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Photograph by Andrew Davidhazy
Photograph by Andrew Davidhazy ® Manuale Valuta le tue cartucce con un click BY SPEEDY COPYRIGHT 2008 www.armiestrumenti.com www.armiestrumenti.com 2 ! Attenzione ! Per il corretto funzionamento del programma, al primo avvio, è necessario fare quanto segue: avviato il software, andare sul menù Strumenti/Macro/Protezione assicurandosi che il livello di protezione sia posizionato su medio (o basso). Cambiata tale impostazione salvare il programma e riavviarlo. Alla richiesta di attivazione delle macro rispondere affermativamente. Il file “Archivio” deve essere salvato, non alterandone il nome, nella medesima cartella del file principale contenente il programma “Crono”. www.armiestrumenti.com 3 Panoramica: CRONO è un programma per l’analisi matematico-statistica delle rilevazioni balistiche a cronografo e su bersaglio. Nella stesura di questo manuale si suppongono noti alcuni elementi di statistica generale: probabilità, distribuzione normale o gaussiana, deviazione standard o sigma, etc. che comunque sono brevemente descritti nel glossario elementare di statistica scaricabile dal sito www.armiestrumenti.com .Questo software è pensato per la messa a punto di munizioni ricaricate di qualità, fornendo un utile strumento per la valutazione di tutte le informazioni ricavabili dalla semplice rilevazione cronografica e dalle misure di rosata. Particolare attenzione è stata rivolta agli indicatori statistici che permettono il migliore approfondimento dell’analisi. Si mantiene inoltre traccia di tutte le variabili che potrebbero influenzare la prova (assemblaggio della cartuccia, temperatura ed umidità dell’ambiente in cui si effettua il test, etc.). Si ricerca il legame tra la variazioni di velocità dei proiettili e possibili perturbazioni esterne. Viene anche affrontata la stima di marginazione e variazione rispetto al ‘fattore minimo’ richiesto. Completano la valutazione, la conversione della velocità e dell’energia nelle unità di misura più usate così come visibile sull’immagine a seguire: Fig.1- Foglio di Calcolo (particolare) www.armiestrumenti.com 4 Effettuata quindi l’analisi delle cartucce mediante prova cronografia e su bersaglio, con l’ausilio di CRONO si sarà stabilita la giusta quantità e tipologia di polvere, la giusta crimpatura della palla e verificata la ripetibilità del processo di ricarica, si sarà ottenuto un riscontro velocitario nella norma con bassa deviazione standard e buon margine statistico rispetto al fattore minimo da ottenere. La buona compatibilità degli elementi utilizzati per la ricarica e di questi ultimi con l’arma in uso, sarà verificabile dai risultati di rosata. Un controllo finale in canna manometrica, presso le aziende che effettuano tali test, sarà da completamento alla qualifica della ricarica effettuata. Riferimenti generali: Salvando file diversi ben identificati (es. per data della prova) ed in apposite cartelle (es. distinte per calibro o per tipologia di cartuccia) si potrà archiviare lo storico delle prove effettuate al cronografo. Per quanto riguarda i risultati per arma corta, si può considerare il munizionamento di qualità se vengono eguagliati o superati i seguenti paramatri: • Fattore > 125 (ben marginato) • Deviazione std. Percentuale < 2% (con test istogramma adeguato) • Precisione e quindi diametro di rosata, migliore di 40mm a 25mt, in altri termini MOA<5,5 • Pressione in canna manometrica da 150mm secondo omologazione CIP (es. minore di 2350bar nel caso del 9x21) • Docilità allo sparo, con possibilità di rapido riallineamento dell’arma per il doppiaggio dei colpi. In relazione ai valori pressori in canna si può fare riferimento sia alla normativa europea CIP (Comitato Internazionale Permanente) che, in alternativa, alle tabelle americana redatte dal SAAMI (Small Arms and Ammunition Manufacturers Institute) che troverete in fondo a queste note. Importanza dei parametri statistici: La verifica delle munizioni da noi prodotte non è convenientemente realizzabile per ciascun esemplare, è quindi necessario trovare un metodo che permetta una valutazione complessiva, misurando un campione modesto di colpi ma prevedendone la variazione globale. La statistica ci fornisce i mezzi per effettuare tale valutazione. Durante il set-up iniziale del sistema usato per produrre le cartucce, progressivamente e grazie alla proiezione sui grandi numeri consentita dal metodo statistico, riusciremo ad affinare la regolazione di tutti i parametri che intervengono sul comportamento finale