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e dopo l`infarto? - Fondazione ONLUS per la lotta contro l`infarto E

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e dopo l`infarto? - Fondazione ONLUS per la lotta contro l`infarto E
Notiziaro della Fondazione per la Lotta contro l’Infarto “Prof. Ernesto Sgarbi” ONLUS - Pesaro - Anno IX, numero 17 (Dicembre 2009).
Poste Italiane SPA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 2 e 3 DR commerciale Business Pesaro n. 23/2006
Realizzato grazie al contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio
... E DOPO L’INFARTO?
Il progetto di prevenzione secondaria con l’Ospedale, la Fondazione e il Territorio.
Nella catena
dell'assistenza
l'Ospedale gioca
il ruolo centrale
di trattare la
malattia nella sua
fase acuta.
Dunque non
sembrerebbe il
Gabriele Rinaldi
compito
(Direttore Generale Azienda
Ospedaliera San Salvatore)
principale per
questa struttura
quello di fare prevenzione, attività
apparentemente più consona alla
fase precedente, sul soggetto sano,
e pertanto di pertinenza del “front
office” sanitario rappresentato dalle
strutture territoriali e dal Medico di
Medicina Generale. Questa è in realtà
la prevenzione cosiddetta
PRIMARIA. Ma un soggetto colpito
da infarto miocardico cosi' come da
ictus cerebrale non è purtroppo
esente dal rischio di recidive. Anche
su questo tipo di persona è
necessario agire per prevenire: non
si tratta più di impedire il primo evento
di malattia, ma occorre lavorare per
impedire che la malattia si ripresenti
nella stessa o in altre forme.
Nell'ambito cardiovascolare chi è
colpito in un settore ha molte piu'
probabilità di un soggetto sano di
essere colpito anche in un altro punto
dello stesso apparato: es. chi ha
avuto un infarto al cuore ha piu'
probabilita' di essere colpito anche
da ictus cerebrale e viceversa. Si
tratta dunque di effettuare un tipo di
prevenzione ancora più complesso
che prende il nome di prevenzione
SECONDARIA. La sua maggiore
complessità è legata sia alla
necessità di perseguire con maggiore
intensità che nel soggetto sano il
raggiungimento di certi obiettivi nello
stile di vita, nell'alimentazione,
nell'attività fisica ecc.; sia all'obbligo
di verificare puntigliosamente
l'aderenza dell'ex paziente alla terapia
farmacologica prescritta, cardine per
evitare le ricadute di malattia, ma
anche al controllo e alla correzione
di fattori di rischio tradizionali che
hanno nel soggetto con precedente
di malattia target più severi, es.
pressione arteriosa più bassa,
colesterolo e glicemia più contenuti.
In questa ottica l'Ospedale diventa
centrale anche per la prevenzione.
Infatti già nella fase acuta di malattia
è necessario iniziare un percorso
educativo verso il paziente. Si tratta
di far comprendere l'accaduto e le
sue cause e di motivare il soggetto
alla correzione di abitudini sbagliate;
di spiegare il significato dei farmaci
da assumere i loro effetti, anche
potenzialmente fastidiosi, a fronte
dei benefici che ne derivano; di
insistere nella necessità di
cambiamenti importanti senza
drammatizzare l'evento o
radicalizzare i mutamenti. Si tratta,
in altre parole, già durante il ricovero
ospedaliero di introdurre un nuovo
equilibrio esistenziale senza indurre
nella persona malata la sensazione
di essere diventato un invalido, ma
neppure l'idea di non avere avuto
che poco più di un'influenza, nei
pochi giorni del ricovero. Già, perché
i giorni di degenza, oggi, sono
diventati pochi, sempre di meno: 56 giorni per un infarto miocardico
acuto. Allora questa persona, dopo
questi brevi momenti che potrebbero
avergli cambiato la vita, quanto meno
sul piano psicologico, non può
tornare alla quotidianità senza essere
seguita e aiutata da vicino. La
prevenzione SECONDARIA
prosegue con il
Medico di
Medicina
Generale, che
rappresenta la
più diretta
continuità fra
Ospedale e
Territorio. Ma
Bocconcelli
oggi inizia anche Paolo
(Direttore Cardiologia
Ospedale San Salvatore)
un nuovo
progetto che
coinvolge la Fondazione per la
Lotta contro l'Infarto di Pesaro,
nell'assistere questi pazienti dimessi
dopo un infarto miocardico acuto. Il
Progetto di Prevenzione Secondaria
sul cardiopatico ex infartuato,
finanziato dalla Regione Marche,
tramite l'Azienda Ospedaliera “San
