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prova di fatica a flessione rotante
prova di fatica a flessione rotante 1 curva di Wholer 2 curva di Wholer 3 curva di Wholer 4 curva di Wholer I p punto : II punto : log( g( N f ) = log( g(10 3 ) = 3 log( N f ) = log(10 6 ) = 6 log( g(σ f ) = log( g(ασ R ) log(σ f ) = log(σ aL ) 5 curva di Wholer 6 curva di Wholer 7 Parametri - fatica Da normativa per i materiali strutturali la prova di fatica viene condotta su provini ben definiti: cilindri di piccolo diametro (in genere 10 mm) senza intaglio (nella zona di misura Kt=1) e con bassa rugosità superficiale (circa 0 0.3 3μm) Nella realtà in un componente meccanico le condizioni operative sono differenti. Nella definizione della durata a fatica di un componente bisogna, quindi, tener conto in qualche modo delle differenze. 8 Parametri - fatica Parametri che influenzano il comportamento a fatica di un componente. Materiale Condizioni Operative Geometria Dimensioni Costruzione e Lavorazioni Per la maggior parte di questi parametri si utilizza un coefficiente correttivo: 9 Parametri - fatica 10 Materiale La variabilità della composizione comporta variabilità nella risposta a fatica. Ad esempio gli acciai a seconda della loro struttura, bainitica, ferritica, perlitica e martensitica hanno un comportamento a fatica differente, (K va rispettivamente diminuendo). Anche la dimensione e l’orientamento dei grani ha influenza, così come la presenza di impurità. 11 Condizioni operative Temperature p di esercizio Ambiente corrosivo. Tipologia di carico. Frequenza dei Carichi. Usura di contatto. T Tensioni i i residue id Coefficiente di sicurezza EFFETTO DEL CARICO MEDIO. 12 Condizioni operative Temperature di esercizio: con Top < Tamb possibile frattura fragile con Top > Tamb p possibile snervamento in genere parametro correttivo come per prova di trazione Tensioni residue: possono migliorare o peggiorare il comportamento a fatica del componente: tensioni residue di compressione, p , esempio p p pallinatura (su molle elicoidali) aumentano di circa il 20% la resistenza a fatica del componente. Fattore di carico: quando le prove di fatica non sono condotte a flessione rotante ma a sforzo assiale o torsione: valori medi: 13 Dimensioni Si tiene conto delle dimensioni tramite formulazioni derivate da dati sperimentali p o tabelle p presenti in normative. Esempio p barrotti cilindrici 14 Finiture supeficiali 15 Finiture supeficiali 16 Geometria: effetto intaglio Kt = σ vero σ nominale σ aL − materiale Kf = σ aL − intaglio K f = 1 + q( K t − 1) ibilità all’intaglio ll’i t li d dell materiale t i l con q = sensibilità formule empiriche: p 17 Geometria: effetto intaglio 18 Geometria: effetto intaglio 19 Geometria: effetto intaglio 20 Effetto del carico medio ciclo alterno simmetrico: R=-1 21 Effetto del carico medio ciclo pulsante dall’origine: R=0 22 Effetto del carico medio ciclo g generico: in q questo caso R=0.412 23 Effetto del carico medio 24 Effetto del carico medio Scelto N ed effettuate prove di fatica con cicli aventi carichi medi variabili: σa N = costante σm σy σr N.B. sull’asse delle ordinate (σm=0) si ha il ciclo alterno simmetrico 25 Effetto del carico medio: curva di Haig N = costante σa σy σf σm −σy σy σy σr σR 26 Effetto del carico medio: curva di Goodman N = costante σa σf σm σy σr σR 27 Effetto del carico medio: curva di Sodeberg N = costante σa σf σm σy σr σy 28 Effetto del carico medio: curva di Gerber N = costante σa σf σm σy σr σy 29 Effetto del carico medio: curva ellittica N = costante σa σf σy σm σy σr 30 Effetto del carico medio 31 Effetto del carico medio 32 Effetto del carico medio 33 Effetto del carico medio 34 Effetto del carico medio 35 Effetto del carico medio 36 Effetto del carico medio 37 Effetto del carico medio 38 Effetto del carico medio 39 Effetto del carico medio 40