...

Scarica il file

by user

on
Category: Documents
19

views

Report

Comments

Transcript

Scarica il file
APPUNTI DI
NEUROLOGIA
(ESONERO)
a cura di: Alessio Martini
Scienze e tecniche psicologiche e dei processi mentali
Università degli studi di Perugia
INDICE
11- IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
11.1- I nervi spinali
1- IL NEURONE
1.1- La membrana neuronale
1.2- Il citoscheletro
1.3- I tipi di neuroni
1.4- La glia
2- POTENZIALE DʼAZIONE E DI RIPOSO
2.1- Pompa sodio-potassio
2.2- La sommazione dei segnali
sinaptici
3- IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
3.1- La sinapsi
4- SVILUPPO EMBRIONALE
5- MIDOLLO SPINALE
6- TRONCO ENCEFALICO
6.1- Il Bulbo
6.2- Il Ponte
6.3- Il Mesencefalo
7- IL CERVELLETTO
7.1- Le vie cerebellari afferenti
7.2- Le sindromi cerebellari
8- DIENCEFALO
9- TELENCEFALO
9.1- La dominanza degli emisferi
10- VASCOLARIZZAZIONE DEL SNC
10.1- Meningi e Liquor
12- NERVI CRANICI O ENCEFALICI
12.1- Nervo Olfattorio
12.2- Nervo Ottico
12.3- Nervo Oculomotore
12.4- Nervo Trocleare o Patetico
12.5- Nervo Trigemino
12.6- Nervo Abducente
12.7- Nervo Facciale
12.8- Nervo Vestibolo Cocleare
12.9- Nervo Glossofaringeo
12.10- Nervo Vago
12.11- Nervo Accessorio
12.12- Nervo Ipoglosso
13- RECETTORI E ORGANI DI SENSO
13.1- Il Gusto
13.2- LʼOlfatto
13.3- LʼApparato della Vista
13.4- LʼApparato Uditivo e Vestibolare
Cap.1 IL NEURONE
Il cervello è costituito da una fitta rete di neuroni che comunicano tra loro attraverso le
SINAPSI. Lʼimportanza di queste cellule è legata sopratutto alla loro plasticità (modificare
la risposta in seguito alla ripetizione di uno stimolo)
Dentridi: hanno il compito di trasportare le informazioni verso il corpo cellulare. (espande
la superficie cellulare)
Assoni hanno il compito di trasportare le informazioni lontano rispetto al corpo cellulare
Come ogni altra cellula i neuroni possiedono:
-Una membrana plasmatica (membrana cellulare).
-I mitocondri e altri organelli.
-Un nucleo contenente i geni.
-I ribosomi che sintetizzano le proteine.
A differenza delle altre cellule i neuroni:
-Possiedono dei prolungamenti del corpo cellulare (Assoni e Dentridi)
-Contengono i NEUROTRASMETTITORI che sono molecole proteiche o non proteiche
che ci aiutano a trasportare le informazioni ( ACETILCOLINA,
SIEROTONINA, ADRENALINA) e formano le sinapsi.
IL MITOCONDRIO
Caratteristico organello dalla forma “a fagiolo”, il mitocondrio è
essenziale nella RESPIRAZIONE CELLULARE, processo in cui
lʼenergia chimica di alimenti come zuccheri è convertita
nellʼenergia chimica della molecola di ATP.
1.1 LA MEMBRANA NEURONALE
Altamente resistente, la membrana neuronale è composta da un
doppio strato di fosfolipidi (composti da una testa idrofilica e una coda idrofobica), che
fungono da filtro per le altre sostanze, e da PROTEINE, indispensabili nei meccanismi di
trasporto e nei fenomeni di trasduzione.
-regolano il passaggio di sostanze attraverso la membrana.
-hanno funzione di trasporto di cellule
-costituiscono recettori per determinate molecole, per comunicare tra cellule.
STRUTTURA MEMBRANA PLASMATICA
PROTEINA INTEGRALE
DI MEMBRANA
PROTEINA DI
SUPERFICIE
FOSFOLIPIDI
1.2 MECCANISMI DI TRASPORTO
I meccanismi di trasporto sono quattro:
1-FAGOCITOSI: lʼagente esterno viene inglobato dalla mambrana e poi
fagocitato
2-PINOCITOSI: la cellula preleva goccioline liquide dallʼambiente
circostante mediante piccole vescicole
3- ESOCITOSI: una vescicola racchiusa da una membrana e piena di
micromolecole si muove verso la membrana cellulare. Una volta
3
raggiuntala si fonde con essa e riversa fuori il contenuto.
4- ENDOCITOSI: la cellula ingloba micromolecole o altre particelle, formando
vescicole che vengono inglobate in seguito allʼinterazione con recettori (per
ogni molecola TF deve essere presente sulla membrana un recettore specifico
TFR)
ALTRI MECCANISMI DI TRASPORTO
Diffusione Semplice: sostanze idrosolubili che passano secondo gradiente di
concentrazione
Diffusione Facilitata: passano attraverso proteina canale (carrier)
Trasporto Attivo: molecole si legano a strutture per poi cambiare forma e rilasciare la
sostanza allʼinterno. Esso entra in gioco ogni volta che una sostanza deve essere portata
da una regione allʼaltra contro gradiente (con consumo di energia ATP) ex pompa sodiopotassio
1.2 IL CITOSCHELETRO.
Il citoscheletro è lʼossatura del neurone e si compone di:
MICROTUBULI: trecce di varie molecole intrecciate tra
loro da TUBOLINA 20nm
MICROFILAMENTI: trecce di molecole incollate tra loro
da ACTINA 5nm
NEUROFILAMENTI: tre cavi proteici tessuti insieme in
modo tale da risultare meccanicamente molto solidi 10nm
Ha la funzione di:
-Sostenere la membrana
-Fornire ancoraggio per strutture subcellulari
-Intervenire nel trasporto assonale e nei processi di
plasticità sinaptica.
LʼASSONE
Lʼassone è una struttura esclusiva del neurone. Al suo interno non avviene la sintesi
proteica, ma si verifica un trasporto ASSOPLASMATICO dal corpo cellulare allʼassone sia
in modo anterogrado che retrogado.
Grazie alla mielina, la membrana assonica è specializata nella conduzione dellʼimpulso
nervoso.
Gli assoni sono formati da:
-un cono di integrazione;
-un assone propriamente detto
-una parte finale , il bottone terminale, che viene a contatto con altri neuroni o altre cellule
a livello delle sinapsi.
I DENDRITI
Coperti da migliaia di sinapsi che funzionano da antenna, alcuni dendriti presentano delle
strutture specializzate chiamate spine dentritiche, delle piccole protuberanze elastiche che
sporgono da essi.
