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Dichiarazione Ambientale 2012

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Dichiarazione Ambientale 2012
Dichiarazione ambientale
Anno 2012
Impianto termoelettrico
“G. Ferraris” di Leri (VC)
Dichiarazione ambientale
Anno 2012
Impianto termoelettrico
“G. Ferraris” di Leri (VC)
Convalida
L’istituto CERTYQUALITY S.r.l. – Via G. Giardino, 4 - 20123
Milano Tel. 02 8069171, Fax. 02 86465295, quale
Verificatore ambientale accreditato dal Comitato ECOLABEL
- ECOAUDIT – Sezione EMAS ITALIA con n. IT-V-0001, ha
verificato attraverso una visita all’organizzazione, colloqui
con il personale, analisi della documentazione e delle
registrazioni, che la Politica, il Sistema di Gestione e le procedure di audit sono conformi al Regolamento
CE 1221/2009 ed ha convalidato in data 20 aprile 2012 le informazioni e i dati riportati in questa
Dichiarazione ambientale.
Anno di riferimento dati 2011
Presentazione
Prosegue l’impegno del management e di tutto il personale della centrale “Galileo Ferraris” di Leri per
mantenere le elevate prestazioni ambientali che caratterizzano l’impianto, nonché ricercare le soluzioni
tecniche e gestionali più idonee per perseguire l’obiettivo di un miglioramento continuo nella riduzione
degli impatti ambientali dell’impianto e dare continuità al rapporto di trasparenza con la popolazione e le
amministrazioni locali, come dimostra la presente Dichiarazione Ambientale 2012 che rinnova per la terza
volta la registrazione EMAS conseguita nel 2002.
In tale ottica di miglioramento continuo e trasparenza trovano naturale collocazione anche tutte le attività
collegate alla riduzione degli impatti ed all’effettuazione di nuovi ed ulteriori monitoraggi e controlli degli
aspetti ambientali disposti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata all’impianto.
Direttore Unità di Business di Leri
Stefano Riotta
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
4
Indice
Il Gruppo Enel
|
6
L’organizzazione del gruppo ENEL
La spesa ambientale
|
|
6
8
Il sito e l’ambiente circostante
L’attività svolta nel sito
|
|
9
14
L’Autorizzazione Integrata Ambientale
Aspetti ambientali
|
|
20
21
Aspetti ambientali diretti significativi
|
24
Aspetti ambientali diretti poco significativi
Aspetti ambientali indiretti
|
|
40
44
Salute e sicurezza dei lavoratori
|
46
La politica ambientale dell’Unità di Business
Il programma ambientale
|
|
|
56
62
La politica ambientale del gruppo ENEL
I sistemi di gestione ambientale
Ricerca e innovazione
|
|
|
62
64
64
Autorizzazioni e convenzioni dell’impianto di Leri
Limiti di legge
|
La registrazione EMAS
Normativa applicabile
|
|
69
70
Informazioni al pubblico
Glossario
48
49
Il Sistema di Gestione Ambientale
Appendice
|
|
|
|
70
70
71
77
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
5
Il Gruppo Enel
L’organizzazione del Gruppo
ENEL
con l’impegno di assicurare alle prossime
Enel è la più grande azienda elettrica d’Italia e la
La gestione delle attività è possibile grazie a una
seconda utility quotata d’Europa per potenza
organizzazione che sorregge un’articolata
efficiente netta. Enel è un operatore integrato,
struttura societaria, strutturata in:
attivo nella produzione, distribuzione e vendita
•
generazioni un mondo migliore.
Corporate, che, mediante le funzioni centrali
di energia elettrica e nell’estrazione e vendita di
di staff, svolge ruolo d’indirizzo,
gas.
coordinamento e controllo, con l’obiettivo di
Enel è presente nel settore dell’elettricità in oltre
valorizzare le sinergie del Gruppo e
40 Paesi, con una potenza efficiente netta di
ottimizzare la gestione dei servizi a supporto
oltre 97.000 MW, con circa 80 mila dipendenti e
del core business;
•
circa 60 milioni di clienti.
funzione Up-Stream Gas, che ha la missione
Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel è la
di sviluppare e gestire per il Gruppo il
società italiana con il più alto numero di
segmento up-stream del gas, che riguarda la
azionisti.
ricerca, l’estrazione e la produzione del gas
La missione di Enel è generare e distribuire
valore nel mercato internazionale dell’energia, a
naturale;
•
sette divisioni, che operano al fine di
vantaggio delle esigenze dei clienti,
assicurare il raggiungimento delle
dell’investimento degli azionisti, della
performance tecniche ed economico-
competitività dei Paesi in cui opera e delle
finanziarie fissate per le società operative e
aspettative di tutti quelli che vi lavorano, al
le attività di loro competenza, garantendone
servizio delle comunità, nel rispetto
l’integrazione nel Gruppo nel rispetto delle
dell’ambiente e della sicurezza delle persone e
policy e dei codici di comportamento di Enel.
Figura 1- ENEL S.p.A – Struttura organizzativa
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
6
La Divisione Energie Rinnovabili riunisce tutte
d’ingegneria relativi allo sviluppo e alla
le attività relative alla generazione dell’energia
realizzazione degli impianti di generazione e le
da fonti rinnovabili del Gruppo, escluso il
attività di ricerca, assicurando lo scouting, lo
portafoglio rinnovabili di Endesa (Divisione
sviluppo e la valorizzazione di opportunità
Iberia e America Latina), di Enel Produzione
d’innovazione con particolare riguardo alle
(Divisione Generazione ed Energy Management)
iniziative a forte valenza ambientale.
e di Slovenské elektrárne (Divisione
La Divisione è organizzata nelle tre Aree
Internazionale).
Tecniche Innovazione e Ambiente, Ricerca,
Nella Divisione Energie Rinnovabili confluiscono,
Nucleare e nell’Area di Business Sviluppo e
infatti, tutte le attività di Enel nei campi eolico,
Realizzazione Impianti.
solare, geotermico e idro fluente di 14 Paesi, per
La Divisione Internazionale riunisce tutte le
un totale di circa 6.102 MW di potenza.
attività relative alla generazione e alla
La Divisione Generazione ed Energy
distribuzione di energia elettrica all’estero in
Management riunisce tutte le attività svolte in
Bulgaria, Romania, Russia e Slovacchia, escluse
Italia relativamente a produzione, importazione
quelle di competenza della Divisione Energie
e offerta all’ingrosso di energia elettrica,
Rinnovabili e della Divisione Iberia e America
ottimizzando i costi di produzione e
Latina. A livello territoriale la Divisione è
approvvigionamento, nel rispetto degli standard
organizzata in sei Country: Francia e Belgio,
ambientali e di sicurezza stabiliti dalle leggi.
Bulgaria, Grecia, Europa Centro Orientale,
A livello territoriale gli impianti di produzione
Romania, Russia e CSI (Comunità degli Stati
sono raggruppati in 32 Unità di Business (23
Indipendenti).
termoelettriche e 9 idroelettriche), cui si
La Divisione Mercato ha la missione di
aggiunge l’unità Trento, che costituisce soggetto
presidiare il mercato finale dell’energia elettrica
giuridico a sé stante (Hydro Dolomiti Enel).
e del gas in Italia, di sviluppare un’offerta
La Divisione Iberia e America Latina riunisce
integrata di prodotti e di servizi indirizzata alle
tutte le attività relative alla generazione e alla
diverse tipologie di clienti e di assicurare il
distribuzione di energia elettrica in Spagna,
rispetto dei livelli di qualità del servizio
Portogallo e America Latina, escluse quelle di
commerciale.
competenza della Divisione Energie Rinnovabili.
Fa parte del Gruppo Enel anche Enel Servizi
La Divisione Infrastrutture e Reti riunisce
Srl, che ha il compito di gestire, per le società
tutte le attività svolte in Italia relativamente alla
del Gruppo in Italia, le attività di servizio relative
gestione della rete di distribuzione di energia
ad amministrazione del personale,
elettrica e dell’illuminazione pubblica e fornisce
approvvigionamenti e acquisti, amministrazione-
supporto alla gestione della rete di distribuzione
contabilità, tecnologie informatiche e della
gas, attività improntate al conseguimento
comunicazione (ICT), mezzi di trasporto,
dell’eccellenza operativa e al costante
immobili e formazione. Enel Servizi diffonde gli
miglioramento dei livelli di qualità del servizio
indirizzi per le società estere in materia di
tecnico.
approvvigionamenti, ICT e gestione
A livello territoriale le reti e gli impianti sono
immobiliare/facility management.
raggruppati in 4 Macro Aree Territoriali per la
L’Unità di Business di Leri, la cui struttura
distribuzione di energia elettrica, 4 Dipartimenti
organizzativa è rappresentata in figura 15, si
Territoriali Illuminazione Pubblica e 4
colloca all’interno della Divisione GEM, Area di
Dipartimenti Territoriali Gas.
Business Generazione, Produzione Ciclo
La Divisione Ingegneria e Innovazione ha il
Combinato e Turbogas.
compito di gestire per il Gruppo i processi
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
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La Politica ambientale del gruppo ed i risultati
•
trasporto e stoccaggio gessi e ceneri;
conseguiti a livello complessivo in materia
•
rifacimento e ammodernamento dei sistemi
d’ambiente sono comunicati al pubblico
di trattamento dei reflui (impianti di
attraverso un Rapporto ambientale annuale. La
trattamento degli spurghi dei desolforatori e
delle acque reflue, nonché reti fognarie);
Politica ambientale nella sua attuale
formulazione, estratta dal Rapporto 2010, è
•
fumi;
riportata in appendice.
•
La spesa ambientale
L’impegno finanziario affrontato da ENEL nel
2010 per la protezione ambientale, per il
353 milioni di euro per gli investimenti;
420 milioni di euro per le spese correnti.
paesaggistico delle aree soggette a
•
bonifica da materiali contenenti amianto;
•
decontaminazione di oli e macchinari
contenenti PCB.
Per quanto riguarda gli impianti termoelettrici gli
investimenti complessivi sono risultati pari a 113
Le spese ambientali correnti del 2010 per la
produzione di energia elettrica sono stati pari a
milioni di euro ed hanno riguardato in
197 milioni di euro ed hanno interessato
particolare:
significativi interventi sui sistemi di
abbattimento delle emissioni di SO2, NOX e
principalmente i seguenti punti:
•
pulizie industriali di funzionamento per
movimentazione e asportazione dei reflui e
polveri (adeguamenti impiantistici per
sottoprodotti dell’esercizio;
rispetto dei limiti sulle emissioni e
ammodernamento di desolforatori,
denitrificatori e depolverizzatori, con
particolare riferimento, per questi ultimi, a
•
conferimento delle ceneri di carbone;
•
analisi e caratterizzazione dei rifiuti;
•
manutenzione impianti desolforazione e di
monitoraggio ambientale;
quelli di centrali a carbone);
installazione di nuovi bruciatori a bassa
•
manutenzione di cristallizzatori e impianti di
trattamento acque reflue;
emissione di NOX;
•
riassetto morfologico, idrografico e
sfruttamento minerario;
pari a:
•
caratterizzazione di siti inquinati,
progettazione e realizzazione di bonifiche;
•
perimetro industriale complessivo, è risultato
•
nuovi sistemi di monitoraggio e analisi dei
revamping e bonifica di alcuni serbatoi per il
deposito e la movimentazione dell’olio
combustibile e interventi di potenziamento
•
ripristino ambientale
Nelle spese sopraddette sono incluse le spese
dell’UB di Leri che sono risultate pari a 155.000
€ per investimenti di natura ambientale e di
delle protezioni passive (bacini di
contenimento dei parchi combustibile e
333.000 € per spese correnti, al netto dei ricavi.
sistemi antincendio);
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
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Il sito e l’ambiente circostante
Il sito ricade nel territorio del comune di Trino,
l’area urbanizzata di Castell’Apertole, entrambe
nella parte meridionale della provincia di
a circa 1,5 km dall’impianto di Leri.
Vercelli, ed occupa circa 23 ha. Sorge su di
L’impianto è ubicato in prossimità dell’incrocio
un’area destinata dal Piano Regolatore Generale
tra la strada provinciale Vercelli-Crescentino e la
del Comune di Trino ad insediamento produttivo,
provinciale Trino-Livorno Ferraris, all’interno di
circondata su tutti i lati da aree agricole.
un territorio completamente pianeggiante,
Le aree urbanizzate più prossime sono a nord-
delimitato da tre fiumi: a sud dal Po che scorre
est il borgo di Leri, attualmente non più abitato
ai piedi dei rilievi collinari del Monferrato tra le
(a circa 300 metri), e Castel Merlino (ad 1 km),
località di Crescentino e Casale Monferrato, ad
ad ovest la Cascina Galeazza ed a sud-ovest
ovest dal tratto terminale della Dora Baltea e ad
est dal Sesia.
Figura 2 - Il sito dell’impianto “G. Ferraris” di Leri ed il territorio circostante
Nord
10.000 metri
Inquadramento geomorfologico,
geologico ed idrogeologico
Il territorio circostante l’impianto di Leri si
dall’attuale corso del fiume Po e dalla linea
Tricerro-Lucedio-Crescentino:
•
da una successione di formazioni marine
colloca nell’area Padana, nella fascia di confine
cretacico-plioceniche variamente deformate;
che la collega con quella parte dell’Appennino
•
esterno rappresentato dal Monferrato.
la zona a sud del Po (Monferrato) costituita
la zona compresa fra il Po e la linea Tricerro-
Le caratteristiche geologiche dell’area possono
Lucedio-Crescentino costituita anch’essa
essere delineate con riferimento a tre zone
dalla stessa successione deformata,
distinte, separate approssimativamente
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
9
ricoperta da piccoli strati di sedimenti
•
•
un complesso con permeabilità variabile,
continentali quaternari;
mediamente discreta, a nord della linea
la zona a nord della linea Tricerro-Lucedio-
Tricerro-Lucedio-Crescentino; escludendo le
Crescentino costituita da una successione
porzioni più profonde tale complesso
miocenico-pliocenica marina, praticamente
rappresenta nel suo insieme un acquifero
indeformata, ricoperta da spessori anche
multistrato di notevole spessore che ospita,
considerevoli di sedimenti supra-pliocenici e
nelle frazioni più grossolane, una falda
quaternari, lacustri e fluviali.
freatica la cui sommità è posta a pochi metri
La differenziazione della struttura geologica
di profondità dal piano di campagna.
trova riscontro in sensibili differenze
I corsi d’acqua naturali, che circondano il
morfologiche del territorio. Il settore a sud del
territorio circostante l’impianto di Leri, senza
Po, corrispondente alle estreme propaggini del
peraltro interessarlo direttamente, sono a sud il
Monferrato, presenta forme di media collina
fiume Po, a est-nord-est il sistema idrografico
caratterizzate da versanti di modesta pendenza;
del fiume Sesia col reticolo dei suoi affluenti
pendenze più forti si riscontrano solo nelle zone
principali, ed a ovest il tratto terminale della
immediatamente adiacenti al corso del Po.
Dora Baltea.
La zona a nord del Po, fino ad oltre la linea
I principali colatori naturali-dreni che interessano
Tricerro-Lucedio-Crescentino, presenta
più direttamente l’area sono il torrente Marcova
andamento pianeggiante, sviluppato a quote
a nord e il torrente Stura a sud che si gettano, al
medie di 130-150 m s.l.m., dal quale emerge un
termine del loro percorso, nel fiume Sesia nei
piccolo rilievo di 185 m circa a nord-ovest di
pressi della confluenza di quest’ultimo con il
Trino.
fiume Po.
L’assetto idrogeologico dell’area è
In questo contesto naturale si inserisce il vasto
sostanzialmente riconducibile alla presenza di:
sistema idraulico-artificiale dei cosiddetti Canali
•
un complesso scarsamente o affatto
Demaniali Cavour (Canale Cavour, Naviglio di
permeabile, a sud della linea Tricerro-
Ivrea, Canale Depretis, Canale del Rotto, Canale
Lucedio-Crescentino;
Farini e rogge minori) costituito da oltre 800 km
di canali interni.
Figura 3 - Particolare del sistema di canali artificiali attorno all’impianto di Leri
Nord
Cavo Lucca
Navilotto di Saluggia
Impianto
“G. Ferraris”
di Leri
Canale di Rive
Punto di prelievo
acqua industriale
Roggia Acquanera
Scala
0
Punto di restituzione
acqua industriale
0,5 km
Canale Magrelli
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
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Inquadramento socio-economico
dei prodotti agricoli e di estrazione dell'argilla e
All’interno del territorio compreso nel raggio di
degli inerti.
10 km dall’impianto di Leri sono presenti 15
I comuni della fascia vicino al Po con centro
comuni di diverse dimensioni; quelli con
Casale Monferrato sono tradizionalmente luoghi
popolazione residente superiore a 7.000 abitanti
della lavorazione della calce e del cemento e
sono Trino e Cresecentino.
pertanto, anche a causa di tale attività, l’area
La parte urbanizzata del territorio occupa circa il
del basso vercellese, nonostante l’importanza
4% del totale ed in essa risiede il 95% della
agraria del suo territorio, è tra le più
popolazione.
industrializzate della provincia.
L’andamento demografico da inizio del secolo
Le maggiori infrastrutture di comunicazione e
scorso ad oggi evidenzia un decremento
trasporto periferiche all’area sono costituite a
costante della popolazione residente nella zona,
nord-ovest dall’autostrada Torino-Milano (A4) ed
le cui cause sono dovute, oltre che al forte calo
a nord-est dall’autostrada Genova-Voltri-Santhià
del saldo naturale e migratorio (diminuzione del
(A26), che consentono facili e rapidi
flusso migratorio in arrivo), specialmente alla
collegamenti con le vicine città di Casale,
tendenza, accentuatasi negli ultimi decenni, che
Vercelli, Chivasso e Torino.
ha visto spopolarsi i piccoli comuni meno dotati
Al margine sud dell’area, segnato dal corso del
di servizi e occasioni di lavoro a favore di quelli
Po, si sviluppa l’asse infrastrutturale locale
con caratteristiche di polo produttivo e
segnato dalla S.S. 31 bis di collegamento tra
commerciale.
Torino-Casale-Pavia a cui si affianca, con
Il territorio circostante l’impianto di Leri fa parte
percorso parallelo il ramo ferroviario Chivasso-
della “pianura risicola” vercellese, area in cui la
Casale, ancor oggi utilizzato in larga misura per
coltura del riso ha caratteristiche pressoché
il pendolarismo locale di studio e lavoro.
monocolturali, molto specializzata, con
Un ulteriore percorso, sempre laterale all’area, è
bassissima rotazione colturale e basso impiego
costituito dalla SS 455 che collega Trino a
di addetti; minore importanza rivestono le
Vercelli passando per Tricerro e Desana.
colture di mais, frumento e pioppo.
L’ambito più prossimo all’impianto di Leri è
Collegata al riso è l’attività industriale di
attraversato da alcune strade provinciali, che
trasformazione e lavorazione dello stesso, che è
collegano tra loro Crescentino con Vercelli, Trino
presente, in unità locali di maggiori e minori
con Cigliano e quest'ultima ancora con
dimensioni, in tutti i centri della zona.
Crescentino; si tratta di infrastrutture lineari che
Nell’ambito territoriale considerato, i comuni che
costeggiano i margini dei grandi appezzamenti
presentano caratteristiche industriali sono:
agricoli.
Crescentino, ove è localizzato un importante
Un particolare genere di infrastruttura, collegata
impianto siderurgico, unica grande impresa della
all’irrigazione agraria, è quella costituita dalla
zona;
fittissima rete di canali, rogge e fossi che
Livorno Ferraris con una centrale di produzione
solcano il territorio.
di energia elettrica (impianto a ciclo combinato
Inquadramento storico-culturale
di circa 800 MW), un’industria medio-grande di
La presenza del Po ha esercitato nei secoli un
lavorazione della gomma e con altre imprese di
forte potere di attrazione nei confronti degli
minori dimensioni;
insediamenti umani e nelle vie di comunicazione;
Trino ove sorgono l’impianto di Leri e la centrale
in zona sono stati infatti ritrovati molti reperti
elettronucleare “E. Fermi” (non più in esercizio),
storici di epoche diverse risalenti ad
oltre a numerose imprese operanti nei settori
insediamenti preistorici, all’invasione celtica tra il
metallurgico, metalmeccanico, di trasformazione
VI e V secolo a.c. e di epoca romana, periodo in
cui è avvenuta l’introduzione dell’agricoltura e la
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
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bonifica di alcune zone con la costruzione di
Colombara) e cimiteri abbandonati (a Leri,
opere di canalizzazione e distribuzione delle
Castell’Apertole, Montarolo, Lucedio).
In epoche successive, forse a causa di alluvioni,
Risalgono ad epoca romana i centri abitati di
guerre e pestilenze le zone furono abbandonate
Livorno Ferraris, Trino, Bianzè e Fontanetto
e nell’alto Medioevo l’area fu ricoperta di foreste;
mentre gli altri centri hanno subito un forte
durante questi secoli di incuria ed abbandono si
sviluppo demografico negli anni del Medioevo
formò la grande Selva di Lucedio.
Successivamente, nel basso Medioevo, l’eco-
Inquadramento naturalisticopaesaggistico
nomia rurale tornò a svilupparsi ad opera dei
L’area intorno all’impianto di Leri ha carattere
monaci benedettini e cistercensi insediatisi nelle
pianeggiante e la principale connotazione del
Abbazie di San Genuario e di Santa Maria poste
territorio è data dalla geometria di fossi, canali,
all’interno della Selva di Lucedio; essi sono stati
rogge e risaie che nella primavera vengono
negli anni i principali artefici del disboscamento,
gradualmente allagate andando infine a formare
della bonifica e della messa a coltura delle terre
uno specchio d’acqua interrotto solo da strade e
che hanno modificato la morfologia del terreno,
da solchi di confine e punteggiate da grange e
la struttura economica e la storia del basso
cascine più o meno ampie; in contrapposizione si
vercellese con implicazioni che permangono a
possono osservare campanili, cappelle e torri
tutt’oggi.
nonché, in direzione di Trino, il rilievo della
Si possono infatti ancora vedere nelle campagne
Costa ricoperto dalla fitta macchia verde del
le tipiche “grange” (aziende agricole al centro di
Bosco della Partecipanza, che nel Medioevo era
vasti appezzamenti, vere e proprie unità
ricompresa nella più estesa Selva di Lucedio.
economiche autonome) che dipendevano
Il Bosco della Partecipanza si configura come
dall’Abbazia madre; faceva parte di questa
una rara permanenza di bosco di pianura,
tipologia anche l’abitato di Leri posto a fianco
rilevante nel territorio non solo per le sue
dell’attuale impianto.
peculiarità fisico-naturali, ma anche per le
Figura 4 – Vista dell’Abbazia di Lucedio
vicende storiche e il contenuto civile, sociale e
culturale ad esso legati.
Figura 5 – Il Parco Naturale del Bosco delle Sorti
della Partecipanza di Trino
Nord
Dell’Abbazia di Lucedio, dalla quale dipendevano
le grange della zona, rimangono ad oggi un
campanile gotico e due chiese di cui una barocca
e un lungo edificio con tracce gotiche. In alcune
grange poste sul territorio sono visibili parti
originali non modificate da interventi di
Il Bosco costituisce un sistema storico-ecologico
trasformazione attuati nei secoli quali torri (a
di tutto rilievo nell’attuale panorama della
Ramezzana e Darola), chiese (a Montarolo e
Pianura Padana; all’interno del bosco non sono
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
12
presenti specie di per sé rare, ma alcune
risorgive, è una delle zone umide più importanti
risultano tali per la loro progressiva scomparsa
del Piemonte per l’avifauna palustre nidificante.
nell’ambiente padano; solo per citare alcune
A circa 7 km dalla centrale in direzione ovest, si
tipologie si possono trovare alberi di alto fusto
trova un altro sito individuato SIC e ZPS,
quali querce, farnie e roverelle e un sottobosco
IT1120007, denominato Palude di San Genuario,
di robinie, noccioli e tigli; dal punto di vista
una delle poche aree umide naturali ancora
faunistico, al suo interno, si possono osservare
presenti nella piana del vercellese e
nitticore, garzette, lepri, scoiattoli, volpi,
fondamentale a livello europeo per l’avifauna. La
donnole e tassi. A partire dal 1991 la Regione
palude risulta essere uno dei pochi siti a livello
Piemonte ha istituito il parco naturale del Bosco
nazionale in cui nidificano il tarabuso, l’airone
delle sorti della Partecipanza che occupa una
rosso, il tarabusino e il falco di palude e in cui si
superficie di oltre 1.000 ha; la tutela del parco si
trova una delle poche popolazioni note a livello
estende ai complessi architettonici delle Abbazie
nazionale di testuggine palustre europea.
di Lucedio e di Montarolo ed alla cappella in stile
Le zone umide hanno grossa importanza
barocco della Madonna delle Vigne.
naturalistica sia come zone di riproduzione,
La tipologia di fauna inoltre presente nell’area è
alimentazione ed habitat per molte specie
legata all’ambiente del tutto particolare che, in
vegetali e animali, sia per la funzione di
rapporto alla permanenza di acqua che lo
filtro/tampone nei confronti degli inquinanti e
caratterizza da aprile a settembre, può
della loro depurazione, di regolarizzazione della
configurarsi per alcuni elementi come il
catena alimentare, di protezione delle rive
surrogato di ecosistemi acquatici naturali
dall’erosione, di regolazione del regime delle
scomparsi o molto ridotti; si possono pertanto
acque.
osservare specie di uccelli quali aironi cinerini,
Inquadramento climatico
cavalieri d’Italia, pavoncella e varie specie di
rane tipiche degli ambienti risicoli.
La climatologia dell’area in cui sorge l’impianto è
quella tipica della Pianura Padana, caratterizzata
Con il codice di sito IT1120002 il Bosco della
Partecipanza è stato individuato zona SIC (Siti di
Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di
Protezione Speciale) nella rete “Natura 2000”,
denominazione che il Consiglio dei Ministri
dell'Unione Europea ha assegnato ad un sistema
coordinato e coerente (una "rete") di aree
destinate alla conservazione della diversità
biologica presente nel territorio dell'Unione
stessa ed in particolare alla tutela di una serie di
habitat e specie animali e vegetali indicati nella
Direttiva "Habitat" e nella Direttiva "Uccelli".
Il sito IT1120002 è collegato al sito IT1120008
Fontana Gigante di Tricerro anch’esso
soprattutto dall’effetto di barriera dell’arco alpino
e di conseguenza dalla netta prevalenza dei
fenomeni di origine termica rispetto a quelli di
origine dinamica; in tale regime non si verificano
in genere periodi di secca, ma al contrario si
hanno fenomeni temporaleschi prevalentemente
nel periodo primaverile-estivo.