del munizionamento. Messo a punto il sistema, sino a www.armiestrumenti.com 5 quando manterremo stabili tutte le variabili in gioco, potremo contare su un assemblaggio costante ed entro i limiti da noi stessi imposti. Cosa consente di fare CRONO: Come detto, valutati pochi colpi prodotti con un determinato set-up, CRONO permette di estendere probabilisticamente i risultati elaborati alla totalità dei colpi prodotti con il medesimo sistema. Non solo avremo immediatamente parametri di merito del campione esaminato (minimo, massimo, media, fattore) ma avremo anche importanti parametri statistici che in modo induttivo ci consentiranno di elaborare delle decisioni su come rettificare l’assemblaggio del munizionamento. Struttura del programma: Il programma è costituito da tre pagine Excel di seguito descritte: Pagina 1: foglio di calcolo. Tutti i campi in blu sono editabili, le altre celle sono protette. Il foglio è diviso, a scopo esemplificativo, in quattro parti verticali a, b, c e d: a b c d Fig.2- Foglio di Calcolo a) Dati generali. (Fig.1) Vi sono numerosi campi da compilare che permettono di mantenere traccia di tutte le condizioni della prova: tipo di munizione, tipo di arma, dati ambientali, risultati sul bersaglio. In quest'ultima sezione, partendo dalla distanza del bersaglio e dal diametro di rosata, viene calcolato l'angolo di errore e la precisione in MOA. b) Tabella cronografo. (Fig.1 e Fig.2) Inserendo la sequenza delle velocità rilevate, si otterrà in automatico il calcolo di numerosi parametri quali: www.armiestrumenti.com 6 media, minimo, massimo, fattore, massima differenza, deviazione std (anche detta sigma, simbolo σ), variazione sul valor medio per il 95.5% della popolazione dei colpi (±2σ) e numerosi altri. La colonna F evidenzia alcuni possibili flag (rilevatori) relativi al fattore: m, M, F, che rispettivamente danno l'indicazione puntuale del minimo (m), del massimo (M) e del colpo non a fattore (F), prioritario sulle altre indicazioni. Altre indicazioni di avvertimento (flag di “warning”) sono presenti per i parametri calcolati di CPk, SD%, Minimo stat. e Coefficiente di Correlazione (vedi sotto: parametri calcolati). Inoltre sono presenti due grafici: quello degli scarti velocitari per ciascun colpo rispetto alla media ed il grafico relativo alla stima del coefficiente di correlazione con evidenziata la retta di interpolazione lineare. Quest’ultimo grafico ed il relativo coefficiente ci indicano una potenziale variazione delle condizioni al contorno tale da perturbare progressivamente in un unico senso la rilevazione di velocità. Per esempio, una dilatazione della canna dell’arma, a causa del riscaldamento per la successione dei colpi, potrebbe ridurre le velocità prodotte dai proiettili a parità di munizionamento. Se tale perturbazione risultasse sufficientemente consistente, sia l’evidenza grafica che il coefficiente di correlazione genererebbero un “warning”. Sulla ‘tabella cronografo’ è possibile anche effettuare la selezione del numero di colpi da analizzare, 10 o 5. In quest’ultimo caso i colpi considerati saranno solo i primi cinque ed i flag relativi ai colpi da sei a dieci verranno impostati su ‘na’ (non applicabile). Una ulteriore selezione riguarda la colonna della velocità sulla quale si vuole effettuare l’inserimento dati. Si può infatti scegliere se inserire i valori in m/s o fps (feet per second). Parametri calcolati e significato degli indicatori statistici: • Media: media del parametro sulle rilevazioni • Minimo: minimo del parametro sulle rilevazioni • Massimo: massimo del parametro sulle rilevazioni • Scarto massimo: scarto massimo tra le rilevazioni espresso come differenza tra rilevazione massima e minima. • Scarto massimo % : scarto massimo calcolato in percentuale rispetto alla media. • Scarto medio: media tra i valori assoluti degli scarti velocitari rispetto alla media. • Scarto medio %: media tra i valori assoluti degli scarti velocitari rispetto alla media ed in percentuale rispetto alla media stessa. www.armiestrumenti.com 7 • SD: deviazione standard del parametro (anche detto sigma, simbolo σ) • SD%: deviazione standard del parametro come percentuale della media. Il “warning” è impostato per valori superiori al 2%. • 95,5% pop.