1.3 TIPI DI NEURONI
Esistono diversi titpi di neuroni che si distinguono in base a:
1-numero totale di assoni: Unipolari
Bipolari
4
Multipolari
2-forma dei dentriti
3-tipo di connessione: Sensitivi
Motoneuroni
Interneuroni
4-tipi di neurotrasmettitori.
COMPONENTI NON NEURONALI DEL SISTEMA NERVOSO
Le componenti non neuronali del sistema nervoso, le così dette CELLULE GLIALI o GLIA,
sono presenti in numero molto maggiore rispetto ai neuroni.
Le GLIA hanno un ruolo di sostegno o supporto meccanico ai complessi circuiti neuronali.
Inoltre esse hanno funzioni:
-metaboliche;
-di difesa immunitaria
-di rigenerazione del tessuto nervoso.
In più sembra che siano anche coinvolte nella trasmissione nervosa.
(Partecipano al TROPISMO MUSCOLARE, sostengono, metabolismo e difese
immunitarie.)
1.4 LA GLIA
Ad essa appartengono:
-ASTROCITI: regolano lʼattività del neurone
-OLIGODENDROCITI (SNC): forniscono strati di mielina come isolante. (SNP cellule di
Schwan)
-CELLULE DELLA MICROGLIA: rimuovono avanzi di neuroni o glia morti. Non sono di
natura nervosa.
-CELLULE ESPEDIMALI: forniscono il rivestimento dei ventricoli pieni di fluido allʼinterno
del cervello e giocano un ruolo fondamentale nel determinare la direzione della migrazione
cellulare durante lo sviluppo cerebrale.
Le glia partecipano a: -trofismo muscolare
-sostegno
-metabolismo
-difese immunitarie
5
Cap.2 POTENZIALE DI RIPOSO E DʼAZIONE
La differenza di potenziale elettrico tra lʼinterno e lʼesterno della membrana di una cellula
nervosa.
(dipende da: Ca si trova nel citoscheletro quando viene stimolato dal potenziale dʼazione
apre i canali del calcio, parte entra nella cellula. Fusione di vescicole con membrana
plasmatica.)
POTENZIALE DI RIPOSO.potenziale della cellula quando è a riposo
(dovuto da: concentrazione ionica tra i due poli ext. e int., permeabilità della membrana
agli ioni.)
Per mantenere uno stato dʼequilibrio, la distribuzione totale degli ioni su entrambe le facce
della membrana cellulare deve soddisfare 3 criteri:
1. le suluzioni int. ed ext. devono essere elettricamente neutre.
2. il flusso degli ioni attraverso la membrana deve essere nullo.
N.B. ogni specie ionica presenta concentrazioni intracellulari ed extracellulari differenti e si
muove per effetto di due diversi gradienti che tendono a portarla dallʼinterno allʼesterno
della cellula: un gradiente di concentrazione è un gradiente elettrico.
Potassio: è più concentrato internamente che esternamente e tende a muoversi verso
lʼesterno. La superficie interna della membrana è negativa rispetto a quella esterna e ciò
limita i movimenti verso lʼesterno degli ioni carichi positivamente
Sodio: (inverso)
N.B. la membrana a riposo è leggermente permeabile al sodio e una piccola quantità di
sodio entra nella cellula consentendo un flusso verso lʼesterno.
Per mantenere lo stato di equilibrio il sodio viene attivamente trasportato attraverso la
membrana verso lʼesterno e il potassio verso lʼinterno.
2.1 POMPA SODIO-POTASSIO (proteina transmembrana)
Pompa Na-K ATPasi
potenziale dʼazione
I segnali elettrici vengono generati nelle cellule nervose e nelle fibre muscolari da
variazioni della permeabilità della membrana cellulare nei confronti di ioni quali il sodio
(Na) e il potassio (K), che di conseguenza attraversano la membrana stessa seguendo i
relativi gradienti elettrochimici.
Le variazioni di permeabilità sono associate con lʼattivazione dei canali ionici.
Gli ioni che diffondono attraverso i canali aperti modificano la carica sulla membrana
cellulare e variano il potenziale di membrana.
Il potenziale dʼazione è il fenomeno dʼeccellenza che si manifesta nei neuroni, e che
prevede un rapido cambiamento di carica tra lʼinterno e lʼesterno della membrana
cellulare.
Lʼesterno è caricato positivamente e lʼinterno negativamente.
La differenza di potenziale misurabile ai due lati di una membrana cellulare è
generalmente negativo.
1
+40 mv
2
0
-70 mv
4
6
Fase 0: (depolarizzazione rapida) dovuta da ingresso di Na+, grazie ad apertura di canali
per Na+.
Fase 1: (depolarizzazione precoce) +40 mv i canali Na+ iniziano ad aprirsi e alcuni Na+
entrano ne neurone.
Fase 2: (depolarizzazione di plateau (di mantenimento)) entrano ioni CaFase 3: (ripolarizzazione finale) i canali Ca si chiudono, continua la fuoriuscita di K. In
questo modo lʼinterno diventa negativo mentre lʼesterno diventa positivo
Fase 4: riposo
La trasmissione sinaptica segue una complessa catena (solo solo quando viene raggiunta
dal potenziale dʼazione aumentando una concentrazione di Ca allʼinterno, le vescicole con
neurotrasmettitore sono in grado di legarsi e rilasciano Neurotrasmettitore
GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE
1- arriva potenziale
2- aumento di calcio
3- vescicole sinaptiche rilasciano acetilcolina
4- Ach si lega alla proteina
5- il canale si apre, il K entra e il Na+ esce
il segnale passa da elettrico a chimico, poi la molecola si lega al recettore e torna ad
essere elettrica.
6- il segnale passa dalle sinapsi a un regione adiacente.
2.2 SOMMAZZIONE DEI SEGNALI SINAPTICI
Contatto tra più di due cellule (cellule che ricecono più segnali)
Se la cellula riceve più potenziale, ad esempio due positivi , o se da una cellula ne riceve
uno negativo e dallʼaltra positivo i due segnali si annullano.
Sommazione spaziale: somma degli impulsi
Sommazzione temporale: è lʼaccumulo di depolarizzazioni successive dovute allʼattività
ripetitiva. Ciascun potenziale si somma al precedente sulla fase di discesa
7
Cap.3 IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
o SNC: insieme di formazioni nervose contenute allʼinterno della scatola cranica o del
canale vertebrale.
SNC
Adattamento allʼambiente circostante
SISTEMA NERVOSO DI RELAZIONE
Adattamento alle alterazioni
dellʼambiente interno
SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO
Grazie a specifici recettori:
-fetina
-Organo di Corti
-Termo recettori
-Chemorecettori
-Pressorecettori
-Recettori ormonali
o Periferico: tutto ciò che
sta allʼesterno del
SNC e comunica con esso attraverso:
FIBRE AFFERENTI: Portano informazioni dalla periferia
FIBRE EFFERENTI: fibre che escono dal SNC
SNC: ripetizione di circuiti (catene neuronali) formati da:
-NEURONE SENSITIVO:prende contatto con la periferia, dove raccogli informazioni
-NEURONE EFFETTORE:invia messaggi alla periferia per realizzare attività muscolari o
attività secretorie
-INTERNEURONE: modula lʼinformazione in arrivo con il segnale di uscita.