Sia nella stagione estiva che in quella invernale,
l’umidità atmosferica assume valori piuttosto
elevati, favorendo, in situazioni anticicloniche, la
formazione di nebbie che possono persistere
anche per vari giorni. L’effetto barriera delle Alpi
fa del bacino piemontese una regione
scarsamente ventosa, con alta percentuale di
individuato SIC e ZPS distante circa 10 km dalla
centrale sempre in direzione sud-est; il sito, uno
calme e di venti deboli, concentrati soprattutto
in autunno e inverno.
stagno di origine naturale alimentato da
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
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L’attività svolta nel sito
L’impianto “G. Ferraris” di Leri trasforma
ENEL (39-40%) e dall’altro, mediante l’utilizzo di
l’energia contenuta nel gas naturale in energia
combustibile pregiato quale il gas naturale,
elettrica ad alta tensione; la costruzione
consente di avere prestazione ambientali di
dell’impianto è iniziata nel novembre 1991 ed è
assoluto rilievo, azzerando in pratica le emissioni
stata la prima realizzazione di un impianto a
di ossidi di zolfo e polveri e, grazie all’impiego di
ciclo combinato di ENEL S.p.A.
bruciatori a bassa formazione di ossidi di azoto,
Tale tecnologia consente da un lato di
contenere le emissioni di NOX.
raggiungere un rendimento lordo complessivo
La soluzione impiantistica adottata con le torri di
del ciclo di produzione di circa il 47%,
raffreddamento a secco consente inoltre di
sensibilmente migliore del rendimento delle
ridurre i consumi di acqua industriali prelevata
centrali termoelettriche tradizionali del parco
dall’esterno.
Figura 6 - Schema semplificato dell’impianto
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
14
L’impianto di Leri dispone di una potenza
prodotta da ciascun generatore elettrico a
efficiente lorda complessiva è di circa 690 MW,
livello idoneo per essere immessa nella rete
suddivisa su due moduli identici da circa 345 MW
nazionale di trasporto tramite le due linee
ciascuno, entrati in servizio nel dicembre 1996
aeree collegate alle stazioni primarie di
(modulo 1) e nel novembre 1997 (modulo 2).
Rondissone e Castelnuovo Scrivia.
Le principali apparecchiature costituenti ciascun
I dati caratteristici più significativi delle principali
modulo sono:
apparecchiature che compongono ciascun
•
due gruppi turbogas (TG): l’aria
modulo sono riportati nella tabella 1.
comburente prelevata dall’esterno viene
Il gas naturale è prelevato direttamente dalla
preventivamente compressa ed, unitamente
rete di distribuzione nazionale SNAM, alla
al gas naturale, introdotta nel combustore
pressione massima di 75 bar; per adeguare la
dove i due elementi bruciano formando gas
pressione di arrivo del gas naturale a quella di
ad alta pressione e temperatura.
funzionamento dei turbogas (19 bar) è installata
I gas vengono inviati nel turbogas
una stazione di decompressione, completa di
provocandone la rotazione ed il generatore
dispositivi di misura, filtrazione, riscaldamento,
elettrico, ad esso rigidamente collegato,
intercettazione, protezione e sistemi di
produce quindi energia elettrica.
rilevazione ed estinzione incendi; in caso di
due generatori di vapore a recupero
incendio rilevato nella stazione di
(GVR) che sfruttano l’elevata temperatura
decompressione interviene automaticamente la
dei fumi di scarico del rispettivo gruppo
valvola di blocco generale di alimentazione del
turbogas (circa 500 °C) per la
gas naturale all’impianto.
trasformazione dell’acqua nel vapore
La stazione è composta da quattro linee di
necessario ad alimentare la turbina a gas
riduzione per l’alimentazione dei singoli
(TV); i fumi, dopo aver attraversato i GVR,
turbogas, i quali sono posti all’interno di cabinati
vengono scaricati all’atmosfera attraverso un
dotati di sistemi di rivelazione ed allarme
camino alto 100 metri e di 7,5 metri di
incendi, che azionano automaticamente i sistemi
diametro, posto all’interno della torre di
di estinzione e l’intercettazione
raffreddamento.
dell’alimentazione del gas naturale.
•
•
•
una turbina a vapore (TV) alimentata in
Il gasolio (vedi tabella 10) è impiegato per
parallelo da due generatori di vapore a
alimentare le caldaie ausiliarie, che forniscono il
recupero (GVR). Il vapore introdotto nelle
vapore necessario all’avviamento dell’impianto e,
turbina ne provoca la rotazione e
nella stagione fredda, provvedono al
l’alternatore elettrico, ad essa rigidamente
riscaldamento degli ambienti di lavoro, ed i
collegato, produce quindi energia elettrica.
sistemi di emergenza quali gruppi elettrogeni e
Il vapore in uscita dalla turbina viene
motopompa antincendio, azionati da motori
riportato allo stato liquido nel
diesel.
condensatore e reinviato al generatore di
Il processo di produzione è integrato da impianti,
vapore per compiere un nuovo ciclo.
dispositivi ed apparecchiature ausiliarie che ne
La sorgente fredda del condensatore è
assicurano il corretto funzionamento in
assicurata da acqua in ciclo chiuso
condizioni di sicurezza: sistemi di supervisione,
raffreddata dagli scambiatori di calore
controllo e protezione, condizionamento,
acqua-aria posti all’interno della torre di
telecomunicazione, antincendio, impianti chimici
raffreddamento a secco ed a tiraggio
per il pretrattamento dell’acqua industriale e per
naturale.
la demineralizzazione dell’acqua utilizzata nel
tre trasformatori che provvedono ad
ciclo termico GVR-turbina a vapore, sistema di
elevare la tensione dell’energia elettrica
trattamento degli effluenti liquidi, sistemi di
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
15
controllo delle emissioni, rete di rilevamento
conseguenza la produzione netta complessiva a
della qualità dell’aria.
partire dal 2004, ed ancor più negli anni
Le attività di conduzione delle sezioni
successivi (grafico 1), è risultata inferiore a
termoelettriche, di manutenzione e controllo
quella registrata negli anni precedenti, che è
delle apparecchiature sono svolte dal personale
sempre stata superiore a 4.000 GWh.
d’impianto, che si compone di 36 persone
L’indisponibilità dell’impianto per tutto il 2010 e
(valore rilevato a fine 2011).
parte del 2011, descritta nel paragrafo
Per particolari attività, in genere relative a
“L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)”,
manutenzioni periodiche o interventi specialistici
ha determinato una produzione nulla per tutto
non effettuabili con risorse interne alla società, si
2010 e per il periodo gennaio÷giugno 2011; nel
ricorre a ditte esterne nazionali con i requisiti
restante periodo dell’anno l’impianto è stato
idonei per svolgere gli interventi ad alto
disponibile sul Mercato elettrico, ma con assai
contenuto tecnologico richiesto. Per questo tipo
modesta richiesta di produzione di energia
di lavori l’imprenditoria locale è coinvolta sia
elettrica.
tramite subappalti sia attraverso la fornitura di
Grafico 1 – Produzione netta di energia elettrica
materiali. Altre attività ricorrenti necessarie
(dati in GWh)
all’impianto (es. gestione dei rifiuti, escavazioni,
autoriparazioni, giardinaggio e trasporti)
interessano imprese di servizi di vari settori; per
1.000
il tipo di attività richiesta, costante ma non
600
continuativa, l’imprenditoria locale risulta in
400
genere maggiormente competitiva.
854,7
800
566,4
312,3
200
La fornitura di materiali, così come per gli
appaltatori, interessa imprese a livello nazionale
e fornitori a carattere locale; i primi, in genere
0,0
41,1
0
2007
2008 2009 2010
Produzione netta
2011
costruttori o grandi commercianti, sono coinvolti
In figura 9 sono riportati in forma sintetica i dati
per la fornitura di parti di ricambio dei
macchinari, mentre l’imprenditoria locale
fornisce prevalentemente materiali di consumo.
L’impianto di Leri, dalla sua entrata in esercizio e
del bilancio ambientale 2011, che sono ripresi ed
analizzati nella successiva sezione relativa agli
Aspetti Ambientali.
A partire dalla fine del 2008 l’impianto di Leri è
fino al 2000, è stato destinato ad un
funzionamento continuativo e costante comune a
tutti gli impianti termoelettrici, a cui era affidata
la produzione di base dell’energia elettrica
richiesta dalla rete nazionale; a partire dal 2000
compreso nella certificazione del Sistema di
Gestione della Sicurezza (SGS) della Divisione
GEM, in conformità agli standard internazionali
OHSAS 18001; la certificazione riguarda l’intero
complesso della Divisione e completa il percorso
è stato richiesto all’impianto un tipo di
funzionamento meno continuo ma più flessibile
ed articolato, per contribuire alla copertura delle
punte di richiesta di energia elettrica.
avviato nel 2006.
Figura 7 – Un generatore di vapore a recupero
(GVR) della centrale
In relazione all’avvio del Mercato elettrico,
avvenuto nel 2004, all’impianto di Leri è stato
richiesto un tipo di funzionamento diverso dal
passato, cioè sempre meno continuo e costante
ma più flessibile e disponibile a riscontrare le
risultanze giornaliere che emergono dalle
contrattazioni della Borsa dell’energia; di
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
16
Tabella 1 – Dati caratteristici delle principali apparecchiature
Turbogas (TG)
Potenza nominale
Potenza di punta
123.000 kW
132.500 kW
Compressore assiale
Stadi
Rapporto di compressione
Portata aria
Potenza assorbita
19
1/14
443 kg/sec
167.000 kW
Turbina
Stadi
Combustori
Temperatura gas in ingresso
Portata metano
4
18
1.162 °C
8,19 kg/sec
Generatore di vapore a recupero (GVR)
Livelli di pressione
Tipo di circolazione
Portata gas
Temperatura gas in ingresso
Portata vapore alta pressione (A.P.)
Temperatura vapore A.P.
Pressione vapore A.P.
Portata vapore bassa pressione (B.P.)
Temperatura vapore B.P.
Pressione vapore B.P.
Turbina a vapore (TV)
Tipo
Ammissione
Potenza nominale
Portata vapore A.P.
Temperatura vapore A.P.
Pressione vapore A.P.
Portata vapore B.P.
Temperatura vapore A.P.
Pressione vapore A.P.
Numero stadi A.P.
Numero stadi B.P.
Condensatore
Tipo
Potenza termica
Portata acqua di circolazione
Pressione assoluta (a 15 °C)
Generatore elettrico
Potenza nominale
Tensione di uscita
Tipo di eccitazione
Refrigerante
Trasformatore elettrico
Potenza nominale
Tensione primaria
Tensione secondaria
Torre di raffreddamento
Tipo
Calore da smaltire
Portata acqua di circolazione
Temperatura acqua in ingresso
Differenza temperatura da smaltire
Portata aria in ingresso
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
2
naturale
1.605 t/h
500 °C
172,9 t/h
490 °C
52,9 bar
47,3 t/h
273 °C
6,28 bar
monocorpo a condensazione
doppia
110.000 kW
345,8 t/h
490 °C
52,9 bar
440,4 t/h
273 °C
6,28 bar
19
6
a doppio fascio tubiero
265.000 kW
4,9 m3/sec
0,14 bar
140.000 KVA
15 kV
statica a tiristori
idrogeno
130.000 kVA
15 kV
400 kV
a secco a tiraggio naturale
266.300 kW
4,9 m3/sec
51 °C
13 °C
9.817 m3/sec
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
17
Figura 8 - Planimetria dell’impianto
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
18
Figura 9 - Bilancio ambientale 2011
Emissioni in atmosfera
Energia termica scaricata 60.194 GCal
Emissioni inquinanti
NOx
34 t
CO
44 t
CO2 equivalenti
30,1 kt
Materiali di consumo
non pericolosi
9,2 t
Materiali di consumo
pericolosi
53,3 t
Aria comburente
396.449 kNm³
Energia elett. netta in rete
Acqua potabile
8.911 m³
Acqua uso industriale 106.760 m³
41,1 GWh
Energia elett. consumata 14,0 GWh
Consumo metano 13.000,1 kSm³
Consumo gasolio
314,6 t
Scarichi liquidi
Integrazione bacini, evaporazione,
giardinaggio, lavaggi scambiatori ariaacqua servizi, umidificazione aria
aspirazione TG
59.995 m3
Acqua restituita da ITAR
55.676 m3
Rilasci idrici
COD
solidi sospesi totali
ammoniaca totale
nitrati
nitriti
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Rifiuti
Rifiuti speciali non pericolosi
Rifiuti speciali pericolosi
Destinati a:
smaltimento
conferim. consorzi obbligatori
recupero
22,98 t
66,57 t
3%
70 %
27 %
840 kg
362 kg
32 kg
116 kg
1 kg
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
19
L’Autorizzazione Integrata
Ambientale (AIA)
L’impianto di Leri, a seguito della domanda
Con il VI Programma d’Azione Ambientale
l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) con
l’Unione Europea ha adottato un nuovo
decreto del Ministero dell’Ambiente e della
approccio in materia ambientale, mettendo in
Tutela del Territorio e del Mare datato
primo piano la politica di prevenzione e riduzione
25.09.2009.
integrata dell’inquinamento da impianti
L’autorizzazione prescrive nuovi e specifici limiti
industriali.
per le emissioni in atmosfera e per gli scarichi
L’obiettivo è ottenere un alto livello di protezione
idrici, definisce modalità e tempi per tutta
dell’ambiente nel suo complesso, prevenire,
l’attività di monitoraggio e registrazione
ridurre, eliminare per quanto possibile
relativamente agli aspetti ambientali pertinenti e
l’inquinamento con interventi preventivi alla
stabilisce modalità e frequenza delle
fonte e garantire una gestione accorta delle
comunicazioni periodiche dei dati ambientali alle
risorse naturali.
Autorità di controllo ed alle Amministrazione
La norma di riferimento è la direttiva
interessate.
comunitaria 96/61/CE, cosiddetta “direttiva
Per effetto dei limiti sulle emissioni in atmosfera
IPPC” (Integrated Pollution Prevention and
imposti dal decreto AIA l’impianto è risultato
Control), attuata in Italia con il decreto
indisponibile alla produzione a partire
legislativo 59/2005. La norma è rivolta ad
dall’entrata in vigore dell’AIA (1.12.2009), non
attività produttive particolarmente significative
essendo in grado di garantirne il rispetto in tutte
dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente, tra
le condizioni di esercizio.
cui le centrali termoelettriche con potenza
Il decreto di modifica dell’AIA, emanato in data
termica superiore a 50 MW.
28.12.2010, definendo nuovi limiti alle emissioni
Lo strumento previsto è l’Autorizzazione
ha consentito all’impianto, a partire da luglio
Integrata Ambientale (AIA), una procedura
2011, di essere nuovamente disponibile alla
autorizzativa unica cui è sottoposto un impianto
produzione; tale decreto prevede inoltre la
industriale nuovo o esistente e che sostituisce di
realizzazione di un impianto di abbattimento
fatto ogni altro visto, nulla osta, parere e
delle emissioni di NOX nei fumi emessi, che
autorizzazione ambientale di carattere settoriale.
consentirà nella fase post adeguamento (inizio
La certificazione ISO 14001 e la registrazione
2014) il rispetto del valore limite di 50 mg/Nm3.
EMAS dei sistemi di gestione ambientale
La situazione di prolungata indisponibilità sopra
consentono agevolazioni nella periodicità del
descritta ha avuto riflessi significativi su diversi
rinnovo obbligatorio dell’AIA: rispettivamente 6
dati ambientali del periodo, come
e 8 anni anziché i 5 anni richiesti in generale.
specificatamente dettagliato nel relativo capitolo
presentata a fine 2006, ha ottenuto
“Aspetti ambientali diretti significativi”.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
20
Aspetti ambientali
Gli aspetti ambientali sono gli elementi del
•
efficienza energetica
processo produttivo e delle attività svolte nel
•
utilizzo di risorse naturali
sito che interagiscono in maniera diretta o
•
gestione delle emergenze ambientali
indiretta con l'ambiente. L’individuazione e la
Inoltre è stata eseguita una valutazione globale
valutazione di tali aspetti è indispensabile al fine
dell’intero impianto per i seguenti aspetti
di applicare ai relativi impatti un corretto
ambientali:
sistema di gestione, che preveda attività
•
contaminazione del suolo e sottosuolo
sistematiche di controllo, misure di prevenzione
•
questioni locali (rumore, impatto visivo,
e riduzione, obiettivi di miglioramento in linea
biodiversità)
con la Politica Ambientale e le strategie aziendali
•
campi elettromagnetici
in materia d’ambiente.
•
trasporto rifiuti
Nell’impianto di Leri gli aspetti ambientali sono
•
comportamenti ambientali di fornitori ed
stati individuati attraverso un'accurata analisi
appaltatori
iniziale, realizzata secondo i criteri delineati dal
La valutazione è stata condotta considerando gli
regolamento comunitario CE 1221/2009.
aspetti ambientali diretti e gli impatti che ne
Il controllo gestionale è stato assunto come
derivano sia in condizioni operative normali
fondamentale criterio guida per la distinzione tra
(esercizio) sia in condizioni operative non
gli aspetti ambientali diretti e indiretti: sono
normali (manutenzione, emergenza), nonché gli
pertanto definiti aspetti ambientali diretti quelli
aspetti ambientali indiretti.
sotto il pieno controllo gestionale
I criteri di valutazione adottati per definire la
dell’organizzazione, aspetti ambientali indiretti
significatività degli aspetti ambientali considerati
quelli su cui l’organizzazione “non ha un
sono definiti da un’apposita procedura del SGA,
controllo gestionale totale”.
che consente l’obiettività della valutazione e
Per procedere alla valutazione degli aspetti
prevede l’attribuzione ad ogni aspetto di un
ambientali di tutti i componenti costituenti
codice numerico a due posizioni (codice di
l’impianto, il sito è stato suddiviso secondo le
rilevanza), la cui prima cifra classifica la
metodiche di codifica degli impianti
rilevanza qualitativa e la seconda la rilevanza
termoelettrici applicata in ENEL, in grado di
quantitativa; per entrambe le posizioni è
individuare il componente o l’unità elementare
possibile attribuire:
appartenenti ad una unità funzionale.
•
0 per rilevanza nulla o minima
Per ciascun componente elementare è stata
•
1 per rilevanza media
eseguita una valutazione dei seguenti aspetti
•
2 per rilevanza alta
ambientali:
Il significato associato a ciascuna cifra è diverso
•
emissioni in atmosfera
in relazione alla peculiarità di ogni aspetto
•
gestione dei rifiuti
ambientale; tuttavia il codice risultante ha un
•
scarichi idrici
contenuto informativo univoco e sintetico,
•
impiego di materiali e sostanze
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
21
indipendente dall’aspetto ambientale
Indicatori chiave
considerato.
Per alcuni aspetti sono stati anche individuati
Sono considerati significativi tutti gli aspetti
"indicatori chiave" che consentono di analizzare
ambientali caratterizzati da un codice di
e valutare nel tempo le prestazioni ambientali,
rilevanza qualitativa e quantitativa
prescindendo dal volume di attività proprio di
contemporaneamente almeno pari ad 1.
ciascun anno; essi sono:
Il riepilogo degli aspetti ambientali risultati
•
emissioni specifiche in atmosfera: esprimono
significativi al termine delle valutazioni condotte
la quantità di sostanze (NOX, CO e CO2)
è riportato in tabella 2, mentre i successivi
emesse in atmosfera per ogni kWh di
paragrafi contengono la descrizione di ciascun
energia netta prodotta dall’impianto (grafici
aspetto ambientale significativo corredata di dati
4 e 5);
quantitativi, di informazioni sui sistemi di
•
produzione specifica di rifiuti: esprime la
prevenzione e riduzione dell’impatto e delle
quantità di rifiuti prodotta per ogni kWh di
relative attività di controllo.
energia netta generata (grafico 9);
Il quadro degli aspetti ambientali e la loro
•
sostanze utilizzate riferite all’unità di energia
rilevanza, può mutare nel tempo in relazione a
prodotta: esprime la quantità complessiva di
modifiche del processo produttivo, a nuove
sostanze utilizzate dall’impianto per ogni
disposizioni di legge, a nuove conoscenze in
kWh di energia netta prodotta (grafico 10);
merito agli effetti, a nuove direttive aziendali ed
•
consumo specifico netto: esprime la quantità
altri fattori, non ultimo un diverso atteggiamento
di calorie contenute nel metano necessarie
delle parti interessate.
all’impianto per produrre un kWh netto di
Per tenere conto di queste possibili variazioni, il
energia elettrica (grafico 11);
SGA include apposite procedure che stabiliscono
•
biodiversità: esprime la superficie di terreno
responsabilità e criteri da adottare per
occupata dall’impianto necessaria a produrre
aggiornare un registro degli aspetti ambientali e
un kWh netto di energia elettrica (vedi
tutte le altre informazioni pertinenti.
paragrafo “Impatto visivo e biodiversità”).
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
22
Tabella 1 – Aspetti ambientali significativi dell’impianto di Leri
ASPETTO AMBIENTALE
SCARICHI IDRICI
EMISSIONI IN ATMOSFERA
CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E
SOTTOSUOLO
EFFICIENZA ENERGETICA
IMPATTO VISIVO
SISTEMA
Trattamento acque reflue
Circuito aria gas
ATTIVITA'
Trattamento acque acide-alcaline
ESERCIZIO
Trattamento acque biologiche
ESERCIZIO
Trattamento acque oleose
ESERCIZIO
Emissione di NOx, CO e CO2 in atmosfera
attraverso i fumi al camino
ESERCIZIO
(fase di
avviamento/fermata)
EMERGENZA
Circuito acqua industriale,
servizi e demineralizzaz.
EMERGENZA
Circuito gasolio
EMERGENZA
Trattamento acque reflue
EMERGENZA
Circuito vapore ausiliario
ESERCIZIO
Circuito aria gas
ESERCIZIO
Generatore di vapore a
recupero
ESERCIZIO
Possibili sversamenti accidentali di
ammoniaca e carboidrazide durante il
riempimento serbatoi di stoccaggio
Possibili sversamenti accidentali di soda
caustica durante il riempimento serbatoi di
stoccaggio
Possibili sversamenti accidentali di gasolio
durante il riempimento serbatoi di
stoccaggio
Possibili sversamenti accidentali di acido
cloridrico, cloruro ferrico e polielettrolita
durante il riempimento serbatoi di
stoccaggio
Perdite energetiche da spurghi, trappole e
valvole
Perdite energetiche per emissione di calore
nei fumi
Perdite energetiche da spurghi, trappole e
valvole
Impianto totale
ESERCIZIO
Manufatti delle torri e degli edifici
MANUTENZIONE
Produzione di rifiuti da ricambio olio
lubrificazione
ESERCIZIO e
MANUTENZIONE
Produzione di rifiuti quali stracci,
assorbitori olio
MANUTENZIONE
Produzione di rifiuti contenenti fibre
ceramiche
Turbina a vapore e
generatore di vapore a
recupero
Generatore di vapore a
recupero, trasformazione e
distribuzione e.e
MANUTENZIONE
Turbogas e compressore
MANUTENZIONE
Trattamento acque reflue
ESERCIZIO
Trattamento acque reflue
MANUTENZIONE
Circuito acqua industriale,
servizi e demineralizzaz.
MANUTENZIONE
Produzione di rifiuti: terre da dragaggio
Trasformazione e
distribuzione e.e
MANUTENZIONE
Produzione di rifiuti: batterie al piombo
esauste ed olio dielettrico
ESERCIZIO
Produzione di rifiuti: imballaggi in materiali
vari
MANUTENZIONE
Produzione di rifiuti: fanghi da fosse
settiche
Circuito gas naturale
ESERCIZIO
Consumo di gas naturale per la
combustione
Circuito gasolio
ESERCIZIO
Consumo di gasolio delle caldaie ausiliarie
Servizi comuni
ESERCIZIO
Consumo di acqua pozzo uso potabile
Circuito acqua industriale,
servizi e demineralizzaz.
ESERCIZIO
Uso di soda caustica
Trattamento acque reflue
ESERCIZIO
Uso di acido cloridrico
GESTIONE DEI RIFIUTI
Servizi generali
IMPIEGO DI MATERIALI E
SOSTANZE
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Emissione di CO in atmosfera attraverso i
fumi al camino
Circuito condensato,
spillamenti, drenaggi
Turbogas e compressore,
turbina a vapore, circuito
condensato, spillamenti,
drenaggi, turbina a vapore
Turbina a vapore,
generazione, trasformazione e distribuzione e.e.
UTILIZZO DI RISORSE NATURALI
DESCRIZIONE
ESERCIZIO
Produzione di rifiuti per sostituzione
valvolame e parti metalliche (rottami
ferrosi)
Produzione di rifiuti per sostituzione filtri
aspirazione TG esauriti
Produzione di rifiuti: fanghi da scarico
filtropressa
Produzione di rifiuti: emulsioni da pulizie
vasche di sentina
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
23
Aspetti ambientali diretti
significativi
consente il contenimento delle emissioni di
Emissioni in atmosfera
legge.
Le emissioni in atmosfera derivano dal processo
Anidride carbonica
di combustione che avviene nei turbogas e sono
L’anidride carbonica (CO2) è un gas privo di
costituite essenzialmente da ossidi di azoto
effetti sulla salute umana, ma è il principale
(NOX), monossido di carbonio (CO) e anidride
imputato del progressivo riscaldamento terrestre
carbonica (CO2); con l’impiego del gas naturale
(effetto serra).
risultano nulle le emissioni di biossido di zolfo e
L’emissione di anidride carbonica (CO2) dipende
ridottissime quelle di polveri.
direttamente dal quantitativo di combustibile
Le emissioni vengono convogliate in atmosfera
utilizzato; gli impianti a ciclo combinato,
attraverso due camini alti 100 m (uno per
caratterizzati da elevato rendimento e quindi da
ciascun modulo), posti all’interno delle torri di
minor impiego di gas naturale per unità di
raffreddamento (figura 8).
energia prodotta, hanno permesso di
Ossidi di azoto
minimizzare i valori di emissione di anidride
La formazione di ossidi di azoto (NOX), legata
carbonica; l’ottimizzazione dei parametri di
alla presenza di azoto nell’aria di combustione, è
esercizio consente il raggiungimento dei
funzione della temperatura raggiunta dalla
rendimenti ottimali e conseguentemente il
fiamma durante la combustione.
contenimento delle emissioni di anidride
Gli ossidi di azoto, gas di colore rossastro e di
carbonica prodotte dall’impianto di Leri.
odore forte e pungente, contribuiscono alla
A partire dal 2005 è entrata in vigore la
formazione di piogge acide e partecipano alle
normativa della Comunità Europea che istituisce
reazioni fotochimiche che conducono alla
un sistema per lo scambio di quote di emissione
formazione di ozono.
dei gas ad effetto serra in ambito comunitario
Le emissioni di NOX sono ridotte mediante
(Emissions trading) e le relative linee guida che
l’utilizzo di combustori a secco a basso sviluppo
definiscono le modalità per il monitoraggio e la
di ossidi di azoto, che garantiscono la produzione
comunicazione di tali emissioni.
minima di tali sostanze nel corso della
Il 28.12.2004 l’impianto ha ottenuto
combustione ed il rispetto dei limiti di legge
l’autorizzazione, indicata in appendice, ad
vigenti per l’impianto, riportati in appendice.
emettere gas ad effetto serra ai sensi del
monossido di carbonio ed il rispetto dei limiti di
Decreto Legge 12.11.2004, n. 273 (convertito
Monossido di carbonio
Il monossido di carbonio (CO), gas inodore ed
incolore, è uno dei prodotti tipici derivanti dalla
non completa combustione di qualunque
combustibile a base organica, quale il gas
con legge n. 316 del 30.12.04) rilasciata dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio.
Lo stesso Ministero ha provveduto a novembre
2008 a dare esecuzione finale all’assegnazione
naturale; risulta pertanto di interesse
dell’esercente minimizzare la presenza nei fumi
delle quote di emissione all’impianto di Leri
(diritto ad emettere un determinato quantitativo
di tale sostanza.
