Quelli che... il Sambe - CENTRO SALESIANO San Benedetto
by user
Comments
Transcript
Quelli che... il Sambe - CENTRO SALESIANO San Benedetto
in questo numero La santità consiste nello stare sempre allegri Pag. 2 L’Ape Angolo del direttore Pag. 3 Carisolo Intervista a don Massimo Pag. 4 Gite Pag. 5 intervista doppia la castagnata Pag. 6 emergenza Terra I disegni Pag. 7 sambe sport La politica caro diario digitale.. Pag. 8 cruciverba Gli scacchi apple ios 7.0 Anno XII, numero 1, novembre 2013 Quelli che... il Sambe L’Ape Carissimi Lettori, eccoci di nuovo anche quest’anno con una freschissima redazione che ha tanta voglia di fare un giornale sempre più bello e ricco di notizie curiose e interessanti. Quest’anno siamo al terzo e ultimo anno di preparazione al Bicentenario della nascita di Don Bosco. Il Rettor maggiore ci invita a riflettere sulla spiritualità salesiana. Una bella occasione per ritrovare uno spazio da dedicare alla nostra anima, sempre lasciata così sola… A tal proposito mi viene in mente una storia… “C'era una volta un celebre funambolo. Tutti riconoscevano la sua stupefacente abilità: nessuno ricordava di averlo mai visto vacillare o cadere. Un giorno, il circo dove il funambolo lavorava si trovò in serie difficoltà finanziarie. Il direttore propose al funambolo di alzare il filo e di aumentare la distanza del percorso per attirare più gente. I lavoratori del circo avevano posto tutta la loro fiducia nel loro funambolo ed erano sicuri di ottenere un successo strepitoso. Rivolgendosi ai suoi compagni di lavoro, il funambolo chiese loro: "Siete sicuri che ci riuscirò?". Tutti risposero: "Abbiamo fiducia in te e siamo assolutamente certi che ci riuscirai". L'esibizione del funambolo fu un grande successo. Ogni giorno la gente faceva la coda al botteghino del circo per assistere allo straordinario spettacolo di abilità e di coraggio. Dopo un anno di successo, il direttore volle procurare al circo una maggiore risonanza e propose al funambolo una prestazione eccezionale per attirare ancora più gente. Propose di sistemare un cavo d'acciaio da una riva all'altra di una cascata vertiginosa e di invitare tutta la gente della regione, i giornalisti e le televisioni per quella esibizione senza precedenti. Tutti i membri del circo rinnovarono la loro fiducia al funambolo. Questi non esitò e accettò la sfida. Già pronto per la pericolosissima traversata sull'esile filo, chiese ancora una volta a tutti i compagni se erano sinceri nell'affermare una fiducia illimitata in lui. "Sì!", gridarono tutti senza eccezione. Il funambolo partì e l'impresa riuscì perfettamente, con tutti gli spettatori in delirio. Improvvisamente il funambolo alzò una mano e chiese di parlare. "La vostra fiducia in me è grandissima", disse. "Certo", proclamò uno del circo a nome di tutti. "Allora, vi voglio proporre una prodezza ancora più straordinaria!". "Magnifico! Dicci che cos'è. La nostra fiducia in te è sconfinata: qualunque cosa proponi, accetteremo!". "Propongo di camminare con una carriola su questo cavo d'acciaio e di fare il viaggio di andata e ritorno. Siccome la vostra fiducia nella mia abilità è senza limiti, chiedo a uno di voi di salire sulla carriola per fare con me la traversata". Nessuno volle salire.” Gesù salì su una barca e i suoi discepoli lo accompagnarono. improvvisamente sul lago si scatenò una grande tempesta, e le onde erano tanto alte che coprivano la barca. Ma Gesù dormiva. i discepoli si avvicinarono a lui e lo svegliarono gridando: "Signore, salvaci! Stiamo per morire!". Gesù rispose: "Perché avete paura, uomini di poca fede?" (Matteo 8,23-26). Quest’anno siamo invitati a rivedere il nostro rapporto con Dio e la nostra anima, dobbiamo ripensare alla nostra fede… Speriamo che alla fine possiamo riscoprire la bellezza della nostra anima e del grande dono che è l’amore di Dio per tutti noi. Buona lettura!!! 