La comparsa della stazione eretta, del linguaggio e dellʼuso fine della mano ha indotto un
incremento significativo della massa nervosa centrale, così come della sua
organizzazione, facendo sorgere problemi di spazio che hanno costretto la massa nervosa
a ripiegarsi su se stessa formando le circonvoluzioni cerebrali
3.1 LE SINAPSI
Nel nostro sistema nervoso ci sono un numero incredibile di
neuroni e ognuno di essi influenza molte altre cellule. Essi
comunicaco con altre cellule attraverso la SINAPSI che è un
contatto anatomico fisico e funzionale tra neuroni.
Le sinapsi possono essere di due tipi:
SINAPSI ELETTRICHE: Flusso passivo di corrente elettrica fra
due neuroni. Sono formate da membrane molto vicine tra di loro
e unite da una giunzione comunicante definita GAP JUNCTION,
8
che rende il flusso molto veloce e bidirezionale.
SINAPSI CHIMICHE:
Utilizza particolari proteine dette neurotrasmettitori che trasformano il segnale elettrico in
segnale chimico. Questa trasformazione rende la trasmissione delle informazioni più lenta.
Neurotrasmettitori: GLUTAMMATO, GABA, ACETILCOLINA, DOPAMINA
Unʼaltra distinzione è quella tra sinapsi inibitorie e sinapsi eccitatorie.
SINAPSI ECCITATORIE: quando il neurotrasmettitore genera potenziali dʼazione nella
cellula presinaptica (in questo caso il NT e le sinapsi sono chiamate eccitatorie). ex. la
placca motrice (tra neurone e cellula muscolare)
SINAPSI INIBITORIE: quando i neurotrasmettitori fanno diminuire nella cellula
postsinaptica la tendenza a generare potenziali dʼazione. ex. interneuroni inibitori
(GABBA) che è il principale NT inibitorio del sistema nervoso.
I NEUROTRASMETTITORI
1- I neurotrasmettitori sono molecole sintetizzate allʼinterno del corpo cellulare o nella
terminazione di una cellula.
2- Viene immagazzinato nelle vescicole.
3- Viene liberato inseguito ad un aumento di calcio che determina la fusione della
vescicola con la membrana plasmatica.
4- Il NT fuoriesce per diffusione e si lega ai recettori della cellula postsinaptica, può essere
rimosso da un particolare enzima oppure può essere riassorbito.
Esempi di Neurotrasmettitori:
-Piccole molecole: Acetilcolina (Ach) neurotrasmettitore eccitatorio della placca motrice
Glutammato, eccitatorio
Gabba, principale neurotrasmettitore inibitorio
Glicina, inibitorio
-Neuropeptidi: Tendono a modulare funzionicerebrali più lente e continue.
ENK
Sostanza P (Nt eccitatorio che media la percezione del dolore)
I RECETTORI
Cellula postsinaptica che permette il passaggio dellʼinformazione.
Eʼ una proteina integrale di membrana (attraversa completamente la membrana
plasmatica ed ha il compito di legarsi ad una molecola specifica e di portarla allʼinterno
della cellula).
-Ionotropici (o a gating diretto), -oltre ad essere dei recettori sono anche dei canali.
-La proteina canale è quella proteina transmembrana che
permette il passaggio di una sostanza dallʼesterno
allʼinterno.
-Mediano delle risposte molto rapide allʼinterno della
cellula.
esempi di questi recettori: Colinergico Nicotinico,
Gabaergico
-Metabotropici (o a gating indiretto) -recettori che si legano al NT, ma sono più lenti nella
conduzione dellʼinformazione perchè, prima che lʼinformazione venga trasportata
allʼinterno della cellula postsinaptica cʼè un secondo passaggio che avviene tramite
unʼaltra proteina (proteina G) chiamata secondo messaggero.
Altri tipi di sonapsi sono: Assoassonica, Assosomatica, Assodendritica (Più diffusa),
Dendrodentritica (può essere anche bidirezionale), Assospinale.
9
Cap.4 LO SVILUPPO EMBRIONALE
Tubo digerente
Endoderma
Polmoni
Fegato
Tessuto Connettivo
Mesoderma
Tessuto Muscolare
Sistema Vascolare
SNC
Ectoderma
SNP (gangli)
Epidermide
ECTODERMA: Si forma una docciatura (DOCCIA NEURALE) che, chiudendosi su se
stessa, dà poi vita al TUBO NEURALE: NEUROLA
A livello cefalico, poi, il TUBO NEURALE si gonfia in tre vescicole:
-PROENCEFALO
-MESENCEFALO
-ROMBENCEFALO
Al 35° giorno,
il proencefalo si divide in:
-TELENCEFALO
-DIENCEFALO (Talamo)
mentre il rombencefalo si divide in.
-MIELENCEFALO
-METENCEFALO
che danno origine rispettivamente a
ponte e cervelletto, il primo, e bulbo, il
secondo.
Le cinque vescicole danno, poi, origine
alle PARETI DORSALI, allʼ ENCEFALO e
al MIDOLLO SPINALE (il resto del tubo neurale).
Lʼectoderma delle pareti neurali darà quindi origine ai GANGLI e a parti del sistema
nervoso periferico (SNP).
10
3°Mese
6° Mese
Fino a 6 mesi il cervello si presenta liscio mentre al 9° mese esso presenta molte
circonvoluzioni e solchi che servono ad aumentarne il volume.
In questa fase e per tutta la vita il cervello ed il midollo spinale galleggiano in un liquido,
detto cerebro-spinale, che fornisce loro sostanze nutritive e ne riceve sostanze di scarto.
Durante lo sviluppo, midollo spinale e colonna vertebrale si sviluppano in ugual misura.
Tuttavia, ad un certo punto lo sviluppo del midollo spinale rallenta così che, in età adulta
giunge allʼaltezza della seconda vertebra lombare.
11
Cap 5 IL MIDOLLO SPINALE
Il Midollo spinale fa parte del SNC, ed è accolto nel canale vertebrale, è lungo circa 44 cm
ed ha un diametro medio di 1 cm.
Eʼ collegato alla periferia da una doppia serie di 33 nervi spinali che fuoriescono attraverso
i fuorami vertebrali.
Allʼinterno del canale vertebrale il midollo è circondato da tre lamine connettivali
concentriche: a contatto con il midollo cʼè la PIA MADRE, più esternamente lʼARACNOIDE
e infine la DURA MADRE. Tra lʼ aracnoide
e la dura madre si colloca il liquor che
oltre che a fornire il nutrimento per il
midollo contribuisce anche a proteggerlo,
e tra la dura madre e il rivestimento
interno del canale vertebrale si trovano i
plessi venosi e il tessuto adiposo.