L’ottimizzazione dei parametri di combustione,
gestiti da sistemi di controllo automatici e sotto
di biossido di carbonio equivalente) per il
quinquennio 2008-20012:
la supervisione del personale di esercizio,
Tabella 3 – Quote di emissione di CO2 assegnate all’impianto di Leri (dati in tonnellate)
Quote assegnate
all’impianto di Leri (t CO2)
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
2008
2009
2010
2011
2012
406.842
382.432
353.953
329.542
301.063
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
24
In ottemperanza alle disposizioni normative
riportati in appendice, ne evidenzia il costante
comunitarie e nazionali sul sistema di scambio
rispetto.
delle quote di emissione dei gas ad effetto serra,
L’indisponibilità dell’impianto per tutto il 2010 e
a partire dal 2005 l’impianto provvede ad
parte del 2011, descritta nel paragrafo
effettuare la comunicazione al Ministero
“L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)”,
dell’Ambiente delle emissioni di CO2 prodotte
ha determinato emissioni ponderali di NOX e CO
nell’anno precedente, che sono sempre risultate
nulle nel 2010 ed assai modeste nel 2011;
(grafico 3) ampiamente inferiori alla quota
quelle di CO2 sono risultate ridottissime ed in
annuale assegnata.
particolare per il 2010 dovute essenzialmente ai
I dati annuali sono verificati e convalidati da
consumi di gasolio delle caldaie ausiliarie
Certiquality, organismo verificatore riconosciuto
(tabella 10).
attraverso il decreto del Ministero dell’Ambiente
In tale contesto risulta inoltre non rappresentativo
DEC/RAS/096/2006 del 2.03.2006.
il dato delle emissioni specifiche dell’anno 2010.
Nei grafici 2 e 3 sono riportate le emissioni
Grafico 2 – Emissioni ponderali in atmosfera di
ponderali di NOX, CO e CO2 prodotte
NOX e CO (dati in tonnellate)
dall’impianto a partire dal 2007. Il dato delle
emissioni di NOX e CO si riferisce a quelle
prodotte nella fase di normale funzionamento;
400
nel corso del 2011 le emissioni prodotte nelle
fasi di avviamento ed arresto sono risultate pari
308
300
a 3 t di NOX e 23 t di CO.
200
Le emissioni ponderali, ovvero il quantitativo in
100
peso delle emissioni prodotte, sono direttamente
466
500
298
207
204
116
0 0
31 21
2010
2011
0
correlate alla produzione annuale di energia
2007
2008
2009
elettrica (grafico 1) e quindi alla quantità di gas
Emissioni ponderali di NOx
naturale utilizzato (grafico 12).
Emissioni ponderali di CO
Per valutare l’evoluzione delle prestazioni
ambientali relative alle emissioni in atmosfera si
Grafico 3 – Emissioni ponderali in atmosfera di
utilizzano, quali indicatori chiave, le emissioni
CO2 (dati in migliaia di tonnellate)
specifiche (grafici 4 e 5), intese come:
•
rapporto tra la massa di inquinante emesso
(g) e l’energia elettrica netta prodotta
600
(kWh), espresso in g/kWh
500
Le emissioni specifiche di gas ad effetto serra
(grafico 5) sono influenzate dal consumo
specifico dell’impianto (grafico 11), mentre le
300
emissioni specifiche di NOX e CO (grafico 4),
200
oltreché correlate al consumo specifico,
100
risentono del tipo di funzionamento sempre più
flessibile ed a carichi variabili richiesto
384
400
259
148
1,1
26,4
0
2007
2008 2009 2010 2011
all’impianto dal Gestore della Rete di
Emissioni ponderali di CO2
Trasmissione Nazionale (GRTN).
Nei grafici 6 e 7 sono invece rappresentate le
concentrazioni medie di NOX e CO, misurate su
ciascun Modulo di produzione dell’impianto di
Leri; il raffronto con i limiti alle emissioni
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
25
in g/kWh netti prodotti)
in grammi di CO2 equivalente/kWh netti prodotti)
0,10
0,00
2008
2009
483,1
463,4
476,7
non rappresentativo
0,20
600,0
400,0
non rppresentativo
0,30
2007
800,0
0,51
0,55
0,37
0,40
0,35
0,50
0,54
0,60
0,36
0,70
0,66
0,80
732,4
Grafico 5 – Emissioni specifiche di gas serra (dati
0,75
Grafico 4 – Emissioni specifiche di NOX e CO (dati
200,0
0,0
2007 2008 2009 2010 2011
Emissioni specifiche di gas serra
2010
2011
Emissioni specifiche di NOx
Grafico 6 – Concentrazioni medie annue di NOX
rilevate nei fumi emessi (dati in mg/Nm3)
100,0
e del gasolio, sono state considerate anche altre
80,0
serra, quali metano (CH4) e protossido di azoto
(N2O), prodotte in minima quantità nel corso
della combustione, che vengono stimate sulla
60,0
40,0
20,0
0,0
base di fattori di emissione ricavati da
2007 2008 2009 2010 2011
bibliografia internazionale (VGB/EURELECTRIC
Recommendations 2
nd
0,0
0,0
emissioni di gas che contribuiscono all’effetto
105,8
89,5
direttamente dalla combustione del gas naturale
90,7
98,0
120,0
72,5
85,4
Oltre all’anidride carbonica prodotta
90,9
73,3
Emissioni specifiche di CO
Edition); inoltre si è
tenuto conto del consumo di esafluoruro di zolfo
(SF6) e freon 22 (CHClF2) (vedi tabella 9).
Questa tipologia di emissioni è poi convertita,
Modulo 1
Modulo 2
Limite stabilito dal decreto AIA di 150 mg/Nm3.
Grafico 7 – Concentrazioni medie annue di CO
rilevate nei fumi emessi (dati in mg/Nm3)
attraverso un apposito indice (Global Warming
Potential - GWP), in CO2 equivalente.
79,1
100,0
2007
2008
2009
Il grafico 5 tiene conto di tutte le emissioni di gas
il dato del 2010 non è risultato significativo a
causa dell’indisponibilità dell’impianto protrattasi
per l’intero anno, mentre il dato del 2011 è
fortemente influenzato dal ridotto funzionamento
40,0
20,0
0,0
0,0
ad effetto serra, espresse come CO2 equivalente;
49,3
60,0
44,8
equivalente.
49,3
55,8
80,0
54,0
51,9
corso del 2011 è di circa 3.700 t di CO2
64,5
Complessivamente la stima di tali emissioni nel
0,0
registrato dall’impianto nel periodo (grafico 1).
Modulo 1
2010
2011
Modulo 2
Limite stabilito dal decreto AIA di 100 mg/Nm3
Nel corso del 2011 nessun valore di
concentrazione di NOX e CO ha superato i
rispettivi valori limite stabiliti da AIA; infatti i
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
26
massimi valori di media mensile per gli NOX e CO
l’ampio rispetto dei limiti di legge previsti dal D.
sono rispettivamente risultati pari a 107,7
L.vo 152 del 3.04.2006.
3
3
mg/Nm e 87,3 mg/Nm , mentre il valore
L’impianto di Leri dispone, fin dalla sua
massimo di NOX rilevato sulla media delle 48 ore
realizzazione, di una rete di rilevazione della
3
è stato di 109,1 mg/Nm .
qualità dell’aria della zona circostante, in origine
Sistemi di controllo delle emissioni
composta da quattro postazioni automatiche per
L’impianto è dotato, fin dalla sua costruzione, di
la misura di SO2 - NO - NO2 - NOX e polveri,
un sistema di controllo in continuo delle
situate nel raggio di circa 12 Km dalla centrale,
emissioni; per ottemperare a tutti gli obblighi di
nei comuni di Trino, Santhià, Crescentino e
monitoraggio stabiliti dal decreto AIA, il sistema
Livorno Ferraris, la cui localizzazione è stata
di monitoraggio delle emissioni (SME) è stato nel
concordata con le autorità locali.
corso del 2010 completamente rinnovato e
Il decreto di autorizzazione AIA ne ha prescritto
consente la misura delle concentrazioni degli
la ristrutturazione, indicando una nuova
ossidi di azoto e monossido di carbonio emessi,
configurazione che prevede tre postazioni di
oltreché la rilevazione in continuo di ossigeno,
misura con la rilevazione dei seguenti parametri:
temperatura, pressione, umidità e portata fumi.
•
postazione di Santhià: parametri monitorati
•
postazione di Crescentino: parametri
NO, NO2, PM10;
Lo SME consente anche la rilevazione delle
quantità emesse di NOX e CO durante le fasi di
monitorati NO, NO2, PM10;
avviamento ed arresto dei turbogas.
Il sistema si compone inoltre di apparecchiature
•
postazione di Livorno F.: parametri
monitorati NO, NO2, PM10, Pm2,5, O3, SO2;
per la calibrazione degli analizzatori ad
estrazione, sistemi di acquisizione, trasmissione,
Come stabilito dal decreto AIA, la postazione di
elaborazione, memorizzazione e presentazione
Trino è stata disattivata a partire dal 1° aprile
dei dati.
2010, così come la strumentazione di analisi
Il sistema di misura è gestito secondo quanto
dell’SO2 delle postazioni di Santhià e
previsto dal Decreto Legislativo 152/2006
Crescentino.
“Norme in materia ambientale” e dalla norma
L’adeguamento della rete qualità dell’aria alla
UNI EN 14181 “Assicurazione della qualità di
nuova configurazione è stato avviato nel corso
sistemi di misurazione automatici” e permette di
del 2010 e completata nel 2011, in accordo con
controllare sia la regolarità del suo
le Autorità di Controllo competenti.
funzionamento, attraverso funzioni di
Così come indicato dal decreto di autorizzazione
autocontrollo ed allarmi, sia l’andamento dei
AIA, ENEL ha sottoscritto con ARPA Piemonte la
valori di emissione in relazione ai valori limite da
convenzione citata in appendice, per
rispettare, riportati in appendice.
l’integrazione della rete dell’impianto di Leri al
Sono inoltre state eseguite nel 1997 (modulo 1)
Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità
e nel 1999 (modulo 2), a cura del Laboratorio di
dell’Aria (SRRQA), che ne acquisisce
Piacenza di ENEL Produzione, campagne di
direttamente i dati.
misura per la determinazione degli inquinanti
L’affidamento della gestione ad ARPA Piemonte -
organici (IPA) ed inorganici (metalli) presenti
Dipartimento provinciale di Vercelli, previsto
nelle emissioni; i risultati hanno evidenziato
dalla stessa convenzione, diverrà operativo nel
corso del 2012.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
27
Gestione dei rifiuti
quali l’accesso è riservato ai soli responsabili
I rifiuti prodotti dall’impianto di Leri derivano
individuati dalle procedure di gestione dei rifiuti.
dalle attività di manutenzione ed esercizio
Le attività di trasporto e smaltimento di tutti i
dell’impianto e sono classificabili in:
rifiuti sono affidate a ditte in possesso delle
•
rifiuti speciali non pericolosi: fanghi da
autorizzazioni previste dalla normativa vigente in
trattamento degli effluenti liquidi, ferro e
materia.
acciaio, materiali assorbenti e stracci,
In tabella 4 è riportata la situazione riepilogativa
imballaggi misti, apparecchiature fuori uso,
dei rifiuti smaltiti nel corso del 2011 con
rifiuti inorganici;
l’evidenziazione, per ciascun rifiuto, della
rifiuti speciali pericolosi: batterie al piombo,
tipologia di smaltimento finale.
oli esauriti da motori, altri rifiuti oleosi
Nel grafico 8 è riportato il quantitativo
costituiti da materiale assorbente e filtrante,
complessivo di rifiuti pericolosi e non pericolosi
apparecchiature fuori uso, imballaggi e altri
conferiti a partire dal 2007, mentre nel grafico 9
materiali isolanti contenenti sostanze
è rappresentata la produzione totale di rifiuti
pericolose.
riferita all’unità di energia prodotta espressa in
•
Vengono inoltre prodotti rifiuti urbani non
g/kWh.
pericolosi conferiti al servizio di raccolta
A causa dell’indisponibilità dell’impianto per tutto
comunale.
il 2010 e del ridotto funzionamento registrato
A partire da luglio 2010 è efficace, a seguito
nel 2011, non è rappresentativo il dato della
della costituzione delle garanzie fidejussorie
produzione specifica di rifiuti di tali anni.
previste dalla normativa nazionale e regionale,
Grafico 8 – Conferimento di rifiuti speciali
l’autorizzazione contenuta in AIA per il deposito
pericolosi e non pericolosi (dati in tonnellate)
rifiuto autorizzato, individuata dal
60,0
30,0
Il deposito di eventuali tipologie diverse da
20,0
quelle autorizzate, avviene in regime di deposito
10,0
temporaneo.
37,8
28,7
massimo di 12 mesi.
33,8
40,0
6,9
quantitativo massimo depositabile per un tempo
50,0
28,3
28,2
Rifiuti (codice CER), l’autorizzazione stabilisce il
15,0
corrispondente codice del Catalogo Europeo dei
23,0
70,0
49,2
prodotti dall’impianto; per ciascuna tipologia di
66,6
preliminare e la messa in riserva dei rifiuti
0,0
Tutte le fasi relative alla gestione dei rifiuti, dalla
procedure interne che garantiscono la corretta
applicazione della normativa vigente e
Grafico 9 – Produzione specifica di rifiuti (dati in
g/kWh)
0,120
0,113
0,160
consentono il costante ed efficace controllo dei
tempi di giacenza e dei quantitativi depositati,
0,066
previsti dall’autorizzazione AIA e dal D.Lgs n.
152/06.
0,080
I rifiuti sono tutti depositati in apposite aree
recintate dotate di idonei cartelli, conformi alla
0,040
normativa applicabile in materia, per
l’indicazione del tipo di rifiuto depositato e nelle
Rifiuti pericolosi
non rappresentativo
smaltimento, sono svolte nel rispetto di
Rifiuti non pericolosi
non rappresentativo
riserva, al deposito temporaneo ed allo
2007 2008 2009 2010 2011
0,130
produzione, al deposito preliminare/messa in
0,000
2007 2008 2009 2010 2011
Produz. rifiuti su energia prodotta
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
28
Tabella 6 – Situazione riepilogativa dei rifiuti avviati a smaltimento/recupero nell’anno 2011
Denominazione
del rifiuto
Toner per stampa esauriti
Fanghi da trattamento effluenti
Imballaggi in materiali misti
Assorbenti, materiali filtranti e stracci
Apparecchiature fuori uso
Componenti da apparec. fuori uso
Rifiuti inorganici
Ferro e acciaio
Cavi
Batterie ed accumulatori
Codice CER
080318
100121
150106
150203
160214
160216
160304
170405
170411
200134
Tipologia
Non
Non
Non
Non
Non
Non
Non
Non
Non
Non
pericoloso
pericoloso
pericoloso
pericoloso
pericoloso
pericoloso
pericoloso
pericoloso
pericoloso
pericoloso
Totale rifiuti non pericolosi (22.978 kg)
Oli minerali isolanti
Imballaggi contenenti sost. pericol.
Imballaggi metallici cont. sost. peric.
Assorbenti, materiali filtranti e stracci
contenenti sostanze pericolose
Apparecchiature fuori uso cont. s.p.
Batterie al piombo
Altri materiali isolanti
contenenti sostanze pericolose
Tubi fluorescenti
App. elettriche ed elettroniche
fuori uso
Discarica
esterna
(kg)
Conferimenti
obbligatori
(kg)
39
3.500
530
78
117
130307
150110
150111
Pericoloso
Pericoloso
Pericoloso
265
120
40
150202
160213
160601
Pericoloso
Pericoloso
Pericoloso
1.380
170603
200121
Pericoloso
Pericoloso
800
80
200135
Pericoloso
Totale rifiuti pericolosi (66.569 kg)
Recuperati
(kg)
31
14.640
1.660
740
1.380
380
22.861
32.300
1.000
30.560
69
220
2.489
1.220
62.860
La produzione di alcune tipologie di rifiuti, quali
mentre nel corso del 2008 si è proceduto alla
ad esempio i fanghi da trattamento effluenti
pulizia e svuotamento della vasca fossa settica
ITAR ed oli esausti, è collegata all’esercizio
con smaltimento dei relativi fanghi contenuti ed
dell’impianto; le altre tipologie sono per la
alla rimozione e smaltimento della coibentazione
maggior parte prodotte nel corso degli interventi
delle due turbine a vapore, realizzata con
di manutenzione programmata, che in molti casi
coibente in fibra ceramica; nel corso del 2010 si
sono effettuati con periodicità superiori all’anno.
è proceduto, in particolare, alla sostituzione
Di conseguenza sia il quantitativo annuo di rifiuti
degli accumulatori al piombo dei servizi ausiliari
prodotti (grafico 8), che la produzione specifica
del modulo 1 giunti a fine vita, mentre nel 2011
di rifiuti, intesa come quantità di rifiuti prodotti
è stata effettuata la sostituzione di quelli del
per ogni kWh di energia netta generata
modulo 2 e lo smaltimento dell’olio isolante di un
dall’impianto (grafico 9), risentono sia del
trasformatore di potenza.
quantitativo di energia elettrica prodotta
Diverse tipologie dei rifiuti prodotti nell’impianto
annualmente che della perio-dicità e della
possono essere avviati al recupero; in tabella 5
tipologia degli interventi manutentivi effettuati.
sono riportati per gli anni 2007÷2011 i
In particolare nel 2007 si è provveduto
quantitativi di rifiuti avviati allo smaltimento ed
all’esecuzione di interventi di pulizia dell’opera di
al recupero.
presa dell’acqua industriale, con produzione di
un sensibile quantitativo di terre da dragaggio,
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
29
Tabella 5 - Rifiuti avviati allo smaltimento e recuperati (dati in tonnellate)
2007
t
Rifiuti totali (t)
di cui
%
64,16
Rifiuti smaltiti (t)
4,78
Rifiuti recuperati (t) 59,38
2008
2009
2010
2011
t
t
t
t
%
56,48
7
93
24,72
31,76
%
40,71
44
56
2,17
38,54
%
66,46
5
95
9,48
56,98
%
89,55
14
86
2,61
86,94
3
97
La situazione sopra riportata evidenzia una
posizione del punto di restituzione.
buona percentuale di rifiuti avviati al recupero
L’impianto è dotato di appositi reticoli fognari
che è mantenuta costante nel tempo; infatti fin
separati che raccolgono le diverse tipologie di
dal 2002 l’impianto di Leri ha perseguito
acque presenti:
l’obbiettivo di massimizzare la quota dei propri
•
rifiuti prodotti da destinare al riutilizzo
acque meteoriche non inquinabili da nessuna
sostanza;
individuando, per numerose tipologie, operatori
•
acque potenzialmente inquinabili da oli;
del settore e ditte interessate al recupero.
•
acque acide-alcaline;
•
acque sanitarie.
Scarichi idrici
Le acque di origine meteorica che provengono
L’acqua utilizzata per il funzionamento
dell’impianto di Leri viene scaricata nella Roggia
Acquanera sulla base del decreto AIA, nel quale
sono indicati i limiti di legge che devono essere
rispettati per lo scarico delle acque reflue; le
modalità di restituzione sono regolate dalla
convenzione sottoscritta con il Consorzio di
Irrigazione e Bonifica Ovest Sesia e Baraggia,
citata in appendice, che stabilisce il quantitativo
massimo restituibile in 0,5 m3/sec e indica la
da aree in cui non vi è possibilità di contatto con
alcuna tipologia di sostanza sono raccolte da un
reticolo fognario separato ed avviate
direttamente allo scarico.
Le altre tre tipologie di acque di scarico
recapitano, tramite apposito reticolo fognario
separato tra loro, a specifiche sezioni
dell’impianto di trattamento delle acque reflue
(figura 10).
Figura 10 – Schema semplificato impianto di trattamento acque reflue (ITAR)
.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
30
Le acque potenzialmente inquinabili da oli
parametro risultasse non corretto, l’effluente
derivano da spurghi e lavaggi di aree coperte
viene ricircolato automaticamente in testa
con possibilità di inquinamento da oli minerali
all’impianto per un ulteriore trattamento.
(sala macchine, edificio servizi ausiliari) e da
La linea di trattamento è progettata per trattare
aree scoperte (bacini serbatoi gasolio, stazione
75 mc/h di reflui.
metano, deposito oli lubrificanti, zona generatori
Le acque sanitarie derivano dai servizi igienici,
di vapore a recupero, zona trasformatori) e
dalle docce degli spogliatoi e dall’edificio mensa
confluiscono alla linea di disoleazione dell’ITAR,
della centrale; la linea di trattamento è
attraverso la quale si attua per via fisica la
composta da una vasca di accumulo della
separazione ed il recupero dell’olio.
capacità di 50 mc, dalla quale i reflui sono
La separazione dell’olio è realizzata, in sequenza
inviati, in sequenza successiva, ad una vasca di
successiva, da sistemi galleggianti di recupero
sgrigliamento, dotata di trituratore automatico,
oli (discoil) e separatori gravimetrici lamellari. Al
ed ad una vasca di ossidazione ove subiscono un
termine del trattamento di disoleazione le acque
processo di ossidazione totale a mezzo di due
vengono normalmente recuperate nei serbatoi
compressori soffianti.
acqua industriale subendo un ulteriore
Il refluo quindi passa ad una vasca di
trattamento tramite filtrazione con sabbia e
sedimentazione da dove l’acqua chiarificata,
carbone attivo; se necessario, a seguito di
dopo un processo di sterilizzazione con raggi
specifici controlli del pH, le acque possono
ultravioletti, viene inviata alla linea di
essere inviate al trattamento delle acque acide-
trattamento delle acque acide-alcaline, mentre i
alcaline.
fanghi sono ricircolati alla vasca di ossidazione.
La capacità di trattamento della linea di
La linea di trattamento è in grado di trattare 10
disoleazione è di 50 mc/h, con una capacità di
mc/h di reflui.
accumulo di 500 mc.
Successivamente i fanghi prodotti
Le acque industriali acide-alcaline derivano
separatamente dalle tre linee di trattamento che
dall’impianto di pretrattamento dell’acqua
compongono l’ITAR, sono inviati ad una vasca
grezza, dalla rigenerazione dell’impianto di
d’ispessimento, nella quale si addensano e per
produzione dell’acqua demineralizzata, dal
gravità sedimentano; la miscela di fanghi viene
controlavaggio dell’impianto di filtrazione del
quindi inviata ai filtri pressa per subire un
condensato e dal lavaggio dei generatori di
processo di disidratazione ed ottenere fanghi
vapore a recupero.
secchi che, raccolti in containers carrellati, sono
Le acque acide-alcaline confluiscono all’apposita
poi avviati al recupero.
sezione dell’ITAR dotata di due serbatoi di
L’effluente liquido derivante dalla filtropressatura
accumulo della capacità di 500 mc ed uno, di
dei fanghi è ricircolato nei serbatoi di accumulo
riserva, della capacità di 1.000 mc, ove avviene
della linea di trattamento acque acide-alcaline.
la miscelazione dei reflui acidi ed alcalini; la
Il controllo delle acque di scarico dell’impianto
linea di trattamento si compone quindi di una
ITAR è realizzato mediante un sistema di
vasca di neutralizzazione per l’innalzamento del
controllo continuo, posto immediatamente a
pH mediante dosaggio di latte di calce, un
monte dello scarico finale; nel corso del 2010
chiariflocculatore con dosaggio di cloruro ferrico
tale sistema è stato adeguato a quanto
e polielettrolita per favorire la flocculazione e la
prescritto dal decreto AIA e prevede la misura di
sedimentazione del fango.
portata, pH e temperatura. Gli ultimi due
Il refluo chiarificato è poi inviato ad una vasca di
parametri sono dotati di soglie di allarme che
correzione del pH mediante dosaggio di acido
consentono di interrompere lo scarico e di
cloridrico ed infine ad una vasca per il controllo
ricircolare il refluo in caso di anomalia.
finale del pH prima dello scarico; qualora detto
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
31
Inoltre specifiche procedure prevedono
nel corso degli anni 2007÷2011 ed in tabella 7
l’effettuazione di analisi periodiche sui parametri
sono riportate le medie dei valori rilevati dalle
e con le frequenze e metodiche stabilite da AIA;
analisi periodiche effettuate sullo scarico finale
le analisi sono eseguite da laboratorio esterno
dell’ITAR per tutti i parametri stabiliti da AIA;
certificato.
negli anni precedenti il 2010 alcuni di tali
In tabella 6 è riportato il volume complessivo
parametri non erano analizzati dal’impianto.
dell’acqua scaricata dall’impianto di trattamento
Tabella 6 – Volume complessivo di acqua restituita dall’impianto ITAR (dati in m3)
Acqua restituita da ITAR (m3)
2007
2008
2009
2010
2011
69.777
95.821
86.147
50.542
55.676
Tabella 7 – Media dei valori rilevati nelle analisi periodiche effettuate negli anni 2007÷2011 sullo scarico ITAR
UNITA' DI
MISURA
2007
2008
2009
2010
2011
LIMITI
AIA
pH
-----
7,57
7,69
7,53
7,53
7,85
5.5 / 9.5
TEMPERATURA
°C
-----
-----
-----
15,3
16,6
35
mg / l
<1
<1
<1
2,8
6,9
PARAMETRO
SOLIDI SOSPESI TOTALI
80
NON PERC.
DILUIZIONE 1/20
COLORE
-----
NON PERC. NON PERC. NON PERC. NON PERC. NON PERC.
ODORE
-----
NON
MOLESTO
NON
MOLESTO
NON
MOLESTO
NON
MOLESTO
NON
MOLESTO
NON
MOLESTO
MATERIALI GROSSOLANI
-----
ASSENTI
ASSENTI
ASSENTI
ASSENTI
ASSENTI
ASSENTI
COD (espressi come O2)
mg / l
6
8
6
11,99
16,00
160
BOD 5 (espressi come O2)
mg / l
-----
-----
-----
3,14
5,06
40
ALLUMINIO
mg / l
-----
-----
-----
0,01
0,03
1
CROMO VI
mg / l
< 0,02
-----
-----
0,03
0,03
0,2
CROMO TOTALE
mg / l
-----
-----
-----
0,01
0,01
2,0
FERRO
mg / l
0,22
0,10
0,17
0,13
0,03
2
NICHEL
mg / l
-----
-----
-----
0,01
0,01
2
RAME
mg / l
< 0,001
-----
-----
0,01
0,01
0,1
STAGNO
mg / l
-----
-----
-----
0,01
0,01
10
ZINCO
mg / l
-----
-----
-----
0,06
0,02
0,5
AMMONIACA come NH4 +
mg / l
1,93
1,34
0,83
0,55
0,60
5
CLORO ATTIVO
mg / l
0,04
0,04
0,04
0,02
0,04
0,2
CLORURI
mg / l
354
293
171
103
125
1.200
FLUORURI
mg / l
-----
-----
-----
0,17
0,15
6
FOSFORO TOTALE (come P)
mg / l
< 0,5
-----
-----
0,05
0,20
10
SOLFATI
mg / l
50,75
47,00
52,00
16,77
30,58
1.000
NITRATI espressi come N
mg / l
3,49
2,64
3,21
1,74
2,22
10
NITRITI espressi come N
mg / l
0,17
0,15
0,09
0,04
0,01
0,3
TENSIOATTIVI
mg / l
< 0,30
< 0,30
< 0,30
0,24
0,33
2
GRASSI E OLI ANIMALI E VEGETALI
mg / l
< 0,5
< 0,5
< 0,5
0,41
0,40
20
IDROCARBURI TOTALI
mg / l
-----
-----
-----
0,23
0,20
5
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
32
L’impianto ha inoltre adottato indici di controllo
Le proprietà isolanti e di interruzione degli archi
per monitorare le prestazioni dell’ITAR e
elettrici comportano l’utilizzo di SF6
l’efficacia delle relative modalità di gestione; a
prevalentemente per quelle attività del Gruppo
seguito dei nuovi limiti stabiliti da AIA per gli
ENEL, a cui è affidato il trasposto e la
scarichi liquidi (riportati in appendice), è stata
distribuzione di energia elettrica; la produzione
adottata una soglia di attenzione pari 95% del
termoelettrica della Divisione Generazione ed
valore limite di legge di ciascuna parametro. Nel
Energy Management ha concorso alle emissioni
corso del 2010 e 2011 nessun valore misurato
prodotte nel 2010 per una quota pari a circa il
ha superato tale soglia.