(+/-): larghezza della fascia intorno alla media che contiene il 95,5% dei campioni (media +/- 2σ). Dalla teoria sulle distribuzioni normali anche dette gaussiane, il 95,5% dei campioni avranno il valore del parametro analizzato contenuto nell’intervallo avente come estremi (media-2σ) e (media+2σ). In altre parole e per il caso specifico, è possibile affermare che statisticamente 95 cartucce su 100, prodotte con il sistema analizzato, produrranno una velocità del proiettile contenuta nell’intervallo (media+/-2σ). • Minimo Stat: estremo inferiore della distribuzione statistica (considerata normale) a due sigma. Il “warning” è impostato considerando il minimo fattore desiderato. In altre parole, non si vuole che la coda inferiore della gaussiana intersechi il limite inferiore di velocità (fattore minimo) se non a valori più bassi di (media-2σ). Rispettando tale condizione, statisticamente, il 97,75 % dei colpi saranno a fattore. • Massimo Stat: estremo superiore della distribuzione statistica (considerata normale) a 2σ. Velocità statistica più alta registrabile con una probabilità del 95,5%. • Test Istogramma: tale parametro indica la buona o cattiva approssimazione della distribuzione normale rispetto all’istogramma delle velocità. Questo tipo di test è conosciuto in statistica come test di χ2 (chi quadro). Le considerazioni statistiche ricavate dalla distribuzione normale (min, max, sigma, etc.) potrebbero non essere significative se il test di χ2 non venisse superato. Il confronto per il flag relativo è impostato a non minore di 60%. Il test non fa altro che confrontare l’istogramma della rilevazione di velocità con la curva gaussiana teorica. Se viene rilevata una discrepanza totale superiore al valore impostato, il flag segnalerà un “warning”. • Cpk: parametro di merito della distribuzione statistica se confrontata con il limite velocitario inferiore. Il flag è impostato per segnalare Cpk<1 (limite minimo oltre i 3σ della distribuzione). Cpk = (media - limite minimo)/3σ Più il Cpk risulta positivo e grande più la distribuzione statistica della velocità è lontana e marginata dal limite inferiore della stessa. Avere un Cpk maggiore di uno, implica una media delle velocità, www.armiestrumenti.com 8 distanziata dalla minima velocità per il ‘fattore’, di almeno tre volte la quantità rappresentata dal sigma. In quest’ultimo caso, statisticamente, circa lo 0.13% dei colpi saranno non a ‘fattore’ (un colpo su 1000). Si è intenzionalmente usata la relazione del Cpk nel caso del solo limite inferiore volendo attenzionare maggiormente la marginazione della coda inferiore della gaussiana (dalla versione 3.7AS1 è impostabile un limite superiore del fattore). • Cp: dalla versione 3.7AS1 è stata aggiunta la possibilità di inserire un limite massimo per il ‘fattore’, in termini di percentuale rispetto al minimo desiderato ed è stato aggiunto il calcolo del Cp. La distribuzione naturale sarà così da limitare tra un minimo ed un massimo. Il parametro Cp ci indica la relazione tra l’ampiezza dell’intervallo velocitario di accettazione (max-min) e la larghezza praticamente totale (6σ) della gaussiana. Più il Cp è grande più la gaussiana avrà ampiezza facilmente contenuta nell’intervallo di accettazione. Il flag è impostato per Cp>1 ovvero, l’intervallo di accettazione è di ampiezza maggiore a sei sigma. Cp = (limite massimo - limite minimo)/6σ • Correlazione: Parametro che rileva se esiste correlazione lineare tra le rilevazioni di velocità ed il progredire della prova. Se il valore del coefficiente di correlazione risultasse maggiore di 0,45, è possibile che il riscaldamento della canna o la variazione di temperatura dell’ambiente di tiro o un qualunque altro parametro influenzante le prestazioni delle cartucce, stia intervenendo attivamente perturbando e modificando il test. • Angolo errore: L’angolo di errore è l’ampiezza dell’angolo piano contenuto tra la retta condotta dal vivo di volata al centro della rosata e la retta condotta dal vivo di volata al limite estremo della rosata. • Valore MOA: Minute Of Angle (minuto d’angolo), lunghezza del segmento della circonferenza di raggio pari alla distanza tra il punto di sparo ed il bersaglio, sotteso da un angolo di un sessantesimo di grado (minuto). Il MOA si calcola in base alla distanza cui è posto il bersaglio dal tiratore, questa distanza immaginiamo sia il raggio di una circonferenza nella quale il tiratore rappresenta il centro ed il bersaglio un punto su tale circonferenza. Otterremo il valore di un MOA, per quel bersaglio, suddividendo la lunghezza della circonferenza per 360 ovvero tutti gradi che la compongono e poi per 60, i minuti di un angolo di un www.armiestrumenti.com 9 grado. A 100 metri un MOA è pari a 29,09mm, mentre a 200 metri tale valore raddoppia e a 300 si triplica essendo funzione lineare del primo valore calcolato a 100 metri. A 91 metri (pari a 100 iarde) un MOA vale 26,60mm (i valori del minuto d’angolo sono stati calcolati considerando π = 3,1416 e la iarda = 0,9144m). • Precisione in MOA: Diametro della rosata espresso in MOA (vedi anche: Valore MOA) c) Rosata. Spostando i pallini neri è possibile catturare per ogni set di colpi i punti di impatto sul bersaglio. Il bersaglio riproduce in scala quello tipicamente usato in poligono con un diametro del nero prossimo ai 200mm ed una distanza tra ciascun cerchio ed il proprio concentrico di 25mm. Dalla conoscenza delle dimensioni del bersaglio è possibile stimare il diametro della rosata, nell’impossibilità della misura diretta. d) Tabella Rosata. (Fig.3) tale sezione è evidenziata a seguire e partendo dalle rilevazioni su bersaglio millimetrato, permette di eseguire alcune stime sull’accuratezza e la precisione della ricarica eseguita, in interazione con l’arma in uso. Fig.3-Tabella rosata www.armiestrumenti.com 10 Dalle coordinate dei punti di impatto vengono calcolati il diametro di rosata (precisione) ed il baricentro dei colpi (accuratezza). Viene evidenziato lo scarto medio tra punto colpito e punto mirato, la distanza del colpo migliore e quella del colpo peggiore, lo scarto massimo e medio ed altri parametri in analogia a quanto già visto con la tabella cronografo. Interessante il parametro di correlazione al numero del colpo che, come evidenziato anche nella sezione di analisi delle velocità, tende a stabilire un legame tra il progredire della prova ed i risultati ottenuti. Pagina 2: diagramma. (Fig.4) Il grafico presente su questa pagina visualizza la distribuzione normale (di Gauss) delle velocità avente per media e deviazione standard quanto calcolato attraverso l’inserimento dati sul foglio principale. Sul grafico sono inoltre rappresentate graficamente le seguenti grandezze: • Min Fattore, valore della velocità tale da garantire il ‘fattore’ minimo richiesto. • 2 Sigma, minimo e massimo statistico a due sigma. La fascia della distribuzione normale avente come centro il valor medio e come ampiezza ±2σ, intercetta il 95,5% dei campioni della popolazione esaminata (vedi sopra in: parametri calcolati). Fig.4-Diagramma "Distribuzione Normale" vs "Fattore Minimo e Istogramma" Gaussiana 4 Media Min Fattore 2 Sigma 2 Sigma Min ril Max ril Freq Calc Cpk Istogramma 2 T est 1 0 315 0 320 1 0 1 0 325 1 0 330 45 % 0 335 340 Vel [m/s] www.armiestrumenti.com 11 • Min e Max ril, velocità massima e minima tra i campioni rilevati. • Media, media delle rilevazioni. • Calc Cpk, distanza tra media e minimo connessa al calcolo del parametro Cpk (vedi sopra in: parametri calcolati). • Istogramma, suddivisione in classi (intervalli velocitari) dei valori rilevati e loro rappresentazione. Il simbolo “|–|” visualizza l’ampiezza di ciascuna classe (velocità minima e massima della classe). Dall’istogramma è possibile capire se l’approssimazione alla distribuzione naturale (gaussiana) sia più o meno corretta. In testa a ciascun istogramma viene visualizzato il relativo numero di colpi. • Test, viene visualizzato il risultato del test di χ2 (chi quadro; vedi sopra in: parametri calcolati). Pagina 3: foglio di lavoro. (Fig.5) Rappresenta il foglio di lavoro stampabile che potrà essere usato in poligono per la raccolta dei dati. Tali dati poi saranno da riversare sul foglio di calcolo. Tutti i campi in blu sono editabili. Le altre celle sono protette, se fosse necessario eseguire variazioni su queste ultime, dovranno essere sbloccate da: Strumenti/Protezione/Rimuovi protezione foglio. Fig.5-Foglio di lavoro www.armiestrumenti.com 12 Come si usa CRONO - le tre fasi : 1) Raccolta dati. Stampato il foglio di lavoro (Pagina 3 del programma), ci recheremo in poligono per effettuare la prova cronografica e di precisione. Fissata la pistola in morsa (o posizionata in appoggio su sacchi di sabbia), ci assicureremo della traiettoria in piano dei proiettili e della distanza del cronografo. Con un puntatore laser si consiglia di tracciare idealmente il percorso del proiettile, dalla morsa, attraverso la parte di rilevazione del cronografo sino al centro del bersaglio. Raccoglieremo quindi i dati cronografaci su 5 (meglio 10) campioni. Oltre all’annotazione dei dati cronografaci, appunteremo anche tutte le condizioni della prova: vento, temperatura, arma, tipo di cartuccia etc. Colpo dopo colpo, dovremo avere anche traccia delle coordinate di impatto dei proiettili (si consigli di sostituire il bersaglio per ogni colpo). Infine, per avere evidenza della rosata su bersaglio, riporteremo la medesima nell’apposita sezione. 