Il diametro del midollo non è uniforme ma
è maggiore in corrispondenza degli arti
che presentano un numero maggiore di
terminazioni nervose.
In superficie il MS non presenta una
superficie liscia ma due solchi, uno è la
FESSURA MEDIANA ANTERIORE e un
SOLCO MEDIANO POSTERIORE meno
accentuato.
TIPI DI SENSIBILITAʼ
Le informazioni raccolte dai recettori sensitivi e dagli organi di senso possono essere
suddivise sulla base della loro provenienza.
1-Sensibilità esterocettiva: percepire stimoli dal mondo esterno
esterocettiva specifica: stimoli percepiti da organi appositi.
esterocettiva generale: info da recettori diffusi nella cute e nelle
mucose. (a sua volta essa può essere epicritica, dettagliata o
protopatica, meno dettagliata)
2-Sensibilità viscerale: origina dai visceri ed è quasi sempre di tipo propatico.
3-Sensibilità propiocettiva: origina da particolari recettori localizzati nei muscoli scheletrici,
nei tendini e permette di percepire lo stato di contrazione di un muscolo oppure la
posizione delle parti del corpo nello spazio. (sia epicritica che protopatica)
Se sezioniamo trasversalmente il midollo spinale osserveremo che esso è composto da
una sostanza grigia interna a forma di farfalla ed è completamente circondata dalla
sostanza bianca.
Nella sostanza grigia le cellule nervose sono raggruppate da un punto di vista anatomico/
funzionale, in colonne o nuclei.
-Nella testa delle corna anteriori sono localizzati i neuroni somatomotori, destinati
allʼinnervazione della muscolatura scheletrica.
-Nelle corna laterali e alla base delle corna anteriori sono localizzati i neuroni viscero
effettori, destinati allʼinnervazione della muscolatura liscia e dei vari organi
-Nelle corna posteriori sono localizzati i neuroni somatosensitivi e viscerosensitivi.
La sostanza bianca è prevalentemente costituita da fasci nervosi organizzati in cordoni
anteriori, laterali, posteriori e circonda la sostanza grigia.
Ciascun cordone è a sua volta costituito da assoni mielinici.
12
Le funzioni nervose superiori, come lʼideazione, la programmazione , la memoria sono
svolte nellʼencefalo, ma non sarebbero possibili se non con informazioni provenienti dalla
periferia, veicolate attraverso il midollo spinale.
13
Cap. 6 IL TRONCO ENCEFALICO
Il tronco encefalico è costituito dal Bulbo (midollo allungato) dal Ponte (di Varolio) e dal
Mesencefalo.
Rappresenta la continuazione del MS e il piano di
demarcazione dei due organismi.
6.1 IL BULBO
Eʼ formato da:
PIRAMIDI BULBARI: responsabili dei movimenti volontari
raffinati ed evoluti. Si presentano come due semiconi che
si uniscono a livello della decussazione delle piramidi
spiegando così il fenomeno della controlateralità.
FASCICOLO CUNEATO: veicola la sensibilità:
-Esterocettiva
-Propriocettiva
-Epicritica
proveniente dal Midollo Spinale.
Nel bulbo ha poi origine il cambiamento progressivo della
disposizione della sostanza bianca e della sostanza grigia (che terminerà poi nel
mesencefalo) da antero-posteriore a mediolaterale in modo tale che i nuclei di partenza
dei nervi motori abbiano una posizione mediale mentre quelli sensitivi abbiano una
posizione laterale.
Vi nasce, inoltre il LEMNISCO MEDIALE che porta la sensibilità epicritica al talamo.
DUE PERCORSI DI TRASMISSIONE:
LEMNISCALE: il fascio, dopo essersi incrociato porta lʼinformazione sensoriale dalla
periferia al diencefalo (talamo).
14
PIRAMIDALE: porta lʼinformazione dal cervello ai motoneuroni.
6.2 IL PONTE
Sorge verticalmente presenta una depressione (solco basilare)
ed è origine del V nervo cranico il TRIGEMINO. Il ponte è diviso
dal bulbo dal solco bulbo-pontino e dal mesencefalo dal solco
pontino superiore (o ponto-mesencefalico).
Eʼ formato da due parti;
PIEDE: contiene i nuclei pontini che ricevono dalla corteccia ed
afferiscono al cervelletto sono importanti per la trasmissione al
cervelletto delle informazioni che riguardano la progammazione
corticale dei movimenti volontari. (vie cortico-spinali che
costituiscono la via piramidale)
TEGMENTO: nuclei cocleari ventrali (nervo acustico). CORPO
TRAPEZOIDALE (lemnisco laterale).
6.3 IL MESENCEFALO
Delineato dal corso del tratto ottico, presenta posteriormente
quattro protuberanze tondeggianti (i tubercoli quadrigemini
superiori ed i ubercoli quadrigemini inferiori) che vanno a
formare la lamina quadrigemina o TETTO OTTICO e grazie ai
quali vista e udito si collegano tra di loro in modo tale che a
seguito di una stimolazione sonora, prima gli occhi e poi la
testa si voltino nella stessa direzione.
Formazione Reticolare
Eʼ unʼinsieme di nuclei piccoli ed estremamente diffusi, non
sempre distinguibili, separati da fasci di fibre mieliniche così
che più che parlare di sostanza bianca o grigia si parla di sostanza reticolare.
Essa è presente in tutto il TE.
La funzione principale è quella di regolare e promuovere uno stato di veglia cerebrale.
Eʼ suddivisibile in 3 zone
Mediana: i cui nuclei sono collegati con il cervelletto cui portano impulsi della sensibilità
viscerale ed esterocettiva.
Centrale: inviano fibre al MS inibendo le attività riflesse e il tono muscolare.
Laterale: hanno origine fibre che portano al MS impulsi facilitatori per le attività riflesse.
15
Cap. 7 IL CERVELLETTO
Eʼ situato dorsalmente al TE al quale è collegato
per mezzo dei tre peduncoli cerebellari.
Il tentorio del cervelletto lo separa dagli emisferi
occipitali cerebrali ed è situato nella fossa
cranica posteriore.
Considerato fondamentale per:
-Tono muscolare
-Pianificazione e coordinazione movimento
-Processi cognitivi
La sua faccia anteriore corrisponde allʼIlo,
mentre quella posteriore presenta un solco
(Verme anteriore e posteriore) che lo divide in
due emisferi cerebellari.
La superife del cervelletto è suddivisa in tante
“lamine” adiacenti e parallele.
Faccia anteriore
Faccia inferiore
Il cervelletto è costituito da sostanza grigia stratificata a formareuna corteccia e,
internamente a essa, dal centro midollare, formato da sostanza bianca. Immersi in questa
sostanza si trovano i nuclei propri del cervello.
