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Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked
Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked FEBBRAIO 2005 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc INDICE PREMESSA pag. 3 1. DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE pag. 4 1.1 Macro-categorie pag. 4 1.2 Fondi azionari pag. 5 1.3 Fondi bilanciati pag. 7 1.4 Fondi obbligazionari pag. 8 1.5 Fondi di liquidità pag. 10 1.6 Fondi flessibili pag. 11 1.7 Codifica pag. 11 1.8 Considerazioni sugli attivi gestiti pag. 11 2. ATTRIBUZIONE INIZIALE DELLA CATEGORIA E ASPETTI GESTIONALI pag. 12 2.1 Attribuzione iniziale pag. 12 2.2 Aspetti gestionali pag. 12 2.3 Controllo pag. 13 2.4 Regime transitorio pag. 13 2 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc PREMESSA Il presente documento illustra i contenuti e le caratteristiche delle categorie dei fondi d’investimento assicurativi interni alle imprese assicuratrici, da utilizzare nei prodotti unitlinked collegati a tali fondi. Le categorie definite nel presente documento intendono costituire un punto di riferimento per la valutazione immediata delle caratteristiche dei fondi interni d’investimento assicurativi, in grado di caratterizzare l’offerta dei prodotti di investimento delle imprese assicuratrici in modo trasparente e condiviso. La classificazione dei fondi interni assicurativi tiene conto delle esigenze fondamentali che hanno portato alla sua elaborazione: − fornire alla clientela un quadro informativo generale dell’offerta e dei servizi di investimento forniti dalle gestioni dei fondi assicurativi, per poter meglio distinguere tra i diversi prodotti presenti sul mercato; − consentire di individuare in maniera immediata e sintetica la politica di investimento dei fondi assicurativi interni a cui i prodotti unit-linked sono collegati; − fornire alle imprese assicuratrici uno strumento di autoregolamentazione per meglio classificare e monitorare la gestione delle masse investite nel rispetto della politica di investimento definita nel regolamento del fondo e del quadro informativo fornito alla clientela. Il presente documento è suddiviso in due parti: − nella prima vengono elencate e descritte le caratteristiche delle macro-categorie e delle singole categorie dei fondi interni d’investimento assicurativi; − nella seconda vengono descritte le procedure operative di attribuzione iniziale della categoria corrispondente, del successivo controllo di tale attribuzione e delle eventuali variazioni che possono intervenire nel corso della gestione. 3 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc 1. DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE La classificazione dei fondi d’investimento assicurativi si articola mediante l’attribuzione del fondo a delle categorie di appartenenza raggruppate in base a delle macro-categorie. 1.1 Macro-categorie Le macro-categorie in cui si distinguono i fondi d’investimento assicurativi sono: − azionari − bilanciati − obbligazionari − liquidità − flessibili Ogni macro-categoria si differenzia dalle altre per la percentuale minima e massima di investimento azionario, individuando quindi in maniera immediata le componenti principali che definiscono l’asset-allocation del fondo. In pratica le macro-categorie possono essere classificate in ordine alla componente azionaria che detengono nel portafoglio finanziario gestito di riferimento: − i fondi azionari devono investire almeno il 70% delle proprie masse gestite in azioni; − i fondi bilanciati possono investire in azioni nei limiti che vanno dal 30% fino al 70% delle masse gestite; − i fondi obbligazionari non possono investire in azioni (obbligazionari puri), ad eccezione delle categorie dei fondi obbligazionari misti che possono avere una componente azionaria nei limiti del 30% delle masse gestite; − i fondi di liquidità non possono investire in azioni; − i fondi flessibili non hanno vincoli di allocazione degli investimenti in azioni, per cui possono detenere nel portafoglio del fondo una componente azionaria variabile da 0% a 100%. Ogni macro-categoria a sua volta si distingue al suo interno in diverse categorie che sono state definite sulla base dei fattori di rischio che le contraddistinguono: − azionari: giurisdizione dell’emittente ed altra categoria residuale definita in base alla specializzazione per settore economico o per paese; 4 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc − bilanciati: proporzione della componente azionaria; − obbligazionari: rischio mercato, individuato sia dalla valuta di denominazione che dalla duration del portafoglio gestito, e rischio di credito; − liquidità: valuta di denominazione e duration del portafoglio gestito; − flessibili: nessun fattore di rischio comune. 