2 Cari Ragazzi, sono felicemente già passati due mesi dal primo giorno che sono arrivato in mezzo a voi, era il 27 agosto. Come sapete il mio è un ritorno a Parma, infatti nel lontano 1997-1999 ho svolto qui il mio tirocinio salesiano, cioè quel periodo di intensa attività che ogni giovane salesiano deve fare prima dell’impegno teologico, come ha fatto Michele negli scorsi anni. A Parma e nella Scuola Media ho imparato, sul campo, ad essere e a fare il salesiano. Ricordo ancora l’accoglienza calorosa e signorile delle famiglie e dei ragazzi di allora. Che bello, che soddisfazione! Come oggi, come voi! Per ogni salesiano, e quindi anche per me, voi ragazzi siete la cosa più bella che ci possa capitare. I ragazzi, per don Bosco erano da amare e da valorizzare, anche se da orientare. Voi avete il diritto di trovare degli adulti significativi che volendo il vostro bene possano anche farsi vostri compagni di viaggio per orientarvi nella vita al bene. E’ bello essere giovani…è impegnativo essere giovani! I ragazzi come voi e i giovani per noi salesiani e per i nostri collaboratori sono una ragione di vita! E allora la prima cosa che vorrei dirvi è GRAZIE che siete giovani e Grazie perché ci siete e siete qui! Ogni casa salesiana, per sua vocazione, dovrebbe essere una Casa che Accoglie i ragazzi e i giovani, in particolare per cercare di avviarli ad un’educazione completa, ad un’istruzione serie e alla ricerca di una vita di fede bella. Ogni casa salesiana dovrebbe essere allora una scuola che avvia alla vita, una parrocchia che evangelizza e un oratorio per incontrarsi come amici. La formazione dell’onesto cittadino e la cura del buon cristiano si propone in ogni casa di don Bosco! Questo dovrebbe essere il SAN BENEDETTO! Questo per ciascuno di voi! Che bello se il San Benedetto fosse sempre di più e meglio quello che abbiamo detto, anche grazie a voi. Il San Benedetto, facendo un po’ il poeta, vorrebbe portare sul vostro volto un sorriso speciale: il sorriso di don Bosco per voi a Parma! La seconda cosa che vi devo dire è che voi dovete essere fieri ed orgogliosi di avere la possibilità di avere don Bosco che vi sorride ogni mattina quando venite a Scuola. Non un sorriso formale o finto, che nasconde le difficoltà, ma un sorriso che porta speranza, perché da noi ci deve essere sempre e in tutti, dal portinaio all’insegnate, da don Giorgio al direttore, dalla bidella all’inserviente mensa, da Niccolò a Cugini, passando per Giovanni, il Sorriso di Don Bosco! Come dice sempre bene papa Francesco non vogliamo farci rubare la speranza: ecco un sorriso! Dobbiamo impegnarci tutti a sorridere di più! Ma come si fa sorridere di più? Il segreto ce lo regala ancora lui, don Bosco! Quando Domenico Savio, un 29 giugno di molti anni fa, chiese a don Bosco la ricetta per essere felice, egli gli rilasciò la ricetta per il sorriso. Essa, come sapete, si compone di tre ingredienti che così presenta lo stesso don Bosco: «Quando tua mamma fa una torta, usa una ricetta che indica i vari ingredienti da mescolare: lo zucchero, la farina, le uova, il lievito... Anche per farsi santi (per essere felici) ci vuole una ricetta, e io te la voglio regalare. È formata da tre ingredienti che bisogna mescolare. Primo: allegria. Ciò che ti turba e ti toglie la pace non piace al Signore. Caccialo via. Secondo: i tuoi doveri di studio e di preghiera. Attenzione a scuola, impegno nello studio, pregare volentieri quando sei invitato a farlo. Terzo: far del bene agli altri. Aiuta i tuoi compagni quando ne hanno bisogno, anche se ti costa un po’ di disturbo e di fatica. La ricetta della santità è tutta qui». Domenico Savio, un ragazzino come voi, ci pensò su. I primi due «ingredienti», gli pareva di averli. Nel far del bene agli altri, invece, qualcosa di più poteva fare, pensare, inventare. E da quel giorno ci provò. La terza ed ultima cosa che vi devo dire è proviamo, quest’anno, ad essere felici, mettendo in pratica questi tre consigli di don Bosco. Se