Salvatore” di Pesaro ed attuato
attraverso i Medici e le strutture della
Fondazione per la Lotta contro
l'Infarto di Pesaro, si prefigge
l'obiettivo di proseguire l'attività
educazionale e di controllo iniziata
durante il ricovero ospedaliero e di
affiancare l'opera dei Medici di
Medicina Generale e dei Cardiologi,
al fine di ridurre le ricadute della
patologia cardiovascolare su questo
tipo di pazienti, quindi diminuire la
mortalità a medio e lungo termine,
diminuire il numero e grado di
invalidità da patologia
cardiovascolare e secondariamente
il numero di ricoveri ripetuti e di costi
sociali della malattia. Il Progetto si
articola attraverso un percorso
che inizia alla dimissione
ospedaliera, attraverso contatti
prefissati con gli ambulatori della
Fondazione. Nell'ambito di questi
contatti verranno effettuati una serie
di controlli strumentali (pressione
arteriosa, colesterolemia, glicemia)
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e biometrici (peso, body mass index);
verrà verificata l'aderenza alla terapia
prescritta; verrà verificato il
raggiungimento degli obiettivi di
correzione dei fattori di rischio definiti
dalle Linee Guida per questo genere
di pazienti; verranno consigliati
eventuali interventi correttivi. Il tutto
sara' comunicato al Medico di
Medicina Generale ed eventualmente
al Cardiologo di riferimento in ambito
ospedaliero o territoriale. In fase
sperimentale anche un progetto
pilota, con un numero limitato di
pazienti selezionati, che più
dimostrino di avere necessità in tal
senso, verrà intrapreso anche un
percorso di riabilitazione
psicologica post infartuate, per
ottenere un migliore e più rapido
reinserimento nella vita sociale e
lavorativa. Il progetto consentirà una
verifica periodica degli obiettivi
prefissati mediante il controllo di
Indicatori quali la percentuale di
soggetti a target per controllo
pressorio, per abolizione del fumo,
per riduzione del peso, per aderenza
alla terapia. Ma il progetto stesso
sarà sottoposto a valutazione
mediante indicatori, quali il numero
di ricoveri ripetuti o di nuovi eventi
fra i pazienti seguiti. Poiché fare
qualità in Sanità significa imparare a
contare, questo progetto estenderà
la nostra capacità di contare al di
fuori dell'Ospedale e nel tempo.
Mentre verrà esaltata la continuità
assistenziale, questo progetto
contribuirà a chiudere un'ampia parte
del cerchio dell'assistenza intorno al
soggetto cardiopatico.
Gabriele Rinaldi
Paolo Bocconcelli
Progetto finanziato dalla Regione Marche tramite
l’Azienda Ospedaliera “San Salvatore”
REGIONE MARCHE
CRESCE L'IMPEGNO DEI PESARESI
A VIVERE IN SALUTE
FONDAZIONE PER LA LOTTA CONTRO L’INFARTO ONLUS PESARO
I RISULTATI DEI CONTROLLI EFFETTUATI SU 1.500 CITTADINI PRESSO IL “CENTRO DI PREVENZIONE
DELLE MALATTIE CARDIOVASOLARI NELL'ANNO 2008.
È motivo di sicura soddisfazione e di
ulteriore impegno per chi crede
nell'efficacia degli interventi di
prevenzione a produrre salute,
osservare come nel susseguirsi degli
anni cresca la cultura e
conseguentemente l'impegno del
cittadino ad ottimizzare il proprio stile
di vita per evitare quelle malattie
cardiovascolari responsabili ancora
oggi in Italia del 43% di tutte le morti
e di troppe invalidità.
La Fondazione per la Lotta contro
l'Infarto, che opera da anni nella città
e Provincia di Pesaro per definire il
profilo di rischio cardiovascolare
globale dei cittadini che vogliono
vivere in salute, monitorizza nel suo
archivio informatico sia la diffusione
della prevenzione cardiovascolare
nella cittadinanza intesa come
comunità, che l'impegno del singolo
cittadino nella realizzazione del proprio
programma di prevenzione,
ottenendo così sia il trend di comunità
che l'andamento dei diversi parametri
riferiti al singolo cittadino.
Lo studio praticato sui 1.500 soggetti
in esame, con età media di 56 anni
e per il 52.5% maschi e 47.5%
femmine, suddivisi in quattro fasce
di età (53 soggetti con età fino a 19
anni; 301 soggetti con età compresa
tra 20 e 45 anni; 860 soggetti di età
compresa tra 46 e 70 anni; 285
soggetti oltre i 70 anni), per il 68% in
prevenzione primaria e per il 32%
in prevenzione secondaria, ha così
documentato la condizione di buona
salute o di rischio cardiovascolare dei
cittadini pesaresi.