2) Analisi. Rientrati dalla prova sul campo, non dovremo fare altro che riversare i dati raccolti sul foglio di calcolo nelle apposite sezioni: dati generali, tabella cronografo, rosata, tabella rosata. La tabella cronografo, la tabella rosata ed il diagramma genereranno immediatamente il risultato di diverse elaborazioni che di seguito esamineremo: - Tabella cronografo Obiettivo - nel caso dei risultati di velocità, vorremmo dei colpi dal comportamento uniforme, tale da normalizzare il controllo dell’arma. Inoltre vorremmo poter avere velocità al limite minimo del fattore desiderato con una finestra “fattore massimo – fattore minimo” quanto più stretta possibile. Il rapido riallineamento dell’arma per il doppiaggio dei colpi è infatti in contrasto con un fattore crescente. Alla fine dell’analisi desideriamo anche avere ragionevole certezza che tutti i colpi prodotti, con il nostro sistema di assemblaggio, siano sufficientemente simili come fattore e precisione. Durante la prova si consiglia di utilizzare due colpi in più per ogni serie di cartucce, in modo da poter scartare il risultato velocitario più alto e quello più basso. Metodo - I dati di immediata comprensione saranno media minimo e massimo che ci forniranno una prima idea del tipo di ricarica effettuata. La media ci dirà se siamo, quanto meno, nell’ordine di grandezze delle velocità necessarie ad ottenere il fattore minimo ricercato. Il minimo ed il massimo verificheranno il rispetto del minimo e massimo fattore impostati. Lo scarto massimo (differenza tra massimo e minimo) fornirà una prima idea della variabilità tra i colpi. www.armiestrumenti.com 13 L’informazione più completa dal punto di vista variabilità è senza dubbio la deviazione standard che, nell’ipotesi di distribuzione normale, fornisce anche una esatta valutazione delle proporzioni della popolazione totale dei colpi con precise caratteristiche velocitarie. Una deviazione standard bassa è indice di un buon processo di ricarica, ripetibile e dalle prestazioni uniformi. Inoltre, avere bassa deviazione standard implica code bassamente popolate della gaussiana con la possibilità di avvicinare la media al minimo per rimanere a fattore, massimizzando così la capacità di doppiaggio dei colpi dell’arma in uso. Più che alla deviazione standard espressa in valore assoluto, è più comodo riferirsi alla deviazione standard percentuale che sintetizza anche il confronto relativo alla media. Nel caso di deviazione standard alta o peggio nel caso di scarto massimo sensibilmente elevato, dovremo rivedere il processo di ricarica soprattutto in termini di dosabilità e/o tipo di dosaggio della polvere, ripetibilità di crimpaggio, qualità degli inneschi. Immagine della deviazione standard saranno i parametri 95,5% della pop, minimo e massimo statistico. Il primo ci darà l’idea della variazione di velocità da aspettarsi se si estendesse la prova a molti più campioni. Il minimo ed il massimo statistico ci avvertono della vicinanza della popolazione dei colpi ai limiti di minimo e massimo fattore. Avere deviazione standard bassa implica anche avere minimo e massimo statistico dalla distanza reciproca contenuta con una ridotta esuberanza dei colpi più veloci. Anche se il minimo statistico dovesse essere adeguato per l’ottenimento del fattore minimo, di quanto esso sia marginato ci avverte l’indicatore del Cpk. Per alti valori di Cpk è possibile ridurre il dosaggio di polvere abbassando il valor medio della velocità, non infrangendo comunque la specifica del minimo fattore. Il Cp ci avverte invece di quanto sia stringente la necessità di avere colpi di velocità elevata pur di non valicare il fattore minimo. Per una buona distribuzione il Cp deve essere il più alto possibile. Questo si traduce in un compromesso tra la necessità di ottenere deviazioni standard molto basse e l’allargamento dell’intervallo di accettazione “fattore massimo – fattore minimo”. A supporto dell’indagine sul nostro campione di colpi avremo anche l’indicazione del coefficiente di correlazione numero del colpo/velocità e quella del risultato del test di “chi quadro”. La correlazione evidenzia la perturbazione della prova causata da un parametro da identificare che certamente è connesso con lo svolgersi temporale della prova stessa. Il test di www.armiestrumenti.com 14 “chi quadro”, visibile anche sul foglio Diagramma, ci avverte dell’incongruenza tra valori raccolti e distribuzione standard calcolata. In entrambi i casi, sarebbe meglio ripetere il test a cronografo. - Tabella rosata Obiettivo - nel caso