Introduzione all`analisi a fatica di sollecitazioni random
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Introduzione all`analisi a fatica di sollecitazioni random
Introduzione Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Ingegneria Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica Corso di Progettazione Meccanica A.A. 2005/2006 Introduzione all’analisi a fatica di sollecitazioni random mediante un approccio in frequenza Denis Benasciutti Material Engineer, PhD, IWE/EWE 29/05/2006 1/21 Sommario o Introduzione o Analisi di sollecitazioni random: approccio ‘time-domain’ e ‘frequency-domain’. o Conteggio ‘rainflow’. o Approccio nel dominio del tempo (‘time-domain’): • o valor medio, varianza, autocorrelazione; Approccio nel dominio della frequenza (‘frequency-domain’): • definizione di densità spettrale di potenza (PSD); • definizione di sollecitazioni a banda stretta e banda larga; • momenti spettrali e parametri di banda di una PSD; • distribuzione statistica dei massimi per una sollecitazione random; o Distribuzione dei cicli in sollecitazioni random; o Sollecitazioni a banda stretta: approssimazione Rayleigh: o Sollecitazioni a banda larga: il metodo TB. o Danno a fatica in sollecitazioni random: • danno nell’approssimazione Rayleigh; o Stima della durata attesa. o Applicazione. o Bibliografia. 2/21 Sollecitazioni ad ampiezza costante La ‘fatica’ è una possibile causa di cedimento delle strutture. Per caratterizzare la resistenza a fatica di materiali o dettagli strutturali si utilizzano prove sperimentali in laboratorio con carichi ‘semplici’ (sollecitazioni sinusoidali). Prove ad ampiezza costante s [log scale] skN=C s N [log scale] • ogni ciclo è chiaramente identificato; • per ogni ampiezza s determiniamo il corrispondente numero di cicli a rottura N. La curva SN (curva di Wöhler) è ottenuta mediante analisi statistica (regressione lineare) dei punti sperimentali. 3/21 Sollecitazioni random Le sollecitazioni in componenti meccanici in esercizio non sono ad ampiezza costante. Condizioni di esercizio Affidabilità strutturale di dettagli strutturali in esercizio: • come identificare i cicli ? metodi di conteggio • come sommare il danno di ogni ciclo ? leggi di accumulo del danno 4/21 Analisi di sollecitazioni random: possibili approcci DOMINIO DEL TEMPO DOMINIO DELLA FREQUENZA 80 Power Spectral Density (PSD) stress PSD 60 40 20 0 0 50 100 150 200 w[rad/sec] METODO DI CONTEGGIO (es. conteggio ‘rainflow’) ampiezza ampiezza DISTRIBUZIONE DEI CICLI CUMULATIVO DI CARICO n° cicli cicli cumulati LEGGE DI ACCUMULO DEL DANNO (e.g. accumulo lineare secondo Palmgren-Miner) DANNO 5/21 Conteggio dei cicli: metodo ‘rainflow’ +5 +4 +3 +2 +1 0 -1 -2 -3 -4 -5 A D I G Storia di carico (riordinata dal massimo assoluto) H H F A D G B C C A E E O C C C B B F Turning points: • massimi: A, B, C, E, G • minimi: B, D, F, H F conteggio ‘rainflow’ Cicli: ED, CF, GH, AB Il conteggio ‘rainflow’ identifica i cicli accoppiando massimi e minimi. • il numero di cicli contati è uguale al numero di massimi (es. 4 massimi → 4 cicli); • il massimo ed il minimo assoluti si accoppiano a formare il ciclo di range massimo (CF); • gli altri cicli si formano accoppiano ogni massimo con un minimo, ad esso immediatamente vicino (es. DE, GH, AB) o lontano (es. CF). La complessità dell’algoritmo del conteggio ‘rainflow’ non permette di prevedere a priori le modalità di associazione massimo/minimo nella identificazione dei cicli. 