Incidenza dell’Ipercolesterolemia
(colesterolo totale > 200 mg/dl)
COLESTEROLEMIA
(valori desiderabili: inferiori a 200 mg%)
Il valore medio della colesterolemia
totale nell'anno 2008 è risultato di
190 mg%; nella sua progressiva
riduzione dal 2006 ( mg 206%) ad
oggi, riduzione che risulta ancor più
evidente se si considera il suo valore
medio di 226mg% riscontrato nel
1997.
Colesterelemia
valori medi rilevati nella popolazione
Attualmente il 60.7% della
popolazione (rispetto al 54.6%)
presenta valori di colesterolemia
inferiori a 200mg% (valori ottimali); ed
il 39.3% presenta valori
superiori a 200mg% (rispetto al 55%
del 2006 ed al 45% del 2007); di
questi ultimi il 31.3% presenta valori
fino al 239 mg% (ipercolesterolemia
lieve) e l'8% (rispetto al 20% del 2006
ed al 10.8% del 2007) valori superiori
a 239 mg% (ipercolesterolemia
moderato/severa).
L'ipercolesterolemia è presente nel
37.1% dei maschi e nei 41.7% delle
femmine .
Da segnalare, come riscontro di
comunità, che il 32% dei soggetti
presenta valori di LDL - colesterolo
(colesterolo cattivo) inferiori a
100mg% (valore ottimale), il 36.5%
valori compresi tra 100-130mg%, ed
il 29.6% valori superiori a 130mg%
(rispetto al 38.7% nel 2006 e 31.7%
nel 2007) .
I valori di HDL - colesterolo
(colesterolo buono) sono risultati
superiori a 45mg% (valore ottimale)
nel 66% dei maschi e superiore a
50mg% (valore ottimale) nel 54% delle
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FUMO DI SIGARETTA
La percentuale di fumatori nel nostro
campione risulta stabile rispetto agli
anni precedenti ed inferiore alle
percentuali di fumatori in Italia (14.7%
rispetto al 24% degli Italiani).
Indubbiamente i soggetti che
spontaneamente si presentano per
la valutazione del proprio rischio
cardiovascolare sono “sensibilizzati”
al problema sia che si tratti di persone
in “prevenzione secondaria”, che in
“prevenzione primaria”.
Da segnalare, che la maggior
incidenza di fumatori si ha nella fascia
di età fino a 19 anni( 22%), seguita
dall'età 20-45 anni ( 19%), con
successiva riduzione al 14% e 12%
dai 46-70 anni ed in età superiore a
70 anni.
Fumo di sigaretta
incidenza
all’interno
diverse
fasce
incidenza
all’internodelle
delle diverse
fasce
d’etàd’età
All'interno della diverse fascie di età
si è registrata una progressione di
incidenza della ipertensione arteriosa
sistolica correlata all'aumentare degli
anni ( dal 27% al 45%), nella
stazionarietà della ipertensione
sistolica e diastolica (14-17%), e nella
maggiore incidenza dell'ipertensione
diastolica in età giovane (fino al 45%).
• obesità (di grado più o meno
severo): per valori di 30 o superiori a
30.
Sovrappeso corporeo ed obesità
incidenza %
Ipertensione arteriosa sistemica
incidenza all’interno delle diverse fasce d’età
PRATICA DI REGOLARE ATTIVITA'
FISICA
La figura a seguire documenta il
significativo incremento percentuale
dei soggetti che praticano regolare
attività fisica di svago a partire dal
2006 al 2008 con valori in crescendo
dal 37% del 2006 al 42.6% del 2007
fino al 51.2% del 2008. Il 51.2% del
2008 è costituito per il 27.7% da
maschi e per il 23.6 % da femmine.
Pratica
di attività
fisica regolare
Pratica
di attività
fisica regolare
Il nostro campione in esame ha fatto
registrare un incidenza di sovrappeso
ed obesità del 58.1% ( rispetto al
48.8% e 48.6% degli anni 2006 e
2007). Di questi soggetti il 48% si
colloca nell'area del sovrappeso ed
il 10.1% si colloca nell'area
dell'obesità.
Anche se vi è da segnalare una
riduzione percentuale degli obesi
rispetto agli anni precedenti (risultati
15.2% nel 2006 e 14.6% nel 2007),
passati verosimilmente nell'area dei
soggetti in sovrappeso, senz'altro
appare evidente un significativo
aumento dei soggetti in sovrappeso
corporeo passati dal 34% del 2006
e 2007 all'attuale 48%.
