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Dichiarazione Ambientale 2012
Dichiarazione ambientale Anno 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri (VC) Dichiarazione ambientale Anno 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri (VC) Convalida L’istituto CERTYQUALITY S.r.l. – Via G. Giardino, 4 - 20123 Milano Tel. 02 8069171, Fax. 02 86465295, quale Verificatore ambientale accreditato dal Comitato ECOLABEL - ECOAUDIT – Sezione EMAS ITALIA con n. IT-V-0001, ha verificato attraverso una visita all’organizzazione, colloqui con il personale, analisi della documentazione e delle registrazioni, che la Politica, il Sistema di Gestione e le procedure di audit sono conformi al Regolamento CE 1221/2009 ed ha convalidato in data 20 aprile 2012 le informazioni e i dati riportati in questa Dichiarazione ambientale. Anno di riferimento dati 2011 Presentazione Prosegue l’impegno del management e di tutto il personale della centrale “Galileo Ferraris” di Leri per mantenere le elevate prestazioni ambientali che caratterizzano l’impianto, nonché ricercare le soluzioni tecniche e gestionali più idonee per perseguire l’obiettivo di un miglioramento continuo nella riduzione degli impatti ambientali dell’impianto e dare continuità al rapporto di trasparenza con la popolazione e le amministrazioni locali, come dimostra la presente Dichiarazione Ambientale 2012 che rinnova per la terza volta la registrazione EMAS conseguita nel 2002. In tale ottica di miglioramento continuo e trasparenza trovano naturale collocazione anche tutte le attività collegate alla riduzione degli impatti ed all’effettuazione di nuovi ed ulteriori monitoraggi e controlli degli aspetti ambientali disposti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata all’impianto. Direttore Unità di Business di Leri Stefano Riotta Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 4 Indice Il Gruppo Enel | 6 L’organizzazione del gruppo ENEL La spesa ambientale | | 6 8 Il sito e l’ambiente circostante L’attività svolta nel sito | | 9 14 L’Autorizzazione Integrata Ambientale Aspetti ambientali | | 20 21 Aspetti ambientali diretti significativi | 24 Aspetti ambientali diretti poco significativi Aspetti ambientali indiretti | | 40 44 Salute e sicurezza dei lavoratori | 46 La politica ambientale dell’Unità di Business Il programma ambientale | | | 56 62 La politica ambientale del gruppo ENEL I sistemi di gestione ambientale Ricerca e innovazione | | | 62 64 64 Autorizzazioni e convenzioni dell’impianto di Leri Limiti di legge | La registrazione EMAS Normativa applicabile | | 69 70 Informazioni al pubblico Glossario 48 49 Il Sistema di Gestione Ambientale Appendice | | | | 70 70 71 77 Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 5 Il Gruppo Enel L’organizzazione del Gruppo ENEL con l’impegno di assicurare alle prossime Enel è la più grande azienda elettrica d’Italia e la La gestione delle attività è possibile grazie a una seconda utility quotata d’Europa per potenza organizzazione che sorregge un’articolata efficiente netta. Enel è un operatore integrato, struttura societaria, strutturata in: attivo nella produzione, distribuzione e vendita • generazioni un mondo migliore. Corporate, che, mediante le funzioni centrali di energia elettrica e nell’estrazione e vendita di di staff, svolge ruolo d’indirizzo, gas. coordinamento e controllo, con l’obiettivo di Enel è presente nel settore dell’elettricità in oltre valorizzare le sinergie del Gruppo e 40 Paesi, con una potenza efficiente netta di ottimizzare la gestione dei servizi a supporto oltre 97.000 MW, con circa 80 mila dipendenti e del core business; • circa 60 milioni di clienti. funzione Up-Stream Gas, che ha la missione Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel è la di sviluppare e gestire per il Gruppo il società italiana con il più alto numero di segmento up-stream del gas, che riguarda la azionisti. ricerca, l’estrazione e la produzione del gas La missione di Enel è generare e distribuire valore nel mercato internazionale dell’energia, a naturale; • sette divisioni, che operano al fine di vantaggio delle esigenze dei clienti, assicurare il raggiungimento delle dell’investimento degli azionisti, della performance tecniche ed economico- competitività dei Paesi in cui opera e delle finanziarie fissate per le società operative e aspettative di tutti quelli che vi lavorano, al le attività di loro competenza, garantendone servizio delle comunità, nel rispetto l’integrazione nel Gruppo nel rispetto delle dell’ambiente e della sicurezza delle persone e policy e dei codici di comportamento di Enel. Figura 1- ENEL S.p.A – Struttura organizzativa Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 6 La Divisione Energie Rinnovabili riunisce tutte d’ingegneria relativi allo sviluppo e alla le attività relative alla generazione dell’energia realizzazione degli impianti di generazione e le da fonti rinnovabili del Gruppo, escluso il attività di ricerca, assicurando lo scouting, lo portafoglio rinnovabili di Endesa (Divisione sviluppo e la valorizzazione di opportunità Iberia e America Latina), di Enel Produzione d’innovazione con particolare riguardo alle (Divisione Generazione ed Energy Management) iniziative a forte valenza ambientale. e di Slovenské elektrárne (Divisione La Divisione è organizzata nelle tre Aree Internazionale). Tecniche Innovazione e Ambiente, Ricerca, Nella Divisione Energie Rinnovabili confluiscono, Nucleare e nell’Area di Business Sviluppo e infatti, tutte le attività di Enel nei campi eolico, Realizzazione Impianti. solare, geotermico e idro fluente di 14 Paesi, per La Divisione Internazionale riunisce tutte le un totale di circa 6.102 MW di potenza. attività relative alla generazione e alla La Divisione Generazione ed Energy distribuzione di energia elettrica all’estero in Management riunisce tutte le attività svolte in Bulgaria, Romania, Russia e Slovacchia, escluse Italia relativamente a produzione, importazione quelle di competenza della Divisione Energie e offerta all’ingrosso di energia elettrica, Rinnovabili e della Divisione Iberia e America ottimizzando i costi di produzione e Latina. A livello territoriale la Divisione è approvvigionamento, nel rispetto degli standard organizzata in sei Country: Francia e Belgio, ambientali e di sicurezza stabiliti dalle leggi. Bulgaria, Grecia, Europa Centro Orientale, A livello territoriale gli impianti di produzione Romania, Russia e CSI (Comunità degli Stati sono raggruppati in 32 Unità di Business (23 Indipendenti). termoelettriche e 9 idroelettriche), cui si La Divisione Mercato ha la missione di aggiunge l’unità Trento, che costituisce soggetto presidiare il mercato finale dell’energia elettrica giuridico a sé stante (Hydro Dolomiti Enel). e del gas in Italia, di sviluppare un’offerta La Divisione Iberia e America Latina riunisce integrata di prodotti e di servizi indirizzata alle tutte le attività relative alla generazione e alla diverse tipologie di clienti e di assicurare il distribuzione di energia elettrica in Spagna, rispetto dei livelli di qualità del servizio Portogallo e America Latina, escluse quelle di commerciale. competenza della Divisione Energie Rinnovabili. Fa parte del Gruppo Enel anche Enel Servizi La Divisione Infrastrutture e Reti riunisce Srl, che ha il compito di gestire, per le società tutte le attività svolte in Italia relativamente alla del Gruppo in Italia, le attività di servizio relative gestione della rete di distribuzione di energia ad amministrazione del personale, elettrica e dell’illuminazione pubblica e fornisce approvvigionamenti e acquisti, amministrazione- supporto alla gestione della rete di distribuzione contabilità, tecnologie informatiche e della gas, attività improntate al conseguimento comunicazione (ICT), mezzi di trasporto, dell’eccellenza operativa e al costante immobili e formazione. Enel Servizi diffonde gli miglioramento dei livelli di qualità del servizio indirizzi per le società estere in materia di tecnico. approvvigionamenti, ICT e gestione A livello territoriale le reti e gli impianti sono immobiliare/facility management. raggruppati in 4 Macro Aree Territoriali per la L’Unità di Business di Leri, la cui struttura distribuzione di energia elettrica, 4 Dipartimenti organizzativa è rappresentata in figura 15, si Territoriali Illuminazione Pubblica e 4 colloca all’interno della Divisione GEM, Area di Dipartimenti Territoriali Gas. Business Generazione, Produzione Ciclo La Divisione Ingegneria e Innovazione ha il Combinato e Turbogas. compito di gestire per il Gruppo i processi Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 7 La Politica ambientale del gruppo ed i risultati • trasporto e stoccaggio gessi e ceneri; conseguiti a livello complessivo in materia • rifacimento e ammodernamento dei sistemi d’ambiente sono comunicati al pubblico di trattamento dei reflui (impianti di attraverso un Rapporto ambientale annuale. La trattamento degli spurghi dei desolforatori e delle acque reflue, nonché reti fognarie); Politica ambientale nella sua attuale formulazione, estratta dal Rapporto 2010, è • fumi; riportata in appendice. • La spesa ambientale L’impegno finanziario affrontato da ENEL nel 2010 per la protezione ambientale, per il 353 milioni di euro per gli investimenti; 420 milioni di euro per le spese correnti. paesaggistico delle aree soggette a • bonifica da materiali contenenti amianto; • decontaminazione di oli e macchinari contenenti PCB. Per quanto riguarda gli impianti termoelettrici gli investimenti complessivi sono risultati pari a 113 Le spese ambientali correnti del 2010 per la produzione di energia elettrica sono stati pari a milioni di euro ed hanno riguardato in 197 milioni di euro ed hanno interessato particolare: significativi interventi sui sistemi di abbattimento delle emissioni di SO2, NOX e principalmente i seguenti punti: • pulizie industriali di funzionamento per movimentazione e asportazione dei reflui e polveri (adeguamenti impiantistici per sottoprodotti dell’esercizio; rispetto dei limiti sulle emissioni e ammodernamento di desolforatori, denitrificatori e depolverizzatori, con particolare riferimento, per questi ultimi, a • conferimento delle ceneri di carbone; • analisi e caratterizzazione dei rifiuti; • manutenzione impianti desolforazione e di monitoraggio ambientale; quelli di centrali a carbone); installazione di nuovi bruciatori a bassa • manutenzione di cristallizzatori e impianti di trattamento acque reflue; emissione di NOX; • riassetto morfologico, idrografico e sfruttamento minerario; pari a: • caratterizzazione di siti inquinati, progettazione e realizzazione di bonifiche; • perimetro industriale complessivo, è risultato • nuovi sistemi di monitoraggio e analisi dei revamping e bonifica di alcuni serbatoi per il deposito e la movimentazione dell’olio combustibile e interventi di potenziamento • ripristino ambientale Nelle spese sopraddette sono incluse le spese dell’UB di Leri che sono risultate pari a 155.000 € per investimenti di natura ambientale e di delle protezioni passive (bacini di contenimento dei parchi combustibile e 333.000 € per spese correnti, al netto dei ricavi. sistemi antincendio); Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 8 Il sito e l’ambiente circostante Il sito ricade nel territorio del comune di Trino, l’area urbanizzata di Castell’Apertole, entrambe nella parte meridionale della provincia di a circa 1,5 km dall’impianto di Leri. Vercelli, ed occupa circa 23 ha. Sorge su di L’impianto è ubicato in prossimità dell’incrocio un’area destinata dal Piano Regolatore Generale tra la strada provinciale Vercelli-Crescentino e la del Comune di Trino ad insediamento produttivo, provinciale Trino-Livorno Ferraris, all’interno di circondata su tutti i lati da aree agricole. un territorio completamente pianeggiante, Le aree urbanizzate più prossime sono a nord- delimitato da tre fiumi: a sud dal Po che scorre est il borgo di Leri, attualmente non più abitato ai piedi dei rilievi collinari del Monferrato tra le (a circa 300 metri), e Castel Merlino (ad 1 km), località di Crescentino e Casale Monferrato, ad ad ovest la Cascina Galeazza ed a sud-ovest ovest dal tratto terminale della Dora Baltea e ad est dal Sesia. Figura 2 - Il sito dell’impianto “G. Ferraris” di Leri ed il territorio circostante Nord 10.000 metri Inquadramento geomorfologico, geologico ed idrogeologico Il territorio circostante l’impianto di Leri si dall’attuale corso del fiume Po e dalla linea Tricerro-Lucedio-Crescentino: • da una successione di formazioni marine colloca nell’area Padana, nella fascia di confine cretacico-plioceniche variamente deformate; che la collega con quella parte dell’Appennino • esterno rappresentato dal Monferrato. la zona a sud del Po (Monferrato) costituita la zona compresa fra il Po e la linea Tricerro- Le caratteristiche geologiche dell’area possono Lucedio-Crescentino costituita anch’essa essere delineate con riferimento a tre zone dalla stessa successione deformata, distinte, separate approssimativamente Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 9 ricoperta da piccoli strati di sedimenti • • un complesso con permeabilità variabile, continentali quaternari; mediamente discreta, a nord della linea la zona a nord della linea Tricerro-Lucedio- Tricerro-Lucedio-Crescentino; escludendo le Crescentino costituita da una successione porzioni più profonde tale complesso miocenico-pliocenica marina, praticamente rappresenta nel suo insieme un acquifero indeformata, ricoperta da spessori anche multistrato di notevole spessore che ospita, considerevoli di sedimenti supra-pliocenici e nelle frazioni più grossolane, una falda quaternari, lacustri e fluviali. freatica la cui sommità è posta a pochi metri La differenziazione della struttura geologica di profondità dal piano di campagna. trova riscontro in sensibili differenze I corsi d’acqua naturali, che circondano il morfologiche del territorio. Il settore a sud del territorio circostante l’impianto di Leri, senza Po, corrispondente alle estreme propaggini del peraltro interessarlo direttamente, sono a sud il Monferrato, presenta forme di media collina fiume Po, a est-nord-est il sistema idrografico caratterizzate da versanti di modesta pendenza; del fiume Sesia col reticolo dei suoi affluenti pendenze più forti si riscontrano solo nelle zone principali, ed a ovest il tratto terminale della immediatamente adiacenti al corso del Po. Dora Baltea. La zona a nord del Po, fino ad oltre la linea I principali colatori naturali-dreni che interessano Tricerro-Lucedio-Crescentino, presenta più direttamente l’area sono il torrente Marcova andamento pianeggiante, sviluppato a quote a nord e il torrente Stura a sud che si gettano, al medie di 130-150 m s.l.m., dal quale emerge un termine del loro percorso, nel fiume Sesia nei piccolo rilievo di 185 m circa a nord-ovest di pressi della confluenza di quest’ultimo con il Trino. fiume Po. L’assetto idrogeologico dell’area è In questo contesto naturale si inserisce il vasto sostanzialmente riconducibile alla presenza di: sistema idraulico-artificiale dei cosiddetti Canali • un complesso scarsamente o affatto Demaniali Cavour (Canale Cavour, Naviglio di permeabile, a sud della linea Tricerro- Ivrea, Canale Depretis, Canale del Rotto, Canale Lucedio-Crescentino; Farini e rogge minori) costituito da oltre 800 km di canali interni. Figura 3 - Particolare del sistema di canali artificiali attorno all’impianto di Leri Nord Cavo Lucca Navilotto di Saluggia Impianto “G. Ferraris” di Leri Canale di Rive Punto di prelievo acqua industriale Roggia Acquanera Scala 0 Punto di restituzione acqua industriale 0,5 km Canale Magrelli Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 10 Inquadramento socio-economico dei prodotti agricoli e di estrazione dell'argilla e All’interno del territorio compreso nel raggio di degli inerti. 10 km dall’impianto di Leri sono presenti 15 I comuni della fascia vicino al Po con centro comuni di diverse dimensioni; quelli con Casale Monferrato sono tradizionalmente luoghi popolazione residente superiore a 7.000 abitanti della lavorazione della calce e del cemento e sono Trino e Cresecentino. pertanto, anche a causa di tale attività, l’area La parte urbanizzata del territorio occupa circa il del basso vercellese, nonostante l’importanza 4% del totale ed in essa risiede il 95% della agraria del suo territorio, è tra le più popolazione. industrializzate della provincia. L’andamento demografico da inizio del secolo Le maggiori infrastrutture di comunicazione e scorso ad oggi evidenzia un decremento trasporto periferiche all’area sono costituite a costante della popolazione residente nella zona, nord-ovest dall’autostrada Torino-Milano (A4) ed le cui cause sono dovute, oltre che al forte calo a nord-est dall’autostrada Genova-Voltri-Santhià del saldo naturale e migratorio (diminuzione del (A26), che consentono facili e rapidi flusso migratorio in arrivo), specialmente alla collegamenti con le vicine città di Casale, tendenza, accentuatasi negli ultimi decenni, che Vercelli, Chivasso e Torino. ha visto spopolarsi i piccoli comuni meno dotati Al margine sud dell’area, segnato dal corso del di servizi e occasioni di lavoro a favore di quelli Po, si sviluppa l’asse infrastrutturale locale con caratteristiche di polo produttivo e segnato dalla S.S. 31 bis di collegamento tra commerciale. Torino-Casale-Pavia a cui si affianca, con Il territorio circostante l’impianto di Leri fa parte percorso parallelo il ramo ferroviario Chivasso- della “pianura risicola” vercellese, area in cui la Casale, ancor oggi utilizzato in larga misura per coltura del riso ha caratteristiche pressoché il pendolarismo locale di studio e lavoro. monocolturali, molto specializzata, con Un ulteriore percorso, sempre laterale all’area, è bassissima rotazione colturale e basso impiego costituito dalla SS 455 che collega Trino a di addetti; minore importanza rivestono le Vercelli passando per Tricerro e Desana. colture di mais, frumento e pioppo. L’ambito più prossimo all’impianto di Leri è Collegata al riso è l’attività industriale di attraversato da alcune strade provinciali, che trasformazione e lavorazione dello stesso, che è collegano tra loro Crescentino con Vercelli, Trino presente, in unità locali di maggiori e minori con Cigliano e quest'ultima ancora con dimensioni, in tutti i centri della zona. Crescentino; si tratta di infrastrutture lineari che Nell’ambito territoriale considerato, i comuni che costeggiano i margini dei grandi appezzamenti presentano caratteristiche industriali sono: agricoli. Crescentino, ove è localizzato un importante Un particolare genere di infrastruttura, collegata impianto siderurgico, unica grande impresa della all’irrigazione agraria, è quella costituita dalla zona; fittissima rete di canali, rogge e fossi che Livorno Ferraris con una centrale di produzione solcano il territorio. di energia elettrica (impianto a ciclo combinato Inquadramento storico-culturale di circa 800 MW), un’industria medio-grande di La presenza del Po ha esercitato nei secoli un lavorazione della gomma e con altre imprese di forte potere di attrazione nei confronti degli minori dimensioni; insediamenti umani e nelle vie di comunicazione; Trino ove sorgono l’impianto di Leri e la centrale in zona sono stati infatti ritrovati molti reperti elettronucleare “E. Fermi” (non più in esercizio), storici di epoche diverse risalenti ad oltre a numerose imprese operanti nei settori insediamenti preistorici, all’invasione celtica tra il metallurgico, metalmeccanico, di trasformazione VI e V secolo a.c. e di epoca romana, periodo in cui è avvenuta l’introduzione dell’agricoltura e la Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 11 bonifica di alcune zone con la costruzione di Colombara) e cimiteri abbandonati (a Leri, opere di canalizzazione e distribuzione delle Castell’Apertole, Montarolo, Lucedio). In epoche successive, forse a causa di alluvioni, Risalgono ad epoca romana i centri abitati di guerre e pestilenze le zone furono abbandonate Livorno Ferraris, Trino, Bianzè e Fontanetto e nell’alto Medioevo l’area fu ricoperta di foreste; mentre gli altri centri hanno subito un forte durante questi secoli di incuria ed abbandono si sviluppo demografico negli anni del Medioevo formò la grande Selva di Lucedio. Successivamente, nel basso Medioevo, l’eco- Inquadramento naturalisticopaesaggistico nomia rurale tornò a svilupparsi ad opera dei L’area intorno all’impianto di Leri ha carattere monaci benedettini e cistercensi insediatisi nelle pianeggiante e la principale connotazione del Abbazie di San Genuario e di Santa Maria poste territorio è data dalla geometria di fossi, canali, all’interno della Selva di Lucedio; essi sono stati rogge e risaie che nella primavera vengono negli anni i principali artefici del disboscamento, gradualmente allagate andando infine a formare della bonifica e della messa a coltura delle terre uno specchio d’acqua interrotto solo da strade e che hanno modificato la morfologia del terreno, da solchi di confine e punteggiate da grange e la struttura economica e la storia del basso cascine più o meno ampie; in contrapposizione si vercellese con implicazioni che permangono a possono osservare campanili, cappelle e torri tutt’oggi. nonché, in direzione di Trino, il rilievo della Si possono infatti ancora vedere nelle campagne Costa ricoperto dalla fitta macchia verde del le tipiche “grange” (aziende agricole al centro di Bosco della Partecipanza, che nel Medioevo era vasti appezzamenti, vere e proprie unità ricompresa nella più estesa Selva di Lucedio. economiche autonome) che dipendevano Il Bosco della Partecipanza si configura come dall’Abbazia madre; faceva parte di questa una rara permanenza di bosco di pianura, tipologia anche l’abitato di Leri posto a fianco rilevante nel territorio non solo per le sue dell’attuale impianto. peculiarità fisico-naturali, ma anche per le Figura 4 – Vista dell’Abbazia di Lucedio vicende storiche e il contenuto civile, sociale e culturale ad esso legati. Figura 5 – Il Parco Naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino Nord Dell’Abbazia di Lucedio, dalla quale dipendevano le grange della zona, rimangono ad oggi un campanile gotico e due chiese di cui una barocca e un lungo edificio con tracce gotiche. In alcune grange poste sul territorio sono visibili parti originali non modificate da interventi di Il Bosco costituisce un sistema storico-ecologico trasformazione attuati nei secoli quali torri (a di tutto rilievo nell’attuale panorama della Ramezzana e Darola), chiese (a Montarolo e Pianura Padana; all’interno del bosco non sono Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 12 presenti specie di per sé rare, ma alcune risorgive, è una delle zone umide più importanti risultano tali per la loro progressiva scomparsa del Piemonte per l’avifauna palustre nidificante. nell’ambiente padano; solo per citare alcune A circa 7 km dalla centrale in direzione ovest, si tipologie si possono trovare alberi di alto fusto trova un altro sito individuato SIC e ZPS, quali querce, farnie e roverelle e un sottobosco IT1120007, denominato Palude di San Genuario, di robinie, noccioli e tigli; dal punto di vista una delle poche aree umide naturali ancora faunistico, al suo interno, si possono osservare presenti nella piana del vercellese e nitticore, garzette, lepri, scoiattoli, volpi, fondamentale a livello europeo per l’avifauna. La donnole e tassi. A partire dal 1991 la Regione palude risulta essere uno dei pochi siti a livello Piemonte ha istituito il parco naturale del Bosco nazionale in cui nidificano il tarabuso, l’airone delle sorti della Partecipanza che occupa una rosso, il tarabusino e il falco di palude e in cui si superficie di oltre 1.000 ha; la tutela del parco si trova una delle poche popolazioni note a livello estende ai complessi architettonici delle Abbazie nazionale di testuggine palustre europea. di Lucedio e di Montarolo ed alla cappella in stile Le zone umide hanno grossa importanza barocco della Madonna delle Vigne. naturalistica sia come zone di riproduzione, La tipologia di fauna inoltre presente nell’area è alimentazione ed habitat per molte specie legata all’ambiente del tutto particolare che, in vegetali e animali, sia per la funzione di rapporto alla permanenza di acqua che lo filtro/tampone nei confronti degli inquinanti e caratterizza da aprile a settembre, può della loro depurazione, di regolarizzazione della configurarsi per alcuni elementi come il catena alimentare, di protezione delle rive surrogato di ecosistemi acquatici naturali dall’erosione, di regolazione del regime delle scomparsi o molto ridotti; si possono pertanto acque. osservare specie di uccelli quali aironi cinerini, Inquadramento climatico cavalieri d’Italia, pavoncella e varie specie di rane tipiche degli ambienti risicoli. La climatologia dell’area in cui sorge l’impianto è quella tipica della Pianura Padana, caratterizzata Con il codice di sito IT1120002 il Bosco della Partecipanza è stato individuato zona SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale) nella rete “Natura 2000”, denominazione che il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha assegnato ad un sistema coordinato e coerente (una "rete") di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell'Unione stessa ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e specie animali e vegetali indicati nella Direttiva "Habitat" e nella Direttiva "Uccelli". Il sito IT1120002 è collegato al sito IT1120008 Fontana Gigante di Tricerro anch’esso soprattutto dall’effetto di barriera dell’arco alpino e di conseguenza dalla netta prevalenza dei fenomeni di origine termica rispetto a quelli di origine dinamica; in tale regime non si verificano in genere periodi di secca, ma al contrario si hanno fenomeni temporaleschi prevalentemente nel periodo primaverile-estivo. Sia nella stagione estiva che in quella invernale, l’umidità atmosferica assume valori piuttosto elevati, favorendo, in situazioni anticicloniche, la formazione di