12% del totale dell’intero Gruppo.
Il controllo della temperatura degli scarichi della
L’idrogeno (H2) è il gas utilizzato per il
Centrale è stato effettuato, fino al 2009, sul
raffreddamento delle parti elettriche degli
corpo idrico ricettore (Roggia Acquanera)
alternatori; in occasione degli interventi di
attraverso misure periodiche nel punto posto
manutenzione, quando è necessario estrarre o
immediatamente a valle dello scarico finale.
riempire la macchina di idrogeno, il cambio gas
Il decreto AIA ha prescritto il limite di 35 °C ed il
viene effettuato con l’impiego di anidride
relativo controllo direttamente sullo acque di
carbonica (CO2), gas inerte che evita la
scarico dell’impianto ITAR; pertanto, a partire
formazione di miscele esplosive dovute al
dal 2010, il controllo della temperatura degli
contatto dell’idrogeno con l’aria.
scarichi della centrale è eseguito nel punto
L’azoto (N2) è il gas inerte utilizzato per la
prescritto attraverso una misura continua.
conservazione di quelle apparecchiature
Le misure di temperatura, eseguite in passato
metalliche, quali generatore di vapore a
sul corpo idrico ricettore ed attualmente sullo
recupero e circuito acqua di circolazione, ove la
scarico ITAR, sono risultate sempre ampiamente
presenza di umidità contenuta nell’aria può
inferiore al limite di 35 °C.
provocare la formazione di ossidi.
Impiego di materiali e sostanze
Le sostanze utilizzate dall’impianto per le
normali attività di esercizio sono riportate in
tabella 9 con i relativi consumi annuali, mentre
in tabella 8 sono indicate le rispettive tipologie di
stoccaggio ed i quantitativi massimi presenti
Il freon (CHClF2) è il gas refrigerante impiegato
nei compressori degli impianti di
condizionamento degli uffici; l’obiettivo di
miglioramento RIS/08 contenuto nel Programma
Ambientale 2011÷2013 (tabella 15) prevede la
sostituzione degli attuali compressori che
utilizzano freon con nuove pompe di calore per il
sull’impianto.
L’esafluoruro di zolfo (SF6) è il gas utilizzato
nelle apparecchiature elettriche di alta e media
tensione per le proprietà isolanti e di estinzione
degli archi elettrici, che lo rendono insostituibile
in queste applicazioni; sull’impianto di Leri è
presente nei condotti sbarre ed in alcuni
condizionamento estivo ed invernale degli edifici
di centrale, e determinerà pertanto
l’azzeramento dei consumi di tale sostanza.
Le altre sostanze sono impiegate nella gestione
dell’impianto ITAR e dell’impianto di
demineralizzazione.
interruttori elettrici a 6 kV.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
33
Tabella 8 – Caratteristiche e quantitativi massimi di sostanze presenti sull’impianto di Leri
Denominazione della sostanza e
tipo di stoccaggio
Simbolo di pericolo
della sostanza
Capacità complessiva
Serbatoi (n. 3) di acido cloridrico in soluzione al 30%
C
Serbatoio di soda caustica al 30%
C
Serbatoi (n. 2) di cloruro ferrico al 40%
C
Serbatoi (n. 2) di carboidrazide al 12%
Xi
Serbatoi (n. 3) di ammoniaca al 23%
C
Serbatoio di ipoclorito (non utilizzato)
C, N
Serbatoi (n. 2) di calce
Xi
Resine per impianto trattamento condensato (in sacchi)
Xi
Polielettrolita (in fusti)
Xi
Acqua ossigenata al 35% circa (in fusti)
C
Oli lubrificanti (in serbatoi e fusti)
n.p.
Esafluoruro di zolfo (SF6) (in bombole)
n.p.
Anidride carbonica (CO2) (in bombole)
n.p.
Idrogeno (H2) (in bombole)
F+
Azoto (N2) (in bombole)
n.p.
37,5
30
34,5
2
6
30
45
2,5
0,5
0,3
80
160
4,8
255
1,1
m3
m3
m3
m3
m3
m3
m3
t
m3
m3
m3
kg
t
kg
t
Simboli di pericolo:C= corrosivo; Xi= irritante; F+= estremamente infiammabile; N= pericoloso per l’ambiente; n.p.= il prodotto non
presenta simboli di pericolo
Tabella 9 – Quantitativi di sostanze utilizzate dall’impianto di Leri (in tonnellate)
Sostanza
Simbolo di
2007
2008
2009
2010
2011
60,8
39,2
7,6
0,7
1,3
0,4
2,4
0,0
0,1
5,2
72,1
51,0
8,2
0,7
3,7
0,4
1,6
0,0
0,1
17,3
40,4
26,5
7,6
0,7
1,0
0,2
1,5
0,4
0,1
2,4
16,8
7,2
5,0
0,2
0,9
0,2
1,6
0,0
0,6
13,2
26,5
10,1
3,8
0,3
0,4
0,2
1,4
0,1
0,4
2,2
C
C
C
Xi
C
Xi
C, N
Xi
C
n.p.
Solidi
Calce
Resine
Gassosi
9,9
2,0
10,5
1,4
6,9
1,9
8,6
0,3
6,9
1,4
Xi
Xi
Esafluoruro di zolfo (SF6)
Anidride carbonica (CO2)
Idrogeno (H2)
Azoto (N2)
Freon 22 (CHClF2)
0,3
0,0
1,2
3,9
1,2
0,3
0,7
1,0
2,1
1,5
0,02
5,7
1,0
4,4
0,9
0,05
3,8
0,1
2,0
0,7
0,06
2,5
0,7
4,6
1,1
n.p.
n.p.
F+
n.p.
N
Liquidi
Acido cloridrico al 30% circa
Soda al 30% circa
Cloruro ferrico al 40% circa
Carboidrazide al 12% circa
Ammoniaca al 23% circa
Polielettrolita al 100%
Ipoclorito di sodio al 15% circa
Polisilicati al 6% circa
Acqua ossigenata al 35% circa
Oli lubrificanti
pericolo
Simboli di pericolo:C= corrosivo; Xi= irritante; F+= estremamente infiammabile; N= pericoloso per l’ambiente; n.p.= il prodotto non
presenta simboli di pericolo
Nota: il quantitativo riportato per le sostanze liquide è riferito alla soluzione.
Nel grafico 10 sono riportati i quantitativi
l’intero 2010 e del ridottissimo funzionamento
complessivi di sostanze utilizzate riferiti all’unità
registrato nel 2011 (grafico 1), non sono
di energia prodotta a partire dal 2007; a causa
rappresentativi i dati di tali anni.
dell’indisponibilità dell’impianto protrattasi per
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
34
Tutti i serbatoi di stoccaggio delle sostanze
Figura 11 – Vista delle torri di raffreddamento
liquide sono dotati di bacino di contenimento di
capacità adeguata al volume del serbatoio
contenuto; per le sostanze corrosive il bacino di
contenimento e le aree attigue sono realizzati in
materiale antiacido e la rete fognaria sottostante
recapita gli scarichi alla sezione delle acque
acide-alcaline dell’ITAR.
Le sostanze gassose sono fornite in bombole e
stoccate in appositi locali divisi e separati per
singola sostanza.
L’approvvigionamento di tutte le sostanze
impiegate dall’impianto avviene tramite trasporti
stradali con automezzi.
Grafico 10 – Sostanze utilizzate riferite all’unità di
energia prodotta (dati in g/kWh)
Efficienza energetica
Uno dei principali obiettivi dell’impianto di Leri è
quello di massimizzare l’efficienza energetica
delle unità produttive in ogni condizione di
0,400
esercizio; ciò, oltre ad ovvi vantaggi economici,
0,325
ha anche riflessi positivi ai fini ambientali.
0,300
L’efficienza energetica, intesa come rendimento
0,100
non rappresentativo
0,202
0,200
non rappresentativo
0,241
0,000
dell’impianto, rappresenta la capacità di
ottimizzare l’energia contenuta nel combustibile
utilizzato per produrre la maggior quantità
possibile di energia elettrica, contenendo le
perdite energetiche rappresentate
principalmente dal calore disperso nei fumi
2007 2008 2009 2010 2011
Sostanze utilizzate su energia prodotta
emessi in atmosfera, dal calore smaltito dal ciclo
chiuso di raffreddamento del vapore scaricato
dalla turbina a vapore e dalle perdite
L’impianto di Leri adotta procedure che
garantiscono la corretta applicazione della
normativa vigente; tali procedure prevedono,
partendo dalla fase di acquisizione, l’uso di
prodotti meno pericolosi per il personale e per
l’ambiente disponibili sul mercato ed in ogni caso
un utilizzo corretto degli stessi.
cicli che producono ed utilizzano vapore.
Tale tipo di perdite è intrinseco al ciclo di
produzione adottato, tuttavia la conduzione
ottimale dell’impianto consente il controllo ed il
contenimento delle perdite energetiche; a tal
fine l’impianto di Leri si è dotato di specifiche
Tali disposizioni sono applicate anche ai prodotti
introdotti ed utilizzati da ditte esterne operanti
all’interno dell’impianto, coerentemente con lo
specifico obiettivo di miglioramento conseguito
nel triennio 2002÷2004.
energetiche dovute a spurghi e trappole posti sui
procedure, supportate anche da idonei sistemi
informatici e di supervisione, per garantire in
ogni istante il controllo del rendimento del ciclo
produttivo e l’ottimizzazione del consumo di
combustibile.
Per la valutazione dell’efficienza energetica
dell’impianto si utilizza il seguente indicatore
chiave:
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
35
•
consumo specifico netto dell’impianto: kcal
quantitativi utilizzati e per la pregiatezza della
contenute nel combustibile impiegato/kWh
risorsa naturale, l’impiego del gas naturale, del
netti prodotti.
gasolio e dell’acqua potabile.
Nel grafico 11 è rappresentato il consumo
Non sono risultati aspetti ambientali significativi
specifico netto registrato dall’impianto a partire
l’utilizzo di energia elettrica dalla rete elettrica
dal 2007.
nazionale in relazione ai modesti quantitativi
Il diverso tipo di funzionamento richiesto
impiegati ed il prelievo di acqua industriale in
all’impianto negli ultimi anni (da copertura del
quanto ne è prevista la restituzione al corpo
carico di base, con funzionamento continuo e
idrico di prelievo; la descrizione del loro utilizzo
costante corrispondenti alle condizioni di
è riportata nel paragrafo “Aspetti ambientali
massimo rendimento, a maggior contributo alla
diretti poco significativi”.
copertura della richiesta giornaliera di energia,
Gas naturale
con funzionamento più discontinuo ed a carichi
Il gas naturale utilizzato dall’impianto di Leri per
variabili), ha inciso sul peggioramento del
la produzione di energia elettrica è fornito alla
consumo specifico; inoltre con l’avvio del
centrale dalla rete SNAM; i consumi registrati a
Mercato dell’energia elettrica del 2004 si è
partire dal 2007 sono rappresentati nel grafico
ulteriormente accentuata la richiesta di un
12.
funzionamento sempre più flessibile e disponibile
I consumi di gas naturale sono strettamente
a riscontrare le risultanze giornaliere che
connessi alla quantità di energia elettrica
emergono dalle contrattazioni della Borsa
prodotta dall’impianto e ne seguono
dell’energia, con riflessi negativi sul consumo
sostanzialmente l’andamento (grafico 1).
specifico.
A causa dell’indisponibilità dell’impianto per tutto
A causa dell’indisponibilità dell’impianto per tutto
il 2010, sono risultati ridottissimi i consumi di
il 2010, non è rappresentativo il dato del
gas naturale , dovuti essenzialmente a prove
consumo specifico di tale periodo, mentre il dato
periodiche di avviamento.
del 2011 risente del ridotto funzionamento
dell’impianto (vedi grafico 1).
Grafico 12 – Consumo di gas naturale (dati in
milioni di Sm3)
kcal/kWh)
2.500
1.500
1.000
500
150,000
100,000
0,051
1.942 1.905 2.007
non rappresentativo
2.000
200,000
50,000
13,000
2.617
75,335
3.000
132,194
250,000
196,079
Grafico 11 – Consumo specifico netto (dati in
0,000
2007 2008 2009 2010 2011
0
2007 2008 2009 2010 2011
Consumo di gas naturale
L’elevato rendimento caratteristico degli impianti
Consumo specifico netto
a ciclo combinato consente l’ottimizzazione del
Utilizzo di risorse naturali
consumo di gas naturale rispetto agli impianti di
L’impianto nel corso del suo normale esercizio
produzione di energia elettrica tradizionale;
impiega combustibili, acqua industriale e
infatti un kWh prodotto da un impianto a ciclo
potabile, ed energia elettrica; sono risultati
combinato come quello di Leri (che ha un
aspetti ambientali significativi (tabella 2), per i
rendimento netto medio del 47%) richiede la
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
36
combustione di circa 0,218 Sm3 di metano,
Il personale di esercizio, in base alle valutazioni
mentre per un impianto termoelettrico
sull’evento, attua le manovre correttive che
tradizionale (con rendimento netto del 39%)
possono comportare, in relazione all’entità della
3
sono richiesti circa 0,264 Sm di metano (+
perdita, la chiusura delle valvole di
21%).
alimentazione del gas all’area interessata dalla
Per valutare i consumi di gas naturale si utilizza
perdita o quella generale di tutto l’impianto.
l’indicatore chiave del consumo specifico (grafico
Gasolio
11), che esprime la quantità di calorie contenute
L’impianto di Leri non utilizza gasolio per
nel combustibile necessarie a produrre un kWh
produzione di energia elettrica; il suo impiego è
netto di energia elettrica.
limitato all’alimentazione delle caldaie ausiliarie
Specifiche procedure adottate dall’impianto di
e dei sistemi di emergenza azionati da motori
Leri, supportate anche da idonei sistemi
diesel (gruppi elettrogeni, motopompa
informatici e di supervisione, consentono il
antincendio).
controllo costante e continuo del rendimento del
Le caldaie ausiliarie sono impiegate nella
ciclo produttivo e l’ottimizzazione del consumo di
condizione in cui tutte le sezioni produttive
gas naturale.
dell’impianto sono ferme, fornendo il vapore
Il gas naturale è prelevato direttamente dalla
ausiliario per gli usi tecnologici e quello
rete di distribuzione nazionale SNAM, alla
necessario in fase di avviamento delle unità di
pressione massima di 75 bar; per adeguare la
produzione e provvedono, nella stagione fredda,
pressione di arrivo a quella di funzionamento dei
al riscaldamento degli ambienti di lavoro.
turbogas (19 bar) è installata una stazione di
I consumi di gasolio riportati in tabella 10
decompressione, completa di dispositivi di
risentono pertanto del numero di eventi in cui
misura, filtrazione, riscaldamento,
all’impianto è stata richiesta la ripresa del
intercettazione, protezione e sistemi di
servizio dopo una fermata di tutte le unità
rilevazione ed estinzione incendi.
produttive e dei periodi sempre maggiori di
La stazione è composta da quattro linee di
fermata di tutte le unità di produzione che, nel
riduzione per l’alimentazione dei singoli
periodo invernale, comportano il funzionamento
turbogas, i quali sono posti all’interno di cabinati
delle caldaie ausiliarie per il riscaldamento degli
dotati di sistemi di rivelazione ed allarme
ambienti di lavoro.
incendi, che azionano automaticamente i sistemi
I consumi dovuti ai sistemi di emergenza
di estinzione e l’intercettazione
derivano dalle prove periodiche di funzionalità
dell’alimentazione del gas naturale.
condotte dall’impianto.
Eventuali fughe accidentali di gas all’aperto sono
rilevate e controllate dal personale di esercizio
Tabella 10 - Consumo di gasolio (dati in
tonnellate)
sempre presente in centrale, che effettua
2007 2008 2009 2010 2011
sistematici sopralluoghi presso tutte le aree
d’impianto; gli scarichi delle valvole di sicurezza
posti sulle linee di alimentazione della stazione
di decompressione sono raccolti e convogliati
230,6 327,5 331,5 312,6 314,6
Per contenere l’incremento dei consumi di
gasolio l’impianto ha predisposto ed attuato gli
all’atmosfera.
Nei cabinati turbogas e nei locali chiusi ove vi è
presenza di gas naturale, appositi sensori
rilevano la presenza di gas e determinano
l’intervento di segnali di allarme in sala
manovra.
Consumo di
Gasolio (t)
interventi di miglioramento RIS/02 e RIS/04,
contenuti nel Programma Ambientale
2005÷2007, finalizzati all’ottimizzazione degli
impianti di condizionamento ed alla
razionalizzazione dell’uso degli edifici logistici;
anche l’attuale Programma Ambientale (tabella
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
37
15) prevede interventi di miglioramento (RIS/08
impianto di filtrazione chimico-fisico, da sistemi
– Installazione di nuove pompe di calore per il
di clorazione posti a monte ed a valle del filtro e
condizionamento estivo ed invernale degli edifici
da sistemi di ossidazione ad aria e di
di centrale e RIS/09 - Modifica del sistema di
sterilizzazione a raggi ultravioletti.
combustione delle caldaie ausiliarie) che hanno
L’impianto di Leri provvede ad effettuare
per obiettivo il contenimento dei consumi di
controlli interni periodici, in accordo con una
gasolio.
specifica procedura di gestione concordata con
La capacità totale dei serbatoi di stoccaggio del
3
l’ASL 21 – Casale Monferrato, ed a far eseguire
gasolio utilizzato sull’impianto è di 136,5 m ,
da ARPA analisi semestrali per la verifica dei
così suddivisi:
parametri di potabilità dell’acqua distribuita in
−
n. 1 serbatoio interrato di stoccaggio del
rete.
gasolio di alimentazione della caldaia
Impatto visivo e biodiversità
ausiliaria da 115 m3 con relativo serbatoio di
L’elemento visivo caratterizzante l’impianto di
adescamento delle pompe di spinta (1 m3) e
Leri è costituito dalle due torri di
serbatoio raccolta spurghi (2 m3);
raffreddamento, alte circa 100 metri, con
n. 2 serbatoi di stoccaggio del gasolio dei
diametro inferiore di 100 metri e superiore di 57
diesel di emergenza da 9 m3 ciascuno;
metri; tali significative dimensioni derivano dalla
n. 1 serbatoi di stoccaggio del gasolio della
scelta tecnica progettuale di adottare torri di
motopompa di emergenza del sistema
raffreddamento del tipo a secco che
antincendio da 0,5 m3.
comportano, rispetto a quelle ad umido di
−
−
Tutti i serbatoi dispongono di bacini di
dimensioni più contenute, minor utilizzo di acqua
contenimento di capacità adeguata al volume
industriale di raffreddamento e non
contenuto.
incrementano l’umidità nell’ambiente
L’approvvigionamento del gasolio avviene
circostante.
tramite trasporti stradali con automezzi.
Nel corso della fase realizzativa dell’impianto di
Acqua potabile
Leri sono state definiti e realizzati, in accordo
L’acqua potabile utilizzata per usi civili
con il Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e
dall’impianto di Leri (uffici, spogliatoi, mensa) è
la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed
derivata dalla falda sotterranea, a mezzo di un
Architettonici di Torino, interventi per ridurre al
pozzo della profondità di 156 m, posto in area di
minimo l’impatto visivo delle costruzioni sul
proprietà dell’impianto stesso; la realizzazione
paesaggio circostante, caratterizzato dalla
del pozzo ed il prelievo dell’acqua è stato
natura piatta del territorio, dalla presenza quasi
autorizzato dalla Provincia di Vercelli con
esclusiva delle caratteristiche costruzioni
determinazione n. 1966 del 10.2.1999
fondiarie (grange) e dalle coltivazioni a risaia
(scadenza 18.6.2022) ed il quantitativo
circostanti.
prelevabile autorizzato è di 0,5 l/sec, pari a
Sono state realizzate, sul lato verso la strada
15.768 m3/anno.
provinciale Crescentino-Vercelli, colline artificiali
Tabella 11 - Consumo di acqua potabile (dati in
con materiale di riporto ricavato dagli scavi in
3
fase di costruzione, sistemate a verde con
m )
2007 2008 2009 2010 2011
Consumo di
acqua potabile (m3) 6.394 7.025 7.289 7.154 8.911
messa a dimora di piante ad alto fusto.
Le vie di accesso all’impianto e la zona di
ingresso sono state schermate da filari di alberi
ed arbusti tipici del vercellese (pioppi, faggi,
L’acqua prelevata, prima di essere immessa
nella rete di distribuzione, è sottoposta al
ippocastani) con semina di vaste zone a prato;
vari tratti della recinzione esterna sono stati
processo di potabilizzazione, costituito da un
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
38
coperti da una barriera verde antintrusiva
procedure gestionali ed operative per le
formata da piante spinose autoctone.
situazioni di emergenza ambientale che
Inoltre è stata adottata una colorazione delle
prevedono interventi per confinare e
strutture (azzurra e grigia), che meglio si
circoscrivere la fuoriuscita della sostanza.
armonizza con il paesaggio e l’ambiente
Le zone d’impianto interessate allo stoccaggio,
circostante; anche per la segnalazione degli
alla movimentazione ed all’utilizzazione di tali
ostacoli al volo delle strutture più elevate (torri
sostanze sono pavimentate con materiale
di raffreddamento) si è optato per l’uso di fari
impermeabile e, per le sostanze chimiche, con
lampeggianti, in alternativa alla consueta
caratteristiche antiacide; la rete fognaria
colorazione a fasce rosse e bianche della parte
sottostante recapita gli scarichi all’impianto
superiore.
ITAR.
L’indicatore chiave della biodiversità, secondo la
Sono previste periodiche azioni formative sulla
definizione indicata dal regolamento CE
gestione delle emergenze ambientali ed
1221/2009 (EMAS III), rappresenta il rapporto
esercitazioni pratiche che simulano il verificarsi
tra la superficie occupata dall’insediamento
di tali situazioni.
2
industriale dell’impianto (184.000 m ) e
Nel corso del 2011, come per gli anni
l’energia elettrica prodotta annualmente; per il
precedenti, non si sono verificate situazioni di
2011 il dato è risultato pari a 4,475 m2/MWh.
emergenza ambientale.
Figura 12 – Veduta dell’impianto di Leri
Gestione delle emergenze ambientali
Nella valutazione degli aspetti ambientali sono
stati analizzati i processi e le operazioni che
possono dare luogo, in situazione di emergenza,
ad impatti ambientali significativi: lo
spandimento accidentale di gasolio e di sostanze
chimiche pericolose quali ammoniaca, acido
cloridrico, cloruro ferrico, polielettrolita e soda
durante le operazioni di riempimento dei
serbatoi di stoccaggi sono risultati aspetti
ambientali significativi in situazione di
emergenza (tabella 2).
L’impianto di Leri ha predisposto un Piano di
Emergenza Interno generale per far fronte a casi
di pericolo grave ed immediato e specifiche
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
39
Aspetti ambientali diretti poco
significativi
all’impianto è classificato in classe III “Aree di
Rumore
limite di immissione diurno/notturno: 60/50
Il territorio su cui sorge l’impianto di Leri è stato
dB(A)
classificato dal Comune di Trino nel 2006, ai
limite di emissione diurno/notturno: 55/45 dB(A)
sensi della legge 447/1995 “Legge quadro
L’impianto di Leri ha eseguito nel corso del 1998
sull’inquinamento acustico”; il piano di
una prima indagine di caratterizzazione delle
classificazione acustica adottato definisce l’area
emissioni/immissioni acustiche nell’ambiente
di pertinenza della centrale come “Area
circostante; nel corso del 2011, in ottemperanza
esclusivamente industriale” (classe VI) con i
a specifica prescrizione prevista
seguenti limiti:
dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, è stato
limite di immissione diurno/notturno: 70/70
ripetuto, a cura della struttura interna di
dB(A)
Assistenza Specialistica della Divisone
limite di emissione diurno/notturno: 65/65 dB(A)
Generazione ed Energy Management, il
Sono previste all’intorno dell’impianto ristrette
monitoraggio del rumore prodotto dall’impianto
fasce cuscinetto di classe V e IV, mentre la
con misurazioni eseguite nei punti riportati in
generalità del restante territorio attorno
figura 13.
tipo misto” con limiti di:
Figura 13 – Punti di misura del monitoraggio del rumore all’esterno dell’impianto
Nord
500 m
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
40
Sono stati valutati, durante il funzionamento a
90 dB(A), ad eccezione dell’interno dei cabinati
massimo carico, prima del modulo 1 e
che contengono i turbogas. Tali locali sono
successivamente del modulo 2, i livelli di
opportunamente segnalati e l’accesso è regolato
emissione nei punti sul confine dell’area del sito
da specifiche procedure che prevedono il tempo
produttivo (punti 4÷8) e quelli di immissione
massimo di permanenza nell’ambiente, in modo
negli altri punti; i valori ottenuti sono riportati in
da evitare il superamento dei limiti di
tabella 12.
esposizione al rumore previsti dal Decreto
I risultati della valutazione acustica ottenuti non
Legislativo n. 81 del 9.04.2008.
hanno evidenziato criticità o difformità dai limiti
Tutto il personale operativo ha ricevuto
stabiliti dalla zonizzazione acustica del territorio.
adeguata formazione in merito al rischio rumore
L’impianto ha inoltre provveduto alla mappatura
ed ha in dotazione, unitamente agli altri
del rumore interno; in nessuna area
dispositivi di protezione individuale, apposite
dell’impianto sono raggiunti livelli di rumore di
cuffie protettive.
Tabella 12 – Valori di rumore diurno misurati all’esterno dell’impianto (valori di L95 in dB[A])
punto 1
punto 2
punto 3
punto 4
punto 5
punto 6
punto 7
punto 8
punto 9
punto 10
punto 11
limite
Immissione
Classe III
60/50
Immissione
Classe III
60/50
Immissione
Classe III
60/50
Emissione
Classe III
55/45
Emissione
Classe III
55/45
Emissione
Classe III
55/45
Emissione
Classe VI
65/65
Emissione
Classe VI
65/65
Immissione
Classe III
60/50
Immissione
Classe III
60/50
Immissione
Classe III
60/50
Modulo 1
41
41
40
51
42
43
53
53
42
52
39
Modulo 2
32
38
42
45
36
37
52
54
33
45
33
Utilizzo risorse naturali
di eventi meteorici eccezionali, devia la portata
Acqua industriale
d’acqua eccedente verso i bacini di laminazione.