lo faremo saremo noi per prima felici, saremmo noi per primo un bel sorriso. E saremo noi un sorriso per gli altri. E così renderemmo più bella la nostra famiglia, il nostro San Benedetto, la nostra città e il nostro mondo! Dai proviamoci tutti insieme. SORRIDIAMO! Con Affetto, don Massimo Massironi vostro Direttore Il 27 ottobre, in tanti, tra genitori e ragazzi, ci siamo ritrovati per vedere l'atteso direttore, incuriositi dal suo aspetto, dal suo primo discorso, e dal modo che avrebbe avuto di stare insieme a noi. Nel tardo pomeriggio, dopo esserci salutati e riuniti insieme, ad accoglierci abbiamo trovato anche altri salesiani e animatori, come Michele, Giovanni, Don Giorgio, ecc. Don Massimo si é presentato con vari ragazzi ed é andato nella chiesa del San Benedetto dove ci siamo riuniti assieme a lui, a Don Giuliano e all'ispettore Don Claudio per prepararci alla cerimonia che segnava l'inizio dei suoi anni da direttore nella nostra scuola. Verso metà della cerimonia, Don Massimo ha letto gli articoli delle costituzioni salesiane che parlano dei compiti importanti del direttore e, alla fine, ha fatto la sua professione di fede e il giuramento di fedeltà che lo ha reso ufficialmente il nuovo direttore del Sambe! Abbiamo tutti ringraziato anche Don Giuliano per come ha svolto bene il suo lavoro e per quanto gli siamo affezionati. Dopo la benedizione, é finita la cerimonia e siamo andati a cena. Tra chiacchiere allegre, abbiamo mangiato al buffet che ci hanno offerto; infine abbiamo salutato il nuovo direttore con una marcia e alcune frasi dove lo ringraziavamo per aver accettato il suo incarico e per essere insieme a noi. La giornata é finita con un gelato in mano e saluti festosi. di Anna Tambini Come mai, e a che età, ha deciso di fare il prete? Ho sempre avuto la passione per l’oratorio e i ragazzi. La mia famiglia è molto cattolica ed è stato guardando l’esempio di alcuni sacerdoti in terza media che mi sono chiesto se potevo fare come loro. Poi ho continuato i miei studi ed è a 24 anni che sono diventato salesiano. Perché salesiano? Ho scelto di diventare salesiano perché essi non solo si occupano della parrocchia ma in più lavorano in comunità. Stare insieme e in compagnia mi rendeva più sereno che stare da solo. Inoltre mi piace molto stare in cortile con i giovani. I suoi genitori di che opinione erano? Mio padre disse subito che se lo aspettava e mi appoggiò. Mia mamma fu dapprima contrariata, ma poi, dopo il primo anno da salesiano, divenne contenta perché lo ero anch’io. Che studi ha fatto? Ho fatto le magistrali, ora liceo sociopedagogico, filosofia e teologia per diventare salesiano . Come si è trovato al Sambe da giovane, c’era qualche salesiano d’ora? Sono venuto al San Benedetto quando da due anni ero salesiano, nel 1997. Mi sono trovato molto bene, tanto che feci molta fatica poi a partire. Don Giorgio era a Parma da due anni e era un po’ rigido, ma è grazie a lui che ho imparato a insegnare, ho scoperto la disciplina e lo stare bene insieme ai giovani in cortile. Che differenza trova tra l’insegnare al liceo e fare il direttore? La differenza è tanta, nel liceo ti occupi quasi solo dei tuoi ragazzi, fai “l’animale da cortile”, mentre da direttore hai tante richieste a cui devi dare delle risposte e responsabilità su tutto e tutti. Questo ti fa stare un po’ più in ufficio, ma riesco a stare comunque tra i giovani. Insomma, il ruolo è diverso, prima avevo 270 ragazzi, ora 400 e mi devo occupare di più settori. Come si trova a fare il direttore? Ti rispondo alla fine dell’anno…se sono ancora vivo:-D Quale è l’età che ha preferito della sua vita? Mi è piaciuta molto l’età tra i 18 e i 24 anni, quando inizi ad assaporare e sperimentare l’indipendenza, la patente, la macchina nuova… L’altra è quella che vivo ora con voi. Per me il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo e dobbiamo viverlo ora, al massimo, perché non c’è il”secondo tempo”. Il voto che darebbe alla sua vita? Otto meno, più che sufficiente, ma c’è ancora spazio per migliorare. Quale è stato il momento più bello della sua vita? È stata l’ordinazione sacerdotale, la puoi capire solo se la vivi… Cosa pensa in generale dei ragazzi delle medie? Tanta roba… :-D Cosa vorrebbe lasciare ai lettori delle medie? Aiutiamoci insieme a diventare sempre più, e sempre meglio, ciò che siamo… P.S: siete nel cuore del direttore! 