La corteccia cerbellare presenta tre strati di neuroni ed è identica in tutte le zone del
cervelletto.
16
Procedendo dal centro midollare verso la superficie si trovano:
1-STRATO DEI GRANULI
2-STRATO GANGLIARE O DELLE CELLULE DI PURKINJE
3-STRATO MOLECOLARE
Le cellule di Purkinje costituiscono lo strato intermedio e sono i neuroni più caratteristici
del cervelletto.
Le fibre che giungono al cervelletto (afferenti) sono le fibre muscoidi e le fibre rampicanti.
Tutti i neuroni della corteccia cerebellare, tranne i granuli, producono un
neurotrasmettitore inibitorio, il GABBA, mentre i granuli producono un neurotrasmettitore
eccitatorio, il glutammato
7.1 VIE CEREBELLARI AFFERENTI
Flocculo Nodulare
Il cervelletto riceve informazioni che arrivano da: GANGLIO VESTIBOLARE
-vie vestibolo- cerebellari
Informa il cervelletto sulla posizione del corpo, occhi e corpo e quindi controlla lʼequilibrio.
Lobo Anteriore
Le informazioni arrivano al midollo spinale.
-Fascio spino-cerebellare dorsale o diretto (di Flechsing) (informazione parte
inferiore del corcpo)
-Fascio cuneo-cerebellare (informazione parte superiore del corpo)
Sensibilità propriocettiva incoscente del tronco omolaterale allo stimolo.
-Fascio spino-cerebellare ventrale o crociato (di Gowers) (porta info dalle parti
omolaterali)
Sensibilità propriocettiva incosciente degli arti omolaterali (un gruppo di fibre rimane
omolaterale, un altro si incrocia due volte)
Valuta istante per istante se il programma motorio è adeguato al realizzarsi del
movimento.
7.2 SINDROMI CEREBELLARI
Ipotonia:mancata coordinazione dei movimenti involontari: compromissione del riflesso di
arresto (motoneuroni)
Disturbi dellʼequilibrio e della deambulazione:
-DISMETRIA: -ipomotria (nel momento in cui il paziente va a toccarsi il naso arriva
prima)
-ipermetria (nel momento in cui il paziente va a toccarsi il naso arriva
dopo)
-DEAMBULAZIONE ATASSICA:
-Atassia statica\: incapacità di mantenere la posizione eretta
-Atassia dinamica: andatura a base allargata
17
Cap. 8 DIENCEFALO
Il Diencefalo insieme al Telencefalo costituiscono il Cervello.
Esso è situato al centro dei due emisferi cerebrali, è separato dal mesencefalo da un
piano che attraversa la commessura posteriore mentre il limite tra diencefalo e telencefalo
è costituito da un forame di comunicazione passante tra il terzo ventricolo e i ventricoli
laterali degli emisferi cerebrali. Allʼinterno del diencefalo si trova una struttura sagittale che
lo divide in due metà simmetriche.
Nel diencefalo si distinguono cinque raggruppamenti nucleari (in senso dorso-ventrale):
-Epitalamo: corrisponde alla parte posteriore della volta del terzo ventricolo, esso
comprende il trigono dellʼabenulla, lʼepifisi e la commessura posteriore
-Talamo: (4/5 del diencefalo) è la stazione dove tutte le vie sensitive trovano interruzione
prima di raggiungere la corteccia cerebrale per la loro percezione cosciente. Le
fibre che dal Talamo si portano alle varie aree telencefaliche sono fondamentali
nel promuovere lo stato di veglia oppure nel promuovere i vari stadi del sonno.
Due lamine di sostanza bianca suddividono il talamo in diverse regioni nucleari
(nuclei anteriori, mediali, laterali e ventrali). I nuclei ventrali principalmente si
dividono in anteriore (VA) che riceve le fibre dai gangli della base, laterale (VL)
importante per la regolazione delle risposte motorie e posteriore (VP) che
rappresenta la principale stazione talamica di proiezione delle vie sensitive.
-Metatalamo: è costituito da due formazioni che sporgono dallʼarea posero-inferiore del
talamo, i corpi genicolati laterali e mediali. I primi rappresentano la principale
stazione intermedia delle vie ottiche e i secondi ricevono le fibre delle vie
acustiche.
-Subtalamo: è una piccola porzione diencefalica situata al davanti del mesencefalo e si
può considerare la principale stazione delle vie motrici extrapiramidali.
-Ipotalamo: Costituisce la porzione inferiore del diencefalo ed è costituito da numerosi
nuclei che modulano lʼattività dellʼipofisi e di centri situati nel TE. Riveste
unʼimportanza notevole per le attività congiunte del sistema nervoso w
dellʼapparato endocrino, infatti è fondamentale nella regolazione delle ghiandole
endocrine, dellʼequilibrio idrosalino, della pressione arteriosa, della temperatura
corporea. Eʼ anche fondamentale per il controllo dellʼalimentazione e della
sete. La parte anteriore dellʼipotalamo contiene inoltre un centro del
raffreddamento e un centro del riscaldamento responsabili della termo
regolazione. (serotonina, determina inalzamento temperatura corporea, mentre
la dopamina il raffreddamento)
18
Cap. 9 IL TELENCEFALO
Insieme al diencefalo costituisce il cervello.
Eʼ costituito da due emisferi (separati tra loro dalla scissura interemisferica) la cui
superficie è a sua volta costituita dalla corteccia cerebrale.
Ognuno dei due emisferi presenta tre faccie:
-mediale (interna sopra il corpo calloso)
-Laterale (quela che si adatta alla scatola cranica e assume forma convessa)
-inferiore (si adagia sulle ossa della base cranica e sul tentorio del cervelletto)
Le principali funzioni assegnate al telencefalo sono: la ricezione di stimoli esterni,
lʼelaborazione di una risposta motoria, la memoria, le capacità decisionali.
Schematicamente nel Telencefalo si possono riconoscere le seguenti aree cerebrali
principali:
1-aree sensitive primarie e motorie primarie: nellʼarea sensitiva primaria avviene la
percezione cosciente degli stimoli elementari. Lʼarea sensitiva più estesa è quella per la
sensibilità somatica generale (homunculus). La corteccia motoria primaria è invece
deputata allʼesecuzione dei movimenti volontari.
2-aree sensitive secondarie e motorie secondarie: le aree sensitive secondarie sono
implicate nelle gnosie ovvero nella codificazione e decodificazione degli stimoli.
3-aree associative
9.1 Dominanza degli emisferi
Gli emisferi cerebrali per quanto uguali hanno funzioni differenti.
Ciò che sappiano fino ad ora circa le funzioni cognitive superiori, è grazie a ricerche
oppure a studi di ischemie o lesioni di parti della corteccia cerebrale.
La maggior parte delle funzioni integrate superiori si svolge in aree corticali presenti in
maniera simmetrica.
