Il gruppo delle 6 (G6) è andato via via crescendo di numero in questi
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Il gruppo delle 6 (G6) è andato via via crescendo di numero in questi
Il gruppo delle 6 (G6) è andato via via crescendo di numero in questi mesi, quasi tutti coloro che si sono aggiunti avevano un obiettivo nel cuore: la maratona di Roma. La preparazione è cominciata come al solito 3 mesi prima, pochi giorni dopo Natale, quando la luce non si vede proprio al mattino, neanche quando verso le 7:15, dopo il medio o quello che dovevi fare quel giorno, stanco ma contento, si torna a casa. Preparazione rigorosa, non solo i maratoneti, ma anche gli altri membri del gruppo ci hanno dato una mano nella preparazione, ora tirando il medio, ora con le ripetute, ora scherzando mentre si fa un po' di scarico. Insomma, tre mesi di lavoro intenso per tutti, sia chi doveva fare la maratona sia per chi invece di certo non l'avrebbe fatta. Le storie della preparazione sono sempre le più varie, tra le quali si devono ricordare almeno tre episodi. Il primo racconta di Marco Antonio Muscas… …una mattina dovevamo fare due ore di lungo in mezzo alla settimana, il che vuol dire partire alle 5 del mattino verso il Colosseo e tornare verso le 7... forse... Ebbene, Marco M aveva un aereo per Milano alle 6:30, ci sono testimoni che lo hanno visto correre alle 3:30... Il secondo riguarda Flavio… …che ha sempre avuto problemi di orario alla domenica. Man mano che i lunghi domenicali si... "allungavano", per stare a casa in tempo, doveva uscire sempre prima, fino a quando, arrivati ormai a tre ore di lungo, usciva comunque alle 6, accompagnato da Stefano che non faceva la maratona. Ovviamente davanti a tanto eroismo anche altri del G6 si aggregavano nel lungo verso villa Pamphili. Infine menzione speciale per Alessandro Liviero, detto il Mister. Il Mister si è unito al gruppo quasi per errore (o incoscienza) verso metà settembre 2014. Un autentico canaccio: tenace, ostinato, resistente. Dove non arriva fisicamente, arriva comunque per tigna. Ha iniziato veramente inconsapevole a preparare la maratona allegramente con tutto il G6. Più volte, per problemi di orario ha accompagnato Flavio e Stefano M. nei lunghi della domenica. Fino a quando ha deciso e ha fatto la maratona. La prima gara in assoluto che Mister ha fatto... ebbene è stata direttamente la maratona di Roma. I giorni sono passati velocemente, come sempre quando ci si diverte. L'inverno, tutto sommato, è stato mite, non molto freddo, tutto sommato ha piovuto qualche volta. Il tempo è stato scandito dalla ripetuta corta del martedì, il medio del mercoledì, la ripetuta lunga del venerdì, lo scarico del sabato e il lungo della domenica... giorno dopo giorno abbiamo anche quest'anno bruciato l'asfalto attorno a via Lemonia e al Quadraro. Poi è arrivato il tanto atteso giorno, quello della maratona... insieme alla pioggia e al freddo. Qualcuno, in un momento di smarrimento, ha confessato che aveva addirittura pensato di non uscire quella mattina e di correre la maratona insieme ai primi... si, ma davanti al televisore. E invece alla fine eravamo tutti presenti. Appuntamento abbastanza presto, alla Metro A, per arrivare al Colosseo in tempo per cambiarsi e mettersi in griglia. Si scherzava con i compagni con i pettorali alti... "vi fanno partire da S. Giovanni". Ci siamo cambiati sotto un riparo di fortuna. Con noi c'era anche Giuseppe, che non correva, ma si era alzato a presto e ci aveva raggiunto per darci manforte: grazie Giuseppe. Tutti insieme poi per La Foto da mandare ad Eugenio. Eugenio è tra i soci fondatori del G6 e ora