3 Di Parlanti e DiFazio Non era una bella giornata, c’era freddo e il cielo era scuro, sembrava quasi che soffiasse un gelido vento di collera. Nel tragitto alcuni messaggiavano , altri ascoltavano la musica e altri giocavano a “nomi,cose,animali,cibi”. Dopo l’arrivo ci inoltrammo nella galleria dove ci riempimmo cuore e occhi delle magnifiche pietre incastonate che disegnavano la natura marina. A Riomaggiore i prof. ci lasciarono 15 minuti per fare acquisti, prendemmo di tutto. Successivamente tornammo giù in paese e salimmo sul traghetto dove mangiammo a go-go il fritto misto ed era delizioso ( sai che nausea!). A Monterosso non ci perdemmo lo spettacolo delle 5 terre: scogli che sovrastavano le spiagge, marmi che sembravano figure umane e mari sconfinati che si appoggiavano sopra muri di sabbia. Alle 12.00 arrivammo in spiaggia dove pranzammo e ci divertimmo un mondo. Ad esempio: tirammo dei sassi nell’acqua e “pocciammo” i piedi. Arrivati a La Spezia ci dissero di correre (come una mandria di bufali) per prendere il treno che ci avrebbe condotto a casa. Anche i prof. si sono molto divertiti e sono stati molto simpatici. Vorremmo ritornarci sempre con il Sambe perché è stata una gita bellissima ed emozionante! Di Giulia Sesini Quella mattina mi sono svegliata al volo perché in occasioni simili non mi piace arrivare all’ultimo momento ; per fortuna avevo preparato il giorno precedente i vestiti e l’occorrente per la gita. Mi aveva accompagnata la mamma in auto,fino al cortile della scuola, dove erano parcheggiati due pullman per le classi 1a/b/c. I miei compagni erano in fila tutti ansiosi di cominciare questa nuova avventura. Una volta saliti e presi i posti abbiamo iniziato a chiacchierare , cantare ed ascoltare musica dai nostri cellulari, fino al momento in cui le curve si facevano monotone e noiose, provocando una catena di vomiti. Giunti alla nostra prima tappa, ci siamo fermati per una breve sosta e, dopo circa una ventina di minuti, ci siamo incamminati per salire la montagna guidati dai nostri professori. C’erano molti alberi, sentieri, funghi e anche impianti di seggiovie . A metà strada Giorgia, sbadatamente, ha calpestato un alveare di vespe collocato ai bordi di una stradina stretta e striminzita dove tutti dovevamo obbligatoriamente passare. In una manciata di secondi quattro miei compagni sono stati punti . La guarigione è stata dolente, ma alla fine è passato tutto. Sbucati da dietro il versante della montagna, compare davanti a noi un lago con acqua limpida e trasparente. Sul lago si affacciava un rifugio, utile per sostare di notte . Abbiamo faticosamente aggirato il lago per poi tornare al punto di partenza. Finalmente il pranzo al sacco con panini bibite e merendine! Rilassati ed entusiasti , ci siamo recati al nostro mezzo percorrendo una sassaia, erano sassi discordati perciò era facile cadere. Tutto ad un tratto scese una nebbia abbastanza fitta con poca visibilità. Saliti sul pullman con gli stessi posti dell’andata, il viaggio durò all’incirca un' ora e mezza. Arrivati a Parma al punto di raccolta della mattina, ci salutammo felici di questa giornata. E’ stata una gita bella, emozionante, anche se faticosa!!!!! 