista dell’inverno engadinese è Rolf Fliegauf, il giovane chef tedesco (classe 1980) bistellato del ristorante “Ecco” di Ascona, che ha raddoppiato le stelle con l’’“Ecco on Snow”, ristorante del nuovo Giardino Mountain, luxury resort a Champfèr, dove sono organizzati molti dei 40 eventi del St. Moritz Gourmet Festival, kermesse tra chef stellati provenienti da tutto il mondo in programma dal 27 al 31 gennaio (stmoritz-gourmetfestival.ch).