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nella Scuola dell`Infanzia
Napoli 7 aprile 2014 Identificazione precoce dei DSA e intervento tempestivo Relatore: Stefano Franceschi Stefano Franceschi È possibile invertire questa situazione? Probabilmente SI’, attraverso attività sistematiche di identificazione precoce, (così come richiesto dalla Legge 170/2010, già a partire dall’Ultimo Anno della Scuola dell’Infanzia), dei bambini che presentano un rischio di future difficoltà ad apprendere la lingua scritta. Stefano Franceschi Legge 170/2010 Art. 3 Diagnosi 1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici gia’ assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio Sanitario Nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attivita' di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficolta', la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attivita' non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. Stefano Franceschi Art 3. Individuazione casi sospetti DSA • E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’Infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all’articolo 7, comma 1. L’esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. Per gli studenti che, nonostante adeguate attivita' di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficolta', la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. • Attivate in tutte le scuole • Fornita comunicazione alle famiglie • Interventi finalizzati ad individuare casi sospetti di DSA (non emettere una Diagnosi di DSA) • Attività di potenziamento e segnalazione alle famiglie degli alunni resistenti all’intervento didattico mirato Stefano Franceschi Stefano Franceschi Legge 170/2010 Art. 7 Con decreto del Ministro dell‘Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro della Salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ad emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi, per le attività di identificazione precoce di cui all'articolo 3, comma 3. (Il Decreto Interministeriale è stato emanato il 13 Aprile 2013) Stefano Franceschi Chi se ne dovrebbe occupare? In prima istanza la SCUOLA attraverso un iter che si articola in tre fasi: individuazione degli alunni che presentano difficolta significative di lettura, scrittura o calcolo; attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà; segnalazione dei soggetti "resistenti" all'intervento didattico. di concerto con gli operatori della SANITA’, attraverso la stipula di specifici protocolli di intesa che definiscano: i rispettivi ruoli le modalità, i tempi, le procedure, gli strumenti le modalità di comunicazione dei risultati Stefano Franceschi (Decreto Attuativo del 17 aprile 2013) Decreto Inter-Ministeriale “Linee Guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA” Nel decreto attuativo emanato il 17 Aprile 2013 vengono definite le linee guida per la stipula tra le varie istituzioni coinvolte (Regioni, Istituzioni Scolastiche, USR, Servizio Sanitario Regionale) dei protocolli di identificazione precoce. I protocolli da stipulare possono prevedere il coinvolgimento delle istituzioni scientifiche, degli enti e delle associazioni senza fini di lucro e del privato accreditato. In particolare, vengono individuate tre fasi attraverso le quali essa dovrebbe realizzarsi: 1) una prima individuazione effettuata dagli insegnanti sulla base di una osservazione ordinaria e sistematica delle abilità degli alunni, 2) la successiva attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà 3) la segnalazione dei soggetti «resistenti» all’intervento didattico per le successive procedure di approfondimento diagnostico da parte degli operatori del Servizio Sanitario (nella Scuola Primaria e in alcuni casi specifici nella Scuola dell’Infanzia) Linee Guida per la predisposizione dei protocolli regionali (OK) Protocolli regionali per le attività di individuazione dei casi sospetti di DSA (?) Stefano Franceschi “Linee Guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA” nella Scuola dell’Infanzia Raccomandazioni guida per le attività di individuazione degli alunni a rischio di DSA*: • • • • la rilevazione di potenziali difficoltà può iniziare con efficacia nell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia lo strumento