sta correndo la sua maratona più importante. In bocca al lupo Eugenio!!! E' arrivato il momento di lasciare le borse. Quest'anno la consegna delle borse era fatta un po' meglio dell'anno scorso. Purtroppo ci siamo persi di vista quasi subito, ciascuno verso la sua griglia, ma certi che tutti eravamo lì, con grinta e determinazione ad arrivare, anche il Mister!!!! Sicuri che la pioggia e il vento non ci avrebbero arrestato, rallentato forse, ma certamente non fermati. E poi poco dopo le 8:50 lo sparo e la 21 maratona di Roma aveva inizio. Eccoci uno per uno in ordine di arrivo. Primo del gruppo, e della squadra RRRC, il grandissimo Renzo Covuccia (pettorale 360), arrivato con il tempo reale di 2:52:18. Nonostante il tempo inclemente e i crampi che lo hanno assalito verso la fine, è riuscito a migliorare di un minuto buono il suo record personale dell'anno scorso. Grande, grandissimo Renzo!!! Roberto “Geppo” Coccia (pettorale 1432) ha tagliato il traguardo in 3:09:38. Partito benissimo, con il suo passo un po' rumoroso (Roberto si sente arrivare da lontano), ma regolare come un metronomo, ha faticato verso la fine, si è anche fermato un paio di volte, ma nonostante questo ha completato una bellissima prestazione. Superlativo Roberto!!! Francesco Di Sevo (pettorale 5176) è arrivato in 3:10:10. E' partito dalla griglia "gran mischione", risalendo la corrente come un salmone. Verso il 34 km ha superato Luciano dicendo "mi fa male tutto, mi fa male tutto". Eppure ha tenuto un passo eccezionale fino alla fine, anzi negli ultimi due km addirittura accelerava. Rispetto all'anno scorso ha migliorato in modo... esagerato! Mitica prova grande Francesco!!! Luciano Foti (pettorale 2187) ha concluso la prova in 3:11:38, ben 3 minuti di meno dell'anno scorso. Gara gestita, passo controllato per non crepare prima dell'arrivo. Gli ultimi due km ha perso un po' di smalto ma nel complesso la gara è andata bene. Non si sa che faccia avesse all'arrivo, ma un paio di persone all'arrivo (forse medici) gli hanno fatto il terso grado su come stava il cuore e i polmoni. Bravo Luciano! Alessandro Del Curatolo (pettorale 6825), arrivava al traguardo in 3:23:05. Non è il tempo migliore, ma Alessandro rientrava da vari infortuni dopo la maratona di Firenze di ormai due anni fa. Gara grandiosa. Partito un po' lento a causa del sovraffollamento della sua griglia, appena la folla si è diradata un pochino si è messo al passo che ha addirittura migliorato via via che passavano i chilometri. Lieve calo alla fine, ma nella maratona ci può stare. Grande Alessandro! Musie Knife Masi (Alias “Mosè” pettorale 1431) è giunto al tappetino finale in 3:24:33. La pioggia e il freddo lo hanno provato un po' di più quest'anno, ha resistito ai dolori e ai crampi fin dal 35° km, dove arrivava al ristoro praticamente camminando. Comunque è arrivato ed è un esempio per tutto il G6. Bravo Mosè! Nino Gulli (pettorale 4813), ha concluso la sua seconda maratona in 3:24:18. Rispetto all'anno scorso ha migliorato di quasi 12 minuti. Condotta di gara esemplare. La ressa nella sua griglia non gli ha consentito una partenza brillante, ma appena si è aperto uno spiraglio nella folla si è messo al passo (4:51) e lo ha tenuto fino alla fine. Probabilmente Nino e Mauro sono stati i più regolari del gruppo. Mito Nino!!! Mauro Mancini (pettorale 4943) quest'anno aveva un importante obiettivo, fare il suo personale e chiudere in 3:30. Purtroppo anche quest'anno ha mancato l'appuntamento fatidico... ha chiuso in 3:25:20... il suo record di sempre. Anche Mauro è partito dalla griglia gran mischione, con un passo un po' più lento del suo. Ma appena è stato in grado di spingere un po' di più lo ha fatto, anzi, andava in crescendo man mano che scorrevano i chilometri. Bravo, bravo, bravo Mauro. 