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SESTO calende - Notizie dal Comune
SESTO CALENDE Periodico di informazione amministrativa della Città di Sesto Calende n. 1 - Marzo 2016 i Il centro di Sesto a volo radente… #Sestocalendeognivoltachetornilatroveraipiùbella i Marzo S 3 LA PAROLA AL SINDACO Centro Sportivo, terza farmacia e piano del traffico 4 Polizia Locale Più sicurezza con il “vigile del rione” di Enrico Boca 5 Cultura Giorno del ricordo di Silvia Fantino o m m a r i o 16 40 anni fa, i volontari sestesi in Friuli di Samanta Francese 18 Il VI Palio Sestese sarà il 10/11 settembre di Francesco Signori 20EVENTI 22 Cose di Casa: la cedolare secca di Mauro Terrazza 6 Bilancio IMU e TASI, cosa cambia dal 2016 di Angela Giovanna Menin 24 27 7 bilancio La terza farmacia di Angela Giovanna Menin Protezione Civile di Stefano Triscornia Cronaca di un quasi miracolo di Enrico Crenna 32Sport Le gare 2016 del Circolo Sestese Canoa Kayak di Mario Lenuzza 8 SERVIZI SOCIALI La famiglia risorsa della società di Edoardo Favaron 33 Lions Club Sesto-Somma, questo sconosciuto 9 Lavori pubblici Lavori in corso e lavori ultimati di Edoardo Favaron 34 L’Angolo della poesia dialettale di Enrico Crenna 10Urbanistica Nuova Marna, zona Lidl e Moschea di Giovanni Buzzi 12 Politiche giovanili #Jobstartup. Parte il lavoro, parti Tu! di Jole Capriglia Sesia 13Ambiente Raccolta rifiuti, ecco le novità di Jole Capriglia Sesia 14 “Donare gli organi. Una scelta in Comune” 15 IAT, i numeri di un successo di M. Enzo De Candido 35 GRUPPI CONSILIARI Periodico d’informazione amministrativa del Comune di Sesto Calende n. 1 marzo 2016 - Notizie dal Comune n. 1 dell’11 marzo 2016 - NdC 1 Direttore editoriale: Marco Colombo, Sindaco Direttore della Comunicazione: Enrico Boca Direttore responsabile: Carlo Baruffi (carlo.baruffi@notiziedalcomune.com) Rapporti istituzionali: Nicoletta Poroli In redazione: Renzo Besozzi, Enrico Crenna, Samanta Francese, Barbara Mercalli, Francesco Signori, Valerio Todeschini Pubblicità: Samanta Francese, cell. 349 2400037 - [email protected] Amministrazione: Angela Fumagalli ([email protected]) Fotografie: Archivio Notizie dal Comune sas, Gianfranco Girardi, Samanta Francese Redazione, amministrazione e stampa: Notizie dal Comune sas - via San Biagio, 21 Cambiago - Tel. 02 84 34 13 62 -Email: [email protected] - www.notiziedalcomune.com - Registrazione Tribunale di Bergamo n. 9/1986 Rettifica a norma della legge 416/1981 Con riferimento all’articolo Quante inutili bugie del n. 3-2015, Emanuela Zambenedetti, segretaria del Circolo del Partito Democratico di Sesto Calende, chiede la seguente rettifica: «Le frasi pubblicate sul nostro profilo Facebook sono le seguenti: “Il PD di Sesto Calende, dunque, CHIEDE a Marco Colombo: a) se è vero che la Enrico Colombo spa ha svolto per Esselunga lavori di impiantistica in un comune limitrofo; b) se è vero che questi eventuali lavori sono stati svolti successivamente al 2009” “La crisi che ci accompagna dal 2009 ha colpito duramente l’Italia ed anche Sesto Calende. Tante aziende hanno chiuso e tanti posti di lavoro sono andati in fumo. Ma c’è un’azienda sul nostro territorio che ha fatto 2| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 meglio delle altre 202 (tra le SpA): la Enrico Colombo spa. È un’azienda che ha avuto ritmi di crescita vertiginosi dal 2009! Se compariamo il fatturato medio 2007-2009 con quello post crisi (2010-ad oggi), le aziende sestesi hanno avuto una riduzione del 5% mentre la Enrico Colombo spa è addirittura cresciuta del 15%. Il Circolo PD di Sesto Calende si congratula con l’azienda e con la direzione per l’ottimo risultato ed è sicuro che il fatto che l’impresa sia al 100% della famiglia del sindaco (25% Marco, 25% Manuela, 50% Enrico Colombo Holding) sia solo un caso, così come sarà certamente un caso che il 2009 è anche l’anno di elezione di Marco Colombo.”». Pubblichiamo, a norma di legge, la rettifica richiesta dal PD di Sesto Calende. Non possiamo non notare come tale rettifica confermi la sostanza delle affermazioni apparse sul profilo facebook del PD sestese e riportate nell’articolo del sindaco Marco Colombo. “La calunnia è un venticello…” canta il Don Basilio di Rossini. Insinuare, sussurrare, dire e non dire, lasciar intendere… Sono questi i comportamenti che destabilizzano i cittadini danneggiando tutti, inclusi coloro che li adottano. Chi è consapevole della giustezza e della forza delle proprie idee non ricorre alle insinuazioni e non ha paura di affermare ciò che pensa. Il testo completo della denuncia-querela sporta dal sindaco Marco Colombo nei confronti del Circolo del Partito Democratico di Sesto Calende è disponibile alla pagina http://www.notiziedalcomune.com/Sesto_Calende.html La parola al sindaco Centro Sportivo, terza farmacia e piano del traffico L’argomento di cui più si parla a Sesto in queste settimane è la nuova gestione del Centro Sportivo comunale. Non stupisce nessuno che i Sestesi riservino tanta attenzione allo sport che, nella nostra Città, da anni ha assunto un ruolo sempre più importante con risultati Anche in questo di prestigio a livello nazionale e internazionale. I risulcaso la libertà tati degli sportivi di Sesto Calende suscitano in noi un decisionale più che giustificato orgoglio e sono la dimostrazione concreta delle qualità della nostra gente: voglia di fare, del Comune è spirito di sacrificio, umiltà, ambizione di ben figurare. confinata nelle È quindi naturale che anche le strutture comunali e leggi vigenti l’organizzazione dello sport si aggiornino e si adeguino all’evoluzione delle discipline e del numero di persone che le praticano. Dopo 30 anni l’US Sestese Calcio ha chiesto di essere avvicendata e di condividere con le altre associazioni sportive, in primis la Sesto 76, la responsabilità di principale organizzatore dello sport a Sesto Calende. In una situazione amministrativamente complessa e con un ventaglio ristretto di possibili scelte, il Comune ha deciso di tornare ad essere il gestore diretto degli impianti, concedendo alle due principali associazioni sportive, appunto la Sesto 76 Lisanza e US Sestese Calcio, l’uso gratuito degli impianti e lasciando spazio anche alle altre realtà come, per esempio, il Tennis Club Sesto Calende. L’argomento è abbastanza complesso e il modo migliore per farsi una propria opinione precisa e corretta, lontana dalle fantasie e dai “si dice” che sono circolati a Sesto negli ultimi tempi, è leggersi l’interessante inserto allegato al giornale. Posso aggiungere che le decisioni prese sono state improntate al rispetto di tutti coloro che animano lo sport sestese, alla cautela e, ma non sarebbe nemmeno da rimarcare, al migliore utilizzo delle risorse pubbliche. Un argomento che, per certi versi, riconduce alle problematiche amministrative del Centro Sportivo è quello della farmacia dei Mulini. Anche in questo caso la libertà decisionale del Comune è confinata dalle leggi vigenti. Sono norme che talvolta rendono faticoso e lento l’agire amministrativo e nell’ambito delle quali abbiamo trovato la soluzione: il progetto iniziale di costituire una società mista pubblico-privata per la gestione della nuova farmacia si è orientato per questi motivi verso la via della concessione (se ne parla a pagina 7). Altro argomento di rilievo per tutti i cittadini è il PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) che sta prendendo le mosse e servirà a migliorare e ottimizzare la viabilità nel nostro territorio. La sua elaborazione è stata affidata ad un tecnico di grande esperienza e prossimamente il progetto del PGTU sarà sottoposto al vaglio e alla condivisione di tutta la cittadinanza con un calendario di incontri in tutte le frazioni. Il Sindaco Marco Colombo Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |3 i Polizia locale Le sanzioni stradali contribuiscono a finanziare la sicurezza del territorio Più sicurezza con il “vigile del rione” di Enrico Boca, Assessore alla Sicurezza I l Comune di Sesto Calende ha aderito al “Bando per l’assegnazione di cofinanziamenti per la realizzazione di progetti in materia di sicurezza urbana, a favore dei comuni, delle unioni di comuni e delle comunità montane” emesso da Regione Lombardia nel dicembre scorso. Il bando riguarda la realizzazione di sistemi di videosorveglianza (lotto A) e l’acquisto di dotazioni tecnico-strumentali, rinnovo e incremento del parco autoveicoli comunale (lotto B), con possibilità di finanziamenti fino all’80% della spesa e con il limite massimo di 30.000€. I progetti presentati dal Comune riguardano entrambi i lotti. Per il primo il progetto prospetta l’incremento del sistema di videosorveglianza e per il secondo l’acquisto di un nuovo “ufficio mobile” in sostituzione di quello attuale, ormai giunto al termine della sua vita operativa. Benché il fondo complessivo di cofinanziamento stanziato da Regione Lombardia ammonti complessivamente a oltre 8,6milioni di euro, sono stati 820 i proget- 4| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 ti presentati dai comuni lombardi, per cui non vi è la completa certezza di ottenere questo finanziamento. Come sono utilizzati i soldi delle multe? Il Codice della Strada prevede che il 50% del ricavato delle multe comminate dalla Polizia Locale per le infrazioni stradali sia utilizzato per incrementare la sicurezza della circolazione. In concreto significa che questi soldi servono per aggiornare e migliorare la segnaletica, per effettuare le varie manutenzioni connesse alla sicurezza stradale, per incrementare gli accertamenti e sviluppare un circuito virtuoso che in prospettiva porti alla riduzione delle infrazioni stesse. L’altro 50% del ricavato delle multe sarà utilizzato, oltre che per l’educazione stradale nelle scuole, per incrementare la sicurezza delle persone nel territorio con particolare riguardo ai rioni di Sesto Calende, anche in collaborazione con i Carabinieri. Dal prossimo aprile sarà incrementata la presenza degli agenti della Polizia Locale nelle frazioni non attraverso uno schema fisso ma con rotazione dei giorni e degli orari, inclusi quelli serali, in modo da innalzare il livello di deterrenza nei confronti dei male intenzionati. La presenza costante ma inaspettata degli agenti, infatti, è un mezzo per amplificare notevolmente l’efficacia del loro lavoro sulla strada. PGTU La redazione del Piano Generale del Traffico Urbano è stata affidata dal Comune all’arch. Vincenzo Curti di Milano, titolare di uno dei più importanti studi in tema di viabilità ed urbanistica e docente universitario. Il PGTU è lo strumento indispensabile per conoscere con precisione la situazione esistente e quindi pianificare gli sviluppi futuri del traffico veicolare privato, commerciale e pubblico. Non appena pronto il Piano sarà presentato alla cittadinanza con incontri nei vari rioni. Una piccola anteprima che possiamo già dare è l’inclusione nel Piano del progetto di massima della pista ciclabile che unirà Sesto al Parco Europa di Sant’Anna, rendendone più agevole e piacevole il collegamento attraverso la “viabilità dolce”, secondo le indicazioni della Dichiarazione di Lille. i Memoria condivisa e identità nazionale Cultura Giorno del ricordo di Silvia Fantino, Assessore alla Cultura L o scorso 10 febbraio è stato celebrato in Italia il «Giorno del ricordo». Si tratta di una solennità civile nazionale, istituita dal Parlamento con la legge 30 marzo 2004 n. 92, che si prefigge di conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Fra il 1943 e il 1947 oltre 10.000 persone furono gettate - vive o morte - nelle foibe, le cavità carsiche ai confini orientali dell’Italia, per volere del maresciallo Tito e dei suoi partigiani, in nome di una crudele pulizia etnica che si proponeva di annientare la presenza italiana in Istria e in Dalmazia. La data prescelta per la celebrazione - il 10 febbraio - ricorda il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. Nel suo messaggio per il «Giorno del ricordo» il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scritto: “Ristabilire la verità storica e coltivare la memoria sono frutto di un’opera tenace e preziosa, che le associazioni degli esuli e le comunità giuliano-dalmate e istriane hanno contribuito a realizzare… L’abisso della guerra mondiale e le aberrazioni dei sistemi totalitari sono ora alle nostre spalle, anche se quei segni non possono essere cancellati e deve sempre guidarci la consapevolezza che le conquiste di civiltà vanno continuamente attualizzate… Ricordare non deve favorire il rancore, ma liberare sempre più la speranza di un mondo migliore”. Per rispondere alle finalità della legge istitutiva, cioè per rinnovare la memoria di quegli eventi tragici e a lungo colpevolmente dimenticati, questo Assessorato ha invitato a parlare Claudio Bronzin, testimone oculare della efferata strage che avvenne il 18 ago- sto 1946 a Vergarolla, presso Pola. Pola era allora un’enclave italiana amministrata dagli Alleati, mentre gran parte dell’Istria era occupata dalla forze militari di Tito. Sulla spiaggia di Vergarolla, affollata di bagnanti, famiglie e bambini, c’era chi assisteva alle gare di nuoto della Coppa Scarioni. Nei pressi della spiaggia erano state accumulate numerose mine e bombe disinnescate. Qualcuno (mai identificato con certezza) provocò un innesco che fece esplodere tutte le bombe: morirono decine e decine di persone. Il loro numero non fu mai definito con precisione, perché i corpi di alcune delle vittime furono letteralmente polverizzati dalle esplosioni. Questa è storia. Io però non sono assessore alla storia: sono assessore alla Cultura. La storia è - o dovrebbe essere - una esposizione il più possibile completa e oggettiva di fatti accaduti, di circostanze, di nessi causali. La cultura invece è viva, fluida, si interroga, interpreta i fatti della storia e ne trae considerazioni utili per il presente e per il futuro. Ebbene, come Assessore alla Cultura non posso non esprimere l’auspicio che si compia in Italia un cammino che porti infine ad avere uno sguardo riconciliato e condiviso sul nostro passato. Questo cammino deve compiersi anzitutto a livello culturale, prima ancora che sociale o politico. Così che non ci sia più bisogno di celebrare tante ricorrenze parziali e quasi concorrenziali fra di loro, in ciascuna delle quali ognuno onora e piange i propri morti, coltiva le proprie memorie, rivendica le proprie ragioni e denuncia i torti altrui… Non dimentichiamo che, solo due settimane prima del «Giorno del ricordo» abbiamo celebrato – il 27 gennaio - il «Giorno della memoria» per le vittime della Shoah. Fino a quando continueranno queste rievocazioni, fino a quando si continueranno a guardare i fatti della nostra storia con lenti colorate da contrapposte ideologie, fino a quando si negherà pari valore e pari dignità alle sofferenze di tutti gli italiani, fino ad allora mancherà qualcosa al compimento dell’identità nazionale dell’Italia. Manzoni ha scritto che la nazione dev’essere “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”. A quasi due secoli di distanza, alcuni di questi fattori di unità già sono messi in discussione, e ciò rende più fragile e vulnerabile la nostra identità nazionale: che almeno le memorie siano elemento di unione e non di frammentazione, di coesione e non di conflitto… Un autobus alla stazione di Montesanto di Gorizia, si divincola tra due confini provvisori. Gorizia fu una delle città più colpite dagli eccidi delle foibe. Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |5 i La legge di stabilità 2016 del dicembre scorso ha introdotto alcune novità su IMU (immobili) e TASI (servizi indivisibili) bilancio IMU e TASI, cosa cambia dal 2016 di Angela Giovanna Menin, Assessore al Bilancio TASI SULLA PRIMA CASA Viene abolita la TASI sull’immobile che costituisce “prima casa” per il contribuente (a meno che non si tratta di abitazioni di lusso classificate catastalmente come A8). Nel caso di abitazione usata come residenza dal proprietario stesso, la TASI è del tutto azzerata. Nel caso di abitazione locata o concessa in uso gratuito, viene meno la quota dovuta dall’inquilino o comunque dall’occupante che la utilizza come prima casa. Altri soggetti che godranno dell’abolizione della TASI, in quanto la loro abitazione è assimilata alla “prima casa”, sono gli ex coniugi non assegnatari della casa coniugale. IMU SUI TERRENI Viene modificato il criterio per l’individuazione dei terreni soggetti a IMU. Dal 2016, il tributo sarà dovuto solo per le aree qualificate come edificabili negli strumenti urbanistici comunali. COMODATO GRATUITO Viene ridotta del 50 per cento la base imponibile IMU e TASI (cioè il valore su cui si calcolano le imposte) degli immobili con- UN AIUTO PER IMU E TASI Dal 14 aprile Liana Loro dell’Ufficio Tributi del Comune sarà a disposizione della cittadinanza per effettuare il calcolo di IMU e TASI. È indispensabile prendere prima un appuntamento, telefonando dal lune- 6| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 dì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 allo 0331.928470. Il servizio sarà svolto nei pomeriggi di martedì e giovedì. Si consiglia di prenotarsi per tempo per poter usufruire del servizio. cessi in comodato gratuito a figli o genitori. E’ importante sottolineare che, per aver diritto all’agevolazione, devono sussistere tutti i seguenti requisiti: a) il proprietario deve aver concesso in comodato d’uso gratuito l’immobile solo a parenti in linea retta (figlio-genitore oppure genitore-figlio) che la utilizzino come loro abitazione principale. b) il contratto di comodato deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate. Il costo di questo adempimento è di Euro 200,00 da versare tramite modello F23 (codice tributo 109T), più marche da bollo da Euro 16,00 per ogni copia di contratto registrato, minimo 2. La registrazione potrà essere eseguita previa presentazione del modello di richiesta di registrazione (modello 69) in duplice copia. Tale registrazione dovrà avvenire: entro 20 giorni dall’atto, qualora stipulato in forma scritta; entro il 1° marzo 2016 per la prima registrazione di contratti verbali di comodato preesistenti. Ai fini del calcolo IMU, si deve tenere presente che l’imposta è dovuta per anni solari in proporzione alla quota di proprietà e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso; a tal fine il mese durante il quale il possesso si è protratto per almeno quindici giorni è computato per intero. c) il proprietario non deve possedere nessun altro immobile al di fuori del Comune dov’è ubicato quello concesso in comodato, mentre nel Comune stesso non deve possedere altri immobili oltre a quello concesso in comodato e a quello adibito come propria abitazione principale. Non ha invece rilevanza il numero degli immobili posseduti da colui che beneficia del comodato, a patto che l’immobile ricevuto in comodato sia la sua abitazione principale. i bilancio La concessione a terzi è la strada scelta per aprire la nuova farmacia al rione Mulini La terza farmacia di Angela Giovanna Menin, Assessore al Bilancio I l Consiglio Comunale del 25 febbraio scorso, con delibera n. 9, ha dato l’input per l’avvio del nuovo bando per l’assegnazione della terza farmacia sul territorio comunale, imboccando la via della concessione invece di quella intrapresa in precedenza della costituzione di una società mista pubblico-privata. Spiace rilevare che la minoranza ha scelto di astenersi su un argomento così importante, e lo ha fatto adducendo motivazioni che in realtà non toccavano ciò che il Consiglio era chiamato a deliberare. Ma facciamo un passo indietro per capire come si è giunti a questa decisione. Come tutti sappiamo, la Regione Lombardia, con Delibera di Giunta Regionale 3378 del 9 maggio 2012, aveva approvato la revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del nostro comune istituendo la terza farmacia, ed il nostro ente ne aveva esercitato il diritto di prelazione assegnando la sede della nuova farmacia nella frazione Mulini. All’inizio, avendo da subito escluso la possibilità di gestire direttamente la farmacia (sia per i vincoli alle assunzioni da parte del Comune, sia perché appariva necessario il coinvolgimento di professionalità esterne), risultava come unica opzione utilizzabile quale modulo gestorio solo il partenariato pubblico-privato. Pertanto si era dato inizio all’iter burocratico per affidare la gestione della farmacia mediante la costituzione di una società pubblico privata e con delibera del Consiglio Comunale n. 19 del 30 maggio 2013 era stato approvato tale modello dando mandato al funzionario competente di procedere con le azioni necessarie al fine di addivenire alla selezione del socio privato operativo. Purtroppo il primo bando era andato deserto; si era così proceduto, con delibera del Consiglio Comunale del 28 novembre 2013, ad apportare alcune modifiche a quanto deliberato a maggio, al fine di far fronte alle criticità (quali richiesta di garanzia fidejussoria troppo alta e periodo di durata della società di 20 anni troppo breve) rilevate nella procedura selettiva del bando precedente. Ma sfortunatamente anche il secondo bando è andato deserto. Nell’intento di valorizzare la sede farmaceutica di cui possediamo la titolarità ma soprattutto di offrire ai cittadini una risposta alle esigenze in continua evoluzione, abbiamo preso atto di una recente evoluzione giurisprudenziale: mi riferisco a una sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2014, di successive sentenze dei TAR regionali e delle direttive comunitarie (direttiva 23/2014/Ue), che attestano che un comune possa utilizzare modalità diverse di gestione oltre a quelle della gestione diretta e della società mista, e in particolare può utilizzare lo strumento dell’affidamento in concessione a terzi attraverso gare ad evidenza pubblica. Alla luce di questa nuova possibilità giuridica, e alla luce delle attuali condizioni economico finanziarie, abbiamo deciso di modificare le modalità di gestione della farmacia ed è per questo motivo che abbiamo affidato ad una nuova società di servizi il compito di supportare il funzionario competente nello sviluppo di uno studio per un modello gestorio diverso da quello dei bandi precedenti. La società ed il nostro funzionario hanno effettuato un’indagine di mercato, mediante confronto pubblico lo scorso ottobre, e ne è uscito confermato il fatto che il modello più favorevolmente recepibile dal mercato è quello della concessione a terzi. Tale consultazione ha inoltre consentito di valutare in prospettiva gli andamenti economico-gestionali al fine di poter meglio impostare la procedura di individuazione del concessionario privato. È forte volontà mia e di tutta l’amministrazione di fare in modo che l’affidamento della farmacia avvenga nel più breve tempo possibile al fine di dare un ulteriore servizio ai cittadini sestesi. Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |7 i occhiello SERVIZI SOCIALI La famiglia, risorsa della società di Edoardo Favaron, Assessore ai Servizi Sociali I n qualità di assessore ai Servizi Sociali purtroppo sovente mi capita di dover constatare come le attuali condizioni di disagio economico abbiano ripercussioni negative su molte famiglie. A complicare le cose aggiungo che i valori sui quali si è regge la nostra civiltà sembrano minacciati anche da una esasperata volontà di estendere i limiti del diritto a soggetti che, se pur ingiustamente in passato sono stati perseguitati per le loro attitudini sessuali, oggi, a mio parere, non devono essere legittimati a pretendere che una loro relazione sia equiparata a quella che è la cellula della società: la famiglia naturale. In passato la sessualità era intesa come elemento di una unione finalizzata alla procreazione, successivamente, a seguito di una progressiva liberazione da tabù religiosi e sociali, la sessualità ha acquisito un ruolo sempre più prominente nelle unioni. Si parla sempre più di sesso finalizzato al mero raggiungimento del piacere. Veniamo raggiunti da messaggi che ci prospettano modelli di relazioni in cui i protagonisti oggi si amano e domani si lasciano, alla perenne ricerca del piacere e dell’emozione; una avventura nella quale la famiglia “tradizionale” non gode di considerazione, anzi, appare un modello anacronistico e superato. In questo contesto alcuni legislatori trovano lecito estendere i limiti del diritto alle coppie omosessuali, a quelle transessuali e a quant’altro quello che in passato veniva inteso come una alterazione cromosomica. Una cosa è il rispetto, che deve essere garantito ad ogni individuo, e che deve essere un caposaldo della nostra civiltà. Altra cosa è promuovere azioni che Referendum sulle trivelle, si vota il 17 aprile Seggi aperti dalle 7 alle 23 per esprimere un parere sull’abrogazione dell’articolo che estende le autorizzazioni per tutta la durata di vita utile del giacimento Il quesito riguarda la durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate: si dovrà dare parere favorevole o contrario sull’abrogazione del comma 17, terzo 8| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 periodo, dell’articolo 6 del dlgs n. 152 del 2006, limitatamente alle parole: “Per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”. pretendono di considerare unioni tra appartenenti allo stesso sesso unioni familiari. No, la famiglia è un’altra cosa. Dalla famiglia si generano i figli, che sono gli elementi attraverso i quali si rigenera la nostra società. Senza i figli la nostra società muore, oppure, a seguito di una immigrazione che pare incontenibile e ben coesa attorno i propri ideali, sarà soggetta a cambiamenti radicali. In quel caso anche il rispetto ed i diritti acquisiti dagli individui omosessuali verranno inesorabilmente riconsiderati. Il compito della politica è soprattutto di tutelare la famiglia, che mai come in questi momenti vediamo minacciata da difficoltà economiche, insicurezza sociale e da quanti vorrebbero farci intendere che mettere al mondo dei figli non sia conveniente. Dobbiamo combattere la rassegnazione e ridare la speranza alle giovani generazioni. Occorre tenere ben saldo il timone della razionalità, senza lasciarci forviare da idee che, all’insegna della modernità, ci stanno conducendo alla decadenza sociale. Questo è quello che stiamo ostinatamente cercando di fare! E per favore, opponiamoci al fatto che i bimbi possano, a seguito di lauti compensi, essere concepiti artificiosamente e partoriti da una donna per poi venire consegnati a coppie di “uomini” nei quali è presente una certa dose di istinto materno! Quanti psicologi dovranno intervenire, nel futuro di questi bambini, per evitare che le espressioni, quantomeno di curiosità degli altri coetanei, li facciano sentire dei “diversi”? i occhiello Lavori PUBBLICI Lavori in corso e lavori ultimati di Edoardo Favaron, Assessore ai Lavori Pubblici Lavori alla Quadra In località “la Quadra” sono terminati i lavori. È stata realizzata una stazione di pompaggio delle acque meteoriche, al fine di evitare gli allagamenti che si manifestavano in caso di piogge particolarmente intense. È stato ultimato il parcheggio ed il raccordo con la pista ciclopedonale. Il traffico automobilistico è temporaneamente deviato attraverso la piazza De Cristoforis. La conclusione dei lavori è prevista entro la fine di marzo. Ci scusiamo per gli eventuali disagi. Potatura alberi In diverse località è prevista la potatura di alberi e messa in sicurezza delle aree adiacenti. Lavori in piazza Scipione Pavimentazione di piazza Scipione Sono iniziati i lavori relativi al riposizionamento della pavimentazione in porfido e dossi rallentatori. Erano evidenti cedimenti dovuti alla carenza del supporto sottostante la pavimentazione. Tale supporto sarà interamente rifatto con l’impiego di materiale idoneo a “reggere” maggiori sollecitazioni e con caratteristiche che ne assicurano la durata nel tempo. L’antipolemica Su di un informatore politico vicino all’opposizione “Insieme per Sesto”, distribuito nella nostra città, sono comparse le ennesime critiche all’attuale amministrazione comunale per non aver voluto realizzare i sottopassi di collegamento dell’area Esselunga con il centro cittadino, al fine di agevolare i pedoni nell’attraversamento della strada del Sempione. Come già precisato nel corso di incontri pubblici, su organi di informazione e sul programma elettorale, la realizzazione dei sottopassi di attraversamento della strada del Sempione avrebbe avuto costi esorbitanti: sono infatti presenti condutture di numerosi sottoservizi (gas, acqua e fognature) che avrebbero complicato notevolmente l’esecuzione delle opere. Infine avremmo costretto i cittadini a percorrere le scale per discendere e risalire al livello stradale e sarebbero state inevitabili opere complementari di elevazione per consentire il transito di mezzi per portatori di handicap e carrozzine per neona- di Alessandro Ceron, Consigliere Comunale ti. Una volta realizzati, i sottopassi avrebbero avuto costi di gestione notevoli, per garantirne il decoro e la sicurezza dei cittadini. Come è possibile constatare in alcune città, dove questo tipo di opere sono state realizzate, le persone preferiscono evitare di utilizzarle, soprattutto nelle ore serali, in quanto risultano essere luoghi di abbandono di rifiuti, spaccio, borseggi, aggressioni ai soggetti più deboli oltre che essere maleodoranti. Nella città di Varese, ad esempio, alcuni sottopassi verranno chiusi in quanto la gente non li utilizza e sono diventati zone di degrado. Un accesso del sottopasso di attraversamento della strada del Sempione, poi, si sarebbe trovato in una proprietà privata. L’attuale amministrazione comunale, supportata dal voto democratico dei cittadini, si è attenuta a quanto aveva indicato sul programma elettorale, ovvero NO AI SOTTOPASSI. Gli attuali attraversamenti in superficie, come possiamo constatare da che sono in uso, risultano essere comodi e sicuri. Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |9 i Ci sono tre importanti novità per il settore Urbanistica: vediamo quali urbanistica Nuova Marna, sistemazione zona Lidl e moschea di Giovanni Buzzi, Assessore all’Urbanistica 1,5milioni per la nuova Marna Come già saprete, è stata confermata da Regione Lombardia, recentemente e formalmente, la disponibilità ad avviare un nuovo accordo di programma per la sistemazione della zona Marna, attraverso la previsione di un finanziamento da parte della Regione stessa per 1.500.000 euro. La cifra è principalmente finalizzata alla realizzazione della nuova sede della canoa e alla sistemazione dell’ambito fluviale fra il Ponte ed il Municipio. È un impegno importante da parte della Regione che riconosce i nostri sforzi per investire in innovazione delle infrastrutture pubbliche della città e che conferma il valore sovracomunale dei nostri servizi pubblici. Da parte nostra è fondamentale l’impegno ad investire i proventi derivanti dall’accordo con Esselunga sempre in quell’ambito, con una accentuazione della tematica legata all’investimento nei parcheggi pubblici, proprio per rispondere in modo completo e definitivo a questa necessità per il centro. In pratica, le maggiori risorse impegnate da Regione sul- lo sport e turismo per quell’area strategica serviranno a liberare risorse nostre per un maggiore impegno sui parcheggi pubblici in zona piazzale Rovelli. Sono anche allo studio tutte le possibili alternative per la migliore collocazione dello spazio polifunzionale, senza pregiudizi e nella più totale dedizione a quello che riteniamo il migliore interesse pubblico. Variante PGT per la zona Lidl È stato da pochi giorni adottato in Consiglio Comunale un Piano Attuativo in variante al PGT per la zona del supermercato Lidl sul Sempione ai Mulini: questo progetto di ampliamento del punto vendita è stato l’occasione per migliorare decisamente la progettualità delle strade e degli accessi in quella zona commerciale che è attualmente a dir poco caotica e mal progettata nel passato.Tutto il tratto del Sempione davanti alla Lidl sarà riqualificato con spartitraffico atto ad evitare svolte improprie, oltre ad una rotatoria su viale Ticino all’innesto con via Riale ed un nuovo assetto dei sensi di marcia per via Riale stessa. Il Piano sarà in visione per eventuali osservazioni, come da specifico avviso pubblicato in altra sezione di questo giornale. Tutti gli atti e i disegni sono consultabili e scaricabili via internet al link seguente: http://www.comune.sestocalende.va.it/gli-uffici/ufficio-tecnico/commercio/strumenti-urbanistici/ Moschea a Sesto: conferma del nostro no La decisione della Corte Costituzionale di bocciare la legge regionale che dettava criteri per l’insediamento delle moschee, legge che era stata scritta con contenuti giustamente molto cautelativi, ha rimesso all’ordine del giorno l’argomento del contenzioso fra Comune di Sesto Calende e comunità Islamica. Diciamo subito che per la nostra situazione cambia poco: la suddetta legge era servita solo per proporre legittimamente una pausa in attesa della scrittura dei criteri regionali sui requisiti di ammissibilità da parte di una commissione regionale, che ora non dovrebbe più inse- Avviso di deposito atti dell’adozione del Piano Attuativo in variante al PGT SS33 via Manzoni-Lidl Italia srl Vista la Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 per il Governo del Territorio e il Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33 per gli obblighi di pubblicità, trasparenza e informazioni, il responsabile dei servizi dell’area tecnica rende noto − che con delibera consiliare n. 8 del 25 febbraio 2016 è stato adottato il Piano Attuativo in variante al PGT SS33 Via Manzoni – Proprietà Lidl Italia srl - per modifica puntuale del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi; − che i relativi atti sono depositati presso la segreteria comunale e in libera visione e consultazione presso lo Sportello Tecnico comunale per 30 (trenta) giorni ai fini della presentazione di osservazioni nei successivi 30 (trenta) giorni; 10| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 − che gli atti sono altresì pubblicati nel sito informatico comu¬nale www.comune.sesto-calende.va.it alla sezione Ufficio Tecnico –> Urbanistica –> Altri Strumenti Urbanistici -> Piano Attuativo in variante al PGT SS33 Via Manzoni – Proprietà Lidl Italia srl. (...) chiunque ha facoltà di prendere visione degli atti depositati e, entro trenta giorni decorrenti dalla scadenza del termine per il deposito, può presentare osservazioni - quindi fino al 29.04.2016 - in duplice copia in carta semplice presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Sesto Calende, in Piazza Cesare da Sesto n. 1 o mediante pec all’indirizzo [email protected]. Il Responsabile dei Servizi dell’Area Tecnica Arch. Emanuela Rosa Cornacchia diarsi. La Giunta regionale ha promesso giustamente una nuova legge: vedremo. Nel frattempo la decadenza della legge 2/2015 paradossalmente rimette l’argomento nelle nostre mani, senza obbligo di riferirci a criteri regionali. Ricordo che l’ultima sentenza del Tar ci obbligava a rispondere con altre motivazioni rispetto a quelle addotte e non necessariamente ad individuare un’area per il culto islamico o di altra religione non concordataria. A questa sentenza ci atterremo nel consueto atteggiamento di totale rispetto della legalità. È doveroso ora ringraziare l’Avvocato Rossana Colombo che ci segue in questa vicenda legale di grande rilevanza cittadina, ma anche regionale e nazionale: siamo stati spesso ‘apripista’ di argomenti molto importanti di diritto amministrativo, con contenuti di grande spessore giuridico nei nostri atti di difesa. Grazie anche al responsabile dell’Urbanistica Architetto Emanuela Cornacchia, per il prezioso lavoro specialistico svolto con il nostro legale. Forse c’è chi tifa per gli islamici in questa vicenda e vorrebbe che lasciassimo correre: io dico loro che stiamo lavorando con senso di responsabilità, per il bene della nostra comunità, a semplice difesa di nostri precedenti atti amministrativi del tutto corretti. La comunità islamica si dimostra invece una controparte molto aggressiva sul piano legale, pervicace nella pretesa esclusiva della propria utilità, senza chiedersi minimamente se questo agire sia il meglio per tutta la comunità sestese, di fatto immettendo il seme della discordia in gente normalmente tranquilla, accogliente e pacifica. Forse dovrebbero chiedersi se sia il caso di insistere nel pretendere una moschea a Sesto Calende: non è detto, tra l’altro, che questa sia la volontà di tutta la comunità islamica, messa complessivamente in cattiva luce da questa ostinazione. A questo punto mi pare più un puntiglio degli avvocati e della loro dirigenza - con qualche solerte suggeritore locale - nel voler propugnare una questione di puro principio. Per favore, queste battaglie di principio non fatele a Sesto Calende! Noi continueremo comunque a lavorare con serenità pragmatica, con perseveranza e nel pieno rispetto della legge. Piscina ed espropri Si è conclusa l’annosa vicenda legata all’esproprio del terreno per costruire la piscina. Un atto transattivo con l’Ospedale Maggiore ha permesso di chiudere un percorso giudiziario difficile, ereditato nel 2009 al nostro primo insediamento. Ricordando per sommi capi la storia di circa dieci anni di contenzioso, possiamo dire che una imprudente iniziativa comunale aveva portato ad affidare ai privati un’area, che non era di proprietà comunale, per costruire la nuova piscina. La costruzione in project financing prevedeva l’accensione di un mutuo da parte dei privati ma con la garanzia finanziaria da parte del Comune. In pratica se il privato smette di pagare, il mutuo lo paga il Comune. Penso che ogni cittadino vorrebbe qualcosa di simile per la propria casa: alla banca non importa troppo se hai le ‘spalle larghe’ finanziariamente, tanto c’è qualcuno che garantisce per te e quel qualcuno è più che onorabile perché si tratta di un Comune. Insomma, tanto qualcuno paga. Ma lasciamo per ora perdere questo argomento e veniamo alla questione del terreno. Per fare tornare i conti dell’operazione possiamo dire – ora lo possiamo dire - che il terreno era forse stato un po’ sottostimato: peccato che i proprietari del terreno, assoggettato ad esproprio, non ci sono evidentemente stati e si sono opposti alla valutazione proposta dal Comune che, invece di trovare una soluzione transattiva e risolvere subito la questione, ha preferito lasciare ad altri il problema da risolvere. E così arriviamo al 2010, quando l’arbitrato ha determinato una cifra ben più alta della valutazione di esproprio: il Comune si è trovato così con un debito fuori bilancio da onorare. Si trattava in prima istanza di un deposito alla Cassa depositi e prestiti in attesa del doveroso ricorso del Comune di Sesto Calende, tuttavia tale deposito ha determinato lo sforamento del patto di stabilità per l’anno successivo con tutte le conseguenze negative per il nostro ente. Fortunatamente durante il ricorso in giudizio la cifra si è ridimensionata a favore del Comune, rispetto alle aspettative dell’Ospedale, ma comunque ben al di sopra di quanto stimato all’origine nell’esproprio. Il giudice ha inoltre invitato fortemente i due enti, Comune ed Ospedale, a trovare finalmente un accordo. Tale invito non poteva essere disatteso e l’accordo è stato trovato e, con l’occasione, è stato risolto un altro assurdo sospeso con l’Ospedale Maggiore e cioè la vicenda del campo di allenamento della Sestese Calcio. Anche quello non era e non è di proprietà comunale ed era stata tuttavia tentata in passato un’assurda strada giuridica tendente a dimostrare che il campo era nostro perché ci avevamo speso sopra dei soldi. Il giudice ci ha dato evidentemente torto e l’Ospedale rivoleva indietro il terreno oppure avremmo dovuto pagarlo una cifra consistente, anche questa mai prevista nei passati bilanci. Ora, dicevamo, è stato trovato questo accor- do che sistema sia il terreno della piscina, sia quello del parcheggio antistante alla piscina ed al centro sportivo - neppure quello era nostro -, sia quello del campo di calcio di allenamento. Con una formula rateale che consente al Comune di integrare in tre anni quanto mancava rispetto a quanto già versato, otteniamo il risultato di chiudere un’annosa e fastidiosa vicenda di contenzioso ingaggiata con una controparte che oltretutto ha finalità benefiche (le vendite dei terreni dell’Ospedale Maggiore servono a quell’ente per costruire ospedali e non per ingrassare le tasche di qualche privato), riportando al patrimonio comunale quanto dovuto per consentire lo svolgimento delle attività sportive e ricreative per i sestesi e il bacino d’utenza della piscina e del campo sportivo. Alla fine di tutto a qualche cittadino potrebbe venire questo dubbio: ma se l’accordo con il privato per costruire la piscina era considerato equo e prevedeva un impegno economico diretto da parte del Comune (a parte l’assurda formula della garanzia finanziaria) per la messa a disposizione del terreno di, mettiamo, cento: ora che alla fine della vicenda il terreno è costato effettivamente cento più un tot (un bel tot…) la collettività ci ha guadagnato o ci ha perso? Considerato che non è stata allora prevista neppure una convenzione sulle tariffe per i sestesi per l’uso della piscina, lascio a voi il giudizio. Assessore al Patrimonio, Giovanni Buzzi Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |11 i Occhiello Politiche giovanili #Jobstartup. Parte il lavoro, parti TU! di Jole Capriglia Sesia, Consigliere Delegato Politiche Giovanili Bando “Piani Territoriali Politiche Giovanili” seconda annualità 2015/16 Il progetto presentato dal nostro Comune come Capofila dell’Ambito Territoriale di Sesto Calende, finanziato da Regione Lombardia nei piani territoriali delle Politiche Giovanili, è stato avviato in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Somma Lombardo. “L’idea nasce – dichiara Marco Colombo - dalla volontà di questo territorio di supportare i ragazzi nel migliorare l’attuale livello di incertezza e fragilità in cui si trovano a confrontarsi con il mondo del lavoro, sostenendoli attraverso percorsi di accompagnamento e specializzazione che li possano portare ad inserirsi stabilmente all’interno del mondo dell’occupazione, anche con iniziative di auto-imprenditorialità”. Tra gli obiettivi: il miglioramento delle competenze possedute dai giovani al fine di poter aumentare la loro possibilità non solo di entrare ma anche rimanere all’interno del mercato del lavoro, l’aumento della percezione delle proprie capacità grazie al confronto attivo con altri giovani del territorio ma anche con ragazzi appartenenti ad altre realtà europee, lo stimolo e il sostegno alla creazione di attività imprenditoriali legate al mondo giovanile per le quali i giovani manifestano maggior interesse e spirito di intraprendenza, l’aumento degli spazi e delle risorse a disposizione dei giovani al fine di migliorare il loro grado di visibilità all’interno del mercato produttivo. A 5 mesi dall’avvio del progetto… • È stato inaugurato lo spazio BIBLIOLAB: centro di innovazione digitale presso la bi- 12| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 blioteca del Comune di Somma Lombardo nel quale i giovani hanno a disposizione delle dotazioni e strumentazioni informatiche di alta qualità attraverso cui acquisire nuove competenze. Il centro è un luogo officina in cui sperimentare le diverse dimensioni delle tecnologie digitali (design, comunicazione, produzione) e mettere in rete le competenze e gli strumenti. I giovani possono quindi disporre di un’area attrezzata con strumenti tecnologicamente avanzati. • È stato inaugurato lo spazio di coworking di Corgeno nei locali del Centro d’Aggregazione Giovanile, gestiti dalla Cooperativa Sociale L’Aquilone. Arte, Tecnologia e Comunicazione, queste le tre linee guida che hanno orientato la progettazione del coworking appositamente allestito per incontrare le esigenze di quei professionisti (o aspiranti tali) che mirano a fondere nel loro lavoro questi tre aspetti. A loro disposizione una sala posa, dove scattare fotografie o girare video, delle postazioni attrezzate dove lavorare alla post produzione o aggiornare le proprie pagine social e una grande sala per organizzare riunioni, mostre, piccoli eventi, vernissage, proiezioni e molto altro. Al Coworking di Corgeno, si tengono anche dei corsi legati alle tematiche d’interesse. • È in fase di allestimento lo spazio di coworking presso i locali dell’ex stazione ferroviaria in gestione al Comune di Ispra. Con un forte aspetto rurale, destinerà l’attenzione ad idee imprenditoriali del settore agricolo e della pesca, del turismo, del piccolo commercio ed artigianato e iniziative d’impresa sociale. Oltre allo spazio di coworking verrà messo a disposizione anche un locale per attività socio-culturali ed artistiche, luogo di riferimento per i giovani, che saranno a contatto con ideatori e sviluppatori d’idee imprenditoriali, saranno coinvolti in piccole attività di volontariato e supporto alla creazione di iniziative. • Un altro coworking attualmente in allestimento è quello dei locali presenti all’interno del municipio di Ferno e lo spazio di coworking all’interno dell’Istituto di Istruzione Superiore Carlo Alberto dalla Chiesa di Sesto Calende per gli studenti dei vari indirizzi. Gli spazi dovranno essere un punto di ritrovo per chi vuole creare lavoro e non cercare lavoro. Gli spazi avranno 2 funzioni: da un lato serviranno come luogo condiviso di lavoro (co-working) per ideare e sviluppare idee imprenditoriali e dall’altro serviranno invece per consolidare attività economiche già avviate. Percorsi di accompagnamento e formazione Sono stati avviati i percorsi di accompagnamento e formazione volti ad aumentare le competenze dei Giovani con corsi di accompagnamento alla creazione di impresa e alla mobilità internazionale. Il programma dei corsi per i prossimi mesi è pubblicato sul sito www.jobstartup.it e prevede: • Con Cesvov percorsi di accompagnamento alla mobilità internazionale • Con Ascom percorsi di assistenza, tutoraggio e finanziamenti online per le startup • Con Copagri percorsi di assistenza sul tema dell’agricoltura Contributi alle startup Ancora in fase di progettazione è il bando per l’erogazione di contributi alle startup volto alla promozione della nascita di nuo- ve idee imprenditoriali giovanili in grado di creare occupazione sul territorio. Il bando verrà pubblicato dal Comune di Sesto – Ufficio di Piano. È in piena attività come azione trasversale, la realizzazione un piano di comunicazione del progetto che prevede l’utilizzo dei diversi strumenti di promozione digitale (siti Internet, social network, web radio) da parte dei giovani per valorizzare il territorio e i servizi che offre a favore dei giovani. L’Associazione Giovanile S.M.A.R.T. SI attraverso la partecipazione di un bando del Comune di Sesto Calende - Ufficio di Piano pubblicato a novembre 2015 si è aggiudicata la realizzazione di tale azione. I partner che lavoreranno con il territorio per la realizzazione delle azioni del progetto sono: Confapi Varese, Cesvov, Cooperativa L’Aquilone, Unison Consorzio di Cooperative Sociali, Associazione Genitori Scuole Superiori Sesto Calende, Istituto di Istruzione Superiore Carlo Alberto dalla Chiesa, Cfp Ticino Malpensa, Ascom Gallarate, Università Carlo Cattaneo Liuc, Copagri Uci Varese. Tutte le informazioni del progetto possono essere richieste agli sportelli lavoro dei Comuni coinvolti nel progetto e sul sito: www.jobstartup.it Raccolta rifiuti, ecco le novità di Jole Capriglia Sesia, Consigliere Delegato all’ambiente I n febbraio si è concluso l’iter per l’affidamento dell’appalto per la gestione dei rifiuti nei prossimi cinque anni. Sesto Calende, in qualità di comune capofila della Convenzione Intercomunale Rifiuti costituita da 32 comuni per complessivi 126.000 abitanti ha predisposto il Capitolato che contiene le indicazioni su come si dovrà svolgere il servizio nei prossimi anni e ha bandito e gestito la gara d’appalto. La gara è stata aggiudicata a un gruppo di imprese, Econord, Tramonto Iseda e Aspem, che svolgeranno il servizio sul territorio dei diversi comuni. Il 2016 sarà un anno di transizione durante il quale verranno progressivamente implementate tutte le novità previste, fino ad arrivare a regime nel 2017. Come già in parte anticipato nel precedente Informatore Comunale tra queste vi sono: - oltre al servizio di raccolta porta a porta di arredi e elettrodomestici, già attivo, verrà introdotto il servizio di raccolta porta a porta anche di rifiuti pericolosi (es. latte di vernice, batterie); - in attuazione di una deliberazione della Regione Lombardia, verrà istituito un numero verde a cui i cittadini si potranno rivolgere per raccolta e lo smaltimento di piccoli quantitativi di materiali contenenti amianto. A tale numero ci si potrà rivolgere per la rimozione e lo smaltimento ad esempio delle lastre in eternit fino a 50 m2, con preventivo gratuito e prezzi del servizio predefiniti; - nel corso del 2016 verranno distribuiti a tutte le famiglie i contenitori per la raccolta della carta da utilizzarsi per la raccolta casalinga e la successiva esposizione, come già avviene per vetro e umido; - il numero verde attualmente utilizzato per la prenotazione dei servizi di ritiro ingombranti ed elettrodomestici avrà una maggiore estensione oraria e potrà essere utilizzato anche per reclami relativi ai mancati ritiri; - verranno implementati i servizi di informazione al cittadino, con lo sviluppo di una app che sarà scaricabile gratuitamente, contenente le informazioni relative ai servizi di raccolta rifiuti e il potenziamento del sito internet dedicato, con possibilità di prenotare e pagare on line i servizi; - verrà migliorato il sistema di controllo degli accessi in centro di raccolta; - nei prossimi mesi verranno progressivamente sostituiti la maggior parte dei mezzi attualmente utilizzati per la raccolta dei rifiuti con altri più moderni dotati anche di dispositivi che ne consentono il tracciamento della posizione. - verranno attivati sistemi e progettualità anche nelle scuole che serviranno ad aiutare i cittadini a migliorare e potenziare la raccolta differenziata. Infatti il comune di Sesto Calende, pur avendo raggiunto una percentuale del 62,5% non ha ancora raggiunto la soglia del 65% individuata come obiettivo di raccolta differenziata da parte italiana; - verrà introdotta in via sperimentale dal 2017 la misurazione dei quantitativi di rifiuti prodotti dai singoli utenti. Pertanto nei prossimi mesi verranno introdotti nuovi servizi, il cui inizio verrà adeguatamente pubblicizzato sia sui social network che attraverso il notiziario comunale. Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |13 “Donare gli organi: una scelta in Comune” L ’Amministrazione comunale ha aderito nei mesi scorsi al progetto “Donare gli organi: una scelta in Comune” promosso da Regione Lombardia con un protocollo d’intesa siglato in collaborazione con Enti partner quali CNT (Centro Nazionale per i Trapianti), AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), FEDERSANITA’-ANCI Lombardia, NITp (Associazione Nord Italia Transplant Program”). Esso nasce per offrire al cittadino maggiorenne la possibilità di esprimere in vita la propria volontà rispetto alla donazione, dopo la morte, di organi e tessuti a scopo di trapianto rilasciando una apposita dichiarazione al momento della richiesta di rilascio o rinnovo della carta d’identità. Questa dichiarazione viene registrata e trasmessa per via telematica al S.I.T. (Sistema Informativo Trapianti). A conclusione del necessario iter amministrativo il Comune ha ricevuto l’abilitazione tecnica da parte del Centro Nazionale Trapianti: gli sportelli dell’anagrafe comunale sono perciò pienamente operativi e tutti i cittadini sestesi hanno la possibilità di esprimere il proprio consenso o la propria opposizione alla donazione di organi e tessuti dopo la morte in occasione del rilascio della carta d’identità. Perché il trapianto? Per molti pazienti con gravi malattie il trapianto di un organo è la cura più efficace e sicura: il trapianto spesso può essere salvavita (cuore, fegato, La speranza è ciò che redime il dolore. Un proposito di donazione è creare speranza. (liberamente tratto da “Superareil lutto” di Arnaldo Pangrazzi polmone); in altri casi, come per il rene, migliora sensibilmente la qualità di vita (pazienti in dialisi). Anche il trapianto di tessuti è in molti casi il miglior trattamento in diverse situazioni (ustionati, malattie valvolari cardiache, cecità, tumori ossei ecc.). Quando si parla di trapianto di un organo da cadavere, si intende il prelievo di questo organo da un morto (donatore) e il suo trapianto, cioè l’innesto, nel corpo di un paziente (ricevente) per fargli svolgere la sua normale funzione, in sostituzione dell’organo naturale malato. Come vanno i trapianti? Dal 2002 al 2013 oltre 40.000 persone in Italia hanno ricevuto un trapianto ed il 90% torna a una vita piena; la sopravvivenza è nettamente superiore a quella senza questo intervento. I dati sono pubblici e controllati continuamente. Il vero problema è che in questo momento ci sono in Italia circa 9.000 persone che aspettano di ricevere un trapianto, con un tempo di attesa in lista che varia da 8 mesi a 2 anni e mezzo. Purtroppo alcuni di loro muoiono prima di poter ricevere il trapianto. Perché c’è questa carenza? I motivi sono molteplici: uno non trascurabile è che frequentemente i medici non dispongono né del consenso né dell’opposizione al prelievo e quindi al trapianto. In Italia si registrano ogni anno oltre 400 opposizioni (non consenso) pari a circa il 29%: ciò significa che su 100 proposte di donazione, quasi 30 volte questo viene negato. Questo significa anche che si toglie la possibilità di ricevere il tra- pianto a più di 1000 pazienti in attesa, spesso senza un vero motivo. Nella stragrande maggioranza dei casi l’opposizione è dovuta al fatto che la volontà dell’interessato non è nota (..non ne abbiamo mai parlato, non so cosa fare…) e quindi la decisione è affidata ai familiari, che non si sentono di prendere questa decisione. Ecco allora la ragione di questo progetto Si intende in questo modo facilitare la raccolta dell’espressione di volontà, evitare che il peso di una eventuale decisione ricada sui familiari, portare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo tema. In ultima analisi, contrastare il fenomeno del mancato consenso (opposizione) che impedisce il prelievo e quindi il trapianto. Cosa dice la normativa? La nostra legge prevede che a tutti i cittadini maggiorenni sia offerta la possibilità di dichiarare la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte. Esprimersi sulla donazione è quindi un’opportunità e non un obbligo. In Italia non esiste quindi il cosiddetto silenzio-assenso: deve esserci il consenso esplicito della persona (espresso in vita) o la non opposizione esplicita dei familiari. Una persona può dunque decidere di esprimere la propria volontà in vita, sia essa favorevole o contraria, nei modi previsti: questa espressione è vincolante e deve essere rispettata da tutti. Cosa succede se un cittadino non si è espresso in vita? In questo caso sono i familiari aventi diritto a esprimere la volontà: il prelievo è consentito solo se questi (coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni, genitori, rappresentante legale) non si oppongono alla donazione. Se consideriamo che in Italia attualmente solo poco più del 2% dei cittadini ha espresso la propria volontà (favorevole al 95%), è chiaro che in tutti gli altri casi sono i familiari a decidere. La decisione pesa quindi completamente su di loro: si tratta di una decisione non facile, da prendere in poco tempo, in un momento molto difficile, doloroso, pieno di preoccupazioni, sull’onda di forti emozioni, spesso contrastata (opinioni diverse), e che quindi può tradursi in opposizione senza un vero motivo o senza che rispecchi l’effettiva volontà della persona. (Fonte: Coordinamento Prelievo organi e tessuti – Azienda Ospedaliera di Varese) 14| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 i Nel 2015, da maggio a settembre, quasi 3.600 sono stati i turisti che si sono rivolti allo IAT di Sesto Calende, un quarto dei quali stranieri. Quest’anno si riapre ad aprile Pro Sesto Calende IAT, i numeri di un successo Di M. Enzo De Candido, associazione Pro Sesto Calende N el 2015, primo anno di apertura, i risultati del lavoro dello IAT sono stati entusiasmanti. Dal giorno di apertura (1 maggio) a quello di chiusura (30 settembre) ben 3.587 persone hanno usufruito dei servizi offerti, suddivisi tra 2.711 Italiani (75%) e 876 stranieri (25%). Se rapportiamo il numero di visitatori agli investimenti fatti il risultato è ancor più positivo. Le spese totali sono state 13.880 € di cui 2.066 € per l’allestimento e 11.822 € per i costi di gestione. I costi di allestimento hanno inciso solo per la ripartenza del 2015 e non sono quindi più previsti già da quest’anno. Considerando solo il costo di gestione (personale, contributi, pratiche burocratiche) che è stato di 11.822 € i Sestesi per l’ufficio turistico hanno investito poco più di 1 € ad abitante e ogni visitatore è costato circa 3 €. Sono cifre che, se paragonate ad altre attività per lo sviluppo turistico di Sesto Calende, appaiono irrilevanti anche in relazione all’enorme risposta positiva di immagine che hanno generato. Che cosa hanno maggiormente chiesto i visitatori? Molta documentazione, in particolare la pubblicazione dell’Associazione Pro Sesto Calende che dovremo ristampare in quanto esaurita ancor prima della chiusura dell’ufficio. Poi piantine di Sesto e dintorni, itinerari ciclo pedonali, calendari eventi, informazioni sugli alberghi, b&b, ristoranti e servizi commerciali di Sesto; a questo proposito è necessario sviluppare il collegamento con la nuova rinata associazione Commercianti. Evidentemente, data la contemporaneità di EXPO, anche le informazioni e la documentazione relativa è stata molto richiesta. Dobbiamo segnalare il grande interesse per il noleggio di biciclette, barche e canoe e per le gite in barca sul Lago. Su questi aspetti dovremmo agire nel futuro per dare una risposta completa e, se possibile, ancora migliore ai turisti che usufruiscono dell’ufficio IAT di Sesto Calende. Per il 2016 L’impegno che l’Associazione Pro Sesto Calende ha messo nel far ripartire questo ufficio, fiore all’occhiello del turismo sestese, e gli entusiasmanti risultati ottenuti ci rendono certi dell’importanza che l’Ufficio IAT debba essere a disposizione dei turisti