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Sono sempre in viaggio per baciare pantofole Coppie
4 Sabato 24 Ottobre 2015 I COMMENTI L’ANALISI IMPROVE YOUR AMERICAN ENGLISH Sono sempre in viaggio per baciare pantofole They are always on the road to kiss slippers C uriosa stale loro possibilità di DI RICCARDO RUGGERI gione, l’atmanovra sono minituale. Un me, non possono battempo, le classi politiche si tere moneta, non nominare vassalli rinnovavano ogni trent’anni, venti e valvassori (solo valvassini e proper andare al potere, dieci per ri- muovere alcuni servi della gleba a manerci, poi tutti a casa o al cimite- kapò), sono perennemente in viaggio ro: la guerra, un colpo di stato, uno da e per Bruxelles o per Washington scandalo, una malattia (l’attesa di a prendere ordini, baciare pantofole. vita era di 62 anni, per i nati negli È un mondo di poveretti (loro) che anni 20-30). Oggi tutto è cambiato, etero-guidano dei poveracci (noi). si sono inventati pure il welfare eti- Che fare? Buttiamola sull’ironia, co, morire, per loro, è diventato più sorridiamone, scuotiamo il capo. difficile, impossibili le guerre (stante art. 11 e quattro Tornado acciaccati), Chi è rimasto a combattere i colpi di stato i politici se li fanno da contro costoro? Un pugno di masoli, addirittura in Parlamento con gistrati un po’ folli, un grumo di leggi elettorali ispiragiornalisti, supportate dal mitico Acerbo. ti dagli italiani perbeLa Consulta non osa ne. Ci hanno inoculaNon possono cassarle. I politici non to un curioso vaccino: battere moneta si ammalano più, i quelli della Classe né decidere nulla Dominante possono primi acciacchi li hanno a novant’anni, compiere qualsiasi come i Cardinali di Curia, il presi- oscenità sociale o politica, perpedente Mattarella (finalmente uno trare grandi ruberie, subito noi le perbene) è lassù, solo, osserva, in- rimuoviamo, ma guai se truccano tristisce (ci sarà dell’amianto sui gli scontrini. Roma, Anas, il Comutetti del Quirinale?). In un mondo ne di Sanremo indicano il baratro scandaloso lo scandalo si è fatto nel quale siamo precipitati tutti, curriculum, bene comune che loro politici e laici, l’obiettivo primario condividono con i fan. è liberarci di costoro. Magistrati, giornalisti d’inchiesta buttatevi suLe Classi Dominanti euro- gli scontrini, ci restano solo quelli, americane allevano i nostri Pre- la mitica «Terra di Mezzo», così noi mier come champignons, li proteggo- potremo impalarli, con le puntine no come gli antichi romani facevano da disegno. con i satrapi degli stati cuscinetto, © Riproduzione riservata T he current season is a cu- satraps of buffer states, their room rious one. In the past the for manoeuvre is minimal, they political classes changed cannot coin money, nor appoint every thirty years, twenty vassals and vavasours (only vavato come to power, ten to preserve it, sour’s vassals and promote some then all at home or at the cemetery: serfs to kapos), are constantly the war, a coup, a scandal, an ill- travelling to and from Brussels ness (life expectancy was 62 years or Washington to take orders, kiss for those born in the ‘20s-’30s). To- slippers. It is a world of poor things day everything has changed, they (them) who lead poor devils (us) even invented the ethical welfare, differently. What to do? Use irony, dying has become more difficult for smile at it, shake our heads. them, wars have become impossible (due to article 11 and four batWho is left to fight against tered Tornado), politicians make them? A handful of judges a litcoups themselves, even in parlia- tle crazy, a clot of journalists, supment with electoral laws inspired ported by decent Italians. They by the legendary Acinjected us a curierbo. The Constituous vaccine: those They cannot tional Court doesn’t of the Ruling Class dare repealing them. can make any social coin money Po l i t i c i a n s d o n ’ t nor decide anything or political obscenity, perpetrate large get sick anymore, they have their first robberies, we immeaches when they are ninety, like diately remove them, but they canthe Cardinals of the Curia, Presi- not absolutely rig receipts. Rome, dent Mattarella (finally a decent Anas, the Municipality of Sanremo man) is up there, alone, observes, indicate the abyss into which we languishes (is there any asbestos have all fallen, politicians and on the Quirinale’s roofs? ). In a lay people, the primary goal is to scandalous world the scandal has get rid of them. Judges, investigabecame curriculum, common good tive journalists throw yourselves that they share with fans. into receipts, only them are left, the legendary “Middle Earth”, in European-American Ruling this way we will be able to impale Classes breed our prime ministers them, with