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«I francobolli? Li teniamo ma la richiesta è crollata e il guadagno

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«I francobolli? Li teniamo ma la richiesta è crollata e il guadagno
LA SICILIA
26.
SABATO 19 MARZO 2016
CATANIA
PROCESSO CARONTE. La sentenza del Gup per gli 11 imputati che avevano chiesto il rito abbreviato. 7 condanne e 4 assoluzioni
ORAZIO PROVINI
La condanna più pesante è stata inflitta a Natale Raccuia, al quale sono stati inflitti 14 anni
e 8 mesi.
Poi, a scalare, 13 anni e 4 mesi a Rosario
Bucolo e Camillo Pulvirenti, 12 anni a Cesare Marletta e 9 a Carmelo Motta. Infine 1 anno e 4 mesi ciascuno (pena sospesa) a Davide Pappalardo e Santo Floridia. Sono le pene
inflitte dal Gup Francesco D’Arrigo a sette degli undici imputati che avevano scelto il rito
abbreviato dell’inchiesta denominata “Caronte” e il cui troncone per così dire principale si celebra con il rito ordinario (una trentina gli imputati) tra i quali Alfio ed Enzo Aiel-
A Natale Raccuia la pena più severa
lo, Mario ed Enzo Ercolano.
In qualche caso il giudice è stato più severo
dell’accusa, come nel caso di Raccuia e Bucolo per i quali il pm aveva chiesto rispettivamente 9 anni e 4 mesi e 10 anni. anche per Camillo Pulvirenti la richiesta era stata inferiore,
8 anni e 8 mesi. Il Gup ha però deciso quattro
assoluzioni, nessuna ne aveva chiesto il pubblico ministero. L’inchiesta coordinata dai sostituti procuratori Antonino Fanara e Agata
Santonocito e i cui esiti sono confluiti in questo procedimento, hanno avuto in oggetto le
attività di Vincenzo Ercolano nell’ambito dell’associazione mafiosa contestata dai magistrati, insieme all’infiltrazione nel settore del
trasporto realizzata secondo l’accusa attraverso alcune intestazioni fittizie ed evidenziando la collaborazione di soggetti che, facendo parte del gruppo, secondo la Procura operava in stretta collaborazione con l’uomo d’onore Vincenzo Aiello (esponente di spicco della cosca dei Santapaola) e che hanno continuato a operare anche dopo il suo arresto, nell’ottobre 2009, attraverso rapporti con altri espo-
nenti dell’organizzazione.
Tra le attività contestate e i reati ipotizzati le
estorsioni e il controllo della vendita della carne nella grande distribuzione intestandosi fittiziamente le società Ge. Ma srl, So. Me. Ca srl,
Due Emme srl di Alfio e Carmelo Motta, società
per le quali il Gup ha deciso la confisca. Il giudice ha assolto quattro degli imputati di questo procedimento in abbreviato. si tratta dell’imprenditore alimentare Giovanni Malavenda, assolto perchè il fatto non sussiste, Giovanni Pastoia, Alfio Catania e Luigi Calascibetta.
All’operazione “Caronte” hanno contribuito anche le dichiarazioni di dieci collaboratori di giustizia: Ignazio Barbagallo, Carmelo
Barbieri, Gaetano D’Aquino, Giacomo Greco,
Santo La Causa, Giuseppe La Rosa, Giuseppe
Laudani, Giuseppe Mirabile, Paolo Mirabile,
Giuseppe Sardino ed Eugenio Sturiale. Numerose le intercettazioni telefoniche e ambientali: Un’indagine ritenuta dagli inquirenti una delle più complesse e importanti,
insieme a un’altra inchiesta denominata
“Iblis” che dopo le condanne inflitte in primo
grado è ormai alle battute finali anche in
Appello. Conclusa la requisitoria è entrato
nella sua fase finale anche il capitolo delle arringhe difensive.
C’ERA UNA VOLTA L’AFFRANCATURA. Sono sempre meno i rivenditori (tabaccai) che li vendono
«I francobolli? Li teniamo
ma la richiesta è crollata
e il guadagno... sorvoliamo»
Le affrancature, un tempo oggetto
di culto e di collezionismo, sono diventate rarità, anche quelle più recenti e comuni.
Molti rivenditori, infatti, hanno
messo in secondo piano la vendita
dei francobolli rispetto ad altri prodotti non solo perché, in effetti, c’è
un decremento nelle richieste; ma
anche e soprattutto perché il guadagno è meno immediato rispetto ad
altri articoli. Di fondo c’è la sofferenza dei rivenditori a dover pagare cash il prezzo corrispondente al valore
del prodotto ritirato, per poi reintegrarlo in tempi molto lunghi e con
un guadagno minimo. Non solo.