nebbie che possono persistere anche per vari giorni. L’effetto barriera delle Alpi fa del bacino piemontese una regione scarsamente ventosa, con alta percentuale di individuato SIC e ZPS distante circa 10 km dalla centrale sempre in direzione sud-est; il sito, uno calme e di venti deboli, concentrati soprattutto in autunno e inverno. stagno di origine naturale alimentato da Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 13 L’attività svolta nel sito L’impianto “G. Ferraris” di Leri trasforma ENEL (39-40%) e dall’altro, mediante l’utilizzo di l’energia contenuta nel gas naturale in energia combustibile pregiato quale il gas naturale, elettrica ad alta tensione; la costruzione consente di avere prestazione ambientali di dell’impianto è iniziata nel novembre 1991 ed è assoluto rilievo, azzerando in pratica le emissioni stata la prima realizzazione di un impianto a di ossidi di zolfo e polveri e, grazie all’impiego di ciclo combinato di ENEL S.p.A. bruciatori a bassa formazione di ossidi di azoto, Tale tecnologia consente da un lato di contenere le emissioni di NOX. raggiungere un rendimento lordo complessivo La soluzione impiantistica adottata con le torri di del ciclo di produzione di circa il 47%, raffreddamento a secco consente inoltre di sensibilmente migliore del rendimento delle ridurre i consumi di acqua industriali prelevata centrali termoelettriche tradizionali del parco dall’esterno. Figura 6 - Schema semplificato dell’impianto Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 14 L’impianto di Leri dispone di una potenza prodotta da ciascun generatore elettrico a efficiente lorda complessiva è di circa 690 MW, livello idoneo per essere immessa nella rete suddivisa su due moduli identici da circa 345 MW nazionale di trasporto tramite le due linee ciascuno, entrati in servizio nel dicembre 1996 aeree collegate alle stazioni primarie di (modulo 1) e nel novembre 1997 (modulo 2). Rondissone e Castelnuovo Scrivia. Le principali apparecchiature costituenti ciascun I dati caratteristici più significativi delle principali modulo sono: apparecchiature che compongono ciascun • due gruppi turbogas (TG): l’aria modulo sono riportati nella tabella 1. comburente prelevata dall’esterno viene Il gas naturale è prelevato direttamente dalla preventivamente compressa ed, unitamente rete di distribuzione nazionale SNAM, alla al gas naturale, introdotta nel combustore pressione massima di 75 bar; per adeguare la dove i due elementi bruciano formando gas pressione di arrivo del gas naturale a quella di ad alta pressione e temperatura. funzionamento dei turbogas (19 bar) è installata I gas vengono inviati nel turbogas una stazione di decompressione, completa di provocandone la rotazione ed il generatore dispositivi di misura, filtrazione, riscaldamento, elettrico, ad esso rigidamente collegato, intercettazione, protezione e sistemi di produce quindi energia elettrica. rilevazione ed estinzione incendi; in caso di due generatori di vapore a recupero incendio rilevato nella stazione di (GVR) che sfruttano l’elevata temperatura decompressione interviene automaticamente la dei fumi di scarico del rispettivo gruppo valvola di blocco generale di alimentazione del turbogas (circa 500 °C) per la gas naturale all’impianto. trasformazione dell’acqua nel vapore La stazione è composta da quattro linee di necessario ad alimentare la turbina a gas riduzione per l’alimentazione dei singoli (TV); i fumi, dopo aver attraversato i GVR, turbogas, i quali sono posti all’interno di cabinati vengono scaricati all’atmosfera attraverso un dotati di sistemi di rivelazione ed allarme camino alto 100 metri e di 7,5 metri di incendi, che azionano automaticamente i sistemi diametro, posto all’interno della torre di di estinzione e l’intercettazione raffreddamento. dell’alimentazione del gas naturale. • • • una turbina a vapore (TV) alimentata in Il gasolio (vedi tabella 10) è impiegato per parallelo da due generatori di vapore a alimentare le caldaie ausiliarie, che forniscono il recupero (GVR). Il vapore introdotto nelle vapore necessario all’avviamento dell’impianto e, turbina ne provoca la rotazione e nella stagione fredda, provvedono al l’alternatore elettrico, ad essa rigidamente riscaldamento degli ambienti di lavoro, ed i collegato, produce quindi energia elettrica. sistemi di emergenza quali gruppi elettrogeni e Il vapore in uscita dalla turbina viene motopompa antincendio, azionati da motori riportato allo stato liquido nel diesel. condensatore e reinviato al generatore di Il processo di produzione è integrato da impianti, vapore per compiere un nuovo ciclo. dispositivi ed apparecchiature ausiliarie che ne La sorgente fredda del condensatore è assicurano il corretto funzionamento in assicurata da acqua in ciclo chiuso condizioni di sicurezza: sistemi di supervisione, raffreddata dagli scambiatori di calore controllo e protezione, condizionamento, acqua-aria posti all’interno della torre di telecomunicazione, antincendio, impianti chimici raffreddamento a secco ed a tiraggio per il pretrattamento dell’acqua industriale e per naturale. la demineralizzazione dell’acqua utilizzata nel tre trasformatori che provvedono ad ciclo termico GVR-turbina a vapore, sistema di elevare la tensione dell’energia elettrica trattamento degli effluenti liquidi, sistemi di Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 15 controllo delle emissioni, rete di rilevamento conseguenza la produzione netta complessiva a della qualità dell’aria. partire dal 2004, ed ancor più negli anni Le attività di conduzione delle sezioni successivi (grafico 1), è risultata inferiore a termoelettriche, di manutenzione e controllo quella registrata negli anni precedenti, che è delle apparecchiature sono svolte dal personale sempre stata superiore a 4.000 GWh. d’impianto, che si compone di 36 persone L’indisponibilità dell’impianto per tutto il 2010 e (valore rilevato a fine 2011). parte del 2011, descritta nel paragrafo Per particolari attività, in genere relative a “L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)”, manutenzioni periodiche o interventi specialistici ha determinato una produzione nulla per tutto non effettuabili con risorse interne alla società, si 2010 e per il periodo gennaio÷giugno 2011; nel ricorre a ditte esterne nazionali con i requisiti restante periodo dell’anno l’impianto è stato idonei per svolgere gli interventi ad alto disponibile sul Mercato elettrico, ma con assai contenuto tecnologico richiesto. Per questo tipo modesta richiesta di produzione di energia di lavori l’imprenditoria locale è coinvolta sia elettrica. tramite subappalti sia attraverso la fornitura di Grafico 1 – Produzione netta di energia elettrica materiali. Altre attività ricorrenti necessarie (dati in GWh) all’impianto (es. gestione dei rifiuti, escavazioni, autoriparazioni, giardinaggio e trasporti) interessano imprese di servizi di vari settori; per 1.000 il tipo di attività richiesta, costante ma non 600 continuativa, l’imprenditoria locale risulta in 400 genere maggiormente competitiva. 854,7 800 566,4 312,3 200 La fornitura di materiali, così come per gli appaltatori, interessa imprese a livello nazionale e fornitori a carattere locale; i primi, in genere 0,0 41,1 0 2007 2008 2009 2010 Produzione netta 2011 costruttori o grandi commercianti, sono coinvolti In figura 9 sono riportati in forma sintetica i dati per la fornitura di parti di ricambio dei macchinari, mentre l’imprenditoria locale fornisce prevalentemente materiali di consumo. L’impianto di Leri, dalla sua entrata in esercizio e del bilancio ambientale 2011, che sono ripresi ed analizzati nella successiva sezione relativa agli Aspetti Ambientali. A partire dalla fine del 2008 l’impianto di Leri è fino al 2000, è stato destinato ad un funzionamento continuativo e costante comune a tutti gli impianti termoelettrici, a cui era affidata la produzione di base dell’energia elettrica richiesta dalla rete nazionale; a partire dal 2000 compreso nella certificazione del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) della Divisione GEM, in conformità agli standard internazionali OHSAS 18001; la certificazione riguarda l’intero complesso della Divisione e completa il percorso è stato richiesto all’impianto un tipo di funzionamento meno continuo ma più flessibile ed articolato, per contribuire alla copertura delle punte di richiesta di energia elettrica. avviato nel 2006. Figura 7 – Un generatore di vapore a recupero (GVR) della centrale In relazione all’avvio del Mercato elettrico, avvenuto nel 2004, all’impianto di Leri è stato richiesto un tipo di funzionamento diverso dal passato, cioè sempre meno continuo e costante ma più flessibile e disponibile a riscontrare le risultanze giornaliere che emergono dalle contrattazioni della Borsa dell’energia; di Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 16 Tabella 1 – Dati caratteristici delle principali apparecchiature Turbogas (TG) Potenza nominale Potenza di punta 123.000 kW 132.500 kW Compressore assiale Stadi Rapporto di compressione Portata aria Potenza assorbita 19 1/14 443 kg/sec 167.000 kW Turbina Stadi Combustori Temperatura gas in ingresso Portata metano 4 18 1.162 °C 8,19 kg/sec Generatore di vapore a recupero (GVR) Livelli di pressione Tipo di circolazione Portata gas Temperatura gas in ingresso Portata vapore alta pressione (A.P.) Temperatura vapore A.P. Pressione vapore A.P. Portata vapore bassa pressione (B.P.) Temperatura vapore B.P. Pressione vapore B.P. Turbina a vapore (TV) Tipo Ammissione Potenza nominale Portata vapore A.P. Temperatura vapore A.P. Pressione vapore A.P. Portata vapore B.P. Temperatura vapore A.P. Pressione vapore A.P. Numero stadi A.P. Numero stadi B.P. Condensatore Tipo Potenza termica Portata acqua di circolazione Pressione assoluta (a 15 °C) Generatore elettrico Potenza nominale Tensione di uscita Tipo di eccitazione Refrigerante Trasformatore elettrico Potenza nominale Tensione primaria Tensione secondaria Torre di raffreddamento Tipo Calore da smaltire Portata acqua di circolazione Temperatura acqua in ingresso Differenza temperatura da smaltire Portata aria in ingresso Enel – Dichiarazione ambientale 2012 2 naturale 1.605 t/h 500 °C 172,9 t/h 490 °C 52,9 bar 47,3 t/h 273 °C 6,28 bar monocorpo a condensazione doppia 110.000 kW 345,8 t/h 490 °C 52,9 bar 440,4 t/h 273 °C 6,28 bar 19 6 a doppio fascio tubiero 265.000 kW 4,9 m3/sec 0,14 bar 140.000 KVA 15 kV statica a tiristori idrogeno 130.000 kVA 15 kV 400 kV a secco a tiraggio naturale 266.300 kW 4,9 m3/sec 51 °C 13 °C 9.817 m3/sec Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 17 Figura 8 - Planimetria dell’impianto Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 18 Figura 9 - Bilancio ambientale 2011 Emissioni in atmosfera Energia termica scaricata 60.194 GCal Emissioni inquinanti NOx 34 t CO 44 t CO2 equivalenti 30,1 kt Materiali di consumo non pericolosi 9,2 t Materiali di consumo pericolosi 53,3 t Aria comburente 396.449 kNm³ Energia elett. netta in rete Acqua potabile 8.911 m³ Acqua uso industriale 106.760 m³ 41,1 GWh Energia elett. consumata 14,0 GWh Consumo metano 13.000,1 kSm³ Consumo gasolio 314,6 t Scarichi liquidi Integrazione bacini, evaporazione, giardinaggio, lavaggi scambiatori ariaacqua servizi, umidificazione aria aspirazione TG 59.995 m3 Acqua restituita da ITAR 55.676 m3 Rilasci idrici COD solidi sospesi totali ammoniaca totale nitrati nitriti Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Rifiuti Rifiuti speciali non pericolosi Rifiuti speciali pericolosi Destinati a: smaltimento conferim. consorzi obbligatori recupero 22,98 t 66,57 t 3% 70 % 27 % 840 kg 362 kg 32 kg 116 kg 1 kg Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 19 L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) L’impianto di Leri, a seguito della domanda Con il VI Programma d’Azione Ambientale l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) con l’Unione Europea ha adottato un nuovo decreto del Ministero dell’Ambiente e della approccio in materia ambientale, mettendo in Tutela del Territorio e del Mare datato primo piano la politica di prevenzione e riduzione 25.09.2009. integrata dell’inquinamento da impianti L’autorizzazione prescrive nuovi e specifici limiti industriali. per le emissioni in atmosfera e per gli scarichi L’obiettivo è ottenere un alto livello di protezione idrici, definisce modalità e tempi per tutta dell’ambiente nel suo complesso, prevenire, l’attività di monitoraggio e registrazione ridurre, eliminare per quanto possibile relativamente agli aspetti ambientali pertinenti e l’inquinamento con interventi preventivi alla stabilisce modalità e frequenza delle fonte e garantire una gestione accorta delle comunicazioni periodiche dei dati ambientali alle risorse naturali. Autorità di controllo ed alle Amministrazione La norma di riferimento è la direttiva interessate. comunitaria 96/61/CE, cosiddetta “direttiva Per effetto dei limiti sulle emissioni in atmosfera IPPC” (Integrated Pollution Prevention and imposti dal decreto AIA l’impianto è risultato Control), attuata in Italia con il decreto indisponibile alla produzione a partire legislativo 59/2005. La norma è rivolta ad dall’entrata in vigore dell’AIA (1.12.2009), non attività produttive particolarmente significative essendo in grado di garantirne il rispetto in tutte dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente, tra le condizioni di esercizio. cui le centrali termoelettriche con potenza Il decreto di modifica dell’AIA, emanato in data termica superiore a 50 MW. 28.12.2010, definendo nuovi limiti alle emissioni Lo strumento previsto è l’Autorizzazione ha consentito all’impianto, a partire da luglio Integrata Ambientale (AIA), una procedura 2011, di essere nuovamente disponibile alla autorizzativa unica cui è sottoposto un impianto produzione; tale decreto prevede inoltre la industriale nuovo o esistente e che sostituisce di realizzazione di un impianto di abbattimento fatto ogni altro visto, nulla osta, parere e delle emissioni di NOX nei fumi emessi, che autorizzazione ambientale di carattere settoriale. consentirà nella fase post adeguamento (inizio La certificazione ISO 14001 e la registrazione 2014) il rispetto del valore limite di 50 mg/Nm3. EMAS dei sistemi di gestione ambientale La situazione di prolungata indisponibilità sopra consentono agevolazioni nella periodicità del descritta ha avuto riflessi significativi su diversi rinnovo obbligatorio dell’AIA: rispettivamente 6 dati ambientali del periodo, come e 8 anni anziché i 5 anni richiesti in generale. specificatamente dettagliato nel relativo capitolo presentata a fine 2006, ha ottenuto “Aspetti ambientali diretti significativi”. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 20 Aspetti ambientali Gli aspetti ambientali sono gli elementi del • efficienza energetica processo produttivo e delle attività svolte nel • utilizzo di risorse naturali sito che interagiscono in maniera diretta o • gestione delle emergenze ambientali indiretta con l'ambiente. L’individuazione e la Inoltre è stata eseguita una valutazione globale valutazione di tali aspetti è indispensabile al fine dell’intero impianto per i seguenti aspetti di applicare ai relativi impatti un corretto ambientali: sistema di gestione, che preveda attività • contaminazione del suolo e sottosuolo sistematiche di controllo, misure di prevenzione • questioni locali (rumore, impatto visivo, e riduzione, obiettivi di miglioramento in linea biodiversità) con la Politica Ambientale e le strategie aziendali • campi elettromagnetici in materia d’ambiente. • trasporto rifiuti Nell’impianto di Leri gli aspetti ambientali sono • comportamenti ambientali di fornitori ed stati individuati attraverso un'accurata analisi appaltatori iniziale, realizzata secondo i criteri delineati dal La valutazione è stata condotta considerando gli regolamento comunitario CE 1221/2009. aspetti ambientali diretti e gli impatti che ne Il controllo gestionale è stato assunto come derivano sia in condizioni operative normali fondamentale criterio guida per la distinzione tra (esercizio) sia in condizioni operative non gli aspetti ambientali diretti e indiretti: sono normali (manutenzione, emergenza), nonché gli pertanto definiti aspetti ambientali diretti quelli aspetti ambientali indiretti. sotto il pieno controllo gestionale I criteri di valutazione adottati per definire la dell’organizzazione, aspetti ambientali indiretti significatività degli aspetti ambientali considerati quelli su cui l’organizzazione “non ha un sono definiti da un’apposita procedura del SGA, controllo gestionale totale”. che consente l’obiettività della valutazione e Per procedere alla valutazione degli aspetti prevede l’attribuzione ad ogni aspetto di un ambientali di tutti i componenti costituenti codice numerico a due posizioni (codice di l’impianto, il sito è stato suddiviso secondo le rilevanza), la cui prima cifra classifica la metodiche di codifica degli impianti rilevanza qualitativa e la seconda la rilevanza termoelettrici applicata in ENEL, in grado di quantitativa; per entrambe le posizioni è individuare il componente o l’unità elementare possibile attribuire: appartenenti ad una unità funzionale. • 0 per rilevanza nulla o minima Per ciascun componente elementare è stata • 1 per rilevanza media eseguita una valutazione dei seguenti aspetti • 2 per rilevanza alta ambientali: Il significato associato a ciascuna cifra è diverso • emissioni in atmosfera in relazione alla peculiarità di ogni aspetto • gestione dei rifiuti ambientale; tuttavia il codice risultante ha un • scarichi idrici contenuto informativo univoco e sintetico, • impiego di materiali e sostanze Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 21 indipendente dall’aspetto ambientale Indicatori chiave considerato. Per alcuni aspetti sono stati anche individuati Sono considerati significativi tutti gli aspetti "indicatori chiave" che consentono di analizzare ambientali caratterizzati da un codice di e valutare nel tempo le prestazioni ambientali, rilevanza qualitativa e quantitativa prescindendo dal volume di attività proprio di contemporaneamente almeno pari ad 1. ciascun anno; essi sono: Il riepilogo degli aspetti ambientali risultati • emissioni specifiche in atmosfera: esprimono significativi al termine delle valutazioni condotte la quantità di sostanze (NOX, CO e CO2) è riportato in tabella 2, mentre i successivi emesse in atmosfera per ogni kWh di paragrafi contengono la descrizione di ciascun energia netta prodotta dall’impianto (grafici aspetto ambientale significativo corredata di dati 4 e 5); quantitativi, di informazioni sui sistemi di • produzione specifica di rifiuti: esprime la prevenzione e riduzione dell’impatto e delle quantità di rifiuti prodotta per ogni kWh di relative attività di controllo. energia netta generata (grafico 9); Il quadro degli aspetti ambientali e la loro • sostanze utilizzate riferite all’unità di energia rilevanza, può mutare nel tempo in relazione a prodotta: esprime la quantità complessiva di modifiche del processo produttivo, a nuove sostanze utilizzate dall’impianto per ogni disposizioni di legge, a nuove conoscenze in kWh di energia netta prodotta (grafico 10); merito agli effetti, a nuove direttive aziendali ed • consumo specifico netto: esprime la quantità altri fattori, non ultimo un diverso atteggiamento di calorie contenute nel metano necessarie delle parti interessate. all’impianto per produrre un kWh netto di Per tenere conto di queste possibili variazioni, il energia elettrica (grafico 11); SGA include apposite procedure che stabiliscono • biodiversità: esprime la superficie di terreno responsabilità e criteri da adottare per occupata dall’impianto necessaria a produrre aggiornare un registro degli aspetti ambientali e un kWh netto di energia elettrica (vedi tutte le altre informazioni pertinenti. paragrafo “Impatto visivo e biodiversità”). Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 22 Tabella 1 – Aspetti ambientali significativi dell’impianto di Leri ASPETTO AMBIENTALE SCARICHI IDRICI EMISSIONI IN ATMOSFERA CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E SOTTOSUOLO EFFICIENZA ENERGETICA IMPATTO VISIVO SISTEMA Trattamento acque reflue Circuito aria gas ATTIVITA' Trattamento acque acide-alcaline ESERCIZIO Trattamento acque biologiche ESERCIZIO Trattamento acque oleose ESERCIZIO Emissione di NOx, CO e CO2 in atmosfera attraverso i fumi al camino ESERCIZIO (fase di avviamento/fermata) EMERGENZA Circuito acqua industriale, servizi e demineralizzaz. EMERGENZA Circuito gasolio EMERGENZA Trattamento acque reflue EMERGENZA Circuito vapore ausiliario ESERCIZIO Circuito aria gas ESERCIZIO Generatore di vapore a recupero ESERCIZIO Possibili sversamenti accidentali di ammoniaca e carboidrazide durante il riempimento serbatoi di stoccaggio Possibili sversamenti accidentali di soda caustica durante il riempimento serbatoi di stoccaggio Possibili sversamenti accidentali di gasolio durante il riempimento serbatoi di stoccaggio Possibili sversamenti accidentali di acido cloridrico, cloruro ferrico e polielettrolita durante il riempimento serbatoi di stoccaggio Perdite energetiche da spurghi, trappole e valvole Perdite energetiche per emissione di calore nei fumi Perdite energetiche da spurghi, trappole e valvole Impianto totale ESERCIZIO Manufatti delle torri e degli edifici MANUTENZIONE Produzione di rifiuti da ricambio olio lubrificazione ESERCIZIO e MANUTENZIONE Produzione di rifiuti quali stracci, assorbitori olio MANUTENZIONE Produzione di rifiuti contenenti fibre ceramiche Turbina a vapore e generatore di vapore a recupero Generatore di vapore a recupero, trasformazione e distribuzione e.e MANUTENZIONE Turbogas e compressore MANUTENZIONE Trattamento acque reflue ESERCIZIO Trattamento acque reflue MANUTENZIONE Circuito acqua industriale, servizi e demineralizzaz. MANUTENZIONE Produzione di rifiuti: terre da dragaggio Trasformazione e distribuzione e.e MANUTENZIONE Produzione di rifiuti: batterie al piombo esauste ed olio dielettrico ESERCIZIO Produzione di rifiuti: imballaggi in materiali vari MANUTENZIONE Produzione di rifiuti: fanghi da fosse settiche Circuito gas naturale ESERCIZIO Consumo di gas naturale per la combustione Circuito gasolio ESERCIZIO Consumo di gasolio delle caldaie ausiliarie Servizi comuni ESERCIZIO Consumo di acqua pozzo uso potabile Circuito acqua industriale, servizi e demineralizzaz. ESERCIZIO Uso di soda caustica Trattamento acque reflue ESERCIZIO Uso di acido cloridrico GESTIONE DEI RIFIUTI Servizi generali IMPIEGO DI MATERIALI E SOSTANZE Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Emissione di CO in atmosfera attraverso i fumi al camino Circuito condensato, spillamenti, drenaggi Turbogas e compressore, turbina a vapore, circuito condensato, spillamenti, drenaggi, turbina a vapore Turbina a vapore, generazione, trasformazione e distribuzione e.e. UTILIZZO DI RISORSE NATURALI DESCRIZIONE ESERCIZIO Produzione di rifiuti per sostituzione valvolame e parti metalliche (rottami ferrosi) Produzione di rifiuti per sostituzione filtri aspirazione TG esauriti Produzione di rifiuti: fanghi da scarico filtropressa Produzione di rifiuti: emulsioni da pulizie vasche di sentina Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 23 Aspetti ambientali diretti significativi consente il contenimento delle emissioni di Emissioni in atmosfera legge. Le emissioni in atmosfera derivano dal processo Anidride carbonica di combustione che avviene nei turbogas e sono L’anidride carbonica (CO2) è un gas privo di costituite essenzialmente da ossidi di azoto effetti sulla salute umana, ma è il principale (NOX), monossido di carbonio (CO) e anidride imputato del progressivo riscaldamento terrestre carbonica (CO2); con l’impiego del gas naturale (effetto serra). risultano nulle le emissioni di biossido di zolfo e L’emissione di anidride carbonica (CO2) dipende ridottissime quelle di polveri. direttamente dal quantitativo di combustibile Le emissioni vengono convogliate in atmosfera utilizzato; gli impianti a ciclo combinato, attraverso due camini alti 100 m (uno per caratterizzati da elevato rendimento e quindi da ciascun modulo), posti all’interno delle torri di minor impiego di gas naturale per unità di raffreddamento (figura 8). energia prodotta, hanno permesso di Ossidi di azoto minimizzare i valori di emissione di anidride La formazione di ossidi di azoto (NOX), legata carbonica; l’ottimizzazione dei parametri di alla presenza di azoto nell’aria di combustione, è esercizio consente il raggiungimento dei funzione della temperatura raggiunta dalla rendimenti ottimali e conseguentemente il fiamma durante la combustione. contenimento delle emissioni di anidride Gli ossidi di azoto, gas di colore rossastro e di carbonica prodotte dall’impianto di Leri. odore forte e pungente, contribuiscono alla A partire dal 2005 è entrata in vigore la formazione di piogge acide e partecipano alle normativa della Comunità Europea che istituisce reazioni fotochimiche che conducono alla un sistema per lo scambio di quote di emissione formazione di ozono. dei gas ad effetto serra in ambito comunitario Le emissioni di NOX sono ridotte mediante (Emissions trading) e le relative linee guida che l’utilizzo di combustori a secco a basso sviluppo definiscono le modalità per il monitoraggio e la di ossidi di azoto, che garantiscono la produzione comunicazione di tali emissioni. minima di tali sostanze nel corso della Il 28.12.2004 l’impianto ha ottenuto combustione ed il rispetto dei limiti di legge l’autorizzazione, indicata in appendice, ad vigenti per l’impianto, riportati in appendice. emettere gas ad effetto serra ai sensi del monossido di carbonio ed il rispetto dei limiti di Decreto Legge 12.11.2004, n. 273 (convertito Monossido di carbonio Il monossido di carbonio (CO), gas inodore ed incolore, è uno dei prodotti tipici derivanti dalla non completa combustione di qualunque combustibile a base organica, quale il gas con legge n. 316 del 30.12.04) rilasciata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Lo