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Mezzo miliardo investito nel nostro territorio
4 TICINO GIORNALEdelPOPOLO MERCOLEDÌ 22 GIUGNO 2016 + È la cifra che le aziende farmaceutiche spenderanno nei prossimi 3 anni Mezzo miliardo investito nel nostro territorio DI Un’inchiesta interna alle imprese ha confermato la volontà di non delocalizzare. Anzi, di aumentare gli investimenti in Ticino. Un settore che sembra non conoscere crisi è l’industria farmaceutica che ieri ha tenuto la sua annuale assemblea. Il presidente di Farma Industria Giorgio Calderari (confermato ieri alla testa dell’associazione mantello) ha infatti reso noto un sondaggio interno alle aziende che evidenzia la grande voglia di investire nel nostro Cantone. Nei prossimi tre anni, infatti, sarà speso quasi mezzo miliardo di franchi solo in Ticino. «Questo è un settore trainante dell’economia cantonale e anche in futuro, come hanno rilevato vari studi, sarà uno dei tre nei quali il Ticino punterà maggiormente» ha detto Calderari. Il quale ha continuato fornendo alcune cifre che fotografano meglio al realtà industriale. Il settore farmaceutico occupa 2.500 persone e contribuisce al PIL per l’8%. Quasi quanto il turismo. Di Farma Industria fanno Non siamo ai livelli di Basilea, ma il settore è ben radicato in Ticino. parte 27 aziende le quali distribuiscono 190 milioni di franchi di salari e hanno un fatturato globale di 2,3 miliardi di franchi. Entrando nel merito dell’inchiesta Calderari ha spiegato come essa sia stata realizzata per avere un’idea più precisa dell’intenzione delle aziende. E il risultato è davvero notevole. Il totale degli investimenti previsti nei prossimi 3 anni è di quasi 650 milioni di franchi. Di questi circa mezzo miliardo sarà investito sul territorio cantonale. Una cifra in aumento rispetto all’ultimo triennio di circa il 20%, a dimostrazione che le imprese credono nel Ticino. «Sono due le considerazioni che si possono trarre da queste cifre. Anzitutto che esiste la volontà di investire e molto e quindi il futuro sembra positivo. In secondo luogo che non esiste timore di delocalizzazione». Ma le aziende in che cosa investiranno? Il 64% in ricerca e sviluppo e quindi in know how. Il 29% negli impianti e solo una minima parte (il 7%) in strutture amministrative Nicola Mazzi e nella logistica. A dimostrazione che il terzo polo farmaceutico svizzero sta crescendo. Il presidente di Farma Industria ha quindi ricordato gli appuntamenti previsti durante l’anno. Il 9 settembre si terrà il Fit Pharma Summit dove si parlerà di accesso ai mercati, governance aziendale e di trend di settore. Mentre tra il 4 e il 6 ottobre le associate di Farma Industria parteciperanno assieme alla più grande fiera del settore che si tiene a Barcellona. Un appuntamento visitato da 36mila persone e dove saranno presenti 2500 espositori da tutto il globo. Un occhio attento il settore ce l’ha pure alla formazione. Sono infatti 100 gli apprendisti in formazione di cui 89 laboristi e tecnologi farmaceutici. Così come attenzione la pone verso l’etica nelle sue aziende con la creazione di un vero e proprio codice. E con l’assegnazione di certificati legati alla sostenibilità. «Non diciamo che il crollo dell’euro non abbia influenzato i margini. Anzi è stato un fattore molto negativo per le nostre aziende. Tuttavia nel nostro DNA abbiamo un virus particolare che è quello dell’innovazione e non smetteremo mai di crederci e di agire in questo modo», ha concluso Calderari. Il documento è stato sottoscritto da sindacati e padronato, eccetto Unia CCL della vendita, c’è la firma Si erano dati 90 giorni di tempo perché venisse trovato un accordo intorno al contratto collettivo di lavoro per il settore della vendita al dettaglio e 90 giorni (più o meno) sono stati. È stata apposta ieri la firma sul documento che fissa i termini del nuovo contratto collettivo di lavoro, legato all’approvazione – avvenuta lo scorso febbraio – della nuova Legge sugli orari dei negozi. A dare l’avallo sono stati Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese (OCST), Società Impiegati di Commercio (SIC Ticino), Sindacati Indipendenti Ticinesi (SIT), Federcommercio e Distributori Ticinesi (DIST). Unica voce fuori dal coro, peraltro già annunciata, è stata Unia che ha deciso di non firmare il testo non ritenendolo soddisfacente. La firma al documento rappresenta quindi l’ultimo atto dell’Ufficio cantonale di conciliazione (UCC) che ha portato avanti, sotto la presidenza di Christian Vitta, i lavori di mediazione inaugurati lo scorso 10 marzo con il primo incontro tra le parti. «La firma – ha spiegato Vitta – non rappresenta un punto di arrivo nell’iter per rendere obbligatorio il nuovo