L’acqua industriale necessaria all’alimentazione
Il quantitativo di acqua industriale prelevata nel
del ciclo termico e dei servizi generali
corso del 2011 è stato pari a 106.760 m3.
dell’impianto è prelevata dalla Roggia Acquanera
In attuazione alla specifica prescrizione
gestita dal Consorzio di Irrigazione e Bonifica
contenuta nel parere di compatibilità ambientale
Ovest Sesia e Baraggia, con il quale è stata
del Ministero dell’Ambiente DEC/VIA/727
sottoscritta il 10.5.1994 (scadenza 9.5.2024)
dell’11.4.1991 (citato in appendice), l’impianto
apposita convenzione che regola le modalità sia
di Leri ha attuato, attraverso il Laboratorio di
di prelievo che di restituzione dell’acqua dalla
Piacenza di ENEL Produzione, un piano di
Roggia stessa.
monitoraggio della qualità delle acque del corpo
La Convenzione, oltre a definire le attività di
idrico ricettore (Roggia Acquanera), per valutare
manutenzione delle opere di presa e gli oneri
eventuali effetti determinati dalla presenza
economici collegati all’uso ed alla restituzione
dell’impianto; sono state condotte campagne di
delle acque, stabilisce limiti massimi quantitativi
indagine nel periodo antecedente l’entrata in
di prelievo e di restituzione.
esercizio dell’impianto (1994 e 1995) e
Il quantitativo massimo prelevabile è pari a 0,05
proseguite negli anni successivi (1997, 1998,
3
m /sec; l’impianto ha installato appositi
1999 e 2000).
contatori volumetrici e dispone di specifica
Le indagini condotte negli anni hanno
procedura operativa che definisce attività e
evidenziato che le acque della Roggia Acquanera
responsabilità per l’ottemperanza agli obblighi
presentano un regime idrologico variabile (da 57
sottoscritti.
a 6.600 l/sec), con contenuto salino piuttosto
La restituzione è consentita per un quantitativo
3
costante nel tempo, mentre le portate
massimo di 0,5 m /sec ed è regolata da uno
influiscono sul trasporto solido; dai rilievi
stramazzo in cemento armato che, in occasione
effettuati non emergono influenze dovute alla
presenza dell’impianto.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
41
Energia elettrica
propedeutiche alla realizzazione e durante le
Per l’alimentazione dei servizi ausiliari elettrici
attività di costruzione dell’impianto non si sono
l’impianto di Leri impiega una parte dell’energia
riscontrate evidenze di materiale inquinante di
prodotta; in caso di totale fermata dei gruppi di
nessun tipo.
produzione l’energia elettrica necessaria è
Il controllo e la sorveglianza di attività
prelevata dalla rete nazionale di distribuzione.
significative (ad es. gestione rifiuti, vasche
Nel corso del 2011 l’impianto ha consumato 14,0
interrate, serbatoio di gasolio) consentono di
GWh di energia elettrica.
intervenire immediatamente e quindi di
Per valutare l’andamento nel tempo dei consumi
prevenire una eventuale contaminazione del
di energia elettrica dell’impianto, è
suolo e del sottosuolo.
rappresentato nel grafico 13 il rapporto tra tali
Nell’impianto di Leri sono presenti 26 vasche
consumi ed il totale dell’energia netta prodotta
interrate, che fanno parte del sistema di
dall’impianto; la variazione del dato è imputabile
trattamento delle acque reflue ITAR e della
ai diversi periodi di inattività dei gruppi di
relativa rete di raccolta e recapito delle acque
produzione che si verificano durante l’anno, nel
all’ITAR stesso; le vasche contengono le varie
corso dei quali si registrano comunque dei
tipologie di acque descritte nel paragrafo
consumi di energia elettrica per l’alimentazione
“Scarichi idrici”.
di servizi ausiliari delle unità di produzione e dei
L’impianto di Leri attua specifici piani di
servizi logistici di centrale.
controllo, definiti da apposita procedura, per
I dati del consumo specifico di energia elettrica
assicurarne l’efficienza e la tenuta.
degli anni 2010 e 2011 non sono rappresentativi
Monitoraggio della falda superficiale
a causa dell’indisponibilità dell’impianto per
Il controllo dell’inquinamento della falda
l’intero 2010 e parte del 2011 e del ridotto
superficiale è stato effettuato dal Laboratorio di
funzionamento registrato per la restante parte
Piacenza di ENEL Produzione tramite apposite
del 2011 (vedi grafico 1).
indagini sulle caratteristiche chimico-fisiche delle
Grafico 13 – Rapporto tra energia elettrica
acque di quattro piezometri, individuati in
consuma ed energia elettrica prodotta (dati in %)
accordo con la Regione Piemonte, che sono state
effettuate prima (1994 e 1995) e dopo l’entrata
8,0
in esercizio dell’impianto (1997, 1998, 1999 e
6,9
7,0
2000).
Le acque dei quattro pozzi presentano
6,0
3,5
4,0
3,0
2,0
1,0
non rappresentativo
non rappresentativo
5,0
4,4
0,0
2007
2008
2009
2010
2011
Energia consumata/energia prodotta
caratteristiche chimico-fisiche piuttosto simili tra
loro ed i parametri misurati non presentano
evidenze di inquinamento.
Il raffronto delle misure registrate nelle diverse
indagini evidenzia valori piuttosto omogenei
nell’arco dei sette anni di monitoraggio.
Monitoraggio dell’acidità dei suoli
Il Laboratorio di Piacenza di ENEL Produzione ha
effettuato indagini per la sorveglianza di
Contaminazione del suolo e del
eventuali effetti ambientali, dovuti alle emissioni
sottosuolo
in atmosfera dell’impianto di Leri, sulle
Il sito della Centrale di Leri, in origine terreno
caratteristiche chimiche dei terreni, mediante il
agricolo, è stato utilizzato per attività industriali
controllo dell’acidità dei suoli; al termine della
unicamente dall’ENEL; nelle indagini del terreno
stagione vegetativa, in tre postazioni poste nel
raggio di 5 km dall’impianto (Azienda agricole La
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
42
Mandria, Azienda agricola La Corte e Bosco della
dell’impianto (1995) ed una con impianto in
Partecipanza), sono stati rilevati i livelli di acidità
esercizio (1998).
dei suoli a partire da un anno prima
L’area indagata ha compreso due ambiti, uno di
dell’avviamento dell’impianto (1994) e per due
controllo (Azienda agricola La Mandria)
anni successivi alla sua messa in esercizio (1997
potenzialmente soggetto alle emissioni
e 1998).
dell’impianto di Leri, ed uno di confronto quasi
L’analisi è consistita nella rilevazione dei
diametralmente opposto (Azienda agricola La
parametri di pH, calcare totale, calcare attivo,
Corte); l’indagine ha riguardato due diverse
capacità di scambio cationica totale (CSC) e basi
varietà di riso tra le più diffuse della zona (Ariete
di scambio (somma basi scambiabili) su strati di
e Loto), controllando i parametri colturali e
terreno compresi tra 0-10 cm e tra 10-30 cm.
quali-quantitativi della produzione.
I valori rilevati dalle tre indagini evidenziano
I risultati hanno evidenziato l’ottima qualità del
modeste variazioni dei parametri monitorati, non
riso raccolto nelle due annate di indagine e rese
indicanti influenze causate dalla presenza
di produzione sostanzialmente costanti nel
dell’impianto di Leri.
tempo, tali da escludere effetti dovuti alla
Monitoraggio della vegetazione spontanea
presenza dell’impianto di Leri.
Per l’analisi di eventuali possibili effetti prodotti
dalla presenza dell’impianto di Leri sulla
vegetazione spontanea della zona circostante
(Bosco della Partecipanza) sono state effettuate
in collaborazione con IPLA (Istituto per le Piante
da Legno e l’Ambiente di Torino), durante il
periodo vegetativo, due campagne di
monitoraggio prima dell’avviamento
dell’impianto (anni 1993 e 1994) e quattro con
centrale in esercizio (anni 1998, 1999, 2003 e
2004).
Sono stati individuati numerosi esemplari delle
diverse specie arboree presenti nel Bosco della
Partecipanza e valutati secondo classi di danno
in funzione della defogliazione e
depigmentazione delle chiome, in accordo ai
criteri definiti dal regolamento CEE 3528/86 del
Consiglio del 17 novembre 1986 relativo alla
protezione delle foreste nella Comunità contro
l’inquinamento atmosferico e successive
modificazioni ed integrazioni.
Le risultanze delle campagne di monitoraggio
non evidenziano influenze sulla vegetazione
spontanea della zona causate dalla presenza
dell'impianto di Leri.
Monitoraggio delle coltivazioni risicole
In collaborazione con IPLA sono state effettuate
due campagne di monitoraggio sulle coltivazioni
del riso della zona, una prima dell’avviamento
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
43
Aspetti ambientali indiretti
Campi elettromagnetici
In base ai criteri individuati da regolamento CE
L’energia elettrica prodotta dall’impianto di Leri
1221/09 sono stati analizzati quegli aspetti
è trasportata e distribuita da apposite e distinte
ambientali, determinati da attività indirette
strutture del Gruppo (Divisione Infrastrutture e
indotte dall’impianto, per le quali esso non ha
Reti) o da società terze (TERNA), che gestiscono
(od ha solo in parte) il controllo gestionale; per
tali attività nell’ambito delle proprie specifiche
determinare la significatività di tali aspetti si è
responsabilità.
valutato se l’impatto ambientale collegato
Rilievi effettuati presso altri impianti della
riscontri almeno una delle seguenti condizioni:
Divisione Generazione ed Energy Management
•
è oggetto di disposizioni di legge vigenti
su linee a 380 kV di collegamento alla rete
oppure di prevedibili evoluzioni normative;
nazionale di trasporto, analoghe a quelle
genera o può generare conseguenze
dell’impianto di Leri, evidenziano il rispetto dei
ambientali oggettivamente rilevabili;
limiti stabiliti dalla normativa vigente.
riguarda obiettivi strategici della politica
In particolare, da uno studio effettuato presso
ambientale dell’organizzazione;
l’impianto di La Casella, è risultato che nelle
genera o può generare conseguenze
zone di passaggio intorno alla centrale i valori di
economiche rilevanti;
campo magnetico sono compresi tra 0,7 e 2,1
è oggetto della sensibilità sociale delle parti
µT, mentre i valori di campo elettrico risultano
interessate.
compresi tra 0,5 e 2 kV/m; tali valori sono
•
•
•
•
Sono pertanto risultati aspetti ambientali
inferiori ai limiti di legge, fissati con DPCM
indiretti significativi:
8.7.2003 pari a 100 µT per il campo magnetico e
•
i campi elettromagnetici collegati al
5 kV/m per il campo elettrico.
trasporto ed alla distribuzione del “prodotto”
All’interno dell’impianto, nella zona antistante
energia elettrica generata dall’impianto, che
l’ingresso uffici, è inoltre presente un traliccio di
sono disciplinati da specifiche normative ed i
proprietà della società Wind, sul quale sono
cui effetti sono oggetto di elevata sensibilità
posizionate antenne paraboliche con funzione di
sociale;
ponti radio per la trasmissione dati; dai rilievi
il trasporto dei rifiuti prodotti dalle attività
effettuati da Wind nella zona circostante il
dell’impianto, connesso all’obbiettivo della
traliccio il valore massimo di campo elettrico è
Politica Ambientale dell’impianto di
risultato di 0,5 V/m, ampiamente inferiore al
ottimizzare il recupero dei rifiuti;
livello di attenzione di 6 V/m indicato dal DPCM
•
•
i comportamenti ambientali di fornitori
8.7.2003.
ed appaltatori che con i loro prodotti e servizi
Trasporto rifiuti
interagiscono con le attività dell’impianto ed, in
Le attività di esercizio e manutenzione svolte
caso di comportamenti difformi da quelli previsti
dall’impianto di Leri comportano la produzione di
dal Sistema di Gestione Ambientale adottato
alcune tipologie di rifiuti, che vengono avviati
dall’impianto, possono causare conseguenze
allo smaltimento od al recupero.
ambientali rilevanti.
La distanza dell’impianto di destinazione finale
del rifiuto prodotto, determina aspetti ambientali
indiretti differenti. Il numero di trasporto di
rifiuti effettuati su strada con automezzi risulta
di modesta entità, tale da non determinare
incrementi di traffico di qualche significato.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
44
Tabella 13 – Numero di trasporti effettuati per smaltimento e recupero dei rifiuti
Trasporti totali
di cui:
entro 25 km
tra 25 e 80 km
oltre 80 km
2007
n.
%
2008
n.
%
2009
n.
%
2010
n.
%
2011
n.
%
19
27
23
27
30
7
8
4
37
42
21
9
14
4
33
52
15
2
17
4
9
74
17
3
19
5
11
70
19
3
18
9
10
60
30
aspetti ambientali che li riguardano; questa
Comportamenti ambientali di fornitori
azione informativa è rivolta in generale a tutti gli
ed appaltatori
appaltatori.
L’impianto ha richiesto, in particolar modo nelle
Procedure, requisiti ed obblighi previsti dal
fase costruttiva iniziale, interventi di terzi per la
Sistema di Gestione Ambientale, che riguardano
fornitura ed il montaggio di apparecchiature ed
terzi operanti presso l’impianto, sono definiti in
impianti e di servizi di vario genere.
fase di richiesta di offerta alle ditte interessate
Nell’attuale fase di esercizio le principali attività
ed approfonditi nel corso di apposite riunioni ed
dell’impianto che possono richiedere l’intervento
attraverso l’illustrazione delle procedure del SGA
di terzi, sono:
di specifico interesse prima dell’inizio delle
•
fornitura di prodotti e sostanze utilizzate
attività; il rispetto dei requisiti ambientali
dall’impianto;
richiesti è oggetto di sorveglianza da parte del
•
smaltimento dei rifiuti;
personale dell’impianto.
•
attività di manutenzione.
L’impianto dispone di una procedura per
l’informazione ed il controllo degli appaltatori e
fornitori di beni e servizi, che mira a richiamare
l’attenzione sulla Politica e sulla gestione
ambientale adottata dall’impianto, in modo da
stimolare la loro collaborazione quando vi sono
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
45
Salute e sicurezza dei lavoratori
La sicurezza e la tutela della salute negli
occorsi durante il percorso residenza-luogo di
ambienti di lavoro rappresentano, insieme alla
lavoro e viceversa).
tutela dell’ambiente, temi prioritari del Gruppo
Negli anni 2008÷2011 non si è registrato alcun
Enel.
infortunio, mentre nel corso del 2007 si sono
L’impianto di Leri ha provveduto a valutare i
verificati due infortuni, di cui uno in itinere con
rischi per la salute e la sicurezza presenti
la perdita di rispettivamente di 21 e 15 giornate
nell’ambiente di lavoro, conformemente al D.Lgs
di lavoro.
81/2008, ed informare e formare il proprio
L’indice di frequenza (If) rilevato per l’impianto
personale su tali rischi.
di Leri nell’anno 2007 risulta superiore a quello
Il personale ha in dotazione i dispositivi di
di riferimento di ENEL, in conseguenza anche
protezione antinfortunistica per l’espletamento
della progressiva riduzione del personale, e
delle proprie mansioni ed ha ricevuto idonea
quindi del numero di ore lavorate nell’anno, che
formazione al loro corretto uso.
determina, anche a fronte di un solo infortunio,
In tabella 12 sono riportati gli indici infortunistici
valori dell’indice compresi tra 11 e 13,5.
di frequenza (If) e di gravità (Ig) dell’impianto di
Negli anni considerati non si sono verificati
Leri, raffrontati con quelli rilevati
incidenti mortali o che abbiano provocato
complessivamente in ENEL; nel computo degli
invalidità permanenti.
indici non sono compresi quelli in itinere (ovvero
Tabella 14 – Indici infortunistici
2007
2008
2009
2010
2011
If impianto Leri
If di ENEL
13,2
5,47
0
3,70
0
3,60
0
2,80
0
*
Ig impianto Leri
Ig di ENEL
0,28
0,22
0
0,15
0
0,14
0
0,13
0
*
If. indice di frequenza = numero di infortuni x 1.000.000/ore lavorate
Ig. indice di gravità = numero di giorni di assenza per infortuni x 1.000/ore lavorate
*) dato in fase di elaborazione, attualmente non disponibile
A completamento del percorso avviato nel 2006,
inoltre, sulla base della valutazione degli aspetti
la Divisione GEM nel corso del 2008 ha esteso la
ambientali dei processi e delle operazioni che
certificazione del Sistema di Gestione della
possono dare luogo, in situazione di emergenza,
Sicurezza (SGS), conformemente agli standard
ad impatti ambientali significativi, ha
internazionali OHSAS 18001, all’intero
predisposto procedure gestionali ed operative
complesso della Divisione, comprendendo anche
che definiscono le responsabilità e gli interventi
l’impianto di Leri, con regolari rinnovi anche per
da porre in atto per lo spandimento accidentale
gli anni successivi.
di gasolio e di sostanze chimiche pericolose quali
L’impianto di Leri ha predisposto un Piano di
ammoniaca, acido cloridrico, cloruro ferrico,
Emergenza Interno generale per far fronte a
polielettrolita e soda durante le operazioni di
situazioni di pericolo grave ed immediato;
riempimento dei serbatoi di stoccaggio.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
46
Sono previste periodiche azioni formative sulla
edizione dell’International Safety Week
gestione delle emergenze ed esercitazioni
(Settimana Internazionale della Sicurezza), che
pratiche che simulano il verificarsi di tali
si è svolta, come le tre precedenti, nei luoghi di
situazioni.
lavoro in tutti i paesi dove ENEL è impegnata;
Per tutto il personale dell’impianto sono
l’International Safety Week 2011 si è
periodicamente organizzati corsi interni ed
focalizzata sulla sensibilizzazione del personale
esercitazioni pratiche di prevenzione incendi;
nell’applicazione di comportamenti sicuri nei
inoltre il personale addetto alla squadra di primo
luoghi di lavoro ed alla guida, ponendo in
intervento (17 persone), individuato dal Datore
particolare l’accento sull’importanza di un vivere
di Lavoro ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs.
sano dentro e fuori l’ambiente di lavoro.
81/2008, ha frequentato le specifiche azioni
In ogni Divisione e in ogni Paese sono stati
formative previste dalla normativa vigente ed è
organizzati incontri, safety walk, seminari
in possesso dell’attestato di idoneità per
tematici e momenti di formazione, iniziative con
l’espletamento dell’incarico (rischio elevato)
gli appaltatori e altro ancora.
rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del
Tutto il personale dell’impianto di Leri è stato
Fuoco di Vercelli.
interessato dall’iniziativa attraverso l’evento di
Tutto il personale dell’impianto è sottoposto a
apertura della settimana, curato dal responsabile
sorveglianza sanitaria da parte del medico
dell’Unità di Business, dalla visita operativa del
competente nominato dal Datore di Lavoro che,
management sull’impianto (Safety walk),
in relazione alla mansione ed ai rischi per la
incentrata sulla verifica della corretta
salute ad essa associati, stabilisce per ciascun
applicazione di norme di sicurezza e
lavoratore idonei protocolli di sorveglianza.
comportamenti del personale (Enel e ditte) al
La diffusione della cultura della sicurezza è
lavoro, dal workshop con le ditte appaltatrici
obiettivo prioritario del Gruppo ENEL, articolato
focalizzata al miglioramento dei processi e dei
in numerosi progetti che coinvolgono tutta la
rapporti con appaltatori e fornitori, simulazioni di
struttura ad ogni livello.
sicurezza e dalla distribuzione di materiale
In particolare nel periodo 28 novembre ÷ 4
didattico ed informativo appositamente
dicembre 2011, ENEL ha organizzato la quarta
predisposto.
Figura 14 – Giornata di apertura della Safety Week 2011
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
47
LA POLITICA AMBIENTALE DELL’UNITA’ DI BUSINESS
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
48
IL PROGRAMMA AMBIENTALE
In relazione alla Politica Ambientale adottata
dall’impianto “G. Ferraris”, alle risultanze
emerse dall’analisi degli aspetti ambientali, alle
RIS/07 – Installazione di nuovo sistema di
misura della portata del gas naturale
RIS/08 – Installazione di nuove pompe di
risorse economiche disponibili ed agli indirizzi di
calore per il condizionamento estivo ed
priorità del vertice aziendale, sono state
invernale degli edifici di centrale
programmate le azioni vere e proprie e
predisposti i piani di miglioramento riportati nei
RIS/09 – Modifica del sistema di
combustione delle caldaie ausiliarie
Programmi Ambientali contenuti nelle
Nel corso del 2011 sono stati completati gli
Dichiarazioni Ambientali 2002, 2004 e 2007.
interventi di miglioramento ARI/02, ARI/03,
Il precedente Programma Ambientale 2008÷-
ACQ/06, RIS/07 e RIS/09.
2010, sintetizzato in tabella 15, ha registrato, a
Per l’intervento di miglioramento RIS/08, il cui
conclusione del triennio, il completamento di
completamento è previsto nel corso del 2013, al
tutte le attività previste.
momento non emergono criticità particolari che
Il nuovo Programma Ambientale del triennio
possano pregiudicarne l’attuazione nella
2011÷2013, illustrato nella Dichiarazione
tempistica stabilita.
Ambientale 2010 e sintetizzato in tabella 16, da
Inoltre l’impianto ha individuato un nuovo ed
continuità a quelli precedenti, ed è costituito dai
ulteriore intervento di miglioramento, rispetto a
seguenti interventi di miglioramento:
quelli contenuti nel Programma Ambientale
ARI/02 – Impiego di autoveicoli a trazione
2011÷2013 riguardante:
elettrica
ARI/04 – Implementazione delle
ARI/03 – Installazione misuratore di portata
informazioni per la gestione emissioni (vedi
fumi sui camini dei Modulo1 e Modulo 2
tabella 16).
ACQ/06 – Installazione di un nuovo
misuratore delle precipitazioni atmosferiche
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
49
Tabella 15 – Sintesi obiettivi di miglioramento ambientale triennio 2008÷2010
Sigla
RIF/03
Aspetto
ambientale
Situazione attuale
Gestione dei
rifiuti:
adozione di una
procedura
informatica
centralizzata di
gestione dei
rifiuti
Le compilazioni
documentali
(annotazioni su
registro di
carico/scarico dei
rifiuti, formulari di
trasporto, MUD)
previsti dalla
vigente normativa
sono eseguite, in
accordo con le
specifiche
procedure
operative del SGA,
dal responsabile
della gestione
rifiuti, che effettua
altresì il controllo
della correttezza e
congruità delle
autorizzazioni degli
smaltitori a cui
vengono affidati i
rifiuti prodotti.
Intervento
proposto
Adozione di una
piattaforma
informatica
centralizzata
(WinSmart) di
supporto, gestione
e controllo delle
fasi di smaltimento
dei rifiuti prodotti
dall’impianto.
Il progetto
consentirà:
Respons.
Data
raggiungimento
Miglioramento delle
attività di gestione e
controllo delle fasi di
smaltimento dei rifiuti
prodotti dall’impianto
Tecnico
Entro il
Specialista 31.12.2008
Ambiente
e
Realizzato
Sicurezza
• l’operatività su
•
•
•
•
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Obiettivo
un’unica
piattaforma
centralizzata,
comune ai vari
impianti di
produzione ENEL;
il costante e
tempestivo
aggiornamento con
le disposizioni
legislative in vigore,
relative alle fasi di
smaltimento dei
rifiuti;
la gestione
centralizzata di
anagrafiche comuni
di trasportatori e
smaltitori;
la produzione e
stampa di tutta la
reportistica
gestionale e di
legge (registro,
formulari, MUD);
il supporto al
controllo delle
procedure di
gestione dello
smaltimento dei
rifiuti.
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
50
Sigla
RIS/05
RIS/06
Aspetto
ambientale
Situazione attuale
Utilizzo di
risorse
naturali: carta
uso ufficio ed
energia elettrica.
Razionalizzazio
ne dispositivi di
stampa, fax e
scanner uffici
Ciascuna
postazione
informatica è
dotata di propria
stampante di vario
modello a servizio
esclusivamente del
personal computer
ad essa collegato;
sono inoltre
presenti dispositivi
comuni per
fotocopiatura, fax
e scanner di
documenti.
Utilizzo di
risorse
naturali: gas
naturale.
Piano di
controlli e
prove per
ottimizzare
l’affidabilità al
rientro in
servizio
Intervento
proposto
Installazione di 5
nuovi dispositivi
condivisi di stampa
e funzioni multiple
(fotocopie, fax e
scanner), collegati
alle varie
postazioni di
lavoro dalla rete
informatica interna
ed
opportunamente
dislocate negli
uffici, con
rimozione dei
dispositivi di
stampa e
riproduzione
documenti
attualmente
presenti (n. 50
stampanti per PC,
n. 3 fotocopiatrici,
n. 2 fax e n. 2
scanner).
Le attuali modalità Completare ed
di funzionamento
ottimizzare un
piano di controlli e
richieste
all’impianto che
prove del
comportano
macchinario
periodi di fermata
principale sempre
più spinto ed
lunghi ed
avviamenti sempre accurato da
meno frequenti,
attuarsi nei periodi
determinano
di fermata delle
unità produttive, al
l’aumento delle
possibilità di fallire fine di contenere al
l’avviamento
massimo il numero
quando richiesto.
di avviamenti non
riusciti.
Un avviamento
fallito comporta,
Il piano prevede
tra l’altro, un
schede di
maggior consumo
istruzione e schede
di verifica,
di gas naturale.
definendo
modalità,
frequenze e
responsabilità delle
attività,
documentandone
l’effettuazione e gli
esiti.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Obiettivo
Respons.
Data
raggiungimento
Riduzione del consumo
di carta ad uso ufficio,
grazie alle funzionalità
avanzate dei nuovi
dispositivi multifunzione
(in particolare per la
configurazione di
stampa impostata di
base con modalità
fronte/retro);
Coordin.
dello
Staff
Entro il
31.12.2008
Realizzato
Riduzione dell’energia
elettrica
complessivamente
assorbita per le attività
di stampa e
riproduzione documenti
ed in condizione di
standby (n. 5 nuovi
apparecchi a fronte dei
57 precedentemente in
uso), stimabile in circa
6.000 kWh/anno
Mantenere
complessivamente nel
triennio 2008÷2010
un'affidabilità media al
rientro, intesa come
percentuale degli
avviamenti totali riusciti
sul totale di quelli
richiesti, superiore
all’87,5%.
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
Conduttore Entro il
di ciclo
31.12.2010
combinato
con compiti
Realizzato
di coordin.
51
Sigla
ARI/01
Aspetto
ambientale
Emissioni in
atmosfera Utilizzo di
risorse
naturali:
gasolio.
Controllo
periodico delle
emissioni in
atmosfera e
della
combustione
delle caldaie
ausiliarie.
SOS/04 Impiego di
materiali e
sostanze ad
effetto serra
Sorveglianza
consumi SF6.
SOS/05 Impiego di
materiali e
sostanze
Coibentazioni
in fibre
ceramiche
Situazione attuale
Le caldaie
ausiliarie sono
impiegate
esclusivamente
nella condizione in
cui tutte le sezioni
produttive
dell’impianto sono
ferme.
Le attuali modalità
di funzionamento
richieste
all’impianto
comportano
frequenti lunghi
periodi di fermata
ed impongono
quindi un sempre
maggior utilizzo
delle caldaie
ausiliarie, con
incremento,
rispetto al passato,
dei consumi di
gasolio e delle
emissioni in
atmosfera.