stesso Ministero ha provveduto a novembre 2008 a dare esecuzione finale all’assegnazione naturale; risulta pertanto di interesse dell’esercente minimizzare la presenza nei fumi delle quote di emissione all’impianto di Leri (diritto ad emettere un determinato quantitativo di tale sostanza. L’ottimizzazione dei parametri di combustione, gestiti da sistemi di controllo automatici e sotto di biossido di carbonio equivalente) per il quinquennio 2008-20012: la supervisione del personale di esercizio, Tabella 3 – Quote di emissione di CO2 assegnate all’impianto di Leri (dati in tonnellate) Quote assegnate all’impianto di Leri (t CO2) Enel – Dichiarazione ambientale 2012 2008 2009 2010 2011 2012 406.842 382.432 353.953 329.542 301.063 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 24 In ottemperanza alle disposizioni normative riportati in appendice, ne evidenzia il costante comunitarie e nazionali sul sistema di scambio rispetto. delle quote di emissione dei gas ad effetto serra, L’indisponibilità dell’impianto per tutto il 2010 e a partire dal 2005 l’impianto provvede ad parte del 2011, descritta nel paragrafo effettuare la comunicazione al Ministero “L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)”, dell’Ambiente delle emissioni di CO2 prodotte ha determinato emissioni ponderali di NOX e CO nell’anno precedente, che sono sempre risultate nulle nel 2010 ed assai modeste nel 2011; (grafico 3) ampiamente inferiori alla quota quelle di CO2 sono risultate ridottissime ed in annuale assegnata. particolare per il 2010 dovute essenzialmente ai I dati annuali sono verificati e convalidati da consumi di gasolio delle caldaie ausiliarie Certiquality, organismo verificatore riconosciuto (tabella 10). attraverso il decreto del Ministero dell’Ambiente In tale contesto risulta inoltre non rappresentativo DEC/RAS/096/2006 del 2.03.2006. il dato delle emissioni specifiche dell’anno 2010. Nei grafici 2 e 3 sono riportate le emissioni Grafico 2 – Emissioni ponderali in atmosfera di ponderali di NOX, CO e CO2 prodotte NOX e CO (dati in tonnellate) dall’impianto a partire dal 2007. Il dato delle emissioni di NOX e CO si riferisce a quelle prodotte nella fase di normale funzionamento; 400 nel corso del 2011 le emissioni prodotte nelle fasi di avviamento ed arresto sono risultate pari 308 300 a 3 t di NOX e 23 t di CO. 200 Le emissioni ponderali, ovvero il quantitativo in 100 peso delle emissioni prodotte, sono direttamente 466 500 298 207 204 116 0 0 31 21 2010 2011 0 correlate alla produzione annuale di energia 2007 2008 2009 elettrica (grafico 1) e quindi alla quantità di gas Emissioni ponderali di NOx naturale utilizzato (grafico 12). Emissioni ponderali di CO Per valutare l’evoluzione delle prestazioni ambientali relative alle emissioni in atmosfera si Grafico 3 – Emissioni ponderali in atmosfera di utilizzano, quali indicatori chiave, le emissioni CO2 (dati in migliaia di tonnellate) specifiche (grafici 4 e 5), intese come: • rapporto tra la massa di inquinante emesso (g) e l’energia elettrica netta prodotta 600 (kWh), espresso in g/kWh 500 Le emissioni specifiche di gas ad effetto serra (grafico 5) sono influenzate dal consumo specifico dell’impianto (grafico 11), mentre le 300 emissioni specifiche di NOX e CO (grafico 4), 200 oltreché correlate al consumo specifico, 100 risentono del tipo di funzionamento sempre più flessibile ed a carichi variabili richiesto 384 400 259 148 1,1 26,4 0 2007 2008 2009 2010 2011 all’impianto dal Gestore della Rete di Emissioni ponderali di CO2 Trasmissione Nazionale (GRTN). Nei grafici 6 e 7 sono invece rappresentate le concentrazioni medie di NOX e CO, misurate su ciascun Modulo di produzione dell’impianto di Leri; il raffronto con i limiti alle emissioni Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 25 in g/kWh netti prodotti) in grammi di CO2 equivalente/kWh netti prodotti) 0,10 0,00 2008 2009 483,1 463,4 476,7 non rappresentativo 0,20 600,0 400,0 non rppresentativo 0,30 2007 800,0 0,51 0,55 0,37 0,40 0,35 0,50 0,54 0,60 0,36 0,70 0,66 0,80 732,4 Grafico 5 – Emissioni specifiche di gas serra (dati 0,75 Grafico 4 – Emissioni specifiche di NOX e CO (dati 200,0 0,0 2007 2008 2009 2010 2011 Emissioni specifiche di gas serra 2010 2011 Emissioni specifiche di NOx Grafico 6 – Concentrazioni medie annue di NOX rilevate nei fumi emessi (dati in mg/Nm3) 100,0 e del gasolio, sono state considerate anche altre 80,0 serra, quali metano (CH4) e protossido di azoto (N2O), prodotte in minima quantità nel corso della combustione, che vengono stimate sulla 60,0 40,0 20,0 0,0 base di fattori di emissione ricavati da 2007 2008 2009 2010 2011 bibliografia internazionale (VGB/EURELECTRIC Recommendations 2 nd 0,0 0,0 emissioni di gas che contribuiscono all’effetto 105,8 89,5 direttamente dalla combustione del gas naturale 90,7 98,0 120,0 72,5 85,4 Oltre all’anidride carbonica prodotta 90,9 73,3 Emissioni specifiche di CO Edition); inoltre si è tenuto conto del consumo di esafluoruro di zolfo (SF6) e freon 22 (CHClF2) (vedi tabella 9). Questa tipologia di emissioni è poi convertita, Modulo 1 Modulo 2 Limite stabilito dal decreto AIA di 150 mg/Nm3. Grafico 7 – Concentrazioni medie annue di CO rilevate nei fumi emessi (dati in mg/Nm3) attraverso un apposito indice (Global Warming Potential - GWP), in CO2 equivalente. 79,1 100,0 2007 2008 2009 Il grafico 5 tiene conto di tutte le emissioni di gas il dato del 2010 non è risultato significativo a causa dell’indisponibilità dell’impianto protrattasi per l’intero anno, mentre il dato del 2011 è fortemente influenzato dal ridotto funzionamento 40,0 20,0 0,0 0,0 ad effetto serra, espresse come CO2 equivalente; 49,3 60,0 44,8 equivalente. 49,3 55,8 80,0 54,0 51,9 corso del 2011 è di circa 3.700 t di CO2 64,5 Complessivamente la stima di tali emissioni nel 0,0 registrato dall’impianto nel periodo (grafico 1). Modulo 1 2010 2011 Modulo 2 Limite stabilito dal decreto AIA di 100 mg/Nm3 Nel corso del 2011 nessun valore di concentrazione di NOX e CO ha superato i rispettivi valori limite stabiliti da AIA; infatti i Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 26 massimi valori di media mensile per gli NOX e CO l’ampio rispetto dei limiti di legge previsti dal D. sono rispettivamente risultati pari a 107,7 L.vo 152 del 3.04.2006. 3 3 mg/Nm e 87,3 mg/Nm , mentre il valore L’impianto di Leri dispone, fin dalla sua massimo di NOX rilevato sulla media delle 48 ore realizzazione, di una rete di rilevazione della 3 è stato di 109,1 mg/Nm . qualità dell’aria della zona circostante, in origine Sistemi di controllo delle emissioni composta da quattro postazioni automatiche per L’impianto è dotato, fin dalla sua costruzione, di la misura di SO2 - NO - NO2 - NOX e polveri, un sistema di controllo in continuo delle situate nel raggio di circa 12 Km dalla centrale, emissioni; per ottemperare a tutti gli obblighi di nei comuni di Trino, Santhià, Crescentino e monitoraggio stabiliti dal decreto AIA, il sistema Livorno Ferraris, la cui localizzazione è stata di monitoraggio delle emissioni (SME) è stato nel concordata con le autorità locali. corso del 2010 completamente rinnovato e Il decreto di autorizzazione AIA ne ha prescritto consente la misura delle concentrazioni degli la ristrutturazione, indicando una nuova ossidi di azoto e monossido di carbonio emessi, configurazione che prevede tre postazioni di oltreché la rilevazione in continuo di ossigeno, misura con la rilevazione dei seguenti parametri: temperatura, pressione, umidità e portata fumi. • postazione di Santhià: parametri monitorati • postazione di Crescentino: parametri NO, NO2, PM10; Lo SME consente anche la rilevazione delle quantità emesse di NOX e CO durante le fasi di monitorati NO, NO2, PM10; avviamento ed arresto dei turbogas. Il sistema si compone inoltre di apparecchiature • postazione di Livorno F.: parametri monitorati NO, NO2, PM10, Pm2,5, O3, SO2; per la calibrazione degli analizzatori ad estrazione, sistemi di acquisizione, trasmissione, Come stabilito dal decreto AIA, la postazione di elaborazione, memorizzazione e presentazione Trino è stata disattivata a partire dal 1° aprile dei dati. 2010, così come la strumentazione di analisi Il sistema di misura è gestito secondo quanto dell’SO2 delle postazioni di Santhià e previsto dal Decreto Legislativo 152/2006 Crescentino. “Norme in materia ambientale” e dalla norma L’adeguamento della rete qualità dell’aria alla UNI EN 14181 “Assicurazione della qualità di nuova configurazione è stato avviato nel corso sistemi di misurazione automatici” e permette di del 2010 e completata nel 2011, in accordo con controllare sia la regolarità del suo le Autorità di Controllo competenti. funzionamento, attraverso funzioni di Così come indicato dal decreto di autorizzazione autocontrollo ed allarmi, sia l’andamento dei AIA, ENEL ha sottoscritto con ARPA Piemonte la valori di emissione in relazione ai valori limite da convenzione citata in appendice, per rispettare, riportati in appendice. l’integrazione della rete dell’impianto di Leri al Sono inoltre state eseguite nel 1997 (modulo 1) Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità e nel 1999 (modulo 2), a cura del Laboratorio di dell’Aria (SRRQA), che ne acquisisce Piacenza di ENEL Produzione, campagne di direttamente i dati. misura per la determinazione degli inquinanti L’affidamento della gestione ad ARPA Piemonte - organici (IPA) ed inorganici (metalli) presenti Dipartimento provinciale di Vercelli, previsto nelle emissioni; i risultati hanno evidenziato dalla stessa convenzione, diverrà operativo nel corso del 2012. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 27 Gestione dei rifiuti quali l’accesso è riservato ai soli responsabili I rifiuti prodotti dall’impianto di Leri derivano individuati dalle procedure di gestione dei rifiuti. dalle attività di manutenzione ed esercizio Le attività di trasporto e smaltimento di tutti i dell’impianto e sono classificabili in: rifiuti sono affidate a ditte in possesso delle • rifiuti speciali non pericolosi: fanghi da autorizzazioni previste dalla normativa vigente in trattamento degli effluenti liquidi, ferro e materia. acciaio, materiali assorbenti e stracci, In tabella 4 è riportata la situazione riepilogativa imballaggi misti, apparecchiature fuori uso, dei rifiuti smaltiti nel corso del 2011 con rifiuti inorganici; l’evidenziazione, per ciascun rifiuto, della rifiuti speciali pericolosi: batterie al piombo, tipologia di smaltimento finale. oli esauriti da motori, altri rifiuti oleosi Nel grafico 8 è riportato il quantitativo costituiti da materiale assorbente e filtrante, complessivo di rifiuti pericolosi e non pericolosi apparecchiature fuori uso, imballaggi e altri conferiti a partire dal 2007, mentre nel grafico 9 materiali isolanti contenenti sostanze è rappresentata la produzione totale di rifiuti pericolose. riferita all’unità di energia prodotta espressa in • Vengono inoltre prodotti rifiuti urbani non g/kWh. pericolosi conferiti al servizio di raccolta A causa dell’indisponibilità dell’impianto per tutto comunale. il 2010 e del ridotto funzionamento registrato A partire da luglio 2010 è efficace, a seguito nel 2011, non è rappresentativo il dato della della costituzione delle garanzie fidejussorie produzione specifica di rifiuti di tali anni. previste dalla normativa nazionale e regionale, Grafico 8 – Conferimento di rifiuti speciali l’autorizzazione contenuta in AIA per il deposito pericolosi e non pericolosi (dati in tonnellate) rifiuto autorizzato, individuata dal 60,0 30,0 Il deposito di eventuali tipologie diverse da 20,0 quelle autorizzate, avviene in regime di deposito 10,0 temporaneo. 37,8 28,7 massimo di 12 mesi. 33,8 40,0 6,9 quantitativo massimo depositabile per un tempo 50,0 28,3 28,2 Rifiuti (codice CER), l’autorizzazione stabilisce il 15,0 corrispondente codice del Catalogo Europeo dei 23,0 70,0 49,2 prodotti dall’impianto; per ciascuna tipologia di 66,6 preliminare e la messa in riserva dei rifiuti 0,0 Tutte le fasi relative alla gestione dei rifiuti, dalla procedure interne che garantiscono la corretta applicazione della normativa vigente e Grafico 9 – Produzione specifica di rifiuti (dati in g/kWh) 0,120 0,113 0,160 consentono il costante ed efficace controllo dei tempi di giacenza e dei quantitativi depositati, 0,066 previsti dall’autorizzazione AIA e dal D.Lgs n. 152/06. 0,080 I rifiuti sono tutti depositati in apposite aree recintate dotate di idonei cartelli, conformi alla 0,040 normativa applicabile in materia, per l’indicazione del tipo di rifiuto depositato e nelle Rifiuti pericolosi non rappresentativo smaltimento, sono svolte nel rispetto di Rifiuti non pericolosi non rappresentativo riserva, al deposito temporaneo ed allo 2007 2008 2009 2010 2011 0,130 produzione, al deposito preliminare/messa in 0,000 2007 2008 2009 2010 2011 Produz. rifiuti su energia prodotta Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 28 Tabella 6 – Situazione riepilogativa dei rifiuti avviati a smaltimento/recupero nell’anno 2011 Denominazione del rifiuto Toner per stampa esauriti Fanghi da trattamento effluenti Imballaggi in materiali misti Assorbenti, materiali filtranti e stracci Apparecchiature fuori uso Componenti da apparec. fuori uso Rifiuti inorganici Ferro e acciaio Cavi Batterie ed accumulatori Codice CER 080318 100121 150106 150203 160214 160216 160304 170405 170411 200134 Tipologia Non Non Non Non Non Non Non Non Non Non pericoloso pericoloso pericoloso pericoloso pericoloso pericoloso pericoloso pericoloso pericoloso pericoloso Totale rifiuti non pericolosi (22.978 kg) Oli minerali isolanti Imballaggi contenenti sost. pericol. Imballaggi metallici cont. sost. peric. Assorbenti, materiali filtranti e stracci contenenti sostanze pericolose Apparecchiature fuori uso cont. s.p. Batterie al piombo Altri materiali isolanti contenenti sostanze pericolose Tubi fluorescenti App. elettriche ed elettroniche fuori uso Discarica esterna (kg) Conferimenti obbligatori (kg) 39 3.500 530 78 117 130307 150110 150111 Pericoloso Pericoloso Pericoloso 265 120 40 150202 160213 160601 Pericoloso Pericoloso Pericoloso 1.380 170603 200121 Pericoloso Pericoloso 800 80 200135 Pericoloso Totale rifiuti pericolosi (66.569 kg) Recuperati (kg) 31 14.640 1.660 740 1.380 380 22.861 32.300 1.000 30.560 69 220 2.489 1.220 62.860 La produzione di alcune tipologie di rifiuti, quali mentre nel corso del 2008 si è proceduto alla ad esempio i fanghi da trattamento effluenti pulizia e svuotamento della vasca fossa settica ITAR ed oli esausti, è collegata all’esercizio con smaltimento dei relativi fanghi contenuti ed dell’impianto; le altre tipologie sono per la alla rimozione e smaltimento della coibentazione maggior parte prodotte nel corso degli interventi delle due turbine a vapore, realizzata con di manutenzione programmata, che in molti casi coibente in fibra ceramica; nel corso del 2010 si sono effettuati con periodicità superiori all’anno. è proceduto, in particolare, alla sostituzione Di conseguenza sia il quantitativo annuo di rifiuti degli accumulatori al piombo dei servizi ausiliari prodotti (grafico 8), che la produzione specifica del modulo 1 giunti a fine vita, mentre nel 2011 di rifiuti, intesa come quantità di rifiuti prodotti è stata effettuata la sostituzione di quelli del per ogni kWh di energia netta generata modulo 2 e lo smaltimento dell’olio isolante di un dall’impianto (grafico 9), risentono sia del trasformatore di potenza. quantitativo di energia elettrica prodotta Diverse tipologie dei rifiuti prodotti nell’impianto annualmente che della perio-dicità e della possono essere avviati al recupero; in tabella 5 tipologia degli interventi manutentivi effettuati. sono riportati per gli anni 2007÷2011 i In particolare nel 2007 si è provveduto quantitativi di rifiuti avviati allo smaltimento ed all’esecuzione di interventi di pulizia dell’opera di al recupero. presa dell’acqua industriale, con produzione di un sensibile quantitativo di terre da dragaggio, Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 29 Tabella 5 - Rifiuti avviati allo smaltimento e recuperati (dati in tonnellate) 2007 t Rifiuti totali (t) di cui % 64,16 Rifiuti smaltiti (t) 4,78 Rifiuti recuperati (t) 59,38 2008 2009 2010 2011 t t t t % 56,48 7 93 24,72 31,76 % 40,71 44 56 2,17 38,54 % 66,46 5 95 9,48 56,98 % 89,55 14 86 2,61 86,94 3 97 La situazione sopra riportata evidenzia una posizione del punto di restituzione. buona percentuale di rifiuti avviati al recupero L’impianto è dotato di appositi reticoli fognari che è mantenuta costante nel tempo; infatti fin separati che raccolgono le diverse tipologie di dal 2002 l’impianto di Leri ha perseguito acque presenti: l’obbiettivo di massimizzare la quota dei propri • rifiuti prodotti da destinare al riutilizzo acque meteoriche non inquinabili da nessuna sostanza; individuando, per numerose tipologie, operatori • acque potenzialmente inquinabili da oli; del settore e ditte interessate al recupero. • acque acide-alcaline; • acque sanitarie. Scarichi idrici Le acque di origine meteorica che provengono L’acqua utilizzata per il funzionamento dell’impianto di Leri viene scaricata nella Roggia Acquanera sulla base del decreto AIA, nel quale sono indicati i limiti di legge che devono essere rispettati per lo scarico delle acque reflue; le modalità di restituzione sono regolate dalla convenzione sottoscritta con il Consorzio di Irrigazione e Bonifica Ovest Sesia e Baraggia, citata in appendice, che stabilisce il quantitativo massimo restituibile in 0,5 m3/sec e indica la da aree in cui non vi è possibilità di contatto con alcuna tipologia di sostanza sono raccolte da un reticolo fognario separato ed avviate direttamente allo scarico. Le altre tre tipologie di acque di scarico recapitano, tramite apposito reticolo fognario separato tra loro, a specifiche sezioni dell’impianto di trattamento delle acque reflue (figura 10). Figura 10 – Schema semplificato impianto di trattamento acque reflue (ITAR) . Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 30 Le acque potenzialmente inquinabili da oli parametro risultasse non corretto, l’effluente derivano da spurghi e lavaggi di aree coperte viene ricircolato automaticamente in testa con possibilità di inquinamento da oli minerali all’impianto per un ulteriore trattamento. (sala macchine, edificio servizi ausiliari) e da La linea di trattamento è progettata per trattare aree scoperte (bacini serbatoi gasolio, stazione 75 mc/h di reflui. metano, deposito oli lubrificanti, zona generatori Le acque sanitarie derivano dai servizi igienici, di vapore a recupero, zona trasformatori) e dalle docce degli spogliatoi e dall’edificio mensa confluiscono alla linea di disoleazione dell’ITAR, della centrale; la linea di trattamento è attraverso la quale si attua per via fisica la composta da una vasca di accumulo della separazione ed il recupero dell’olio. capacità di 50 mc, dalla quale i reflui sono La separazione dell’olio è realizzata, in sequenza inviati, in sequenza successiva, ad una vasca di successiva, da sistemi galleggianti di recupero sgrigliamento, dotata di trituratore automatico, oli (discoil) e separatori gravimetrici lamellari. Al ed ad una vasca di ossidazione ove subiscono un termine del trattamento di disoleazione le acque processo di ossidazione totale a mezzo di due vengono normalmente recuperate nei serbatoi compressori soffianti. acqua industriale subendo un ulteriore Il refluo quindi passa ad una vasca di trattamento tramite filtrazione con sabbia e sedimentazione da dove l’acqua chiarificata, carbone attivo; se necessario, a seguito di dopo un processo di sterilizzazione con raggi specifici controlli del pH, le acque possono ultravioletti, viene inviata alla linea di essere inviate al trattamento delle acque acide- trattamento delle acque acide-alcaline, mentre i alcaline. fanghi sono ricircolati alla vasca di ossidazione. La capacità di trattamento della linea di La linea di trattamento è in grado di trattare 10 disoleazione è di 50 mc/h, con una capacità di mc/h di reflui. accumulo di 500 mc. Successivamente i fanghi prodotti Le acque industriali acide-alcaline derivano separatamente dalle tre linee di trattamento che dall’impianto di pretrattamento dell’acqua compongono l’ITAR, sono inviati ad una vasca grezza, dalla rigenerazione dell’impianto di d’ispessimento, nella quale si addensano e per produzione dell’acqua demineralizzata, dal gravità sedimentano; la miscela di fanghi viene controlavaggio dell’impianto di filtrazione del quindi inviata ai filtri pressa per subire un condensato e dal lavaggio dei generatori di processo di disidratazione ed ottenere fanghi vapore a recupero. secchi che, raccolti in containers carrellati, sono Le acque acide-alcaline confluiscono all’apposita poi avviati al recupero. sezione dell’ITAR dotata di due serbatoi di L’effluente liquido derivante dalla filtropressatura accumulo della capacità di 500 mc ed uno, di dei fanghi è ricircolato nei serbatoi di accumulo riserva, della capacità di 1.000 mc, ove avviene della linea di trattamento acque acide-alcaline. la miscelazione dei reflui acidi ed alcalini; la Il controllo delle acque di scarico dell’impianto linea di trattamento si compone quindi di una ITAR è realizzato mediante un sistema di vasca di neutralizzazione per l’innalzamento del controllo continuo, posto immediatamente a pH mediante dosaggio di latte di calce, un monte dello scarico finale; nel corso del 2010 chiariflocculatore con dosaggio di cloruro ferrico tale sistema è stato adeguato a quanto e polielettrolita per favorire la flocculazione e la prescritto dal decreto AIA e prevede la misura di sedimentazione del fango. portata, pH e temperatura. Gli ultimi due Il refluo chiarificato è poi inviato ad una vasca di parametri sono dotati di soglie di allarme che correzione del pH mediante dosaggio di acido consentono di interrompere lo scarico e di cloridrico ed infine ad una vasca per il controllo ricircolare il refluo in caso di anomalia. finale del pH prima dello scarico; qualora detto Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 31 Inoltre specifiche procedure prevedono nel corso degli anni 2007÷2011 ed in tabella 7 l’effettuazione di analisi periodiche sui parametri sono riportate le medie dei valori rilevati dalle e con le frequenze e metodiche stabilite da AIA; analisi periodiche effettuate sullo scarico finale le analisi sono eseguite da laboratorio esterno dell’ITAR per tutti i parametri stabiliti da AIA; certificato. negli anni precedenti il 2010 alcuni di tali In tabella 6 è riportato il volume complessivo parametri non erano analizzati dal’impianto. dell’acqua scaricata dall’impianto di trattamento Tabella 6 – Volume complessivo di acqua restituita dall’impianto ITAR (dati in m3) Acqua restituita da ITAR (m3) 2007 2008 2009 2010 2011 69.777 95.821 86.147 50.542 55.676 Tabella 7 – Media dei valori rilevati nelle analisi periodiche effettuate negli anni 2007÷2011 sullo scarico ITAR UNITA' DI MISURA 2007 2008 2009 2010 2011 LIMITI AIA pH ----- 7,57 7,69 7,53 7,53 7,85 5.5 / 9.5 TEMPERATURA °C ----- ----- ----- 15,3 16,6 35 mg / l <1 <1 <1 2,8 6,9 PARAMETRO SOLIDI SOSPESI TOTALI 80 NON PERC. DILUIZIONE 1/20 COLORE ----- NON PERC. NON PERC. NON PERC. NON PERC. NON PERC. ODORE ----- NON MOLESTO NON MOLESTO NON MOLESTO NON MOLESTO NON MOLESTO NON MOLESTO MATERIALI GROSSOLANI ----- ASSENTI ASSENTI ASSENTI ASSENTI ASSENTI ASSENTI COD (espressi come O2) mg / l 6 8 6 11,99 16,00 160 BOD 5 (espressi come O2) mg / l ----- ----- ----- 3,14 5,06 40 ALLUMINIO mg / l ----- ----- ----- 0,01 0,03 1 CROMO VI mg / l < 0,02 ----- ----- 0,03 0,03 0,2 CROMO TOTALE mg / l ----- ----- ----- 0,01 0,01 2,0 FERRO mg / l 0,22 0,10 0,17 0,13 0,03 2 NICHEL mg / l ----- ----- ----- 0,01 0,01 2 RAME mg / l < 0,001 ----- ----- 0,01 0,01 0,1 STAGNO mg / l ----- ----- ----- 0,01 0,01 10 ZINCO mg / l ----- ----- ----- 0,06 0,02 0,5 AMMONIACA come NH4 + mg / l 1,93 1,34 0,83 0,55 0,60 5 CLORO ATTIVO mg / l 0,04 0,04 0,04 0,02 0,04 0,2 CLORURI mg / l 354 293 171 103 125 1.200 FLUORURI mg / l ----- ----- ----- 0,17 0,15 6 FOSFORO TOTALE (come P) mg / l < 0,5 ----- ----- 0,05 0,20 10 SOLFATI mg / l 50,75 47,00 52,00 16,77 30,58 1.000 NITRATI espressi come N mg / l 3,49 2,64 3,21 1,74 2,22 10 NITRITI espressi come N mg / l 0,17 0,15 0,09 0,04 0,01 0,3 TENSIOATTIVI mg / l < 0,30 < 0,30 < 0,30 0,24 0,33 2 GRASSI E OLI ANIMALI E VEGETALI mg / l < 0,5 < 0,5 < 0,5 0,41 0,40 20 IDROCARBURI TOTALI mg / l ----- ----- ----- 0,23 0,20 5 Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 32 L’impianto ha inoltre adottato indici di controllo Le proprietà isolanti e di interruzione degli archi per monitorare le prestazioni dell’ITAR e elettrici comportano l’utilizzo di SF6 l’efficacia delle relative modalità di gestione; a prevalentemente per quelle attività del Gruppo seguito dei nuovi limiti stabiliti da AIA per gli ENEL, a cui è affidato il trasposto e la scarichi liquidi (riportati in appendice), è stata distribuzione di energia elettrica; la produzione adottata una soglia di attenzione pari 95% del termoelettrica della Divisione Generazione ed valore limite di legge di ciascuna parametro. Nel Energy Management ha concorso alle emissioni corso del 2010 e 2011 nessun valore misurato prodotte nel 2010 per una quota pari a circa il ha superato tale soglia. 