privilegiato per le attività di identificazione precoce è l’osservazione sistematica degli insegnanti; utilizzare più indicatori aumenta le probabilità di individuare i soggetti che avranno difficoltà significative (non garantendo che queste siano imputabili ad un DSA) Indicatori più sensibili sono riferiti allo sviluppo del linguaggio, delle competenze visuo-costruttive, delle competenze di rappresentazione grafica e delle competenze di rappresentazione della quantità • Si specifica comunque che nella scuola dell’Infanzia non è previsto effettuare invii al servizio specialistico per un sospetto DSA; fatta eccezione per i bambini che presentano un Disturbo del Linguaggio che dovranno essere avviati ad un percorso diagnostico per una presa in carico prima dell’ingresso nella scuola primaria Stefano Franceschi “Linee Guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA” nella Scuola Primaria Raccomandazioni guida per le attività di individuazione degli alunni a rischio di DSA*: • • • • la rilevazione di potenziali difficoltà essere condotta in tutte le classi (prioritariamente in 1° Primaria) lo strumento privilegiato per le attività di identificazione precoce è l’osservazione sistematica degli apprendimenti da parte degli insegnanti; indicatori di rischio DSA più sensibili sono rilevabili attraverso l’osservazione dell’evoluzione degli apprendimenti; segnalazione alle famiglie dei soggetti «resistenti» all’intervento didattico (senza risultati significativi) per le successive procedure di approfondimento diagnostico c/o il SSN Stefano Franceschi “Linee Guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA” Complessivamente, quindi, il decreto attuativo assegna un ruolo preminente nell’identificazione precoce alle competenze osservative degli insegnanti, senza tuttavia escludere l’attivazione di procedure più organizzate di screening da realizzarsi attraverso la definizione di protocolli inter-istituzionali e avvalendosi di metodiche collaudate e validate “Nell’ambito della definizione dei protocolli regionali potranno anche essere individuate procedure e/o strumenti di rilevazione di cui siano disponibili dati di riferimento attendibili” Stefano Franceschi Modalità dell’identificazione precoce Esistono diverse possibilità per realizzare l’obiettivo di una identificazione precoce, ognuna con specifici vantaggi e svantaggi: Osservazione naturalistica dell’insegnante Osservazione guidata dell’insegnante Misurazione oggettiva dell’abilità o di suoi precursori Stefano Franceschi Osservazione naturalistica dell’insegnante Vantaggi Non prevede sforzi organizzativi e costi economici aggiuntivi E’ ecologica e poco invasiva, non alterando il contesto in cui l’osservazione viene realizzata Consente di protrarre l’osservazione lungo tempi prolungati e in situazioni variate Svantaggi Spesso non è guidata concettualmente (cosa osservare) E’ inevitabilmente influenzata dalla soggettività di chi osserva Rimane una valutazione qualitativa, ma non quantitativa del fenomeno che si vuole osservare Stefano Franceschi Misurazione oggettiva dell’abilità o di suoi precursori Vantaggi E’ una misura quantitativa standardizzata (cioè replicabile) dell’abilità che si intende osservare Conseguentemente è una misura sufficientemente oggettiva, poco influenzata dall’osservatore E’ sempre concettualmente guidata da un razionale che ne attesta la validità Svantaggi Richiede sforzi organizzativi e costi economici aggiuntivi L’osservazione non è continua, ma si basa su prelievi effettuati ad intervalli temporali prestabiliti Stefano Franceschi Modalità dell’identificazione precoce La modalità di identificazione precoce che si realizza attraverso una misurazione oggettiva dell’abilità o di suoi precursori, spesso si presenta come una attività organizzata, diretta ad ampi strati della popolazione oggetto dell’indagine, assumendo la forma di uno Screening Stefano Franceschi Che cos’è uno screening? È un’attività organizzata di identificazione di indici predittivi, capaci di anticipare precocemente il manifestarsi di un disturbo, rivolta ad ampi strati della popolazione Stefano Franceschi Caratteristiche dello Screening (1) PROVE SEMPLICI RAPIDE DA SOMMINISTRARE MEGLIO SE COLLETTIVE POCO COSTOSE Stefano Franceschi Caratteristiche dello