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"Un gin-tonic e perdo peso".
on line TEMI DEL PRESENTE volume A 1 SEZIONE IV - TESTI E SCRITTURE NON LETTERARIE temi del presente Elena Lisa Inchiesta “Un gin-tonic e perdo peso”. Dall’abuso di alcolici ai maniaci degli alimenti sani: le nuove ossessioni del cibo da www.lastampa.it testo espositivo genere articolo di costume DIFFICOLTÀ DI CRESCERE L’ARGOMENTO Per gli adolescenti e i giovanissimi, impegnati a confrontarsi con se stessi e con il mondo esterno in una fase di trasformazione fisica e psicologica, corpo e cibo sono il “terreno di battaglia” su cui si consuma un profondo conflitto interiore. Tuttavia, accanto ai cosiddetti “disturbi dell’alimentazione” (tra cui anoressia e bulimia), emergono forme di disagio nuove nei confronti del proprio corpo e dell’alimentazione, segnali preoccupanti di una difficoltà della persona nel trovare equilibrio e consapevolezza di sé: la pratica della costruzione di un “corpo muscoloso” come carta vincente per ottenere la felicità o la ricerca maniacale di un’alimentazione non contaminata sono comportamenti che denotano una vera e propria ossessione. In queste situazioni, al margine tra sanità e malattia, giocano un ruolo fondamentale sia i problemi personali sia gli stereotipi che la nostra società impone attraverso la comunicazione dei media. Diventa determinante, così, vivere nello sforzo continuo di porsi modelli da imitare, che, però, sono irraggiungibili (perché non ragionevoli) e impediscono alla persona di costruirsi e di vivere la propria identità in modo consapevole e di godersi la vita appieno, accettando chi si è e come si è. Il cibo o la forma fisica diventano una sfida in cui mettere in gioco autostima, capacità di autocontrollo e valore personale, portando spesso le persone a distruggere il proprio equilibrio psicofisico a loro stessa insaputa. LE CARATTERISTICHE DEL TESTO L’articolo di costume, di tipo espositivo, pone con chiarezza fin dal titolo il tema trattato e, nello svolgimento, risponde esattamente alle aspettative suscitate nel lettore. Il testo riprende un’indagine condotta sulle nuove forme di ossessione del cibo, citando fonti di informazione istituzionali e ufficiali ed esperti, ma anche blog e social network, per dare spazio a molteplici punti di vista nel rispetto del dovere di cronaca. Lo stile è scorrevole e di chiara comprensibilità; spiccano, talvolta, termini specifici del lessico settoriale medico. V. JACOMUZZI, M.R. MILIANI, F.R. SAURO, Trame e intrecci © SEI 2011 difficoltà di crescere 2 ILANO – In principio erano l’anoressia e la bulimia.1 Oggi, sono l’ortoressia, la stressoressia e la vigoressia.2 Sono le nuove facce dei disturbi alimentari, ossessioni per il cibo e per il peso, di cui paradossalmente3 non soffre chi è malato di obesità, ma chi invece non ha poi così bisogno di dimagrire. Le indagini sono dell’Eufic, European Food Information Council, organismo d’informazione nutrizionale, che ha fotografato la situazione in Europa, e dell’OMS.4 In Italia, l’ANSISA, l’Associazione nazionale specialisti in scienza dell’alimentazione, spiega che c’è dell’altro e parla di alcorexia.5 A soffrirne sono ragazzi e ragazze che a 16 anni «per dieta» fanno merenda col gin-tonic.6 Giovani comuni, con famiglie borghesi, senza alcun problema apparente e con ottime relazioni sociali: studiano, vanno a ballare, praticano sport e hanno imparato da amici, o direttamente su internet, che con un paio di sbornie e altrettante vomitate, si può anche perdere peso. Per restare in forma, quando poi la voglia di mangiare è irrefrenabile, sostituiscono pranzo e cena con vino e birra che anestetizza e toglie il senso di fame: «Difficile fare stime – dicono gli psicoterapeuti dell’ANSISA a Milano – perché questi adolescenti non si rendono conto di avere un problema e non chiedono aiuto ai medici. Sono convinti che per dimagrire di tre o quattro chili, per la gita scolastica o una gara importante, non sia sbagliato ubriacarsi e non mangiare». Gli sfoghi sui blog. Dubbi e paure i ragazzi, invece, le scrivono sui blog. C’è Ivan, studente, che racconta di aver notato, negli ultimi mesi, un comportamento strano. Riesce a mangiare solo cibi che considera «puri», naturali e chiede pareri. Alessia si definisce una «fanatica della salute» e dispensa consigli. Sono i malati di ortoressia (dal greco orthós, «giusto»), in genere di estrazione sociale medio-alta, che pretendono di seguire un’alimentazione sana a tutti i costi. Comprano negli store del biologico e macrobiotico 7 e mangiano esclusivamente prodotti freschi, nulla di già preparato. Fuggono dai banchi del supermercato terrorizzati dagli allarmi alimentari: dai polli alla diossina,8 alla verdura con pesticidi, dagli hamburger con carne «pazza»,9 al pesce contaminato, fino ai prodotti geneticamente modificati:10 «La letteratura scientifica è piuttosto scarsa – spiega Lorenzo Maria Donini, professore associato di Scienza dell’alimentazione alla Sapienza – con una nostra ricerca abbiamo scoperto che la vita che queste persone conducono è impressionante». Nessun pranzo o cena fuori, nemmeno a casa di amici. Momenti li- M 5 10 15 20 25 30 1. l’anoressia e la bulimia: due disturbi del comportamento alimentare di origine psicologica. L’anoressia è il rifiuto del cibo, accompagnato alla paura costante di ingrassare; la bulimia è la tendenza a ingurgitare quantità esagerate di cibo, per poi vomitarlo o espellerlo con l’uso di farmaci lassativi. 2. l’ortoressia … vigoressia: l’ortoressia è l’attenzione eccessiva, maniacale per le regole alimentari. La stressoressia è un disturbo che si va diffondendo tra le donne lavoratrici che non vogliono o non possono ridurre i ritmi di lavoro e, per questa ragione, trascurano l’alimentazione, dimagrendo in maniera eccessiva. La vigoressia è tipica degli uomini che mostrano un’attenzione eccessiva per la propria forma fisica: si traduce in attività fisica ossessiva, regimi alimentari iperproteici, assunzione di integratori alimentari e talvolta anche di farmaci anabolizzanti (sostanze chimiche potenzialmente molto dannose per la salute, che stimolano la produzione del tessuto muscolare). 3. paradossalmente: stranamente, in maniera contradditoria. 4. OMS: Organizzazione mondiale della sanità. 5. alcorexia: disturbo di chi sostituisce i pasti con l’alcol, che riduce l’appetito, con la convinzione erronea che non faccia ingrassare. 6. gin-tonic: uno dei cocktail più diffusi, a base di gin e acqua tonica. 7. store del biologico e macrobiotico: negozi che vendono prodotti biologici (ottenuti con metodi naturali, riducendo al minimo l’uso di sostanze chimiche artificiali) e macrobiotici (tipici di un regime alimentare i cui alimenti principali sono cereali, vegetali, legumi e cibi propri della tradizione giapponese). 8. diossina: sostanza inquinante cancerogena, prodotta soprattutto dagli impianti industriali. 9. hamburger con carne «pazza»: si fa riferimento al morbo chiamato “mucca pazza”, che colpisce il sistema nervoso dei bovini, la cui carne infetta è pericolosa per l’uomo. 10. prodotti geneticamente modificati: prodotti le cui caratteristiche genetiche vengono trasformate in laboratorio. V. JACOMUZZI, M.R. MILIANI, F.R. SAURO, Trame e intrecci © SEI 2011 volume A TEMI DEL PRESENTE CAPITOLO DUE on line on line 3 SEZIONE IV - TESTI E SCRITTURE NON LETTERARIE temi del presente DIFFICOLTÀ DI CRESCERE TEMI DEL PRESENTE volume A beri non esistono, tutto il tempo è dedicato a cercare negozi sempre più selezionati e a prendere informazioni sui prodotti «avvelenanti». Marco, ex 40 patito del «mangiar sano», racconta di avere il pallino dei muscoli perciò da ortoressico si è trasformato in vigoressico: «Per questioni estetiche – continua 11 45 Donini – i maniaci del fitness si rimpinzano di cibi ricchi di proteine, di sostanze come la carnitina e la creatina12 e trascurano carriera e relazioni». 