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curve di compensazione, piani e assi.

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curve di compensazione, piani e assi.
SEZ. 2/1
LE ARCATE DENTALI
Curve di compensazione di Spee e Wilson
L'arcata alveolare inferiore è più ampia di quella superiore per cui i denti superiori sono diretti in
senso obliquo verso il vestibolo mentre i denti inferiori risultano in posizione verticale.
Ad arcate dentali accostate, il combaciamento dentale fa si che le corone dei denti superiori
sporgano esternamente sovrapponendo con le cuspidi vestibolari le corone dei denti inferiori.
Questa disposizione da origine a due curve del tavolato occlusale. La curva di Von Spee (in senso
antero-posteriore) e la curva di Wilson (in senso frontale):
1)Curva di Spee: è una curva immaginaria la quale viene osservata sul piano sagittale lateralmente
(vestibolarmente); E' una porzione di circonferenza immaginaria che ha come centro il nasion,
passa per la testa del condilo, le cuspidi disto-vestibolari dei denti posteriori inferiori ed è tangente
alla cuspide del canino inferiore.
E' chiamata anche curva di compensazione antero-posteriore perchè compensa l'andamento
curvilineo della mandibola durante la protrusione.
2)Curva di Wilson, una curva immaginaria la quale viene osservata frontalmente al piano di
masticazione, questa compensa la discrepanza dimensionale esistente tra le due arcate (curva di
compesazione frontale). E' una parte di circonferenza a concavità rivolta verso l'alto data
dall'inclinazione vestibolare dei molari superiori e aumenta posteriormente.
Rapporti interdentali
L'incisivo centrale inferiore tocca con l'incisivo centrale superiore.
L'incisivo laterale inferiore tocca con la metà distale del centrale superiore e metà mesiale
dell'incisivo laterale superiore.
Il canino inferiore occlude tra l'incisivo laterale superiore e il canino superiore.
Il primo e secondo molare inferiore sono spostati mesialmente di mezzo dente rispetto ai superiori.
Il primo molare inferiore di conseguenza avrà la cuspide mesio-vestibolare che occlude tra il
secondo premolare e il primo molare superiore.
Rappresentazione grafica delle arcate dentali
Esistono vari sistemi di rappresentazione grafica dei denti decidui e permanenti. Ci sono tre tipi più
comuni:
1° sistema: Un grafico a croce diviso in quattro parti, ogni una rappresenta una emiarcata
(superiore, inferiore, destra o sinistra). I denti permanenti si raffigurano con i numeri (da 1 a 8 da
incisivo centrale a terzo molare). Quelli decidui vengo classificati con le lettere (da A a E). Nel caso
di dentizione mista viene rappresentata con numeri e lettere. Si può anche rappresentare indicando
solo l'angolo e la lettera/numero interessato.
2° sistema: Questo metodo si usa i simboli (+ o -) e i numeri. Il (+) rappresenta l'arcata superiore e
il (-) per quella inferiore; in base a dove si mette il simbolo se prima o dopo il numero viene
indicata rispettivamente l'arcata sinistra o destra.
3° sistema: Questo metodo utilizza la doppia cifra, la prima cifra da 1 a 4 (partendo dall'emiarcata
superiore destra in senso orario) sulla dentizione permanente per indicare l'emiarcata, la seconda
cifra indica il dente (da 1 a 8 come il primo sistema).
Nella dentizione decidua l'emiarcata viene indicata con la prima cifra da 5 a 8 e la seconda da 1 a 5.
Gli elementi decidui si possono indicare anche tramite i numeri romanici, questo metodo non è
quasi mai utilizzato nella pratica clinica.
PIANI SPAZIALI DI RIFERIMENTO E ASSI DI ROTAZIONE
I piani sono delle superfici immaginarie contenuta in almeno tre punti non stabiliti nella stessa retta.
Per lo studio morfologico dei denti si fa riferimento a tre piani:
1)Il piano sagittale mediano divide il corpo umano in due parti simmetriche, l'una speculare
all'altra. In bocca ogni arcata viene divisa in due, emiarcata destra e sinistra. Le sezioni sagittali
sono parallele al piano sagittale mediano.
2)Il piano frontale coronale è verticale e passa per la sutura coronale tra l'osso frontale e le due
ossa parietali. Le seziono frontali sono parallele al piano frontale. Questo piano divide il corpo in
una parte anteriore ed una posteriore, non sono simmetriche. Sezioni frontali: parallele al piano
frontale coronale.
3)Il piano trasversale divide il corpo umano in una parte superiore ed una inferiore, su questo
piano si possono studiare i movimenti di lateralità di protrusione e di retrusione. Divide le arcate in
superiore ed inferiore, le sezioni trasversali sono parallele al piano trasversale.
Assi di rotazione
Per asse di rotazione si intende la linea immaginaria attorno alla quale ruota un corpo. I movimenti
mandibolari si sviluppano in tre assi perpendicolari tra loro le quali hanno come punto di
intersezione il centro della testa dei processi condiloidei destro e sinistro. Gli assi sono:
1)L'asse orizzontale o asse cerniera collega i centri di rotazione dei condili, destro e sinistro.
Attorno a quest'asse i condili compiono un movimento di rotazione pura, cioè l'apertura e la
chiusura della bocca (primi 20-25 mm) .
Ci sono tre tipi di quest'asse: Asse cerniera terminale o individuale, asse abituale e asse arbitrario.
L'asse cerniera o individuale terminale quando i condili sono in relazione centrica.
L'asse cerniera abituale quando i condili si trovano nella massima intercuspidazione (in alcuni casi
corrisponde alla relazione centrica).
L'asse cerniera arbitrario viene determinato adottando dei centri di rotazione arbitrari
corrispondenti a punti cutanei distanti 12mm dal trago sulla linea che va dal trago all'angolo esterno
della palpebra o ai meati acustici esterni.
Questo asse pur essendo vicino all'asse individuale terminale è pur sempre approssimativo ma viene
abitualmente utilizzato sia in in protesi totale (quando risulta difficile registrare l'asso cerniera
individuale) e in protesi fissa quando si usa l'articolatore semiindividuale o semiadattabile.
2)L'asse sagittale riguarda separatamente i condili (destro o sinistro), passa attraverso la testa del
condilo in direzione antero-posteriore.
3)L'asse verticale riguarda anche questo un solo condilo, passa attraverso la testa di ciascun
condilo verticalmente dall'alto verso il basso.
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