Osservatorio Smart Working - WOW! (Ways Of Working) webmagazine
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Osservatorio Smart Working - WOW! (Ways Of Working) webmagazine
Osservatorio Smart Working Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Novembre 2012 Agenda del Convegno 21 Novembre 2012 Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia 9.00Registrazione 9.30 Apertura dei lavori 9.45 I risultati della Ricerca Mariano Corso Responsabile Scientico Osservatorio Smart Working Alessandro Piva Responsabile della Ricerca Osservatorio Smart Working Guido Argieri Telco & Media Director Doxa 10.45 Tavola Rotonda Modera Umberto Bertelè School of Management Politecnico di Milano Intervengono Franco Dradi Enterprise Sales Director, Research In Motion Italy Paolo Fortuna Direct Touch Sales Manager, Alcatel-Lucent Enterprise Emiliano Massa Director of Regional Sales, Websense Italy & Iberia Salvatore Nappi Top Clients & Public Sector - Marketing, Telecom Italia Greg Tyrrell Financial Director Europe and Africa, Plantronics 12.00 Premiazione Smart Working Awards |1| Agenda del Convegno 21 Novembre 2012 Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia 12.30 Casi di successo Paolo Cerino Direttore Corporate Social Responsability, SACE Gianluca Giovannetti Direttore Sistemi Informativi, Organizzazione e attuazione Strategia, Gruppo Amadori Mara Maffei ICT Manager, Heineken Italia Mario Perego Direttore Risorse Umane, Heineken Italia Paolo Pampanini Direttore del Personale, Gruppo Amadori 13.30 Chiusura dei lavori |2| WEB TV Nella Web Tv degli Osservatori è possibile rivedere le riprese integrali del convegno “Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia”. I video sono facilmente consultabili on demand tramite rapide ricerche di contenuti suddivisi per argomento e indicizzati per parola chiave. Indice dei contenuti del Rapporto completo scaricabile su www.osservatori.net 21 Novembre 2012 Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Introduzione di Umberto Bertelè e Andrea Rangone Executive Summary di Mariano Corso, Isabella Gandini, Alessandro Piva 1. Lo spazio di lavoro “fisico”: collaborazione, apertura, flessibilità e benessere dei lavoratori • Le principali iniziative di riprogettazione dello spazio fisico di lavoro • I benefici e le barriere delle iniziative di innovazione 2. Lo spazio di lavoro “virtuale”: la diffusione delle principali applicazioni e device ICT • Gli ambiti chiave per supportare lo Smart Working • Unified Communication & Collaboration • Mobile Workspace • Social Network, Community e Knowledge Management • Cloud Computing • Consumerizzazione e adattabilità del Virtual Workspace 3. Le policy organizzative e i modelli di lavoro: oltre i confini di spazio e tempo • La flessibilità dello “spazio”: telelavoro e mobile working • L’adattabilità del “tempo”: orario elastico e flessibile 4. La cultura e la visione del Top Management: le condizioni di lavoro e l’impatto sulle performance • Le esigenze di miglioramento delle condizioni di lavoro • Le priorità di intervento e le barriere allo Smart Working • Le condizioni di lavoro nelle diverse aree aziendali: commerciale, marketing, operations, logistica e attività di supporto 5. L’identikit di lavoratori italiani: l’emergere dello “Smart Working” in collaborazione con Doxa • Le esigenze delle persone e l’impatto delle condizioni di lavoro sui loro obiettivi • L’utilizzo degli strumenti ICT • La diffusione delle principali modalità di lavoro: Distant e Mobile Worker, Flexible Worker, Adaptive Worker • Il profilo dello Smart Worker |3| Indice dei contenuti del Rapporto completo scaricabile su www.osservatori.net 21 Novembre 2012 Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia 6. Smart Working: come trasformare esigenze e opportunità in “energia” per il business Nota metodologica Il Gruppo di Lavoro La School of Management • La School of Management del Politecnico di Milano • Gli Osservatori ICT & Management • Il MIP I sostenitori della Ricerca |4| Osservatorio Smart Working Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Introduzione Executive Summary Novembre 2012 Introduzione Le difficoltà del contesto economico hanno fortemente riportato l’attenzione sull’esigenza di migliorare la competitività, la produttività e la capacità di innovazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni del nostro Paese. Al tempo stesso la crisi sta generando nuovi fattori di stress e di potenziale insoddisfazione dei lavoratori che vedono, in molti casi, peggiorare le proprie condizioni e rimanere disattese le loro aspirazioni a un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. Per rendere più sostenibile il nostro sistema economico è urgente un ripensamento dei modelli stessi di organizzazione del lavoro, in molti casi legati a barriere e vincoli resi ormai obsoleti dall’evoluzione della tecnologia e della società. L’Osservatorio Smart Working, al suo primo anno di attività, si inserisce in un più ampio contesto di Ricerca condotto dalla School of Management del Politecnico di Milano che, già da tempo, ha iniziato ad affrontare il tema dell’impatto delle tecnologie di comunicazione e collaborazione unificata e degli strumenti di social web sulle organizzazioni, attraverso numerose ricerche realizzate a partire dal 2002. La Ricerca di quest’anno, attraverso il coinvolgimento di oltre 200 tra C-Level e Executive IT, HR e delle principali Line of Business, ha voluto delineare un quadro della diffusione dei nuovi modelli organizzativi nelle principali imprese operanti in Italia, focalizzandosi in particolare su tre aspetti: l’emergere di nuove modalità di lavoro basate sulla flessibilità dello spazio e dell’orario di lavoro, il supporto dato dagli strumenti ICT e il cambiamento deLe riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale |7| Introduzione gli spazi fisici all’interno delle imprese per supportare al meglio l’evoluzione organizzativa. Grazie alla collaborazione con la società Doxa, la Ricerca ha coinvolto anche gli utenti finali attraverso una survey diretta a 1000 utenti business che ha permesso di delineare le attuali modalità di lavoro delle persone e la relativa soddisfazione, effettuando inoltre un’analisi sull’utilizzo e l’impatto degli strumenti ICT sulle loro performance. I risultati e l’analisi dei casi migliori mostrano un cammino che, per quanto ancora lungo e non privo di barriere, non può essere eluso perché è in grado di rendere le imprese più competitive ed efficaci nel rispondere alle nuove esigenze delle persone. Umberto Bertelè Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net |8| Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Andrea Rangone Executive Summary Le organizzazioni di successo si caratterizzano sempre di più per la loro capacità di abbandonare modelli organizzativi inefficaci e creare condizioni di lavoro che permettano di rispondere contemporaneamente a nuovi obiettivi di business e alle esigenze delle persone. I tradizionali criteri per la progettazione organizzativa vanno affiancati da principi quali la collaborazione emergente, l’autonomia e la flessibilità nella scelta degli spazi e delle metodologie di lavoro, la valorizzazione dei talenti, la responsabilità e l’innovazione diffusa. Con il diffondersi del concetto di economia della conoscenza e di knowledge work, infatti, la creazione di valore per un’impresa non è più legata esclusivamente alla presenza fisica dei lavoratori in un determinato luogo e per un certo periodo di tempo, bensì alla loro capacità di generare innovazione e di svolgere il proprio lavoro indipendentemente dall’orario e dal luogo in cui si trovano. Lo sviluppo e la diffusione di tecnologie ICT in grado di supportare la comunicazione, la collaborazione e la creazione di social network, insieme alla diffusione sempre più pervasiva di device mobili “intelligenti” e di facile utilizzo, possono agevolare e supportare le aziende in questo cambio di paradigma. La realizzazione di quello che possiamo definire un sistema di Smart Working richiede, tuttavia, la riprogettazione congiunta di leve non solo tecnologiche, ma anche di natura organizzativa e gestionale, che possono essere raggruppate in tre categorie fondamentali: 1.Bricks, ovvero il layout fisico degli spazi di lavoro; 2.Bits, ossia la capacità di sfruttare le potenzialità delle tecnologie digitali per il ripensamento dello spazio virtuale di lavoro; Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale |9| Executive Summary 3.Behaviours, in termini di stili di lavoro e policy organizzative, cultura del top management e comportamenti delle persone. L’Osservatorio Smart Working nasce per monitorare e interpretare questo fenomeno, orientando le possibili direzioni di intervento delle organizzazioni. Nel suo primo anno di attività, la Ricerca ha coinvolto una pluralità di attori attraverso survey on line e interviste dirette. • 65 Direttori HR per comprendere le prospettive e i benefici legati al lavoro “flessibile” in termini di orario e luogo e per analizzare le strategie e iniziative di revisione del “concept” dello spazio fisico di lavoro secondo principi di collaborazione, apertura, flessibilità e benessere dei lavoratori. • 88 Chief Information Officer (CIO), in rappresentanza di aziende italiane di mediograndi dimensioni, per comprendere gli investimenti e le prospettive di sviluppo delle tecnologie ICT di Smart Working come Collaboration, Social Service & Community, applicazioni e device mobili e Cloud Computing. • 80 Responsabili ed Executive delle Line of Business per analizzare l’evoluzione e le esigenze di miglioramento dei modelli e degli stili di lavoro in termini di cultura e comportamenti del management e dei dipendenti, policy e regole organizzative, spazio di lavoro fisico (ufficio) e spazio di lavoro virtuale (strumenti ICT). • 1.000 dipendenti (impiegati/quadri/dirigenti) di aziende di medio-grandi dimensioni (con un numero di dipendenti superiore a 10) di età compresa fra i 16 e 65 anni, attraverso una rilevazione, condotta in collaborazione con Doxa, orientata a studiare le modalità di lavoro, il livello di soddisfazione delle persone e l’impatto sulle performance derivante dall’utilizzo di strumenti ICT. Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 10 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Executive Summary Lo spazio di lavoro “fisico”: collaborazione, apertura, flessibilità e benessere dei lavoratori Il layout fisico degli spazi di lavoro (Bricks) è una leva su cui agire per definire un sistema di Smart Working. La Ricerca ha evidenziato come molte aziende italiane stiano rivedendo negli ultimi anni il concept dello spazio fisico di lavoro: il 39% dei Responsabili HR ha dichiarato che nella propria azienda sono stati definiti dei piani annuali o pluriennali di riprogettazione del layout degli uffici con l’obiettivo di creare ambienti aperti, flessibili e orientati alla collaborazione e al benessere delle persone. Inoltre, ben il 64% del campione dichiara di aver già apportato negli ultimi anni significativi cambiamenti e innovazioni in questo ambito. In generale, le iniziative di riprogettazione dello spazio di lavoro più innovative si possono raggruppare in sei ambiti distinti. • Aumento della dimensione degli uffici – ad esempio con il passaggio a open space – per favorire il lavoro in team. Tali iniziative sono state realizzate negli ultimi tre anni nel 47% del campione e previste per i prossimi tre nel 16%. • Aumento della riconfigurabilità della postazione di lavoro con scrivanie, pareti divisorie, free standing e armadiature che permettono di creare uffici versatili e modificabili in base alle necessità di spazio e utilizzo delle persone, iniziative realizzate nel 36% delle aziende e previste nel 17%. • Aree di relax per favorire l’incontro e le relazioni sociali fra le persone, aumentando il benessere nell’ambiente di lavoro e per dare una dimensione domestica all’ufficio in modo da conciliare l’aspetto lavorativo con quello privato, iniziative presenti nel 38% delle aziende e in via di introduzione nel 14%. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 11 | Executive Summary • Creazione di aree destinate alla collaborazione (scambio di idee, brainstorming, ...) per dare vita a spazi fisici di “relazione sociale” e favorire l’innovazione organizzativa e di business, realizzate già nel 34% dei casi e previste nel 14% del campione. • Creazione di postazioni condivise (desk sharing, booking system, ...) per ridurre i costi e garantire una maggior flessibilità organizzativa. Sono iniziative oggi ancora poco diffuse (28%), ma con trend di crescita nei prossimi 3 anni del 17%. • Sistemi di localizzazione automatica dei dipendenti attraverso smart card, cellulari o altri dispositivi wireless per rendere gli edifici maggiormente intelligenti (rilevamento presenza e attività, context-sensitive unified communication, ...), iniziative realizzate nel 12% e previste solo nel 2% dei casi. La diffusione di questi progetti, seppure crescente, trova oggi forti ostacoli nella necessità di grossi investimenti (62%) e nell’inadeguatezza delle strutture attuali delle aziende (45%). Gli obiettivi che invece spingono la riprogettazione dello spazio fisico e sui cui poi si riscontrano i maggiori benefici sono legati, nella maggior parte dei casi, alla ricerca di efficienza e riduzione di costi (65%), a un maggiore livello di soddisfazione e coinvolgimento dei dipendenti (58%) e a una maggiore flessibilità organizzativa (56%). Lo spazio di lavoro “virtuale”: la diffusione delle principali applicazioni e device ICT Accanto alla riprogettazione dello spazio fisico è necessario agire anche sulla leva relativa allo spazio di lavoro virtuale (Bits), inteso come insieme di strumenti e device ICT che le persone utilizzano sempre di più come strumento fondamentale per svolgere le proprie attività Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 12 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Executive Summary lavorative. In particolare le tecnologie chiave per supportare lo Smart Working includono gli ambiti di seguito riportati. • Knowledge Management, Social Network & Community per il supporto alla creazione di relazioni e conoscenza tra le persone (social network, forum, blog, microblogging, wiki, semantic search, idea management e prediction markets, ...). • Collaboration per il supporto alla gestione della comunicazione e collaborazione interna ed esterna all’impresa in modo integrato, attraverso infrastrutture e strumenti appositi (sistemi di conferencing, instant messaging, Voice over IP, condivisione e co-editing in real time e asincrona di slide e documenti, ...). • Mobile Workspace per la realizzazione di applicazioni e soluzioni pensate nativamente per l’utilizzo di device mobili (palmari, tablet, smartphone, new tablet, ...) che consentano l’accesso a contenuti e strumenti in mobilità (mobile office, sales force automation, field/work force automation, accesso a documentazione operativa e cruscotti gestionali, mobile app per il business, ...). • Cloud Computing per la fruizione di applicazioni (Software as a Service), piattaforme (Platform as a Service) e risorse infrastrutturali (Infrastructure as a Service) in modo scalabile e flessibile a seconda delle esigenze. L’indagine che ha coinvolto 88 CIO mostra una buona diffusione e un ampio interesse per questi ambiti ICT. • Gli strumenti di Collaboration risultano ampiamente presenti nelle aziende (l’80% del campione li ha introdotti e il 34% li utilizza in modo pervasivo). Il 35% dei CIO ha previsto in questo ambito piani di sviluppo pluriennali con budget nel 2012 superiori a 100.000 € nel 17% dei casi e un tasso di crescita medio per il 2013 pari a circa il 7%. Gli strumenti maggiormente diffusi sono l’instant messaging, i sistemi di conferencing e il Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 13 | Executive Summary VOIP, tutte iniziative che permettono alle aziende di ottenere benefici notevoli soprattutto in termini di efficienza e riduzione dei costi. • Il Mobile Workspace registra livelli di diffusione significativi (68%) e un buon tasso di crescita per il 2013 (12%). Gli investimenti sono superiori ai 100.000 € nel 17% dei casi e portano soprattutto a benefici legati all’efficacia nello svolgere le proprie attività lavorative; le applicazioni più diffuse sono quelle di mobile office. La diffusione di queste applicazioni trova un potente fattore di stimolo nella crescente presenza di device mobili all’interno delle aziende, in particolare di smartphone, PDA e palmari (84%) e new tablet (64%). • Il Cloud Computing risulta il terzo ambito per diffusione delle iniziative (presenti nel 65% dei casi). I budget 2012 sono già elevati, con un mercato complessivamente stimato in crescita per il 2013 del 25% e una presenza di piani strategici pluriennali di sviluppo nel 35% dei casi. L’interesse per queste iniziative deriva dai significativi benefici ottenibili soprattutto in termini di efficienza, efficacia e capacità d’innovare. • Gli strumenti di Social Network, Community e Knowledge Management registrano una diffusione nel 46% del campione, sebbene l’utilizzo esteso sia molto limitato (7%). Gli investimenti sono ancora contenuti e solo nel 9% dei casi superano i 100.000 €. Il tasso di crescita degli investimenti per il 2013 è del 17% e fa sperare in un’uscita dalla fase di sperimentazione e di utilizzo confinato a poche aree. Gli strumenti a oggi maggiormente presenti sono blog e forum. Laddove utilizzati in modo esteso, questi strumenti permettono di ottenere benefici significativi in termini di soddisfazione e motivazione dei dipendenti, e sono in grado di dare un contributo significativo al processo di innovazione organizzativa e di business. Al di là degli investimenti espliciti effettuati dalle imprese, gli strumenti abilitanti lo Smart Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 14 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Executive Summary Working si stanno sempre più diffondendo anche grazie al fenomeno della consumerizzazione e del BYOD (“bring your own device”, porta con te il tuo dispositivo). Per quanto riguarda i device, nel 59% delle aziende i dipendenti utilizzano per lavorare i propri dispositivi personali (personal computer, smartphone, new tablet), anche se solo nel 19% dei casi questa possibilità è offerta alla maggioranza delle persone. Relativamente alle applicazioni, accanto ai tradizionali servizi di collaborazione forniti dall’azienda, le persone iniziano ad utilizzare per scopi professionali anche applicazioni consumer (come emerge dalla rilevazione sui 1.000 dipendenti). Ne deriva una maggior adattabilità dello “spazio di lavoro virtuale” alle esigenze professionali e personali degli utenti, grazie anche alla possibilità di poter contare su più dispositivi (propri e/o dell’impresa) per accedere ad applicazioni e contenuti, compresi quelli personali (56% del campione), da qualsiasi luogo (69%) e in qualsiasi momento (66%). L’ampia presenza nelle imprese degli strumenti abilitanti lo Smart Working, però, spesso non si accompagna con una pari diffusione a tutti i dipendenti. Complessivamente emerge, infatti, che solo il 13% delle aziende ha sviluppato modelli in grado di supportare lo Smart Working attraverso la creazione di “spazi virtuali” completi per la gran parte dei dipendenti. La Ricerca evidenzia come queste aziende, grazie all’ICT, riescano a ottenere benefici sulle performance di business del 40% superiori alla media del campione. Le policy organizzative e i modelli di lavoro: oltre i confini di spazio e tempo L’ultima leva analizzata riguarda la cultura e i comportamenti organizzativi in merito ai modelli di lavoro (Behaviours), elementi che si rispecchiano nelle policy organizzative relative alla possibilità di scelta del luogo e dell’orario di lavoro da parte dei dipendenti. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 15 | Executive Summary In merito a questo aspetto solo il 5% dei Direttori HR coinvolti nella rilevazione indica che tutti i lavoratori possono scegliere come ripartire il proprio tempo lavorativo tra le diverse sedi di lavoro (casa, ufficio, presso i clienti, ecc.), mentre nel 38% dei casi questa possibilità è prevista solo per particolari tipologie di dipendenti. In particolare, il telelavoro (lavoro presso la propria abitazione) viene praticato da meno del 10% della popolazione aziendale, tipicamente commerciali, dirigenti e donne con famiglia. I motivi di questa limitata flessibilità, a detta dei Direttori HR, sono da ricercarsi non tanto nella tecnologia e nella normativa, quanto nella cultura aziendale, in particolare nelle difficoltà di coordinamento e collaborazione tra i dipendenti (56%), nel timore di perdita di controllo da parte di un management poco orientato alla delega e al lavoro per obiettivi (50%) e nel rischio legato al timore di isolamento e alienamento delle persone (47%). Nei casi in cui la Direzione HR è riuscita a farsi promotrice di questo rinnovamento nei sistemi organizzativi e di gestione delle risorse umane, i benefici rilevati dalle aziende sono notevoli per quanto riguarda il miglioramento della motivazione e il miglior equilibrio tra lavoro e vita familiare dei dipendenti (84%), la riduzione del tasso di assenteismo (55%) e l’incremento delle prestazioni lavorative e della produttività delle persone (48%). Rilevanti anche i benefici in termini di riduzione dei costi aziendali (proprietà immobiliari, gestione spazi fisici, …) che si ottengono, però, solo quando il telelavoro viene associato a iniziative di revisione dello spazio fisico, come ad esempio la creazione di postazioni non riservate alle singole persone (es. desk sharing, booking system, ...). La maggior flessibilità del lavoro quindi non deve essere considerata un vantaggio esclusivo per il dipendente, ma può essere valorizzata anche a livello aziendale, in particolare per le organizzazioni che cercano nuovi modi di crescere nonostante il difficile panorama economico. Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 16 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Executive Summary L’adattabilità della gestione del tempo risulta maggiormente diffusa nelle aziende italiane: dalla rilevazione emerge che il 73% delle aziende permette ai propri dipendenti di scegliere e personalizzare il proprio orario di lavoro in termini di “orario elastico”1 e/o di “orario modulabile”2. Anche in questo caso, però, ci si limita spesso ad alcune categorie di dipendenti come quadri, dirigenti o persone che, dovendosi relazionare con l’estero, si trovano a dover necessariamente lavorare a orari inusuali. Anche in questo caso i Direttori HR identificano come principale barriera la difficoltà di coordinamento e collaborazione tra le persone e, solo in secondo luogo, la perdita di controllo da parte del management e il rischio di riduzione della produttività del dipendente. Questa forma di flessibilità permette di ottenere, nella maggior parte delle organizzazioni, benefici in termini di equilibrio tra lavoro e vita personale per le persone (81%) e per l’azienda la possibilità di offrire un migliore servizio alla clientela (49%). La cultura e la visione del Top Management: le condizioni di lavoro e l’impatto sulle performance Per orario elastico si intende la possibilità del dipendente di scegliere quando iniziare, concludere, interrompere la prestazione lavorativa, fermo restando la durata complessiva. 1 Per orario modulabile si intende la possibilità di modulare la durata della prestazione lavorativa, articolandola in maniera differenziata, mediante l’estensione o la contrazione del tempo di lavoro, nell’orario giornaliero, settimanale, mensile o addirittura annuale. 