e che, con il sostanziale supporto economico del Comune, possa continuare ad offrire la miglior immagine della Città di Sesto Calende. L’Amministrazione comunale, accogliendo con la solita sensibilità la richiesta dell’Associazione Pro Sesto Calende e di molti Sestesi di anticipare l’apertura dello IAT ad aprile, ci ha fornito il supporto economico necessario e siamo lieti e orgogliosi di comunicare che l’ufficio turistico nel 2016 sarà attivo, con le stesse modalità, dal 1 aprile al 30 settembre 2016. Invito tutte le associazioni che operano nel territorio, le attività commerciali, le strutture alberghiere ad inviarci notizie delle proprie iniziative previste per il periodo estivo che potranno così essere promosse e messe a disposizione di tutti i visitatori dell’ufficio turistico. Ufficio Informazione Accoglienza Turistica,Viale Italia - Sesto Calende Tel. 0331 919 874 - Cell. 340 101 77 44 [email protected] www.prosestocalende.it Aperto dal 1 aprile al 30 settembre 2016 Orario: 9:30 - 12:00 / 14:30 - 18:00 (chiuso il lunedì) Centenario SIAI, bilancio due volte positivo Al successo organizzativo degli eventi si somma quello economico che consentirà l’organizzazione dell’archivio storico e la costruzione di una replica dell’S.55X Come i lettori certamente ricorderanno, il 2015 è stato costellato da numerosi eventi che hanno degnamente celebrato il centenario della fondazione SIAI (1915-2015). L’impegno del Gruppo Lavoratori Seniores SIAI Marchetti e del Comitato del Centenario è stato sia organizzativo sia economico. A tal fine era stata lanciata una campagna di raccolta di fondi ed era stata chiesta la sponsorizzazione alle principali realtà industriali e commerciali di Sesto per integrare il contributo del Comune e di Regione Lombardia.Il bilancio finale, pubblicato sul sito GLA SIAI Marchetti, ha evidenziato un residuo positivo che sarà dedicato alla conservazione e valo- rizzazione del patrimonio e della documentazione storica di varia natura oggi custodito presso la sede di Sesto Calende del Gruppo. In particolare il denaro residuo sarà utilizzato per la digitalizzazione dell’archivio e la sua trasformazione in archivio storico, grazie anche al supporto dei Beni Culturali di Regione Lombardia. Inoltre, in collaborazione con Volandia ed altri enti, si sta concretizzando l’impegnativo progetto, anticipato nell’evento conclusivo del centenario, per la realizzazione di una replica dell’S.55X che tanto lustro ha dato all’Italia negli anni 30 e che verrà presentato al più presto. Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |15 Quarant’anni fa i volontari sestesi combatterono l’Orcolat Questa è la storia di chi ha aiutato per amore verso il prossimo e di chi non ha dimenticato l’aiuto ricevuto di Samanta Francese I l terremoto del Friuli colpì la sera del 6 maggio 1976, con ulteriori terribili scosse in settembre. I danni furono amplificati dalla geologia del suolo, dalla posizione dei paesi, quasi tutti in cima ad alture, e dall’età remota delle case. Tanta distruzione e paura scossero tutta l’Italia e ben presto centinaia di volontari arrivarono da ogni dove. A Sesto Calende tra alcuni amici, ragazzi dell’oratorio e del Coro Alpino Sestese nacque il desiderio di aiutare le popolazioni colpite e così maturò l’idea di recarsi sul posto. Diversi furono i problemi da affrontare, primo tra tutti la scelta della destinazione, risolto grazie ad un amico comune, Camillo Berti, di padre Gianni Nobili, rappresentante dei giovani del Gruppo Impegno Missionario, e dei Comboniani di Venegono: la scelta fu Braulins, frazione di Trasaghis, ridente paesino sulle rive del Tagliamento. Fin dai primi giorni Padre Gianni assicurò la sua presenza con alcuni volontari e poi organizzò un campo di lavoro con ragazzi sestesi e delle provincie di Varese, Como e Milano. I volontari dovevano essere autonomi: vitto, alloggio e attrezzature vennero portate da casa, a Braulins il terremoto si era preso tutto. Nacquero iniziative per raccogliere fondi, grazie alle quali si riuscì ad avere cibo, beni di 16| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 prima necessità e attrezzatura da lavoro. Notevole fu anche il sostegno dell’amministrazione comunale di Sesto. In quel caldo agosto del 1976 da Sesto partirono per Braulins, anziché per le vacanze, 20 volontari, 12 la prima settimana e 8 la seconda. Scopo principale fu ricostruire i tetti delle abitazioni danneggiate. “Quando arrivammo alla tendopoli racconta un volontario - ad accoglierci calorosamente trovammo padre Gianni occupato ad organizzare i lavori”. Il campo era costituito da un ampio spiazzo di ghiaia, alcune tende militari come deposito viveri, vestiario, infermeria, coordinamento e assemblee, una tettoia per la cucina da campo e, allineate su cinque file, le tende delle famiglie di Braulins. Davanti ad ogni tenda c’era un paletto con un cartello numerato, unico segno di identificazione che distingueva le famiglie sfollate, alloggiate nel campo che non potevano tornare nella loro casa. In fondo una grossa tenda era la scuola I Volontari Sestesi che partirono per Braulins. PRIMO GRUPPO: Donatella Bollini, Stefania Bossi, Sandra Colombi, Gisella Quadri, Giovanna Tamborini, Giuliano Benato, Giuseppe Bertoldo, Angelo Gri, Piero Nardini, Agostino Pullano, Enrico Tamborini, Giancarlo Toson. SECONDO GRUPPO: Donatella Pozzoli, Ileana Zarone, Emilio Battioni, Albigino Boni, Sergio Gumier, Silvio Penzo, Tiziano Ravizzotti, Alberto Riccadonna. mentre sulla sinistra una baracca serviva da lavanderia e docce. Più lontano verso la campagna cinque cabine in lamiera servivano da servizi igienici. La vita nel campo fu un esempio di come, davanti alla disperazione, la fede politica, i credo religiosi e le avversioni possono essere messe da parte per collaborare e raggiungere l’obbiettivo comune: aiutare. Diversi volontari ricordano i momenti di condivisione con piacere e commozione, le donne che arrivavano a metà mattina nell’area di lavoro con polenta, panini e vino, i momenti di preghiera con padre Gianni, le riunioni la sera per organizzare il lavoro del giorno dopo e fare il punto della situazione. Fu fatto tanto, con grande passione e dedizione, ma l’Orcolat, nome con il quale i friulani, secondo un’antica leggenda, chiamano il terremoto, a metà settembre dello stesso anno tornò ancora più cattivo di prima e si portò via di nuovo tutto. Il lavoro di centinaia di persone venne spazzato via nuovamente e la ferita non ancora rimarginata tornò a sanguinare. I volontari intervenuti ad agosto scioccati dall’accaduto decisero con padre Gianni di costituire il Gruppo Braulins, il cui scopo principale fu di aiutare la piccola frazione distrutta. Il Gruppo fu promotore di “Raccogliamo una roulotte” che consisteva nell’acquistare delle roulotte per i cittadini di Braulins che non avevano accettato la proposta della Regione Friuli di spostarsi sulla costa durante l’inverno e lasciare il loro bestiame e le loro terre alla mercé del tempo. Furono raccolte e donate diverse roulotte. Si raccolsero fondi e si costruì, nel 1977, anche un centro sociale, che per anni venne utilizzato come ambulatorio medico, punto di ritrovo e biblioteca, funzione che riveste ancora oggi. Il sindaco di Trasaghis non ha dimenticato l’aiuto che i sestesi hanno dato ai suoi concittadini. Qualche anno fa è stata intitolata una via alla nostra città. Il Coro Alpino Sestese ha ancora vivo il sentimento di dedizione e collaborazione che lo ha caratterizzato nel 1976 e per l’anniversario dell’evento partirà alla volta di Braulins. L’Orcolat (“orcaccio”, spregiativo del friulano orcul, “orco”) è un essere mostruoso che la tradizione popolare indica come causa dei terremoti in Friuli. L’Orcolat è una figura ricorrente soprattutto nei racconti della tradizione popolare. Vivrebbe rinchiuso nelle montagne della Carnia: ogni suo agitarsi bruscamente provocherebbe un terremoto. Dopo il 1976 è divenuto sinonimo del terremoto che colpì il Friuli in quell’anno. (fonte: Wikipedia) Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |17 Il VI Palio Sestese sarà il 10 - 11 settembre di Francesco Signori I l Comitato “Il Palio Sestese” ha incontrato due importanti associazioni di volontariato Sestesi per donare parte dei proventi scaturiti dalla manifestazione dello scorso settembre. Il Palio Sestese nasce nel 2011 per volere dell’attuale Giunta che lo colloca nell’ambito delle manifestazioni in onore della nomina di Sesto Calende a Città e, due anni dopo, viene costituito il comitato Il Palio Sestese, indipendente e con finalità sociali e organizzative. Negli anni “Il Comitato” ha continuato a perseguire i propri obiettivi e le scorse edizioni è stato protagonista, assieme all’amministrazione comunale, alle associazioni locali, ai commercianti, agli sponsor e ai cittadini, di giornate indimenticabili. Il ricavato delle feste ha permesso di acquistare un’imbarcazione, indispensabile per lo svolgimento delle gare, ed i materiali necessari per migliorare la manifestazione. Una parte, Rione S. Giorgio, vincitore della V edizione del Palio 18| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 Parte dell’incasso della scorsa edizione donato alla San Vincenzo de Paoli e a Varese Alzheimer, gruppo operativo di Sesto Calende Seguiteci su: www.facebook.com/comitatopaliosestese/ inoltre, è da sempre stata destinata ad associazioni di volontariato che operano sul territorio. Fanno parte del Consiglio del Comitato gli otto rioni, identificati da un colore e rappresentati dai capisquadra, eletti dal proprio rione o dalla propria squadra. Eccoli: • il colore fucsia per l’Abbazia, rappresentato da Federico Olearo • l’azzurro per il Centro, rappresentato da Antonio Fontana • l’arancione per Lentate, rappresentato da Marco Cazzaniga • il grigio per Lisanza, rappresentato da Antonio S. Francesco in collaborazione con Marco Rigoli e Raffaele Caielli • il verde per i Mulini, rappresentato da Simone Danzo, in collaborazione con Mirko Colombo e Paolo Rampon • il giallo per Oriano - Oneda, rappresentato da Alberto Nardo in collaborazione con Stefano Cerri • il bianco per S. Anna - Loca - Coquo, rappresentato da Maurizio Merati • il rosso per S. Giorgio rappresentato da Oscar Boffo in collaborazione con la sorella Ivana. I capisquadra con gli altri consiglieri hanno eletto le cariche istituzionali, in carica per due anni: presidente Francesco Signori, vice presidente Antonio Fontana, segretario Danila De Candido, tesoriere Ivana Boffo, responsabile e coordinatore della gara del Palio Andrea Gobbini, responsabile delle comunicazioni e ricerca sponsor Samanta Francese, responsabile delle cucine Gianni Radice, giudice controllo regolamento Sergio Norbiato, responsabile della sicurezza Gianni Manarin, rappresentante della Consulta Sportiva Massimo Brusorio, rappresentante della Pro Loco Sergio Tredici e il rappresentante dell’amministrazione comunale Donatella Macchi. Da non dimenticare Simone Pintori che, anche se non fa parte del Comitato, coordina da sempre la manifestazione. Un gruppo affiatato che, assieme al Club 73, da anni si adopera per migliorare la festa, giunta ormai alla sesta edizione e che ha visto un crescendo di consensi da parte di tutta la cittadinanza. Alla cerimonia di donazione di domenica 31 gennaio scorso ha preso parte una rappresentanza del Comitato “Il Palio Sestese”, e una rappresentanza dell’associazione S. Vincenzo de Paoli guidata dalla Presidentessa Rosetta Pozzoli, alla quale è stata donata, per le attività dell’associazione, la somma di 1.000 €. L’associazione, attiva da anni in città, si occupa di assistenza immediata dei bisognosi in difficoltà nell’ambito sanitario e economico, di assistenza domiciliare in genere e degli anziani, ha inoltre un guardaroba disponibile per i disagiati ai quali offre anche i pasti e gli alimenti. Sabato 13 febbraio una rappresentanza Incontro con il presidente del gruppo Alzheimer e l’assessore Favaron del Comitato, alla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali Edoardo Favaron, ha incontrato Pierangelo Bianchi, Presidente di Varese Alzheimer, gruppo operativo di Sesto Calende, al quale ha donato, per il progetto Alzheimer, una somma di 1.000 €.Tale associazione si occupa dei malati di Alzheimer di Sesto e dei paesi limitrofi. Nell’occasione il Presidente ha illustrato ai presenti i progetti realizzati e che realizze- rà il suo gruppo, l’ambulatorio della memoria, il circolo della memoria, il progetto Aqualung e il progetto pet therapy. Precedentemente il Comitato ha partecipato alla chiamata “Adotta un affresco” donando 200 € quale contributo per il restauro di alcuni tasselli delle bellissime vedute architettoniche dell’Abbazia di San Donato. Questi gesti di solidarietà dovranno rimanere nella tradizione del Palio; gli organizzatori si riservano di individuare, di anno in anno, le associazioni di volontariato Sestesi ritenute meritevoli per la progettualità verso i più bisognosi, così da poter assegnare e distribuire parte dei proventi derivanti dalla manifestazione. Vi aspettiamo come sempre numerosi sabato 10 e domenica 11 settembre per la VI edizione della Città in festa e il Palio Sestese. La presidente e i volontari Abbiamo a cuore le continue e crescenti difficoltà in cui riversano parecchie famiglie del territorio. Allo sportello d’ascolto e assistenza prendiamo nota dei bisogni delle persone che cercano lavoro, che chiedono un aiuto per la spesa e altri bisogni e, previa valutazione, decidiamo che tipo di aiuto fornire. Prepariamo borse con generi alimentari primari come pasta, riso, zucchero, caffè, thè, olio, legumi, pelati, latte, biscotti e, per tutto l’arco dell’anno scolastico distribuiamo buoni mensili per l’acquisto di materiale scolastico ai bambini della scuola elementare. Settimanalmente distribuiamo pane, verdura e frutta forniti da negozi, dalla grande distribuzione e da alcuni ambulanti alla chiusura del mercato del mercoledì. Raccogliamo vestiario, mobili, vasellame e casalinghi. Visitiamo a domicilio le famiglie in difficoltà e periodicamente gli ospiti della Casa di Riposo. La nostra associazione può fornire queste attività basandosi su alcuni aiuti regionali e nazionali (Agea e Banco Alimentare), ma soprattutto sulla generosità delle attività commerciali (che non ci stanchiamo mai di interpellare) e dei privati cittadini. A tale proposito, ogni anno organizziamo una vendita di fiori davanti alle Chiese della Comunità Pastorale Sant’Agostino e quando possibile anche una raccolta di derrate alimentari presso alcuni supermercati del territorio. Siamo sempre alla ricerca di persone volonterose che vogliano donare alcune ore del loro tempo per aiutarci a svolgere al