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CUORI DI CARTA 6

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CUORI DI CARTA 6
LA SOFFITTA DI CARTA
a cura di
asterischi.it
un progetto di
rosario
battiato
e agata
“In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno.
All’occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.”
sapienza
6 CUORI DI CARTA
Ennio Flaiano
E
LIC
EA
DE
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RT
GE
DI
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ON
FRAMMENTI DI UNA PAROLA AMOROSA
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SO
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M
FON
AT
RI
O
Ci sono parole che hanno bisogno, più di altre, di
Due grandi poeti, lontani geograficamente,
essere sottomesse a delle regole di utilizzo. Una di
hanno mangiato la distanza e chiesto aiuto
queste è senz’altro la parola amore. Dire che se
al telefono.
Michele Pierri viveva a Taranto. Ha
ne abusa è una sciocchezza di cui sì, si abusa,
81 anni quando entra in contatto con Alda
anche perché in parte falsa. Il mondo si suddivide
Merini.
Lei ne ha 49 anni, è giovane e sola, ha
probabilmente in due metà: da una parte ci
problemi economici e le sue ossessioni non
sono quelli che la usano a tutti i costi e dall’altra
la abbandonano mai.
Per quattro lunghi
quelli che a tutti i costi non vogliono usarla.
anni si amano al telefono. Completamente
Ma, al di là dell’utilizzo, il vero motivo della
abbandonata alla tenerezza, la poetessa
scrittura, di qualsiasi scrittura, è, ahinoi, legato
vede in lui speranza di resurrezione. «Cesare
all’amore. Si tratta, quindi, di una questione
amò Cleopatra, / io amo Pierri divino / che
puramente formale. Perché nasconderlo,
non conduce nessuna guerra, / che è
e soprattutto, perché non riposarsi un
solo condottiero di nostalgia, / ma il mio
po’ e parlare d’altro? Ebbene, se tutte
povero letto / giace nel solstizio d’estate
Fu uno
le “amore” in eccesso dei sempliciotti
/ ed è un audace triclinio / quando
scandalo
fossero distribuite agli stizziti scrittori che
lui a sera in vena d’amore / mi dice
riservato
non si sporcano le mani con parole
parole di patriottismo segreto». Il
a pochi lo
così banali, forse si comincerebbe
poeta, mai dimentico della moglie
‘scabroso’
a parlare di giustizia terminologica.
Aminta, morta dopo undici anni di
matrimonio tra
Ma in fondo, cosa importa? Una
sofferenze, si racconta. «Non c’è
Gertrude Stein
miriade di scrittori ha costruito
solitudine/ peggiore del ricordo/ col
ed Alice Toklas.
dei veri castelli di carta senza
suo abbraccio di forme/ che sono
Le due donne,
pronunciare nemmeno una volta
meno d’ombre./ Eppure non
nella Parigi di inizio
la parola amore; un’altra miriade
imploro/ che mi sia tolto meglio/
Novecento, condivisero
ha fondato la sua scrittura sul
è almeno con “tuo” niente/
una vita e un amore nel
non-amore, che è amore in
questa disperazione». Pierri
tumultuoso mondo dell’arte
ogni caso; l’ultima miriade,
chiede alla Merini di trasferirsi
avanguardista che, anche
quella che salutiamo, ha
a Taranto e nell’ottobre del
grazie a loro, spiccò il volo.
fondato il suo amore nella
1984 la sposa nella piccola
Assieme, infatti, organizzarono
non-scrittura. «L’innamorato
chiesetta del SS. Crocifisso,
la prima collezione di arte cubista
parla mediante gruppi
alla presenza di un solo
con artisti come Pablo Picasso,
di frasi, ma non integra
testimone.
