Sparò al vicino, al via l`udienza preliminare Investito in viale Baracca
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Sparò al vicino, al via l`udienza preliminare Investito in viale Baracca
8 Cronaca 3 febbraio 2016 Tribunale Sotto accusa anche la compagna dell’uomo di 58 anni Cronaca Giuseppe Monaco stava andando al mercato cittadino Sparò al vicino, al via Investito in viale Baracca l’udienza preliminare E’ fuori pericolo di vita Rosario Gallo è accusato Alza le mani in ambulanza di aver tentato poi sale su un bus di studenti - Attimi mo, prima che arrivassero i di uccidere BORGOMANERO di panico a San Gottardo gio- Carabinieri di Borgomaneoperaio africano vedì 28 gennaio. Un uomo di ro per calmarlo e portarlo in NOVARA - Dopo un lungo rinvio di quasi un anno, ha preso il via l’udienza preliminare a carico di Rosario Gallo, l’uomo di 58 anni accusato di aver cercato, il 27 marzo 2011, di uccidere un suo vicino di casa Miloud El Komiri, un operaio di origine nordafricana. I fatti avvennero in una palazzina di Briga Novarese: Gallo aveva fatto fuoco con una vecchia pistola contro il vicino al culmine di un litigio per il baccano provocato dalle figlie dell’operaio che giocavano in cortile e poi era scappato, mentre sul posto accorrevano i soccorsi. La pallottola era passata a pochissimi centimetri dalla giugulare ma nonostante questo El Komiri se l’era cavata con 15 giorni di prognosi ed era stato subito dimesso. Gallo, dopo essersi rifugiato a Borgomanero, era stato invece convinto telefonicamente dalle forze dell’ordine a consegnarsi ed era stato portato in carcere. La pistola, un’arma di piccolo calibro che fino agli anni ’60 era in uso alla polizia sovietica, l’aveva gettata nell’Agogna e venne ritrovata due settimane dopo. Il pubblico ministero ha chie- robusta costituzione, mentre si trovava in ambulanza per un Tso (trattamento sanitario obbligatorio), ha iniziato ad alzare le mani contro il personale sanitario costringendolo a fermare il mezzo in piazza XX Settembre. L’uo- ospedale per accertamenti, è sceso dall’ambulanza ed è salito su un pullman di studenti che stava caricando i ragazzi che tornavano a casa da scuola. Vista la situazione è intervenuta anche la polizia locale che si trovava sul posto. v.z. sto al giudice per le indagini preliminari di rinviare Gallo a giudizio con l’accusa di tentato omicidio. Sotto accusa con il medesimo capo d’imputazione c’è però anche la compagna dell’uomo, Anna Gornowicz: la vittima aveva raccontato che era uscita di casa per incitare Gallo a sparargli. La difesa della donna ha chiesto il giudizio abbreviato, condizionato alla testimonianza del figlio di Gallo; quest’ultimo ha affermato di essere in casa al momento del fatto e di non averla vista uscire. L’udienza del gup proseguirà giovedì 18 febbraio. Luca Manghera L’ex direttore delle poste travolto mentre si stava recando al mercato ARONA - E’ ancora grave, ma non sarebbe più in pericolo di vita, Giuseppe Monaco, classe 1938, siciliano d’origine ma da anni residente in via Monte Nero ad Arona. L’uomo, ex direttore delle Poste italiane a Milano, era stato investito da un’auto martedì 26 gennaio, intorno alle 10, mentre si trovava vicino alle strisce pedonali, all’inizio di viale Baracca. Il pedone è stato soccorso subito dall’automobilista e dai sanitari del 118 giunti sul posto, per poi essere trasportato al Dea di Borgomanero dove, viste le importanti fratture (al bacino ed ad una gamba) oltre ad una commozione cerebrale, i sanitari ne avevano deciso il trasferimento era stato all’ospedale Maggiore di Il punto in cui è avvenuto l’incidente in viale Baracca Novara. Dopo essere stato ricoverato in Rianimazione, visto il progressivo miglioramento del- CASO DI MALTRATTAMENTI VERBANIA - Nonostante la loro ritrattazione in aula, quel padre-padrone era stato condannato. Ora lo sono stati anche loro per falsa testimonianza. La vicenda, processualmente parlando, inizia nel 2013 quando il tribunale di Verbania processa un uomo residente nell’Aronese per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Aveva origini campane, ed era nel Verbano perché sotto protezione: nel 1992 assieme a un altro uomo aveva ucciso 5 persone nell’ambito di un regolamento di conti tra clan della camorra ad Acerra, nel Napoletano. Poi si era pentito e aveva scelto di collaborare: era stato Madre e figlio condannati per falsa testimonianza quindi trasferito assieme alla famiglia ad Arona, dove gli era stato consentito anche di aprire un’attività. Ma tra il 2007 e il 2010 aveva continuamente maltrattato la moglie, che alla fine si era decisa a