meglio le nostre attività. L’Associazione San Vincenzo ha la sede nel cortile della Parrocchia di San Bernardino ed è aperta al pubblico al mercoledì dalle 9,30 alle 11,30 e dalle 16 alle 18. Mail: [email protected] Per info: Mirella 338.9340201 Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |19 E i t n ve “Il violino del lager” struggente memoria dell’olocausto Il nostro fiume magro magro… L’arrivo di Babbo Natale dal fiume 20| i Sesto Calende nformazioni | marzo 2016 Giornata del ricordo: la testimonianza di un sopravvissuto Babbo Natale tra la gente La banda di Stunà a Natale Il corpo Musicale G. Colombo per le vie di Sesto Cori di Natale in Abbazia Concerto di Natale a Lentate Il concerto della nostra Irene Veneziano Il Carnevale a Sesto ii Sesto Calendenformazioni nformazioni | marzo 2016 Sesto Calende | dicembre 2015 |21 Inizia con questo articolo sulla cedolare secca la nostra rubrica dedicata alla casa vista sotto gli aspetti patrimoniali, legali e abitativi. I lettori che desiderano essere informati su argomenti specifici possono scrivere al direttore: [email protected] La cedolare secca per gli affitti: istruzioni per l’uso Dal 2011 è stato introdotto un nuovo regime fiscale, denominato “cedolare secca sugli affitti” riguardante la tassazione degli immobili ad uso abitativo concessi in locazione da persone fisiche. Naturalmente, si tratta di un regime facoltativo , e quindi il locatore potrà comunque scegliere di applicare in alternativa il regime ordinario. La cedolare secca è un imposta sostitutiva, ovvero unisce in un unico tributo i principali tributi che si applicano al contratto di locazione ovvero: l’Irpef con le relative addizionali, l’imposta di registro e l’imposta di bollo, l’imposta di registro sulle risoluzione e proroghe del contratto e l’imposta di bollo sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione. Possono esercitare questa opzione fiscale tutte le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento su unità abitative locate. L’opzione può essere esercitata solamente per quegli immobili che verranno 22| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 utilizzati per uso abitativo, e quindi non è prevista per gli immobili che verranno utilizzati per l’esercizio di imprese, arti o professioni. Potranno, essere assoggettati a cedolare secca gli immobili accatastati nelle categorie da A1 ad A11 con esclusione della categoria A/10 (uffici o studi privati). Nel caso di contitolarità del diritto di proprietà sull’immobile, l’opzione potrà essere esercitata da ogni singolo locatore ed i locatori che non avranno esercitato l’opzione dovranno versare l’imposta di registro sulla parte del canone di locazione a loro imputabile in proporzione alle quote di possesso dell’immobile locato. Aderendo al regime della cedolare secca, il locatore rinuncia agli aggiornamenti Istat del canone di locazione per tutta la durata dell’opzione. L’opzione potrà essere esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione, entro trenta giorni dalla scadenza delle annualità successive ed in caso di proroga, anche tacita, del contratto di locazione. Per i contratti di locazione di durata inferiore a trenta giorni, per i quali non vi è l’obbligo di registrazione, l’opzione potrà essere esercitata al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. L’importo della nuova imposta è determinato applicando un aliquota del 21% sul canone di locazione annuo. Per aderire alla cedolare secca, si può registrare il contratto utilizzando il Modulo RLI che può essere trasmesso telematicamente (tramite FISCONLINE o ENTRATEL) oppure recandosi con il modello sopraccitato debitamente compilato e con due copie del contratto presso l’Agenzia delle Entrate. Per la trasmissione del modello ci si può inoltre rivolgere ai CAF o ai professionisti abilitati (commercialisti, avvocati, agenzie immobiliari). Mauro Terazza COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA Il mercato del mattone in risalita Un team di professionisti per soddisfare le esigenze del cliente Nome Cognome Nome Cognome Nome Cognome Già dal 2015 si sono visti segnali di ripresa del mercato immobiliare: per la prima volta, dopo quattro anni di cali, il prezzo delle case calcolato su base trimestrale è aumentato rispetto al periodo precedente. Lo certifica l’Istat, secondo il quale nel terzo trimestre del 2015, sulla base delle stime preliminari, l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie sia per fini abitativi sia per investimento ha avuto un incremento dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. «L’anno appena concluso ha visto una crescita delle compravendite a livello generale, con la ripresa anche nei comuni medio–piccoli. Questo dato, unito all’aumento dei mutui erogati - afferma Riccardo Franchini, agente Immobiliare dell’agenzia F&T di Sesto Calende - fa sperare che anche nel 2016 il mercato rimarrà in territorio positivo e potrebbe aumentare di un ulteriore 8%, raggiungendo le 500mila compravendite». I prezzi si stanno lentamente stabilizzando soprattutto nelle grandi città come Milano e Roma; un trend che proseguirà nel 2016 e che coinvolgerà anche le città medie, soprattutto del Centro e del Nord Italia. Inoltre, la domanda, in crescita continua da ormai un anno, sembra non arrestarsi. Questo è un indice importante che fa capire come il ritorno di interesse sul mattone sia concreto e non riguardi poche realtà urbane ma un numero sempre maggiore di città. Per quanto riguarda la domanda, gli italiani cercano soprattutto bilocali e trilocali situati in zone semicentrali o periferiche e sono disposti a investire, in media, circa 154.000 euro con un range che va, prendendo come riferimento i capoluoghi di regione, dai 71.500 euro di alcune città del sud ai 253.500 euro di Milano. Il ruolo cardine all’interno del mercato immobiliare lo riveste la figura del mediatore, nello specifico detto agente immobiliare, ossia colui il quale mette in relazione venditore e possibile compratore senza essere in alcun modo legato a loro da vincoli di dipendenza o comunque subordinazione. F&T Servizi Immobiliari nasce dall’idea di un giovane gruppo di professionisti immobiliari, con pluriennale esperienza nel settore, intenzionati ad offrire al pubblico servizi di consulenza che si distinguono per qualità ed efficacia. «La nostra attività è completamente orientata alla piena soddisfazione delle esigenze del cliente; compravendita e locazione d’immobili, accensione di mutuo, ristrutturazioni, home staging e risoluzione di qualsiasi problematica tecnica-giuridica-fiscale relativa al mondo dei beni immobili» affermano Matteo Costa e Andrea Ghiringhelli, agenti immobiliari dell’ufficio di via Mercato 10 a Sesto Calende. Lo staff della F&T si pone al fianco di ciascun cliente come “consulente personale” in grado di garantire la massima affidabilità e competenza in ogni situazione, avvalendosi nel proprio lavoro di metodi, strumenti e sinergie con altri professionisti appositamente sviluppate per ottenere sempre il miglior risultato. Non più semplice agenzia immobiliare, ma “azienda di consulenza immobiliare globale”. Tutto quello che si deve sapere sull’andamento del mercato immobiliare, noto più comunemente come mercato del mattone: documenti necessari all’acquisto, requisiti minimi per richiedere un mutuo e loro andamento, consigli utili su dove e come acquistare al meglio e al momento opportuno. In conclusione che si ricerchi una consulenza per compra-vendita o locazione, F&T è una realtà fatta di professionisti che s’impegnano quotidianamente a fare la differenza! Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |23 Protezione Civile di Stefano Triscornia, responsabile della squadra del Servizio Vigilanza e Volontariato del Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino C aLBUM ome consuetudine riepiloghiamo le ore di servizio e le tipologie degli interventi effettuati dai volontari nell’anno appena concluso. Nel 2015 le ore lavorate dai 33 volontari ammontano a 7.333, utilizzate per: servizi ecologici, soccorso nautico, antincendio boschivo, addestramento e interventi di protezione civile a supporto delle forze dell’ordine e altri enti. Per il 2016, oltre alle consuete attività, è già in fase di svolgimento il supporto all’associazione per il salvataggio degli anfibi a Lentate e si aderirà alla Giornata del verde pulito indetta dal Comune di Sesto Calende. Su richiesta dell’amministrazione comunale è prevista la partecipazione ad attività di pulizia dei corsi d’acqua secondari oltre a momenti formativi per le scuole. Servizi del 2015 • 707 ore per il controllo del rispetto delle normative ambientali in vigore, soccorso animali feriti, in collaborazione con Guardia Parco, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Locale, pulizia del territorio comunale dai rifiuti abbandonati • 996 ore di vigilanza sul fiume per il controllo della navigazione e soccorso a bagnanti e/o imbarcazioni in difficoltà nelle giornate di sabato e domenica nell’ambito del progetto dell’ente Parco Ticino Acque sicure, in collaborazione con ciclo soccorso del CVA e con la partecipazione al sabato pomeriggio della Polizia Locale di Sesto Calende • 228 ore per antincendio boschivo nel territorio comunale e nelle altre aree di competenza • 194 ore di prevenzione incendi e controllo 24| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 del territorio boschivo • 68 ore di servizio antincendio elitrasportato, organizzato da Regione Lombardia • 271 ore di addestramento e formazione per la conoscenza di mezzi e tipologie d’intervento • 2.743 ore di interventi di protezione civile chiesti da Regione Lombardia e svolti nei comuni di Sesto Calende, Vergiate, Como e Milano (Expo) • 293 ore di centralino e controllo radio, come turno di centralino e sala operativa a disposizione delle squadre in servizio nel territorio di competenza • 1.833 ore di vari servizi: ricerca persone disperse, taglio piante cadute, monitoraggio livello di criticità del fiume, esercitazioni scuole, manifestazioni, pulizia del territorio, su richiesta del Comune di Sesto Calende e dell’Ente Parco. Qualifiche del personale Attualmente la squadra di Sesto Calende è composta da 33 persone, tutte con qualifica di operatore di Protezione Civile. Molti di questi Volontari possiedono anche altre qualifiche, a seguito di corsi organizzati dalla Regione Lombardia (Antincendio Boschivo, Guardia Ecologica Volontaria, Antinquinamento, Servizio Antincendio Elitrasportato, Soccorso in Acqua ecc. Nella Squadra di Sesto Calende sono presenti: • 20 persone con formazione di addetto antincendio primo livello • 7 persone con formazione di addetto antincendio secondo livello • 10 persone con qualifica S.A.E. (Servizio Antincendio Elitrasportato) che operano in collaborazione con le altre squadre selezionate in ambito regionale per il pronto intervento mediante l’uso dell’elicottero con base in Valcuvia • 7 Osservatori Aerei che partecipano al servizio di ricognizione aerea per avvistamento incendi boschivi gestito da Regione Lombardia • 2 persone qualificate per la direzione delle operazioni di spegnimento incendi boschivi (DOS) • 6 persone con qualifica di addetto antincendio abilitate per il servizio in manifestazioni pubbliche • 2 persone qualificate per la formazione del personale in materia di Protezione Civile • 6 Guardie Ecologiche Volontarie con competenza a sanzionare illeciti amministrativi riguardanti alcune leggi della Regione Lombardia in materia ambientale ed eventuali ordinanze comunali, se esplicitamente specificate, oltre a altre 3 in attesa di completamento delle procedure amministrative per ottenere il decreto • 21 persone qualificate per il soccorso in acqua, di cui 4 Sub e 2 bagnini di acque libere • 6 persone con qualifica per interventi in caso di inquinamento di idrocarburi in corsi d’acqua. Nei casi di maggiore gravità la Squadra di Sesto Calende può contare sul supporto delle altre 10 Squadre dei Comuni del Parco del Ticino, tutte dotate di mezzi antincendio/ protezione civile e collegati mediante un ponte radio con frequenza specifica assegnata. Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |25 26| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 Cronaca di un quasi miracolo Il cuore di Monica si è fermato per 40 minuti prima di ricominciare a battere di Enrico Crenna Quel pomeriggio dell’ottobre scorso mi stavo accingendo a fare le caldarroste quando mia moglie mi disse di correre subito nello studio della dottoressa C.B., a pochi metri dalla nostra abitazione. Sul lettino dei trattamenti fisioterapici era distesa Monica, una ragazza che si trovava lì per arricchire la sua esperienza con un periodo di tirocinio pratico. Si era appena sdraiata per ricevere un trattamento esplicativo e pochi istanti dopo il suo cuore aveva cessato di battere. Il suo corpo era esanime, supino. Questa è la scena che mi apparve entrando nello studio, mentre C.B. le stava già praticando il massaggio cardiaco. Capita la gravità della situazione mi resi disponibile per effettuare una ventilazione forzata, la respirazione bocca a bocca, ma fui dissuaso perché recenti protocolli di pronto soccorso escludono questa manovra per quel tipo di situazioni. Su indicazione della dottoressa constatai l’esistenza della pulsazione in concomitanza della compressione toracica, comprovando l’efficacia del massaggio cardiaco. C.B. chiamando il 112 aveva già richiesto l’intervento del soccorso fornendo tutte le informazioni utili. Nel frattempo, mentre faceva il massaggio cardiaco, con alcune telefonate (mi ricordo che aveva l’auricolare) tentava di raccogliere informazioni mediche su Monica: la ragazza era affetta da una rara forma di cardiopatia aritmogena (disritmica), la sindrome del Q-T lungo, inscritta in una forma familiare altrettanto rara, la sindrome di Anderson Tawil. I sanitari, per evitare interruzioni del battito cardiaco, avevano prospettato a Monica il posizionamento di un defibrillazione sottocutaneo, ma i controlli clinici e gli esami strumentali, anche recenti, erano risultati adeguati e non avevano posto l’urgenza dell’impianto. I minuti intanto trascorrevano velocemente mentre mi prendeva lo sconforto, di fronte a quella situazione che ritenevo disperata. La dottoressa continuava la manovra senza che io o mia moglie fossimo in condizione di darle il cambio, nemmeno per un istante. In preda alla disperazione andai in strada per intercettare il prima possibile l’ambulanza, che mi pareva non arrivasse mai. Poi, finalmente, eccola! Giunse anche l’auto medica e di lì a poco, in un prato poco distante, atterrò l’elicottero del soccorso. Sul corpo di Monica si intervenne subito