6/21 Caratterizzazione processo random: ‘time-domain’ x(t) T 1 µ x = ∫ x ( t ) dt T 0 x(t+τ) x(t) t τ 1 σ = T 2 x valor medio T 2 ( ) x ( t ) − µ dt x ∫ varianza 0 T T σ x2 1 R (τ ) = ∫ x(t ) x(t + τ ) dt T 0 R ( −τ ) = R (τ ) simmetria R (0) = σ x2 se µ x = 0 autocorrelazione 7/21 Legame ‘time-domain’ e ‘frequency-domain’ La PSD e l’autocorrelazione sono una coppia di trasformate di Fourier : +∞ ⎧ − i 2π f τ S ( f ) R ( τ ) e dτ = ⎪ ∫ ⎪ −∞ ⎨ ∞ ⎪ R (τ ) = S ( f ) ei 2π f τ df ∫ ⎪ ⎩ −∞ Wiener-Khinchine (1930) Le relazioni di W-K trasferiscono tutte le proprietà del processo random dal dominio del tempo a quello della frequenza. POWER SPECTRAL DENSITY AUTOCORRELAZIONE (PSD) S( f ) ≥ 0 ∀f S (− f ) = S ( f ) simmetria 8/21 Sollecitazione random: PSD e autocorrelazione Banda stretta (narrow-band) 2 R( τ) S(f) [MPa /Hz] 1 x(t) [MPa] 3 0.25 2 0.5 0.2 0.15 1 0 0.1 0 -1 -0.5 0.05 -2 0 -100 0 100 -1 0 0.1 0.2 -3 0 0.1 τ [sec] f [Hz] 0.2 0.3 0.4 0.3 0.4 t [sec] Banda larga (wide-band) 2 R( τ) S(f) [MPa /Hz] 1 3 0.25 2 0.5 0.2 0.15 1 0 0.1 0 -1 -0.5 0.05 0 -100 x(t) [MPa] -2 0 f [Hz] 100 -1 0 0.1 τ [sec] 0.2 -3 0 0.1 0.2 t [sec] 9/21 Caratterizzazione della PSD Per caratterizzare la ‘geometria’ della PSD si definiscono : momenti spettrali λn = +∞ ∫ f n S ( f ) df −∞ parametri di banda α1 = λ1 λ0 λ2 α2 = λ2 λ0 λ4 0 ≤ α1 , α 2 ≤ 1 In base alle relazioni di Wiener-Khinchine si ha che : +∞ λ0 = σ = ∫ S ( f ) df = Area ( PSD) 2 x −∞ il momento di ordine zero (=area della PSD) è la varianza della sollecitazione random. 10/21 Interpretazione geometrica dei parametri di banda I parametri di banda sono coefficienti adimensionali che sintetizzano la ‘forma’ di una PSD. Banda stretta α1 , α 2 → 1 banda stretta α1 , α 2 → 0 banda larga Banda larga Bimodale α1 = 0.9999 α1 = 0.9449 α1 = 0.6661 α 2 = 0.9997 α 2 = 0.8477 α 2 = 0.3600 2 2 2 S(f) [MPa /Hz] S(f) [MPa /Hz] S(f) [MPa /Hz] 0.25 0.25 0.25 0.2 0.2 0.2 0.15 0.15 0.15 0.1 0.1 0.05 0.05 0 -100 0 f [Hz] 100 0 -100 - 0.1 0.05 0 f [Hz] 100 0 -100 0 100 f [Hz] 11/21 Sollecitazioni gaussiane: distribuzione di massimi e minimi Processi gaussiani: seguono una distribuzione normale rispetto al valor medio. x(t) 4 2 2 2 0 0 0 x STORIA DI CARICO -2 -4 u DISTRIBUZIONE GAUSSIANA 4 4 -2 0 0.1 0.2 0.3 0.4 -4 DISTRIBUZIONE DEI MASSIMI α2 = 0 α 2 = 0.5 α2 = 1 -2 0 0.2 t -4 0.4 0 0.2 f(x) 0.4 0.6 0.8 p p (u) Per processi gaussiani la PSD permette di determinare la distribuzione dei massimi: • processo a banda larga (α2<1) : • processo a banda stretta (α2=1) : pp ( u ) = pp ( u ) = 1−α 2 2 2π σ 2 x u σ 2 x − e − e u2 2 σ x2 u2 2 σ x2 (1−α 22 ) α u + 22 e σx (u ≥ 0) − la distribuzione delle valli è simmetrica rispetto al valor medio: − u2 2 σ x2 ⎛ ⎞ α2 u ⎜ ⎟ Φ 2 2 ⎜ σ (1 − α ) ⎟ x 2 ⎠ ⎝ (distribuzione Rayleigh) p v ( u ) = pp ( − u ) − in un processo a banda stretta tutti i picchi sono positivi (maggiori del valor medio). 