denunciare. Tuttavia, una volta arrivata in aula la donna aveva ritrattato tutto, parlando in sostanza di una denuncia inventata per vendicarsi del marito dopo un litigio. «Le lesioni per le quali sono stata medicata in ospedale? Ero caduta dal pianerottolo». Il figlio aveva poi confermato questa versione, ma il tribunale non aveva creduto al “ripensamento” e aveva condannato l’uomo, deceduto lo scorso novembre, e disposto la trasmissione degli atti alla Procura affinché indagasse per falsa testimonianza. Ora anche per la donna e il figlio è arrivata una condanna: due anni di reclusione ciascuno con la condizionale, così come chiesto dal pm Anna Maria Rossi. Persino più dell’anno e mezzo dato l.man. al padre-padrone. le condizioni di salute Monaco è poi stato trasferito nuovamente al Santissima Trinità di Borgomanero lunedì 1º febbraio. L’uomo, molto conosciuto in città (la moglie è stata insegnante di matematica alle scuole medie, il figlio Matteo è anche lui docente di lettere), stava attraversando la strada per recarsi al mercato cittadino quando è stato travolto: il conducente del veicolo non si sarebbe accorto della sua presenza. L’impatto con l’auto è stato violento e l’ex direttore delle Poste è stato colpito alle gambe, finendo poi sul parabrezza. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e la polizia stradale di Arona per i rilevi del caso e la segnalazione alla Procura di Verbania. Iniziativa Da un gruppo di amici che si è stretto intorno alla famiglia di un bimbo malato di leucemia è nata un’idea speciale in collaborazione con Admo Girotondo di quattro chilometri per aiutare il piccolo Alessandro Verbania si prepara ad ospitare un grande evento benefico che punta a coinvolgere più di 4.000 persone VERBANIA - Alessandro è un bambino di sei anni affetto da leucemia. Da un gruppo di amici, riunitosi una sera di fronte a questo problema, è nata l’idea di organizzare qualcosa di utile a sensibilizzare sulla malattia, «per dare un segno forte alla nostra città», come sostenuto dall’assessore Massimo Forni durante la presentazione dell’iniziativa lunedì a Villa Giulia (foto). L’idea è partita dal gioco più vecchio del mondo ed è nato così l’evento Il Girotondo di Alessandro in programma domenica 3 aprile a Verbania. Tra Intra e Pallanza, su un percorso di 3,7 chilometri intorno al torrente San Bernardino, sarà organizzato un grandissimo girotondo al quale tutti potranno partecipare e il ricavato sarà interamente devoluto alla famiglia ma è significativa per la visibilità e l’impronta che è stata data». L’appello del Comitato è quindi di partecipare chiedendo anche l’adesione di scuole, asili, associazioni di volontariato, società sportive e cittadini con l’obiettivo di circa 4.000 persone coinvolte. Per informazioni: www.ilgirotondodialessandro.it oppure [email protected]. di Alessandro grazie al contributo minimo di un euro versato da ogni partecipante. La manifestazione si svolgerà in collaborazione con Admo che sarà presente dando la possibilità di effettuare la tipizzazione del proprio midollo osseo e chiedere tutte le informazioni necessarie. «Non è la solita raccolta fondi - ha sostenuto il presidente Admo Gian Paolo Bussoli - Alice Zanfardino La campagna Politica Marco Baldino al posto del sindaco di Dormelletto “Vita da social” per Carolina Nominato commissario (musicista) al posto del dimissionario Mora OLEGGIO - Con la tappa di venerdì 29 gennaio a Oleggio è proseguita “Una vita da social”, la campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia e dal ministero dell’Istruzione per sensibilizzare e prevenire rischi e pericoli della rete. Un luogo simbolico Oleggio, città di origine di Carolina Picchio la 14enne che si è tolta la vita proprio in seguito al cyber-bullismo. Gli operatori della Polizia postale, con un camion allestito con un’aula didattica, hanno incontrato studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online. OLEGGIO - Il prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo, a seguito delle dimissioni del sindaco del Comune di Dormelletto Clemente Mora (presentate il 12 gennaio e divenute irrevocabili a seguito del decorso dei 20 giorni previsti) ha disposto la sospensione del consiglio comunale, nominando Commissario per la provvisoria gestione dell’Ente Marco Baldino (foto), vice prefetto, dirigente dell’area II Raccordo con gli Enti locali e Consultazioni elettorali della Prefettura di Novara. Baldino ha svolto a Roma anche attività di concer- tista e di docente musicale in diverse scuole medie e all’Università sperimentale decentrata, ed è stato direttore di coro e organista.