L’esafluoruro di
zolfo (SF6) è il gas
dielettrico
utilizzato come
isolante nei
condotti sbarre ed
in alcuni
interruttori elettrici
a 6kV.
La sorveglianza su
tali
apparecchiature è
compreso
nell’ambito del
piano di controlli
generale eseguiti
dal personale di
esercizio in turno.
La coibentazione
delle due turbine a
vapore è
attualmente
realizzata con
coibente in fibra
ceramica
contenuto in
cuscinetti; tutta la
coibentazione è in
perfetto stato di
conservazione e
non presenta
pericoli di
eventuali
dispersione di fibre
nell’ambiente
esterno.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Intervento
proposto
Obiettivo
Respons.
Data
Predisposizione di
un piano di
controlli periodico
della combustione
con misura delle
emissioni in
atmosfera che
garantisca il
funzionamento
delle caldaie nelle
condizioni di
maggior efficienza.
Si prevedono sia
controlli interni che
attività affidate a
terzi
Esercire costantemente
le caldaie nelle
condizioni
corrispondenti al miglior
assetto di combustione,
con rendimento
(consumo di gasolio) ed
emissioni in atmosfera
ottimali.
Respons.
Entro il
Isola
31.12.2008
Produttiva
Definire ed attuare
un programma di
sorveglianza con
istruzioni operative
specifiche che
definiscono il tipo
di controlli, la
periodicità di
effettuazione, le
responsabilità e ne
documentino
l’esito e le azioni
conseguenti, al
fine di far
prontamente
fronte ad eventuali
perdite di SF6.
Ottenere nel triennio
2008÷2010 una
riduzione del 10% dei
consumi registrati nel
corso del 2007 (340
kg/anno di SF6), dovuti
a perdite.
Conduttore Entro il
di ciclo
31.12.2010
combinato
con compiti
Realizzato
di coordin.
In occasione della
manutenzione
programmata 2008
sulle due turbine a
vapore
sostituzione
completa
dell’attuale
coibentazione in
fibra ceramica, con
altro materiale
isolante non
classificato R49.
Riduzione delle sostanze Respons. Entro il
classificate R49 presenti Isola
31.12.2008
Produttiva
sull’impianto, con
eliminazione di circa
Realizzato
1.500 kg di
coibentazione in fibra
ceramica.
raggiungimento
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
Realizzato
52
Tabella 16 – Sintesi obiettivi di miglioramento ambientale triennio 2011÷2013
Sigla
ARI/02
ARI/03
Aspetto
ambientale
Emissioni in
aria,
utilizzo di
risorse
naturali.
Impiego di
autoveicoli a
trazione
elettrica.
Emissioni in
aria.
Monitoraggio
delle emissioni
dai camini
principali.
ACQ/06 Scarichi idrici
in acqua.
Installazione di
un nuovo
misuratore
delle
precipitazioni
atmosferiche.
Situazione iniziale
Intervento
proposto
L’attuale parco
autoveicoli della
centrale è
costituito da veicoli
tutti azionati da
motori a
combustione
interna che
impiegano
carburanti
tradizionali
(benzina e
gasolio).
Sostituzione di due
degli attuali veicoli
tradizionali in
dotazione, con
altrettanti a
trazione elettrica.
La determinazione
della portata dei
fumi scaricati
attraverso i
camini dei due
moduli di
produzione
avviene
attraverso il
calcolo
stechiometrico
della quantità di
gas naturale
consumato.
Tale metodologia è
ritenuta accettabile
dal decreto AIA
rilasciato alla
Centrale.
Installazione di
misuratori di
portata fumi sui
camini di ciascuno
dei due moduli di
produzione, per il
monitoraggio in
continuo della
portata fumi
emessa in tutte le
condizioni di
esercizio (transitori
di avviamento e
fermata, normale
funzionamento); la
misura è acquisita
dal Sistema di
Monitoraggio delle
Emissioni (SME)
per le successive
elaborazioni.
Il decreto AIA
rilasciato alla
centrale prevede
che, oltre all’annuale
determinazione
analitica della
quantità di acque
meteoriche scaricate
nel corpo ricettore,
sulle acque non
potenzialmente
inquinabili da oli in
uscita dall’impianto,
vengano
periodicamente
eseguite analisi per
verificare la presenza
di sostanze oleose,
solidi sospesi ed
idrocarburi, durante
eventi di pioggia con
precipitazioni
superiori a 5 mm.
Attualmente la
determinazioni di
eventi di piovosità
>5 mm avviene
attraverso la
consultazione di siti
internet di
informazione
meteorologica di
Amministrazioni
locali od Istituzioni.
Installazione sul
tetto di sala
macchina di un
pluviometro in
grado di fornire
costantemente al
personale di
Esercizio in turno
presente in Sala
Controllo il dato di
piovosità in tempo
reale.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Obiettivo
Respons.
Data
raggiungimento
Coordin.
Evitare l’emissione in
dello
aria degli inquinanti
Staff
prodotti dalla
combustione di
carburante tradizionale
ed in particolare di
circa 1.300 kg di
CO2/anno 1).
Ottenere, inoltre, un
risparmio di carburante
pari a circa 650 l/anno 1)
Entro il
31.12.2011
Realizzato
1) Riferiti ad una
percorrenza di circa 5.000
km/anno, per ciascun
veicolo
Miglior determinazione
delle emissioni massiche
prodotte dall’impianto.
La misura in continuo
della portata di fumi
emessi, acquisita dal
Sistema di Monitoraggio
delle Emissioni (SME) ed
associata alla
rilevazione in continuo
della concentrazione dei
singoli inquinanti,
consente in tutte le fasi
di esercizio (transitori di
avviamento e fermata,
normale
funzionamento), la
precisa determinazione
delle quantità di NOX e
CO emesse in
atmosfera.
Ottimizzazione del
controllo degli scarichi
idrici di centrale
attraverso una puntuale
definizione delle
situazioni di piovosità
locale >5 mm.
La misurazione della
piovosità rilevata
localmente, consente di
evitare il ricorso a dati
meteorologici forniti da
Amministrazioni locali
od Istituzioni, che
rilevano tale dato non
sempre in località vicine
all’impianto od in tempo
reale; tali circostanze,
soprattutto in occasione
di precipitazioni
temporalesche estive,
possono fornire
informazioni non
attendibili sulla reale
piovosità specifica del
sito.
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
Special. di Entro il
manuten. 31.12.2011
Realizzato
Special. di Entro il
manuten. 31.12.2011
Realizzato
53
Sigla
Aspetto
ambientale
Situazione iniziale
RIS/07
Utilizzo di
risorse
naturali – Gas
naturale.
Installazione di
un nuovo
sistema di
misura del gas
naturale.
La misura della
portata del gas
naturale fornito da
SNAM alla Centrale
è determinata
attraverso un
misuratore di tipo
venturimetrico
costituito da un
orifizio tarato; la
misura di portata è
determinata dalla
differenza di
pressione rilevata
tra monte e valle
dell’orifizio.
RIS/08
Utilizzo di
risorse
naturali –
Gasolio.
Installazione di
nuove pompe
di calore per il
condizionament
o estivo ed
invernale degli
edifici di
centrale.
Il riscaldamento
degli edifici
logistici di centrale
(uffici, sala
manovra,
spogliatoi e
portineria, mensa)
è effettuato dalle
caldaie ausiliarie
alimentate a
gasolio.
Il raffreddamento
estivo degli edifici
avviene attraverso
condizionatori con
l’impiego di
compressori che
utilizzano gas
refrigeranti ad
effetto serra.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Intervento
proposto
Sostituzione
dell’attuale
sistema di misura,
con uno di maggior
precisione (tipo
volumetrico), in
accordo con il
piano nazionale
adottato da ENEL
di progressiva
sostituzione di tutti
gli apparati di
misura del gas
naturale di tale
tipologia.
Il nuovo sistema
determina la
portata di gas
attraverso il
conteggio del
numero di giri di
una piccola turbina
posta all’interno
della tubazione e
messa in rotazione
dal flusso di gas in
transito; tale tipo
di strumentazione,
oltreché di
maggior precisione
è anche meno
influenzato dalle
variazioni di
temperatura
esterne.
Installazione
di
apposite pompe di
calore a servizio
degli
edifici
di
centrale (n. 2 per
sala manovra, n. 2
per uffici ed una
ciascuno per locali
portineria/spogliat
oi e mensa), che
provvedono
al
condizionamento
estivo ed invernale
in
luogo
delle
caldaie ausiliarie e
dei
sistemi
di
condizionamento
estivo
con
compressori di gas
refrigerante.
Obiettivo
Respons.
Data
raggiungimento
Respons.
Entro il
Miglior precisione nella
Isola
determinazione del
31.12.2012
Produttiva
quantitativo di gas
Realizzato
naturale consumato
dall’impianto.
La maggior precisione
del dato determina di
conseguenza una
miglior accuratezza di
tutti i dati, anche
ambientali, che si
basano sul consumo del
gas quali, ad esempio,
l’indicatore chiave
dell’efficienza energetica
(consumo specifico) e le
emissioni di CO2
(emissions trading).
Respons.
Minor consumo di
Entro il
risorse naturali (gasolio) Isola
31.12.2013
Produttiva
impiegato dalle caldaie
ausiliarie.
Minori emissioni in
atmosfera di NOX, CO,
polveri e CO2 prodotte
dal funzionamento delle
caldaie ausiliarie.
Minori consumi di gas
refrigeranti ad effetto
serra impiegati nei
sistemi di
condizionamento con
compressori di
raffreddamento.
Si stima un minor
utilizzo medio annuo di
150.000 kg di gasolio e
l’azzeramento delle
immissioni di Freon R22
in atmosfera.
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
54
Sigla
Aspetto
ambientale
Situazione iniziale
RIS/09
Utilizzo di
risorse
naturali –
Gasolio
Emissioni in
atmosfera delle
caldaie
ausiliarie.
Modifica del
sistema di
combustione
delle caldaie
ausiliarie.
Le caldaie ausiliarie in
origine erano
prioritariamente
destinate a fornire il
vapore necessario
all’avviamento dei
moduli di produzione,
partendo dalla
condizione di impianto
completamente
fermo; pertanto il loro
sistema di
combustione è settato
per un range di
funzionamento in
grado di fornire, alle
condizioni ottimali, le
quantità di vapore
necessarie
all’avviamento dei
moduli di produzione.
l sempre più
prolungati periodi di
completa fermata dei
moduli di produzione
hanno comportato
negli ultimi anni
l’impiego delle caldaie
ausiliarie
principalmente per il
riscaldamento degli
edifici logistici di
centrale (uffici, sala
manovra, spogliatoi e
portineria, mensa),
che richiede una
capacità produttiva
ridotta ed in un
campo di
funzionamento
originariamente non
previsto. Attualmente
si lavora con un carico
superiore al
necessario nel rispetto
dei limiti emissivi.
Modifica del
sistema di
combustione,
attraverso la
sostituzione delle
piastrine degli
iniettori gasolio e
la modifica dei
vorticatori aria
comburente, per
abbassare il range
di funzionamento e
permettere migliori
prestazioni delle
caldaie anche
nell’impiego per il
riscaldamento
degli edifici
logistici di
centrale.
Specialista Entro il
Minor consumo di
risorse naturali (gasolio) di
31.12.2011
manutenz.
impiegato dalle caldaie
Realizzato
ausiliarie.
Conseguenti minori
Nota: a seguito
emissioni ponderali in
della modifica si
atmosfera di NOX, CO,
è rilevato un
polveri e CO2 prodotte
minor consumo
me-dio di
dal funzionamento delle
gasolio di circa
caldaie ausiliarie.
24,300
Si stima un minor
kg/anno, a
utilizzo medio annuo di
fronte di
61.000 kg di gasolio ed
61.000 kg
una riduzione di circa il
inizialmente
10% delle emissioni
previsti.
ponderali annue di NOX,
CO, polveri e CO2.
ARI/04
Emissioni in
aria –
Implementazio
ne delle
informazioni
per la gestione
emissioni.
L’Autorizzazione
Integrata
Ambientale (AIA)
prescrive tempi
limite di
avviamento, la cui
osservanza è
demandata
all’operatore di
Sala Manovra che
esegue il conteggio
del tempo
trascorso; il
superamento del
tempo limite
comporta la
sospensione
dell’attività ed il
dover procedere
ad un nuovo
avviamento.
Implementazione
del Sistema di
Monitoraggio delle
Emissioni (SME),
che preveda il
conteggio
automatico del
tempo di
avviamento con
indicazione in Sala
Manovra della
tipologia di
avviamento in corso
e del relativo tempo
trascorso.
L’intervento
consentirà un
miglior
monitoraggio delle
fasi di avviamento
con possibile
riduzione degli
avviamenti interrotti
per superamento
dei tempi limite
prescritti in AIA.
Riduzione delle
emissione di inquinanti
gassosi dovute ad
avviamenti falliti per
superano il tempo limite
prescritto in AIA.
Un avviamento tipico da
freddo comporta
l’emissione in atmosfera
di circa 180 kg di NOX e
1.500 kg di CO.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Intervento
proposto
Obiettivo
Respons.
Data
raggiungimento
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
Tecnico
Entro il
Specialista 30.06.2012
Esperto
Elettroreg.
55
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
Il Sistema di Gestione Ambientale è la parte del
nuovo al nuovo regolamento CE 1221/09 (EMAS
sistema di gestione generale comprendente la
III).
struttura organizzativa, le attività di
Attuazione e funzionamento del
Sistema di Gestione Ambientale
pianificazione, le responsabilità, le prassi, le
procedure, i processi e le risorse per elaborare,
mettere in atto, conseguire, riesaminare e
mantenere attiva la Politica Ambientale adottata.
Nel 2001, in rispondenza alla politica ambientale
dell’Enel ed agli obiettivi individuati nel campo
dei sistemi di gestione ambientale riportati in
appendice, l’impianto di Leri ha intrapreso le
attività necessarie per l’adesione volontaria al
Per permettere il funzionamento e rendere
efficace la gestione ambientale sono stati
individuati specifici ruoli e responsabilità per la
sua attuazione, idonee azioni formative e di
sensibilizzazione di tutto il personale e
predisposte procedure specifiche per garantire:
−
funzioni dell’organizzazione ed esterna con
sistema comunitario di ecogestione e audit
(regolamento CE 761/01), prendendo a
riferimento anche la norma UNI EN ISO 14001;
le parti interessate;
−
−
ha effettuato una analisi ambientale iniziale;
−
ha adottato una politica ambientale del sito;
−
ha proceduto alla definizione degli aspetti
ambientali della propria attività ed alla
individuazione di quelli significativi;
ha identificato, analizzato e raccolto
organicamente le disposizioni normative e le
−
la raccolta, la diffusione ed il controllo della
documentazione costituente il Sistema di
di conseguenza l’impianto di Leri:
−
la comunicazione interna tra i vari livelli e
Gestione Ambientale;
−
il controllo operativo di quelle attività ed
operazioni associate ai propri aspetti
ambientali significativi;
−
l’individuazione di possibili emergenze
ambientali e le modalità per prevenire od
attenuare l’impatto ambientale conseguente.
prescrizioni legali che riguardano gli aspetti
Ruoli e responsabilità individuate
ambientali della propria attività;
nell’ambito del Sistema di Gestione
ha stabilito obiettivi di miglioramento
Ambientale
ambientale, in coerenza con la propria
La struttura organizzativa dell’Unità di Business
Politica Ambientale, ed adottato un
è riportata in figura 15; la responsabilità di
programma di gestione ambientale per il
dirigere le attività dell’impianto è affidata al
loro conseguimento.
Direttore dell’Unità di Business, con
Nel luglio 2002 l’impianto di Leri ha ottenuto la
l’obiettivo del più proficuo utilizzo delle risorse,
certificazione del proprio Sistema di Gestione
mediante un’opportuna concentrazione delle
Ambientale in conformità alla norma UNI EN ISO
attività di servizio e gestionali.
14001 ed a novembre 2003 la registrazione
La Staff di Direzione ha il compito della
EMAS in conformità al regolamento CE 761/01,
gestione ordinaria del personale, elabora il
regolarmente rinnovata nel 2006, nel 2009 e nel
budget dell’Unità di Business e gestisce i
2012 (figura 16), con adeguamento nel 2010 al
rapporti con Enti e Amministrazioni per tutte le
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
56
•
problematiche connesse all’esercizio in tema di
gestione delle attività del pronto intervento
ambiente e sicurezza; supporta inoltre la
(manutenzione accidentale), gestione della
Direzione nel campo della prevenzione e
piccola manutenzione corrente, supporto
protezione in tema di sicurezza ed igiene degli
nell’individuazione ed esecuzione degli
ambienti di lavoro.
interventi di manutenzione di maggior
L’operatività dell’esercizio e della manutenzione
rilevanza;
•
sono affidate ad un’unica struttura denominata
Isola Produttiva che svolge le seguenti
di competenza dell’Unità di Business e delle
attività:
•
schedulazione delle attività di manutenzione
relative risorse;
conduzione dei gruppi di produzione nel
•
attività del laboratorio chimico;
rispetto delle norme aziendali e delle
•
politiche operative e gestione dei materiali.
prescrizioni ambientali;
Figura 15 - Struttura organizzativa dell’UB Leri
Direzione Unità di Business
*) **)
Staff
Isola Produttiva
Esercizio
Manutenzione
Programmazione
Laboratorio chimico
*)
**)
Il Coordinatore dello Staff è il Rappresentante della Direzione
Il Tecnico Specialista Esperto di Ambiente dello Staff è il Coordinatore per il Sistema di Gestione Ambientale ed il
Responsabile della documentazione per il SGA
Nell’ambito della struttura organizzativa
conoscenze in possesso in particolare sulle
dell’Unità di Business è individuata la figura del
tematiche ambientali.
Rappresentante della Direzione prevista dal
Direttore Unità di Business
regolamento prevista dal regolamento CE
II Direttore della UB approva la politica e il
1221/09 e dalla norma UNI EN ISO 14001,
programma ambientale mettendo a disposizione
nonché le figure di Coordinatore del Sistema di
le risorse finanziarie necessarie.
Gestione Ambientale e di Responsabile della
documentazione del Sistema di Gestione
Ambientale, che si è ritenuto necessarie per
assicurare la corretta e costante rispondenza del
Sistema di Gestione Ambientale ai requisiti
Rappresentante della Direzione
Il Rappresentante della Direzione ha il compito
di:
•
gestione ambientale siano stabiliti, applicati
regolamentari richiesti; tutte le nomine sono
e mantenuti in conformità con la Norma e il
effettuate dal Direttore in forma scritta.
L’individuazione delle figure incaricate tiene
conto dell’esperienza lavorativa acquisita, delle
mansioni e delle responsabilità attribuite
nell’ambito della struttura organizzativa, delle
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
assicurare che i requisiti del sistema di
Regolamento applicabili;
•
riferire alla Direzione sulle prestazioni del
Sistema di Gestione Ambientale al fine del
riesame e del miglioramento, comprese le
raccomandazioni per il miglioramento;
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
57
•
•
fornire i supporti organizzativi collegati
Ambientale
autorizzativa contenuta nell’Archivio
riesaminare, assieme alla Direzione, il
Ambientale;
•
raccogliere ed archiviare la documentazione
tutte le indicazioni utili e necessarie sulle
prevista dal Sistema di Gestione Ambientale,
attività da svolgere per la sua
destinata al comparto SGA dell’Archivio
implementazione e per garantire che gli
Ambiente;
•
obiettivi prefissati siano raggiunti;
•
provvedere all’aggiornamento ed alla
corretta gestione della documentazione
Sistema di Gestione Ambientale, fornendo
•
•
all'attuazione del Sistema di Gestione
provvedere alla diffusione, sul server di
approvare i programmi di formazione-
centrale, delle procedure approvate, secondo
informazione e di audit interni, su proposta
le modalità previste dalla specifica procedura
del Coordinatore del Sistema di Gestione
del SGA.
Ambientale;
Il Responsabile della documentazione è stato
approvare le azioni correttive su proposta
individuato nella figura del Tecnico Specialista
del Coordinatore del Sistema di Gestione
Esperto di Ambiente dello Staff dell’Unità di
Ambientale e dei coordinatori di attività
Business.
dell’Isola Produttiva.
Le attività e le responsabilità collegate al
Il Rappresentante della Direzione è stato
Responsabile del Servizio di Prevenzione e
individuato nella figura del Coordinatore dello
Protezione (RSPP), previste dal Decreto
Staff dell’Unità di Business.
legislativo 81/2008 e successive modifiche ed
Coordinatore del Sistema di Gestione Ambientale
integrazioni, sono affidate al Tecnico Specialista
Il Coordinatore del Sistema di Gestione
Esperto di Sicurezza dello Staff dell’Unità di
Ambientale ha il compito di coadiuvare il
Business.
Rappresentante della Direzione ad attuare e
Formazione
mantenere efficiente il Sistema di Gestione
La diffusione della cultura ambientale tra i
Ambientale; in particolare ha le seguenti,
dipendenti rappresenta uno degli impegni della
principali responsabilità:
Direzione del sito; pertanto l’impianto organizza
•
revisionare la documentazione nel caso di
per tutto il personale corsi di formazione e
cambiamenti e modifiche;
informazione riguardanti il Sistema di Gestione
proporre i programmi di formazione–
Ambientale in generale ed i diversi aspetti
informazione e di audit interni, sulla base del
ambientali connessi alle specifiche attività
piani approvati;
eseguite.
verificare l’adeguatezza del Sistema di
Tali corsi sono effettuati sulla base di un piano di
Gestione Ambientale per il raggiungimento
formazione e informazione, approvato e gestito
degli obiettivi prefissati in collaborazione con
in accordo a specifica procedura, e scaturito
il Rappresentante della Direzione;
dalle esigenze aziendali e da quelle evidenziate
proporre le azioni correttive di concerto con i
in ambito operativo.
coordinatori di attività dell’Isola Produttiva.
Comunicazione
•
•
•
Il Coordinatore del Sistema di Gestione
L’azienda ha predisposto e applica procedure per
Ambientale è stato individuato nella figura del
ricevere, registrare, valutare e rispondere a
Tecnico Specialista Esperto di Ambiente dello
comunicazioni interne ed esterne delle parti
Staff dell’Unità di Business.
interessate riguardo alla questione ambientale.
Responsabile della documentazione del SGA
La comunicazione interna ed il coinvolgimento
Il Responsabile della documentazione del SGA
del personale sulle tematiche ambientali avviene
ha il compito di:
nel corso di periodici incontri.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
58
Da tempo l’Unità di Business di Leri promuove
La Dichiarazione Ambientale è disponibile sul
iniziative che consentano al mondo esterno in
sito internet di ENEL (www.enel.it).
generale ed ai cittadini delle zone circostanti
Raccolta, diffusione e controllo della
l’insediamento della centrale in particolare, la
documentazione del Sistema di
miglior conoscenza possibile delle attività che in
Gestione Ambientale
essa sono svolte, in coerenza con gli impegni di
Le procedure costituenti il Sistema di Gestione
trasparenza contenuti nella Politica Ambientale
Ambientale sono rese disponibili mediante
sia del sito che del gruppo ENEL.
archivio informatico accessibile a tutto il
In tale contesto si collocano le visite guidate
personale interessato dal proprio computer;
all’impianto; l’impianto è attrezzato con percorsi
qualsiasi aggiornamento viene segnalato
di visita guidata che utilizzano vari strumenti di
mediante e-mail.
comunicazione per rendere facilmente
Controllo operativo
comprensibile il processo di generazione
dell'energia elettrica in ciclo combinato. Per ogni
elemento significativo dell’impianto è stata
creata una icona di identificazione; inoltre, con
scritte in supergrafica sono evidenziate le grandi
strutture dell'impianto.
L’impianto di Leri ha adottato apposite
procedure per garantire il controllo operativo
delle attività associate ad aspetti ambientali
significativi o di particolare rilevanza ambientale;
sono state predisposte una serie di procedure
tra le quali:
I visitatori sono accolti inizialmente nella sala
multimediale, dove vengono informati sui diversi
aspetti e parti del ciclo produttivo (con filmati e
proiezioni), e quindi guidati da personale
specializzato sull’impianto in esercizio.
Sul sito web ENEL (www.enel.it) è inoltre
possibile effettuare la visita virtuale della
centrale
Importante stimolo alla comunicazione ed alla
trasparenza verso il territorio circostante, ha
avuto la registrazione EMAS dell’impianto, che,
attraverso la diffusione della Dichiarazione
Ambientale (e relativi aggiornamenti annuali),
•
gestione delle emissioni in atmosfera;
•
gestione degli scarichi idrici;
•
gestione delle vasche interrate e delle
potenziali vie di fuga di agenti inquinanti;
•
gestione dei rifiuti;
•
gestione delle sostanze e dei preparati
utilizzati nell’impianto.
Preparazione e risposta alle emergenze
L’impianto di Leri ha predisposto un Piano di
Emergenza Interno generale per far fronte a
situazioni di pericolo grave ed immediato;
inoltre, sulla base della valutazione degli aspetti
ambientali dei processi e delle operazioni che
ha permesso un’informativa precisa e
costantemente aggiornata sull’attività svolta
dall’impianto a tutti i soggetti interessati.
La Dichiarazione Ambientale viene diffusa, oltre
ai lavoratori dell’impianto, anche nel territorio
possono dare luogo, in situazione di emergenza,
ad impatti ambientali significativi, ha
predisposto procedure gestionali ed operative
che definiscono le responsabilità e gli interventi
da porre in atto.
(al sindaco del comune di Trino,
all’amministrazione provinciale di Vercelli,
Regione Piemonte), agli Enti di controllo
dell’Impianto (ARPA Piemonte, ASL, ISPELS,
Ispettorato per il Lavoro, Vigili del Fuoco), alla
Camera di Commercio Industria Artigianato e
Agricoltura, alle Associazioni di categoria degli
imprenditori della provincia di Vercelli, alle
Università di Torino, alle scuole della zona.
Per tutto il personale dell’impianto sono
periodicamente organizzati corsi interni ed
esercitazioni pratiche di prevenzione incendi;
inoltre il personale addetto alla squadra di primo
intervento (17 persone), individuato dal Datore
di Lavoro ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs.