Sembra che ci siano problemi anche
nella distribuzione stessa dei francobolli. Solo negli uffici postali, quindi,
è sicuro trovarli. Altrimenti scatta la
caccia al tesoro, alla ricerca del rivenditore rifornito.
Il signor Francesco Conti, da anni
titolare di una tabaccheria, è abitualmente fornito di francobolli, anche
se al momento ne è sprovvisto da
settimane per esaurimento del prodotto e attende un nuovo rifornimento. «Da un po’ di tempo - dice c’è lentezza nella distribuzione. Noi
comunque li ritiriamo perché fanno
cumulo nella vendita. La mia attività non è basata solo sul commercio
dei francobolli, ovviamente, per cui
tenerli non è un ulteriore investimento di tempo. Il nodo cruciale consiste, invece, nel fatto che al momento della commissione dobbiamo anticipare la somma totale del loro acquisto. Il nostro ricavato è appena di
2 centesimi su ogni pezzo venduto. Si
capisce, quindi, che il francobollo è
un articolo che può fare solo cumulo
e che la spesa affrontata per il suo acquisto la si può recuperare in tempi
più lunghi, differentemente da altri
articoli che ci consentono un “risarcimento” più un guadagno quasi im-
GAETANO SURNA
ROSANNA BARONE
CARABINIERI
Marijuana e cocaina in casa
I carabinieri del nucleo operativo di
Piazza Dante hanno arrestato
Alessandro Musumeci, un
sorvegliato speciale di 41 anni, per
detenzione e
spaccio di
sostanze
stupefacenti. I
militari da alcuni
giorni tenevano
d’occhio
l’abitazione dell’uomo notando un
strano via vai di persone a
qualunque ora della giornata.
Giovedì sera hanno proceduto ad
una perquisizione domiciliare
scoprendo a casa del 41enne
nascoste in uno zaino nel vano
della terrazza, 33 dosi di
marijuana, per un peso
complessivo di 80 grammi, e 20
dosi di cocaina, per un peso
complessivo di 5 grammi. L’uomo è
stato condotto ai domiciliari in
attesa di essere giudicato con rito
direttissimo.
Quasi cimeli
S. VENERINA
Francobolliquasi
introvabili nelle
rivendite
tabacchi, spesso
si va alle Poste
per trovarli. Ai
tabaccai spetta
una percentuale
minima, appena
2 centesimi, ma
la vendita è
considerata un
servizio al cliente
(Foto Zappalà)
DOMENICO MARCHESE
FRANCESCO CONTI
mediato. Il problema è anche un altro: quando un tabaccaio è sfornito di
francobolli, crea un disservizio. Nessun cliente è contento di dovere fare
file interminabili alla posta solo per
un francobollo».
«Un tabacchino - dice il rivenditore
Domenico Marchese - che non vende
francobolli, non ha identità e, quindi,
io ho scelto di mantenere il prodotto
sebbene il guadagno sia davvero trascurabile. Non per questo il servizio è
da annullare. La mia soluzione è stata quella di rapportare il ritiro dei
francobolli alle vendite registrate.
Mediamente sono 200 pezzi al mese
comprati da un pubblico non giovane.
Nell’era dell’immediatezza dei messaggi elettronici, la vecchia cara lettera è diventata un mezzo di comunicazione troppo lento».
Per evitare i ritardi della distribuzione siciliana, la signora Rosanna
Barone acquista i francobolli per la
propria attività direttamente dall’ufficio filatelico di Roma. «A me interessa - dice - garantire un servizio alla
mia clientela. Il guadagno su ogni
francobollo è dello 0,02%. Talmente
irrisorio da non potere essere tenuto
da conto. Il mio utile non supera il
centinaio di euro all’anno. Tuttavia ci
IL SUNIA RILANCIA L’ALLARME
«Emergenza abitativa sempre grave
abusivi nel 30% delle case popolari»
«Le risposte del Comune nel corso dell’incontro sull’emergenza abitativa ci appaiono ancora parziali e deludenti. L’attenzione si è concentrata in parte sul caso di via
Furnari, e poi sul bonus casa e su alcune innovazioni che ne dovrebbero ampliare la
fruizione. Ma ciò ci appare come un modo di tamponare una situazione complessiva sul fronte dell’emergenza abitativa che è gravissima». Così la segretaria del Sunia,
il sindacato degli inquilini, Giusi Milazzo, che insieme al componente di segreteria,
Dario Gulisano, ha partecipato all’incontro con gli assessori comunali Angelo Villari e Giuseppe Girlando, con il vicesindaco Marco Consoli e alcuni funzionari.