4 Di Buzzi , Trincanato, Cattani e Leoni NOME: Elisa COGNOME : Adorni HOBBY: Corsa MOMENTO PIÙ BELLO DELLA SUA VITA: quando ho conosciuto il mio fidanzato VOTO CHE DA ALLA SUA VITA: 9 e mezzo CHE LAVORO VOLEVA FARE DA BAMBINA: l’architetto o la pediatra FILM PREFERITO: “Il magico mondo di Amelie” CANTANTE PREFERITO: Led Zeppelin VOTO PIU BASSO: 4 in Latino PRIMO BACIO: 13 anni FIGURA PIU BRUTTA: sono inciampata in via Mazzini COSA CAMBIEREBBE DI SE: vorrei essere piu alta COME PENSA DI ESSERE PER I SUOI ALUNNI: spero di essere simpatica COSA DICE DELL'ALTRO INTERVISTATO: è un bravo insegnante MESSAGGIO AI LETTORI: divertitevi finchè potete, ma non in classe NOME: Alessandro COGNOME : Pipitone HOBBY: Cinema, viaggi, lettura, basket MOMENTO PIÙ BELLO DELLA SUA VITA: deve ancora arrivare CHE LAVORO VOLEVA FARE DA BAMBINO: l’attore FILM PREFERITO: tutti quelli di Woody Allen e “C’eravamo tanto amati” CANTANTE PREFERITO: Lucio Battisti VOTO PIU BASSO: 4 in Matematica PRIMO BACIO: 11 anni FIGURA PIU BRUTTA: ne ho fatte troppe! COSA CAMBIEREBBE DI SE: alcuni aspetti del mio carattere COME PENSA DI ESSERE PER I SUOI ALUNNI: entusiasta, dinamico, giovane COSA DICE DELL'ALTRO INTERVISTATO: penso sia dolce, gentile, solare MESSAGGIO AI LETTORI: siate entusiasti di tutto ciò che fate Alla Castagnata 2013 sono stati raccolti grazie alla vendita delle torte 740,00 euro, per progetti didattici 2013-2014, e grazie alla Bancarella missionaria Amici del Sidamo 840,00 euro per le missioni salesiane in etiopia. 5 Il Coro della scuola media a Il concerto sarà trasmesso su TvParma il 24.11 alle ore 21 Di Camilla Occhi, Viola Benassi, Giorgia De Carolis Di Franco Barilla Gli scienziati definiscono la Terra un pianeta malato perché possiede una serie di problemi tra cui l’innalzamento del livello dei mari a causa del cambiamento del clima, del buco dell’ozono, che fa sì che passino i raggi ultravioletti, e la deforestazione. L’innalzamento dei mari è un grave problema, fortunatamente finora si sono sciolti solo i ghiacciai di montagna, ma la preoccupazione più grande è che si sciolgano anche le imponenti calotte della Groenlandia e dell’Antartide. L’ Organizzazione per lo Sviluppo Economico e la Cooperazione prevede che nel 2070 saranno soggetti ad inondazione oltre 150 milioni di abitanti e beni immobili per oltre 25 mila milioni di euro e nonostante questo si continua a costruire nelle zone a rischio. Le soluzioni sono tante, la prima sarebbe quella di dragare il fondo del mare e riversare la sabbia sulle coste erose, oppure la seconda sarebbe un'unica opera di drenaggio per creare una penisola e una striscia di sabbia a forma di uncino. Questo progetto viene chiamato zandmotor e sta già dando i suoi frutti. Ormai in tutti i paesi a rischio di inondazione hanno fatto opere simili anche per evitare la contaminazione delle falde acquifere. Queste informazioni sono tratte dal National Geographic di settembre 2013. Persiste anche il fenomeno della deforestazione che in questi anni si sta intensificando; la foresta si divide in due tipi: la foresta boreale che è caratterizzata da pochissime varietà di specie, come sempreverdi, i caducifoglie e latifoglie. Questa foresta è compresa tra tre stati, la Penisola Scandinava, il Canada e la Siberia. Nel Paesi Scandinavi e nel Canada una maggior coscienza ecologica ed una minor densità di popolazione ha consentito di mantenere il proprio patrimonio forestale. Nel 1961 si è scoperto il fenomeno delle piogge acide che fa ingiallire le piante e le fa morire. Il secondo tipo è la foresta pluviale che molto più importante dal punto di vista ambientale per la vita che vi si svolge. Il clima umido e caldo ha permesso lo sviluppo della vegetazione e dell’ habitat di molte specie di animali. Le due cause sono le piogge ed i contadini vogliono coltivare la terra. Produrre il minimo indispensabile significa l’aumento dei prezzi, non tutti se lo potranno permettere e allora moriranno ma intanto la terra si rigenera e si potrà riprendere un economia eco-sostenibile. Credits Quelli che... il Sambe REDAZIONE: Giulia Baratta, Alberto Benassi, Viola Benassi, 6 Per chi volesse sponsorizzare la propria attività su “Quelli che il Sambe” contattare