con le manovre di intubazione per garantire la ventilazione meccanica, mentre parallelamente si continuava, manualmente e farmacologicamente, a stimolare la ripresa del cuore, che tardava tuttavia a rispondere. Non appena i medici intercettarono sul monitor un ritmo cardiaco defibrillabile fu erogata la scarica elettrica del defibrillatore e il cuore di Monica, dopo circa 40 minuti di silenzio, miracolosamente ripartì. Seguirono tutti gli interventi necessari alla stabilizzazione della paziente, che fu trasportata in elicottero presso il reparto rianimazione dell’ospedale di Circolo di Varese. A Monica furono praticate tutte le terapie del caso, incluso l’impianto del defibrillatore cardiaco sottocutaneo. Dopo alcuni giorni, parallelamente alla riduzione della terapia farmacologica necessaria per tenere il cervello a riposo e contenere gli eventuali danni, Monica riemerse dal coma e gradualmente riprese conoscenza: era nuovamente capace di intendere e di fare movimenti con gli arti. Col trascorrere dei giorni le sue condizioni continuarono a migliorare, sempre di più, costantemente. Anche la respirazione poteva avvenire autonomamente e le furono rimosse le apparecchiature ausiliarie. Monica riprese a parlare e ad alimentarsi autonomamente e a muoversi con sempre maggiore sicurezza. Poco prima di Natale è tornata nello studio, dove con commozione io e mia moglie l’abbiamo abbracciata. Per noi è stato quello il regalo più bello! Qualche settimana più tardi, in compagnia di Monica, dei suoi familiari ed amici, siamo andati a mangiare una pizza! Monica, prima dell’evento, praticava danza ritmica. Non sappiamo ancora quando potrà riprendere questa attività, ma il suo ottimismo ed il suo sorriso sono comparsi nuovamente a portare serenità a tutte le persone che hanno avuto il privilegio di conoscerla. Monica, attraverso questo spazio, ringrazia tutti coloro che sono intervenuti salvandole la vita: il personale dell’ospedale di Circolo di Varese, i soccorritori del 118, l’equipaggio dell’elicottero, gli amici che le sono stati vicini e soprattutto la dottoressa C. B. che per quegli interminabili 40 minuti le ha ostinatamente impedito di andarsene. Cuore in comune di Edoardo Favaron, Assessore ai Servizi Sociali L’1 marzo è stato presentato il progetto “Cuore in comune”, al quale ha aderito l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’azienda “Italian Medical System”. La finalità di questa iniziativa è di rendere disponibili quattro defibrillatori cardiaci da impiegare in eventuali emergenze. Il progetto prevede anche la formazione del personale che sarà abilitato al loro impiego. Il defibrillatore è lo strumento che si usa in caso di arresto cardiaco improvviso e che, erogando una scarica elettrica, può consentire la ripresa del battito. L’uso tempestivo del defibrillatore nei primissimi minuti può aumentare del 70% le possibilità di sopravvivenza. Mediamente in Italia 164 persone al giorno vengono colpite da arresto cardiaco. La percentuale di coloro che vengono salvati si aggira attorno al 5%. I defibrillatori saranno collocati in quattro punti nevralgici di Sesto, in modo da poter intervenire più rapidamente possibile nel rispettivo raggio d’azione. Si è pensato di disporne uno nel palazzo comunale, per interventi nelle zone centrali. Uno al campo sportivo, laddove le statistiche dicono che si verificano con maggiore frequenza richieste di interventi. Uno alla scuola media Bassetti ed uno a Lentate, in quanto località più decentrata. Come dichiarato da un responsabile, l’azienda Medical Italian System si occuperà della manutenzione delle apparecchiature e della formazione del personale, in modo da garantirne un impiego sicuro e corretto. L’Amministrazione comunale chiede alle realtà economiche sestesi di sostenere questa iniziativa attraverso un contributo. Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |27 Lo sportello del cittadino COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA Un servizio a 360° quasi a costo zero In via dell’Olmo 20 c’è un ufficio che risponde alle necessità dei cittadini di ricevere assistenza su vari aspetti: dalla disoccupazione alla pensione, dall’invalidità alle pratiche per stranieri, dalle assunzioni colf ai contratti di locazione, dalle pratiche di successione alle dichiarazioni dei redditi: ogni aspetto di natura fiscale, previdenziale e assistenziale trova qui spazio. L’obiettivo primario è di facilitare i rapporti tra le persone e le amministrazioni. Lo sportello è gestito dall’Avv. Caterina Brasacchio, disponibile a fornire consigli, delucidazioni, rimedi ed assistenza, al fine di offrire adeguate soluzioni ai problemi che le verranno sottoposti. Spesso i cittadini non sono informati su possibili sgravi e/o rimborsi e soprattutto sui loro diritti. Compito dello sportello è anche fornire le informazioni per accedere alle facilitazioni esistenti e/o attenersi alle norme senza incorrere in sanzioni o multe. Presso l’ufficio di via dell’Olmo si potrà richiedere gratuitamente l’ISEE che permette al cittadino di accedere a forme di assistenza sociale-economica comunali, provinciali, regionali e statali; si può richiedere l’indennità di disoccupazione direttamente, evitando di recarsi prima al Centro per l’impiego, adesso trasferitosi a Gallarate, e sottraendosi così a lunghe attese e fastidi. Si può fare domanda di reversibilità, di inabilità, ma soprattutto si può far controllare la propria pensione, scoprendo più spesso di quanto si immagini di aver diritto ad aumenti o 28| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 Apertura da lunedì a venerdì 9.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00. Sabato chiuso Via dell’Olmo, 20 - Sesto Calende (VA) Tel. 0331-1555050 - Fax. 0331-1814771 integrazioni. Quanti sanno infatti che se lavorano dopo essere andati in pensione hanno poi diritto ad un supplemento? E quanti vedovi, invalidi, fanno richiesta di assegni familiari per se stessi? Oltre all’aspetto previdenziale c’è l’aspetto fiscale. Un servizio di grande rilevanza è l’assistenza durante la campagna fiscale, da aprile a luglio, che coinvolge quasi tutta la popolazione: ci si può rivolgere allo sportello per la compilazione del modello UNICO e del modello 730 a prezzi veramente contenuti che partono da soli euro 35,00 +iva. È importante ricordare che la dichiarazione dei redditi spesso non è solo un obbligo, ma a volte addirittura un vantaggio: presentandola si può accedere a rimborsi che altrimenti non verrebbero erogati, ad esempio se si ha un contratto d’affitto, anche dell’ALER, se si affrontano numerose spese sanitarie o veterinarie, se il proprio figlio frequenta l’asilo nido e tantissimi altri casi, che permettono di ottenere sgravi fiscali senz’altro apprezzati. Un altro esempio riguarda le badanti, quest’ultime sono obbligate a presentare la dichiarazione dei redditi, poiché il datore di lavoro è rappresentato da un cittadino privato e quindi non fa da sostituto d’imposta, la legge permette loro di presentare un modello 730 decisamente meno costoso di un modello UNICO, spesso però le lavoratrici non sono informate di questa possibilità e si ritrovano a spendere molto di più e ricevere eventuali rimborsi in un tempo decisamente più lungo. Per quanto riguarda le successioni rivolgersi allo Sportello del Cittadino permetterà di risparmiare parecchio, infatti il disbrigo delle pratiche parte da euro 400,00 +iva, decisamente al di sotto della media di mercato! Insomma lo Sportello del Cittadino è un aiuto reale per tutti: l’esperienza e la professionalità dell’Avv. Brasacchio sono al servizio della cittadinanza: basta solo recarsi in via dell’Olmo 20. Caterina Brasacchio, Responsabile Zonale FNA Lombardia Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |29 Janusz Korczak, pedagogista del ghetto di Varsavia Giornata della Memoria all’insegna di un grande esempio di statura morale di Barbara Mercalli L o scorso 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, l’ANPI di Sesto Calende ha organizzato presso la Sala Consiliare una lectio magistralis del Professor Dario Arkel, docente di pedagogia sociale all’Università di Genova, sulla figura di Janusz Korczak, medico pedagogista ebreo polacco, responsabile dell’orfanotrofio del ghetto di Varsavia. Al mattino l’incontro era stato tenuto nelle scuole medie e all’Istituto Dalla Chiesa. Hanno contribuito ad arricchire la serata Jadwiga Chabros, Presidente dell’Associazione dei Polacchi di Milano, Mirella Carpanese, Presidente dell’Associazione Janusz Korczak del Piemonte e la viceconsole polacca Zusanna Scnepf-Kolacz; moderatrice della serata è stata Nadia Negri. La visione pedagogica di Korczak era centrata sull’identità del bambino, rispettosa del diritto del minore ad avere un tempo proprio, una propria personalità e consapevolezza della morte. All’interno del suo orfanotrofio i bambini potevano gestire le loro giornate e veniva coltivata la loro autonomia. Il prof. Korczak intuì presto quale destino si sarebbe abbattuto sui suoi bambini e li preparò facendogli organizzare una rappresentazione teatrale, l’opera di Tagore “L’ufficio postale”. In questa pièce il bambino protagonista muore. Il pedagogista voleva che l’idea della morte venisse percepita dai suoi ospiti con serenità e che andassero incontro al loro destino con dignità e a testa alta. Quando i nazisti vennero a prendere i bambini per deportarli, i ragazzi indossarono i loro abiti migliori, che loro stessi si erano cuciti e stirati e si portarono i giocattoli a cui erano più affezionati. Formarono così un allegro corteo di bambini, in cammino verso la morte. Davanti a tutti loro, Janusz Korczak, che pur potendo salvarsi perché rispettato luminare, non abbandonò i suoi ragazzi al loro destino ma decise di seguirli, come solo un genitore avrebbe potuto fare. Islam, immigrazione, convivenza: si può fare! Il 23 gennaio scorso la Comunità Islamica Ticinese ed il Comitato per la Pace e la Convivenza di Sesto Calende hanno organizzato un’interessante conferenza dal titolo Islam - Immigrazione - Convivenza presso il salone della Marna. L’incontro, moderato da Roberto Caielli è stato molto partecipato, grazie anche alla presenza di ospiti di rilievo: la sen. Franca Biondelli, il prof. Branca (Università Cattolica), Mamadou Sylla (presidente dell’Associazione Islamica Ticinese) e Matteo Besozzi (sindaco di Castelletto s/T), «Il rischio da scongiurare», ha spiegato il prof. Branca «è che si spaccino le religioni come foriere di violenza. In realtà le ideologie politiche sono state molto più micidiali e hanno ucciso molte più persone di tutte le fedi messe insieme» Il pomeriggio ha offerto una pagina di grande arricchimento culturale per i presenti e tanti sono stati gli interventi dal pubblico, composto da molti immigrati ma anche da altrettanti italiani. Barbara Mercalli Ecologia e giustizia sociale Percorso di formazione ispirato all’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco di Antonella Coccetti, referente del Comitato per la Pace Il Comitato per la pace e la convivenza di Sesto Calende organizza un percorso di educazione alla pace in cinque incontri, i primi dei quali sono stati il 27 febbraio e il 16 marzo. Mario Agostinelli il 6 aprile affronterà il tema delle responsabilità umane nella crisi ecologica attuale nel terzo incontro intitolato “Le radici umane della crisi eco- 30| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 logica”. Il 14 maggio sarà la volta del Prof. Giannino Piana, che affronterà il tema di una “Ecologia Integrale: ambientale, economica e sociale”. Il ciclo si concluderà il 27 maggio quando, in collaborazione con GASsesto, Francesco Gesualdi parlerà di “Dialoghi e azioni per nuovi stili di vita”. Testimone diretto dell’esperienza di Don Milani a Barbiana, Ge- sualdi ha fondato con altri amici il “Centro Nuovi Modelli di Sviluppo”, che studia i fenomeni economici-politici-sociali per diffondere poi guide di comportamento per il consumatore consapevole, organizzare campagne e dare suggerimenti sugli stilli di vita. Info su: www.sestoperlapace.wordpress.com Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |31 Le gare 2016 del Circolo Sestese Canoa Kayak di Maurizio Lenuzza , Consigliere Circolo Sestese Canoa Kayak Le danze sui bacini d’acqua piatta dei canoisti sestesi si sono aperte il 7 febbraio in una fredda Torino, con il Fondo 10.000m, per poi trasferirsi nel Lazio a Castelgandolfo, per il Campionato Italiano in campo corto (2000m). Marzo si è aperto con la gara all’Idroscalo di Milano, per il campionato regionale 5.000m, segue il Campionato Italiano Maratona a Firenze il 13 marzo. Il 20 ritorno a Castelgandolfo per le gare nazionali di velocità ed il Campionato italiano fondo classico 5.000m. Risotto al persico del Sole Primo appuntamento di aprile: i laghi di Mantova, con le prove indicative per lo staff tecnico nazionale sulle distanze della velocità, 200m, 500m, 1.000m. Sempre in aprile, velocità sul lago di Candia, in provincia di Torino, un tempo luogo esclusivo del canottaggio e negli ultimi anni bacino utilizzato anche da Federcanoa. In maggio si va a nella friulana San Giorgio per la prova nazionale del Canoagiovani e al lago di Osiglia sull’Appennino Ligure, in provincia di Savona, per la velocità. A giugno l’ap- 320 gr di riso Carnaroli (tempo di cottura circa 15 minuti), 12 pesce persico di lago,farina qb e un cucchiaino di curcuma, 3 cucchiai di burro 1 per friggere il persico, 1 per tostare il riso e 1 per mantecare,1 scalogno, 8 foglie di salvia, sale e pepe q.b. Per il brodo di pesce: lisca centrale e testa del persico, 1 gambo di sedano, 1carota, 1cipolla 32| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 puntamento è con la Maratona al lago di Ledro, in provincia di Belluno. Giugno sarà soprattutto un mese dedicato alle gare corte, di velocità, a Mergozzo e a Mantova. In luglio ci sarà la classica Internazionale di velocità al lago di Auronzo di Cadore. A settembre ritornano due eventi tradizionali: la finale nazionale del Gran Premio Giovani al lago di Caldonazzo, in provincia di Trento, la prima settimana e i Campionati Italiani velocità a Milano, la seconda settimana. Sfilettare il pesce persico, tenendo la lisca centrale e la testa da parte che verranno fatte sobbollire insieme alla carota, il sedano e la cipolla per circa un’ora. Filtrare il brodo ottenuto e aggiustare di sale. Scaldare il burro con lo scalogno tagliato sottile, tostare il riso e procedere con la preparazione del risotto utilizzando il brodo di pesce preparato, durante gli ultimi 5 minuti di cottura del riso aggiungere 4 filetti di persico. Una volta raggiunta la cottura spegnere il fuoco e mantecare con