14681 Marco Muscas (quello che gira alle 3 di notte, pettorale 14681) e l'ormai leggendario Mister (Alessandro Liviero - pettorale 14671, PRIMA gara e PRIMA maratona), hanno chiuso in 3:27:04. Hanno fatto la gara insieme, partendo praticamente da S. Giovanni. Gara splendida. Nell'ultima griglia c'è veramente di tutto ed è molto difficile mettersi al passo. I primi 5 km li hanno chiusi al passo di 6:30 al km... Sembra che Mister si lamentasse per il passo troppo veloce... ma era uno scherzo. Insieme, facendosi forza, sono andati via via crescendo passando nei km finali al passo di 5:01. All'arrivo l'entusiasmo, la gioia di avercela fatta, la commozione, si sono lungamente abbracciati. Complimenti a tutti e due. Che dire di Flavio Ticconi (pettorale 8321)? In preparazione è stato insieme a Renzo quello più ferreo. Ha chiuso la gara (la sua seconda maratona) in 3:33:58, ben 15 minuti prima dell'anno scorso. Una prova eroica. La sua griglia era sempre quella del gran mischione e per non finire troppo indietro, si è messo in griglia appena hanno aperto e li ha atteso un'ora. La gara è stata una prova di costanza e determinazione. La ressa dell'inizio gara non gli ha permesso di esprimersi al meglio e anche Flavio ha dovuto mordere il freno. Appena si è vista un po' di luce è andato al suo passo (5:06) che ha tenuto fino alla fine. Grandissima e orgogliosa prova, bravissimo Flavio. Gianluca Calvino (pettorale 14679), pensatore e gran filosofo del G6 (sua la teoria del Gran Zuppone che vi racconterò un'altra volta) ha finalmente chiuso la sua prima maratona in 3:34:07. Doveva adempiere alla missione l'anno scorso, ma una brutta influenza lo ha messo fuori gioco proprio gli ultimi giorni, ma come direbbe anche lui "meglio tardi che mai". Bella anche la prova di Gianluca che ha fatto una gara in crescendo perdendo un pochino negli ultimi due chilometri. All'arrivo la fatica, la commozione e la felicità si sono sciolti in un pianto spontaneo e liberatorio. Gianluca ha ottime potenzialità e lo vedremo crescere. Intanto complimenti per la bella prova. Bravo. Antonio D’Alessandro (pettorale 3883) chiudeva la prestazione con un ottimo 3:36:40. Antonio è un altro nuovo del gruppo, nel senso che è arrivato da poco alla folle decisione di correre prima che sorga il sole, ma è comunque persona di esperienza, infatti è il professore... Anche Antonio risale dalle retrovie e ci mette un pochino per riuscire ad andare al passo che si era preposto. Ci riesce, lo tiene con caparbietà e solo verso il 35 km rallenta un pochino per l'inesorabile e ben noto muro (il muro del 35 km appunto). Eppure non molla, cambia il passo, ne trova un altro con cui si sente confidente e via verso il traguardo, senza altre esitazioni. Non è il suo tempo migliore, ma conta solo arrivare. Grande Antonio!! Marco Gentile (pettorale 6829) ha chiuso in 3:38:15. Anche Marco porta a conclusione una bella gara, dopo un periodo di infortunio... mentre preparava quella dell'anno scorso (che purtroppo poi non ha fatto). La griglia non ha agevolato la partenza, che è stata particolarmente lenta. Piano piano però si è aperto anche per Marco il varco e riusciva a mettersi al passo dopo la mezza. La seconda parte della gara è riuscito a compierla addirittura più veloce e in crescendo rispetto alla prima metà e tutti i maratoneti di Roma sanno quanto è eccezionale questa prova. Bravo Marco! Altra menzione speciale per Manuel (pettorale 11396), che è arrivato in 4:06:26. Manuel riesce