CLL, ma è una tappa intermedia importante che conclude il lavoro di mediazione». Ora la palla passa alle parti sociali che nelle prossime settimane dovranno preoccuparsi di raccogliere le adesioni necessarie per raggiungere il quorum. Dopodiché la valutazione formale spetterà al Consiglio di Stato e in seconda battuta alla SECO. Fin da ora invece sarà istituita una Commissione paritetica i cui membri – 4 per i datori di lavoro e 4 per i sindacati – inizieranno a incontrarsi nelle prossime settimane. «Oggi le parti sociali assumono una responsabilità importante: è la popolazione ticinese stessa che con il voto ha conferito loro questo incarico e spero vivamente di poter ricevere nella veste di consigliere di Stato questo contratto collettivo perché vorrà dire che il partenariato sociale sarà riuscito a svolgere il proprio compito», ha commentato Vitta a margine dell’incontro. Soddisfazione è stata espressa da Paolo Locatelli, sindacalista di OCST : «In nostro sindacato, che ha di fatto ha provocato questa dinamica di concertazione atipica con l’emendamento presentato in Gran Consiglio dai deputati OCST, saluta con soddisfazione il raggiungimento di questo iniziale traguardo. La firma di oggi rappresenta dunque un primo e decisivo passo nella giusta direzione». Giangiorgio Gargantini di Unia ha invece ribadito le motivazioni del rifiuto: «Il nostro lavoro continuerà come prima, giustificheremo il nostro rifiuto e mostreremo che si può lavorare per ottenere migliori condizioni di quelle previste da questo CCL. Firmare questo documento (che contiene a nostro avviso pessime condizioni) avrebbe significato rendersi disponibili al fatto che si possa lavorare a queste condizioni in Ticino ed è inaccettabile». Il nuovo CCL, lo ricordiamo, fissa l’orario settimanale di lavoro a 42 ore e chi ha una percentuale di lavoro sotto il 50% non può vedersi l’ora- più il contatto virtuale. Il picco di partecipanti si registra tra i ragazzi che frequentano la quarta media. I numeri tuttavia dipendono dalla località e dell’annata delle nascite. A livello di affluenza, le palestre più frequentate sono quelle di Biasca e di Agno che registrano una media di oltre 100 adolescenti ogni sabato sera. Bene anche Stabio. Parallelamente alle offerte del sabato sera, è presente anche il progetto EverFresh che si occupa di prevenzione del tabagismo giovanile. Due team di giovani, uno per il Sottoceneri e uno per il Sopraceneri, ruotano tra le serate Midnight e attraverso giochi e attività di sensibilizzazione L’importo dell’imposta alla fonte percepita dal 1974 al 2013 da Confederazione, Cantone e Comuni ticinesi sono stati di circa 1,9 miliardi di franchi. Inoltre gli importi dei ristorni all’Italia nel periodo 1974-2013 sono stati di 1,2 miliardi di franchi. Una cifra che è partita di circa 5 milioni nel primo anno dell’accordo ed è aumentata a 58,71 milioni nel 2013. In costante e graduale aumento visto anche l’aumento del numero dei frontalieri. Sono queste alcune cifre che fornisce il CdS in risposta a un atto parlamentare di Paolo Pamini (La Destra). Il Governo segnala anche che con il nuovo accordo parafato il 22 dicembre del 2015 porterà a un aumento della quota di pertinenza ticinese che passerebbe dall’attuale 61,2% al 70%. E ciò, a dipendenza degli anni di riferimento, potrebbe portare nelle casse pubbliche una quindicina di milioni in più. Oltre a ciò, stando al Governo, si avranno altre fonti (per ora di difficile stima) dovuto alla reciprocità dell’accordo. Si fa inoltre sapere che per ora informazioni sul gettito in quanto l’applicazione del nuovo AFront-I non è ancora a regime. A oggi comprende solo la metà del totale degli assoggettati alla fonte. Ne consegue che quantificare un possibile minor gettito non è per ora possibile. E altresì non si può paragonare l’accordo con l’Italia con quello con l’Austria in quanto con l’Austria non esiste il concetto di fascia di confine. Oggi, infatti 60mila frontalieri abitano nella fascia di confine e solo 4mila sono fuori zona. Con il nuovo accordo la situazione cambierà e per i frontalieri non ci sarà nessun interesse fiscale ad abitare nella fascia di confine. Alla luce dei dati forniti e delle dinamiche in corso, AreaLiberale e UDC chiedono che il Consiglio di Stato si adoperi affinché in tempi brevi gli istituti finanziari svizzeri vengano autorizzati ad operare su suolo italiano (apertura del mercato). Ciò, si legge nella nota, «permetterebbe in particolare alla piazza finanziaria e bancaria ticinese di mantenere e sviluppare il proprio ruolo internazionale, in particolare in relazione al mercato italiano». Bonvini nuovo primario di anestesiologia rio spezzettato. Mentre chi è assunto con una percentuale