dei risultati su bersaglio, vorremmo dei colpi dal comportamento uniforme, caratterizzati da una rosata di piccolo diametro (precisione) ed a breve distanza o meglio sovrapposta al punto mirato (accuratezza). Metodo – Il test di rosata proposto su questa versione di CRONO ci fornisce il dato di precisione e di accuratezza. L’acquisizione della posizione spaziale sul bersaglio (distanza ed angolo per ciascun colpo) ci consente di effettuare una stima esaustiva dell’accuratezza. Grazie ai calcoli di geometrici implementati otterremo una valutazione immediata del diametro di rosata e del baricentro della nube di colpi. Uno scarto colpo “peggiore – colpo migliore” elevato e/o una deviazione standard alta ci indicheranno una non perfetta integrazione tra i vari componenti costituenti la cartuccia e/o tra la cartuccia e l’arma in uso. Interessanti i coefficienti di correlazione colpo/rosata e velocità/rosata. Il primo, analogamente a quanto visto sulla tabella cronografo, ci indica la perturbazione della prova dovuta al procedere della prova, il secondo ci aiuta a capire se esiste un legame tra velocità (fattore) del proiettile e capacità di colpire il bersaglio. 3) Sintesi. Acquisiti i risultati dal foglio di calcolo potremo decidere se ripetere la prova o passare alla variazione dei parametri di assemblaggio delle cartucce. In accordo a quanto rilevato e calcolato, interverremo conseguentemente su: tipo di innesco, crimpatura, tipo di polvere e dose polvere, tipo di palla, trafilatura e peso palla, AOL etc. www.armiestrumenti.com 15 - Esempi Esempio 1 (ver 3.6.2): Buona deviazione standard (SD%=1.15%) ma presenza di un colpo non a ‘fattore’. Di conseguenza anche le indicazioni di minimo statistico e Cpk segnalano un “warning”. Indicazione puntuale di colpo non a fattore (in questo caso impostato a 130) Warning degli indicatori statistici www.armiestrumenti.com 16 Esempio 2 (ver 3.6.2): Buona deviazione standard (SD%=0.97%) e tutti i colpi sono a ‘fattore’ ma l’indicatore statistico del minimo (a 2σ, 95.5% della popolazione) ed il Cpk segnalano un “warning”. In altre parole su cento colpi sparati, più di due potrebbero non essere a ‘fattore’ (numero di colpi non a ‘fattore’ maggiore di 2,25%). Inoltre la distribuzione normale non sembra approssimare bene l’istogramma delle velocità. Minimo statistico non marginato "Distribuzione Normale" vs "Fattore Minimo e Istogramma" Gaussiana Media Min Fattore 2 Sigma 2 Sigma Min ril Max ril Calc Cpk Freq Istogramma Istogramma non ben approssimato dalla distribuzione normale. 315 320 325 330 Vel [m/s] www.armiestrumenti.com Il segmento a 2σ (azzurro) risulta 340 alla sx del segmento indicante il minimo (nero). 335 17 Esempio 3 (ver 3.6.2): Ottima deviazione standard (SD%=0.28%) e tutti i colpi sono a ‘fattore’, nessun “warning”. Minimo ampiamente marginato (CPk=3,2). "Distribuzione Normale" vs "Fattore Minimo e Istogramma" Gaussiana Media Min Fattore 2 Sigma 2 Sigma Min ril Max ril Calc Cpk Freq Istogramma Istogramma ben approssimato dalla distribuzione normale. Minimo molto distante dal valor medio della gaussiana. 316 318 320 322 324 326 328 330 Vel [m/s] www.armiestrumenti.com 18 Esempio 4 (ver 3.6.2): Ottima deviazione standard (SD%=0.21%), tutti i colpi sono a ‘fattore’, nessun “warning” statistico, minimo velocitario molto ben marginato (Cpk=4,27). Solo il coefficiente di correlazione ci avverte che il progredire della prova risulta legato ad un incremento delle velocità rilevate. E’ probabile che il nostro test sia stato perturbato da una modificazione dei parametri al contorno. Coefficiente di correlazione rappresentazione grafica www.armiestrumenti.com e 19 Esempio 5 (ver 3.6.4): Come l’esempio numero due (vedi) ma grazie al nuovo indicatore aggiunto dalla versione 3.6.5, la cattiva approssimazione ottenuta dalla distribuzione normale rispetto all’istogramma delle velocità rilevate viene quantificata dal test statistico di χ2 (chi quadro). Il test considera lo scarto tra ciascuna rilevazione ed il risultato teorico atteso (distribuzione normale) dando una stima probabilistica di congruenza. La probabilità che la distribuzione normale elaborata sia immagine della distribuzione reale è bassa. "Distribuzione Norm ale" vs "Fattore Minim o e Istogram m a" G aussiana 4 Media Min F attore 2 Sigma 2 Sigma Min ril Max ril Freq Calc Cpk Istogramma 2 T e st 1 0 315 0 1 0 320 1 Istogramma non ben approssimato dalla distribuzione normale. 