a partire praticamente al passo che si era prestabilito e durante la gara è riuscito anche a fare meglio. Poi verso il 35 km è arrivato l'attacco di fame e praticamente nessun gel per provare a reggere. Purtroppo ha perso un po' di velocità ed è cominciata una gara un po' in sofferenza che comunque ha retto strenuamente da vero ed autentico uomo delle Ande! Una bella prova. Complimenti Manuel!!! Poi c'è Paolo Lanzi, arrivato da pochissimo del G6 ha corso la sua maratona in 4 ore. Dice lui insieme ad una ragazza che gli ha chiesto di accompagnarla lungo la corsa. E così ha fatto, fermandosi ad aspettarla e addirittura tornando indietro a riprenderla. La ragazza è poi sparita dopo il traguardo... Adesso è indeciso se andare a sottoporre il caso a "Chi l'ha visto". Francesco Ciccimarra (pettorale 9478) ritorna a via dei Fori Imperiali con il tempo di 4:07:43. Anche si è aggiunto al G6 da poco, da gennaio di quest'anno, dopo che ci per caso incontrati al servizio sul percorso della gara della società (la Befana). Persona straordinaria, ha affrontato i primi lunghi dell'allenamento praticamente a sorpresa senza battere ciglio. 30 e 36 km fatti insieme al gruppo con una forza rara e sempre il sorriso sulla bocca. Anche Francesco parte lento, dal fondo e impiega un po' per mettersi al passo. Lo tiene bene praticamente tutta la gara e solo alla fine, negli ultimi due chilometri perde un pochino di smalto. Ma ormai è fatta e nessuno ti può togliere la medaglia. Bravissimo Francesco! E' arrivato anche Eugenio, lui ha tagliato il traguardo 16 volte, una per ognuno di noi che ha attraversato l’arrivo e lo ha portato per tutti i 42 km nel proprio cuore. E che cosa dire dei compagni di fatica e di allenamento lungo il percorso, lì ad urlarci e a incitarci nonostante la pioggia? Giuseppe era alla partenza, stava con noi alle 7:50. Un grande. Poi Rino, che stazionava dalle parti di via del Corso. Avrà finito senza voce. Non dimentichiamo il Capitano, Il Fondatore del G6. Con le sue tabelle in mano, ci aspettava all'uscita del tunnel... nel vero senso della parola. Con le sue tabelle ci ha monitorato e controllato uno per uno se eravamo giusti con il passo o meno. Ci ha spronato e incitato tutti. Il G6 è arrivato tutto, compatto e orgoglioso. Il tempo inclemente non ha fiaccato gli animi e la voglia di arrivare, anzi più d'uno ha migliorato la prestazione dell'anno scorso. Adesso è il momento dei racconti e della festa, insieme a tutti gli amici che non hanno corso la gara... per quest'anno, perché l'anno prossimo non si scappa. Non sono poi molti quelli che hanno saltato quest'appello... Stefano Mecuri (gli allenamenti li ha fatti tutti... ma la maratona no, che vogliamo fare per l’anno prossimo?), Danilo Giulioli (detto Lillo, alterna corsa e nuoto e per adesso le medaglie le prende solo al nuoto), Emanuele (arrivato da poco nel G6 ma ultramaratoneta), Fabio Ursini (esperto di meline), Francesco Sciobica (prima o poi tutti gli uomini passeranno da lui), Michele Granito (granitico di nome e di fatto), Stefano Fiori (anche se non poteva correre, ma tutti i lunghi stava li con la bicicletta ad incitarci), Federico (la maratona davanti al televisore? non si può sentire), Mollicone (tutte le mattine alle 6 con il fischietto, un giorno gli spareranno) e ultima ma non ultima, la nostra quota rosa Nunzia (raro esempio di tenacia e forza di volontà); perché (e qui cito Flavio) il G6 non è solo un gruppo di runners, siamo amici, la corsa viene dopo. Vogliamo dedicare questa splendida maratona a Spartaco, che certamente ci ha accompagnato da lassù e avrà fatto in modo che piovesse un po' di meno.