Esistono tuttavia alcune funzioni complesse superiori che risiedono solo in un emisfero.
Come ad esempio quella del linguaggio che è presente solo nel emisfero sinistro.
Anche lʼemisfero destro presenta funzioni dominanti come la percezione tridimensionale.
19
Cap. 10 Vascolarizzazione del SNC
Il sangue arriva al cervello attraverso le arterie (tronchi epiaortici).
Il midollo spinale è vascolarizzato dalle arterie spinali anteriore e posteriore.
Lʼencefalo invece riceve sangue secondo il seguente schema:
Cuore (3 arterie)
CAROTIDE COMUNE
CEREBRALE
MEDIA
CEREBRALE
ANTERIORE
CAROTIDE VERTEBRALE
CEREBRALE
POSTERIORE
CIRCOLO DEL WILLIS
Il sistema venosos dellʼencefalo non è satellite di quello arterioso, inizia con piccoli vasi
che confluiscono in vene via via maggiori e confluiscono in fine nella vena giudulare di dx
e di sx.
10.1 MENINGI E LIQUOR
Per un cosi delicato e importante sistema nervoso centrale, troviamo un meccanismo di
protezzione efficentissimo.
Per impedire traumi del SNC esso risulta essere avvolto da elementi come le MENINGI
(pia madre, aracnoide e dura madre) e da un cuscinetto liquido (liquor).
20
Le meningi come precedentemente detto sono:
LA PIA MADRE: che è a diretto contatto con il tessuto
nervoso
LʼARACNOIDE: simile ad una tela di ragno, è separata
dalla pia madre, dallo spazio subaracnoideo dove ha
sede il liquor.
LA DURA MADRE: meninge molto robusta e spessa.
A livello spinale è separata dalle pareti del canale
vertebrale per mezzo dello spazio epidurale contenete
tessuto adiposo e plessi venosi.
Il LIQUOR (o liquido cefalorachidiano) è trasparente e
contiene sali, glucosio e una piccola quantità di proteine e linfociti. Avvolge sia il cervello
che il MS e lo protegge da urti.
Ha anche la funzione di rimuovere i prodotti di rifiuto del metabolismo.
Esso circola nei ventricoli e nelle cavità liquorali.
21
Cap. 11 IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
Il sistema nervoso periferico è lʼinsieme delle cellule e delle fibre nervose che si trovano
allʼesterno del SNC.
Il SNP è costituito da:
NERVI SPINALI
NERVI ENCEFALICI
GANGLI ANNESSI
RECETTORI
ORGANI DI SENSO
NERVI
Nervi motori: dal centro trasmettono impulsi alla periferia.
motori somatici: terminano in un muscolo volontario.
motori viscerali: terminano sulla muscolatura liscia involontaria.
Nervi sensitivi: colgono stimoli dalla periferia per convogliarli verso lʼasse nervoso.
sensitivi somatici: nervi che trasportano impulsi della sensibilità generale o specifica
raccolta da organi di senso specializzati.
sensitivi viscerali: raccolgono impulsi dai diversi organi e apparati.
11.1 NERVI SPINALI
I nervi spinali sono 33 paia (8 cervicali, 12 toracici, 5 lombari e 3 coccigei) e si staccano
dalla superficie laterale del midollo spinale.
Ciascun nervo si forma per lʼunione di due radici, anteriore e posteriore.
22
Cap. 12 I NERVI CRANICI O ENCEFALICI
12 paia in tutto con numerazione anteposteriore. Il nome identifica la funzione o la
distribuzione. Emergono quasi tutti dal TRONCO
ENCEFALICO.
Possiedono fibre motrici somatiche, effettrici
viscerali, sensitive somatiche e sensitive
viscerali.
I NERVI CRANICI
1. Olfattivo*
2. Ottico*
3. Oculomotore
4. Trocleare
5. Trigemino (masticazione)
6. Abducente
7. Faciale* (viso)
8. Vestibolo-cocleare* (udito)
9. Glossofaringeo* (deglutizione)
10. Vago (respirazione, digestione)
11. Accessorio (trapezio)
12. Ipoglosso (lingua)
*vie della sensibilità speciale
(per avere una paralisi completa delle
precedenti terminazione nervose la lesione
deve avvenire nel nucleo e non solo in metà
emisfero)
12.1 NERVO OLFATTORIO
Nervo esclusivamente sensitivo.
-Origine apparente: bulbo olfattivo
-Origine reale: cellule olfattive nella mucosa olfattiva
Percorso stimolo olfattorio:
Epitelio olfattivo (unità nasali)
Nervo olfattivo
Bulbo olfattivo
Tratto olfattivo
Bulbo olfattorio
controlaterale
Corteccia olfattoria (ippocampo)
Turbe: quantitative o qualitative
Iposmia o Anosmia: riduzione o mancanza completa della capacità di percepire gli
odori.
23
Iperosmia: aumentata percezione degli odori.
Parosmia: distorsione della percezione olfattiva. (lesioni lobo temporale,
schizzofrenia)
Cacosmia: percezione di odori sgradevoli.
12.2 NERVO OTTICO (lobo occipitale)
-Origine Reale: cellule multipolari della retina
-Origine apparente: chiasma ottico
Percorso stimolo luminoso:
Fotorecettori della retina
Cellule multipolari
Bulbo oculare
Chiasma ottico
Tratti ottico
Diencefalo
Nella retina origina la via visiva dalle cellule multipolari della neuroretina, i
prolungamenti delle cellule formano il nervo ottico.
Esami di funzione ottica:
-Acuità visiva
-Campo visivo
-Esame oftalmoscopio (retina)
Deficit:
Scotomi (macchie)
fibre motrici
12.3 NERVO OCULOMOTORE (nucleo del mesencefalo)
Origine reale: porzione superiore del mesencefalo
oculomotore comune
il nervo motorio innerva:
•
•
•
•
Retto Mediale
Retto Superiore
Retto Inferiore
Obliquo Inferiore
Fibre Viscerali: muscolo sfintere dellʼiride (sia
omolaterale che controlaterale).
24
Se lesionato :
• Ptosi palpebrale: non posso più sollevare le palpebre
• Strabismo divergente: impossibilità si guardare verso il naso.
Gli occhi sono su livelli diversi, su assi diversi. Nel caso divergente gli assi sono
separati. Il paziente riferisce una diplopia: le due retine fissano due mmagini
diverse.
12.4 NERVO TROCLEARE O PATETICO
Eʼ un nervo esclusivamente motore somatico.
Innerva il muscolo obliquo superiore.
Origine reale: nel mesencefalo
Origine apparente: dorsale
Passa attraverso la troclea e permette di guardare in basso ed in esterno
(movimento patetico).
• Fibre motrici: muscolo obliquo superiore
Se lesionato:
Ipolmotilità verso il basso e lʼesterno (diplopia)
12.5 NERVO TRIGEMINO
Nervo misto, componente motoria e sensitiva.