81/2008, ha frequentato le specifiche azioni
formative previste dalla normativa vigente ed è
in possesso dell’attestato di idoneità per
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
59
l’espletamento dell’incarico (rischio elevato)
−
la corretta conservazione, identificazione e
rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del
controllo di tutte le registrazioni ambientali
Fuoco di Vercelli.
nell’Archivio Ambientale organizzato per
Controlli, azioni di verifica e
correttive del Sistema di
Gestione Ambientale
specifici comparti (acqua, aria, rifiuti ecc.);
−
l’effettuazione periodica di audit del Sistema
di Gestione Ambientale, con portata e
L’impianto di Leri ha predisposto procedure per
valenza tali da coprire tutti i comparti
definire le responsabilità e le opportune modalità
ambientali e le attività del sito produttivo,
gestionali atte a garantire:
come previsto dall’allegato III del
−
regolamento CE 1221/09.
la sorveglianza e la misurazione delle
di rilevanza ambientale (scarico acque
Riesame del Sistema di Gestione
Ambientale
reflue, emissioni in aria), delle proprie
La Direzione dell’Unità di Business di Leri ha
prestazioni e degli obiettivi di miglioramento
adottato una specifica procedura per definire
individuati con il Programma Ambientale;
tempi, modalità e contenuti per procedere al
il costante rispetto di tutte le prescrizioni
riesame del Sistema di Gestione Ambientale
legali e di altre prescrizioni che lo stesso ha
tramite una riunione che coinvolge tutte le figure
l’obbligo di ottemperare, attraverso idonee
con responsabilità dell’UB.
modalità di acquisizione, analisi e diffusione
Il riesame, che si svolge con cadenza almeno
delle disposizioni ambientali e delle
annuale, valuta l’adeguatezza della Politica
prescrizioni ad esso connesse, definendo
Ambientale adottata, le risultanze emerse dagli
periodicamente opportune modalità per la
audit effettuati, l’adeguatezza sul rispetto delle
verifica del rispetto di tali prescrizioni e delle
prescrizioni legali, le prestazioni ambientali
scadenze di adempimenti, autorizzazioni e
dell’impianto, la congruità e l’avanzamento degli
comunicazioni in campo ambientale e
interventi di miglioramenti definiti nel
autorizzativo che impegnano direttamente
Programma Ambientale, l’adeguatezza e
l’impianto o ENEL nel suo complesso;
l’efficacia del Sistema di Gestione e delle risorse
la trattazione e l’analisi delle non conformità
ad esso dedicate.
principali caratteristiche delle proprie attività
−
−
rilevate, l’individuazione e l’adozione delle
azioni correttive e preventive ad esse
collegate, il controllo della loro efficacia;
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
60
Figura 16 – Certificato di registrazione EMAS
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
61
APPENDICE
−
La politica ambientale del
gruppo ENEL
Riduzione degli impatti ambientali con
l’applicazione delle migliori tecnologie
Enel considera l’ambiente, la lotta ai
disponibili e delle migliori pratiche nelle fasi
cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile
di costruzione, di esercizio e di
fattori strategici nell’esercizio e nello sviluppo
smantellamento degli impianti.
delle proprie attività e determinanti per
−
consolidare la propria leadership nei mercati
generazione di elettricità a basse emissioni.
−
dell’energia.
Leadership nelle fonti rinnovabili e nella
La politica ambientale del Gruppo Enel si fonda
Impiego efficiente delle risorse energetiche,
idriche e delle materie prime.
su tre principi di base e persegue dieci obiettivi
−
Gestione ottimale dei rifiuti e dei reflui.
strategici.
−
Sviluppo di tecnologie innovative per
l’ambiente.
Princípi
−
−
Tutelare l’ambiente.
−
Migliorare e promuovere le caratteristiche
agli stakeholder sulla gestione ambientale
ambientali di prodotti e servizi.
dell’Azienda.
−
−
Creare valore per l’Azienda.
Formazione e sensibilizzazione dei
dipendenti sulle tematiche ambientali.
Obiettivi strategici
−
Comunicazione ai cittadini, alle istituzioni e
Applicazione all’intera organizzazione di
sistemi di gestione ambientale riconosciuti a
−
Promozione di pratiche ambientali sostenibili
presso i fornitori e gli appaltatori.
livello internazionale.
−
Inserimento ottimale degli impianti
Estratto da “Rapporto Ambientale” Enel 2010
industriali e degli edifici nel
territorio,tutelando la biodiversità.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
62
Enel concretizza i princípi sanciti nella politica
iniziative atte al raggiungimento degli obiettivi
ambientale mettendo in campo una serie di
strategici.
Obiettivo strategico
Applicazione all’intera
organizzazione di Sistemi di
Gestione Ambientale
riconosciuti a livello
internazionale
Inserimento ottimale degli
impianti industriali e degli edifici
nel territorio, tutelando la
biodiversità
Iniziative/programmi in corso
−
−
−
−
−
−
−
−
Riduzione degli impatti
ambientali con l’applicazione
delle migliori tecnologie
disponibili e delle migliori
pratiche nelle fasi di
costruzione, di esercizio e di
smantellamento degli impianti
Leadership nelle fonti
rinnovabili e nella generazione
di elettricità a basse emissioni
Impiego efficiente delle risorse
energetiche, idriche e delle
materie prime
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
Gestione ottimale dei rifiuti e
dei reflui
Sviluppo di tecnologie
innovative per l’ambiente
−
−
−
−
−
−
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Estensione della certificazione ai siti che non ne sono ancora in possesso
Mantenimento annuale delle certificazioni ISO 14001 e delle registrazioni EMAS già
ottenute
Certificazione delle attività di servizio (acquisti, gestione immobiliare, formazione, ICT)
Certificazione della Divisione Mercato
Progetti sulla tutela della biodiversita (conservazione degli habitat delle specie
protette, reintroduzione di particolari specie, centri di ricerca e punti di osservazione,
nuove messe a dimora di flora indigena)
Biomonitoraggi (terrestre, marino, fluviale)
Adozione di cavo anziché di conduttori nudi per le linee di distribuzione di energia
elettrica
Opere di mitigazione degli impatti visivi legati alla presenza degli impianti di
produzione, distribuzione e delle miniere
Valutazione dell’impatto sull’ambiente per costruzione di impianti o modifiche rilevanti
Studio e impiego sostenibile delle BAT (Best Available Techniques) negli impianti di
abbattimento degli inquinanti
Tutela, monitoraggio e bonifica della qualità di acque superficiali, suolo e sottosuolo
nelle aree circostanti gli impianti
Ampliamento del parco di generazione da fonti rinnovabili tramite realizzazione di
nuovi impianti, acquisizioni e firme di appositi accordi per la costruzione
Sviluppo della tecnologia nucleare
Realizzazione di nuovi cicli combinati
Miglioramento dell’efficienza degli impianti di produzione (utilizzo di componenti e/o
processi a maggior rendimento, riduzione dei consumi dei servizi ausiliari)
Riduzione delle perdite di rete associate alla distribuzione di energia elettrica (disegno
ottimale della rete, utilizzo di conduttori a sezione maggiore e di componenti elettrici
con minori perdite)
Mappatura e monitoraggio di tutti i centri di produzione al fine di individuare possibili
situazioni di water stressing e intervenire, ove necessario, attraverso una gestione più
efficiente della risorsa acqua
Riciclo interno dell’acqua per uso industriale
Riciclo di ceneri e gessi da carbone e lignite quali materie prime in processi produttivi
esterni
Interventi di promozione dell’efficienza energetica negli usi finali (distribuzione di
prodotti a maggiore efficienza energetica per l’illuminazione e il riscaldamento degli
ambienti, utilizzo di lampade a maggiore efficienza energetica nell’illuminazione
pubblica)
Diffusione di sistemi come lo smart meter e di opzioni tariffarie che incentivano
l’utilizzo efficiente dell’energia elettrica
Diminuzione della produzione di rifiuti
Diminuzione del carico inquinante dei reflui
Aumento della percentuale di recupero dei rifiuti e dei reflui prodotti (anche attraverso
pratiche di differenziazione)
Selezione qualificata dei fornitori di servizi di smaltimento
Utilizzo di sistemi informatici per la tracciabilità dei rifiuti
Ricerca e realizzazione di impianti pilota su:
- cattura e sequestro della CO2 (CCS)
- smart grid
- utilizzo di idrogeno come combustibili
- solare termodinamico
- solare fotovoltaico a concentrazione
- sistemi di multigenerazione
- mobilità elettrica
- approdi verdi (banchine elettrificate nei porti)
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
63
Comunicazione ai cittadini e alle
istituzioni sulla gestione ambientale
dell’Azienda
Formazione e sensibilizzazione dei
dipendenti sulle tematiche
ambientali
Promozione di pratiche ambientali
sostenibili presso i fornitori e gli
appaltatori
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
Redazione del Rapporto ambientale, del Bilancio di sostenibilità e di un inserto
sulla sostenibilità nel bilancio consolidato
Redazione delle Dichiarazioni Ambientali per i siti registrati EMAS
Comunicazione con gli analisti e partecipazione a diversi indici di sostenibilità
Iniziative di apertura degli impianti al pubblico
Sito Internet con divulgazione delle iniziative ambientali
Sito Internet con divulgazione delle iniziative ambientali
Formazione periodica sulle tematiche ambientali
Intranet con approfondimenti tematici
Utilizzo di criteri di qualificazione dei fornitori basati sulle prestazioni ambientali
Controllo dell’operato dell’appaltatore in fase di esecuzione dei lavori e di collaudo/
chiusura dell’attività
Incontri di informazione/formazione sugli aspetti ambientali rilevanti
I sistemi di gestione ambientale
la leadership tecnologica e ambientale del
La progressiva applicazione di sistemi di
Gruppo.
gestione ambientale (SGA) riconosciuti a livello
I principali progetti in cui Enel ed Endesa sono
internazionale a tutte le attività svolte dal
attualmente impegnate sono descritti nel
Gruppo Enel (industriali, di pianificazione, di
seguito.
coordinamento, di servizio ecc.) costituisce un
Cattura e sequestro della CO2 (CCS)
obiettivo strategico della politica ambientale
Enel è tra le imprese capofila nello studio e nella
dell’Azienda.
dimostrazione delle tecnologie per la CCS, con
In Italia, i siti di produzione termoelettrica che
attività sulla cattura della CO2 dai fumi delle
già dispongono sia della certificazione ISO
centrali a carbone (cattura postcombustione),
14001 sia della registrazione EMAS sono, oltre
sulle tecnologie di combustione innovativa in
all’impianto di Leri: Bastardo, Fusina, Genova,
ossigeno e di gassificazione dei combustibili
La Casella, La Spezia, Montalto di Castro, Porto
fossili (cattura pre-combustione), e sulle
Corsini, Porto Marghera, Priolo Gargallo, Santa
soluzioni per lo stoccaggio della CO2.
Barbara, Sulcis, Torrevaldaliga Nord.
Di seguito vengono descritte le principali attività
Hanno per il momento conseguito la sola
condotte da Enel nei diversi filoni tecnologici.
certificazione ISO 14001 gli impianti di Brindisi
Sud, Pietrafitta, Porto Tolle, Rossano Calabro,
Termini Imerese.
Cattura post–combustione
Il Gruppo Enel è impegnato con diversi progetti
nel campo della post-combustione e sequestro
Ricerca e innovazione
geologico, il più ampio dei quali comprende un
L’innovazione rappresenta uno dei cardini su cui
impianto pilota di cattura e trasporto a Brindisi e
far leva per fronteggiare in modo sostenibile la
un dimostrativo con cattura, trasporto e
crescente domanda di energia a livello globale.
sequestro a Porto Tolle (RO).
La sfida del settore è particolarmente
Nel 2010 è stata completata la costruzione
complessa, dovendo assicurare forniture
dell’impianto pilota di cattura di CO2 integrato
energetiche in maniera compatibile con
presso la centrale Federico II di Brindisi
l’ambiente, a un costo ragionevole.
(inaugurato il 1° marzo 2011), eseguito il
Il Gruppo Enel ha avviato programmi di ricerca
commissioning e avviata la sperimentazione di
inquadrandoli nell’ambito del Piano per
cattura con ammine. Quest’impianto pilota, uno
l’Innovazione Tecnologica (circa 700 milioni di
dei primi della sua taglia in Europa e nel mondo,
euro per il periodo 2010-2014). Il Piano è stato
consente di trattare 10.000 Nm3/h di fumi per
sviluppato in forma integrata con Endesa e ha lo
separare 8.000 t/a di CO2 e permetterà di
scopo di aumentare la competitività e rafforzare
ottimizzare il processo di cattura, rafforzando il
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
64
know-how di Enel in vista della realizzazione
Sequestro dell’anidride carbonica
dell’impianto dimostrativo su scala industriale
Per garantire la realizzabilità di una soluzione
(circa 250 MWe equivalenti) di Porto Tolle.
industriale per la riduzione delle emissioni di
In Spagna presso la centrale di Compostilla è
CO2, la ricerca di Enel è impegnata in ogni anello
stato attivato un impianto pilota da 300 kWt per
della catena del valore della CCS, anche nella
la cattura post-combustione con ammine, dove
fase finale di stoccaggio. A tal fine è stata
sono svolte attività sinergiche con l’impianto di
completata la caratterizzazione e selezione
Brindisi.
preliminare delle aree idonee per realizzare il
Alla centrale di La Pereda, presso Mieres, nelle
sito di stoccaggio geologico permanente della
Asturie, è in corso lo sviluppo e la realizzazione
CO2 catturata dall’impianto dimostrativo di Porto
di un impianto per la sperimentazione della
Tolle.
tecnologia Calcium Carbonate Looping da 1,5
Per quanto riguarda la ricerca per la cattura
MWt.
biologica della CO2 attraverso alghe e la
Combustione in ossigeno
valorizzazione nel concetto di bio-raffineria, un
Il filone della CCS con combustione in ossigeno a
impianto pilota con 500 m2 di foto-bioreattori è
pressione atmosferica è sviluppato
stato già costruito presso la centrale a carbone
principalmente da Endesa con il progetto
di Litoral Almeria, in Andalusia. Parallelamente,
dimostrativo di Compostilla, realizzato in
sono proseguite a Brindisi le attività di
collaborazione con CIUDEN (Fundación Ciudad
sperimentazione, su scala pilota, di coltivazione
de la Energía) e Foster Wheeler.
algale finalizzata alla cattura biologica della CO2.
La realizzazione dell’impianto pilota da 30 MWt è
Generazione da fonti rinnovabili
attualmente in corso.
Enel è impegnata su tutte le principali tecnologie
Sempre nell’ambito della combustione in
di generazione da fonte rinnovabile: dal solare
ossigeno, l’impegno di Enel in Italia è invece
fotovoltaico (caratterizzazione delle prestazioni
finalizzato a valutare sistemi innovativi di
dei sistemi commerciali e innovativi in ambiente
combustione in ossigeno in pressione.
reale e monitoraggio delle prestazioni), al solare
Cattura pre-combustione
termodinamico (sviluppo di schemi impiantistici
Nell’ambito della cattura pre-combustione,
innovativi con focus su aumento efficienza e
basato sull’uso di tecnologie di gassificazione dei
riduzione costi), dall’eolico (previsione della
combustibili fossili, Enel ha concentrato la sua
produzione), alle biomasse fino ad altre
attività sui sistemi per la generazione di
tecnologie come la geotermia innovativa,
elettricità da idrogeno, prodotto del processo di
l’energia dal mare, lo sviluppo di sistemi di
separazione.
generazione distribuita a basso costo per la
Nel corso del 2010 è proseguita la messa a
fornitura di elettricità e i sistemi di accumulo in
punto dell’impianto alimentato a idrogeno di
località remote.
Fusina (VE). L’impianto da 16 MWe è stato
Questi le principali attività e i principali risultati
inaugurato a luglio ed è la prima centrale
ottenuti nel 2010.
turbogas al mondo alimentata a idrogeno puro.
Solare termodinamico
Il tema della gassificazione del carbone viene
È stata completata la costruzione e avviato il
sviluppato a livello di Gruppo anche attraverso la
commissionino sperimentale dell’impianto
partecipazione congiunta di Endesa e di Enel
”Archimede”, inaugurato nel mese di luglio
all’impianto Elcogas di Puertollano, in Spagna.
2010. I 5 MW dell’innovativo impianto solare
Sono inoltre iniziate le ricerche geologiche per la
termodinamico a collettori parabolici lineari su
caratterizzazione delle due aree (in Castilla e
tecnologia ENEA sono accoppiati all’esistente
Aragona) candidate per lo stoccaggio geologico
centrale a ciclo combinato di Priolo Gargallo
della CO2.
(SR).
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
65
Con questa tecnologia all’avanguardia, che
collaborazione con Turboden e con il Politecnico
sfrutta sali fusi come vettore termico (si tratta
di Milano.
del primo impianto dimostrativo di questo tipo al
Biomasse e combustibile da rifiuti
mondo), è possibile ottenere un’efficienza più
Enel concentra le sue attività sulle biomasse e
elevata di altri impianti basati su tecnologie
sul combustibile da rifiuti (CdR) in co-
differenti (come quelli a olio diatermico),
combustione nelle centrali a carbone.
garantendo quindi una maggiore producibilità: i
È stato condotto il monitoraggio delle unità 3 e 4
sali fusi, infatti, possono raggiungere
della centrale di Fusina (VE) alimentata, in co-
temperature fino a 550 °C.
combustione, con biomasse (CdR) e carbone
Questa tecnologia consente inoltre l’accumulo di
(5% CdR – 95% carbone); quest’attività,
energia termica che può essere usata per
condotta all’interno di un progetto europeo
produrre elettricità anche di notte o in condizioni
coordinato da Enel, consente di studiare il
di cielo coperto; in parallelo è stato avviato uno
comportamento di una centrale “tradizionale”
studio di fattibilità per lo sviluppo di un sistema
quando viene alimentata con combustibili da
basato sui risultati del progetto Archimede con
biomasse per la produzione di energia
focus sulla riduzione del costo di produzione.
rinnovabile.
In Spagna, Endesa ha sviluppato attività
sperimentali nell’ambito della generazione
diretta di vapore (progetto GDV 500, realizzato a
Carboneras), per testare le componenti chiavi di
impianto.
Eolico
È stata completata la raccolta dei dati di
esercizio dei parchi eolici di Enel Green Power in
Italia ed è in corso lo sviluppo di un sistema di
previsione a breve termine della produzione, con
Fotovoltaico innovativo
l’obiettivo di prevedere quando e quanta energia
È stata completata la realizzazione e avviata la
elettrica verrà prodotta per facilitare la gestione
procedura di accreditamento del laboratorio
dei flussi di energia immessi nella rete elettrica.
solare di Catania che, con attrezzature avanzate,
È stata inoltre conclusa la realizzazione della
consente la caratterizzazione e verifica delle
stazione di prova di Molinetto (PI) dove saranno
prestazioni di sistemi fotovoltaici innovativi e lo
caratterizzati generatori eolici di piccola taglia
sviluppo di nuove soluzioni con maggiori
dedicati alla produzione domestica distribuita.
rendimenti di conversione e costi contenuti.
Sono state completate le prove di
È stata conclusa nel 2010 la fase di analisi di
caratterizzazione e comparazione di numerosi
sistemi commerciali e innovativi. È stata inoltre
avviata la collaborazione, nell’ambito della joint
venture tra Enel Green Power, STM e SHARP,
per lo sviluppo di un programma di ricerca e
sperimentazione congiunto.
prefattibilità e di selezione delle aree di maggior
interesse. In Europa sono state individuate le
aree geografiche potenzialmente più promettenti
per lo sviluppo di questa tecnologia, mentre in
Cile sono stati individuati i 5 migliori siti
potenziali.
Geotermia innovativa
Accumulo energetico
Enel è impegnata nello studio di un ciclo
organico supercritico a elevate prestazioni che
permetterà di realizzare impianti geotermici a
più alta efficienza in presenza di fonte
Alcune fonti rinnovabili, come l’eolico e il solare
fotovoltaico, sono per loro stessa natura
intermittenti: per poter modulare in modo
ottimale la potenza generata, è possibile
geotermica a bassa entalpia.
accoppiarle a sistemi di accumulo di energia. I
Sono in corso, presso l’Area Sperimentale di
Livorno, le attività per la costruzione di un
circuito pilota da 500 kWe, realizzato in
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Energia dal mare
sistemi di accumulo attualmente disponibili
devono essere ottimizzati per aumentarne le
prestazioni e diminuirne i costi, ed è necessario
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
66
valutare nuove forme di accumulo elettrochimico
di infrastruttura, con l’inclusione di nuovi sistemi
o sistemi alternativi come l’accumulo con aria
di rete, in grado di gestire attivamente la
compressa. Occorre anche definire le strategie di
generazione distribuita, sistemi di
utilizzo di tali insiemi per massimizzare i benefici
compensazione e carichi.
verso la rete elettrica.
Servizi post-contatore
Le attività di Enel sull’accumulo sono
Per il filone efficienza energetica e servizi post-
principalmente dedicate alla sperimentazione di
contatore, sono proseguite le attività nell’ambito
sistemi di accumulo accoppiati con impianti a
del progetto Casa Enel, finalizzato allo sviluppo
fonti rinnovabili e con la rete elettrica. A Livorno
di servizi a valore aggiunto all’utente finale per
è stata conclusa la realizzazione di una test
la gestione efficiente delle utenze energetiche
facility per la caratterizzazione di sistemi di
domestiche. In particolare sono state completate
accumulo su scala pilota ed è stata avviata la
le attività preliminari all’avvio di una fase pilota
sperimentazione, mediante l’utilizzo di un
di offerta di servizi post-contatore ai clienti.
emulatore di generazione e carico, su tre
Nell’ambito delle attività per lo sviluppo di
tecnologie promettenti (Vanadio, Ioni di Litio,
soluzioni integrate sistemi di generazione-
ZEBRA).
sistemi di accumulo-sistemi per la gestione della
In Spagna, presso le isole Canarie, Endesa sta
rete è stato avviato il progetto Navicelli, che ha
invece testando sul campo, nell’ambito del
come obiettivo lo sviluppo e la sperimentazione
progetto “STORE”, diverse tecnologie
di nuovi sistemi di gestione delle reti termiche
d’accumulo (batterie NaS Sodio Zolfo, batterie
ed elettriche di un distretto energetico di tipo
Zinco-Bromo).
terziario-industriale.
Il progetto integrato italiano-spagnolo porterà
importanti risultati in merito alle potenzialità
tecniche, alle modalità di installazione e di
esercizio ottimali e alla redditività dei vari
sistemi di accumulo.
Mobilità elettrica
Un altro importante contributo dato da Enel nel
2010 alla tutela dell’ambiente deriva dalla
diffusione di una mobilità a “zero emissioni”:
l’auto elettrica. Il programma “Mobilità Elettrica”
Efficienza energetica
prevede lo sviluppo di un modello integrato di
Reti intelligenti
mobilità che dia forte impulso alla diffusione
Con il diffondersi della generazione da fonti
dei veicoli elettrici sia in ambito privato che nel
rinnovabili con impianti anche di piccola o
settore business e che permetterà di aumentare
piccolissima taglia, la rete elettrica attuale,
l’efficienza degli usi finali dell’energia
pensata per distribuire energia in modo
contribuendo in modo concreto alla riduzione
unidirezionale, dovrà trasformarsi in una rete
delle emissioni in atmosfera. Nel 2010 è entrato
intelligente (smart grid) in grado di gestire una
nel vivo il progetto “e-mobility Italy”, frutto di
forte presenza di generazione distribuita, in
una partnership con Daimler-Mercedes, avviata
particolar modo da fonti rinnovabili, e di
nel 2008 e che nel 2009 aveva concretizzato
sfruttare al meglio i sistemi di accumulo,
l’ideazione e la realizzazione di infrastrutture di
interfacciarsi con sistemi avanzati di gestione
ricarica intelligenti destinate sia a luoghi di
dell’utenza finale e con sistemi di ricarica di
parcheggio privati (Home Station), che pubblici
veicoli elettrici e migliorare l’efficienza globale
(Public Station).
della rete stessa.
Nel corso del 2010, nell’ambito di questo
Nel corso del 2010 è proseguita l’attività di
progetto che prevede la fornitura di 100 “Smart
sviluppo delle reti attive (smart grids)
electric drive” a clienti di Roma, Pisa e Milano e
nell’ambito del progetto europeo ADDRESS, di
l’installazione di 400 infrastrutture di ricarica
cui Enel Distribuzione è capofila e coordinatore,
Enel nelle città campione, sono state consegnate
che prevede la definizione di un nuovo modello
le prime auto, resi operativi i primi sistemi di
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
67
ricarica e attivate le offerte di energia e servizi
Nato dall’analisi delle esigenze di sviluppo e
di ricarica sviluppati per i clienti di questo
valorizzazione ambientale dell’intero sistema
progetto pilota.
energetico portuale, il progetto propone un
Sono stati inoltre siglati accordi di collaborazione
ventaglio di soluzioni tecnologicamente
per lo sviluppo di analoghi progetti con altre
innovative e ambientalmente sostenibili per la
case automobilistiche (Renault-Nissan, Piaggio,
realizzazione di un porto a basse emissioni
Citroen) avviando gli studi per una infrastruttura
atmosferiche, quali l’alimentazione elettrica delle
di ricarica dedicata al cliente “flotte” con
navi (cold ironing), la mobilità elettrica per il
innovativi servizi dedicati.
trasporto di persone e merci, l’illuminazione
Sono stati siglati anche importanti accordi
artistica a elevata efficienza, impianti di
quadro per lo sviluppo di una mobilità sostenibile
produzione di energia da fonti rinnovabili, offerte
con Poste Italiane (con una prima
di energia abbinate all’efficientamento
sperimentazione in fase di avvio nella città di
energetico degli edifici portuali.
Pisa) e la Regione Emilia-Romagna (con il
In particolare nell’ambito di un accordo con
coinvolgimento delle città di Bologna, Rimini e
l’Autorità portuale di Civitavecchia (con la quale
Reggio Emilia, nelle quali verranno avviati
Enel ha siglato uno specifico accordo) è stato
progetti pilota).
realizzato il progetto di elettrificazione di una
Porti verdi
banchina per l’alimentazione elettrica delle navi
Il progetto “Porti verdi” consiste nella definizione
da crociera in ambito portuale.
di una offerta integrata di servizi ai grandi porti
Nel corso del 2010 sono stati inoltre firmati due
italiani, interessati allo sviluppo di attività di
nuovi accordi con le Autorità portuali di La
elevato valore ambientale, al fine di ridurre le
Spezia e di Venezia e un accordo Enel- Endesa
emissioni inquinanti e climalteranti causate dal
con l’Autorità portuale di Barcellona.
traffico marittimo nelle aree portuali.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
68
Autorizzazioni e convenzioni dell’impianto di Leri
•
Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
per il prelievo di acqua industriale dalla
rilasciata con decreto del Ministero
Roggia Acquanera e la restituzione, nella
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
Roggia stessa, delle acque reflue d’impianto,
del Mare DSA-DEC-2009-0001199 del
stipulata in accordo alle prescrizioni (punto
25.09.2009, ai sensi del decreto legislativo
n) del parere di compatibilità ambientale del
59/2005, con validità fino al 1.12.2017,
Ministero dell’Ambiente DEC/VIA/727
come modificata dal decreto del Ministero
dell’11.4.1991; durata della convenzione
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare DVA-DEC-2010-0000999 del
•
attività di controllo e gestione della rete
Autorizzazione del Ministero Industria
qualità dell’aria della centrale “G. Ferraris” di
Commercio e Artigianato alla costruzione ed
Leri del 05.07.2011, valida fino al
all’esercizio dell’impianto di Leri del
05.07.2013;
Concessione della Provincia di Vercelli n.
1966 del 28.1.1999 di derivare acqua dalla
DEC/VIA/727 dell’11.4.1991, rilasciato ai
falda sotterranea in Comune di Trino; la
sensi dell’art. 6 della Legge 8.7.86 n° 349,
concessione ha la durata di anni 30 a partire
del DPCM 10.8.88 n° 377 e dell’allegato IV
dal 19.6.92 data del provvedimento n° 2766
del DPCM 27.12.88;
di autorizzazione in via provvisoria all’utilizzo
Convenzione tra Regione Piemonte -
dell’acqua di falda rilasciato dalla Regione
Provincia di Vercelli - Comune di Trino ed
Piemonte;
•
Autorizzazione ad emettere gas ad effetto
modalità di contribuzione per la realizzazione
serra ai sensi del Decreto Legge 12.11.2004,
di opere di urbanizzazione secondaria,
n. 273 rilasciata dal Ministero dell’Ambiente
interventi di natura infrastrutturale e di
e della Tutela del Territorio con decreto
riequilibrio economico ed ambientale,
direttoriale DEC/RAS/2179/2004 del
connessi con la realizzazione dell’impianto,
28.12.2004 (aut. n. 47);
stipulata ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 9
•
Assegnazione delle quote di CO2 per il
dell’allegato IV del DPCM 27.12.88;
periodo 2008-2012 ai sensi del D.Lgs.