Sovrappeso corporeo ed obesità
incidenza all’interno delle diverse fasce d’età
Maschi 27,6%
Femmine 23,6%
IPERTENSIONE ARTERIOSA
La definizione di “ipertensione
arteriosa” per valori di pressione
sistolica e diastolica uguale
/superiore a 140/90 mmHg, ma
anche per valori della sola sistolica
uguale /superiore a 140 mmHg o
della sola diastolica per valori
uguali/superiori a 90 mmHg, ha
delineato nel campione in esame
l'incidenza di ipertensione arteriosa
nel 45.4 % della popolazione ( rispetto
al 49% del 2007).
Ipertensione arteriosa sistemica
incidenza %
Da segnalare, rapportato alle diverse
fascie di età, che vi è stato un
incremento significativo soprattutto
tra i soggetti di età matura (dal 42%
al 53% nell'età 46-70 anni e dal 34%
al 52% nell'età superiore ai 70 anni).
SOVRAPPESO CORPOREO ED
OBESITA'
La definizione del sovrappeso
corporeo e dell'obesità con l'Indice
di Massa Corporea (IMC), calcolato
con la formula peso corporeo in Kg:
(altezza x altezza) in metri, permette
questa classificazione:
• peso corporeo ideale: per valori
fino a 24.9;
• sovrappeso corporeo: per valori
compresi tra 25.0 e 29.9;
All'interno poi delle diverse fascie
d'età la percentuale dei soggetti in
sovrappeso/obesi è maggiormente
rappresentata nell'età giovane (46%
dei soggetti con età inferiore ai 20
anni).
SOGGETTI CON PIU' FATTORI DI
RISCHIO
La presenza di più fattori di rischio
nello stesso soggetto comporta un
aumento del suo rischio secondo una
crescita esponenziale, per cui ogni
fattore di rischio se associato ad altri
aumenta il suo peso prognostico
negativo. La valutazione dell'insieme
di questi fattori nello stesso soggetto,
nelle sue caratteristiche biologiche e
cliniche, è quello che viene definito
FONDAZIONE PER LA LOTTA CONTRO L’INFARTO ONLUS PESARO
femmine.
I valori di LDL - colesterolo ed HDL
- colesterolo rivestono particolare
significato nella valutazione del rischio
cardiovascolare globale del singolo
soggetto.
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FONDAZIONE PER LA LOTTA CONTRO L’INFARTO ONLUS PESARO
approccio integrato della
valutazione del rischio o rischio
cardiovascolare globale.
Secondo tale valutazione la Comunità
Scientifica Mondiale considera
sempre a “rischio elevato” i soggetti
con patologia cardiovascolare
manifesta, indipendentemente dai
fattori di rischio presentati, come pure
i soggetti anche asintomatici per
patologia cardiovascolare affetti da
diabete mellito o con elevati valori
assoluti di un singolo fattore di rischio
o con più fattori di rischio. Secondo
tale approccio dobbiamo perciò
considerare a “rischio elevato” tutti i
soggetti che, nel nostro screening,
abbiamo definito “ in prevenzione
secondaria” per patologia
cardiovascolare documentata ( 32%
dei soggetti esaminati) come pure
dobbiamo ritenere a maggior rischio
globale i soggetti con più fattori di
rischio, risultati il 24.3% dei cittadini
esaminati nel nostro campione.
TERAPIA DELL'IPERTENSIONE
ARTERIOSA SISTEMICA E DELLA
IPERCOLESTEROLEMIA NEL
DIABETE MELLITO
Nello studio di popolazione praticato
si è voluto verificare la pratica e
l'efficacia della terapia in gruppi di
soggetti a rischio cardiovascolare
elevato (con diabete mellito,
ipertensione arteriosa,
ipercolesterolemia).
Pressione arteriosa sistemica e colesterolemia
non ottimali nei pazienti con Diabete Mellito
Incidenza del Diabete
Mellito: 4,5%
colesterolo deve essere inferiore a
100 mg%.
IPERTESI IN TERAPIA
Lo studio praticato ha registrato un
significativo aumento degli ipertesi
che seguono terapia specifica ( 77%);
di questi però solo il 57.8% raggiunge
il target terapeutico con valori di
pressione arteriosa inferiori a
140/90mm Hg.