«L’incontro doveva rappresentare un’ulteriore occasione per fare il punto e per sollecitare soluzioni e risposte allle richieste già da tempo avanzate - sottolinea la Milazzo -. È evidente che è ormai tempo di risposte precise e chiare. All’Amministrazione è stato chiesto un cronoprogramma con scadenze precise entro cui realizzare gli impegni assunti».
Come prima punto, il Sunia chiede al Comune «la riorganizzazione degli uffici comunali che si occupano di disagio abitativo e uno sportello dedicato ai cittadini in
condizioni di disagio ed emergenza. È poi indispensabile attivare il tavolo sulle politiche abitative che va riunito periodicamente in modo da evitare che un tema come quello dell’abitare sia affrontato in maniera sporadica ed emergenziale». Nella
piattaforma del Sunia già elaborata e presentata nell’ottobre scorso, e oggi ripresa,
c’è anche la richiesta della ricognizione del patrimonio Erp (Edilizia residenziale pubblica) occupato abusivamente da chi ha redditi consistenti o immobili di proprietà;
su questo è stato chiesto il dato certo e aggiornato. Al sindacato risulta che almeno
il 30% delle case popolari sia occupato abusivamente. È poi stata ribadita l’esigenza
di un’integrazione del regolamento per i beni confiscati che vanno assegnati prioritariamente come alloggi e della definizione del Pon metro almeno per quanto attiene la riqualificazione degli edifici pubblici abbandonati. Il Sunia ha anche chiesto
di intervenire sul patrimonio Ipab, facendo leva sull’assessorato regionale».
in breve
riforniamo ogni mese di almeno mille pezzi. A volte anche il doppio. Non
è vero che è un servizio antico. Chiunque continua ad acquistarli, aziende e
privati. A volte la lettera è l’unico
mezzo di comunicazione possibile».
La stessa logica commerciale la utilizza il signor Sebastiano Privitera:
«Li trattiamo, ma si guadagna poco,
così come in tutte le rivendite. Ma
tutto fa cumulo. Magari i clienti entrano per i francobolli e comprano
altro. Noi rivenditori traiamo un utile del 5% lordo, da cui ancora occorre
detrarre le tasse. È ovvio che non possiamo trattare solo francobolli. A noi
Arrestati autori di una rapina
interessa la vendita del prodotto perché è fonte di clientela. Ogni mese ne
acquisto circa mille. Ma dipende anche dai periodi. Oggi tutto può sostituire una lettera».
«Io non li tratto più - dice il signor
Gaetano Summa - perché ogni mese
dovevo recarmi alla posta, fare la fila, anticipare i soldi del loro valore
per guadagnarci solo 2 centesimi a
francobollo. L’utile è troppo basso.
Non mi è più convenuto. Senza considerare il rischio di una rapina. Se
qualcuno si porta via tutto, a noi chi
ci risarcisce?».
PIERANGELA CANNONE
I carabinieri del Reparto Operativo
hanno arrestato Danilo Vassallo, 23
anni, e Alfio
Laudani, di 22,
entrambi già ai
domiciliari, in
esecuzine di
altrettanti oridni
di carcerazione
emessi dalla
Procura della
Repubblica, in
relazione ai reati
di rapina
aggravata, ricettazione e armi,
commessi il 18 febbraio 2014 a
Santa Venerina. In quella
circostanza i due furono arrestati
dai carabinieri, per una rapina ai
danni del supermercato EurekaConad, nella frazione di Lineri. Il
primo con il volto scoperto ed
armato di fucile a canna mozzata
entrò all’interno del supermercato
puntando l’arma alla cassiera e
costringendola a consegnargli 300
euro. Per quella rapina Vassallo è
stato condannato a 4 anni e 8 mesi
di reclusione mentre Lausani è
stato condannato a 3 anni e 8 mesi
di reclusione. Entrambi sono stati
rinchiusi nel carcere di Piazza
Lanza, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.
RAPINA
Deve scontare 5 mesi
Carmelo Ragonese, 34 anni, è stato
arrestato perchè deve scontare una
pena di 5 mesi e 14 giorni di
reclusione.
L’uomo, già ai
domiciliari, è
ritenuto
responsabile dei
reati di rapina e
ricettazione commessi a Catania
tra agosto e settembre del 2012.
L’arrestato, su disposizione del
magistrato, è stato posto
nuovamente ai domiciliari.
SENZA PATENTE
Deve scontare due mesi
Nel pomeriggio di giovedì, il
personale del commissariato
“Centrale” ha arrestato Massimo
Munzone, 30 anni, in esecuzione
dell’Ordinanza dell’Ufficio di
Sorveglianza del distretto della
Corte di Appello di Catania. L’uomo
deve scontare una pena di mesi 2,
per il reato di “guida senza
patente”, commesso nel 2012.
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