il prof. Paganini. Eugenio Manenti, Matteo Delmonte, Letizia Lanzi, Giorgia De Carolis, Benedetta Schianchi, Teresa Majolino, Davide Cattani, Anna Tambini, Elena Trincanato, Camilla Buzzi, Francesco Morici, Zaira Brugnoli. CAPOREDATTORE CENTRALE: Simone Leoni SEGRETARIO DI REDAZIONE: Giovanni Silvestrini DIRETTORE RESPONSABILE: Niccolò Paganini PROGETTO GRAFICO: Elisa Pesci Di Letizia Lanzi Come avrete sentito e visto in televisione e sui giornali, a Lampedusa ogni giorno arriva più di un barcone carico di immigrati che fuggono dai loro paesi a causa della guerra e della povertà. Il 3 ottobre verso le cinque del mattino all’orizzonte dell’ Isola dei Conigli si intravide un barcone carico di 500 immigrati con a bordo donne, uomini e bambini. Il barcone a poche centinaia di metri da terra prese fuoco e affondò; molti per lo spavento si tuffarono ma non sapendo nuotare annegarono, racconta un peschereccio che vide il fuoco. Nel mare si vedevano braccia e teste e si sentivano urla che dicevano di salvare i bambini. Sono pochi i sopravissuti i quali raccontano di aver pagato il viaggio carissimo e di aver viaggiato per due giorni così ammassati che non si potevano neanche muovere. Un parmigiano che si immerse con i sub vide il relitto sulla sabbia contornato da corpi e all’ interno nella stiva c’erano tante altre persone tra cui donne e bambini. Il Papa venuto a conoscenza di questo fatto pregò in silenzio insieme a tutta l’Italia, i cadaveri sono stati messi in una stanza dell’ aeroporto più grande della nostra aula studio a scuola. A far visita a i morti è stato Angelino Alfano e il ministro dell’integrazione Cècile Kyenge, che si sono entrambi commossi vedendo lo stanzone pieno di cadaveri. I morti sono più di 359 eritrei tra i quali ci sono soprattutto donne e bambini; i funerali sono stati celebrati nei giorni scorsi nell’attesa che finissero le ricerche di altri corpi. Dalle case si vedono ancora luci in fondo al mare, c’è tanta gente ancora là sotto. Di Leonardo Gatteschi Caro diario digitale, ti voglio raccontare questa giornata. Questa è la prima volta che uso l’applicazione “diario” nel mio tablet. Ho deciso di cominciare non solo perché l’hanno consigliato a scuola per aiutarci a scrivere meglio e di più nei temi e nelle schede tablet, ma per fare in modo che le generazioni future si ricordino di me. L’idea mi è venuta quando ho ritrovato il vecchio diario del mio bisbis-bis-bisnonno, Leonardo Gatteschi, da cui ho preso il nome. Ci credi che scrivevano sulla carta? Che spreco! Per fortuna adesso scriviamo soprattutto con i tablet 6, con un visualizzatore portatile, un oggetto che scrive quello che pensi. Comunque, cominciamo! Stamattina mi sono svegliato alle ore 7.00 solari e, mentre mi scongelavo dal letto congelatore, che ti iberna di notte, il robot drone 2000, un cameriere robotico, mi metteva la tuta delta, un abito comodissimo, che può resistere a temperature altissime e riscalda o raffredda il corpo secondo necessità. Dopo sono andato in cucina e ho preso un condensato chimico al bacon. Il condensato chimico è un cibo artificiale contenente tutte le sostanze nutritive necessarie e può essere insaporito a scelta. C’è anche la versione liquida, ma non è ancora perfezionata. Dopo essere arrivato a scuola con il teletrasporto, la scanner mi ha registrato. Lo scanner serve per vedere chi c’è a scuola e chi no. Dopo, in classe, sono andato vicino al mio compagno di banco. É un marziano e si chiama Stippy. C’è gente che disprezza gli alieni, ma per me non è giusto. È anche il mio migliore amico. Lui mi dà una mano in marziano e io gliela do in umanense. Le prime due ore abbiamo lingue galattiche, ovvero marziano, plutoniano e umanense. La terza ora siamo andati in palestra gravitazionale. È una normale palestra, solo che si può alterare la gravità. Le altre due ore erano matematica, durante le quali abbiamo fatto i cunei plutoniani e musica, dove abbiamo