1.2 Fondi azionari Tutte le categorie azionarie sono caratterizzate da: − un investimento principale, pari almeno al 70% delle masse gestite, in azioni; − un investimento residuale, pari al massimo al 30% delle masse gestite, in titoli obbligazionari e in liquidità. L’investimento principale deve riguardare la giurisdizione dell’emittente o la specializzazione definita dalla categoria, e determina la denominazione della categoria stessa. L’investimento residuale può essere costituito da titoli obbligazionari di qualunque emittente o da liquidità nella valuta del mercato di definizione della categoria oppure in euro. Le categorie dei fondi azionari sono: 5 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc − azionari Italia − azionari Europa − azionari Nord America − azionari Pacifico − azionari globali − azionari specializzati I fondi azionari sono inoltre caratterizzati dalle seguenti specifiche: − i fondi appartenenti alle categorie azionarie Italia, Europa, Nord America e Pacifico si caratterizzano per un investimento principale in azioni con emittente appartenente alle corrispondenti aree geografiche di definizione. Le aree geografiche Europa, Nord America e Pacifico sono costituite dai paesi sviluppati delle rispettive aree; − i fondi azionari globali si caratterizzano per un investimento principale, definito nel regolamento del fondo, in azioni relative ad indici azionari internazionali globali oppure con emittente o emittenti appartenenti a diverse aree geografiche come definito nel regolamento del fondo; I fondi azionari specializzati possono essere contraddistinti da una specializzazione per settore economico, per uno specifico paese o per un determinato gruppo ristretto di paesi: − i fondi azionari specializzati per settore economico (ad es. industria, finanza, ecc.) si caratterizzano per un investimento principale in azioni relative ad un dato settore economico o alla combinazione di due o più settori, così come definito nel regolamento del fondo; − i fondi azionari specializzati per paese si caratterizzano per un investimento principale in azioni con emittente appartenente ad un dato paese o ad un gruppo ristretto di paesi definito nel regolamento del fondo. La potenziale attribuzione del fondo a più categorie azionarie prendendo in esame la sola componente azionaria del portafoglio deve essere definita e risolta a favore di una categoria univoca nel regolamento del fondo, grazie all’individuazione del benchmark di riferimento. 6 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc 1.3 Fondi bilanciati Le categorie dei fondi bilanciati si contraddistinguono esclusivamente in relazione alla proporzione della componente azionaria, che deve essere pari almeno al 30% e fino al 70% del portafoglio finanziario del fondo. Le categorie bilanciate sono: − bilanciati-azionari − bilanciati − bilanciati-obbligazionari I fondi appartenenti alle categorie bilanciati-azionari e bilanciati-obbligazionari si caratterizzano per una prevalenza dell’investimento rispettivamente in azioni e in obbligazioni o liquidità, così come definito dalla denominazione della categoria. In particolare: − i fondi appartenenti alla categoria bilanciati-azionari sono contraddistinti da un investimento in azioni compreso tra il 50% e il 70% del portafoglio gestito; − i fondi appartenenti alla categoria bilanciati-obbligazionari si caratterizzano per un investimento in azioni che può essere compreso tra il 30% e il 50% del portafoglio gestito. 7 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc − i fondi appartenenti alla categoria bilanciati si caratterizzano per la centralità della componente di investimento azionario, che comunque può oscillare in un intervallo compreso tra il 30% e il 70% del portafoglio gestito al fine di consentire una più ampia delega al gestore di cogliere le opportunità del mercato. 