Pressione arteriosa sistemica e colesterolemia
non ottimali nei pazienti con Diabete Mellito
TERAPIA DELLA
IPERCOLESTEROLEMIA
Resta sempre su percentuali molto
basse la terapia dell'ipercolesterolemia, che viene molto spesso
affidata ad adeguata igiene di vita ed
alla pratica di una buona attività fisica:
interventi terapeutici senz'altro validi
ma che molto spesso restano solo
buone intenzioni. Dai dati raccolti,
che comprendono però anche
ipercolesterolemie lievi, solo l'8% dei
soggetti risulta in terapia farmacologica specifica ( rispetto al 10.2 %
del 2007), con l'83.1 % di questi che
raggiunge il target terapeutico di valori
uguali/inferiori a 200 mg%. Senz'altro
ancora tanto resta da fare per
crescere una società che goda il
piacere dell'essere in salute;
l'impegno della Fondazione per la
Lotta contro l'Infarto vive questo
sogno. Per farlo realtà.
Ernesto Sgarbi
Si è confermato, come in anni
precedenti che mentre il diabete
mellito è ben controllato, non risulta
invece ottimale, anche se lievemente
migliorato, il controllo dell'ipertensione
arteriosa e dell'ipercolesterolemia : la
pressione arteriosa è risultata
superiore a 130/80 mmHg nel 69%
dei casi ( rispetto al 77% del 2007),
LDL-coleserolo è risultato superiore
a 100 mg% nel 44% dei casi ( rispetto
al 50% del 2007): è bene ricordare il
suggerimento della Comunità
Scientifica Mondiale che, in presenza
di diabete mellito, la pressione
arteriosa deve essere inferiore a
130/80 mmHg, e che l'LDL-
Hanno collaborato:
Gabriele Rinaldi, Paolo
Bocconcelli, Alberto Andraghetti,
Giovanni Bersigotti, Monica
Ceccolini, Daniele Denti,
Teresa Fiorentini, Patrizia
Pennetti, Giovanni Tarsi,
Staff infermieristico volontario:
Anna Maria Ricci (Resp. Infermieri),
Norma Cini, Giuliana Lazzari,
Anneliese Mathè, Aurelio Paci
Massimo Ricci, Marella Russo
Vincenza Siliquini, Guidino Toti
Otello Vincenzetti
Alimenti
da privilegiare
• Verdura condita con poco olio
• Frutta fresca e secca
• Farinacei (pane, pasta, riso)
• Legumi e patate
• Carne (rossa magra o bianca
eliminando la pelle del pollame)
• Prosciutto magro
(con moderazione)
• Pesce (almeno 2 volte/settim.)
• Uova (non più di 2 alla settim.)
• Latticini (latte scremato, yogurt
magro, formaggi magri)
• Olio di oliva, margarina vegetale
• Prodotti a base di soia e tofu
Attenzione
a ...
• Insaccati
• Snack, come patatine e brioches
• Fritture
• Carni rosse grasse
• Dolciumi a base di crema,
biscotti con burro o panna,
cioccolato
• Latte intero, panna e formaggi
grassi
• Burro, lardo, salse in genere
• Alcolici (max 2 bicchieri/die) di
vino ai pasti
• Superalcolici (vietatissimi)
• Sale (usare con moderazione)
CONTROLLA
IL TUO INDICE
DI MASSA
CORPOREA
(IMC)
CHE COSA SIGNIFICA
IMC inferiore a 18,5 = sottopeso
IMC tra 18,5 e 24,9 = PESO IDEALE
IMC tra 25 e 29,9 = sovrappeso
IMC oltre 30 = obesità
COME CALCOLARE
IL TUO PESO IDEALE
IMC = Peso in kg :
(altezza x altezza) in metri
Es: uomo alto 1 metro e 70,
che pesa 78 kg:
IMC = 78 : (1,70x1,70) = 26,98
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PROGETTO CUORE & SCUOLA
LA FONDAZIONE PER LA LOTTA CONTRO L’INFARTO E BANCA DELL’ADRIATICO HANNO AVVIATO PER IL 2009/2010
IL PROGETTO “CUORE & SCUOLA”, COINVOLGENDO 12 ISTITUTI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO.
La Fondazione per la Lotta contro l'Infarto
- Onlus Pesaro in collaborazione con
Banca dell'Adriatico, con gli Istituti
Scolastici della Provincia di Pesaro e
Urbino e con il patrocinio della Direzione
Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale
per le Marche, ha presentato presso la
sede della Banca dell’Adriatico, il nuovo
progetto scolastico 2009/2010
denominato: “Progetto Cuore e Scuola”
a favore degli studenti di età compresa
tra i 14 e i 18 anni che frequentano gli
Istituti di istruzione secondaria di secondo
grado della città di Pesaro e Provincia. Il
Progetto è stato possibile grazie alla
sensibilità del partner Banca dell'Adriatico.