usato il “Flitonium”, uno strumento marziano che riproduce il suono che pensi. Dopo scuola io, Stippy e Luca, un altro mio amico, siamo andati al centro commerciale galattico, in un pianeta artificiale. Appena arrivati abbiamo visto le nuove tute delta e abbiamo comperato: dei caschi per la realtà virtuale, dei videogiochi e dei visori a raggi gamma. Dopo, a casa, ho chiamato mio padre con il telefono olografico, un apparecchio che mostra la persona chiamata e, dopo cena, ho guardato la TV 4D e sono andato a dormire. Di Francesco Morici Voi vi siete mai interessati di politica? Io da quest’anno ci ho provato. Quest’anno infatti ci sono state le elezioni politiche ossia le elezioni per eleggere il Parlamento e per questo motivo ho iniziato a interessarmi della vita politica italiana. La mia famiglia, i miei amici e i miei professori mi hanno spiegato che esistono partiti politici che hanno ideali diversi e che si distinguono in Sinistra, Destra e Centro. Dopo aver esaminato bene tutte queste informazioni, comprese quelle studiate a scuola, mi sono fatto l’idea che la politica non è poi così complessa o brutta come a volte si crede, ma in fondo è un’attività fondamentale, in cui qualunque cittadino può esprimere una sua opinione, interagire con gli altri ed essere tutelato dallo Stato in queste sue libertà. Guardando però alle diverse epoche storiche, la partecipazione alla politica non è sempre stata uguale. Ci sono state epoche, infatti, in cui la passione politica era molto intensa, come, per esempio, nel secondo dopo-guerra, quando il nostro paese doveva ricostruirsi sia politicamente che economicamente. Ci sono invece state epoche, come quella attuale, in cui la partecipazione alla vita politica italiana è molto diminuita. La partecipazione oggi è molto bassa a causa di numerosi problemi, tra cui per esempio quello della disoccupazione giovanile, l’eccesso di tasse, come ad esempio l’ultimo aumento dell’IVA, la corruzione (l’Italia è uno dei primi paesi al mondo per corruzione), la Mafia, che opprime intere regioni del sud, il divario tra Nord e Sud, che ci trasciniamo dall’unita’d’Italia e che tutt’oggi è ancora molto evidente. Tutti questi gravissimi problemi infatti inducono nei giovani e non solo tra loro l’idea che i politici non siano capaci di gestire queste situazioni, facendo così allontanare le persone dalla politica. Io credo invece che sia proprio nel momento del maggiore bisogno che ciascuno di noi debba impegnarsi per il proprio Paese, interessandosi al benessere di tutti, perché se ciascuno si interessa solo del proprio benessere non c’è né uguaglianza né sviluppo vero. A questo proposito, per esempio, nel film “Viva la libertà”, Toni Servillo, che interpreta un politico italiano, durante un suo comizio disse che fra le tante parole che vedeva sullo sfondo del palco mancava una fondamentale: la passione, con cui la politica va sempre vissuta. In fondo, io credo che sia proprio in questi momenti di crisi che dovremmo ricordarci tutti che è proprio dando che si riceve, anche in politica. SAMBE SPORT ’ NOME: RUOLO: Neymar da Silva Santos Jr. Attaccante NAZIONALITA': ETA': PESO: ALTEZZA: SQUADRA: GOAL FATTI: Brasiliana 21 anni 64,5 Kg 174 centimetri F.C. Barcellona 139 Gonzalo Gerardo Higuaìn Attaccante Argentina 25 anni 82 Kg 184 centimetri S.S.C. Napoli 140 Gareth Frank Bale Centrocampista, ala Gallese 24 anni 74 Kg 186 centimetri Real Madrid C.F. 61 7 Di Simone Leoni ORIZZONTALI 1.Scuola senza pari – 4.Colore del sangue – 8.Essere fantastico – 10.In mezzo al mare – 11.Andare in spagnolo – 12.Affluente del Po – 13.Articolo determinativo femminile singolare – 14.Denominazione di Origine Controllata – 16.Sentimento che è portato da Cupido VERTICALI 1.XXX -2.Lo si urla quando si vince – 3.Articolo per scolaro – 5.Ci si coltiva le verdure,di solito è di fianco a casa – 6.Cuce i vestiti ,maschile. – 7.Metallo prezioso – 9.Giocod’azardo g iocato su