1.4 Fondi obbligazionari Le categorie dei fondi obbligazionari vengono individuate in base alle combinazioni dei fattori di rischio che caratterizzano generalmente l’investimento in strumenti obbligazionari, quali il rischio di mercato e il rischio di credito. Il rischio di mercato viene preso in considerazione ai fini della definizione delle categorie in base ai seguenti parametri: − valuta di denominazione: euro, dollaro o altre valute; − duration1 del portafoglio: allo scopo di definire le categorie obbligazionarie governative, tale parametro deve essere inferiore o uguale a 3 anni perché la categoria sia definita “a breve termine” ovvero superiore a 3 anni per la definizione “a medio/lungo termine”. Il rischio di credito viene definito in base ai seguenti parametri: 1 Il calcolo della duration può essere eseguito con uno dei metodi prevalentemente in uso (“duration semplice” oppure “duration modificata”). Ai fini del rispetto dei limiti di categoria tali metodi sono considerati equivalenti. Per i titoli a cedola variabile (floater), si assume di attribuire loro una duration convenzionale uguale alla vita della cedola (al CCT, ad esempio, viene attribuita una duration convenzionale di 6 mesi), per due motivazioni fondamentali: la prima è che nonostante i floater possano avere vita residua anche molto lunga, si assume di non doverli escludere dai fondi monetari in quanto il mercato finanziario domestico non offre strumenti monetari molto diversificati e i CCT restano uno strumento di fondamentale importanza pur avendo una vita residua elevata; la seconda motivazione è che una formula corretta di duration per un floater è molto complessa e, per quanto a stretto rigore andrebbe tenuta in considerazione, si ritiene sia eccessivamente sofisticata per gli scopi della classificazione. 8 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc − giurisdizione dell’emittente; − tipologia dell’emittente: sovrano oppure impresa. Sulla base di tali fattori di rischio si definiscono le seguenti categorie obbligazionarie: − obbligazionari puri euro governativi breve termine − obbligazionari puri euro governativi medio/lungo termine − obbligazionari puri euro corporate − obbligazionari puri internazionali governativi breve termine − obbligazionari puri internazionali governativi medio/lungo termine − obbligazionari puri internazionali corporate − obbligazionari misti area euro − obbligazionari misti internazionali I fondi obbligazionari puri devono investire tutto il portafoglio in obbligazioni e in liquidità e non possono detenere azioni, a meno che queste non provengano da conversione di titoli obbligazionari presenti in portafoglio, e a condizione che il loro ammontare complessivo non superi il 10% del portafoglio stesso e che vengano vendute nel più breve tempo possibile. Tali fondi sono caratterizzati da un investimento principale pari almeno al 70% del portafoglio in titoli obbligazionari definiti dalla categoria, e da un investimento residuale pari al massimo al 30% del portafoglio. Essi sono inoltre caratterizzati dalle seguenti specifiche: − i fondi obbligazionari puri in euro si caratterizzano per un investimento principale in strumenti finanziari denominati in euro; − i fondi appartenenti alle categorie governative si caratterizzano per un investimento principale in strumenti finanziari con emittenti sovrani o istituzioni sovranazionali promosse da enti sovrani, mentre quelli appartenenti alle categorie corporate si caratterizzano per un investimento principale in strumenti finanziari con emittenti diverse da sovrani o istituzioni sovranazionali promosse da enti sovrani; − la duration complessiva del portafoglio dei fondi appartenenti a categorie a breve termine non deve superare i 3 anni, quella complessiva dei fondi di categorie a medio/lungo termine deve essere superiore ai 3 anni. I fondi obbligazionari misti, invece, possono investire fino al 30% del proprio portafoglio in 9 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc azioni e non hanno ulteriori vincoli alla loro politica di investimento. 