«E` già pronto un esposto se non chiudete la sorgente»
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«E` già pronto un esposto se non chiudete la sorgente»
Tiratura: n.d. Diffusione 12/2012: 10.527 Lettori Ed. II 2014: 48.000 LA NAZIONE VIAREGGIO Dir. Rcsp.: Pier Francesco De Robertis 28-OTT-2015 da pag. 14 IL CASO IL COMITATO VALDICASTELLO PROMETTE BATTAGLIA «E' già pronto un esposto se non chiudete la sorgente» Sulle tracce di metalli pesanti si scatena la bagarre LA REPLICA DI TARTARtN «Nessun complotto e nessun reale allarme; le informazion sono state condivise» ALTRO che infiammarsi: il caso delk contaminazione da metalli pesanti dei terreni di Valdicastelìo, raccontato domenica dal nostro giornale, rischia seriamente di finire in un'aula di tribunale. Il «Comitato tallio Valdicastello» ha deciso infatti di procedere con un esposto ai carabinieri se chi di dovere non chiuderà la captazione delle acque (alle ex miniere del Pollone) e la gora di irrigazione nella parte alta di Regnalla. Senza contare che sulla comunicazione della relazione dell'università i toni restano accesi e senza esclusione di colpi. Di contro, la giunta difende il proprio operato ricordando di aver agito come impone il protocollo del tavolo scientifico e facendo chiarez/a una volta per tutte sulla trasmissione dei dati che da giorni turbano le notti nella finzione del Carducci. LA VOLONTÀ' del comitato di passare alle vie legali è legata all'ordinanza con cui nel 2009 l'allora giunta Mallegni vietò di attingere alle acque del Baccatoio per irrigare i terreni. «Il problema è che da tempo immemore non ci sono più i cartelli di divieto, cosa di cui è responsabile anche la passata giunta di centrosinistra - attacca il presidente Luigi Pelliccioni - e questo fa sì che molte persone utilizzino l'acqua del torrente. Siccome k contaminazione dei terreni non è avvenuta per via aerea ma attraverso l'acqua, a questo punto ci siamo stufati: la captazione e la gora vanno chiuse e al loro posto bisogna immettere acqua che consenta ai cittadini di poter continuare a irrigare i campi. Se nessuno provvederà a farlo presenteremo un esposto ai carabinieri». La seconda sciabokta rila relazione dei geolpgi: «Dopo aver insistito e battagliato per avere sia aggiornamenti di carattere sanitario sia la relazione, il Comu- ne mi ha inviato una mail alle 11.06 del 23 settembre annunciandomi di aver caricato la relazione sul 'dropbox'. Avendo ricevuto k relazione a fine luglio, hanno quindi agito dopo ben due mesi, perché?». La terza e ultima stoccata di Pelliccioni è a difesa dei geologi. «La verità - conclude - è che in Comune sono prevenuti rispetto all'università di Pisa, tant'è che ho sentito dire che i geologi 'puntano solo a fare le pubblica/ioni'. E* una cosa grave, parliamo di ricercatori grazie ai quali è venuto fuori il problema tallio e che continuano, con abnegazione, a seguire le dinamiche del paese». A RIDIMENSIONARE il caso, e neanche poco, è l'assessore all'ambiente Simone Tartarint, il quale garantisce che quanto avvenuto rientra negli accordi presi con gli altri membri del tavolo scientifico. «La cosa più importante e a cui tengo - spiega - è che si gridi al 'complotto' quando in realtà nella relazione non c'è nulk di allarmante. Avendola trasmessa a vari enti, tra cui l'Arpat, se davvero ci fosse stato qualcosa da 'bollino rosso' avrebbero agito di conseguenza inoltrandola a chi di dovere. Il Comune non è un certificatore sanitario, ci sono enti più qualificati di noi che avrebbero potuto farlo. Quindi mi chiedo: è un