Nucleo motore: ponte
Nucleo sensitivo: mesencefalo, ponte e bulbo
Nervo misto prevalentemente sensitivo.
Fibre motrici:muscoli masticatori (via cortico bulbare
omo- e controlaterale)
Fibre sensitive: volto (meningi, fossa cranica media
e anteriore)
V1 - nervo oftalmico
TRIGEMINO
V2 - nervo mascellare
V3 - nervo mandibolare
Fibre viscerali: secrezione salivare e lacrimale
• riflesso matesserino ( V n.c.)
• ammiccamento (aff. V n.c. aff. VII
n.c.)
• corneale (aff V n.c. aff VII n.c.)
Se lesionato a livello del nucleo la
distribuzione del nervo invece di
dividersi in zone (v1-v2-v3) diventa
concentrica.
Nevralgia trigeminale:infiammazione di
una delle 3 branche trigeminali
25
12.6 NERVO ABDUCENTE
Nervo esclusivamente motore somatico.
Origine reale: nel ponte.
Origine apparente: a livello del solco bulbopontino.
Innerva il muscolo retto laterale con conseguente abduzione dellʼocchio.
• Fibre motrici: muscolo retto laterale
Se lesionato:
Strabismo Convergente (diplopia)
Il retto mediale di sinistra si contrae mentre il retto laterale di destra resta immobile.
Condizione normale
12.7 NERVO FACCIALE
Regola la contrazione dei muscoli del viso.
Costituito da due differenti parti:
Nervo facciale propriamente detto: formato dalle fibre motrici
per i muscoli pellicciai o mimici (muscoli mimici del
volto e dellʼespressione facciale). Contiene anche fibre
viscerali che vanno ad innervare il recettore salivare,
lacrimale, riflesso di ammiccamento e corneale.
Nervo intermedio: formato dalle fibre sensitive (2/3
anteriore della lingua)
1/3 dellʼespressione del volto:
-via cortico-bulbare omo- e controlaterale.
26
2/3 espressione del volto (parte inferiore)
-via cortico-bulbare solo controlaterale.
12.8 NERVO VESTIBOLO COCLEARE (acustico)
Nervo esclusivamente sensitivo somatico.
Origine: cellule gangliari dellʼorecchio interno.
Si divide in: Nervo cocleare: ganglio spinale del corti (funzione acustica)
Nervo Vestibolare: ganglio vestibolare del meato acustico interno
(funzione: equilibrio statico e dinamico)
12.9 NERVO GLOSSOFARINGEO
Trasmette le informazioni gustative, dal terzo posteriore della lingua, (sapori
fondamentali) e con la componente motoria innerva la lingua e la faringe.
Nervo misto
Fibre motrici: muscoli della faringe.
Fibre effettrici: -viscerali (ghiandola parotidea)
-sensitiva (innervazione della lingua)
-Origine reale: neuroni del nucleo ambiguo del midollo allungato.
-Origine apparente: solco laterale posteriore del midollo allungato.
nervo timpanico
rami faringei
Rami collaterali
ramo stilofaringeo
rami tonsillari
istmo delle fauci
Fibre sensitive e fibre effettrici viscerali.
La sua lesione da un dolore acuto a livello della faringe quando si degluttisce.
Esame delle funioni:
-riflesso faringeo: stimolazione della parete posteriore della faringe produce
fisiologicamente la costrizione della faringe.
-Valutazione funzionalità motoria: pronuncia (aaaa) e si valuta lʼelevazione della
faringe.
-Valutazione funzionale-sensitiva.
Lesioni
-Difficoltà nella deglutizione
-Emianestesia dei 1/3 posteriore della lingua, faringe o palato.
27
12.10 VAGO
Controlla polmoni, sistema digerente e cuore. Eʼ il più esteso nervo cranico.
-Motrice somatica nucleo obliquo
plesso faringeo
-Motrice viscerale Nucleo motore dorsale del vago
innervazione parasimpatca di
cuore, trachea, bronchi e
canale digerente.
-Sensibilità somatica generale
-Sensibilità viscerale generale Nucleo tratto solitario
dagli organi
-Sensibilità viscerale speciale Nucleo
Sensibilità dalla regione
dellʼ epiglottide
Si esamina:
-insieme al IX
-Muscoli della faringe e del palato molle
-Aspetto laringioscopico delle corde vocali
Lesioni:
-Emiplegia
-Disfasia
-Disfonia
-Disartria
-Assenza riflesso faringeo
-Alterazioni fuzionalità anatomiche
12.11 ACCESSORIO
Nerco esclusivamente motorio.
Origina dal nucleo ambiguo (bulbo)
Innerva:
-muscolo sterno-cleido-mastoideo
-muscolo trapezio
Esame:
-rotazione capo dx, sx ( streno-cleido-mastoideo)
-sollevare la spalla (trapezio)
Deficit:
-di rotazione o di elevazione della spalla.
12.12 IPOGLOSSO
Eʼ un nervo esclusivamente motore somatico per i muscoli della lingua.
Esame:
28
-ispezione della lingia
-muscoli della lingua
Deficit:
-Disartria
-Disfagia
-Artrofia
29
Cap 13 Recettori e Organi di senso
La percezione di specifici stimoli fisici e chimici è resa possibile da specifici organi
di senso e recettori della sensibilità.
La ricezione degli stimoli è opera di cellule sensoriali ( che si distinguono tra:
-Cellule sensoriali primarie: (neuroni olfattivi, fotorecettori)convertono lo stimolo
producendo un segnale elettrico.
-Cellule sensoriali secondarie: (Sensibilità gustativa, sistema statoacustico)
convertono lo stimolo producendo un segnale chimico.
La percezione del mondo esterno avviene per mezzo di formazioni nervose come:
-RECETTORI DI SENSO (raccolgono informazioni generali)
-ORGANI DI SENSO (raccolgono informazioni specifiche)
Recettori di senso
I recettori di senso (terminazioni nervose sensitive) sono formati dalla parte
terminale di uno o più assoni sensitivi.
Essi si possono classificare in due grandi famiglie in base alla velocità con cui essi
diventano sempre meno sensibili allo stimolo se questo perdura nel tempo:
-Recettori tonici a lento adattamento: (nervi dei tendini)
-Recettori fasici a rapido adattamento: (recettori tattili cutanei)
Una delle classificazioni più note tiene conto del ruolo dei recettori nelle attività
sensoriali e della loro distribuzione topografica (Sherrington):
-ESTEROCETTORI: recettori cutanei che percepiscono gli stimoli che investono
direttamente la suerficie corporea provenendo dallʼesterno (terminazioni libere,
corpuscoli di Meisner, di Merkel, di Ruffini, di Pacini)
-PROPRIOCETTORI: dislocati nellʼapparato locomotore, sono cioè i sensori dei
muscoli, dei tendini e delle articolazioni.