thumbtacks. like mushrooms, protect them like © Riproduzione riservata the ancient Romans did with the Traduzione di Silvia De Prisco IL PUNTO LA NOTA POLITICA Coppie gay: con Renzi i post rossi Dissentono invece i post bianchi DI GIANFRANCO MORRA D obbiamo registrarle, queste coppie: è la convinzione di Renzi. Che è un cattolico, non vuole chiamarle «matrimoni gay», ma «unioni» e le vuole senza «adozioni». La decisione spacca la maggioranza: nel Pd sono d’accordo i post-rossi, si ribellano i post-bianchi, il Ncd in gran parte rifiuta. Alfano contro Renzi, dunque? È chiaro che il segretario di un partito sempre più anoressico mira a utilizzare l’opposizione ai gay anche per fini politici. Mentre Renzi sa bene che la legge otterrà la maggioranza in parlamento, visto che il M5S mostra interesse e anche parte del partito di Berlusconi non le si oppone. Si tratta, del resto, di una tendenza inarrestabile in una società post cristiana come l’Occidente. Non è certo un caso che in Europa 5 nazioni abbiano legalizzato le unioni e 14 i matrimoni gay. E che lo stesso papa Francesco, pur confermando che solo quelli tra uomo e donna sono matrimoni, abbia invitato alla comprensione dei problemi dei gay. È naturale che un cattolico sia contrario, soprattutto se alla unione si aggiunge l’adozione. Quando le camere introdussero in Italia il divorzio e l’aborto, i In Parlamento la maggioranza sarà scontata cattolici chiesero un referendum per abolirli. Persero, entrambi furono confermati con il 59,3 e il 79,4% dei voti. E gli stessi cattolici si divisero: nel 1974 nacquero i «Cattolici del no» (come Gozzini, Scoppola, La Valle), che votarono contro l’abolizione del divorzio. Polemizzando con Alfano, la Boschi ha tagliato corto: «Cercheremo i voti dovunque». E Alfano: «Per questo anche noi». Hanno ragione entrambi. Nel senso che si tratta di una decisione che va assunta dai politici, ma non è primariamente politica. Fare i calcoli tra i partiti è sbagliato, dato che, dentro ognuno di essi, ci sono opinioni diverse e molti di loro lasciano ai parlamentari la libertà di scelta. Si tratta di una opzione morale, che esprime la coscienza personale, non l’adesione a un partito. Una scelta che i parlamentari dovranno fare liberamente e che vedrà le due opzioni trasversali a tutti i partiti. Di modo che il voto rispecchierà solo in parte gli schieramenti e nessuno tradirà il partito se vota in disaccordo con la sua maggioranza. Democrazia significa tanto diritto a governare per la maggioranza che vince, quanto rispetto per la minoranza che potrà vincere a sua volta. Nessuna dittatura della maggioranza, ma un sistema di governo che rispetta la coscienza. In quanto, più che gestione del potere, la democrazia è il suo controllo e la sua limitazione, in nome di princìpi che non sono in primo luogo politici, ma etici. Difficile, difficilissimo forse. Ma non impossibile. © Riproduzione riservata Offre il berlusconismo ma in salsa diversa DI MARCO BERTONCINI C’è un abisso tra affermazioni, promesse, auspici, sparate, annunci, motti, e la realtà concreta delle leggi approvate. Matteo Renzi è un abilissimo e spregiudicato venditore di se stesso: si avverte la lezione di Silvio Berlusconi, addirittura migliorata quanto a esiti. Proprio perché la propaganda gli riesce bene, sta facendo soffrire Fi. Che cosa emerge oggi dalla politica predicata (se poi venga davvero perseguita, è altro discorso) dal presidente del consiglio? Che addirittura fa proprio il comandamento berlusconiano «meno tasse per tutti». Che infastidisce, delude, combatte i sindacati (si veda il dibattito parlamentare sul decreto-legge per lo sciopero nei musei). Che non assume un atteggiamento di preconcetta ostilità sulla difesa con le armi. Che fa salire la soglia del contante a 3 mila euro. Conseguenza: nello sbalestrato e immenso mondo che votava per il centrodestra si avvertono sintomi, lievi, di attenzione verso Renzi. Per capirci: come si è finora visto in ogni appuntamento alle urne, il titolare di palazzo Chigi non attrae che insignificanti percentuali dal centrodestra. Semmai, delude la propria sinistra. Non riporta a casa che pochi astensionisti o grillini delusi. Però sta offrendo a un potenziale di milioni di italiani una proposta diversa da quella (molto in calo e in apparenza priva di avvenire) del berlusconismo e da quella (forse giunta all’apice dei potenziali consensi) del leghismo. In Fi se ne rendono conto. Per ora, la controffensiva si fonda sul divario fra immagine e realtà, partendo dal fatto che le tasse salgono (vedansi regioni e comuni) e non calano. Tuttavia, l’immagine non è persuasiva e non basta a contenere l’offensiva renziana. Men che mai serve a richiamare i delusi. © Riproduzione riservata