12/21 Distribuzione dei cicli in sollecitazioni random Nel conteggio ‘rainfow’ i cicli si formano accoppiando massimi e minimi. Per formare i cicli non è sufficiente conoscere la posizione assoluta di massimi e minimi (cioè la loro distribuzione statistica), ma anche la loro posizione relativa. In una sollecitazione random, la complessità dell’algoritmo ‘rainflow’ non permette in generale di ricavare la distribuzione statistica dei cicli contati direttamente dalla distribuzione dei massimi e minimi (cioè dalla PSD), tranne che in casi molto semplici (es. sollecitazioni a banda stretta). 13/21 Sollecitazioni a banda stretta: approssimazione Rayleigh x(t) In un processo a banda stretta sappiamo che ad ogni massimo segue un minimo quasi simmetrico. s E’ quindi intuitivo individuare un ciclo associando ad un massimo il minimo seguente. Quindi il valore dell’ampiezza s di un generico ciclo 5 coincide con il valore del massimo (vedi figura). s/σ X La distribuzione delle ampiezze è quindi nota e coincide con la distribuzione dei massimi (distribuzione Rayleigh): cumulativo osservato approssimazione Rayleigh 4 3 p( s) = 2 banda stretta α1 = 0.9999 α2 = 0.9997 1 s σ 2 x e s2 − 2 2σ x 0 1 10 100 1000 10000 cicli cumulati 14/21 Sollecitazioni a banda larga L’approssimazione Rayleigh è rigorosamente corretta solo per sollecitazioni a banda stretta. Infatti, in sollecitazioni a banda larga non è detto che ad un massimo segua un minimo simmetrico rispetto al valore medio: 3 x(t) 2 1 0 -1 -2 -3 0 0.05 0.1 0.15 t 0.2 0.25 0.3 Applicare l’approssimazione Rayleigh a sollecitazioni a banda larga può quindi risultare errato. In particolare, in sollecitazioni a banda larga l’approssimazione Rayleigh tende a stimare cicli di ampiezza maggiore di quelli effettivamente contati con il metodo ‘rainflow’. 15/21 Sollecitazioni a banda larga Tuttavia, come accennato in precedenza, a causa della complessità dell’algoritmo con cui il conteggio ‘rainflow’ accoppia massimi e minimi per definire i cicli di fatica (un massimo non è sempre accoppiato con il minimo seguente), non è possibile definire statisticamente in modo esatto la distribuzione dei cicli in una sollecitazione a banda larga. Pertanto i metodi esistenti in letteratura forniscono solamente stime approssimate della distribuzione dei cicli 5 p( s ) (adottando, ad esempio, opportune combinazioni di distribuzioni). s/σ X Esempio cumulativo osservato approssimazione Rayleigh 4 metodo TB metodo TB (Benasciutti & Tovo, 2002-2005) p( s ) = b α 2 3 banda larga 2 α1 = 0.2 α2 = 0.1 b = 0.134 1 s σ x2 − e s2 2 σ x2 + (1 − b) s α 22 σ x2 − e ( α1 − α 2 )[1.112 (1 + α1α 2 − (α1 + α 2 ) ) e 2.11α b= (α 2 − 1 )2 2 s2 2 α 22σ x2 + (α1 − α 2 ) ] 0 1 10 100 1000 10000 100000 cicli cumulati 16/21 Danno a fatica in sollecitazioni random Data la