2 I modelli di Smart Working nelle aziende modificano il modo di lavorare e di relazionarsi delle persone e per questo motivo l’Osservatorio ha voluto approfondire la visione del Top Management e degli utenti finali, per comprendere le attuali condizioni lavorative e come queste influenzino il raggiungimento degli obiettivi. L’analisi svolta sui Responsabili delle varie funzioni aziendali evidenzia come le attuali modalità di lavoro presenti all’interno delle loro aree talvolta siano un freno al raggiungimento degli obiettivi di business. A fronte di processi sempre più collaborativi, le modalità di Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 17 | Executive Summary lavoro non stimolano la flessibilità al cambiamento, l’innovazione di business e il miglioramento della motivazione delle persone. Inoltre, anche obiettivi importanti come l’efficienza e l’efficacia sono supportati in modo completo dalle attuali modalità di lavoro solo in una minoranza dei casi (rispettivamente nel 29% e nel 33%). La totalità dei Responsabili di funzione sente l’esigenza di migliorare le condizioni di lavoro per facilitare il raggiungimento degli obiettivi della propria funzione. Per essi a guidare il cambiamento sono, in ordine di rilevanza, quattro esigenze: • valorizzazione dei talenti e dell’innovazione con il riconoscimento delle capacità delle persone di contribuire in modo proattivo alla creazione di conoscenza e all’innovazione (molto rilevante per il 65% del campione); • comunicazione e collaborazione fra le persone in un clima aperto e trasparente per favorire la creazione trasversale di relazioni, indipendentemente da gerarchie predefinite (53%); • empowerment e responsabilizzazione della persona nell’ambito del proprio lavoro con l’autonomia per agire e prendere decisioni (51%); • flessibilità e personalizzazione delle condizioni di lavoro in relazione allo spazio fisico e virtuale di lavoro (15%). Per migliorare le condizioni di lavoro i Responsabili ritengono che sia prioritario agire: •sulla cultura del management che, sebbene dimostri un certo commitment sui temi legati allo Smart Working, ha ancora difficoltà nel favorire la condivisione di informazioni aziendali e nell’incentivare e premiare il contributo innovativo delle persone; • sulla cultura dei collaboratori che sono ancora poco disponibili a cambiare modalità di Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 18 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Executive Summary lavoro e a ridefinire le attività, lavorando in modo flessibile (luoghi e orari lavorativi) a seconda delle esigenze; questo dato appare in contrasto con quanto emerge dall’analisi sugli utenti finali che, se opportunamente incentivati dal management e da policy organizzative non discriminanti, si dichiarano predisposti ad adottare i nuovi modelli di lavoro; • a livello di policy organizzative, che sono spesso inadeguate in quanto limitano troppo il lavoro flessibile e l’utilizzo di alcuni strumenti interni 2.0 (divieto di utilizzare l’instant messaging, ...); • sullo spazio fisico che è poco flessibile e riconfigurabile e non favorisce la creatività attraverso spazi dedicati alla generazione di idee innovative e alla collaborazione; • a livello di strumenti ICT che abilitano la collaborazione, ma sono ancora poco accessibili dall’esterno e spesso non aiutano le persone ad aumentare le proprie competenze e conoscenze, a generare idee innovative e a prendere decisioni. La Ricerca evidenzia, inoltre, alcune differenze fra le funzioni aziendali. L’Area Commerciale, secondo quanto dichiarato dai Responsabili di funzione, appare essere la più matura in ottica di Smart Working, in particolare per quanto riguarda la cultura del management e degli altri dipendenti e le policy. I commerciali, infatti, godono di una maggiore flessibilità, potendo lavorare per gran parte del loro tempo in mobilità, all’esterno della sede e utilizzando device mobili. Hanno policy meno restrittive per quanto riguarda la possibilità di utilizzare servizi 2.0 durante l’orario di lavoro (come Facebook, YouTube e Twitter) e possono scegliere i device e gli strumenti che preferiscono per lavorare, con la possibilità di usare anche i propri dispositivi personali. I Direttori Marketing lamentano la limitata flessibilità dei processi che non sono in graLe riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 19 | Executive Summary do di evolvere e adattarsi velocemente rispetto ai mutamenti del mercato. Questa rigidità è frutto di un management che incentiva poco la disponibilità al cambiamento e il contributo innovativo delle persone. Viceversa in quest’area vi è una buona apertura all’utilizzo di strumenti 2.0 interni ed esterni per migliorare l’efficacia e innovare le azioni di marketing. Nelle Divisioni Operations e Logistica spesso i dipendenti lavorano in mobilità all’interno della propria sede, supportati, quando necessario, da device mobili. Anche in questo caso, i Direttori evidenziano la limitata flessibilità dei processi che si accompagna ad una scarsa predisposizione al cambiamento delle persone e del management a cambiare modalità di lavoro e a ridefinire in modo flessibile le attività. Nell’ambito dei processi di Supporto, infine, le persone sono maggiormente orientate a collaborare e a condividere la propria conoscenza con i colleghi interni per migliorare il livello di servizio. Inoltre, essendo caratterizzati da un lavoro prevalentemente stanziale, vi è mediamente una maggiore attenzione e sensibilità alla progettazione degli spazi fisici di lavoro. L’identikit dei lavoratori italiani: l’emergere dello “Smart Working” Nell’analizzare il fenomeno dello Smart Working non si poteva non considerare la prospettiva degli utenti finali. Le tecnologie digitali, infatti, con la diffusione sempre più pervasiva di nuove applicazioni e device, oltre a cambiare gli stili di vita e relazione, stanno avendo un impatto sempre più significativo anche nel modo in cui le persone svolgono il proprio lavoro. La Ricerca mostra che circa 8 lavoratori su 10 utilizzano un device ICT per oltre il 50% del proprio tempo lavorativo. In particolare, il 68% fa uso di personal computer fissi per la Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 20 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Executive Summary maggior parte del tempo, il 17% di computer portatili, mentre solo il 4% usa dispositivi mobile come strumento prevalente di lavoro. Per questi ultimi, la maggior diffusione si ha per cellulari e smartphone. Alla diffusione dei device ICT si affianca anche un’estensione nell’utilizzo di strumenti ICT, in particolare nell’ambito delle attività collaborative. La gran parte dei lavoratori attribuisce, infatti, un’alta rilevanza alle attività svolte con attori interni ed esterni all’organizzazione sia di team working (50%) sia di condivisione della conoscenza (60%) e il supporto degli strumenti ICT a supporto delle attività di collaborazione è centrale: il 71% dei lavoratori li usa per la condivisione di conoscenza e il 64% per il lavoro di gruppo. Le applicazioni maggiormente utilizzate sono instant messaging, sistemi di conferencing, wiki, condivisione e co-editing in real time di slide e documenti. Interessante notare che il 29% delle persone utilizza a fini professionali anche strumenti web di tipo consumer. L’utilizzo di strumenti ICT per il lavoro collaborativo ha un impatto rilevante sulle persone in termini di efficacia e qualità del lavoro (63%), efficienza e produttività (54%), soddisfazione e motivazione (38%) e contributo allo sviluppo di idee innovative dei processi, prodotti e servizi (36%). Nonostante le tecnologie digitali siano sempre più diffuse e consentano di poter svolgere le proprie attività a distanza, soltanto il 5% dei lavoratori ha uno stile di lavoro da “Smart Worker”, caratterizzato da maggiore flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi di lavoro (Distant o Mobile Worker), degli orari di lavoro (Flexible Worker) e degli strumenti da utilizzare (Adaptive Worker). Relativamente alla flessibilità degli “spazi” di lavoro, l’analisi mostra che il 26% del campione può essere considerato un “Distant or Mobile Worker” in quanto afferma di lavorare Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 21 | Executive Summary fuori dall’ufficio e/o in mobilità per almeno metà del suo tempo lavorativo: • il 17% dei lavoratori dichiara di lavorare da casa, anche se solo nel 3% ciò avviene per una parte significativa (superiore al 25%) del proprio tempo; • il 53% dichiara di lavorare in mobilità all’esterno della propria sede, presso i clienti e/o durante gli spostamenti, ma anche in questo caso solo il 15% per un tempo significativo; • la mobilità all’interno della propria sede di lavoro è invece ampiamente diffusa, il 77% dei lavoratori la pratica e il 26% per un tempo significativo. In tutti questi casi l’utilizzo di strumenti ICT è ampiamente diffuso costituendo lo strumento fondamentale di lavoro per l’82% dei telelavoratori, per il 53% di chi lavora in mobilità all’esterno della sede e per il 50% di chi lavora in mobilità all’interno della sede. Gli impatti sono notevoli: grazie all’adozione di modelli di Distant o Mobile Work supportati da strumenti ICT, il 69% dei lavoratori afferma di essere più flessibile nel lavoro, il 52% di essere più efficiente, il 54% più efficace e il 48% più soddisfatto e motivato. Relativamente al “tempo”, l’autonomia nel personalizzare l’orario di lavoro in modo flessibile in base alle proprie esigenze (orario di inizio e termine dell’attività lavorativa e durata complessiva) è concessa nel 58% dei casi solo in particolari circostanze, mentre solo nel 25% in modo pressoché completo. Chi usufruisce di un’autonomia completa, e può quindi essere definito “Flexible Worker”, evidenzia benefici significativi in termini di flessibilità nel lavoro (68%), soddisfazione e motivazione (48%), efficienza e produttività (51%), efficacia e qualità del lavoro svolto (46%). In relazione alla scelta degli “strumenti” con cui lavorare, il 37% del campione utilizza o i propri device personali (17%) o strumenti aziendali scelti personalmente (20%), e può essere Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 22 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Executive Summary considerato un “Adaptive Worker”, con un impatto anche in questo caso notevole in termini di efficienza (62%), efficacia (56%) flessibilità (40%) e soddisfazione e motivazione (39%) nel lavoro. A fronte di benefici evidenti per gli Smart Worker, l’analisi mostra come ancora troppi lavoratori (43%), pur a fronte di esigenze concrete e notevoli opportunità offerte dalle nuove tecnologie, siano ancora ingabbiati in modelli di lavoro “tradizionali”, senza reali gradi di libertà nel definire dove, come e quando lavorare. Una situazione decisamente arretrata se si considera che la grande maggioranza delle persone si dichiara disponibile ad adottare modelli di lavoro innovativi come il telelavoro (78%), il lavoro in mobilità (69%), orari lavorativi flessibili (94%) e utilizzo di strumenti informatici personali (pc/smartphone/tablet) per lavorare (85%). Le persone intervistate mettono in luce che i vincoli legati alle modalità di lavoro attuali non permettono spesso di soddisfare esigenze per loro prioritarie come l’equilibrio fra lavoro e vita privata, l’autonomia professionale e la possibilità di collaborare, condizioni che, oltre a essere ritenute fondamentali per il raggiungimento di buone prestazioni professionali, costituiscono fattori motivanti, di importanza paragonabile alla retribuzione e alla possibilità di carriera. Smart Working: come trasformare esigenze e opportunità in “energia” per il business La Ricerca mostra come le tecnologie ICT rappresentino oggi un driver che spinge verso l’adozione di modelli di Smart Working ma che altre leve organizzative, e in particolare la Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 23 | Executive Summary cultura del management, siano ancora un fattore frenante allo sviluppo di questi nuovi modelli di lavoro e all’ottenimento dei migliori risultati nella loro applicazione. Dall’analisi dei casi di aziende che hanno implementato con successo modelli di Smart Working è possibile trarre alcune linee guida per l’innovazione dei modelli di lavoro. 1.Cambia la progettazione degli uffici perché le imprese più mature in ambito Smart Working assegnano ai dipendenti solo gli strumenti ICT (pc, cellulari, smartphone,…), lasciando loro libertà nella scelta del luogo in cui svolgere le attività lavorative e assecondando le loro esigenze e preferenze personali. Alla luce di questo cambiamento muta il concetto di “postazione fissa”: le scrivanie e le attrezzature sono condivise e vengono spostate o riconfigurate a seconda delle esigenze delle persone. Parallelamente gli ambienti di lavoro si arricchiscono di spazi e servizi che hanno l’obiettivo di migliorare il work – life balance delle persone (aree relax, palestre, servizi di nido e baby-sitting, ...). Grazie a questo ripensamento degli spazi, inoltre, si riescono ad ottenere saving rilevanti nella gestione dei beni immobili. 2.Il lavoro flessibile (telelavoro a domicilio, flessibilità oraria e gestione del tempo) viene incentivato e non penalizzato dal Top Management attraverso policy organizzative. L’approccio manageriale privilegia il controllo dei risultati rispetto alla presenza delle persone in ufficio, il lavoro e i percorsi di carriera vengono gestiti sulla base del raggiungimento di obiettivi quantificabili. 3.Le potenzialità dell’ICT vengono sfruttate per creare uno spazio virtuale di lavoro avanzato a disposizione di tutti i dipendenti, flessibile e personalizzabile sia in termini di device che di applicazioni accessibili da qualsiasi luogo e in ogni momento, fortemente orientate alla collaborazione, alla gestione della conoscenza, all’innovazione diffusa e a supportare i processi decisionali in modo tempestivo ed efficace. Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 24 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Executive Summary I benefici dell’innovazione dei modelli di lavoro orientati allo Smart Working sono troppo rilevanti, non solo a livello di singola azienda, ma anche a livello di Sistema Paese, per non “agire”. Se guardiamo al solo telelavoro, ad esempio, la Ricerca e i casi di eccellenza mostrano impatti significativi sul miglioramento della qualità della vita lavorativa e personale (riduzione dello stress, possibilità di autogestirsi, riduzione degli spostamenti quotidiani, ...) che si riflette positivamente sull’ambiente e sulla qualità delle prestazioni lavorative. Questi benefici possono essere facilmente quantificabili e traducibili in termini economici. • A livello di singola azienda evidenze empiriche indicano mediamente un aumento di produttività del lavoratore che, a seconda delle situazioni, arriva fino al 50% con un aumento medio valutabile intorno al 25%3. Se prendiamo ad esempio le aziende con oltre 500 dipendenti e ipotizziamo un incremento pari al 10% del telelavoro4 per impiegati, quadri e dirigenti (pari a circa 130.000 persone in Italia) con un aumento di produttività medio del 25% si ottiene un beneficio in termini di costo del lavoro5 pari a circa 1,7 mld €. Inoltre, all’aumentare del numero di telelavoratori si può riprogettare l’organizzazione delle strutture e, attraverso un consolidamento degli spazi, si riduce così anche il costo dei beni immobili. Tale beneficio è ancora più elevato se si estendono i confini dell’analisi anche alle aziende sotto i 500 dipendenti e alla Pubblica Amministrazione. • A livello di Sistema Paese la diffusione del telelavoro potrebbe portare ad una significativa riduzione degli spostamenti e quindi delle emissioni di carbonio. In Italia 9 milioni di occupati (dirigenti, quadri e impiegati) utilizzano i mezzi di trasporto per raggiungere il luogo di lavoro, di questi il 75,5% utilizza l’auto6. Se il 10% di coloro che utilizzano l’auto lavorasse da casa in telelavoro per 100 giorni all’anno, avremmo una riduzione della produzione annua di CO2 di oltre 307.000 tonnellate e le persone risparmierebbero tempo (in media circa 70 ore all’anno) e denaro (in media circa 600 €7 all’anno). Per attivare Fonte: ITAC, WorldatWork (2011). 3 Il dato della diffusione dei telelavoratori in Italia è intorno al 3% a fronte di Paesi come Danimarca e Repubblica Ceca in cui si attesta attorno al 15%. Per telelavoratore si intende una persona che deve lavorare con un PC lontano dalla postazione di lavoro per almeno un quarto del suo tempo lavorativo. Fonte: EWCS (Eurofound), 2005. 4 Il costo del lavoro è pari a 4.309,12 € per dipendente. Fonte: dati ISTAT 2012 sulle imprese con più di 500 dipendenti. 5 Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 25 | Executive Summary 6 Fonte: dati ISTAT 2011. Fonte: rilevazione DOXA 2012 per spese di viaggio. 7 8 Accordo a livello europeo che definisce il telelavoro come un modo per i datori di lavoro (sia nel settore pubblico che in quello private) di modernizzare l’organizzazione del lavoro. L’accordo regola aspetti come le condizioni di lavoro per i telelavoratori, salute e sicurezza, la formazione e i diritti sindacali. questo cambiamento è necessario che il governo, le imprese e le parti sociali definiscano dei piani per promuovere il telelavoro e per adempiere all’European Framework Agreement on telework8 siglato il 19 luglio 2002. Tali iniziative possono andare da accordi giuridicamente vincolanti (di solito sono sotto forma di riforme del codice del lavoro) a accordi collettivi tra le parti sociali nonché a misure volontarie come linee guida e codici di condotta. In alcuni Stati membri dell’Unione, la copertura normativa sul tema del telelavoro arriva a considerare l’interezza dei contratti di lavoro grazie a meccanismi di estensione o di disposizioni legalmente vincolanti. In altri Paesi, tra cui l’Italia, solo una piccola percentuale dei rapporti di lavoro è coperta da un accordo quadro. Sono cifre che, nonostante misurino solo una piccola parte dei benefici ottenibili, danno un’idea delle potenzialità e dovrebbero stimolare opportune azioni da parte di tutti gli attori chiave del nostro Paese volte a trasformare questi benefici da “teoria” a “energia” per la crescita economica e culturale dell’Italia. Mariano Corso Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 26 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Isabella Gandini Alessandro Piva Osservatorio Smart Working Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Mariano Corso Alessandro Piva School of Management Novembre 2012 Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 28 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 29 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 30 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 31 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 32 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 33 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 34 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 35 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 36 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 37 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 38 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 39 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 40 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 41 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 42 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 43 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 44 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 45 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 46 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 47 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 48 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 49 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 50 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 51 | Presentazione dei risultati della Ricerca – Alcuni lucidi Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 52 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Osservatorio Smart Working Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Il punto di vista degli utenti business Guido Argieri Doxa Novembre 2012 Il punto di vista degli utenti business Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 54 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Il punto di vista degli utenti business Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 55 | Il punto di vista degli utenti business Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 56 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Il punto di vista degli utenti business Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 57 | Il punto di vista degli utenti business Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 58 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Il punto di vista degli utenti business Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 59 | Il punto di vista degli utenti business Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 60 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Il punto di vista degli utenti business Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 61 | Il punto di vista degli utenti business Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 62 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Osservatorio Smart Working Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Casi di successo Novembre 2012 Casi di successo L’Osservatorio Smart Working ha promosso l’iniziativa degli “Smart Working Awards”, per creare occasioni di conoscenza e condivisione dei progetti realizzati da quelle aziende che maggiormante si sono distinte per la capacità di riprogettare lo spazio e le modalità di lavoro in ottica Smart Working. I finalisti agli Smart Working Awards sono: • Amadori • SACE • Heineken Italia • Elmec • Gruppo Battistolli Nel Rapporto completo, scaricabile in formato elettronico da www.osservatori.net, saranno inclusi tutti i Casi di Studio, oggetto di approfondimento della Ricerca 2012. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 65 | Casi di successo Box 1 Caso vincitore Smart Working Awards Amadori Il Gruppo Amadori, fondato a San Vittore di Cesena quarant’anni fa, è uno dei principali leader nel settore agroalimentare italiano e un punto di riferimento per i piatti a base di carne. Il Gruppo, con un fatturato di oltre 1,2 miliardi di euro, è presente sul territorio nazionale con stabilimenti industriali, filiali e agenzie e conta sulla collaborazione di più di 6.500 lavoratori. Negli ultimi anni, il Gruppo Amadori si è dovuto confrontare con il tema della consumerizzazione dei dispositivi, riscontrando un crescente interesse dei dipendenti verso l’utilizzo di device personali e strumenti consumer per accedere a cartelle, dati e applicazioni aziendali. Il Gruppo ha deciso di non impedire l’utilizzo di tali strumenti, ma piuttosto ha attivato, a partire da inizio 2012, il progetto GoMobile, articolato in 3 fasi, che permettesse di affrontare il tema dello Smart Working. Il primo passo è stato quello di gestire tutti i device mobili aziendali e personali tramite una piattaforma di Mobile Device Management (MDM) per mantenere il controllo di tutte le iniziative e garantire la sicurezza e l’integrità dei dati aziendali. A tal proposito sono state definite anche policy specifiche per l’utilizzo dei device mobili in azienda. La seconda fase ha previsto l’adozione di una soluzione di virtualizzazione delle applicazioni e dei dati aziendali all’interno di un framework applicativo, consentendo l’accesso da qualsiasi tipo di device utilizzato dai dipendenti. Questa soluzione si è rivelata molto utile in quanto ha permesso al Gruppo di deliverare in tempi rapidi tutte le applicazioni aziendali senza dover riscrivere neanche una riga di codice. Inoltre, la soluzione adottata permette all’azienda di essere molto più flessibile poiché il sistema adottato non vincola la scelta di uno specifico device o sistema operativo. L’introduzione di questa soluzione è partita con un progetto pilota rivolto a 15 dirigenti e 5 dipendenti scelti in quanto possessori di tablet personali e particolarmenti influenti nei confronti di altri colleghi. Per monitorare il livello di soddisfazione degli utenti del pilota, Amadori ha realizzato una survey interna che ha confermato l’utilità della soluzione e un forte entusiasmo da parte degli utilizzatori. In particolar Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 66 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Casi di successo modo gli utenti hanno apprezzato la possibilità di accedere a tutte le applicazioni aziendali effettuando un unico login e la possibilità di lavorare ovunque essi si trovino. Come ultimo passo, visti i risultati positivi della sperimentazione, l’IT Amadori sta effettuando il roll out a tutti gli utenti che richiedono l’accesso a questo servizio, a prescindere dal fatto che abbiano un device personale o aziendale. SACE Box 2 Il Gruppo SACE offre un’ampia gamma di prodotti e servizi assicurativi e finanziari per sostenere le imprese italiane e le banche nel loro business sul mercato domestico e internazionale. Il Gruppo conta circa 650 dipendenti ed è presente in Italia e all’estero con diversi uffici internazionali. SACE ha istituito da cinque anni un’area, oggi interna alla funzione Risorse Umane, che si occupa della Corporate Social Responsibility nei confronti di tutti i suoi stakeholder. Sul fronte della relazione con gli stakeholder interni, la funzione CSR ha contribuito a sviluppare per i dipendenti diverse iniziative, tra cui il telelavoro, il mobility management e l’happy manager. Tutte queste iniziative sono finalizzate al miglioramento del clima interno aziendale e della qualità della vita delle persone. Il telelavoro è stato attivato per rispondere alle esigenze di alcuni dipendenti con difficoltà personali temporanee difficilmente compatibili con il rispetto dei tempi del lavoro in ufficio. La sperimentazione ha visto come primi beneficiari due dipendenti residenti fuori dal comune di Roma, sede del loro ufficio. Verificato attraverso il progetto pilota il successo dell’iniziativa, l’azienda ha sottoscritto un memorandum con le organizzazioni sindacali per la definizione dei criteri e delle priorità in base a cui ammettere i dipendenti al telelavoro, definito come soluzione ai bisogni temporanei delle persone. La struttura del telelavoro in SACE prevede la presenza fisica del collega in ufficio almeno una volta a settimana, per non perdere il contatto con l’ambiente di lavoro. Per poter lavorare da casa, il telelavoratore viene dotato dall’azienda di pc portatile e collegamento telefonico attraverso cui ha