50 Orgogliose del loro scheletro. Ci sono poi donne in carriera e uomini d’affari malati di stressoressia, che hanno un rapporto inquieto con il cibo, fatto 55 di amore e odio. Per via delle riunioni di lavoro interminabili saltano il pranzo e, per colpa dello stress, non buttano giù un boccone nemmeno a cena. Quando poi sono in vacanza, si abbuffano ingrassando esageratamente. Le ricerche che studiano i comportamenti di chi fa la spesa, da quelle della “Pan-European Survey of consumer attitudes to food”,13 all’Ansisa, ricordano quanto il tema della salute influenzi le scelte alimentari. Eppure organismi internazionali e nazionali non lasciano dubbi: le ossessioni alimentari sono così subdole14 da essere considerate strane abitudini più che veri e propri disturbi. Basta andare su YouTube e si possono vedere, senza censure, donne giovanissime che filmano orgogliose il loro scheletro. Scrivendo “anorexicas” con tre punti esclamativi, il filmato che si apre è quello di una ragazzina che vomita mentre l’amica spiega con disinvoltura, al compagno che riprende, che si tratta di anoressia: «Su cento persone che ogni anno vengono a curarsi nel nostro centro e rientrano nelle statistiche – sostiene Laura Ciccolini, responsabile dell’associazione per lo studio dei disordini alimentari – fuori ce ne sono più del doppio ossessionate dal peso, malate, ma che non sanno di esserlo». 35 Niki de Saint Phalle (1930-2002), L’angelo custode. 60 65 70 da “www.lastampa.it” 11. maniaci del fitness: coloro che hanno la fissazione di raggiungere il benessere fisico attraverso la ginnastica, un certo tipo di alimentazione e la cura estetica del corpo (il termine inglese fitness significa “buona salute”, “forma”). 12. la carnitina e la creatina: due sostanze usate come integratori alimentari; si tratta di aminoacidi che il corpo utilizza per convertire i grassi in energia (carnitina) e per incanalare l’energia in uno sforzo muscolare molto intenso (creatina). 13. Pan-European … food: indagine che coinvolge tutta l’Europa in merito alle attitudini dei consumatori verso il cibo. 14. subdole: ambigue, ingannevoli. V. JACOMUZZI, M.R. MILIANI, F.R. SAURO, Trame e intrecci © SEI 2011 difficoltà di crescere 4 LABORATORIO Comprensione 1 Quali sono i più conosciuti disturbi alimentari e quali, invece, i più recenti? Sottolineali sul testo con colori diversi e riportali sul quaderno. 2 A quale estrazione sociale appartengono i giovani colpiti dai nuovi disturbi alimentari? Rispondi con parole tue facendo riferimento al testo. 3 Quali sono le fonti utilizzate dall’autrice per scrivere il suo “pezzo”? Individuale nel testo ed elencale. 4 Spiega il significato della frase «le ossessioni alimentari sono così subdole da essere considerate strane abitudini più che veri e propri disturbi» (righi 49-51). Analisi 5 Individua nel testo le caratteristiche dei seguenti disturbi alimentari e sintetizzale con parole tue, portando per ciascun disturbo un esempio: «ortoressia», «stressoressia», «vigoressia», «alcorexia». 6 Con l’aiuto del dizionario spiega il significato delle seguenti parole o espressioni: «obesità» (rigo 4), «store» (rigo 26), «biologico» (rigo 26), «macrobiotico» (rigo 26), «prodotti geneticamente modificati» (rigo 30), «creatina» (rigo 40). 7 Riassumi le informazioni sui disturbi alimentari trattati nell’articolo, collegandole alle fonti informative citate dall’autrice. Produzione 8 Tutti noi siamo consapevoli del fatto che un’alimentazione corretta costituisca la base di una vita sana ed equilibrata, sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista psichico (insegnamenti in questo senso vi sono stati dati fin dalla scuola materna). Ognuno di voi compili una tabella che proponga, per i vari momenti della giornata, gli alimenti più opportuni, poi ne compili un’altra che riporti gli alimenti che effettivamente consuma. Concludete il lavoro con una didascalia di commento alle due tabelle, che evidenzi le differenze e ne fornisca una spiegazione. 9 Elabora un testo espositivo sulle differenze tra i disturbi alimentari più conosciuti (anoressia e bulimia) e quelli più recenti. Per reperire informazioni, procedi nel modo seguente: individua criteri omogenei che consentano di distinguere i vari disturbi, ad esempio: cause, modalità con cui si manifesta il disturbo, conseguenze, persone più facilmente soggette di altre ecc.; procedi alla ricerca di informazioni utilizzando il testo, ma anche tue conoscenze personali o documentazione varia e raccogli i dati, predisponendo una scheda per ogni disturbo alimentare; utilizzando le informazioni raccolte, procedi all’elaborazione del testo. V. JACOMUZZI, M.R. MILIANI, F.R. SAURO, Trame e intrecci © SEI 2011 volume A TEMI DEL PRESENTE Laboratorio CAPITOLO DUE on line