CONTROLLI E ANALISI
NELLE SCUOLE
Il Progetto viene attuato dalla Fondazione
per la lotta contro l'infarto Onlus “Prof. E.
Sgarbi” di Pesaro, dal Novembre 2009
a Maggio 2010.
Trattasi di un Progetto innovativo a
carattere nazionale che ha come novità,
il controllo del Colesterolo direttamente
a Scuola, attraverso un prelievo di alcune
gocce di sangue dal dito. Viene spiegato
ai giovani studenti, il sistema
cardiocircolatorio tramite illustrazione, ed
alcune patologie per prevenire le malattie
cardiovascolari. Il Progetto porta a
conoscenza di ognuno la propria area di
rischio cardiovascolare legata al proprio
stile di vita, e come attivare comportamenti
responsabili per uscire dall'eventuale
area di rischio. Sarà misurata inoltre la
pressione arteriosa e definito il peso
ideale di ognuno. Gli incontri, di durata di
circa 60/70 minuti per ciascun gruppo
(circa 30/40 studenti) si svolgono nelle
aule magna o aule degli Istituti scolastici
adibite a conferenza e saranno tenuti da
Medici Borsisti della Fondazione coadiuvati
da collaboratoti tecnici volontari della
stessa. Per quanto riguarda le analisi ai
minorenni, saranno testati solo gli studenti
ai quali i genitori avranno concesso il
consenso scritto. Il risultato emerso dal
test, sarà fatto recapitare ai genitori, a
casa e in busta chiusa nel massimo
rispetto della privacy, i quali potranno
verificare i risultati del test, ed approfondire
(se necessario e in un secondo momento)
il profilo di rischio cardiovascolare presso
il Centro di Prevenzione delle Malattie
Cardiovascolari di Via Petrarca 18/a di
Pesaro, gratuitamente. Hanno aderito:
Ist. Tec. Geometri "G.Genga" PESARO
Ist. Tec. Comm. "D.Bramante" PESARO
Liceo Classico "T.Mamiani" PESARO
Liceo Scientifico "G. Marconi" PESARO
Ist. Tec. Commerciale "C.Battisti" FANO
Istituto d'Istruzione Sup. "G. Nolfi" FANO
Ist.Prof. Ser. Comm., Turistici e della
Pubblicità "A.Olivetti" FANO
Ist.Stat. d'arte "Apolloni" FANO
Istituto d'Istruzione Sup. "A.Volta " FANO
Istituto d'Istruzione Sup. "Celli" CAGLI
Ist. d'Istr. Sup. Polo "L. Donati"
FOSSOMBRONE
Pino Mainieri
Un momento dell’incontro del Prof. Sgarbi
con gli studenti pesaresi
(Foto di archivio Video Camel)
CON IL VOLLEY NEL “CUORE”
La Scavolini ha a cuore la salute dei giovani
Prende il via il progetto "Cuore e
Volley", curato dalla Fondazione per la
Lotta contro l'infarto in collaborazione
con la Scavolini Volley e con il sostegno
della Xanitalia, al fine di promuovere la
cultura della salute presso i giovani.
L'iniziativa, presentata alla stampa giovedì
5 novembre, vede coinvolti settecento
tesserati del settore giovanile della società
pesarese e della Snoopy pallavolo e del
Volley Montecchio.
Due sono le fasi di svolgimento, la prima
prevede un incontro introduttivo per
illustrare le problematiche della
prevenzione delle malattie cardiocerebrovascolari, nella seconda si
effettuerà, con il consenso scritto dei
genitori di ciascun minore, un piccolo
prelievo di sangue.
Il tutto servirà per tracciare profili personali
di rischio cardiovascolare, con la
possibilità di effettuare ulteriori esami
presso il Centro di Prevenzione Malattie
Cardiovascolari di Pesaro (via Petrarca
18/a - 0721.54221).
Alla conferenza stampa hanno
partecipato il presidente della Fondazione
Ernesto Sgarbi, il direttore Pino Mainieri,
l'assessore comunale allo Sport Enzo
Belloni, il presidente della Scavolini
Giancarlo Sorbini, l'allenatore della prima
squadra Angelo Vercesi e la responsabile
del settore giovanile Giorgete Mengarda.
Per Banca Marche era presente Roberto
Marigelli.