la Caso vincitore Smart Working Awards Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 67 | Casi di successo possibilità di accedere alle informazioni e alle applicazioni dell’azienda con un livello di sicurezza garantito. L’azienda si occupa, inoltre, di certificare che la postazione sia conforme alle normative in termini di sicurezza ed ergonomia. Ad oggi sono dodici le persone che usufruiscono di questa forma di lavoro, appartenenti prevalentemente alle aree professionali legale, operativa e risorse umane. Il telelavoro non è solitamente accordato a dipendenti che abbiano posizioni apicali nella struttura organizzativa, che svolgano attività commerciale esterna presso i clienti o che abbiano la responsabilità di coordinare gruppi numerosi di collaboratori. Il principale aspetto che limita ad oggi la diffusione del telelavoro è di carattere organizzativo: nell’ufficio dove è inserito il dipendente che usufruisce del beneficio sono spesso necessari cambiamenti nell’organizzazione dei flussi di lavoro. Questo rende i responsabili degli uffici restii a concedere il telelavoro a più di una persona per volta. Questa resistenza comunque è in fase di superamento, grazie all’opera di formazione condotta dalla Direzione Risorse Umane e alla verifica sul campo che il telelavoro induce importanti effetti positivi, quali la riduzione dell’assenteismo e il miglioramento della produttività delle persone. Altra iniziativa di supporto al personale è il mobility management, programma che ha l’obiettivo di facilitare i dipendenti nel raggiungimento delle sedi di lavoro di Roma e Milano, situate entrambe in zona a traffico limitato. SACE ha cercato di orientare i propri dipendenti all’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale (TPL) erogando un contributo pari a circa il 50% del costo dell’abbonamento annuale. Con periodicità biennale l’azienda verifica lo stato delle esigenze di mobilità del personale attraverso una survey. È stato inoltre incentivato l’utilizzo della bicicletta creando parcheggi custoditi per le biciclette dei dipendenti e organizzando un sistema interno di bike sharing gratuito. Inoltre, sono stati installati in tutte le sedi sistemi di video conferenza e, per i dirigenti, telefoni dotati di videocamera; tali strumenti vengono utilizzati per riunioni di lavoro sia interne sia con clienti (se il cliente non è dotato di sistema per videoconferenza può essere ospitato presso l’ufficio SACE più vicino alla sua sede) e per corsi di formazione, fruibili anche attraverso un sistema di intranet on-demand. Questi interventi hanno portato alla riduzione significativa delle trasferte, con impatti rilevanti sull’ottimiz- Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 68 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Casi di successo zazione dei tempi, efficienza dei costi ed emissioni di CO2. Infine, sempre all’interno della Direzione Risorse Umane/CSR, è collocato l’Happy Manager, funzione deputata al supporto dei dipendenti nella gestione delle incombenze pratiche della vita quotidiana e nella risoluzione o prevenzione delle loro problematiche. L’Happy Manager promuove corsi di formazione sui temi della salute, organizza i check up oncologici gratuiti per i colleghi over 45 e provvede all’erogazione di servizi vari e disbrigo pratiche che facilitino i dipendenti nelle attività della vita di tutti i giorni. Heineken Italia Box 3 Heineken è un Gruppo internazionale che produce e distribuisce i propri prodotti in più di centosettanta Paesi. La sede è ad Amsterdam. In Italia Heineken è presente dal 1974 con l’acquisizione di Birra Dreher. La distribuzione è vasta e capillare, va dai grandi ipermercati ai dettaglianti del settore alimentare, ai concessionari. Conta circa 1.000 dipendenti e attraverso gli stabilimenti di Pollein (AO), Massafra (TA), Comun Nuovo (BG) e Assemini (CA) produce e commercializza 5,7 milioni di ettolitri di birra. A marzo 2012 in accordo con i sindacati e con un forte committment da parte delle Direzioni Sistemi Informativi e Risorse Umane, Heineken Italia ha avviato il progetto “Heineken Smart Work” con il quale si è posta l’obiettivo di valutare le possibili applicazioni di nuovi modelli di lavoro in azienda. L’iniziativa si è posta nello specifico gli obiettivi di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti e favorire un maggior equilibrio tra l’attività professionale e la vita privata degli stessi. Il progetto è stato avviato in concomitanza con il cambio dell’edificio della sede di Milano: Heineken, infatti, entro la fine del 2012 effettuerà il passaggio dall’attuale sede ad una nuova, in cui gli attuali uffici diventeranno open space e saranno presenti sale riunioni e spazi conviviali per favorire l’interazione tra i dipendenti. L’iniziativa ha previsto tre fasi principali. La prima (marzo 2012 – giugno 2012) si è posta gli obiettivi di identificare i fattori chiave per l’implementazione efficace di un modello di Smart Work, Menzione speciale Smart Working Awards Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 69 | Casi di successo rilevare le esigenze interne e definire quindi il modello di riferimento. Per l’analisi delle esigenze sono state coinvolte le diverse Line of Business attraverso interviste dirette ai Responsabili delle Direzioni Finanziaria, Commerciale, Pianificazione e Logistica, Controllo di Gestione, Centro Servizi Amministrativo. L’analisi ha permesso di comprendere la predisposizione culturale, organizzativa e tecnologica dei differenti target aziendali all’adozione di modelli di Smart Work (Readiness Assessment). In parallelo a questa rilevazione sono stati svolti un confronto con benchmark settoriale ed extra settoriale in termini di target, modalità di adozione, dotazione tecnologica, policy organizzative, un’analisi degli aspetti legali e giuslavoristici e un’analisi delle dotazioni tecnologiche di Heineken con la valutazione di eventuali gap rispetto all’offerta disponibile. La valutazione della coerenza dei modelli esterni con le esigenze interne e gli obiettivi strategici della Direzione HR, SI e del Business ha condotto alla definizione del modello di Smart Work in termini di linee guida, target, modalità, dotazioni tecnologiche, policy organizzative e di sicurezza. La seconda fase, avviata a luglio 2012, ha previsto l’implementazione del progetto pilota all’interno della Direzione Sistemi Informativi, del Servizio Clienti e della Direzione Finanziaria: i diretti responsabili delle persone, auto-candidate al pilota tramite un questionario, congiuntamente con la Direzione HR hanno analizzato le candidature e scelto i candidati più idonei per avviare la sperimentazione. Nel corso di questa ne è stato costantemente monitorato l’andamento, affrontando di volta in volta i punti critici e quindi predisponendo adeguati interventi migliorativi in termini di dotazione, assistenza, accesso ai sistemi Heineken. Il progetto pilota ha previsto il coinvolgimento di 5 persone della Direzione Sistemi Informativi e 2 persone delle Line of Business che hanno sperimentato un modello di Home Work di 2 giorni a settimana fissi concordati con il proprio responsabile. Ogni persona è stata dotata dei seguenti strumenti informatici: • PC portatile; • token OTP per accedere ai sistemi Heineken; • chiavetta UMTS da utilizzare come backup di rete in caso di malfunzionamenti della connessione internet. Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 70 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Casi di successo L’azienda ha svolto due mezze giornate di training tecnico per ogni dipendente coinvolto nella sperimentazione per formarli circa l’utilizzo della strumentazione e per verificare il corretto funzionamento del token e dell’accesso ai sistemi Heineken, e della chiavetta UMTS: una prima mezza giornata in ufficio e una seconda mezza giornata presso il domicilio del dipendente. La terza fase, ancora in corso, prevede la valutazione del progetto pilota e il consolidamento del modello di Smart Work con gli obiettivi di diffondere tale modello alle Line of Business non ancora coinvolte e aumentare la partecipazione all’interno delle Direzioni già coinvolte. Dal punto di vista dei benefici, Heineken ha rilevato un aumento di produttività delle persone che hanno partecipato alla sperimentazione: grazie ad una maggior concentrazione le persone, infatti, sono riuscite a svolgere le proprie attività in tempi più brevi e con un livello qualitativo maggiore. Nel caso specifico dell’Help Desk, ad esempio, è stato rilevato un aumento del numero di ticket gestiti e risolti con una tempistica inferiore rispetto alla stessa attività svolta in ufficio e riduzioni di tempo pari al 50% nella preparazione di presentazioni grazie ad una maggiore concentrazione. È stato inoltre rilevato un miglioramento nella programmazione e pianificazione delle attività. Lo Smart Work ha, inoltre, impattato positivamente sulla qualità della vita dei dipendenti che hanno dichiarato un risparmio di tempo e, in alcuni casi, anche di costi e un aumento della soddisfazione personale. Elmec Box 4 Elmec è un gruppo a capitale interamente privato che opera dal 1971 esclusivamente nell’ambito dell’Information Technology. L’azienda, dopo 10 anni di forte espansione, impiega oggi 544 dipendenti generando 130 milioni di euro annuali di fatturato. Con l’apertura della nuova sede a Brunello, avvenuta nel 2009, l’azienda ha avviato un progetto di riprogettazione in ottica green degli spazi fisici contestualmente alle iniziative di ripensamento di alcune modalità di lavoro ispirate al paradigma dello Smart Working, con l’obiettivo di soddisfare Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 71 | Casi di successo le esigenze dei propri dipendenti, migliorare l’efficacia del loro lavoro e generare impatti significativi sulle prestazioni dell’azienda stessa. In particolare, il ripensamento delle modalità di lavoro passa attraverso la realizzazione del progetto Zero Miglia, che a sua volta si articola in due iniziative distinte: Zero Miglia Club e Zero Miglia Virtual Team. Il progetto Zero Miglia si propone di incentivare la riduzione delle trasferte non necessarie e la loro sostituzione con sessioni di web o audio conference attraverso l’utilizzo di strumenti messi a disposizione dall’azienda come sale riunioni dotate di strumenti di audio/video conferenza anche in HD, sistemi di instant messaging e strumenti di collaboration. Zero Miglia Club è uno strumento che tiene traccia dei chilometri non percorsi dalle persone valorizzandoli in termini di mancate emissioni di CO2 e di risparmio per l’azienda. Zero Miglia Virtual Team, invece, è un progetto a supporto della mobilità e prevede la dotazione alla forza vendita di tablet attraverso cui, quando ci si trova dai clienti e si ha l’esigenza di avere informazioni dal personale di pre-vendita, è possibile attivare una sala riunioni virtuale. Oltre ai device mobili e agli applicativi di web collaboration necessari per attivare il meeting virtuale, i venditori vengono dotati anche di accessori forniti da Plantronics che, contribuendo al miglioramento della qualità audio, permettono un miglioramento dell’experience virtuale. Per stimolare l’utilizzo di tali tecnologie, Elmec effettua delle campagne di incentivazione che consistono nel rimborso da parte dell’azienda del 50% del costo dei device (tablet, accessori) che vengono acquistati dal dipendente a cui rimane la proprietà dei dispositivi che vengono poi usati sia per scopi professionali sia personali. I benefici generati dal progetto Zero Miglia vengono misurati tramite opportuni KPI e reportistiche che monitorano il risparmio in termini di chilometri e di ore lavoro delle persone. I risultati sono molto positivi: ad esempio da inizio 2012 tale iniziativa ha portato ad un risparmio di oltre 650.000 Km e di circa 1.600 ore uomo di spostamenti evitati. L’utilizzo di queste tecnologie permette all’azienda di essere più flessibile e di ridurre sensibilmente l’esigenza di pianificazione di alcune attività, come Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 72 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Casi di successo ad esempio le visite presso i clienti: se prima queste venivano svolte da 2 persone (commerciale e pre-vendita), oggi, con l’utilizzo di strumenti che permettono di realizzare virtual meeting, non è più necessario conciliare le esigenze di più persone ma è sufficiente mobilitarne soltanto una. Oltre a questi benefici vi sono da considerare anche quelli legati al miglioramento della qualità della vita lavorativa delle persone che possono ridurre i loro spostamenti a parità di efficacia del proprio lavoro. Un’altra iniziativa, che ha permesso di ripensare le modalità di lavoro in ottica Smart, riguarda la possibilità offerta ad alcuni dipendenti di lavorare in modo flessibile da casa o in ufficio. A coloro che abitano distanti dal posto di lavoro e riescono ad accordarsi con i propri responsabili viene data la possibilità di fare telelavoro e vengono forniti (o incentivati) dall’azienda gli strumenti necessari (portatile, telefono e connettività). Gruppo Battistolli Box 5 Rangers è l’istituto di vigilanza del Gruppo Battistolli che offre un pacchetto completo ed efficiente di servizi nel settore della sicurezza, del trasporto e della tutela del patrimonio dei suoi partners e clienti. Per ottimizzare l’operato delle proprie guardie in mobilità sul territorio e del personale di sede che ne definisce il piano delle attività, i Battistolli Rangers hanno adottato la suite completa di soluzioni che permette loro di gestire in modo efficace alcune attività svolte dal personale che è caratterizzato da un elevato livello di mobilità. In particolare tali attività sono: • l’inizio/fine servizio e la geolocalizzazione delle guardie; • il servizio giornaliero; • l’invio di allarmi o di attività non previste; • l’acquisizione di foto per documentare gli eventi; • le comunicazioni istantanee (instant messaging) a gruppi e da/verso la centrale operativa. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 73 | Casi di successo Il progetto, che è stato avviato nel luglio del 2010, ha previsto una fase pilota durata circa 24 mesi e ha coinvolto 8 persone. Oggi viene utilizzato da 20 pattuglie. I Rangers, utilizzando il dispositivo Blackberry in dotazione, possono visualizzare i dettagli delle attività che devono svolgere in giornata, effettuare la ricerca dei servizi svolti per data e visualizzare l’elenco dei servizi del proprio turno, anche con tutte le informazioni di dettaglio e possono ricevere direttamente sul display del terminale segnalazioni di allarme da prendere in carico in tempo reale allineando la centrale sullo stato di gestione dell’allarme. Lato centrale, da semplici voci di menù, l’operatore di sede può scegliere quale tipo di nuovo servizio definire e automaticamente accedere alla schermata corrispondente in cui inserire lo specifico dell’attività. Grazie alla funzione di messaggistica istantanea la ricezione dei messaggi avviene in maniera automatica. Se l’operatore di sede è già impegnato nella registrazione o nella ricezione di un altro messaggio, il messaggio verrà notificato non appena l’operatore sarà nuovamente disponibile; la riproduzione del messaggio viene anticipata da un segnale acustico e compaiono automaticamente le indicazioni relative al messaggio ricevuto, ovvero il mittente e il destinatario del messaggio mediante un pannello evidenziato da un box rosso. L’implementazione del progetto ha permesso di ottenere una serie di benefici, come una maggiore tempestività per i processi decisionali da parte della centrale operativa, l’efficacia nei processi, la certificazione del servizio mediante il controllo delle pattuglie in servizio e la riservatezza delle comunicazioni tra centrale e pattuglie. Ulteriori sviluppi del progetto prevedono l’utilizzo di terminali basati anche su un altro sistema operativo. Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 74 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Osservatorio Smart Working Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Nota metodologica Il Gruppo di Lavoro Novembre 2012 Nota metodologica La Ricerca dell’Osservatorio, alla sua prima edizione, è stata condotta nel corso del 2012 e attraverso l’analisi di fonti secondarie, il confronto con esperti e i sostenitori della Ricerca, si è focalizzata sui seguenti obiettivi: • analizzare le modalità di lavoro in Italia (telelavoro e orario flessibile, riprogettazione degli spazi fisici, …); • studiare le prospettive di sviluppo e i benefici delle tecnologie ICT di Smart Working per le organizzazioni (knowledge management, social network, community, unified communication & collaboration, cloud computing, device mobili e consumerizzazione); • raccogliere la visione del Top Mangement delle principali Direzioni aziendali e dei lavoratori sul tema; • identificare e promuovere le best practice di Smart Working. Per perseguire tali obiettivi, si è scelto di coinvolgere una pluralità di attori: i Responsabili dei Sistemi Informativi (CIO), i Responsabili delle Risorse Umane (HR), i Responsabili delle Line of Business e gli utenti business di Pubbliche Amministrazioni e aziende di mediograndi dimensioni operanti in Italia. La rilevazione è avvenuta attraverso due modalità di indagine: • tre diverse survey on line rivolte ai referenti aziendali; • una survey destinata agli utenti business (e realizzata in collaborazione con Doxa); • interviste per approfondire alcune esperienze significative. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 77 | Nota metodologica Le survey per i referenti aziendali A partire da un modello comune di indagine, sviluppato in funzione agli obiettivi della Ricerca, sono stati definiti quattro diversi questionari a cui hanno risposto: 88 CIO, 65 Responsabili delle Risorse Umane, 81 Responsabili delle Line of Business (appartenenti alle funzioni Marketing (20%), Commerciale (20%), Operations (23%), …). • Survey per i CIO: ha permesso di analizzare la diffusione degli strumenti ICT a supporto dello Smart Working nel contesto italiano, i budget e i trend di crescita, gli obiettivi e i benefici ottenuti attraverso l’implementazione di tali iniziative; • Survey per i Responsabili HR: ha analizzato la diffusione dei modelli di lavoro flessibili in termini di orario e luogo, le strategie e le iniziative di riprogettazione dello spazio fisico secondo i principi tipici dello Smart Working; • Survey per i Responsabili delle Linee of Business: ha definito le modalità di lavoro presenti nelle diverse funzioni aziendali, identificando gli obiettivi prioritari per le diverse aree aziendali e valutando il livello di supporto al loro raggiungimento da parte delle attuali modalità di lavoro. La survey agli utenti business All’interno della Ricerca è stata realizzata – in collaborazione con Doxa – una ricerca sulle attuali modalità e pratiche di lavoro. Più precisamente, gli obiettivi sono stati i seguenti: • individuare la diffusione delle tipologie di lavoro a distanza e in mobilità; Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 78 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Nota metodologica • analizzare l’impatto dell’uso delle tecnologie informatiche sull’attività di lavoro; • individuare i benefici delle diverse modalità di lavoro meno tradizionali; • individuare gli elementi attesi e soddisfatti dalle proprie aziende. La Ricerca è stata realizzata mediante la somministrazione di un questionario via Web (indagine CAWI1) nel mese di ottobre 2012 ad un campione significativo di 1000 individui (appartenenti al panel Web di Doxa-Duepuntozero), che lavorano come impiegati, quadri o dirigenti in aziende di medio-grandi dimensioni (oltre 10 addetti). Computer Assisted Web Interviewing. 1 Il target e le aree di rilevazione sono state così costituite: sono stati inviati, tramite modalità CAWI, questionari ad un campione rappresentativo dei lavoratori delle categorie indicate (fonte indagine ISTAT Multiscopo). Casi di studio Nel corso della Ricerca sono state analizzate oltre 35 iniziative di successo, tra cui quelle candidate al premio denominato “Smart Working Awards”. Tale approfondimento è stato realizzato attraverso delle interviste al management responsabile del progetto e condotte utilizzando due diverse prospettive: • strategica per indagare le esigenze da cui deriva l’iniziativa, gli obiettivi e i processi da supportare, la rilevanza delle soluzioni, la tipologia di applicazioni e servizi introdotti, le criticità riscontrate, gli sviluppi futuri, ecc.; • organizzativa per analizzare le modalità di introduzione e implementazione del progetto, le funzioni aziendali sponsor dell’iniziativa, gli impatti organizzativi, i benefici rilevanti, ecc. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 79 | Nota metodologica Si ringraziano in particolare le aziende che sono state maggiormente coinvolte nella Ricerca e che hanno partecipato attivamente alla stessa: • A.Z. Trasporti Consorzio • A2A • Abb • Abbott • Accenture • Ads Assembly Data System • Aeroporti Di Roma • Agilent Technologies Italia • Agustawestland • Air Liquide Italia • Alcantara • Alcatel-Lucent • Alfa Wassermann • Alitalia • Amplifon • Ansaldo Energia • Ao Ospedale Niguarda Ca’ Granda • Arnoldo Mondadori Editore • Atac • Atm • Autostrade per l’Italia • Banca Popolare di Milano Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 80 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale • Bankadati • Barilla • Bennet • Binda Group • Biomerieux Italia • Boehringer Ingelheim Italia • Boero Bartolomeo • Bonfiglioli Riduttori • Bravofly Sa • Bticino • Business Company • Camera di Commercio di Milano • Cariparma • Cassa Di Risparmio Di Ferrara • Cassioli • Coca-Cola Hbc Italia • Comau • Comifar Distribuzione • Comune di Bitritto • Comune di Foligno • Comune di Paderno Dugnano • Comune di Livorno Nota metodologica • Conforama Italia • Conserve Italia • Coop Italia • Costa Crociere • Decathlon • Derta • Diapath • Didimo Zanetti • Eaton Industries Manufacturing Gmbh • Ecare • Edipower • Egl Italia • Electrolux Professional • Eli Lilly • Elmec • Eni • Eon • Erg • Esprinet • Esselunga • Expert Italy • Expo 2015 • Ferrovie Dello Stato Italiane • Fiera Milano • Fox Channels • Generali Real Estate – Servizi Real Estate Italia • Grandi Navi Veloci • Grandi Salumifici • Gruppo Amadori • Gruppo Italia Energia • Gruppo Pam • Gruppo Sole 24 Ore • H3G • Heineken Italia • Homes • Hugo Boss Ticino Sa • Idm • La Perla • Librerie Feltrinelli • Lombardia Informatica • Loro Piana • Luigi Lavazza • Mapei • Marcolin • Media Contacts • Mediamarket • Mediaset • Morningstar • Nestlè Italiana Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 81 | Nota metodologica • Nutricia • Omega Group • Oracle Italia • Osram • Panasonic Italia • Pelliconi & C. • Permasteelisa • Pirelli • Poltrona Frau Group • Poste Italiane • Postecom • Postemobile • SACE • Saipem • Sanofi-Aventis • Saras • Seat Pagine Gialle Italia • Sidel • Siemens Italia • Sirti • Snam Rete Gas Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 82 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale • Softlab • Solvay Chimica Italia • Sony Music Entertainment • Stilmas • Syndial • Tas • Tecnologie Diesel e Sistemi Frenanti • Tetra Pak • Texa • Tns Italia • Tnt Post • Tommasini • Unicredit Leasing • Unieuro • Uvet • Varvel • Venchi • Vodafone • Whirlpool Europe • Wind • Xonne Il Gruppo di Lavoro Mariano Corso Alessandro Piva Isabella Gandini Fiorella Crespi Laura Fasolo Liliana Loiudice Emanuele Madini Chiara Sgarbossa Francesca Anna Fossati Paolo Maltese Valeria Longoni Per qualsiasi commento e richiesta di informazioni: [email protected] Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 83 | Osservatorio Smart Working Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia La School of Management Novembre 2012 La School of Management La School of Management del Politecnico di Milano La School of Management del Politecnico di Milano è stata costituita nel 2003. Essa accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo del management, dell’economia e dell’industrial engineering, che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano, focalizzata in particolare sulla formazione executive e sui programmi Master. Essa si avvale attualmente – per le sue molteplici attività di formazione, ricerca e consulenza – di oltre 240 docenti (di ruolo o a contratto, italiani o di provenienza estera) e di circa 80 dottorandi e collaboratori alla ricerca. La School of Management ha ricevuto l’accreditamento EQUIS, creato nel 1997 come primo standard globale per l’auditing e l’accreditamento di istituti al di fuori dei confini nazionali, tenendo conto e valorizzando le differenze culturali e normative dei vari Paesi. Le attività della School of Management legate ad ICT & Strategia si articolano in: • Osservatori ICT & Management, che fanno capo per le attività di ricerca al Dipartimento di Ingegneria Gestionale; • Formazione executive e programmi Master, erogati dal MIP. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 87 | La School of Management Gli Osservatori ICT & Management Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle efficacemente per ottenere benefici significativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano, che si avvalgono della collaborazione dell’ICT Institute del Politecnico di Milano, nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza. Gli Osservatori si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità offerte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc. Gli Osservatori si rivolgono anche a tutte le aziende che offrono soluzioni e servizi ICT (software vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotografie approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di offerte più efficaci. Gli Osservatori attualmente attivi sono: • Agenda Digitale • B2b – eProcurement e eSupply Chain • Business Intelligence Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 88 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale • Canale ICT • Cloud & ICT as a Service • eCommerce B2c La School of Management • eGovernment • Enterprise 2.0 • eProcurement nella Pubblica Amministarzione • Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione • Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione • Gestione Strategica dell’ICT • Gioco Online • HR Innovation Practice • ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail • ICT & Commercialisti • ICT & PMI • ICT Accessibile e Disabilità • ICT in Sanità • ICT nel Real Estate • ICT nelle Utility • ICT Strategic Sourcing • Information Security Management • Intelligent Transportation Systems • Internet of Things • Intranet Banche • Mobile & Wireless Business • Mobile Banking • Mobile Internet, Content & Apps • Mobile Marketing & Service • Multicanalità • New Media & New Internet • New Slot & VLT • New Tablet & Business Application • NFC & Mobile Payment • RFId • Smart Working • Unified Communication & Collaboration Riportiamo di seguito alcuni Osservatori in parte correlati all’Osservatorio Smart Working: • HR Innovation Practice • Intranet Banche • Cloud & ICT as a Service • Gestione Strategica ICT • New Tablet & Business Application Per maggiori informazioni si veda il sito www.osservatori.net Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 89 | La School of Management Start-up Boosting Gli Osservatori, con il progetto Start-up Boosting, intendono giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull'innovazione nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia. Start-up Boosting si pone l'obiettivo, attraverso il succedersi di una serie di Call 4 Ideas collegate ai diversi Osservatori, di identicare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano. Ogni mese vengono valutate le proposte pervenute. Sono già attivate le Call 4 Ideas in ambito Smart Working. Per maggiori informazioni: www.startupboosting.com Il MIP Gli Osservatori ICT & Management sono fortemente integrati con le attività formative della Scuola: nel senso che rappresentano un'importante sorgente per la produzione di materiale di insegnamento e di discussione per i corsi e traggono anche spesso linfa vitale dalle esperienze di coloro che partecipano ai corsi (in particolare a quelli post-universitari erogati dal MIP) o vi hanno partecipato nel passato. Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 90 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale La School of Management In sinergia con gli Osservatori, il MIP Politecnico di Milano ha lanciato diverse iniziative nell’ambito ICT & Management: • EMBA ICT – Executive Master of Business Administration ICT • Corso Executive in Gestione Strategica dell’ICT • Corsi brevi ICT & Management • Master Media & Telco Per maggiori informazioni si veda il sito www.mip.polimi.it Start-up Program Lo Start-up Program è una delle iniziative dell'Entrepreneurship Academy, il programma culturale del MIP Politecnico di Milano, volto a supportare Start-upper, Imprenditori ed Executive nello sviluppo di progetti imprenditoriali. Il Corso si rivolge ad imprenditori di aziende appena nate (start-up) e aspiranti imprenditori (start-upper) con l’obiettivo di supportare i partecipanti nella messa a punto del proprio progetto imprenditoriale, attraverso un alternarsi di lezioni in presenza, assignement da svolgere a distanza, analisi di casi reali e testimonianze; contribuire allo sviluppo e al potenziamento dei “soft skill” rilevanti nel percorso imprenditoriale (innovazione, leadership, negoziazione e gestione dei conflitti, capacità di comunicazione e motivazione, empowerment, ecc.) attraverso specifiche attività di coaching; fornire un insieme di strumenti e metodologie che possano aiutare lo startupper o l’imprenditore nell’analisi e nella gestione del proprio progetto imprenditoriale. Per maggiori informazioni si veda il sito www.mip.polimi.it/pegaso/summerstartup Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 91 | Osservatorio Smart Working Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia I sostenitori della Ricerca Novembre 2012 I sostenitori della Ricerca Partner • Alcatel-Lucent • BlackBerry • Doxa • Plantronics • Telecom Italia • Websense Supporter • Aastra • Microsoft Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 95 | PARTNER I Sostenitori della Ricerca Alcatel-Lucent www.enterprise.alcatel-lucent.com Partner di eccellenza per service provider, aziende e pubbliche amministrazioni di tutto il mondo, Alcatel-Lucent è leader nell’innovazione nell’ambito delle tecnologie, dei prodotti e dei servizi di comunicazione e networking. Di Alcatel-Lucent fanno parte i Bell Labs, una delle organizzazioni di ricerca più all’avanguardia a livello mondiale e culla di molte delle invenzioni che hanno ridefinito il settore delle comunicazioni e delle reti. Nel 2012, Alcatel-Lucent è stata inserita nella lista delle 50 “Aziende più innovative del mondo”, stilata ogni anno dalla Technology Review del MIT, per rivoluzioni tecnologiche come lightRadioTM, capace di ridurre i consumi energetici e i costi operativi delle reti wireless, assicurando accesso veloce a Internet in mobilità. Grazie a innovazioni come questa Alcatel-Lucent rende le comunicazioni più sostenibili, convenienti e accessibili, perseguendo la sua mission – Realizzare il Potenziale di un Mondo Connesso. Con ricavi per 15,3 miliardi di euro nel 2011, attività in oltre 130 paesi e una delle organizzazioni di global services più esperte del settore, Alcatel-Lucent è un partner locale su scala mondiale. Alcatel-Lucent ha sede a Parigi. Alcatel-Lucent Enterprise è il gruppo di Alcatel-Lucent leader mondiale nel mercato delle soluzioni di Comunicazione e Data Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 96 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale www.osservatori.net Networking per le aziende, con più di 500.000 clienti in tutto il mondo. La presenza capillare sul mercato è garantita da una rete di oltre 2.200 Business Partner accreditati che, supportati dal team di vendita di Alcatel-Lucent Enterprise nelle varie regioni, offrono soluzioni ad aziende di qualunque dimensione. Le soluzioni di Comunicazione abilitano le conversazioni collaborative, ossia, offrono alle aziende un percorso completo per evolvere dalla comunicazione voce alla conversazione multimediale attraverso un’ampia gamma di tecnologie. Nuove tecnologie che vanno dalla telefonia ibrida ad una suite completa di soluzioni per Unified Communication e Collaboration tra cui anche soluzioni per Visual Collaboration su più dispositivi. Le soluzioni di Data Networking, basate sul concetto di “Application Fluent Network”, potenziano l’efficienza delle reti attraverso un efficace monitoraggio e adeguamento delle risorse, oltre a semplificarne l’architettura per soddisfare gli imperativi delle applicazioni multimediali. Soluzioni di Data Networking complete per campus convergenti e Data Center che agevolano l’adozione di servizi Cloud. Alcatel-Lucent Enterprise, oltre a queste soluzioni, propone un pacchetto completo di servizi professionali. www.osservatori.net PARTNER Research In Motion (RIM) BlackBerry www.blackberry.com Research In Motion (RIM), leader mondiale per le innovazioni nel settore wireless, ha rivoluzionato l’industria della telefonia mobile nel 1999, con il lancio della prima soluzione BlackBerry. Oggi i prodotti e i servizi BlackBerry sono utilizzati da milioni di clienti in tutto il mondo per rimanere in contatto con le persone e le cose più importanti, in qualsiasi momento della giornata. Fondata nel 1984, RIM ha la sua sede principale a Waterloo, in Ontario (Canada), e ha sedi operative in Nord America, Europa, Asia e Sud America. RIM è quotata al NASDAQ (NASDAQ: RIMM) e alla Borsa di Toronto (TSX: RIM). RIM mette a disposizione delle imprese una gamma completa di prodotti e servizi per la gestione dell’Enterprise Mobility, che include il mobile device management (MDM), la gestione dell’infrastruttura, delle applicazioni e della sicurezza. BlackBerry® Enterprise Server (BES) è una soluzione altamente scalabile che collega gli smartphone BlackBerry e i tablet BlackBerry PlayBook ai server di posta elettronica e alle applicazioni aziendali attraverso una rete sicura, permettendo ai dipendenti di essere connessi e produttivi in qualunque luogo e circostanza. BES protegge le informazioni sensibili, trasmettendole solo in un ambiente I Sostenitori della Ricerca altamente sicuro e offre agli amministratori di sistema oltre 500 procedure per l'IT, per un controllo chiaro e completo sulle autorizzazioni degli utenti e la distribuzione dei dati. BlackBerry offre anche soluzioni complete per gestire il fenomeno del BYOD (Bring Your Own Device): grazie al framework BlackBerry Mobile Fusion le aziende possono gestire i dispositivi BlackBerry, ma anche Apple iOS e Android, da un’unica console web-based costruita con la tecnologia RIM. RIM offre le potenzialità di una piattaforma MDM completa anche alle PMI e ai professionisti attraverso BlackBerry Enterprise Server Express, un software gratuito che offre molte funzioni della soluzione enterprise BES, ed è progettato specificamente per le esigenze lavorative in mobilità di professionisti e piccole imprese, consentendo di rimanere sincronizzati con il proprio server Microsoft Exchange. BlackBerry garantisce il più alto livello di sicurezza presente sul mercato, grazie alle policy di base gestibili sulla piattaforma BlackBerry e ad applicazioni come BlackBerry Protect, un software gratuito per tutti gli smartphone BlackBerry, in grado di proteggere le informazioni in caso di smarrimento dello smartphone. A ciò si aggiunge la tecnologia BlackBerry Balance permette agli utenti aziendali di gestire i contenuti e le informazioni all’interno dello stesso dispositivo mobile, separando quelli che riguardano la vita lavorativa da quelli della vita privata. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 97 | PARTNER I Sostenitori della Ricerca Doxa www.doxa.it Da 60 anni Doxa è sinonimo di ricerche di mercato in Italia. Nata nel 1946, Doxa ha sviluppato un percorso di continua innovazione che l’ha portata ad essere una delle aziende leader sia nelle metodologie più tradizionali che in quelle più evolute. Il team di ricerca e analisi interno, la rete di intervistatori sul territorio nazionale, i centri telefonici proprietari e le risorse dedicate alle ricerche qualitative rendono Doxa il partner ideale per aziende e istituzioni. Oltre 450 clienti negli ultimi 3 anni hanno scelto Doxa per indirizzare e supportare le loro scelte strategiche, riconoscendole autorevolezza e affidabilità. Doxa è una azienda indipendente ma può vantare partnership di grande valore con istituti di ricerca e società di consulenza internazionali, il che consente di gestire importanti indagini per grandi gruppi italiani in diversi paesi del mondo. L’esperienza aziendale spazia dai grandi studi di scenario, alle analisi sulla soddisfazione e la fedeltà dei clienti fino agli approfondimenti qualitativi sui brand, sui prodotti e sulla comunicazione. La nostra promessa • Fornire informazioni qualitative e quantitative di elevata qualità, raccolte con metodi rigorosi e tecnologie Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 98 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale www.osservatori.net all’avanguardia. • Integrare l’analisi con una lettura basata sulla competenza e l’esperienza acquisite nello studio dei fenomeni sociali e di marketing, nei diversi settori di attività e nei diversi paesi. • Privilegiare progetti ad hoc basati sulle specifiche caratteristiche del business e sulle necessità informative del cliente, rispetto all’utilizzo di prodotti standardizzati. • Sviluppare un rapporto di collaborazione aperto e trasparente, mirato a raggiungere gli obiettivi del cliente e a stabilire collaborazioni