Screening (2) POTERE PREDITTIVO Sensibilità (capacità di identificare i “veri positivi”) Specificità (capacità di escludere i “veri negativi”) Stefano Franceschi È possibile un’identificazione così precoce ancora prima dell’insegnamento formale della Letto-Scrittura? È l’origine costituzionale dei DSA che rende possibile rintracciarne la potenziale presenza, già fin dai primi anni di vita (Lyytinen e al., 2001), anche se la predisposizione neurobiologica interagisce con numerosi fattori ambientali. In ogni caso, nei paesi anglosassoni e scandinavi le pratiche di identificazione precoce sono collaudate e praticate ormai da molti anni Stefano Franceschi Presupposti dell’identificazione precoce Il principale presupposto teorico su cui si fonda la possibilità di identificare già in età di scuola dell’infanzia i bambini “a rischio” è che esista una continuità tra le conoscenze implicite che i bambini sviluppano riguardo alla Lingua Scritta e le competenze che sviluppano in seguito attraverso l’insegnamento formale Stefano Franceschi Presupposti dell’identificazione precoce Un secondo fondamentale aspetto riguarda l’esistenza di abilità che sono pre-requisiti dell’apprendimento formale, primo tra tutti lo sviluppo del Linguaggio Orale e della capacità di riflettere sulla sua forma, indipendentemente dal suo contenuto, vale a dire la Consapevolezza Meta-Linguistica, di cui la Consapevolezza Fonologica costituisce l’aspetto maggiormente coinvolto nell’apprendimento della Lingua Scritta Stefano Franceschi Cosa osservare nella scuola dell’Infanzia? Oltre alle abilità Fonologiche e Meta fonologiche sono stati indicati alcuni altri importanti indicatori predittivi dell’apprendimento della lettoscrittura che sembrano fornire un contributo unico aggiuntivo: La conoscenza delle lettere (Byrne e Fielding-Barnsley, 1989; Fielding-Barnsley et al., 2005; Leppanen et al., 2008) La denominazione rapida (Di Filippo et al., 2005; Torgesen et al.1997; Wolf, Bally e Morris, 1986) Stefano Franceschi Scarborough (2005) Stefano Franceschi Principali indicatori predittivi dell’acquisizione della letto-scrittura (NELP, 2009) 1) La conoscenza alfabetica, cioè la conoscenza dei nomi e dei suoni associati alle lettere; 2) La consapevolezza fonologica, intesa come la capacità di rilevare, manipolare o analizzare gli aspetti fonologici del linguaggio orale (inclusa la capacità di distinguere e segmentare parole, sillabe e fonemi), indipendentemente dal significato; 3) La denominazione rapida automatizzata (RAN) di lettere, numeri, oggetti e colori, cioè la capacità di nominare rapidamente, una sequenza ripetuta casualmente di lettere, numeri, oggetti o colori; 4) La capacità di scrivere lettere isolate o il proprio nome; 5) La memoria fonologica, intesa come la capacità di ricordare informazioni in forma orale per un breve periodo di tempo Stefano Franceschi Perché la conoscenza delle lettere è un indice predittivo così potente? Il principale motivo risiede probabilmente nel fatto che la denominazione delle lettere costituisce un’indice della predisposizione a collegare tra loro modalità sensoriali diverse, e cioè codici visivi e codici fonologici. Questo in essenza è anche il “cuore” della capacità di lettura, una capacità che certamente non è innata, ma necessita di una mediazione culturale per svilupparsi, come sembrano dimostrare anche i recenti studi di NeuroImmagine funzionale che documenta il costituirsi di circuiti neurali dedicati che collegano le aree della corteccia visiva a quelle del linguaggio. Stefano Franceschi Perché la conoscenza delle lettere è un indice predittivo così potente? A tale riguardo una dato che spesso viene rilevato dagli insegnanti, dagli stessi genitori e dai clinici, è proprio la difficoltà che alcuni bambini manifestano nell’apprendere stabilmente le corrispondenze lettera-suono, anche dopo l’inizio del percorso di istruzione formale. Questo dato è stato confermato sperimentalmente in alcune ricerche su alunni dislessici (Snowling, 1980; Gang e Siegel, 2002) Stefano Franceschi Quali strumenti per l’individuazione precoce del rischio DSA nell’Ultimo Anno della Scuola dell’Infanzia Stefano Franceschi Quando comincia l’apprendimento della Letto-scrittura? Non possiamo rispondere con certezza a questa