Seguono mesi
Henri Matisse e André Derain. Woody
queste frasi a un livello
di follie e ripensamenti,
Allen in Midnight in Paris (2011), la fa
superiore, a un’opera»,
di viaggi in treno
interpretare a Kathy Bates e ce la ricorda
diceva Roland Barthes;
per rivedere i figli
come nume tutelare e consigliera, tra gli
ma noi, almeno
lontani, di felicità e di
altri, di Ernest Hemingway (in vita ebbero
per questa vita, ci
malattia, di versi e
una specie di storia che fece infuriare Alice),
occupiamo degli
prosa generosi che
tralasciando di citare questa lunghissima storia
innamorati che
scaturiscono dal
d’amore.
hanno creato
cuore della terra.
Un amore “scomodo e sconveniente” anche
opere, con un po’
L’amore chiede
nell’apertissima Parigi di quegli anni che grazie alle
di ammirazione
solo di essere
due donne visse lo sviluppo delle avanguardia e della
forse, o forse
raccontato,
letteratura modernista. Un rapporto cominciato nel
un po’ stizziti
non importa
1909, quando Gertrude si era trasferita nella casa parigina
anche noi.
con quale
con Alice Toklas, americana di evidenti origine tedesche,
mezzo.
che avrebbe rappresentato la sua sposa per oltre tre
Rosario
decenni. Un balzo di costume in avanti e allo stesso tempo un
Tamara
Battiato,
matrimonio apparentemente nella più lineare e rigorosa struttura
Viola
Agata
di genere: Gertrude è possente (non solo fisicamente) e decisa,
Alice, invece, più mite e dipendente. Ma la relazione non sarà così
Sapienza
netta: i numerosi tradimenti di Gertrude, tanto per rientrare ancora
di più in una cornice consona alla tradizione di moglie fedele e uomo
puttaniere, non limitano l’influenza di Alice che diventerà ufficialmente
la sua dattilografa e sommessamente, accentuandone l’interdipendenza,
sarà il riferimento per pareri e consigli, la materia grigia dietro le apparenze.
La storia di questa unione, e della splendida Parigi di quegli anni (da casa loro
passeranno Picasso, Hemingway, Scott e Zelda Fitzgerald, Cocteau, Man Ray,
solo per citarne alcuni) è raccontata dalla Stein in Autobiografia di Alice Toklas,
segno ulteriore di un amore che il tempo non avrebbe abbattuto.
Rosario Battiato
Stadio
La ragazza col telefonino
Nel testo scritto da Roberto
Roversi, il narratore
interpretato da Gaetano
Curreri ascolta una ragazza
parlare al telefono,
recitando parole che
fanno intuire la fine di una
storia; sta a noi ascoltatori
immaginare il resto.
Brunori S.A.S.
Italian Dandy
Il cantautore calabrese
racconta la sua formazione
tra masturbazioni, amori
adolescenziali e ingenue
poesie destinate a sparire
nell’età adulta, quando la
realtà avrà la meglio sulla
fantasia.
Francesco Guccini
Autogrill
Il protagonista della
canzone si infatua della
commessa di un’area
di servizio e comincia a
immaginare la loro storia,
delineandone la trama e
cercando una colonna
sonora adatta. L’illusione
svanirà al momento di
pagare il conto e andar
via.
C’è una storia d’amore e
arte liquefatta all’ombra
del nazismo. I protagonisti
sono Fritz Lang, celebre
regista dell’espressionismo
tedesco, e Thea von
Harbou, scrittrice e
sceneggiatrice. La loro
storia si consumò un
po’ frettolosamente
tra il 1922 e il 1933. In
quell’anno la von Harbou
entrò volontariamente
nel Nationalsozialistische
Deutsche Arbeiterpartei
(Partito Nazional Socialista
Tedesco dei Lavoratori
o più semplicemente
Partito Nazista), mentre
già nel 1934 dopo Lang
si trovava già in Francia
(prima di sbarcare a
Hollywood), anche perché
Il Testamento del dottor
Mabuse era stato vietato
dai nazisti. Andò a finire
in un modo che verrebbe
da dire che fu il nazismo a
stendere un velo sulla loro
storia. In realtà i biografi
di Lang spiegano come
già da tempo avessero
preso strade diverse. Non
ebbero figli ma lasciarono
ai posteri un capolavoro
assoluto come Metropolis,
diretto dal regista austriaco
e basato sull’omonimo
romanzo scritto da Thea
che ne curò anche la
sceneggiatura. Questo
loro figlio fantascientifico
avrebbe condizionato tutto
il cinema del futuro, e forse
è tutto ciò che resta del
loro amore.
