Comments
Transcript
Presentazione Enrico Totò formatore Inas Cisl E.R.
Enrico Totò INAS Emilia Romagna Sentenza Corte Costituzionale 316/2010 2 L’art 38, della Costituzione impone che al lavoratore siano garantiti «mezzi adeguati» alle esigenze di vita in presenza di determinate situazioni che richiedano tutela. Lo strumento della perequazione automatica è finalizzato a garantire nel tempo l’adeguatezza e la proporzionalità del trattamento pensionistico. Deve essere congrua rispetto alla sua finalità: tutelare il potere di acquisto delle pensioni nel tempo. 2 Sentenza Corte Costituzionale 316/2010 3 La garanzia costituzionale incontra il limite delle risorse disponibili. A tale limite il Governo ed il parlamento devono uniformare la legislazione di spesa, con particolare rigore a presidio degli equilibri del sistema previdenziale. 3 «..la frequente reiterazione di misure intese a paralizzare la perequazione, esporrebbe il sistema ad evidenti tensioni con gli invalicabili principi di ragionevolezza e proporzionalità, perché le pensioni, sia pur di maggiore consistenza, potrebbero non essere sufficientemente difese in relazione ai mutamenti del potere di acquisto della moneta». PEREQUAZIONE PENSIONI 2012‐ 2013 (art.24, c.25 legge 214/11) Periodo di riferimento Importo pensione pari o inferiore a 3 volte il TM Importo pensione superiore a 3 volte il TM Anni 2012 e 2013 Rivalutazione nella misura del 100% Nessuna rivalutazione TM 2011: € 468,35 Perequazione 2012: 2,6% • pensioni fino ad € 1.405,05 = 100% di perequazione • pensioni oltre € 1,405,05 e fino a € 1.441,58 = viene garantito l’importo di € 1.441,58 • pensioni oltre € 1.441,58 = nessun aumento di perequazione. 4 PEREQUAZIONE PENSIONI 2012‐ 2013 (art.24, c.25 legge 214/11) TM 2 TM 3 TM P 100% perequazione (fino a 3 TM) perequazione fino a concorrenza NO PEREQUAZIONE (oltre 3 TM + P) Norma di salvaguardia Se l’importo della pensione è compreso fra 3 volte il TM e 3 volte il TM incrementato della perequazione, l’aumento di rivalutazione viene attribuito fino a tale limite maggiorato 5 EFFETTI BLOCCO PEREQUAZIONE PENSIONI 2012 Classe di importo n. Pensionati Perequazione media dovuta non erogata Totale perequazione non erogata 1500‐1749,99 1.399.180 40,36 734.121.762 1750‐1999,99 1.029.585 45,82 613.282.601 2000‐2249,99 800.445 51,46 535.481.696 2250‐2499,99 555.460 56,99 411.523.650 2500‐2999,99 631.059 64,53 528.568.708 3000‐ oltre 776.609 95,07 959.818.829 Totale 2012 5.192.338 3.782.797.247 6 EFFETTI BLOCCO PEREQUAZIONE PENSIONI 2013 Classe di importo n. Pensionati Perequazione media dovuta non erogata Totale perequazione non erogata 1500‐1749,99 1.399.180 47,44 862.902.290 1750‐1999,99 1.029.585 54,02 723.036.362 2000‐2249,99 800.445 60,65 631.110.860 2250‐2499,99 555.460 67,16 484.961.017 2500‐2999,99 631.059 73,80 605.438.005 3000‐ oltre 776.609 111,85 1.129.228.316 Totale 2012 5.192.338 4.436.676.850 7 EFFETTI BLOCCO PEREQUAZIONE PENSIONI 2012 ‐ 2013 Perequazione persa nei due anni di blocco 8.219.474.097 Numero di pensionati coinvolti 5.192.338 Riduzione media pro‐capite ‐ 1584 euro 8 PEREQUAZIONE PENSIONI dal 2014 La legge 228 del 2012 aveva ripristinato a partire dal 2014 il sistema di perequazione per fasce orizzontali, vigente prima del blocco Importo della pensione fino a 3 volte il trattamento minimo 100% Importo della pensione da 3 a 5 volte il trattamento minimo 90% Importo della pensione oltre 5 volte il trattamento minimo 75% 9 PEREQUAZIONE PENSIONI dal 2014 La legge di stabilità n. 147/2013 per