ruote – 15.Cremona Di Eugenio Manenti Gli scacchi sono una delle attività più antiche del mondo. La leggenda vuole che siano nati in India sotto il potere di un re tanto annoiato quanto avaro. Un giorno un saggio fu convocato a corte per far divertire il re. Il saggio, pensa e ripensa, gli propose il gioco degli scacchi. Il re fu così entusiasta che disse al saggio -Chiedimi qualsiasi cosa e tu l’avrai- ed il saggio rispose -Dammi un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza e così via, sempre raddoppiando fino alla sessantaquattresima casella. La richiesta del saggio vi sembra una richiesta umile e ragionevole? Controllate voi stessi Totale: 18.446.744.073.709.551.615 chicchi Potrete ben capire che il numero si avvicina… all’età di Don Giorgio!!! Da allora il gioco degli scacchi si è diffuso in tutto il mondo. Molte persone e personaggi famosi lo hanno praticato. Napoleone giocava a scacchi, anche se, come si dice, fosse un pessimo scacchista. Sembra, infatti, che non sapesse controllare le proprie azioni di attacco e si scoprisse in difesa. A volte dal gioco si può comprendere il carattere delle persone… Napoleone inoltre pensava di giocare con un automa (un robot dell’epoca!), ma in realtà al suo interno si nascondeva un uomo. Curiosamente un inganno simile è stato, forse, adottato per battere con un computer un grande giocatore russo di nome Garry Kasparov . Kasparov sostenne, sconfitto, che sarebbe stato impossibile per il computer pensare una mossa di fantasia come quella giocata, e si convinse (successivamente gli diedero ragione) che al computer fosse stato associato un gruppo di maestri di scacchi per umanizzare la macchina. Tra pochi giorni (dal 6 al 26 Novembre) si terrà il campionato del mondo di Scacchi. In finale l’indiano Annand e il norvegese, Carlsen. In Italia il movimento scacchistico fa fatica a emergere; infatti mentre in tante nazioni europee si insegna a scuola (e se vi capita di andare a Parigi potrete giocare a scacchi nei Giardini pubblici con qualche sconosciuto) da noi è difficile trovare occasioni per giocare, anche se devo dire che noi della San Benedetto, lo scorso anno, insieme ad altre 2 scuole, abbiamo potuto partecipare ad un Torneo provinciale e vincerlo. Per chi volesse allenarsi ora a Parma è possibile trovare scacchisti alla Libreria Feltrinelli in Via Farini il Lunedì, Martedì e Giovedì alle 18.30, oppure da alcuni giorni, solo per noi ragazzi, ci sono lezioni gratuite al Circolo dell’Aquila di Vicolo S. Maria 1/A, tutti i Venerdì dalle 17 alle 18. Come tutti gli appassionati del settore sanno, Apple ha finalmente rilasciato, da circa un mese, l'aggiornamento IOS 7.0. La versione è disponibile per: iPhone4/4s/5, i nuovi iPhone5s/5c, iPad2, iPad4 con Retina display, iPad mini e iPod touch di quinta generazione. Con IOS 7, molte applicazioni (in particolare Fotocamera e Immagini) sono state ridisegnate dai tecnici Apple, in modo da far assumere al dispositivo un nuovo design più colorato ed attraente. In IOS 7 è stato modificato il Multitasking su iPhone, che era stato introdotto con IOS 4 ed era rimasto uguale per tutti questi anni; vi è stata anche l'aggiunta del nuovo Pannello di Controllo: una schermata da cui sarà possibile gestire rapidamente una serie di impostazioni dell'iPhone e cambiare alcuni settaggi. Ora è stato pure aggiunto AirDrop, un'applicazione che consente di inviare foto e documenti per email molto velocemente. I tecnici Apple hanno anche pensato di far assumere a Siri, il computer "intelligente" (contenuto nei dispositivi più recenti), una voce più naturale. Il nuovo tema di IOS 7 sembra puramente casuale, ma in realtà nasconde uno schema pensato nei minimi dettagli dai disegnatori Apple. ....E forse non tutti sanno che muovendo il proprio dispositivo lo sfondo si sposta: un dettaglio non molto significativo, ma che con IOS 6 e precedenti versioni non era possibile. 8 Di Silvestrini e Benassi