burro e un manciata di parmigiano. Quando manca poco alla cottura del riso, friggere i filetti di persico, precedentemente panati nella farina e la curcuma, in burro e salvia, fare attenzione a non rompere le foglie di salvia. Impiattare il risotto con adagiati sopra a raggio 4 filetti di persico e 2 foglie di salvia, a piacere spolverare con il pepe. Il consiglio dello chef: attenzione al dosaggio del burro nella frittura del persico, troppo rischierebbe di coprire il sapore del pesce. Lions Club Sesto-Somma... questo sconosciuto Temo che, nell’immaginario collettivo, i Lions siano considerati gruppi di persone di diversa estrazione professionale che periodicamente si riuniscono attorno ad una tavola imbandita a deliziare il proprio palato e a ciacolare del più e del meno. Mi sforzerò quindi, nel timore che i miei sospetti siano fondati, di dimostrare come tutto ciò sia lontano dalla verità. Iniziamo con un po’ di storia: il Lions International viene fondato da Melvin Jones, giovane imprenditore nel campo assicurativo, il 17 giugno 1917 a Chicago in base al presupposto da lui sostenuto che ”non si può andar lontano se non si fa qualche cosa per qualcun altro.” Ed è su questa felice convinzione che i Lions si sono diffusi in tutto il mondo raggiungendo la ragguardevole cifra di 1.300.000 iscritti, operando ovunque ci sia bisogno di aiuto e solidarietà. Basterà citare “Sight first” che ha permesso di salvaguardare la vista a milioni di persone nel mondo o i quattro milioni di vaccinazioni contro il morbillo ai bambini in quei continenti dove la malattia presentava esiti letali. Il Lions Club è sempre in prima linea in occasione di terremoti, eruzioni vulcaniche, tsunami, tifoni ecc. con interventi di emergenza e con aiuti alla ricostruzione. Il Sesto-Somma partecipa economicamente alle operazione di soccorso ed aiuto del Lions International, collabora in termini fattivi ed economici con Lions Italia, è presente sul territorio appoggiando il distretto nella sua azione di contrasto alla povertà con il Banco Alimentare, fa interventi mirati a 360° nei Comuni del suo comprensorio. Ricordiamo l’associazione “Noi con Voi”, nata per volontà del Club e sostenuta annualmente, così come al “Libro Parlato” creato in favore dei non vedenti, o il periodico sostegno alla meritoria Fondazione Ascoli che dà ospitalità ai bambini affetti da forme tumorali e aiuto ai loro genitori, i contributi a fondazioni benefiche (Anfaas di Somma Lombardo - Fondazione Theodora), a scuole e chiese del territorio, a musei e privati in grave difficoltà. Per questi motivi credo proprio che lo stereotipo degli allegri gaudenti non ci renda giustizia. Corrado Grimaldi, socio Lions Club Sesto-Somma Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |33 L’ANGOLO DELLA POESIA DIALETTALE di Enrico Crenna - illustrazione di Manuela Favaron O gnuno ha il diritto di vedere garantita la propria libertà ed il rispetto in ambito di sessualità. Ma quanto, questo argomento, può indurre i legislatori ad estendere i limiti del diritto senza provocare reazioni nei confronti di quella parte di società che ritiene che alcune proposte eludano il buonsenso e nientemeno che le leggi della natura? Quante discussioni! I dibattiti televisivi si susseguono, manifestazioni a favore della famiglia definita tradizionale, contromanifestazioni dagli emblemi multicolori, affermazioni di importanti figure ecclesiastiche e istituzionali… Talvolta, quando la polemica sociale assume toni così accalorati, diventa difficile capire fin dove si potrà arrivare e dove si trovi la ragione. Il rischio di rimanere confusi è evidente, ma il Giuvanin cosa ne pensa? Beh, almeno lui sembra avere le idee chiare e sentite un po’ cosa ci racconta! Una mama e un papà O Signur, a Ta vuraria propi ringrazià par avem fai nas da una mama e da un papà, una dona e un om, che secund natüra, m’han cuncepì cume ogni altra creatüra. Ades avucat, psicologi, filosofi e un quei scienzià gà vöran fa cred che l’è da moda aveg dü mam o dü papà, che urmai l’è anca giüst dag i fiurit in adoziun a dü oman cul regipet o a dü don cun sü i calzun! In televisiun, un quei intelletual cun poc cervel, al dis che bisogna garantì i diritti a quest e a quel, che in di scöl bisögna edüca una növa sucietà parchè, chel che ier al pareva giüst, ades a l’è sbaglià. In futuro i fiöi, invece che mama e papà, genutur vün e genitur dü a duvaran ciamà. La leg dalla stüpidità preved anca la rifurma dal tacuin, che par la festa dal papà e dalla mama la prevet la fin! Una növa leg, süi unioni civil, la preved al trüc che permet da spusas tra don o tra oman fanfalüc. E cun l’Europa, che la pretend la perequaziun, forse anca i oman pudaran avec i mestruaziun! Certi duttur a stüdian già la pillula verda e nera par pude ves dona a la mattina e om alla sera. Sessualità aperta, maternità surrogata, diritti a tutti quanti, chest pararia al mund che certa pulitica porta avanti! O Signur, che Te stabilì i regul dalla natüra, fam capì al parchè da quest, che ma par sturtüra. La famiglia che cugnusevi duva la finirà? Par piasè guardà giù! Guarda giù Ti, par carità! 34| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 gruppi consiliari Questa pagina ospita il contributo dei Gruppi presenti nel Consiglio Comunale. I testi sono pubblicati così come sono stati inviati alla redazione ed i singoli Gruppi si assumono la responsabilità di quanto da loro scritto Automobili e parcheggi Tutti noi siamo utenti della strada: sin dalla più tenera età, quando la mamma ci accompagnava sul passeggino, abbiamo imparato ad utilizzare questa infrastruttura. Abbiamo imparato a guidare la bicicletta, a 14 anni abbiamo conquistato il motorino, a 16 la patente della moto e finalmente con la maggiore età quella dell’auto. Nel corso degli anni, il numero delle auto è cresciuto mentre strade e parcheggi non hanno avuto pari sviluppo. Oggi il tema dei parcheggi è d’attualità e per i sestesi si sovrappone con due fatti: il cambiamento della modalità di utilizzo del secondo piano interrato dell’Esselunga e ed il mancato rinnovo del contratto di affitto del parcheggio di proprietà privato posto al piano interrato sotto al comando della Polizia Locale. Due fatti già ampiamente spiegati in articoli chiari, su questo giornale ma che, penso, meritino ancora una breve riflessione. Il secondo piano interrato dell’Esselunga (perché solo di quello si tratta) nell’originaria convenzione era di proprietà privata ad uso pubblico, aperto secondo gli orari di apertura del negozio, mentre ora è gestito dal privato, proprietario, che ha applicato un sistema di tariffe (a fronte di una lauta indennità percepita dal Comune che sarà utilizzata per scopi pubblici). Il parcheggio interrato di piazzale Moro, di proprietà privata, era affittato al Comune che pagava un canone non trascurabile; in seguito alla “spending review” del governo Monti gli enti locali hanno dovuto necessariamente rinegoziare tutti i contratti in essere, con una riduzione del canone. Il privato ha legittimamente, come suo diritto, scelto di non accettare la riduzione del canone, per cui il contratto è stato sciolto ed i parcheggi sono divenuti a pagamento. In conclusione, in seguito a questi due fatti, due parcheggi, di cui uno prima esistente solo sulla carta, sono divenuti a pagamento. Si potrebbe dire che nessun posto auto è andato perso ma, ovviamente, i parcheggi gratis piacciono di più, a chiunque. Solo su queste basi il bilancio potrebbe sembrare negativo ma manca un aspetto fondamentale per completare il quadro del progetto viabilità e sosta a Sesto Calende: la realizzazione del nuovo parcheggio nei pressi del ponte ferroviario. Il progetto è già stato pubblicato su queste pagine e non è stato abbandonato. Possiamo forse essercene dimenticati, sobillati da tante false sirene ma quel parcheggio, ampio, capiente e gratuito si farà. Il Sindaco e la Giunta stanno lavorando e forse prima di quando immaginiamo i lavori potranno iniziare. Pertanto non posso che appoggiare il lavoro degli amministratori e dei tecnici, auspicando che presto il progetto possa tradursi in realtà, auspicando la realizzazione sin da subito della soluzione a due piani. Non da ultimo il periodico comunale raggiungerà le case dei sestesi nel periodo di Pasqua per cui, prendendo a prestito le parole del Papa per porgervi gli auguri, a nome mio e del gruppo della Lega della Libertà: «La vicenda di Gesù di Nazaret non può restare confinata in un lontano passato, ma è decisiva per la nostra fede oggi. Cosa significa affermare che Gesù di Nazaret, vissuto tra la Galilea e la Giudea duemila anni fa, è “contemporaneo” di ciascun uomo e donna che vive oggi e in ogni tempo? Gesù è entrato per sempre nella storia umana e vi continua a vivere, con la sua bellezza e potenza, in quel corpo fragile e sempre bisognoso di purificazione, ma anche infinitamente ricolmo dell’amore divino, che è la Chiesa, in cui Egli è presente con la sua passione, morte e risurrezione. È questo il motivo che rende la Chiesa contemporanea di ogni uomo, capace di abbracciare tutti gli uomini e tutte le epoche». Raffaele Bertona, capogruppo Lega della Libertà Centro Sportivo, una verità in più Questo articolo è indirizzato a chi non si omologa alle logiche di palazzo, ma vuole ascoltare la società in cui vive, in tutte le sue manifestazioni. Avremmo preferito dedicarci ad altri argomenti; purtroppo la realtà ha fatto emergere lo sport, il centro sportivo, le società che lo utilizzano, l’amministrazione, come temi di discussione principale di questi mesi. Noi non ci siamo schierati a favore di qualcuno o contro altri, ma abbiamo cercato di ascoltare tutti i soggetti coinvolti, prima separatamente e poi con un’interpellanza in Consiglio Comunale, per riportare la discussione alla presenza di tutti su un piano ufficiale. Di questa disponibilità da parte del sig. Sindaco siamo rimasti soddisfatti, ma non condividiamo certo alcune sue affermazioni e le scelte della sua maggioranza. La causa scatenante della discussione è stata l’indisponibilità della Sestese Calcio, non per questioni economiche, di continuare nella gestione del Centro Sportivo preannunciata con notevole anticipo dalla scadenza contrattuale. Questo ha portato l’amministrazione comunale a rivedere gli equilibri all’interno del centro stesso tra le varie società che lo utilizzavano, mettendo nel mirino dell’operazione la revisione degli spazi e la conduzione dell’impianto. Il centro sportivo di via Lombardia fu ultimato nel 1984 dall’amministrazione PCI-PSI, sindaco Varalli, con scelta lungimirante, andando incontro alle esigenze del paese e permettendo a due società importanti come la Sestese Calcio e la Sesto ‘76 di avere a disposizione un moderno impianto sportivo e di svilupparsi superando i confini regionali. La gestione del centro è stata fatta prima dal Comune e poi dalla Sestese Calcio, unica società disponibile a prendersi questo incarico. La convivenza tra i tanti atleti di sport diversi, calcio, atletica, pattinaggio, basket, tennis, orienteering non è mai stata facile, ma un’attenta amministrazione ha sempre saputo mantenere in equilibrio i rapporti tra le società, avendo com’era nelle logiche degli anni ’90, un occhio di riguardo per il calcio che si stava espandendo in misura significativa. Nel corso degli anni il centro è stato ampliato con nuovi campi di calcio, la pista di skateboard e il campo da tennis e calcetto coperto con relativi spogliatoi. Cos’è successo dal 2010 ad oggi. In cinque anni di amministrazione Colombo sono stati mantenuti gli stessi impegni di spesa a favore del gestore per la manutenzione ordinaria, ma nessun intervento di manutenzione straordinaria è stato eseguito al centro sportivo. La pista di atletica, che era stata rimessa a nuovo con un importante impegno economico nel 2000 dall’amministrazione di sinistra, è diventata inagibile per i giochi della gioventù e le gare Fidal, la pista di skateboard chiusa, dalle tribune, quando piove, filtra l’acqua nella palestra sottostante utilizzata dalla Sesto ‘76, i campi da tennis all’aperto sono quasi inutilizzabili. In questo stato di abbandono la Sestese Calcio ha mantenuto in piedi il centro sportivo utilizzando la grande maggioranza dei contributi ricevuti. Intanto la società Sesto ’76, già operativa su vari livelli (ginnastica, atletica, orienteering), con una nuova dirigenza ha decisamente allargato il suo campo d’azione arrivando oggi ad essere, dal punto di vista numerico, la più grossa società di Sesto e del territorio circostante. Era inevitabile che si arrivasse prima o poi a dover rivedere la condivisione degli spazi e dei contributi, ma il compito di un amministratore lungimirante non è quello di aspettare, ma di prevenire, cercare di soddisfare tutte le esigenze, mantenere in ordine le proprie strutture. Invece abbiamo assistito a una scelta di campo da parte dell’amministrazione. Improvvisamente la Sestese Calcio è diventata scomoda e oggi, utilizzando le altre società sportive in contrapposizione, il calcio è stato messo da parte, e non trovando società sportive disponibili la gestione dell’impianto torna al Comune, ma non con propri dipendenti, bensì attraverso appalti a ditte esterne. Dubitiamo fortemente del risparmio economico e del miglioramento delle strutture visto cos’è successo in altri ambiti con gli stessi processi di defenestrazione. Molti dubbi ci sorgono con forza quando vediamo che, in presenza di bandi regionali con finanziamenti a fondo perso destinati alle ristrutturazioni dei centri sportivi di proprietà comunale, la nostra amministrazione decide di non partecipare. Forse bastava questa mossa intelligente per soddisfare tutti, a parte i nuovi giardinieri… L’impegno politico per dotare Sesto di adeguate strutture sportive avviato nel 1984 declina ora in spiacevoli lotte di cui quello che maggiormente colpisce in negativo sono la personalizzazione dei protagonisti, i toni e le modalità spesso offensive utilizzati. Scrivo questo con una certa amarezza, soprattutto per non essere riusciti a far passare il messaggio fondato su una visione sociale allargata e non sugli interessi di parte. Riteniamo che quanto avvenuto sia una sconfitta culturale per tutti, ma questa è la vita. Di quanto è accaduto dobbiamo prenderne atto e siamo sicuri che seguendo la strada del buonsenso, visto riaffiorare in generale tra i componenti delle società sportive e tra i cittadini, si possa ripartire tutti insieme per il bene comune delle generazioni future e non per la cura degli interessi di parte Ugo Mazzoccato, capogruppo di Insieme per Sesto Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016 |35 36| Sesto Calende i nformazioni | marzo 2016