Partner
Ecco quanto ha affermato, tra l'altro, il
professor Sgarbi: “Le malattie
cardiovascolari incidono per il 45% delle
morti. I dati a livello cittadino indicano
una riduzione degli infarti del 5%, segno
che il nostro lavoro sta iniziando a
produrre risultati. La cosa più importante,
però, è far passare nella gente la cultura
della salute: abbiamo diritto a vivere bene
e il più a lungo possibile".
Rosalba Angiuli
Da sinistra: R.Marigelli, A. Vercesi, G. Sorbini,
Prof. E. Sgarbi, E. Belloni, P. Mainieri, G. Mengarda
(Foto di Danilo Billi)
FONDAZIONE PER LA LOTTA CONTRO L’INFARTO ONLUS PESARO
Grazie a
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Sindrome metabolica:
FONDAZIONE PER LA LOTTA CONTRO L’INFARTO ONLUS PESARO
un pericolo poco conosciuto.
L'organizzazione
mondiale della
sanità (OMS) già
da alcuni anni ha
posto l'attenzione
su quella che viene ormai comunemente
definita una “epidemia di obesità e
diabete” da cui purtroppo anche l'Italia,
in passato patria della dieta mediterranea,
oggi sembra non essere più immune.
La sindrome metabolica è caratterizzata
da vari fattori, anche ereditari, ma un peso
importante lo gioca senza dubbio il
connubio di errata alimentazione, fatta di
eccessivo consumo di proteine, grassi
saturi e zucchero, e vita moderna sempre
più sedentaria.
Si tratta di un pericoloso quadro clinico
caratterizzato da una serie di disturbi del
metabolismo quali: peso corporeo
eccedente con prevalenza di depositi
addominali, ridotta tolleranza al glucosio
e resistenza all'azione dell'insulina,
pressione arteriosa elevata ed aumento
dei grassi nel sangue.
La sindrome metabolica viene
diagnosticata quando sono presenti tre
o più dei seguenti fattori di rischio:
• elevata quantità di tessuto adiposo
addominale (valutata mediante la
misurazione della circonferenza vita: sono
considerati patologici valori superiori a
102 cm nell'uomo e 88 cm nella donna)
• basso colesterolo HDL (il cosidetto
“colesterolo buono”): meno di 40 mg/dl
nell'uomo e meno di 50 mg/dl nella donna
• elevati livelli di trigliceridi: valori superiori
a 150 mg/dl
• elevati valori di pressione arteriosa:
superiori a 135/85 mmHg o qualora sia
già in corso una terapia antiipertensiva
• elevati livelli di glicemia: glicemia a
digiuno superiore a 100 mg/dl.
La maggior parte delle persone che ha
la sindrome metabolica si sente bene e
frequentemente non presenta sintomi
(“killer silenzioso”), tuttavia queste persone
hanno un rischio maggiore di sviluppare
in futuro malattie gravi come diabete e
patologie cardiovascolari (in particolare
infarto miocardico ed ictus).
Risulta quindi di fondamentale importanza
sapere se si è affetti o meno dalla
sindrome metabolica per poter mettere
in atto cambiamenti nello stile di vita prima
che compaiano severe complicazioni.
In effetti per combattere questa importante
condizione patologica lo strumento più
idoneo rimane la prevenzione: migliorare
la propria alimentazione e praticare una
moderata attività fisica giornaliera è la
più efficace arma a disposizione di tutti
per prevenire la sindrome metabolica.
Una corretta alimentazione è una norma
che tutti noi dovremo seguire per
mantenere uno stato di salute
soddisfacente. In generale questo significa
imparare a dosare le quantità dei cibi
assunte in funzione del loro potere calorico
e del nostro fabbisogno energetico
quotidiano. In termini di equilibrio tra le
varie tipologie di nutrienti, il 55-60% delle
calorie deve provenire dai carboidrati
(pane, pasta, riso, ecc.), il 25-30% dai
grassi e condimenti e il restante 15-20%
dalle proteine (carne, pesce, formaggi
magri, uova e legumi).
Deve essere limitato
il consumo di alimenti
ad alto contenuto di
grassi saturi e
colesterolo (es.
insaccati, latticini,
formaggi), oltre ai
dolci, gli snack, le
bevande zuccherate
e gli alcolici.
Anche per i condimenti va fatta attenzione:
in generale è sempre preferibile utilizzare
l'olio extravergine di oliva invece del burro
o delle margarine. Da assumere invece
in grandi quantità frutta, verdure ed
ortaggi, in quanto ricchi di vitamine,
antiossidanti e sali minerali.
