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4) Uscita didattica a Maslana

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4) Uscita didattica a Maslana
4) Uscita didattica a
Maslana:
un incontro
ravvicinato con gli
stambecchi
Sempre all’interno del progetto “Natura ed Arte” il 3 aprile 2014 abbiamo sperimentato un
incontro ravvicinato con gli stambecchi in alta Valle Seriana.
Lo stambecco, ( il nome scientifico è Capra ibex) una volta popoloso sulle Alpi, si estinse, a causa
della caccia troppo intensa, su tutto l’arco alpino. Sopravvisse solo una piccola popolazione nella
Riserva Reale di caccia del Gran Paradiso, divenuta poi Parco Nazionale del Gran Paradiso. Da
quella piccola popolazione è ripartito il ripopolamento sulle Alpi.
I primi stambecchi liberati nella bergamasca risalgono alla fine degli anni ‘80. Da allora la
popolazione è in continua ripresa.
Tra la fine di marzo e l’inizio di maggio, nei pressi della località Maslana, frazione di Valbondione,
gli stambecchi, che durante la stagione estiva pascolano in quota nelle sovrastanti praterie alpine,
scendono a brucare la tenera erbetta che all’inizio di primavere inverdisce i secolari terrazzamenti
di questo antico abitato.
Si è creata quindi l’opportunità di far provare ai nostri alunni l’emozione di un incontro con un
animale selvatico, un ungulato dalle grosse dimensioni, libero in natura.
Gli stambecchi sono animali tranquilli, che di fronte a un imprevisto fuggono. In letteratura non si
è registrato nessun caso di attacco di uno stambecco nei confronti di persone.
Già altre scolaresche avevano sperimentato tale escursione, per cui si è deciso questa uscita, in
assoluta sicurezza.
Ai ragazzi sono state date disposizioni su come avvicinarsi all’animale selvatico per non
spaventarlo. Noi insegnanti siamo sempre stati, comunque, vicini ai nostri alunni.
L’incontro in natura con l’animale in libertà provoca emozioni molto forti, diverse rispetto a ciò
che si prova durante la visita in uno zoo. Qui, non ci sono barriere, l’animale è libero, si è su un
livello di parità. È l’animale che decide se accettare la tua presenza o no. Ti mette alla prova, ti
costringe ad essere più responsabile delle tue azioni e osservare costantemente le sue reazioni,
per agire di conseguenza.
“Quando mi sono avvicinato agli stambecchi ho provato una gioia immensa, una sensazione di
andare contro quello che dicevano tutti, di infrangere le regole, andando sempre più vicino che
potevo all’animale. Man mano che mi avvicinavo cresceva dentro di me la paura che mi potesse
caricare, ma fu sconfitta dalla curiosità e la voglia del rischio.
Un’avventura indimenticabile!
Mi immaginavo di essere lo stambecco, che tra una foto e l’altra diventava una star, che tra un
balzo e l’altro arrivava su un picco e che tranquillo potesse brucare l’erba, schiacciando poi un
pisolino, godendosi un bel tramonto, insomma un animale libero e felice.”
dopo una breve
… ma ripida salita
ecco in lontananza gli stambecchi. Tranquilli, pascolavano tra i crocus sui bellissimi terrazzamenti
di Maslana. Un secolare e intelligente lavoro dell’uomo ha creato questa meravigliosa architettura
paesaggistica, giunta intatta fino a noi, in perfetto equilibrio con l’asperità della valle.
All’inizio, l’avvicinamento è stato e graduale,
ci si limitava a fotografare da lontano
…poi, la curiosità ha travolto tutti
…. fino ad arrivare a pochi metri dagli animali. La maggioranza degli stambecchi, però, non ha
gradito tale confidenza e si sono ritirati nel bosco.
Quando siamo ritornati nell’abitato di Maslana, gli stambecchi sono ritornati nei prati
a nutrirsi….. ognuno secondo la propria dieta: gli stambecchi, a brucare l’erba
noi… a masticare qualcosa di più appetitoso
Al termine, l’ultimo saluto a Maslana ….
…… ha consentito agli stambecchi di riprendesi i loro luoghi.
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