Convenzione tra Provincia di Vercelli ed
216/06 mediante deliberazione n. 20/2008
ENEL n. 31504 del 25.11.1992 per interventi
datata 27 novembre 2008 del Comitato
sulla viabilità conseguenti alla realizzazione
nazionale di gestione e attuazione della
dell’impianto, stipulata in accordo alle
direttiva 2003/87/CE;
prescrizioni (punto m) del parere di
•
•
ambientale del Ministero dell’Ambiente
ENEL n. 1480 del 24.3.1992 che disciplina le
•
Convenzione con ARPA Piemonte per le
28.12.2010
28.6.1991 e collegato parere di compatibilità
•
anni 30;
•
•
Certificato di Prevenzione Incendi n.
compatibilità ambientale del Ministero
7054/20076 rilasciato dal Comando
dell’Ambiente DEC/VIA/727 dell’11.4.1991;
Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vercelli in
Convenzione con il Consorzio d’Irrigazione e
data 29.06.2009 con validità fino al
Bonifica Ovest Sesia Baraggia del 10.5.94
25.6.2012.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
69
Limiti di legge
Limiti di legge per le emissioni
•
•
Ossidi di azoto
1)
:
Monossido di carbonio:
Limiti di legge per gli effluenti liquidi
3
L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ha
3
stabilito specifici limiti sugli scarichi idrici in
150 mg/Nm
100 mg/Nm
Le concentrazioni sono riferite ad un tenore
uscita dall’impianto, riportati al paragrafo 5.6 del
volumetrico di ossigeno nei fumi pari al 15%.
Parere Istruttorio Conclusivo della Commissione
1) Limite stabilito dal decreto di modifica AIA DVA-DEC-20100000999 a partire dal 18.01.2011; il precedente limite
(decreto AIA DSA-DEC-2009-0001199) era di 90 mg/Nm3
Istruttoria IPPC, allegato al decreto
autorizzativo; gli scarichi sottoposti a controllo
sono:
•
scarico parziale delle acque reflue
provenienti dall’impianto ITAR;
•
scarico parziale delle acque in uscita dalla
linea di disoleazione dell’ITAR;
•
scarico parziale delle acque meteoriche non
potenzialmente inquinabili.
Informazioni al pubblico
Per informazioni e approfondimenti contattare:
Direttore Unità di Business di Leri
Coordinatore del Sistema di Gestione
Stefano Riotta
Ambientale
tel. 0161.663150
Patrizia Parigi
e-mail: [email protected]
tel. 0161.663165
e-mail: [email protected]
Rappresentante della Direzione
Guido Bellero
tel. 011.2787134
e-mail: [email protected]
La registrazione EMAS
Il verificatore Ambientale accreditato che ha
Direzione dell’Unità di Business di Leri si
convalidato la Dichiarazione ambientale ai sensi
impegna ad elaborare e far convalidare
del regolamento CE 1221/09 è:
annualmente l’aggiornamento della
CERTIQUALITY via G. Giardino, 4 – 20123
Dichiarazione ambientale, così come previsto
Milano
all’art. 6, comma 2, lettere b e c del reg. CE
n. di accreditamento IT-V-0001 del 18.02.1998.
1221/09 ed a rendere pubblica e disponibile la
La prossima Dichiarazione ambientale verrà
Dichiarazione Ambientale e gli aggiornamenti
presentata dopo tre anni dalla data di validità di
annuali a chiunque ne faccia richiesta.
quella in corso (scadenza 26.04.2015); la
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
70
Normativa applicabile
La principale normativa ambientale applicabile
Legge 166 del 20 novembre 2009
all’impianto di Leri è la seguente:
Conversione in legge dal decreto-legge 25
Aspetti generali
settembre 2009. Disposizioni urgenti per
Legge 349 del 8.7.1986
l'attuazione di obblighi comunitari e per
Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme
l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia
in materia di danno ambientale.
delle Comunità europee.
Legge 93 del 23.3.2001
Regolamento CE 1221/2009 del 25.11.2009
Disposizioni in campo ambientale.
Regolamento CE n. 1221/2009 del Parlamento
DM 23.11.2001
Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009,
Dati, formato e modalità della comunicazione di
sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un
cui all’art. 10, comma 1, del decreto legislativo 4
sistema comunitario di ecogestione e audit
maggio 1999, n. 372.
(EMAS).
DM 26.4.2002
Decreto legislativo 35 del 27 gennaio 2010
Modifiche al decreto ministeriale 23 novembre
Attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa al
2001 in materia di dati, formato e modalità della
trasporto interno di merci pericolose.
comunicazione di cui all’art. 10 del decreto
Decreto legislativo 29 giugno 2010, n.128
legislativo n. 372 del 1999.
Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3
Decreto legislativo n. 152 del 3.4.2006 e
aprile 2006, n. 152, recante norme in materia
successive disposizioni correttive ed integrative
ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge
Norme in materia ambientale.
18 giugno 2009, n. 69.
Deliberazione della Giunta Regionale del
Emissioni in atmosfera
Piemonte del 22.5.2006
Regolamento CEE 3528/86 del 17.11.1986
Decreto legislativo 3 aprile 2006 . 152 “Norme in
(e successive modificazioni ed integrazioni)
materia ambientale” art. 242. Disposizioni di
Regolamento del Consiglio relativo alla
indirizzo.
protezione delle foreste nella Comunità contro
DM del 7.2.2007
l’inquinamento atmosferico.
Formato e modalità per la presentazione della
Direttiva del Parlamento Europeo
domanda di autorizzazione integrata ambientale
2003/87/CE del 13.10.2003
di competenza statale.
Direttiva che istituisce un sistema per lo scambio
Legge n. 243 del 19.12.2007
di quote di emissione dei gas a effetto serra
Conversione in legge del decreto legge 30
nella Comunità e che modifica la direttiva
ottobre 2007 "Differimento di termini in materia
96/61/CE del Consiglio.
di autorizzazione ambientale integrata e norme
DLgs 171 del 21.5.2004
transitorie".
Attuazione della direttiva 2001/81/CE relativa ai
Legge 31 del 28.2.2008
limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti
Conversione in legge, con modificazioni, del D.L.
atmosferici.
31 dicembre 2007, n. 248 recante proroga dei
DLgs 183 del 21.5.2004
termini previsti da disposizioni legislative e
Attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa
disposizioni urgenti in materia finanziaria.
all’ozono nell’aria.
Decreto del Presidente della Repubblica 3
Decreto Ministero dell’Ambiente e Ministero
agosto 2009, n. 140
della Attività Produttive
Regolamento recante riorganizzazione del
DEC/RAS/854/2005 del 1.7.2005
Ministero dell'Ambiente e della tutela del
Disposizioni di attuazione della decisione della
territorio e del mare.
Commissione Europea C(2004) 130 del 29
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
71
gennaio 2004 che istituisce le linee guida per il
DPR n° 157 del 11 luglio 2011
monitoraggio e la comunicazione delle emissioni
Regolamento di esecuzione del Regolamento
di gas ad effetto serra ai sensi della direttiva
(CE) n. 166/2006 relativo all'istituzione di un
2003/87/CE del Parlamento Europeo e del
Registro europeo delle emissioni e dei
Consiglio.
trasferimenti di sostanze inquinanti e che
Regolamento (CE) n. 166/2006 del
modifica le direttive 91/689/CEE e 96/61/CE.
Parlamento europeo e del Consiglio
Immissioni al suolo
18.1.2006
DPCM del 28.3.1983
Regolamento relativo all'istituzione di un registro
Limiti massimi di accettabilità delle
europeo delle emissioni e dei trasferimenti di
concentrazioni e di esposizione relativi ad
sostanze inquinanti e che modifica le direttive
inquinanti dell’aria nell’ambiente esterno.
91/689/CEE e 96/61/CE del Consiglio.
DM 6.5.1992
DM del 26.1.2006
Definizione del sistema nazionale finalizzato al
Disposizioni per la verifica delle comunicazioni
controllo ed assicurazione di qualità dei dati di
delle emissioni previste dall'articolo 14,
inquinamento atmosferico ottenuti dalle reti di
paragrafo 3 della direttiva 2003/87/CE del
monitoraggio.
Parlamento europeo e del Consiglio.
DLgs 351 del 4.8.1999
DM del 16.2.2006
Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di
Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere
valutazione e di gestione della qualità dell’aria
gas ad effetto serra rilasciate con decreti
ambiente.
DEC/RAS/2179/2004, DEC/RAS/2215/2004,
DM 155 del 13.8.2010
DEC/RAS/013/2005 ai sensi del d.l. 12
Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa
novembre 2004, n. 273, convertito in legge, con
alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più
modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2004, n.
pulita in Europa.
316.
Attingimenti e scarichi idrici
Decreto legislativo n. 216 del 4.4.2006
Attuazione delle direttive 2003/87 e
Testo unico di leggi sulle acque e sugli impianti
2004/101/CE in materia di scambio di quote di
emissioni dei gas a effetto serra nella Comunita',
con riferimento ai meccanismi di progetto del
Protocollo di Kyoto.
dell’Ambiente 12.11.2008
DM 367 del 6.11.2003
Regolamento concernente la fissazione di
le sostanze pericolose, ai sensi dell’articolo 3,
comma 4, del decreto legislativo 11 maggio
Esecuzione della decisione di assegnazione delle
quote di CO2 per il periodo 2008-2012,
elaborata ai sensi dell'articolo 8, comma 2,
lettera c) del decreto legislativo 4 aprile 2006, n.
216, e successive modifiche e integrazioni, in
osservanza del nulla osta della Commissione
europea.
1999, n. 152.
LR Piemonte 22 del 30.4.1996
Ricerca, uso e tutela delle acque sotterranee.
Decreto del Presidente della Giunta
Regionale del Piemonte 10/R del 29.6.2003
Regolamento regionale recante “Disciplina dei
procedimenti di concessione di derivazione di
Legge 19 luglio 2010 n. 111
acqua pubblica”.
Conversione in legge con modifiche, del decreto
legge 20 maggio 2010 "Misure urgenti per il
differimento di termini in materia ambientale e
di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
elettrici.
standard di qualità nell’ambiente acquatico per
Deliberazione 020/2008 del Ministero
quote di emissione di CO2”.
RD 1775 dell’11.12.1933
Deliberazione Giunta Regionale del
Piemonte 14-11519 del 19.1.2004
Decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, art.
5. Individuazione dei corpi idrici sotterranei
significativi e approvazione della classificazione
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
72
dello stato ambientale delle acque superficiali e
DM 471 del 25.10.1999
sotterranee.
Regolamento recante criteri, procedure e
Deliberazione del Consiglio Regionale del
modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e
Piemonte n. 117-10731 del 13.3.2007
il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi
Approvazione del Piano di tutela delle acque
dell’art. 17 del DLgs del 5.2.97, n. 22 e
della regione Piemonte.
successive modifiche ed integrazioni.
Decreto del Presidente della Giunta
Deliberazione della Giunta Regionale del
Regionale del Piemonte n. 7/R del
Piemonte 41-14475 del 29.12.2004
25.6.2007
Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali da
Regolamento regionale recante “Prima
attività produttive, commerciali e di servizi.
definizione degli obblighi concernenti la
Modifiche e adeguamento alla vigente normativa
misurazione dei prelievi e delle restituzioni di
della sezione 2 del Piano di gestione dei rifiuti.
acqua pubblica (Legge regionale 29 dicembre
DLgs 151 del 25.7.2005
2000, n. 61)”.
Attuazione delle direttive 2002/95/CE,
Legge n. 13 del 27 febbraio 2009
2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla
Conversione in legge con modificazioni del
riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle
decreto legge 30 dicembre 2008, n 208, recante
apparecchiature elettriche ed elettroniche,
misure straordinarie in materia di risorse idriche
nonché allo smaltimento dei rifiuti.
e di protezione dell'ambiente.
DM del 3.8.2005
Legge 36 del 25 febbraio 2010
Definizione dei criteri di ammissibilità in
Disciplina sanzionatoria dello scarico di acque
discarica.
reflue.
DM del 5.4.2006
Rifiuti
Regolamento recante modifiche al decreto
DLgs 95 del 27.1.1992
ministeriale 5 febbraio 1998, "Individuazione dei
Attuazione delle direttive 75/439/CEE e
rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure
87/101/CEE, relative alla eliminazione degli oli
semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31
usati.
e 32 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.
DM 392 del 16.5.1996
22.
Regolamento recante norme tecniche relative
D.G.R. 15 giugno 2009 n° 23-11602
alla eliminazione degli oli usati.
Applicazione del decreto legislativo 36/2003 e
DPCM del 21.3.1997
del DM 3/8/05 riguardo l'ammissibilità dei rifiuti
Sostituzione del modello unico di dichiarazione in
speciali non pericolosi conferiti in impianti di
materia ambientale, previsto dall’art. 6 della
discarica per rifiuti non pericolosi.
legge 25.1.94, n. 70.
Decreto Presidente del consiglio dei Ministri
DM del 29.1.2007
27 aprile 2010
Emanazione di linee guida per l’individuazione e
Modifiche al Modello unico di dichiarazione
l’utilizzazione delle migliori tecnologie disponibili
ambientale MUD.
in materia di gestione dei rifiuti, per le attività
Decreto Ministeriale del 27 settembre 2010
elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18
Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti
febbraio 2005, n. 59.
in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel
Decreto legislativo n. 188 del 20 novembre
decreto del ministero dell’ambiente 3 agosto
2008
2005.
Attuazione della direttiva 2006/66/CE
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti e
che abroga la direttiva 91/157/CEE.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
73
Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre
DM del 11.12.1996
2010
Applicazione del criterio differenziale per gli
Disposizioni di attuazione della direttiva
impianti a ciclo produttivo continuo.
2008/98/CE relativa ai rifiuti e che abroga
DPCM del 14.11.1997
alcune direttive.
Determinazione dei valori limite delle sorgenti
DM n° 52 del 18 febbraio 2011
sonore.
Regolamento recante istituzione del sistema
DM del 16.3.1998
di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, ai sensi
Tecniche di rilevamento e di misurazione
dell'articolo 189 del decreto legislativo 3
dell’inquinamento acustico.
aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del
Circolare del Ministero dell’Ambiente del
decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito,
6.9.2004
con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n.
Interpretazione in materia di inquinamento
102.
acustico: criterio differenziale e applicabilità dei
DM del 26 maggio 2011
valori limite differenziali.
Proroga del termine di cui all'articolo 12, comma
Campi elettromagnetici
2, del decreto 17 dicembre 2009, recante
Legge 36 del 22.2.2001
l'istituzione del sistema di controllo della
Legge quadro sulla protezione dalle esposizione
tracciabilita' dei rifiuti.
a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
Legge n° 148 del 14 settembre 2011
DPCM del 8.7.2003
Conversione in legge, con modificazioni, del
Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di
decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 recante
attuazione e degli obiettivi di qualità per la
ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione
protezione della popolazione dalle esposizioni a
finanziaria e per lo sviluppo.
campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
Governo
per
Delega
al
la riorganizzazione della
generati a frequenze comprese fra 100 kHz e
distribuzione sul territorio degli uffici
300 GHz.
giudiziari.
DPCM del 8.7.2003
Decreto del 12 novembre 2011
Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di
Proroga dei termini per la presentazione della
attuazione e degli obiettivi di qualità per la
comunicazione di cui all'articolo 28, comma 1,
protezione della popolazione dalle esposizioni a
del decreto 18 febbraio 2011, n. 52, recante
campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete
«Regolamento recante istituzione del sistema
(50 Hz) generati dagli elettrodotti.
di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, ai
Delibera G.R. n. 86-10405 del 22 dicembre
sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo 3
2008
aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del
Legge regionale n. 19 del 3 agosto 2004 “Nuova
decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito,
disciplina regionale sulla protezione della
con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n.
esposizioni a campi elettrici, magnetici ed
102.
elettromagnetici” Realizzazione. gestione e
D.L. n° 216 del 29 dicembre 2011
utilizzo di un unico catasto regionale delle
Proroga di termini previsti da disposizioni
sorgenti fisse in campo elettrico, magnetico ed
legislative.
elettromagnetico (art. 5 comma 1, lettera e).
Rumore
Direttiva tecnica
DPCM del 1.3.1991
Sicurezza dei lavoratori
Limiti massimi di esposizione al rumore negli
DPR 302 del 19.3.1956
ambienti abitativi e nell’ambiente esterno.
Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro
Legge 447 del 26.10.1995
integrative di quelle generali emanate con DPR
Legge quadro sull’inquinamento acustico.
27 aprile 1955 n. 547.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
74
DLgs 66 del 25.2.2000
DPR n° 151 del 1° agosto 2011
Attuazione della direttiva CE in materia di
Regolamento recante semplificazione della
protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti
disciplina dei procedimenti relativi alla
da esposizione ad agenti cancerogeni o
prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo
mutageni.
49, comma 4-quater, del decreto-legge 31
DM del 2.10.2000
maggio 2010, n. 78, convertito, con
Linee guida per l’uso dei videoterminali.
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.
Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto
Dispositivi di protezione individuale
2007, n. 123, in materia di tutela della salute e
DLgs 475 del 4.12.1992
della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Attuazione della direttiva 89/686/CEE del
Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008
Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di
Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto
riavvicinamento delle legislazioni degli Stati
2007, n. 123, in materia di tutela della salute e
membri relative ai dispositivi di protezione
della sicurezza nei luoghi di lavoro.
individuale.
Macchine
DM del 17.1.1997
DPR 673 del 21.7.1982
Elenco di norme armonizzate concernente
Attuazione delle direttiva CEE 73/361 relativa
l’attuazione della direttiva 89/686/CEE relativa
all’attestazione e al contrassegno di funi
ai dispositivi di protezione individuale.
metalliche, catene e ganci e 76/434 per
DM del 4.6.2001
l’adeguamento al progresso tecnico della
Secondo elenco di norme armonizzate
direttiva 73/361.
concernente l’attuazione della direttiva
Decreto legislativo n. 17 del 27 gennaio
89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione
2010
individuale.
Attuazione della direttiva 2006/42/CE relativa
Segnaletica di sicurezza
alle macchine e che modifica la direttiva
DLgs 493 del 14.8.1996
95/16/CE relativa agli ascensori.
Attuazione della direttiva 92/58/CEE
Antincendio
concernente le prescrizioni minime per la
DM 30.11.1983
segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di
Termini, definizioni generali e simboli grafici di
lavoro.
prevenzione incendi.
Apparecchi a pressione
DM 12.4.1996
DM 93 del 25.2.2000
Approvazione della regola tecnica di prevenzione
Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di
incendi per la progettazione, la costruzione e
attrezzature a pressione.
l’esercizio degli impianti termici alimentati da
combustibili gassosi.
Sostanze pericolose
DPR 216 del 24.5.1988 (e decreti
DM 10.3.1998
integrativi e di modifica successi)
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.
DM 4.5.1998
Attuazione della direttiva CEE n. 85/467 (….) in
materia di immissione sul mercato e di uso di
talune sostanze e preparati pericolosi.
Disposizioni relative alle modalità di
Legge 549 del 28.12.1993 (e modifiche
presentazione ed al contenuto delle domande
per l’avvio dei procedimenti di prevenzione
incendi, nonché all’uniformità dei connessi
successive)
Misure a tutela dell’ozono stratosferico e
dell’ambiente.
servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del
fuoco.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
75
DLgs 334 del 17.8.1999 (e modifiche
Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della
successive)
Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE
Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al
del consiglio e le direttive della commissione
controllo dei pericoli di incidenti rilevanti
91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e
connessi con determinate sostanze pericolose.
2000/21/CE.
DM 23.9.2005
Regolamento CE 1272/2008 del 16
Pubblicazione della traduzione in lingua italiana
dicembre 2008
del testo consolidato della versione 2005 delle
Regolamento relativo alla classificazione,
disposizioni degli allegati A e B dell’Accordo
all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e
Europeo sul trasporto internazionale di merci
delle miscele che modifica e abroga le direttive
pericolose su strada (ADR) di cui al decreto del
67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2
regolamento (CE) n. 1907/2006.
agosto 2005 in materia di trasporto di merci
Regolamento CE n° 1005 del 16 settembre
pericolose su strada.
2009
Regolamento CE 1907/2006 del 18
Sulle sostanze che riducono lo strato di ozono.
dicembre 2006
Regolamento CE n° 453 del 20 maggio
Regolamento concernente la registrazione, la
2010
valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle
Modifica del regolamento 1907/2006
sostanze chimiche (REACH), che istituisce
concernente la registrazione, la valutazione,
un'agenzia europea per le sostanze chimiche,
l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze
che modifica la direttiva 1999/45/CE e che
chimiche (REACH).
abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
76
Glossario
APAT
tempo e la corrispondente quantità di energia
Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i
elettrica netta prodotta.
Servizi Tecnici
Convalida della Dichiarazione ambientale
ARPA
Atto con cui il Verificatore Ambientale
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.
accreditato da idoneo organismo competente
Aspetto ambientale
esamina la Dichiarazione Ambientale con
Elemento di una attività, prodotto o servizio di
risultato positivo.
una organizzazione che può interagire con
dB(A)
l’ambiente.
Misura di livello sonoro; il simbolo A indica la
Audit ambientale
curva di ponderazione utilizzata per correlare la
Strumento di gestione comprendente una
sensibilità dell’organismo umano alle diverse
valutazione sistematica, documentata, periodica
frequenze.
e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione del
Dichiarazione Ambientale
Sistema di gestione e dei processi destinati alla
Dichiarazione elaborata dall’impresa in
protezione dell’ambiente.
conformità delle disposizioni del Regolamento CE
COD (Chemical Oxygen Demand)
1221/2009.
Il COD indica la quantità di ossigeno richiesta
Efficienza energetica
per ossidare chimicamente le sostanze ossidabili
Capacità di ottimizzare le prestazioni
(organiche e inorganiche) presenti in un’acqua di
energetiche espressa dal consumo specifico o
scarico.
dal rendimento.
Il COD è espresso in mg/l di O2 e costituisce una
GVR (Generatore di Vapore a Recupero)
misura indiretta della quantità di sostanze
Apparecchiatura che opera la trasformazione
suscettibili di ossidazione biologica e chimica
dell’acqua in vapore sfruttando il calore
presenti in un’acqua; quanto maggiore è la
recuperato dai fumi prodotti dalla turbina a gas.
concentrazione di sostanze organiche ed
Halon
inorganiche tanto più elevato sarà il COD.
Sostanza organica alogenata utilizzata come
Conducibilità
mezzo estinguente gli incendi, altamente lesiva
Capacità di un solido, liquido o gas di permettere
dello strato di ozono atmosferico.
il passaggio di elettroni.
Impatto sull’ambiente
Il valore della conducibilità nelle acque, espresso
Qualunque modificazione dello stato
in µS/cm, è collegato alla presenza o meno di
dell’ambiente, negativa o benefica, totale o
ioni delle sostanze in essa contenute ed è tanto
parziale, conseguente alle attività svolte nel sito
maggiore quanto più vi è presenza ioni di
e derivanti da aspetti ambientali.
sostanze sia pericolose che non pericolose; il
Impianto a ciclo combinato
valore di per sé quindi non indica un
Impianto che sfrutta due cicli termodinamici
inquinamento delle acque che va determinato
accoppiati in cascata; nel primo (ciclo di
con altri tipi di analisi specifiche.
Brayton) i gas della combustione iniziano
Conseguenze ambientali
l’espansione nel turbogas (TG); il calore
Conseguenze positive o negative causate da un
contenuto nei gas di scarico del turbogas viene
impatto ambientale derivante dalla presenza
utilizzato nel secondo ciclo (ciclo di Rankine) per
dell’impianto produttivo.
produrre, in un generatore di vapore a recupero
Consumo specifico
(GVR), vapore che alimenta la turbina a vapore.
Rapporto tra la quantità di calore sviluppata dal
ISPRA
combustibile impiegata in una sezione
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
termoelettrica in un determinato periodo di
Ambientale.
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
77
ITAR
Rendimento
Individua nel suo complesso l’Impianto
In generale per qualsiasi macchina rappresenta
Trattamento Acque Reflue dell’impianto.
il rapporto tra il lavoro utile compiuto in un dato
3
Nm
tempo ed il lavoro motore ad essa fornitole nello
Normal metro cubo, misura del volume di
stesso tempo; per un impianto termoelettrico è
effluente gassoso rapportato alle condizioni
il rapporto tra l’energia elettrica prodotta e
fisiche normali (0°C e 0,1013 Mpa).
l’energia posseduta dal combustibile utilizzato in
PCB
un determinato tempo.
Policlorobifenili; liquidi isolanti altamente
Rete elettrica
pericolosi utilizzati in passato nelle
L’insieme delle linee, delle stazioni e delle cabine
apparecchiature elettriche.
preposte alla trasmissione e alla distribuzione
pH
dell’energia elettrica.
Indica l’acidità o l’alcalinità di un liquido con una
Rete di rilevamento della qualità dell’aria
scala di valori da 0 a 14; il valore 7 di pH indica
L’insieme delle postazioni fisse dislocate sul
un liquido neutro, mentre valori inferiori a 7
territorio per la misura in continuo degli
indicano che il liquido è acido e lo è tanto più
inquinanti atmosferici al suolo e dei parametri
quanto più è basso il valore. Valori superiori a 7
meteorologici, nonché dei sistemi di
indicano che il liquido è alcalino e lo è tanto più
trasmissioni, acquisizione ed elaborazione dei
quanto più alto è il valore.
dati rilevati.
Piezometro
Sm3
Pozzo artificiale collocato ad idonea profondità
Standard metro cubo, misura del volume di
per il controllo del livello e della qualità della
effluente gassoso rapportato alle condizioni
falda sotterranea.
fisiche di 15,6 °C e 0,1013 Mpa.
Potenza nominale, efficiente, di punta
SME
La potenza nominale dei motori primi, dei
Sistema di Monitoraggio in continuo delle
generatori elettrici di una sezione o di una
emissioni dal camino.
centrale è la somma delle potenze massime in
Sostanze in sospensione
regime continuo di ciascuna delle macchine
Sostanze presenti in un campione d’acqua da
considerate.
analizzare che vengono trattenute da un filtro a
La potenza efficiente è la potenza che una
membrana di determinata porosità.
sezione di produzione o l’intero impianto è in
Tesla (T)
grado di erogare in modo continuativo per un
Unità di misura della densità di flusso
tempo uguale o superiore alle 15 ore.
magnetico.
La potenza di punta è la potenza, maggiore della
Torbidità
potenza efficiente, che una sezione di
Presenza in una soluzione liquida di sostanze in
produzione o l’intero impianto è in grado di
sospensione insolubili.
erogare in modo continuativo, ma per un tempo
Wh
non superiore alle 15 ore.
Unità di misura dell’energia elettrica
Regolamento CE 1221/2009
multipli: kWh = Wh x 103
Regolamento del Parlamento e del Consiglio
MWh = Wh x 106
della CEE del 25/11/2009 sull’adesione
GWh = Wh x 109
volontaria delle organizzazioni a un sistema
comunitario di ecogestione e audit (EMAS: Eco
Management and Audit Scheme).
Enel – Dichiarazione ambientale 2012
Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri
78
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