di lungo periodo. Doxa Mobile Doxa Mobile è l’ultima tappa della storia di innovazione Doxa, uno strumento che permette di realizzare ricerche attraverso dispositivi mobili per ottenere informazioni fresche e senza vincoli di tempo o di luogo. Con un panel di oltre 3.000 utenti smartphone profilati, grazie alla piattaforma tecnologica di proprietà Doxa Mobile può infatti raccogliere informazioni di consumo, di preferenza e di orientamento degli utenti. È possibile, ad esempio, ottenere in tempo reale informazioni sull’efficacia di una campagna pubblicitaria, oppure seguire un target specifico di utenti o di prospect in ogni attimo della propria giornata, coglierne le abitudini e le preferenze di acquisto direttamente nei luoghi in cui avvengono. Doxa Mobile non è solo ricerca sui clienti finali, ma può essere anche uno strumento per raccogliere feedback sul territorio, dal personale di vendita o di assistenza, che direttamente da cellulare può rispondere ad alcune brevi domande e restituire all’azienda informazioni preziose e immediate. www.osservatori.net PARTNER Plantronics www.plantronics.com/it STORIA Nel 1969 la storica frase dalla luna: “È un piccolo passo per l’uomo, un balzo per l’umanità” fu pronunciata attraverso una cuffia Plantronics. Da quel momento, le cuffie Plantronics sono diventate il prodotto scelto per applicazioni mission-critical come il controllo del traffico aereo, i salvataggi di emergenza del 911 e le operazioni del New York Stock Exchange. Il Sound Innovation™ è tutt'oggi alla base di tutti i prodotti che Plantronics progetta per l’ufficio, il contact center, la comunicazione mobile, l’intrattenimento e il mercato residenziale. PRODOTTI Plantronics progetta cuffie e auricolari per un’ampia gamma di periferiche, tra cui telefoni, computer portatili, apparecchi telefonici, e dispositivi per musica e intrattenimento. Plantronics propone una vasta gamma di soluzioni che riscontrano un notevole successo presso il pubblico professional tra cui l’auricolare creato appositamente per le Unified Communication, il Voyager Pro UC, da poco premiato con la TCO Certified Edge Headsets Certification; la cuffia Savi® 700 in grado di gestire in maniera intelligente le chiamate tramite PC, telefono cellulare e fisso; la serie Blackwire 300 I Sostenitori della Ricerca progettata per un’implementazione a basso costo e su larga scala all’interno delle aziende; senza dimenticare poi i vivavoce della serie Calisto e l’ultima evoluzione della famiglia Voyager: la Legend. L’azienda, inoltre, ha siglato partnership con i principali OEM (Original Equipment Manufacturer) e con i maggiori produttori di telecomunicazione, riconoscimento vocale e apparecchiature audio che hanno contribuito allo stato dell’arte della tecnologia dei prodotti Plantronics. PUNTI DI FORZA Plantronics, da sempre attenta ai trend del mercato e alle richieste delle aziende, ha presentato UC Toolkit, ovvero il primo e unico set disponibile di strumenti, training e documentazione specifica pensati per accelerare un’adozione efficace dei dispositivi audio nell’implementazione di progetti di UC. La Unified Communication, infatti, è supportata da Plantronics non solo con il lancio di nuovi prodotti ideati appositamente per piattaforme unificate, ma anche attraverso continue ricerche, approfondimenti e confronti con le aziende con cui collabora. Plantronics, a questo proposito, offre una delle gamme più ampie del settore per quanto riguarda i prodotti con e senza fili dedicati alla UC. Le soluzioni audio Plantronics aiutano le aziende a estendere i vantaggi della comunicazione IP e a favorire una migliore comunicazione d’impresa, indipendentemente da dove si trovino i professionisti. Buona parte dei prodotti Plantronics godono della certificazione Microsoft Office Communicator e Microsoft Lync. Plantronics è stata quotata per la prima volta alla Borsa di New York nel 1994 con il simbolo di PLT. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 99 | PARTNER I Sostenitori della Ricerca Telecom Italia www.telecomitalia.com Con 46,5 milioni di clienti in Italia e 94 milioni fra Brasile, Argentina e Paraguay, Telecom Italia è il principale gruppo ICT nel Paese ed un player importante nel grande mercato dell’America Latina, che rappresenta oggi il 38% del suo fatturato. Il portafoglio d’offerta, integrato e centrato su soluzioni avanzate per consumatori, imprese ed istituzioni, abbraccia telecomunicazioni fisse e mobili, contenuti digitali, cloud computing, media, office and system solutions,. Tutto sotto la firma di brand come Telecom Italia, TIM, La7, MTV Italia, Olivetti, simboli di familiarità ed affidabilità. La vicinanza al cliente e l’innovazione tecnologica sono alla base della strategia del Gruppo, con una organizzazione snella e centrata sulla qualità del servizio e sulla costante attività di ricerca, nei laboratori di TILab. L’ubiquità digitale, cioè la possibilità di essere sempre immerso nella realtà di internet per usufruire in maniera semplice e immediata di servizi, informazioni, contenuti multimediali, si basa sulla rete fissa e mobile, tecnologicamente avanzata e integrata, di Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 100 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale www.osservatori.net Telecom Italia. Per accedervi – da postazioni fisse o in mobilità – una ampia offerta di device e applicazioni: smartphone, telefoni, pc, tablet, ereader, decoder della “over the top TV”, apps e cloud. Dall’ubiquità digitale per i consumatori ai servizi cloud per le imprese il passo è breve. Al diversificato tessuto imprenditoriale sono dedicate soluzioni avanzate e personalizzabili partendo da piani tariffari convergenti fisso-mobile, comunicazione su IP, connettività ad alta velocità, un ampio set di applicazioni, come la gestione e archiviazione dati o il controllo dei consumi energetici, sino ad una piattaforma evoluta di cloud computing per la virtualizzazione di infrastrutture e applicazioni IT. All’estero il focus del Gruppo è sull’America Latina. Opera in Argentina e Paraguay nelle telecomunicazioni fisse, mobili e internet, attraverso il gruppo Telecom Argentina ed in Brasile, dove TIM Brasil, con una quota di mercato pari al 26.9% delle linee, è il secondo operatore del paese. I numeri del Gruppo nel primo semestre 2012 • 32,2 milioni le linee TIM in Italia, 68,9 milioni i clienti di TIM Brasil • 7 milioni gli accessi broadband retail in Italia • 14,3 milioni di collegamenti retail alla rete fissa in Italia • 4,1 milioni linee fisse, 1,6 milioni gli accessi broadband, 18,7 milioni i clienti mobili in Argentina • 2,2 milioni le linee mobili in Paraguay • 112 milioni Km di linee in rame e 4,6 milioni di Km in fibra ottica in Italia • 85.000 Km di linee in fibra ottica in Europa e Sud America www.osservatori.net PARTNER Websense www.websense.com Websense è leader mondiale nelle soluzioni per la sicurezza Web, e-mail, mobile e data loss prevention (DLP). La società americana offre la migliore protezione contro le moderne minacce al minor total cost of ownership a migliaia di multinazionali, piccole-medie imprese con un minimo di 10 dipendenti, agenzie governative e istituzioni educative in circa 150 Paesi in tutto il mondo. Distribuite attraverso una rete globale di partner di canale, le soluzioni di sicurezza Websense, in modalità software, appliance e softwareas-a-service (SaaS), aiutano le aziende a utilizzare social media e comunicazioni cloud-based e a proteggerle contro le minacce avanzate persistenti e i malware moderni, prevenendo la perdita di informazioni confidenziali e rinforzando le policy di sicurezza. Fondata nel 1994 con headquarter a San Diego, oggi ha uffici in tutto il mondo e conta 1.502 dipendenti a livello globale. Inoltre, Websense sostiene strutture di ricerca e sviluppo a San Diego e Los Gatos (California), Reading (Inghilterra), Pechino (Cina), Sydney (Australia) e Ra’anana (Israele). I Security Labs di Websense, infatti, raccolgono e analizzano numerose informazioni relative alle minacce informatiche, notificando i risultati a partner, vendor, media e altre organizzazioni sette giorni su sette e ventiquattro ore su ventiquattro. I Sostenitori della Ricerca Negli ultimi anni Websense ha costantemente aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo e destinato più di 500 milioni di dollari per realizzare le più avanzate soluzioni di sicurezza contro le nuove minacce. A partire dal 2006, infatti, Websense ha delineato una nuova strategia di sicurezza unificata dei contenuti con analisi avanzate e protezione in tempo reale. Gli investimenti nell’ambito della ricerca e sviluppo hanno permesso all’azienda di rilasciare Websense® TRITON™, piattaforma avanzata per la sicurezza dei contenuti che integra protezione Web, e-mail, mobile e data loss prevention con funzionalità di sicurezza unificate e una sola console di gestione. La soluzione TRITON di Websense si differenzia dai tradizionali firewall UTM, che non sono scalabili e non garantiscono protezione contro le attuali minacce, e dagli altri sistemi di controllo legacy come gli antivirus e i filtri URL, che analizzano solo file e siti Web. Inoltre, la console di gestione di TRITON permette di unificare le policy all’interno dell’azienda per Web, e-mail e traffico Internet interno, creando profili di sicurezza e riducendo il costo complessivo di management. Il cuore dell’innovativa architettura di sicurezza Websense è l’Advanced Classification Engine (ACE), che garantisce la massima protezione per Web, e-mail, dati e mobile utilizzando punteggi di rischio composito e analisi che coinvolgono sette aree di valutazione della difesa. Unito a classificatori per la sicurezza in tempo reale, analisi di dati e contenuti, ACE consente di rilevare un maggior numero di minacce rispetto ai tradizionali antivirus. Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.tv Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale | 101 | SUPPORTER I Sostenitori della Ricerca www.osservatori.net telefoniche in Nord America, EMEA, CALA e la regione ASIAPAC. Aastra www.aastra.com Aastra Italia S.p.A. è la filiale italiana di Aastra Technologies Ltd ed ha sede a Cernusco sul Naviglio (MI), S.S. Padana Superiore 2/B. La società madre, fondata nel 1982, ha sede a Toronto, Ontario Canada, ed quotata al Toronto Stock Exchange (TSX:”AAH”). Il core business è da sempre quello legato strettamente alle nuove tecnologie a supporto del mondo della comunicazione. Fin dalla sua fondazione infatti, Aastra sviluppa, distribuisce e supporta una vasta gamma di prodotti, sistemi e applicazioni per a supporto della comunicazione d’impresa. I prodotti Aastra includono una gamma completa basata sia su protocolli standard aperti IP/SIP che tradizionali, quali Call manager, IP-PBX, terminali SIP, IP, digitali e wireless oltre a soluzioni di Unified Communication & Collaboration e di Call Center anche in un contesto cloud. La società commercializza i propri servizi e soluzioni nel mondo attraverso canali di vendita diretti ed indiretti, distributori, operatori e rivenditori con valore aggiunto e le maggiori società Il Rapporto con i risultati completi della Ricerca è scaricabile da www.osservatori.net | 102 | Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia Copyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale Ad oggi sono più di 50 milioni le linee installate e gestite con sistemi o prodotti Aastra nel mondo, e la sua penetrazione di mercato, in modo diretto o indiretto, copre oltre 100 paesi con soluzioni interamente dedicate alle imprese sia attraverso sistemi completamente progettati ad hoc, sia con un range di proposte in grado di soddisfare le esigenze più diverse della piccola o media impresa, sia con prodotti assolutamente all'avanguardia, destinati a grandi imprese, pubblica amministrazione o a compagnie multinazionali con esigenze di comunicazione internazionali. Punto di vanto di Aastra è la chiusura in attivo e con utili, nonostante la situazione di crisi, di ben oltre 50 quarters fiscali. Per ulteriori informazioni, il sito http://www.aastra.com è costantemente aggiornato con le ultime novità e le news in tempo reale sull'azienda, sia in Italia che in ogni sede del mondo. Allo stesso modo, il sito italiano http://www.aastra.it fornisce ogni informazione sulle attività della filiale italiana e sugli sviluppi operativi nel nostro paese. Copyright 2012 © Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Gestionale Grafica: Osservatori ICT & Management Copertina: Stefano Mandato Realizzazione: Emanuela Micello e Stefano Erba Stampa: Grafiche Ponzio www.osservatori.net PA R T N E R S U P P O RT E R