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Quei noduli sospetti - Policlinico Tor Vergata

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Quei noduli sospetti - Policlinico Tor Vergata
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Gennaio 2015
SANITA' - VIVERE CON...
www.primastampa.com
III
Cause, diagnosi e trattamento del tumore della tiroide: A colloquio con il Prof. Davide Lauro
Direttore U O. C Endocrinologia, Diabetologia e Malattie Metabolismo del PTV
Quei noduli sospetti...
Le più comuni patologie della tiroide (tiroidite autoimmunitaria e patologia nodulare tiroidea) sono estremamente difiùse tra la popolazione, con un aumento
dell'incidenza e prevalenza nel sesso femminile. Al
contrario, il tumore della tiroide è una patologia poco
frequente, la cui percentuale di incidenza si attesta a
circa il 4, 1 e il 12,5/100.000 abitanti, rispettivamente per
uomini e donne; nella donna i tumori tiroidei hanno una
frequenza di circa il 5% fra tutti i tumori diagnosticati.
Si tratta inoltre di un tumore perlopiù non molto aggressivo con una sopravvivenza del 90 - 95 % dei casi a
cinque anni dalla diagnosi. In alcuni casi, addirittura, si
può parlare di un vero e proprio tumore occulto in
quanto, non dando manifestazioni di nessun tipo, ne
viene scoperta la presenza solo casualmente dopo il decesso qualora si effettui l'autopsia.
Prof. Lauro, sono state individuate delle cause nella
comparsa di un tumore tiroideo?
Studi scientifici hanno dimostrato solamente due fattori
associati all'insorgenza della patologia tumorale tiroidea: le radiazioni ionizzanti (per esempio in caso di radioterapia) e la carenza di iodio nella dieta (evenienza
ormai rara, almeno in Italia, per l'assunzione di sale iodato anche tra le popolazioni che abitano nelle aree
geografiche in cui vi è una riduzione di iodio nella
dieta). In.fine, è stato anche dimostrato come alcune
mutazioni genetiche, polimorfismi, determinano un aumento del rischio d'insorgenza del tumore tiroideo. Ancora restano da identificare altrifattori di rischio che
possano spiegare l'insorgenza della patologia tumorale
tiroidea.
Esistono diversi tipi di tumore della tiroide e come
possono essere curati?
Il più frequente tumore della tiroide è quello papillare
(circa l '80- 85% dei casi) che si presenta come una
patologia poco aggressiva che può dare eventuali ripetizioni linfonodali a livello locale. lii seconda forma più
comune è il tumore follicolare (1 O- 15% dei casi) che
ha caratteristiche di aggressività leggermente superiori
e può presentare ripetizioni anche a livello osseo o polmonare, anche se raramente. In entrambi i casi si procede alla rimozione completa della tiroide e si prescrive
al paziente una terapia soppressiva con levotiroxina,
cioè che inibisca la produzione del TSH (l'ormone che
regola la jùnzione della tiroide aumentando la sintesi e
la secrezione degli ormoni tiroidei). Si procede poi ad
una valutazione nel tempo dei valori della tireoglobulina (proteina prodotta esclusivamente a livello tiroideo), che viene usata per valutare l'evoluzione della
patologia tumorale; se la tireoglobulina è dosabile
dopo la tiroidectomia totale, nonostante la terapia soppressiva, è necessario procedere ad una rivalutazione
della patologia. In questo caso si può pensare ad una
terapia radiometabolica con la somministrazione ai pazienti di iodio radioattivo, che andandosi a concentrare
nei residui tiroidei ancora esistenti, elimina le cellule
carcinomatose eventualmente presenti. Esiste poi un
altro tipo di tumore della tiroide che è quello midollare,
ancora più raro (5% dei casi di tutti i tumori tiroidei)
che presenta caratteristiche di maggiore aggressività e
che viene trattato con l'asportazione completa della tiroide e il trattamento chirurgico di eventuali metastasi.
In questo caso si richiede il dosaggio della Calcitonina
per la valutazione della patologia tumorale tiroidea. In
ultimo, in percentuale ancora minore si può riscontrare
la presenza di un tumore tiroideo anaplastico che è la
forma più aggressiva con esito spesso infausto. In questo caso si può ipotizzare un trattamento chemiotera-
pico e anche la radioterapia può essere eseguita generalmente nei casi più gravi.
Quali sono i principali sintomi del tumore della tiroide e come si effettua la diagnosi?
I sintomi più frequenti della patologia (che può però
anche essere completamente asintomatica) sono la diefònia (abbassamento del tono della voce), la disfagia
(problemi di deglutizione) e la dispnea (difficoltà respiratorie). Essendo un organo supeifìciale, tutte le patologie della tiroide possono essere inizialmente individuate
con la sola palpazione ed ispezione della regione anteriore ed inferiore del collo. Qualora dalla palpazione
emergano delle anomalie si procede all'esame ecografico e, se necessario, si effettua un agoaspirato o, più
raramente, una scintigrafia tiroidea. In genere si procede con il prelievo citologico tiroideo con la tecnica
dell'agoaspirato quando dall 'ecogra.fia emerga la presenza di un unico nodulo di dimensioni superiori ad 1
cm, con caratteristiche ecografiche di malignità. Nella
patologia tiroidea plurinodulare si può eseguire l'ecogra.fia e la scintigrafia tiroidea, quando indicato, e la
valutazione fanzionale della tiroide. In questo caso solamente nei casi in cui sia documentato un aumento del
rischio di patologia tumorale tiroidea per un nodulo
specifico, si esegue l'agoaspirato tiroideo per la conferma della diagnosi.
A cura di Romana Gianvenuti,
UOSD Accoglienza, Tutela e Partecipazione
URP Policlinico Tor Vérgatagnosi.
Il tumore alla tiroide
II tumore della tiroide è provocato dalla crescita anomala di un gruppo di sue cellule, e
può essere sia benigno sia maligno (in questo
La forma più comune di tumore della tiroide
si manifesta a carico delle cellule follicolari
che producono la maggioranza degli ormoni
tiroidei. Tutte le forme di cancro a carico di
ghiandole prendono il nome di adenocarcinomi: nel caso della tiroide si può avere un
adenocarcinoma papillare (oltre il 75% dei
casi) oppure follicolare (circa il 15%).
Vi sono poi forme tumorali a carico delle cellule parafollicolari (vicine a quelle che producono gli ormoni) dette carcinoma midollare
della tiroide (meno del 5% dei casi). Una
forma particolarmente aggressiva, ma per
fortuna rara (meno dell'l % dei carcinomi tiroidei), è il cosiddetto carcinoma anaplastico
della tiroide che dà precocemente metastasi a
distanza. Negli altri casi si tratta di tumori di
origine linfatica (linfomi) o dai tessuti muscolari o cartilagenei che circondano la ghiandola (sarcomi) o infine tumori metastatici,
che originano quindi da altri organi.caso si
parla più propriamente di cancro).
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