Filippo Grasso
Fabrizio De André
Le passanti
Ogni donna con cui si
incrocia lo sguardo porta
con sé una miniera di
storie da immaginare,
perdendosi in un ‘Se…’
lungo una vita.
«“Un amore proibito”,
dicono i moralisti/Pertanto
dei nostril simili consulto
la lista/su uno striscione
di seta/leggo una sfilza di
nomi». Non capita spesso
di essere fulminati dal senso
delle cose in poche strofe
e così in questo speciale
che d’amore dovrebbe
parlare, abbiamo voluto
ospitare chi l’amore ce
l’ha mostrato su carta e
in vita. Di Jean Maurice
Eugène Clément Cocteau,
poeta, romanziere,
drammaturgo, designer,
regista, sceneggiatore,
attore, non racconteremo
le sue storie, o un amore
particolarmente turbolento,
perché basta nominarlo
per aprire il vortice dei
suoi pensieri e dei suoi
scritti partoriti in una vita
veramente rivoluzionaria
che ha cambiato il modo
di esprimersi con l’arte
e che ha fatto dello
scandalo un mezzo per
abbattere i tabù insiti nella
società. Inutile cedere
alla facile tentazione
di volerne ancora di
Cocteau, di desiderarne
ogni giorno sempre di
più, in una specie di
bisogno intellettuale e
materiale. Si trova conforto
nell’universale senso della
sua parabola umana
ricordando due versi che
andrebbero incisi allo
stesso tempo nel cuore
dell’umanità e in quello
dell’amore più intimo. «Tutto
ci separa e tutto ci unisce/e
non ci lasciamo mai».
Filippo Grasso
hanno scritto:
rosario battiato
debora borgognoni
loris magro
filippo grasso
agata sapienza
tamara viola
grafica:
stefania rifuggiato
foto:
claudia rifuggiato
logo di asterischi:
sandra verkulent sedlecká
Loris Magro
«Se un uomo prepara
unguenti e medicine è
uno speziale, ma se una
donna fa le stesse cose
corre il rischio di essere
definita una strega. Ecco
perché dico sempre che
solo Dio sa fare i miracoli.
Io non evoco gli spiriti: uso
semplicemente le erbe
della foresta e la mia
capacità di osservazione.»
Cuoco: Ken Follet
Romanzo: Mondo senza
fine
Ingredienti e utensili
necessari:
- Essenza di papavero: 3
gocce
- Vino distillato: 1 cucchiaio
- 1 ciotola
- 1 boccetta
- Misurino
Preparazione:
Metti tre gocce di
papavero in un cucchiaio
di vino distillato. Dobbiamo
stare attenti che la
pozione non sia troppo
carica, altrimenti lui si
addormenterà prima del
tempo. Versa il liquido nella
boccetta, assicura bene il
tappo con uno spago e fai
un nodo alle due estremità.
Precauzioni d’uso:
«Devi somministrarla
correttamente. Versagli la
pozione in una bevanda.
Dopo qualche istante si
innamorerà. Ma in quel
momento bada bene di
essere sola con lui: se è
presente un’altra ragazza,
rischi che si innamori di
lei. Quindi, tienilo lontano
dalle altre e sii molto dolce.
Penserà che tu sia la
donna più desiderabile al
mondo. Bacialo, digli che
è meraviglioso e, se vuoi,
fai l’amore con lui. Subito
dopo si addormenterà. Al
risveglio ricorderà di avere
trascorso tra le tue braccia
l’ora più felice della sua
vita, e vorrà farlo di nuovo, il
più presto possibile.»
Provenienza: Kingsbridge,
Inghilterra, anno 1337
Opinione: «La seconda
volta saranno sufficienti il
tuo amore, la tua passione
e la tua femminilità.
Una donna può rendere
enormemente felice un
uomo, se lui gliene dà la
possibilità.»
Debora Borgognoni
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