1 0 325 0 330 45 % 0 335 340 V el [m/s] www.armiestrumenti.com 20 SAAMI Pressures Data from SAAMI specs (2004) Please note that some are in psi and some cup NB: 1 PSI = 0.069 bar; PSI = Pound Square Inch; CUP = Copper Units Preassure. SAAMI Rifle Pressure Specifications (Maximum Average pressure) All Piezo measurements unless specified) Cartridge Pressure (Max Avg) Cartridge Pressure (Max avg) 5 mm RFM .17 Rem .22RF .22RF Long&LR 37,000 52,000 cup 21,000 24,000 42,000 60,000 38,000 47,000 .22WRF 19,000 .22WRM .22 Hornet .218 Bee .22-250 Remington 220 Swift .222 Remington .222 Rem Mag .223 Remington .243 Winchester .25-06 Remington .250 Savage .256 Win .257 Roberts .257 Roberts +P .264 Win Mag .270 Winchester .280 Remington .284 Winchester 6mm Remington 6 mm BR-REM 6.5x55 6.5 Rem Mag 7mm BR 7mm Mauser 7mm Rem Mag 7mm Weatherby Mag 24,000 43,000 cup 40,000 cup 65,000 54,000cup 50,000 50,000 cup 55,000 60,000 63,000 45,000 cup 43,000 cup 54,000 58,000 64,000 65,000 60,000 56,000 65,000 52,000 cup 46,000 cup 56,200 cup 52,000 cup 51,000 61,000 65,000 .30-30 Winchester .30-06 Springfield .30-30 Winchester .300 Savage .300 Weatherby Magnum .300 H&H Mag .300 Win Mag .303 British .307 Win .308 Winchester .308 Winchester .32 Win Special .32 Rem .32-20 .32-40 8mm Mauser 8mm Rem Magnum .338 Win Mag .348 Win .35 Remington .351 Win SL .35 Whelan .350 Rem Mag .356 Win .358 Win .375 H&H .375 Win .38-40 Win .38-55 Win .416 Rem Mag .444 Marlin www.armiestrumenti.com 65,000 54,000 cup 64,000 49,000 52,000 cup 62,000 52,000 42,000 37,000 cup 16,000 cup 30,000 cup 35,000 65,000 64,000 40,000 cup 33,500 45,000 cup 52,000 cup 56,200 cup 52,000 cup 52,000 cup 62,000 52,000 cup 14,000 cup 30,000 cup 65,000 44,000 cup 21 7mm-08 7-30 Waters 7.62x39 .30 Carbine .30-40 Krag 61,000 45,000 45,000 40,000 . 40,000 cup . .45-70 Government .458 Win Mag .470 NE . . 28,000 53,000 cup 35,000 cup . . SAAMI Pistol Pressure Specifications (Maximum Average pressure) All Piezo measurements unless specified) Cartridge Pressure (Max Avg) Cartridge Pressure (Max Avg) .221 Rem Fireball .22 Jet .25 ACP .30 Luger .32 ACP .32 S&W Long .32 H&R Mag .380 ACP 9 mm Luger 9.mm Luger +P 9 mm Win Mag .38 Auto .38 S&W .38 Special .38 Special +P .38-40 .38 Super +P .38 S&W 52,000 cup 40,000 cup 25,000 cup 28,000 cup 20,500 15,000 21,000 cup 21,500 35,000 38,500 45,000 cup 26,500 14,500 17,000 18,500 14,000 cup 36,500 13,000 cup .38 Colt .357 Magnum .357 Maximum .40 S&W 10 mm .41 AE .41 Magnum .44 Special .44-40 .44 Magnum .45 Auto Rim .45 ACP .45 ACP +P .45 Colt .45 Colt (Ruger) .45 Win Mag .454 Casull .50 AE 12,000 cup 35,000 40,000 35,000 37,500 35,000 36,000 15,500 13,000 cup 36,000 15,000 cup 21,000 23,000 14,000 25,000 cup 40,000 cup 50,000 cup 35,000 SAAMI Shotgun Pressure Specifications (Maximum Average Pressure in PSI) All Piezo measurements unless specified) Cartridge Maximum Average pressure 10 gauge 12 gauge 12 gauge 3 1/2" mag 16 gauge 20 Gauge 28 gauge .410 Bore 2 1/2" .410 Bore 3" 11,000 (all) 11,5000 (all but 3 1/2" mag) 14,000 11,500 (all) 12,000 (all) 12,500 (all) 12,500 13,500 www.armiestrumenti.com 22 ADDEDENDUM -VERSIONE 3.8 Dalla versione 3.8 si è integrato al “Foglio di Calcolo” il grafico “Risultati su Bersaglio”. Rilevando infatti in modo opportuno le coordinate di impatto dei proiettili sul bersaglio è possibile ricreare graficamente in modo esatto la rosata ottenuta. Tale compito viene notevolmente facilitato dall’uso del bersaglio millimetrato in dotazione con il programma. Sulla rosata così rappresentata, verranno calcolati e tracciati: il diametro di rosata (precisione) ed il baricentro dei colpi (accuratezza). La selezione mediante la combobox presente sul grafico permette di centrare la circonferenza massima di rosata al baricentro dei colpi od al centro del bersaglio. Sul grafico verrà anche tracciato un rettangolo avente rispettivamente come lati le deviazioni standard intorno alla media degli errori verticali ed orizzontali commessi su bersaglio. ADDEDENDUM -VERSIONE 4.0 Su questa versione, sono stati rimossi due bachi. Il primo determinava un errore se tutte le coordinate di impatto della sezione “Tabella Rosata” si impostavano a zero. Il secondo non permetteva un corretto funzionamento del programma se salvato con un nome differente. ADDEDENDUM -VERSIONE 4.1 La versione 4.1 si distingue per l’importante aggiunta della sezione “Report” e del relativo “Archivio”. Sulla sezione “Report” oltre all’annotazione dei valori determinati mediante calcolo, i principali parametri di merito del munizionamente (e dei test effettuati) vengono classificati automaticamente mediante punteggio su base dieci ed un sintetico giudizio. Alla classificazione