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Todesfuge — note all'opera Giancarla Frare FUGA DELLA MORTE Nero latte dell’alba lo beviamo la sera lo beviamo al meriggio e al mattino lo beviamo la notte beviamo e beviamo scaviamo una fossa nell’aria là non si sta stretti In casa c’è un uomo che gioca coi serpi che scrive che scrive ogni volta che annotta in Germania i tuoi biondi capelli Margarete lo scrive e va fuori e le stelle lampeggiano fischia ai suoi cani fischia ai suoi ebrei fa scavare una fossa per terra ci comanda suonate una danza Nero latte dell’alba ti beviamo la notte ti beviamo al mattino e al meriggio ti beviamo la sera beviamo e beviamo In casa c’è un uomo che gioca coi serpi che scrive che scrive ogni volta che annotta in Germania i tuoi biondi capelli Margarete I tuoi capelli cinerei Sulamith scaviamo una fossa nell’aria là non si sta stretti Lui grida scavate più a fondo a terra e voialtri cantate e suonate impugna l’arma dal fianco l’estrae ha l’occhio celeste spingete più a fondo le vanghe voi e voialtri continuate a suonare Nero latte dell’alba ti beviamo la notte ti beviamo al meriggio al mattino ti beviamo la sera beviamo e beviamo 68 PAUL CELAN IN ITALIA 2007 - 2014 in casa c’è un uomo i tuoi biondi capelli Margarete i tuoi capelli cinerei Sulamith e gioca coi serpi E grida suonate più dolce la morte la morte è un maestro tedesco e grida suonate più cupi i violini e andrete in fumo nell’aria e avrete una fossa di nubi là non si sta stretti Nero latte dell’alba ti beviamo la notte ti beviamo al meriggio la morte è un maestro tedesco ti beviamo la sera e al mattino beviamo e beviamo la morte è un maestro tedesco ha l’occhio celeste la sua mira è precisa il piombo ti investe in casa c’è un uomo i tuoi biondi capelli Margarete aizza i suoi cani su noi ci regala una fossa nell’aria gioca coi serpi e sogna la morte è un maestro tedesco i tuoi biondi capelli Margarete i tuoi capelli cinerei Sulamith1 Todesfuge è un'opera realizzata nel 2009 per Muro contro muro, evento monstre a cura dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma. Spazi museali e gallerie private hanno celebrato la caduta del muro di Berlino. In molte maniere, anche parlando dei ‘Muri’ della Storia e del presente. Lo Studio S, storica galleria di Roma, ne ha fatto una mostra sulla Shoah. Gli artisti invitati hanno scelto una foto d'archivio. Il gallerista ha stampato la foto su una tela, al centro della stessa. La tela è stata messa su un supporto con chiodi agli angoli. Ogni opera aveva dunque un'identica dimensione. Ho scelto d'inserire i poveri resti fotografati in una livida stanza, come visti dall'alto, scoperti in una fossa, aprendo una botola. La tela è fissata avvitando grandi viti al supporto ligneo che è stato dipinto mimando una cornice di legno. Non è un caso che io abbia preferito le viti a dei chiodi. Ho evitato ogni elemento che dicesse di una violenza in atto. Allo stesso modo ho volutamente raffreddato la tavolozza cromatica (parchi colori, realizzati con pigmenti naturali e inchiostri) a dire di una consunzione ancora precedente alla morte. 1 Todesfuge, Celan 1998, p. 62 ss. Traduzione di Ida Porena in Muscetta 1989. Todesfuge – note all’opera 69 Realizzata l'immagine, io stessa ho avuto bisogno di coprirla. Ho usato un vecchio lino militare, degli anni '30, che porta ancora i timbri dell'epoca, e vi ho stampato in serigrafia e col carattere courier delle macchine da scrivere, i celebri versi di Todesfuge di Paul Celan, nella traduzione di Giuseppe Bevilacqua. L'osservatore arriva all'immagine solo sollevando il lino e la scritta. Paul Celan è il testimone. La testimonianza, diventa la mediazione fondamentale perché la memoria stessa rimanga intatta. E molti testimoni sono ormai scomparsi. Sollevare il lino è retrocedere nel tempo e riattualizzarlo. 70 PAUL CELAN IN ITALIA 2007 - 2014 Todesfuge – note all’opera 71 Figg. 1-4. Giancarla Frare, Todesfuge (2009) cm 100 X 80, tecnica mista: pigmenti naturali su tela; Serigrafia su lino (tela militare). Bibliografia Opere di Paul Celan Poesie, a cura e con un saggio introduttivo di Giuseppe Bevilacqua, Milano, Mondadori, 1998. Poesie di Paul Celan, traduzione a cura di Ida Porena in Parnaso Europeo, a cura di C. Muscetta, Roma, Lucarini, 1989, V, pp. 233-235 e 243-247.