domanda, ma è importante rilevare che i bambini vivono immersi in un mondo fatto di parole scritte, che da un certo punto in poi attraggono la loro attenzione e questo si concretizza: • da un lato con richieste agli adulti di sapere cosa sono quegli strani “oggetti” e che funzione hanno • dall’altro con l’elaborazione di ipotesi, più o meno ingenue sul loro valore e sul loro significato Come hanno ben dimostrato gli studi di Ferreiro e Teberoski. Stefano Franceschi Quando comincia l’apprendimento della Letto-scrittura? Questo progressivo interesse verso le parole “scritte” crea le basi per un apprendimento implicito del nome o anche del valore fonetico delle lettere, a cominciare dalla lettera iniziale del proprio nome e spesso anche delle altre lettere che lo compongono. In buona misura la scelta di SPEED di esaminare la conoscenza delle lettere, si fonda proprio su questa constatazione di un apprendimento implicito precoce, che non passa necessariamente dai canali di un insegnamento formale (che avverrà solo più tardi). Stefano Franceschi Ci sembra quindi importante sottolineare, a scanso di equivoci, che SPEED non presuppone che i bambini esaminati abbiano ricevuto un insegnamento formale, precoce e anticipato. Anzi, se questo fosse accaduto, probabilmente la sua somministrazione non avrebbe neppure molto senso. Tuttavia, abbiamo fondati motivi per ritenere che le probabilità che questo possa essere accaduto sono estremamente basse data la legittima ritrosia delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia ad anticipare l’insegnamento della lingua scritta. Stefano Franceschi RIFLESSIONI METODOLOGICHE - Coerente con il percorso previsto dalla Legge 170/10 e dal Decreto Interministeriale approvato il 17 Aprile 2013 “Linee Guida per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA” - Valutare l’abilità delle conoscenza delle lettere prima dell’inizio del percorso formale di insegnamento (riconosciuta in diversi contributi di ricerca come un importante predittore della riuscita nell’apprendimento della L-S; Rapporto NELP, 2009; Scarborough, 2005). Stefano Franceschi AMBITI DI UTILIZZO? Ambito Scolastico Ambito Clinico Progetti su ampi campioni Ad integrazione delle misure linguistiche e metalinguistiche Stefano Franceschi Criteri di costruzione Semplicità di somministrazione Rapidità di somministrazione (10 minuti) Stefano Franceschi SPEED Dopo 4 anni di progettazione, sviluppo e ricerca Composto da tre prove che valutano tre ambiti delle prime conoscenze alfabetiche Prova di Riconoscimento di Lettere Prova di Denominazione di Lettere Indice di “Conoscenza Alfabetica” Stefano Franceschi Prova di Scrittura di Lettere Quando Somministrarlo? Ultimo Anno Scuola dell’Infanzia GennaioFebbraio Stefano Franceschi Attività di potenziamento MaggioGiugno Libretto Spiralato Stefano Franceschi Software (2 installazioni) Rapidità e Precocità nell’individuare alunni che possono presentare difficoltà nell’apprendimento della LS Materiali VANTAGGI DEL SOFTWARE - Gestione Anagrafiche Classi o Singoli Utenti - Uniformità nella sequenza di somministrazione delle prove - Registrazione contemporanea dell’esecuzione delle prove - Scoring automatico dell’indice di conoscenza alfabetica e della presenza/assenza del rischio Libretto in cui sono contenute 2 prove Stefano Franceschi Interpretazione della prestazione Correzione Manuale Correzione Automatica Campione Storico Campione Dinamico Dati Normativi disponibili a pag. 75 del Manuale Valutazione più attendibile e con dati normativi aggiornati Stefano Franceschi PRIMI DATI 12 Regioni Stefano Franceschi Cosa osservare nella Scuola Primaria? In 1° Elementare ha inizio il percorso di istruzione formale di apprendimento della letto-scrittura è gli indicatori più attendibili del rischio DSA sono rappresentati proprio dall’atipia di sviluppo delle abilità di letto-scrittura e del calcolo. Stefano Franceschi S P CU S R OL PR ECOIMA A IM N RI O DA A E GR RI AD A D O I 3 anni di ricerca-sviluppo e sperimentazione PIATTAFORMA MULTIMEDIALE PER LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE INTERATTIVA ABILITÀ DI APPRENDIMENTO PIATTAFORMA MULTIMEDIALE LETTOSCRITTURA NUMERO E CALCOLO PROBLEM SOLVING PERCORSI E MATERIALI DIDATTICI PERSONALIZZATI PER IL RECUPERO E