automatica segue la determinazione di due risultati parziali, uno relativo ai parametri di merito di tipo cronografico e l’altro relativo a quelli su bersaglio. Ciascun risultato parziale, espresso su base cento, viene ottenuto sommando i prodotti tra i precedenti punteggi su base dieci ed il peso assegnato a ciascun parametro. Modulando opportunamente i pesi associati ai vari parametri, il ricaricatore, anche sulla base della propria esperienza e sensibilità, potrà valutare opportunamente la qualità della propria ricarica. La media tra i due risultati parziali andrà a determinare il risultato globale. Nel caso si fosse interessati a legare il risultato globale non alla media dei valori parziali ma ai soli risultati cronografaci piuttosto che ai soli risultati su bersaglio, le predisposte caselle di selezione serviranno allo scopo. www.armiestrumenti.com 23 Un'altra possibilità di configurazione del “Report” è relativa alla sezione “Dati su Bersaglio”. Sono infatti settabili le precisioni in MOA a confronto dei risultati ottenuti. Il cambiamento di tali grandezze determina ovviamente un differente punteggio/giudizio sulle prestazioni del munizionamento. Sulla parte più bassa della sezione “Report”, vengono evidenziati i percorsi su disco che individuano il file del programma e quello dell’archivio. La casella “Link” permette l’apertura del file “Archivio”. Il tasto “Memorizza” trasferirà automaticamente sul file “Archivio” tutti i risultati caratterizzanti la prova. Sul file archivio è possibile editare i valori numerici ed ottenere un grafico con lo storico per ciascun parametro memorizzato. Le caselle di selezione permettono di abilitare o disabilitare la visione sul grafico della curva relativa ad ogni parametro. Il numero massimo di set di valori memorizzabili è pari a 240. Per ogni set di valori viene indicato un link; se il file sorgente (file principale Crono) viene salvato via via con nomi differenti al cambiamento dei dati elaborati (prove effettuate), il file archivio richiamerà di volta in volta i dati connessi ad ogni specifica prova. Sequenza di esempio per l’uso dei Link di archivio: • • • • • • • • Lanciare il programma Crono Inserire i nuovi valori numerici da elaborare Salvare il programma con altro nome (es. 9x21_prova_A.xls) Memorizzare i dati in archivio Inserire nuovi valori numerici da calcolare Salvare il programma con altro nome (es. 9x21_prova_B.xls) Memorizzare i dati in archivio Chiudere il programma Seguendo tale esempio è possibile sia mantenere traccia numerica e grafica dei punteggi raggiunti, che conservare il link alla totalità di informazioni acquisite dalla sezione di calcolo. E possibile effettuare la copia del file archivio salvandolo con altro nome, curando comunque la necessità di avere un file denominato “Archivio” nella medesima cartella del programma. www.armiestrumenti.com 24 ADDEDENDUM -VERSIONE 4.2 Sulla versione 4.2 nella sezione “Tabella Rosata”, sono stati aggiunti quattro campi calcolati. Troveremo: Prossimità – distanza media tra ogni colpo e tutti i rimanenti. Raggio medio – distanza media tra ogni colpo ed il “baricentro” della rosata. SD di superficie – deviazione standard, riferita al baricentro, della nube di colpi sul piano del bersaglio. Errore probabile – raggio intorno al baricentro dei colpi che racchiude circa il 20% della totalità degli impatti. Diam.75% colpi – diametro del bersaglio tale da essere colpito probabilisticamente da 3 colpi su 4. Prossimità e raggio medio, contrariamente a quanto stimato mediante il diametro di rosata, ci consentono di confrontare la concentrazione di rosata svincolandosi da eventuali colpi grossolanamente sbagliati (flyers) e dal centro bersaglio. SD di superficie, Errore probabile e Diam.75%, forniscono una lettura statistica delle capacità di fare bersaglio. ADDEDENDUM -VERSIONE 4.3 Nella versione 4.3, sul file “Archivio” vengono aggiunte automaticamente le note di richiamo alla prova, note che rimangono comunque editabili. Sempre sul file archivio ed in accordo con la selezione effettuata sul foglio di calcolo “Crono” dei risultati da memorizzare (globale / cronografico / risultati su bersaglio), viene indicato NA (non applicabile) sulle caselle dei parametri non interessati dal test in registrazione. In corrispondenza del valore NA, il grafico dello storico andrà a zero. Corretti infine due bachi sulla valutazione di “chi quadro” e sull’approssimazione dei campi numerici esportati in archivio. www.armiestrumenti.com 25 BY SPEEDY COPYRIGHT 2008 www.armiestrumenti.com www.armiestrumenti.com 26