il triennio 2014‐2016 ha previsto una diversa modalità di perequazione passando dalle fasce orizzontali, vigente prima del blocco a quelle verticali Importo complessivo pensione fino a 3 volte il trattamento minimo 100% Importo complessivo pensione da 3 a 4 volte il trattamento minimo 95% Importo complessivo pensione da 4 a 5 volte il trattamento minimo 75% Importo della pensione da 5 a 6 volte il trattamento minimo 50% Oltre 6 volte il trattamento minimo 40‐45% 10 PEREQUAZIONE PENSIONI dal 2014 Al momento l’INPS, per l’anno 2014, ha operato la perequazione prevista nel disegno di legge modificata poi con la legge di stabilità stabilità n. 147/2013 in alcune part, con riserva di ricalcolo Fasce Misura pereq. Importo perq. Importo fascia Fino a 3 volte minimo (*) 100% 1,2% Fino a 1.486,29 Oltre 3 volte ed entro 4 volte (*) 90% 1,08% Oltre 1.486,29 e fino a 1.981,72 Oltre 4 volte ed entro 5 volte (*) 75% 0,90% Oltre 1.981,72 e fino a 2.477,15 Oltre 5 volte ed entro 6 volte (*) 50% 0,60% Oltre 2.477,15 e fino a 2.972,58 Oltre 2.972,58 Importo fisso Aumento di 17,84 euro (*) Esistono fasce di garanzia quando calcolata la perequazione con la fascia di appartenenza, il risultato ottenuto è inferiore al limite della fascia precedente perequato 11 EFFETTI PEREQUAZIONE PENSIONI dal 2014 Il passaggio del sistema di perequazione da fasce orizzontali a fasce verticali determina un taglio di spesa nel periodo 2014‐2016 di circa 5 miliardi di euro, come certificato dalla Ragioneria Generale dello Stato Classi Aliquota regole Aliquota regole precedenti 2014 % % Differenza % Fino a 3 1,20 1,20 ‐‐‐‐‐‐ Da 3 a 4 1,20 1.14 ‐0,06 Da 4 a 5 1,18 0,90 ‐0,28 Da 5 a 6 1,16 0,60 ‐0,56 Da 6 a 7 1,15 0,60 ‐0,56 Da 13 a 14 1,00 0,60 ‐0,40 Da 18 a 19 0,97 0,60 ‐0,37 12 OBIETTIVO dei blocchi e della riforma del sistema perequativo ‐Le pensioni calcolate con il sistema retributivo, con il blocco della perequazione, sono destinate ad impoverirsi tanto più elevata sarà l’inflazione (Fornero) ‐Le pensioni riconosciute in passato sono complessivamente più favorevoli di quelle che si matureranno con le nuove regole. Deindicizzare le pensioni più elevate costituisce uno strumento per contenere le sperequazioni (Polillo) 13 EFFETTI PEREQUAZIONE PENSIONI dal 2014 ‐Tutte le pensioni subiscono una riduzione a partire da importi superiori a 3 volte il trattamento minimo ‐La riduzione massima si raggiunge nella classe di importo tra 5 e 6 volte il trattamento minimo (2.477,15 – 2972,58 lordi) ‐A partire dalla classe successiva lo scarto tra vecchia e nuova aliquota si riduce progressivamente ‐Se non si riforma la rivalutazione dovuta all’inflazione con una % riconducibile alla dinamica reale della ricchezza prodotta dal paese e non si ripristina il sistema di perequazione per fasce orizzontali nel giro di pochi anni si assisterà ad un impoverimento progressivo del potere di acquisto di tutte le pensioni medio basse. 14 EFFETTI RIFORMA ACCESSO AL PENSIONAMENTO legge 214/2011 ‐Nel 2013 sono state liquidate 649.621 nuove pensioni in calo del 43% rispetto ai 1.146.340 nuovi assegni liquidati nel 2012 ‐Le pensioni eliminate nel 2013 sono state 742.195 determinando un saldo di quasi 100.000 pensioni in meno viventi nell’anno. ‐Le previsioni INPS per il 2014 vanno nell’incremento di tale tendenza: previsti 596.556 nuove pensioni a fronte di 739.924 assegni da eliminare. ‐Il crollo più vistoso coinvolgerà le pensioni di anzianità che passeranno dalle 170.604 del 2013 alle 80.457 previste per il 2014 calo del 52,8%. 15