POTENZIAMENTO Contesto normativo: la Legge 170/2010 Corso Norme in materia di disturbi speci ci di apprendimento Materiali didattici La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgra a, la disortogra a e la discalculia quali disturbi speci ci dell’apprendimento (DSA) e persegue, tra le altre, la seguente nalità: garantire il diritto all’istruzione alle persone con DSA, favorendo il successo scolastico, assicurando una Consulenza formazione appropriata, adottando forme di veri ca e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti e promuovendo la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi. PACCHETTO BASE Restituzione La soluzione Erickson Valutazione Le Edizioni Centro Studi Erickson, con la supervisione scienti ca del prof. Cesare Cornoldi e del prof. Giacomo Stella, propongono un servizio di valutazione e intervento didattico nei principali ambiti di apprendimento per la Scuola primaria e secondaria di primo grado, basato su un innovativo sistema multimediale, progettato a partire da un modello psicopedagogico fondato su indicazioni scienti che condivise a livello internazionale e su una rigorosa catalogazione di abilità, processi e sottoprocessi cognitivi coinvolti nell’apprendimento. Corso Consulenza Stefano Franceschi PACCHETTO BASE Materiali didattici per la VALUTAZIONE E LA GESTIONE INTERATTIVA DELLE ABILITA’ DI APPRENDIMENTO Alcune caratteristiche di GiADA La metodologia di intervento è coerente con il percorso previsto dalla Legge 170 (Individuazione alunni con difficoltà negli apprendimenti, attività di potenziamento didattico e verifica di alunni con difficoltà “resistenti”) e con il Decreto Interministeriale. Gli strumenti di valutazione delle abilità hanno caratteristiche di affidabilità ed indagano le abilità basandosi su più accreditati modelli evolutivi e neuropsicologici dello sviluppo. I Laboratori didattici vengono predisposti in base alle reali necessità degli alunni e utilizzano due tipologie di Learning Object (testuali e interattivi) La banca dati normativa si aggiorna costantemente e permette una valutazione più raffinata delle abilità. Stefano Franceschi Alcune caratteristiche di GiADA Sistema Modulabile che si adatta alle risorse strumentali della scuola (ad es. presenza/assenza di internet è possibile utilizzare un programma portabile per il caricamento delle risposte degli alunni) Consente una fotografia completa dell’andamento evolutivo (in termini di apprendimento delle abilità) della classe e dei singoli alunni Consente di rilevare la presenza di eventuali difficoltà negli apprendimenti e di intervenire con attività didattiche mirate Stefano Franceschi Quali strumenti per l’individuazione precoce del rischio DSA nella Scuola Primaria Analisi bisogni (ambito e classe) Preparazione intervento Formazione insegnanti Programmaz. intervento 1a somministr. prove Scelta dei materiali didattici (DSS) Valutazione quantitativa e qualitativa Laboratori didattici 2a somministr. prove Metodologia di intervento Stefano Franceschi Restituzione intermedia Monitoraggio e supporto consulenziale Valutazione quantitativa e qualitativa Restituzione finale Attori e Ruoli Somministra le prove Formatore Erickson Insegnante Referente del Progetto Stefano Franceschi Valutazione delle prove e predisposizione del Laboratorio Didattico Insegnante Esegue il Laboratorio Didattico di Classe Quali strumenti per l’individuazione precoce del rischio DSA nella Scuola Primaria Formalizzazione della Metodologia di Intervento Ins. Ref. Ins. Cl. Stefano Franceschi Form. Strumenti di valutazione Carta-Matita (Off-Line) Informatizzati (On-Line) • Dettato 16 Parole • Il Confronto • Dettato 26 Parole • TRPS • TRPS • SPM • AC-MT Collettiva • Comprensione del testo • AC-MT Individuale • Decisione Lessicale • AC-MT Stefano Franceschi BANCA DATI NORMATIVA “DINAMICA” RII, RA, PS, PO Punteggio grezzo di ogni variabile della prova Note Qualitative (ad es. errori) Osservazioni dell’Insegnante Stefano Franceschi Stefano Franceschi Laboratorio Didattico Stefano Franceschi Tipologia di Progetti Letto-Scrittura 1°Primaria - 3° Sec. I° Grado Comprensione del testo 2°- 5° Primaria Calcolo-Numero 1°- 5° Primaria Problem Solving 3°- 5° Primaria Stefano Franceschi www.giada.erickson.it Stefano Franceschi