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Valutazione dello stato nutrizionale degli ospiti di una residenza per

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Valutazione dello stato nutrizionale degli ospiti di una residenza per
Valutazione dello stato nutrizionale degli
ospiti di una residenza per anziani
I.Pacchiarini1,R.DeGesu1,L. Bellei1,M.V. Ciardullo2,
P. Gheduzzi1,G. Morrone1 ,P.L. Musardo1,D.Musi1
S. Perboni1 ,M. Juzwin1,L.Rissone1,I. Primiceri1 e L.
Belloi3,
1 RSA e CP ”Cialdini”, Modena
2 CeVEAS – AUSL
Modena 3- Cattedra di Geriatria e Gerontologia -Università
di Modena
Modena 15 novembre 2005
La valutazione dello stato nutrizionale
dovrebbe far parte di tutti i programmi di
assessment geriatrico poiché la salute
delle persone anziane è spesso
complicata da un apporto nutrizionale
inadeguato
Modena 15 novembre 2005
Abbiamo voluto analizzare se tra tutti i 64
ospiti della Residenza Sanitaria Assistenziale
e Casa Protetta “E. Cialdini” di Modena, in
una settimana indice, si verificasse questa
possibiltà
Modena 15 novembre 2005
I parametri sanitari, escludendo volontariamente
le indagini ematochimiche le cui alterazioni in
persone con polipatologia e comorbilità non sono
esclusivamente indicative di malnutrizione, erano
l’età
il peso,
l’ altezza,
il Mini Nutritional Assessment (MNA)
Modena 15 novembre 2005
I parametri più strettamente sociali
risponde alla
richiesta di
denti propri
protesi
a colazione a colazione
beve latte
beve the
cosa
preferisce del
menu del
giorno
a colazione
eduntulo
dieta per diabetici
beve
caffelatte
dieta ipocalorica
dieta iposodica
a colazione
beve caffè
a colazione si alimenta con
beve orzo
a colazione
beve
spremuta
dieta per
dieta per
mangia
mangia
dializzati
gastropatici
pane
biscotti
mangia
mangia
mangia
lentamente
velocemente
fette
mangia
voracemente
supervisionato
mangia da solo
va aiutato
usa
zucchero
nulla
yoghurt
dolcificanti
cibi solidi
sono
previste
alternative
ai piatti
viene aiutato
da parenti o
badanti
mangia con le
mani
nasconde il
cibo
mescola il cibo e la
bevanda
non graditi
frullati
si alimenta con mangia da
cibi sminuzzati
sputa il cibo
solo
non siede a
tavola
preferisce non mettere il
tovagliolo
non ama parlare
non vuole altre persone vicino assume volentieri caffè
beve vino
beve acqua gassata
beve acqua naturale
beve bibite
il tempo a disposizione
esistono strategie per
mette le
mani nel
piatto
getta il
cibo in
terra
mangia
rumina il
voracemente
cibo
Modena 15 novembre 2005
dell'operatore è sufficiente
per soddisfare le esigenze
alimentari dell'ospite
migliorare il momento
del pasto
Risultati
L’età media degli ospiti al
momento della rilevazione era
77,4 ± 13,8 anni; 53% erano di
sesso maschile; 84,1% degli ospiti
era affetto da demenza o
depressione; il 3,2% da neoplasia
in fase terminale
Modena 15 novembre 2005
46,5% erano “normali”(MNA>23,5)
7,5 % erano “malnutriti” ( MNA<17)
56,0 % “a rischio di malnutrizione”(17>MNA<23,5)
Una regressione logistica multivariata nel gruppo “a rischio di
malnutrizione” era direttamente associata
alla circonferenza di metà braccio (MAC) (OR 1.45 95% CI 1.012.10. P=0.044)
al “sesso maschile” (OR 7.97, 95% CI 1.06-59.8. P=0.044)
al ”mangiare in fretta” (OR 9,35 e+06, 95% CI 1.98 e+06-4.42 e+07,
P=0,001).
Era inversamente associata
alla “circonferenza del polpaccio” (OR 0.69, 95%CI 0.48-0.99,
P=0.046)
a “non ha problemi per alzarsi” (OR 0.43, 95% CI 0.19-0.95,
P=0.037),
a “mangia da solo senza problemi” (OR 0.10, 95% CI 0.01-0.68,
P=0.019
Modena 15 novembre 2005
Questi dati mostrano che è a rischio
di malnutrizione un uomo anziano,
istituzionalizzato, incapace di alzarsi
da solo dal letto o dalla sedia e non
in grado di alimentarsi da solo
Modena 15 novembre 2005
Nella nostra casistica
i dati non mostrano
correlazione tra
eduntulia e
malnutrizione
Modena 15 novembre 2005
inoltre..
la varietà della dieta negli ospiti si
associa al mantenimento di un
buono stato nutrizionale.
Al contrario la mancanza di varietà
nella dieta identifica un rischio
nutrizionale.
Modena 15 novembre 2005
Un non più recente studio sulla
popolazione americana di origine
greca ha confermato come la
assunzione di buoni quantitativi di
vegetali, specialmente legumi, verdura
e frutta, insieme alla assunzione di
pesce ed alla riduzione della carne
risultano essere sufficienti ad evitare il
rischio malnutrizione e a diminuire il
rischio coronarico (Wahlqvist ML,1997)
Modena 15 novembre 2005
Se analizziamo questo
dato ci accorgiamo
che nella tradizione
greca vegetali e pesce
costituiscono la base
della alimentazione e
che, essa stessa, è la
base della dieta
mediterranea
Modena 15 novembre 2005
Un diverso risultato si
sarebbe avuto
proponendo la stessa
dieta ad un gruppo di
americani di origine
non mediterranea
tradizionalmente
abituati ad altra dieta
Modena 15 novembre 2005
Pertanto proporre cibi con
sapori ed odori non usuali
seppur sufficienti da un
Punto di vista calorico,
Non essendo graditi e
quindi in parte o in toto
rifiutati, si traducono in
un rischio di malnutrizione.
Ne consegue la necessità
di offrire cibi che le
persone sono
culturalmente abituate a
mangiare
Modena 15 novembre 2005
Va ricordato, infine, che alimentarsi
è un processo in cui pensiero,
azione ed interazione sociale sono
strettamente correlati.
Modena 15 novembre 2005
Da ciò derivano implicazioni pratiche per il
nursing
il management
nutrizionale da parte del
personale di assistenza
dovrebbe prevedere la
possibilità che le persone
che necessitano di aiuto
per nutrirsi possano farlo
insieme ad altre persone
Modena 15 novembre 2005
possano avere
tempo sufficiente
per alimentarsi
poiché il farlo
richiede tempo
Modena 15 novembre 2005
non riempire
esageratamente il
cucchiaio
Modena 15 novembre 2005
tagliare il cibo quando
necessario
Modena 15 novembre 2005
imboccare in modo
corretto
Modena 15 novembre 2005
Grazie per l’attenzione
Modena 15 novembre 2005
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