1.5 Fondi di liquidità I fondi di liquidità investono tutto il proprio portafoglio in obbligazioni e in liquidità. La duration del portafoglio deve essere inferiore a 1 anno (per il calcolo della duration si veda il paragrafo precedente 1.4). Le categorie dei fondi di liquidità si differenziano in base alla valuta di denominazione dei titoli in portafoglio: − liquidità area euro − liquidità altre valute 10 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc 1.6 Fondi flessibili I fondi flessibili non hanno alcun vincolo sulla composizione degli investimenti di base (azioni, obbligazioni) e non condividono alcun fattore di rischio specifico (ad esempio geografico, settoriale, valutario, ecc.). Quindi in corrispondenza di tale tipologia di fondi si ha una sola categoria. 1.7 Codifica Ai fini di una concisa ed immediata individuazione della categoria a cui appartiene il fondo d’investimento assicurativo, di esposizioni sintetiche o di pubblicazioni delle quote, le categorie possono essere codificate come riportato nella tabella seguente. 1.8 Considerazione degli attivi gestiti Ai fini della classificazione dei fondi interni l’investimento in strumenti finanziari derivati deve essere considerato tenendo conto dell’effetto di tali strumenti sul rischio complessivo del 11 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc fondo, in particolare sui vari fattori di rischio (rischio mercato, valuta di denominazione, duration, ecc.) che individuano la categoria e il profilo di rischio di appartenenza. Si richiama inoltre l’attenzione sul fatto che riguardo alle caratteristiche e all’ammissibilità degli attivi gestiti dai fondi interni, alla definizione degli investimenti idonei, ai limiti della gestione degli investimenti, al trattamento degli strumenti finanziari derivati ed in generale alla disciplina che regola l’allocazione e la gestione degli attivi a copertura delle riserve tecniche nell’ambito dei fondi interni, si fa riferimento alla normativa vigente. 2. ATTRIBUZIONE INIZIALE DELLA CATEGORIA E ASPETTI GESTIONALI 2.1 Attribuzione iniziale L’attribuzione iniziale della categoria è compito dell’impresa che promuove il prodotto collegato al fondo d’investimento. Ogni impresa che dà inizio al collocamento di un nuovo prodotto assicurativo definisce la categoria di appartenenza del fondo a cui il prodotto è collegato e riporta tali informazioni nella documentazione contrattuale consegnata al cliente. 2.2 Aspetti gestionali Successivamente, nel corso della gestione, l’attribuzione iniziale viene monitorata per verificarne la coerenza con la gestione degli investimenti. Generalmente il fondo interno mantiene nel corso della gestione l’appartenenza alla categoria attribuita inizialmente. Tuttavia, questa può essere soggetta a variazioni nel corso della gestione del fondo stesso. Nel caso di modifiche dei criteri generali di classificazione delle categorie l’ANIA, in accordo con le imprese associate, stabilirà delle procedure ad hoc per regolare le conseguenti variazioni della classificazione dei fondi in maniera da armonizzare le modifiche intervenute con le categorie esistenti già definite. Negli altri casi, ad esempio quando l’esigenza di variare la categoria di appartenenza scaturisca dall’operazione di fusione tra due o più fondi interni, le modalità e i termini per la realizzazione dell’operazione e per la comunicazione informativa da inviare alla clientela fanno riferimento alla normativa vigente. 12 050223 - Categorie fondi assicurativi.doc 2.3 Controllo Le imprese si impegnano a dotarsi di opportuni mezzi di autoregolamentazione in modo da mettere in atto una rigorosa osservanza dei limiti all’attività di investimento previsti dalla categoria di appartenenza. Le percentuali di investimento, le tipologie di titoli, la giurisdizione dell’emittente, la duration del portafoglio gestito e tutti i fattori che definiscono e costituiscono i limiti di categoria rappresentano un riferimento assoluto che le imprese si propongono di rispettare. L’eventuale inosservanza dei limiti suddetti è tollerata esclusivamente in caso di oscillazioni di mercato delle attività investite che comportino, per un periodo limitato ed un’entità contenuta, la variazione del valore delle masse gestite tale da causare il mancato rispetto dei limiti di categoria. La categoria di appartenenza, riportata nella documentazione pre-contrattuale e contrattuale consegnata al contraente o utilizzata nelle comunicazioni alla clientela, è rilevante sotto il profilo informativo. 2.4 Regime transitorio In relazione ai fondi interni già esistenti, le imprese si impegnano gradualmente a definire le relative categorie di appartenenza e ad aggiornare la documentazione pre-contrattuale e contrattuale. 13