superiore potrà essere impiegato al massimo per 12 ore in un giorno. Il salario minimo (di 13 mensilità) è di 3.200 franchi (per chi non ha qualifiche) e fino a 3.600 franchi per un impiegato di commercio. Il documento prevede anche che, per i piccoli commerci che si trovano in difficoltà, ci sia un periodo di adattamento con salari che al primo anno partono da 3.100 (MS) franchi. Stagione più che brillante per IdéeSport dai 12 ai 17 anni di trascorrere il sabato sera facendo sport, giocando o semplicemente vivendo un momento di condivisione. Un’alternativa gratuita che offre così l’opportunità di passare il tempo libero in modo sano. La responsabilità e la collaborazione diretta con i giovani sembrano essere la chiave del successo. Infatti i ragazzi sono gli attori principali anche in materia di organizzazione in quanto hanno la possibilità di interagire modificando i contenuti dell’attività proposte. Inoltre, come sottolinea Zanetti, il potersi relazionare di persona è invogliante e resta una componente fondamentale, nonostante di questi tempi i giovani prediligano sempre Più di un miliardo in ristorni in breve Sono sempre di più i giovani che frequentano le palestre ticinesi il sabato sera «Per i giovani, con i giovani». È questa la formula vincente adottata dalla Fondazione IdéeSport che ha permesso di ottenere ottimi risultati nella stagione appena trascorsa. A sostenerlo è Alessandro Zanetti, responsabile ticinese della Fondazione che si occupa di realizzare offerte sportive per promuovere il movimento, dando la possibilità a bambini e giovani di usufruire di spazi messi a disposizione in orari non convenzionali. Palestre aperte, non solo per la salute ma anche per favorire l’integrazione sociale e prevenire le dipendenze. Il progetto più diffuso è il MidnightSports che permette ai ragazzi Dal 1974 al 2013 incentivano a smettere di fumare o a non iniziare. Mediamente almeno la metà dei giovani presente in palestra partecipa a questo momento d’informazione. Per la prossima stagione si punta allo sviluppo di un progetto che ha conseguito già un buon esito nella zona di Pregassona: MiniMove, che prevede l’apertura delle palestre di domenica pomeriggio ai bambini tra i 2 e 5 anni e alle loro famiglie. Il continuo successo dei progetti attuati da IdéeSport è possibile non solo grazie all’entusiasmo dei giovani e delle famiglie ma anche grazie alla collaborazione con i differenti Comuni, con gli altri Cantoni, la Confederazione e con i Partner nazionali. (CM) Il dr. med. John Michael Bonvini, specialista in anestesiologia, è stato nominato dal Consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) alla funzione di primario del Servizio di anestesiologia dell’Ospedale Regionale di Lugano (ORL). Il dottor Bonvini assumerà la nuova funzione a partire dal prossimo mese di ottobre in sostituzione dell’attuale primario dr. med. Sergio Castelanelli, che lascerà il Servizio per il pensionamento. Papilloma virus, vaccino anche per i ragazzi Il Dipartimento della sanità e della socialità informa che dal 1. luglio sarà possibile anche per ragazzi e giovani uomini – da 11 a 26 anni di età e domiciliati in Ticino – essere vaccinati nell’ambito del Programma cantonale di prevenzione del virus del papilloma umano (HPV). Il vaccino consente una protezione da buona parte dei virus HPV più pericolosi. L’obiettivo della vaccinazione è quindi di ridurre il numero delle infezioni da HPV e le sue conseguenze, in particolare il tumore maligno della cervice uterina, dell’ano e del canale anale e dell’orofaringe. Il Ticino aiuta i ciechi e i malati agli occhi Molti ciechi e malati agli occhi delle regioni in sviluppo hanno ottenuto gli aiuti di cui avevano urgente bisogno grazie alla generosità della popolazione della Svizzera italiana, che nel 2015 ha donato 397.346 franchi alla CBM Missioni cristiane per i ciechi nel mondo, l’equivalente di 7.947 operazioni della cataratta. Sono trascorsi esattamente cinquant’anni da quando nel 1966 la CBM ha eseguito la prima operazione della cataratta e da allora i suoi sostenitori hanno consentito a innumerevoli persone di ritrovare la vista che credevano di avere perso per sempre. GRANDE AZIONE DAL 13 GIUGNO AL 30 LUGLIO chi acquista una CUCINA <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0MjYxMgUA8G2Mrg8AAAA=</wm> <wm>10CFWKoQ7DMAwFv8jRe7aTxTOswqKCaTxkGt7_o7ZjBUfubs6sBX-2sb_HKwmoS6i51uyMorQMK9XNEk2hYHuSDLT-uO2iDpxiXYugiWKRwn6GFfDy-3wP9N04mHEAAAA=</wm> SOLO NEI NEGOZI ARREDOPIÚ: LUGANO --via LUGANO viaBalestra Balestra55 CADENOTTO --via CADENAZZO viaCantonale Cantonale1212 riceverà in OMAGGIO* PIANI IN QUARZO COMPLETI * offerta vailda per l’acquisto di una cucina del valore minimo di CHF 10’000