12% del totale dell’intero Gruppo. Il controllo della temperatura degli scarichi della L’idrogeno (H2) è il gas utilizzato per il Centrale è stato effettuato, fino al 2009, sul raffreddamento delle parti elettriche degli corpo idrico ricettore (Roggia Acquanera) alternatori; in occasione degli interventi di attraverso misure periodiche nel punto posto manutenzione, quando è necessario estrarre o immediatamente a valle dello scarico finale. riempire la macchina di idrogeno, il cambio gas Il decreto AIA ha prescritto il limite di 35 °C ed il viene effettuato con l’impiego di anidride relativo controllo direttamente sullo acque di carbonica (CO2), gas inerte che evita la scarico dell’impianto ITAR; pertanto, a partire formazione di miscele esplosive dovute al dal 2010, il controllo della temperatura degli contatto dell’idrogeno con l’aria. scarichi della centrale è eseguito nel punto L’azoto (N2) è il gas inerte utilizzato per la prescritto attraverso una misura continua. conservazione di quelle apparecchiature Le misure di temperatura, eseguite in passato metalliche, quali generatore di vapore a sul corpo idrico ricettore ed attualmente sullo recupero e circuito acqua di circolazione, ove la scarico ITAR, sono risultate sempre ampiamente presenza di umidità contenuta nell’aria può inferiore al limite di 35 °C. provocare la formazione di ossidi. Impiego di materiali e sostanze Le sostanze utilizzate dall’impianto per le normali attività di esercizio sono riportate in tabella 9 con i relativi consumi annuali, mentre in tabella 8 sono indicate le rispettive tipologie di stoccaggio ed i quantitativi massimi presenti Il freon (CHClF2) è il gas refrigerante impiegato nei compressori degli impianti di condizionamento degli uffici; l’obiettivo di miglioramento RIS/08 contenuto nel Programma Ambientale 2011÷2013 (tabella 15) prevede la sostituzione degli attuali compressori che utilizzano freon con nuove pompe di calore per il sull’impianto. L’esafluoruro di zolfo (SF6) è il gas utilizzato nelle apparecchiature elettriche di alta e media tensione per le proprietà isolanti e di estinzione degli archi elettrici, che lo rendono insostituibile in queste applicazioni; sull’impianto di Leri è presente nei condotti sbarre ed in alcuni condizionamento estivo ed invernale degli edifici di centrale, e determinerà pertanto l’azzeramento dei consumi di tale sostanza. Le altre sostanze sono impiegate nella gestione dell’impianto ITAR e dell’impianto di demineralizzazione. interruttori elettrici a 6 kV. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 33 Tabella 8 – Caratteristiche e quantitativi massimi di sostanze presenti sull’impianto di Leri Denominazione della sostanza e tipo di stoccaggio Simbolo di pericolo della sostanza Capacità complessiva Serbatoi (n. 3) di acido cloridrico in soluzione al 30% C Serbatoio di soda caustica al 30% C Serbatoi (n. 2) di cloruro ferrico al 40% C Serbatoi (n. 2) di carboidrazide al 12% Xi Serbatoi (n. 3) di ammoniaca al 23% C Serbatoio di ipoclorito (non utilizzato) C, N Serbatoi (n. 2) di calce Xi Resine per impianto trattamento condensato (in sacchi) Xi Polielettrolita (in fusti) Xi Acqua ossigenata al 35% circa (in fusti) C Oli lubrificanti (in serbatoi e fusti) n.p. Esafluoruro di zolfo (SF6) (in bombole) n.p. Anidride carbonica (CO2) (in bombole) n.p. Idrogeno (H2) (in bombole) F+ Azoto (N2) (in bombole) n.p. 37,5 30 34,5 2 6 30 45 2,5 0,5 0,3 80 160 4,8 255 1,1 m3 m3 m3 m3 m3 m3 m3 t m3 m3 m3 kg t kg t Simboli di pericolo:C= corrosivo; Xi= irritante; F+= estremamente infiammabile; N= pericoloso per l’ambiente; n.p.= il prodotto non presenta simboli di pericolo Tabella 9 – Quantitativi di sostanze utilizzate dall’impianto di Leri (in tonnellate) Sostanza Simbolo di 2007 2008 2009 2010 2011 60,8 39,2 7,6 0,7 1,3 0,4 2,4 0,0 0,1 5,2 72,1 51,0 8,2 0,7 3,7 0,4 1,6 0,0 0,1 17,3 40,4 26,5 7,6 0,7 1,0 0,2 1,5 0,4 0,1 2,4 16,8 7,2 5,0 0,2 0,9 0,2 1,6 0,0 0,6 13,2 26,5 10,1 3,8 0,3 0,4 0,2 1,4 0,1 0,4 2,2 C C C Xi C Xi C, N Xi C n.p. Solidi Calce Resine Gassosi 9,9 2,0 10,5 1,4 6,9 1,9 8,6 0,3 6,9 1,4 Xi Xi Esafluoruro di zolfo (SF6) Anidride carbonica (CO2) Idrogeno (H2) Azoto (N2) Freon 22 (CHClF2) 0,3 0,0 1,2 3,9 1,2 0,3 0,7 1,0 2,1 1,5 0,02 5,7 1,0 4,4 0,9 0,05 3,8 0,1 2,0 0,7 0,06 2,5 0,7 4,6 1,1 n.p. n.p. F+ n.p. N Liquidi Acido cloridrico al 30% circa Soda al 30% circa Cloruro ferrico al 40% circa Carboidrazide al 12% circa Ammoniaca al 23% circa Polielettrolita al 100% Ipoclorito di sodio al 15% circa Polisilicati al 6% circa Acqua ossigenata al 35% circa Oli lubrificanti pericolo Simboli di pericolo:C= corrosivo; Xi= irritante; F+= estremamente infiammabile; N= pericoloso per l’ambiente; n.p.= il prodotto non presenta simboli di pericolo Nota: il quantitativo riportato per le sostanze liquide è riferito alla soluzione. Nel grafico 10 sono riportati i quantitativi l’intero 2010 e del ridottissimo funzionamento complessivi di sostanze utilizzate riferiti all’unità registrato nel 2011 (grafico 1), non sono di energia prodotta a partire dal 2007; a causa rappresentativi i dati di tali anni. dell’indisponibilità dell’impianto protrattasi per Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 34 Tutti i serbatoi di stoccaggio delle sostanze Figura 11 – Vista delle torri di raffreddamento liquide sono dotati di bacino di contenimento di capacità adeguata al volume del serbatoio contenuto; per le sostanze corrosive il bacino di contenimento e le aree attigue sono realizzati in materiale antiacido e la rete fognaria sottostante recapita gli scarichi alla sezione delle acque acide-alcaline dell’ITAR. Le sostanze gassose sono fornite in bombole e stoccate in appositi locali divisi e separati per singola sostanza. L’approvvigionamento di tutte le sostanze impiegate dall’impianto avviene tramite trasporti stradali con automezzi. Grafico 10 – Sostanze utilizzate riferite all’unità di energia prodotta (dati in g/kWh) Efficienza energetica Uno dei principali obiettivi dell’impianto di Leri è quello di massimizzare l’efficienza energetica delle unità produttive in ogni condizione di 0,400 esercizio; ciò, oltre ad ovvi vantaggi economici, 0,325 ha anche riflessi positivi ai fini ambientali. 0,300 L’efficienza energetica, intesa come rendimento 0,100 non rappresentativo 0,202 0,200 non rappresentativo 0,241 0,000 dell’impianto, rappresenta la capacità di ottimizzare l’energia contenuta nel combustibile utilizzato per produrre la maggior quantità possibile di energia elettrica, contenendo le perdite energetiche rappresentate principalmente dal calore disperso nei fumi 2007 2008 2009 2010 2011 Sostanze utilizzate su energia prodotta emessi in atmosfera, dal calore smaltito dal ciclo chiuso di raffreddamento del vapore scaricato dalla turbina a vapore e dalle perdite L’impianto di Leri adotta procedure che garantiscono la corretta applicazione della normativa vigente; tali procedure prevedono, partendo dalla fase di acquisizione, l’uso di prodotti meno pericolosi per il personale e per l’ambiente disponibili sul mercato ed in ogni caso un utilizzo corretto degli stessi. cicli che producono ed utilizzano vapore. Tale tipo di perdite è intrinseco al ciclo di produzione adottato, tuttavia la conduzione ottimale dell’impianto consente il controllo ed il contenimento delle perdite energetiche; a tal fine l’impianto di Leri si è dotato di specifiche Tali disposizioni sono applicate anche ai prodotti introdotti ed utilizzati da ditte esterne operanti all’interno dell’impianto, coerentemente con lo specifico obiettivo di miglioramento conseguito nel triennio 2002÷2004. energetiche dovute a spurghi e trappole posti sui procedure, supportate anche da idonei sistemi informatici e di supervisione, per garantire in ogni istante il controllo del rendimento del ciclo produttivo e l’ottimizzazione del consumo di combustibile. Per la valutazione dell’efficienza energetica dell’impianto si utilizza il seguente indicatore chiave: Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 35 • consumo specifico netto dell’impianto: kcal quantitativi utilizzati e per la pregiatezza della contenute nel combustibile impiegato/kWh risorsa naturale, l’impiego del gas naturale, del netti prodotti. gasolio e dell’acqua potabile. Nel grafico 11 è rappresentato il consumo Non sono risultati aspetti ambientali significativi specifico netto registrato dall’impianto a partire l’utilizzo di energia elettrica dalla rete elettrica dal 2007. nazionale in relazione ai modesti quantitativi Il diverso tipo di funzionamento richiesto impiegati ed il prelievo di acqua industriale in all’impianto negli ultimi anni (da copertura del quanto ne è prevista la restituzione al corpo carico di base, con funzionamento continuo e idrico di prelievo; la descrizione del loro utilizzo costante corrispondenti alle condizioni di è riportata nel paragrafo “Aspetti ambientali massimo rendimento, a maggior contributo alla diretti poco significativi”. copertura della richiesta giornaliera di energia, Gas naturale con funzionamento più discontinuo ed a carichi Il gas naturale utilizzato dall’impianto di Leri per variabili), ha inciso sul peggioramento del la produzione di energia elettrica è fornito alla consumo specifico; inoltre con l’avvio del centrale dalla rete SNAM; i consumi registrati a Mercato dell’energia elettrica del 2004 si è partire dal 2007 sono rappresentati nel grafico ulteriormente accentuata la richiesta di un 12. funzionamento sempre più flessibile e disponibile I consumi di gas naturale sono strettamente a riscontrare le risultanze giornaliere che connessi alla quantità di energia elettrica emergono dalle contrattazioni della Borsa prodotta dall’impianto e ne seguono dell’energia, con riflessi negativi sul consumo sostanzialmente l’andamento (grafico 1). specifico. A causa dell’indisponibilità dell’impianto per tutto A causa dell’indisponibilità dell’impianto per tutto il 2010, sono risultati ridottissimi i consumi di il 2010, non è rappresentativo il dato del gas naturale , dovuti essenzialmente a prove consumo specifico di tale periodo, mentre il dato periodiche di avviamento. del 2011 risente del ridotto funzionamento dell’impianto (vedi grafico 1). Grafico 12 – Consumo di gas naturale (dati in milioni di Sm3) kcal/kWh) 2.500 1.500 1.000 500 150,000 100,000 0,051 1.942 1.905 2.007 non rappresentativo 2.000 200,000 50,000 13,000 2.617 75,335 3.000 132,194 250,000 196,079 Grafico 11 – Consumo specifico netto (dati in 0,000 2007 2008 2009 2010 2011 0 2007 2008 2009 2010 2011 Consumo di gas naturale L’elevato rendimento caratteristico degli impianti Consumo specifico netto a ciclo combinato consente l’ottimizzazione del Utilizzo di risorse naturali consumo di gas naturale rispetto agli impianti di L’impianto nel corso del suo normale esercizio produzione di energia elettrica tradizionale; impiega combustibili, acqua industriale e infatti un kWh prodotto da un impianto a ciclo potabile, ed energia elettrica; sono risultati combinato come quello di Leri (che ha un aspetti ambientali significativi (tabella 2), per i rendimento netto medio del 47%) richiede la Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 36 combustione di circa 0,218 Sm3 di metano, Il personale di esercizio, in base alle valutazioni mentre per un impianto termoelettrico sull’evento, attua le manovre correttive che tradizionale (con rendimento netto del 39%) possono comportare, in relazione all’entità della 3 sono richiesti circa 0,264 Sm di metano (+ perdita, la chiusura delle valvole di 21%). alimentazione del gas all’area interessata dalla Per valutare i consumi di gas naturale si utilizza perdita o quella generale di tutto l’impianto. l’indicatore chiave del consumo specifico (grafico Gasolio 11), che esprime la quantità di calorie contenute L’impianto di Leri non utilizza gasolio per nel combustibile necessarie a produrre un kWh produzione di energia elettrica; il suo impiego è netto di energia elettrica. limitato all’alimentazione delle caldaie ausiliarie Specifiche procedure adottate dall’impianto di e dei sistemi di emergenza azionati da motori Leri, supportate anche da idonei sistemi diesel (gruppi elettrogeni, motopompa informatici e di supervisione, consentono il antincendio). controllo costante e continuo del rendimento del Le caldaie ausiliarie sono impiegate nella ciclo produttivo e l’ottimizzazione del consumo di condizione in cui tutte le sezioni produttive gas naturale. dell’impianto sono ferme, fornendo il vapore Il gas naturale è prelevato direttamente dalla ausiliario per gli usi tecnologici e quello rete di distribuzione nazionale SNAM, alla necessario in fase di avviamento delle unità di pressione massima di 75 bar; per adeguare la produzione e provvedono, nella stagione fredda, pressione di arrivo a quella di funzionamento dei al riscaldamento degli ambienti di lavoro. turbogas (19 bar) è installata una stazione di I consumi di gasolio riportati in tabella 10 decompressione, completa di dispositivi di risentono pertanto del numero di eventi in cui misura, filtrazione, riscaldamento, all’impianto è stata richiesta la ripresa del intercettazione, protezione e sistemi di servizio dopo una fermata di tutte le unità rilevazione ed estinzione incendi. produttive e dei periodi sempre maggiori di La stazione è composta da quattro linee di fermata di tutte le unità di produzione che, nel riduzione per l’alimentazione dei singoli periodo invernale, comportano il funzionamento turbogas, i quali sono posti all’interno di cabinati delle caldaie ausiliarie per il riscaldamento degli dotati di sistemi di rivelazione ed allarme ambienti di lavoro. incendi, che azionano automaticamente i sistemi I consumi dovuti ai sistemi di emergenza di estinzione e l’intercettazione derivano dalle prove periodiche di funzionalità dell’alimentazione del gas naturale. condotte dall’impianto. Eventuali fughe accidentali di gas all’aperto sono rilevate e controllate dal personale di esercizio Tabella 10 - Consumo di gasolio (dati in tonnellate) sempre presente in centrale, che effettua 2007 2008 2009 2010 2011 sistematici sopralluoghi presso tutte le aree d’impianto; gli scarichi delle valvole di sicurezza posti sulle linee di alimentazione della stazione di decompressione sono raccolti e convogliati 230,6 327,5 331,5 312,6 314,6 Per contenere l’incremento dei consumi di gasolio l’impianto ha predisposto ed attuato gli all’atmosfera. Nei cabinati turbogas e nei locali chiusi ove vi è presenza di gas naturale, appositi sensori rilevano la presenza di gas e determinano l’intervento di segnali di allarme in sala manovra. Consumo di Gasolio (t) interventi di miglioramento RIS/02 e RIS/04, contenuti nel Programma Ambientale 2005÷2007, finalizzati all’ottimizzazione degli impianti di condizionamento ed alla razionalizzazione dell’uso degli edifici logistici; anche l’attuale Programma Ambientale (tabella Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 37 15) prevede interventi di miglioramento (RIS/08 impianto di filtrazione chimico-fisico, da sistemi – Installazione di nuove pompe di calore per il di clorazione posti a monte ed a valle del filtro e condizionamento estivo ed invernale degli edifici da sistemi di ossidazione ad aria e di di centrale e RIS/09 - Modifica del sistema di sterilizzazione a raggi ultravioletti. combustione delle caldaie ausiliarie) che hanno L’impianto di Leri provvede ad effettuare per obiettivo il contenimento dei consumi di controlli interni periodici, in accordo con una gasolio. specifica procedura di gestione concordata con La capacità totale dei serbatoi di stoccaggio del 3 l’ASL 21 – Casale Monferrato, ed a far eseguire gasolio utilizzato sull’impianto è di 136,5 m , da ARPA analisi semestrali per la verifica dei così suddivisi: parametri di potabilità dell’acqua distribuita in − n. 1 serbatoio interrato di stoccaggio del rete. gasolio di alimentazione della caldaia Impatto visivo e biodiversità ausiliaria da 115 m3 con relativo serbatoio di L’elemento visivo caratterizzante l’impianto di adescamento delle pompe di spinta (1 m3) e Leri è costituito dalle due torri di serbatoio raccolta spurghi (2 m3); raffreddamento, alte circa 100 metri, con n. 2 serbatoi di stoccaggio del gasolio dei diametro inferiore di 100 metri e superiore di 57 diesel di emergenza da 9 m3 ciascuno; metri; tali significative dimensioni derivano dalla n. 1 serbatoi di stoccaggio del gasolio della scelta tecnica progettuale di adottare torri di motopompa di emergenza del sistema raffreddamento del tipo a secco che antincendio da 0,5 m3. comportano, rispetto a quelle ad umido di − − Tutti i serbatoi dispongono di bacini di dimensioni più contenute, minor utilizzo di acqua contenimento di capacità adeguata al volume industriale di raffreddamento e non contenuto. incrementano l’umidità nell’ambiente L’approvvigionamento del gasolio avviene circostante. tramite trasporti stradali con automezzi. Nel corso della fase realizzativa dell’impianto di Acqua potabile Leri sono state definiti e realizzati, in accordo L’acqua potabile utilizzata per usi civili con il Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e dall’impianto di Leri (uffici, spogliatoi, mensa) è la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed derivata dalla falda sotterranea, a mezzo di un Architettonici di Torino, interventi per ridurre al pozzo della profondità di 156 m, posto in area di minimo l’impatto visivo delle costruzioni sul proprietà dell’impianto stesso; la realizzazione paesaggio circostante, caratterizzato dalla del pozzo ed il prelievo dell’acqua è stato natura piatta del territorio, dalla presenza quasi autorizzato dalla Provincia di Vercelli con esclusiva delle caratteristiche costruzioni determinazione n. 1966 del 10.2.1999 fondiarie (grange) e dalle coltivazioni a risaia (scadenza 18.6.2022) ed il quantitativo circostanti. prelevabile autorizzato è di 0,5 l/sec, pari a Sono state realizzate, sul lato verso la strada 15.768 m3/anno. provinciale Crescentino-Vercelli, colline artificiali Tabella 11 - Consumo di acqua potabile (dati in con materiale di riporto ricavato dagli scavi in 3 fase di costruzione, sistemate a verde con m ) 2007 2008 2009 2010 2011 Consumo di acqua potabile (m3) 6.394 7.025 7.289 7.154 8.911 messa a dimora di piante ad alto fusto. Le vie di accesso all’impianto e la zona di ingresso sono state schermate da filari di alberi ed arbusti tipici del vercellese (pioppi, faggi, L’acqua prelevata, prima di essere immessa nella rete di distribuzione, è sottoposta al ippocastani) con semina di vaste zone a prato; vari tratti della recinzione esterna sono stati processo di potabilizzazione, costituito da un Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 38 coperti da una barriera verde antintrusiva procedure gestionali ed operative per le formata da piante spinose autoctone. situazioni di emergenza ambientale che Inoltre è stata adottata una colorazione delle prevedono interventi per confinare e strutture (azzurra e grigia), che meglio si circoscrivere la fuoriuscita della sostanza. armonizza con il paesaggio e l’ambiente Le zone d’impianto interessate allo stoccaggio, circostante; anche per la segnalazione degli alla movimentazione ed all’utilizzazione di tali ostacoli al volo delle strutture più elevate (torri sostanze sono pavimentate con materiale di raffreddamento) si è optato per l’uso di fari impermeabile e, per le sostanze chimiche, con lampeggianti, in alternativa alla consueta caratteristiche antiacide; la rete fognaria colorazione a fasce rosse e bianche della parte sottostante recapita gli scarichi all’impianto superiore. ITAR. L’indicatore chiave della biodiversità, secondo la Sono previste periodiche azioni formative sulla definizione indicata dal regolamento CE gestione delle emergenze ambientali ed 1221/2009 (EMAS III), rappresenta il rapporto esercitazioni pratiche che simulano il verificarsi tra la superficie occupata dall’insediamento di tali situazioni. 2 industriale dell’impianto (184.000 m ) e Nel corso del 2011, come per gli anni l’energia elettrica prodotta annualmente; per il precedenti, non si sono verificate situazioni di 2011 il dato è risultato pari a 4,475 m2/MWh. emergenza ambientale. Figura 12 – Veduta dell’impianto di Leri Gestione delle emergenze ambientali Nella valutazione degli aspetti ambientali sono stati analizzati i processi e le operazioni che possono dare luogo, in situazione di emergenza, ad impatti ambientali significativi: lo spandimento accidentale di gasolio e di sostanze chimiche pericolose quali ammoniaca, acido cloridrico, cloruro ferrico, polielettrolita e soda durante le operazioni di riempimento dei serbatoi di stoccaggi sono risultati aspetti ambientali significativi in situazione di emergenza (tabella 2). L’impianto di Leri ha predisposto un Piano di Emergenza Interno generale per far fronte a casi di pericolo grave ed immediato e specifiche Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 39 Aspetti ambientali diretti poco significativi all’impianto è classificato in classe III “Aree di Rumore limite di immissione diurno/notturno: 60/50 Il territorio su cui sorge l’impianto di Leri è stato dB(A) classificato dal Comune di Trino nel 2006, ai limite di emissione diurno/notturno: 55/45 dB(A) sensi della legge 447/1995 “Legge quadro L’impianto di Leri ha eseguito nel corso del 1998 sull’inquinamento acustico”; il piano di una prima indagine di caratterizzazione delle classificazione acustica adottato definisce l’area emissioni/immissioni acustiche nell’ambiente di pertinenza della centrale come “Area circostante; nel corso del 2011, in ottemperanza esclusivamente industriale” (classe VI) con i a specifica prescrizione prevista seguenti limiti: dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, è stato limite di immissione diurno/notturno: 70/70 ripetuto, a cura della struttura interna di dB(A) Assistenza Specialistica della Divisone limite di emissione diurno/notturno: 65/65 dB(A) Generazione ed Energy Management, il Sono previste all’intorno dell’impianto ristrette monitoraggio del rumore prodotto dall’impianto fasce cuscinetto di classe V e IV, mentre la con misurazioni eseguite nei punti riportati in generalità del restante territorio attorno figura 13. tipo misto” con limiti di: Figura 13 – Punti di misura del monitoraggio del rumore all’esterno dell’impianto Nord 500 m Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 40 Sono stati valutati, durante il funzionamento a 90 dB(A), ad eccezione dell’interno dei cabinati massimo carico, prima del modulo 1 e che contengono i turbogas. Tali locali sono successivamente del modulo 2, i livelli di opportunamente segnalati e l’accesso è regolato emissione nei punti sul confine dell’area del sito da specifiche procedure che prevedono il tempo produttivo (punti 4÷8) e quelli di immissione massimo di permanenza nell’ambiente, in modo negli altri punti; i valori ottenuti sono riportati in da evitare il superamento dei limiti di tabella 12. esposizione al rumore previsti dal Decreto I risultati della valutazione acustica ottenuti non Legislativo n. 81 del 9.04.2008. hanno evidenziato criticità o difformità dai limiti Tutto il personale operativo ha ricevuto stabiliti dalla zonizzazione acustica del territorio. adeguata formazione in merito al rischio rumore L’impianto ha inoltre provveduto alla mappatura ed ha in dotazione, unitamente agli altri del rumore interno; in nessuna area dispositivi di protezione individuale, apposite dell’impianto sono raggiunti livelli di rumore di cuffie protettive. Tabella 12 – Valori di rumore diurno misurati all’esterno dell’impianto (valori di L95 in dB[A]) punto 1 punto 2 punto 3 punto 4 punto 5 punto 6 punto 7 punto 8 punto 9 punto 10 punto 11 limite Immissione Classe III 60/50 Immissione Classe III 60/50 Immissione Classe III 60/50 Emissione Classe III 55/45 Emissione Classe III 55/45 Emissione Classe III 55/45 Emissione Classe VI 65/65 Emissione Classe VI 65/65 Immissione Classe III 60/50 Immissione Classe III 60/50 Immissione Classe III 60/50 Modulo 1 41 41 40 51 42 43 53 53 42 52 39 Modulo 2 32 38 42 45 36 37 52 54 33 45 33 Utilizzo risorse naturali di eventi meteorici eccezionali, devia la portata Acqua industriale d’acqua eccedente verso i bacini di laminazione. L’acqua industriale necessaria all’alimentazione Il quantitativo di acqua industriale prelevata nel del ciclo termico e dei servizi generali corso del 2011 è stato pari a 106.760 m3. dell’impianto è prelevata dalla Roggia Acquanera In attuazione alla specifica prescrizione gestita dal Consorzio di Irrigazione e Bonifica contenuta nel parere di compatibilità ambientale Ovest Sesia e Baraggia, con il quale è stata del Ministero dell’Ambiente DEC/VIA/727 sottoscritta il 10.5.1994 (scadenza 9.5.2024) dell’11.4.1991 (citato in appendice), l’impianto apposita convenzione che regola le modalità sia di Leri ha attuato, attraverso il Laboratorio di di prelievo che di restituzione dell’acqua dalla Piacenza di ENEL Produzione, un piano di Roggia stessa. monitoraggio della qualità delle acque del corpo La Convenzione, oltre a definire le attività di idrico ricettore (Roggia Acquanera), per valutare manutenzione delle opere di presa e gli oneri eventuali effetti determinati dalla presenza economici collegati all’uso ed alla restituzione dell’impianto; sono state condotte campagne di delle acque, stabilisce limiti massimi quantitativi indagine nel periodo antecedente l’entrata in di prelievo e di restituzione. esercizio dell’impianto (1994 e 1995) e Il quantitativo massimo prelevabile è pari a 0,05 proseguite negli anni successivi (1997, 1998, 3 m /sec; l’impianto ha installato appositi 1999 e 2000). contatori volumetrici e dispone di specifica Le indagini condotte negli anni hanno procedura operativa che definisce attività e evidenziato che le acque della Roggia Acquanera responsabilità per l’ottemperanza agli obblighi presentano un regime idrologico variabile (da 57 sottoscritti. a 6.600 l/sec), con contenuto salino piuttosto La restituzione è consentita per un quantitativo 3 costante nel tempo, mentre le portate massimo di 0,5 m /sec ed è regolata da uno influiscono sul trasporto solido; dai rilievi stramazzo in cemento armato che, in occasione effettuati non emergono influenze dovute alla presenza dell’impianto. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 41 Energia elettrica propedeutiche alla realizzazione e durante le Per l’alimentazione dei servizi ausiliari elettrici attività di costruzione dell’impianto non si sono l’impianto di Leri impiega una parte dell’energia riscontrate evidenze di materiale inquinante di prodotta; in caso di totale fermata dei gruppi di nessun tipo. produzione l’energia elettrica necessaria è Il controllo e la sorveglianza di attività prelevata dalla rete nazionale di distribuzione. significative (ad es. gestione rifiuti, vasche Nel corso del 2011 l’impianto ha consumato 14,0 interrate, serbatoio di gasolio) consentono di GWh di energia elettrica. intervenire immediatamente e quindi di Per valutare l’andamento nel tempo dei consumi prevenire una eventuale contaminazione del di energia elettrica dell’impianto, è suolo e del sottosuolo. rappresentato nel grafico 13 il rapporto tra tali Nell’impianto di Leri sono presenti 26 vasche consumi ed il totale dell’energia netta prodotta interrate, che fanno parte del sistema di dall’impianto; la variazione del dato è imputabile trattamento delle acque reflue ITAR e della ai diversi periodi di inattività dei gruppi di relativa rete di raccolta e recapito delle acque produzione che si verificano durante l’anno, nel all’ITAR stesso; le vasche contengono le varie corso dei quali si registrano comunque dei tipologie di acque descritte nel paragrafo consumi di energia elettrica per l’alimentazione “Scarichi idrici”. di servizi ausiliari delle unità di produzione e dei L’impianto di Leri attua specifici piani di servizi logistici di centrale. controllo, definiti da apposita procedura, per I dati del consumo specifico di energia elettrica assicurarne l’efficienza e la tenuta. degli anni 2010 e 2011 non sono rappresentativi Monitoraggio della falda superficiale a causa dell’indisponibilità dell’impianto per Il controllo dell’inquinamento della falda l’intero 2010 e parte del 2011 e del ridotto superficiale è stato effettuato dal Laboratorio di funzionamento registrato per la restante parte Piacenza di ENEL Produzione tramite apposite del 2011 (vedi grafico 1). indagini sulle caratteristiche chimico-fisiche delle Grafico 13 – Rapporto tra energia elettrica acque di quattro piezometri, individuati in consuma ed energia elettrica prodotta (dati in %) accordo con la Regione Piemonte, che sono state effettuate prima (1994 e 1995) e dopo l’entrata 8,0 in esercizio dell’impianto (1997, 1998, 1999 e 6,9 7,0 2000). Le acque dei quattro pozzi presentano 6,0 3,5 4,0 3,0 2,0 1,0 non rappresentativo non rappresentativo 5,0 4,4 0,0 2007 2008 2009 2010 2011 Energia consumata/energia prodotta caratteristiche chimico-fisiche piuttosto simili tra loro ed i parametri misurati non presentano evidenze di inquinamento. Il raffronto delle misure registrate nelle diverse indagini evidenzia valori piuttosto omogenei nell’arco dei sette anni di monitoraggio. Monitoraggio dell’acidità dei suoli Il Laboratorio di Piacenza di ENEL Produzione ha effettuato indagini per la sorveglianza di Contaminazione del suolo e del eventuali effetti ambientali, dovuti alle emissioni sottosuolo in atmosfera dell’impianto di Leri, sulle Il sito della Centrale di Leri, in origine terreno caratteristiche chimiche dei terreni, mediante il agricolo, è stato utilizzato per attività industriali controllo dell’acidità dei suoli; al termine della unicamente dall’ENEL; nelle indagini del terreno stagione vegetativa, in tre postazioni poste nel raggio di 5 km dall’impianto (Azienda agricole La Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 42 Mandria, Azienda agricola La Corte e Bosco della dell’impianto (1995) ed una con impianto in Partecipanza), sono stati rilevati i livelli di acidità esercizio (1998). dei suoli a partire da un anno prima L’area indagata ha compreso due ambiti, uno di dell’avviamento dell’impianto (1994) e per due controllo (Azienda agricola La Mandria) anni successivi alla sua messa in esercizio (1997 potenzialmente soggetto alle emissioni e 1998). dell’impianto di Leri, ed uno di confronto quasi L’analisi è consistita nella rilevazione dei diametralmente opposto (Azienda agricola La parametri di pH, calcare totale, calcare attivo, Corte); l’indagine ha riguardato due diverse capacità di scambio cationica totale (CSC) e basi varietà di riso tra le più diffuse della zona (Ariete di scambio (somma basi scambiabili) su strati di e Loto), controllando i parametri colturali e terreno compresi tra 0-10 cm e tra 10-30 cm. quali-quantitativi della produzione. I valori rilevati dalle tre indagini evidenziano I risultati hanno evidenziato l’ottima qualità del modeste variazioni dei parametri monitorati, non riso raccolto nelle due annate di indagine e rese indicanti influenze causate dalla presenza di produzione sostanzialmente costanti nel dell’impianto di Leri. tempo, tali da escludere effetti dovuti alla Monitoraggio della vegetazione spontanea presenza dell’impianto di Leri. Per l’analisi di eventuali possibili effetti prodotti dalla presenza dell’impianto di Leri sulla vegetazione spontanea della zona circostante (Bosco della Partecipanza) sono state effettuate in collaborazione con IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente di Torino), durante il periodo vegetativo, due campagne di monitoraggio prima dell’avviamento dell’impianto (anni 1993 e 1994) e quattro con centrale in esercizio (anni 1998, 1999, 2003 e 2004). Sono stati individuati numerosi esemplari delle diverse specie arboree presenti nel Bosco della Partecipanza e valutati secondo classi di danno in funzione della defogliazione e depigmentazione delle chiome, in accordo ai criteri definiti dal regolamento CEE 3528/86 del Consiglio del 17 novembre 1986 relativo alla protezione delle foreste nella Comunità contro l’inquinamento atmosferico e successive modificazioni ed integrazioni. Le risultanze delle campagne di monitoraggio non evidenziano influenze sulla vegetazione spontanea della zona causate dalla presenza dell'impianto di Leri. Monitoraggio delle coltivazioni risicole In collaborazione con IPLA sono state effettuate due campagne di monitoraggio sulle coltivazioni del riso della zona, una prima dell’avviamento Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 43 Aspetti ambientali indiretti Campi elettromagnetici In base ai criteri individuati da regolamento CE L’energia elettrica prodotta dall’impianto di Leri 1221/09 sono stati analizzati quegli aspetti è trasportata e distribuita da apposite e distinte ambientali, determinati da attività indirette strutture del Gruppo (Divisione Infrastrutture e indotte dall’impianto, per le quali esso non ha Reti) o da società terze (TERNA), che gestiscono (od ha solo in parte) il controllo gestionale; per tali attività nell’ambito delle proprie specifiche determinare la significatività di tali aspetti si è responsabilità. valutato se l’impatto ambientale collegato Rilievi effettuati presso altri impianti della riscontri almeno una delle seguenti condizioni: Divisione Generazione ed Energy Management • è oggetto di disposizioni di legge vigenti su linee a 380 kV di collegamento alla rete oppure di prevedibili evoluzioni normative; nazionale di trasporto, analoghe a quelle genera o può generare conseguenze dell’impianto di Leri, evidenziano il rispetto dei ambientali oggettivamente rilevabili; limiti stabiliti dalla normativa vigente. riguarda obiettivi strategici della politica In particolare, da uno studio effettuato presso ambientale dell’organizzazione; l’impianto di La Casella, è risultato che nelle genera o può generare conseguenze zone di passaggio intorno alla centrale i valori di economiche rilevanti; campo magnetico sono compresi tra 0,7 e 2,1 è oggetto della sensibilità sociale delle parti µT, mentre i valori di campo elettrico risultano interessate. compresi tra 0,5 e 2 kV/m; tali valori sono • • • • Sono pertanto risultati aspetti ambientali inferiori ai limiti di legge, fissati con DPCM indiretti significativi: 8.7.2003 pari a 100 µT per il campo magnetico e • i campi elettromagnetici collegati al 5 kV/m per il campo elettrico. trasporto ed alla distribuzione del “prodotto” All’interno dell’impianto, nella zona antistante energia elettrica generata dall’impianto, che l’ingresso uffici, è inoltre presente un traliccio di sono disciplinati da specifiche normative ed i proprietà della società Wind, sul quale sono cui effetti sono oggetto di elevata sensibilità posizionate antenne paraboliche con funzione di sociale; ponti radio per la trasmissione dati; dai rilievi il trasporto dei rifiuti prodotti dalle attività effettuati da Wind nella zona circostante il dell’impianto, connesso all’obbiettivo della traliccio il valore massimo di campo elettrico è Politica Ambientale dell’impianto di risultato di 0,5 V/m, ampiamente inferiore al ottimizzare il recupero dei rifiuti; livello di attenzione di 6 V/m indicato dal DPCM • • i comportamenti ambientali di fornitori 8.7.2003. ed appaltatori che con i loro prodotti e servizi Trasporto rifiuti interagiscono con le attività dell’impianto ed, in Le attività di esercizio e manutenzione svolte caso di comportamenti difformi da quelli previsti dall’impianto di Leri comportano la produzione di dal Sistema di Gestione Ambientale adottato alcune tipologie di rifiuti, che vengono avviati dall’impianto, possono causare conseguenze allo smaltimento od al recupero. ambientali rilevanti. La distanza dell’impianto di destinazione finale del rifiuto prodotto, determina aspetti ambientali indiretti differenti. Il numero di trasporto di rifiuti effettuati su strada con automezzi risulta di modesta entità, tale da non determinare incrementi di traffico di qualche significato. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 44 Tabella 13 – Numero di trasporti effettuati per smaltimento e recupero dei rifiuti Trasporti totali di cui: entro 25 km tra 25 e 80 km oltre 80 km 2007 n. % 2008 n. % 2009 n. % 2010 n. % 2011 n. % 19 27 23 27 30 7 8 4 37 42 21 9 14 4 33 52 15 2 17 4 9 74 17 3 19 5 11 70 19 3 18 9 10 60 30 aspetti ambientali che li riguardano; questa Comportamenti ambientali di fornitori azione informativa è rivolta in generale a tutti gli ed appaltatori appaltatori. L’impianto ha richiesto, in particolar modo nelle Procedure, requisiti ed obblighi previsti dal fase costruttiva iniziale, interventi di terzi per la Sistema di Gestione Ambientale, che riguardano fornitura ed il montaggio di apparecchiature ed terzi operanti presso l’impianto, sono definiti in impianti e di servizi di vario genere. fase di richiesta di offerta alle ditte interessate Nell’attuale fase di esercizio le principali attività ed approfonditi nel corso di apposite riunioni ed dell’impianto che possono richiedere l’intervento attraverso l’illustrazione delle procedure del SGA di terzi, sono: di specifico interesse prima dell’inizio delle • fornitura di prodotti e sostanze utilizzate attività; il rispetto dei requisiti ambientali dall’impianto; richiesti è oggetto di sorveglianza da parte del • smaltimento dei rifiuti; personale dell’impianto. • attività di manutenzione. L’impianto dispone di una procedura per l’informazione ed il controllo degli appaltatori e fornitori di beni e servizi, che mira a richiamare l’attenzione sulla Politica e sulla gestione ambientale adottata dall’impianto, in modo da stimolare la loro collaborazione quando vi sono Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 45 Salute e sicurezza dei lavoratori La sicurezza e la tutela della salute negli occorsi durante il percorso residenza-luogo di ambienti di lavoro rappresentano, insieme alla lavoro e viceversa). tutela dell’ambiente, temi prioritari del Gruppo Negli anni 2008÷2011 non si è registrato alcun Enel. infortunio, mentre nel corso del 2007 si sono L’impianto di Leri ha provveduto a valutare i verificati due infortuni, di cui uno in itinere con rischi per la salute e la sicurezza presenti la perdita di rispettivamente di 21 e 15 giornate nell’ambiente di lavoro, conformemente al D.Lgs di lavoro. 81/2008, ed informare e formare il proprio L’indice di frequenza (If) rilevato per l’impianto personale su tali rischi. di Leri nell’anno 2007 risulta superiore a quello Il personale ha in dotazione i dispositivi di di riferimento di ENEL, in conseguenza anche protezione antinfortunistica per l’espletamento della progressiva riduzione del personale, e delle proprie mansioni ed ha ricevuto idonea quindi del numero di ore lavorate nell’anno, che formazione al loro corretto uso. determina, anche a fronte di un solo infortunio, In tabella 12 sono riportati gli indici infortunistici valori dell’indice compresi tra 11 e 13,5. di frequenza (If) e di gravità (Ig) dell’impianto di Negli anni considerati non si sono verificati Leri, raffrontati con quelli rilevati incidenti mortali o che abbiano provocato complessivamente in ENEL; nel computo degli invalidità permanenti. indici non sono compresi quelli in itinere (ovvero Tabella 14 – Indici infortunistici 2007 2008 2009 2010 2011 If impianto Leri If di ENEL 13,2 5,47 0 3,70 0 3,60 0 2,80 0 * Ig impianto Leri Ig di ENEL 0,28 0,22 0 0,15 0 0,14 0 0,13 0 * If. indice di frequenza = numero di infortuni x 1.000.000/ore lavorate Ig. indice di gravità = numero di giorni di assenza per infortuni x 1.000/ore lavorate *) dato in fase di elaborazione, attualmente non disponibile A completamento del percorso avviato nel 2006, inoltre, sulla base della valutazione degli aspetti la Divisione GEM nel corso del 2008 ha esteso la ambientali dei processi e delle operazioni che certificazione del Sistema di Gestione della possono dare luogo, in situazione di emergenza, Sicurezza (SGS), conformemente agli standard ad impatti ambientali significativi, ha internazionali OHSAS 18001, all’intero predisposto procedure gestionali ed operative complesso della Divisione, comprendendo anche che definiscono le responsabilità e gli interventi l’impianto di Leri, con regolari rinnovi anche per da porre in atto per lo spandimento accidentale gli anni successivi. di gasolio e di sostanze chimiche pericolose quali L’impianto di Leri ha predisposto un Piano di ammoniaca, acido cloridrico, cloruro ferrico, Emergenza Interno generale per far fronte a polielettrolita e soda durante le operazioni di situazioni di pericolo grave ed immediato; riempimento dei serbatoi di stoccaggio. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 46 Sono previste periodiche azioni formative sulla edizione dell’International Safety Week gestione delle emergenze ed esercitazioni (Settimana Internazionale della Sicurezza), che pratiche che simulano il verificarsi di tali si è svolta, come le tre precedenti, nei luoghi di situazioni. lavoro in tutti i paesi dove ENEL è impegnata; Per tutto il personale dell’impianto sono l’International Safety Week 2011 si è periodicamente organizzati corsi interni ed focalizzata sulla sensibilizzazione del personale esercitazioni pratiche di prevenzione incendi; nell’applicazione di comportamenti sicuri nei inoltre il personale addetto alla squadra di primo luoghi di lavoro ed alla guida, ponendo in intervento (17 persone), individuato dal Datore particolare l’accento sull’importanza di un vivere di Lavoro ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs. sano dentro e fuori l’ambiente di lavoro. 81/2008, ha frequentato le specifiche azioni In ogni Divisione e in ogni Paese sono stati formative previste dalla normativa vigente ed è organizzati incontri, safety walk, seminari in possesso dell’attestato di idoneità per tematici e momenti di formazione, iniziative con l’espletamento dell’incarico (rischio elevato) gli appaltatori e altro ancora. rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del Tutto il personale dell’impianto di Leri è stato Fuoco di Vercelli. interessato dall’iniziativa attraverso l’evento di Tutto il personale dell’impianto è sottoposto a apertura della settimana, curato dal responsabile sorveglianza sanitaria da parte del medico dell’Unità di Business, dalla visita operativa del competente nominato dal Datore di Lavoro che, management sull’impianto (Safety walk), in relazione alla mansione ed ai rischi per la incentrata sulla verifica della corretta salute ad essa associati, stabilisce per ciascun applicazione di norme di sicurezza e lavoratore idonei protocolli di sorveglianza. comportamenti del personale (Enel e ditte) al La diffusione della cultura della sicurezza è lavoro, dal workshop con le ditte appaltatrici obiettivo prioritario del Gruppo ENEL, articolato focalizzata al miglioramento dei processi e dei in numerosi progetti che coinvolgono tutta la rapporti con appaltatori e fornitori, simulazioni di struttura ad ogni livello. sicurezza e dalla distribuzione di materiale In particolare nel periodo 28 novembre ÷ 4 didattico ed informativo appositamente dicembre 2011, ENEL ha organizzato la quarta predisposto. Figura 14 – Giornata di apertura della Safety Week 2011 Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 47 LA POLITICA AMBIENTALE DELL’UNITA’ DI BUSINESS Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 48 IL PROGRAMMA AMBIENTALE In relazione alla Politica Ambientale adottata dall’impianto “G. Ferraris”, alle risultanze emerse dall’analisi degli aspetti ambientali, alle RIS/07 – Installazione di nuovo sistema di misura della portata del gas naturale RIS/08 – Installazione di nuove pompe di risorse economiche disponibili ed agli indirizzi di calore per il condizionamento estivo ed priorità del vertice aziendale, sono state invernale degli edifici di centrale programmate le azioni vere e proprie e predisposti i piani di miglioramento riportati nei RIS/09 – Modifica del sistema di combustione delle caldaie ausiliarie Programmi Ambientali contenuti nelle Nel corso del 2011 sono stati completati gli Dichiarazioni Ambientali 2002, 2004 e 2007. interventi di miglioramento ARI/02, ARI/03, Il precedente Programma Ambientale 2008÷- ACQ/06, RIS/07 e RIS/09. 2010, sintetizzato in tabella 15, ha registrato, a Per l’intervento di miglioramento RIS/08, il cui conclusione del triennio, il completamento di completamento è previsto nel corso del 2013, al tutte le attività previste. momento non emergono criticità particolari che Il nuovo Programma Ambientale del triennio possano pregiudicarne l’attuazione nella 2011÷2013, illustrato nella Dichiarazione tempistica stabilita. Ambientale 2010 e sintetizzato in tabella 16, da Inoltre l’impianto ha individuato un nuovo ed continuità a quelli precedenti, ed è costituito dai ulteriore intervento di miglioramento, rispetto a seguenti interventi di miglioramento: quelli contenuti nel Programma Ambientale ARI/02 – Impiego di autoveicoli a trazione 2011÷2013 riguardante: elettrica ARI/04 – Implementazione delle ARI/03 – Installazione misuratore di portata informazioni per la gestione emissioni (vedi fumi sui camini dei Modulo1 e Modulo 2 tabella 16). ACQ/06 – Installazione di un nuovo misuratore delle precipitazioni atmosferiche Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 49 Tabella 15 – Sintesi obiettivi di miglioramento ambientale triennio 2008÷2010 Sigla RIF/03 Aspetto ambientale Situazione attuale Gestione dei rifiuti: adozione di una procedura informatica centralizzata di gestione dei rifiuti Le compilazioni documentali (annotazioni su registro di carico/scarico dei rifiuti, formulari di trasporto, MUD) previsti dalla vigente normativa sono eseguite, in accordo con le specifiche procedure operative del SGA, dal responsabile della gestione rifiuti, che effettua altresì il controllo della correttezza e congruità delle autorizzazioni degli smaltitori a cui vengono affidati i rifiuti prodotti. Intervento proposto Adozione di una piattaforma informatica centralizzata (WinSmart) di supporto, gestione e controllo delle fasi di smaltimento dei rifiuti prodotti dall’impianto. Il progetto consentirà: Respons. Data raggiungimento Miglioramento delle attività di gestione e controllo delle fasi di smaltimento dei rifiuti prodotti dall’impianto Tecnico Entro il Specialista 31.12.2008 Ambiente e Realizzato Sicurezza • l’operatività su • • • • Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Obiettivo un’unica piattaforma centralizzata, comune ai vari impianti di produzione ENEL; il costante e tempestivo aggiornamento con le disposizioni legislative in vigore, relative alle fasi di smaltimento dei rifiuti; la gestione centralizzata di anagrafiche comuni di trasportatori e smaltitori; la produzione e stampa di tutta la reportistica gestionale e di legge (registro, formulari, MUD); il supporto al controllo delle procedure di gestione dello smaltimento dei rifiuti. Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 50 Sigla RIS/05 RIS/06 Aspetto ambientale Situazione attuale Utilizzo di risorse naturali: carta uso ufficio ed energia elettrica. Razionalizzazio ne dispositivi di stampa, fax e scanner uffici Ciascuna postazione informatica è dotata di propria stampante di vario modello a servizio esclusivamente del personal computer ad essa collegato; sono inoltre presenti dispositivi comuni per fotocopiatura, fax e scanner di documenti. Utilizzo di risorse naturali: gas naturale. Piano di controlli e prove per ottimizzare l’affidabilità al rientro in servizio Intervento proposto Installazione di 5 nuovi dispositivi condivisi di stampa e funzioni multiple (fotocopie, fax e scanner), collegati alle varie postazioni di lavoro dalla rete informatica interna ed opportunamente dislocate negli uffici, con rimozione dei dispositivi di stampa e riproduzione documenti attualmente presenti (n. 50 stampanti per PC, n. 3 fotocopiatrici, n. 2 fax e n. 2 scanner). Le attuali modalità Completare ed di funzionamento ottimizzare un piano di controlli e richieste all’impianto che prove del comportano macchinario periodi di fermata principale sempre più spinto ed lunghi ed avviamenti sempre accurato da meno frequenti, attuarsi nei periodi determinano di fermata delle unità produttive, al l’aumento delle possibilità di fallire fine di contenere al l’avviamento massimo il numero quando richiesto. di avviamenti non riusciti. Un avviamento fallito comporta, Il piano prevede tra l’altro, un schede di maggior consumo istruzione e schede di verifica, di gas naturale. definendo modalità, frequenze e responsabilità delle attività, documentandone l’effettuazione e gli esiti. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Obiettivo Respons. Data raggiungimento Riduzione del consumo di carta ad uso ufficio, grazie alle funzionalità avanzate dei nuovi dispositivi multifunzione (in particolare per la configurazione di stampa impostata di base con modalità fronte/retro); Coordin. dello Staff Entro il 31.12.2008 Realizzato Riduzione dell’energia elettrica complessivamente assorbita per le attività di stampa e riproduzione documenti ed in condizione di standby (n. 5 nuovi apparecchi a fronte dei 57 precedentemente in uso), stimabile in circa 6.000 kWh/anno Mantenere complessivamente nel triennio 2008÷2010 un'affidabilità media al rientro, intesa come percentuale degli avviamenti totali riusciti sul totale di quelli richiesti, superiore all’87,5%. Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri Conduttore Entro il di ciclo 31.12.2010 combinato con compiti Realizzato di coordin. 51 Sigla ARI/01 Aspetto ambientale Emissioni in atmosfera Utilizzo di risorse naturali: gasolio. Controllo periodico delle emissioni in atmosfera e della combustione delle caldaie ausiliarie. SOS/04 Impiego di materiali e sostanze ad effetto serra Sorveglianza consumi SF6. SOS/05 Impiego di materiali e sostanze Coibentazioni in fibre ceramiche Situazione attuale Le caldaie ausiliarie sono impiegate esclusivamente nella condizione in cui tutte le sezioni produttive dell’impianto sono ferme. Le attuali modalità di funzionamento richieste all’impianto comportano frequenti lunghi periodi di fermata ed impongono quindi un sempre maggior utilizzo delle caldaie ausiliarie, con incremento, rispetto al passato, dei consumi di gasolio e delle emissioni in atmosfera. L’esafluoruro di zolfo (SF6) è il gas dielettrico utilizzato come isolante nei condotti sbarre ed in alcuni interruttori elettrici a 6kV. La sorveglianza su tali apparecchiature è compreso nell’ambito del piano di controlli generale eseguiti dal personale di esercizio in turno. La coibentazione delle due turbine a vapore è attualmente realizzata con coibente in fibra ceramica contenuto in cuscinetti; tutta la coibentazione è in perfetto stato di conservazione e non presenta pericoli di eventuali dispersione di fibre nell’ambiente esterno. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Intervento proposto Obiettivo Respons. Data Predisposizione di un piano di controlli periodico della combustione con misura delle emissioni in atmosfera che garantisca il funzionamento delle caldaie nelle condizioni di maggior efficienza. Si prevedono sia controlli interni che attività affidate a terzi Esercire costantemente le caldaie nelle condizioni corrispondenti al miglior assetto di combustione, con rendimento (consumo di gasolio) ed emissioni in atmosfera ottimali. Respons. Entro il Isola 31.12.2008 Produttiva Definire ed attuare un programma di sorveglianza con istruzioni operative specifiche che definiscono il tipo di controlli, la periodicità di effettuazione, le responsabilità e ne documentino l’esito e le azioni conseguenti, al fine di far prontamente fronte ad eventuali perdite di SF6. Ottenere nel triennio 2008÷2010 una riduzione del 10% dei consumi registrati nel corso del 2007 (340 kg/anno di SF6), dovuti a perdite. Conduttore Entro il di ciclo 31.12.2010 combinato con compiti Realizzato di coordin. In occasione della manutenzione programmata 2008 sulle due turbine a vapore sostituzione completa dell’attuale coibentazione in fibra ceramica, con altro materiale isolante non classificato R49. Riduzione delle sostanze Respons. Entro il classificate R49 presenti Isola 31.12.2008 Produttiva sull’impianto, con eliminazione di circa Realizzato 1.500 kg di coibentazione in fibra ceramica. raggiungimento Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri Realizzato 52 Tabella 16 – Sintesi obiettivi di miglioramento ambientale triennio 2011÷2013 Sigla ARI/02 ARI/03 Aspetto ambientale Emissioni in aria, utilizzo di risorse naturali. Impiego di autoveicoli a trazione elettrica. Emissioni in aria. Monitoraggio delle emissioni dai camini principali. ACQ/06 Scarichi idrici in acqua. Installazione di un nuovo misuratore delle precipitazioni atmosferiche. Situazione iniziale Intervento proposto L’attuale parco autoveicoli della centrale è costituito da veicoli tutti azionati da motori a combustione interna che impiegano carburanti tradizionali (benzina e gasolio). Sostituzione di due degli attuali veicoli tradizionali in dotazione, con altrettanti a trazione elettrica. La determinazione della portata dei fumi scaricati attraverso i camini dei due moduli di produzione avviene attraverso il calcolo stechiometrico della quantità di gas naturale consumato. Tale metodologia è ritenuta accettabile dal decreto AIA rilasciato alla Centrale. Installazione di misuratori di portata fumi sui camini di ciascuno dei due moduli di produzione, per il monitoraggio in continuo della portata fumi emessa in tutte le condizioni di esercizio (transitori di avviamento e fermata, normale funzionamento); la misura è acquisita dal Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) per le successive elaborazioni. Il decreto AIA rilasciato alla centrale prevede che, oltre all’annuale determinazione analitica della quantità di acque meteoriche scaricate nel corpo ricettore, sulle acque non potenzialmente inquinabili da oli in uscita dall’impianto, vengano periodicamente eseguite analisi per verificare la presenza di sostanze oleose, solidi sospesi ed idrocarburi, durante eventi di pioggia con precipitazioni superiori a 5 mm. Attualmente la determinazioni di eventi di piovosità >5 mm avviene attraverso la consultazione di siti internet di informazione meteorologica di Amministrazioni locali od Istituzioni. Installazione sul tetto di sala macchina di un pluviometro in grado di fornire costantemente al personale di Esercizio in turno presente in Sala Controllo il dato di piovosità in tempo reale. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Obiettivo Respons. Data raggiungimento Coordin. Evitare l’emissione in dello aria degli inquinanti Staff prodotti dalla combustione di carburante tradizionale ed in particolare di circa 1.300 kg di CO2/anno 1). Ottenere, inoltre, un risparmio di carburante pari a circa 650 l/anno 1) Entro il 31.12.2011 Realizzato 1) Riferiti ad una percorrenza di circa 5.000 km/anno, per ciascun veicolo Miglior determinazione delle emissioni massiche prodotte dall’impianto. La misura in continuo della portata di fumi emessi, acquisita dal Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) ed associata alla rilevazione in continuo della concentrazione dei singoli inquinanti, consente in tutte le fasi di esercizio (transitori di avviamento e fermata, normale funzionamento), la precisa determinazione delle quantità di NOX e CO emesse in atmosfera. Ottimizzazione del controllo degli scarichi idrici di centrale attraverso una puntuale definizione delle situazioni di piovosità locale >5 mm. La misurazione della piovosità rilevata localmente, consente di evitare il ricorso a dati meteorologici forniti da Amministrazioni locali od Istituzioni, che rilevano tale dato non sempre in località vicine all’impianto od in tempo reale; tali circostanze, soprattutto in occasione di precipitazioni temporalesche estive, possono fornire informazioni non attendibili sulla reale piovosità specifica del sito. Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri Special. di Entro il manuten. 31.12.2011 Realizzato Special. di Entro il manuten. 31.12.2011 Realizzato 53 Sigla Aspetto ambientale Situazione iniziale RIS/07 Utilizzo di risorse naturali – Gas naturale. Installazione di un nuovo sistema di misura del gas naturale. La misura della portata del gas naturale fornito da SNAM alla Centrale è determinata attraverso un misuratore di tipo venturimetrico costituito da un orifizio tarato; la misura di portata è determinata dalla differenza di pressione rilevata tra monte e valle dell’orifizio. RIS/08 Utilizzo di risorse naturali – Gasolio. Installazione di nuove pompe di calore per il condizionament o estivo ed invernale degli edifici di centrale. Il riscaldamento degli edifici logistici di centrale (uffici, sala manovra, spogliatoi e portineria, mensa) è effettuato dalle caldaie ausiliarie alimentate a gasolio. Il raffreddamento estivo degli edifici avviene attraverso condizionatori con l’impiego di compressori che utilizzano gas refrigeranti ad effetto serra. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Intervento proposto Sostituzione dell’attuale sistema di misura, con uno di maggior precisione (tipo volumetrico), in accordo con il piano nazionale adottato da ENEL di progressiva sostituzione di tutti gli apparati di misura del gas naturale di tale tipologia. Il nuovo sistema determina la portata di gas attraverso il conteggio del numero di giri di una piccola turbina posta all’interno della tubazione e messa in rotazione dal flusso di gas in transito; tale tipo di strumentazione, oltreché di maggior precisione è anche meno influenzato dalle variazioni di temperatura esterne. Installazione di apposite pompe di calore a servizio degli edifici di centrale (n. 2 per sala manovra, n. 2 per uffici ed una ciascuno per locali portineria/spogliat oi e mensa), che provvedono al condizionamento estivo ed invernale in luogo delle caldaie ausiliarie e dei sistemi di condizionamento estivo con compressori di gas refrigerante. Obiettivo Respons. Data raggiungimento Respons. Entro il Miglior precisione nella Isola determinazione del 31.12.2012 Produttiva quantitativo di gas Realizzato naturale consumato dall’impianto. La maggior precisione del dato determina di conseguenza una miglior accuratezza di tutti i dati, anche ambientali, che si basano sul consumo del gas quali, ad esempio, l’indicatore chiave dell’efficienza energetica (consumo specifico) e le emissioni di CO2 (emissions trading). Respons. Minor consumo di Entro il risorse naturali (gasolio) Isola 31.12.2013 Produttiva impiegato dalle caldaie ausiliarie. Minori emissioni in atmosfera di NOX, CO, polveri e CO2 prodotte dal funzionamento delle caldaie ausiliarie. Minori consumi di gas refrigeranti ad effetto serra impiegati nei sistemi di condizionamento con compressori di raffreddamento. Si stima un minor utilizzo medio annuo di 150.000 kg di gasolio e l’azzeramento delle immissioni di Freon R22 in atmosfera. Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 54 Sigla Aspetto ambientale Situazione iniziale RIS/09 Utilizzo di risorse naturali – Gasolio Emissioni in atmosfera delle caldaie ausiliarie. Modifica del sistema di combustione delle caldaie ausiliarie. Le caldaie ausiliarie in origine erano prioritariamente destinate a fornire il vapore necessario all’avviamento dei moduli di produzione, partendo dalla condizione di impianto completamente fermo; pertanto il loro sistema di combustione è settato per un range di funzionamento in grado di fornire, alle condizioni ottimali, le quantità di vapore necessarie all’avviamento dei moduli di produzione. l sempre più prolungati periodi di completa fermata dei moduli di produzione hanno comportato negli ultimi anni l’impiego delle caldaie ausiliarie principalmente per il riscaldamento degli edifici logistici di centrale (uffici, sala manovra, spogliatoi e portineria, mensa), che richiede una capacità produttiva ridotta ed in un campo di funzionamento originariamente non previsto. Attualmente si lavora con un carico superiore al necessario nel rispetto dei limiti emissivi. Modifica del sistema di combustione, attraverso la sostituzione delle piastrine degli iniettori gasolio e la modifica dei vorticatori aria comburente, per abbassare il range di funzionamento e permettere migliori prestazioni delle caldaie anche nell’impiego per il riscaldamento degli edifici logistici di centrale. Specialista Entro il Minor consumo di risorse naturali (gasolio) di 31.12.2011 manutenz. impiegato dalle caldaie Realizzato ausiliarie. Conseguenti minori Nota: a seguito emissioni ponderali in della modifica si atmosfera di NOX, CO, è rilevato un polveri e CO2 prodotte minor consumo me-dio di dal funzionamento delle gasolio di circa caldaie ausiliarie. 24,300 Si stima un minor kg/anno, a utilizzo medio annuo di fronte di 61.000 kg di gasolio ed 61.000 kg una riduzione di circa il inizialmente 10% delle emissioni previsti. ponderali annue di NOX, CO, polveri e CO2. ARI/04 Emissioni in aria – Implementazio ne delle informazioni per la gestione emissioni. L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) prescrive tempi limite di avviamento, la cui osservanza è demandata all’operatore di Sala Manovra che esegue il conteggio del tempo trascorso; il superamento del tempo limite comporta la sospensione dell’attività ed il dover procedere ad un nuovo avviamento. Implementazione del Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME), che preveda il conteggio automatico del tempo di avviamento con indicazione in Sala Manovra della tipologia di avviamento in corso e del relativo tempo trascorso. L’intervento consentirà un miglior monitoraggio delle fasi di avviamento con possibile riduzione degli avviamenti interrotti per superamento dei tempi limite prescritti in AIA. Riduzione delle emissione di inquinanti gassosi dovute ad avviamenti falliti per superano il tempo limite prescritto in AIA. Un avviamento tipico da freddo comporta l’emissione in atmosfera di circa 180 kg di NOX e 1.500 kg di CO. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Intervento proposto Obiettivo Respons. Data raggiungimento Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri Tecnico Entro il Specialista 30.06.2012 Esperto Elettroreg. 55 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Il Sistema di Gestione Ambientale è la parte del nuovo al nuovo regolamento CE 1221/09 (EMAS sistema di gestione generale comprendente la III). struttura organizzativa, le attività di Attuazione e funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la Politica Ambientale adottata. Nel 2001, in rispondenza alla politica ambientale dell’Enel ed agli obiettivi individuati nel campo dei sistemi di gestione ambientale riportati in appendice, l’impianto di Leri ha intrapreso le attività necessarie per l’adesione volontaria al Per permettere il funzionamento e rendere efficace la gestione ambientale sono stati individuati specifici ruoli e responsabilità per la sua attuazione, idonee azioni formative e di sensibilizzazione di tutto il personale e predisposte procedure specifiche per garantire: − funzioni dell’organizzazione ed esterna con sistema comunitario di ecogestione e audit (regolamento CE 761/01), prendendo a riferimento anche la norma UNI EN ISO 14001; le parti interessate; − − ha effettuato una analisi ambientale iniziale; − ha adottato una politica ambientale del sito; − ha proceduto alla definizione degli aspetti ambientali della propria attività ed alla individuazione di quelli significativi; ha identificato, analizzato e raccolto organicamente le disposizioni normative e le − la raccolta, la diffusione ed il controllo della documentazione costituente il Sistema di di conseguenza l’impianto di Leri: − la comunicazione interna tra i vari livelli e Gestione Ambientale; − il controllo operativo di quelle attività ed operazioni associate ai propri aspetti ambientali significativi; − l’individuazione di possibili emergenze ambientali e le modalità per prevenire od attenuare l’impatto ambientale conseguente. prescrizioni legali che riguardano gli aspetti Ruoli e responsabilità individuate ambientali della propria attività; nell’ambito del Sistema di Gestione ha stabilito obiettivi di miglioramento Ambientale ambientale, in coerenza con la propria La struttura organizzativa dell’Unità di Business Politica Ambientale, ed adottato un è riportata in figura 15; la responsabilità di programma di gestione ambientale per il dirigere le attività dell’impianto è affidata al loro conseguimento. Direttore dell’Unità di Business, con Nel luglio 2002 l’impianto di Leri ha ottenuto la l’obiettivo del più proficuo utilizzo delle risorse, certificazione del proprio Sistema di Gestione mediante un’opportuna concentrazione delle Ambientale in conformità alla norma UNI EN ISO attività di servizio e gestionali. 14001 ed a novembre 2003 la registrazione La Staff di Direzione ha il compito della EMAS in conformità al regolamento CE 761/01, gestione ordinaria del personale, elabora il regolarmente rinnovata nel 2006, nel 2009 e nel budget dell’Unità di Business e gestisce i 2012 (figura 16), con adeguamento nel 2010 al rapporti con Enti e Amministrazioni per tutte le Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 56 • problematiche connesse all’esercizio in tema di gestione delle attività del pronto intervento ambiente e sicurezza; supporta inoltre la (manutenzione accidentale), gestione della Direzione nel campo della prevenzione e piccola manutenzione corrente, supporto protezione in tema di sicurezza ed igiene degli nell’individuazione ed esecuzione degli ambienti di lavoro. interventi di manutenzione di maggior L’operatività dell’esercizio e della manutenzione rilevanza; • sono affidate ad un’unica struttura denominata Isola Produttiva che svolge le seguenti di competenza dell’Unità di Business e delle attività: • schedulazione delle attività di manutenzione relative risorse; conduzione dei gruppi di produzione nel • attività del laboratorio chimico; rispetto delle norme aziendali e delle • politiche operative e gestione dei materiali. prescrizioni ambientali; Figura 15 - Struttura organizzativa dell’UB Leri Direzione Unità di Business *) **) Staff Isola Produttiva Esercizio Manutenzione Programmazione Laboratorio chimico *) **) Il Coordinatore dello Staff è il Rappresentante della Direzione Il Tecnico Specialista Esperto di Ambiente dello Staff è il Coordinatore per il Sistema di Gestione Ambientale ed il Responsabile della documentazione per il SGA Nell’ambito della struttura organizzativa conoscenze in possesso in particolare sulle dell’Unità di Business è individuata la figura del tematiche ambientali. Rappresentante della Direzione prevista dal Direttore Unità di Business regolamento prevista dal regolamento CE II Direttore della UB approva la politica e il 1221/09 e dalla norma UNI EN ISO 14001, programma ambientale mettendo a disposizione nonché le figure di Coordinatore del Sistema di le risorse finanziarie necessarie. Gestione Ambientale e di Responsabile della documentazione del Sistema di Gestione Ambientale, che si è ritenuto necessarie per assicurare la corretta e costante rispondenza del Sistema di Gestione Ambientale ai requisiti Rappresentante della Direzione Il Rappresentante della Direzione ha il compito di: • gestione ambientale siano stabiliti, applicati regolamentari richiesti; tutte le nomine sono e mantenuti in conformità con la Norma e il effettuate dal Direttore in forma scritta. L’individuazione delle figure incaricate tiene conto dell’esperienza lavorativa acquisita, delle mansioni e delle responsabilità attribuite nell’ambito della struttura organizzativa, delle Enel – Dichiarazione ambientale 2012 assicurare che i requisiti del sistema di Regolamento applicabili; • riferire alla Direzione sulle prestazioni del Sistema di Gestione Ambientale al fine del riesame e del miglioramento, comprese le raccomandazioni per il miglioramento; Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 57 • • fornire i supporti organizzativi collegati Ambientale autorizzativa contenuta nell’Archivio riesaminare, assieme alla Direzione, il Ambientale; • raccogliere ed archiviare la documentazione tutte le indicazioni utili e necessarie sulle prevista dal Sistema di Gestione Ambientale, attività da svolgere per la sua destinata al comparto SGA dell’Archivio implementazione e per garantire che gli Ambiente; • obiettivi prefissati siano raggiunti; • provvedere all’aggiornamento ed alla corretta gestione della documentazione Sistema di Gestione Ambientale, fornendo • • all'attuazione del Sistema di Gestione provvedere alla diffusione, sul server di approvare i programmi di formazione- centrale, delle procedure approvate, secondo informazione e di audit interni, su proposta le modalità previste dalla specifica procedura del Coordinatore del Sistema di Gestione del SGA. Ambientale; Il Responsabile della documentazione è stato approvare le azioni correttive su proposta individuato nella figura del Tecnico Specialista del Coordinatore del Sistema di Gestione Esperto di Ambiente dello Staff dell’Unità di Ambientale e dei coordinatori di attività Business. dell’Isola Produttiva. Le attività e le responsabilità collegate al Il Rappresentante della Direzione è stato Responsabile del Servizio di Prevenzione e individuato nella figura del Coordinatore dello Protezione (RSPP), previste dal Decreto Staff dell’Unità di Business. legislativo 81/2008 e successive modifiche ed Coordinatore del Sistema di Gestione Ambientale integrazioni, sono affidate al Tecnico Specialista Il Coordinatore del Sistema di Gestione Esperto di Sicurezza dello Staff dell’Unità di Ambientale ha il compito di coadiuvare il Business. Rappresentante della Direzione ad attuare e Formazione mantenere efficiente il Sistema di Gestione La diffusione della cultura ambientale tra i Ambientale; in particolare ha le seguenti, dipendenti rappresenta uno degli impegni della principali responsabilità: Direzione del sito; pertanto l’impianto organizza • revisionare la documentazione nel caso di per tutto il personale corsi di formazione e cambiamenti e modifiche; informazione riguardanti il Sistema di Gestione proporre i programmi di formazione– Ambientale in generale ed i diversi aspetti informazione e di audit interni, sulla base del ambientali connessi alle specifiche attività piani approvati; eseguite. verificare l’adeguatezza del Sistema di Tali corsi sono effettuati sulla base di un piano di Gestione Ambientale per il raggiungimento formazione e informazione, approvato e gestito degli obiettivi prefissati in collaborazione con in accordo a specifica procedura, e scaturito il Rappresentante della Direzione; dalle esigenze aziendali e da quelle evidenziate proporre le azioni correttive di concerto con i in ambito operativo. coordinatori di attività dell’Isola Produttiva. Comunicazione • • • Il Coordinatore del Sistema di Gestione L’azienda ha predisposto e applica procedure per Ambientale è stato individuato nella figura del ricevere, registrare, valutare e rispondere a Tecnico Specialista Esperto di Ambiente dello comunicazioni interne ed esterne delle parti Staff dell’Unità di Business. interessate riguardo alla questione ambientale. Responsabile della documentazione del SGA La comunicazione interna ed il coinvolgimento Il Responsabile della documentazione del SGA del personale sulle tematiche ambientali avviene ha il compito di: nel corso di periodici incontri. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 58 Da tempo l’Unità di Business di Leri promuove La Dichiarazione Ambientale è disponibile sul iniziative che consentano al mondo esterno in sito internet di ENEL (www.enel.it). generale ed ai cittadini delle zone circostanti Raccolta, diffusione e controllo della l’insediamento della centrale in particolare, la documentazione del Sistema di miglior conoscenza possibile delle attività che in Gestione Ambientale essa sono svolte, in coerenza con gli impegni di Le procedure costituenti il Sistema di Gestione trasparenza contenuti nella Politica Ambientale Ambientale sono rese disponibili mediante sia del sito che del gruppo ENEL. archivio informatico accessibile a tutto il In tale contesto si collocano le visite guidate personale interessato dal proprio computer; all’impianto; l’impianto è attrezzato con percorsi qualsiasi aggiornamento viene segnalato di visita guidata che utilizzano vari strumenti di mediante e-mail. comunicazione per rendere facilmente Controllo operativo comprensibile il processo di generazione dell'energia elettrica in ciclo combinato. Per ogni elemento significativo dell’impianto è stata creata una icona di identificazione; inoltre, con scritte in supergrafica sono evidenziate le grandi strutture dell'impianto. L’impianto di Leri ha adottato apposite procedure per garantire il controllo operativo delle attività associate ad aspetti ambientali significativi o di particolare rilevanza ambientale; sono state predisposte una serie di procedure tra le quali: I visitatori sono accolti inizialmente nella sala multimediale, dove vengono informati sui diversi aspetti e parti del ciclo produttivo (con filmati e proiezioni), e quindi guidati da personale specializzato sull’impianto in esercizio. Sul sito web ENEL (www.enel.it) è inoltre possibile effettuare la visita virtuale della centrale Importante stimolo alla comunicazione ed alla trasparenza verso il territorio circostante, ha avuto la registrazione EMAS dell’impianto, che, attraverso la diffusione della Dichiarazione Ambientale (e relativi aggiornamenti annuali), • gestione delle emissioni in atmosfera; • gestione degli scarichi idrici; • gestione delle vasche interrate e delle potenziali vie di fuga di agenti inquinanti; • gestione dei rifiuti; • gestione delle sostanze e dei preparati utilizzati nell’impianto. Preparazione e risposta alle emergenze L’impianto di Leri ha predisposto un Piano di Emergenza Interno generale per far fronte a situazioni di pericolo grave ed immediato; inoltre, sulla base della valutazione degli aspetti ambientali dei processi e delle operazioni che ha permesso un’informativa precisa e costantemente aggiornata sull’attività svolta dall’impianto a tutti i soggetti interessati. La Dichiarazione Ambientale viene diffusa, oltre ai lavoratori dell’impianto, anche nel territorio possono dare luogo, in situazione di emergenza, ad impatti ambientali significativi, ha predisposto procedure gestionali ed operative che definiscono le responsabilità e gli interventi da porre in atto. (al sindaco del comune di Trino, all’amministrazione provinciale di Vercelli, Regione Piemonte), agli Enti di controllo dell’Impianto (ARPA Piemonte, ASL, ISPELS, Ispettorato per il Lavoro, Vigili del Fuoco), alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, alle Associazioni di categoria degli imprenditori della provincia di Vercelli, alle Università di Torino, alle scuole della zona. Per tutto il personale dell’impianto sono periodicamente organizzati corsi interni ed esercitazioni pratiche di prevenzione incendi; inoltre il personale addetto alla squadra di primo intervento (17 persone), individuato dal Datore di Lavoro ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs. 81/2008, ha frequentato le specifiche azioni formative previste dalla normativa vigente ed è in possesso dell’attestato di idoneità per Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 59 l’espletamento dell’incarico (rischio elevato) − la corretta conservazione, identificazione e rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del controllo di tutte le registrazioni ambientali Fuoco di Vercelli. nell’Archivio Ambientale organizzato per Controlli, azioni di verifica e correttive del Sistema di Gestione Ambientale specifici comparti (acqua, aria, rifiuti ecc.); − l’effettuazione periodica di audit del Sistema di Gestione Ambientale, con portata e L’impianto di Leri ha predisposto procedure per valenza tali da coprire tutti i comparti definire le responsabilità e le opportune modalità ambientali e le attività del sito produttivo, gestionali atte a garantire: come previsto dall’allegato III del − regolamento CE 1221/09. la sorveglianza e la misurazione delle di rilevanza ambientale (scarico acque Riesame del Sistema di Gestione Ambientale reflue, emissioni in aria), delle proprie La Direzione dell’Unità di Business di Leri ha prestazioni e degli obiettivi di miglioramento adottato una specifica procedura per definire individuati con il Programma Ambientale; tempi, modalità e contenuti per procedere al il costante rispetto di tutte le prescrizioni riesame del Sistema di Gestione Ambientale legali e di altre prescrizioni che lo stesso ha tramite una riunione che coinvolge tutte le figure l’obbligo di ottemperare, attraverso idonee con responsabilità dell’UB. modalità di acquisizione, analisi e diffusione Il riesame, che si svolge con cadenza almeno delle disposizioni ambientali e delle annuale, valuta l’adeguatezza della Politica prescrizioni ad esso connesse, definendo Ambientale adottata, le risultanze emerse dagli periodicamente opportune modalità per la audit effettuati, l’adeguatezza sul rispetto delle verifica del rispetto di tali prescrizioni e delle prescrizioni legali, le prestazioni ambientali scadenze di adempimenti, autorizzazioni e dell’impianto, la congruità e l’avanzamento degli comunicazioni in campo ambientale e interventi di miglioramenti definiti nel autorizzativo che impegnano direttamente Programma Ambientale, l’adeguatezza e l’impianto o ENEL nel suo complesso; l’efficacia del Sistema di Gestione e delle risorse la trattazione e l’analisi delle non conformità ad esso dedicate. principali caratteristiche delle proprie attività − − rilevate, l’individuazione e l’adozione delle azioni correttive e preventive ad esse collegate, il controllo della loro efficacia; Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 60 Figura 16 – Certificato di registrazione EMAS Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 61 APPENDICE − La politica ambientale del gruppo ENEL Riduzione degli impatti ambientali con l’applicazione delle migliori tecnologie Enel considera l’ambiente, la lotta ai disponibili e delle migliori pratiche nelle fasi cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile di costruzione, di esercizio e di fattori strategici nell’esercizio e nello sviluppo smantellamento degli impianti. delle proprie attività e determinanti per − consolidare la propria leadership nei mercati generazione di elettricità a basse emissioni. − dell’energia. Leadership nelle fonti rinnovabili e nella La politica ambientale del Gruppo Enel si fonda Impiego efficiente delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime. su tre principi di base e persegue dieci obiettivi − Gestione ottimale dei rifiuti e dei reflui. strategici. − Sviluppo di tecnologie innovative per l’ambiente. Princípi − − Tutelare l’ambiente. − Migliorare e promuovere le caratteristiche agli stakeholder sulla gestione ambientale ambientali di prodotti e servizi. dell’Azienda. − − Creare valore per l’Azienda. Formazione e sensibilizzazione dei dipendenti sulle tematiche ambientali. Obiettivi strategici − Comunicazione ai cittadini, alle istituzioni e Applicazione all’intera organizzazione di sistemi di gestione ambientale riconosciuti a − Promozione di pratiche ambientali sostenibili presso i fornitori e gli appaltatori. livello internazionale. − Inserimento ottimale degli impianti Estratto da “Rapporto Ambientale” Enel 2010 industriali e degli edifici nel territorio,tutelando la biodiversità. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 62 Enel concretizza i princípi sanciti nella politica iniziative atte al raggiungimento degli obiettivi ambientale mettendo in campo una serie di strategici. Obiettivo strategico Applicazione all’intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale riconosciuti a livello internazionale Inserimento ottimale degli impianti industriali e degli edifici nel territorio, tutelando la biodiversità Iniziative/programmi in corso − − − − − − − − Riduzione degli impatti ambientali con l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili e delle migliori pratiche nelle fasi di costruzione, di esercizio e di smantellamento degli impianti Leadership nelle fonti rinnovabili e nella generazione di elettricità a basse emissioni Impiego efficiente delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime − − − − − − − − − − − − − Gestione ottimale dei rifiuti e dei reflui Sviluppo di tecnologie innovative per l’ambiente − − − − − − Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Estensione della certificazione ai siti che non ne sono ancora in possesso Mantenimento annuale delle certificazioni ISO 14001 e delle registrazioni EMAS già ottenute Certificazione delle attività di servizio (acquisti, gestione immobiliare, formazione, ICT) Certificazione della Divisione Mercato Progetti sulla tutela della biodiversita (conservazione degli habitat delle specie protette, reintroduzione di particolari specie, centri di ricerca e punti di osservazione, nuove messe a dimora di flora indigena) Biomonitoraggi (terrestre, marino, fluviale) Adozione di cavo anziché di conduttori nudi per le linee di distribuzione di energia elettrica Opere di mitigazione degli impatti visivi legati alla presenza degli impianti di produzione, distribuzione e delle miniere Valutazione dell’impatto sull’ambiente per costruzione di impianti o modifiche rilevanti Studio e impiego sostenibile delle BAT (Best Available Techniques) negli impianti di abbattimento degli inquinanti Tutela, monitoraggio e bonifica della qualità di acque superficiali, suolo e sottosuolo nelle aree circostanti gli impianti Ampliamento del parco di generazione da fonti rinnovabili tramite realizzazione di nuovi impianti, acquisizioni e firme di appositi accordi per la costruzione Sviluppo della tecnologia nucleare Realizzazione di nuovi cicli combinati Miglioramento dell’efficienza degli impianti di produzione (utilizzo di componenti e/o processi a maggior rendimento, riduzione dei consumi dei servizi ausiliari) Riduzione delle perdite di rete associate alla distribuzione di energia elettrica (disegno ottimale della rete, utilizzo di conduttori a sezione maggiore e di componenti elettrici con minori perdite) Mappatura e monitoraggio di tutti i centri di produzione al fine di individuare possibili situazioni di water stressing e intervenire, ove necessario, attraverso una gestione più efficiente della risorsa acqua Riciclo interno dell’acqua per uso industriale Riciclo di ceneri e gessi da carbone e lignite quali materie prime in processi produttivi esterni Interventi di promozione dell’efficienza energetica negli usi finali (distribuzione di prodotti a maggiore efficienza energetica per l’illuminazione e il riscaldamento degli ambienti, utilizzo di lampade a maggiore efficienza energetica nell’illuminazione pubblica) Diffusione di sistemi come lo smart meter e di opzioni tariffarie che incentivano l’utilizzo efficiente dell’energia elettrica Diminuzione della produzione di rifiuti Diminuzione del carico inquinante dei reflui Aumento della percentuale di recupero dei rifiuti e dei reflui prodotti (anche attraverso pratiche di differenziazione) Selezione qualificata dei fornitori di servizi di smaltimento Utilizzo di sistemi informatici per la tracciabilità dei rifiuti Ricerca e realizzazione di impianti pilota su: - cattura e sequestro della CO2 (CCS) - smart grid - utilizzo di idrogeno come combustibili - solare termodinamico - solare fotovoltaico a concentrazione - sistemi di multigenerazione - mobilità elettrica - approdi verdi (banchine elettrificate nei porti) Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 63 Comunicazione ai cittadini e alle istituzioni sulla gestione ambientale dell’Azienda Formazione e sensibilizzazione dei dipendenti sulle tematiche ambientali Promozione di pratiche ambientali sostenibili presso i fornitori e gli appaltatori − − − − − − − − − − − Redazione del Rapporto ambientale, del Bilancio di sostenibilità e di un inserto sulla sostenibilità nel bilancio consolidato Redazione delle Dichiarazioni Ambientali per i siti registrati EMAS Comunicazione con gli analisti e partecipazione a diversi indici di sostenibilità Iniziative di apertura degli impianti al pubblico Sito Internet con divulgazione delle iniziative ambientali Sito Internet con divulgazione delle iniziative ambientali Formazione periodica sulle tematiche ambientali Intranet con approfondimenti tematici Utilizzo di criteri di qualificazione dei fornitori basati sulle prestazioni ambientali Controllo dell’operato dell’appaltatore in fase di esecuzione dei lavori e di collaudo/ chiusura dell’attività Incontri di informazione/formazione sugli aspetti ambientali rilevanti I sistemi di gestione ambientale la leadership tecnologica e ambientale del La progressiva applicazione di sistemi di Gruppo. gestione ambientale (SGA) riconosciuti a livello I principali progetti in cui Enel ed Endesa sono internazionale a tutte le attività svolte dal attualmente impegnate sono descritti nel Gruppo Enel (industriali, di pianificazione, di seguito. coordinamento, di servizio ecc.) costituisce un Cattura e sequestro della CO2 (CCS) obiettivo strategico della politica ambientale Enel è tra le imprese capofila nello studio e nella dell’Azienda. dimostrazione delle tecnologie per la CCS, con In Italia, i siti di produzione termoelettrica che attività sulla cattura della CO2 dai fumi delle già dispongono sia della certificazione ISO centrali a carbone (cattura postcombustione), 14001 sia della registrazione EMAS sono, oltre sulle tecnologie di combustione innovativa in all’impianto di Leri: Bastardo, Fusina, Genova, ossigeno e di gassificazione dei combustibili La Casella, La Spezia, Montalto di Castro, Porto fossili (cattura pre-combustione), e sulle Corsini, Porto Marghera, Priolo Gargallo, Santa soluzioni per lo stoccaggio della CO2. Barbara, Sulcis, Torrevaldaliga Nord. Di seguito vengono descritte le principali attività Hanno per il momento conseguito la sola condotte da Enel nei diversi filoni tecnologici. certificazione ISO 14001 gli impianti di Brindisi Sud, Pietrafitta, Porto Tolle, Rossano Calabro, Termini Imerese. Cattura post–combustione Il Gruppo Enel è impegnato con diversi progetti nel campo della post-combustione e sequestro Ricerca e innovazione geologico, il più ampio dei quali comprende un L’innovazione rappresenta uno dei cardini su cui impianto pilota di cattura e trasporto a Brindisi e far leva per fronteggiare in modo sostenibile la un dimostrativo con cattura, trasporto e crescente domanda di energia a livello globale. sequestro a Porto Tolle (RO). La sfida del settore è particolarmente Nel 2010 è stata completata la costruzione complessa, dovendo assicurare forniture dell’impianto pilota di cattura di CO2 integrato energetiche in maniera compatibile con presso la centrale Federico II di Brindisi l’ambiente, a un costo ragionevole. (inaugurato il 1° marzo 2011), eseguito il Il Gruppo Enel ha avviato programmi di ricerca commissioning e avviata la sperimentazione di inquadrandoli nell’ambito del Piano per cattura con ammine. Quest’impianto pilota, uno l’Innovazione Tecnologica (circa 700 milioni di dei primi della sua taglia in Europa e nel mondo, euro per il periodo 2010-2014). Il Piano è stato consente di trattare 10.000 Nm3/h di fumi per sviluppato in forma integrata con Endesa e ha lo separare 8.000 t/a di CO2 e permetterà di scopo di aumentare la competitività e rafforzare ottimizzare il processo di cattura, rafforzando il Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 64 know-how di Enel in vista della realizzazione Sequestro dell’anidride carbonica dell’impianto dimostrativo su scala industriale Per garantire la realizzabilità di una soluzione (circa 250 MWe equivalenti) di Porto Tolle. industriale per la riduzione delle emissioni di In Spagna presso la centrale di Compostilla è CO2, la ricerca di Enel è impegnata in ogni anello stato attivato un impianto pilota da 300 kWt per della catena del valore della CCS, anche nella la cattura post-combustione con ammine, dove fase finale di stoccaggio. A tal fine è stata sono svolte attività sinergiche con l’impianto di completata la caratterizzazione e selezione Brindisi. preliminare delle aree idonee per realizzare il Alla centrale di La Pereda, presso Mieres, nelle sito di stoccaggio geologico permanente della Asturie, è in corso lo sviluppo e la realizzazione CO2 catturata dall’impianto dimostrativo di Porto di un impianto per la sperimentazione della Tolle. tecnologia Calcium Carbonate Looping da 1,5 Per quanto riguarda la ricerca per la cattura MWt. biologica della CO2 attraverso alghe e la Combustione in ossigeno valorizzazione nel concetto di bio-raffineria, un Il filone della CCS con combustione in ossigeno a impianto pilota con 500 m2 di foto-bioreattori è pressione atmosferica è sviluppato stato già costruito presso la centrale a carbone principalmente da Endesa con il progetto di Litoral Almeria, in Andalusia. Parallelamente, dimostrativo di Compostilla, realizzato in sono proseguite a Brindisi le attività di collaborazione con CIUDEN (Fundación Ciudad sperimentazione, su scala pilota, di coltivazione de la Energía) e Foster Wheeler. algale finalizzata alla cattura biologica della CO2. La realizzazione dell’impianto pilota da 30 MWt è Generazione da fonti rinnovabili attualmente in corso. Enel è impegnata su tutte le principali tecnologie Sempre nell’ambito della combustione in di generazione da fonte rinnovabile: dal solare ossigeno, l’impegno di Enel in Italia è invece fotovoltaico (caratterizzazione delle prestazioni finalizzato a valutare sistemi innovativi di dei sistemi commerciali e innovativi in ambiente combustione in ossigeno in pressione. reale e monitoraggio delle prestazioni), al solare Cattura pre-combustione termodinamico (sviluppo di schemi impiantistici Nell’ambito della cattura pre-combustione, innovativi con focus su aumento efficienza e basato sull’uso di tecnologie di gassificazione dei riduzione costi), dall’eolico (previsione della combustibili fossili, Enel ha concentrato la sua produzione), alle biomasse fino ad altre attività sui sistemi per la generazione di tecnologie come la geotermia innovativa, elettricità da idrogeno, prodotto del processo di l’energia dal mare, lo sviluppo di sistemi di separazione. generazione distribuita a basso costo per la Nel corso del 2010 è proseguita la messa a fornitura di elettricità e i sistemi di accumulo in punto dell’impianto alimentato a idrogeno di località remote. Fusina (VE). L’impianto da 16 MWe è stato Questi le principali attività e i principali risultati inaugurato a luglio ed è la prima centrale ottenuti nel 2010. turbogas al mondo alimentata a idrogeno puro. Solare termodinamico Il tema della gassificazione del carbone viene È stata completata la costruzione e avviato il sviluppato a livello di Gruppo anche attraverso la commissionino sperimentale dell’impianto partecipazione congiunta di Endesa e di Enel ”Archimede”, inaugurato nel mese di luglio all’impianto Elcogas di Puertollano, in Spagna. 2010. I 5 MW dell’innovativo impianto solare Sono inoltre iniziate le ricerche geologiche per la termodinamico a collettori parabolici lineari su caratterizzazione delle due aree (in Castilla e tecnologia ENEA sono accoppiati all’esistente Aragona) candidate per lo stoccaggio geologico centrale a ciclo combinato di Priolo Gargallo della CO2. (SR). Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 65 Con questa tecnologia all’avanguardia, che collaborazione con Turboden e con il Politecnico sfrutta sali fusi come vettore termico (si tratta di Milano. del primo impianto dimostrativo di questo tipo al Biomasse e combustibile da rifiuti mondo), è possibile ottenere un’efficienza più Enel concentra le sue attività sulle biomasse e elevata di altri impianti basati su tecnologie sul combustibile da rifiuti (CdR) in co- differenti (come quelli a olio diatermico), combustione nelle centrali a carbone. garantendo quindi una maggiore producibilità: i È stato condotto il monitoraggio delle unità 3 e 4 sali fusi, infatti, possono raggiungere della centrale di Fusina (VE) alimentata, in co- temperature fino a 550 °C. combustione, con biomasse (CdR) e carbone Questa tecnologia consente inoltre l’accumulo di (5% CdR – 95% carbone); quest’attività, energia termica che può essere usata per condotta all’interno di un progetto europeo produrre elettricità anche di notte o in condizioni coordinato da Enel, consente di studiare il di cielo coperto; in parallelo è stato avviato uno comportamento di una centrale “tradizionale” studio di fattibilità per lo sviluppo di un sistema quando viene alimentata con combustibili da basato sui risultati del progetto Archimede con biomasse per la produzione di energia focus sulla riduzione del costo di produzione. rinnovabile. In Spagna, Endesa ha sviluppato attività sperimentali nell’ambito della generazione diretta di vapore (progetto GDV 500, realizzato a Carboneras), per testare le componenti chiavi di impianto. Eolico È stata completata la raccolta dei dati di esercizio dei parchi eolici di Enel Green Power in Italia ed è in corso lo sviluppo di un sistema di previsione a breve termine della produzione, con Fotovoltaico innovativo l’obiettivo di prevedere quando e quanta energia È stata completata la realizzazione e avviata la elettrica verrà prodotta per facilitare la gestione procedura di accreditamento del laboratorio dei flussi di energia immessi nella rete elettrica. solare di Catania che, con attrezzature avanzate, È stata inoltre conclusa la realizzazione della consente la caratterizzazione e verifica delle stazione di prova di Molinetto (PI) dove saranno prestazioni di sistemi fotovoltaici innovativi e lo caratterizzati generatori eolici di piccola taglia sviluppo di nuove soluzioni con maggiori dedicati alla produzione domestica distribuita. rendimenti di conversione e costi contenuti. Sono state completate le prove di È stata conclusa nel 2010 la fase di analisi di caratterizzazione e comparazione di numerosi sistemi commerciali e innovativi. È stata inoltre avviata la collaborazione, nell’ambito della joint venture tra Enel Green Power, STM e SHARP, per lo sviluppo di un programma di ricerca e sperimentazione congiunto. prefattibilità e di selezione delle aree di maggior interesse. In Europa sono state individuate le aree geografiche potenzialmente più promettenti per lo sviluppo di questa tecnologia, mentre in Cile sono stati individuati i 5 migliori siti potenziali. Geotermia innovativa Accumulo energetico Enel è impegnata nello studio di un ciclo organico supercritico a elevate prestazioni che permetterà di realizzare impianti geotermici a più alta efficienza in presenza di fonte Alcune fonti rinnovabili, come l’eolico e il solare fotovoltaico, sono per loro stessa natura intermittenti: per poter modulare in modo ottimale la potenza generata, è possibile geotermica a bassa entalpia. accoppiarle a sistemi di accumulo di energia. I Sono in corso, presso l’Area Sperimentale di Livorno, le attività per la costruzione di un circuito pilota da 500 kWe, realizzato in Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Energia dal mare sistemi di accumulo attualmente disponibili devono essere ottimizzati per aumentarne le prestazioni e diminuirne i costi, ed è necessario Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 66 valutare nuove forme di accumulo elettrochimico di infrastruttura, con l’inclusione di nuovi sistemi o sistemi alternativi come l’accumulo con aria di rete, in grado di gestire attivamente la compressa. Occorre anche definire le strategie di generazione distribuita, sistemi di utilizzo di tali insiemi per massimizzare i benefici compensazione e carichi. verso la rete elettrica. Servizi post-contatore Le attività di Enel sull’accumulo sono Per il filone efficienza energetica e servizi post- principalmente dedicate alla sperimentazione di contatore, sono proseguite le attività nell’ambito sistemi di accumulo accoppiati con impianti a del progetto Casa Enel, finalizzato allo sviluppo fonti rinnovabili e con la rete elettrica. A Livorno di servizi a valore aggiunto all’utente finale per è stata conclusa la realizzazione di una test la gestione efficiente delle utenze energetiche facility per la caratterizzazione di sistemi di domestiche. In particolare sono state completate accumulo su scala pilota ed è stata avviata la le attività preliminari all’avvio di una fase pilota sperimentazione, mediante l’utilizzo di un di offerta di servizi post-contatore ai clienti. emulatore di generazione e carico, su tre Nell’ambito delle attività per lo sviluppo di tecnologie promettenti (Vanadio, Ioni di Litio, soluzioni integrate sistemi di generazione- ZEBRA). sistemi di accumulo-sistemi per la gestione della In Spagna, presso le isole Canarie, Endesa sta rete è stato avviato il progetto Navicelli, che ha invece testando sul campo, nell’ambito del come obiettivo lo sviluppo e la sperimentazione progetto “STORE”, diverse tecnologie di nuovi sistemi di gestione delle reti termiche d’accumulo (batterie NaS Sodio Zolfo, batterie ed elettriche di un distretto energetico di tipo Zinco-Bromo). terziario-industriale. Il progetto integrato italiano-spagnolo porterà importanti risultati in merito alle potenzialità tecniche, alle modalità di installazione e di esercizio ottimali e alla redditività dei vari sistemi di accumulo. Mobilità elettrica Un altro importante contributo dato da Enel nel 2010 alla tutela dell’ambiente deriva dalla diffusione di una mobilità a “zero emissioni”: l’auto elettrica. Il programma “Mobilità Elettrica” Efficienza energetica prevede lo sviluppo di un modello integrato di Reti intelligenti mobilità che dia forte impulso alla diffusione Con il diffondersi della generazione da fonti dei veicoli elettrici sia in ambito privato che nel rinnovabili con impianti anche di piccola o settore business e che permetterà di aumentare piccolissima taglia, la rete elettrica attuale, l’efficienza degli usi finali dell’energia pensata per distribuire energia in modo contribuendo in modo concreto alla riduzione unidirezionale, dovrà trasformarsi in una rete delle emissioni in atmosfera. Nel 2010 è entrato intelligente (smart grid) in grado di gestire una nel vivo il progetto “e-mobility Italy”, frutto di forte presenza di generazione distribuita, in una partnership con Daimler-Mercedes, avviata particolar modo da fonti rinnovabili, e di nel 2008 e che nel 2009 aveva concretizzato sfruttare al meglio i sistemi di accumulo, l’ideazione e la realizzazione di infrastrutture di interfacciarsi con sistemi avanzati di gestione ricarica intelligenti destinate sia a luoghi di dell’utenza finale e con sistemi di ricarica di parcheggio privati (Home Station), che pubblici veicoli elettrici e migliorare l’efficienza globale (Public Station). della rete stessa. Nel corso del 2010, nell’ambito di questo Nel corso del 2010 è proseguita l’attività di progetto che prevede la fornitura di 100 “Smart sviluppo delle reti attive (smart grids) electric drive” a clienti di Roma, Pisa e Milano e nell’ambito del progetto europeo ADDRESS, di l’installazione di 400 infrastrutture di ricarica cui Enel Distribuzione è capofila e coordinatore, Enel nelle città campione, sono state consegnate che prevede la definizione di un nuovo modello le prime auto, resi operativi i primi sistemi di Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 67 ricarica e attivate le offerte di energia e servizi Nato dall’analisi delle esigenze di sviluppo e di ricarica sviluppati per i clienti di questo valorizzazione ambientale dell’intero sistema progetto pilota. energetico portuale, il progetto propone un Sono stati inoltre siglati accordi di collaborazione ventaglio di soluzioni tecnologicamente per lo sviluppo di analoghi progetti con altre innovative e ambientalmente sostenibili per la case automobilistiche (Renault-Nissan, Piaggio, realizzazione di un porto a basse emissioni Citroen) avviando gli studi per una infrastruttura atmosferiche, quali l’alimentazione elettrica delle di ricarica dedicata al cliente “flotte” con navi (cold ironing), la mobilità elettrica per il innovativi servizi dedicati. trasporto di persone e merci, l’illuminazione Sono stati siglati anche importanti accordi artistica a elevata efficienza, impianti di quadro per lo sviluppo di una mobilità sostenibile produzione di energia da fonti rinnovabili, offerte con Poste Italiane (con una prima di energia abbinate all’efficientamento sperimentazione in fase di avvio nella città di energetico degli edifici portuali. Pisa) e la Regione Emilia-Romagna (con il In particolare nell’ambito di un accordo con coinvolgimento delle città di Bologna, Rimini e l’Autorità portuale di Civitavecchia (con la quale Reggio Emilia, nelle quali verranno avviati Enel ha siglato uno specifico accordo) è stato progetti pilota). realizzato il progetto di elettrificazione di una Porti verdi banchina per l’alimentazione elettrica delle navi Il progetto “Porti verdi” consiste nella definizione da crociera in ambito portuale. di una offerta integrata di servizi ai grandi porti Nel corso del 2010 sono stati inoltre firmati due italiani, interessati allo sviluppo di attività di nuovi accordi con le Autorità portuali di La elevato valore ambientale, al fine di ridurre le Spezia e di Venezia e un accordo Enel- Endesa emissioni inquinanti e climalteranti causate dal con l’Autorità portuale di Barcellona. traffico marittimo nelle aree portuali. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 68 Autorizzazioni e convenzioni dell’impianto di Leri • Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per il prelievo di acqua industriale dalla rilasciata con decreto del Ministero Roggia Acquanera e la restituzione, nella dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e Roggia stessa, delle acque reflue d’impianto, del Mare DSA-DEC-2009-0001199 del stipulata in accordo alle prescrizioni (punto 25.09.2009, ai sensi del decreto legislativo n) del parere di compatibilità ambientale del 59/2005, con validità fino al 1.12.2017, Ministero dell’Ambiente DEC/VIA/727 come modificata dal decreto del Ministero dell’11.4.1991; durata della convenzione dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DVA-DEC-2010-0000999 del • attività di controllo e gestione della rete Autorizzazione del Ministero Industria qualità dell’aria della centrale “G. Ferraris” di Commercio e Artigianato alla costruzione ed Leri del 05.07.2011, valida fino al all’esercizio dell’impianto di Leri del 05.07.2013; Concessione della Provincia di Vercelli n. 1966 del 28.1.1999 di derivare acqua dalla DEC/VIA/727 dell’11.4.1991, rilasciato ai falda sotterranea in Comune di Trino; la sensi dell’art. 6 della Legge 8.7.86 n° 349, concessione ha la durata di anni 30 a partire del DPCM 10.8.88 n° 377 e dell’allegato IV dal 19.6.92 data del provvedimento n° 2766 del DPCM 27.12.88; di autorizzazione in via provvisoria all’utilizzo Convenzione tra Regione Piemonte - dell’acqua di falda rilasciato dalla Regione Provincia di Vercelli - Comune di Trino ed Piemonte; • Autorizzazione ad emettere gas ad effetto modalità di contribuzione per la realizzazione serra ai sensi del Decreto Legge 12.11.2004, di opere di urbanizzazione secondaria, n. 273 rilasciata dal Ministero dell’Ambiente interventi di natura infrastrutturale e di e della Tutela del Territorio con decreto riequilibrio economico ed ambientale, direttoriale DEC/RAS/2179/2004 del connessi con la realizzazione dell’impianto, 28.12.2004 (aut. n. 47); stipulata ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 9 • Assegnazione delle quote di CO2 per il dell’allegato IV del DPCM 27.12.88; periodo 2008-2012 ai sensi del D.Lgs. Convenzione tra Provincia di Vercelli ed 216/06 mediante deliberazione n. 20/2008 ENEL n. 31504 del 25.11.1992 per interventi datata 27 novembre 2008 del Comitato sulla viabilità conseguenti alla realizzazione nazionale di gestione e attuazione della dell’impianto, stipulata in accordo alle direttiva 2003/87/CE; prescrizioni (punto m) del parere di • • ambientale del Ministero dell’Ambiente ENEL n. 1480 del 24.3.1992 che disciplina le • Convenzione con ARPA Piemonte per le 28.12.2010 28.6.1991 e collegato parere di compatibilità • anni 30; • • Certificato di Prevenzione Incendi n. compatibilità ambientale del Ministero 7054/20076 rilasciato dal Comando dell’Ambiente DEC/VIA/727 dell’11.4.1991; Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vercelli in Convenzione con il Consorzio d’Irrigazione e data 29.06.2009 con validità fino al Bonifica Ovest Sesia Baraggia del 10.5.94 25.6.2012. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 69 Limiti di legge Limiti di legge per le emissioni • • Ossidi di azoto 1) : Monossido di carbonio: Limiti di legge per gli effluenti liquidi 3 L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ha 3 stabilito specifici limiti sugli scarichi idrici in 150 mg/Nm 100 mg/Nm Le concentrazioni sono riferite ad un tenore uscita dall’impianto, riportati al paragrafo 5.6 del volumetrico di ossigeno nei fumi pari al 15%. Parere Istruttorio Conclusivo della Commissione 1) Limite stabilito dal decreto di modifica AIA DVA-DEC-20100000999 a partire dal 18.01.2011; il precedente limite (decreto AIA DSA-DEC-2009-0001199) era di 90 mg/Nm3 Istruttoria IPPC, allegato al decreto autorizzativo; gli scarichi sottoposti a controllo sono: • scarico parziale delle acque reflue provenienti dall’impianto ITAR; • scarico parziale delle acque in uscita dalla linea di disoleazione dell’ITAR; • scarico parziale delle acque meteoriche non potenzialmente inquinabili. Informazioni al pubblico Per informazioni e approfondimenti contattare: Direttore Unità di Business di Leri Coordinatore del Sistema di Gestione Stefano Riotta Ambientale tel. 0161.663150 Patrizia Parigi e-mail: [email protected] tel. 0161.663165 e-mail: [email protected] Rappresentante della Direzione Guido Bellero tel. 011.2787134 e-mail: [email protected] La registrazione EMAS Il verificatore Ambientale accreditato che ha Direzione dell’Unità di Business di Leri si convalidato la Dichiarazione ambientale ai sensi impegna ad elaborare e far convalidare del regolamento CE 1221/09 è: annualmente l’aggiornamento della CERTIQUALITY via G. Giardino, 4 – 20123 Dichiarazione ambientale, così come previsto Milano all’art. 6, comma 2, lettere b e c del reg. CE n. di accreditamento IT-V-0001 del 18.02.1998. 1221/09 ed a rendere pubblica e disponibile la La prossima Dichiarazione ambientale verrà Dichiarazione Ambientale e gli aggiornamenti presentata dopo tre anni dalla data di validità di annuali a chiunque ne faccia richiesta. quella in corso (scadenza 26.04.2015); la Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 70 Normativa applicabile La principale normativa ambientale applicabile Legge 166 del 20 novembre 2009 all’impianto di Leri è la seguente: Conversione in legge dal decreto-legge 25 Aspetti generali settembre 2009. Disposizioni urgenti per Legge 349 del 8.7.1986 l'attuazione di obblighi comunitari e per Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia in materia di danno ambientale. delle Comunità europee. Legge 93 del 23.3.2001 Regolamento CE 1221/2009 del 25.11.2009 Disposizioni in campo ambientale. Regolamento CE n. 1221/2009 del Parlamento DM 23.11.2001 Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, Dati, formato e modalità della comunicazione di sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un cui all’art. 10, comma 1, del decreto legislativo 4 sistema comunitario di ecogestione e audit maggio 1999, n. 372. (EMAS). DM 26.4.2002 Decreto legislativo 35 del 27 gennaio 2010 Modifiche al decreto ministeriale 23 novembre Attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa al 2001 in materia di dati, formato e modalità della trasporto interno di merci pericolose. comunicazione di cui all’art. 10 del decreto Decreto legislativo 29 giugno 2010, n.128 legislativo n. 372 del 1999. Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 Decreto legislativo n. 152 del 3.4.2006 e aprile 2006, n. 152, recante norme in materia successive disposizioni correttive ed integrative ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge Norme in materia ambientale. 18 giugno 2009, n. 69. Deliberazione della Giunta Regionale del Emissioni in atmosfera Piemonte del 22.5.2006 Regolamento CEE 3528/86 del 17.11.1986 Decreto legislativo 3 aprile 2006 . 152 “Norme in (e successive modificazioni ed integrazioni) materia ambientale” art. 242. Disposizioni di Regolamento del Consiglio relativo alla indirizzo. protezione delle foreste nella Comunità contro DM del 7.2.2007 l’inquinamento atmosferico. Formato e modalità per la presentazione della Direttiva del Parlamento Europeo domanda di autorizzazione integrata ambientale 2003/87/CE del 13.10.2003 di competenza statale. Direttiva che istituisce un sistema per lo scambio Legge n. 243 del 19.12.2007 di quote di emissione dei gas a effetto serra Conversione in legge del decreto legge 30 nella Comunità e che modifica la direttiva ottobre 2007 "Differimento di termini in materia 96/61/CE del Consiglio. di autorizzazione ambientale integrata e norme DLgs 171 del 21.5.2004 transitorie". Attuazione della direttiva 2001/81/CE relativa ai Legge 31 del 28.2.2008 limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. atmosferici. 31 dicembre 2007, n. 248 recante proroga dei DLgs 183 del 21.5.2004 termini previsti da disposizioni legislative e Attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa disposizioni urgenti in materia finanziaria. all’ozono nell’aria. Decreto del Presidente della Repubblica 3 Decreto Ministero dell’Ambiente e Ministero agosto 2009, n. 140 della Attività Produttive Regolamento recante riorganizzazione del DEC/RAS/854/2005 del 1.7.2005 Ministero dell'Ambiente e della tutela del Disposizioni di attuazione della decisione della territorio e del mare. Commissione Europea C(2004) 130 del 29 Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 71 gennaio 2004 che istituisce le linee guida per il DPR n° 157 del 11 luglio 2011 monitoraggio e la comunicazione delle emissioni Regolamento di esecuzione del Regolamento di gas ad effetto serra ai sensi della direttiva (CE) n. 166/2006 relativo all'istituzione di un 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Registro europeo delle emissioni e dei Consiglio. trasferimenti di sostanze inquinanti e che Regolamento (CE) n. 166/2006 del modifica le direttive 91/689/CEE e 96/61/CE. Parlamento europeo e del Consiglio Immissioni al suolo 18.1.2006 DPCM del 28.3.1983 Regolamento relativo all'istituzione di un registro Limiti massimi di accettabilità delle europeo delle emissioni e dei trasferimenti di concentrazioni e di esposizione relativi ad sostanze inquinanti e che modifica le direttive inquinanti dell’aria nell’ambiente esterno. 91/689/CEE e 96/61/CE del Consiglio. DM 6.5.1992 DM del 26.1.2006 Definizione del sistema nazionale finalizzato al Disposizioni per la verifica delle comunicazioni controllo ed assicurazione di qualità dei dati di delle emissioni previste dall'articolo 14, inquinamento atmosferico ottenuti dalle reti di paragrafo 3 della direttiva 2003/87/CE del monitoraggio. Parlamento europeo e del Consiglio. DLgs 351 del 4.8.1999 DM del 16.2.2006 Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere valutazione e di gestione della qualità dell’aria gas ad effetto serra rilasciate con decreti ambiente. DEC/RAS/2179/2004, DEC/RAS/2215/2004, DM 155 del 13.8.2010 DEC/RAS/013/2005 ai sensi del d.l. 12 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa novembre 2004, n. 273, convertito in legge, con alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2004, n. pulita in Europa. 316. Attingimenti e scarichi idrici Decreto legislativo n. 216 del 4.4.2006 Attuazione delle direttive 2003/87 e Testo unico di leggi sulle acque e sugli impianti 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunita', con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto. dell’Ambiente 12.11.2008 DM 367 del 6.11.2003 Regolamento concernente la fissazione di le sostanze pericolose, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 11 maggio Esecuzione della decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012, elaborata ai sensi dell'articolo 8, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216, e successive modifiche e integrazioni, in osservanza del nulla osta della Commissione europea. 1999, n. 152. LR Piemonte 22 del 30.4.1996 Ricerca, uso e tutela delle acque sotterranee. Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte 10/R del 29.6.2003 Regolamento regionale recante “Disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di Legge 19 luglio 2010 n. 111 acqua pubblica”. Conversione in legge con modifiche, del decreto legge 20 maggio 2010 "Misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di Enel – Dichiarazione ambientale 2012 elettrici. standard di qualità nell’ambiente acquatico per Deliberazione 020/2008 del Ministero quote di emissione di CO2”. RD 1775 dell’11.12.1933 Deliberazione Giunta Regionale del Piemonte 14-11519 del 19.1.2004 Decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, art. 5. Individuazione dei corpi idrici sotterranei significativi e approvazione della classificazione Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 72 dello stato ambientale delle acque superficiali e DM 471 del 25.10.1999 sotterranee. Regolamento recante criteri, procedure e Deliberazione del Consiglio Regionale del modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e Piemonte n. 117-10731 del 13.3.2007 il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi Approvazione del Piano di tutela delle acque dell’art. 17 del DLgs del 5.2.97, n. 22 e della regione Piemonte. successive modifiche ed integrazioni. Decreto del Presidente della Giunta Deliberazione della Giunta Regionale del Regionale del Piemonte n. 7/R del Piemonte 41-14475 del 29.12.2004 25.6.2007 Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali da Regolamento regionale recante “Prima attività produttive, commerciali e di servizi. definizione degli obblighi concernenti la Modifiche e adeguamento alla vigente normativa misurazione dei prelievi e delle restituzioni di della sezione 2 del Piano di gestione dei rifiuti. acqua pubblica (Legge regionale 29 dicembre DLgs 151 del 25.7.2005 2000, n. 61)”. Attuazione delle direttive 2002/95/CE, Legge n. 13 del 27 febbraio 2009 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla Conversione in legge con modificazioni del riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle decreto legge 30 dicembre 2008, n 208, recante apparecchiature elettriche ed elettroniche, misure straordinarie in materia di risorse idriche nonché allo smaltimento dei rifiuti. e di protezione dell'ambiente. DM del 3.8.2005 Legge 36 del 25 febbraio 2010 Definizione dei criteri di ammissibilità in Disciplina sanzionatoria dello scarico di acque discarica. reflue. DM del 5.4.2006 Rifiuti Regolamento recante modifiche al decreto DLgs 95 del 27.1.1992 ministeriale 5 febbraio 1998, "Individuazione dei Attuazione delle direttive 75/439/CEE e rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure 87/101/CEE, relative alla eliminazione degli oli semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31 usati. e 32 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. DM 392 del 16.5.1996 22. Regolamento recante norme tecniche relative D.G.R. 15 giugno 2009 n° 23-11602 alla eliminazione degli oli usati. Applicazione del decreto legislativo 36/2003 e DPCM del 21.3.1997 del DM 3/8/05 riguardo l'ammissibilità dei rifiuti Sostituzione del modello unico di dichiarazione in speciali non pericolosi conferiti in impianti di materia ambientale, previsto dall’art. 6 della discarica per rifiuti non pericolosi. legge 25.1.94, n. 70. Decreto Presidente del consiglio dei Ministri DM del 29.1.2007 27 aprile 2010 Emanazione di linee guida per l’individuazione e Modifiche al Modello unico di dichiarazione l’utilizzazione delle migliori tecnologie disponibili ambientale MUD. in materia di gestione dei rifiuti, per le attività Decreto Ministeriale del 27 settembre 2010 elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti febbraio 2005, n. 59. in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel Decreto legislativo n. 188 del 20 novembre decreto del ministero dell’ambiente 3 agosto 2008 2005. Attuazione della direttiva 2006/66/CE concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti e che abroga la direttiva 91/157/CEE. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 73 Decreto Legislativo n. 205 del 3 dicembre DM del 11.12.1996 2010 Applicazione del criterio differenziale per gli Disposizioni di attuazione della direttiva impianti a ciclo produttivo continuo. 2008/98/CE relativa ai rifiuti e che abroga DPCM del 14.11.1997 alcune direttive. Determinazione dei valori limite delle sorgenti DM n° 52 del 18 febbraio 2011 sonore. Regolamento recante istituzione del sistema DM del 16.3.1998 di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, ai sensi Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'articolo 189 del decreto legislativo 3 dell’inquinamento acustico. aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del Circolare del Ministero dell’Ambiente del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, 6.9.2004 con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. Interpretazione in materia di inquinamento 102. acustico: criterio differenziale e applicabilità dei DM del 26 maggio 2011 valori limite differenziali. Proroga del termine di cui all'articolo 12, comma Campi elettromagnetici 2, del decreto 17 dicembre 2009, recante Legge 36 del 22.2.2001 l'istituzione del sistema di controllo della Legge quadro sulla protezione dalle esposizione tracciabilita' dei rifiuti. a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Legge n° 148 del 14 settembre 2011 DPCM del 8.7.2003 Conversione in legge, con modificazioni, del Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 recante attuazione e degli obiettivi di qualità per la ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione protezione della popolazione dalle esposizioni a finanziaria e per lo sviluppo. campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Governo per Delega al la riorganizzazione della generati a frequenze comprese fra 100 kHz e distribuzione sul territorio degli uffici 300 GHz. giudiziari. DPCM del 8.7.2003 Decreto del 12 novembre 2011 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di Proroga dei termini per la presentazione della attuazione e degli obiettivi di qualità per la comunicazione di cui all'articolo 28, comma 1, protezione della popolazione dalle esposizioni a del decreto 18 febbraio 2011, n. 52, recante campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete «Regolamento recante istituzione del sistema (50 Hz) generati dagli elettrodotti. di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, ai Delibera G.R. n. 86-10405 del 22 dicembre sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo 3 2008 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del Legge regionale n. 19 del 3 agosto 2004 “Nuova decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, disciplina regionale sulla protezione della con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. esposizioni a campi elettrici, magnetici ed 102. elettromagnetici” Realizzazione. gestione e D.L. n° 216 del 29 dicembre 2011 utilizzo di un unico catasto regionale delle Proroga di termini previsti da disposizioni sorgenti fisse in campo elettrico, magnetico ed legislative. elettromagnetico (art. 5 comma 1, lettera e). Rumore Direttiva tecnica DPCM del 1.3.1991 Sicurezza dei lavoratori Limiti massimi di esposizione al rumore negli DPR 302 del 19.3.1956 ambienti abitativi e nell’ambiente esterno. Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro Legge 447 del 26.10.1995 integrative di quelle generali emanate con DPR Legge quadro sull’inquinamento acustico. 27 aprile 1955 n. 547. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 74 DLgs 66 del 25.2.2000 DPR n° 151 del 1° agosto 2011 Attuazione della direttiva CE in materia di Regolamento recante semplificazione della protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti disciplina dei procedimenti relativi alla da esposizione ad agenti cancerogeni o prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo mutageni. 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 DM del 2.10.2000 maggio 2010, n. 78, convertito, con Linee guida per l’uso dei videoterminali. modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto Dispositivi di protezione individuale 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e DLgs 475 del 4.12.1992 della sicurezza nei luoghi di lavoro. Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto riavvicinamento delle legislazioni degli Stati 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e membri relative ai dispositivi di protezione della sicurezza nei luoghi di lavoro. individuale. Macchine DM del 17.1.1997 DPR 673 del 21.7.1982 Elenco di norme armonizzate concernente Attuazione delle direttiva CEE 73/361 relativa l’attuazione della direttiva 89/686/CEE relativa all’attestazione e al contrassegno di funi ai dispositivi di protezione individuale. metalliche, catene e ganci e 76/434 per DM del 4.6.2001 l’adeguamento al progresso tecnico della Secondo elenco di norme armonizzate direttiva 73/361. concernente l’attuazione della direttiva Decreto legislativo n. 17 del 27 gennaio 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione 2010 individuale. Attuazione della direttiva 2006/42/CE relativa Segnaletica di sicurezza alle macchine e che modifica la direttiva DLgs 493 del 14.8.1996 95/16/CE relativa agli ascensori. Attuazione della direttiva 92/58/CEE Antincendio concernente le prescrizioni minime per la DM 30.11.1983 segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di Termini, definizioni generali e simboli grafici di lavoro. prevenzione incendi. Apparecchi a pressione DM 12.4.1996 DM 93 del 25.2.2000 Approvazione della regola tecnica di prevenzione Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di incendi per la progettazione, la costruzione e attrezzature a pressione. l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. Sostanze pericolose DPR 216 del 24.5.1988 (e decreti DM 10.3.1998 integrativi e di modifica successi) Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro. DM 4.5.1998 Attuazione della direttiva CEE n. 85/467 (….) in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi. Disposizioni relative alle modalità di Legge 549 del 28.12.1993 (e modifiche presentazione ed al contenuto delle domande per l’avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’uniformità dei connessi successive) Misure a tutela dell’ozono stratosferico e dell’ambiente. servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 75 DLgs 334 del 17.8.1999 (e modifiche Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della successive) Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al del consiglio e le direttive della commissione controllo dei pericoli di incidenti rilevanti 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e connessi con determinate sostanze pericolose. 2000/21/CE. DM 23.9.2005 Regolamento CE 1272/2008 del 16 Pubblicazione della traduzione in lingua italiana dicembre 2008 del testo consolidato della versione 2005 delle Regolamento relativo alla classificazione, disposizioni degli allegati A e B dell’Accordo all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e Europeo sul trasporto internazionale di merci delle miscele che modifica e abroga le direttive pericolose su strada (ADR) di cui al decreto del 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 regolamento (CE) n. 1907/2006. agosto 2005 in materia di trasporto di merci Regolamento CE n° 1005 del 16 settembre pericolose su strada. 2009 Regolamento CE 1907/2006 del 18 Sulle sostanze che riducono lo strato di ozono. dicembre 2006 Regolamento CE n° 453 del 20 maggio Regolamento concernente la registrazione, la 2010 valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle Modifica del regolamento 1907/2006 sostanze chimiche (REACH), che istituisce concernente la registrazione, la valutazione, un'agenzia europea per le sostanze chimiche, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze che modifica la direttiva 1999/45/CE e che chimiche (REACH). abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 76 Glossario APAT tempo e la corrispondente quantità di energia Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i elettrica netta prodotta. Servizi Tecnici Convalida della Dichiarazione ambientale ARPA Atto con cui il Verificatore Ambientale Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. accreditato da idoneo organismo competente Aspetto ambientale esamina la Dichiarazione Ambientale con Elemento di una attività, prodotto o servizio di risultato positivo. una organizzazione che può interagire con dB(A) l’ambiente. Misura di livello sonoro; il simbolo A indica la Audit ambientale curva di ponderazione utilizzata per correlare la Strumento di gestione comprendente una sensibilità dell’organismo umano alle diverse valutazione sistematica, documentata, periodica frequenze. e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione del Dichiarazione Ambientale Sistema di gestione e dei processi destinati alla Dichiarazione elaborata dall’impresa in protezione dell’ambiente. conformità delle disposizioni del Regolamento CE COD (Chemical Oxygen Demand) 1221/2009. Il COD indica la quantità di ossigeno richiesta Efficienza energetica per ossidare chimicamente le sostanze ossidabili Capacità di ottimizzare le prestazioni (organiche e inorganiche) presenti in un’acqua di energetiche espressa dal consumo specifico o scarico. dal rendimento. Il COD è espresso in mg/l di O2 e costituisce una GVR (Generatore di Vapore a Recupero) misura indiretta della quantità di sostanze Apparecchiatura che opera la trasformazione suscettibili di ossidazione biologica e chimica dell’acqua in vapore sfruttando il calore presenti in un’acqua; quanto maggiore è la recuperato dai fumi prodotti dalla turbina a gas. concentrazione di sostanze organiche ed Halon inorganiche tanto più elevato sarà il COD. Sostanza organica alogenata utilizzata come Conducibilità mezzo estinguente gli incendi, altamente lesiva Capacità di un solido, liquido o gas di permettere dello strato di ozono atmosferico. il passaggio di elettroni. Impatto sull’ambiente Il valore della conducibilità nelle acque, espresso Qualunque modificazione dello stato in µS/cm, è collegato alla presenza o meno di dell’ambiente, negativa o benefica, totale o ioni delle sostanze in essa contenute ed è tanto parziale, conseguente alle attività svolte nel sito maggiore quanto più vi è presenza ioni di e derivanti da aspetti ambientali. sostanze sia pericolose che non pericolose; il Impianto a ciclo combinato valore di per sé quindi non indica un Impianto che sfrutta due cicli termodinamici inquinamento delle acque che va determinato accoppiati in cascata; nel primo (ciclo di con altri tipi di analisi specifiche. Brayton) i gas della combustione iniziano Conseguenze ambientali l’espansione nel turbogas (TG); il calore Conseguenze positive o negative causate da un contenuto nei gas di scarico del turbogas viene impatto ambientale derivante dalla presenza utilizzato nel secondo ciclo (ciclo di Rankine) per dell’impianto produttivo. produrre, in un generatore di vapore a recupero Consumo specifico (GVR), vapore che alimenta la turbina a vapore. Rapporto tra la quantità di calore sviluppata dal ISPRA combustibile impiegata in una sezione Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca termoelettrica in un determinato periodo di Ambientale. Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 77 ITAR Rendimento Individua nel suo complesso l’Impianto In generale per qualsiasi macchina rappresenta Trattamento Acque Reflue dell’impianto. il rapporto tra il lavoro utile compiuto in un dato 3 Nm tempo ed il lavoro motore ad essa fornitole nello Normal metro cubo, misura del volume di stesso tempo; per un impianto termoelettrico è effluente gassoso rapportato alle condizioni il rapporto tra l’energia elettrica prodotta e fisiche normali (0°C e 0,1013 Mpa). l’energia posseduta dal combustibile utilizzato in PCB un determinato tempo. Policlorobifenili; liquidi isolanti altamente Rete elettrica pericolosi utilizzati in passato nelle L’insieme delle linee, delle stazioni e delle cabine apparecchiature elettriche. preposte alla trasmissione e alla distribuzione pH dell’energia elettrica. Indica l’acidità o l’alcalinità di un liquido con una Rete di rilevamento della qualità dell’aria scala di valori da 0 a 14; il valore 7 di pH indica L’insieme delle postazioni fisse dislocate sul un liquido neutro, mentre valori inferiori a 7 territorio per la misura in continuo degli indicano che il liquido è acido e lo è tanto più inquinanti atmosferici al suolo e dei parametri quanto più è basso il valore. Valori superiori a 7 meteorologici, nonché dei sistemi di indicano che il liquido è alcalino e lo è tanto più trasmissioni, acquisizione ed elaborazione dei quanto più alto è il valore. dati rilevati. Piezometro Sm3 Pozzo artificiale collocato ad idonea profondità Standard metro cubo, misura del volume di per il controllo del livello e della qualità della effluente gassoso rapportato alle condizioni falda sotterranea. fisiche di 15,6 °C e 0,1013 Mpa. Potenza nominale, efficiente, di punta SME La potenza nominale dei motori primi, dei Sistema di Monitoraggio in continuo delle generatori elettrici di una sezione o di una emissioni dal camino. centrale è la somma delle potenze massime in Sostanze in sospensione regime continuo di ciascuna delle macchine Sostanze presenti in un campione d’acqua da considerate. analizzare che vengono trattenute da un filtro a La potenza efficiente è la potenza che una membrana di determinata porosità. sezione di produzione o l’intero impianto è in Tesla (T) grado di erogare in modo continuativo per un Unità di misura della densità di flusso tempo uguale o superiore alle 15 ore. magnetico. La potenza di punta è la potenza, maggiore della Torbidità potenza efficiente, che una sezione di Presenza in una soluzione liquida di sostanze in produzione o l’intero impianto è in grado di sospensione insolubili. erogare in modo continuativo, ma per un tempo Wh non superiore alle 15 ore. Unità di misura dell’energia elettrica Regolamento CE 1221/2009 multipli: kWh = Wh x 103 Regolamento del Parlamento e del Consiglio MWh = Wh x 106 della CEE del 25/11/2009 sull’adesione GWh = Wh x 109 volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS: Eco Management and Audit Scheme). Enel – Dichiarazione ambientale 2012 Impianto termoelettrico “G. Ferraris” di Leri 78