relazione SN : ampiezza sk N = C in ipotesi di Miner, il danno di 1 ciclo di ampiezza s è : 1 sk = N C Il danno totale nel tempo T è la somma del danno: sik ni D(T ) = ∑ C i si ni n° cicli si ni ampiezza i-esima n° cicli contati con ampiezza si La sommatoria è estesa a tutti i livelli di ampiezza si presenti. Il numero totale di cicli contati è quindi N (T ) = ∑n i . i In sollecitazioni random, l’istogramma si approssima con una distribuzione continua Se N(T) è il numero di cicli contati nel tempo T, il numero di cicli con ampiezza s è p(s ) . N (T ) p( s )ds Sostituendo la sommatoria con l’integrale, otteniamo il danno nel tempo T : ∞ sk D (T ) = N (T ) ∫ p( s ) ds C 0 Eq. (1) 17/21 Danno nell’approssimazione Rayleigh In un processo a banda stretta: x(t) • le ampiezze seguono una distribuzione Rayleigh: s p( s) = s σ x2 − e s2 2 σ x2 • Il numero dei cicli coincide con il numero di attraversamenti dello zero: ν0 = N (T ) = ν 0T λ2 λ0 Sostituendo quindi in Eq.(1) si calcola il danno atteso nel tempo T : ∞ DRAY (T ) = N (T ) ∫ 0 ∞ s s νT p ( s ) ds = 0 ∫ s k 2 e C C 0 σx k − s2 2 σ x2 ds = .... ∞ svolgendo i calcoli ed introducendo la ‘funzione gamma’ Γ( a ) = ∫ u a −1e −u du si ottiene: 0 DRAY (T ) = ν 0T C ( 2σ ) Γ⎛⎜⎝1 + k2 ⎞⎟⎠ 2 x k approssimazione Rayleigh 18/21 Stima della durata attesa a fatica x(t) STORIA DI CARICO Il danno a fatica cresce nel tempo. 2 La rottura per fatica avviene all’istante Tf in cui il danno raggiunge il valore unitario. 1 0 -1 Pertanto la durata a fatica Tf è definita dalla relazione: -2 -3 t D(T) DANNO D(T f ) = 1 1 Tf 0.5 0 T Esempio T fRAY = Tf C ν0 ( 2σ ) Γ⎛⎜⎝1 + k2 ⎞⎟⎠ 2 x k 19/21 Applicazione x2 m2 k2 x1 z MODELLO SEMPLICE DI SOSPENSIONE FUNZIONE DI RISPOSTA IN FREQUENZA 2 |H(f)| c2 m1 k1 c1 4 f PROFILO STRADALE RANDOM 2 • conosciamo la PSD dell’input esterno • conosciamo la risposta in frequenza del sistema (es. analisi FEM) 0 -2 -4 0 0.1 0.2 0.3 0.4 Se il sistema è lineare, posso determinare la PSD della risposta: 2 S out ( f ) = H ( f ) Sin ( f ) 20/21 Bibliografia Libri Lutes LD, Sarkani S. Stochastic analysis of structural and mechanical vibrations. PrenticeHall, 1997. Muscolino G. Dinamica delle strutture. McGraw-Hill, 2002. Benasciutti D. Fatigue analysis of random loadings. Tesi di Dottorato, Dipartimento di Ingegneria, Università di Ferrara, pp. 254. (http://www.ing.unife.it/costrmacch/bena/pdf/PhD_Thesis_2005.pdf) Articoli su rivista Atzori B., Tovo R. I metodi per il conteggio dei cicli di fatica: stato dell'ar-te, problemi e possibilità di sviluppo. ATA Ingegneria Automobilistica, 1994, 47(4), 175-183. Tovo R. Cycle distribution and fatigue damage under broad-band random loading. Int. J. Fatigue, 2002, 24(11), 1137-1147. Benasciutti D, Tovo R. Spectral methods for lifetime prediction under wide-band stationary random processes. Int J Fatigue, 2005, 27(8), 867-877. Benasciutti D, Tovo R. Comparison of spectral methods for fatigue analysis in broad-band Gaussian random processes. In press in Prob Eng Mechanics (doi:10.1016/j.probengmech.2005.10.003). 21/21