-ENTEROCETTORI: localizzati allʼinterno del corpo nellʼambito di organi viscerali o
nelle pareti dei vasi e raccolgono la sensibiltà viscerale.
Organi di senso
La sensibilità olfattiva e la sensibilità gustativa vengono percepite da complessi
recettoriali ad architettura semplice, indicati come organo dellʼolfatto e organo
dellʼudito.
Mentre la sensibilità visiva e uditiva sono garantite da unʼinsieme di organi che
compongono gli apparati della vista, dellʼudito e dellʼequilibrio.
13.1 IL GUSTO
Lʼorgano del gusto è costituito da un numero variabile di unità (recettori), i calici
gustativi presenti nelle papille gustative della lingua, nel palato molle, nella faringe,
nelle guance e nell'epiglottide. Ciascun calice a forma ovoidale si apre alla
superficie con un orifizio (poro gustativo).
30
Percorso dello stimolo
1-Pori dei calici
2- neuroni pseudounipolari
3-Nucleo ventriale posteriore
del talamo
4-Corteccia gustativa.
Alterazioni del gusto
-Ipogeusia o Ageusia: ridotta o assente percezione del gusto
-Disgeusia: distorsione della sensazione gustativa (sapore normale percepito come
sgradevole)
-Parageusia: percezione abnorme dei sapori strani e inusuali, evocando uno
stimolo non corretto
Allucinazioni gustative: percezione gustativa altamente realistica ma priva di
oggetto
13.2 LʼOLFATTO
Esso è costituito dalla mucosa olfattiva, cioè da quella parte della mucosa nasale
che riveste la volta delle cavità nasali.
neuroni bipolari correlati da
Mucosa olfattiva (cellule olfattive)
numerose CIGLIA OLFATTIVE e
opposti ai FILUZZI OLFATTIVI dai
quali si origina il nervo olfattorio.
Cellule Basali: capaci di dividersi per mitosi, generando nuovi neuroni olfattivi
Trasduzione: avviene a livello della membrana delle ciglia olfattive. Il potenziale
dʼazione si trasmette al neurone che poi , grazie allʼassone e alla sinapsi lo
trasmette ai neuroni del bulbo olfattivo.
Turbe dellʼolfatto
-Ipossia o Anosmia: ridotta o assente percezione degli odori
-Iperosmia: aumentata percezione degli odori
-Allucinazioni olfattive o episodi comiziali
13.3 APPARATO DELLA VISTA
Lʼorgano principale è lʼocchio, insieme con la parete , la tonaca vascolare, la retina,
i mezzi diottrici, organi con funzione di protezione e muscoli che permettono i
movimenti oculari.
Lʼocchio presenta anteriormente una porzione con raggio di curvatura minore e più
sporgente, la cornea, che è trasparente, costituisce la parte maggiore del bulbo il
restante, segmento posteriore è detto sclera.
31
Internamente al bulbo dietro la cornea è
presente il cristallino che grazie allʼaumentare o
al diminuire della trazione esercitata su di esso
dal muscolo ciliare permette di mettere a fuoco
oggetti più distanti o più vicini.
Il corpo ciliare si prolunga anteriormente al
cristallino formando una lamina pigmentata
forata al centro, lʼiride.
Lo spazio tra la faccia posteriore della cornea e
lʼiride prende il nome di camera anteriore ,
mentre quello tra lʼiride e il dispositivo di
sospensione del cristallino prende il nome di
camera posteriore.
La Parete Bulbare è costituita da tre strati sovrapposti
che dallʼesterno allʼinterno sono:
-LA TONACA FIBROSA (sclera e cornea)
-LA TONACA VASCOLARE (contiene i vasi: coroide,
corpo ciliare, iride)
-LA TONACA NERVOSA (retina, rimane connessa per
mezzo del nervo ottico, è provvista di fotorecettori)
I mezzi diottrici dellʼocchio sono i mezzi di rifrazione che
vengono attraversati dalla luce e permettono allʼocchio
di far convergere i raggi luminosi sulla retina.
Essi sono:
-CRISTALLINO (con la sua capacità di modificazione
attiva garantisce la messa a fuoco di oggetti vicini e
lontani)
-UMORE ACQUEO (liquido trasparente e incolore)
-CORPO VITREO (occupa la cavità del bulbo posteriore
del cristallino.
Lʼapparato motore dellʼocchio permette la rotazione e
tutti i movimenti del bulbo oculare. Sono 4 muscoli retti:
superiore, inferiore, laterale, mediale e il muscolo
obliquo superiore e i restanti sono i muscoli innervati dal
nervo oculomotore comune (III paio).
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
camera posteriore
ora serrata
muscolo ciliare
zonale ciliare
canale di Schlemm
pupilla
camera anteriore
cornea
iride
capsula del cristallino
nucleo del cristallino
processi ciliari
congiuntiva
muscolo obliquo inferiore
muscolo retto inferiore
muscolo retto mediale
vasi retinici
disco ottico
dura madre
arterie centrali retiniche
vene centrali retiniche
nervo ottico
vene vorticose
fascia bulbare
macula
fovea
sclera
coroide
muscolo retto superiore
retina
Lʼapparato protettore dellʼocchio protegge lʼocchio da
agenti esterni ed è composto da:
-SOPRACCIGLIA (sormontano lʼarcata sopracciliare
dellʼosso frontale e impediscono che il sudore della fronte raggiunga lʼocchio)
-PALPEBRE (pieghe cutanee sottili e mobili poste davanti allʼocchio)
32
-CONGIUNTIVA (sottile lamina mucosa che ricopre il bulbo oculare e la parte
interna delle palpebre ha la funzione di proteggere il bulbo oculare, soprattutto la
cornea, nonché di facilitare il suo scorrimento.)
-APPARATO LACRMALE (costituito da ghiandole e vie lacrimali ha funzione di
lubrificazione e antibatterica)
Scotomi: deficit lacunari del campo visivo
-assoluti
-relativi
-scintillanti
Emianopsie: deficit di una metà del campo visivo. Sono di due tipologie:
-Omonime
-eteronome
Amaurosi:deficit di una metà del campo visivo
-Cecità corticale
-Allucinazioni visive
33
13.4 Apparati Uditivo e Vestibolare
Lʼapparato uditivo e vestibolare hanno rispettivamente funzioni di ricezione e di
propadazione di onde sonore, il primo, e di raccolta di stimoli gravitazionali e di
accellerazione per il secondo.
Sezione anatomica dell'orecchio.
Orecchio esterno: 1 pericondrio, 2 condotto
uditivo, 3 padiglione auricolare
Orecchio medio: 4 timpano, 5 finestra
ovale, 6 martello, 7 incudine, 8 staffa
Orecchio interno: 9 canali semicircolari, 10
coclea, 11 nervo acustico, 12 tromba di
Eustachio.
34
Fly UP