alkrme reale e giustificato?». Tartarini ritiene doveroso dare spiegazioni anche sul trasferimento delk relazione: «E' vero, l'abbiamo caricata sul 'dropbox' a settembre per un motivo semplice: non è un documento a sé ma fa parte dello studio di caratterizza/ione del Baccatoio, pubblicato appunto il 23 settembre insieme alla relazione. Non sono informazioni segrete, bensì riservate agli attori del tavolo, è con loro che vanno condivise. E' un protocollo stabilito non solo da noi, ma anche da Regione, Asl, Arpat, Gaia e altri soggetti». Daniele Masseglia Tiratura: n.d. Diffusione 12/2012: Lettori Ed. Il 2014: Tirreno Viareggio 8.272 55.000 Dir. Resp.: Ornar Monesticr VALDICASTELLO Analisi su verdura e pollame nelle zone inquinate dal tallio PIETRASANTA Proseguono le indagini disposte dalla Regione in seguito all'esplosione del caso tallio. Innanzitutto, ovviamente, a Val dicastello. Due i gruppi dì lavoro all'opera: quello ambientale, a cui partecipano Università e Arpat, e quello sanitario, condotto dall'Asl. II primo ha già raccolto le analisi - non complete - che hanno rilevato la presenza, in misura superiore ai limili consentiti, di metalli pesanti in ortaggi coltivati in prossimità del Baccatoio, nei terreni cioè dove dal 2009 è vietato l'uso dell'acqua del fosso per irrigare i campi. Lo studio Asl è quasi terminato. Sono stati completati i campionamenti, si attende l'accreditamento del laboratorio dì sanità pubblica di Firenze per procedere alla definizione dei risultati. Intanto il presidente del Comitato di Val dicastello Luigi Pelliccioni chiede al Comune la chiusura delle due prese presenti sul Baccatoio - visto il divieto di attingimento in atto - e di captare l'acqua in una sorgente funzionale all'irrigazione degli orti. «Sul fosso non c'è un cartello che segnali il divieto emanato 6 anni fa» sottolinea Pelliccioni che accusa il Comune di non aver dato adeguata pubblicità ai risultati delle analisi effettuate dai geologi dell'ateneo pisano: «La relazione dell'Università al Comune èstata consegnatali 30 luglio mentre a noi, ufficialmente, è stato comunicato il contenuto delle H5 pagine il 23 settembre. Siamo pronti a tutelare la gente di Valdicastello in ogni sede e chiameremo in causa gli enti competenti». 11 sindaco afferma che la relazione «o stata subilo messa a disposizione di tutte le autorità competenti per la salute pubblica oltre che dei comitati, il tutto attraverso un atto formale di trasmissione», mentre il capogruppo del Pd Forassiepi replica: «Lo studio era a disposizione da luglio e nessun articolo o apparso sulla stampa, nessuna comunicazione, nessuna spiegazione». «••»•«• felU 'TI--.- i il fossa Baccatoio 28-OTT-201S da pag. 8 Tiratura: n.d. Diffusione 12/2012: 10.527 Lettori Ed. II 2014: 48.000 LA NAZIONE VIAREGGIO Dir. Resp.: Pier Francesco De Robcrtis REAZIONI ASSOCIAZIONE XII AGOSTO «Perché ci tengono all'oscuro?» AD ESPRIMERE perplessità per la contaminazione dei terreni da metalli pesanti è anche l'associazione «XII Agosto» di Valdicastello. «Siamo preoccupati non solo per le informazioni che abbiamo appreso dal giornale - scrive la presidente Barbara Pardini - ma anche per il fatto che non siano state condivise con la popolazione di Valdicastello, da tempo ormai afflitta da ogni tipo di problema, vedi il tallio e tutti i disagi e le privazioni collegate alla vicenda. Al tempo stesso esprimiamo il nostro fermo supporto al 'Comitato tallio Valdicastello' che da mesi si sta adoperando per trovare risposte alle molte questioni ancora sospese». 28-OTT-2015 da pag. 14