Altro aspetto fondamentale per prevenire
la sindrome metabolica è rappresentato
da uno stile di vita attivo. In questo
senso il movimento risulta un alleato
straordinario per il benessere psicofisico
in quanto l'attività fisica permette di
bruciare le calorie con gli alimenti; i nostri
muscoli infatti consumano carboidrati e
grassi di deposito non solo durante lo
sforzo fisico ma anche nelle ore
successive. Un impegno fisico consigliato
a tutti per uno stile di vita sano è
rappresentato da 30/40 minuti di
cammino a passo spedito. Oltre alle
passeggiate, un benefico esercizio
muscolare può essere svolto, sia in
palestra, prediligendo le attività di tipo
aerobico, sia nuotando in piscina o
andando in bicicletta. Ma anche il ballo,
o banali attività quotidiane quali il fare la
spesa a piedi, o il salire le scale evitando
l'ascensore (come pure il gioco all'aperto
per i più giovani), rappresentano tutti utili
esercizi per mantenere il proprio corpo in
movimento. L'attività fisica dovrebbero
essere praticata ad ogni età, senza mai
esagerare, ma preferendo un esercizio
fisico regolare e moderato alle attività
troppo intense. La sindrome metabolica
rappresenta un importante fattore di
rischio cardio-vascolare che può essere
affrontato con le armi della prevenzione
quali una corretta alimentazione e lo
svolgimento di una adeguata attività fisica.
Giovanni Bersigotti
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e Stradini, Centro Sociale Salice Gualdoni,
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e Benemeriti che hanno confermato
l’impegno con la Fondazione.
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attività a: Comitato “Progetto Cuore”,
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ed amici.
Grazie alla famiglia Petrone Giovanni
di Vieste.
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L’Azienda Ospedaliera San Salvatore, ringrazia la Fondazione per la lotta
contro l’infarto - Onlus Pesaro per aver partecipato, dal 1990 al 2005,
ad ottimizzare l’assistenza ai cardiopatici ospitati nel Reparto.
Il costo totale sostenuto è stato di un miliardo e cinquecento
quindici milioni di vecchie lire (pari a € 782.000,43).
Elenco delle Donazioni alla Cardiologia
• Sostegno economico del personale della Segreteria al Reparto di Cardiologia,
con relativo arredamento tecnologico.
• N. 15 Borse di Studio della durata di un anno ognuna, a giovani Medici per assistenza
e ricerca presso la Cardiologia.
• Informatizzazione del Reparto con Archivio centrale e n. 10 computer collegati in rete.
• Sistema Holter con 5 registratori.
• Allestimento del Laboratorio di Cardilogia Nucleare.
• Attrezzatura per lo studio delle sincopi.
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PER IL PREZIOSO
SOSTEGNO
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Ferri per Febal Spa, Luigino Gambini
• Apparecchi radiologico e Poligrafo per elettrofisiologia cardiaca endocardica.
• Pacchetto software per la gestione informatizzata del Reparto con arredamento
di una stanza a biblioteca.
• Attrezzature varie quali: elettrobisturi, elettrocardiografi, defibrillatori, moviola cup 35b
per studio delle coronorografie, videoproiettore e schermo.
per Gambini Meccanica Srl, Mario
Giannola per Studio Avv. Giannola,
Gabriele Giorgi per SGM Elettronica
Srl, Vittorio e Daniele Livi per Fiam
Spa, Massimo Marchi per Studio
Dr. Marchi, Achille Marchionni per
Studio di Consulenza Societaria e
Tributaria Dr. Marchionni e Partners,
Silvano Martinotti per Hotel Oasi
San Nicola, Ernesto Sgarbi, G. Carlo
Sorbini per Sorbini Srl, Cesaroni
Agostino e Tatò Alberto, per Korus
Partners, Gianfranco Tonti per Ifi
Spa, Roberto Pantanelli per I.P.I.
spa.
Partners Sostenitori:
Berloni s.p.a., Scavolini s.p.a.,
Xanitalia s.r.l., Banca dell’Adriatico
di Pesaro.
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• in c/c bancario intestato alla Fondazione per la Lotta contro l’Infarto ONLUS,
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Iscr. Trib. di Pesaro n. 392
del 22.12.1994. Registro Stampa
Variazione Rag. Soc. del 5.4.2006
Direttore Responsabile
Franco Andreatini
Grafica, Impaginazione e Stampa
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Hanno collaborato al giornale
Ernesto Sgarbi, Gabriele Rinaldi,
Paolo Bocconcelli, Giovanni Tarsi,
Giovanni Bersigotti, Alberto
Andraghetti, Patrizia Pennetti,
Teresa Fiorentini, Pino Mainieri.
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